fatti di vita e politica nazionale e d internazionale

“IL POVERO RICCO COGLIONE”

autostrade

“IL POVERO RICCO COGLIONE”

Siamo al  comico-drammatico film del “povero ricco coglione”…., già, il ricco che vuole soldi dallo stato italiano per via dell’assenza di auto dalle autostrade e per l’ovvio mancato guadagno, specie dopo il crollo del ponte di Genova , con 43 morti, gli incassi sono diminuiti notevolmente . I signori Benetton, i veri proprietari, ora battono cassa….poverini, come mi dispiace per loro e per loro finanze… ed allora io…voglio aiutarli. Seguite attentamente quel che vi spiego : se non avete il Pin andate nel sito dell’Agenzia delle Entrate, metteteci il C.F. indi richiedete il Pin. Ricevutolo, poi redigete il modello Inps per il contributo ai lavoratori autonomi ed inviatelo. Entro il 15 di Aprile, anche voi, come milioni di lavoratori autonomi in disgrazia, avrete 600 euro a …cranio.. .Tutto chiaro ? E se non ce la fate a vivere con 600 euro venite da noi che vi spieghiamo come si fa a vivere da nababbi con 600 euro di merda al mese…Ciao Benettonini… 02042020

…by… manliominicucci.myblog.it

X contact : manliominicucci@gmail.com

Anche Autostrade chiede soldi al governo

Il crollo del traffico veicolare senza precedenti nella storia legato alla diffusione del Coronavirus ha messo in seria difficoltà l’ente autostradale

Pubblicato il 27 Marzo 2020 ore 10:00

autostrade

La diffusione del Coronavirus nel nostro Paese ha messo in ginocchio irreparabilmente Autostrade per l’Italia. Questo almeno è quello che sostiene Fabrizio Palenzona, numero uno dell’Aiscat, che ha scritto una lettera al governo in cui espone una serie di richieste per uscire il prima possibile da questo momento di crisi.

Fino a un mese fa, la paura più forte era di subire la revoca della concessione per il disastro del ponte Morandi di Genova. Ora, Autostrade per l’Italia (Aspi) dei Benetton guida la carica dei concessionari che chiedono soldi al governo per far fronte all’emergenza coronavirus, ventilando il rischio di fallimento. La lettera, allarmata e minacciosa, è stata spedita lunedì scorso ai ministri dei Trasporti e dell’Economia Paola De Micheli e Roberto Gualtieri. La firma il presidente dell’Aiscat, l’associazione delle concessionarie, Fabrizio Palenzona, uomo di fiducia dei Benetton. La missiva, tre pagine, ha come oggetto “Emergenza Covid-19, ripercussioni su comparto autostradale. Richiesta provvedimenti urgenti”. Palenzona mette in guardia dalle “inevitabili ricadute sul settore delle limitazioni agli spostamenti imposte dalle norme emergenziali: le autostrade – si legge – stanno assistendo a un crollo del traffico veicolare senza precedenti nella storia”, stimato in “circa l’80 per cento sull’intera rete”. Questo “comporta sin da ora gravi ripercussioni sulla capacità dei concessionari di poter sostenere i costi operativi connessi alla necessità di mantenere in esercizio le infrastrutture, nonché un grave pregiudizio alla possibilità di generare sufficiente cassa dalla riscossione delle tariffe”. Palenzona avvisa che “è a rischio la sopravvivenza stessa di molti operatori” se l’emergenza durasse oltre marzo. Palenzona lamenta che i concessionari sono esclusi dalle misure del decreto “Cura Italia” e perciò detta la ricetta, chiedendo una misura che sospenda “qualsiasi imposta, tassa o debito a favore delle amministrazioni dello Stato o di enti o società a prevalente capitale pubblico”. Non solo. Palenzona chiede anche “una moratoria garantita dallo Stato” dei debiti verso le banche e “la sospensione dell’ammortamento dei beni devolvibili” e, già che c’è, pure “un contributo in conto esercizio, da erogarsi per assicurare la continuità e la sicurezza del servizio” e che vada a coprire lo sbilancio tra costi manutentivi e i pedaggi realmente incassati. […]

Carlo Di Foggia, Il Fatto Quotidiano

UN PASSO AVANTI E DUE INDIETRO…

Conte del 02.04.2020

UN PASSO AVANTI E DUE INDIETRO…

Egregio signor Presidente del Consiglio Conte, forse a lei non è abbastanza chiaro che io sono un essere umano come tanti altri italiani, e come loro fatto di pelle, ossa e carne, dotato di un cervello e di due coppie di arti, superiori e inferiori. In più, oltre ad avere degli organi vitali, come il cuore che pompa sangue e i polmoni che danno ossigeno, sono dotato anche di un complesso apparato gastrointestinale. In più… essendo un vero essere umano, nel mio cervello sono impressi i caratteri emotivi e a seconda delle situazioni si materializzano in sensazione di felicità, di piacere, di gioia, di rabbia e di violenza …a volte anche inaudita. Ora spero che il quadro le sia finalmente chiaro, ora sa che un essere umano ha l’assoluta necessità di vivere in un contesto di certezze, di serena tranquillità, di un lavoro stabile e sicuro che gli dia la possibilità di nutrirsi, vestirsi, far fronte agli impegni economici, che la società impone, e a mantenere la sua famiglia…se la ha. Ora, non le sembra che lei da quasi tre mesi stia operando nel disinteresse dell’essere umano e sta solo pensando alla sua disgustosa poltrona ? Ma cosa crede che averci tolto la libertà e il lavoro e la dignità faccia di noi sempre degli esseri umani o invece non ci farà diventare un qualcosa di diverso ? Sa, se lei continua a prenderci in giro con promesse mancate, con decreti saltellanti che vengono esposti in TV il sabato, firmati nella notte dal presidente della Repubblica, e il lunedì vengono revocati perché inutili, ridicoli e studiati solo per gli stupidi non pensa che gli esseri umani, non più contenti e felici, si potrebbero trasformarsi in esseri disumani ? La smetta di prenderci in giro e se lei non è capace di prendere decisioni e misure ragionevoli e responsabili nell’interesse del popolo…ci faccia un piacere, si dimetta e ci risolva i tantissimi problemi che il suo governo ci sta creando dal 05 di gennaio. Basta…non ne possiamo più di voi…non vi bastano tutti questi morti e la sofferenza e la tragedia di tutto un popolo ? Tra un po’ vedrà solo rabbia negli esseri umani italiani e chissà come andrà a finire tra una quindicina di giorni. Meditate… meditate sulle vostre gravi colpe. 02042020

