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LA MAGIA DELLE PAROLE…!

LA MAGIA DELLE PAROLE…!

Le parole sono molto importanti, di per se la parola serve per comunicare ma se detta bene e con un fine ben preciso può diventare un’arma pericolosa, può condizionare la mente umana e far fare alle persone quel che si vuole, penso a gesti inconsulti, azioni irrazionali ed ingiustificabili, ma soprattutto può portare alla violenza fisica se questa riesce ad insinuarsi nei comparti dove risiedono i neuroni. C’è chi ha usato la violenza per il fine della  liberazione di una terra o di un popolo, c’è chi l’ha fatta per arricchirsi, c’è chi ha fatto e fa le guerre per la religione, c’è chi uccide solo perché gli è stato detto di farlo e perché è giusto o inculcato nella mente di essere superiore ad altri esseri umani. Tutte queste breve descrizioni come vediamo ruotano intorno alle parole, tutti le utilizzano ed usano la violenza spropositata ma poi cercano di mitigarla, di camuffarla o di nasconderla come fanno i prestigiatori. E’ l’opera d’arte terrena, quella di far sparire i veri significati e voltare a proprio favore con le parole fatti deplorevoli e crimini efferati di cui il genere umano dovrebbe vergognarsi e di questo oggi voglio occuparmi.  Prendo in esame tutte le magie dell’informazione, nazionale ed estera, per dimostrare quanto nella storia sia stata manovrata, falsata e deformata l’informazione globale specie quando è prezzolata dai potenti o da interessi religiosi. Andiamo subito agli esempi pratici: le crociate indette dai vari papa avevano il fine di liberare Gerusalemme, una città occupata con la forza dagli islamici che non avevano nessun diritto, oggi siamo al punto che grazie alla distorta informazione e ai dollari arabi, gli islamici sono diventati le vittime. Con le stesse motivazioni, e non si capisce il perché, ammazzano e massacrano gente non musulmana solo perché gli è stato detto di farlo, la stampa mondiale chiama questi terroristi in diversi modi, prima li definiva solo estremisti radicali, poi terroristi radicalizzati, poi jihadisti, ora li definiscono terroristi islamisti…ridicolo, il termine islamista ha altro significato e non può essere associato al terrorismo, trasformazione delle parole per nascondere la natura dell’islam che è incompatibile con noi occidentali quanto con gli ebrei, ma ci vogliono plasmare le menti con le parole e convincerci che è possibile farlo infatti, non ho mai sentito chiamarli “militanti di moschee”. Il comunismo è per sua stessa natura un’ideologia dittatoriale, dittatura del popolo la si definisce, però la stampa non cita mai il termine dittatura associandola al comunismo né di semplice dittatura, come avviene oggi per la Cina, il Vietnam, Cuba e Corea del Nord e ora anche il Venezuela, questa è la grande magia della trasformazione delle parole nella storia contemporanea del mondo intero . Omissione della parola e la magia è rappresentata dal conio di nuove parole tipo : se dei comunisti terroristi uccidono degli oppositori allora si “dirà che sono compagni che sbagliano”, se i comunisti sfasciano le città e mettono a ferro e fuoco i beni dei cittadini senza motivo, allora si chiameranno “antagonisti, black bloc”, oppure semplicemente “ ragazzi dei centri sociali” ma mai si usa il termine “delinquenti comunisti”. Se avviene una violenza ad una donna, tipo uno stupro, assisteremo a questo tipo di trasformazione, se immigrato, si cercherà di far prevalere la condizione di disagio dello stupratore, omettendo di evidenziare l’idea politica o religiosa di appartenenza e le sue origini, se ha una famiglia o una moglie e dei figli  e suoi precedenti penali. Ora valutiamo l’opposto e cioè la trasformazione delle parole quando queste servono a portare “acqua al proprio mulino”.. Se avviene un piccolo scontro tra militanti di destra e di sinistra, senza conoscere bene le cause e le  colpe di chi ha iniziato, allora le parole che si usano sono le peggiori e le ricorrenti contro una parte ben precisa, fascisti, razzisti e populisti e quant’altro, tutte le parole si usano e si utilizzano per suscitare sdegno e sollevare il disprezzo verso colui o coloro che non fanno parte del colore politico dell’informazione voluta. Un po’ come fanno i dittatori in tempo di regime dove i giornali scrivono quel che piace al dittatore.  Ora i terroristi urbani si chiamano “black bloc” che stanno distruggendo due cose, la prima è la rivolta dei Gilet Gialli e la seconda è la città di Parigi, però un dubbio pervade la mia povera mente e cioè :  ma non è che i “delinquenti urbani” sono manovrati da chi vuole creare caos e in questo momento distruggere gli anti Macron ? Il sospetto è concreto, perché questi delinquenti mettono in pratica la loro violenza sempre nei momenti di crisi politiche ai governanti del momento con evidente fastidio di riflesso alle lobby mondiali, certo, poi è facile attribuire le colpe e far crescere il dissenso verso la vera protesta usando poi le giuste parole nei disastri che loro combinano. A mio avviso i “Gilet Gialli” dovrebbero allontanarli,  e anche con la forza se necessario, perché quelli giocano a favore di Macron, infatti non ho mai capito chi li paga per fare tutti quegli spostamenti in giro per l’Europa che sono certamente molto costosi… . Misteri delle lobby finanziarie…direi.  02052019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

A protestor walks through a cloud of tear gas during a May Day demonstration in Paris, Wednesday, May 1, 2019. French authorities announced tight security measures for May Day demonstrations, with the interior minister saying there was a risk that "radical activists" could join anti-government yellow vest protesters and union workers in the streets of Paris and across the country. (ANSA/AP Photo/Kamil Zihnioglu) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved]

Primo Maggio, black bloc e gilet gialli a Parigi: scontri con la polizia. Il sindacato annulla discorso: “Repressione inaudita”

MONDO
Tra i provocatori anche molti black bloc, circa duemila. Gli agenti hanno risposto con l’uso di gas lacrimogeni. La prefettura ha reso noto che i fermi sono finora stati 288. Il segretario generale del sindacato Cgt (sinistra comunista), Philippe Martinez, ha dovuto rinunciare al punto stampa previsto alla partenza del corteo perché proprio in quel momento imperversavano gli scontri fra gilet, black bloc e polizia. Ferito un poliziotto

Disordini a Montparnasse ancora prima della partenza ufficiale del corteo dei sindacati al quale si aggiungono centinaia di gilet gialli. Alcuni manifestanti hanno cominciato a lanciare sassi e oggetti verso la polizia. Tra i provocatori anche molti black bloc, circa duemila. Gli agenti hanno risposto con l’uso di gas lacrimogeni.  Inseguimenti e cariche si sono registrate nelle vie adiacenti del XIV arroondissement. I fermati, secondo la prefettura, sono stati 288 alle 15, mentre i controlli preventivi effettuati dalle forze dell’ordine sono stati 12.500.

Il segretario lascia corteo tra gli scontri – Il segretario generale del sindacato Cgt (sinistra comunista), Philippe Martinez, ha dovuto rinunciare al punto stampa previsto alla partenza del corteo perché proprio in quel momento imperversavano gli scontri fra gilet gialli e black bloc da una parte e polizia dall’altro. Martinez si è trovato sotto una pioggia di lacrimogeni della polizia e di oggetti lanciati dai manifestanti. Un lacrimogeno ha colpito il pallone aerostatico con la grande sigla Cgt che si staglia al di sopra della testa del corteo ed è ricaduto a pochi metri da Martinez, che ha rinviato la conferenza stampa annullando anche il discorso con il quale avrebbe dovuto lanciare il corteo. Secondo Bfmtv, Martinez ha deciso di lasciare la manifestazione.

