Archivio mensile: marzo 2022

AMMAZZA IL SOLDATO RUSSO ! LO DICE FACEBOOK !

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AMMAZZA IL SOLDATO RUSSO ! LO DICE FACEBOOK !

Il nuovo giorno volge alla fine, il popolo ucraino vive il suo odierno dramma tra fame, freddo e sotto le bombe… e noi europei di riflesso non è che ce la passiamo proprio bene come negli anni appena trascorsi, i carburanti sono aumentati in modo esponenziale mettendo in serie difficoltà le aziende dei trasporti e le famiglie che si spostano in auto per necessità, oramai per fare un pieno di carburante del proprio autoveicolo al servito prima dell’erogazione… “bisogna presentare le ultime tre buste paga o l’ultima dichiarazione dei redditi”, i supermercati sono colmi di avventori che in vista del prossimo sciopero degli autotrasportatori giustamente preoccupati cercano di approvvigionarsi di derrate alimentari come se dopo lo sciopero dei Tir ci sarà la… guerra pure da noi .  Non posso certamente biasimarli visto che  buona parte di questo panico è da addebitare all’informazione sempre pilotata, bisogna dirlo, che è  molto brava a far terrore mediatico tra i cittadini e ovviamente il risultato è questo e non può essere diverso, la gente va nel panico ed ha paura di restare senza cibo e senza carburanti… effettivamente non si può cambiar modo di vivere nel volgere di poche settimane. Il Covid ha fatto la sua parte di disastro nell’economia mondiale e il nuovo caos non è nient’altro che la prosecuzione, in chiave drammatica, della precedente crisi pandemica di due strazianti anni e tutto sta cambiando velocemente nella nostra vita quotidiana ed anche in modo repentino… ora tutti hanno compreso che l’arma della comunicazione pare sia la più devastante tra le armi, capace di modificare anche il corso di una guerra e lo si fa in modo inconsapevole dimenticando quali sono i nostri veri valori di democrazia e libertà e di eguaglianza tar gli uomini in terra per i quali si è combattuti… Già, perché quel che sta accadendo oggi in Europa né qualcosa di impensabile sino ad un mese fa… si sono sovvertiti e cancellati secoli di lotta al razzismo e alla parità tra gli uomini… infatti  quel che davvero rattrista e il modo in cui stampa e Tv si schierano contro il popolo russo in modo indiscriminato ed in particolare contro gli oligarca russi che comunque si vedono discriminati e privati dei propri beni senza una ragione ben precisa… come accadeva nella Germania nazista agli ebrei… Anche Berlusconi è amico di Putin e quindi che facciamo ora, blocchiamo Mediaset e i suoi conti correnti ?  Non condivido l’operato dei media perché nei fatti abbiamo stracciato tutti i nostri ideali di libertà per sostenere senza limiti l’Ucraina ed il suo popolo nella guerra e mi chiedo se era proprio necessario farlo così selvaggiamente, penso che anche dinanzi ad una guerra i nostri valori non devono andar persi, si può essere solidali e combattivi senza tradire i nostri principi e modificarli in base alle circostanze… altrimenti anche noi diventiamo criminali. Non capisco il perché di questo improvviso cambiamento nell’informazione… di guerre ce ne sono delle altre nel mondo ma non ravviso lo stesso “modus operandi” dei media nella guerra russo-ucraina, evidentemente ci sono guerre importanti e poco importanti… e il cambiamento di rotta l’ho ravvisato proprio oggi nel famoso social Facebook, entrato nel “conflitto a gamba tesa” e quindi da oggi si può auspicare la morte dei soldati russi, magari gli possiamo augurare di morire bruciati vivi o la peggiore fine in questa guerra… Sinceramente per uno che è stato bloccato almeno un ventina di volte negli ultimi dieci anni proprio dal social con vari pretesti di pubblicazioni  che violano le regole e non in linea con la “morale del social”…  fa rabbia vedere che oggi incredibilmente e vergognosamente sono crollati tutti i tabù… “dagli addosso al soldato russo” è diventata la parola d’ordine, già “caro Facebook” mi discosto e mi dissocio dalla tua “linea violenta e criminale” contro chi auspica la morte di un uomo… anche se nel caso è un invasore che provoca morte e distruzione, non posso auspicarla come cristiano e come uomo civile… se poi perde la propria vita in combattimento io non urlerò di felicità né di gioia ma sarò vicino ai quei genitori che hanno perso un figlio. Io la vedo così… non so voi, ma tanti ragazzi e soldati russi che ora stanno in Ucraina sono lì perché comandati e devono obbedire… e se qualcuno di voi è stato un militare, o lo è,  comprenderà bene cosa significhi “obbedire ad un ordine” ! Possiamo augurargli la morte ad un soldato russo ? Fatelo voi… a me non va… io invece auguro a tutti la vita e spero che questo gran casino finisca subito perché vedere la gente che fugge, i morti e bambini che soffrono fa davvero tanto male. Un conto è ammazzare un soldato nemico ed un altro è essere bestia satanica e dimenticare cosa sia l’umanità e l’amore… e ricordo che i tagliagole dell’ISIS in Siria ed Iraq, anni addietro, ne hanno combinato davvero di cose inimmaginabili che spero di non rivedere mai più sino alla fine della mia vita, come non auguro neanche al mio peggior nemico di morire ma se dovessi trovarlo in combattimento in una guerra contro il mio Paese… allora non esiterò, se necessario, ad abbatterlo. Caro Facebook, spiace… ma io resto sempre fedele alle mie linee letterarie e convinzioni ideologiche… vorrei bloccarti come tu hai fatto tante volte con me… ma non posso farlo, ed è l’unica cosa che mi dispiace. 11032022…by…   https://manliominicucci.myblog.it/

 

Facebook si schiera: sì ai contenuti che incitano la violenza contro la Russia. L’ira di Mosca: «Siete estremisti»

 

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Ansa Facebook e Instagram si schierano: «Potrete postare contenuti che incitano alla violenza»

Meta si schiera contro la guerra in Ucraina. L’azienda di Mark Zuckerberg permetterà agli iscritti di Facebook e Instagram in alcuni Paesi di postare contenuti contro l’esercito russo che ha invaso l’Ucraina. Ma non solo. Sarà possibile incitare l’uccisione dei soldati.

Leggi anche > Le figlie degli oligarchi si ribellano sui social: «No alla guerra». Dalla figlia di Abramovich alla ‘Paris Hilton russa’

In Armenia, Azerbaigian, Estonia, Georgia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia e Ucraina sarà possibile postare contro l’esercito russo. E, in particolare, gli utenti potranno scrivere messaggi che incitano all’uccisione dei soldati. Lo riporta Reuters, secondo cui la compagnia americana avrebbe deciso di allentare anche la censura sui post che invocano la morte per Vladimir Putin e Alexandr Lukashenko. Rimarranno comunque vietati gli appelli alla violenza contro i civili russi.

«A seguito dell’invasione russa dell’Ucraina – afferma un portavoce di Meta -, abbiamo temporaneamente concesso forme di espressione politica che normalmente violerebbero le nostre regole. Ad esempio, post violenti come l’invocare la ‘morte agli invasori russi’. Non consentiremo nulla che riguardi la promozione della violenza contro i civili russi».

La Russia: Facebook venga riconosciuta come estremista

In risposta a ciò, l’ambasciata della Russia negli Stati Uniti ha chiesto a Washington di porre un freno alle «attività estremiste» del gruppo di Zuckerberg. «Chiediamo alle autorità di fermare le attività estremiste di Meta e prendere misure per portare i responsabili di fronte alla giustizia» si legge in un tweet pubblicato dal profilo dell’ambasciata.

E secondo quanto riferisce la Tass, citando un comunicato della Procura, l’ufficio del procuratore generale russo chiede che Meta, la società che detiene Facebook e Instagram, venga riconosciuta come organizzazione estremista. «Quello che Meta sta facendo è chiamato ‘incitamento all’odio razzialè che nella legislazione russa si qualifica come estremismo», ha detto il vicecapo del comitato russo sulle tecnologie e le comunicazioni, Anton Gorelkin.

 

 

 

ENGLISH

 

KILL THE RUSSIAN SOLDIER! FACEBOOK SAYS IT!

The new day is coming to an end, the Ukrainian people are living their current drama between hunger, cold and under bombs … and we Europeans, as a consequence, are not having a good time as in the years that have just passed, fuels have increased in exponentially putting in serious difficulty transport companies and families who travel by car out of necessity, now to fill up their vehicle with fuel before delivery … “you have to present the last three payslips or the ‘last tax return’, the supermarkets are full of customers who, in view of the next strike by the rightly worried hauliers, are trying to obtain food as if after the Tir strike there will be … war in our country as well. I certainly cannot blame them since a good part of this panic is due to the information always piloted, it must be said, that it is very good at causing media terror among citizens and obviously the result is this and it cannot be different, people go to the panic and afraid of running out of food and fuel … actually you can’t change your way of life in a few weeks. Covid has done its share of disaster in the world economy and the new chaos is nothing more than the dramatic continuation of the previous pandemic crisis of two harrowing years and everything is changing rapidly in our daily life and also in suddenly … now everyone has understood that the weapon of communication seems to be the most devastating of all weapons, capable of changing the course of a war and it is done unconsciously, forgetting what our true values of democracy are and freedom and equality between the men on earth for whom we fought … Yes, because what is happening today in Europe nor something unthinkable until a month ago … centuries of struggle against racism have been subverted and canceled and equality between men … in fact what really saddens is the way in which the press and TV take sides against the Russian people indiscriminately and in particular against the Russian oligarchs who in any case see themselves as discrete mined and deprived of their assets for no specific reason … as happened to Jews in Nazi Germany … Berlusconi is also a friend of Putin and so what do we do now, block Mediaset and its current accounts? I do not agree with the work of the media because in fact we have torn up all our ideals of freedom to support Ukraine and its people without limits in the war and I wonder if it was really necessary to do it so savagely, I think that even in the face of a war the our values must not be lost, we can be supportive and combative without betraying our principles and modifying them according to the circumstances … otherwise we too become criminals. I do not understand the reason for this sudden change in information … there are wars in the world but I do not see the same “modus operandi” of the media in the Russian-Ukrainian war, evidently there are important and unimportant wars .. . and I saw the change of course just today in the famous social Facebook, which entered the “straight-leg conflict” and therefore from today we can hope for the death of Russian soldiers, maybe we can wish them to die burnt alive or the worst end in this war … Honestly for someone who has been blocked at least twenty times in the last ten years by the social network with various pretexts of publications that violate the rules and not in line with the “moral of the social” … it’s rage to see that today incredibly and shamefully all taboos have collapsed … “give him to the Russian soldier” has become the watchword, already “dear Facebook” I deviate and dissociate myself from your “violent and criminal line” against those wishes the death of a man … even if in the case it is an invader who causes death and destruction, I cannot wish it as a Christian and as a civilized man … if he then loses his life in combat I will not scream with happiness or joy but I will be close to those parents who have lost a child. I see it like this … I don’t know about you, but many Russian boys and soldiers who are now in Ukraine are there because they are under command and must obey … and if any of you have been a soldier, or are, you will understand well what it means. “Obey an order”! Can we wish him death on a Russian soldier? You do it … I don’t like it … but I wish everyone life and I hope that this big mess will end immediately because seeing people fleeing, dead people and children who suffer really hurts. It is one thing to kill an enemy soldier and another is to be a satanic beast and forget what humanity and love are … and I remember that the ISIS cutthroats in Syria and Iraq, years ago, really did a lot of things unimaginable which I hope not never see again until the end of my life, as I do not wish even my worst enemy to die but if I were to find him fighting in a war against my country … then I will not hesitate, if necessary, to bring him down. Dear Facebook, sorry … but I always remain faithful to my literary lines and ideological beliefs … I would like to block you as you have done so many times with me … but I can’t do it, and that’s the only thing I’m sorry. 11032022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

 

Facebook takes sides: yes to content that incites violence against Russia. The wrath of Moscow: “You are extremists”

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Web editing

Ansa Facebook and Instagram take sides: “You can post content that incites violence”

Meta takes sides against the war in Ukraine. Mark Zuckerberg’s company will allow Facebook and Instagram subscribers in some countries to post content against the Russian army that invaded Ukraine. But not only. It will be possible to incite the killing of soldiers.

Read also> The daughters of the oligarchs rebel on social media: “No to war”. From Abramovich’s daughter to the ‘Russian Paris Hilton’

In Armenia, Azerbaijan, Estonia, Georgia, Hungary, Latvia, Lithuania, Poland, Romania, Russia, Slovakia and Ukraine it will be possible to post against the Russian army. And, in particular, users will be able to write messages that incite the killing of soldiers. Reuters reported, according to which the American company has also decided to ease censorship on posts calling for death for Vladimir Putin and Alexandr Lukashenko. However, calls for violence against Russian civilians will remain prohibited.

«Following the Russian invasion of Ukraine – says a spokesperson for Meta -, we have temporarily granted forms of political expression that would normally violate our rules. For example, violent posts such as calling for ‘death to the Russian invaders’. We will not allow anything concerning the promotion of violence against Russian civilians ”.

Russia: Facebook is recognized as an extremist

In response, the Russian embassy in the United States has asked Washington to put a stop to the “extremist activities” of Zuckerberg’s group. “We ask the authorities to stop Meta’s extremist activities and take measures to bring those responsible to justice,” reads a tweet published on the embassy’s profile.

And according to Tass reports, citing a statement from the Prosecutor’s Office, the Russian Attorney General’s office is asking that Meta, the company that owns Facebook and Instagram, be recognized as an extremist organization. “What Meta is doing is called ‘incitement to racial hatred which in Russian legislation qualifies as extremism,” said the deputy head of the Russian committee on technologies and communications, Anton Gorelkin.

 

 

FRENCH

 

 

TUEZ LE SOLDAT RUSSE ! FACEBOOK LE DIT !

La nouvelle journée touche à sa fin, le peuple ukrainien vit son drame actuel entre la faim, le froid et sous les bombes… et nous Européens, par conséquent, nous ne nous amusons pas comme dans les années qui viennent de s’écouler, les carburants ont augmenté de façon exponentielle mettant en grave difficulté les entreprises de transport et les familles qui se déplacent en voiture par nécessité, désormais pour faire le plein de carburant avant la livraison… “il faut présenter les trois dernières fiches de paie ou la ‘dernière déclaration d’impôts’ , les supermarchés sont pleins de clients qui, en vue de la prochaine grève des transporteurs justement inquiets, essaient de se ravitailler comme si après la grève de Tir il y aurait… la guerre aussi dans notre pays. Je ne peux certainement pas leur en vouloir puisqu’une bonne partie de cette panique est due à l’information toujours pilotée, il faut le dire, qu’elle est très bonne pour semer la terreur médiatique chez les citoyens et évidemment le résultat est ceci et il ne peut en être autrement, les gens vont à la panique et à la peur de manquer de nourriture et de carburant… en fait on ne peut pas changer de mode de vie en quelques semaines. Covid a fait sa part de désastre dans l’économie mondiale et le nouveau chaos n’est rien de plus que la poursuite dramatique de la précédente crise pandémique de deux années déchirantes et tout change rapidement dans notre vie quotidienne et aussi soudainement … maintenant tout le monde a compris que l’arme de la communication semble être la plus dévastatrice de toutes les armes, capable de changer le cours d’une guerre et cela se fait inconsciemment, en oubliant quelles sont nos vraies valeurs de démocratie et de liberté et d’égalité entre les hommes sur terre pour qui nous avons combattu … Oui, parce que ce qui se passe aujourd’hui en Europe ni quelque chose d’impensable jusqu’à il y a un mois … des siècles de lutte contre le racisme ont été subvertis et annulés et l’égalité entre les hommes … en fait ce qui attriste vraiment, c’est la façon dont dans lequel la presse et la télévision prennent parti sans discernement contre le peuple russe et en particulier contre les oligarques russes qui de toute façon se considèrent comme discrets minés et privés de leurs avoirs sans raison précise… comme ce fut le cas pour les juifs dans l’Allemagne nazie… Berlusconi est aussi un ami de Poutine et alors qu’est-ce qu’on fait maintenant, bloquer Mediaset et ses comptes courants ? Je ne suis pas d’accord avec le travail des médias car en fait nous avons déchiré tous nos idéaux de liberté pour soutenir l’Ukraine et son peuple sans limites dans la guerre et je me demande s’il était vraiment nécessaire de le faire aussi sauvagement, je pense que même face à une guerre il ne faut pas perdre nos valeurs, on peut être solidaire et combatif sans trahir nos principes et les modifier selon les circonstances… sinon nous devenons nous aussi des criminels. Je ne comprends pas la raison de ce changement soudain d’information… il y a des guerres dans le monde mais je ne vois pas le même “modus operandi” des médias dans la guerre russo-ukrainienne, évidemment il y a des guerres importantes et sans importance. . . et j’ai vu le changement de cap juste aujourd’hui dans le fameux Facebook social, qui est entré dans le “conflit droit” et donc à partir d’aujourd’hui on peut espérer la mort de soldats russes, on peut peut-être souhaiter qu’ils meurent brûlés vifs ou la pire fin de cette guerre… Honnêtement pour quelqu’un qui a été bloqué au moins vingt fois ces dix dernières années par le réseau social sous divers prétextes de publications qui violent les règles et pas conformes à la “morale du social” …c’est la rage de voir qu’aujourd’hui incroyablement et honteusement tous les tabous se sont effondrés… “donne le au soldat russe” est devenu le mot d’ordre, déjà “cher Facebook” je m’écarte et me dissocie de ta “ligne violente et criminelle” contre ceux souhaite la mort d’un homme … même si dans le cas c’est un envahisseur qui cause la mort et la destruction, je ne peux pas le souhaiter en tant que chrétien et en tant qu’homme civilisé … s’il perd ensuite la vie au combat, je ne le ferai pas crier de bonheur ou de joie mais je serai proche de ces parents qui ont perdu un enfant. Je le vois comme ça … Je ne sais pas pour vous, mais de nombreux garçons et soldats russes qui sont maintenant en Ukraine sont là parce qu’ils sont sous le commandement et doivent obéir … et si l’un d’entre vous a été soldat, ou êtes, vous comprendrez bien ce que cela veut dire : « Obéir à un ordre » ! Peut-on lui souhaiter la mort d’un soldat russe ? Tu le fais… je n’aime pas ça… mais je souhaite la vie à tous et j’espère que ce grand gâchis se terminera immédiatement car voir des gens fuir, des morts et des enfants qui souffrent fait vraiment mal. C’est une chose de tuer un soldat ennemi et une autre est d’être une bête satanique et d’oublier ce que sont l’humanité et l’amour … et je me souviens que les égorgeurs de l’EI en Syrie et en Irak, il y a des années, ont vraiment fait beaucoup de choses inimaginables qui J’espère que non ne jamais revoir jusqu’à la fin de ma vie, car je ne souhaite même pas que mon pire ennemi meure mais si je devais le trouver en train de combattre dans une guerre contre mon pays … alors je n’hésiterai pas, si nécessaire, à le faire venir vers le bas. Cher Facebook, désolé … mais je reste toujours fidèle à mes lignes littéraires et à mes convictions idéologiques … Je voudrais te bloquer comme tu l’as fait tant de fois avec moi … mais je ne peux pas le faire, et c’est la seule chose que je suis désolé. 11032022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

Facebook prend parti : oui aux contenus qui incitent à la violence contre la Russie. La colère de Moscou : “Vous êtes des extrémistes”

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Édition Web

Ansa Facebook et Instagram prennent parti : “Vous pouvez publier des contenus qui incitent à la violence”

Meta prend parti contre la guerre en Ukraine. La société de Mark Zuckerberg permettra aux abonnés Facebook et Instagram de certains pays de publier du contenu contre l’armée russe qui a envahi l’Ukraine. Mais pas seulement. Il sera possible d’inciter au meurtre de soldats.

Lire aussi > Les filles des oligarques se rebellent sur les réseaux sociaux : “Non à la guerre”. De la fille d’Abramovitch à la “Paris Hilton russe”

En Arménie, Azerbaïdjan, Estonie, Géorgie, Hongrie, Lettonie, Lituanie, Pologne, Roumanie, Russie, Slovaquie et Ukraine, il sera possible de poster contre l’armée russe. Et, notamment, les utilisateurs pourront rédiger des messages incitant au meurtre de soldats. Reuters a rapporté, selon lequel la société américaine a également décidé d’assouplir la censure sur les publications appelant à la mort de Vladimir Poutine et d’Alexandre Loukachenko. Cependant, les appels à la violence contre les civils russes resteront interdits.

« Suite à l’invasion russe de l’Ukraine – déclare un porte-parole de Meta -, nous avons temporairement accordé des formes d’expression politique qui violeraient normalement nos règles. Par exemple, des messages violents tels que l’appel à « mort aux envahisseurs russes ». Nous ne permettrons rien concernant la promotion de la violence contre les civils russes ».

Russie : Facebook est reconnu comme extrémiste

En réponse, l’ambassade de Russie aux États-Unis a demandé à Washington de mettre un terme aux “activités extrémistes” du groupe de Zuckerberg. “Nous demandons aux autorités de mettre fin aux activités extrémistes de Meta et de prendre des mesures pour traduire les responsables en justice”, lit-on dans un tweet publié sur le profil de l’ambassade.

Et selon les rapports de Tass, citant une déclaration du bureau du procureur, le bureau du procureur général russe demande que Meta, la société propriétaire de Facebook et Instagram, soit reconnue comme une organisation extrémiste. “Ce que Meta fait est appelé ‘incitation à la haine raciale qui, dans la législation russe, est qualifiée d’extrémisme”, a déclaré le chef adjoint du comité russe sur les technologies et les communications, Anton Gorelkin.

ED IO PAGO ! ANZI… NOI PAGHIAMO !

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ED IO PAGO ! ANZI… NOI PAGHIAMO !

La difesa della libertà, anche in armi, di un popolo sicuramente è un nobile principio come anche la tutela dei più deboli è un obbligo  morale e civile… ed è fuori discussione che battersi per detti principi esalti l’animo dell’essere umano… tuttavia,  a volte ci sono casi in cui detti principi devono essere difesi in modo intelligente ed attento col fine unico di non compromettere la propria integrità fisica morale ed economica. Partendo proprio dall’intelligenza appena citata mi son chiesto se il nostro governo e la Commissione europea nel difendere i diritti di libertà del popolo ucraino, nel conflitto con la Russia, hanno agito in modo corretto tutelando i diritti, la liberta e l’integrità fisica e soprattutto economica di quei cittadini italiani che vivono e lavorano in Russia da anni ed hanno interessi economici nel Paese russo con circa 500 aziende dei diversi settori ? Ora, do per scontato che bisogna cercare di aiutare il più debole, nel caso specifico il popolo ucraino che in questo momento è sotto i bombardamenti in casa propria, e avviare una serie di sanzioni epocali contro i russi che a mio parere non serviranno certamente a salvare la vira degli ucraini  ma sicuramente fanno indispettire i russi i quali  inaspriranno le loro sanzioni come effetto ritorsivo contro tutti i Paesi che vi hanno partecipato… noi compresi. E qui che consto una evidente incapacità di coordinamento di strategie a livello europeo perché, almeno penso che si sarebbe dovuto far così, bastava far parlare solo la Commissione europea e dettare il nuovo diktat delle sanzioni alla Russia con una decisone di approvazione parlamentare, con la minima maggioranza, apparentemente spaccata, e furbamente  tener fuori pubblicamente tutti i governi nazionali che in separata sede potevano coordinarsi sul singolo contatto diplomatico e magari preservare il rapporto esistente commerciale e tutte le aziende che operano strutturalmente nel Paese russo. E invece no… abbiamo voluto sfidare tutto e tutti… come dei ”boss”…  facendoci imporre le linee guida dall’amministrazione americana che ha preteso di applicare delle sanzioni a 360° come nel caso del petrolio e gas facendo seguito a quelle del 2014 di Obama… ed ora ci troviamo in un casino epocale da dove non siamo in grado di risolverlo in tempi celeri. Altro punto nodale sono le aziende italiane che lavorano stabilmente in Russia e che ora a seguito al blocco dei beni degli oligarca russi in Europa corriamo il rischio che le stesse potranno essere espropriate in ragione e come contro misura dei nostri provvedimenti. D’accordo, gli americani sono i nostri alleati e fanno parte della NATO… certo… noi siamo un po’ proni e però…  ora mi pagano gli americani la differenza dei costi dei carburanti per l’autotrazione e il gas e luce di casa ed ufficio rispetto al passato ? E loro, pagheranno anche tutte le aziende produttive che hanno bloccato la produzione per eccesso di costo del gas e quindi produrre significherebbe farlo in perdita ?  No, mi chiedo se chi ci governa sia veramente in grado di farlo e l’ultimo esempio di “stupidità” ci arriva questa sera  da Palazzo Chigi, in una nota ci fanno sapere che è stata annullata la vendita dell’azienda produttrice italiana di droni militari al compratore cinese che era stato ben definito… nota diligente e di scarsa lungimiranza  e chiedo a loro :  ma era necessario farlo proprio ora in piena guerra russo-ucraina e spingere ancora di più la Cina nell’abbraccio di Putin ? Non mi sembrano passi accorti ed intelligenti ma solo reazioni emotive che non dovrebbero esistere in un momento di alta tensione ed ora quale sarà la risposta della Cina ? Conoscendo il loro modo di pensare sicuramente si sentiranno offesi e discriminati e anticipo che sicuramente la loro risposta non mancherà di farsi sentire… tra non molto la conosceremo e certamente sarà poco lieta. Già… non passa giorno che non ci sia qualcuno che ne combina una delle sue… e sono deluso e molto preoccupato di essere governato da gente che sta dimostrando “sul campo” di essere impreparata e poco furba nell’affrontare le situazioni particolari e poco inclini alle strategie. Le cose non vanno bene e temo che questi signori ci combineranno altri guai… i prezzi degli alimentari aumentano in modo esponenziale, i carburanti oggi sono nuovamente aumentati ed un litro alla pompa costa  € 2,32… oggi e domani ? La cosa che più mi fa inca…. è che sia dall’Unione europea, dagli americani ed dal nostro governo non ci giungono notizie rassicuranti di contributi ed agevolazioni per affrontare l’emergenza. Già, loro fanno casini ed io pago… anzi noi paghiamo !  10032022…by…   https://manliominicucci.myblog.it/

 

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“Le aziende italiane rischiano l’esproprio in Russia”

Confindustria avverte che se la guerra economica con la Russia continuerà si potrà arrivare all’esproprio degli asset industriali italiani nel Paese.

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9 Marzo 2022 – 14:34

Andrea Muratore

Le risposte russe alle sanzioni approvate dall’Occidente possono portare all’esproprio degli asset industriali italiani nel Paese. Questo il timore di Confindustria, il cui Centro studi ha avvertito dei rischi che potrebbero insorgere per il proseguio della guerra economica con l’Occidente. Le manovre che la Russia sta studiando “sembrano andare nella direzione di una nazionalizzazione strisciante, se non addirittura verso forme di espropri, mettendo a serio rischio gli asset industriali italiani

Il Csc è molto timoroso delle conseguenze delle controsanzioni russe in arrivo: le imprese italiane rischiano una batosta e di incamminarsi in una strada senza ritorno per la possibilità che Mosca proceda a una svolta “venezuelana”, espropriando gli asset delle compagnie occidentali, incluse quelle italiane. “Parliamo di oltre 440 attività con 34-35 mila addetti ed un fatturato di 7,4 miliardi di euro“, ricorda La Stampa. Lo stock degli investimenti diretti esteri italiani diretti in Russia è stato valutato dall’Istituto per il Commercio Estero in 11,5 miliardi di euro, che sommano il totale delle attività, delle infrastrutture e degli asset materiali di proprietà di istituzioni nazionali nella Federazione. Estendendo il totale agli alleati economici di Mosca nell’Unione Economica Euroasiatica i cui sistemi sono strettamente collegati a quelli della Russia si arriva a uno stock di 13,4 miliardi di euro complessivi, di cui un miliardo concentrati in Bielorussia, nazione che con maggiore probabilità seguirà le mosse di Mosca.