…by… manliominicucci.myblog.it

X contact : manliominicucci@gmail.com

….

 

Coronavirus, Conte: «Nessun allentamento misure per i bambini»

Messaggio Promozionale – video disponibile in 13 secondi

01 APRILE 2020

 Conte del 02.04.2020

Il presidente del Consiglio in conferenza stampa | Ansa – CorriereTv

“Noi non abbiamo autorizzato l’ora del passeggio con i bambini. Abbiamo semplicemente detto che i minori possono accompagnare i genitori a fare la spesa per esempio, ma questo non è un allentamento delle misure restrittive”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa.

 

“I FAKE…” UNTORI…

cinavirus fake 01.04.2020

“I FAKE…” UNTORI…

Proprio non capisco perché gli americani si irritano tanto nel conteggio dei contagiati e deceduti cinesi nella questione epidemia coronavirus nel paese della “Grande Muraglia”, ricordo a tutti che l’opera è lunga 21.196 km e ciò dà un’idea della sua grandezza. I cinesi sono grandi un tutto, nella storia millenaria, nell’estensione del suo territorio, terzo nel mondo, nella produzione di manufatti di vario genere, nel prodotto interno lordo, secondi solo agli USA, e addirittura sono primi nel numero di abitanti nel mondo, poi… sempre primi in fatto…di epidemie, sono anche primi nel mancato rispetto dei diritti umani, primi in assoluto nelle limitazioni delle libertà individuali e primi in ogni tipo di divieto quando si tratta di libertà di pensiero e di parola, e sono purtroppo anche primi nel “raccontare bugie al mondo intero” con una grandezza pari a quella della Grande Muraglia…”bugie chilometriche”… e sempre i primi a cercare di far apparire la Cina come il più grande paese del mondo, amato e rispettato dal popolo il cui fine è quello di far diventare ancora più grande la Cina stessa e dove la gente ha come unico obiettivo la grandezza del partito comunista…sempre e comunque…anche dinanzi alle tragedie e i drammi mondiali come l’epidemia del coronavirus. Questa è l’ossessione dei comunisti, da oltre un secolo, e di coloro che sono legati ideologicamente a loro, guardate il governo italiano e il PD, nei mesi di gennaio e febbraio 2020 ha cercato in tutti i modi di difendere il paese della “Grande Farloccheria”, e se non bastasse questo , guardiamo a quale cassa di risonanza e bombardamento mediatico ci hanno sottoposto, negli ultimi giorni, per quattro straccetti di mascherine e due medici che sembrano esseri diventati i salvatori della patria  e che in verità, grazie a Dio, proprio non ci servivano… . Gli untori del mondo e responsabili ad oggi, della morte di 45.000 esseri umani… ora sono gli eroi, mentre per i 100 milioni di dollari in aiuti ricevuti dai “soliti amici americani” e di Trump neanche una parola… due pesi e due misure come se il dittatore comunista antiliberale e untore del mondo fosse il presidente americano Trump e non il dittatore cinese Xi Jinping, scusate se lo chiamo dittatore ma presidente mi riesce proprio difficile chiamarlo visto che non è stato eletto democraticamente. Ma la Cina cosa crede, che con qualche mascherina e con un po’ di medici, venuti a fare becera propaganda comunista, noi dobbiamo smettere di piangere i nostri 13.155 morti e dire viva la Cina ? Toglietevelo dalla zucca…io non dimentico e credo che neanche i parenti delle vittime…  Ha ragione Trump ad essere super incazzato, loro rischiano una strage di proporzioni inimmaginabili e solo perché i comunisti cinesi del partito non volevano far sapere di aver un virus in casa capace di uccidere milioni di morti…e già ..il prestigio innanzitutto…i comunisti, loro non potevano essere additati come gli untori del mondo e quelli che ammazzano le persone, a parte i cento milioni e passa del…passato…, loro sono buoni e generosi …e questa “bontà la vedo da 40 anni”… Per il momento, i signori comunisti cinesi non ci hanno ancora fornito spiegazioni dell’origine del virus e da dove è partito…e noi attendiamo…e lo vogliamo sapere.  01042020

…by… manliominicucci.myblog.it

X contact : manliominicucci@gmail.com

 

cinavirus fake 01.04.2020

 

Coronavirus, gli 007 americani: “La Cina ha fornito intenzionalmente numeri falsi su morti e contagiati”