Il sindacato: “Da polizia repressione inaudita” –  Il sindacato ha poi diffuso un comunicato per denunciare “una repressione inaudita, indiscriminata e senza discernimentodopo atti di violenza di alcuni”. “. I nostri compagni, e il nostro segretario, si sono visti piovere gas lacrimogeni e granate assordanti”, continua il sindacato. Secondo il quale “lo scenario in corso, scandaloso e mai visto prima, è inammissibile nella nostra democrazia. Questa situazione è in contrasto con le numerose mobilitazioni di salariati, privati del lavoro e pensionati, che hanno avuto luogo stamattina nella calma in oltre 240 manifestazioni”. Il sindacato unitario Fsu che rappresenta in gran parte la funzione pubblica e gli insegnanti, ha abbandonato il corteo, partito alle 14:30 in un’atmosfera che – dopo gli scontri – è tornata calma. Alla fine della manifestazione, però, i poliziotti sono tornati a scontrarsi con i gilet e i black bloc. Un poliziotto è stato ferito sul boulevard de l’Hopital dove scontri fra casseur e agenti sono in corso da una mezz’ora. I pompieri sono dovuti intervenire per spegnere un principio d’incendio in un’agenzia bancaria. Nel frattempo il corteo del sindacato prosegue nella calma il suo percorso verso place de l’Italie

Black bloc nella capitale, fermi già in mattinata – A Besancon, nell’est del paese, da una manifestazione si sono staccati circa 200 gilet gialli che – secondo la radio France Info – hanno tentato di fare irruzione nel commissariato principale della città, ma sono stati respinti. Il clima di tensione ai cortei del Primo maggio era ampiamente previsto a causa della partecipazione dei gilet gialli alle manifestazioni. La preoccupazione era legata anche all’arrivo nella capitale di gruppi nutriti di black bloc. Già in mattinata sono state fermate 35 persone, molto prima che la manifestazione prendesse il via da Montparnasse, in direzione di place d’Italie. In particolare, sono state arrestate 3 persone, una donna spagnola e due uomini tedeschi, sorpresi a manipolare una tanica di benzina. In macchina avevano un coltello, una fionda, due bombole di gas, altre due taniche di carburante, un bidone di acetone e due chili di zucchero, il tutto insieme ad una mappa con l’itinerario della manifestazione.

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RINGRAZIAMENTO ATIPICO…

RINGRAZIAMENTO ATIPICO…

Il presidente del Venezuela, Maduro, oggi in un video alla nazione, in compagnia dei suoi amici di partito e ministri vari, ha ringraziato tutte le forze armate e il popolo venezuelano dichiarando quanto segue : <<  “Voglio congratularmi con voi Forze Armate per l’atteggiamento fermo, leale, valoroso e di enorme saggezza. Ringrazio tutto il popolo venezuelano  per il suo valore, coraggio e coscienza di fronte a questo tentativo di colpo di Stato frustrato, avete dimostrato che un popolo mobilitato è garanzia di tranquillità per la Patria >>. In definitiva, il democratico e civilissimo “presidente Maduro” ringrazia i militari per……… l’uso della violenza contro il suo popolo, cioè, non ho ben capito la manovra, il popolo scende in piazza per cacciarlo protestando e lui invece di accogliere le lagnanze e cercare di capire e risolvere il problema gli spedisce contro i blindati che provocano 60 feriti tra i manifestanti stessi, qui qualcosa non mi torna,  lui anziché disperarsi per i feriti e capire di dover andar via perché non più desiderato cosa fa ?  Ringrazia, forse ringrazia i militari che hanno picchiato il “suo popolo” o ringrazia l’autista del blindato che ha volutamente investito i manifestanti, oppure ringrazia proprio il popolo che è stato picchiato…? E’ da capire, poi, sarebbe bello anche capire perché lo ringrazia il popolo, forse per i digiuni di questi ultimi anni, o forse per la morte di centinaia di venezuelani deceduti per mancanza di medicinali  oppure… forse ringrazia i tre milioni (3.000.000) di venezuelani scappati all’estero per non morire di fame? Certo che è proprio un esempio di uomo meraviglioso il presidente Maduro, che peccato non averlo in Italia uno come lui al governo, chissà come sarebbero felici tutti i radical chic e compagni di sinistra che lo difendono a  spada tratta o non commentano mai le questioni venezuelani e le ignorano perché credo …forse.. sono vicende scomode per la sinistra italiana.. Immaginate per un attimo cosa accadrebbe in Italia in una identica situazione, me li vedo già chiusi in casa i nostri radical sinistroidi  e a non protestare e a condannare, a farlo sicuramente si lede l’immagine del potere socialista, ma pronti invece a condannare, come fanno sempre, il popolo che si ribella dalla fame e dalla povertà…magari in tutti i talk show televisivi e magari urlando in TV che il popolo che si ribella è ..”populista e fascista”…non mi meraviglierei, anzi ora li vedo tutti gioiosi e felici per la vittoria socialista in Spagna… che paradosso epocale… Oddio, anche noi quando abbiamo avuto il governo di sinistra dal 2012 al 2017 abbiamo avuto qualcosa come oltre 700 imprenditori morti suicida nel quinquennio e creati cinque milioni (5.000.000) di posti di ….povertà, e nonostante ciò i radical urlano desiderosi di tornare al potere, quindi niente di nuovo in casa socialità …vessare e malmenare il popolo è consuetudine, basta andare nei paesi socialisti e toccare con mano il loro “modus operandi” presente e passato. Però in tutto il socialismo reale, come sempre accade, qualcuno sfugge alle regole e son sempre loro, i dittatori come  Maduro per esempio, loro…. non hanno problemi, si curano, anche all’estero se necessario, si nutrono abbondantemente  e vivono come sovrani però, si professano uomini del  “..socialismo”…esattamente come i nostri radical chic, vivono da sovrani ma predicano il socialismo ..e voi ci trovate differenze nei raffronti ? 01052019

 …by…manliominicucci.myblog.it

epa07539127 A handout photo made available by the press office of Miraflores shows Venezuelan President Nicolas Maduro speaking during an address transmitted on the mandatory radio and television station, in Caracas, Venezuela, 30 April 2019. Maduro denied that he intended to abandon power and take refuge in Cuba, as said by US Secretary of State, Mike Pompeo.  EPA/MIRAFLORES PRESS HANDOUT HANDOUT/EDITORIAL USE ONLY/NO SALES HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Venezuela, i blindati di Maduro investono la folla: una persona resta a terra

MELODRAMMA DI UNO STUPRO.

MELODRAMMA DI UNO STUPRO.

ATTO PRIMO : LO STUPRO

Lo stupro si è consumato circa tre settimane orsono e se ne ha notizia solo il 29 di Aprile e non se ne comprendono le ragioni di tale ritardo. Gli stupratori, nel numero di due, vengono descritti con dovizia di particolari, di giovane età, 19 e 21 anni, appartenenti a un gruppo politico di estrema destra, uno di loro con precedenti legati a violenza di anni fa ed è anche un consigliere comunale , mentre del secondo si conoscono solo le generalità e nient’altro. La notizia viene data in “pompa magna” sulle prime pagine di tutti i giornali ed è la prima notizia in assoluto, con esaustivi servizi filmati, da tutte le emittenti televisive compresa la Rai, di cui Tg3 ne è la massima rappresentazione.

ATTO SECONDO : UNA SANA INFORMAZIONE

Nel servizio filmato di mamma Rai, TG3 delle 14,30,  viene anche mostrata un’intervista ad un giornalista di Repubblica, per la precisione lui non so cosa abbia a che fare con la vicenda stupro ma gli viene concessa l’opportunità di esternare e rilasciare un racconto sulla sua vita del momento, quello di essere stato minacciato da estremisti di destra e che ora fruisce della protezione della polizia. Il servizio dello stupro associato all’intervista del giornalista minacciato dura quasi cinque minuti….. davvero tanto per un servizio televisivo ma l’informazione reclama i suoi….diritti…sarà, ma intanto lo paghiamo noi…il servizio.

