Archivio mensile: marzo 2019

QUATTRO SALTI…… IN “GALERA”.

QUATTRO SALTI…… IN “GALERA”..

Presi..! Beccati… con le manine, anzi con le “manoni nella marmellata”, un po’ puzzolente e nauseabonda se vogliamo, infatti non si tratta della solita dolce e squisita marmellata di pesche o fragole che siamo soliti acquistare al supermercato, …no.. no…,  questa volta si tratta di una  marmellata di origine truffaldina alquanto disgustosa, fatta di rifiuti puzzolenti e nauseanti, che premuti ad arte, come molti politicanti sanno fare nel mondo d’oggi, danno soldi…sì, sembra proprio incredibile ma la “monnezza” ha la peculiarità, di produrre semi geneticamente modificati che se “oleati al punto giusto” sviluppano degli alberi unici nel loro genere, i cui frutti si distinguono per colori e in strane forme rettangolari, a volte la geometria impazzisce…sì, da sferico a quadrato o rettangolare il passo è breve quando di mezzo ci sono i “re Magi della politica”.  Infatti i frutti di quell’albero puzzolente hanno la forma di bei bigliettoni di euro, in vari colori e un’unica forme rettangolare di diverso perimetro. Certo, bisogna dire che “gli otto arrestati” sono stati proprio “meravigliosi e soprattutto bravi”, immaginate che io sono anni che ogni giorno sosto davanti ai cassonetti della pattumiera e li fisso nella speranza che anch’io riesca a far soldi ma…non ci riesco….vabbè, io sono diverso evidentemente…forse molto diverso. Finita qui la storia ? Neanche per sogno perché il bello e curioso viene proprio ora e cioè: il bravo ed ex Presidente della Provincia Jonica, Martino Tamburrano , in seguito all’arresto per i frutti sopra citati, è stato condotto presso la casa Circondariale di Taranto, ed “accolto amorevolmente” niente po’ … po’.. di meno che… dalla d.ssa Stefania Baldassarre, nonché direttrice dell’istituto. Una vecchia amica di battaglie politiche, che sicuramente avrà avuto piacere nel rivedere il suo vecchio amico e compagno di cordata nelle amministrative del 2017 a Taranto, infatti, rammento a tutti, che la direttrice Baldassarri era candidata alla poltrona di sindaco della città ionica ed appoggiata da Forza Italia e dal suo più autorevole rappresentate in seno alla provincia.  Ovvio che ad averlo visto sicuramente tutti avranno fatto…”quattro salti” di gioia, una rimpatriata tra vecchi amici non la si nega a nessuno, quindi per stasera e per le prossime sere solo momenti di gioia, di quiete e tranquillità per tutti, e soprattutto fine della raccolta di frutti puzzolenti e inquinati. In ultimo, un rimprovero voglio farlo a tutti e otto, ma come, in una provincia inquinata e ad alto tasso di tumori vi mettete a raccogliere “ frutti cancerogeni ” ?  Va bene.. non lo dico a nessuno quello che è successo a Taranto, però adesso smetto di essere l’uomo che …“fissava i cassonetti”…lo prometto . 14032019

 …by…manliominicucci.myblog.it

Taranto, l’ex presidente della provincia Tamburrano (Fi) arrestato: “Mazzette per finanziare corsa al Senato della moglie”

Taranto, l’ex presidente della provincia Tamburrano (Fi) arrestato: “Mazzette per finanziare corsa al Senato della moglie”

 Inchiesta sull’iter per l’ampliamento della discarica di Grottaglie e sul servizio igiene urbana del comune di Sava. Coinvolte altre sei persone, indagato anche un maresciallo dei carabinieri. Secondo la ricostruzione dei pm, Tamburrano si era adoperato per nominare un nuovo comitato tecnico e un dirigente nel settore Ambiente in cambio di denaro per la campagna elettorale della moglie (non indagata) e di un’auto da 50mila euro
 Lui doveva trovare il modo per ampliare la discarica di Grottaglie, ormai colma, dopo una prima bocciatura e ‘indirizzare’ la gara per l’igiene urbana nel comune di Sava. In cambio avrebbe ottenuto, tra le altre cose, anche i contributi per finanziare la campagna elettorale per il Senato della moglie, candidata da Forza Italia alle elezioni del 4 marzo 2018. Con questa accusa, l’ex presidente della Provincia di Taranto nonché ex sindaco di Massafra, Martino Tamburrano, anche lui esponente di Fi, è finito in carcere questa mattina nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di finanza, coordinata dai pm tarantini Maurizio Carbone ed Enrico Bruschi.
In tutto sono state 7 le misure cautelari (altre 4 in carcere e 3 arresti domiciliari) disposte dal gip del tribunale jonico, Vilma Gilli, per reati di corruzione e turbata libertà degli incanti. Tra gli indagati – secondo quanto risulta a Ilfattoquotidiano.it – c’è anche un maresciallo dei carabinieri in servizio a Taranto. In carcere, oltre a Tamburrano, sono finiti l’ex dirigente della Provincia Lorenzo Natile, l’imprenditore Pasquale Lonoce(titolare di una società attiva nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti), e il procuratore speciale della società-gestore della discarica di Grottaglie, Roberto Venuti. Ai domiciliari sono finiti Rosalba Lonoce (figlia di Pasquale), l’ex presidente Amiu Federico Cangialosi, e l’ex dirigente Amiu Mimmo Natuzzi (presidente e membro della Commissione di gara per la raccolta di rifiuti solidi urbani).

Taranto, l’intercettazione al ristorante: “Oggi la provincia la comando io”

Il gruppo, costituito dall’ex presidente della Provincia, da un dirigente dello stesso Ente e dagli imprenditori operanti tra l’altro nel settore dello smaltimento e gestione rifiuti, secondo l’accusa, ha tratto vantaggi in denaro e beni attraverso atti corruttivi che hanno consentito notevoli indebiti guadagni. Stando alla ricostruzione dell’accusa, i pagamenti, risultati sovrafatturati, erano in buona parte destinati a corrispondere il prezzo dell’accordo corruttivo (leggi le intercettazioni)

Sempre secondo gli inquirenti, tra i vantaggi ci sarebbero stati anche i contributi per finanziare la campagna elettorale per le Politiche del marzo 2018 della moglie dello stesso Tamburrano, Maria Francavilla, candidata (ma non eletta) da Forza Italia nel collegio uninominale del Senato di Taranto. Inoltre, il rappresentante legale della discarica, attraverso l’intermediazione del titolare di un autosalone, avrebbe donato a Tamburrano, quale ulteriore compenso illecito, una autovettura di lusso del valore commerciale di circa 50mila euro.

Nell’agosto del 2017 la Provincia di Taranto, dopo i pareri negativi degli organi preposti, aveva respinto la richiesta di ampliamento della discarica di Grottaglie. Il procuratore legale della società, sfruttando i buoni uffici di Pasquale Lonoce, avrebbe iniziato a tessere stretti rapporti illeciti con il presidente pro tempore della Provincia Tamburrano, finalizzati a valutare nuovamente la richiesta rigettata di rilascio dell’autorizzazioneper il sopraelevamento della discarica di ulteriori 15 metri rispetto al livello di colmata. A fronte di tali accordi, Tamburrano si sarebbe attivamente adoperato per nominare un nuovo comitato tecnicoe un dirigente del settore Ambiente compiacente, figura fino ad allora ricoperta dal segretario provinciale.