Confindustria avverte di non avere ancora “testi ufficiali” da commentare ma anche che le tendenze politiche emerse dopo la dichiarazione di prossime controsanzioni promosse da Vladimir Putin lasciano presagire un rischio crescente per la tenuta dei consigli di amministrazione e della governance delle imprese italiane in Russia.

Viale dell’Astronomia ci tiene a sottolineare che la misura è per ora esclusivamente nella categoria delle azioni ipotizzate, e che bisognerà valutare come procederà l’attività del governo russo. Il cui principale problema economico ora è legato alla stabilizzazione del rublo e dei mercati interni di fronte alla guerra economica scatenata dall’Occidente. Ma il fatto che Confindustria non sia sola nel prevedere la possibilità di una mossa del genere va indubbiamente tenuto in considerazione. “La recente adozione, da parte russa, di misure di controllo sui movimenti di capitali in valuta estera” aumenta il fattore rischio per la Russia e il rischio di una corsa alla guerra economica anche per Sace, che nel recente rapporto sui rischi dei Paesi con cui l’Italia commercia ha inserito un focus sulla RussiaFocus Risparmio nota che per Sace, che significativamente ha completato il rapporto prima dell’invasione russa dell’Ucraina in Russia, “aumenta anche il rischio di esproprio, sulla scia delle eventuali possibili ritorsioni sugli investitori internazionali per le sanzioni imposte a Mosca, traducendosi in azioni di confisca, senza adeguate compensazioni, o in eventi di creeping expropriation“, ovvero la graudale imposizione di limiti all’attività operativa di un’impresa in un Paese estero che ne condiziona le azioni.

Il Centro Studi di Confindustria ipotizza dunque uno scenario di rischio importante in una fase di acuta tensione. Il Csc ha inoltre calcolato che la Russia rappresenta l’1,5% dell’export italiano di beni (rispetto al 2,7% fino al 2014, anno delle prime sanzioni a seguito dell’annessione della Crimea alla Russia), interessando oltre 11mila imprese e il 3% dell’import (5,2% pre-2014). Il danno più diretto potrebbe essere quello sulle imprese delle infrastrutture, dell’energia, della meccanica e dei servizi operanti nella Federazione Russa. Ma l’esproprio potrebbe colpire anche a cascata la stabilità delle banche presenti nel Paese, tra le più esposte dell’Occidente in Russia. E a cascata una grossa parte del nostro comparto produttivo, con danni rilevanti e difficili da compensare. Ma bisogna chiedersi: Mosca è pronta a una svolta che la renderebbe il Venezuela d’Europa e ne accelererebbe la marcia verso il default? Il principale freno al rischio esproprio, che non va negato, sta proprio nel fatto che, comunque vada, la principale perdente di questa mossa sarebbe la Russia, capace promuovendola di trasformarsi in un paria economico internazionale.

 

 

ENGLISH

 

AND I PAY! Rather … WE PAY!

The defense of the freedom, even in arms, of a people is certainly a noble principle as well as the protection of the weakest is a moral and civil obligation … and it is beyond question that fighting for these principles enhances the soul of the human being. … however, sometimes there are cases in which these principles must be defended in an intelligent and careful way with the sole purpose of not compromising one’s physical, moral and economic integrity. Starting from the intelligence just mentioned, I wondered if our government and the European Commission, in defending the rights of freedom of the Ukrainian people, in the conflict with Russia, acted correctly, protecting rights, freedom and physical integrity and above all economic of those Italian citizens who have lived and worked in Russia for years and have economic interests in the Russian country with about 500 companies in different sectors? Now, I take it for granted that we must try to help the weakest, in this specific case the Ukrainian people who are currently being bombed in their own homes, and start a series of epochal sanctions against the Russians which in my opinion will certainly not serve to save the vira of the Ukrainians but surely they annoy the Russians who will tighten their sanctions as a retaliatory effect against all the countries that have participated … including us. It is here that I notice an evident inability to coordinate strategies at European level because, at least I think it should have been done so, it was enough to let the European Commission speak and dictate the new diktat of sanctions against Russia with a decision of parliamentary approval, with the minimum majority, apparently split, and cunningly keep out publicly all the national governments that separately could coordinate on the single diplomatic contact and perhaps preserve the existing commercial relationship and all the companies that operate structurally in the Russian country. But no … we wanted to challenge everything and everyone … like “bosses” … making us impose the guidelines by the American administration which claimed to apply 360 ° sanctions as in the case of oil and gas by doing following those of Obama in 2014 … and now we find ourselves in an epochal mess from where we are not able to solve it quickly. Another key point are the Italian companies that work permanently in Russia and that now, following the blockade of the assets of the Russian oligarchs in Europe, we run the risk that they could be expropriated in reason and as a counter measure of our measures. Okay, the Americans are our allies and they are part of NATO … of course … we are a little prone and yet … now the Americans are paying me the difference in the costs of fuel for transport and gas and light in the home and office compared to the past? And they will also pay all the production companies that have blocked production due to the excess cost of gas and therefore producing would mean doing it at a loss? No, I wonder if those who govern us are really able to do it and the latest example of “stupidity” comes to us this evening from Palazzo Chigi, in a note they let us know that the sale of the Italian drone manufacturer has been canceled military to the Chinese buyer who had been well defined … diligent and short-sighted note and I ask them: but was it necessary to do it right now in the middle of the Russian-Ukrainian war and push China even further into Putin’s embrace? They do not seem to me shrewd and intelligent steps but only emotional reactions that should not exist in a moment of high tension and now what will China’s response be? Knowing their way of thinking, they will surely feel offended and discriminated against and I anticipate that their answer will certainly not fail to make itself heard … soon we will know it and it will certainly be not very happy. Yeah … not a day goes by that there isn’t someone who does one of his … and I’m disappointed and very worried about being ruled by people who are proving “on the field” to be unprepared and not very smart in dealing with situations particular and little inclined to strategies. Things are not going well and I fear that these gentlemen will cause us more trouble … food prices are increasing exponentially, fuel has risen again today and a liter at the pump costs € 2.32 … today and tomorrow? The thing that most makes me Inca …. is that we do not receive reassuring news of contributions and facilities to deal with the emergency both from the European Union, the Americans and our government. Yes, they mess up and I pay … or rather we pay! 10032022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

 

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“Italian companies risk expropriation in Russia”

Confindustria warns that if the economic war with Russia continues, the expropriation of Italian industrial assets in the country will be possible.

11032022 governo-russo-elenco-paesi-ostili-russia-0

9 March 2022 – 14:34

Andrea Muratore

Russian responses to sanctions approved by the West may lead to the expropriation of Italian industrial assets in the country. This is the fear of Confindustria, whose Study Center has warned of the risks that could arise for the continuation of the economic war with the West. The maneuvers that Russia is studying “seem to go in the direction of a creeping nationalization, if not actually towards forms of expropriation, putting Italian industrial assets at serious risk”

The CSC is very fearful of the consequences of the incoming Russian counter-sanctions: Italian companies risk a blow and set out on a road of no return due to the possibility that Moscow will proceed to a “Venezuelan” turn, expropriating the assets of Western companies, including Italian ones. . “We are talking about over 440 businesses with 34-35 thousand employees and a turnover of 7.4 billion euros”, recalls La Stampa. The stock of Italian direct foreign investments in Russia was valued by the Institute for Foreign Trade at 11.5 billion euros, which adds up the total assets, infrastructures and tangible assets owned by national institutions in the Federation. Extending the total to Moscow’s economic allies in the Eurasian Economic Union whose systems are closely linked to those of Russia, we arrive at a total stock of 13.4 billion euros, of which one billion is concentrated in Belarus, a nation that is most likely will follow the moves of Moscow.

Confindustria warns that it does not yet have “official texts” to comment but also that the political trends that emerged after the declaration of forthcoming counter-sanctions promoted by Vladimir Putin suggest a growing risk for the stability of the boards of directors and the governance of Italian companies in Russia.

Viale dell’Astronomia is keen to underline that the measure is for now exclusively in the category of hypothesized actions, and that it will be necessary to evaluate how the Russian government will proceed. The main economic problem of which is now linked to the stabilization of the ruble and the internal markets in the face of the economic war unleashed by the West. But the fact that Confindustria is not alone in foreseeing the possibility of such a move must undoubtedly be taken into consideration. “The recent adoption by the Russian side of control measures on capital movements in foreign currencies” increases the risk factor for Russia and the risk of an economic war race also for Sace, which in the recent report on the risks of countries with which Italy trades has inserted a focus on Russia. Focus Risparmio notes that for Sace, which significantly completed the report before the Russian invasion of Ukraine in Russia, “the risk of expropriation also increases, in the wake of possible retaliation against international investors for the sanctions imposed on Moscow, resulting in confiscation actions, without adequate compensation, or in events of creeping expropriation “, or the severe imposition of limits on the operational activity of a company in a foreign country which conditions its actions.

The Confindustria Study Center therefore assumes an important risk scenario in a phase of acute tension. The CSC also calculated that Russia represents 1.5% of Italian exports of goods (compared to 2.7% until 2014, the year of the first sanctions following the annexation of Crimea to Russia), affecting over 11 thousand companies and 3% of imports (5.2% pre-2014). The most direct damage could be that on infrastructure, energy, mechanical and service companies operating in the Russian Federation. But the expropriation could also hit the stability of the banks present in the country, among the most exposed in the West in Russia. And a large part of our production sector cascade, with significant and difficult to compensate damage. But we must ask ourselves: is Moscow ready for a turning point that would make it the Venezuela of Europe and accelerate its march towards default? The main brake on the risk of expropriation, which should not be denied, lies precisely in the fact that, however it goes, the main loser of this move would be Russia, capable by promoting it of transforming itself into an international economic pariah.

 

FRENCH

 

ET JE PAYE ! Plutôt… NOUS PAYONS !

La défense de la liberté, même par les armes, d’un peuple est certes un noble principe de même que la protection des plus faibles est une obligation morale et civile… et il est incontestable que lutter pour ces principes valorise l’âme du être humain. … cependant, il y a parfois des cas où ces principes doivent être défendus de manière intelligente et prudente dans le seul but de ne pas compromettre son intégrité physique, morale et économique. Partant des renseignements que je viens de mentionner, je me suis demandé si notre gouvernement et la Commission européenne, en défendant les droits à la liberté du peuple ukrainien, dans le conflit avec la Russie, avaient agi correctement, en protégeant les droits, la liberté et l’intégrité physique et surtout économique de ceux Des citoyens italiens qui vivent et travaillent en Russie depuis des années et qui ont des intérêts économiques dans le pays russe avec environ 500 entreprises dans différents secteurs ? Maintenant, je prends pour acquis que nous devons essayer d’aider les plus faibles, dans ce cas précis le peuple ukrainien qui est actuellement bombardé chez lui, et lancer une série de sanctions historiques contre les Russes qui, à mon avis, ne seront certainement pas servent à sauver la vira des Ukrainiens mais ils agacent sûrement les Russes qui vont durcir leurs sanctions en représailles contre tous les pays qui y ont participé… y compris nous. C’est là que je constate une incapacité évidente à coordonner les stratégies au niveau européen car, du moins je pense que cela aurait dû être fait, il suffisait de laisser parler la Commission européenne et de dicter le nouveau diktat de sanctions contre la Russie avec une décision du l’approbation parlementaire, avec la majorité minimale, apparemment divisée, et écarte astucieusement publiquement tous les gouvernements nationaux qui pourraient séparément se coordonner sur le contact diplomatique unique et peut-être préserver la relation commerciale existante et toutes les entreprises qui opèrent structurellement dans le pays russe. Mais non… nous voulions défier tout et tout le monde… comme des “boss”… nous faisant imposer les directives de l’administration américaine qui prétendait appliquer des sanctions à 360° comme dans le cas du pétrole et du gaz en faisant suivre celles-ci d’Obama en 2014 … et maintenant nous nous retrouvons dans un gâchis historique d’où nous ne sommes pas en mesure de le résoudre rapidement. Un autre point clé sont les entreprises italiennes qui travaillent en permanence en Russie et que maintenant, suite au blocus des actifs des oligarques russes en Europe, nous courons le risque qu’elles soient expropriées en raison et en contre-mesure de nos mesures. D’accord, les Américains sont nos alliés et ils font partie de l’OTAN … bien sûr … nous sommes un peu enclins et pourtant … maintenant les Américains me paient la différence du coût du carburant pour le transport et le gaz et la lumière à la maison et au bureau par rapport au passé ? Et ils paieront aussi toutes les sociétés de production qui ont bloqué la production à cause du surcoût du gaz et donc produire reviendrait à le faire à perte ? Non, je me demande si ceux qui nous gouvernent sont vraiment capables de le faire et le dernier exemple de “bêtise” nous vient ce soir du Palazzo Chigi, dans une note ils nous font savoir que la vente du constructeur italien de drones a été annulée militaire à l’acheteur chinois qui avait été bien défini … note diligente et à courte vue et je leur demande: mais était-il nécessaire de le faire maintenant au milieu de la guerre russo-ukrainienne et de pousser la Chine encore plus loin dans l’étreinte de Poutine ? Ils ne me semblent pas des étapes astucieuses et intelligentes mais seulement des réactions émotionnelles qui ne devraient pas exister dans un moment de haute tension et maintenant quelle sera la réponse de la Chine ? Connaissant leur façon de penser, ils se sentiront sûrement offensés et discriminés et j’anticipe que leur réponse ne manquera certainement pas de se faire entendre… bientôt nous le saurons et ce ne sera certainement pas très heureux. Ouais … pas un jour ne passe sans qu’il y ait quelqu’un qui fasse l’un des siens … et je suis déçu et très inquiet d’être gouverné par des gens qui se révèlent “sur le terrain” être non préparés et pas très intelligent face aux situations particulières et peu enclin aux stratégies. Les choses ne vont pas bien et je crains que ces messieurs ne nous causent plus de soucis… les prix de l’alimentation augmentent de manière exponentielle, le carburant a encore augmenté aujourd’hui et le litre à la pompe coûte 2,32 €… aujourd’hui et demain ? La chose qui me rend le plus Inca … c’est que nous ne recevons pas de nouvelles rassurantes de contributions et de facilités pour faire face à l’urgence tant de la part de l’Union européenne, des Américains que de notre gouvernement. Oui, ils se trompent et c’est moi qui paye… ou plutôt c’est nous qui payons ! 10032022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

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“Les entreprises italiennes risquent l’expropriation en Russie”

Confindustria prévient que si la guerre économique avec la Russie se poursuit, l’expropriation des actifs industriels italiens dans le pays sera possible.

11032022 governo-russo-elenco-paesi-ostili-russia-0

9 mars 2022 – 14:34

Andréa Muratore

Les réponses russes aux sanctions approuvées par l’Occident pourraient conduire à l’expropriation des actifs industriels italiens dans le pays. C’est la crainte de Confindustria, dont le Centre d’études a mis en garde contre les risques qui pourraient survenir pour la poursuite de la guerre économique avec l’Occident. Les manœuvres qu’étudie la Russie “semblent aller dans le sens d’une nationalisation rampante, sinon réellement vers des formes d’expropriation, mettant gravement en danger les actifs industriels italiens”

La CSC craint beaucoup les conséquences des contre-sanctions russes à venir : les entreprises italiennes risquent un coup et s’engagent sur une voie de non-retour en raison de la possibilité que Moscou procède à un virage “vénézuélien”, en expropriant les actifs des entreprises, y compris italiennes. . “Nous parlons de plus de 440 entreprises avec 34-35 mille employés et un chiffre d’affaires de 7,4 milliards d’euros”, rappelle La Stampa. Le stock d’investissements étrangers directs italiens en Russie a été évalué par l’Institut du commerce extérieur à 11,5 milliards d’euros, ce qui additionne le total des actifs, des infrastructures et des actifs corporels détenus par les institutions nationales de la Fédération. En étendant le total aux alliés économiques de Moscou dans l’Union économique eurasienne dont les systèmes sont étroitement liés à ceux de la Russie, nous arrivons à un stock total de 13,4 milliards d’euros, dont un milliard est concentré en Biélorussie, une nation qui suivra très probablement les mouvements de Moscou.

Confindustria prévient qu’elle n’a pas encore de “textes officiels” à commenter mais aussi que les tendances politiques apparues après la déclaration des prochaines contre-sanctions promues par Vladimir Poutine laissent présager un risque croissant pour la stabilité des conseils d’administration et la gouvernance des Entreprises italiennes en Russie.

Viale dell’Astronomia tient à souligner que la mesure est pour l’instant exclusivement dans la catégorie des actions hypothétiques, et qu’il faudra évaluer comment le gouvernement russe procédera. Dont le principal problème économique est désormais lié à la stabilisation du rouble et des marchés intérieurs face à la guerre économique déclenchée par l’Occident. Mais le fait que Confindustria ne soit pas la seule à entrevoir l’éventualité d’un tel déménagement doit sans doute être pris en considération. “L’adoption récente par la partie russe de mesures de contrôle sur les mouvements de capitaux en devises étrangères” augmente le facteur de risque pour la Russie et le risque d’une course à la guerre économique également pour la Sace, qui dans le récent rapport sur les risques des pays avec lesquels l’Italie commerce a inséré un focus sur la Russie. Focus Risparmio note que pour la Sace, qui a largement achevé le rapport avant l’invasion russe de l’Ukraine en Russie, “le risque d’expropriation augmente également, dans le sillage d’éventuelles représailles contre les investisseurs internationaux pour les sanctions imposées à Moscou, entraînant des actions de confiscation, sans compensation adéquate, ou en cas d’expropriation rampante “, ou l’imposition de limites sévères à l’activité opérationnelle d’une entreprise dans un pays étranger qui conditionne ses actions.

Le Centre d’études Confindustria suppose donc un scénario de risque important dans une phase de tension aiguë. La CSC a également calculé que la Russie représente 1,5 % des exportations italiennes de marchandises (contre 2,7 % jusqu’en 2014, année des premières sanctions suite à l’annexion de la Crimée à la Russie), affectant plus de 11 000 entreprises et 3 % des importations (5,2 % avant 2014). Les dommages les plus directs pourraient concerner les entreprises d’infrastructure, d’énergie, de construction mécanique et de services opérant dans la Fédération de Russie. Mais l’expropriation pourrait aussi porter atteinte à la stabilité des banques présentes dans le pays, parmi les plus exposées en Occident en Russie. Et une grande partie de notre secteur de production en cascade, avec des dégâts importants et difficiles à compenser. Mais nous devons nous demander : Moscou est-elle prête pour un tournant qui en ferait le Venezuela de l’Europe et accélérerait sa marche vers le défaut ? Le principal frein au risque d’expropriation, qu’il ne faut pas nier, réside précisément dans le fait que, quoi qu’il en soit, le grand perdant de cette manœuvre serait la Russie, capable en la promouvant de se transformer en paria économique international.

BIDEN ? NO…. MEGLIO TRUMP !

10032022 MBS E PETROLIO

BIDEN ? NO…. MEGLIO TRUMP !

Il vero problema di fondo è sempre quello, avere dei politici competenti e lungimiranti è qualcosa di molto difficile trovarli e quando li troviamo facciamo di tutto per cercare di estrometterli dai ruoli importanti e che possono modificare e condizionare la vita di noi cittadini del mondo tutto. Il problema si acuisce poi quando si tratta l’argomento politica estera e qui siamo veramente davanti ad un dramma senza fine… già, capita spesso e volentieri nell’ultimo decennio assistere all’incompetenza e all’assenza di lungimiranza di alcuni esponenti della politica estera a partire proprio dall’attuale Presidente degli USA Joe Biden, lui sta dimostrando che in fatto di politica estera e di relazioni diplomatiche non ha la benché minima idea né sa come si trattano le questione diplomatiche con soggetti particolarmente importanti sullo scenario economico e militare. Soggetti che in periodo bellico assumono un peso notevole come la Cina e l’Arabia Saudita, il primo si è schierato pubblicamente a favore della Russia nel conflitto con l’Ucraina adducendo motivazioni corrette e giuste nell’invasione militare e colpevolizzando proprio la NATO e gli Usa per interferire continuamente nella zona ed aver costretto la Russa alla guerra. Passiamo al secondo soggetto,  uno è il Principe ereditario dell’Arabia Saudita  Mohamed bin Salman mentre l’altro è il Principe ereditario  degli Emirati arabi uniti… ebbene la notizia clamorosa e sorprendente che ci arriva è che entrambi si sono rifiutati di interloquire telefonicamente “niente po po  di meno che” con il Presidente Joe Biden, è qualcosa di veramente incredibile che i due soggetti , ricchi produttori di petrolio, si siano rifiutati di parlare con lui a dimostrazione che la politica estera di Joe Biden è fallimentare in toto e in più, mette a rischio la stabilità finanziaria dell’Europa. Si era criticato il vecchio Presidente Trump, grazie al potere dei media, ma io ricordo molto ben che lui era stato capace di allacciare rapporti distensivi sia con la Cina che l’Arabia Saudita e con tuti i paesi del golfo persico… una “vera perla di diplomazia internazionale”. Oggi scopriamo che il “Tycoon” per tutto il suo mandato  è stato veramente abile nella politica estera internazionale e forse se ci fosse stato lui… forse, la Russia non sarebbe arrivata a far questo all’Ucraina… forse, nei fatti nessuna guerra c’è stata durante il periodo del suo mandato presidenziale. Ma ora guardiamo al presente e al problema atavico per l’Europa nei rifornimenti energetici considerando anche l’ultima uscita dissennata e schizofrenica del Presidente Biden di due giorni fa sulla volontà di bloccare il flusso del petrolio russo come ulteriore sanzione alla guerra.  Le sanzioni vanno bene ma fino ad un certo punto perché prima di far quelle dichiarazioni di guerra alla Russia sarebbe stato “molto intelligente”… capire dove potersi rifornire di petrolio visti i pessimi rapporti che ci sono proprio con i Paesi del golfo dopo le sue precedenti polemiche affermazioni e prese di posizioni sull’omicidio in Turchia del giornalista saudita Kashoggi contro il principe ereditario saudita. Più che un Presidente di un grande Paese ho l’impressione che Biden non conosce né abbia imparato l’arte della diplomazia e del parlar con toni controllati e moderati ai capi di Stato e futuri… perché se ti crei e ti circondi di nemici in tempo di pace e nel buon andamento economico poi quando sei nella necessità ed hai bisogno di altri è ovvio che non hai la minima idea di dove trovare appoggi ed amici, strategia… spiace dirlo  ma è così, che al contrario il russo Putin ha sapientemente creato nel tempo una ragnatela di contatti amichevoli ed economici in tutti i continenti, in particolare in Asia, strategie che oggi si ritorcono contro di noi occidentali perché in fatto di politica estera abbiamo lasciato il pallino solo alla Francia e agli Usa e GB. Già, perché gli americani e britannici non hanno problemi di petrolio visto che sono grandi produttori ma l’Unione europea come farà a risolvere il problema energetico tenendo conto che la stessa Gran Bretagna non fa più parte dell’Unione e che quindi ce lo farà pagare salato ? Da questa breve analisi, logicamente critica verso gli operatori diplomatici nostrani non si salva neanche il nostro ministro degli esteri che è apparso spesse volte incapace ed inappropriato ad affrontare quel delicatissimo ruolo dove invece dovrebbe esserci una persona molto cauta nel rilasciare dichiarazioni pubbliche ma soprattutto conosciuta ed apprezzata in ambito internazionale… e lui non lo è. Adesso lo scenario è questo… e a dir poco è apocalittico : il costo dei carburanti alla pompa continueranno la loro ascesa quotidiana senza limiti, oggi costa € 2,28 il litro, e chi realmente pagherà i danni della deludente ed incapace politica estera europea saranno sempre i soliti e cioè… noi ! E aggiungo che dopo le dichiarazioni della Cina, su riportate, sono anche molto preoccupato sullo sviluppo di questa guerra che ad oggi non ha più possibilità di trovare uno sbocco pacifico e che si concluderà sicuramente con l’occupazione dell’intera Ucraina e noi non potremo far nulla per loro. Zelensky avrebbe dovuto capirlo prima della guerra e non ora che è troppo tardi. 0903022 …by… https://manliominicucci.myblog.it/

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Petrolio, il gran rifiuto di Arabia Saudita ed Emirati arabi uniti: “No alla telefonata con Biden”

Il principe saudita Mohammed bin Salman (reuters)

10032022 MBS E PETROLIO

Secondo il Wall Street Journal i leader dei due Paesi si sarebbero rifiutati di parlare con il capo della Casa Bianca, in pressing per un’apertura dei rubinetti per cercare di contenere l’aumento dei prezzi

 09 MARZO 2022

by Francesca Caferri

L’America di Joe Biden può aspettare. Con il prezzo di gas e petrolio alle stelle a causa del conflitto in Ucraina, e gli ulteriori aumenti che arriveranno dopo la decisione degli Stati Uniti di bloccare le importazioni di queste materie dalla Russia, Arabia Saudita ed Emirati arabi uniti si prendono la loro rivincita su una Casa Bianca considerata molto più fredda nei loro confronti di quella di Donald Trump.

Si piega così la decisione – riportata oggi dal Wall Street Journal – dei  principi ereditari (ma di fatto leader) dei due Paesi Mohammed bin Salman e Mohammed bin Zayed di rifiutare di discutere di un possibile aumento della produzione di petrolio con il presidente americano, che avrebbe cercato di entrare in contatto con loro nei giorni scorsi.

Per il saudita in particolare si tratta di una decisione clamorosa: MbS, come è chiamato il principe, ha cercato di avere un filo diretto con la Casa Bianca da quando Biden è salito al potere ma finora l’americano aveva sempre rifiutato ogni contatto: fra i due l’ombra lunga del delitto Khashoggi – il giornalista saudita ucciso nel consolato del suo Paese a Istanbul nel 2018 – di cui la Cia accusa l’erede al trono di essere stato il mandato. Biden in campagna elettorale aveva definito MbS un “paria”: dopo la sua elezione gli unici contatti diretti con la leadership saudita erano stati quelli con il re, l’anziano Salman.

Ma ora le cose sono cambiate: con il petrolio a oltre 140 dollari al barile per la prima volta da 14 anni, Riad è l’unica ad avere la capacità di immettere sul mercato quantità sufficienti a calmierare i prezzi. E Biden deve piegare la testa. Salvo trovarsi di fronte al “no” del giovane leader, ben consapevole del ruolo che la guerra gli ha offerto. Inimicarsi la leadership saudita non è bene per gli Stati Uniti, aveva avvertito nei giorni scorsi Mohammed bin Salman in una lunga intervista al mensile americano The Atlantic: “Spetta al presidente prendersi cura degli interessi americani. Faccia pure”, aveva detto.