ATTO TERZO : IL CANTO

Dopo il servizio video si ritorna in studio e la conduttrice del telegiornale ci informa che il presidente del Lazio, e non il segretario del PD, si costituirà parte civile nell’immediato processo contro i due stupratori perché, a suo dire, è inaccettabile che accadono queste cose in un …paese civile. Già, vien da chiedere : è invece civile quando gli stupri sono di origine immigrata ? Qualcosa non torna.

ATTO QUARTO : NON SPUTARE IN ARIA CHE ….

Quindi per uno  stupro di due ragazzini con una donna adulta, e senza morte per fortuna, abbiamo un quadro completo dei due giovani criminali, le generalità e la cittadinanza degli stupratori, l’età precisa e i loro precedenti, il colore della pelle, l’appartenenza al colore politico e la loro posizione politica. Molto bene, la precisione e la correttezza dell’informazione è d’obbligo in certi casi e mi compiaccio che sia così, ma perché non è la stessa in altre occasioni ? Già, spiegate al popolo televisivo italiano perché quando sono state stuprate altre donne italiane omettete di dire che sono immigrati, il colore della pelle, la loro religione e perché quando hanno “avuto regalata la cittadinanza italiana” nascondete la provenienza con frasi di circostanza tipo : cittadino italiano di origine……? Poi, come mai per stupri compiuti dagli immigrati a volte l’informazione viene solo menzionata con una breve nota o addirittura taciuta e mai diffusa adeguatamente come si conviene e come è accaduto in questi giorni per quello dei due ragazzi di estrema destra ? E come mai il segretario del PD con tutti gli esponenti di sinistra non si sono sentiti offesi in tal modo e in dovere di rilasciare le stesse dichiarazioni di sdegno per le altre donne stuprate e in particolare per Desiree Mariottini, la ragazza di 16 anni, stuprata e massacrata dopo essere stata drogata da un gruppo di immigrati clandestini e già… dimenticata ?

ATTO QUINTO : RIFLESSIONE

Riflessione del momento : consto con profondo rammarico che quando si trattano reati anche banali ma legati agli italiani, vedo la stampa e media muoversi con offensive mediatiche senza precedenti, mentre quando si tratta di immigrati che compiono crimini efferati si tende sempre a minimizzare e nessuno si sente indignato, avvilito né scandalizzato tanto da essere sollecitato a indire una manifestazione di solidarietà verso le vittime e a chiedere l’immediata espulsione dal nostro territorio gli immigrati che nelle loro convinzioni ideologiche e religiose hanno lo stupro e violenze varie sulle donne . No, non vedo tutto questo.

ATTO FINALE

Perché due pesi e due misure ?  Devo pensare che forse gli stupri dei migranti sono effetti collaterali accettabili nel contesto dell’immigrazione forzata? O forse gli stupri ad opera dei musulmani e malati mentali di varie nazionalità sono diversi da quello dei due estremisti di destra e tollerabili ? Perché si continua a fare un’informazione ipocrita e di parte simile a quella pei peggiori regimi totalitari ? Questo “modus operandi” della stampa è proprio una vergogna inaccettabile per un  paese civile, moderno e democratico.  30042019

…by… manliominicucci.myblog.it

 

Stupro di Viterbo, i due giovani di CasaPound contro la vittima: “Lei era consenziente”. Ma i video li inchiodano

Da sinistra Riccardo Licci e Francesco Chiricozzi: sono i due esponenti di CasaPound di Viterbo accusati di violenza sessuale

casap

Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci hanno risposto al giudice durante l’interrogatorio di garanzia. Nei filmati la “prova del braccio” sulla donna di 36 anni stordita e inerme. La vittima: “Io li odio”. Il legale: “L’hanno massacrata”

Hanno negato la violenza sessuale e sostenuto che fosse un “rapporto consenziente”. Si sono difesi così davanti al gup Francesco Chiricozzi, consigliere comunale di Casapound di Vallerano (Viterbo) e Riccardo Licci altro esponente dell’associazione di estrema destra, arrestati lunedì per lo stupro di una donna di 36 anni nel pub ‘Old Manners’ di Viterbo, locale diventato sede privata di CasaPound e di cui i due avevano le chiavi. “I nostri assistiti hanno risposto alle domande del giudice e ricostruito i fatti in maniera diversa rispetto a quanto detto dalla persona offesa”, hanno affermato gli avvocati Domenico Gorziglia e Marco Mazzatosta, difensori dei due giovani che oggi hanno risposto alle domande del gup Rita Cialoni durante l’interrogatorio di garanzia. Secondo i loro legali i due “sono molto provati e sotto shock, sono due ragazzi di vent’anni travolti da questa situazione”.
Ma il legale della vittima rispedisce la ricostruzione al mittente e ribadisce che la vittima conferma la sua versione dei fatti: “Ma quale rapporto consenziente. Spiegatemi allora come fa ad essere piena di lividi e con un occhio nero. La verità è che l’hanno massacrata, ha preso un sacco di botte ed è svenuta”, ha spiegato l’avvocato Franco Taurchini. Al legale la donna ha raccontato di aver conosciuto i due ragazzi in un pub e di non averli mai visti prima. “Poi quando le hanno proposto di andare in un altro locale, lei ha accettato, le sembravano persone per bene”. Ma una volta all’Old Manners le cose sono cambiate. “Ci siamo seduti ad un tavolo a bere e chiacchierare – ha raccontato la donna al legale – poi uno di loro si è alzato ed è andato a prendere altro da bere. Avevo chiesto una birra ma mi hanno portato qualcos’altro. Poco dopo uno di loro mi ha colpita con un pugno sull’occhio e sono svenuta. Poi non ricordo più nulla”. Quello che è avvenuto dopo lo raccontano i video in mano agli inquirenti. “Si è risvegliata nel suo letto – dice ancora l’avvocato – e non sa neanche come ci sia arrivata”. E la vittima dice di loro: “Li odio”

E’ persona già nota alla Digos, Francesco Chiricozzi, non solo per la sua nomina a consigliere comunale a Vallerano, ma perché, ancora minorenne, insieme ad altri due picchiò selvaggiamente con una cinghia un ragazzino che aveva prendere in giro Cp sulla bacheca Fb. La scorsa notte la sua ferocia non si è smentita davanti a una donna e il video dello stupro girato con il telefonino ha fatto inorridire anche gli inquirenti. La prova più schiacciante della violenza è proprio in uno dei video trovati dagli inquirenti nei cellulari dei due giovani. Un film dell’orrore che comincia con il corpo di una donna steso in terra al centro del circolo Old Manners, che non dà segni di vita. Uno dei due le alza un braccio e mentre i secondi corrono sul display del cellulare e il braccio ricade giù, a dimostrazione del fatto che il pugno che le avevano sferrato sul volto, l’aveva stordita, aveva sortito l’effetto sperato. Quindi, una volta appurato che la donna non poteva reagire, la spogliano, anche loro si denudano e, a turno, abusano di lei. E tutto avviene dopo averla fatta ubriacare, dopo averle teso la trappola dell’invito a una festa e dopo averla colpita con un cazzotto in pieno volto quando lei aveva rifiutato le loro attenzioni.

Era stata la donna, ancora sotto shock, a recarsi, la mattina del 12 aprile, al pronto soccorso e a raccontare la violenza subita nella notte. L’avevano ingannata, per convincerla a seguirli le avevano detto che nel locale c’era una festa tra camerati e lei, simpatizzante, ci aveva creduto. Invece era un tranello, ha cercato di reagire, l’hanno colpita e poi ha subito uno stupro violento, durato almeno un paio d’ore. E proprio i filmati trovati nei telefonini dei due indagati sono stati determinanti per la richiesta dell’arresto.

 

MORTI SUL LAVORO !

indonesia

MORTI SUL LAVORO !

