cronaca di vita quotidiana in Italia e nel mondo

DIFFERENZA DI ….TEMPERAMENTO..

epa08341705 A woman leans out of her window to smoke in New York, New York, USA, on 03 April 2020. New York City is still considered the epicenter of the coronavirus outbreak in the United States and most people are still being asked to stay at home to stop the spread of the conornavirus.  EPA/JUSTIN LANE

DIFFERENZA DI ….TEMPERAMENTO..

È solo quella e nient’altro, sì…. a differenza di noi italiani brava gente…gli americani sono decisamente di altra pasta….loro sì che si fanno rispettare quando sono in difficoltà economiche o in assenza di lavoro, urlano e rumoreggiano sempre e comunque. Eppure a differenza di noi italiani loro non solo vengono aiutati e sostenuti dallo stato con i vari sussidi ma sono sempre pronti e ben decisi a farsi valere quando si vedono lesi i diritti sacrosanti della sopravvivenza e al corretto mantenimento dei propri familiari. Ora, nel momento drammatico della pandemia il popolo americano in grave difficoltà ritiene sia necessario sospendere i mutui e pigioni delle abitazioni, i fitti dei locali commerciali chiusi e che per via della pandemia non producono redditi. Tutto sommato sono richieste logiche e necessarie, che sarebbero dovuto essere applicate immediatamente dal governo americano oltre  i sussidi già erogati e non aspettare che sia lo stremato popolo a richiederla spinti dalla disperazione. Protesta che ora diventa rumorosa ma che sicuramente nei prossimi giorni assumerà un tono decisamente più duro e conoscendo gli americani c’è d’aspettarsi anche una reazione violenta. Purtroppo quello che sanno fare gli americani, e tanti altri popoli del mondo, che si ribellano alle dimenticanze e al disinteresse dei propri governi noi italiani…proprio non sappiamo farlo, anzi direi che spesso e volentieri  ci comportiamo come pecore di un gregge disordinato che accettano di essere maltrattate e sistemate dove capitano… senza nessuna intenzione di ribellarsi. Quasi una sottomissione silenziosa e incomprensibile, basti pensare che il nostro governo da ben due anni circa ha prodotto solo una marea di affamati, nuovi poveri che hanno toccato quota 10 milioni, imprenditori le cui prospettive apocalittiche li terrorizzano e li spingono anche a gesti estremi,  in più la tanta miseria e l’unica cosa che ha saputo fare è stata quella di elemosinare la classe imprenditoriale con i “finti 600 euro”… e chiedere, senza pudore, scusa a quei cittadini lavoratori  per il mancato versamento del contributo meglio noto come…” contributo al mortodifame”…… è roba da non credere, negli altri paesi il governo è vicino alle esigenze dei propri cittadini ed elargiscono anche contributi a fondo perduto e il nostro invece ci ha abbandonato in tutti i sensi…”noi contiamo zero”… e in cambio a tanta gentilezza che diamo in risposta ? Slogan …vignette divertenti e barzellette…mentre noi ci ridiamo sopra….tanta gente va impegnarsi anche l’anima nel banco dei pegni. Spiace e mi rammarica doverlo dire e scrivere ma… queste sono le differenze tra noi italiani pecoroni e il popolo  americano…riusciremo ami ad imparare qualcosa  ? Spero di sì, ricordo che in passato più volte  ho proposto una disubbidienza collettiva, purtroppo l’’unico ad averla fatta sono stato io…quindi, che siano i grandi partiti d’opposizione a darsi da fare magari battagliando in parlamento e fuori, anche energicamente e con l’aiuto delle masse, per la sospensione dei fitti e muti in genere, per l’azzeramento dei debiti con l’Agenzia delle Entrate dei debiti pregressi all’insorgere della pandemia, alla sospensione di tutte le imposte per almeno sei mesi …altrimenti, basta non pagare e il problema è bello e risolto … 04052020

 

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Coronavirus: Usa, ‘non paghiamo affitti’

Diventa virale #CancelRent,movimento guarda a Occupy Wall Street

© ANSA/EPA

 

epa08341705 A woman leans out of her window to smoke in New York, New York, USA, on 03 April 2020. New York City is still considered the epicenter of the coronavirus outbreak in the United States and most people are still being asked to stay at home to stop the spread of the conornavirus.  EPA/JUSTIN LANE

Redazione ANSANEW YORK

03 maggio 202015:29NEWS

 

(ANSA) – NEW YORK, 3 MAG – Sciopero degli affitti. Costretti a casa senza stipendio, gli americani puntano a centrare un obiettivo ambizioso: convincere il governo a sospendere il pagamento degli affitti e dei mutui fino a quando il coronavirus non avrà allentato la sua morsa sull’economia.
Il movimento che chiede lo stop si sta organizzando online con l’hashtag #CancelRent che dilaga sui social.
Per cancellare il pagamento degli affitti e dei mutui il governo dovrebbe intervenire sul mercato immobiliare, sui contratti privati e ordinare alla banche e ai proprietari di case di non riscuotere i pagamenti. Un intervento senza precedenti, che molti ritengono incostituzionale.
Ma il movimento sta lo stesso prendendo piede e intravede il successo di Occupy Wall Street dopo la crisi finanziaria del 2008. Col dilagare delle richieste di sospensione dei pagamenti, i proprietari di case chiedono alle autorità di non intervenire: farlo significherebbe innescare conseguenze pericolose fra bancarotte e minori entrate per gli stati.

 

IL CERCHIO SI STRINGE

epa08225796 Police and medical workers stop vehicles on the highway road blockade for a health check in Guangzhou, China, 18 February 2020. The disease caused by the novel coronavirus (SARS-CoV-2) has been officially named Covid-19 by the World Health Organisation (WHO). The outbreak, which originated in the Chinese city of Wuhan, has so far killed at least 1,874 people and infected over 73,000 others worldwide, mostly in China.  EPA/ALEX PLAVEVSKI

IL CERCHIO SI STRINGE

Emergono elementi interessanti ma preoccupanti, fatti apparentemente nuovi considerato che io stesso, nel mese di gennaio scorso, avevo supposto che il virus provenisse dal laboratorio della città cinese di Wuhan e non dal mercato, come denunciato dalle autorità cinesi, del pesce e delle carni ubicato ad un paio chilometri da quel laboratorio da dove pare sia uscito il pericoloso virus. Solo che a differenza delle mie teorie, frutto di analisi e intuizioni, tra i tanti documenti inediti ricevuti, video postato in rete e diversi quotidiani, questa volta il capo d’accusa arriva direttamente da un’indagine accurata dai servizi segreti di vari paesi di lingua inglese, informativa che è finite tra le “grinfie dei giornalisti” i quali non hanno perso tempo a pubblicare il resoconto dell’indagine. A differenza dell’articolo, mi piace precisare ed aggiungere che i decessi dovuti alla pandemia sono ben 240mila nel mondo e non poche decine di migliaia, in più, cosa di non poco conto, la pandemia ha distrutto l’economia del sud Europa con l’ipotesi di una futura ripresa non prima di quattro o più anni, causando la crescente disperazione di milioni di persone, e non dimentichiamolo, la malattia di oltre tre milioni di individui colpiti dal virus sino ad oggi. Se l’indagine è veritiera e corretta, si apre una fase molto critica per il colosso cinese, ripeto se vera, perché sarà costretta a pagare danni per importi colossali ai vari paesi e ai loro cittadini colpiti dai tanti lutti, risarcire i tanti e imprenditori mondiali improvvisamente impoveriti per il blocco inaspettato delle loro attività produttive. Certo, se hanno volutamente omesso di denunciare l’epidemia al mondo intero e corrotta l’OMS comprando il loro silenzio….allora vuol dire che devono pagare pesantemente per le loro gravissime colpe . Solitamente i rapporti investigativi di un solo paese possono essere tendenziosi e di parte ma in questo caso si annoverano tanti paesi e di profonde radici democratiche che metterli in dubbio sarebbe fuori luogo, tutto ciò sarebbe una garanzia per conoscere la verità. Credo che alla Cina convenga dire la verità… potrebbe semplicemente recitare il “mea culpa”…e metter sul piatto della bilancia qualche migliaio di miliardi di dollari come contropartita e il mondo potrà ripartire, ma se ciò non avverrà, credo sia molto improbabile una ripresa di scambi commerciali e di baci ed abbracci come prima della pandemia…03052020