Diverso ma non troppo il discorso a Dubai, dove Mohammed bin Zayed rinfaccia al nuovo leader americano un’apertura di credito eccessiva nei confronti dell’Iran (i negoziati per la ripresa dell’accordo sul nucleare in corso a Vienna sarebbero in dirittura finale) e un mancato supporto di fronte ai ripetuti attacchi dei ribelli houthi yemeniti dei mesi scorsi.

 

ENGLISH

 

BIDEN? NO …. BETTER TRUMP!

The real underlying problem is always the same, having competent and far-sighted politicians is something very difficult to find and when we find them we do everything to try to oust them from important roles that can change and condition the lives of us citizens of the whole world. The problem then becomes more acute when it comes to foreign policy and here we are truly faced with an endless tragedy … yes, it happens often and willingly in the last decade to witness the incompetence and lack of foresight of some exponents of the foreign policy starting from the current US President Joe Biden, he is demonstrating that in terms of foreign policy and diplomatic relations he does not have the slightest idea nor does he know how diplomatic issues are treated with particularly important subjects on the economic and military scenario . Subjects that in the war period take on considerable weight such as China and Saudi Arabia, the former has sided publicly in favor of Russia in the conflict with Ukraine, citing correct and just reasons in the military invasion and blaming NATO and the Use to continually interfere in the area and have forced the Russian into war. Let’s move on to the second subject, one is the Crown Prince of Saudi Arabia Mohamed bin Salman while the other is the Crown Prince of the United Arab Emirates … well the sensational and surprising news that reaches us is that both have refused to speak by phone “Nothing little less than” with President Joe Biden, it is something truly incredible that the two subjects, rich oil producers, refused to speak with him demonstrating that Joe Biden’s foreign policy is totally bankruptcy and in addition, it puts Europe’s financial stability at risk. The old President Trump had been criticized, thanks to the power of the media, but I remember very well that he was able to establish relaxing relations with both China and Saudi Arabia and with all the countries of the Persian Gulf … one ” true pearl of international diplomacy “. Today we discover that the “Tycoon” for all its mandate was really skilled in international foreign policy and perhaps if it had been there … perhaps, Russia would not have come to do this to Ukraine … perhaps, in fact there was no war during his presidential term. But now let’s look at the present and at the atavistic problem for Europe in energy supplies, also considering President Biden’s latest insane and schizophrenic outburst two days ago on the desire to block the flow of Russian oil as a further sanction to war. The sanctions are fine but up to a certain point because before making those declarations of war against Russia it would have been “very intelligent” … to understand where to get supplies of oil given the very bad relations that exist with the Gulf countries after the his previous controversial claims and positions taken on the murder in Turkey of the Saudi journalist Kashoggi against the Saudi crown prince. More than a president of a great country, I have the impression that Biden neither knows nor has learned the art of diplomacy and of speaking in controlled and moderate tones to heads of state and future … because if you create yourself and surround yourself with enemies in peacetime and in the good economic trend then when you are in need and you need others it is obvious that you have no idea where to find support and friends, strategy … sorry to say but it is so, that on the contrary the Russian Putin has wisely created over time a web of friendly and economic contacts in all continents, especially in Asia, strategies that today turn against us Westerners because in terms of foreign policy we have left the ball only to France and the US and UK. Yes, because the Americans and the British do not have oil problems since they are large producers but how will the European Union solve the energy problem taking into account that Great Britain itself is no longer part of the Union and therefore will make us pay for it savory ? From this brief analysis, logically critical of our local diplomatic operators, not even our foreign minister is saved who has often appeared unable and inappropriate to face that very delicate role where instead there should be a very cautious person in issuing public statements but above all known and appreciated internationally … and he is not. Now the scenario is this … and to say the least it is apocalyptic: the cost of fuel at the pump will continue their daily rise without limits, today it costs € 2.28 per liter, and who will really pay the damages of the disappointing and incapable European foreign policy they will always be the same and that is … us! And I add that after the declarations of China, come on reported, I am also very worried about the development of this war which today no longer has the possibility of finding a peaceful outlet and which will certainly end with the occupation of the whole of Ukraine and we will not be able to do anything for them. Zelensky should have figured this out before the war and not now that it’s too late. 0903022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

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Oil, the great refusal of Saudi Arabia and the United Arab Emirates: “No to the phone call with Biden”

Saudi prince Mohammed bin Salman (reuters)

10032022 MBS E PETROLIO

According to the Wall Street Journal, the leaders of the two countries have refused to speak with the head of the White House, pressing for an opening of the taps to try to contain the increase in prices.

09 MARCH 2022

by Francesca Caferri

Joe Biden’s America can wait. With the price of gas and oil skyrocketing due to the conflict in Ukraine, and the further increases that will come after the United States’ decision to block imports of these materials from Russia, Saudi Arabia and the United Arab Emirates are taking their revenge on a White House considered much colder towards them than Donald Trump’s.

This folds the decision – reported today by the Wall Street Journal – of the hereditary (but de facto leading) principles of the two countries Mohammed bin Salman and Mohammed bin Zayed to refuse to discuss a possible increase in oil production with the American president, who he would try to get in touch with them in recent days.

For the Saudi in particular, this is a sensational decision: MbS, as the prince is called, has tried to have a direct line with the White House since Biden came to power but until now the American had always refused any contact: between the two the long shadow of the Khashoggi crime – the Saudi journalist killed in his country’s consulate in Istanbul in 2018 – of which the CIA accuses the heir to the throne of having been the mandate. Biden in the electoral campaign had defined MbS a “pariah”: after his election the only direct contacts with the Saudi leadership had been those with the king, the elderly Salman.

But now things have changed: with oil at over $ 140 a barrel for the first time in 14 years, Riyadh is the only one with the ability to place enough quantities on the market to calm prices. And Biden has to bow his head. Except being faced with the “no” of the young leader, well aware of the role that the war has offered him. Antagonizing the Saudi leadership is not good for the United States, Mohammed bin Salman warned in a long interview with the American monthly The Atlantic in recent days: “It is up to the president to take care of American interests. Go ahead,” he said.

The speech in Dubai is different but not too much, where Mohammed bin Zayed accuses the new American leader of an excessive credit opening towards Iran (the negotiations for the resumption of the nuclear agreement underway in Vienna would be in the final straight) and a lack of support in the face of repeated attacks by Yemeni Houthi rebels in recent months.

 

 

FRENCH

BIDE ? NON …. MIEUX TRUMP!
Le vrai problème sous-jacent est toujours le même, avoir des politiciens compétents et clairvoyants est quelque chose de très difficile à trouver et quand on les trouve on fait tout pour essayer de les évincer de rôles importants qui peuvent changer et conditionner la vie de nous citoyens du le monde entier. Le problème devient alors plus aigu lorsqu’il s’agit de politique étrangère et nous voici vraiment face à une tragédie sans fin … oui, il arrive souvent et volontairement au cours de la dernière décennie d’être témoin de l’incompétence et du manque de prévoyance de certains représentants de la politique étrangère politique à partir de l’actuel président américain Joe Biden, il démontre qu’en termes de politique étrangère et de relations diplomatiques, il n’a pas la moindre idée ni ne sait comment les questions diplomatiques sont traitées avec des sujets particulièrement importants sur le scénario économique et militaire . Des sujets qui, en période de guerre, prennent un poids considérable comme la Chine et l’Arabie saoudite, la première s’est publiquement prononcée en faveur de la Russie dans le conflit avec l’Ukraine, citant des raisons correctes et justes dans l’invasion militaire et accusant l’OTAN et l’utilisation d’interférer continuellement dans la région et ont forcé les Russes à entrer en guerre. Passons au deuxième sujet, l’un est le prince héritier d’Arabie saoudite Mohamed bin Salman tandis que l’autre est le prince héritier des Émirats arabes unis … eh bien la nouvelle sensationnelle et surprenante qui nous parvient est que les deux ont refusé de parler par téléphone “Rien de moins que” avec le président Joe Biden, c’est quelque chose de vraiment incroyable que les deux sujets, riches producteurs de pétrole, aient refusé de lui parler démontrant que la politique étrangère de Joe Biden est totalement en faillite et en plus, cela met en péril la stabilité financière de l’Europe à risque. L’ancien président Trump avait été critiqué, grâce à la puissance des médias, mais je me souviens très bien qu’il a pu nouer des relations apaisées aussi bien avec la Chine qu’avec l’Arabie saoudite et avec tous les pays du golfe Persique… une « vraie perle de la diplomatie internationale”. Aujourd’hui on découvre que le “Tycoon” pour tout son mandat était vraiment doué en politique étrangère internationale et peut-être que s’il avait été là… peut-être que la Russie ne serait pas venue faire ça à l’Ukraine… peut-être, en fait il y avait pas de guerre pendant son mandat présidentiel. Mais regardons maintenant le présent et le problème atavique de l’Europe en matière d’approvisionnement énergétique, en considérant également la dernière explosion insensée et schizophrène du président Biden il y a deux jours sur le désir de bloquer le flux de pétrole russe comme sanction supplémentaire à la guerre. Les sanctions c’est bien mais jusqu’à un certain point car avant de faire ces déclarations de guerre contre la Russie il aurait été “très intelligent”… de comprendre où s’approvisionner en pétrole vu les très mauvaises relations qui existent avec les pays du Golfe après ses précédentes affirmations et positions controversées sur le meurtre en Turquie du journaliste saoudien Kashoggi contre le prince héritier saoudien. Plus qu’un président d’un grand pays, j’ai l’impression que Biden ne connaît ni n’a appris l’art de la diplomatie et de parler sur un ton maîtrisé et modéré aux chefs d’État et futurs… car si vous vous créez et vous entourez de ennemis en temps de paix et dans la bonne conjoncture économique alors quand tu es dans le besoin et que tu as besoin des autres il est évident que tu n’as aucune idée où trouver soutien et amis, stratégie… désolé de le dire mais c’est ainsi, qu’au contraire le Poutine russe a judicieusement créé au fil du temps un réseau de contacts amicaux et économiques dans tous les continents, notamment en Asie, stratégies qui se retournent aujourd’hui contre nous, Occidentaux, car en matière de politique étrangère, nous n’avons laissé la balle qu’à la France et aux États-Unis et au Royaume-Uni. Oui, parce que les Américains et les Britanniques n’ont pas de problèmes de pétrole puisqu’ils sont de gros producteurs mais comment l’Union européenne va-t-elle résoudre le problème de l’énergie compte tenu que la Grande-Bretagne elle-même ne fait plus partie de l’Union et va donc nous le faire payer salé ? De cette brève analyse, logiquement critique de nos opérateurs diplomatiques locaux, n’est même pas épargné notre ministre des Affaires étrangères qui s’est souvent montré incapable et inadapté à ce rôle très délicat où il faudrait plutôt être une personne très prudente dans l’émission de déclarations publiques mais surtout connue et apprécié internationalement … et il ne l’est pas. Maintenant le scénario est celui-ci… et pour le moins il est apocalyptique : le coût du carburant à la pompe va continuer son ascension quotidienne sans limite, aujourd’hui il coûte 2,28 € le litre, et qui paiera vraiment les dégâts des décevants et incapables de politique étrangère européenne, ils seront toujours les mêmes et c’est… nous ! Et j’ajoute qu’après les déclarations de la Chine, allez rapportés, je suis aussi très inquiet du développement de cette guerre qui n’a plus aujourd’hui la possibilité de trouver une issue pacifique et qui se terminera certainement par l’occupation de toute l’Ukraine et nous ne pourrons rien faire pour eux. Zelensky aurait dû le découvrir avant la guerre et pas maintenant qu’il est trop tard. 0903022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/
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Pétrole, le grand refus de l’Arabie saoudite et des Émirats arabes unis : “Non au coup de fil avec Biden”

Prince saoudien Mohammed bin Salman (Reuters)

10032022 MBS E PETROLIO

Selon le Wall Street Journal, les dirigeants des deux pays ont refusé de s’entretenir avec le chef de la Maison Blanche, pressant pour une ouverture des robinets pour tenter de contenir la hausse des prix.

09 MARS 2022

L’Amérique de Joe Biden peut attendre. Avec la flambée des prix du gaz et du pétrole en raison du conflit en Ukraine, et les nouvelles hausses qui viendront après la décision des États-Unis de bloquer les importations de ces matières en provenance de Russie, l’Arabie saoudite et les Émirats arabes unis prennent leur revanche sur un La Maison Blanche est considérée comme beaucoup plus froide à leur égard que celle de Donald Trump.
Cela enfreint la décision – rapportée aujourd’hui par le Wall Street Journal – des principes héréditaires (mais de facto directeurs) des deux pays Mohammed ben Salmane et Mohammed ben Zayed de refuser de discuter d’une éventuelle augmentation de la production pétrolière avec le président américain, qui il essaierait d’entrer en contact avec eux ces derniers jours.
Pour le Saoudien notamment, c’est une décision sensationnelle : MbS, comme on appelle le prince, a essayé d’avoir une ligne directe avec la Maison Blanche depuis l’arrivée au pouvoir de Biden mais jusqu’à présent l’Américain avait toujours refusé tout contact : entre les deux l’ombre portée du crime de Khashoggi – le journaliste saoudien tué dans le consulat de son pays à Istanbul en 2018 – dont la CIA accuse l’héritier du trône d’avoir été le mandataire. Biden dans la campagne électorale avait défini MbS comme un “paria”: après son élection, les seuls contacts directs avec les dirigeants saoudiens avaient été ceux avec le roi, le vieux Salman.
Mais désormais, les choses ont changé : avec un pétrole à plus de 140 dollars le baril pour la première fois en 14 ans, Riyad est le seul à pouvoir mettre suffisamment de quantités sur le marché pour calmer les prix. Et Biden doit baisser la tête. Sauf à être confronté au « non » du jeune leader, bien conscient du rôle que la guerre lui a offert. Attaquer les dirigeants saoudiens n’est pas bon pour les États-Unis, a prévenu Mohammed ben Salmane dans une longue interview accordée au mensuel américain The Atlantic ces derniers jours : “C’est au président de s’occuper des intérêts américains. Allez-y”, a-t-il déclaré. .
Le discours de Dubaï est différent mais pas trop, où Mohammed ben Zayed accuse le nouveau dirigeant américain d’une ouverture de crédit excessive envers l’Iran (les négociations pour la reprise de l’accord nucléaire en cours à Vienne seraient dans la dernière ligne droite) et d’un manque de soutien face aux attaques répétées des rebelles houthis yéménites ces derniers mois.

EMBARGO PETROLIO… SI’ VABBE’ E NOI ANDIAMOA PIEDI ?

09032022 PETROLIO

EMBARGO PETROLIO… SI’ VABBE’ E NOI ANDIAMOA PIEDI  ?

Come ogni giorno al mattino prendo l’auto per recarmi al lavoro e osservo che la lancetta del carburante è scesa al limite della riserva e decido di approvvigionarmi per evitare di restare a secco… visti anche i tempi di guerra che non consigliano proprio di tentare la sorte con i rifornimenti. Arrivo alla solita stazione di servizio e resto di stucco nel guardare il  suo display luminoso che indica il prezzo del gasolio che è arrivato alla incredibile cifra di € 2,10… un prezzaccio da infarto… qualcosa che inorridisce ed irrita, anche perché so per certo di non aver mai pagato un prezzo così elevato in anni precedenti e ricordo bene quando in Italia nel 1999 lo stesso carburante costava appena 1.500 lire, somma paragonabile agli attuali 0,80 centesimi di euro.. già la mia bella e meravigliosa lira che maltrattata da tutti in Europa ma che a noi ha fatto vivere alla grande. Già, il petrolio è sempre stato il “tallone d’Achille” dell’autotrazione europea e noi italiani ne sappiamo qualcosa in termini di aumenti costanti ed incertezze sui rifornimenti. Difatti l’auto elettrica andava proprio nella giusta direzione per liberarsi definitivamente dei carburanti fossili oltre che inquinare l’aria in modo tangibile, ma purtroppo i conti bisogna sempre farli con il solito imprevisto di turno  e questa volta ci tocca farli con la guerra in Ucraina, il mondo e l’economia sono stravolti  ed è chiaro che le forniture russe hanno sempre giocato un ruolo di primaria importanza nell’economia dei Paesi europei che vengono riforniti di petrolio e gas da anni puntualmente dal gigante gassìfero e petrolifero  e che fortunatamente, nonostante il conflitto bellico in corso, continua a rifornirci  di gas e petrolio. E qui che le cose non collimano con la logica delle cose e cioè : se i rifornimenti sono costanti e continui  e il petrolio è sempre reperibile anche dai mercati arabi e non ci sono stati tagli ai rifornimenti né un crollo della produzione giornaliera di barili, ci spiegate cari signori del governo, del ministero della transizione ecologica  e dello sviluppo economico perché un litro di gasolio oggi l’ho dovuto pagare ad € 2,10 euro ? Stante i miei ragionamenti ho il sospetto e timore che intorno alla questione carburanti si stia giocando una grande ed epocale partita speculativa globale che nella storia dei carburanti per autotrazione non ha precedenti. Già, perché i contratti in essere sono sempre quelli pattuiti e sottoscritti con la Russia prima della guerra in Ucraina e il prezzo è sempre quello… salvo che non ci siano delle clausole misteriose a noi sconosciute che ne determinano un aumento automatico in caso di conflitti. No, è sempre la solita storia, quando ci sono tensioni internazionali chi paga siamo sempre noi automobilisti ed autotrasportatori e tutti quelli che vivono e lavorano col gasolio, ma è mai possibile che in questa “benedetta Unione europea” non ci sia mai stato qualcuno intelligente e in gradi di capire il problema e magari  stipulare un rigido contratto di fornitura valido per tutti i Paesi dell’unione che blocchi il prezzo del carburante per anni e lo tenga costante o al massimo concedendo delle ridottissime oscillazioni di mercato anche in casi di guerra o calamità naturali ?  Un qualcosa di simile come si è fatto durante la pandemia per i vaccini.  E’ ovvio che se lasciamo il potere della gestione del prezzo alle società petrolifere o ai grandi commercianti noi avremo sempre un prezzo che fluttuerà a loro piacimento e sempre in crescendo… e nei fatti possono spremerci come dei limoni.  Ora il problema petrolio assume contorni  da thriller perché il Presidente americano Joe Biden… già sempre lui… preme per ulteriori sanzioni alla Russia ed oggi  ha dichiarato che entro fine anno gli USA non acquisteranno più il petrolio russo e a questa dichiarazione è subito seguita quella russa che per effetto ritorsione minaccia l’interruzione totale dei rifornimenti di gas e petrolio a tutta l’Europa. E dico io al signor Joe… ma era proprio necessario dirlo ? Non bastava semplicemente farlo in modo discreto e diplomatico e nel silenzio mediatico? Basta non acquistare più il loro petrolio e il gioco è fatto ed allora,  “caro Joe”… che bisogno c’è di dirlo pubblicamente e con tono minaccioso per far inevitabilmente terrore sui consumatori finali e dar luogo ad altra volgare speculazioni  ? Eh sì, perché nei prossimi giorni il gasolio tenterà di arrivare alla soglia degli  € 2,50 al litro anche perché il nostro governo non sembra intenzionato a togliere le accise né a bloccare il prezzo ponendo un limite all’aumento. Siamo allo stesso livello della mancata programmazione energetica per l’energia elettrica perché avere il gasolio a questo prezzo ed il gas decuplicato significa far affondare l’economia e mettere alla fame i lavoratori tutti. Già, solo adesso i nostri politici si rendono conto di quanto sono stati sprovveduti ed incapaci nell’affrontare e risolvere il problema energetico e sono colpevoli e responsabili d’aver messo… purtroppo il Paese in ginocchio.

08032022 …by… https://manliominicucci.myblog.it/

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Cosa significherebbe per il mondo il divieto Usa sul greggio russo?

di Noah Browning e Simon Jessop e Balazs Koranyi – 10 h fa

09032022 PETROLIO

© Reuters/Todd Korol

di Noah Browning e Simon Jessop e Balazs Koranyi

(Reuters) – La possibilità che gli Usa possano introdurre un divieto sulle importazioni di greggio russo ha innescato un balzo nei prezzi del Brent a quasi 140 dollari il barile, il livello più alto dal 2008.

La Russia è il principale esportatore al mondo di greggio e di prodotti petroliferi con circa 7 milioni di barili al giorno ovvero il 7% della produzione mondiale. Un tale divieto non avrebbe precedenti e potrebbe provocare uno shock inflazionistico.

Ecco alcune delle possibili conseguenze di un tale provvedimento:

PREZZI RECORD

I governi occidentali non hanno colpito direttamente con le sanzioni il settore energetico russo ma alcuni clienti hanno già cominciato a evitarlo per non dover fare i conti successivamente con problemi di tipo legale.

Jp Morgan prevede che il prezzo del greggio possa arrampicarsi fino alla soglia record di 185 dollari il barile entro la fine del 2022 se i problemi alle esportazioni russe durassero così tanto sebbene, in linea con gli analisti interpellati da Reuters, la banca si aspetti un prezzo medio per l’anno al di sotto dei 100 dollari.

L’ultima volta in cui i prezzi del greggio hanno superato la soglia dei 100 dollari è stato nel 2014 e i livelli raggiunti ieri non erano lontani dal picco di oltre 147 dollari visto a luglio 2008. Soltanto due anni fa, il calo della domanda provocato dal Covid ha spinto il costo del petrolio West Texas al di sotto di 0 dollari.

“Una guerra prolungata che provochi diffusi problemi alle forniture di materie prime potrebbe vedere il Brent oltre la soglia di 150 dollari”, ragiona Giovanni Staunovo, analista per le materie prime di Ubs.

SHOCK INFLAZIONE

Mentre i prezzi del gas naturale hanno toccato i massimi storici, il balzo dei prezzi dell’energia dovrebbe spingere l’inflazione oltre il 7% su entrambe le sponde dell’Atlantico nei prossimi mesi.

In generale, a ogni aumento del 10% dei prezzi del greggio corrisponde un incremento dell’inflazione della zona euro di 0,1-0,2 punti percentuali. Dal primo gennaio, il Brent è salito di circa l’80% in euro. Negli Usa, a ogni aumento di 10 dollari il barile corrisponde un incremento dell’inflazione di 0,2 punti percentuali.

La Russia inoltre è anche il principale esportatore al mondo di cereali e fertilizzanti e uno dei principali produttori di palladio, nichel, carbone e acciaio. Il tentativo di escludere la sua economia dagli scambi colpirebbe molti settori e andrebbe ad accrescere i timori per la sicurezza alimentare mondiale.

COLPO PER LA CRESCITA

Inoltre, un divieto sulle importazioni di gas russo rallenterebbe ulteriormente la ripresa mondiale che si sta concretizzando dopo due anni di pandemia.

I calcoli preliminari della Bce mostrano che la guerra potrebbe ridurre la crescita della zona euro di 0,3-0,4 punti percentuali quest’anno in uno scenario base e di 1 punto percentuale in quello di uno shock grave.

Nei prossimi mesi, c’è il concreto rischio di stagflazione, o di una crescita minima e, contemporaneamente, di un’inflazione alle stelle. Tuttavia la crescita della zona euro dovrebbe restare solida nonostante il prezzo delle materie prime.

Negli Usa, la Fed stima che a ogni aumento di 10 dollari al barile nei prezzi del greggio corrisponda un taglio della crescita di 0,1 punti percentuali, anche se altri enti previsori vedono un impatto minore.

In Russia, i danni saranno probabilmente vasti e immediati: Jp Morgan ritiene che l’economia del Paese si contrarrà del 12,5%.

…E PER LE BANCHE CENTRALI

Per la Fed, l’impatto dell’inflazione si è già rivelato troppo forte e il governatore Jerome Powell ha detto che occorre alzare i tassi di interesse questo mese.

Per la Bce, è meno necessario un intervento urgente.

“Nessuno può davvero aspettarsi che la Bce inizi un percorso di normalizzazione della politica monetaria in un momento di tal incertezza”, dice l’economista di Ing Carsten Brzeski.

ALTERNATIVE?

Con un ritorno della richiesta di carburanti fossili dopo la pandemia e l’offerta ancora limitata, ci si troverà sotto pressione per potenziare l’offerta nonostante l’impegno a sostenere l’energia verde.

“Nel breve termine ci sarà una riduzione delle iniziative green nel tentativo di far invertire la rotta della contrazione vista nelle forniture di carburanti fossili”, dice Susannah Streeter, senior investment and markets analyst di Hargreaves Lansdown.

Intanto i colloqui per sganciare l’Iran dalle sanzioni internazionali sono già a buon punto e i prezzi del greggio alle stelle sono destinati a sostenere gli investimenti nello scisto Usa.

LA VISIONE SUL LUNGO PERIODO

Le frizioni tra Russia e Occidente sono destinate a rafforzare le relazioni di Mosca con Pechino ma le infrastrutture energetiche tra i due Paesi sono scarse.

Le rinnovabili potrebbero ricevere una spinta nel medio e lungo termine mentre i Paesi cercano di rendersi indipendenti dall’energia russa.

“Dovremmo dirottare i sussidi che ora utilizziamo per gas naturale, carbone e petrolio su energie rinnovabili, mobilità elettrica, infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, pompe di calore e miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici”, spiega Wolfgang Ketter, professore alla Rotterdam School of Management.

“Qualsiasi cosa che possa portare alla sicurezza energetica di lungo termine riducendo la dipendenza dai carburanti fossili”.

 

 

ENGLISH

 

EMBARGO PETROLIO … YES WELL AND WE GO ON FOOT?

Like every day in the morning, I take the car to go to work and I observe that the fuel needle has dropped to the limit of the reserve and I decide to stock up to avoid running out of water … also given the times of war that do not really recommend try your luck with supplies. I arrive at the usual service station and I am amazed to look at its luminous display that indicates the price of diesel which has reached the incredible figure of € 2.10 … a heart attack price … something that horrifies and irritates, even because I know for sure that I have never paid such a high price in previous years and I remember well when in Italy in 1999 the same fuel cost just 1,500 lire, a sum comparable to the current 0.80 euro cents .. already my beautiful and wonderful lira that mistreated by everyone in Europe but that made us live great. Yes, oil has always been the “Achilles’ heel” of European transport and we Italians know something about it in terms of constant increases and uncertainties about supplies. In fact, the electric car was going in the right direction to permanently get rid of fossil fuels as well as polluting the air in a tangible way, but unfortunately we always have to deal with the usual unexpected events and this time we have to do them with the war in Ukraine. , the world and the economy are upset and it is clear that Russian supplies have always played a role of primary importance in the economy of European countries that have been supplied with oil and gas for years on time by the gas and oil giant and that fortunately, despite the ongoing war continues to supply us with gas and oil. It is here that things do not coincide with the logic of things, that is: if supplies are constant and continuous and oil is always available also from Arab markets and there have been no cuts in supplies or a collapse in the daily production of barrels, there explain dear gentlemen of the government, of the ministry of ecological transition and economic development why I had to pay € 2.10 for a liter of diesel today? Given my reasoning, I suspect and fear that a great and epochal global speculative game is being played around the fuel issue that is unprecedented in the history of automotive fuels. Yes, because the contracts in place are always those agreed and signed with Russia before the war in Ukraine and the price is always the same … unless there are mysterious clauses unknown to us that determine an automatic increase in the event of conflicts. No, it is always the same story, when there are international tensions it is always us motorists and hauliers and all those who live and work with diesel fuel who pay, but it is never possible that in this “blessed European Union” there has never been someone intelligent and able to understand the problem and perhaps stipulate a rigid supply contract valid for all the countries of the union that blocks the price of fuel for years and keeps it constant or at most allowing very low market fluctuations even in cases of war or natural disasters? Something similar to what was done during the vaccine pandemic. It is obvious that if we leave the power of price management to oil companies or large traders, we will always have a price that will fluctuate as they please and always on the rise … and in fact they can squeeze us like lemons. Now the oil problem takes on the contours of a thriller because the American President Joe Biden … always him … is pressing for further sanctions on Russia and today he declared that by the end of the year the USA will no longer buy Russian oil and this declaration is immediately followed by the Russian one, which as a result of retaliation threatens the total interruption of gas and oil supplies to all of Europe. And I say to Mr. Joe … but was it really necessary to say it? Wasn’t it enough just to do it in a discreet and diplomatic way and in the silence of the media? Just stop buying their oil and that’s it and then, “dear Joe” … what need is there to say it publicly and in a threatening tone to inevitably terrorize final consumers and give rise to other vulgar speculations? Yes, because in the next few days diesel will try to reach the € 2.50 per liter threshold also because our government does not seem willing to remove excise duties or to block the price by placing a limit on the increase. We are at the same level as the lack of energy planning for electricity because having diesel at this price and gas increased tenfold means sinking the economy and starving all workers. Yes, only now our politicians realize how inexperienced and incapable they have been aci in addressing and solving the energy problem and are guilty and responsible for having brought … unfortunately the country to its knees.