È argomento di questi giorni, in Italia si muore ancora troppo facilmente durante lo svolgimento del proprio lavoro, già, tutti sappiamo quanto può essere pericoloso il lavoro fisico, estenuante e faticoso, con l’elevato rischio di procurarsi ferite o addirittura  perderci la vita sono cause di un’altissima probabilità nel mondo d’oggi. Nel mondo di ieri…. le piramidi d’Egitto, il Colosseo di Roma, tanto per citare le più famose costruzioni del mondo, hanno registrato un costo di vite umane in centinaia di migliaia di lavoratori, all’epoca più correttamente chiamati schiavi ma nessuno si preoccupava per loro…infatti che vuoi che valga la vita di ..”uno schiavo”. Per non dimenticare i morti nelle miniere, impossibile fare un calcolo preciso in millenni di storia ma il lavoro reclama le sue vittime è sembra essere una rigida regola alla quale non ci si può sottrarre nessun paese perché il “mercato” ha le sue esigenze, pretese e priorità e poco importa se si lavora in un ambiento malsano e a rischio tumori come l’ex ILVA di Taranto….il business prima di tutto.  Neanche l’islamico paese indonesiano si esime da questa regola, anche lui ha pagato un prezzo salato in occasione delle ultime e faticose… consultazioni elettorali.. del 17 Aprile ultimo scorso, il costo è di 272 vittime e ben 1.878.. malati…uno strazio senza precedenti da “libro dei Guinness” solo che…. non capisco come facciano delle schede elettorali ad ammazzare 272 scrutatori e fare ammalare quasi 2.000 persone. Evidentemente le schede aperte forse …dico forse…contengono ricina o polvere similare  e quindi andavano prima pulite con qualche acido o purificate medianti i “raggi anti- kriptonite”.., per chi non lo sapesse, la kriptonite è un minerale fantascientifico da film che fa star  male… Superman. Già, perché è complicato capirlo, infatti in Italia e nei paesi occidentale non si è mai verificato, salvo che qualcuno sia morto per un infarto o un ictus, un morto tra gli scrutinatori…sino ad oggi non mi risulta. Sicuramente in Indonesia la vita e la  morte dei “bravi musulmani” deve essere diversa dalla nostra e le cause saranno ovviamente differenti e riconducibili a chissà quale strana combinazione. E va bene così, anzi va male.. pazienza, condoglianze alle 272 famiglie e un augurio di pronta guarigione ai malati… in ultimo, “partorisco” per l’occasione, la mia solita riflessione sui misteri del profondo oriente…però attendo sviluppi e demando ai posteri le considerazioni.. 29042019

…by… manliominicucci.myblog.it

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Elezioni in Indonesia: 272 scrutatori sono morti per fatica nel contare i voti, 1.878 si sono ammalatiindonesia28/04/2019 alle ore 16:20

In Indonesia 272 scrutatori sono morti per la fatica, contando i voti delle elezioni dello scorso 17 aprile. Lo scrive la Bbc citando il portavoce della Commissione per le elezioni generali (Kpu), Arief Priyo Susanto. Secondo quest’ultimo, inoltre, altri 1.878 dei 7 milioni che hanno lavorato nella gigantesca macchina delle elezioni si sono ammalati per l’eccessivo affaticamento.  Per la prima volta il Paese, anche per risparmiare, aveva raggruppato le elezioni presidenziali con le legislative e le regionali: in totale negli oltre 800mila seggi allestiti si è recato l’80 per cento dei 193 milioni di elettori. Numeri importanti che apparentemente hanno avuto effetti sugli scrutatori che, al contrario dei dipendenti pubblici, non vengono sottoposti a visite mediche prima dell’impegnativo sforzo, che consisteva anche in lavoro notturno. La commissione elettorale dell’Indonesia prevede di risarcire le famiglie dei deceduti con 36 milioni di rupie, poco più di 2.200 euro, l’equivalente a una paga di un anno al salario minimo, secondo il Nikkei Asian Review. I critici accusano il governo di non essere stato prudente nel combinare le elezioni e creare aspettative non realistiche per il personale temporaneo.  Finora entrambi i principali candidati, il presidente Joko Widodo (che dovrebbe essere in vantaggio) e l’oppositore Prabowo Subianto, hanno dichiarato la vittoria. La Commissione concluderà il conteggio dei voti e annuncerà i vincitori delle elezioni presidenziali e parlamentari il prossimo 22 maggio.

 

MORTI SUL LAVORO !

indonesia

MORTI SUL LAVORO !

È argomento di questi giorni, in Italia si muore ancora troppo facilmente durante lo svolgimento del proprio lavoro, già, tutti sappiamo quanto può essere pericoloso il lavoro fisico, estenuante e faticoso, con l’elevato rischio di procurarsi ferite o addirittura  perderci la vita sono cause di un’altissima probabilità nel mondo d’oggi. Nel mondo di ieri…. le piramidi d’Egitto, il Colosseo di Roma, tanto per citare le più famose costruzioni del mondo, hanno registrato un costo di vite umane in centinaia di migliaia di lavoratori, all’epoca più correttamente chiamati schiavi ma nessuno si preoccupava per loro…infatti che vuoi che valga la vita di ..”uno schiavo”. Per non dimenticare i morti nelle miniere, impossibile fare un calcolo preciso in millenni di storia ma il lavoro reclama le sue vittime è sembra essere una rigida regola alla quale non ci si può sottrarre nessun paese perché il “mercato” ha le sue esigenze, pretese e priorità e poco importa se si lavora in un ambiento malsano e a rischio tumori come l’ex ILVA di Taranto….il business prima di tutto.  Neanche l’islamico paese indonesiano si esime da questa regola, anche lui ha pagato un prezzo salato in occasione delle ultime e faticose… consultazioni elettorali.. del 17 Aprile ultimo scorso, il costo è di 272 vittime e ben 1.878.. malati…uno strazio senza precedenti da “libro dei Guinness” solo che…. non capisco come facciano delle schede elettorali ad ammazzare 272 scrutatori e fare ammalare quasi 2.000 persone. Evidentemente le schede aperte forse …dico forse…contengono ricina o polvere similare  e quindi andavano prima pulite con qualche acido o purificate medianti i “raggi anti- kriptonite”.., per chi non lo sapesse, la kriptonite è un minerale fantascientifico da film che fa star  male… Superman. Già, perché è complicato capirlo, infatti in Italia e nei paesi occidentale non si è mai verificato, salvo che qualcuno sia morto per un infarto o un ictus, un morto tra gli scrutinatori…sino ad oggi non mi risulta. Sicuramente in Indonesia la vita e la  morte dei “bravi musulmani” deve essere diversa dalla nostra e le cause saranno ovviamente differenti e riconducibili a chissà quale strana combinazione. E va bene così, anzi va male.. pazienza, condoglianze alle 272 famiglie e un augurio di pronta guarigione ai malati… in ultimo, “partorisco” per l’occasione, la mia solita riflessione sui misteri del profondo oriente…però attendo sviluppi e demando ai posteri le considerazioni.. 29042019

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Elezioni in Indonesia: 272 scrutatori sono morti per fatica nel contare i voti, 1.878 si sono ammalati

 

Ultima modifica il 28/04/2019 alle ore 16:20

In Indonesia 272 scrutatori sono morti per la fatica, contando i voti delle elezioni dello scorso 17 aprile. Lo scrive la Bbc citando il portavoce della Commissione per le elezioni generali (Kpu), Arief Priyo Susanto. Secondo quest’ultimo, inoltre, altri 1.878 dei 7 milioni che hanno lavorato nella gigantesca macchina delle elezioni si sono ammalati per l’eccessivo affaticamento.  Per la prima volta il Paese, anche per risparmiare, aveva raggruppato le elezioni presidenziali con le legislative e le regionali: in totale negli oltre 800mila seggi allestiti si è recato l’80 per cento dei 193 milioni di elettori. Numeri importanti che apparentemente hanno avuto effetti sugli scrutatori che, al contrario dei dipendenti pubblici, non vengono sottoposti a visite mediche prima dell’impegnativo sforzo, che consisteva anche in lavoro notturno. La commissione elettorale dell’Indonesia prevede di risarcire le famiglie dei deceduti con 36 milioni di rupie, poco più di 2.200 euro, l’equivalente a una paga di un anno al salario minimo, secondo il Nikkei Asian Review. I critici accusano il governo di non essere stato prudente nel combinare le elezioni e creare aspettative non realistiche per il personale temporaneo.  Finora entrambi i principali candidati, il presidente Joko Widodo (che dovrebbe essere in vantaggio) e l’oppositore Prabowo Subianto, hanno dichiarato la vittoria. La Commissione concluderà il conteggio dei voti e annuncerà i vincitori delle elezioni presidenziali e parlamentari il prossimo 22 maggio.

