cronaca di vita quotidiana in Italia e nel mondo

BUON NATALE !

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BUON NATALE !

BUON NATALE A TUTTI I TERREMOTATI DEL CENTRO ITALIA….BUON NATALE A TUTTI I TERREMOTATI DEL MONDO…!

BUONA NATALE A TUTTE LE MAMMA. AI PAPA’ E A TUTTI I NONNI E A QUELLE PERSONE CHE VIVONO E COMBATTONO I RIGORI DEL FREDDO,  L’AMAREZZA DI NON AVERE PIU’ UNA CASA PERCHE’ DISTRUTTA…. E LO SCONFORTO DI ESSERE STATI ABBANDONATI DA UNO STATO, DAI POLTICI E DAI  GOVERNO AI QUALI PROPRIO MI RIESCE DIFFICILE SE NON IMPOSSIBILE…  AUGURAR LORO UN…”BUON NATALE”…E SANTO STEFANO…

CITO, A MEMORIA DI TUTTO, SOLO QUELLO CHE DISSE IL SINDACO DI CASTELSANTANGELO SUL NERA IN OCCASIONE DEL DRAMMATICO TERREMOTO :

“Quando il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, disse ai suoi cittadini che per la ricostruzione ci sarebbero voluti almeno 15 anni, lo accusarono di fare dell’allarmismo”.

 

MA NON SIAMO TUTTI FRATELLI E ….ITALIANI ?

 

BUON NATALE !

Manlio Minicucci

25.12.2019

……. tra le macerie del Terremoto

A tre anni dal sisma ci sono ancora migliaia di sfollati tra Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio

Foto: I segni del terremoto a Montegallo (Ap), 19 agosto 2017. – Credits: Foto Simona Santoni

Laura Della Pasqua

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Quando il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, disse ai suoi cittadini che per la ricostruzione ci sarebbero voluti almeno 15 anni, lo accusarono di fare dell’allarmismo. Era trascorso appena un anno dalle tragiche scosse di agosto e ottobre 2016 e il governo in carica era generoso di promesse. Sono passati altri due anni, siamo al terzo Natale, e sui Monti Sibillini, in quell’area compresa tra Visso, Castelsantangelo e Ussita, epicentro del terremoto, negli 8 mila chilometri quadrati del «cratere», il tempo sembra essersi fermato. I riflettori si sono spenti e anche le scosse recenti che hanno risvegliato la memoria di quei giorni non fanno più notizia. Quel territorio sembra dato per perso definitivamente.

Ci sono circa 48 mila sfollati, alloggiati in albergo, in affitto e nei container. Le ultime «casette», le Sae, che avrebbero dovuto essere essenzialmente abitazioni di emergenza subito dopo la scossa, sono state consegnate a Castelluccio di Norcia la scorsa estate. Ed erano comunque inutilizzabili perché prive degli allacci per le utenze. A Tolentino – unico Comune del cratere a rifiutare quei prefabbricati – 250 persone, più che altro anziani o famiglie numerose, vivono ancora nei container, cioè in stanze di 2 metri e mezzo per 5, con bagni, docce e mensa in comune.

In tutto il cratere sono alloggiati tra container e Mapre (i prefabbricati rurali) circa 1.200 persone mentre 1.224 risiedono negli alberghi. E lo Stato continua a pagare. Sono 37.159 le persone che ricevono il contributo pubblico per vivere in case in affitto o negli alberghi. Finora sono stati spesi circa 372 milioni. Sembra un pozzo senza fondo.

La politica continua a sfornare decreti che dovrebbero servire ad accelerare la ricostruzione. Ma nelle quattro Regioni colpite dal sisma – Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio – ci sono problemi vecchi che attendono una risposta. Gli interventi sulle abitazioni distrutte o lesionate marciano a rilento, i cantieri non si riescono ad aprire, i progetti non vengono presentati, i soldi stanziati non sono spesi, per il semplice fatto che ci sono cumuli di macerie da smaltire.

Al termine della sequenza sismica, che durò diversi mesi, le Regioni interessate avevano stimato in 2 milioni e 428 mila tonnellate le macerie da eliminare, considerando solo quelle pubbliche, escluse quindi le abitazioni crollate. Ora emerge che si tratta di cifre nettamente inferiori a quelle reali. La sottostima dell’Umbria è del 53 per cento, mentre le Marche si ritrovano da gestire circa 50 mila tonnellate in più rispetto al milione e 300 mila indicate preventivamente.