08032022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

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What would the US ban on Russian crude mean for the world?

by Noah Browning and Simon Jessop and Balazs Koranyi – 10 h ago

09032022 PETROLIO

© Reuters / Todd Korol

 

by Noah Browning and Simon Jessop and Balazs Koranyi

(Reuters) – The possibility that the US could introduce a ban on imports of Russian crude has triggered a jump in Brent prices to nearly $ 140 a barrel, the highest level since 2008.

Russia is the world’s leading exporter of crude oil and petroleum products with approximately 7 million barrels per day or 7% of world production. Such a ban would be unprecedented and could cause an inflationary shock.

Here are some of the possible consequences of such a measure:

RECORD PRICES

Western governments have not directly targeted the Russian energy sector with sanctions, but some customers have already begun to avoid it so as not to have to deal with legal problems later on.

JP Morgan predicts that the price of crude oil could climb to a record $ 185 a barrel by the end of 2022 if the problems with Russian exports last so long, although, in line with analysts polled by Reuters, the bank expects a price. average for the year below $ 100.

The last time crude oil prices crossed the $ 100 mark was in 2014 and the levels reached yesterday were not far from the peak of over $ 147 seen in July 2008. Just two years ago, the drop in demand caused by the Covid has pushed the cost of West Texas oil below $ 0.

“A protracted war that causes widespread problems in supplying raw materials could see Brent cross the $ 150 mark,” argues Giovanni Staunovo, UBS commodity analyst.

SHOCK INFLATION

As natural gas prices hit all-time highs, the jump in energy prices is expected to push inflation over 7% on both sides of the Atlantic in the coming months.

In general, every 10% increase in crude oil prices corresponds to an increase in euro zone inflation of 0.1-0.2 percentage points. Since January 1, Brent has risen by around 80% in euros. In the US, every 10 dollars a barrel increase corresponds to an increase in inflation of 0.2 percentage points.

Russia is also the world’s leading exporter of cereals and fertilizers and a leading producer of palladium, nickel, coal and steel. The attempt to exclude its economy from trade would affect many sectors and increase fears about world food security.

SHOT FOR GROWTH

Furthermore, a ban on Russian gas imports would further slow down the global recovery that is materializing after two years of pandemic.

Preliminary ECB calculations show that the war could reduce eurozone growth by 0.3-0.4 percentage points this year in a baseline scenario and by 1 percentage point in that of a severe shock.

In the coming months, there is a real risk of stagflation, or minimal growth and, at the same time, skyrocketing inflation. However, euro zone growth is expected to remain solid despite commodity prices.

In the US, the Fed estimates that every $ 10 a barrel increase in crude oil prices will result in a 0.1 percentage point cut in growth, although other forecasters see a smaller impact.

In Russia, the damage is likely to be vast and immediate: JP Morgan believes the country’s economy will contract by 12.5%.

ALTERNATIVES?

With the demand for fossil fuels returning after the pandemic and supply still limited, there will be pressure to increase supply despite a commitment to support green energy.

“In the short term, there will be a reduction in green initiatives in an effort to reverse the contraction seen in fossil fuel supplies,” said Susannah Streeter, senior investment and markets analyst at Hargreaves Lansdown.

Meanwhile, talks to unhook Iran from international sanctions are already well underway and skyrocketing crude oil prices are destined to support investments in US shale.

 

 

 

FRENCH

 

EMBARGO PETROLIO … OUI BIEN ET NOUS ALLONS A PIED ?

Comme tous les jours le matin, je prends la voiture pour aller au boulot et je constate que l’aiguille d’essence est descendue à la limite de la réserve et je décide de faire le plein pour ne pas manquer d’eau… vu aussi les horaires de guerre qui ne recommande pas vraiment de tenter votre chance avec des fournitures. J’arrive à la station-service habituelle et je suis étonné de regarder son affichage lumineux qui indique le prix du diesel qui a atteint le chiffre incroyable de 2,10 €… un prix crise cardiaque… quelque chose qui horrifie et irrite, même parce que Je sais avec certitude que je n’ai jamais payé un prix aussi élevé les années précédentes et je me souviens bien quand en Italie en 1999 le même carburant ne coûtait que 1 500 lires, une somme comparable aux 0,80 centimes d’euro actuels .. déjà ma belle et merveilleuse lire ça maltraité par tout le monde en Europe mais ça nous a fait vivre super. Oui, le pétrole a toujours été le «talon d’Achille» du transport européen et nous, Italiens, en savons quelque chose en termes d’augmentations constantes et d’incertitudes sur les approvisionnements. En fait, la voiture électrique allait dans le bon sens pour se débarrasser définitivement des combustibles fossiles ainsi que polluer l’air de manière tangible, mais malheureusement nous devons toujours faire face aux imprévus habituels et cette fois nous devons les faire avec la guerre en Ukraine. , le monde et l’économie sont bouleversés et il est clair que les approvisionnements russes ont toujours joué un rôle de première importance dans l’économie des pays européens qui ont été approvisionnés en pétrole et en gaz pendant des années par le gaz et géant pétrolier et qui heureusement, malgré la guerre en cours, continue de nous approvisionner en gaz et en pétrole. C’est ici que les choses ne coïncident pas avec la logique des choses, c’est-à-dire : si les approvisionnements sont constants et continus et que le pétrole est toujours disponible également sur les marchés arabes et qu’il n’y a pas eu de coupures d’approvisionnement ni d’effondrement de la production quotidienne de barils, expliquez-vous chers messieurs du gouvernement, du ministère de la transition écologique et du développement économique pourquoi j’ai dû payer 2,10€ le litre de gasoil aujourd’hui ? Compte tenu de mon raisonnement, je soupçonne et crains qu’un grand jeu spéculatif mondial d’époque se joue autour de la question du carburant qui est sans précédent dans l’histoire des carburants automobiles. Oui, car les contrats en place sont toujours ceux convenus et signés avec la Russie avant la guerre en Ukraine et le prix est toujours le même… à moins qu’il y ait des clauses mystérieuses qui nous sont inconnues et qui déterminent une augmentation automatique en cas de conflits. Non, c’est toujours la même histoire, quand il y a des tensions internationales, c’est toujours nous, automobilistes et transporteurs et tous ceux qui vivent et travaillent avec du gazole, qui payons, mais il n’est jamais possible que dans cette “Union européenne bénie” il n’y ait jamais été quelqu’un d’intelligent et capable de comprendre le problème et peut-être stipuler un contrat d’approvisionnement rigide valable pour tous les pays de l’union qui bloque le prix du carburant pendant des années et le maintient constant ou tout au plus permettant de très faibles fluctuations du marché même en cas de guerre ou catastrophes naturelles? Quelque chose de similaire à ce qui a été fait pendant la pandémie de vaccin. Il est évident que si nous laissons le pouvoir de gestion des prix aux compagnies pétrolières ou aux grands traders, nous aurons toujours un prix qui fluctuera à leur guise et toujours à la hausse… et en fait ils peuvent nous presser comme des citrons. Maintenant, le problème du pétrole prend les contours d’un thriller parce que le président américain Joe Biden … toujours lui … fait pression pour de nouvelles sanctions contre la Russie et aujourd’hui, il a déclaré que d’ici la fin de l’année, les États-Unis n’achèteraient plus de russe pétrole et cette déclaration est immédiatement suivie par celle de la Russie qui, en représailles, menace l’interruption totale de l’approvisionnement en gaz et en pétrole de toute l’Europe. Et je dis à M. Joe… mais était-il vraiment nécessaire de le dire ? Ne suffisait-il pas de le faire de manière discrète et diplomatique et dans le silence des médias ? Il suffit d’arrêter d’acheter leur pétrole et c’est tout et puis, “cher Joe”… à quoi bon le dire publiquement et sur un ton menaçant pour terroriser inévitablement les consommateurs finaux et donner lieu à d’autres spéculations vulgaires ? Oui, car dans les prochains jours le diesel tentera d’atteindre le seuil de 2,50 € le litre aussi parce que notre gouvernement ne semble pas disposé à supprimer les droits d’accises ou à bloquer le prix en fixant une limite à l’augmentation. On est au même niveau que l’absence de planification énergétique pour l’électricité car avoir du diesel à ce prix et du gaz décuplé c’est faire sombrer l’économie et affamer tous les travailleurs. Oui, ce n’est que maintenant que nos politiciens réalisent à quel point ils ont été inexpérimentés et incapables aci dans l’examen et la résolution du problème énergétique et sont coupables et responsables d’avoir mis … malheureusement le pays à genoux.

08032022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

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Que signifierait l’interdiction américaine du brut russe pour le monde ?

par Noah Browning et Simon Jessop et Balazs Koranyi – il y a 10 h

09032022 PETROLIO

© Reuters / Todd Korol

de Noah Browning et Simon Jessop et Balazs Koranyi

(Reuters) – La possibilité que les États-Unis puissent introduire une interdiction des importations de brut russe a déclenché une flambée des prix du Brent à près de 140 dollars le baril, le plus haut niveau depuis 2008.

La Russie est le premier exportateur mondial de pétrole brut et de produits pétroliers avec environ 7 millions de barils par jour, soit 7 % de la production mondiale. Une telle interdiction serait sans précédent et pourrait provoquer un choc inflationniste.

Voici quelques-unes des conséquences possibles d’une telle mesure :

PRIX RECORDS

Les gouvernements occidentaux n’ont pas directement ciblé le secteur énergétique russe avec des sanctions, mais certains clients ont déjà commencé à l’éviter pour ne pas avoir à faire face à des problèmes juridiques plus tard.

JP Morgan prévoit que le prix du pétrole brut pourrait grimper à un record de 185 dollars le baril d’ici la fin de 2022 si les problèmes avec les exportations russes durent aussi longtemps, même si, conformément aux analystes interrogés par Reuters, la banque s’attend à un prix moyen. pour l’année en dessous de 100 $.

La dernière fois que les prix du pétrole brut ont franchi la barre des 100 dollars, c’était en 2014 et les niveaux atteints hier n’étaient pas loin du sommet de plus de 147 dollars observé en juillet 2008. Il y a tout juste deux ans, la baisse de la demande provoquée par le Covid a poussé le coût du pétrole de l’ouest du Texas inférieur à 0 $.

“Une guerre prolongée qui cause des problèmes généralisés d’approvisionnement en matières premières pourrait voir le Brent franchir la barre des 150 dollars”, fait valoir Giovanni Staunovo, analyste des matières premières chez UBS.

GONFLAGE CHOC

Alors que les prix du gaz naturel atteignent des sommets historiques, la flambée des prix de l’énergie devrait pousser l’inflation à plus de 7 % des deux côtés de l’Atlantique au cours des prochains mois.

En général, chaque augmentation de 10% des prix du pétrole brut correspond à une augmentation de l’inflation de la zone euro de 0,1-0,2 point de pourcentage. Depuis le 1er janvier, le Brent s’est apprécié d’environ 80% en euros. Aux États-Unis, chaque augmentation de 10 dollars du baril correspond à une augmentation de l’inflation de 0,2 point de pourcentage.

La Russie est également le premier exportateur mondial de céréales et d’engrais et l’un des principaux producteurs de palladium, de nickel, de charbon et d’acier. La tentative d’exclure son économie du commerce affecterait de nombreux secteurs et augmenterait les craintes concernant la sécurité alimentaire mondiale.

COUP POUR LA CROISSANCE

De plus, une interdiction des importations de gaz russe ralentirait davantage la reprise mondiale qui se matérialise après deux ans de pandémie.

Les calculs préliminaires de la BCE montrent que la guerre pourrait réduire la croissance de la zone euro de 0,3 à 0,4 point de pourcentage cette année dans un scénario de référence et de 1 point de pourcentage dans celui d’un choc sévère.

Dans les mois à venir, le risque de stagflation, c’est-à-dire de croissance minimale et, en même temps, d’inflation galopante, est réel. Cependant, la croissance de la zone euro devrait rester solide malgré les prix des matières premières.

Aux États-Unis, la Fed estime que chaque augmentation de 10 dollars le baril des prix du pétrole brut entraînera une réduction de 0,1 point de pourcentage de la croissance, bien que d’autres prévisionnistes voient un impact moindre.

En Russie, les dégâts risquent d’être importants et immédiats : JP Morgan estime que l’économie du pays va se contracter de 12,5 %.

ALTERNATIVES ?

Avec le retour de la demande de combustibles fossiles après la pandémie et l’offre toujours limitée, il y aura une pression pour augmenter l’offre malgré un engagement à soutenir l’énergie verte.

“À court terme, il y aura une réduction des initiatives vertes dans le but d’inverser la contraction observée dans les approvisionnements en combustibles fossiles”, a déclaré Susannah Streeter, analyste principale des investissements et des marchés chez Hargreaves Lansdown.

Pendant ce temps, les pourparlers pour retirer l’Iran des sanctions internationales sont déjà bien avancés et la flambée des prix du pétrole brut est destinée à soutenir les investissements dans le schiste américain.

ORA GRETA… NON VA PIU’ BENE ?

08032020 tubazione gas

ORA GRETA… NON VA PIU’ BENE ?

Era il 2 dicembre 1973 e per gli italiani arrivò la prima domenica di fermo delle automobili, autocarri  e ciclomotori con l’esclusione dei mezzi autorizzati. Quindi una fredda domenica d’inverno gli italiani si videro obbligati a circolare in bicicletta o a piedi o a dorso di mulo o persino a cavallo per chi ne possedeva uno. Il blocco fu generato dall’embargo decretato dall’Opec, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, in seguito alla guerra arabo-israeliana dello Yom Kippur , ottobre 1973, che all’Italia di quel conflitto… “proprio non gliene fregava un tubo secco” in quanto amico dei belligeranti tutti… Accadde che il prezzo dei carburanti arrivò alle stelle e purtroppo in soli cinque giorni di crisi petrolifera il settore dell’auto e dei trasporti si vide in profonda crisi col rischio di chiusura. Poi, finita la crisi, i rifornimenti di petrolio tornarono ai livelli di normalità e l’industria ed il Paese riprese a correre. Ricordo molto bene quando vedevo galoppare i cavalli per la città… molto carino, tutto bello però chi non poteva permettersi  il cavallo gli toccava andar a piedi o pedalare o restare in casa. E’ chiaro che ora tanti di voi starete pensando che paradossalmente nel 2022, con la guerra russo-ucraina, ci troviamo incredibilmente nella identica e curiosa situazione di 49 anni fa… Eh sì, come al solito noi italiani non impariamo nulla dal passato, facciamo prevalere sempre e comunque le ideologie ecologiste e in più, cosa davvero drammatica e patetica, ci siamo accodati alla massa di dementi che seguono  la signorina Greta Thunberg, pilotata come una marionetta, nel percorso farsesco di pulizia del mondo dai frigoriferi  ed eliminazione totale di tutti i fossili. Diverse volte ho avuto modo di scrivere che quella ragazzina non aveva la benché minima idea di cosa significhi il progresso tecnologico e l’energia ad esso collegato… argomenti troppo complicati per il suo ristretto cervello  e colpevolmente i  suoi seguaci che le correvano dietro senza riflettere sulle cose. Quindi abbiamo scoperto l’acqua calda e cioè che non si può far a meno del gas, del petrolio e dell’energia che ci arriva nelle case, negli uffici e nelle aziende per trasformare e lavorare i prodotti. E dal 1973 ad oggi che abbiamo fatto noi italiani in materia di energia ? La risposta è semplice : demagogia, propaganda e spot infiniti sull’inutilità del carbone, del petrolio e del gas…  E per dirla tutta, ancora ieri sera il sindaco di Melegnano (LE) in Puglia sosteneva che il gas in arrivo dall’Azerbaigian non ci serve e non ne abbiamo bisogno… cioè, noi siamo con un piede nella fossa e c’è ancora chi fa il sostenuto e cocciuto ambientalista nel difendere una linea indifendibile… evidentemente il signore e i suoi proseliti non hanno idea di quel che accadrà tra meno di un mese se il costo del gasolio continuerà ad aumentare ed il prezzo del gas arriverà alle stelle… e allora ve lo dico io che succederà tra un po’ se non risolviamo immediatamente il problema approvvigionamenti energetici, tutte le imbarcazioni da pesca si fermeranno drasticamente e resteranno nei porti a far ruggine, i ristoranti saranno costretti di riflesso di lavorare solo col congelato, le pescherie ovviamente dovranno chiudere, i forni industriali ed artigianali, alimentati a gas, smetteranno di funzionare perché la produzione avrà costi  così elevati che produrre non converrà perché si sarà in perdita con l’inevitabile chiusura di tutte le attività imprenditoriali collegate e disoccupazione galoppante come i cavalli del ‘73. Allora, anziché perseguire una linea energetica che rendesse il paese autonomo e resistente ai mercati speculativi energetici che abbiamo fatto nel frattempo ? A niente… di intelligente, ci siamo messi in fila pure noi dietro la meravigliosa Greta, l’abbiamo anche ricevuta in pompa magna nel Parlamento italiano, e seguita nella sua follia… ed ora che diciamo agli operai delle Acciaierie d’Italia e ai lavoratori del settore automobilistico visto che oltre il gas e il petrolio ci verranno anche a mancare le materie prime per le produzioni come i metalli per le auto ?  Non solo, perché essendo dipendenti per tutto da altri paesi, già l’autarchia, brutta parola, del ventennio fascista la si odia, nel principio della globalità e del pensiero unico e del politically correct abbiamo affidato ad altri… il nostro futuro… quindi dipendiamo dalla Cina per i manufatti, dalla Russia e dai Paesi arabi per i fossili, e dagli americani per la tecnologia e i social, e per concludere dai francesi per l’energia che producono con i reattori nucleari, sono posizionati ai nostri confini tra l’altro, per darci la luce in casa. E ora che si fa ? Le soluzioni le ho già esposte e scritte diverse volte e non intendo ripetermi anche perché non vengo ascoltato, ma mi piace riscrivere il termine da affibbiare ai nostri governati degli ultimi 50 anni : “incapaci allo stato puro” !  E il bello è che con questi presupposti di facciamo anche tirar  dentro una  guerra !  07032022 https://manliominicucci.myblog.it/

 

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La Germania blocca le sanzioni su gas e petrolio russi. E l’Italia segue

08032022 GAS

Anche l’Olanda contro. Giovedì a Versailles si discuterà del quarto pacchetto di misure e del nuovo Recovery di guerra. Draghi si toglie un sassolino: “Italia, Germania e Francia hanno già applicato le misure contro gli oligarchi. Mi piacerebbe lo facessero tutti”

08032020 tubazione gas

07 Marzo 2022

di Angela Mauro

Scongiurare il rischio di nuove sanzioni che blocchino il flusso di gas e petrolio dalla Russia. Mario Draghi cerca alleati in questa nuova missione e per ora ha al sua fianco la Germania. E l’Olanda. Non è poco. D’altronde, argomenta il premier a Bruxelles per un incontro con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, sarebbe meglio applicare bene e subito le sanzioni già approvate, come quelle sugli oligarchi.

 

 

ENGLISH

NOW GRETA … IS IT NO LONGER GOOD?

It was December 2, 1973 and for the Italians, the first Sunday of cars, trucks and mopeds stopped, with the exclusion of authorized vehicles. So on a cold winter Sunday, the Italians were forced to travel by bicycle or on foot or on the back of a mule or even on horseback for those who owned one. The blockade was generated by the embargo decreed by OPEC, the Organization of Petroleum Exporting Countries, following the Arab-Israeli war on Yom Kippur, October 1973, which Italy about that conflict … “just didn’t care a dry pipe ”as a friend of all belligerents … It happened that the price of fuel skyrocketed and unfortunately in just five days of oil crisis the car and transport sector was in deep crisis with the risk of closure. Then, after the crisis, the oil supplies returned to normal levels and the industry and the country started running again. I remember very well when I saw horses galloping around the city … very nice, all beautiful but those who could not afford the horse had to go on foot or ride or stay at home. It is clear that now many of you are thinking that paradoxically in 2022, with the Russian-Ukrainian war, we find ourselves incredibly in the identical and curious situation of 49 years ago … Oh yes, as usual we Italians do not learn anything from the past. , we always and in any case make ecological ideologies prevail and in addition, what is truly dramatic and pathetic, we have joined the mass of demented who follow Miss Greta Thunberg, piloted like a puppet, in the farcical path of cleaning the world from refrigerators and total elimination of all fossils. Several times I got to write that that little girl didn’t have the slightest idea of what technological progress and the energy connected to it means … topics too complicated for her small brain and guilty her followers who ran after her without reflect on things. So we discovered hot water and that is that we cannot do without gas, oil and energy that reaches us in homes, offices and companies to transform and process products. And from 1973 to today what have we Italians done in the field of energy? The answer is simple: demagogy, propaganda and endless commercials on the uselessness of coal, oil and gas … And to be honest, yesterday evening the mayor of Melegnano (LE) in Puglia claimed that the gas arriving from We do not need Azerbaijan and we do not need it … that is, we are with one foot in the pit and there are still those who are the sustained and stubborn environmentalist in defending an indefensible line … evidently the gentleman and his proselytes have no idea of what will happen in less than a month if the cost of diesel will continue to increase and the price of gas will skyrocket … and then I tell you what will happen in a while if we do not immediately solve the energy supply problem, all the fishing boats will stop drastically and will remain in the ports to rust, the restaurants will be forced to work only with frozen food, the fishmongers will obviously have to close, the industrial and artisanal ovens, powered on gas, they will stop working because production will have such high costs that producing will not be convenient because there will be a loss with the inevitable closure of all related business activities and runaway unemployment like the horses of ’73. So, instead of pursuing an energy line that would make the country autonomous and resistant to the speculative energy markets that we have done in the meantime? Nothing … intelligent, we too lined up behind the wonderful Greta, we also received her with great fanfare in the Italian Parliament, and followed her in her madness … and now that we say to the workers of the Acciaierie d ‘ Italy and to the workers in the automotive sector given that besides gas and oil there will also be a lack of raw materials for production such as metals for cars? Not only that, because being dependent for everything on other countries, the autarchy, bad word, of the twenty years of fascism is already hated, in the principle of globality and of the single thought and of the politically correct we have entrusted to others … our future. .. so we depend on China for artifacts, from Russia and the Arab countries for fossils, and from the Americans for technology and social networks, and finally from the French for the energy they produce with nuclear reactors, they are positioned on our borders among other things, to give us light in the house. What do you do now? The solutions I have already exposed and written several times and I do not intend to repeat myself also because I am not heard, but I like to rewrite the term to be given to our governed of the last 50 years: “incapable in the pure state”! And the nice is that with these assumptions we can also bring up a war! 07032022 https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Germany blocks sanctions on Russian oil and gas. And Italy follows

 

Holland also against. The fourth package of measures and the new war recovery will be discussed in Versailles on Thursday. Draghi takes off a pebble: “Italy, Germany and France have already applied the measures against the oligarchs. I’d like everyone to do it ”

08032020 tubazione gas

07 March 2022

by Angela Mauro

Avert the risk of new sanctions blocking the flow of gas and oil from Russia. Mario Draghi is looking for allies in this new mission and for now he has Germany at his side. And Holland. It is not cheap. On the other hand, argues the prime minister in Brussels for a meeting with the president of the European Commission Ursula von der Leyen, it would be better to apply the sanctions already approved, such as those on the oligarchs, well and immediately.

 

FRENCH

 

MAINTENANT GRETA… CE N’EST PLUS BON ?