È la conclusione di un report segreto della Cia arrivato alla Casa Bianca la settimana scorsa. Sia all’interno, sia all’esterno della Cina, c’è scetticismo sui dati comunicati da Pechino, che ha ripetutamente rivisto la sua metodologia di conteggio dei casi

di F. Q. | 1 APRILE 2020

La Cina ha fornito numeri falsi su decessi e contagi da coronavirus. A rivelarlo

sono tre funzionari americani coperti dall’anonimato che a Bloomberg hanno svelato l’esistenza di un report top secret della Cia. L’intelligence Usa, che ha inviato il documento la scorsa settimana alla Casa Bianca, è convinta che Pechino abbia fornito “intenzionalmente” un numero di casi di contagio e di decessi da Covid-19 inferiore alla realtà. Sebbene l’epidemia di coronavirus sia esplosa nella provincia dell’Hubei alla fine del 2019, le cifre ufficiali delle autorità cinesi parlano infatti di 86.361 casi e circa 3.300 decessi, mentre negli Usa il numero dei positivi ammonta a oltre 190mila casi, con più di 4mila decessi. Anche Italia e Spagna hanno ampiamente superato la Cina in termini di casi e decessi. I dati ufficiali, quindi, sono “intenzionalmente incompleti”.

Coronavirus, Trump: “La Cina non ha condiviso le informazioni sul virus. Il mondo sta pagando un caro prezzo per questo”

Sia all’interno, sia all’esterno della Cina, c’è scetticismo sui dati comunicati da Pechino, che ha ripetutamente rivisto la sua metodologia per il conteggio dei casi, escludendo del tutto per settimane gli asintomatici.

Solo martedì ne ha aggiunti più di 1.500 al suo totale. E anche un servizio del quotidiano cinese Caixin nei giorni scorsi ha ipotizzato, osservando le lunghe file nelle pompe funebri di Wuhan e le migliaia di urne trasportate ogni giorno nei loro magazzini, che i numeri delle vittime potessero essere molto più alti. Bloomberg sottolinea che non solo della Cina si pensa a dati sottostimati, bensì anche di Iran, Russia, Indonesia, Corea del Nord, Arabia Saudita ed Egitto.

Coronavirus, vicepremier cinese a Wuhan verifica aiuti dati a chi è in quarantena. Cittadini bloccati in casa urlano da finestre: “È tutto falso”

Deborah Birx, immunologa del Dipartimento di Stato e consulente della Casa Bianca sulla pandemia, ha specificato che i bollettini cinesi hanno influenzato le ipotesi sulla natura del virus in altre parti del mondo. E ritiene che alle cifre ufficiali “mancasse una notevole quantità di dati”. A esortare alla trasparenza era stato anche il segretario di Stato Michael Pompeo, che ha ripetutamente accusato Pechino di nascondere la portata del problema con la sua lentezza nella condivisione delle informazioni, specie nelle settimane successive alla comparsa del virus, oltre ad avere bloccato gli aiuti degli esperti americani. Martedì, nel corso di una conferenza stampa a Washington, Pompeo ha anche precisato che lo sviluppo di terapie per combattere il coronavirus dipende “dalla capacità di avere informazioni su ciò che è realmente accaduto”.

 

IO STO COL SUD…

IO STO COL SUD

IO STO COL SUD…

CARISSIMI AMICI E ITALIANI TUTTI, L’URLO DISPERATO CHE CI GIUNGE DALLE REGIONI DEL  SUD ITALIA E DALLE ISOLE MAGGIORI DEL NOSTRO PAESE NON E’ RIMASTO INASCOLTATO, NOI DI LDC CI STIAMO MUOVENDO PROPRIO IN QUELLA DIREZIONE E CIOE’, RACCOGLIERE FONDI PER  ACQUISTARE DISPOSITIVI E PRESIDI MEDICI, IN MODO AUTONOMO ED INDIPENDENTE, AGGIRANDO L’INUTILE  BUROCRAZIA E ARRIVANDO SINO ALL’OBIETTIVO PREFISSATO SENZA PERDERE ULTERIORE TEMPO. RACCOLTI I FONDI ACQUISTEREMO IL NECESSARIO E LO DONEREMO ALLE STRUTTURE OSPEDALIERE CHE PIU’ NECESSITANO DI DISPOSITIVI DI SICUREZZA INDIVIDUALE E MASCHERINE .

IL MIO PERSONALE RINGRAZIAMENTO VA A TUTTI GLI AMICI CHE INTENDONO PARTECIPARE ALLA RACCOLTA FONDI.

