fatti di vita e politica nazionale e d internazionale

CHI FERMERÀ LA … VIOLENZA ?

15062020 Ristorante incendiato

CHI FERMERÀ LA … VIOLENZA ?

Subito dopo la morte di George Floyd a Minneapolis, nella città di Los Angeles, lontana dal luogo del drammatico episodio, si registrò, alcuni giorni dopo, nella rabbia e violenza degli afroamericani la distruzione e l’incendio del ristorante di Bastianich, lui è il famoso personaggio televisivo, noto per la trasmissione di natura culinaria, in veste di giudice di gara. Vorrei capire cosa diavolo c’entri l’attività commerciale di un privato cittadino con la tragica morte dell’uomo di colore avvenuta per mano di un agente di polizia che tra l’altro pare fosse anche amico di George in tempi passati. Morte poi avvenuta in una città diversa. Dopo questo ingiustificato episodio, di gratuita delinquenza, ho posto l’accento sulla responsabilità degli organi di stampa e dei tanti politici della sinistra mondiale  americana, ammonendoli di smetterla di strumentalizzare la vicenda razzismo perché così si farebbe il gioco di cui vuol creare il caos nel paese. Ovviamente non sono stato ascoltato e all’ennesimo brutto episodio della polizia di Atlanta contro un uomo di colore che ne ha provocato la morte, ecco che la violenza è tornata prepotente nelle strade e con essa anche un nuovo incendio e devastazione ingiustificata del ristorante di una nota catena americana. Questo è razzismo puro perché i ristoranti sono luoghi privati e non conoscono il razzismo, in più danno lavoro e distruggerli significa licenziamento in tronco per i dipendenti. Cosa c’entra tutto questo con il razzismo contro i neri ? Niente, è solo un modo per alzare la tensione e portare il paese a scontri razziali e etnici, con l’ovvia conclusione che avremo morti, feriti, devastazioni e tanti disoccupati e dulcis in fundo si ingrosseranno le fila delle bande armate … bianche nere, gialle ed ispaniche. Continuate così che andate a meraviglia cari amici americani, non lo so se ci arrivate in pace alle prossime elezioni. 14062020

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Atlanta, afroamericano ucciso: notte di violenze. Incendiato fast food, 36 arresti

15062020 Ristorante incendiato

Sabato 13 Giugno 2020

 In una spirale di sangue che sembra non finire mai, la polizia ha ucciso un altro afroamericano, stavolta ad Atlanta, dove è scoppiata la rabbia. «Non ritengo si sia trattato di un uso giustificato della forza», afferma il sindaco Keisha lance Bottoms, annunciando che il capo della polizia della città, Erika Shields, ha rassegnato le sue dimissioni in seguito all’accaduto e mentre migliaia di persone sono già in strada a manifestare. In piazza da giorni per George Floyd, l’America si ritrova così di fronte a un nuovo incidente destinato a scuotere le coscienze e sollevare ulteriori polemiche contro le forze dell’ordine. I contorni di quanto accaduto in Georgia sono ancora tutti da definire: le ricostruzioni iniziali non chiariscono i fatti, anzi gettano nuova benzina sul fuoco delle proteste anti-razziste. Rayshard Brooks, 27 anni, stava dormendo nella sua auto in un parcheggio di uno dei ristoranti della catena Wendy’s quando la polizia è arrivata sul posto.

 

George Floyd, 15 mila persone in piazza a Parigi: black bloc lanciano pietre contro i poliziotti

Notte di violenze. La morte di un afroamericano per mano della polizia ad Atlanta, ha provocato una notte di proteste in questa città della Georgia, dove è stato dato alle fiamme un fast food. Intanto Garrett Rolfe, l’agente che ha sparato a Rayshard Brooks, è stato licenziato, mentre un suo collega, presente alla scena, Devin Brosnan, è stato destinato a compiti amministrativi. Un’indagine è stata aperta sull’operato degli agenti. La sindaca di Atlanta, Keisha Lance Bottoms, ha accettato le dimissioni del capo della polizia, Erka Schields. «Non credo che questo sia stato un caso di uso giustificato di forza letale», ha detto la prima cittadina. Ma intanto la morte del 27enne Brooks ha provocato una notte di violente proteste ad Atlanta, con manifestanti che hanno dato alle fiamme il fast food vicino al quale è stato ucciso l’afroamericano. Nessuno si trovava per fortuna nel locale e i pompieri sono riusciti ad evitare che le fiamme raggiungessero una vicina stazione di benzina. A quanto riferisce la polizia di Atalanta, citata dalla Cnn, vi sono stati almeno 36 arresti.

 

 

08:30 – 14 giu 2020

 

Dopo essere risultato positivo al test alcolico, Brooks si è ribellato all’arresto da parte degli agenti. A nulla è valso il tentativo di usare il taser: l’uomo è riuscito a divincolarsi dalla presa e mentre scappava è stato colpito alla schiena da tre colpi di arma da fuoco sparati dalla polizia. Nonostante l’immediato trasporto in ospedale e l’intervento chirurgico, Brooks è morto. Sul luogo dell’incidente, dopo i video diffusi dai testimoni che hanno fatto il giro del web, si sono radunate decine di persone per chiedere giustizia. «Dormiva in auto e invece di aiutarlo l’hanno ucciso», hanno protestato i manifestanti.

Lo scrittore Gary Younge: «Il razzismo è come un virus che minaccia il mondo»

 

Poliziotto licenziato

Ha sparato a Brooks alla schiena. L’agente che ha sparato ed ucciso ad Atlanta l’afroamericano Rayshard Brooks è stato licenziato. Lo ha annunciato il portavoce della polizia della città, Carlos Campos alla Cnn. L’altro poliziotto coinvolto nel caso è stato invece è stato assegnato a lavori d’ufficio. La polizia ha anche reso noti foto e nomi dei due poliziotti, Devin Brosnan, colui che ha sparato, e Garrett Rolfe.

07:31 – 14 giu 2020

Manifestanti danno a fuoco a Wendy’s. Il ristorante della catena Wendy’s di Atlanta, fuori dal quale l’afroamericano Rayshard Brooks è stato colpito e ucciso dalla polizia, è stato dato alla fiamme. Lo riferiscono i vigili del fuoco intervenuto sul posto secondo quanto riportato dai media americani. I manifestanti hanno infranto i vetri delle finestre e lanciato fuochi d’artificio all’interno del locale. Secondo i pompieri. Sono circa 1.000 le persone che si trovano nei dintorni di Wendy’s, ma all’interno del ristorante non c’è nessuno.

Secondo la polizia, un esame attento dei video ottenuti mostra come Brooks sia stato colpito mentre si allontanava dopo aver strappato il taser agli agenti. Ma la spiegazione difficilmente riuscirà a stemperare le polemiche, anche alla luce del nuovo filmato emerso riguardo a un incidente in South Carolina lo scorso novembre. Anche in questo caso si tratta di un afroamericano: il 28enne Araine Lamont McCree era all’esterno di un grande magazzino Walmart, ammanettato per presunto taccheggio quando è stato ucciso. Inizialmente – riporta Post and Courier – la polizia aveva dichiarato di aver aperto il fuoco per autodifesa perché era McCree era armato e aveva puntato la pistola contro gli agenti. Intanto, dopo le polemiche dei giorni scorsi, Donald Trump oggi ha cercato di siglare la pace con i militari con un discorso a West Point.