C’était le 2 décembre 1973 et pour les Italiens le premier dimanche de l’arrêt des voitures, camions et cyclomoteurs arrivait à l’exclusion des véhicules autorisés. Ainsi, par un froid dimanche d’hiver, les Italiens étaient obligés de se déplacer à bicyclette ou à pied ou à dos de mulet ou même à cheval pour ceux qui en possédaient un. Le blocus a été généré par l’embargo décrété par l’OPEP, l’Organisation des pays exportateurs de pétrole, à la suite de la guerre arabo-israélienne de Yom Kippour, octobre 1973, dont l’Italie à propos de ce conflit … “s’en fichait un tuyau sec “comme un ami de tous les belligérants … Il est arrivé que le prix du carburant ait grimpé en flèche et malheureusement en seulement cinq jours de crise pétrolière, le secteur de l’automobile et des transports était en crise profonde avec un risque de fermeture. Puis, après la crise, les approvisionnements en pétrole sont revenus à des niveaux normaux et l’industrie et le pays ont recommencé à tourner. Je me souviens très bien quand j’ai vu des chevaux galoper autour de la ville… très sympa, tout beau mais ceux qui n’avaient pas les moyens de se payer le cheval devaient aller à pied ou à cheval ou rester à la maison. Il est clair que maintenant beaucoup d’entre vous pensent que paradoxalement en 2022, avec la guerre russo-ukrainienne, nous nous retrouvons incroyablement dans la situation identique et curieuse d’il y a 49 ans … Ah oui, comme d’habitude nous les Italiens n’apprenons rien du passé. , on fait toujours et en tout cas prévaloir les idéologies écologiques et en plus, ce qui est vraiment dramatique et pathétique, on a rejoint la masse des déments qui suivent Miss Greta Thunberg, pilotée comme une marionnette, dans la voie farfelue du nettoyage le monde des réfrigérateurs et l’élimination totale de tous les fossiles. Plusieurs fois, j’ai dû écrire que cette petite fille n’avait pas la moindre idée de ce que signifiait le progrès technologique et l’énergie qui y était liée … des sujets trop compliqués pour son petit cerveau et coupables ses followers qui couraient après elle sans réfléchir sur les choses. Nous avons donc découvert l’eau chaude et c’est que nous ne pouvons pas nous passer du gaz, du pétrole et de l’énergie qui nous parviennent dans les maisons, les bureaux et les entreprises pour transformer et traiter les produits. Et de 1973 à aujourd’hui, qu’avons-nous fait, nous Italiens, dans le domaine de l’énergie ? La réponse est simple : démagogie, propagande et publicités à n’en plus finir sur l’inutilité du charbon, du pétrole et du gaz… Et pour être honnête, hier soir le maire de Melegnano (LE) dans les Pouilles a affirmé que le gaz arrivant de Nous n’avons pas besoin d’Azerbaïdjan et nous n’en avons pas besoin … c’est-à-dire que nous avons un pied dans le gouffre et il y a encore ceux qui sont les écologistes soutenus et têtus à défendre une ligne indéfendable … évidemment le monsieur et ses prosélytes n’ont aucune idée de que se passera-t-il dans moins d’un mois si le coût du diesel continue d’augmenter et que le prix du gaz monte en flèche … et puis je vous dis ce qui se passera dans un moment si nous ne résolvons pas immédiatement le problème d’approvisionnement en énergie, tout les bateaux de pêche s’arrêteront drastiquement et resteront dans les ports à rouiller, les restaurants seront obligés de travailler uniquement avec des surgelés, les poissonneries devront évidemment fermer, les fours industriels et artisanaux, alimentés au gaz, ils cesseront de fonctionner car la production aura des coûts si élevés que produire ne sera pas pratique car il y aura une perte avec la fermeture inévitable de toutes les activités commerciales connexes et un chômage galopant comme les chevaux de 73. Alors, au lieu de poursuivre une ligne énergétique qui rendrait le pays autonome et résistant aux marchés spéculatifs de l’énergie que nous avons fait entre-temps ? Rien… d’intelligent, nous aussi nous nous sommes alignés derrière la merveilleuse Greta, nous l’avons aussi reçue en grande pompe au Parlement Italien, et l’avons suivie dans sa folie… et maintenant que l’on dit aux ouvriers de l’Acciaierie d’Italie et aux travailleurs du secteur automobile étant donné qu’en plus du gaz et du pétrole, il y aura également un manque de matières premières pour la production, comme les métaux pour les voitures ? Pas seulement cela, car étant dépendant pour tout des autres pays, l’autarcie, gros mot, des vingt ans de fascisme est déjà détestée, dans le principe de globalité et de la pensée unique et du politiquement correct que nous avons confié aux autres. .. notre avenir. .. nous dépendons donc de la Chine pour les artefacts, de la Russie et des pays arabes pour les fossiles, et des Américains pour la technologie et les réseaux sociaux, et enfin des Français pour l’énergie qu’ils produisent avec les réacteurs nucléaires, ils sont positionnés à nos frontières entre autres, pour nous donner de la lumière dans la maison. Que faites-vous maintenant? Les solutions que j’ai déjà exposées et écrites plusieurs fois et je n’ai pas l’intention de me répéter d’ailleurs car je ne suis pas entendu, mais j’aime bien réécrire le terme à donner à nos gouvernés des 50 dernières années : « incapable à l’état pur ” ! Et le bien, c’est qu’avec ces hypothèses, nous pouvons aussi évoquer une guerre ! 07032022 https://manliominicucci.myblog.it/

 

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L’Allemagne bloque les sanctions contre le pétrole et le gaz russes. Et l’Italie suit

Hollande aussi contre. Le quatrième paquet de mesures et la nouvelle reprise de guerre seront discutés jeudi à Versailles. Draghi décolle un caillou : « L’Italie, l’Allemagne et la France ont déjà appliqué les mesures contre les oligarques. J’aimerais que tout le monde le fasse”

08032020 tubazione gas

07 mars 2022

par Angela Mauro

Éviter le risque de nouvelles sanctions bloquant le flux de gaz et de pétrole en provenance de Russie. Mario Draghi cherche des alliés dans cette nouvelle mission et pour l’instant il a l’Allemagne à ses côtés. Et la Hollande. Ce n’est pas bon marché. En revanche, plaide la première ministre à Bruxelles pour une rencontre avec la présidente de la Commission européenne Ursula von der Leyen, il vaudrait mieux appliquer les sanctions déjà approuvées, comme celles contre les oligarques, bien et immédiatement.

 

COLPA DELLA NATO ? LUI NON E’… NORMALE !

07032022 ZELENSKY

COLPA DELLA NATO ? LUI NON E’… NORMALE !

Il mondo è cambiato radicalmente e quello che accadeva nelle guerre del passato è solo storia per i libri scolastici, oggi le guerre moderne si combattono soprattutto con le nuove tecnologie, armi computerizzate e telecomandate e poi c’è la solita propaganda mirata che trova ampio sbocco e novità nella comunicazione tecnologica diffusa attraverso i media e i social ne sono parte integrante di questa comunicazione manovrata e tante volte fasulla. Già le famose “fake” sono all’ordine del giorno nella rete e nei telegiornali e hanno come obiettivo quello di scuotere il morale delle truppe in campo che si danno battaglia, sensibilizzare i governi dei Paesi confinanti ed i popoli del mondo… ma in particolar modo cercare di coinvolgerli nel conflitto bellico col fine di riuscere ad ottenere da loro sostegno economico, materiale bellico o addirittura cercando di farli intervenire militarmente nel conflitto. E lo si fa utilizzando le più raffinate strategie televisive, con sapienti interventi quotidiani, finalizzati ad intenerire in chiave moralistica chi è spettatore inerme in quanto non coinvolto fisicamente nel conflitto ma lo è solo emotivamente, o meglio, un inedito sistema, che io definisco subdolo, col fine di farli sentire in colpa e far pressioni sul governo di appartenenza affinché si intervenga militarmente. E negli USA la propaganda televisiva del Presidente Zelensky ha fatto breccia e centro sull’opinione pubblica americana tanto che in un recente sondaggio il 47% vorrebbe che si adottasse la no fly zone in Ucraina… Certo è facile farsi prendere e convincere dai video del conflitto in corso con morti e donne e bambini che scappano ma è chiaro che dimenticano che farlo significherebbe arrivare ad una vera e propria guerra tra la NATO e la Russia con conseguenze inimmaginabili. E c’è da dire che questa tipologia comunicativa è stata messa in campo sin dal primo giorno dell’invasione del suo Paese dal Presidente Zelensky ed è stata, fino ad ora, vincente perché proprio attraverso quegli spot e proclami televisivi lanciati al proprio popolo hanno ottenuto significativi risultati… Infatti sono arrivati armi, viveri e tanto denaro da tutto il mondo e probabilmente riuscirà ad avere anche degli aerei da combattimento dagli americani via Polonia come annunciato dal Segretario di Stato americano. Fin qui siamo nel novero delle cose belliche anche se  la guerra in sè non dovrebbe esistere, è qualcosa di odioso perché in pochi minuti si può perdere tutto quello che si è creato nella vita, sogni frantumati, carriere spezzate e povertà dilagante oltre la distruzione del Paese teatro dello scontro. Tutto questo è il dipinto del terrore e dell’orrore che non dovrebbe esserci ma purtroppo c’è e prendiamone atto. E’ chiaro che ognuno cerca sempre di aggrapparsi a qualunque appiglio pur di salvarsi dalla morte che probabilmente forse arriverà… è solo una questione di tempo ma l’Ucraina ha poche chance di salvarsi salvo che non intervengano gli americano e la NATO… ma non è neanche scontato che con detto intervento si  riuscirà a salvarla lo stesso, l’unica certezza è che come conseguenza unica avremo la guerra allargata a tutta l’Europa e agli Stati del nord America in un conflitto che potremmo definire mondiale. Il Presidente Zelensk ci ha provato e ci sta provando a farci entrare fisicamente e militarmente nella guerra ma sino ad oggi non ci è riuscito ed ora cosa si è inventato ? Una spiacevole quanto deludente presa di posizione accusatoria contro la NATO ed ovviamente contro tutti gli Stati europei, ovviamente noi compresi italiani che abbiamo già accolto 12mila ucraini in fuga. No, adesso si stia calmo egregio Presidente Zelensky, noi europei abbiamo dato e fatto tutto il possibile per l’Ucraina ma offenderci e dire che le persone che muoiono sotto i bombardamenti lo sono per colpa nostra è qualcosa di inenarrabile, inaccettabile e vergognoso… chieda scusa a tutti quelli che vi stanno aiutando perché non meritiamo certe accuse gratuite… “che caduta di stile”… come anche la smetta di chiamarci in guerra ogni santo minuto… perché è una richiesta inaccettabile e non può chiedere a tutti gli europei di partecipare alla terza guerra mondiale… Già Presidente Zelensky, se non è in grado di capirlo allora glielo dico io, faccia tutta la resistenza che vuole a casa sua, chiami ed arruoli volontari e approfitti degli aiuti militari che le inviamo… ma per piacere lasci la NATO fuori perché io non intendo far guerra a nessuno… glielo ho detto già diverse volte e lei ancora non si rende conto in quale dramma economico ha messo il nostro paese per i suoi principi e voglia di protagonismo ed incomprensioni con la Russia che tra l’altro… poteva risolvere diversamente prima. Ora la colpa della gente che muore a Kiev… è nostra… questo non è tanto normale !   06032022…by…   https://manliominicucci.myblog.it/

Adesso Zelensky se la prende con la Nato: «Morti per colpa vostra»

07032022 ZELENSKY

 5 Marzo 2022  Redazione   Guerra UcrainaVolodymyr Zelensky

A muso duro contro la Nato. Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha accusato la Nato per la decisione di non introdurre una no fly zone sul paese, impegnato nella guerra con la Russia dopo l’invasione ordinata 10 giorni fa da Vladimir Putin. Scrive Il Tempo.

«La Nato ha deliberatamente deciso di non ‘coprire’ i cieli sopra l’Ucraina», dice Zelensky, in un videomessaggio pubblicato su Facebook nella tarda serata di venerdì 4 marzo. «Crediamo che i paesi della Nato abbiano creato una narrativa per cui la chiusura dei cieli sull’Ucraina provocherebbe la diretta aggressione della Russia nei confronti della Nato», dice ancora Zelensky. «Questa è un’autoipnosi di coloro che sono deboli, interiormente insicuri nonostante abbiano le armi molto più potenti rispetto a quelle che abbiamo noi», le parole del presidente dell’Ucraina.

La Nato, secondo Zelensky, riporta Il Tempo, «rifiutando di introdurre la no fly zone ha dato luce verde per altri bombardamenti su città e villaggi dell’Ucraina. Avreste potuto farlo! È stato un summit debole, confuso, che mostra come non tutti considerino la lotta per la libertà un obiettivo primario dell’Europa. Per 9 giorni abbiamo visto una guerra durissima: le nostre città distrutte, la gente bombardata. I nostri bambini, i quartieri, le chiese, le scuole… È stato distrutto tutto ciò che serve per una vita normale».

«Tutte le persone che moriranno d’ora in poi – prosegue il numero uno ucraino – moriranno anche per colpa vostra, per la vostra debolezza e mancanza di unità. Sono grato agli amici del nostro paese, nella Nato ci sono molte nazioni amiche che ci aiutano». Su tutto, la convinzione che l’Ucraina trionferà: «Dal primo giorno dell’invasione, sono certo della vittoria. Non ci sentiamo soli, continueremo a lottare, difenderemo il nostro paese e – conclude Zelensky – libereremo la nostra terra», si legge ancora su Il Tempo.

Ieri gli Stati Uniti hanno dichiarato che una decisione sui cieli ucraini scatenerebbe certamente una guerra tra la Nato e la Russia.

 

 

ENGLISH

 

FAULT OF NATO? HE IS NOT … NORMAL!

The world has changed radically and what happened in the wars of the past is only history for school books, today modern wars are fought above all with new technologies, computerized and remote-controlled weapons and then there is the usual targeted propaganda that finds wide outlet and novelties in technological communication spread through the media and social networks are an integral part of this manipulated and often bogus communication. Already the famous “fakes” are on the agenda in the network and in the news and aim to shake the morale of the troops in battle, to sensitize the governments of neighboring countries and the peoples of the world … but in particular trying to involve them in the war conflict in order to be able to obtain from them economic support, war material or even trying to get them to intervene militarily in the conflict. And it is done using the most refined television strategies, with skilful daily interventions, aimed at softening in a moralistic key those who are helpless spectators as they are not physically involved in the conflict but are only emotionally involved, or rather, an unprecedented system, which I define underhanded. , with the aim of making them feel guilty and putting pressure on their government to intervene militarily. And in the USA, President Zelensky’s television propaganda has made a breakthrough and center on American public opinion so much that in a recent poll 47% would like to adopt the no fly zone in Ukraine … Of course it’s easy to get caught and convinced by the videos of the ongoing conflict with dead and women and children fleeing but it is clear that they forget that doing so would mean a real war between NATO and Russia with unimaginable consequences. And it must be said that this type of communication has been put in place since the first day of the invasion of his country by President Zelensky and has been, up to now, successful because precisely through those commercials and television proclamations launched to their own people they have obtained significant results … In fact, weapons, food and a lot of money have arrived from all over the world and you will probably be able to get fighter planes from the Americans via Poland as announced by the US Secretary of State. So far we are in the category of war things even if the war itself should not exist, it is something hateful because in a few minutes you can lose everything that has been created in life, shattered dreams, broken careers and rampant poverty beyond the destruction of the Country theater of the clash. All this is the painting of terror and horror that shouldn’t be there but unfortunately there is and let’s take note. It is clear that everyone always tries to cling to any foothold in order to save himself from the death that probably will come … it is only a matter of time but Ukraine has little chance of being saved unless the Americans and NATO intervene .. but it is also not taken for granted that with this intervention it will be possible to save it anyway, the only certainty is that the only consequence is that we will have the war extended to all of Europe and to the states of North America in a conflict that we could define as global. President Zelensk has tried and is trying to get us physically and militarily into the war but up to now he has not succeeded and now what has he invented? An unfortunate as well as disappointing accusatory stance against NATO and obviously against all European states, obviously we including Italians who have already welcomed 12 thousand fleeing Ukrainians. No, now calm down dear President Zelensky, we Europeans have given and done everything possible for Ukraine but to be offended and to say that the people who die in the bombing are our fault is something unspeakable, unacceptable and shameful .. . apologize to all those who are helping you because we do not deserve certain gratuitous accusations … “what a fall in style” … as well as stop calling us to war every single minute … because it is an unacceptable request and you cannot ask all Europeans to participate in the third world war … Already President Zelensky, if you are unable to understand it then I will tell you, make all the resistance you want in your home, call and enlist volunteers and take advantage of the military aid that we send them … but please leave NATO out because I do not intend to make war on anyone … I have already told you several times and you still do not realize what economic drama you have put our country into for your prin cipi and desire to lead and misunderstandings with Russia which among other things … could have resolved differently before. Now the fault of the people dying in Kiev … is ours … this is not so normal! 06032022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

 

 

Now Zelensky takes it out on the Born: “Dead because of you”

07032022 ZELENSKY

March 5, 2022 Ukrainian War editorial team, Volodymyr Zelensky

Hard-nosed against NATO. The president of Ukraine, Volodymyr Zelensky, has accused NATO of the decision not to introduce a no fly zone over the country, which is engaged in the war with Russia after the invasion ordered 10 days ago by Vladimir Putin. Writes Time.

“NATO has deliberately decided not to ‘cover’ the skies over Ukraine,” says Zelensky, in a video message posted on Facebook late in the evening of Friday 4 March. “We believe that NATO countries have created a narrative that closing the skies over Ukraine would result in Russia’s direct aggression against NATO,” says Zelensky. “This is a self-hypnosis of those who are weak, insecure inwardly despite having much more powerful weapons than we have,” the words of the president of Ukraine.

According to Zelensky, NATO reports Il Tempo, «by refusing to introduce the no fly zone, it has given the green light for other bombings on cities and villages in Ukraine. You could have done it! It was a weak, confused summit, which shows that not everyone considers the struggle for freedom a primary objective of Europe. For 9 days we saw a very hard war: our cities destroyed, people bombed. Our children, neighborhoods, churches, schools… Everything needed for a normal life has been destroyed ».

“All the people who will die from now on – continues the Ukrainian number one – will also die because of you, for your weakness and lack of unity. I am grateful to the friends of our country, in NATO there are many friendly nations who help us ». Above all, the conviction that Ukraine will triumph: “From the first day of the invasion, I am certain of victory. We do not feel alone, we will continue to fight, we will defend our country and – concludes Zelensky – we will free our land », reads Il Tempo.

Yesterday the United States declared that a decision on Ukrainian skies would certainly trigger a war between NATO and Russia.

 

 

FRENCH

 

LA FAUTE DE L’OTAN ? IL N’EST PAS… NORMAL !

Le monde a radicalement changé et ce qui s’est passé dans les guerres du passé n’est que de l’histoire pour les manuels scolaires, aujourd’hui les guerres modernes se font surtout avec les nouvelles technologies, les armes informatisées et télécommandées et puis il y a la propagande ciblée habituelle qui trouve un large débouché et les nouveautés de la communication technologique diffusées par les médias et les réseaux sociaux font partie intégrante de cette communication manipulée et souvent bidon. Déjà les fameux “fakes” sont à l’ordre du jour dans le réseau et dans l’actualité et visent à ébranler le moral des troupes au combat, à sensibiliser les gouvernements des pays voisins et les peuples du monde… mais en essayant surtout de les impliquer dans le conflit de guerre dans le but d’obtenir d’eux un soutien économique, du matériel de guerre ou encore d’essayer de les faire intervenir militairement dans le conflit. Et cela se fait en utilisant les stratégies télévisées les plus raffinées, avec des interventions quotidiennes habiles, visant à adoucir dans une tonalité moralisatrice ceux qui sont des spectateurs impuissants car ils ne sont pas impliqués physiquement dans le conflit mais seulement émotionnellement, ou plutôt, un système sans précédent, que je qualifie de sournois. , dans le but de les culpabiliser et de faire pression sur leur gouvernement pour qu’il intervienne militairement. Et aux États-Unis, la propagande télévisée du président Zelensky a fait une percée et s’est tellement centrée sur l’opinion publique américaine que dans un récent sondage 47% aimeraient adopter la zone d’exclusion aérienne en Ukraine … Bien sûr, il est facile de se faire prendre et de se convaincre par les vidéos du conflit en cours avec des morts et des femmes et des enfants en fuite, mais il est clair qu’ils oublient que cela signifierait une véritable guerre entre l’OTAN et la Russie avec des conséquences inimaginables. Et il faut dire que ce type de communication a été mis en place depuis le premier jour de l’invasion de son pays par le président Zelensky et a été, jusqu’à présent, couronné de succès parce que précisément à travers ces publicités et proclamations télévisées lancées à leur propre peuple ils ont obtenu des résultats significatifs… En effet, des armes, de la nourriture et beaucoup d’argent sont arrivés du monde entier et vous pourrez probablement vous procurer des avions de chasse des américains via la Pologne comme l’a annoncé le secrétaire d’état américain. Jusqu’à présent, nous sommes dans la catégorie des choses de guerre même si la guerre elle-même ne devrait pas exister, c’est quelque chose de détestable car en quelques minutes, vous pouvez perdre tout ce qui a été créé dans la vie, des rêves brisés, des carrières brisées et une pauvreté rampante au-delà de la destruction du Pays théâtre de l’affrontement. Tout cela est la peinture de la terreur et de l’horreur qui ne devrait pas être là mais malheureusement il y en a et notons-le. Il est clair que chacun essaie toujours de s’accrocher à n’importe quel point d’appui afin de se sauver de la mort qui viendra probablement… ce n’est qu’une question de temps mais l’Ukraine a peu de chance d’être sauvée à moins que les Américains et l’OTAN n’interviennent.. mais il n’est pas non plus tenu pour acquis qu’avec cette intervention, il sera de toute façon possible de le sauver, la seule certitude est que la seule conséquence est que nous aurons la guerre étendue à toute l’Europe et aux États d’Amérique du Nord dans un conflit que l’on pourrait qualifier de global. Le président Zelensk a essayé et essaie de nous faire entrer physiquement et militairement dans la guerre mais jusqu’à présent il n’a pas réussi et maintenant qu’a-t-il inventé ? Une attitude accusatrice malheureuse et décevante contre l’OTAN et évidemment contre tous les États européens, évidemment nous y compris les Italiens qui ont déjà accueilli 12 000 Ukrainiens en fuite. Non, maintenant calmez-vous cher Président Zelensky, nous les Européens avons donné et fait tout notre possible pour l’Ukraine mais être offensé et dire que les gens qui meurent dans les bombardements sont de notre faute est quelque chose d’indicible, d’inacceptable et de honteux… excusez-moi à tous ceux qui vous aident parce que nous ne méritons pas certaines accusations gratuites … “quelle chute de style” … ainsi que d’arrêter de nous appeler à la guerre à chaque minute … car c’est une demande inacceptable et vous ne pouvez pas demander tous les Européens à participer à la troisième guerre mondiale… Déjà Président Zelensky, si vous n’arrivez pas à le comprendre alors je vous le dirai, faites toute la résistance que vous voulez chez vous, appelez et enrôlez des volontaires et profitez de l’aide militaire que nous les envoyons … mais s’il vous plaît laissez l’OTAN de côté car je n’ai pas l’intention de faire la guerre à qui que ce soit … Je vous l’ai déjà dit plusieurs fois et vous ne réalisez toujours pas dans quel drame économique vous avez plongé notre pays pour votre prin cipi et désir de diriger et malentendus avec la Russie qui, entre autres choses … auraient pu se résoudre différemment auparavant. Maintenant, la faute des personnes qui meurent à Kiev… est la nôtre… ce n’est pas si normal ! 06032022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

 

Maintenant, Zelensky s’en prend au Né : “Mort à cause de toi”

07032022 ZELENSKY

5 mars 2022 Équipe éditoriale de la guerre d’Ukraine, Volodymyr Zelensky

Inflexible contre l’OTAN. Le président ukrainien, Volodymyr Zelensky, a accusé l’Otan d’avoir décidé de ne pas introduire de zone d’exclusion aérienne sur le pays, engagé dans la guerre avec la Russie après l’invasion ordonnée il y a 10 jours par Vladimir Poutine. Écrit le temps.

“L’OTAN a délibérément décidé de ne pas ‘couvrir’ le ciel de l’Ukraine”, déclare Zelensky, dans un message vidéo posté sur Facebook tard dans la soirée du vendredi 4 mars. “Nous pensons que les pays de l’OTAN ont créé un récit selon lequel la fermeture du ciel au-dessus de l’Ukraine entraînerait une agression directe de la Russie contre l’OTAN”, a déclaré Zelensky. “Il s’agit d’une auto-hypnose de ceux qui sont faibles, peu sûrs intérieurement malgré des armes beaucoup plus puissantes que les nôtres”, a déclaré le président ukrainien.

Selon Zelensky, l’OTAN rapporte Il Tempo, « en refusant d’introduire la zone d’exclusion aérienne, elle a donné le feu vert à d’autres bombardements sur des villes et des villages en Ukraine. Vous auriez pu le faire ! Ce fut un sommet faible et confus, ce qui montre que tout le monde ne considère pas la lutte pour la liberté comme un objectif premier de l’Europe. Pendant 9 jours, nous avons vu une guerre très dure : nos villes détruites, les gens bombardés. Nos enfants, nos quartiers, nos églises, nos écoles… Tout ce qui était nécessaire à une vie normale a été détruit ».

“Tous les gens qui mourront désormais – poursuit le numéro un ukrainien – mourront aussi à cause de vous, pour votre faiblesse et votre manque d’unité. Je suis reconnaissant aux amis de notre pays, à l’OTAN il y a beaucoup de nations amies qui nous aident ». Avant tout, la conviction que l’Ukraine triomphera : « Dès le premier jour de l’invasion, je suis certain de la victoire. Nous ne nous sentons pas seuls, nous continuerons à nous battre, nous défendrons notre pays et – conclut Zelensky – nous libérerons notre terre », lit Il Tempo.

Hier, les États-Unis ont déclaré qu’une décision sur le ciel ukrainien déclencherait certainement une guerre entre l’OTAN et la Russie.

MA SIAMO IN GUERRA ?

06032022 russia-presidente-putin

MA SIAMO IN GUERRA  ?

Mediaset la Rai e la BBC, e sicuramente tra un po’ anche tutte le altre emittente televisive europee ed americane, hanno preso una decisione epocale, ovvero quella di abbandonare le dirette televisive da Mosca per rendicontare le fasi della guerra e come vive il momento la popolazione russa. Il provvedimento, unico nelle storia televisiva, viene adottato in forma cautelare dopo le nuove leggi adottate dal parlamento russo sulla comunicazione riferita al conflitto con l’Ucraina… Infatti sono ben 15 anni di carcere per chi diffonde notizie sulla guerra valutate da loro false e contro l’esercito russo. Nel frattempo in Europa stiamo requisendo le proprietà agli oligarca russi, bloccati i loro fondi e sequestrate anche i ricchissimi yacht… in cambio, stiamo fornendo e materiale bellico ai combattenti ucraini oltre la grande e lodevole accoglienza dei profughi che scappano dai bombardamenti, donne bambini ed anziani che soffrono e pagano in modo evidente i danni della guerra. E’ chiaro quanto scontato che guerra e libertà d’informazione sono incompatibili ed è la prassi in ogni conflitto ed allora facciamocene una ragione perché in tempo di guerra parlare troppo è molto pericoloso e le parole sono missili… in alcuni casi sono di tipo nucleare… come per esempio andare in Tv e chiedere l’intervento armato della NATO, cioè… in sintesi è chiederci di far guerra alla Russia… è una follia assoluta… sarebbe nei fatti la terza guerra mondiale un dramma di cui non bisogna parlarne, né pensare che si possa materializzare e sinceramente disapprovo queste sue richieste senza senso… poteva anche pensarci prima alle probabili conseguenze. Le ragioni e motivazioni della guerra non sono di mia competenza né mi interessano,  di guerre ce ne sono attualmente nel mondo altre alle quali non diamo peso né importanza, quella tra Yemen ed Arabia Saudita è un’altra di quelle che miete vittime nell’indifferenza mondiale, so solo che la guerra non dovrebbe neanche esistere perché portano solo morte e distruzione. Quel che non comprendo è l’ipocrisia dell’Unione europea e degli americani in questo conflitto, che senso ha bloccare l’economia russa e nel contempo ricevere il loro gas, e ovviamente pagandolo come sempre, che passa e attraversa l’Ucraina e rifornire d’armi la stessa Ucraina in modo palese e pubblico ? No, francamente resto confuso dinanzi a tanta determinazione da parte della comunità mondiale nell’imporre le sanzioni  economiche ai russi però, siccome ci serve il gas… allora lì possiamo chiudere un occhio perché anche l’economia ha le sue priorità, ma come, sequestriamo soldi e ville ai russi e gli facciamo anche una indiretta guerra e poi ritiriamo il loro gas ? E’ da prima dell’inizio del conflitto che spingo per un accomodamento diplomatico e ho sempre scritto che la soluzione armata era ed è un pericolo inimmaginabile e non accetto neanche alcuni discorsi ascoltati in Tv dai soliti benpensanti che bisogna rifornire di armi una delle due parti in conflitto per il rispetto del tanto “decantato principio di libertà e democrazia”… già, è singolare, questi vengono a parlare di libertà e democrazia proprio a me che la difendo e mi batto da ben 40 anni ed allora rispondo loro per le rime… va benissimo la difesa della libertà e democrazia, per me sono campane che suonano a festa”… ed allora, riuniamo le forze NATO e facciamo guerra alla Russia e la liberiamo da una dittatura e togliamo il cattivo Putin dalla circolazione… però poi, magari approfittiamo e attacchiamo la Cina  e diamo la libertà al popolo cinese e visto che siamo in zona… facciamo fuori il dittatore nord-coreano e poi andiamo nei paesi arabi e diamo la libertà a quei popoli. Possiamo farlo con la forza delle armi ? Assolutamente no e non ci ubriachiamo di ideologie difficili da applicare ad altri che non sono abituati alla democrazia… quindi aspettiamo che siano i popoli a pretendere ricercare la libertà ed archiviamo la questione bellica e cestiniamo la menzogna… per piacere…  cerchiamo soluzioni diplomatiche intelligenti per metter fine a questa guerra. No, non sono per nulla d’accordo nel rifornire di armi i combattenti ucraini perché questo ci fa entrare di fatto con un piede nella guerra e questo non mi piace, anche perché non intendo andare in guerra per difendere un paese che non è il mio…  L’unica cosa da fare è portare la Russia e l’Ucraina ad un tavolo di trattativa e stabilire una volta per sempre confini e futuri rapporti. Pare, notizia di questa sera, ci stia provando il Premier israeliano e speriamo che sia produttiva la sua mediazione. Per il resto, preghiamo per i profughi e onoriamo i caduti tutti senza nessun distinguo ! 05032022…by…   https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Guerra in Ucraina, nuova legge sull’informazione in Russia: la decisione di Rai e Mediaset

Rai e Mediaset hanno deciso di sospendere i loro servizi giornalistici in Russia in seguito all’introduzione di una nuova legge sull’informazione

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Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il: 05-03-2022

Rai e Mediaset hanno deciso di sospendere i servizi giornalistici dei loro inviati dalla Russia sulla guerra in Ucraina, in seguito all’approvazione da parte della Duma, il parlamento di Mosca, di una legge che prevede il carcere per chi diffonde notizie sulla guerra considerate “false” dal governo russo.