“IL FASCISMO” DELLA DISCORDIA…

“IL FASCISMO” DELLA DISCORDIA…Ebbene, riflettendo sulle parole del presidente del Parlamento Europeo, Tajani, non posso che essere d’accordo con lui sul periodo storico dell’epoca fascista, in primis c’è da dire che andato al potere democraticamente e non con un colpo di stato, e bisogna ammettere che di cose buone ne ha fatte tante all’inizio del suo ventennato.. anche se oggi si tende a sminuire e smontare ciò che è stato per ovvie opportunità politiche. Si sono create tante strutture, nuove strade e ospedali in Italia e nelle colonie, case popolari, acquedotti, bonifiche di ampi territori del paese e consentito un notevole balzo nel settore delle tecnologie dell’epoca, il popolo sembrava apprezzarlo e pure tanto. Anche all’estero ed in particolar modo negli USA, il paese italiano era ammirato e invidiato, rammento le  trasvolate oceaniche di Balbo, certamente un’impresa mediatica ben strumentalizzata ma  questa è la realtà storica di quegli anni, poi se dobbiamo parlare male a prescindere allora no, non sono d’accordo e non va bene,  la storia va giudicata senza  ipocrisie e con razionale obiettività, e soprattutto raccontare la verità anche quando non piace o provoca le anime inquiete . Anche l’omicidio del socialista Giacomo Matteotti non fu che  il seguito di un odio viscerale tra le varie componenti politiche dell’epoca, basti pensare che tra il 1919 e il 1921, prima del loro avvento al potere, sono stati massacrati oltre 230 fascisti, morti ammazzati per mano degli anarchici e comunisti, un numero che toccherà quota 800 nel 1933… tanti omicidi, solo perché la si pensava all’opposto di qualcuno, è ovvio che la violenza generi vendette e nuova violenze in risposta, infatti questi episodi dettero il via alla reazione dei fascisti che una volta preso il potere tirarono….le somme…. Quello che appare intollerabile sono le strumentalizzazioni e la propaganda finalizzata a modificare la verità, dal dopo guerra ad oggi,  per ovvi motivi d’opportunità politica si è ingigantito al massimo l’omicidio Matteotti e se ne è fatta una battaglia politica, mentre i morti di fede fascista sono  stati messi nel dimenticatoio, ignorati dalla storia e da tutte le amministrazioni comunali che non gli hanno neanche dedicato una via,… come se i morti per mano fascista fossero più importanti e preziosi di quelli morti per mano dei comunisti ed anarchici. È questo strano modo di commentare la storia da parte dei nostri storici , passati e presenti, che mi irrita, non la si può raccontare come meglio conviene ed utile per indottrinare i giovani studenti alle arti ideologiche della sinistra. Tutte le dittature sono da censurare, nessuna esclusa, di destra o di sinistra sono iatture per il mondo intero e su questo non discuto…punto. Vero è che la storia la scrivono i vittoriosi ma è anche vero che scrivere il falso e nascondere la verità e peggio del peggior fascismo o comunismo. Come per esempio le leggi razziali, strumentalizzate sino alla noia, il razzismo non c’entra assolutamente niente come lo si vuol fare intendere perché in quei tempi i sudditi dell’impero italico includevano bianchi, neri, cristiani, musulmani, cristiani ortodossi e copti. Purtroppo la follia delle leggi contro gli ebrei è stata una cosa orribile ma non cancella quanto di buono abbia fatto negli anni precedenti, anzi a tutt’oggi sono ancora tangibili i segni del passato, tombini con il fascio littorio sono ancora presenti nelle città italiane come ancora sono evidenti le opere costruite e lasciateci in dote.. poi, se si vuole denigrare a tutti i costi fate pure, ma la storia non la  si può cambiare con le bugie perché prima o poi emergono con tanto fragore. La storia e una cosa e l’ideologia è un’altra, e credo che bisognerebbe sempre tenerne conto . 14032019

…by…manliominicucci.myblog.it

‘Da Mussolini anche cose buone’, polemiche su Tajani

S&D e M5s attaccano. Poi precisa: ‘Io antifascista da sempre’

 “Mussolini? Fino a quando non ha dichiarato guerra al mondo intero seguendo Hitler, fino a quando non s’è fatto promotore delle leggi razziali, a parte la vicenda drammatica di Matteotti, ha fatto delle cose positive per realizzare infrastrutture nel nostro paese, poi le bonifiche. Da un punto di vista di fatti concreti realizzati, non si può dire che non abbia realizzato nulla”. Lo dice a La Zanzara su Radio 24 il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Poi precisa: “Si vergogni chi strumentalizza le mie parole sul fascismo! Sono da sempre un antifascista convinto. Non permetto a nessuno di insinuare il contrario”. “Affermazioni incredibili.
Come può un presidente del Parlamento europeo non riconoscere la natura del fascismo? Abbiamo bisogno di chiarimenti rapidi”.
Così su Twitter il leader dei Socialisti e democratici (S&D) al Pe Udo Bullmann. “Due ore dopo la lode a Mussolini, Tajani incontra Salvini e Meloni, gli italiani di estrema destra. Dopo Orban è questo il profilo futuro del Ppe?”.

“Tajani svela il suo volto, si vergogni per ciò che ha detto su Mussolini – ha attaccato anche il sottosegretario M5S agli Affari Regionali Stefano Buffagni -. Tra leggi razziali, omicidio Matteotti e gli anni bui della democrazia ricordo che la nostra Costituzione si basa su altri valori. Orgoglioso di essere diverso da loro!”, ha scritto anche lui su Twitter.

Acceso dibattito alla Plenaria di Strasburgo del Parlamento europeo dopo le dichiarazioni del presidente dell’Eurocamera Antonio Tajani su Mussolini. A chiedere la parola alcuni parlamentari, tra cui il leader dei Verdi Philippe Lamberts e dei Liberali Guy Verhofstatd, che hanno invitato Tajani a ritirare le sue dichiarazioni.

Non sono mancati gli applausi da una parte dell’emiciclo, ma anche i fischi dall’altra. Diversi eurodeputati hanno chiesto di intervenire ma non hanno avuto il tempo di farlo dopo che il presidente di turno dell’assemblea il tedesco del Ppe Rainer Wieland ha detto che erano esauriti i tempi per il diritto di parola. Subito dopo sono iniziati i voti.

“Da convinto anti-fascista mi scuso con tutti coloro che possano essersi sentiti offesi dalle mie parole, che non intendevano in alcun modo giustificare o banalizzare un regime anti-democratico e totalitario”, lo afferma il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. “Sono profondamente dispiaciuto che, malgrado la mia storia personale e politica, qualcuno possa pensare che io sia indulgente col fascismo – aggiunge -. Sono sempre stato convintamente anti-fascista”.