Una valutazione aggiornata indica che ci sono oltre 700 mila tonnellate di rottami ancora da rimuovere, ma si va a un ritmo di 500 tonnellate al giorno.

Come mai tanta lentezza? La risposta non è univoca, poiché hanno contribuito diversi fattori, dalle procedure burocratiche lunghissime agli scontri tra amministrazioni con il rimpallo delle responsabilità, agli scandali per sospetta o accertata corruzione. Ma soprattutto i tempi della rimozione sono stati condizionati dalla superficialità con cui è stato affrontato il problema all’inizio e dall’altrettanta superficialità di accorgersi, solo dopo tre anni, che il meccanismo così com’era stato strutturato non funziona.

A settembre 2016, dopo la scossa che ha spianato Amatrice, nell’Ordinanza 391 del capo della Protezione civile, le macerie erano assimilate ai rifiuti urbani e la loro rimozione e trasporto era affidata alle aziende che li gestiscono nelle zone interessate. Nelle Marche, la gestione dei materiali provenienti dai crolli è stata affidata a due aziende: la Cosmari per Macerata e la PicenAmbiente per i territori di Fermo e Ascoli Piceno. Il trattamento, secondo il piano macerie regionale, comprende ben sette complessi passaggi che dipendono a loro volta dall’ordine di demolizione, anch’esso sottoposto a una lunga procedura. Questo il percorso che somiglia a una via crucis: prima cernita manuale, in loco, per bonificare tracce di amianto; recupero di frammenti che possano avere rilevanza storica o artistica (con l’aiuto del ministero per i Beni e le attività culturali e delle Soprintendenze) e di oggetti personali e beni di valore, il tutto rigorosamente tracciato; trasporto ai depositi; ulteriore cernita manuale delle macerie per recuperare oggetti preziosi o di valore affettivo che dovessero essere sfuggiti alla prima selezione, poi la separazione delle diverse tipologie di rifiuti quindi legno, cavi elettrici, metalli; archiviazione e catalogazione di tutti i beni personali rinvenuti; trasporto degli inerti a cura delle ditte specializzate, selezionate con gare d’appalto e, finalmente, frantumazione degli stessi per il recupero.

Questa esasperante lentezza ha rischiato di far  evaporare una parte dei 100 milioni di euro di fondi europei per l’emergenza, salvati in extremis facendo un conguaglio tra le Regioni più virtuose e quelle più arretrate con i lavori.

Solo dopo tre anni ci si è accorti che la procedura è lunghissima e che le aziende incaricate di gestire le macerie sono in affanno. Bisogna aspettare l’ultimo decreto sisma per consentire ad altre società, oltre a quelle che si occupano di rifiuti urbani, di rimuovere edifici crollati e di utilizzare impianti di smaltimento mobili. Ogni camion infatti riesce a trasportare appena 20 tonnellate di materiali al giorno. I problemi non sono solo nella cernita dei detriti. Questi una volta arrivati nei siti di deposito incontrano un altro stop. Su cinque posti di stoccaggio, previsti dal piano di smaltimento del 2017, solo tre sono attivi, ma sulla carta. Quello di Arquata, che dovrebbe gestire 100 mila tonnellate di macerie, è fermo per problemi di adeguamento delle misure di sicurezza e quello di Monteprandone non ha il nastro trasportatore. Solo uno dei due siti di Tolentino marcia a pieno regime.

E gli intoppi non finiscono qui. Tra la Regione Marche e il commissario straordinario del governo per la ricostruzione Piero Farabollini è scoppiato un contenzioso sui soldi per proseguire con lo smaltimento. Le Marche hanno minacciato di bloccare la raccolta se non avranno i fondi per coprire i costi, circa 7 milioni. Farabollini ha risposto che senza la documentazione sul nuovo piano di gestione dei rifiuti non si possono erogare i finanziamenti. Le Marche reclamano per il 2020-2021 altri 23 milioni…

Tra i paradossi della ricostruzione, c’è l’incapacità di spendere i soldi perché mancano i progetti. È quanto sta accadendo all’edilizia residenziale popolare. Entro dicembre 2018 le Regioni avrebbero dovuto realizzare gli interventi da loro stesse individuati nel 2017 e già finanziati. Ma su 197 milioni di euro disponibili, sono stati presentati progetti solo per 28 milioni tra Umbria, Lazio e Marche, nessuno in Abruzzo. I cantieri non sono stati ancora aperti e il commissario Farabollini è dovuto intervenire presso l’Anac per rimettere in gioco i 170 milioni inutilizzati.