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Coronavirus: rapporto 007, ‘Cina mentì’

Alleanza intelligence Five Eyes,’nascose prove in fase iniziale’

Redazione ANSAROMA

03 maggio 202015:58NEWS

epa08225796 Police and medical workers stop vehicles on the highway road blockade for a health check in Guangzhou, China, 18 February 2020. The disease caused by the novel coronavirus (SARS-CoV-2) has been officially named Covid-19 by the World Health Organisation (WHO). The outbreak, which originated in the Chinese city of Wuhan, has so far killed at least 1,874 people and infected over 73,000 others worldwide, mostly in China.  EPA/ALEX PLAVEVSKI

(ANSA) – ROMA, 3 MAG – La Cina avrebbe “deliberatamente nascosto o distrutto prove dell’epidemia di coronavirus” nella prima fase dell’epidemia, “un ‘attacco alla trasparenza internazionale’ costata decine di migliaia di vite umane” e che ha messo in pericolo altri Paesi. E’ quanto asserisce un rapporto stilato dall’alleanza d’intelligence Five Eyes fra Paesi occidentali anglosassoni (Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda), scrive il giornale australiano Daily Telegraph, che dice di esserne in possesso. Il documento, scrive il quotidiano, elenca gli ‘ostacoli’ che Pechino avrebbe posto, prima di invertire completamente la rotta il 20 gennaio: nascosto o distrutto prove, negato inizialmente la trasmissibilità da uomo a uomo, messo a tacere o addirittura “fatto sparire” medici che volevano avvertire del reale pericolo, negato campioni del virus agli scienziati stranieri che ne facevano richiesta e, infine, bloccato l’accesso delle organizzazioni internazionali alla provincia-epicentro di Wuhan.

 

DALLA CINA CON FURORE…

030502020 VESPA ASSASSISINA

DALLA CINA CON FURORE…

No cari amici, non c’entra nulla il mitico Bruce Lee…del famosissimo film degli anni 80, qui il problema è molto più serio e per certi versi drammatico, potrebbe diventare “la pandemia delle api”…. La piaga ha un nome, lei è la vespa killer, arrivata dal paese asiatico in Francia come il coronavirus e ora si sta diffondendo da noi, è un’autentica assassina di api e devastatrice delle arnie e della preziosa produzione di miele e altri prodotti che si ricavano dai loro favi naturali.. Tanti non sanno che le api, sì proprio le api, hanno un ruolo fondamentale nell’ecosistema biologico ed è fonte di vita principale per i fiori e per tanti animali e anche per l’uomo… per cui dobbiamo necessariamente difenderle a tutti i costi e trovare il sistema per eliminare l’invasore criminale. Se vi capita di vedere vespe un po’ più grosse delle normali, segnalate la loro presenza alla polizia forestale perché intervenga, la nostra eventuale segnalazione è un primo modo di valida difesa. Certo, che dal paese cinese c’è d’aspettarsi proprio di tutto… dobbiamo aver paura anche dei semplici bonsai… quest’altra piaga non ci voleva dopo l’infestazione degli alberi d’ulivo nel sud Italia.. 03052020

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E’ arrivata con un carico di bonsai dalla Cina: la vespa killer si sta diffondendo in Italia, “bisogna fermarla”

030502020 VESPA ASSASSISINA

Può arrivare ‘in un attimo’ dalla Toscana alla Calabria: la vespa killer deve essere catturata perché in Italia, attualmente, non ci sono insetti che possano fermarla

A cura di Monia Sangermano 1 Maggio 2020 23:52

 

Dall’estremo Oriente arriva un altro pericolo: la vespa velutina, ovvero il killer degli alveari. Si tratta di un insetto che le dimensioni di un calabrone, arrivato alcuni anni fa in Francia con un carico di bonsai dalla Cina e da lì giunto anche in Italia, dove ha iniziato a fare strage di arnie, in particolare quelle della riviera ligure di ponente. Ma non si è fermato lì e recentemente è stato avvistato anche in Toscana. Solo qualche settimana fa la rete fra scienziati dell’Universita’ di Firenze e Pisa e alcune associazioni apicoltori ha registrato nuove segnalazioni del terribile predatore di api e insetti impollinatori. La diffusione dell’insetto dovrà essere frenata per evitare effetti devastanti non solo sull’apicoltura ma anche su ecosistema e biodiversita’.

 

La stagione primaverile è uno dei periodi cruciali per fermare l’avanzata dell’insetto attraverso le trappole cattura regina che gli apicoltori hanno gia’ iniziato a posizionare nelle loro arnie. Così che nelle settimane scorse, ben cinque regine, le ‘mamme’ delle vespe operaie che insidieranno gli alveari nei mesi estivi, sono state catturate. L’ultima solo pochi giorni fa a Massa. Eliminare una regina significa eliminare la formazione di nuove colonie con migliaia e migliaia di cacciatrici.

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Gia’ cinque avvistamenti a inizio stagione non sono un bel segnale“, precisa la professoressa Rita Cervo, etologa nel Dipartimento di Biologia dell’Universita’ di Firenze e professore associato di Zoologia, punto di riferimento della rete Stop Velutina. “Il fronte avanza. In Liguria, zona di penetrazione in Toscana della vespa, la situazione e’ drammatica, sebbene la sua diffusione sia stata in qualche modo rallentata rispetto a quanto avvenuto in altri paesi europei. Ora, dopo il focolaio di un anno fa a Massa, registriamo il primo avvistamento a Carrara“. Rita Cervo nei prossimi giorni incontrerà i referenti della Regione Toscana, assieme alle associazioni di apicoltori, per riaccendere i riflettori sul problema. “L’obiettivo e’ arginare il fenomeno. Noi, grazie agli apicoltori, facciamo monitoraggio per conoscere la sua localizzazione sul territorio e cerchiamo di sensibilizzare la gente comune al problema perche’ ci aiuti a controllare la diffusione di questa specie aliena attraverso segnalazioni che possono avvenire sul nostro sito (https://www.stopvelutina.it/) o ai numeri di telefono indicati“.

 

Cervo spiega inoltre che la velutina è così pericolosa per le nostre api perché “essendo una specie aliena, e quindi un predatore che le nostre api ‘non conoscono’, queste non hanno ancora evoluto una strategia di difesa. Cosi’ finiscono per uscire sempre meno dal nido, impaurite, e la colonia senza scorte di cibo si indebolisce”. “L’apiario, si puo’ dire, e’ il supermercato delle velutine – spiega ancora la biologa – che hanno bisogno delle proteine contenute nei muscoli delle api per nutrire le larve e allevare nuove regine. Le operaie velutine si posizionano in volo statico pattugliando gli alveari e aspettano il ritorno delle api bottinatrici, stanche e cariche di polline, per ghermirle, staccar loro testa e addome e sventrarle per strappare i muscoli del torace”.

Questo – prosegue l’esperta – é un momento di poca pressione predatoria perche’ siamo nella fase in cui la regina sta costruendo il nido primario, di solito posizionato a bassa altezza su manufatti umani. Questo inizia come una piccola arancia e arriva a dimensioni impressionanti, anche di un metro, dopo che i calabroni lo hanno spostato a notevoli altezze spesso nascosto tra le fronde degli alberi. Tutto inizia difatti da una regina fecondata, che si e’ accoppiata sul finire dell’estate e sverna da sola in un luogo protetto. E’ lei che da’ origine a tutto e per questo e’ importante catturarla“.

In Cina e in Corea esistono altre specie di calabroni che, condividendo lo stesso habitat, tengono testa alla velutina e ne limitano la diffusione, ma in Italia questo non accade ancora, dunque oltre al monitoraggio costante e alla distruzione dei nidi quando si riesce a individuarli, la cattura è un altro modo per ricacciare questa specie aliena che sembra seguire una precisa linea geografica di avanzamento e che però potrebbe con un ‘salto’ arrivare in altre regioni: “Come il primo esemplare e’ arrivato in Francia dalla Cina sui container – commenta la professoressa Cervo -, così potrebbe avvenire, in modo casuale, anche saltando dalla Toscana alla Calabria, per esempio. Perciò è importante sensibilizzare la gente comune sul problema e invitarla a segnalarci eventuali presenze sospette”.

