“IL POVERO RICCO COGLIONE”

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“IL POVERO RICCO COGLIONE”

Siamo al  comico-drammatico film del “povero ricco coglione”…., già, il ricco che vuole soldi dallo stato italiano per via dell’assenza di auto dalle autostrade e per l’ovvio mancato guadagno, specie dopo il crollo del ponte di Genova , con 43 morti, gli incassi sono diminuiti notevolmente . I signori Benetton, i veri proprietari, ora battono cassa….poverini, come mi dispiace per loro e per loro finanze… ed allora io…voglio aiutarli. Seguite attentamente quel che vi spiego : se non avete il Pin andate nel sito dell’Agenzia delle Entrate, metteteci il C.F. indi richiedete il Pin. Ricevutolo, poi redigete il modello Inps per il contributo ai lavoratori autonomi ed inviatelo. Entro il 15 di Aprile, anche voi, come milioni di lavoratori autonomi in disgrazia, avrete 600 euro a …cranio.. .Tutto chiaro ? E se non ce la fate a vivere con 600 euro venite da noi che vi spieghiamo come si fa a vivere da nababbi con 600 euro di merda al mese…Ciao Benettonini… 02042020

…by… manliominicucci.myblog.it

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Anche Autostrade chiede soldi al governo

Il crollo del traffico veicolare senza precedenti nella storia legato alla diffusione del Coronavirus ha messo in seria difficoltà l’ente autostradale

Pubblicato il 27 Marzo 2020 ore 10:00

autostrade

La diffusione del Coronavirus nel nostro Paese ha messo in ginocchio irreparabilmente Autostrade per l’Italia. Questo almeno è quello che sostiene Fabrizio Palenzona, numero uno dell’Aiscat, che ha scritto una lettera al governo in cui espone una serie di richieste per uscire il prima possibile da questo momento di crisi.

Fino a un mese fa, la paura più forte era di subire la revoca della concessione per il disastro del ponte Morandi di Genova. Ora, Autostrade per l’Italia (Aspi) dei Benetton guida la carica dei concessionari che chiedono soldi al governo per far fronte all’emergenza coronavirus, ventilando il rischio di fallimento. La lettera, allarmata e minacciosa, è stata spedita lunedì scorso ai ministri dei Trasporti e dell’Economia Paola De Micheli e Roberto Gualtieri. La firma il presidente dell’Aiscat, l’associazione delle concessionarie, Fabrizio Palenzona, uomo di fiducia dei Benetton. La missiva, tre pagine, ha come oggetto “Emergenza Covid-19, ripercussioni su comparto autostradale. Richiesta provvedimenti urgenti”. Palenzona mette in guardia dalle “inevitabili ricadute sul settore delle limitazioni agli spostamenti imposte dalle norme emergenziali: le autostrade – si legge – stanno assistendo a un crollo del traffico veicolare senza precedenti nella storia”, stimato in “circa l’80 per cento sull’intera rete”. Questo “comporta sin da ora gravi ripercussioni sulla capacità dei concessionari di poter sostenere i costi operativi connessi alla necessità di mantenere in esercizio le infrastrutture, nonché un grave pregiudizio alla possibilità di generare sufficiente cassa dalla riscossione delle tariffe”. Palenzona avvisa che “è a rischio la sopravvivenza stessa di molti operatori” se l’emergenza durasse oltre marzo. Palenzona lamenta che i concessionari sono esclusi dalle misure del decreto “Cura Italia” e perciò detta la ricetta, chiedendo una misura che sospenda “qualsiasi imposta, tassa o debito a favore delle amministrazioni dello Stato o di enti o società a prevalente capitale pubblico”. Non solo. Palenzona chiede anche “una moratoria garantita dallo Stato” dei debiti verso le banche e “la sospensione dell’ammortamento dei beni devolvibili” e, già che c’è, pure “un contributo in conto esercizio, da erogarsi per assicurare la continuità e la sicurezza del servizio” e che vada a coprire lo sbilancio tra costi manutentivi e i pedaggi realmente incassati. […]

Carlo Di Foggia, Il Fatto Quotidiano

“IL POVERO RICCO COGLIONE”ultima modifica: 2020-04-02T16:10:46+02:00da manlio22ldc
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