La ricostruzione pubblica prevede 2.291 interventi finanziati con due miliardi e 160 milioni di euro dal Mef (ministero dell’Economia). Secondo le stime servirebbero 22 miliardi. Ebbene a fine settembre scorso erano stati erogati appena 49 milioni a progetti in corso. Per le scuole, il piano prevede 23 interventi di ricostruzione. A oggi ne sono stati completati solo otto mentre sei sono in corso.

Situazione di stallo anche per la ricostruzione privataPer velocizzare le procedure, il decreto Sblocca cantieri ha previsto che le pratiche possono essere sbrigate anche dai Comuni oltre che dagli Uffici speciali delle Regioni. Pochissimi sindaci però finora si sono fatti avanti. L’iter per aprire un cantiere è rimasto invariato rispetto a quanto previsto nel 2017, nonostante sia evidente che non funziona. Lo dicono i numeri. Per la ricostruzione privata ci sono circa 20 miliardi di euro con credito d’imposta. Dal 10 agosto 2017 al 30 settembre 2019 sono stati messi in circolo poco più di 237 milioni. Le richieste di contributo inoltrate finora solo 10.414 su 79.320 edifici danneggiati. Ma di quei 10 mila progetti appena il 35,3 per cento è stato approvato. Di questo passo ci vorrebbero quasi 80 anni per esaminarli tutti.

MENTANA HA VINTO O HA PERSO ?

Marocchino

MENTANA HA VINTO O HA PERSO ?

Lui è un 28enne, lei ha due anni e il nonno di lei ne ha 76, lui ha tentato di rapire lei, il nonno si è opposto e lui ha tentato di strangolare il nonno senza, per fortuna, riuscirci, lui è marocchino, quindi extracomunitario, lei e il nonno sono due italiani nell’opera del passeggio e in cerca di un angolino per godersi la tranquillità. Per fortuna e solo grazie all’intervento di alcuni cittadini il delinquente non ha messo in pratica le sue intenzioni e successivamente è stato arrestato dalla polizia per la gioia dei genitori di lei e del nonno di lei… No, a quanto pare nel nostro paese non è più possibile girare in santa pace per le vie della  città, è diventata “mission impossible” ad alto rischio da quando nelle strade “sono approdati” centinaia di migliaia di individui sconosciuti senza fissa dimora e senza lavoro tra i quali si contano a migliaia soggetti malati e turbati mentalmente o fanatici religiosi che girano predicando odio e violenza. Il buonismo e l’incoscienza governativa ha pagato ancora una volta e sempre a danno di chi vive in mezzo alle strade e non nei lussuosissimi giardini delle ville private. Questo è l’ennesimo regalo che ci fanno quelli che scappano dalle guerre e ce la portano in casa, oramai è consuetudine direi… ma oltre al semplice fatto di cronaca nerissima registro ancora una volta il silenzio nauseante dell’informazione mediatica di stato e privata nonché della stampa spostata a sinistra che evita in tutti i modi di dare la corretta informazione. A quanto pare le lezioni giornalistiche del “bravo Mentana” hanno fatto scuola, vi ricordo cosa disse 4 mesi fa, esattamente il 24.08.2019 : lui da conduttore, durante la lunga trasmissione sulle consultazioni, rivela il programma di un eventuale governo Pd-M5s riguardo a sbarchi e crimini degli immigrati: ”Alternativa a Salvini è nascondere sbarchi e crimini immigrati”. Nell’ascoltarlo francamente sono rimasto basito dinanzi a tanta vigliaccheria e codardia, arrivare a mentire e nascondere al popolo la verità è degno solo di un governo dittatoriale stile Corea del Nord…e quel che non capisco perché l’ordine dei giornalisti non l’abbia cacciato a calci nel di dietro dopo tanta vergognosa affermazione. Contrariamente alla logica della lealtà e onestà i fatti stanno andando così come indicava Mentana e oltre il mio disprezzo consto che è realtà l’omissione dell’informazione in Italia quando si tratta di crimini di migranti o di fatti pertinenti alla sinistra, ricordo di un uovo sull’occhio di una ragazza di colore di sinistra che ha fatto più notizia di un tentativo di rapimento e un tentativo di  omicidio è pazzesco …ma è cosi, i TG RAI e  La7 non ne hanno parlato proprio, è chiaro che in Italia l’informazione è manipolata da chi ha interessi politici guardando a sinistra. Passiamo alla carta stampata inquinata, i giornali descrivono la scena in modo anomalo ed equivoco, il Messaggero.it omette volutamente di citare le origini del reo delinquente criminale, mentre l’Ansa, quello postato, lo evidenzia, due pesi e due misure. Siamo quindi giunti all’informazione chiaramente pilotata e non lo dico solo io da sempre, ma ora anche la stampa internazionale lo dice e cioè : la stampa italiana pende paurosamente a sinistra e questo non vorrei che fosse l’inizio di una nuova dittatura del XXI secolo che c’imporrà questo governo sino al 2023…perché questo governo è immorale e anti popolo . Mentana ha vinto sino ad oggi…purtroppo nei fatti dell’informazione lui ha vinto, tuttavia ricordo al “ligio Mentana” che una “lei di 2 anni” ha rischiato di essere rapita nel suo silenzio mediatico e questo, se lo porti in dote nell’animo e nella coscienza da padre prima e da giornalista dopo…per il resto della sua miserevole vita. 24122019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