 

03.04.20 : 2.700 MILIARDI X IL “PIANO MARSCIACALL”…!

grafica piano Sure

03.04.20 : 2.700 MILIARDI X IL “PIANO MARSCIACALL”…!

In data 03 aprile, u.s., una signora che si definisce presidente della commissione europea dichiarò che erano pronti da investire in tutta Europa 2.700 miliardi, un vero… “piano Marsciacall”… di rilancio, solo che ci sono alcune cosette che non ho ben capito, forse è per il primo piano di uno stabile, per il secondo, il terzo o per l’attico ? Perché, riflettendoci e non vedendo nessun lavoro in corso né risorse economiche nella vita d’ogni giorno ho pensato di cosa stesse parlando la signora bionda di Bruxelles, forse sta parlando di soldi oppure di tutt’altra cosa che al momento sfugge a tutti noi italiani, forse di piume d’oca, di tulipani, di patate e birra ? Tutti, me compreso, non abbiamo capito di cosa stesse parlando visto che al 02 di maggio 2020, cioè oggi, io, come tanti altri colleghi, non ho ancora ricevuto i 600 (Seicento/00) euro promessi dal governo italiano nel mese di marzo 2020 e ovviamente neanche quelli di aprile…quindi nessun soldo europeo è arrivato in Italia…ne deduco. E’ alquanto patetico e mortificante recitare la parte del mendicante per 600 pidocchiosi euro dinanzi alla “potenza di fuoco” di ben 2.700 miliardi…più che una potenza di fuoco mi sembra una potenza di balle . Sarà che il nostro governo, nonché  membro autorevole dell’unione europea, e la commissione europea si sono dimenticati dei soggetti partita Iva…e trascurato il piccolo particolare che da ben due mesi noi imprenditori siamo bloccati e “posti sotto sequestro”, con D.p.c.m. tra le mura di casa, oltreché, è bene ricordarlo, io, come tanti milioni di colleghi,…non incassiamo una cippa di euro perché non vendiamo beni, né offriamo i nostri servizi né fatturiamo. Ora, riflessione di un giorno di Maggio, se l’Europa non mi aiuta in questo particolare momento, e può farlo, se l’Europa non ha a cuore il futuro della mia azienda, del mio business, del benessere della mia famiglia e del futuro dei miei figli, in definitiva mi spiegate a cosa ci serve e qual è il suo vero ruolo ? Non faccio congetture né penso a complotti e discorsi fantapolitici e finanziari, ma essendo pragmatico spero che qualcuno ci spieghi cosa ce ne facciamo di un’organizzazione al quale versiamo miliardi di euro ogni anno per avere in cambio solo…ordini…e vessazioni d’ogni genere. Faccio presente a tutti che l’unione europea quando “distribuisce soldi gratuitamente a noi”,  sono sempre i nostri soldi che ci ritornano, in tono minore, e con in allegato ordini e compitini da eseguire coniati  dalle balle della sinistra venduta a Soros che prona ringrazia L’Europa e ci invita con spot mediatici.. anche a farlo noi. E’ una situazione non più accettabile e necessita affrontarla una volta per sempre, le loro chiacchiere stanno sempre a mille da anni. Vi riporto  le dichiarazioni della signora Bionda di Bruxelles Ursula von der Leyen per l’occasione :  “l’iniziativa dei 2.700 miliardi sarà presentata all’Eurogruppo e confido che sarà adottata velocemente”. “Oggi l’Europa si mobilita al fianco dell’Italia, ma va riconosciuto che nei primi giorni della crisi, di fronte al bisogno di una risposta comune, in troppi ha sottolineato, hanno pensato solo ai problemi di casa propria”. Bene, questo era il 3 di Aprile e non il primo Maggio… e ad oggi non si è visto un centesimo europeo, con l’amara prospettiva di non vederli prima di dicembre 2020 o più probabilmente nel 2021. E mentre tutto questo continua nello schifo più profondo io…non ho ricevuto i miei 600 euro, oltre quello mi sono saltate le visite specialistiche dell’oculista e dell’otorino, e un esame strumentale importante come l’ecocardiogramma… .Mi sento “orgoglioso di essere un cittadino europeo”…ma proprio orgoglioso…Grande Europa e grandissimo governo PD-M5S-LEU. In ultimo, vorrei chiedere se qualcuno sa come si chiama il nostro ministro della salute e se noi ce l’abbiamo in Italia, perché negli ultimi tre mesi non ho più sue notizie.…grazie per l’aiuto. 02052020

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Coronavirs: un piano Marshall per l’Europa, sul piatto già 2.770 miliardi

Von der Leyen conferma: ‘Con il piano Sure 100 miliardi per i disoccupati’

grafica piano Sure

Grafica piano Sure © ANSA/

Redazione ANSAROMA

03 aprile 202010:52NEWS

 

“Ad oggi l’Ue, e cioè le istituzioni europee e gli Stati membri, hanno mobilitato 2.770 miliardi di euro. E’ la più ampia risposta finanziaria ad una crisi europea mai data nella storia”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.Per aiutare i Paesi più colpiti dal coronavirus come Spagna e Italia la Commissione europea conferma la proposta di un fondo anti-disoccupazione SURE, “che potrà mobilitare 100 miliardi di crediti, sulla base di garanzie messe a disposizione dagli Stati membri, per 25 miliardi. L’iniziativa sarà presentata all’Eurogruppo e confido che sarà adottata velocemente”, ha ribadito la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando un pacchetto di misure solidali. ‘Oggi l’Europa si mobilita al fianco dell’Italia, ma va riconosciuto che nei primi giorni della crisi, di fronte al bisogno di una risposta comune, in troppi – ha sottolineato hanno pensato solo ai problemi di casa propria. La riflessione è della presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen in una lettera a ‘La Repubblica’ in cui fa il punto sugli ultimi interventi, ricordando fra l’altro lo strumento SURE per la salvaguardia dell’occupazione nei Paesi più colpiti. Quello passato, osserva, è stato un comportamento dannoso e che poteva essere evitato, ma ora l’Europa ha cambiato passo. “Sento che molti invocano un nuovo piano Marshall. Il budget dell’Unione dovrebbe essere il nostro piano Marshall“, dichiara la presidente della Commissione europea presentando il pacchetto di nuove misure solidali.

Gentiloni: bond SURE prima risposta comune Ue a crisi – Sure, il fondo Ue da 100 miliardi destinato a finanziare le Cig nei Paesi in difficoltà, “è la prima risposta comune dei Paesi europei” alla crisi, “il primo esempio concreto, un passo forse storico, e comincio a essere ottimista sul fatto che altri ne seguiranno”. Lo ha detto il commissario Ue all’economia Paolo Gentiloni ai microfoni di ‘Radio anch’io’ parlando degli strumenti che l’Ue deve mettere in campo per affrontare le conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus.

Gentiloni: “Il Mes è nato in un’altra epoca storica”, ed oggi “è completamente inadeguato a quello che ci troviamo di fronte”, afferma il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni in un’intervista a Sky tg 24. Se le condizionalità del Mes “venissero eliminate potrebbe essere guardato in un altro modo. Ma non fossilizziamoci, abbiamo diversi strumenti e diversi obiettivi”.

Ministro Economia francese Le Maire: “La Ue deve usare tutti gli strumenti. Attivando il Mes senza stigma e con condizionalità light, cosa che dovremmo essere in grado di decidere all’Eurogruppo” ma oltre alla risposta immediata che comprende anche Bei e schema anti-disoccupazione, dobbiamo “riflettere su strumenti a lungo termine per far ripartire la crisi, dobbiamo mettere insieme risorse, perciò la Francia ha proposto di creare un fondo temporaneo che emette bond garantiti dagli Stati”. A sostenerlo è il ministro dell’economia francese, Bruno Le Maire.