E ha fatto marcia indietro sul suo primo comizio post-coronavirus: si terrà il 20 giugno e non più il 19, come precedentemente annunciato. Lo slittamento di un giorno è dovuto alla pioggia di critiche che ha sommerso il presidente per aver inizialmente scelto la data conosciuta come ‘Juneteenth’, ovvero il giorno in cui si celebra la fine della schiavitù negli Stati Uniti. E per aver optato per l’occasione per Tulsa, in Oklahoma, teatro di uno dei più sanguinosi episodi razzisti della storia d’America con almeno 300 morti. Una scelta evidentemente del tutto inopportuna in un momento in cui gli Stati Uniti si trovano di nuovo a fare i conti con il loro passato e la piaga del razzismo. «Sono il presidente che ha fatto di più per gli afroamericani», ha ripetuto però in questi giorni Trump, arrivando anche a gettare dubbi sull’operato di Abraham Lincoln che, a suo dire, avrebbe ottenuto «risultati discutibili».

Tra statue e simboli abbattuti è la furia dei nuovi iconoclasti

Nel corso di un’intervista a Fox, il tycoon è intervenuto anche sulla polizia e sulla pratica della stretta al collo durante l’arresto, quella che ha ucciso Floyd. Aprendo alla possibilità che il governi ne raccomandi l’abrogazione, Trump è arrivato però a giustificarla definendola una tattica «innocente e perfetta» quando si è uno contro uno, eccessiva quando gli agenti sono due. Poi ha difeso la scelta iniziale di tenere il suo primo comizio post-Covid il 19 giugno: «È una celebrazione, come lo sono tutti i miei eventi», ha detto. Per poi però decidere di far slittare il raduno al giorno successivo.

 

 

 

DOMANDE DA RAZZISTA !

15062020 Montanelli

DOMANDE DA RAZZISTA !

Mi son chiesto : ma gli anti razzisti che odiano le statue della storia e vogliono abbatterle a tutti i costi sono razzisti anche loro ? E il razzista che vuole mantenere in piedi quelle statue deve essere abbattuto fisicamente anche lui o incarcerarlo a vita ? O magari non ha più diritti perché razzista ? Quindi se a un uomo bianco non piace una donna di colore lo si deve considerare razzista ? E se ad una donna di colore non piace l’uomo bianco è razzista pure lei ? No, ho sempre pensato che il concetto di razzismo sia alquanto astruso, anche perché in questa strana società del XXI secolo, tutto quello che non piace ai cosiddetti ben pensanti e radical chic della sinistra mondiale è sinonimo di razzismo. Quindi vorrei capire perché non ci riesco proprio, allora, se un comunista odia un fascista, quello è razzismo ? E se un fascista odia un comunista e sempre razzismo ? Già, pensavo alle tante vittime delle ideologie della storia comunista e mi chiedevo se quello è da considerarsi razzismo puro verso il diverso nel colore politico, esattamente come il razzismo verso il colore della pelle del Sudafrica, io non ci vedo molta differenza né si può giustificare l’incarcerazione e la “schiavitù dei contro rivoluzionari” come è accaduto in URSS, Cina e Cuba. Oggi viviamo un momento di elevata confusione, movimenti nati dal nulla creati col fine di sovvertire la storia e cambiare la società in peggio, purtroppo non la si può cambiare nel 2020, certi che bisogna necessariamente eliminare tutte le fonti di odio e non partendo certamente dalla distruzione del passato perché se proprio vogliamo farlo … immaginate che tanti stati oggi dovrebbero essere cancellati e restituiti agli indigeni, quindi smettetela di fomentare l’odio che è merce sempre desiderata dagli idioti. Cosa c’entra il povero defunto Montanelli ? E allora che ne facciamo di quelle di Garibaldi che ha distrutto il regno di Napoli e delle due Sicilie ? Lo ripeto, la storia non la si può cambiare anche perché … riflettendoci bene… a nessuno conviene cambiarla. 14062020

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A Milano imbrattata la statua dedicata a Montanelli

“Razzista, stupratore” la scritta che è stata fatta in nero sulla base

15062020 Montanelli

La statua di Montanelli imbrattata a Milano

Redazione ANSAMILANO13 giugno 202023:

E’ stata imbrattata con della vernice rossa la statua dedicata a Indro Montanelli, collocata nell’omonimo giardino di via Palestro, nel centro di Milano. “Razzista, stupratore” la scritta che è stata fatta in nero sulla base della statua che raffigura il giornalista.

Sulla statua di Indro Montanelli sono stati versati almeno quattro barattoli di vernice rossa, lasciati poi sul posto da ignoti insieme ad alcuni sacchetti di carta. In particolare, la vernice è stata versata sul viso ed è poi colata a ricoprire gran parte del monumento. Nei giorni scorsi l’associazione di Sentinelli ne aveva chiesto la rimozione con una lettera indirizzata al sindaco di Milano Giuseppe Sala, sull’onda delle manifestazioni antirazziste scoppiate in tutto il mondo in seguito all’uccisione di George Floyd a Minneapolis.
 

 

POVERA RAGGI … NON NE COMBINA UNA GIUSTA !

14062020 Centro sociale bencinvenga

POVERA RAGGI … NON NE COMBINA UNA GIUSTA !