Guerra in Ucraina, la Rai sospende i servizi giornalistici dalla Russia

Attraverso un comunicato stampa, la Rai ha reso nota la decisione di sospendere i servizi giornalistici di inviati e corrispondenti dalla Russia.

Nella nota si legge: “In seguito all’approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi (sabato 5 marzo 2022, ndr) la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa”.

Il comunicato stampa della Rai prosegue così: “La misura si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e la massima libertà nell’informazione relativa al Paese. Le notizie su quanto accade nella Federazione Russa verranno per il momento fornite sulla base di una pluralità di fonti da giornalisti dell’Azienda in servizio in Paesi vicini e nelle redazioni centrali in Italia”.

 

 

ENGLISH

 

BUT ARE WE IN WAR?

Mediaset, Rai and the BBC, and certainly in a while also all the other European and American television broadcasters, have taken an epochal decision, namely that of abandoning live television coverage from Moscow to report on the phases of the war and how the moment is living. Russian population. The provision, unique in television history, is adopted as a precautionary measure after the new laws adopted by the Russian parliament on communication related to the conflict with Ukraine … In fact, they are 15 years in prison for those who spread news about the war which they consider false. and against the Russian army. Meanwhile in Europe we are seizing the properties of the Russian oligarchs, blocking their funds and also seizing the very rich yachts … in exchange, we are supplying and war material to the Ukrainian fighters as well as the great and praiseworthy reception of refugees fleeing the bombings, women children and the elderly who suffer and clearly pay the damages of the war. It is clear how obvious that war and freedom of information are incompatible and it is the practice in every conflict and so let’s face it because in wartime talking too much is very dangerous and words are missiles … in some cases they are of the type nuclear power … such as going on TV and asking for NATO armed intervention, that is … in summary it is asking us to make war on Russia … it is absolute madness … it would in fact be the third world war a drama that we must not talk about, nor think that it can materialize and I sincerely disapprove of these senseless requests of his … he could even think about the probable consequences first. The reasons and motivations of the war are neither of my competence nor of interest to me, there are currently other wars in the world to which we do not give weight or importance, the one between Yemen and Saudi Arabia is another of those that claims victims in indifference world, I just know that war shouldn’t even exist because it brings only death and destruction. What I do not understand is the hypocrisy of the European Union and the Americans in this conflict, what is the point of blocking the Russian economy and at the same time receiving their gas, and of course paying for it as always, which passes and crosses Ukraine and supplies of arms the same Ukraine in a blatant and public way? No, frankly I am confused by so much determination on the part of the world community in imposing economic sanctions on the Russians, however, since we need gas … then we can turn a blind eye there because the economy also has its priorities, but how , we seize money and villas from the Russians and also make an indirect war on them and then withdraw their gas? I have been pushing for a diplomatic settlement since before the start of the conflict and I have always written that the armed solution was and is an unimaginable danger and I do not even accept some speeches heard on TV by the usual right-thinking people who must supply one of the two sides with weapons. in conflict for the respect of the much-vaunted principle of freedom and democracy … yes, it’s singular, these come to talk about freedom and democracy to me who has been defending and fighting for 40 years and then I answer them for the rhymes … the defense of freedom and democracy is fine, for me they are bells that ring in celebration “… and then, let’s gather NATO forces and make war on Russia and free it from a dictatorship and remove the bad Putin from circulation … but then, maybe we take advantage and attack China and give freedom to the Chinese people and since we are in the area … we kill the North Korean dictator and then we go to the Arab countries and give freedom to those peoples . Can we do it with the force of arms? Absolutely not and we do not get drunk with ideologies that are difficult to apply to others who are not used to democracy … so we wait for the peoples to seek freedom and we dismiss the war issue and trash the lie … please … we seek intelligent diplomatic solutions to end this war. No, I do not agree at all in supplying Ukrainian fighters with weapons because this actually allows us to enter the war with one foot and I do not like this, also because I do not intend to go to war to defend a country that is not mine. … The only thing to do is to bring Russia and Ukraine to a negotiating table and establish borders and future relations once and for all. It seems, news of this evening, the Israeli Premier is trying and we hope that his mediation will be productive. For the rest, let us pray for the refugees and honor the fallen all without distinction! 05032022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

 

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War in Ukraine, new information law in Russia: the decision of Rai and Mediaset

Rai and Mediaset have decided to suspend their journalistic services in Russia following the introduction of one eggs law on information

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By: VirgilioNotizie | Published on: 05-03-2022

Rai and Mediaset have decided to suspend the journalistic services of their correspondents from Russia on the war in Ukraine, following the approval by the Duma, the parliament of Moscow, of a law that provides for prison for those who spread news on the war considered ” false ”by the Russian government.

War in Ukraine, Rai suspends journalistic services from Russia

Through a press release, Rai announced the decision to suspend the journalistic services of correspondents and correspondents from Russia.

The note reads: “Following the approval of the legislation that provides for severe prison sentences for the publication of news deemed false by the authorities, starting from today (Saturday 5 March 2022, ed) Rai suspends the journalistic services of its correspondents and correspondents from the Russian Federation “.

The Rai press release continues as follows: “The measure is necessary in order to protect the safety of journalists on the spot and the maximum freedom of information relating to the country. The news on what is happening in the Russian Federation will for the moment be provided on the basis of a plurality of sources by the Company’s journalists working in neighboring countries and in central editorial offices in Italy “.

 

 

FRENCH

 

MAIS SOMMES-NOUS EN GUERRE ?

Mediaset, Rai et la BBC, et certainement dans un moment aussi tous les autres diffuseurs de télévision européens et américains, ont pris une décision historique, à savoir celle d’abandonner la couverture télévisée en direct de Moscou pour rendre compte des phases de la guerre et de la façon dont le moment est population russe. La disposition, la seule dans l’histoire de la télévision, est adoptée par mesure de précaution après les nouvelles lois adoptées par le parlement russe sur la communication relative au conflit avec l’Ukraine… En fait, ils sont de 15 ans de prison pour ceux qui diffusent des nouvelles de la guerre qu’ils jugent fausse et contre l’armée russe. Pendant ce temps en Europe nous saisissons les propriétés des oligarques russes, bloquons leurs fonds et saisissons également les yachts très riches … en échange, nous fournissons et matériel de guerre aux combattants ukrainiens ainsi que le grand et louable accueil des réfugiés fuyant les bombardements, les femmes, les enfants et les personnes âgées qui souffrent et paient clairement les dommages de la guerre. Il est clair à quel point la guerre et la liberté d’information sont incompatibles et c’est la pratique dans tous les conflits et alors avouons-le car en temps de guerre, parler trop est très dangereux et les mots sont des missiles … dans certains cas, ils sont du type l’énergie nucléaire… comme passer à la télé et demander l’intervention armée de l’OTAN, c’est-à-dire… en résumé, c’est nous demander de faire la guerre à la Russie… c’est de la folie absolue… ce serait en fait la troisième guerre mondiale un drame dont il ne faut pas parler, ni penser qu’il puisse se matérialiser et je désapprouve sincèrement ses demandes insensées… il pourrait même penser d’abord aux conséquences probables. Les raisons et les motivations de la guerre ne sont ni de ma compétence ni de mon intérêt, il y a actuellement d’autres guerres dans le monde auxquelles nous n’accordons ni poids ni importance, celle entre le Yémen et l’Arabie Saoudite est une autre de celles qui font des victimes dans un monde d’indifférence, je sais juste que la guerre ne devrait même pas exister car elle n’apporte que la mort et la destruction. Ce que je ne comprends pas, c’est l’hypocrisie de l’Union européenne et des Américains dans ce conflit, à quoi bon bloquer l’économie russe et en même temps recevoir leur gaz, et bien sûr le payer comme toujours, qui passe et traverse L’Ukraine et les livraisons d’armes à la même Ukraine de manière flagrante et publique ? Non, franchement je suis déconcerté par tant de détermination de la part de la communauté mondiale à imposer des sanctions économiques aux Russes pourtant, puisqu’on a besoin de gaz… alors là on peut fermer les yeux car l’économie a aussi ses priorités, mais comment s’emparer de l’argent et des villas des Russes et leur faire aussi une guerre indirecte puis retirer leur gaz ? Je fais pression pour un règlement diplomatique depuis avant le début du conflit et j’ai toujours écrit que la solution armée était et est un danger inimaginable et je n’accepte même pas certains discours entendus à la télévision par les gens bien-pensants habituels qui doivent fournir des armes à l’un des deux camps. en conflit pour le respect du principe tant vanté de liberté et de démocratie… oui, c’est singulier, ceux-ci viennent parler de liberté et de démocratie à moi qui défend et combat depuis 40 ans et puis je leur réponds pour les rimes … la défense de la liberté et de la démocratie c’est bien, pour moi ce sont des cloches qui sonnent en fête “… et puis, rassemblons les forces de l’OTAN et faisons la guerre à la Russie et libérons-la de une dictature et retirer le mauvais Poutine de la circulation … mais alors, peut-être que nous en profitons et attaquons la Chine et donnons la liberté au peuple chinois et puisque nous sommes dans la région … nous tuons le dictateur nord-coréen et ensuite nous allons les pays arabes et donner la liberté à ces peuples . Pouvons-nous le faire par la force des armes ? Absolument pas et on ne s’enivre pas d’idéologies difficiles à appliquer à d’autres qui ne sont pas habitués à la démocratie… alors on attend que les peuples recherchent la liberté et on écarte la question de la guerre et on saccage le mensonge… s’il vous plait. .. nous recherchons des solutions diplomatiques intelligentes pour mettre fin à cette guerre. Non, je ne suis pas du tout d’accord pour fournir des armes aux combattants ukrainiens parce que cela nous permet en fait d’entrer en guerre avec un pied et je n’aime pas cela, aussi parce que je n’ai pas l’intention d’aller en guerre pour défendre un pays qui n’est pas la mienne…. La seule chose à faire est d’amener la Russie et l’Ukraine à une table de négociation et d’établir une fois pour toutes les frontières et les relations futures. Il semble, aux nouvelles de ce soir, que le Premier ministre israélien essaye et nous espérons que sa médiation sera fructueuse. Pour le reste, prions pour les réfugiés et honorons tous les morts sans distinction ! 05032022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Guerre en Ukraine, nouvelle loi sur l’information en Russie : la décision de Rai et Mediaset

Rai et Mediaset ont décidé de suspendre leurs services journalistiques en Russie suite à l’introduction d’un oeufs loi sur l’information

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Par : VirgilioNotizie | Publié le : 05-03-2022

Rai et Mediaset ont décidé de suspendre les services journalistiques de leurs correspondants de Russie sur la guerre en Ukraine, suite à l’approbation par la Douma, le parlement de Moscou, d’une loi qui prévoit la prison pour ceux qui diffusent des informations sur la guerre considérée ” faux » par le gouvernement russe.

Guerre en Ukraine, Rai suspend les services journalistiques de la Russie

Par le biais d’un communiqué de presse, Rai a annoncé la décision de suspendre les services journalistiques des correspondants et correspondantes de Russie.

La note se lit comme suit: “Suite à l’approbation de la législation qui prévoit de lourdes peines de prison pour la publication d’informations jugées fausses par les autorités, à compter d’aujourd’hui (samedi 5 mars 2022, ndlr) Rai suspend les services journalistiques de ses correspondants et correspondantes de La fédération Russe “.

Le communiqué de la Rai poursuit ainsi : « La mesure est nécessaire afin de protéger la sécurité des journalistes sur place et la liberté maximale d’information relative au pays. Les nouvelles sur ce qui se passe en Fédération de Russie seront pour le moment fournies sur la base d’une pluralité de sources par les journalistes de la Société travaillant dans les pays voisins et dans les rédactions centrales en Italie ».

VERGOGNA RAZZISTA !

05032022 pechino paralimpiadi

VERGOGNA RAZZISTA !

Ci siamo, ora l’opera d’arte della discriminazione razziale è completa… a dir la verità, e provocatoriamente parlando, non capisco cosa stiano aspettando i parlamentari italiani ed europei ad approvare una legge razziale e alla  sua promulgazione contro…  la “razza dei russi e bielorussi”, almeno così potrei convincermi e farmi una ragione sul perché dell’esclusione degli “atleti diversamente abili”… russi e bielorussi dai giochi di Pechino 2022, le Paralimpiadi giusto per esser precisi, dedicati ai portatori di handicap. Certo perché proprio non riesco a mandar giù l’idea che delle persone con evidenti disabilità vengano ancor di più penalizzate nella vita ed escluse dai giochi olimpici, anche perché penso che nulla hanno a che fare con la guerra in corso. Le Paralimpiadi sono un evento molto particolare e di una sensibilità unica nel suo genere…  sono giochi riservati a chi nella vita è nato sfortunato oppure a chi ha subito una menomazione causata da un incidente o da una malattia e per loro è una vetrina mondiale di rilancio morale e rivincita nella vita… Già, per un disabile essere gratificato in una competizione sportiva o addirittura riuscire a conquistare una medaglia potrebbe rappresentare l’apice della gloria e il raggiungimento di un obiettivo che lo ripaghi da tanta sfortuna e lo invogli a vivere meglio la sua vita come un essere umano di… assoluta normalità e valore, questo è in sintesi la psicologia di chi è “diversamente abile” e noi occidentali l’abbiamo volgarmente cestinata nel rispetto del pensiero unico che obbliga che tutto dev’essere contro i russi ed ora anche contro i bielorussi… e sinceramente veder discriminati dei disabili mi chiedo quale insegnamento lasciamo ai posteri e alle nuove leve… per come la vedo io è una “vergogna epocale” e non ci sono giustificazioni… E’ scontato che l’atleta disabile abbia in sé lo spirito della competizione sportiva che nulla ha a che fare con i principi politici, conflitti militari o peggio razziali e ricordo a tutti che i giochi olimpici sono la massima espressione dello sport e… “promuovono l’abbattimento di ogni barriera o confine tra i popoli” e quindi,  da un profonda riflessione per quanto scritto come devo interpretare lo “spirito olimpico” del Comitato Internazionale Paralimpico ? Come al solito si predica bene quando conviene ma poi si razzola male e contro gli stessi principi quando vi è la necessità di farlo.  Cosa diavolo c’entra la guerra tra russi ed ucraini con il mondo sportivo olimpico  dei diversamente abili ? Perché discriminare degli atleti, che credo non abbiano nessuna colpa né responsabilità, visto che non sono parte attiva nel conflitto né potrebbero partecipare fisicamente considerando le loro condizioni fisiche ? Quindi dopo l’abbattimento delle figure culturali russe ora si è passati a quelle sportive e mi chiedo che diavolo è diventato e dove è andato a finire lo “spirito sportivo e olimpico” se si discriminano gli atleti per questioni di conflitti armati, politici o religiosi ? Nel passato ci sono state altre situazioni di contrasti politici tra URSS e mondo occidentale, ovviamente i giovani non ricordano n’è a loro noto, ma in quei casi erano i governi che autonomamente decidevano di non partecipare ai giochi olimpici con l’inno e la bandiera nazionale ma i loro atleti, se intendevano farlo, potevano  partecipare nel rispetto di quei valori di indipendenza dalle questioni belliche. Che dire, l’occidente vuol vendere la democrazia a tutti e poi si  tradisce e perde banalmente la possibilità di dimostrare che il rispetto per gli uomini e la libertà individuale sono beni preziosi ed intoccabili… ma non è stato fatto e il C.I.P. si dovrebbe vergognare per aver umiliato dei disabili che indipendentemente dalla loro nazionalità hanno tutta la mia solidarietà. In ultimo un ringraziamento particolare va ai “soliti media italiani ed europei”… nessun servizio televisivo né una citazione a questo vergognoso ed inenarrabile episodio… la guerra è una cosa orribile ma voi del C.I.P. ieri avete dichiarato guerra anche a dei disabili…. e non cercate giustificazioni perché non ce ne sono, potevate farli partecipare senza inno e bandiera dei loro Paesi  e il problema si sarebbe risolto e lo spirito olimpico preservato e salvato… E’ evidente che voi non siete proprio come me, per voi le soluzioni son sempre di carattere politico e proni al potere… Bravissimi… avete inciso nella storia una pagina nera di vera discriminazione razziale ed ingiustificata che resterà una macchia indelebile nella storia delle Olimpiadi per i diversamente abili e creerà un precedente molto pericoloso. 04032022 https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Paralimpiadi Pechino, esclusi gli atleti russi e bielorussi. Mosca: “Decisione mostruosa”

05032022 pechino paralimpiadi

Andrew Parsons (reuters)

Alla vigilia della cerimonia d’apertura, l’Ipc è costretta a tornare sui suoi passi dopo la decisione di far gareggiare gli atleti sotto bandiera neutra: “La guerra è arrivata ai Giochi. Dopo la nostra decisione, molte nazioni hanno minacciato di ritirarsi e così facendo non avremmo avuto competizioni regolari. Agli 83 atleti coinvolti dico che siete vittime delle azioni dei vostri governi”

03 MARZO 2022

Gli atleti provenienti da Russia e Bielorussia non potranno partecipare alle Paralimpiadi invernali del 2022 di Pechino al via domani, 4 marzo, neanche da “neutrali” come deciso in un primo momento. Prosegue la mobilitazione dello sport dopo l’attacco all’Ucraina e in questo senso viaggia anche la decisione del Comitato Internazionale Paralimpico. Una decisione che Mosca ha definito “mostruosa”.

“La guerra è arrivata a questi Giochi”

Andrew Parsons, presidente del comitato paralimpico internazionale, ha dichiarato: “All’IPC siamo fermamente convinti che sport e politica non debbano mescolarsi. Tuttavia, non per colpa sua, la guerra è ora arrivata a questi Giochi e dietro le quinte molti governi stanno avendo un’influenza sul nostro amato evento. L’IPC è un’organizzazione basata sui vari comitati e siamo ricettivi alle opinioni delle nostre organizzazioni. Quando i nostri membri hanno eletto il Consiglio nel dicembre 2021, è stato per mantenere e sostenere i principi, i valori e le regole del Movimento Paralimpico. In quanto membri del Consiglio, questa è una responsabilità e un dovere che prendiamo molto sul serio”.

Beleniuk, dall’oro alla guerra: “L’Ucraina è tutto”

di Cosimo Cito

 

“Posizione unica e impossibile”

“Nel prendere la nostra decisione di ieri stavamo guardando alla salute e alla sopravvivenza a lungo termine del Movimento Paralimpico. Siamo fieramente orgogliosi dei principi e dei valori che hanno reso il Movimento quello che è oggi. Tuttavia – prosegue il numero uno paralimpico -, ciò che è chiaro è che la situazione in rapida escalation ora ci ha messo in una posizione unica e impossibile così vicino all’inizio dei Giochi. Ieri abbiamo detto che avremmo continuato ad ascoltare, ed è quello che stiamo facendo”.

Crisi Ucraina-Russia, Usyk: “Lottare contro Putin per la libertà viene prima del mondiale di boxe”

di Luigi Panella02 Marzo 2022

“Scelta obbligata per salvare i Giochi”

La decisione presa oggi è arrivata dopo le pressioni di vari comitati. “L’escaltion è stata una sorpresa. Nessuno di noi pensava che intere delegazioni si sarebbero ritirate o avrebbero minacciato di farlo dopo anni di allenamenti e fatiche. E’ stata una sorpresa. Capiamo e immaginavamo la posizione dell’Ucraina. Ci abbiamo parlato. Ma molte delegazioni hanno minacciato di avere la stessa reazione. Nelle ultime 12 ore un numero considerevole di comitati ci ha detto che se non avessimo riconsiderato la nostra decisione, era probabile che ci sarebbero state gravi conseguenze per i Giochi Paralimpici Invernali di Pechino 2022. Numerosi comitati paralimpici, alcuni dei quali sono stati contattati dai loro governi, squadre e atleti, stanno minacciando di non competere”.

83 atleti russi e bielorussi costretti a rientrare

“Agli atleti paralimpici dei due paesi diciamo che siamo molto dispiaciuti – prosegue il presidente dell’Ipc – che siate colpiti dalle decisioni che i vostri governi hanno preso la scorsa settimana violando la tregua olimpica. Siete vittime delle azioni dei vostri governi. 83 atleti Paralimpici sono direttamente interessati da questa decisione. Tuttavia, se questi dovessero restare qui a Pechino, è probabile che le nazioni si ritirino e non avremmo Giochi validi. Se ciò dovesse accadere, l’impatto sarebbe di portata molto più ampia”. Poi Parsons ha parlato dell’aria che si respira dentro il villaggio olimpico. “Ogni bomba che cade sull’Ucraina genera disgusto e rabbia. Dobbiamo fermare tutto questo. Non abbiamo notizie di aggressioni o scontri nel villaggio olimpico al momento, ma la tensione è evidente. Il villaggio – conclude Parsons – non è un posto dove ‘combattere’, anche non fisicamente, è un posto dove gli atleti devono vivere in tranquillità e pace tra di loro”.

Il Cremlino: “Decisione mostruosa”

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito una disgrazia la decisione di bandire gli atleti russi e bielorussi dalle Paralimpiadi. “Questa situazione è mostruosa. È una vergogna per il Comitato paralimpico internazionale, non riesco a trovare altre parole per descriverla”, ha detto all’agenzia di stampa statale Tass. “Condanniamo l’Ipc per questa decisione”.

 

 

 

 

ENGLISH

 

RACIST SHAME!

Here we are, now the artwork of racial discrimination is complete … to tell the truth, and provocatively speaking, I don’t understand what the Italian and European parliamentarians are waiting for to approve a racial law and its promulgation against … the “race of Russians and Belarusians”, at least so I could convince myself and get a reason why the exclusion of “disabled athletes” … Russians and Belarusians from the Beijing 2022 games, the Paralympics just to be precise, dedicated to the bearers of handicap. Of course, because I just can’t swallow the idea that people with obvious disabilities are penalized even more in life and excluded from the Olympic Games, also because I think they have nothing to do with the ongoing war. The Paralympics are a very special event with a unique sensitivity … they are games reserved for those who were born unlucky in life or for those who have suffered an impairment caused by an accident or disease and for them it is a world showcase. of moral revenge and revenge in life … Yes, for a disabled person being gratified in a sports competition or even being able to win a medal could represent the pinnacle of glory and the achievement of a goal that repays him for so much misfortune and entices him to live his life better as a human being of … absolute normality and value, this is in summary the psychology of those who are “disabled” and we Westerners have vulgarly trashed it in respect of the single thought that obliges that everything must ‘being against the Russians and now also against the Belarusians … and sincerely seeing people with disabilities discriminated against I wonder what teaching we leave to posterity and new recruits … for how I see it is an “epochal shame” and there are no justifications … It is taken for granted that the disabled athlete has within him the spirit of sporting competition that has nothing to do with political principles, military or worse racial conflicts and I remember to everyone that the Olympic Games are the highest expression of sport and … “promote the demolition of every barrier or border between peoples” and therefore, from a deep reflection on what is written, how I must interpret the “Olympic spirit” of the Committee Paralympic International? As usual, we preach well when it is convenient but then we scratch badly and against the same principles when there is a need to do so. What the hell does the war between Russians and Ukrainians have to do with the Olympic sports world of the disabled? Why discriminate against athletes, who I believe have no fault or responsibility, given that they are not an active part in the conflict nor could they participate physically considering their physical conditions? So after the killing of Russian cultural figures, now we have moved on to sports and I wonder what the hell it has become and where has the “sporting and Olympic spirit” gone if athletes are discriminated against for reasons of armed, political or religious conflicts. ? In the past there have been other situations of political conflict between the USSR and the Western world, obviously young people do not remember it to them, but in those cases it was the governments that autonomously decided not to participate in the Olympic games with the anthem and the national flag but their athletes, if they wished to do so, could participate in compliance with those values of independence from war issues. What can I say, the West wants to sell democracy to everyone and then betrays itself and trivially loses the opportunity to demonstrate that respect for men and individual freedom are precious and untouchable assets … but it was not done and the C.I.P. he should be ashamed for humiliating disabled people who, regardless of their nationality, have all my solidarity. Lastly, a special thanks goes to the “usual Italian and European media” … no TV report or a mention to this shameful and unspeakable episode … war is a horrible thing but you of the C.I.P. yesterday you also declared war on disabled people …. and do not look for justifications because there are none, you could have them participate without the anthem and flag of their countries and the problem would have been solved and the Olympic spirit preserved and saved … It is clear that you are not exactly like me, for you the solutions are always of a political nature and prone to power … Bravissimi … you have engraved in history a black page of true racial and unjustified discrimination that will remain an indelible stain in the history of Olympics for the disabled and will create a very dangerous precedent. 04032022 https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Beijing Paralympics, excluding Russian and Belarusian athletes. Moscow: “Monstrous decision”

05032022 pechino paralimpiadi

Andrew Parsons

On the eve of the opening ceremony, the IPC is forced to retrace its steps after the decision to let the athletes compete under the flag to neutral: “The war has come to the Games. After our decision, many nations have threatened to withdraw and by doing so we would not have had regular competitions. To the 83 athletes involved I say that you are victims of the actions of your governments”

03 MARCH 2022

Athletes from Russia and Belarus will not be able to participate in the Beijing 2022 Winter Paralympics starting tomorrow, March 4, not even as “neutral” as initially decided. The mobilization of sport continues after the attack on Ukraine and the decision of the International Paralympic Committee also travels in this sense. A decision that Moscow has called “monstrous”.