38 E 148…AMBO SECCO A THERAN

38 E 148…AMBO SECCO A THERAN

“Ho giocato tre numeri al lotto: 25 60 e 38. Pensa un po’ che successo farà la canzone se il terno uscirà! Ho giocato tre numeri al lotto: 25 60 e 38. Li ho giocati convinto perché… perché? Li ho sognati tutti e tre!” E’ il ritornello di una vecchia canzone degli anni ’60  di Renato Carosone, indimenticato ed amato cantante italiano “passato a miglior vita” nel 2001, oggi lo “riporto in vita” per qualche ora, perché beffardamente mi ha riportato alla memoria la sua canzone associata a dei numeri, già ..i numeri ..a volte possono far sorridere e a volte possono far piangere, strabiliare o addirittura inorridire. 38 e 148, questi sono i numeri che sarcasticamente utilizzo per mettere in risalto le contraddizioni del mondo islamico e del ruolo della donna all’interno di esso, un mondo ostile e cinico verso le donne che viene paradossalmente condiviso dal pensiero occidentale e in particolar modo di quello europeo ed italiano senza nulla proferire, una visione dell’Islam apparentemente condivisa dai radical chic della sinistra europea e dai buonisti tutti, gay e lesbiche compresi…guarda un po’…. E’ questo il problema da capire, perché mai tanti stati continuano ad avere rapporti commerciali ed intrattenere relazioni diplomatiche con stati canaglia che negano i più elementari diritti universali dell’uomo ? Ora è la volta del paese islamico che vede infliggere, aggiungo io vergognosamente, una pena di 38 anni di carcere e 148 frustate per presunti reati, uno inventato di sana pianta, che nei paesi occidentali e moderni non verrebbero neanche presi in considerazione ma giudicati solo gesti di puro pensiero liberale e di banale protesta…come a dir roba da ridere. A lei, Nasrin Sotoudeh, avvocatessa e attivista per i diritti umani iraniana, la Corte rivoluzionaria di Teheran ha inflitto una condanna a 33 anni, la 28esima per la precisone ai danni dell’avvocatessa. Tale sentenza si è andata a sommare a un’altra, pronunciata nel settembre 2016, che prevede cinque anni di detenzione per cospirazione contro lo Stato e insulti nei confronti della Guida Suprema Ali Khamenei, in totale 38 anni tondi…tondi. In più come se non bastasse, poiché andava in giro con i “capelli al vento”, secondo la legge coranica si deve pure beccare 148 “ frustate ”. Scontato che l’indignazione del mondo occidentale è sollevata, do per scontato anche la rabbia delle donne, in particolare quelle libere, mi chiedo : ma l’ONU che fa in queste situazioni ? Perché non si interviene in certe questioni quando sono in gioco i diritti basilari della libertà di pensiero e religione dell’essere umano ? O siamo solo fratelli quando fa comodo oppure quando serve per raccogliere fondi ? Il paese islamico può essere islamico quanto vuole ma non può e non deve obbligare nessun essere umano ad “amare una religione a tutti i costi”. L’obbligo di osservare rigorosamente, pena la vita o pene corporali, i dettami coranici o leggi discriminatorie è sinonimo di sottomissione allo schiavismo, obbligare un individuo, donna o uomo che sia, a vivere secondo regole scritte da personaggi religiosi o esseri umani altri non è che schiavismo allo stato puro, l’identico schiavismo presente nell’epoca degli egizi e romana. 148 frustate…ma per piacere ..le donne non si “picchiano neanche con un fiore”, massima cinese, e qui si parla di frustate solo perché l’avvocatessa lotta per un semplice diritto dimenticato da tanti radical chic europei ovvero : il diritto alla libertà di essere donna. Cari capi di stato e governi vari dell’Europa, intervenite in favore di Nasrin Sotoudeh e fate di tutto perché venga liberata ed estradata in Italia o in altro paese occidentale, ecco un tipo di immigrazione che mi piacerebbe tanto avere. Purtroppo ai signori benpensanti e della chiesa cattolica romana a quanto pare la sorte di questa donna non è che interessi molto. Preghiamo per lei nella speranza che qualcuno mi ascolti e qualche “organizzazione femminista” si muova in suo aiuto. 13032019

 …by…manliominicucci.myblog.it

12 MARZO 201910:50

Iran: condannata a 38 anni e 148 frustate Nasrin Sotoudeh, avvocatessa paladina diritti umani

Secondo un Tribunale di Teheran, lʼattivista è colpevole di “propaganda contro lo Stato”, di “istigazione alla corruzione e alla prostituzione” e di essere apparsa in pubblico senza hijab

Iran: condannata a 38 anni e 148 frustate Nasrin Sotoudeh, avvocatessa paladina diritti umani

Nasrin Sotoudeh, avvocatessa e attivista per i diritti umani iraniana, è stata condannata a 38 anni di carcere e 148 frustate da un Tribunale di Teheran. Le accuse nei suoi confronti vanno dalla “collusione contro la sicurezza nazionale” alla “propaganda contro lo Stato“, dall’“istigazione alla corruzione e alla prostituzione” alle “apparizioni in pubblico senza hijab“. Secondo Amnesty International, la sentenza è “un’ingiustizia vergognosa”.

 I capi d’accusa – Nei confronti di Sotoudeh, la 28esima Corte rivoluzionaria di Teheran ha inflitto una condanna a 33 anni ai danni dell’avvocatessa. Tale sentenza si è andata a sommare a un’altra, pronunciata nel settembre 2016, che prevede cinque anni di detenzione per cospirazione contro lo Stato e insulti nei confronti della Guida Suprema Ali Khamenei. Arrestata nel giugno 2018, Sotoudeh aveva appreso di essere stata condannata in contumacia a cinque anni per l’accusa di spionaggio.

La condanna di Amnesty – “E’ sconvolgente che Nasrin Sotoudeh vada incontro a quasi quattro decenni di carcere e a 148 frustate a causa del suo lavoro pacifico in favore dei diritti umani, compresa la difesa legale di donne sotto processo per aver sfidato le degradanti leggi sull’obbligo del velo”, ha dichiarato Philip Luther, direttore delle ricerche sul Medio Oriente e sull’Africa del Nord di Amnesty International.

La Corte “ha tenuto un’udienza del processo, alla quale la mia cliente non era presente, e abbiamo finalmente capito che la corte l’aveva condannata in contumacia”, ha affermato Mahmoud Behzadi-Rad, uno dei legali della donna.

Chi è Nasrin Sotoudeh – Premiata nel 2012 dal Parlamento europeo con il Premio Sakharov per la libertà di pensiero, l’attivista aveva giàè trascorso tre anni in prigione, dal 2010 al 2013, per “attività contro la sicurezza nazionale”, dopo avere difeso degli oppositori arrestati durante le manifestazioni del 2009 contro la rielezione del presidente ultraconservatore Mahmoud Ahmadinejad. A gennaio anche il marito di Sotoudeh, Reza Khandan, è stato condannato a cinque anni di carcere per “complotto contro la sicurezza nazionale” e a un anno per “propaganda contro il sistema”.

IL TERRORISTA ..”CANTISTA ITALIANISTA”…

IL TERRORISTA ..”CANTISTA ITALIANISTA”…

All’indomani della strage di Parigi dei giornalisti del giornale satirico Charlie Hebdo e i successivi  attentati terroristici islamici che hanno terrorizzato l’Europa negli anni, molti giornalisti della carta stampata, nel patetico tentativo di non irritare ed offendere nuovamente gli islamici, tutti nessuno escluso, hanno escogitato e coniato un nuovo appellativo per i terroristi di chiara matrice islamica ovvero : “terroristi islamisti”. Ovviamente il termine è alquanto ambiguo, come a voler dire che ci sono due islam, uno di pace e di amore e pacifico mentre l’altro è violento e di guerra, ok, il distinguo potrebbe anche andar bene letteralmente parlando, però la domanda che viene spontanea e la seguente :  a quale islam coranico si riferisce quello di guerra ? Ad oggi non ho ottenuto risposte…e va bene.. prima o poi qualcuno me lo chiarirà in seguito. Cito il termine “islamista” come introduzione e mi serve per giustificare il termine affibbiato al nuovo “terrorista canoro italiano” e cioè “terrorista cantista italianista”. Udite ..udite.. chi è il nuovo terrorista internazionale e nemico dell’Ucraina inserito nel libro nero dei più grandi  ricercati internazionali ? Incredibile ma vero è un….cantante italiano, lui è  Albano Carrisi in arte ” Al Bano” da non confondere, per piacere, con “Al Capone” il famoso gangster americano degli anni ‘30. Ebbene accade che il nostro bravissimo cantante italiano, apprezzato in tutto il mondo, ha commesso un crimine e cioè essere semplicemente amico del presidente russo Vladimir Putin e questo, agli ucraini proprio non va bene, non la digeriscono e quindi lo considerano al pari di un terrorista che fanno esplodere le bombe. Vero è che lui con le sue note musicali  fa esplodere le emozioni cantando, ma dargli del terrorista è proprio patetico, ed  è pure folle pensando che trattasi di una cosa seria, magari vorrei esprimermi in termini ancora più ironici, però rischio di offendere i cittadini ucraini che non hanno nessuna responsabilità nelle affermazioni del tutto ridicole di alcuni governanti ucraini. L’amico del mio nemico va bene in guerra non in pace, l’Italia non è in guerra con l’Ucraina o con la Russia anzi, siamo ottimi amici di tutti e due i paesi. Io non entro nel merito né intendo commentare quel che accade all’estero, guardo, osservo e commento in altre sedi e non sui social, però se un argomento tocca ingiustamente un mio connazionale allora mi sento in dovere di difenderlo a spada tratta nel rispetto del mio famoso “campanilismo”. No non ci siamo, “Nel sole” non ha mai fatto danni o ferito qualcuno, anzi ha riempito di gioia il cuore di ogni uomo e donna, la voce straordinariamente unica nel suo genere è un inno alla passione e alla vita e definire “Al Bano un terrorista è un offesa a tutto il genere umano”…Non è possibile coinvolgere gente innocente oppure inserire nomi di artisti italiani che fanno solo il loro lavoro per meri scopi politici…no ..assolutamente. Cari amici ucraini, fate riflettere e riflettete su queste sciocchezze perché non vi portano nessuna utilità e in cambio riceverete solo antipatia e sarcasmo. Ma come vi viene in mente di inserire il nostro amato artista in un contesto terroristico…ma siete andati fuori di cervello ? Attendo pazientemente che cancelliate i nomi degli artisti italiani da quella lista “oscena e vergognosa” altrimenti noi italiani, per ripicca, non verremo in vacanza da voi, come Italiano mi rifiuto di accettare una scelta assurda ed ingiustificatamente discriminatoria e …. soprattutto…ridicola ..un forte abbraccio ad Al Bano…. 12032019