Tenta di rapire una bimba, bloccato da passanti

Arrestato in Brianza, ha tentato di strangolare il nonno della piccola

 

Marocchino

Redazione ANSAMONZA24 dicembre

Un 28enne è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio e tentato sequestro di persona, per aver cercato di portare via una bambina di due anni, spinta nel passeggino dal nonno 76enne, ieri in strada a Busnago (Monza). A quanto emerso il 28enne ha cercato di strappare via la presa del nonno dal passeggino, aggredendolo e tentando di strangolarlo. L’uomo, di origine marocchina, è stato bloccato dai passanti fino all’arrivo dei militari.

Non in regola da anni in Italia e con diversi precedenti alle spalle, soprattutto per droga, il 28enne, secondo quanto riferito, ha aggredito il nonno che spingeva la nipotina di due anni nel passeggino, tentando in tutti i modi di portagliela via. Non ha proferito parola, neanche quando gli ha stretto le mani al collo per cercare di costringerlo a lasciare la presa o quando con violenza gli ha fratturato un dito della mano. Richiamati dalle grida di aiuto del 76enne, a fermare il giovane sono stati i passanti, in particolare due uomini, che gli si sono gettati addosso riuscendo ad immobilizzarlo. Accompagnato in ospedale, l’anziano ha riportato una frattura a un dito di una mano e varie ecchimosi sul collo. Illesa la piccola. L’aggressore é stato portato in carcere a Monza. Al momento, secondo quanto si apprende, non ha fornito alcuna spiegazione al suo gesto.

 

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Monza, marocchino tenta di rapire bimba di 2 anni in strada e aggredisce il nonno, bloccato dai passanti

ITALIA > CRONACA NERA

Martedì 24 Dicembre 2019

MONZA – Un 28enne é stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio e tentato sequestro di persona, per aver cercato di portare via una bambina di due anni, spinta nel passeggino dal nonno 76enne, ieri 23 dicembre in strada a Bellusco (Monza). A quanto emerso il 28enne ha cercato di strappare via la presa del nonno dal passeggino, aggredendolo e tentando di strangolarlo. Il giovane, di origine marocchina, è stato bloccato dai passanti fino all’arrivo dei militari.

 

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IL MESSAGGERO.it

Monza, tenta di rapire bimba di due anni in strada e aggredisce il nonno, bloccato dai passanti

ITALIA

Martedì 24 Dicembre 2019

Un 28enne é stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio e tentato sequestro di persona, per aver cercato di portare via una bambina di due anni, spinta nel passeggino dal nonno 76enne, ieri in strada a Bellusco (Monza). A quanto emerso il 28enne ha cercato di strappare via la presa del nonno dal passeggino, aggredendolo e tentando di strangolarlo. Il giovane, di origine marocchina, è stato bloccato dai passanti fino all’arrivo della polizia.

 

Legnago

BINGO…!