MANLIO MINICUCCI  …3I032020

IO STO COL SUD

C’ERA UNA VOLTA …LA LIRA

merkelliana

C’ERA UNA VOLTA …LA LIRA

Prima del 2002, anno della fondazione dell’Unione Europea, in Italia era una in uso la sua moneta nazionale, lei aveva un nome….si chiamava “Lira”, nata nel 1472 col nome di “Lira Tron” sotto il dogato di Venezia Nicolò Tron, con il regno di Piemonte prima e quello d’Italia nel 1870 costituiva una moneta di valore mondiale, riconosciuta e amata e anche plagiata da alcuni stati esteri…La Lira italiana cessò di vivere nel 2002, venne sostituita dall’euro, moneta che doveva essere il prestigioso bigliettino da visita dell’Unione Europea nel mondo. Entrata nel circolo finanziario nell’anno in cui siamo diventati parte integrante di… “un’associazione o organizzazione”, non l’ho mai ben capito in cosa mi trovo, il cui fine , sino ad oggi stranamente non si è mai compreso bene fino in fondo quale sia. Già, perché un’organizzazione o un’associazione che si rispetti deve necessariamente dotarsi di uno statuto nel quale evidenziare l’obiettivo e lo scopo finale di detta unione, quindi redigere uno statuto che nel caso dell’unione di stati sovrani si dovrebbe chiamare costituzione e dar luogo ad una banca centrale il cui compito è assicurare la stabilità finanziaria di ogni stato, stampare denaro e vigilare sulle borse finanziarie e su tutti i movimenti di denaro particolarmente importanti e “dulcis in fundo” sostenere i singoli stati nel farli progredire economicamente e aiutarli nell’emergenza d’ogni natura. Ma nel marzo 2020 e in piena emergenza epidemica, le cose stanno proprio così ? Analizziamo… passo… passo la realtà economica di alcuni stati europei facenti parte dell’unione di oggi 31.03.20, visto e considerato che di atti ufficiali non ce ne sono, vediamo cosa ha prodotto in questi disgraziati 18 anni  l’Unione Europea e la sua “banca privata BCE” : il potere di acquisto dell’euro si è notevolmente ridotto ma i salari non sono cresciuti, la disoccupazione, quanto la povertà, è aumentata in modo esponenziale nel sud Europa, mentre nel contempo i paesi del nord si arricchiscono a scapito di quelli del sud, pensate che un lussemburghese, cittadino della stessa farlocca unione europea…ha un reddito di oltre € 100.00 l’anno…8.500 al mese… mentre da noi si vive con 1400/1600 euro… Regole farlocche e furbesche hanno consentito agli olandesi, belgi, tedeschi e danesi di accumulare ricchezza mentre gli altri si impoverivano e oggi fanno la fame, la Grecia è stato un valido esempio per tutti. Il paradiso fiscale dell’Olanda è la prima vergogna in assoluto, il disinteresse e l’assenza di solidarietà tra i 27 stati regna sovrana nei confronti di quei paese che hanno emergenze come la Spagna, noi e i francesi…tutti compressi dall’epidemia e bisognosi di aiuti e la commissione europea e la BCE che fanno  ? Niente…prendono tempo….aspettano che ”noi si tiri le cuoia” per obbligarci a firmare il “MES salva stati”, stratagemma germanico per salvare le sue banche, carognata appoggiata dai belgi, olandesi e danesi. Giunti a questo punto l’unica cosa da fare è tornare alla nostra cara Lira, stamparne a centinaia di miliardi e rimettere in carreggiata l’Italia, attenzione, se firmiamo il MES siamo finiti…non avremo più speranza di uscirne…non potremo più far a meno di loro e la Lombardia e il Veneto, come il Friuli, …torneranno a far parte dell’impero germanico merkelliano. L’Unione Europea non esiste e non è mai esistita col fine amorevole, è una cosa misteriosa, indefinita e che non ha centrato nessuno dei suoi obiettivi …se mai ce ne fossero stati, mentre per gli stati del nord i loro obiettivi sono stati centrati, vero Lagarde ?   31032020

…by… manliominicucci.myblog.it

X contact : manliominicucci@gmail.com

Ma i tedeschi non hanno pagato i debiti

L’Europa fu pietosa. La Grecia aspetta 575 miliardi dal 1945

merkelliana

Francesco De Palo – Dom, 29/03/2020 – 17:00

In occasione della Conferenza di Londra del 1953, l’Europa cancellò alla Germania buona parte del suo debito bellico, passaggio propedeutico alla riconquista dei mercati e alla costruzione del modello tedesco, poi sfociato nel miracolo economico che ha troneggiato in Europa.

Lo scrisse nel 2014 l’ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer nel suo volume Scheitert Europa? (L’Europa sta fallendo?), in cui criticò aspramente le politiche di austerità ispirate dalla cancelliera Merkel e dall’allora ministro delle finanze Schaeuble.

In quelle pagine, stampate mentre la Grecia e l’euro erano sul punto di affondare, il politico tedesco rinfrescò la memoria «agli euroegoisti» raccontando che il Paese teutonico è fallito due volte nel Novecento. La prima volta nel ’23 e in seguito nel ’45. Nella storica Conferenza londinese ci fu anche chi, come l’Italia e la Grecia, decisero di non infierire sulla Germania che aveva un debito di guerra da 23 miliardi di dollari, ovvero l’intero Pil. Per cui i Paesi cancellarono metà del debito, con il restante 50% da «spostare» di qualche decennio, in caso contrario Berlino avrebbe dovuto pagare per altri dieci lustri.

Nel 1990 però, all’alba della riunificazione e del saldo di quei denari, l’allora cancelliere Helmut Kohl si oppose al pagamento del restante 50% con, ancora una volta, una pacca sulle spalle da parte di Italia e Grecia che mostrarono una certa pietas. Proprio Atene è quella che ha subito il danno maggiore. Per i danni di guerra del secondo conflitto mondiale la Germania le deve 278 miliardi di euro, compresi 10 miliardi per un prestito che fu preteso dalle forze di occupazione naziste. «Il governo tedesco deve saldare il proprio debito – è la battaglia portata avanti dall’ex eurodeputato greco Manolis Glenzos, eroe nazionale che ammainò la bandiera nazi dall’Acropoli nel ’43 -. E non si colleghi la situazione attuale della Grecia con quelle giuste rivendicazioni che risalgono alla guerra». Parole pronunciate nel 2015, nel bel mezzo della crisi dell’Eurozona ad Atene, ma ancora attuali.