 

SOLDI IN CAMBIO DI VIOLENZA…

SOLDI IN CAMBIO DI VIOLENZA…

“Caro Saviano”, se continui a far soldi con film, telefilm e libri dove metti in evidenza la violenza delle armi e il denaro che gira nel mondo della malavita, è quasi normale , mi vien da dire, che gli  spettatori più giovani dei tuoi film poi mettano in pratica una parte delle scene di violenza e degli insegnamenti ricevuti involontariamente dal film . Se vuoi denunciare e combattere  la camorra con profitto allora scendi  in politica, ti fai votare da tutta la sinistra e poi  magari ci  fai il… ministro …dell’interno, sì, come il ministro attuale e da te definito “buffone”,  l’unico ministero che si occupa di queste cose nella pratica e non nelle fiction. Ovviamente essendo un  vero esperto in materia, poi in verità mi sono sempre chiesto come fai ad essere un esperto se non sei mai stato un camorrista, quindi ti sarà più facile agire e così combatti mafia, camorra, n’ndrangheta e sacra corona unita senza più pericoli  e cosa più importante non rischi di vedere giovani galvanizzati dai tuoi film, perché vedi, tu ci fai tantissimi soldi ma quello che trasferisci nella mente dei giovani di strada e disagiati mentalmente è una profonda ammirazione verso la delinquenza e l’arte della malavita organizzata…forse tu non ci avevi …pensato . Tu non lo sai, ma anni addietro, quando in Italia ci fu il boom  dei film orientali di arti marziali, Bruce Lee ne era l’attore più famoso, non immagini neanche quanti ragazzi si picchiavano all’uscita dei cinema in emulazione ai combattenti del film appena visto e quanti di loro hanno poi intrapreso e imparato le arti marziali, evidentemente non riesci a capire che la medaglia ha sempre due facce,  la prima è tinta del verde dollaro e la seconda del sangue degli innocenti come quello del link. Anche il famoso commissario Cattaneo in La Piovra , nei telefilm a puntate di “mamma RAI”,  ha lavorato per ben 17 anni in TV eppure nel mezzo ci sono state le morti di Falcone e Borsellino e la mafia è ancora bella in piedi e attiva più che mai.  Allora, senti a me, scrivi novelle e fiabe per i bimbi che è meglio… e lascia stare questi argomenti che sono per adulti e non per te.. che in fondo non portano da nessuna parte anzi combinano solo guai e tanti soldi a te.. 28042019

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Accoltellato attore ‘Paranza bambini’

Era in compagnia di un amico, per lui 20 giorni di prognosi

(ANSA) – NAPOLI, 28 APR – L’attore Artem Tkachuk, tra i protagonisti del film ‘La Paranza dei bambini’ di Claudio Giovannesi, tratto dal bestseller di Roberto Saviano, è stato accoltellato la scorsa notte mentre si trovava nella zona dei ‘baretti’ di Chiaia, a Napoli. Il 18enne era in compagnia di un amico di 21 anni, in via Calabritto, quando è stato avvicinato da un gruppetto di giovani. Uno di loro gli ha chiesto: ‘Sei del Rione Traiano?’ e poi lo ha colpito con un coltello. L’attore è stato trasportato all’ospedale Loreto Mare, per lui una prognosi di 20 giorni. L’amico 21enne è stato colpito a calci e pugni.
epa07364474 Actor Artem Tkachuk attends the press conference of 'Piranhas' (La Paranza dei Bambini) during the 69th annual Berlin Film Festival, in Berlin, Germany, 12 February 2019. The movie is presented in the Official Competition at the Berlinale that runs from 07 to 17 February.  EPA/ADAM BERRY

TOP SECRET ……!

TOP SECRET ……!
Quello che in questa ennesima allucinante vicenda di tentato stupro e odiosa violenza dei “soliti noti” a danno di una giovane coppia, non musulmana e italiana, è il vergognoso silenzio dei media, un episodio di gravità inaudita che viene volutamente relegato ad un’informazione di second’ordine, così, giusto per accontentare qualcuno della città di Carpi che è al corrente della questione e possa dire ad amici e parenti di averne sentito parlare in TV. Raccontare che una campionessa italiana di arti marziali è stata aggredita da alcuni immigrati non è una notizia che può fare piacere al nostro presidente della Repubblica o a sua santità Francesco e ovviamente fa molto male agli autori e responsabili dell’immigrazione incontrollata nonché accaniti sostenitori. Come per esempio ho ascoltato, sul TG 3 di oggi, che anche alcuni italiani avrebbero fatto parte del branco…. informazione che non risponde al vero, così giusto per sviare l’attenzione dal vero problema che è oramai è sempre il solito e cioè : che i migranti africani di voglia di integrarsi e lavorare proprio non ne hanno. Riscontrare un tipo d’informazione che omette è pari a quella dei regimi socialisti ed è qualcosa che io traduco in una sola parola : “dittatura”. Certo, da troppi anni i media ci raccontano quel che vogliono e ci abituano a vivere secondo i loro schemi, ci fanno parlare come vogliono e ci fanno mangiare come il mercato impone, ci dicono pure come dobbiamo curarci e vivere e fare … l’amore. Omettere una corretta informazione è un crimine che tanti giornalisti dovrebbero denunciare e invece non lo fanno, rendendosi complici di un sistema ben congeniato e oleato ogni giorno dalla sinistra politica. Dispiace tantissimo vedere stampa e TV asservita ai poteri forti e alle lobby finanziare e ai magnati arabi, un’informazione che essendo pilotata ad arte tra un po’ ci indicherà pure la giusta postura da adottare nella fase di …”evacuazione delle feci”.. Che schifo fanno poi le organizzazioni femminili, nessuno di loro ha manifestato solidarietà alla campionessa che sino a prova contraria è una… donna.. forse… penso …che se si fosse trattato di una lesbica avremmo avuto manifestazioni e concerti musicali per le vie cittadine…e tanta solidarietà in TV nei talk show della D’Urso o della Merlino… già.. loro lo avrebbero sicuramente fatto… Tantissimi auguri Rossella, anche se non ho il piacere di conoscerti sappi che ti ammiro infinitamente… magari tutte le donne avessero le tue …”palle”. Auguri anche al giovane fidanzato. 28042019

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Carpi, campionessa arti marziali reagisce alla folle aggressione del branco e salva anche il fidanzato: il loro racconto

 