Torquato Tasso è famoso per la sua “Gerusalemme Liberata” e  anche noto per la sua lotta al nemico islamico in quanto fervente cristiano, evidentemente la sindaco Raggi di Roma voleva  … forse emularlo in modo tale da passar alla storia e ai posteri come la “donna della Roma liberata”. Infatti, appena qualche giorno fa si beava di aver liberato nuovamente Roma, e da quale orda di nemici terribili ed assassini  …tutti si son  chiesti ? Niente di eclatante, raggiante per aver ottenuto dalla magistratura un provvedimento di sequestro dell’immobile dove vi è la sede di un movimento politico di destra. Domanda banalissima, ma lei è felice per cosa, perché il movimento, che tra un po’ sloggerà  da lì, è forse un’organizzazione terroristica che semina terrore e morte come le BR e gli anarco –insurrezionalisti ? Oppure è una banda armata  abituata ad incendiare le stazione della Polizia e Carabinieri o mandare in fumo i beni dei privati cittadini ? Niente di tutto questo e non mi risulta che gli occupanti di quell’edificio facciano tutto questo ed allora credo che la “raggiante Raggi” faccia becera politica nella inutile e vana speranza di poter essere rieletta per un altro mandato. E già, perché ora la raggiante sindaco ha fatto un’altra “figura di merda epocale”, la donna della Roma liberata aveva un bel gruppo di “chierichetti in casa” tristemente noto come il gruppo anarchico terroristico che faceva base in un centro sociale occupato di Roma, trattasi del Bencivenga.  Sette dei loro soci …  sono stati arrestati dai carabinieri del Ros con le accuse di associazione con “finalità di terrorismo” ed eversione dell’ordine democratico, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi e altri reati, tra i “bravi figliuoli” si registra anche una gentile signora che accudiva i terroristi con amore materno allattandoli con tritolo al palstico. Mentre la radiosa sindaco scatenava l’offensiva contro l’inoffensivo movimento di destra si dimenticava del centro sociale Bencivenga e delle radici dell’odio che loro hanno piantato in decine di anni  sul territorio romano. Prezioso frutto dell’amministrazione capitolina che vede il centro sociale godere e beneficiare da anni di uno spazio dove lo Stato non può e non vuole entrare e dove la legge è inapplicata e la vita scorre nel silenzio quotidiano delle istituzioni e magistratura. E qui, “la meravigliosa  sindaca Raggi” non ha proprio nulla da dire, va tutto bene o va tutto male ? Come mai non ha chiesto in primis lo sgombero di questo covo di terroristi e si perde dietro un movimento di destra al momento per nulla pericoloso ? E perché nonostante da almeno 5 anni i residenti segnalavano alla Circoscrizione, alla polizia municipale e ai carabinieri il viavai di gentaglia sospetta, di giorno e di notte, e il degrado per via delle continue scritte, con pittura, che andavano ad  imbrattare la via pubblica nessuno del comune si è mai degnato di prendere seri provvedimenti ? Raggiante e radiosa sindaco Raggi, ma lei lo sa cosa avevano creato i suoi bravi cittadini in quel centro sociale nel sua città ?  Avevano costituito una cellula eversiva anarco-insurrezionalista, che aveva come base proprio il centro sociale di Roma “Bencivenga ” e puntava a riorganizzare il movimento anarchico ed  avevano, lei non ci crederà sindaco dormiente, contatti anche con il Cile, teatro di devastazioni di matrice anarchica nello scorso mese di ottobre. “Radiosa Sindaco di Roma”, più volte negli anni appena trascorsi del suo mandato ho avuto modo di dirle e farle notare che lei è un’incapace e l’amaro frutto delle decisioni altrui, veda, le campagne ideologiche quando le si vogliono fare le si fanno con coerenza e soprattutto con tanta “intelligenza” che a lei purtroppo manca, tutti a Roma, tranne lei, sanno che i centri sociali di tutta Italia sono un’industria in perenne attività del terrorismo di sinistra ed anarchico e lo si poteva facilmente immaginare che tanto rumore per nulla non avrebbe prodotto niente ma solo figure di propaganda in salsa comunista sovietica. Ora, grazie ai Carabinieri possiamo dire che Roma è stata liberata da dei terroristi … e forse in futuro, le stazioni dei Carabinieri non verranno più attaccate e le auto dei cittadini non più bruciate. Sindaco Raggi : “Che figura di merda”. 13062020

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Roma, cellula anarchica con base centro sociale responsabile di attentati: sette arresti. Azioni anche contro il car-sharing

14062020 Centro sociale bencinvenga

Venerdì 12 Giugno 2020

 

«Sette persone arrestate a Roma con l’accusa di aver commesso attentati, anche uno a una stazione dei carabinieri. Il gruppo anarchico terroristico faceva base in un centro sociale occupato di Roma, il Bencivenga Occupato. Questa la conseguenza della totale impunità di cui godono i centri sociali in Italia, spazi dove lo Stato non entra e dove la legge è sospesa, nel totale silenzio delle istituzioni. La sindaca Raggi non ha proprio nulla da dire a riguardo? Non chiede lo sgombero di questo covo di terroristi?». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Infatti, da almeno 5 anni i residenti segnalavano alla Circoscrizione, al vigili urbani e ai carabinieri il viavai di gentaglia di giorno e di notte e spesso la via veniva imbrattata.

 

 

Avevano costituito una cellula eversiva anarco-insurrezionalista, che aveva come base il centro sociale di Roma “Bencivenga Occupato” e puntava a riorganizzare il movimento anarchico. Sono sette le persone arrestate dai carabinieri del Ros con le accuse di associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi e altri reati. Tra loro anche una donna. Un arrestato sarebbe tra i responsabili dell’attentato esplosivo alla Stazione dei carabinieri di Roma San Giovanni nel 2017, rivendicato dalla Federazione Anarchica Informale.

Il gruppo di anarchici aveva contatti anche con il Cile, teatro di devastazioni di matrice anarchica nello scorso mese di ottobre. Nel settembre 2018 i Carabinieri del Ros avevano monitorato, presso il centro sociale Bencivenga, un incontro riservato tra gli arrestati e una militante cilena in Italia, cui consegnarono dei documenti d’area da portare e far circolare in Cile. Inoltre, il militante argentino Santiago Maldonado, cui è dedicata la cellula che ha rivendicato l’attentato alla Stazione Carabinieri di Roma San Giovanni, è morto nell’agosto 2017 a seguito di una manifestazione a difesa del popolo mapuche, tematica di lotta molto cara agli anarchici cileni.
Importanti contatti sono emersi anche con i gruppi anarchici tedeschi.

Pacchi bomba a Roma e Fiumicino, la pista anarchica. «Possibili altri plichi in circolazione»

A Berlino, inoltre, nell’ottobre 2018, è stato compiuto un altro attentato rivendicato da una cellula Fai-Fri, che rispondeva con quella azione sempre al comunicato strategico di Alfredo Cospito, «L’autismo degli insorti», cui si lega la rivendicazione dell’attentato alla caserma dei Carabinieri di San Giovanni. Dalle indagini è infine emerso come, per sostenersi, Roberto Cropo, Francesca Cerrone e Flavia Di Giannantonio, ricorressero, attraverso piccoli lavori stagionali in Francia e in Svizzera, all’indennità di disoccupazione da rimpatrio elargita dallo Stato per chi viene licenziato all’estero, allo scopo di sostenersi economicamente nella «comune» del centro sociale Bencivenga e dedicarsi completamente alla causa insurrezionalista. Sono emersi contatti anche con gli anarchici greci, Paese in cui è molto attiva la «Cospirazione delle Cellule di Fuoco», gruppo terroristico aderente al cartello FAI-FRI, responsabile, nel novembre 2010, dell’invio – via posta – di 14 ordigni esplosivi ad Ambasciate straniere in Grecia e a rappresentanti di Governo all’estero. In questo ambito, nel dicembre 2018, uno degli arrestati è andato in Grecia proprio per incontrare compagni ellenici.