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Albano Carrisi, l’Ucraina lo inserisce nella ‘lista nera’: “È minaccia alla sicurezza nazionale”

Nella black list del ministero della Cultura ci sono 147 persone. Nel dicembre 2017, il cantante pugliese, come spiegò lui stesso, è stato l’unico cantante straniero ad esibirsi durante le celebrazioni per i 100 anni del Kgb, alla presenza del presidente di Vladimir Putin, di cui è un noto sostenitore. Ora l’artista ribadisce: “Non faccio politica, ma se Putin è bravo lo dico”

Albano Carrisi è stato inserito dall’Ucraina nella ‘lista nera’ degli individui considerati una minaccia alla sicurezza nazionale. L’elenco è compilato e aggiornato dal ministero della Cultura in base alle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale dell’Ucraina, dei servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e Radio nazionali. Nella black list ci sono ora 147 persone. Al Bano e Romina Power a partire dagli anni Ottanta e Novanta sono famosi anche in Unione Sovietica. Il cantante pugliese è notoriamente un sostenitore di Vladimir Putin, per il quale non ha mai nascosto le sue simpatie politiche. Nel dicembre 2017, come spiegò lui stesso, è stato l’unico cantante straniero ad esibirsi durante le celebrazioni per i 100 anni del Kgb, alla presenza del presidente russo. “Lo sostengo da tempi non sospetti. È un grande. Ha un senso religioso della vita. Ha il pugno di ferro e non ci vedo nulla di male”, ha dichiarato poco più di un anno fa Al Bano in un’intervista parlando di Putin.  Dopo la decisione del ministero della Cultura ucraino, Al Bano è tornato a ribadire: “Non faccio politica, ma se Putin è bravo lo dico”.

Nei giorni scorsi, l’Ucraina aveva annunciato la sua decisione di non partecipare all’edizione di quest’anno del concorso canoro Eurovision (che si terrà a maggio in Israele) dopo che la cantante più votata e quindi scelta dal broadcaster nazionale Maruv aveva rifiutato di accogliere le richieste imposte dagli organizzatori, fra cui la cancellazione dei concerti che aveva previsto in Russia, e la stessa cosa hanno poi fatto i successivi tre artisti nella classifica.

STOP… TAGLIO DI …”1^ SCELTA”!

STOP… TAGLIO DI …”1^ SCELTA”!

Mutilazioni genitali femminili, in acronimo MGF, a quanto pare in Europa e nel mondo femminile intero non sembra venir considerato un problema da affrontare seriamente con tenacia e ostinazione, infatti vedo manifestazioni e lotte di diverso genere che vanno sempre in direzioni strane, in tanti anni poche volte ha visto le “guerriere femminili” combattere contro l’infibulazione come contro uno stupro, a volte anche consenziente, di attrici famose che rivendicano giustizia per il torto sessuale subito e……contro la loro volontà, Asia Argento, mesi addietro, ne è stata il simbolo di questa insurrezione femminile contro il mondo dello spettacolo lussurioso maschile. Giustissimo ribellarsi contro ogni sopruso, ma ritengo sia anche doveroso difendere chi non può farlo da se, parlo delle donne-bambine di tre o quattro anni alle quali viene rigorosamente inflitta la mutazione dei genitali, vuoi per ideologia criminale, solite tradizioni di stampo satanico o per banale stupidità, il fine comunque non cambia.. menomazione e punto e a capo e vita rovinata ..per sempre.  Purtroppo di queste storie ne accadono tutti i giorni e in diversi paesi, l’ONU è al corrente e cerca di combattere il drammatico fenomeno e a quanto pare, neanche emigrare in paesi occidentali, più evoluti e moderni, serve per modificare il loro pensiero e le loro tradizioni, in barba alla tanto decantata “integrazione”, sempre evocata ma mai riscontrata nei fatti . Arriviamo al 09.03.2019, il tribunale inglese si deve esprimere su una MGF avvenuta nel 2016, a danno di una bimba di tre anni, figlia di una immigrata ugandese, alla quale era stata asportata parte dei genitali femminili, il tutto ovviamente.. ”condito” dalla tradizione .. “secolare…di famiglia”… e dal pieno rispetto del loro pensiero in merito alla mutilazione di genere. La questione finita in tribunale, vede il giudice emettere una sentenza di condanna alla donna ugandese di 37 anni, mamma della bimba di 3 anni, una condanna esemplare ma soprattutto storica, infatti è da oltre un secolo che in Inghilterra  si battono, solo lì però.. aggiungo ..io, per liberarsi dalla piaga delle mutilazioni ai genitali . Particolarmente toccante sono le motivazioni addotte dalla giudice, infatti lei ha detto: «La bambina dovrà portare questo peso per tutta la vita perché sua madre, che doveva proteggerla, ha tradito la sua fiducia». La pm Caroline Carberry ha rincarato la dose ed ha aggiunto che la piccola si è ristabilita ma ovviamente subirà le conseguenze della mutilazione per tutta la vita. In tutta questa orribile vicenda, dobbiamo soffermarci e riflettere attentamente su una questione, qui siamo in Inghilterra, patria della democrazia e libertà, paese di indiscussa civiltà e progresso e ambita da tutti i cittadini del mondo culturale e scientifico, quindi se neanche arrivare in un paese moderno si riesce ad estirpare e cancellare le radici del male come possiamo sperare che tutti quelli che arrivano in Europa abbandonino i loro riti magici, convinzioni e stregonerie varie ? Certo che è un bel problema, perché l’infibulazione è documentata in ben 27 paesi africani, e in una decina in Asia ma la cosa terrificante e impressionante è che in ben sette stati (Egitto, Eritrea, Gibuti, Guinea, Mali, Sierra Leone e Somalia) e nel Nord del Sudan il fenomeno tocca praticamente l’intera popolazione femminile, pari al 100% delle bambine. E’ incredibile, è pazzesco una roba del genere, certo, i problemi non piacciono a nessuno ed in verità.. neanche a me, specie poi, riflettendoci bene, essendo uomo dovrei avere minor sensibilità e coinvolgimento al pari di una donna…. però, a parlarne sono ….solo io, e sempre io… . Donne !…donne!…donne! ..no ..non è arrivato l’arrotino ma… “datevi na mossa” grazie.  11032019

…by…manliominicucci.myblog.it

Londra, madre condannata 11 anni per mutilazioni genitali alla figlia

Per la prima volta in Gran Bretagna finisce in carcere chi infligge questa tortura alle bambine. Esultano le associazioni dei diritti umani: sentenza storico

Londra, madre condannata 11 anni per mutilazioni genitali alla figlia
Il caso

La Corte di Old Bailey ha dichiarato colpevole di questo reato – introdotto in modo specifico nell’ordinamento del Regno – una donna 37enne di origine ugandese accusata di aver infierito nel 2017 sulla propria figlia, di appena 3 anni. La donna, residente nella zona est di Londra, dovrà scontare 11 anni di carcere, più altri due per la diffusione di «immagini oscene e di pornografia estrema».