I danni perpetrati alla Grecia dopo l’invasione di Hitler dell’aprile ’41 dovrebbero tenere conto di 300mila cittadini greci morti di fame, come risulta da un rapporto della Croce Rossa Internazionale. In seguito Germania e Italia non solo pretesero cifre elevatissime per le spese militari, ma ottennero forzatamente anche quello che venne definito un prestito d’occupazione di 3,5 miliardi. Lo stesso Führer in quella circostanza ne certificò il valore legale e dispose il risarcimento. Ma durante la Conferenza di Parigi alla Grecia vennero riconosciuti solo 7,1 miliardi anziché i 14 richiesti. L’Italia restituì come doveva la propria parte, mentre la Germania no. Un rapporto del luglio 2011 vergato dall’economista francese Jacques Delpla sostenne che Berlino avrebbe dovuto alla Grecia 575 miliardi.

Nel 2015 anche la Duma annunciò una commissione per calcolare i danni bellici subiti dai russi. Secondo il quotidiano Izvestia, il conto risultante dovrebbe essere presentato alla cancelliera tedesca come obbligo di riparazione. La Camera bassa del Parlamento moscovita istituì 5 anni fa un gruppo di lavoro per calcolare i danni causati dalla Germania nell’attacco all’Unione Sovietica del ’41. Gli accordi di Yalta prevedevano solo alcuni beni tedeschi (mobili, vestiti, attrezzature industriali) come trofeo di guerra per la parte sovietica ma, secondo il Parlamento, questa non rappresentava una compensazione per il danno arrecato all’economia.

 

“INCAPACITA’ SISTEMATICA DI ASCOLTARE GLI ESPERTI”

italia

“INCAPACITA’ SISTEMATICA DI ASCOLTARE GLI ESPERTI”

Concetto di fondo copiato ed incollato dal link sottostante, quindi non sono io il solo a dirlo, sebbene sia stato uno dei pochi a sostenerlo e ripeterlo, da ben due mesi, che i nostri governanti sono degli incapaci a  governare e gestire l’emergenza epidemica, e oltre la loro accertata incapacità si sono resi responsabili e complici di ben 11.591 decessi di connazionali,  morti …”con o per o di…coronavirus”, sì… il virus della banale influenza, come dicevano loro in Tv, che ogni…anno fa ottomila morti da novembre a marzo. Forse di morti ce ne sarebbero stati lo stesso per via di questo virus ma non potrò mai credere, e ne sono convinto, che tanta gente potesse morire nell’arco di un mese in oltre 11mila unità,  italiani morti nella sofferenza collettiva e con un succedersi di eventi così vorticosi da non lasciar tempo neanche al saluto dei parenti, salme prese in fretta e furia e… via… in una bara e al crematorio dopo… è stato ed è ancora ora un tutt’uno.. Troppi drammi umani di gente che si è vista togliere un marito o un fratello, un padre o una madre o addirittura, come in alcuni casi strazianti, entrambi nel volgere di pochi giorni. Troppo comodo dire che ora non è il tempo delle polemiche, e perché non le hanno evitate prima loro di farle anziché sponsorizzare l’epidemia come merce per slogan elettorali ? Vi riporto un’interessante stralcio dell’analisi pubblicata da una università americana, la Harvard, e pubblicata dal quotidiano la Repubblica, giornale notoriamente di sinistro indirizzo politico, leggete ed avrete la conferma di quanto ho pensato, scritto e denunciato dal lontano 12 di gennaio 2020 : “uno dei primi fattori ad aver condizionato le scelte del governo italiano sarebbe un meccanismo psicologico che ci fa cercare informazioni che confermino il nostro modo di vedere le cose, scartando quelle che sono in contrasto alla nostra visione”. In pratica hanno fatto di tutto per sottovalutare i rischi epidemia e ci hanno condizionato a livello psicologico attraverso i media, e poi ancora : lo studio di Harvard ricorda la campagna “Milano non si ferma” in cui a fine febbraio molti politici si sono stretti la mano sottolineando la necessità di “non andare nel panico”. E Nicola Zingaretti organizzò un aperitivo nel cuore di Milano. I ricercatori puntano il dito contro i politici parlando di “incapacità sistematica di ascoltare gli esperti” e comportarsi nel modo corretto. Ora se lo dico io potrebbe anche non andar bene ma se lo dice un studio scientifico americano, riportato dal quotidiano la Repubblica, allora deve andar bene e quindi, traendo le ovvie conclusioni si conviene ad un comune parere e cioè, che i nostri governanti sono i veri responsabili di 11.591 decessi, del disastro sanitario ed economico a cui andremo incontro nell’immediato futuro con la conseguente rovina di centinaia di migliaia di partite Iva. Il presidente Mattarella ha il dovere di  rimuoverli immediatamente per manifesta incapacità e affidare a soggetto competente l’incarico di formare un nuovo governo di unità nazionale . …30032020

…by… manliominicucci.myblog.it

 x contact : manliominicucci@gmail.com

……..

Harvard boccia le misure italiane sul coronavirus: rischi sottovalutati e tanti errori,

italia

L’università statunitense pubblica un’analisi dei provvedimenti presi dal nostro Paese. E spiega cosa non ha funzionato

di VALERIA PINI

 

30 marzo 2020

ARRIVA dagli Stati Uniti uno studio che boccia parte delle misure italiane per contrastare il coronavirus. Secondo l’analisi della rivista scientifica Harvard Business Review, pubblicazione di una delle più famose università statunitensi, l’Italia ha compiuto alcuni errori nel rispondere alla diffusione di Covid-19. Eppure un primo studio dello stesso ateneo aveva lodato la decisione di mettere tutto il paese in isolamento, chiudendo attività commerciali e servizi. Ora, questo secondo report segnala politiche sbagliate che avrebbero portato a una maggiore diffusione dell’epidemia.

