RESA DEI CONTI… O RESA DI CONTI .?

RESA DEI CONTI… O RESA DI CONTI ….?
A volte è veramente difficile comprenderne i significati e a cosa si riferiscono certi “ astrusi annunci” di stampo giornalistico, no…non li capisco proprio. Quando si tratta di argomentare sui lavori o provvedimenti inerenti all’attuale governo tutta la stampa nazionale e suoi meravigliosi giornalisti si muovono nella “ jungla delle parole curiose e strane” sbizzarrendosi senza nessun freno inibitore al fine di escogitare e coniare nuovi slogan e frasi ad effetto per sbalordirci e mettere in cattiva luce chi non è gradito alla loro parte politica o al governo di turno che non si condivide. Oppure, tante volte prendono in prestito frasi ad effetto tante amate della sinistra…e cioè come nel caso del link : “resa dei conti”. Mi pregio segnalare a tutti i cronisti della carta stampata che questa frase è stata molto in voga nel partito democratico e utilizzata un’infinità di volte dal Sen. Renzi, all’epoca Presidente del Consiglio, per attaccare la forte opposizione della minoranza del suo partito, sì, giusto per capirci, non si può né si deve prendere in prestito gli slogan utilizzati di casa PD, una casa molto …”malsana”.. Nell’occasione si è fatto anche di peggio utilizzandone uno che è proprio di casa, e  da anni, delle cosche mafiose quando “devono sistemare le faccende” con i ribelli o nemici della loro organizzazione. Sappiamo tutti che i due partiti al governo per loro natura sono diversi, e questo lo si sapeva già dal principio, quindi è ovvio e normale che le vedute politiche siano diverse e contrastanti…e comunque andranno le cose, in futuro si potrà solo parlare di disaccordo ma niente “resa dei conti” e invito i tanti giornalisti ad coniare termini e frasi non offensivi nei confronti degli elettori di quelle forze politiche, sì, perché in Italia chi non vota a sinistra merita lo stesso rispetto dedicato a loro.. perché essere continuamente tacciati di populismo, razzismo, fascismo ed ora anche di mafiosi… sinceramente non lo trovo per niente divertente. Rispetto per chi vota M5S e Lega e per tutti i partiti…punto.. Che modo volgare quanto banale hanno certi giornalisti, dimostrando di essere soggetti di scarsa levatura se si rifugiano sempre dietro slogan di pessimo gusto solo per il piacere di denigrare gratuitamente. Tranquilli cari giornalisti tutti, il governo non cadrà assolutamente, la questione TAV si risolverà brillantemente con una soluzione ad hoc e col dispiacere di tutti i detrattori della “sinistra stampa”. Resa dei conti…attenzione perché  neanche la resa di Conti è contemplata… Rosicate… rosicate. .tanto per i prossimi 20 anni avrete tante possibilità di inventarvi slogan ad effetto…ed rosicare…07032019

…by… manliominicucci.myblog.it

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Tav, resa dei conti M5S-Lega col “fantasma” della crisi di governo

Il cantiere della Tav a Saint Martin La Porte

Il cantiere della Tav a Saint Martin La Porte

Roma – Matteo Salvini e Luigi Di Maio arrivano a Palazzo Chigi con l’elmetto in testa, determinati a darsi battaglia a colpi di Sì e di No alla Tav. Ma, nella notte più lunga e drammatica della coalizione gialloverde, si trovano davanti un premier altrettanto deciso a risolvere il più grave contrasto che divide M5S e Lega. Uno scontro che potrebbe anche sfociare nella crisi di governo. Dopo cinque ore di vertice non arriva nessuna decisione sui bandi.

|Tav, pronta un’altra lettera dell’Ue per l’Italia: «A rischio 800 milioni» |Tav, il Governo rischia. Conte blinda Toninelli. Salvini insiste: «Va fatta» |

L’esecutivo prende tempo e chiede un bilaterale con la Francia sui criteri del finanziamento. Prima che i leader si chiudano al primo piano di Palazzo Chigi, gira l’indiscrezione che Conte avrebbe puntato a ricontrattare con Francia e Bruxelles la Torino-Lione e dirottare tutti i fondi per rafforzare e raddoppiare la linea storica del Fréjus, con una consistente riduzione dei costi. Sarebbe la scelta migliore per M5S. Una missione impossibile, una proposta che verrebbe rigettata, non praticabile. Per i leghisti «poco seria».