“The war has come to these Games”

Andrew Parsons, chairman of the International Paralympic Committee, said: “At IPC we firmly believe that sport and politics should not mix. However, through no fault of his, war has now come to these Games and behind the scenes many governments are having an influence on our beloved event. The IPC is an organization based on various committees and we are receptive to the views of our organizations. When our members elected the Board in December 2021, it was to maintain and uphold the principles, values and rules of the Paralympic Movement. As members of the Council, this is a responsibility and a duty that we take very seriously. ”

Beleniuk, from gold to war: “Ukraine is everything”

by Cosimo Cito

 

“Unique and impossible position”

“In making our decision yesterday we were looking at the health and long-term survival of the Paralympic Movement. We are proudly proud of the principles and values that have made the Movement what it is today. However – continues the Paralympic number one – this What is clear is that the rapidly escalating situation has now put us in a unique and impossible position so close to the start of the Games. Yesterday we said we would continue listening, and that is what we are doing. ”

Ukraine-Russia crisis, Usyk: “Fighting Putin for freedom comes before the boxing world championship”

by Luigi Panella 02 March 2022

“Obligatory choice to save the Games”

The decision made today came after pressure from various committees. “The escaltion was a surprise. None of us thought that entire delegations would withdraw or threaten to do so after years of training and fatigue. It was a surprise. We understand and imagine Ukraine’s position. We talked to each other. But many delegations have threatened to have the same reaction. Over the past 12 hours, a considerable number of committees have told us that if we did not reconsider our decision, it was likely that there would be serious consequences for the Beijing 2022 Paralympic Winter Games. Paralympic committees, some of which have been contacted by their governments, teams and athletes, are threatening not to compete. ”

83 Russian and Belarusian athletes forced to return

“We say to the Paralympic athletes of the two countries that we are very sorry – continues the president of the IPC – that you are affected by the decisions that your governments took last week in violation of the Olympic truce. You are victims of the actions of your governments. 83 Paralympic athletes. they are directly affected by this decision. However, if they stay here in Beijing, the nations are likely to withdraw and we will not have valid Games. If that happens, the impact would be much wider in scope. ” Then Parsons talked about the air you breathe inside the Olympic village. “Every bomb that falls on Ukraine generates disgust and anger. We must stop all this. We have no news of aggression or clashes in the Olympic village at the moment, but the tension is evident. The village – concludes Parsons – is not a place to fight. ‘, even not physically, it is a place where athletes have to live in tranquility and peace among themselves “.

The Kremlin: “Monstrous decision”

Kremlin spokesman Dmitry Peskov called the decision to ban Russian and Belarusian athletes from the Paralympics a disgrace. “This situation is monstrous. It is a shame for the International Paralympic Committee, I cannot find any other words to describe it,” he told state news agency Tass. “We condemn the IPC for this decision”.

 

 

 

FRENCH

 

HONTE RACISTE !

Voilà, maintenant l’œuvre d’art de la discrimination raciale est terminée … à vrai dire, et de manière provocante, je ne comprends pas ce qu’attendent les parlementaires italiens et européens pour approuver une loi raciale et sa promulgation contre … la “race des Russes et des Biélorusses”, au moins pour que je puisse me convaincre et comprendre pourquoi l’exclusion des “athlètes handicapés” … Russes et Biélorusses des jeux de Pékin 2022, les Jeux paralympiques pour être précis, dédiés à la porteurs de handicap. Bien sûr, parce que je ne peux tout simplement pas avaler l’idée que les personnes avec des handicaps évidents soient encore plus pénalisées dans la vie et exclues des Jeux Olympiques, aussi parce que je pense qu’elles n’ont rien à voir avec la guerre en cours. Les Paralympiques sont un événement très spécial avec une sensibilité unique… ce sont des jeux réservés à ceux qui sont nés malchanceux dans la vie ou à ceux qui ont subi une déficience causée par un accident ou une maladie et pour eux c’est une vitrine mondiale. vengeance morale et vengeance dans la vie… Oui, pour une personne handicapée être gratifié dans une compétition sportive ou même pouvoir remporter une médaille pourrait représenter le summum de la gloire et l’atteinte d’un but qui le rembourse pour tant de malheur et l’attire lui de mieux vivre sa vie d’être humain de… normalité et valeur absolues, c’est en résumé la psychologie de ceux qui sont “handicapés” et nous occidentaux l’avons vulgairement saccagée dans le respect de la seule pensée qui oblige à ce que tout soit ‘étant contre les Russes et maintenant aussi contre les Biélorusses… et voyant sincèrement les personnes handicapées discriminées je me demande quel enseignement nous laissons à la postérité et aux nouvelles recrues… pour combien Je vois que c’est une “honte d’époque” et il n’y a aucune justification … Il va de soi que l’athlète handicapé a en lui l’esprit de compétition sportive qui n’a rien à voir avec des principes politiques, militaires ou pire des conflits raciaux et je rappeler à tous que les Jeux Olympiques sont la plus haute expression du sport et … “favorisent la démolition de toute barrière ou frontière entre les peuples” et donc, à partir d’une profonde réflexion sur ce qui est écrit, comment je dois interpréter “l’esprit olympique” du Comité Paralympique International ? Comme d’habitude, nous prêchons bien quand cela nous convient mais ensuite nous grattons mal et contre les mêmes principes quand c’est nécessaire. Qu’est-ce que la guerre entre Russes et Ukrainiens a à voir avec le monde sportif olympique des handicapés ? Pourquoi discriminer des athlètes qui, selon moi, n’ont ni faute ni responsabilité, étant donné qu’ils ne participent pas activement au conflit et qu’ils ne pourraient pas y participer physiquement compte tenu de leur condition physique ? Donc, après le meurtre de personnalités culturelles russes, nous sommes maintenant passés au sport et je me demande ce qu’il est devenu et où est passé “l’esprit sportif et olympique” si les athlètes sont discriminés pour des raisons de conflits armés, politiques ou religieux . ? Dans le passé, il y a eu d’autres situations de conflit politique entre l’URSS et le monde occidental, évidemment les jeunes ne s’en souviennent pas, mais dans ces cas, ce sont les gouvernements qui ont décidé de manière autonome de ne pas participer aux Jeux Olympiques avec l’hymne et le drapeau national mais leurs athlètes, s’ils le souhaitaient, pourraient participer dans le respect de ces valeurs d’indépendance vis-à-vis des enjeux de guerre. Que dire, l’Occident veut vendre la démocratie à tout le monde et puis se trahit et perd trivialement l’occasion de démontrer que le respect des hommes et la liberté individuelle sont des atouts précieux et intouchables… mais cela n’a pas été fait et le C.I.P. il devrait avoir honte d’humilier des personnes handicapées qui, quelle que soit leur nationalité, ont toute ma solidarité. Enfin, un merci spécial aux “médias italiens et européens habituels” … pas de reportage télévisé ni de mention à cet épisode honteux et innommable … la guerre est une chose horrible mais vous du C.I.P. hier vous avez aussi déclaré la guerre aux personnes handicapées…. et ne cherchez pas de justifications car il n’y en a pas, vous pourriez les faire participer sans l’hymne et le drapeau de leur pays et le problème serait résolu et l’esprit olympique préservé et sauvé … Force est de constater que vous n’êtes pas tout à fait comme moi, pour vous les solutions sont toujours d’ordre politique et enclines au pouvoir… Bravissimi… vous avez gravé dans l’histoire une page noire de véritables discriminations raciales et injustifiées qui restera une tache indélébile dans l’histoire des JO pour handicapés et créera un précédent très dangereux. 04032022 https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Jeux paralympiques de Pékin, à l’exclusion des athlètes russes et biélorusses. Moscou : “Décision monstrueuse”

05032022 pechino paralimpiadi

Andrew Parson

A la veille de la cérémonie d’ouverture, l’IPC est contraint de revenir sur ses pas après la décision de laisser les athlètes concourir sous le drapeau au neutre : “La guerre est arrivée aux Jeux. Après notre décision, de nombreuses nations ont menacé de se retirer et en agissant ainsi, nous n’aurions pas eu de compétitions régulières. Aux 83 athlètes impliqués, je dis que vous êtes victimes des agissements de votre Gouvernements”

03 MARS 2022

Les athlètes de Russie et de Biélorussie ne pourront pas participer aux Jeux paralympiques d’hiver de 2022 à Pékin à partir de demain 4 mars, même en tant que “neutres” comme initialement décidé. La mobilisation du sport se poursuit après l’attentat contre l’Ukraine et la décision du Comité international paralympique va également dans ce sens. Une décision que Moscou a qualifiée de “monstrueuse”.

“La guerre est venue à ces Jeux”

Andrew Parsons, président du Comité international paralympique, a déclaré : “Chez IPC, nous croyons fermement que le sport et la politique ne doivent pas se mélanger. Cependant, sans que ce soit sa faute, la guerre est maintenant arrivée à ces Jeux et dans les coulisses, de nombreux gouvernements ont un influence sur notre événement bien-aimé. L’IPC est une organisation basée sur divers comités et nous sommes réceptifs aux points de vue de nos organisations. Lorsque nos membres ont élu le conseil d’administration en décembre 2021, c’était pour maintenir et faire respecter les principes, les valeurs et les règles du Mouvement Paralympique. En tant que membres du Conseil, c’est une responsabilité et un devoir que nous prenons très au sérieux.”

Beleniuk, de l’or à la guerre : “L’Ukraine est tout”

par Cosimo Cito

 

“Position unique et impossible”

“En prenant notre décision hier, nous avons examiné la santé et la survie à long terme du Mouvement paralympique. Nous sommes fiers des principes et des valeurs qui ont fait du Mouvement ce qu’il est aujourd’hui. Cependant – poursuit le numéro un paralympique – ce qui est clair, c’est que l’escalade rapide de la situation nous place maintenant dans une position unique et impossible si près du début des Jeux. Hier, nous avons dit que nous continuerions à écouter, et c’est ce que nous faisons.

Crise Ukraine-Russie, Usyk: “Combattre Poutine pour la liberté passe avant le championnat du monde de boxe”

par Luigi Panella 02 mars 2022

“Choix obligatoire pour sauver les Jeux”

La décision prise aujourd’hui fait suite à la pression de divers comités. “L’escalade a été une surprise. Aucun de nous ne pensait que des délégations entières se retireraient ou menaceraient de le faire après des années d’entraînement et de fatigue. C’était une surprise. Nous comprenons et imaginons la position de l’Ukraine. Nous nous sommes parlé. Mais de nombreuses délégations ont Au cours des 12 dernières heures, un nombre considérable de comités nous ont dit que si nous ne reconsidérions pas notre décision, il était probable qu’il y aurait de graves conséquences pour les Jeux paralympiques d’hiver de Beijing 2022. Comités paralympiques, dont certains ont été contactés par leurs gouvernements, équipes et athlètes, menacent de ne pas concourir. »

83 athlètes russes et biélorusses forcés de rentrer

“Nous disons aux athlètes paralympiques des deux pays que nous sommes vraiment désolés – poursuit le président de l’IPC – que vous soyez affectés par les décisions que vos gouvernements ont prises la semaine dernière en violation de la trêve olympique. Vous êtes victimes des actions de vos gouvernements. 83 Athlètes paralympiques. Ils sont directement touchés par cette décision. Cependant, s’ils restent ici à Pékin, les nations risquent de se retirer et nous n’aurons pas de Jeux valables. Si cela se produit, l’impact serait beaucoup plus large dans portée. ” Ensuite, Parsons a parlé de l’air que vous respirez à l’intérieur du village olympique. “Chaque bombe qui tombe sur l’Ukraine génère du dégoût et de la colère. Nous devons arrêter tout cela. Nous n’avons aucune nouvelle d’agression ou d’affrontements dans le village olympique pour le moment, mais la tension est évidente. Le village – conclut Parsons – n’est pas un endroit “, même pas physiquement, c’est un endroit où les athlètes doivent vivre dans la tranquillité et la paix entre eux”.

Le Kremlin : “Décision monstrueuse”

Le porte-parole du Kremlin, Dmitri Peskov, a qualifié de honteuse la décision d’interdire les athlètes russes et biélorusses aux Jeux paralympiques. “Cette situation est monstrueuse. C’est une honte pour le Comité international paralympique, je ne trouve pas d’autres mots pour la décrire”, a-t-il déclaré à l’agence de presse officielle Tass. “Nous condamnons le CIP pour cette décision”.

SI ALZI BANDIERA BIANCA !

04032022 KIEV

SI ALZI BANDIERA BIANCA !

Brutta giornata quella di oggi sul fronte diplomatico del conflitto russo-ucraino, niente di fatto… solo accordi sui corridoi umanitari,  è già qualcosa ma certamente poco e intanto la guerra sul campo continua facendo lievitare notevolmente il numero delle vittime e feriti  e neanche la telefonata intercorsa tra il Presidente francese Macron e l’omologo  russo Putin pare sia riuscita a d aprire uno spiraglio. Difatti Putin insiste sulle sue richieste iniziali e non si muove di un centimetro, pretende la demilitarizzazione dell’Ucraina e nessun ingresso nella Nato, tali richieste  Macron le ha commentate rispondendo laconicamente che lui stava commettendo “un grave errore e che la guerra costerà caro alla Russia e che il peggio deve ancora venire”. E allora, se ci riflettiamo sulle parole del Presidente francese allora vorrà dire  che ci stiamo dirigendo verso un conflitto armato che potrebbe vedere l’allargamento e coinvolgimento di altri paesi i cui scenari futuri che si prospettano sono allarmanti. Ancora oggi si registra una richiesta del Presidente Ucraino Zelensky per  un confronto diretto con Putin per la ricerca  di una soluzione pacifica e fine guerra… richiesta respinta perché chiaramente le cose sono cambiate rispetto ad una decina di giorni fa…. in questo momento ci sono perdite militari sul campo ed è ovvio che a pochi giorni dalla conclusione dell’avanzata armata il paese è orami conquistato ed è ovvio che non accetterà più nessun incontro e dialogo con lui. Poteva farlo prima e ne ha avuto tutto il tempo ma… non lo ha fatto, e questo glielo rimprovero senza tanti giri di parole… non doveva permettere che si iniziasse una guerra e non si  capisce il perché si sia fatto prendere dalle manie di grandezza e sfidato la potenza militare russa, dimenticando che aveva, ed ha, la responsabilità dell’incolumità di quasi 45 milioni di ucraini ed ora, che l’Ucraina è quasi rasa al suolo, si è svuotata dei suoi cittadini, che sono profughi in Europa, e tanti suoi figli sono morti per quella resistenza che ha evocato per giorni  ora vuol aprire un dialogo ? Evidentemente in fatto di lungimiranza Zelensky non è che sia proprio un genio o, come penso io, forse è stato consigliato male dai suoi consiglieri militari o da chi aveva interesse a far entrare il paese in un conflitto armato per chissà quale fine. Da osservatore accorto avevo già consigliato a Zelensky un dialogo costruttivo molto prima dell’inizio delle ostilità… ovviamente inascoltato, poi ho fermamente condannato alcune dichiarazioni molto poche diplomatiche di esponenti dei vari  governi europei che andavano nella direzione opposta alla diplomazia ed oggi la situazione la vedo molto compressa ed irrecuperabile sotto il profilo diplomatico. Il punto di rottura con la Russia è evidente com’è chiaro che i prossimi tentativi di dialogo, nei negoziati dei prossimi giorni, non porteranno a nulla di concreto… e l’avanzata russa continuerà senza ostacoli e con tanti giovani che moriranno nel tentativo di fermare le truppe russe. Giovani che sono da elogiare ed ammirare per il loro coraggio ma che sono destinati alla morte certa perché non hanno speranza di fermare i blindati ed aerei russi e queste morti il Presidente Zelensky dovrebbe evitarle e smetterla di incitare alla resistenza e alla guerra giovani inesperti che non hanno mai visto un fucile prima di oggi, oramai bisogna convincersi che la partita è persa ed allora si cerchi di salvare la vita di tanti giovani e uomini che eroicamente intendono difendere il proprio Paese. In serata la NATO ha respinto l’ennesima richiesta di Zelensky di coinvolgerla nel controllo dello spazio  aereo ucraino, nei fatti abbattere un aereo russo sarebbe una palese dichiarazione di guerra alla Russia con l’ovvia risposta militare. Il 24 di febbraio scrivevo che la guerra, iniziata proprio quel giorno, la definivo come “la guerra degli incapaci”… e prevedevo oscuri scenari… profetico come sempre perché io nel mio piccolo avevo ben capito il grave pericolo al quale ci si andava incontro anche  perché facendo spettacoli in diretta TV o con i video dello smartphone e pantomime varie… la fine dell’Ucraina era già segnata e purtroppo ho avuto ragione e adesso assistiamo inermi all’agonia dell’Ucraina. Le guerre le si evitano prima, parlando e accordandosi e magari rimettendoci anche qualcosina ma il Presidente ucraino ha dimostrato che gestire un grande Paese come l’Ucraina non è cosa sua e se oggi è stata resa al suolo penso che forse un po’ colpa ce l’ha anche lui ! Mi piange il cuore pensare che dei ragazzi appena maggiorenni  cerchino di difendere la città con sassi e bastoni… E allora caro“ Zelensky alzi la bandiera bianca”…  accetti le loro condizioni imposte, si dimetta e metta fine a questo stillicidio di vite e salvi  anche la propria famiglia e tutte le persone che vivono nei sotterranei della metro e che ritornino in quelle poche case che sono ancora in piedi, non vedo alternative… è finita… questo è come l’assedio di Berlino nel 1945… gli assediati non hanno nessuna speranza e domani forse non potranno neanche nutrirsi e curarsi, ricordo che dall’estero non arriveranno gli aiuti militari sperati, come le avevo già anticipato, ma che invece lei si è ostinato di riuscire a riceverli con  proclami disperati lanciati in video. Vede, avevo ragione, nessuno dei Paesi europei le ha mandato un solo loro militare a combattere per l’Ucraina contro i russi e glielo avevo anche detto… tutte promesse da marinaio che si infrangeranno al confine polacco. Alzi la bandiera e salvi anche noi europei da un conflitto nucleare, e si ricordi che la vita di quei combattenti è ora nelle sue mani ! 03032022…by…   https://manliominicucci.myblog.it/

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Guerra Ucraina-Russia, Macron a Putin: “Peggio deve ancora venire”

03 marzo 2022 | 15.31

04032022 KIEV

L’Eliseo: “Il presidente russo sta commettendo un grave errore”. La replica del Cremlino: “Condizione negoziati Kiev demilitarizzata e neutrale”

Sulla guerra in corso in Ucraina, il presidente francese Emmanuel Macron ha detto al suo omologo russo Vladimir Putin che sta commettendo un ”grave errore”, che la guerra costerà caro alla Russia e che ”il peggio deve ancora venire”. Lo rende noto l’Eliseo spiegando che Putin, nel corso del colloquio telefonico con Macron, ha espresso la sua ”grande determinazione” ad ”andare avanti” con il piano dell’esercito di Mosca. Putin ha detto inoltre che la situazione sarebbe “peggiorata” se gli ucraini non avessero accettato le condizioni russe, ha affermato la presidenza. “La previsione del presidente (Macron, ndr) è che il peggio deve ancora venire visto quello che gli ha detto il presidente Putin”, ha riferito l’Eliseo.La Russia andrà ”avanti senza compromessi” con la guerra e la smilitarizzazione del Paese verrà completata, quanto ha detto il presidente russo al capo dell’Eliseo, ha reso noto il Cremlino. Putin ha anche minacciato di aggiungere ”ulteriori richieste” a quelle già sottoposte alla delegazione ucraina. “Questa mattina ho parlato con il presidente Putin. In questa fase rifiuta di cessare i suoi attacchi all’Ucraina. E’ assolutamente necessario mantenere il dialogo per evitare tragedie umane. Continuerò i miei sforzi e contatti. Dobbiamo evitare il peggio”. PUTIN – Nel nuovo colloquio telefonico con Emmanuel Macron, Vladimir Putin ha “illustrato in dettaglio l’approccio fondamentale e le condizioni nel quadro dei negoziati con i rappresentanti di Kiev”. E’ quanto riporta il Cremlino affermando che “è stato confermato che, prima di tutto, stiamo parlando di demilitarizzazione e status neutrale dell’Ucraina, così, che una minaccia per la Russia non potrà mai emanare dal suo territorio“.

 

 

ENGLISH

 

RAISE THE WHITE FLAG!

Bad day today on the diplomatic front of the Russian-Ukrainian conflict, nothing done … only agreements on humanitarian corridors, it is already something but certainly little and in the meantime the war on the field continues, causing the number of victims and wounded to rise considerably and not even the phone call between French President Macron and his Russian counterpart Putin seems to have managed to open a window. In fact, Putin insists on his initial requests and does not move an inch, he demands the demilitarization of Ukraine and no entry into NATO, Macron commented on these requests, replying laconically that he was committing “a serious mistake and that the war will cost dearly to the Russia and that the worst is yet to come. ” So, if we reflect on the words of the French President then he will mean that we are heading towards an armed conflict that could see the enlargement and involvement of other countries whose future scenarios are alarming. Even today there is a request from Ukrainian President Zelensky for a direct confrontation with Putin for the search for a peaceful solution and an end to the war … request rejected because clearly things have changed compared to ten days ago …. in this moment there are military losses on the field and it is obvious that a few days after the end of the armed advance the country is now conquered and it is obvious that it will no longer accept any meeting and dialogue with him. He could have done it before and he had all the time but … he didn’t, and I blame him for this in no uncertain terms … he shouldn’t have allowed a war to start and it is not clear why he got caught up in the delusions of grandeur and challenged Russian military might, forgetting that it had, and still has, the responsibility for the safety of nearly 45 million Ukrainians and now, that Ukraine has almost razed to the ground, it has emptied itself of its citizens, who are refugees in Europe, and many of your children have died from that resistance that you have been evoking for days, now do you want to open a dialogue? Evidently in terms of foresight Zelensky is not really a genius or, as I think, perhaps he was badly advised by his military advisers or by those who had an interest in bringing the country into an armed conflict for whatever purpose. As a shrewd observer I had already advised Zelensky to engage in constructive dialogue long before the start of hostilities … obviously unheard, then I strongly condemned some very few diplomatic statements by representatives of the various European governments who went in the opposite direction to diplomacy and today the situation I see it as very compressed and irrecoverable from a diplomatic point of view. The breaking point with Russia is evident as it is clear that the next attempts at dialogue, in the negotiations of the next few days, will lead to nothing concrete … and the Russian advance will continue without obstacles and with many young people who will die in the attempt to stop Russian troops. Young people who are to be praised and admired for their courage but who are doomed to certain death because they have no hope of stopping the Russian armored vehicles and aircraft and President Zelensky should avoid these deaths and stop inciting inexperienced young people to resistance and war. have never seen a rifle before today, now we have to convince ourselves that the game is lost and then try to save the lives of many young people and men who heroically intend to defend their country. In the evening, NATO rejected yet another Zelensky request to involve it in the control of Ukrainian airspace, in fact shooting down a Russian plane would be a clear declaration of war on Russia with the obvious military response. On February 24th I wrote that the war, which began on that very day, I defined it as “the war of the incapable” … and I envisaged dark scenarios … prophetic as always because I in my small way understood the grave danger to which we we also went to meet them because by doing live TV shows or with smartphone videos and various pantomimes … the end of Ukraine was already marked and unfortunately I was right and now we are witnessing the agony of Ukraine helpless. Wars are avoided first, by talking and agreeing and maybe even losing a little bit, but the Ukrainian President has shown that managing a large country like Ukraine is not his thing and if today it has been thrown to the ground I think that perhaps a bit of our fault. he has it too! It makes my heart cry to think that young people just of age are trying to defend the city with stones and sticks … So dear “Zelensky raise the white flag” … accept their conditions imposed, resign and put an end to this dripping of lives and also save your family and all the people who live in the undergrounds of the metro and who return to those few houses that are still standing, I see no alternative … it’s over … this is like the siege of Berlin in 1945 … the besieged have no hope and tomorrow maybe they won’t even be able to feed and heal themselves, I remember that military aid will not arrive from abroad hoped, as I had already anticipated, but instead she persisted in being able to receive them with desperate proclamations launched on video. You see, I was right, none of the European countries sent you a single soldier to fight for Ukraine against the Russians and I also told you … all sailor’s promises that will break at the Polish border. Raise the flag and save us Europeans too from a nuclear conflict, and remember that the lives of those fighters are now in your hands! 03032022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

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Ukraine-Russia war, Macron to Putin: “Worse is yet to come”

03 March 2022 | 15.31

04032022 KIEV

The Elysée: “The Russian president is making a serious mistake”. The Kremlin’s reply: “Condition negotiations Kiev demilitarized and neutral”

On the ongoing war in Ukraine, French President Emmanuel Macron told his Russian counterpart Vladimir Putin that he is making a ” serious mistake ”, that the war will cost Russia dearly and that ” the worst is yet to come. ” ‘. This was announced by the Elysée, explaining that Putin, during the telephone conversation with Macron, expressed his “great determination” to “go ahead” with the plan of the Moscow army. Putin also said the situation would “get worse” if the Ukrainians did not accept the Russian conditions, the presidency said. “The president’s prediction (Macron, ed) is that the worst is yet to be seen what President Putin told him”, reported the Elysée. Russia will go ” uncompromisingly forward ” with war and demilitarization of the country will be completed, what the Russian president told the head of the Elysée, the Kremlin said. Putin also threatened to add “further requests” to those already submitted to the Ukrainian delegation. “This morning I spoke with President Putin. At this stage he refuses to stop his attacks on Ukraine. It is absolutely necessary to maintain dialogue to avoid human tragedies. I will continue my efforts and contacts. We must avoid the worst.” PUTIN – In the new telephone conversation with Emmanuel Macron, Vladimir Putin “illustrated in detail the fundamental approach and the conditions in the framework of the negotiations with the representatives of Kiev”. The Kremlin reports that “it has been confirmed that, first of all, we are talking about the demilitarization and neutral status of Ukraine, so that a threat to Russia can never emanate from its territory”.

 

FRENCH

 

LEVEZ LE DRAPEAU BLANC !