La sfortuna

Anche se parte della crisi può avere avuto sviluppi che “non potevano essere sotto il pieno controllo dei legislatori”, ci sono alcuni punti che mettono in evidenza quanto i leader italiani abbiano affrontato troppi ostacoli “nel riconoscere l’entità della minaccia rappresentata da Covid-19, nell’organizzare una risposta sistematica e nell’apprendere cosa fare dai primi successi e “fallimenti”. Quello che è accaduto nel nostro Paese, secondo i ricercatori Usa, è stato “un fallimento sistematico nell’assorbire e agire rapidamente ed efficacemente in base alle informazioni esistenti”. Perché, spiegano gli esperti, non c’era “una completa mancanza di conoscenza di ciò che doveva essere fatto”, in quanto c’era “l’esempio della Cina”.

Sottovalutare i rischi

Uno dei primi fattori ad aver condizionato le scelte del governo italiano sarebbe un meccanismo psicologico che ci fa cercare informazioni che confermino il nostro modo di vedere le cose, scartando quelle che sono in contrasto alla nostra visione. In pratica abbiamo fatto di tutto per sottovalutare i rischi. “I problemi come le pandemie, che si evolvono in modo non lineare (per esempio, iniziano in piccolo ma si intensificano in modo esponenziale), sono difficili da affrontare a causa delle difficoltà nell’interpretare in modo rapido ciò che sta accadendo” scrivono gli esperti. Il momento ideale per l’azione è all’inizio, “quando la minaccia sembra essere piccola” o inesistente, cosa che invece non è avvenuta in Italia.

 

Coronavirus, più controlli sulla popolazione. Il modello veneto per combattere il virus

DI ANTONIO CALITRI

All’inizio in Italia la minaccia non è stata considerata in modo adeguato. E gli esempi parlano da soli. Lo studio di Harvard ricorda la campagna “Milano non si ferma” in cui a fine febbraio molti politici si sono stretti la mano sottolineando la necessità di “non andare nel panico”. E Nicola Zingaretti organizzò un aperitivo nel cuore di Milano. I ricercatori puntano il dito contro i politici parlando di “incapacità sistematica di ascoltare gli esperti” e comportarsi nel modo corretto.

No a provvedimenti gradualiùI ricercatori Usa sottolineano quanto sia importante in futuro imparare a riconoscere gli aspetti che ci portano a sottovalutare un pericolo, proprio come è avvenuto nel caso del Covid-19. Inoltre gli esperti di Harvard bocciano i provvedimenti graduali, come i decreti che in Italia hanno intensificato l’isolamento sociale in modo progressivo. Non è stata una decisione adeguata in quanto “non coerente con la rapida diffusione del virus” e perché quanto stava accadendo in diverse aree del Paese faceva già capire la gravità della situazione. Inoltre questo tipo di approccio, con una differenziazione per aree, ha spinto molte persone a fuggire verso il Sud del Paese, con l’ulteriore rischio di diffondere ancora di più il virus.

La linea dei contagi

Il Paese non si è rivelato all’altezza nel tracciare la linea dei contagi. Un problema che, secondo gli esperti Usa, è collegato al fatto che in Italia la Sanità è gestita in modo diverso dalle diverse Regioni. E proprio per questo ci sono state zone del paese che hanno reagito meglio di altre. L’esempio è quello di Lombardia e Veneto. Le due Regioni hanno applicato approcci simili come il distanziamento sociale  e le chiusure. Ma il Veneto ha adottato altre misure utili come, ad esempio, “un maggior numero di test, operatori sanitari più protetti e un più rapido ed efficace  tracciamento dei contatti”. Una politica che ha dato risultati migliori.

Risorse per una guerra

Fra i punti deboli dell’attività italiana c’è anche quella della raccolta dei dati (prima troppo pochi e in seguito poco precisi). Quindi, concludono gli studiosi di Harvard, le misure vanno prese in tempi rapidi e in modo organico, senza essere graduali. Inoltre una politica efficace contro il coronavirus richiede “una mobilitazione simile alla guerra in termini di entità delle risorse umane ed economiche”.

 

L’ECO DELLE BUGIE….2

ROSSI 1

L’ECO DELLE BUGIE….2

Ecco cosa scriveva il 2 e il 19 febbraio 2020, due giorni prima del primo morto in Italia e in piena crisi drammatica epidemica in Cina, sulla sua pagina Facebook, il “glorioso presidente Rossi”, il “meraviglioso numero uno”… della regione Toscana sulla questione coronavirus….credendo ideologicamente e dando ragione al governo che l’epidemia era una bufala dei fascioleghisti… Già, lui sì che aveva capito che l’epidemia non esisteva ma di contro l’opposizione attuava una propaganda di puro … “razzismo contro i cinesi”… luì sì…che aveva anche capito, da “eccelso esperto virologo”, che il virus era un banale raffreddore…lui sì che da “soggetto molto intelligente” aveva capito che il virus non era per niente letale e che invece erano i “fascioleghisti” ad essere pericolosissimi…. tanto che con…”quell’innocente virus”… ci facevano propaganda elettorale per le regionali di maggio. “Caro presidente Rossi”, io non sono leghista, ma semplicemente un uomo vero, giusto e leale verso il popolo e purtroppo per lei… un attento osservatore, ora…vada a raccontarlo ai parenti delle circa 11.000 vittime del coronavirus com’è la storia del razzismo e dei fascioleghisti… dei cinesi e del virus innocente…vada…vada….. a spiegarlo ai parenti….o non ne ha il coraggio ?