Otto contro due, pestaggio brutale anche a bottigliate: fratture e trauma cranico. Ma lei ne blocca uno in fuga e la rissa continua all’ospedale

di MARCELLO RADIGHIERI

23 aprile 2019

Carpi

BOLOGNA – In (almeno) otto contro due, senza alcun motivo evidente. Il branco contro una coppietta che stava solo rientrando a casa: sono saltati loro addosso all’improvviso, li hanno pestati a sangue e, non paghi, hanno pure infierito. E chissà come sarebbe finita, se una di quei “due” non fosse stata Rossella Setti, educatrice cinofila e, soprattutto, ex campionessa di Muay Thai.
È anche grazie agli anni vissuti da atleta di arti marziali – il Muay Thai è una disciplina di combattimento, e nel 2011 la 29enne si è anche aggiudicata la cintura come campionessa italiana – che Rossella è riuscita a tenere a bada il branco, a difendere sé stessa e il proprio ragazzo e, alla fine, a bloccare uno degli aggressori in fuga. “Se ci fosse stato qualcun altro al mio posto non so come sarebbe andata – racconta a Repubblica – probabilmente non si sarebbero fermati e avrebbero pestato a morte entrambi”.Ma andiamo con ordine. Riavvolgiamo il nastro e torniamo alla notte di follia vissuta a Carpi tra venerdì e sabato. Rossella e il fidanzato – Mattia Polisena, fotografo specializzato nella post-produzione – stavano rincasando intorno alle 3 di mattina dopo una serata passata al Mattatoio, locale nel centro della cittadina emiliana. “Casa nostra è lì vicino, facciamo spesso quel percorso e non abbiamo mai avuto problemi. Lungo la strada c’è sempre qualcuno, quindi non ci siamo insospettiti quando abbiamo visto quel gruppo di ragazzi”.
Già, il branco. Almeno otto giovani, probabilmente di origine nordafricana, tra i 20 e i 23 anni. “Per rincasare dovevamo passare in mezzo a questo gruppetto. E loro, senza dire nulla, ci hanno subito messo le mani addosso”. Il movente non è chiaro, e l’aggressione non sembra avere una spiegazione, soprattutto per la sua brutalità. “Una gara a chi era più violento – hanno raccontato Mattia e Rossella alla Gazzetta di Modena – il classico atteggiamento di chi vuole fare vedere che è più brutale al resto del braco”. “Non è chiaro se hanno visto un’iPhone o se volevano attaccare briga senza una ragione – conferma Rossella a Repubblica – Fatto sta che ce li siamo ritrovati addosso”.
In breve la situazione è precipitata. Mattia è stato subito colpito violentemente ed è caduto a terra privo di sensi, ma gli aggressori hanno continuato ad accanirsi sul suo corpo. “Lo colpivano in faccia con dei calci. Lui non ha escoriazioni sulle braccia, segno che non ha tentato di proteggersi”. Rossella, nel frattempo, si è difesa con calci e pugni: “Ne ho colpiti un bel po’, cercando anche di toglierli da Mattia. Poi si sono coalizzati tutti su di me, mi hanno immobilizzato colpendomi ripetutamente sul capo con pugni. Infine mi hanno spaccato la bottiglia di vetro in testa. Sono dei vigliacchi”.
Il trambusto ha attirato l’attenzione di un amico della coppia, che si è provato ad avvicinare al luogo del pestaggio. “Uno degli aggressori però lo ha minacciato con una bottiglia di vetro, così il nostro amico è tornato dentro il locale per spargere la voce e chiamare le forze dell’ordine”.
Quando ha sentito le sirene delle volanti, Rossella era a terra. “A quel punto sono fuggiti, ma io sono riuscita a rialzarmi e a saltare addosso a uno di loro”. L’aggressore, un tunisino di 20 anni pregiudicato e che aveva violato l’obbligo di dimora, è stato così immobilizzato e poi preso in custodia dagli agenti, che lo hanno arrestato e portato in carcere.
Rossella e Mattia, invece, si sono ritrovati in una pozza di sangue. “Ero poco cosciente in quel momento, so che ci hanno portato dell’acqua. Dopo un po’ è arrivata un’ambulanza e siamo stati portati al Pronto Soccorso di Carpi”. Entrambi sono stati già dimessi, ma porteranno i segni di quella notte ancora a lungo. Rossella, infatti, ne è uscita con “solo” un trauma cranico e facciale, mentre a Mattia è andata peggio: frattura multipla alla mascella e al naso, per poco non ha rischiato di perdere l’occhio, per un mese non potrà mangiare cibi solidi o soffiarsi il naso e per almeno due non potrà lavorare (danno non da poco, essendo libero professionista). Il tutto, poi, condito da vari ematomi, abrasioni e contusioni al fianco e al volto.
Proprio all’ospedale, poi, si è consumato il finale più amaro dell’intera vicenda. Al Pronto Soccorso, infatti, si sarebbero recati anche due presunti aggressori: “I nostri amici e parenti hanno incontrato questi individui palesemente coinvolti nell’episodio. Loro ovviamente hanno dichiarato il falso, dicendo di essersi picchiati tra di loro e accusando i nostri familiari di essere razzisti. Li hanno anche minacciati con frasi del tipo: «Vi tagliamo la gola», «Vi veniamo a prendere»”.
Nei prossimi giorni la coppia dovrebbe incontrare il sindaco di Carpi, Alberto Belelli. Ma già da ora lancia un appello per rintracciare tutti i responsabili: “Chiediamo che sia messa in campo qualsiasi azione per trovare gli altri aggressori. E che ci siano risarciti i danni”. Anche perché, conclude Rossella, “se ci fosse stato qualcun altro al mio posto non so come sarebbe finita. Anche un palestrato, ad esempio, non so come se la sarebbe cavata: perché quello che ti danno in più le arti marziali è l’allenamento mentale per stare in mezzo a tutti quei colpi”.

 

 

RELIGIONE DI PACE… ?

RELIGIONE DI PACE… ?
Non sembra arrestarsi la spirale di violenza che ha colpito il paese isolano, altro ” gratuito massacro ” a seguito di un blitz della polizia in un covo di terroristi, legato a certe convinzioni religiose, che non trovano spazio nella logica e razionalità delle cose, tenere in casa esplosivo ed armi ed oggetti di guerra in presenza di bambini dove vivono, mangiano e dormono quotidianamente è una follia senza nessuna giustificazione e inaccettabile da mente umana. Forse noi occidentali siamo veramente tanto distanti, anni luce oserei dire, da questa gente e dal loro scarso livello di civiltà raggiunto e pensare di integrarli nei nostri contesti sociali mi pare un azzardo e una pia illusione, credo che la tanta decantata integrazione con elementi di questo genere proprio pare essere utopia pura…e aggiungo che sono anni che predico in tal senso. Non possiamo esimerci dal constatare che per questi individui la vita di un essere umano è al pari di… nulla ….del niente, quel che conta è l’obiettivo finale da raggiungere a tutti i costi ovvero la sottomissione alla religione islamica a tutti i costi e da raggiungere con l’arma del terrore. Allora, riflettiamo su quello che accade intorno a noi, sia in occidente che in questo momento nello Sri Lanka, e non dobbiamo aver paura a dire che quella non è una religione ma una vera dottrina, proprio di una setta assetata di vite umane…. senza nessun rispetto. No, non si può accettare che quindici persone muoiano in questo modo per difendere un ideale settario…che paradossalmente in occidente viene rifiutato e condannato da mille anni e più, no…no… questo è un ritorno all’antico fatto di schiavi e padroni, dove gli schiavi dovremmo essere noi occidentali e i padroni quelli che ci dovranno sottomettere. Sono anni che urlo sul pericolo religioso islamico, incompatibile con i nostri criteri di vita occidentale e perfettamente anticostituzionale . Che vogliamo di più, abbiamo tutti gli elementi per poterla mettere al bando e dichiararla illegale ma noi ci preoccupiamo di…. togliere la residenza a Mussolini… o qualche residuato dell’epoca fascista. Non riesco a comprendere perché non si faccia quadrato e si intervenga in maniera costruttiva a risolvere il problema islamico. La società occidentale è in pericolo, il Belgio, l’Olanda, la Svezia e l’Inghilterra già sono tristi realtà islamiche dove la “sharia” vige e la fa da padrona. Vogliamo questo ? Se si , continuiamo così… che andiamo benissimo…. 27042019

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Sri Lanka, 15 corpi in casa dopo un blitz

Scontro tra esercito e miliziani, sei bambini tra i morti

© ANSA/EPA

epa07524928 Security stand gaurd at Madampe cemetery in Colombo, Sri Lanka, 24 April 2019. According to police, at least 359 people were killed and hundreds more injured in a coordinated series of blasts during the Easter Sunday service at churches and hotels in Sri Lanka on 21 April 2019.  EPA/M.A. PUSHPA KUMARA

Redazione ANSACOLOMBO

27 aprile 2019

Le forze di sicurezza dello Sri Lanka hanno trovato 15 cadaveri, tra cui quelli di sei bambini, dopo che miliziani legati agli attentati di Pasqua hanno aperto il fuoco e fatto detonare esplosivi durante un’incursione dell’esercito nella loro casa nell’est del paese.