Finalmente il delinquente e rapinatore c’è l’ha fatta…”bottino e vita salva” …per “fortuna a morire”, disarmato ovviamente, questa volta è toccato alla vittima per la gioia dei buonisti….ora sono proprio curioso di ascoltare i commenti dei radical chic dei salotti televisivi.. sulla questione e sul decreto Salvini e sulla legittima difesa dopo la morte di un povero uomo alla fine di una giornata di lavoro… Credo che, sicuramente, nessuno avrà il coraggio di far uscire un suono dalle loro ipocrite bocche e osserveranno un religioso silenzio. E la magistratura che farà ora ? Condannerà l’assassino, ammesso che lo prendano, ad un risarcimento di 200.000 mila euro ? Forse se il malcapitato avesse chiamato la… polizia… forse… però, riflettendo sulla dinamica della tragedia, se il poveretto ha beccato una o più sprangate sul capo….forse il tempo per fare …”una telefonata che allunga la vita “…non l’avrà avuto. No…. siccome i “bravi” dicono che bisogna sempre chiamare la polizia dimenticano, tutti e nessuno escluso, che la maggioranza degli italiani non ha la testa di “cemento duro” come la loro e quindi quando uno prende una sprangata sul capo spesso e malvolentieri ci resta secco. Così va bene ? Siamo un paese civile, antifascista e antirazzista e diciamo un “bello e ciao” al poveretto assassinato in un paese civile antifascista…..Andatelo a dire al poveretto che è morto…”ciao bello ciao”… perché a me …viene da ridere….24122019.

..by… manliominicucci.myblog.it

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Legnago, rapina in una sala slot: titolare 60enne ucciso a sprangate

 

Lunedì 23 Dicembre 2019

LegnagoHa ucciso a colpi di spranga il titolare di una sala giochi, ha razziato il denaro in cassa, circa tremila euro, e poi è fuggito. Pochi sono gli indizi, al momento, per risalire all’identità dell’assassino di Mario Piozzi, proprietario della sala slot e videolottery ‘Qui gioco‘ di Legnago, nella bassa Veroneseritrovato ieri sera in una pozza di sangue all’interno del suo locale. L’uomo, 60 anni, originario di Quinzano d’Oglio, nel bresciano, ma da tempo trasferito nella bassa veronese, è morto durante il trasporto all’ospedale per i gravi traumi riportati alla testa.

 

GIUSTIZIA È FATTA…?

epa08041103 Hatice Cengiz, fiancee of late Saudi journalist Jamal Khashoggi, speaks to media during a press conference with Agnes Callamard (unseen), United Nations Special Rapporteur on extrajudicial, summary or arbitrary executions, on the killing of Saudi journalist Jamal Khashoggi, at the Press Club in Brussels, Belgium, 03 December 2019. Agnes Callamard in a report blamed Saudi Arabia of the killing, calling it a premeditated extrajudicial execution.  EPA/STEPHANIE LECOCQ

GIUSTIZIA È FATTA…?

Pantomima saudita in salsa affossamento ? E già….qui non si riesce proprio a capire, neanche a sforzarsi e con tanta buona volontà, chi realmente abbia commissionato l’omicidio del giornalista, se i servizi segreti sauditi o qualche killer su commissione. Il dado è tratto, il processo ha sentenziato e inflitto cinque pene di morte per altrettanti individui dei quali non si conosce né nome e cognome be le specifiche responsabilità… niente di niente…
La compagna della vittima urla al complotto e al processo farsa, il WP, Washington Post, scrive che ancora una volta si insabbiano le responsabilità della casa reale sulla morte del giornalista mentre la magistratura saudita urla alla piena giustizia. E il resto del mondo, in particolare quelli che ci fanno affari con loro, che dice ? Niente e chi dovrebbe dire qualcosa…. pensate, solo noi abbiamo preso oltre sette milioni di euro per farci giocare tre finali della Supercoppa italiana, becchiamo miliardi per la vendita dalle armi che gli diamo e il curioso è che non siamo assolutamente i soli perché anche gli americani, tefeschi e francesi prendono miliardi per gli armamenti che da anni vendono a loro. Tenendo conto poi che il paese saudita è il primo produttore di petrolio al mondo il resto lo potete immaginare…e cioè che nessuno mai “ficcherà il naso” negli affari interni sauditi, specie se è coinvolto il principe ereditario. A noi comuni mortali, poveri spettatori incapaci di poter dire o fare qualcosa non resta altro che assistere impotenti all’ennesima dimostrazione della potenza e forza. il bello è che noi aberriamo la pena di morte ma ci facciamo affari d’oro con quel paese e qui la logica del radical chic va a farsi…”benedire” …per non dire altro..24122019.