30032020…by… manliominicucci.myblog

 

IL POST COMPLETO DEL PRESIDENTE ROSSI PUOI VEDERLO SULLA MIA

PAGINA FACEBOOK : MANLIO MINICUCCI

ROSSI 1

È… VENNE LA VERITÀ…

Cenere cinesi

È… VENNE LA VERITÀ…

Ci siamo, purtroppo anche nella questione deceduti per coronavirus, nella Cina comunista e bugiarda,… la verità è venuta a galla finalmente, come ho avuto modo di scrivere e denunciare svariate volte tempo addietro non ho mai creduto e dato peso ai numeri ufficiali governativi, troppo bassi e ridicoli in percentuale su una popolazione di circa 60 milioni di residenti e ancora una volta, mio malgrado, ho avuto ragione, i deceduti e cremati, così come scritto nel mese di febbraio, sono a decine di migliaia ed oggi le foto del massacro sono state rubate da qualche smartphone e rese pubbliche all’opinione mondiale per far comprendere a tutti di cosa siano capaci i dirigenti comunisti cinesi. Nascondere un dramma epocale al mondo intero e omettere la vera pericolosità del virus è un crimine verso il mondo intero. I nostri 10mila morti sono merito del loro silenzio, e il nostro governo si è anche reso complice di questa carneficina. Ed io dovrei anche ringraziarli per qualche dispositivo di protezione e per qualche medico che è venuto da noi per salvare la faccia ora ? Altro che qualche mascherina, loro devono pagare i danni materiali e umani per la perdita di familiari, sì, loro devono pagare i “danni di guerra”, risarcirci per il dolore che stiamo subendo…e per il calo del PIL… altro che due medici e tanta propaganda. Nel mese di febbraio mi giungevano dalla Cina notizie agghiaccianti sul numero dei morti ma non potendolo dimostrare mi sono solo limitato a raccontarlo…e a lanciare allarmi sul pericolo virale…ma ora ci sono anche le prove della loro colpevolezza e ovviamente le pubblico. Io voglio essere risarcito… e i cinesi devono pagare tutti gli italiani… punto. Era come pensavo, l’invio di materiale e di medici è la solita copertura per tutelare il futuro del loro commercio mondiale…che da oggi diventerà molto complicato per le loro gravi colpe, quindi un invio studiato e riparatore solo per mero interesse… È vergognoso ed inaccettabile…Io di cinesi comunisti non ne abbraccerò certamente in futuro…e non voglio neanche sentir parlare di loro… Nel 2020 non si può ragionare con la mentalità comunista del 1950…e pensare di farla franca…le verità vengono a galla prima o poi. 20032020

…by… manliominicucci.my log.it

X contact : manliominicucci@gmail.com

Coronavirus, «in Cina pile di urne cinerarie». Crescono i dubbi sul numero dei morti a Wuhan

Un giornale cinese stima che il numero dei decessi nella città epicentro dell’epidemia sia stato almeno dieci volte più alto della stima ufficiale. E una radio calcola che i caduti siano in realtà 42.000

di Guido Santevecchi

Cenere cinesi

 

Il 4 aprile è Qingming in Cina. La ricorrenza dei defunti, il Giorno della Pulizia delle Tombe. E anche Wuhan si prepara a celebrarlo, come ogni anno, ma questa volta con un carico di sofferenza e morte reso ancora più pesante dall’epidemia assassina. Ci sono 2.535 defunti in più da onorare in questo Qingming.

 

Il virus dei sospetti

Tanti sono i cittadini che hanno perso la battaglia con il Covid-19 nell’epicentro del contagio in Cina, secondo la statistica ufficiale. Ma anche intorno a questo numero tragico serpeggia l’altro virus: quello dei sospetti, dei dubbi, che partono dall’origine della nuova malattia (il mercato della carne selvatica di Wuhan), includono la sottovalutazione e le reticenze iniziali da parte delle autorità locali e centrali, arrivano alle dichiarazioni di questi giorni che danno per sconfitto il coronavirus nello Hubei e nel resto del Paese. Circolano sul web cinese foto di casse con le urne per le ceneri dei corpi cremati in questi due mesi. In Cina i defunti si cremano e molte province incoraggiano la gente a seppellire le urne sotto alberi, o a versare le ceneri in mare, altrimenti i cimiteri dovrebbero essere grandi come megalopoli e la terra è troppo preziosa. Con la quarantena stretta imposta dal 23 gennaio, i parenti dei morti non hanno potuto né partecipare alla cerimonia di addio nei crematori, né andare a ritirare le urne. Fatale che si siano accumulate. Ma la rivista Caixin, nota per il suo giornalismo investigativo, ha pubblicato foto di file troppo lunghe davanti alle grandi agenzie di pompe funebri di Wuhan e di cumuli di casse che sembrerebbero in notevole eccesso rispetto all’esigenza di raccogliere le polveri dei 2.535 morti dichiarati dalle autorità.

42mila vittime

È atroce fare conti quando si vedono persone addolorate, accasciate su sedie di plastica ben distanziate le une dalle altre, in attesa che inservienti sigillati in tute bianche, con mascherine e guanti, consegnino le urne. Ma è stato fatto: Caixin ha scritto che 5.000 urne sono state fornite questa settimana in un solo giorno all’agenzia mortuaria Hankou, una delle otto di Wuhan. In totale, le otto agenzie avrebbero cominciato a consegnare dal 23 marzo 3.500 urne al giorno ai parenti, con l’obiettivo di concludere il lavoro il 3 aprile e consentire ai superstiti di celebrare degnamente Qingming. Dodici giorni, per 3.500, farebbe 42.000 vittime, calcola Radio Free Asia. Circola la voce che durante la crisi siano stati fatti affluire nella città assediata dal virus addetti alla cremazione da altre parti del Paese, per tenere gli impianti in funzione 24 ore su 24.