Commissario Ue al mercato interno Breton: “Non dobbiamo esitare a ricorrere a strumenti straordinari per accompagnare il rilancio anche industriale dopo la crisi, la proposta ‘Sure’ è un ottimo esempio degli interventi di cui abbiamo bisogno”. Così il commissario europeo al mercato interno, Thierry Breton, durante la riunione della commissione per il Mercato interno del Parlamento Ue, parlando del nuovo strumento da 100 miliardi proposto da Bruxelles contro la disoccupazione nei Paesi più colpiti dall’emergenza Covid-19.
“L’impatto” del coronavirus “sulle nostre economie sarà enorme e dobbiamo pensare anche al dopo, quando il mondo sarà molto diverso”, ha aggiunto Breton, sottolineando che “l’Europa ha imparato molto dalla crisi del 2008 e alla fine ci sarà solamente una parola che dovremo ricordare: solidarietà”

La proposta dell’Olanda: Il premier olandese Mark Rutte sta lavorando ad una proposta per un Fondo di emergenza Covid-19 per aiutare gli Stati membri più colpiti dalla pandemia a far fronte alle spese legate all’emergenza sanitaria, senza alcuna condizionalità. I Paesi Bassi – pronti a contribuire con un miliardo di euro – presenteranno l’iniziativa al prossimo Eurogruppo. Lo spiegano fonti diplomatiche all’ANSA. L’iniziativa è stata presentata ieri al Parlamento olandese per una prima discussione.

 

GLI ABITUE’ “DELL’OLIMPO DEI COGLIONI”

02052020 SUPERIORITA NEL SILENZIO

GLI ABITUE’ “DELL’OLIMPO DEI COGLIONI”

02052020 SUPERIORITA NEL SILENZIO

DEDICATO AGLI ASSIDUI ABITUE’ “DELL’OLIMPO DEI COGLIONI”, A QUELLI SEMPRE PRONTI A GIUDICARE GLI ALTRI ANCHE QUANDO SONO INFERIORI DI CERVELLO E NON HANNO CAPITO UN TUBO…, AI DEI VENDITORI DI OFFESE E FUMO…AGLI ARROGANTI…E SACCENTI “DEI DELLA STUPIDITA’…”..

QUINDI A VOI CHE NON VI SI DEGNA DI UNA RISPOSTA LO SI FA SOLO PERCHE’ FARLO E’ …”RIVOLTANTE E DISGUSTOSO”…E…

02052020 SUPERIORITA NEL SILENZIO

ALT : LA FESTA DEL LAVORO E’ DI TUTTI…!

01052020 1 maggio 2020-2

ALT :  LA FESTA DEL LAVORO E’ DI TUTTI…!

Francamente mi riesce proprio difficile capire alcuni “democratici italiani spostati ideologicamente molto a sinistra”, la recente epidemia ci ha sottoposti ad  un vero stressante e snervante periodo di “clausura”, per due mesi  abbiamo subito un bombardamento mediatico tramite video catastrofici e slogan ripetuto a mo’ di litania… “resta a casa”,  e esci solo per urgenza o per la spesa, ” una “rottura di palle” epocale che ha portato all’esaurimento tantissimi italiani anche perché il nostro governo non ha capito che per mangiare non servono solo bocca e denti ma anche i soldoni. Fedeli a quel richiamo ci siamo “auto dichiarati agli arresti domiciliari” e messo da parte momentaneamente figli, genitori, parenti e amici tutti nel rispetto delle regole precauzionali al fine di evitare il pericoloso contagio. Abbiamo assistito a scene da film comico, come l’elicottero che bracca un …”bagnante”…oppure la corsa dei centro metri senza ostacoli sul bagnasciuga di una spiaggia, e il curioso tentativo di colpire un motociclista, da parte di un’agente, con la paletta in dotazione alla polizia urbana…. scene patetiche di persone multate anche senza un vero motivo e tantissime denunce farlocche perché si doveva stare a casa, il governo ha inasprito  la situazione della permanenza forzata in casa con il terrore psicologico dei morti quotidiani, scene apocalittiche che inducevano tutti a restare in casa….Tranne loro, i nostri governanti attuali e gli adepti della setta della sinistra ideologica, loro sono al di sopra delle leggi…evidentemente. Poi…, e poi arriva il 25 Aprile e il 1° Maggio e tutti in piazza a manifestare alla faccia dello “Stai a casa”….e di tutti i cittadini italiani che hanno rispettato “le consegne” per ben due mesi… Feste di inaugurazioni di un ponte… non ancora ultimato e visite di alte istituzioni nei cantieri, sempre del ponte non finito, in un giorno festivo, come se lo “stai a casa” vale solo per il “coglione cittadino”. Ma cari signori della sinistra e del governo, ma voi vi sentite al di sopra della legge ? Oppure credete che solo voi lavorate in Italia ? IL 1° maggio è una festa per tutti quelli che lavorano ed è una ricorrenza che nasce a Chicago nel 1886, e molto lontano dal marxismo leninismo e nulla ha a che fare con il comunismo, anche se nel tempo come oggi, viene strumentalizzata come movimento di massa popolare per fini ideologici. Forse tante cose non vi sono chiare e che vi dovete “schiaffare in quella zucca rossa”, in primis,  voi siete dei maleducati irriguardosi e irrispettosi verso i circa 60 milioni di italiani che hanno rispettato l’isolamento e sono rimasti in casa, mentre voi vi comportate come dei strafottenti e prepotenti mafiosi che si arrogano il diritto di fare quello che vogliono e questo non va bene….  Anche oggi avete dimostrato che l’anarchia è la vostra vera forza e che il popolo conta zero per voi.…01052020

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Il virus non ferma la manifestazione del Primo maggio, persone in piazza a San Giacomo
01052020 1 maggio 2020-2

Il virus non ferma la Festa dei lavoratori, un centinaio di persone in piazza a San Giacomo

Nonostante l’assenza del tradizionale corteo, questa mattina verso le 11 i manifestanti si sono radunati per un Primo maggio all’insegna del distanziamento sociale. Attimi di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine

Redazione

01 maggio 2020 11:28

Manifestazioni Primo Maggio: multe e denunce per i disordini in piazza

1 maggio 2020

Circa un centinaio di persone si sono radunate in campo San Giacomo questa mattina verso le 11 per un primo maggio all’insegna del distanziamento sociale e della normativa anti CoViD-19. La manifestazione si è svolta in un clima tranquillo, tranne che verso le 11:20 quando si sono registrati disordini tra alcuni manifestanti e le forze dell’ordine. La Polizia si è avvicinata ad alcuni manifestanti che tenevano uno striscione, creando quindi una situazione classificabile come assembramento. Alcuni di loro non hanno obbedito e da qui alcuni disordini, rientrati subito dopo. Nel frattempo anche nella zona di piazza della Borsa alcune persone hanno tentato di manifestare ma sono state multate dalle forze dell’ordine.

Manifestazioni Primo Maggio: multe e denunce per i disordini in piazza

La Rete triestina per il 1 maggio

L’appello a manifestare “in maniera visibile ma sicura, mantenendo il distanziamento sociale con cartelli e bandiere e le immancabili mascherine”, era stato lanciato dalla Rete triestina per il 1 maggio. “In piena emergenza – si legge sul volantino distribuito -, il governo e Confindustria hanno cercato di tenere aperte più attività possibili, facendo dilagare la pandemia e hanno perfino pensato di impedire i numerosi scioperi per la sicurezza. Ne emerge un accordo dove però per un’azienda è bastato autodichiararsi essenziale per rimanere aperta”.

Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, guarda il video

“Abbandonati”

Il volantino si rivolge poi ai tanti “precari, disoccupati e lavoratori in nero” che sono “stati abbandonati a se stessi e senza alcun reddito. Nel mentre in una sanità già indebolita da tagli e privatizzazioni, ospedali e RSA sono stati lasciati senza preparazione e strumenti per l’emergenza, diventando focolai e luoghi di morte per gli anziani. E per fuggire alle proprie responsabilità la risposta dell’autorità è stata tentare di scaricarle sui cittadini, colpevolizzandoli, Rigirandoli con uno stato di depressione e demonizzando l’aria aperta in una maniera che nell’Occidente non ha eguali”.