..by… manliominicucci.myblog.it

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Compagna Khashoggi boccia sentenza Riad

Hatice Cengiz fu l’ultima a vederlo fuori dal consolato saudita

© ANSA/EPA

epa08041103 Hatice Cengiz, fiancee of late Saudi journalist Jamal Khashoggi, speaks to media during a press conference with Agnes Callamard (unseen), United Nations Special Rapporteur on extrajudicial, summary or arbitrary executions, on the killing of Saudi journalist Jamal Khashoggi, at the Press Club in Brussels, Belgium, 03 December 2019. Agnes Callamard in a report blamed Saudi Arabia of the killing, calling it a premeditated extrajudicial execution.  EPA/STEPHANIE LECOCQ

Redazione ANSAISTANBUL

23 dicembre 2019

(ANSA) – ISTANBUL, 23 DIC – “Inaccettabile”. Così la fidanzata e promessa sposa di Jamal Khashoggi, Hatice Cengiz, ha definito sul suo profilo Twitter la sentenza con cui oggi l’Arabia Saudita ha condannato a morte 5 persone per l’omicidio del reporter nel consolato di Riad a Istanbul nell’ottobre dello scorso anno, assolvendo però i sospetti più vicini al principe ereditario Mohammed bin Salman. La donna, cittadina turca, fu l’ultima a vedere il giornalista prima dell’ingresso nella sede diplomatica.
 

“ANGELI..DEMONI…E UNA SARDINA AVARIATA” !

bibbiano 100

“ANGELI..DEMONI…E UNA SARDINA AVARIATA” !

Oggi mi è capitato di vedere un video di quell’idiota capo del movimento delle sardine, un movimento che non ha “né capo né coda” e non mi sembra che si stia adoperando per risolvere alcune delle questioni nazionali. Nel video lo vedo eccitato, chissà mai perché, nel sostenere che le campagne elettorali, si riferisce alle prossime dell’Emilia Romagna, non devono essere poggiate su fenomeni mostruosi come il caso dei bambini rubati di Bibbiano….quindi meglio non parlarne. Non parlarne ? E’ evidente che il giovincello tutti soldi e poche idee non sappia neanche cosa sia Bibbiano e  perché se ne parli…evidentemente non ci è ancora arrivato a capirlo perché se ne avesse la minima idea  di cosa significhi avere un figlio e perderlo per colpa della politica e delle sue istituzioni…allora forse non parlerebbe così mentre nel farlo palesa tutta la sua demenza perché di Bibbiano bisogna parlarne …eccome se bisogna parlarne perché nella fattispecie sono inquisiti anche dei politici sia a livello provinciale che regionale e la verità deve emergere…altro che  sinistro silenzio di comodo… è doveroso pagare il prezzo delle malefatte… . Egregia “testa di sardina” la illumino sui fatti di Bibbiano accertati ad oggi 23.12.19 : L’inchiesta dei bambini di Bibbiano, denominata “Angeli e demoni”, ha già visto un primo provvedimento di carattere penale nei confronti di due assistenti sociali della Val d’Enza, la Anghinolfi e la Monopoli. Le due sono stati rimesse in libertà in anticipo dal giudice (GIP) Luca Ramponi il quale ha riportato nella sua descrizione un quadro assolutamente allucinante, riporto integralmente le sua descrizione per meglio dare un’idea sull’orrore del dramma dei bambini di Bibbiano a quella di testa di sarda avariata :   “Erano convinti dell’esistenza di una setta di pedofili, collegata a quella dei ‘Diavoli’ della Bassa modenese, da cui andavano protetti i minori reggiani, anche mediante la commissione di falsi, depistaggi e frodi processuali“. Capito sardina ammuffita nella testa chi erano gli assistenti sociali appoggiate dalla politica ? Difficile da credere ma vero purtroppo, il profilo psichiatrico di queste persone mi lascia interdetto e basito, ma non è tutto… perché la stessa Anghinolfi, secondo il gip, è una persona di “totale assenza di autocontrollo e di equilibrio”, disturbi… in uso e cura nella psichiatria, tanto d’aver illegittimamente ordinato a un agente della polizia municipale di arrestare un uomo che, in maniera assolutamente alterata secondo lei, stava solo chiedendo notizie sull’affidamento dei figli, cioè, quindi nei fatti il loro genitore non aveva nessun diritto a ad avere notizie dei propri figli sequestrati… e lo avrebbe intimato all’agente perentoriamente, con toni quasi militari, urlando ripetutamente di procedere all’arresto perché quell’uomo aveva leso il suo ruolo di assistente sociale”. Hai capito testa di “sardina sotto sale” quel che accadeva a Bibbiano ? Ora sei sempre convinto che non bisogni parlare delle malefatte dei tuoi amici politici della sinistra in Emilia Romagna ?  La vera sciagura è che quelli non sono figli tuoi e tu ragioni esattamente come tutti i radical chic del salotto televisivo quando sono distanti anni luce dai problemi reali che non li toccano.  23122019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