IL DADO AVVELENATO È TRATTO

NEW YORKKO

IL DADO AVVELENATO È TRATTO

È bello illudersi e pensare che tra qualche giorno sarà tutto finito, finalmente ci si potrà svegliare dal brutto incubo e riprendere la vita di sempre…. già, quella vita che prima a tanti sembrava noiosa ed ora invece è super desiderata e auspicata da tutti. Sarebbe bello se fosse così, ma purtroppo non sarà così per i prossimi due mesi…se non di più…spiace dover disilludere gli amici americani, ma il peggio non passerà tra qualche giorno, perché il “peggio è appena iniziato” e i contagiati si moltiplicheranno a vista d’occhio e i morti nei prossimi giorni saranno numerosi…forse a migliaia. È la triste e amara verità , troppo tardi… oramai il danno è fatto, purtroppo loro si sono mossi con notevole ritardo e hanno impiegato oltre due mesi per capire la pericolosità del virus, un errore fatale, che pagheranno un prezzo elevato grazie solo alla loro stupida superficialità, esattamente come la Spagna. Due mesi sono un’infinità di tempo in una diffusione contagiosa epidemica come questa, immaginate quante persone possono essere state contagiate in un città di venti milioni di abitanti che vivono a stretto contatto. Non li capisco, sono sempre preparati ad affrontare le situazioni più anomale e strane ma nell’epidemia si sono comportati come degli idioti. Credo che la prossima settimana avremo un quadro ben più preciso ma dubito che ci potrà essere una discesa del numero dei contagi. Tantissimi auguri agli americani. 28032020

…by… manliominicucci.myblog.it

X contact:  manliominicucci@gmail.com

……

‘NY forse peggio di Wuhan e Lombardia’

Nyt: ‘Se tassi crescita coronavirus manterranno livelli attuali’

NEW YORKKO

Redazione ANSANEW YORK

28 marzo 202013:46NEWS

(ANSA) – NEW YORK, 28 MAR – Se il tasso di crescita di casi di coronavirus continuerà ai livelli attuali, l’area metropolitana di New York registrerà un epidemia peggiore di quella di Wuhan in Cina o della regione Lombardia in Italia. Lo afferma il New York Times, secondo il quali New York ha avuto meno successo nell’appiattire la curva di casi rispetto a Wuhan o alla regione Lombardia. “Non c’è garanzia che il trend continuerà. E’ possibile che il distanziamento sociale rallenterà o fermerà la crescita di casi” precisa il New York Times.

 

 

 

UN NUOVO… OLOCAUSTO …?

HIELO DE SPAGNA

UN NUOVO… OLOCAUSTO …?

Non è certamente un momento tranquillo per nessun stato e popolo della terra, il mondo intero sta tremando come non mai è successo nella sua storia, una pandemia che contagia alla velocità della luce e miete morti come gocce d’acqua piovana che cadono durante un nubifragio. Siamo alle soglie dell’olocausto dell’umanità… ? Me lo son chiesto vedendo gli USA passare dagli 85mila a ben oltre 100 mila contagiati di coronavirus nel giro di appena 9 ore, i morti nel globo ora si contano nel numero di 25mila individui, mentre i numeri quotidiani, diffusi dai vari governi nazionali, sono impressionanti e terrorizzanti, la gente ha giustamente paura ed è terrorizzata e purtroppo devo rimarcare, ancora una volta, che siamo solo all’inizio del percorso epidemico, infatti a conferma dei miei sospetti, oggi si registrano i primi due morti in Sudafrica e lì sì contano già oltre mille casi di contagi, con il prevedibile aumento esponenziale dei contagiati nei giorni a seguire. L’OMS si è già esposta manifestando tutte le sue paure sul continente africano e sui drammatici sviluppi del contagio che si dovrà registrare nelle prossime settimane, timori e preoccupazioni interamente da condividere. Altro punto saliente è l’Asia, il continente, secondo la mia analisi, sarà quello che pagherà il prezzo più alto e ciò per via del suo elevatissimo numero di abitanti. Non lo so se meritiamo una punizione divina, forse ci è dovuta per esserci allontanati un po’ troppo da Dio e dalle sue leggi come ha detto il Papa nella sua preghiera dal sagrato di San Pietro ? Forse.. sarà così… però ho il terrore che si possa materializzare davvero un nuovo olocausto del genere umano nel XXI secolo. Preghiamo perché non sia così e auspichiamo un miracolo…che metta fine a questo dramma,. Non si può restare inermi davanti a tante vite umane perse, lo confesso, sono profondamente addolorato per la morte di tante persone….

28032020…by .. manliominicucci.myblog.it

X contact : manliominicucci@gmail.com

….

Coronavirus: in Spagna quasi 5000 morti

769 nelle ultime 24 ore. I contagiati sono 64.059

HIELO DE SPAGNA

Redazione ANSAROMA

27 marzo 202012:58NEWS

Il numero dei morti in seguito alla diffusione del coronavirus torna ad aumentare in Spagna con 769 vittime indicate nelle ultime 24 ore. Il bilancio totale dei morti sale così a 4.858. Lo scrive El Pais. Si contano inoltre 64.059 contagi da coronavirus, mentre sono 9.357 i guariti, riferiscono i media spagnoli citando le cifre fornite dal ministero della Sanità.