Manifestazione del Primo maggio in emergenza Covid 19: la FOTOGALLERY

Le altre manifestazioni e il sindacato di Polizia

Presso il monumento ai Caduti sul Lavoro di Largo Irneri  alcune Associazioni di Volontariato di Protezione Civile hanno commemorato tutti le lavoratrici ed i lavoratori che ogni giorno non tornano a casa dopo un giornata di lavoro. Infine, in merito ai disordini che si sono verificati in piazza, non è tardata ad arrivare la nota dei sindacati di Polizia.

“1 maggio sì e funerali di Stato no”

Per prima è giunta quella della Federazione Sindacale Polizia che attraverso il segretario Edoardo Alessio ha definito “inaccettabili” i comportamenti dei Disobbedienti contro le forze dell’ordine. Il momento di tensione si è avuto quando “si è provveduto a far ammainare uno striscione nei pressi della chiesa”. Secondo Alessio “le Forze di Polizia sono state costrette ad operare sugli antagonisti senza poter garantire le distanze di sicurezza previste dalle normative vigenti, con un aumento insensato del rischio di contagio”. La nota poi si scaglia contro i motivi per cui  “a questi gruppi è concesso manifestare liberamente”  mentre il funerale di Stato “al nostro povero collega caduto nell’adempimento del dovere a Napoli in questi giorni  non viene concesso”.

 

L’AMORE… COMUNISTA…OGGI…

01052020 partito cinese comunista

L’AMORE… COMUNISTA…OGGI…

Un giornalista cinese, evidentemente non di una fede comunista incrollabile, ha mostrato dissenso e denunciato qualche anomalia o stranezza accaduta nel suo paese, chissà cosa lo sapremo tra 50 anni, che non è stata gradita dal partito comunista cinese e dall”attuale governo in carica. E già il governo in carica … argomento davvero curioso di cui parlare, un governo che non è altro la designazione di individui servili e proni al partito e alla sua alta dirigenza. Il bello è che loro si dichiarano liberi e affermano di avere in carica un governo “democraticamente eletto” dal popolo socialista, tanto… che nelle “libere elezioni esercitate” l’elettore è confuso e imbarazzato nella scelta tra i “diversi partiti”… che si presentano alle consuete elezioni per rinnovo del governo, infatti puntualmente si annoverano “svariate formazioni politiche”, c’è il partito cinese comunista, poi il partito comunista cinese, e ancora il cinese partito comunista e in ultimo il comunista cinese partito, un po’ come da noi, tante possibilità di scelta dei candidati tra i vari programmi… poi il partito che prende più voti tra, le quattro opzioni, comanda con assoluta libertà e democrazia tra “guanti e mascherine di ferro”. Quel che mi chiedo è come si faccia a far affari con un governo dittatoriale e criminale che incarcera persone ingiustificatamente e solo perché la pensano diversamente, o peggio le si punisce chi denuncia un sopruso o le perenni violazioni dei diritti dell’uomo. È patetico quanto penoso constatare che noi e il mondo intero ci facciamo affari con questo criminale governo e nessun giornalista italiano si sente in dovere di denunciare pubblicamente i torti che subiscono i loro colleghi cinesi…un silenzio decennale fatto di vergogna e infamia. Già, è come sempre accade nel mondo i crimini comunisti sono sempre accettati e ben visti …forse perché…. evidentemente…forse… vengono considerati giuste punizioni verso chi come i giornalisti o gli studenti o intellettuali che si ribellano al regime comunista sono beceri anti rivoluzionari e meritevoli di morte ? È l’ennesima dimostrazione di odio profondo per chi non appartiene alla setta comunista. Sarà così, noi ci vantiamo di essere un paese anti fascista perché si considera il fascismo dittatura… però nel contempo accettiamo le dittature e i crimini comunisti di tutto il mondo senza batter ciglio e in più, permettiamo che la stessa ideologia, criminale e dittatoriale, perduri nel nostro paese, prenda piede e coltivi le menti dei giovani studenti da plasmare per farli diventare…bravi comunisti. È forse il loro futuro è quello di diventare dei criminali dittatori ….? È strano il mondo dei giornalisti….01052020

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01 MAGGIO 2020 07:09

01052020 partito cinese comunista

Cina, giornalista condannato a 15 anni di carcere 

Un giornalista cinese che, secondo la giustizia locale, ha “denigrato” il Partito comunista al potere e il Governo, è stato condannato a 15 anni di carcere. Il blogger Chen Jieren, ex dipendente del quotidiano ufficiale People’s Daily, è stato giudicato colpevole giovedì dal tribunale del popolo della contea di Guiyang, nella provincia centrale dell’Hunan.

 

L’ ARIANO… OLANDESE …

30042020 TIR OLANDESE

L’ ARIANO… OLANDESE  …

Certo che assistere ad uno scambio di battute al vetriolo tra il premier olandese e un suo semplice cittadino, autotrasportatore, lascia il tempo che trova e ci da un’idea di cosa sono capaci gli olandesi anche dinanzi alle tragedie. E’ forse gente cattiva, senza cuore, particolarmente avara e poco solidale ? Oppure nel loro DNA si nasconde un genoma modificato dalla ideologia nazista che verte sulla superiorità della razza ariana e ritiene che gli italiani e gli spagnoli siano inferiori ? Ho voluto guardare indietro di 75 anni per capire come si è comportata l’Olanda e il suo popolo dinanzi ad una tragedia epocale, come la seconda guerra mondiale, identica all’attuale, giusto per raffrontare i padri e nonni con i figli e nipoti olandesi di oggi. Benissimo, andiamo a vedere cosa accadde nel 1940 durante l’occupazione nazista del paese dei tulipani, quasi tutti gli abitanti accettarono di buon grado l’occupazione e buona parte di essi si dimostrarono “zelanti collaborazionisti”, i nazisti per contro, li consideravano come “loro fratelli ariani” e a differenza dei polacchi e francesi furono meno spietati nei Paesi Bassi rispetto ad altre nazioni. I Paesi Bassi, più di ogni altro territorio occupato videro uno dei più alti livelli di collaborazionismo durante l’olocausto partecipando attivamente alla spedizione, via binari, di ebrei nei campi di sterminio tedeschi”… Colpe rimaste in silenzio per ben 75 anni…ridicolo vero ? Pensate che solo nel gennaio del 2020, il 27 per la precisione, il premier olandese, Mark Rutte, porge le scuse alla comunità ebraica, per le azioni del governo olandese durante la seconda guerra mondiale, nel corso della giornata della Shoah. Atto di assoluta verità storica e chiedere scusa è un obbligo morale infatti, visto che il paese dei tulipani è… meraviglioso… i suoi  governi precedenti avevano sempre ignorato il problema, evidentemente per i “Fratelli Ariani olandesi “ non c’erano le corrette motivazioni. Rammento, per la corretta informazione, che dei 140 mila ebrei inviati dall’Olanda nei campi di concentramento, via treni, solo 38.000 rimasero in vita. La magnificenza e perla degli olandesi si tocca con mano dopo la fine della guerra…(leggete con calma perché è pazzesco)… molti “deportati furono costretti a pagare le tasse e a chi non aveva i mezzi per farlo furono sequestrate le case e i loro averi”. Che dire…ecco chi sono i nostri “amici europei”, e ora che tanti sanno del passato è facile capire e leggere il presente, la razza ariana continua il suo percorso tra tedeschi e olandesi e l’unione europea è stato solo il mezzo per il gran ritorno. Sono tanto sleali e scorretti e ingordi, che a differenza degli altri stati europei sono un paradiso fiscale vergognoso, e cosa più incomprensibile è permesso dalla commissione europea e dal parlamento stesso, ovviamente con la complicità del PD…non dimentichiamolo…infatti da alcuni anni è il paradiso fiscale delle holding mondiali ed europee, l’ultima arrivata, nel silenzio mediatico, è stata Mediaset dei Berlusconi, che ha seguito le orme della FCA e della EXOR ( la finanziaria di casa Agnelli)…e tante altre che non cito per motivi di spazio…ma la lista è lunga. Andiamo agli affari con il nostro paese, nell’interscambio, noi importiamo da loro beni per 20,23 miliardi di euro e ne esportiamo per 10,78 miliardi… siamo quasi alla metà del valore a loro favore e loro cosa fanno ? Dicono che non ci devono dar soldi….ma quali soldi, e perché mai ci dovrebbero dar soldi se non li abbiamo mai chiesti ? Per conto mio gli olandesi come i cinesi e tedeschi non beccheranno più un mio centesimo, sarò rigoroso e attento sui prossimi acquisti e quando leggerò di beni prodotti dai nuovi fratelli ariani…bene…non li comprerò…poi voglio vedere l’interscambio come andrà…voi, amici italiani, regolatevi come credete…30042020