 

 

Roma, sabato sfilano no Tav e centri sociali: «Anarchici e estremisti, allerta scontri»

Roma, bomba molotov contro commissariato di Prati: a fuoco un furgone della polizia

Secondo gli investigatori, si tratta di un nuovo gruppo d’azione, che aveva elaborato e portato a compimento un programma eversivo cristallizzato in un documento clandestino dal titolo «Dire e sedire», destinato solamente ai compagni affini per ideologia, con cui portare avanti una «conflittualità viva e accesa». Il gruppo mirava poi a riorganizzare il movimento anarchico superando «ogni localismo», per avviare una nuova fase dell’insurrezionalismo, che avvicinasse i diversi gruppi, così da colpire l’organizzazione democratica e costituzionalmente organizzata dello Stato. Nel progetto, gli arrestati volevano anche sostenere, con atti di terrorismo, gli imputati nel processo “Panico”, conclusosi a Firenze nel luglio 2019 con pesanti condanne nei confronti degli imputati, accusati, tra l’altro, dell’attentato alla libreria “Il Bargello” (area CasaPound Italia) di Firenze, compiuto il 1 gennaio 2017. Tra gli imputati del processo Panico, grande attivismo solidale era rivolto al detenuto Pierloreto Falanca, oggi destinatario della misura degli arresti domiciliari.

Roma, CasaPound, mossa Raggi: «Il governo li sgomberi»

Ci sono anche attentati contro le auto di car sharing Eni-Enjoy fra le azioni compiute dalla cellula anarco-insurrezionalista. In particolare, ai domiciliari è finito un 35enne romano, Daniele Cortelli, ritenuto responsabile del triplice attentato incendiario avvenuto a Roma, il 28 febbraio 2019, ai danni di autovetture car sharing «Eni-Enjoy», fatto rivendicato poi sul web in «solidarietà a tutti gli anarchici detenuti» e contro la multinazionale Eni, accusata di devastazione della Terra, in quanto «Eni uccide e inquina in Italia e all’estero».

 

 

NECESSARIO INDAGARE SUL NOME

13062020 Citta di liverpool

NECESSARIO INDAGARE SUL NOME

È importante saperlo, dice il sindaco di Liverpool, se il nome della via è collegato ad un mercante di schiavi del periodo dello schiavismo nero o è solo un caso di omonimia. Già, dopo secoli gli amministratori delle città britanniche si pongono il quesito sul nome delle pubbliche vie, quindi dopo secoli di sfruttamento dell’Africa, dell’Asia i pentiti anglosassoni vogliono far chiarezze sulle origini dei nomi a cui sono intestate le loro vie. E mi chiedo, una volta accertato che le vie e statue sono tutte riconducibili ai guadagni e fortune accumulate in secoli di schiavismo che faranno i Lord inglesi e reali britannici, forse restituiscono ai loro eredi tutto il frutto d’orato del loro secolare sfruttamento ?  Non credo proprio che andrà cosi comunque sia, anzi penso ci sia poco da aggiungere … oramai la follia è completa e non mi meraviglio più di niente. La mente umana quando è trasportata dalla frenesia ideologica è capace di tutto, pensate che anni fa, nel centro e nord Italia, si protestava per la … Befana, sì, assolutamente non scherzo, i rivoluzionari fedeli alla “cara vecchina” la difendevano a spada tratta perché considerata uno spirito libero e non andava assolutamente strumentalizzata con la festività del 6 gennaio. Eh sì … la gente non è poi tanto normale quando si lascia convincere facilmente dei tanti complotti inesistenti, di un razzismo di portata globale, come sta accadendo nella morte di George Floyd, strumentalizzata ad arte ed ora sta creando più casini e difficoltà agli ideatori della pantomima più di quanto si potessero immaginare tanto che il fenomeno non lo controllano più, lo avevo predetto che ne avremmo viste di belle … con questo dilagante e  fantomatico razzismo. Ora non va più bene niente, penso ad una via Bianchi qualsiasi se verrà considerata una via razzista o meno. Quante sceneggiate da teatro, tutto non va bene è tutto è razzismo. Se si continuerà così l’unico risultato che si otterrà nell’immediato è che ci  sarà un aumento esponenziale di razzismo verso i negri ancora più tangibile e non solo negli Usa. È bellissimo sfasciare tutto ma poi, chi rimette tutti i pezzi in piedi ? Questo è il dramma a cui non pensano gli idioti che sollevano le masse senza un vero motivo, ora anche Liverpool deve fare i conti col suo passato, certo è un pezzo di storia mortificante ed avvilente ma oramai è storia e deve rimanere nei libri di storia a monito per le future generazioni e non si può né si deve far pagare il prezzo del passato ai figli del presente . 13062020

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Scritte su targa Penny Lane, ‘razzista’

Sospetto che strada immortalata da Beatles rechi nome schiavista

13062020 Citta di liverpool

Redazione ANSALIVERPOOL

 

12 giugno 2020 (ANSA) – LIVERPOOL, 12 GIU – Penny Lane, la strada di Liverpool resa celebre dai Beatles nell’omonimo brano del 1967, è diventata bersaglio della protesta antirazzista e la sua targa è stata coperta di graffiti in quanto si ritiene che porti il nome di un commerciante di schiavi, James Penny. Su un muro è comparsa anche la scritta “razzista”. Sta di fatto che non è affatto certo che la strada sia stata intitolata a James Penny: il sindaco di Liverpool, Joe Anderson, nei giorni scorsi lo ha negato. Ma i responsabili dell’International Slavery Museum di Liverpool sono più cauti e continuano a condurre ricerche a riguardo. “C’è dibattito, ma le prove raccolte non sono risolutive”, ha detto un portavoce del museo, sottolineando che “è un tema estremamente importante per il museo e per la città ed esortiamo chi abbia informazioni a condividerle”.

 

 

ALL INCLUSIVE …

13062020 tortoriello

ALL INCLUSIVE …

Stati generali della confusione o semplicemente, per come la vedo io, una meravigliosa vacanza di dieci giorni in formula esclusiva “ALL INCLUSIVE” … . Non capisco perché chi deve decidere il futuro del mio paese e dei giovanissimi parenti si debba trincerare dietro un aristocratico e lussuosissimo palazzo con quadri ed arazzi prestigiosi per parlare di come eliminare … la povertà e sviluppare la produzione industriale e riprendere il PIL perso … che paradosso! Effettivamente c’è qualcosa che non torna tra gli attuali governanti e il popolo italiano, le distanze si allungano sempre più e i reali di Versailles non hanno capito che il pane è finito e di brioche neanche a parlarne. Questi se la stanno cercando col cucchiaio e non ho idea di cosa troveranno tra qualche mese. Qui finisce male . 12062020

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Tortoriello,non ci si rende conto di drammaticità situazione

Leader industriali Lazio, Stati Generali è solo brain storming

13062020 tortoriello

Redazione ANSAROMA

12 giugno 2020

 