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Bibbiano, caso affidi. Fango sui giudici: “Fanno parte della setta”

Il gip Ramponi lascia liberi in anticipo di pochi giorni Anghinolfi e Monopoli, ma l’ordinanza rivela nuovi orrori e calunnie: “Pensavano a una setta di pedofili”

di ALESSANDRA CODELUPPI

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Federica Anghinolfi, ex responsabile dei Servizi sociali della Val d’Enza

Reggio Emilia, 23 dicembre 2019 – “Erano convinti dell’esistenza di una setta di pedofili, collegata a quella dei ‘Diavoli’ della Bassa modenese, da cui andavano protetti i minori reggiani, anche mediante la commissione di falsidepistaggi e frodi processuali“. Questa circostanza viene descritta nell’ordinanza, datata 20 dicembre, emessa dal giudice per le indagini preliminari Luca Ramponi e relativa a Federica Anghinolfi, ex responsabile dei servizi sociali della Val d’Enza, e a Francesco Monopoli, assistente sociale.

Il nuovo documento giudiziario prescrive per i due indagati-chiave dell’inchiesta denominata ‘Angeli e demoni’ il divieto di esercitare la loro professione per un anno, sia in Val d’Enza sia altrove.
Messi agli arresti domiciliari dal 27 giugno, Anghinolfi e Monopoli sono tornati liberi da sabato, con qualche giorno di anticipo rispetto alla naturale scadenza della misura custodiale, fissata sei mesi dopo quella data, cioè il 27 dicembre prossimo.

I due restano indagati a vario titolo in attesa di ricevere l’avviso 415 bis (fine indagini) da parte del pm Valentina Salvi: tornati a piede libero, sono ora sottoposti alla nuova misura interdittiva sulla professione disposta dal gip, nella cui ordinanza è scritto che gli approfondimenti investigativi seguiti al 27 giugno “confermano e rafforzano i gravi indizi di colpevolezza” e che “esiste un programma unitario criminale, volto a sostenere abusi sessuali (subiti dai bambini, ndr) inesistenti”.

E si accenna anche a “numerose conferme probatorie sulle ipotesi di abuso d’ufficio e falsificazione delle relazioni”.

Ramponi aggiunge altre due circostanze che, se provate in giudizio, sarebbero pesanti: i due indagati “con la convinzione della setta dei pedofili condizionavano anche l’operato dei periti e dei consulenti tecnici d’ufficio dei tribunali, a cui veniva riferito di non parlare con nessuno perché la setta era composta da magistrati e forze dell’ordine“.

A proposito di Anghinolfi, il gip parla di “totale assenza di autocontrollo e di equilibrio, al punto di aver illegittimamente ordinato a un agente della polizia municipale di arrestare un uomo che, in maniera assolutamente alterata, stava solo chiedendo notizie sull’affidamento dei figli”.

L’ex responsabile lo avrebbe intimato all’agente perentoriamente, “con toni quasi militari, urlando ripetutamente di procedere all’arresto perché quell’uomo aveva leso il suo ruolo di assistente sociale”. Per Anghinolfi si parla anche di “ripetute violazioni, durante i domiciliari, del divieto di comunicare con terzi”.

Dall’ordinanza emerge anche un altro aspetto rilevante, segnalato dal pm Valentina Salvi, titolare dell’inchiesta, e accolto dal gip Ramponi: i due magistrati ravvisano per Anghinolfi e Monopoli rischi per la sicurezza personale.
“Concordemente con il pm”, scrive Ramponi, “bisogna ritenere che ora, proprio a causa della distruzione dell’immagine pubblica degli indagati, essi devono temere per la propria incolumità”.

Secondo Ramponi, in sintesi, questa circostanza, accompagnata dall’”allontanamento della vita pubblica” e dalla “cesura causata dalla misura detentiva”, ha fatto nel frattempo scemare il rischio che le due persone indagate “compromettano la genuinità delle fonti di prova e delle testimonianze”.

 

QUINDI ?

Vincenzo Onorato (D) durante l'Acura Key West Race Week con Mascalzone Latino-Capitalia Team Farr 40, in una immagine del 18 gennaio 2006. ANSA/ARCHIVIO

QUINDI ?