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Il premier olandese ci ricasca: “Niente soldi per gli italiani”

In un video che circola su Twitter il premier olandese Mark Rutte dialoga con un camionista suo connazionale che gli chiede di non “dare i soldi agli italiani e agli spagnoli”. Borghi: “Trasformati negli straccioni del mondo” dal governo

Roberto Vivaldelli – Mer, 29/04/2020 – 23:19

30042020 TIR OLANDESE

Soldi a Spagna e Italia? Certo che no. Una “gaffe” che però la dice davvero lunga sulla fantomatica solidarietà europea. Protagonista del siparietto il leader, insieme alla Germania, della linea del “rigore” in Ue, il premier olandese Mark Rutte che, come riporta l’agenzia Nova, ha risposto alle domande di un autotrasportatore suo connazionale, in un sito di raccolta rifiuti, che gli chiedeva di non cedere nei negoziati in corso a livello europeo e al braccio di ferro con i Paesi del sud Europa.

Il video, che sta diventando virale su Twitter, immortala il camionista dialogare con il premier olandese mentre afferma: “Mi raccomando, non dia soldi agli italiani e agli spagnoli“: come si vede nel filmato, Rutte ha ripetuto un chiarissimo “no”, ripetuto tre volte, accompagnato da una risata. Le immagini sono state girate da Nederlandse Omroep Stichting, una delle aziende pubbliche che compongono la radiotelevisione di stato olandese.

I Paesi Bassi hanno svolto il ruolo di “poliziotto cattivo” nelle trattative europee, pienamente supportato dal governo federale tedesco: entrambi contrari agli eurobond e alla mutualizzazione del debito. Durissimo il commento del deputato leghista Claudio Borghi su Twitter: “Trasformati negli straccioni del mondo. Un incubo” ha commentato condividendo il video di Rutte, per poi rincarare la dose: “E fanno bene, io non voglio un centesimo dagli olandesi e fanno benissimo loro a non volercene dare. Lo schifo è questa maggioranza di straccioni che è andata lì dal primo giorno a chiedere eurobond e altre straccionate invece di emettere nostro debito comprato al limite da Bce“.

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Lo scorso 23 aprile, Rutte aveva assicurato che con l’Italia “se c’erano tensioni non ci sono più. Lavoriamo come dovremmo fare in Europa: facciamo del nostro meglio per i nostri paesi e per l’Ue nel suo insieme“. Rutte ha sottolineato che dopo le tensioni delle scorse settimane, i rapporti erano migliorati. “Le relazioni personali, in particolare dopo chiamata comune di lunedì, sono eccellenti“, ha detto Rutte. “Se c’era un problema, di cui non sono sicuro, non c’è più“. Come riportato da InsideOver, il Consiglio europeo del 23 aprile si è rivelato esattamente quello che molti avevano previsto, un vertice in cui non dovevano esserci vincitori né vinti per evitare tracolli Un incontro virtuale e interlocutorio dove si doveva far capire che la via da seguire era quella del compromesso: e questo compromesso, come sempre, porta la firma di Angela Merkel e la controfirma di Emmanuel Macron. Sono loro i due grandi registi di questa lunga ed estenuante trattativa europea. E se la Cancelliera tedesca si conferma pienamente leader dell’Unione europea a trazione franco-tedesca dall’altro lato Macron può dirsi comunque soddisfatto di aver compattato il fronte “mediterraneo” evitando un netto strapotere di Berlino.

Nella fattispecie, i capi di Stato e di governo dei 27 paesi membri hanno raggiunto un accordo sulla strategia per affrontare la crisi del coronavirus che prevede un pacchetto complessivo di aiuti per 540 miliardi di euro. Durante la riunione, inoltre, è stata raggiunta un’intesa di massima sul Fondo per la ripresa, il Recovery Fund, che prevederebbe obbligazioni europee – potenzialmente sino a un massimo di 1.500 miliardi – che dovrebbero essere emessi dalla Commissione Ue. Ma di quello se ne discuterà più avanti.

 

ACCOGLIAMOLI… NEI CASSONETTI

30042020 MIGRANTI IN MOVIMENTO

ACCOGLIAMOLI… NEI CASSONETTI

Da anni predico e scrivo degli errori sull’accoglienza indiscriminata, che senso ha accogliere dei migranti ai quali non possiamo dare ospitalità dignitosa? Nella realtà non siamo in grado di offrire loro un lavoro, una casa, un’integrazione perché tanti di loro, per fede religiosa, non la vogliono e non possiamo neanche mantenerli negli hotel e ristoranti a vita e una volta fuori dai centri di accoglienza non sappiamo più niente di loro e che fine fanno. Ora, dormire in un cassonetto è qualcosa di inenarrabile e rivoltante… ma addirittura “essere compattati” è una vergogna assoluta che ricade su…su chi ? Sul senatore Salvini e sulla on. Meloni che si oppongono ? Sull’attuale governo e sui precedenti Renzi e Gentiloni e la sinistra tutta che da anni si prodigano alla più grande battaglia pro accoglienza di migranti ? O forse è del signor Bergoglio che per “amore dei migranti” ha persino dimenticato le messe ? Sì, mi piacerebbe dare un nome e cognome a quei criminali che hanno spinto e costretto un essere umano a dormire in cassonetto dei rifiuti tra “profumi tossici e insopportabili”… già, e mi chiedo perché mai tutti i radical chic e buonisti non se lo sono portato a casa e fatto dormire in bel letto profumato e pulito ? Vergognatevi esseri (non uomini) indefiniti della società che speculate sulle vite di poveri disgraziati che sperano in una vita migliore e che delle loro speranza ne fate un’arma di becera propaganda politica elettorale e di un colossale e volgare business. E per concludere, a chi dobbiamo ringraziare per il drammatico e vergognoso episodio ? Ipocriti, falsi e mangiapane a tradimento, ecco come vi considero…voi esseri indefiniti della sinistra… Predicate sempre meravigliosamente bene ma razzolate malissimo perché nei fatti i migranti tutti, da nord a sud, vivono nella delinquenza e nella merda profonda. Non siamo in grado di accoglierli? Bene e allora non facciamoli venire per poi ghettizzarli… è semplice. Oggi non parlo neanche più di aiutarli a casa a loro perché io per primo, i 20 € al giorno che mi sono stati promessi non li ho ancora ricevuti. Ma che razza di esseri siete ? Siete belve sataniche.. e non esseri umani.. 30042020

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30 APRILE 2020 11:05

Ventimiglia, dorme nel cassonetto: migrante finisce nel compattatore

30042020 MIGRANTI IN MOVIMENTO

Lʼuomo è stato salvato dal manovratore che, attratto dalle urla, ha bloccato il macchinario

A Ventimiglia un migrante è rimasto gravemente ferito dopo esser finito dentro un compattatore per l’immondizia. L’uomo stava probabilmente dormendo dentro un cassonetto che è stato svuotato all’interno del compattatore durante il normale servizio di raccolta dei rifiuti, rischiando di morire dilaniato dalle lame. Le urla dell’uomo hanno attirato l’attenzione del manovratore che ha bloccato il macchinario.