Paura nello Sri Lanka, trovati esplosivi e bandiere Isis

La sparatoria è iniziata ieri sera dopo una soffiata della polizia ai soldati su una presunto covo di miliziani vicino alla città di Sammanthurai. Il governo dello Sri Lanka ha promesso un’azione rapida per catturare i terroristi ancora in libertà. Il presidente Maithripala Sirisena ha detto che 140 persone sono state identificate come aventi legami con l’Isis. “Un’importante operazione di ricerca è stata intrapresa – ha detto Sirisena – e ogni casa del paese sarà controllata”.

“MACEDONIA MECCANICA”

“MACEDONIA MECCANICA”

Tanti anni fa ebbi il… “dispiacere di assistere alla visione” di  uno dei film più famosi della cinematografia mondiale, “Arancia Meccanica” di Stanley Kubrick , il film, epocale, narrava la storia di un gruppo di ragazzi nella civilissima Londra del 1980. Alex è il capo di un quartetto di giovani teppisti che trascorrono le loro giornate “nell’esercizio di efferate violenze e stupri” dopo essersi drogati. A farne le spese sono un mendicante barbaramente picchiato, una banda rivale fatta a pezzi, una ragazza di strada violentata e infine uno scrittore, massacrato di botte fino a procurargli una paralisi agli arti, mentre sua moglie, di cui abusano sessualmente, morirà qualche tempo dopo. Scontenti per il suo dispotismo, i compagni, allorché uccide una ninfomane, lo colpiscono e lo lasciano nelle mani della polizia. Condannato a 14 anni di reclusione, il giovane si finge mite e ottiene, dopo due anni, di venire sottoposto ad una specie di lavaggio del cervello, un trattamento di condizionamento al bene mediante nausea per il male. Rimesso in libertà, dopo essere diventato remissivo e pacifico, sono gli altri ora ad essere violenti con lui: la famiglia lo respinge, due suoi amici, divenuti poliziotti, lo seviziano, lo scrittore sua vittima cerca di farlo impazzire. Dopo un tentativo di suicidio, viene ricoverato a spese dello Stato in una clinica, dove gli verrà restituita la sua.. “primitiva fisionomia”. La visone di questo film e soprattutto la trama è sconvolgente quanto in apparenza possa sembrare divertente…già, infatti in quegli anni questi risvolti drammatici erano impensabili, nessuno si sognava di entrare in casa altrui per compiere crimini né si sognavano di stuprare una donna in strada né di malmenare un mendicante o un povero disabile. Incredibile a dirlo ma nonostante le nostre precedenti lagnanze a cielo aperto, in quegli anni, il nostro paese era molto più civile di quanto lo sia oggi ed in effetti il film era visto più come una pellicola di fantascienza che di una improbabile realtà ed invece, devo ammettere che l’autore del libro, Anthony Burgess che lo scrisse nel lontano 1962, aveva visto giusto e previsto con largo anticipo quella che sarebbe stata la società del futuro, come anche i singolari e curiosi risvolti legali e medici fanno molto riflettere, riscontrando soprattutto quanto sia d’attualità la fase conclusiva del film riguardo al capo banda… E’ incredibile che ci siano tanta analogie col presente, sembra un libro scritto oggi e non 57 anni fa, ma il crimine di Manduria consumato e conclusosi con la morte di un povero uomo innocente e sofferente è realtà, dura e drammatica realtà che sta a testimoniare il fallimento della società italiana, troppe campagne di liberalizzazione a tutto e anche all’impossibile hanno sortito questi “meravigliosi frutti”, non c’è più rispetto per niente e per nessuno…oramai ognuno vive la propria vita indipendentemente da quella degli altri…credo che alcuni…forse.. saranno felici per l’esito raggiunto.. già…, oramai siamo all’anarchia giovanile vera a propria con l’ovvia soddisfazione di centri sociali e sinistri politici.  Colpire un disabile con vere e proprie offensive terroristiche e sino alla morte non ha scusanti né giustificazioni di sorta e qual siano i provvedimenti  che si adotteranno contro di loro successivamente, credo che giunti a questo punto saranno inutili, perché oramai la violenze e i crimini “viaggiano in rete” e la rete non la fermi più. Forse abbiamo toccato il fondo di un mondo virtuale dove il sensazionalismo conta più dell’essere umano e della sua vita o integrità. Non ho idea dove si potrà arrivare ma ogni giorno che passa vedo sempre più ipocrisia, soprattutto da quelli che stanno in TV da mattina e sera e non capiscono che lanciano messaggi privi di valori e privi di rispetto…no.. no .. loro sono bravi solo a coniare slogan e questi sono i risultati…piaccia o non piaccia io racconto quel che vedo.. Peccato, nella terra del vino Primitivo oggi, quei “piccoli delinquenti” hanno dimostrato che di primitivo non c’è solo il vino…e che l’arancia ha fatto notevoli progressi, ora è più assortita, ..è diventata “macedonia meccanica”.. Le più sentite condoglianze ai parenti e l’auspicio che i “piccoli delinquenti” paghino severamente il loro bullismo .  26042019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

Segregato in casa e picchiato a morte da baby-gang

Indagati 14 giovanissimi,trasmettevano video sevizie su Whatsapp

Lo avrebbero segregato in casa per giorni, seviziandolo e picchiandolo fino alla morte. Per questo 14 giovanissimi, 12 minorenni e due maggiorenni, sono indagati in relazione alla morte di un 66enne di Manduria, nel Tarantino, deceduto tre giorni fa in seguito al ricovero in ospedale, dopo essere stato trovato dagli agenti di polizia legato ad una sedia in casa. Al vaglio degli investigatori anche alcuni video delle sevizie che la baby-gang avrebbe condiviso in chat su Whatsapp.

L’uomo, secondo quanto riferito dalla polizia ad alcuni quotidiani locali, ha subito una serie di assalti nella sua abitazione da parte del branco di ragazzi che lo avrebbero aggredito, rapinato e bullizzato. L’anziano, che soffriva di disagio psichico, era stato costretto a rinchiudersi in casa e a non alimentarsi per giorni. Gli agenti del locale Commissariato il 6 aprile scorso, su segnalazione di alcuni vicini, sono intervenuti nell’appartamento e hanno trovato il 66enne seduto su una sedia dalla quale probabilmente non si muoveva da giorni.

Nei video, diffusi tramite Whatsapp, i giovani si sarebbero ripresi mentre sottoponevano la vittima a violenze con calci, pugni e bastoni. Le procure, quella dei minori e quella ordinaria, indagano per i reati di omicidio preterintenzionale, stalking, lesioni personali, rapina, violazione di domicilio e danneggiamento. La vittima nei giorni scorsi stata sottoposta a due interventi per suturare una perforazione gastrica e per una emorragia intestinale.

La polizia nel luogo dove un senegalese di 26 anni ieri ha aggredito due poliziotti a Torino al grido di 'Allah akbar', 22 aprile 2019.
ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

ADORATORI O FEDELI…DEI PARTIGIANI ?