Conte invece vuole andare fino in fondo e dare una risposta positiva o negativa, entro domani, ben sapendo che questo scontenterebbe Salvini o Di Maio. E proprio a loro dice: «Io prendo la mia decisione sulla base dei dati tecnici che mi avete portato e su ciò che è meglio fare dal punto di vista politico. Dopodiché sta a uno dei due smentirmi». L’avvocato Conte, esperto di diritto amministrativo e civile, sa bene che per fermare la pallina alla casella No, chiedendo alla società italo-francese Telt di non lanciare i bandi per l’Alta velocità, è necessario un pronunciamento del Consiglio dei ministri. E chi voterebbe per fermare l’opera se ne assumerebbe tutte le responsabilità, anche in tribunale per i danni emergenti e il lucro cessante provocati alle società coinvolte.

Nei giorni scorsi era circolata anche un’altra ipotesi: in caso di mancanza di indicazioni chiare, i componenti italiani del consorzio italo-francese potrebbero dare comunque il via libera alle gare e poi dimettersi. Ecco, il governo deve decidere almeno se dare il via libera ai bandi per evitare di perdere i 300 milioni messi a disposizione dall’Europa.

I 5 Stelle sono divisi. Per la sindaca di Torino Appendino in questo modo «si farebbe precipitare la situazione perché sarebbe come dare l’ok alla Tav: meglio valorizzare il Fréjus».

Il vertice di ieri, iniziato alle 19.30 e inoltratosi nella notte, è stato preceduto da un incontro al Viminale convocato da Salvini e al quale erano presenti Giorgetti, il capogruppo Molinari, il viceministro e il sottosegretario alle Infrastrutture Rixi e Siri. I leghisti sono molto preoccupati, pensano che sarà difficile ragionare sui dati tecnici, sui reali costi-benefici perché i 5 Stelle, a loro giudizio, hanno una posizione ideologica di cui Di Maio sarebbe prigioniero. Quindi tutti i tecnici che Di Maio, Toninelli, Salvini e Conte si sono portati dietro all’incontro (21 persone in tutto) potrebbe non servire a prendere una decisione.

Al Viminale, prima di recarsi a Palazzo Chigi il capo del Carroccio ha detto che non vuole rompere con gli alleati, ma ha riconosciuto che «la situazione è al limite della crisi di governo». Salvini ha poi aggiunto: «Di Maio deve tenere in piedi la baracca, capisco le sue difficoltà, ma temo che in questo caso non ci riesca, nelle ultime ore si è irrigidito. Ma io non voglio intestarmi il No con il rischio di subire una procedura europea e di risarcimento danni».

Sondando i 5 stelle, vengono fuori le vere ragioni di questo «irrigidimento» che Salvini imputa a Di Maio. «Se passa il Sì – ha spiegato il vicepremier grillino – si dimette Airola, e sicuramente qualche altro senatore. A quel punto a Palazzo Madama non avremo comunque più i numeri per una maggioranza». Per non parlare di Beppe Grillo, «si scatenerebbe sul blog», i No Tav, «verrebbero sotto casa nostra». «Per noi sarebbe la fine – ha confidato a Salvini – Abbiamo ingoiato tanto per voi. Anche la legittima difesa».

Da Bruxelles intanto arriva un’altra doccia fredda, un’indiscrezione secondo cui la Commissione europea è pronta a inviare una nuova lettera all’Italia per ricordargli che l’eventuale No comporterà la violazione di due regolamenti Ue del 2013 e la perdita di circa800 milioni di cui 300 milioni entro marzo e il resto successivamente.

Per il Carroccio la via d’uscita a questo punto resta il referendum da tenersi in Piemonte. Ma non è possibile farlo subito, come vorrebbe Chiamparino, perché – è stata la valutazione dei leghisti riuniti al Viminale – questo istituto non è previsto nello statuto regionale. Il governatore Chiamparino avrebbe le mani legate.

È stato pure valutato se indire la consultazione da parte del Viminale. Ma ci vuole tempo per studiare come fare (è già al lavoro l’ufficio elettorale del ministero): in ogni caso se ne parlerebbe dopo le europee, magari in autunno il giorno delle elezioni regionali della Emilia Romagna. Tanti i dubbi sulla possibilità di chiudere un accordo nella notte. E resta forte la sensazione che alla fine, a meno di un miracolo di Conte, l’unico esito resti l’implosione finale.

RESA DEI CONTI… O RESA DI CONTI .?ultima modifica: 2019-03-07T15:57:33+01:00da manlio22ldc
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