(ANSA) – ROMA, 12 GIU – “Chiamarli Stati Generali è eccessivo, forse è più corretto dire ‘brain storming’, qualcuno l’ha definita passerella ma io direi brain storming: ognuno va là e espone”. Il leader degli industriali del Lazio, Filippo Tortoriello, intervistato dall’ANSA, quindi si domanda: ” Ci si rende conto di quale drammaticità sta vivendo il nostro Paese? Servirebbe “un colpo di remi, forte, per ripartire”, avverte, ma “il tempo passa, i problemi si acuiscono, e non ci sono soluzioni adeguate”. In attesa da anni di riforme, oggi, con il Covid-19 “siamo arrivati al 2020 in una situazione drammatica ed il premier dice che forse ad agosto… ‘forse’. Ma è normale?”; “Per misure sulle infrastrutture parla di luglio, di agosto, di settembre… Qui non ci si rende conto della drammaticità della situazione”.
Il pressing degli industriali sul Governo? Confindustria “non è alla ricerca dello scontro. Il problema è che bisogna evidenziare con chiarezza i fatti, senza nascondersi, che serve un confronto franco, aperto e costruttivo. Questo è l’obiettivo.
Noi abbiamo un obiettivo forte, che è quello di far crescere il nostro Paese, farlo ritornare ai fasti che merita”: serve “una capacità di governance politica che sia all’altezza di questi obiettivi, che ci sia una visione del Paese e che ci sia progettualità vera, che si affrontino i problemi veri”.
Ed un piano per il Paese già c’è, indica Tortoriello: “Credo che la traccia importante, significativa, forte, vera, l’abbia data il Governatore della Banca d’Italia: è una base su cui partire e su cui impostare una progettualità vera, forte, severa, da presentare anche all’Europa per dire ‘noi faremo questo, lo faremo in questi tempi e con queste necessità economiche, pronti di volta in volta ad informarvi su come stanno procedendo le riforme”. (ANSA).
 

CHI E’ STATO ? MAMMA GATTONE ?

epa08454242 Belongings of victims of a shuttle minibus explosion in downtown Kabul, Afghanistan, 30 May 2020. According to the police officials, two people were killed, including a local TV reporter, and six others were injured in a roadside bomb blast.  EPA/JAWAD JALALI

CHI E’ STATO ?  MAMMA GATTONE ?

E’ quanto meno singolare quanto curioso constatare che ad ogni attacco terroristico ad una moschea non ci venga indicata se è una moschea di fede sunnita o sciita … . Purtroppo il distinguo è importante e necessario per capire a quale ramo coranico appartengono i probabili attentatori, eh sì, in Afghanistan cristiani non è che ce ne siano tanti e quei pochi che ci sono fanno bene attenzione a dirlo in giro se non vogliono perdere il capo …  ed è ovvio che chi combatte una fazione coranica è sempre l’altra di opposte credenze. Certo che è sorprendente ascoltare i bravi e pacifici “fratelli musulmani” nelle loro prediche in TV e poi nei fatti vedere come si scannano e si fanno saltare in aria senza mezzi termini … . Ho sempre ritenuto la fede coranica molto particolare e astrusa, riservata solo a quei credenti che vengono messi al mondo nella cultura islamica ed allevati secondo i loro rigidi dettami, regole che in occidente si rivelano anti costituzionali e anti democratiche, in verità non capisco proprio perché i governi occidentali permettono e consentono loro di diffondere i malsani principi della poligamia e dei matrimoni con le bambine, “dell’odio e razzismo” … verso chi è fedele di altra religione. Difficile comprendere il raziocinio autolesionismo degli occidentali, oltre tutto al già ingiustificato sostegno si aggiunge anche l’informazione pilotata e manovrata dai potenti media per chissà quali fini e scopi, infatti il loro è un bombardamento mediatico quotidiano fatto di notizie sempre vaghe e approssimative e mai precise e dettagliate, fatti tenuti sempre nascosti e velati da misteri irrisolvibili come in questa occasione che non ci fanno capire nulla. Come quando un immigrato mussulmano commette un atto terroristico in Europa con morti e feriti, qui c’è un protocollo da rispettare, in primis si omette la nazionalità d’origine del terrorista, poi si sviano le attenzioni dall’attentato indicando che forse non è di matrice islamica ma “Jihadista” … lo dicono senza pudore e senza conoscerne il vero significato della parola stessa, il curioso è che il termine coniato per camuffare l’islamico terrorista ha un significato ben diverso, il jihadista è uno studioso del corano del recente passato e non un guerriero estremista radicalizzato come vogliono farci credere e convincere. Poi il “bravo terrorista” forse è malato di mente o un semplice disadattato, con la ridicola conseguenza che noi, vittime della sua ferocia, dovremmo anche sentirci in colpa per non essere morti come lui voleva. Oggi non ascolteremo in Tv esaustivi dettagli su questo ennesimo attentato terroristico, si eviterà di parlarne per coprire gli immigrati che arrivano a migliaia sulle nostre coste e guarda caso son tutti musulmani, questo deve far intendere qual è il vero fine dell’immigrazione di massa in Europa … e noi cittadini stupidi europei, reciteremo la solita scena muta. La cosa più orrenda è che tutti i politici di sinistra sanno che l’islam prima o poi piegherà il cristianesimo e loro non fanno niente per cercare di evitarlo, anzi il loro silenzio li rende più forti ogni giorno che passa. La vergogna è che tanti italiani non sanno dell’esistenza e delle differenze tra sunniti e sciiti e di quanto sia immenso l’odio di un fedele sciita verso l’altro sunnita, ed è ovvio che quando sentono parlare di un attacco terroristico ad una loro moschea son portati alla logica confusione perché sviati dalla verità, né i media pongono il distinguo delle provenienza religiosa, la verità è che comunque in ogni caso gli autori son sempre loro. Punto. 12062020

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Bomba in moschea durante la preghiera

A Kabul, almeno 4 i morti. Tra le vittime anche un imam

 

epa08454242 Belongings of victims of a shuttle minibus explosion in downtown Kabul, Afghanistan, 30 May 2020. According to the police officials, two people were killed, including a local TV reporter, and six others were injured in a roadside bomb blast.  EPA/JAWAD JALALI

Redazione ANSA

12 giugno 2020

 

(ANSA-AFP) – KABUL, 12 GIU – Attentato all’interno di una moschea stamane a Kabul: i morti sono almeno quattro. “Dalle prime informazioni risulta che verso mezzogiorno degli esplosivi piazzati all’interno di una moschea sono detonati durante le preghiere del venerdì”, ha detto il portavoce del ministero dell’interno afgano. Tra le vittime un imam e tre fedeli.
L’attentato è avvenuto in una moschea della zona occidentale della capitale afghana, 10 giorni dopo un analogo attacco compiuto in una moschea del centro che aveva provocato due morti e diversi feriti. Ieri il presidente Ashraf Ghani aveva annunciato la liberazione di altre migliaia di prigionieri talebani nell’ambito degli sforzi per favorire l’apertura di negoziati. Gli insorti, in risposta, si erano detti pronti ad iniziare i colloqui di pace entro una settimana.
 

CAVALCARE IL RAZZISMO E’ PERICOLOSO !

epa08445189 New York Governor Andrew Cuomo holds his daily briefing in a conference room at the New York Stock Exchange in New York, New York, USA, on 26 May 2020. Today is the first day that the stock exchange is reopen for in-person trading after the building was closed in March due to the coronavirus pandemic.  EPA/JUSTIN LANE

CAVALCARE IL RAZZISMO E’ PERICOLOSO !