FERMATE LE… “TERRORISTE FEMMINISTE”

FERMATE LE… “TERRORISTE FEMMINISTE”
La donna è al centro del mondo, così mi pare che dicano e recitino i religiosi di pace ed amore musulmani nei paesi di fede islamica, infatti, riscontro in queste affermazioni religiose ….un fondo di verità, già, lì le donne sono sempre al centro del mondo, ma di quale.. gli islamici non ce lo dicono mai, infatti la festa della donna non viene festeggiata nei paesi islamici e questo nessun giornalista o i tanti benpensanti radical chic occidentali lo evidenziano… già… meglio non parlare delle donne oppresse dai dettami religiosi, meglio tenerle recluse nei loro indumenti a copertura totale, perché così almeno si riescono a reprimere anche i sentimenti di protesta e di ribellione, davvero un abbigliamento utile per tutti gli usi, non c’è che dire. Detto del continuo e volgare silenzio, anche in questa circostanza è calato il silenzio mediatico, nessuno ne ha parlato e nessuno ha detto niente in favore di donne che intendevano festeggiare l’8 Marzo nel centro di Istanbul e far vedere a tutta la Turchia che le donne hanno un ruolo importante nella società e soprattutto “contano”… infatti ora …contano le manganellate che hanno ricevuto dalla polizia turca e senza capirne il perché. Ma quale pericolo può rappresentare per la comunità turca una pacifica manifestazione femminile ? Già.. è proprio difficile capire quale siano i veri motivi…forse perché alla donna islamica non è concesso il diritto di festeggiare una festa al femminile ..forse offende il Corano…forse… ma se così non fosse allora caro presidente Erdogan spiega al mondo intero perché hai fatto picchiare dalla tua polizia delle donne innocenti ? Sono forse delle ” femministe terroriste” ? Lo so che nessuno mi risponderà e sicuramente tanti mi ignoreranno però io porto a conoscenza del mondo intero lo schifo di quel che accade in certi paesi apparentemente rispettosi del genere femminile. In ultimo faccio i “sgraditi complimenti” alle “piccole donnine piemontesi” che si sono riunite per protestare a favore del ….. TAV… però, che gran peccato aver perso l’occasione per solidarizzare con “le sorelle turche”.. che figurone avreste fatto innanzi al mondo intero…e invece schifo assoluto….già… forse…loro…le donne turche… non portano….voti e poltrone…”Piccole donne piemontesi”…che protestano per un qualcosa che forse non conoscono bene e pilotate da alcuni partiti e tacciono sulle manganellate turche, non vi vergognate un po’ …? Che pena che fate….10032019

…by…manliominicucci.myblog.it

8 marzo 201921:00

Turchia, cariche polizia e lacrimogeni a corteo donne per lʼ8 Marzo

Turchia, cariche polizia e lacrimogeni a corteo donne per l'8 Marzo

Momenti di tensione alla manifestazione delle donne per l’8 Marzo a Istanbul. La polizia turca, schierata in assetto antisommossa, ha respinto sul centralissimo viale Istiklal il corteo, diretto verso piazza Taksim. Gli agenti sono intervenuti con diverse cariche e hanno anche usato gas lacrimogeni.

 

EMMENTHAL AL NUOVO SAPORE DI …”VOMITO”…

Bambole impiccate

EMMENTHAL AL NUOVO SAPORE DI …”VOMITO”…

Salve a tutti cari amici, oggi non commenterò, com’è mia consuetudine, un fatto di cronaca recente o di attualità ma intendo narrarvi una di quelle storie, allucinante, incredibile ma vera, che solo ad ascoltarla ti lascia col fiato sospeso ed interdetto nel proferire commenti, incapace di reagire o provare una delle tante emozioni di disprezzo che solitamente ci prendono per via dell’eccessiva cattiveria di un racconto horror. Trattasi dello spaccato di vita di alcuni bambini in età…da asilo, un periodo vissuto nell’assoluta durezza, nella violenza fisica e psicologica che hanno segnato la loro vita di quel tanto che oggi, nel 2019, sono evidenti i segni ereditati da questo crimine efferato per il quale, la carnefice e tutti coloro i quali sapevano non hanno pagato, detto o fatto niente per impedire che si perpetrasse negli anni, nei fatti non hanno neanche pagato il giusto prezzo alla giustizia. Ma andiamo con ordine e cominciamo dall’inizio, siamo nell’anno del signore 1977, presso un asilo comunale di Cisternino (BR- ITALY) c’è una maestra, lei si chiama “Matrèpalmà (nome di fantasia)”, insegna ai bambini la vita in uno strano modo, forse come lei lo ha imparato dai suoi maestri dell’asilo …satanico, o forse è amica di Satana stesso, forse ne condivide il sangue addirittura, lo penso, perché quello che sto per raccontarvi ha un chiaro nesso con la peggior cattiveria mai vista negli anni, sì, …una cattiveria diabolica oserei dire. In quella piccola aula, di pochi metri quadri, ci sono ovviamente tanti bimbi, maschietti e femminucce tra i 4 e 5 anni, a loro tocca subire ogni sorta di angherie, una pressione psicologica continua fatta di minacce e terrore quotidiano che va oltre ogni limite della perfidia. La “brava maestra” era solita minacciare i bimbi di “legarli ad un albero nella foresta nera” se avessero raccontato quel che accadeva all’interno dell’aula-lager, un drammatico ricordo che ancora oggi, nel 2019, pervade la psicologia e la tranquillità di una persona adulta, il suo nome è Sonia (nome di fantasia), ecco quello che lei sentiva ripetersi quotidianamente, poi oltre il solito schiaffetto giornaliero, durante le ore trascorse insieme anziché essere ore di divertimento, apprendimento e giochi vari erano ore all’insegna del terrore con racconti da “fiabe dell’horror”. Il picco della sua diabolicità lo raggiungeva all’ora di pranzo, già… il pasto di mensa è un momento importante, il menù certamente semplice,  nel quali era solito trovarci il formaggio, in particolare l’Emmenthal, ovviamente quello che costa meno, …ovviamente.. che però, a quanto pare, alla piccola Sonia proprio non piaceva e per detto formaggio aveva un’avversione totale, forse perché intollerante o forse perché il particolare gusto la nauseava, ma sta di fatto che puntualmente appena mangiato sistematicamente lo rimetteva. Una bimba di quattro anni che rimette in un contesto scolastico e di fronte alla sua quotidiana carnefice non è piacevole ma imbarazzante, né si può pensare che lei mai si sarebbe sognata di essere capricciosa tale da urtare la suscettibilità ..”del mostro”, anzi, al contrario, a 4 anni si è timorosi e paurosi anche del soffio del vento. Il seguito del vomito ha il solito epilogo, già collaudato per la “divina figlia di Satana”, invece di affrontare il problema e cercare di risolverlo brillantamene cosa faceva ? Senza nessuna remore e pietà, ricordo a tutti che sto parlando di una bimba di 4 anni, la obbligava a rimangiare  il formaggio Emmenthal appena vomitato precedentemente, e questo episodio si è ripetuto per ben tre volte. Qui scattava la molla obbligatoria della omertà, infatti tutti i bimbi erano costretti al silenzio e chi “sgarrava”, raccontando in famiglia quel che accadeva all’interno dell’aula, si vedeva i propri familiari uccisi mentre loro sarebbero stati “legati ad un albero” ….esattamente come i bambolotti della foto postata. Quel che accade in aula deve restare all’interno di questa aula amava ripetere con “garbo terroristico” la “santa donna”. Il premio Nobel per l’educazione la maestra l’ha ottenuto quando ha schiaffeggiato la povera Sonia perché rea di aver fatto il disegno di un giorno al mercato anziché di un giorno di pioggia, già, evidentemente… il sole proprio non le garbava alla “dolce maestra”, lei.. tanto si irritò e la rimproverò a tal punto che alla fine la piccola Sonia per la paura si urinò tra le mutandine, facendola colare tra le sue piccole gambine e non finisce qui, dopo la vergogna della “pipì addosso” la piccolina venne anche debitamente rimproverata dai suoi genitori. Oggi Sonia è adulta, mi racconta e mi confessa che tanti suoi coetanei  e compagni di quell’aula, del 1977 e 1978, che hanno avuto la sfortuna di avere quella maestra …sono diventati… balbuzienti, strano.. davvero strano.. non credo che la città di Cisternino abbia la facile propensione alle balbuzie, penso invece che la devastazione psicologica messa in atto da quella criminale abbia prodotto danni permanenti sui quei ragazzi ora adulti, e credo che per “la sua opera” meritasse un giusto premio “la ottima maestra”, ovvero : la galera. Ciao Sonia, forse tu giustizia, quella vera, non l’avrai mai…forse… però come vedi qualcuno te ne vuol dare un po’, così, giusto perché non la si può far passare liscia ad una criminale, e il ridicolo è che la “brava Matrèpalmà” ha lavorato in quell’asilo per anni, indisturbata e protetta dalle varie giunte e consigli  comunali che si sono succeduti negli anni. Cari sindaci tutti, presenti e passati, non ho idea se voi eravate a conoscenza di questi gravissimi episodi, però vi chiedo :  voi ai vostri figli fareste mangiare “l’Emmenthal al vomito” ? Forse …no…non credo ..però Sonia l’ha mangiato ed oggi sta pagando ancora perché lei vive prigioniera ed ostaggio del suo passato, come purtroppo tanti altri adulti che non conosco.  Ciao Sonia.. come vedi ho mantenuto la mia promessa…ora tutto il mondo sa ..di te… 09032019