A tirarlo fuori dal compattatore sono stati i vigili del fuoco, che sono entrati nel mezzo della nettezza urbana, scavando tra i rifiuti per trovarlo. Il migrante è stato portato in ospedale in codice rosso a bordo di un’ambulanza del 118. Le indagini sono state affidate alla polizia

 

STOP AI … MATRIMONI FATTI IN CASA…

29042020 CHIESA INGLESE

STOP AI … MATRIMONI FATTI IN CASA…

“Il nikah” è requisito fondamentale del matrimonio islamico, ed è regolato da norme ben precise indicate e stabilite nel libro coranico, è un procedura complessa nel suo insieme che prevede una serie di comportamenti e regole ben distinte. Tuttavia non è questo l’argomento di cui intendo occuparmi, non è importante conoscere nei dettagli il matrimonio islamico, privo di democrazia e di eguaglianza tra sessi, un matrimonio che non condivido per i predetti motivi e che ritengo appartenere ad un passato millenario più che al presente, poi in fondo, non è la forma che interessa né conta nel proseguo del mio articolo. Invece la questione è particolarmente delicata visto gli innumerevoli ingressi di musulmani in Europa, registrati nell’ultimo decennio, loro non riconoscono le leggi occidentali, né le nostre costituzioni perché sono fedelmente obbedienti d osservanti alla legge coranica, e l’ovvio matrimonio islamico è un rito che va proprio in netto contrasto col nostro ordinamento giuridico. Le nostre leggi e le nostre costituzioni occidentali, lo dico da una vita, non sono compatibili con la legge coranica, sono diametralmente opposte e nelle applicazioni diventano difficili ad essere accettate e digerite dal buon mussulmano che loro malgrado, devono accettare perché l’occidente non è ancora tutto islamico e diversamente sarebbero rispediti al loro paese d’origine. La Gran Bretagna, come tanti altri paesi dell’Europa, vivono questa controversa situazione non più sostenibile, i musulmani non possono vivere secondo le loro leggi nei paesi occidentali, né ci potrà essere un compromesso perché il corano è chiaro è ben distinto nei passaggi giuridici e preciso nel modo di vivere dei fedeli . Il matrimonio è quindi un problema serio che non si poteva più gestire con il silenzio del compromesso e dopo anni di diatribe e accese discussioni finalmente è intervenuta la Corte d’Appello che ha stabilito che  i matrimoni della Sharia, islamici giusto per capirci,  non sono né consentiti, né hanno valore, né sono considerati validi per la legge britannica se prima non avviene il matrimonio civile riconosciuto dallo stato. Una storica sentenza della corte britannica che ha posto i paletti su quella che è diventata prassi abitudinaria degli immigrati islamici in occidente, sposarsi o separarsi, metter su famiglia e figli senza il rispetto delle nostre leggi e delle nostre costituzioni. Lo dico da una vita, le nostre leggi e costituzioni non sono compatibili con la legge coranica con la quale ci vanno appieno in contrasto e la tanto decantata integrazione va a farsi benedire perché i musulmani non rinnegheranno mai la loro fede né il loro profeta…” per amore dell’occidente”… e cercheranno in tutti i modi di….islamizzarci…anche con le bugie e le falsità. Finalmente chiarezza è stata fatta è non cosa da poco…per loro è un serio problema che potrebbero risolverlo solo contraendo regolare matrimonio civile prima e all’eventuale divorzio riconoscere tutti i diritti alla donna divorziata.…29042020

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Tribunali del Regno Unito: I matrimoni della Sharia non sono validi per la legge britannica

di Soeren Kern
28 aprile 2020

29042020 CHIESA INGLESE

  • “Abbiamo cercato di informare la Corte d’Appello che molte donne appartenenti alle minoranze, soprattutto le donne musulmane, vengono ingannate o costrette da mariti violenti a contrarre solo il matrimonio religioso, che le priva dei loro diritti finanziari quando il matrimonio finisce…”. – Southall Black Sisters, un gruppo di sostegno per le donne sud-asiatiche, 14 febbraio 2020.
  • Nel febbraio del 2018, una revisione indipendente dell’applicazione della legge della Sharia in Inghilterra e nel Galles (…) raccomandava di apportare delle modifiche al Marriage Act 1949 e al Matrimonial Causes Act 1973 richiedendo ai musulmani di contrarre il matrimonio con rito civile prima o durante la cerimonia del nikah. Ciò renderebbe il matrimonio islamico conforme al matrimonio cristiano o ebraico agli occhi della legge britannica.
  • “L’Assemblea è preoccupata del fatto che le regole dei consigli della Sharia discriminino chiaramente le donne in materia di divorzio e di successione.” – Consiglio d’Europa, gennaio 2019.
  • Al momento, né il governo britannico né il Parlamento britannico hanno introdotto una legislazione che imponga ai musulmani di contrarre matrimoni civili prima o durante la cerimonia del nikah (…) [ma] la decisione della Corte ribadisce con efficacia il principio che gli immigrati che si stabiliscono nel Regno Unito devono conformarsi alla legge britannica, e non il contrario.
La Corte d’Appello, il secondo tribunale più alto nel sistema giuridico di Inghilterra e Galles, dopo la Corte Suprema, ha stabilito che il contratto di matrimonio, noto come nikah in arabo, non è valido ai sensi della legge britannica. Nella foto: la Royal Courts of Justice a Londra, sede della Corte d’Appello. (Fonte dell’immagine: Anthony M/Wikimedia Commons)

La Corte d’Appello, il secondo tribunale più alto nel sistema giuridico di Inghilterra e Galles, dopo la Corte Suprema, ha stabilito che il contratto di matrimonio, noto come nikah in arabo, non è valido ai sensi della legge britannica.

La storica sentenza ha implicazioni di vasta portata. Da un lato, la decisione compromette i tentativi di sancire questo aspetto della legge della Sharia nel sistema giudiziario britannico. Dall’altro lato, nega a migliaia di potenziali donne musulmane in Gran Bretagna la possibilità di ricorrere alle vie legali in caso di divorzio.

Il caso riguarda una coppia separata, Nasreen Akhter e Mohammed Shabaz Khan, entrambi di origini pakistane, che avevano contratto un nikah con una cerimonia officiata da un imam di fronte a 150 invitati, in un ristorante di Londra, nel dicembre del 1998.

Nel novembre del 2016, Akhter, un avvocato 48enne, ha chiesto il divorzio, presumibilmente perché Khan voleva prendere una seconda moglie. L’uomo un agente immobiliare di 48 anni, ha cercato di bloccare l’istanza di divorzio sostenendo che non erano legalmente sposati ai sensi della legge britannica. Khan ha dichiarato che erano marito e moglie solo “secondo la legge della Sharia” ed è ricorso in giudizio per impedire alla Akhter di pretendere da lui denaro o proprietà, come un coniuge legalmente sposato ha diritto di fare.

La donna ha detto che lei e Khan, che hanno quattro figli, intendevano far seguire alla cerimonia del nikah un’altra cerimonia civile che sarebbe stata conforme alla legge britannica. Ma non ha mai avuto luogo nessuna cerimonia civile perché, secondo la Akhter, Khan si è rifiutato di procedere in tal senso.

Il 31 luglio 2018, la Family Division dell’Alta Corte ha stabilito che il nikah rientrava nell’ambito del Matrimonial Causes Act 1973, che stabilisce tre categorie di matrimonio: valido, nullo e inesistente. I matrimoni validi possono essere sciolti con un decreto di divorzio; i matrimoni nulli con un decreto di nullità e quelli inesistenti non possono essere sciolti perché il matrimonio non è mai esistito a livello legale.

Il giudice ha stabilito che il matrimonio celebrato tra le parti doveva qualificarsi come “nullo”, in quanto “celebrato in violazione di alcuni requisiti riguardanti la formazione del matrimonio”; e che quindi la ricorrente aveva diritto a un “decreto di nullità del matrimonio”.

Il procuratore generale, a nome del governo britannico, ha presentato appello sul presupposto che era sbagliato riconoscere il matrimonio come “nullo” anziché come “inesistente”.

Il 14 febbraio 2020, la Corte d’Appello con sede a Londra ha annullato la decisione dell’Alta Corte e ha stabilito che i nikah sono matrimoni “inesistenti” nell’ambito della legge britannica. Nella sua sentenza, la corte ha precisato:

“La Corte d’Appello ritiene che la cerimonia di nikah celebrata nel dicembre del 1998 non ha creato un matrimonio nullo perché non era una cerimonia valida. Le parti non hanno contratto matrimonio, ‘secondo le disposizioni’ della legge britannica (Parte II del Marriage Act 1949). La cerimonia non è stata officiata in una struttura abilitata. Peraltro, non è stata data alcuna comunicazione al sovrintendente ufficiale di stato civile, non sono stati rilasciati dei certificati e non era presente alla cerimonia nessun ufficiale di stato civile o persona autorizzata. Inoltre, le parti sapevano che la cerimonia non aveva alcun valore legale e che avrebbero dovuto celebrare un’altra cerimonia che fosse conforme ai pertinenti requisiti per essere validamente sposati. Secondo la Corte, la determinazione del fatto che un matrimonio sia nullo o meno dipende da futuri eventi, come l’intenzione di officiare un’altra cerimonia o se ci sono figli.