“Caro governatore Cuomo”,  veder abbattere le statue di un nostro connazionale, un antenato anziano di ben 5 secoli, il più grande navigatore della storia dell’uomo, come il genovese e italiano Cristoforo Colombo ci ha fatto male, molto ma molto male, eh già, noi italiani tutti ci siamo proprio rimasti di merda, cosa centra il razzismo con la scoperta delle Americhe ?  Nei fatti non centra assolutamente niente ma siccome in questo momento tutto è lecito anche le stronzate diventano modo per esternare un anti razzismo inesistente e propagandistico utilizzato dal prossimo candidato alla presidenza americana che sta combinando casini a iosa, evidentemente tanti non si rendono conto che quest’onda anomala di follia finirà per travolgere tutti e nessuno escluso. Nessuno si aspettava di veder abbattere la figura di Cristoforo Colombo nel mondo, va bene fate pure, chiudete pure il museo di Santo Domingo, visto che ci siete, e diamo inizio alle danze della demenza e attacchiamo tutto quello che riguarda il razzismo, antico e passato recente, ed in particolare lo schiavismo dei negri. Però, prima di incolpare ed accusare Cristoforo Colombo e suoi discendenti di patria, diamo uno sguardo al passato e rendiamoci conto di cosa stiamo parlando e sul come è nato lo schiavismo americano e degli indigeni d’America. Non tutti sanno che nel lontano 1512 la legislazione spagnola già tutelava dalla schiavitù i nativi americani attraverso la legge di Burgos e quindi il fenomeno durò solo pochi anni e contro il volere stesso di Colombo. Poi nello stesso periodo, iniziò, per mano dei musulmani islamici la famosa tratta araba degli schiavi, arabi in rispetto alla loro religione  rapivano gli infedeli dalle tribù del centro Africa e attraverso il Sahara li vendevano poi agli europei, in cambio di soldi ovviamente e di un Dio è Grande, “merce venduta” in gran numero che dette vita alla schiavismo nero che tutti conosciamo nel continente americano. Ora, io son d’accordo sempre su tutto quello che ci riconduce alla libertà individuale, tuttavia non mi sta bene quando le cose vengono strumentalizzate e distorte, se si vogliono abbattere tutti i monumenti costruiti dagli schiavi in generale, le statue di Colombo e tutto quello che si richiama al razzismo va benissimo però poi, perché non si abbattono le moschee dei figli degli schiavisti arabi che nei fatti sono i veri artefici e responsabili dello schiavismo nero mondiale ? Perché loro non vengono mai menzionati sebbene l’impero Ottomano sino al 1479 ha fatto schiavi i cristiani per due secoli ?  Io amo la verità, giusto abbattere il razzismo e punire i colpevoli ma se c’è da punire allora puniamo tutti e nessuno escluso o no ? O puniamo solo chi fa comodo ? “Caro Cuomo”, ora inizi a renderti conto delle stronzate che state facendo e non sapete come tornare indietro ? E allora, visto che hai avuto l’ardire di chiamarci in causa nella questione delle statue voglio illuminarti su un proverbio antico italiano che recita : “non sputare in aria perché ti ritorna in faccia”. E già, avete evocato lo spirito del razzismo ed ora  … pagatene le conseguenze perché lo sputo vi sta tornando in faccia ! Non lo so se gli italiani d’America lo voteranno a Joe  Bin Laden … non lo so !. 11062020

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Cuomo con Colombo, sostengo statua a Ny

‘Rappresenta il contributo degli italoamericani a nostra città’

epa08445189 New York Governor Andrew Cuomo holds his daily briefing in a conference room at the New York Stock Exchange in New York, New York, USA, on 26 May 2020. Today is the first day that the stock exchange is reopen for in-person trading after the building was closed in March due to the coronavirus pandemic.  EPA/JUSTIN LANE

Redazione ANSAWASHINGTON

11 giugno 202018:18

(ANSA) – WASHINGTON, 11 GIU – Il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, dice no alla rimozione delle statue di Cristoforo Colombo, a partire da quella iconica a Columbus Circle nel cuore di Manhattan. “Capisco quello che si può provare verso Colombo e verso alcuni dei suoi atti. Ma – ha aggiunto Cuomo – la statua è diventata un simbolo che rappresenta l’eredità italoamericana in questo Paese, rappresenta il ringraziamento al contributo dato dagli italoamericani a New York. Per questo io la sostengo”.

 

LA RAGIONE È DAVVERO PERSA. !

11062020 le mans

LA RAGIONE È DAVVERO PERSA. !

Bene, siamo giunti alla follia totale, ora è necessario rinnegare tutta la storia dell’uomo da 5000 anni a questa parte per rendere giustizia a tutti gli schiavi dei secoli passati, neri, bianchi, gialli e rossi, a tutti gli indigeni del nord America, Australia, ai pronipoti dei Maya e degli Incas. Ora tutto il passato dev’essere distrutto e le sue opere demolite per far … pace col presente, ma siamo veramente al ridicolo. Allora diamoci da fare, abbattiamo le piramidi egiziane, il Colosseo, le fortezze e tutti i castelli in Europa, la grande muraglia cinese, e tutte le grandi opere in India, in Indonesia, e in tutto il mondo. E sì, se vogliamo distruggere le opere realizzate con il sangue e sudore degli schiavi non possiamo dimenticare ed escludere nessuno e via le bandiere, statue e gli emblemi che costituiscono un ricordo alla vergogna razzista. Però, mi sorge un dubbio amletico, ma bisogna anche distruggere la Germania e il popolo tedesco per quello che hanno fatto agli ebrei ? E gli stati del sud, come il Texas, la California e via così dicendo, mi chiedo, le costruzioni dell’epoca razzista devono essere distrutti pure loro oppure per mero comodo possono rimanere in piedi ? E no, perché se non vengono rase al suolo come si dovrebbe fare, allora vuol significare che quella delle bandiere sudiste è uno slogan elettorale e propagandistico e niente più. C’è niente da fare, quando scende in campo la politica e stampa a strumentalizzare le situazioni iniziano i guai, infatti la cosa ha preso una piega inaspettata e incontrollata per gli “orchestratori della pantomima”, ne vedremo di belle, anzi … di brutte. 11062020

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La Nascar vieta le bandiere confederate ai suoi eventi

Nel 2016 l’associazione diede l’endorsement a Trump

La 500 Miglia di Daytona, archivio –

11062020 le mans

Redazione ANSAWASHINGTON

11 giugno 2020

La Nascar, la potente associazione che organizza corse automobilistiche negli Stati Uniti come la popolare 500 Miglia di Daytona, ha annunciato che vieterà l’esposizione di bandiere confederate a tutti i suoi eventi e nelle sue proprietà. “E’ contrario al nostro impegno di accogliere tutti e di creare un ambiente inclusivo per tutti i nostri fan”, hanno detto i vertici. Non sarà contento Donald Trump, a cui la Nascar nel 2016 diede il suo endorsement.