ADORATORI O FEDELI…DEI PARTIGIANI ?
Oggi è il 25 Aprile, data importante per la libertà e democrazia in Italia, infatti oggi ricorre l’anniversario del giorno della liberazione dell’invasore di lingua germanica che aveva preso il potere militare nel nostro paese dopo l’armistizio e resa pattuito con le forze anglo-americane nell’8 settembre 1943. Il giorno viene sempre ricordato con enfasi dai politici e ne capisco anche il motivo, ma un giorno di festa non deve essere un’opportunità per rifare sempre i soliti discorsi, noiosi e stucchevoli, con le classiche pantomime da sceneggiate teatrali , vedere gente che nulla ha avuto a che fare con la resistenza o combattuto per la libertà occupare posti di pubblica visibilità al fine di strumentalizzare le cerimonie per un certo colore politico francamente mi irrita un po’, vedere gente che non ha più di 90 anni atteggiarsi ad eroi della resistenza fa un po’ ridere specie se dopo si scopre che quei signori prendono anche soldi dallo stato e perché mai poi…? E’ ovvio che la resistenza sia stata pilotata per tanti anni per profitti vari ma dobbiamo anche ricordarci che la libertà individuale, di stampa, di parola e di pensiero va difesa strenuamente sempre e a tutti i costi. Tuttavia devo dire che come al solito tra il predicare e razzolare c’è sempre molta differenza infatti oggi, a distanza di 74 anni, quella libertà conquistata col sangue l’abbiamo persa unitamente ai nostri costumi, abitudini e fede. Ascoltare oggi il nostro “amato presidente della repubblica” , link sottostante, Sergio Mattarella è stato un piacere, solo che non ho per niente riscontrato la stessa veemenza spontaneità e sincerità di espressione in altro contesto, dove la stessa franchezza andava rimarcata tenendo conto delle tradizioni religiose di casa nostra, un  contesto diverso ma identico nei valori, mi riferisco alla strage di cristiani nelle chiese dello Sri Lanka ad opera dei terroristi islamici nel giorno della Pasqua cristiana, ebbene nell’occasione della strage il suo messaggio è stato il seguente : << «Ho appreso con sdegno e profonda tristezza la notizia dell’efferato attentato che nelle ultime ore ha insanguinato lo Sri Lanka, causando numerosissime vittime anche tra “fedeli inermi” riuniti per celebrare la Pasqua >>. Fedeli inermi…e che diavolo significa ? Perché non ha usato lo stesso tono e chiarezza come nell’occasione della strage di musulmani nella Nuova Zelanda ad opera di un folle che comunque non è un cristiano ? Vi rammento quel che disse nell’occasione il nostro presidente : <<  Alcuni forsennati hanno sparato uccidendo decine di persone inermi di religione islamica che stavano pregando in una moschea >>.  Mi verrebbe da dire : cogli le differenze. Quindi la riflessione che mi viene spontanea, ragionando sui tre diversi episodi che lo vedono primo attore verbale, è partorita dall’ovvietà della logica e cioè : sparare a zero sul fascismo è facile come sparare a zero sui nazisti è ancora più facile, ma perché sparare a zero contro un folle è facile mentre sparare a zero contro dei terroristi islamici diventa difficile ? Perché i fedeli di fede musulmana vengono citati con chiarezza mentre quelli cristiani semplicemente “ fedeli  della Pasqua” ? Ho l’impressione che questo non sia frutto della casualità o di banale dimenticanza, credo siano affermazioni gravi e studiate a tavolino, devo quindi dedurre che i cristiani non sono ben visti dal nostro amato presidente ?  Due pesi e due misure ? Non lo so, io mi attengo tassativamente alle dichiarazioni ufficiali e quello che ho letto e leggo sono di una gravità senza precedenti nella storia italiana, e allora che diavolo lo festeggiamo a fare il 25 Aprile se le bugie dell’informazione e i ragionamenti di mero interesse politico opprimono la verità esattamente come fa un regime dittatoriale ? E che diavolo di differenza c’è tra il 1944 e il 2019 ? E’ quindi il caso di continuare a festeggiare ? Non lo so se le mie riflessioni sono corrette, però …le conclusioni del pensiero mi portano qui, non so voi, ma a me i conti non tornano…e  vedo molta confusione… Per concludere, comunque sia, in attesa di lumi e chiarezza, buon 25 Aprile a tutti i …“fedeli dei partigiani”….o li devo chiamare …“adoratori dei partigiani “…? 25042019

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25 aprile, le celebrazioni. Mattarella: “No al baratto della libertà con la promessa dell’ordine”

Il presidente della Repubblica a Vittorio Veneto dopo aver deposto una corona all’Altare della Patria a Roma

Redazione ANSA

25 aprile 2019

“La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva”. E’ un passaggio dell’intervento del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Vittorio Veneto.

Nel ventennio fascista, prosegue Mattarella, “non era permesso avere un pensiero autonomo, si doveva soltanto credere. Credere, in modo acritico e assoluto, alle parole d’ordine del regime, alle sue menzogne, alla sua pervasiva propaganda. Bisognava poi obbedire, anche agli ordini più insensati o crudeli. Ordini che impartivano di odiare: gli ebrei, i dissidenti, i Paesi stranieri. L’ossessione del nemico, sempre e dovunque, la stolta convinzione che tutto si potesse risolvere con l’uso della violenza”.

“Molti italiani maturarono la consapevolezza che il riscatto nazionale sarebbe passato attraverso una ferma e fiera rivolta, innanzitutto morale, contro il nazifascismo. Nacque così, anche in Italia, il movimento della Resistenza”, ricorda Mattarella.

“Festeggiare il 25 aprile – giorno anche di San Marco – significa celebrare il ritorno dell’Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent’anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Significa ricordare la fine di una guerra ingiusta, tragicamente combattuta a fianco di Hitler. Una guerra scatenata per affermare tirannide, volontà di dominio, superiorità della razza, sterminio sistematico”. Lo afferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di Vittorio Veneto.

25 aprile, fiaccolata a Torino

Stamattina Mattarella ha deposto una corona di alloro all’Altare della Patria, dando così inizio alle celebrazioni ufficiali del 25 aprile, la 74esima Festa nazionale della Liberazione dal nazifascismo. Presenti il premier Giuseppe Conte, la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, le alte cariche dello Stato, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

In omaggio alle vittime della strage nazista il premier Giuseppe Conte si è recato invece nel sacrario Fosse Ardeatine, con la ministra Trenta e la sindaca Raggi. “Anche se questo è un luogo di dolore, oggi è un giorno di festa, non facciamo polemiche”, ha detto Conte.

Circa duemila partecipanti sono attesi al corteo dell’Anpi che sfilerà sempre a Roma, da largo Benedetto Bompiani a piazzale Ostiense, mentre in mille dovrebbero partecipare alla manifestazione antifascista da piazza delle Camelie a villa Gordiani.

Milano alle 14:30 partirà il tradizionale corteo, da Porta Venezia a piazza Duomo. Per tutta la mattina si svolgeranno commemorazioni in vari punti della città da parte delle istituzioni e dell’Anpi. Tra le iniziative indipendenti, dalle 18 è previsto anche un ‘concertone antifascista’.

“Celebriamo la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. La nostra democrazia è fondata sulla libertà, sui diritti e sull’antifascismo: non dobbiamo mai dimenticarlo. Bisogna contrastare ogni tentativo di cancellare la nostra storia e ogni forma di violenza e di discriminazione”, ha scritto su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi.

“Il nostro secondo Risorgimento”, così il presidente della Repubblica ha definito ieri la Festa della Liberazione, facendo appello a “non riscrivere la storia”.

“Non è solo la festa dei comunisti: mi aspetto rispetto”, ha detto Matteo Salvini. Il ministro dell’Interno non sarà alle celebrazioni del 25 aprile ma oggi e domani sarà in visita in Sicilia. I ministri Di Maio, Costa, Bonafede e Grillo saranno ad Assisi e dopo la celebrazioni a Santa Maria degli Angeli visiteranno il Sacro convento. Il loro arrivo alle Basilica di san Francesco è previsto intorno alle 16,30.