“Non è giustificato considerare la cerimonia civile, che le parti intendevano celebrare, come di fatto avvenuta, quando non è stato così. Questo può avere come conseguenza che una coppia risulti sposata anche se a un certo punto cambia idea durante il processo di formalizzazione del matrimonio. Ciò sarebbe in contraddizione con l’abolizione del diritto di proporre azioni per la violazione di una promessa di matrimonio come definito dalla section 1 del Law Reform (Miscellaneous Provisions) Act 1970. Le intenzioni delle parti non possono trasformare quella che altrimenti sarebbe una cerimonia non valida in una che rientra nell’ambito di applicazione del Marriage Act 1949“.

La Corte d’Appello ha aggiunto: “Non è difficile per le parti che vogliono essere legalmente sposate conseguire tale status”.

La sentenza, che presumibilmente la Akhter impugnerà davanti alla Suprema, è stata accolta con indignazione dagli attivisti che sostengono che migliaia di donne musulmane del Regno Unito ora non hanno alcun diritto legale in caso di divorzio.

In un comunicato stampa, Southall Black Sisters, un gruppo di sostegno per le donne sud-asiatiche, ha dichiarato:

“Abbiamo cercato di informare la Corte d’Appello che molte donne appartenenti alle minoranze, soprattutto le donne musulmane, vengono ingannate o costrette da mariti violenti a contrarre solo il matrimonio religioso, che le priva dei loro diritti finanziari quando il matrimonio finisce…

“La Corte ha rilevato che ‘non è difficile per le parti che vogliono essere legalmente sposate conseguire tale status’. Ma ciò non tiene conto delle storie di molte donne appartenenti a minoranze che hanno grandi difficoltà a conseguire questo status nell’ambito di abusi domestici, di dinamiche della famiglia patriarcale e notevoli squilibri di potere…

“La sentenza odierna costringerà le donne musulmane a rivolgersi alle ‘corti’ della Sharia che già provocano danni ingenti a donne e minori per le soluzioni proposte visto che ora sono escluse dal sistema di giustizia civile”.

Nel novembre del 2017, un sondaggio condotto per un reportage di Channel 4 — dal titolo “La verità sui matrimoni islamici” — ha rilevato che quasi tutte le donne musulmane sposate del Regno Unito hanno contratto un nikah, ma più del 60 per cento di loro non ha celebrato successivamente una cerimonia civile che avrebbe reso valido il matrimonio ai sensi della legge britannica.

Nel febbraio del 2018, una revisione indipendente dell’applicazione della legge della Sharia in Inghilterra e nel Galles, commissionata da Theresa May nel maggio 2016, allora titolare dell’Interno, raccomandava di apportare modifiche al Marriage Act 1949 e al Matrimonial Causes Act 1973 richiedendo ai musulmani di contrarre il matrimonio con rito civile prima o durante la cerimonia del nikah. Ciò renderebbe il matrimonio islamico conforme al matrimonio cristiano o ebraico agli occhi della legge britannica. Il report affermava:

“Collegando il matrimonio islamico a quello civile si assicura a un maggior numero di donne musulmane la piena protezione loro garantita dal diritto familiare e il diritto a un divorzio civile, semplificando il processo decisionale dei consigli della Sharia”.

aggiungeva:

“Il panel ritiene che gli elementi di prova dimostrano la necessità di un cambiamento culturale in seno alle comunità musulmane in modo che le comunità riconoscano i diritti delle donne nel diritto civile, soprattutto in ambiti come il matrimonio e il divorzio. Andrebbero poste in essere campagne di sensibilizzazione, programmi formativi e altre misure simili, per educare e informare le donne dei loro diritti e doveri, evidenziando altresì la protezione legale offerta loro dai matrimoni registrati civilmente”.

E per finire il panel ha segnalato al governo la necessità di creare una nuova agenzia per regolamentare le corti della Sharia e pertanto legittimarle:

“Un simile organismo metterebbe a punto un codice di condotta che i consigli della Sharia dovrebbero accettare e attuare. Ovviamente, ci sarebbe un onere una tantum per istituire questo organismo, ma successivamente il sistema sarebbe autoregolamentato”.

Nel marzo del 2018, l’allora segretario di Stato Sajid Javid, in un Libro verde intitolato “Integrated Communities Strategy “, ha così risposto:

“Accogliamo con favore la revisione indipendente dell’applicazione della legge della Sharia in Inghilterra e nel Galles. Le coppie delle comunità religiose sono da tempo in grado di contrarre un matrimonio legalmente valido celebrato con rito religioso, se sono soddisfatti i requisiti previsti dalla legge.

“Tuttavia, condividiamo la preoccupazione sollevata nella revisione che alcune coppie potrebbero sposarsi in un modo che non fornisce loro quelle tutele legali offerte invece dai matrimoni registrati civilmente. Siamo altresì preoccupati per le notizie che ci sono giunte di donne discriminate e trattate in modo iniquo da alcuni consigli religiosi.

“Il governo, in linea di massima, è favorevole al requisito che i matrimoni civili siano celebrati prima o durante le cerimonie religiose. Pertanto, il governo vaglierà le sfide legali e pratiche della riforma limitata relativa alla legge sul matrimonio e le nozze religiose.

“Il governo ritiene che la proposta della revisione di creare un sistema di regolamentazione agevolato e approvato dallo Stato per i consigli della Sharia conferirebbe loro legittimità come forme alternative di risoluzione delle controversie. Il governo non reputa che lo Stato abbia un ruolo da svolgere in tal modo”.

Nel gennaio del 2019, il Consiglio d’Europa, la principale organizzazione di difesa dei diritti umani del continente, ha espresso preoccupazione in merito al ruolo delle corti della Sharia nell’ambito del diritto familiare, ereditario e commerciale britannico. E così ha chiesto al governo di eliminare gli ostacoli che impediscono alle donne musulmane di accedere alla giustizia:

“Sebbene non siano considerati parte del sistema giuridico britannico, i consigli della Sharia cercano di fornire una forma alternativa di risoluzione delle dispute, per cui i membri della comunità musulmana, a volte volontariamente, spesso sotto una fortissima pressione sociale, accettano la loro giurisdizione religiosa principalmente in questioni coniugali e nelle procedure di divorzio islamiche, ma anche in questioni legate alle eredità e ai contratti commerciali islamici. L’Assemblea è preoccupata del fatto che le regole dei consigli della Sharia discriminino chiaramente le donne in materia di divorzio e di successione”.

Il Consiglio d’Europa ha inoltre fissato come termine il prossimo giugno 2020 affinché il Regno Unito riferisca all’Assemblea in merito alle misure atte a rivedere il Marriage Act, il che renderebbe obbligatorio per le coppie musulmane contrarre un matrimonio con rito civile – come attualmente previsto per le nozze cristiane ed ebraiche.

Un portavoce del ministero dell’Interno ha risposto alla risoluzione del Consiglio d’Europa:

“La legge della Sharia non è parte integrante della legge in Inghilterra e nel Galles. Indipendentemente dal credo religioso, siamo tutti uguali davanti alla legge. Laddove esistono i consigli della Sharia, devono conformarsi alla legge.

“Vigono leggi per tutelare i diritti delle donne e prevenire le discriminazioni, e lavoreremo con le autorità competenti per garantire che tali leggi vengano pienamente ed effettivamente applicate”.

Al momento, né il governo britannico né il Parlamento britannico hanno introdotto una legislazione che imponga ai musulmani di contrarre matrimoni civili prima o durante la cerimonia del nikah.

La sentenza della Corte d’Appello, tuttavia, pone un freno all’ulteriore sconfinamento della legge della Sharia nel sistema giuridico britannico. La decisione della Corte ribadisce con efficacia il principio che gli immigrati che si stabiliscono nel Regno Unito devono conformarsi alla legge britannica, e non il contrario.