La speaker della Camera Nancy Pelosi ha chiesto la rimozione di tutte le statue dei confederati che si trovano a Capitol Hill, sede del Congresso americano.

 

 

RE GIUSEPPI I°

11062020 Stati-Generali-cosa-sono-storia-e-significato

RE GIUSEPPI I°

E già, prima gli abbiamo reso immensa gratitudine, indi le opportune riverenze e i dovuti ringraziamenti alla Maestà Sua per le “gentili concessioni” ricevute come doni preziosi in occasione del lockdown in tempo di epidemia, ed ora Sua Maestà riunisce gli Stati Generali, il fine è quello di risolvere i problemi economici che attanagliano il paese. Forse, riflettendoci bene non ci sarebbe bisogno di un nuovo organismo monarchico ma si potrebbero risolvere i problemi di rilancio del PIL semplicemente attingendo dalle mie proposte economiche, offerte al governo dal lontano 2018, e sempre rifiutate. Però, giustamente lo confesso, in verità non sono un nobile né un potente lobbista mondiale e quindi le soluzioni che propongo non possono essere interessanti perché originate da mente popolana e quindi inutili per i potenti … già, bocciato a priori senza neanche conoscerli i contenuti del programma economico di Ldc, pazienza, è così che funziona il nostro meraviglioso paese monarchico nel cuore e nel cervello ma repubblicano e comunista all’esterno. La realtà è drammatica, si manda al governo gente incapace e che in testa hanno solo slogan del tipo “potenza di fuoco” o altre cazzate similari e in più, furbamente, si tengono lontani dalla politica i soggetti che le idee le hanno davvero, elementi ma che non hanno parenti nella mafia e ‘ndrangheta e lontani dai preziosi sostegni della politica che conta. Ad oggi l’unica potenza di fuoco che sto riscontrando è il disastro epocale nel quale si è infilato il nostro paese, un fuoco maligno che sta avvolgendo il nostro paese in una spirale mortale e chissà come né verremo fuori. Ora quest’altra pantomima degli Stati Generali, ma che diavolo ci propinano il professore presidente monarca e il ministro dell’economia nonché professore di storia ? È già, sicuramente la rievocazione storica degli Stati Generali francesi deve essere opera del “meraviglioso ministro Gualtieri”, un economista veramente da “potenza di peti straordinaria” … Niente da fare, hanno richiesto l’aiuto e consulenza di 400 esperti e non hanno risolto nulla, poi han chiamato Colao e le soluzioni per lui sono solo gli asili … . Ora altra invenzione farsesca con gli Stati Generali … che non saranno in grado di programmare niente di costruttivo, ne sono convintissimo, questo governo e i suoi amici non sono in grado di risolvere i problemi e vanno incontro solo a ridicole figuracce dalle conseguenze inimmaginabili il cui risultato sarà solo quello di affondare sempre più l’economia. Magari in cambio del prossimo default e di ulteriore povertà, Re GIUSEPPI I° ci concederà una settimana di giochi al Colosseo per rinverdire i fasti dell’antica Roma imperiale e farci dimenticare le sofferenze. … Stati Generali … questi son fuori di testa . 10062020

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Stati Generali: cosa sono, storia e significato

 

Jacqueline Facconti

11062020 Stati-Generali-cosa-sono-storia-e-significato

10/06/2020

Stati Generali: cosa sono? Storia degli Stati Generali

Se ne sente parlare spesso, ma cosa sono gli Stati Generali convocati dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte?

L’idea nacque nella Francia del XIV secolo, quasi cinquecento anni prima della Rivoluzione, quando gli Stati Generali erano costituiti dall’assemblea generale dei rappresentanti dei 3 ordini o Stati: clero, nobiltà e borghesia.

L’Enciclopedia Treccani riporta che gli Stati Generali furono convocati per la prima volta dal re Filippo il Bello il 10 aprile 1302 nella chiesa di Notre-Dame a Parigi.

Le Elezioni dei rappresentanti agli Stati Generali si svolgevano attraverso una prima designazione di elettori locali (mediante gli Stati provinciali), i quali elaboravano i cahiers de doléances (quaderni nei quali erano raccolte le lamentele e i voti da presentare al sovrano) ed eleggevano i deputati all’assemblea generale.

Durante la convocazione, i 3 Stati si riunivano separatamente per redigere un cahier unico basato su quelli provinciali e un solo deputato per ogni Stato parlava nell’assemblea generale.

Gli Stati Generali si scioglievano senza attendere la risposta del governo del re.

Dal 1484 furono convocati periodicamente e intervennero nella deliberazione e ripartizione delle imposte.

L’ultima convocazione si ebbe nel 1789, quando gli Stati Generali furono trasformati in una Assemblea nazionale costituente.

L’evoluzione amministrativa e politica dei feudi periferici portò in Francia alla costituzione di assemblee locali, gli Stati provinciali.

Fu il caso della Borgogna, della Bretagna, della Provenza. Negli Stati provinciali, a differenza dei generali, la rappresentanza dei 3 ordini era elettiva in minima parte.

La funzione principale degli Stati provinciali era di votare i sussidi richiesti dal Re ed erano competenti in materia fiscale, venendo le imposte stabilite e ripartite secondo le usanze.

Nel XVIII secolo gli Stati provinciali che contavano autonomamente erano quelli di Bretagna, Borgogna, Provenza e Linguadoca.

Con il passare del tempo e l’evoluzione politica ed amministrativa la vecchia organizzazione degli Stati provinciali non rispondeva più alle necessità della Francia.

Gli Stati Generali rimasero attivi fino alla rivoluzione del 1795, quando vennero sostituiti dall’Assemblea generale.

Stati Generali oggi

Nell’epoca epoca contemporanea, la denominazione di “Stati generali” è stata

“TRASPOSTA IN UN LINGUAGGIO PIÙ GENERICO E NON STRETTAMENTE POLITICO, CONSERVANDONE PERÒ IL SIGNIFICATO DI SPAZIO APERTO DI DIALOGO, ACCESSIBILE A TUTTI I PORTATORI DI INTERESSI COLLETTIVI SU UNA PRECISA TEMATICA”.

In passato gli Stati Generali furono una struttura (parallela al sistema feudale) che si basava sul riconoscimento degli interessi generali di tutti i gruppi sociali nel loro insieme, oggi gli “Stati generali” si configurano come espressione di varie categorie, separate e portatrici di interessi diversi.

Stati Generali convocati dal Premier Conte

Gli Stati Generali sono stati convocati dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con l’obiettivo di discutere di come utilizzare i fondi che arriveranno dall’Europa.

Il Professor Carlo Galli, politico e politologo dell’Università di Bologna spiega a tale proposito che

“SI TRATTA DI UNA MOSSA DEL CAPO DEL GOVERNO PER TROVARE UNO SPAZIO POLITICO CHE DI FATTO GLI SI STA RESTRINGENDO”.