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Bambolotto legato

Bambole impiccate

UN 8 MARZO DA …OSPEDALE..!

UN 8 MARZO DA …OSPEDALE..!

Davvero strana e curiosa la vita, a volte persino beffarda….pensate, giusto stamane porgevo a tutte le donne del mondo il mio più cordiale augurio per la splendida giornata riservata alle donne, in occidente, come tutti sappiamo, da decenni  è consuetudine festeggiarlo in diversi modi, chi cena con le amiche, chi lo festeggia in modo singolare ea volte anche discutibili, forse in alcune occasioni anche un po’ ose’…ma quel conta è festeggiarlo, il mondo va così, quindi inutile polemizzare per il modo in cui una donna decide di voler festeggiare la ricorrenza, ognuno lo fa come si sente e desidera. Torniamo un attimo a quel fatidico giorno da ricordare, alla immane tragedia e ricostruiamo i fatti accaduti,  quel giorno, era il 25 di marzo del 1911 e non il famoso giorno “8 di Marzo” come tanti erroneamente credono, perirono, 123 donne e 23 uomini, in totale 146 persone, arse vive nell’incendio di una azienda tessile, la “Triangle Waist Company” di New York, dove trovavano lavoro circa 500 donne ed un centinaio di uomini, loro lavoravano x 60 ore settimanali  e senza nessun diritto e in condizioni inaccettabili, ed erano ricorrenti in quel tempo gli scioperi per ottenere dei diritti sacrosanti. Infatti dopo quella strage l’opinione pubblica si sollevò e il mondo del lavoro cambiò radicalmente. Questo è il vero ricorso storico, quindi c’è chi lo festeggia con spumante e vino c’è chi invece non lo vede come un giorno di festa ma come un giorno di lutto e per solidarietà o per motivi ideologici, sono contrarie a festeggiarlo e lo ricordano come “il giorno della memoria della morte di tante donne”, poi, bisogna anche dire, purtroppo, che ci sono donne che vorrebbero festeggiarlo ma non possono farlo perché indigenti e serenamente se ne restano a casa in famiglia. Questa è vera libertà di opinione e di scelte, e non condivido il parere di chi polemizza con chi ha voglia di trasgredire un giorno dell’anno, ognuno ha il diritto di vederla come vuole… poi fa anche bene alla salute, fisica e  mentale,  fa piacere essere totalmente liberi di manifestare il proprio pensiero e anche… la propria trasgressione tra tante amiche…credo che vada bene lo stesso. Però, come sempre accade c’è qualcuno che rovina proprio la festosa giornata, evidentemente il particolare giorno non ha fatto presa su tutte le donne in quanto, una, ha pensato bene di festeggiarlo e ricordarlo in modo veramente originale e singolare. Sì, pare che per una questione legata ad un uomo conteso, la furiosa gelosia di una rumena ha accoltellato un’altra donna, ovviamente la malcapitata è ora ricoverata in ospedale in prognosi riservata mentre l’accoltellatrice è stata ovviamente arrestata. Riflessione del momento : cercano di inventarsi nuove leggi più severe e nuovi sistemi per tutelare le donne dalla violenza maschile e cosa succede proprio nel “giorno della festa della donna “ ?  Accade un ridicolo dramma …una donna rivale in amore accoltella un’altra donna proprio nel giorno della festa della donna…paradosso dei paradossi.. Non ho parole…solo tanti auguri alle donne e l’invito a divertirvi, mentre alla malcapitata auguro una pronta guarigione. Lei sì che d’ora in poi avrà più di un valido motivo per festeggiare l’8 marzo. 08032019

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Accoltellata per motivi passionali,grave

L’autrice del ferimento è stata bloccata dai Cc nel Foggiano

 © ANSA

(ANSA) – ISCHITELLA (FOGGIA), 08 MAR – Una donna è stata accoltellata all’addome da un’altra donna durante una lite originata, secondo le prime notizie, da motivi passionali. E’ accaduto ad Ischitella, nel Foggiano, nell’androne del palazzo in cui abita la vittima, in corso Umberto.
La donna sarebbe in gravi condizioni ed è ricoverata in prognosi riservata nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Secondo prime informazioni la presunta responsabile del ferimento, una donna di origini romene, è stata portata in caserma per essere interrogata.

RESA DEI CONTI… O RESA DI CONTI .?

RESA DEI CONTI… O RESA DI CONTI ….?
A volte è veramente difficile comprenderne i significati e a cosa si riferiscono certi “ astrusi annunci” di stampo giornalistico, no…non li capisco proprio. Quando si tratta di argomentare sui lavori o provvedimenti inerenti all’attuale governo tutta la stampa nazionale e suoi meravigliosi giornalisti si muovono nella “ jungla delle parole curiose e strane” sbizzarrendosi senza nessun freno inibitore al fine di escogitare e coniare nuovi slogan e frasi ad effetto per sbalordirci e mettere in cattiva luce chi non è gradito alla loro parte politica o al governo di turno che non si condivide. Oppure, tante volte prendono in prestito frasi ad effetto tante amate della sinistra…e cioè come nel caso del link : “resa dei conti”. Mi pregio segnalare a tutti i cronisti della carta stampata che questa frase è stata molto in voga nel partito democratico e utilizzata un’infinità di volte dal Sen. Renzi, all’epoca Presidente del Consiglio, per attaccare la forte opposizione della minoranza del suo partito, sì, giusto per capirci, non si può né si deve prendere in prestito gli slogan utilizzati di casa PD, una casa molto …”malsana”.. Nell’occasione si è fatto anche di peggio utilizzandone uno che è proprio di casa, e  da anni, delle cosche mafiose quando “devono sistemare le faccende” con i ribelli o nemici della loro organizzazione. Sappiamo tutti che i due partiti al governo per loro natura sono diversi, e questo lo si sapeva già dal principio, quindi è ovvio e normale che le vedute politiche siano diverse e contrastanti…e comunque andranno le cose, in futuro si potrà solo parlare di disaccordo ma niente “resa dei conti” e invito i tanti giornalisti ad coniare termini e frasi non offensivi nei confronti degli elettori di quelle forze politiche, sì, perché in Italia chi non vota a sinistra merita lo stesso rispetto dedicato a loro.. perché essere continuamente tacciati di populismo, razzismo, fascismo ed ora anche di mafiosi… sinceramente non lo trovo per niente divertente. Rispetto per chi vota M5S e Lega e per tutti i partiti…punto.. Che modo volgare quanto banale hanno certi giornalisti, dimostrando di essere soggetti di scarsa levatura se si rifugiano sempre dietro slogan di pessimo gusto solo per il piacere di denigrare gratuitamente. Tranquilli cari giornalisti tutti, il governo non cadrà assolutamente, la questione TAV si risolverà brillantemente con una soluzione ad hoc e col dispiacere di tutti i detrattori della “sinistra stampa”. Resa dei conti…attenzione perché  neanche la resa di Conti è contemplata… Rosicate… rosicate. .tanto per i prossimi 20 anni avrete tante possibilità di inventarvi slogan ad effetto…ed rosicare…07032019