Mauvaise journée aujourd’hui sur le front diplomatique du conflit russo-ukrainien, rien de fait… que des accords sur les couloirs humanitaires, c’est déjà quelque chose mais certainement peu et en attendant la guerre sur le terrain continue, faisant le nombre de victimes et de blessés augmenter considérablement et même l’appel téléphonique entre le président français Macron et son homologue russe Poutine ne semble pas avoir réussi à ouvrir une fenêtre. En fait, Poutine insiste sur ses demandes initiales et ne bouge pas d’un pouce, il exige la démilitarisation de l’Ukraine et pas d’entrée dans l’OTAN, Macron a commenté ces demandes, répondant laconiquement qu’il commettait “une grave erreur et que la guerre va coûter cher à la Russie et que le pire est encore à venir.” Donc, si nous réfléchissons aux propos du président français, cela signifiera que nous nous dirigeons vers un conflit armé qui pourrait voir l’élargissement et l’implication d’autres pays dont les scénarios futurs sont alarmants. Aujourd’hui encore, il y a une demande du président ukrainien Zelensky pour une confrontation directe avec Poutine pour la recherche d’une solution pacifique et la fin de la guerre … demande rejetée car clairement les choses ont changé par rapport à il y a dix jours …. dans ce moment il y a des pertes militaires sur le terrain et il est évident que quelques jours après la fin de l’avancée armée le pays est désormais conquis et il est évident qu’il n’acceptera plus aucune rencontre et dialogue avec lui. Il aurait pu le faire avant et il avait tout le temps mais … il ne l’a pas fait, et je le blâme pour cela en des termes non équivoques … il n’aurait pas dû permettre à une guerre de commencer et on ne sait pas pourquoi il pris dans la folie des grandeurs et défié la puissance militaire russe, oubliant qu’elle avait, et a toujours, la responsabilité de la sécurité de près de 45 millions d’Ukrainiens et maintenant, que l’Ukraine a presque rasé, elle s’est vidée de ses citoyens, réfugiés en Europe, et nombre de vos enfants sont morts à cause de cette résistance que vous évoquez depuis des jours, voulez-vous maintenant ouvrir un dialogue? De toute évidence, en termes de prévoyance, Zelensky n’est pas exactement un génie ou, comme je le pense, peut-être a-t-il été mal conseillé par ses conseillers militaires ou par ceux qui avaient intérêt à amener le pays dans un conflit armé à quelque fin que ce soit. En observateur avisé, j’avais déjà conseillé à Zelensky d’engager un dialogue constructif bien avant le début des hostilités… évidemment du jamais vu, puis j’ai condamné avec force quelques très rares déclarations diplomatiques de représentants des différents gouvernements européens qui allaient en sens inverse pour la diplomatie et aujourd’hui la situation je la vois comme très comprimée et irrécupérable d’un point de vue diplomatique. Le point de rupture avec la Russie est évident tant il est clair que les prochaines tentatives de dialogue, dans les négociations des prochains jours, n’aboutiront à rien de concret… et l’avancée russe se poursuivra sans entraves et avec de nombreux jeunes qui mourir en tentant d’arrêter les troupes russes. Des jeunes qu’il faut louer et admirer pour leur courage mais qui sont voués à une mort certaine car ils n’ont aucun espoir d’arrêter les véhicules blindés et les avions russes et le président Zelensky devrait éviter ces morts et cesser d’inciter les jeunes inexpérimentés à la résistance et à la guerre. n’avons jamais vu de fusil avant aujourd’hui, nous devons maintenant nous convaincre que la partie est perdue et essayer ensuite de sauver la vie de nombreux jeunes et hommes qui ont héroïquement l’intention de défendre leur pays. Dans la soirée, l’OTAN a rejeté une énième demande de Zelensky pour l’impliquer dans le contrôle de l’espace aérien ukrainien, en fait abattre un avion russe serait une déclaration claire de guerre à la Russie avec la réponse militaire évidente. Le 24 février, j’écrivais que la guerre, qui commençait ce jour-là, je la définissais comme “la guerre des incapables”… et j’anticipais des scénarios sombres… prophétiques comme toujours parce que je comprenais à ma petite manière la tombe danger auquel nous sommes également allés à leur rencontre car faisant des émissions en direct à la télé ou avec des vidéos de smartphone et diverses pantomimes… la fin de l’Ukraine était déjà marquée et malheureusement j’avais raison et maintenant nous assistons à l’agonie d’une Ukraine impuissante. Les guerres sont d’abord évitées, en parlant et en s’entendant et peut-être même en perdant un peu, mais le président ukrainien a montré que gérer un grand pays comme l’Ukraine n’est pas son truc et si aujourd’hui il a été jeté à terre, je pense que c’est peut-être un un petit défaut il l’a aussi ! Cela me fait pleurer le cœur de penser que des jeunes tout juste majeurs essaient de défendre la ville avec des pierres et des bâtons … Alors cher “Zelensky, hissez le drapeau blanc” … acceptez leurs conditions imposées, démissionnez et mettez fin à cela dégoulinant de vies et aussi sauver ta famille et toutes les personnes qui vivent dans les sous-sols du métro et qui retournent dans ces quelques maisons encore debout, Je ne vois pas d’alternative… c’est fini… c’est comme le siège de Berlin en 1945… les assiégés n’ont plus d’espoir et demain peut-être ne pourront-ils même plus se nourrir et se soigner, je me souviens que l’aide militaire n’arrivera pas de l’étranger espéré, comme je l’avais déjà prévu, mais au contraire elle s’obstinait à pouvoir les recevoir avec des proclamations désespérées lancées en vidéo. Vous voyez, j’avais raison, aucun des pays européens ne vous a envoyé un seul soldat pour combattre pour l’Ukraine contre les Russes et je vous ai également dit … toutes les promesses de marins qui se briseront à la frontière polonaise. Levez le drapeau et sauvez-nous nous aussi, Européens, d’un conflit nucléaire, et rappelez-vous que la vie de ces combattants est désormais entre vos mains ! 03032022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Guerre Ukraine-Russie, Macron à Poutine : “Le pire est à venir”

03 mars 2022 | 15h31

04032022 KIEV

L’Elysée : “Le président russe commet une grave erreur”. La réponse du Kremlin : “Conditions des négociations Kiev démilitarisée et neutre”

Sur la guerre en cours en Ukraine, le président français Emmanuel Macron a déclaré à son homologue russe Vladimir Poutine qu’il commettait une “grave erreur”, que la guerre coûterait cher à la Russie et que “le pire est à venir”. C’est ce qu’a annoncé l’Elysée, expliquant que Poutine, lors de la conversation téléphonique avec Macron, avait exprimé sa “grande détermination” à “aller de l’avant” avec le plan de l’armée de Moscou. Poutine a également déclaré que la situation “empirerait” si les Ukrainiens n’acceptaient pas les conditions russes, a déclaré la présidence. “La prédiction du président (Macron, ndlr) est que le pire reste à voir ce que lui a dit le président Poutine”, rapporte l’Elysée. La Russie ira ”sans concession” avec la guerre et la démilitarisation du pays sera achevée, ce que a déclaré le président russe au chef de l’Elysée, a indiqué le Kremlin. Poutine a également menacé d’ajouter “d’autres demandes” à celles déjà soumises à la délégation ukrainienne. “Ce matin, j’ai parlé avec le président Poutine. A ce stade, il refuse d’arrêter ses attaques contre l’Ukraine. Il est absolument nécessaire de maintenir le dialogue pour éviter les drames humains. Je poursuivrai mes efforts et mes contacts. Nous devons éviter le pire.” POUTINE – Dans la nouvelle conversation téléphonique avec Emmanuel Macron, Vladimir Poutine “a illustré en détail l’approche fondamentale et les conditions dans le cadre des négociations avec les représentants de Kiev”. Le Kremlin rapporte qu'”il a été confirmé que, tout d’abord, nous parlons de la démilitarisation et du statut neutre de l’Ukraine, de sorte qu’une menace contre la Russie ne puisse jamais émaner de son territoire”.

MONUMENTO… NON DISTRUTTO !

03032022 MONUMENTO SHOA

MONUMENTO… NON DISTRUTTO !

Egregio signor Presidente d’Ucraina Zelensky, sono lieto d’informarla che il monumento posto  in ricordo della Shoah non è andato fortunatamente distrutto n’è stato intaccato dai missili russi. La conferma  è arrivata in Italia da due giornalisti ebrei di Israele che si sono recati personalmente  sul luogo in cui si trova il monumento ed hanno verificato che è in piedi ed integro… questo per la gioia di tutti gli ebrei d’Ucraina e del mondo.. L’informazione certa  ci è pervenuta dall’inviato di Mediaset di Gerusalemme, in collegamento audio visivo con lo studio in Italia,  in modo esplicito ha smentito le dichiarazioni del Presidente Zelensky e le sua incomprensibile chiamata alle armi di tutti gli ebrei del mondo. Infatti poteva prima accertarsi della distruzione del monumento e conseguente offesa a tutti gli ebrei morti, a decine dei migliaia a Babi Yar, prima di paventare un altro possibile Olocausto, tra l’altro nel caso di questa guerra le vittime non possono essere addebitate ad un odio anti semita. Ovviamente cade anche il suo invito alle armi per tutti gli ebrei e francamente non è che abbia fatto una bella figura. E visto che siamo in tema di “figure di m….” ne registro un’altra nel pomeriggio di oggi dove la conduttrice di un programma talk-show, di una nota televisione italiana, Tiziana Panella non sapeva assolutamente nulla degli 8 anni di guerra nel Donbass, ora voi la conoscete tutti la regione dell’est dell’Ucraina ma forse non sapete dei 14.000 morti, di cui 3.000 civili, per mano ucraina… “massacro andato in scena”… nel silenzio mediatico e lei stupiditamene si chiedeva come mai non se ne fosse parlato per ben otto anni ? Se lo chiedeva… e ovviamente non ha saputo darsi una risposta e lo si è visto dallo stupore dipinto sul suo volto… patetico che una conduttrice che buca lo schermo da anni non conosca nulla della storia dell’Ucraina.. e che razza d’informazione ha fatto sino ad oggi e come l’ha fatta ? E come mai l’eroe e icona mondiale Zelensky non ce lo hanno mai detto in Tv  che le stragi nel Donbass sono opera dell’esercito ucraino di cui lui n’è il capo ? Come anche nessuno sa darsi una risposta sul perché il  Presidente ucraino preferisca farsi bombardare e far morire innocenti e bambini sotto le bombe ? Come già scrivevo giorni addietro quanto potrà resistere e a quale prezzo ? Non è disonorevole chiedere un armistizio per salvare la vita del proprio popolo, anzi penso che purtroppo tra qualche giorno non ci sarà più spazio per i negoziati. L’Italia nel 1943 disse no ai bombardamenti e firmò un armistizio a condizioni molto svantaggiose che ci limitarono i confini ad est a favore della ex Jugoslavia, perdemmo la Libia e la Somalia e l’Albania ed alcune isole del Mediterraneo, però all’epoca si è voluto risparmiare sofferenze a e morte alla popolazione che la guerra non la voleva, e ad oggi ricordo che le nostre Forze armate sono limitate negli armamenti proprio in virtù e nel rispetto di quell’armistizio. Se Zelensky spera con i suoi spot televisivi di farci entrare nella terza guerra mondiale è… tempo perso, noi europei siamo un popolo di chiacchieroni ed amanti del buon vivere e della pace e della guerra in Ucraina partecipiamo solo con le… marce della pace, spot solidali e con i soldi dei contribuenti per acquistare e donare armi alla resistenza ucraina  anche sconvolgendo le delicate linee costituzionali di ogni singolo Paese  dell’Unione in merito alle forniture di armi a paesi belligeranti. Una forzatura che mai mi sarei aspettato e che mi spaventa anche perché dall’altra parte dell’Atlantico c’è  il Presidente USA, Joe Biden, che già nel 2021 giudicò Putin un assassino e richiamato oggi dittatore, ed in più ha detto che il Presidente russo pagherà per i suoi crimini in Ucraina… e aggiunge che gli USA sono forti  e “lancia il guanto di sfida” a Putin, quel che è peggio è che non si rende conto che lo spinge sempre di più verso un vicolo cieco che si chiama guerra… che ricordo si “giocherà in Europa” e non negli USA… è un comportamento poco incline ad un Presidente di un grande Paese come gli USA, lui non deve mostrare i muscoli ma adoperarsi ad una soluzione di compromesso al fine di cercare di metter fine ad una guerra che sappiamo quando è iniziata ma non sappiamo quando e come finirà. E mi spiace constatare che Biden non convinca Zelensky ad una pace e metta fine al conflitto ma lo esorta e lo spinge a convincere gli europei e la NATO ad intervenire militarmente. Io faccio parte del popolo che in caso di guerra sarà il primo a pagarne le conseguenze e l’antipasto stiamo già pagando perché il carburante per autotrazione già costa un occhio e le fatture di luce e gas sono una mazzata. E allora, “caro Presidente Zelensky perché vuol portarci in una guerra che non è la nostra ? Sa, la fake del monumento alla Shoah non penso sia stata gradita dagli ebrei e sinceramente neanch’io l’ho gradita… perché ho avuto la sensazione che lei ci abbia fatto propaganda e questo non mi piace e non va bene lucrare su certe cose. Se lo ricordi che la guerra è la sua contro i russi  e non la mia… se lo ricordi bene perché io non parto a far guerra per uno che potrebbe far pace ma per orgoglio, o chissà per qual altro motivo, fa morire il suo popolo e ne dispensa gratuita sofferenze !

0203022 …by… https://manliominicucci.myblog.it/

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Ucraina, bombe sul monumento alla Shoah di Kiev. Zelensky: «È la storia che si ripete». Cos’è il Babi Yar

Morte oggi cinque persone dove nel 1941 i nazisti uccisero migliaia di ebrei

Martedì 1 Marzo 2022

03032022 MONUMENTO SHOA

Putin ha detto di voler «denazificare» l’Ucraina, ma ha distrutto un memoriale della Shoah. Una bomba ha colpito il Babi Yar

a Kiev oggi, provocando cinque morti. Nello stesso posto dove nel 1941 i nazisti uccidevano migliaia di ebrei in due giorni, e dove era stato costruito un monumento per ricordare gli orrori di quegli anni. A dare la notizia è stato il presidente Volodymyr Zelensky, tramite Twitter: «Al mondo: che senso ha dire «mai più» per 80 anni, se il mondo tace quando una bomba cade sullo stesso sito di Baby Yar? Almeno 5 uccisi. Storia che si ripete…».

 

«Insieme abbiamo sconfitto Hitler e sconfiggeremo anche Putin», ha dichiarato nei giorni scorsi in il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, invitando i cittadini «stranieri» ad unirsi all’Ucraina per difendere il Paese. L’accostamento di Putin a Hitler è arrivato a più riprese da Kiev.

TO THE WORLD: WHAT IS THE POINT OF SAYING «NEVER AGAIN» FOR 80 YEARS, IF THE WORLD STAYS SILENT WHEN A BOMB DROPS ON THE SAME SITE OF BABYN YAR? AT LEAST 5 KILLED. HISTORY REPEATING…

ВОЛОДИМИР ЗЕЛЕНСЬКИЙ (@ZELENSKYYUA) MARCH 1, 2022

Cosa è successo a Babi Yar

Il 29 e 30 settembre 1941, a Babi Yar, un burrone nei pressi di Kiev, i nazisti hanno ucciso 33.771 ebrei, più che in qualsiasi altro massacro tedesco. In totale, dal 29 settembre 1941 all’ottobre 1943, le autorità di occupazione naziste uccisero quasi 100.000 persone a Babi Yar. Nel 2016 le autorità ucraine hanno deciso di costruire un memoriale in quello stesso posto

 

 

ENGLISH

MONUMENT … NOT DESTROYED!

Dear President of Ukraine Zelensky, I am pleased to inform you that the monument placed in remembrance of the Shoah was fortunately not destroyed or damaged by Russian missiles. The confirmation came in Italy from two Jewish journalists from Israel who went personally to the place where the monument is located and verified that it is standing and intact … this to the delight of all the Jews of Ukraine and of the world .. The certain information reached us from the Mediaset correspondent in Jerusalem, in an audio-visual connection with the study in Italy, explicitly denied the statements of President Zelensky and his incomprehensible call to arms of all the Jews of the world. In fact, he could first ascertain the destruction of the monument and consequent offense to all the dead Jews, tens of thousands in Babi Yar, before fearing another possible Holocaust, among other things in the case of this war the victims cannot be charged to a anti Semitic hatred. Obviously, his call to arms for all Jews also falls and frankly it is not that he has made a good impression. And since we are on the subject of “figures of m ….” I register another one in the afternoon today where the host of a talk-show program, of a well-known Italian television, Tiziana Panella knew absolutely nothing of the 8 years of war in the Donbass, now you all know the region of eastern Ukraine but perhaps you do not know of the 14,000 dead, of which 3,000 civilians, at the hands of the Ukrainians … “massacre staged” … in the silence of the media and she stupidly wondered why she hadn’t talked about it for eight years? He asked himself … and obviously he didn’t know how to give himself an answer and we saw it from the amazement painted on his face … pathetic that a presenter who has been on the screen for years does not know anything about the history of Ukraine … and that what kind of information has he done so far and how did he do it? And why did the hero and world icon Zelensky never tell us on TV that the massacres in the Donbass are the work of the Ukrainian army of which he is the leader? How can no one give himself an answer as to why the Ukrainian President prefers to be bombed and innocent people and children killed under the bombs? As I wrote days ago how much will it last and at what price? It is not dishonorable to ask for an armistice to save the lives of one’s people, on the contrary I think that unfortunately in a few days there will be no more room for negotiations. Italy in 1943 said no to the bombings and signed an armistice on very disadvantageous conditions that limited the borders to the east in favor of the former Yugoslavia, we lost Libya and Somalia and Albania and some islands in the Mediterranean, however at the time we wanted to spare the suffering and death of the population who did not want the war, and to this day I remember that our armed forces are limited in armaments precisely by virtue of and in compliance with that armistice. If Zelensky hopes with his TV commercials to get us into the third world war it is … wasted time, we Europeans are a people of talkers and lovers of good living and peace and war in Ukraine we participate only with … marches of peace, commercials in solidarity and with taxpayers’ money to buy and donate weapons to the Ukrainian resistance also upsetting the delicate constitutional lines of every single country of the Union regarding the supply of weapons to belligerent countries. A stretch that I never expected and that scares me also because on the other side of the Atlantic there is the US President, Joe Biden, who already in 2021 judged Putin a murderer and is now called a dictator, and moreover he said that the Russian President will pay for his crimes in Ukraine … and adds that the US is strong and “throws the gauntlet” at Putin, what is worse is that he does not realize that he is pushing him more and more towards a dead end which is called war … which I remember will be “played in Europe” and not in the USA … it is a behavior that is not inclined to a President of a large country like the USA, he must not flex his muscles but work towards a solution of compromise in order to try to end a war that we know when it started but we don’t know when and how it will end. And I am sorry to see that Biden does not convince Zelensky to a peace and put an end to the conflict but urges him and pushes him to persuade the Europeans and NATO to intervene militarily. I am one of the people who in the event of war will be the first to pay the consequences and we are already paying for the appetizer because the fuel for transport already costs a fortune and the electricity and gas bills are a blow. So, “dear President Zelensky why does he want to take us into a war that is not ours? You know, I don’t think the fake of the Shoah monument was liked by Jews and honestly I didn’t like it either … because I had the feeling that she has made us propaganda and I do not like this and it is not good to make money on certain things. If you remember that the war is yours against the Russians and not mine … if you remember it well because I don’t go to war for someone who could make peace but out of pride, or for whatever other reason, his people and dispenses free suffering from them!

0203022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

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Ukraine, bombs on the monument to the Shoah in Kiev. Zelensky: “History repeats itself.” What is Babi Yar

Five people died today where in 1941 the Nazis killed thousands of Jews

Tuesday 1 March 2022

03032022 MONUMENTO SHOA

Putin said he wanted to “denazify” Ukraine, but he destroyed a Holocaust memorial. A bomb hit Babi Yar

in Kiev today, causing five deaths. In the same place where in 1941 the Nazis killed thousands of Jews in two days, and where a monument was built to remember the horrors of those years. President Volodymyr Zelensky broke the news via Twitter: «To the world: what sense does it make to say ‘never again’ for 80 years, if the world is silent when a bomb falls on the same site as Baby Yar? At least 5 killed. History repeating itself … ».

“Together we have defeated Hitler and we will also defeat Putin,” Ukrainian Foreign Minister Dmytro Kuleba said in recent days, inviting “foreign” citizens to join Ukraine in defending the country. Putin’s juxtaposition with Hitler came several times from Kiev.

TO THE WORLD: WHAT IS THE POINT OF SAYING «NEVER AGAIN» FOR 80 YEARS, IF THE WORLD STAYS SILENT WHEN A BOMB DROPS ON THE SAME SITE OF BABYN YAR? AT LEAST 5 KILLED. HISTORY REPEATING …

– ВОЛОДИМИР ЗЕЛЕНСЬКИЙ (@ZELENSKYYUA) MARCH 1, 2022

What happened to Babi Yar

On 29 and 30 September 1941, in Babi Yar, a ravine near Kiev, the Nazis killed 33,771 Jews, more than in any other German massacre. In total, from 29 September 1941 to October 1943, the Nazi occupation authorities killed nearly 100,000 people in Babi Yar. In 2016, the Ukrainian authorities decided to build a memorial in the same place

 

FRENCH

 

MONUMENT … PAS DETRUIT !

Cher Président d’Ukraine Zelensky, J’ai le plaisir de vous informer que le monument érigé en mémoire de la Shoah n’a heureusement pas été détruit ou endommagé par des missiles russes. La confirmation est venue en Italie de deux journalistes juifs d’Israël qui se sont rendus personnellement à l’endroit où se trouve le monument et ont vérifié qu’il est debout et intact … ceci pour le plus grand plaisir de tous les Juifs d’Ukraine et du monde .. Le certaines informations nous sont parvenues du correspondant de Mediaset à Jérusalem, en lien audiovisuel avec l’étude en Italie, démentaient explicitement les déclarations du président Zelensky et son incompréhensible appel aux armes de tous les juifs du monde. En fait, il pouvait d’abord constater la destruction du monument et l’offense conséquente à tous les Juifs morts, des dizaines de milliers à Babi Yar, avant de craindre un autre Holocauste possible, entre autres dans le cas de cette guerre les victimes ne peuvent pas être imputées à un haine antisémite. Evidemment, son appel aux armes pour tous les juifs tombe aussi et franchement ce n’est pas qu’il ait fait bonne impression. Et puisque nous sommes sur le sujet des “chiffres de m….” J’en enregistre un autre dans l’après-midi d’aujourd’hui où l’animatrice d’un talk-show, d’une télévision italienne bien connue, Tiziana Panella ne savait absolument rien de la 8 ans de guerre dans le Donbass, maintenant vous connaissez tous la région de l’est de l’Ukraine mais peut-être ignorez-vous les 14 000 morts, dont 3 000 civils, aux mains des Ukrainiens… “massacre mis en scène”… en le silence des médias et elle se demandait bêtement pourquoi elle n’en avait pas parlé depuis huit ans ? Il s’est demandé … et évidemment il ne savait pas comment se donner une réponse et nous l’avons vu à la stupéfaction peinte sur son visage … pathétique qu’un présentateur qui a percé l’écran pendant des années ne sache rien de la l’histoire de l’Ukraine … et quel genre d’information a-t-il fait jusqu’à présent et comment l’a-t-il fait ? Et pourquoi le héros et icône mondiale Zelensky ne nous a-t-il jamais dit à la télévision que les massacres dans le Donbass sont l’œuvre de l’armée ukrainienne dont il est le chef ? Comment personne ne peut-il se dire pourquoi le président ukrainien préfère être bombardé et que des innocents et des enfants soient tués sous les bombes ? Comme je l’ai écrit il y a quelques jours, combien cela durera-t-il et à quel prix ? Il n’est pas déshonorant de demander un armistice pour sauver la vie de son peuple, au contraire je pense que malheureusement dans quelques jours il n’y aura plus de place pour les négociations. L’Italie en 1943 a dit non aux bombardements et a signé un armistice à des conditions très désavantageuses qui limitaient les frontières à l’est en faveur de l’ex-Yougoslavie, nous avons perdu la Libye et la Somalie et l’Albanie et certaines îles de la Méditerranée, mais à l’époque nous voulions pour épargner les souffrances et la mort de la population qui n’a pas voulu la guerre, et à ce jour je me souviens que nos forces armées sont limitées en armements précisément en vertu et dans le respect de cet armistice. Si Zelensky espère avec ses spots télévisés nous faire entrer dans la troisième guerre mondiale c’est… du temps perdu, nous les Européens sommes un peuple de bavards et d’amoureux du bien vivre et de la paix et de la guerre en Ukraine nous ne participons qu’avec… des marches de paix, des publicités solidaires et avec l’argent des contribuables pour acheter et donner des armes à la résistance ukrainienne bouleversant également les lignes constitutionnelles délicates de chaque pays de l’Union concernant la fourniture d’armes aux pays belligérants. Un tronçon auquel je ne m’attendais pas et qui me fait peur aussi parce que de l’autre côté de l’Atlantique il y a le président américain, Joe Biden, qui déjà en 2021 jugeait Poutine d’assassin et est maintenant traité de dictateur, et de plus il a dit que la Russie Le président paiera pour ses crimes en Ukraine… et ajoute que les États-Unis sont forts et « jettent le gant » à Poutine, ce qui est pire c’est qu’il ne se rend pas compte qu’il le pousse de plus en plus vers une impasse qui est appelé guerre… qui je me souviens se “jouera en Europe” et non aux USA… c’est un comportement qui n’est pas enclin à un Président d’un grand pays comme les USA, il ne doit pas fléchir ses muscles mais travailler vers une solution de compromis pour essayer de mettre fin à une guerre dont on sait quand elle a commencé mais on ne sait pas quand et comment elle se terminera. Et je suis désolé de voir que Biden ne convainc pas Zelensky de faire la paix et de mettre fin au conflit mais l’exhorte et le pousse à persuader les Européens et l’OTAN d’intervenir militairement. Je fais partie de ceux qui en cas de guerre seront les premiers à en payer les conséquences et nous payons déjà l’apéritif car le carburant pour les transports coûte déjà une fortune et les factures d’électricité et de gaz sont un coup dur. Alors, « cher président Zelensky, pourquoi voulez-vous nous entraîner dans une guerre qui n’est pas la nôtre ? Vous savez, je ne pense pas que le faux du monument de la Shoah ait plu aux juifs et honnêtement je ne l’ai pas aimé non plus… parce que j’avais le sentiment que elle nous a fait de la propagande et je n’aime pas ça et ce n’est pas bien de faire de l’argent sur certaines choses. Si tu te souviens que la guerre est la tienne contre les Russes et pas la mienne… si tu t’en souviens bien parce que je ne fais pas la guerre pour quelqu’un qui pourrait faire la paix mais par orgueil, ou pour toute autre raison, son peuple et en dispense la souffrance gratuite !

0203022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

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Ukraine, bombes sur le monument de la Shoah à Kiev. Zelensky : “L’histoire se répète.” Qu’est-ce que Babi Yar

Cinq personnes sont mortes aujourd’hui là où en 1941 les nazis ont tué des milliers de Juifs

mardi 1 mars 2022

03032022 MONUMENTO SHOA

 

Poutine a dit qu’il voulait “dénazifier” l’Ukraine, mais a détruit un mémorial de l’Holocauste. Une bombe a touché Babi Yar

à Kiev aujourd’hui, faisant cinq morts. Au même endroit où en 1941 les nazis ont tué des milliers de Juifs en deux jours, et où un monument a été construit pour se souvenir des horreurs de ces années. Le président Volodymyr Zelensky a annoncé la nouvelle via Twitter : « Au monde : quel sens cela a-t-il de dire ‘plus jamais ça’ pendant 80 ans, si le monde se tait lorsqu’une bombe tombe sur le même site que Baby Yar ? Au moins 5 tués. Histoire qui se répète… ».

 

“Ensemble, nous avons vaincu Hitler et nous vaincrons également Poutine”, a déclaré ces derniers jours le ministre ukrainien des Affaires étrangères Dmytro Kuleba, invitant les citoyens “étrangers” à se joindre à l’Ukraine pour défendre le pays. La juxtaposition de Poutine avec Hitler est venue plusieurs fois de Kiev.

AU MONDE : À QUOI SERVIR DE DIRE « PLUS JAMAIS » PENDANT 80 ANS, SI LE MONDE GARDE LE SILENCE QUAND UNE BOMBE TOMBE SUR LE MÊME SITE DE BABYN YAR ? AU MOINS 5 TUÉS. L’HISTOIRE SE RÉPÉTANT…

– ВОЛОДИМИР ЗЕЛЕНСЬКИЙ (@ZELENSKYYUA) 1 MARS 2022

 

Qu’est-il arrivé à Babi Yar

Les 29 et 30 septembre 1941, à Babi Yar, un ravin près de Kiev, les nazis ont tué 33 771 Juifs, plus que dans tout autre massacre allemand. Au total, du 29 septembre 1941 à octobre 1943, les autorités d’occupation nazies ont tué près de 100 000 personnes à Babi Yar. En 2016, les autorités ukrainiennes ont décidé de construire un mémorial au même endroit