Per comprendere meglio si deve risalire alla motivazione iniziale dell’esistenza di questo Governo: inibire il ritorno alle urne dopo la crisi del governo M5S-Lega.

All’interno di questo Governo ci sono coloro, come il Partito Democratico, che dicono che si tratta solo di mettere una firma e accettare il MES.

Inoltre, ci sono anche coloro, come il Capo del Governo, che hanno l’idea di trovare uno spazio autonomo.

Per il Premier Conte, sottolinea il politologo, è vitale trovarsi uno spazio intermedio e

“QUESTA FACCENDA DEGLI STATI GENERALI RISPONDE PALESEMENTE A QUESTA ESIGENZA, MOLTO PIÙ CHE ALL’ESIGENZA DELL’ECONOMIA”.

Convocazione Stati Generali: il PD?

Secondo il Professor Carlo Galli il Partito Democratico è

“VOCAZIONALMENTE GOVERNATIVO ED EUROPEISTA, QUINDI PROVERÀ FINO IN FONDO A RIMANERE AL GOVERNO E A PORTARE L’AZIONE DI GOVERNO AD ALLINEARSI CON QUANTO RICHIESTO DALL’EUROPA”.

Se la debolezza economica continuasse a permanere, vi saranno spinte sociali davanti alle quali qualcuno, o il PD o il M5S, crollerà perché non sarà in grado di gestirle.

 

DONNA NERA INCINTA APPESA !

10062020 Donna incinta morta e appesa

DONNA NERA INCINTA APPESA !

Una donna uccisa ogni tre ore, quasi un record, questo è il sorprendente e “magnifico dato” del paese di Mandela, lui che ha vinto il razzismo tra bianchi e neri, lui ha preso un paese che era la più grande democrazia dell’Africa intera ed oggi, purtroppo dopo la sua morte, è solo un amaro e lontano ricordo di quel paese civile ed attraente dei mondiali di calcio 2010. Ora questo paese non gira più economicamente e ha tanti problemi sociali e di convivenza, evidentemente prima non c’era solo il razzismo di colore, sempre messo in primo piano, qui i problemi di razzismo puro sono ben altri, il razzismo verso le donne e poi ucciderle è quasi diventata la normalità nel silenzio mondiale, infatti scannare una donna incinta di un bimbo di otto mesi e appenderla ad un albero è più che un semplice gesto di razzismo, è un crimine contro il genere femminile tutto, inenarrabile e punibile solo con la pena capitale e invece, a quanto pare, la morte di una donna nella lontana Africa non fa testo né è una notizia degna di un inchino da parte dei politici né degna di essere menzionata”, eppure anche lei … era nera e con un bimbo sicuramente nero nel suo grembo che non conoscerà mai la sua mamma. Ma già, i politici del mondo, italiani compresi, s’inchinano solo quando ci sono le luci delle telecamere o i flash delle macchine fotografiche accese … ma intanto, a parte me, non c’è nessuno al mondo che si degna di scrivere una riga commemorativa e di rispetto a lei e al suo povero bimbo, una creatura che non ha mai visto la luce né mai la vedrà. Vediamo se ora tutti si commuoveranno per il bimbo ucciso nella pancia della nera madre … come nell’analoga storia a quella del piccolo elefantino morto nel grembo della madre elefante criminalmente ammazzata da alcuni uomini … . Lo spero proprio, per il momento porto all’attenzione di tutte le donne del mondo lo scempio di circa tremila donne sudafricane ammazzate e il cadavere di una donna incinta appesa ad un albero dopo essere stata brutalmente accoltellata. 10062020

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09 GIUGNO 2020 20:57

Sudafrica, donna incinta uccisa a coltellate e appesa a un albero

10062020 Donna incinta morta e appesa

La 28enne, allʼottavo mese, era scomparsa da casa; dopo alcuni giorni il macabro ritrovamento. La polizia apre unʼinchiesta, il Paese si indigna

In Sudafrica c’è sgomento unito a indignazione dopo l’uccisione della 28enne Tshegofatso Pule, accoltellata e appesa a un albero vicino a Johannesburg. La donna, che era incinta di otto mesi, era scomparsa la scorsa settimana: il suo cadavere è stato trovato domenica. L’hashtag #JusticeForTshego è diventato di tendenza su Twitter nel Paese e il portavoce della polizia, Kay Makhubele, afferma che è stata aperta un’inchiesta per omicidio.

Un nuovo episodio di violenza in un Paese dove, secondo recenti statistiche, viene uccisa una donna ogni tre ore. Ma la storia di Tshegofatso Pule, forse anche a causa della sua condizione e di quel bambino che aveva in grembo e che sarebbe dovuto nascere tra circa un mese, è diventata molto popolare.

 

Per ora di lei si sa poco, mentre girano sui media locali le foto del suo volto incorniciato da una pioggia di treccine afro. E anche la famiglia che vive a Soweto non vuole rilasciare dichiarazioni.

 

L’unico a parlare con i media è stato un parente che ha ricostruito la vicenda, raccontando – riferisce il sito di informazioni Sowetan Live – che la giovane donna era sparita la scorsa settimana prima del ritrovamento del suo cadavere. Secondo quanto ha raccontato ci sarebbe stato un un litigio con il suo fidanzato, sposato con un’altra. Lei avrebbe poi chiamato la famiglia raccontando del diverbio e dicendo che stava rientrando a casa. Da quel momento non si è saputo più nulla.

 

“Abbiamo provato a chiamarla quella notte, ma non siamo riusciti a contattarla. Abbiamo chiamato di nuovo per giorni ma il suo telefono era spento”, ha aggiunto il parente spiegando che anche i tentativi di raggiungere telefonicamente il fidanzato sono andati a vuoto.

 

La famiglia ha dunque deciso di denunciare alla polizia la scomparsa, affiggendo manifesti per aiutare le ricerche, fino a quando “qualcuno ci ha contattato e ci ha detto che avrebbe potuto averla vista. Ci ha mostrato una sua foto e abbiamo capito che era lei”, ha dichiarato il famigliare che conclude: “Non siamo in grado di fare ipotesi su ciò che ha portato alla sua morte, ma sappiamo che le cose non andavano bene con il suo fidanzato. Anche sua moglie sapeva di Tshego ed era sempre in lotta con lei”.

 

Intanto, con l’hashtag #JusticeForTshego in Sudafrica diventato virale su Twitter, i cittadini sollecitano la polizia, che ha aperto l’inchiesta per omicidio, a trovare il colpevole, chiedendosi anche se il sistema garantirà davvero giustizia.

 

Lo scorso anno, il presidente Cyril Ramaphosa ha dichiarato il Sudafrica “uno dei luoghi più pericolosi al mondo in cui essere una donna”. Le statistiche sulla criminalità pubblicate nel 2019 hanno mostrato che nel periodo di 12 mesi che va dal 2017 al 2018 sono state uccise 2.930 donne, dato che equivale a un omicidio ogni tre ore.