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Tav, resa dei conti M5S-Lega col “fantasma” della crisi di governo

Il cantiere della Tav a Saint Martin La Porte

Il cantiere della Tav a Saint Martin La Porte

Roma – Matteo Salvini e Luigi Di Maio arrivano a Palazzo Chigi con l’elmetto in testa, determinati a darsi battaglia a colpi di Sì e di No alla Tav. Ma, nella notte più lunga e drammatica della coalizione gialloverde, si trovano davanti un premier altrettanto deciso a risolvere il più grave contrasto che divide M5S e Lega. Uno scontro che potrebbe anche sfociare nella crisi di governo. Dopo cinque ore di vertice non arriva nessuna decisione sui bandi.

|Tav, pronta un’altra lettera dell’Ue per l’Italia: «A rischio 800 milioni» |Tav, il Governo rischia. Conte blinda Toninelli. Salvini insiste: «Va fatta» |

L’esecutivo prende tempo e chiede un bilaterale con la Francia sui criteri del finanziamento. Prima che i leader si chiudano al primo piano di Palazzo Chigi, gira l’indiscrezione che Conte avrebbe puntato a ricontrattare con Francia e Bruxelles la Torino-Lione e dirottare tutti i fondi per rafforzare e raddoppiare la linea storica del Fréjus, con una consistente riduzione dei costi. Sarebbe la scelta migliore per M5S. Una missione impossibile, una proposta che verrebbe rigettata, non praticabile. Per i leghisti «poco seria».

Conte invece vuole andare fino in fondo e dare una risposta positiva o negativa, entro domani, ben sapendo che questo scontenterebbe Salvini o Di Maio. E proprio a loro dice: «Io prendo la mia decisione sulla base dei dati tecnici che mi avete portato e su ciò che è meglio fare dal punto di vista politico. Dopodiché sta a uno dei due smentirmi». L’avvocato Conte, esperto di diritto amministrativo e civile, sa bene che per fermare la pallina alla casella No, chiedendo alla società italo-francese Telt di non lanciare i bandi per l’Alta velocità, è necessario un pronunciamento del Consiglio dei ministri. E chi voterebbe per fermare l’opera se ne assumerebbe tutte le responsabilità, anche in tribunale per i danni emergenti e il lucro cessante provocati alle società coinvolte.

Nei giorni scorsi era circolata anche un’altra ipotesi: in caso di mancanza di indicazioni chiare, i componenti italiani del consorzio italo-francese potrebbero dare comunque il via libera alle gare e poi dimettersi. Ecco, il governo deve decidere almeno se dare il via libera ai bandi per evitare di perdere i 300 milioni messi a disposizione dall’Europa.

I 5 Stelle sono divisi. Per la sindaca di Torino Appendino in questo modo «si farebbe precipitare la situazione perché sarebbe come dare l’ok alla Tav: meglio valorizzare il Fréjus».

Il vertice di ieri, iniziato alle 19.30 e inoltratosi nella notte, è stato preceduto da un incontro al Viminale convocato da Salvini e al quale erano presenti Giorgetti, il capogruppo Molinari, il viceministro e il sottosegretario alle Infrastrutture Rixi e Siri. I leghisti sono molto preoccupati, pensano che sarà difficile ragionare sui dati tecnici, sui reali costi-benefici perché i 5 Stelle, a loro giudizio, hanno una posizione ideologica di cui Di Maio sarebbe prigioniero. Quindi tutti i tecnici che Di Maio, Toninelli, Salvini e Conte si sono portati dietro all’incontro (21 persone in tutto) potrebbe non servire a prendere una decisione.

Al Viminale, prima di recarsi a Palazzo Chigi il capo del Carroccio ha detto che non vuole rompere con gli alleati, ma ha riconosciuto che «la situazione è al limite della crisi di governo». Salvini ha poi aggiunto: «Di Maio deve tenere in piedi la baracca, capisco le sue difficoltà, ma temo che in questo caso non ci riesca, nelle ultime ore si è irrigidito. Ma io non voglio intestarmi il No con il rischio di subire una procedura europea e di risarcimento danni».

Sondando i 5 stelle, vengono fuori le vere ragioni di questo «irrigidimento» che Salvini imputa a Di Maio. «Se passa il Sì – ha spiegato il vicepremier grillino – si dimette Airola, e sicuramente qualche altro senatore. A quel punto a Palazzo Madama non avremo comunque più i numeri per una maggioranza». Per non parlare di Beppe Grillo, «si scatenerebbe sul blog», i No Tav, «verrebbero sotto casa nostra». «Per noi sarebbe la fine – ha confidato a Salvini – Abbiamo ingoiato tanto per voi. Anche la legittima difesa».

Da Bruxelles intanto arriva un’altra doccia fredda, un’indiscrezione secondo cui la Commissione europea è pronta a inviare una nuova lettera all’Italia per ricordargli che l’eventuale No comporterà la violazione di due regolamenti Ue del 2013 e la perdita di circa800 milioni di cui 300 milioni entro marzo e il resto successivamente.

Per il Carroccio la via d’uscita a questo punto resta il referendum da tenersi in Piemonte. Ma non è possibile farlo subito, come vorrebbe Chiamparino, perché – è stata la valutazione dei leghisti riuniti al Viminale – questo istituto non è previsto nello statuto regionale. Il governatore Chiamparino avrebbe le mani legate.

È stato pure valutato se indire la consultazione da parte del Viminale. Ma ci vuole tempo per studiare come fare (è già al lavoro l’ufficio elettorale del ministero): in ogni caso se ne parlerebbe dopo le europee, magari in autunno il giorno delle elezioni regionali della Emilia Romagna. Tanti i dubbi sulla possibilità di chiudere un accordo nella notte. E resta forte la sensazione che alla fine, a meno di un miracolo di Conte, l’unico esito resti l’implosione finale.

ITALIA COME MOGADISCIO …?

ITALIA COME MOGADISCIO …?Peggio oserei dire, molto peggio, perché se il paese somalo e dilaniato da una guerra civile e religiosa il nostro paese, almeno per il momento, non lo è, ed è incomprensibile ciò che accade ogni giorno, infatti si tocca con mano la pessima qualità di vita dove la personale sicurezza del cittadino oramai è arrivata ad un punto critico. Infatti in questo periodo i “narratori” di cronaca nera vivono “un’poca d’oro” e di gran lavoro per informare adeguatamente i lettori dei giornali e gli spettatori delle emittenti televisive, sì, c’è proprio un gran da fare, infatti ogni santo giorno si assiste per le pubbliche vie ad accoltellamenti di vario genere con spiccato sapore orientale , attentati a persone, colpevoli sicuramente di qualcosa, con armi da fuoco ad imitare quel che accadeva nel Far West due secoli fa, violenze inaudite con annessi stupri alle donne e per finire, vediamo un gran ritorno all’azione delle cosche mafiose, in particolar modo nella vendita “del pizzo”.. per non parlare poi dello spaccio di droga, spaccio che negli ultimi dieci anni ha avuto un incremento “affaristico da far arrossire” anche le più grandi aziende mondiali in termini di fatturato . povera Italia, questo è il risultato di anni di “lavoro ideologico” dei governi precedenti Letta, Renzi e Gentiloni, inutile negare l’evidenza dei fatti.  Certo che la cause vanno anche ricercate nel lassismo dei giudici, incapaci di infliggere pene esemplari ai colpevoli, poi c’è da dire che si è voluto a tutti i costi un’immigrazione sconsiderata che ha fatto arrivare da noi una miriade di delinquenti e altre mafie…già,,, visto che da noi ce ne sono…”poche”…ne avevamo proprio bisogno. In ultimo la crescente delinquenza e frutto anche dei cattivi esempi di persone di fede religiosa che sono arrivati da noi e che ritengono lo stupro alle donne sia legittimo e doveroso applicarlo alle infedeli. Emulare quelle persone a tanti fa comodo anche perché  non vengono mai severamente punite visto che poi vengono puntualmente giustificate. lo stupro né diventata una pratica è alquanto diffusa in Europa nell’ultimo lustro. Male, siamo nuovamente dinanzi ad uno stupro di gruppo è questo sta diventando consuetudine ma la cosa più terrificante è che sta diventando una moda. Spero che qualcuno faccia qualcosa per punire in modo esemplare queste bestie, non è più accettabile che una donna non possa più circolare liberamente in una pubblica via delle nostre città. Esigo immediati provvedimenti e durissima galera per i responsabili. No, non sono cattivo…di più, perché quella ragazza poteva essere mia figlia, una giovane donna alla quale avete tolto la serenità, la gioia della vita stessa e la fiducia nel prossimo. .06032019

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Donna violentata in Circumvesuviana a San Giorgio, fermati tre ragazzi appena maggiorenni: avevano già tentato di abusare di lei

Donna violentata in Circumvesuviana a San Giorgio, fermati tre ragazzi appena maggiorenni: avevano già tentato di abusare di lei

(ansa)

Sono tre italiani del posto, hanno tra i 18 e i 20 anni. Incastrati dalle telecamere di videosorveglianza e dal racconto della vittima. Il sindaco: “Tre animali”

06 marzo 2019

San Giorgio a Cremano. La svolta è arrivata nella notte, dopo l’esame delle telecamere di videosorveglianza: così è scattato il fermo dei tre presunti componenti del branco della Circumvesuviana che ha violentato nell’ascensore della stazione di San Giorgio una ragazza di 24 anni, ieri pomeriggio.
Sono tre ragazzi italiani tra i 18 e i 20 anni, residenti nell’area vesuviana, per i quali è stato emesso un fermo di polizia giudiziaria.  Sono accusati di violenza sessuale di gruppo. Secondo quanto riferito dalla vittima, tre settimane or sono, la ragazza aveva subito un primo tentativo di violenza da parte degli stessi tre giovani che hanno poi abusato di lei mercoledì sera. L’episodio, non denunciato, è avvenuto sempre nella stazione della Circum di San Giorgio a Cremano, dove un amico aveva presentato alla ragazza i tre giovani
Ieri, con il pretesto di chiederle scusa per quel fatto, l’hanno invitata con insistenza a fumare uno spinello in loro compagnia, per poi aggredirla.

Le indagini sono condotte dal commissariato di San Giorgio a Cremano guidato dal dirigente Pasquale Toscano e dalla squadra mobile, sono coordinate dal pool “Fasce deboli” della Procura, diretto dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone. Fondamentali, oltre alle immagini, il racconto e la descrizione fornita della ragazza, originaria di Portici, che aveva già detto agli investigatori di conoscere di vista i suoi tre aggressori, giovani incensurati. Anche per questo motivo non ha avuto paura, ieri, nell’entrare con loro nell’ascensore dove sono avvenuti gli abusi.
Secondo quanto si evince dalle immagini di videosorveglianza, la violenza è avvenuta mentre le porte dell’ascensore, tenuto fermo al piano, si aprivano e si chiudevano. Su disposizione della Procura sono stati sequestrati i cellulari dei tre indagati e sono stati acquisiti i campioni per l’esame del Dna. La brutale aggressione è stata ripresa da una delle telecamere.

Stupro nella Circumvesuviana di Napoli, il presidente della società: “Non possiamo mettere polizia negli ascensori”

in riproduzione….

Gli agenti avevano trovato la 24enne rannicchiata in un angolo della stazione, sotto shock, in lacrime e con i vestiti strappati. Giunta in ospedale, la vittima ha raccontato di aver incontrato un conoscente prima di entrare in stazione. Lui le aveva presentato tre ragazzi che, come la vittima, stavano andando a prendere un treno. Dunque la ragazza sarebbe entrata in ascensore parlando con i suoi violentatori. Rapida l’indagine degli agenti che hanno lavorato senza sosta tutta la notte. Intanto la 24enne è stata dimessa dalla clinica Villa Betania ed è tornata a casa.

La città è rimasta scossa dalla brutalità dell’episodio, alle 20 ci sarà una mobilitazione davanti alla stazione Circum: cittadini e istituzioni si fermeranno lì con candele rosse. Ad annunciare la notizia dei tre fermi sui social network è stato il sindaco Giorgio Zinno. “Ieri pomeriggio una ragazza è stata assalita e violentata nella circumvesuviana – ha scritto – Una notizia che ha creato sgomento e paura in tutti noi. Ho sentito subito il dirigente Toscano che ha iniziato insieme agli uomini del commissariato locale una ricerca spasmodica dei criminali. Impossibile pensare che un crimine del genere avvenga nella nostra città, ancora più impensabile che nessuno veda. Grazie alla collaborazione immediata dell’Eav e del suo presidente Umberto de Gregorio , che ha collocato telecamere di sicurezza lungo tutti i percorsi della stazione avendo la responsabilità del luogo, la polizia ha potuto verificare l’accaduto e iniziare la ricerca. La bravura degli agenti coinvolti e la loro perseveranza durante tutta la notte hanno fatto sì che si arrivasse a trovare i probabili colpevoli e ad effettuare il fermo di tre persone”.

Si avranno maggiori notizie delle indagini nel corso della giornata. “Ma è fondamentale sapere – prosegue Zinno – che la nostra città oggi si sveglia consapevole che i mostri esistono, ma che qui vengono immediatamente presi e buttati in cella. La nostra città, come tutte, può essere colpita da balordi che agiscono contro l’essere umano, ma si sappia che qui non ci si ferma mai finché chi delinque non viene punito. Un caldo e commosso grazie va a tutti gli uomini che nella notte hanno lavorato per darci un buon risveglio. Siamo ancora scossi dalla notizia, ma fiduciosi sempre più nella azione della Polizia di Stato sul nostro territorio”.Scrive un post su Facebook anche il presidente dell’Eav Umberto De Gregorio: “Li hanno presi, grazie alla nostre telecamere, al nostro personale, alle forze dell’ordine”
I sindaci incontrano la famiglia della vittima.

I sindaci di Portici, Vincenzo Cuomo, e di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, sono stati oggi in visita ai familiari della giovane vittima, Si è trattato di un colloquio riservato con i genitori nel corso del quale, oltre alla solidarietà delle due città, i sindaci hanno assicurato immediata e ampia disponibilità per fornire ogni forma di sostegno alla giovane e ai suoi congiunti per tutto quello che servirà ad attenuare le conseguenze del trauma subito. Nell’immediato i sindaci hanno messo a disposizione della famiglia il supporto legale necessario in questa prima fase.