Già, quindi che vuol dire ? Forse che anche Beppe Grillo e Casaleggio fanno affari con la Moby ? Potrebbe anche essere, ma cosa compravano o quali servizi offrivano loro per ricevere in cambio il lauto compenso di quasi un milione di euro ? Non sono tanto sorpreso dell’allargamento a macchia d’olio dell’inchiesta sulla Moby, perché già dai primi giorni della scoperta dei fondi elargiti senza validi motivi alla fondazione Open ho rimarcato i miei dubbi e legalità in merito alla semplice donazione ricevuta, ed ho avuto il convinto sospetto che ci fosse ben altro dietro il movimento di denaro ingiustificato, ora leggere dei due nomi guida del partito di governo implicati nell’oscura vicenda… francamente mi preoccupa tantissimo. Davvero preoccupante… Siamo di fronte ad un nuovo riciclaggio di denaro alla politica in cambio di favori ? È forse per questo ed altri oscuri motivi che M5S e PD ora vanno d’accordo tanto da amarsi alla follia ? Non lo so se sono sulla giusta strada, ma ho ascoltato in TV, giorni fa, Beppe Grillo che testualmente dichiarava che le cose sono diverse da dieci anni fa e che ora bisogna dialogare col PD….ma guarda un po’…e oggi si scopre questo … lo so che a pensare male faccio peccato però…cavolo…ci azzecco sempre… Attendiamo sviluppi e indagini ufficiali perché la notizia data dall’Ansa è una bomba di fine anno in anticipo…23122019…by… manliominicucci.myblog.it

 

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Caso Moby, 840mila euro a Grillo e Casaleggio

Scoppia la polemica con Italia Viva che attacca. Gasparri: ‘Vogliamo la verità’

 

Vincenzo Onorato (D) durante l'Acura Key West Race Week con Mascalzone Latino-Capitalia Team Farr 40, in una immagine del 18 gennaio 2006. ANSA/ARCHIVIO

Redazione ANSAROMA

23 dicembre 2019

“Un’azienda dà 60mila euro a Open: perquisizioni, accuse, aperture dei Tg. La stessa azienda ne dà poi 600mila a Casaleggio e 240mila al blog di Grillo. Tutti zitti: media proni, giudici silenti”. Lo scrive su Twitter Luciano Nobili, deputato di Italia Viva, a proposito delle notizie di stampa sui finanziamenti della società Moby a Casaleggio e al blog di Beppe Grillo. In un articolo pubblicato dal Corriere della Sera si scrive di contratti con Grillo e Casaleggio da parte della società Moby di Onorato che – si legge sul quotidiano – avrebbe cercato sponde non solo appoggiando Renzi e finanziando la fondazione Open ma anche versando denaro per sostenere il blog dell’ex comico e la Casaleggio Associati. “Noi siamo garantisti: speriamo non perquisiscano Beppe e Casaleggio il giorno di Natale” aggiunge Nobili. Un’azienda dà 60mila euro a Open: perquisizioni, accuse, aperture dei Tg. La stessa azienda ne dà poi 600mila a #Casaleggio e 240mila al blog di #Grillo. Tutti zitti: media proni, giudici silenti.
Siamo garantisti: speriamo non perquisiscano Beppe e Casaleggio il giorno di NataleDello stesso tenore l’intervento di Maurizio Gasparri di Forza Italia. “Vogliamo la verità, tutta la verità. I grillini hanno fatto della loro diversità l’unico codice identificativo. Poi abbiamo visto i casi Trenta, Di Battista, Di Maio, Taverna, con piccole e grandi vicende che hanno dimostrato quali fossero i difetti di questa galassia. Ora sui soldi di Onorato vogliamo tutta la verità. Non li molleremo per un secondo. Non si illudano di farla franca. Grillo deve spiegare anche molte cose della sua vita personale e familiare. Ma intanto spieghino tutto quello che è avvenuto con i soldi della Moby di Onorato”. Così il senatore di Fi Maurizio Gasparri che aggiunge: “Quali sono stati i rapporti tra Onorato e il mondo grillino? Onorato ha disonorato Grillo? Hanno preso soldi? Per quali prestazioni? Per quali spazi pubblicitari? Quali posizioni hanno preso i parlamentari grillini in merito alle normative riguardanti le società di navigazione? Vogliamo sapere se Onorato con i soldi ha condizionato o meno quella galassia. È tutto trasparente? Uno vale uno, e Onorato quanto vale?” aggiunge il senatore che promette: “la questione non può finire qui”

 

26 GENNAIO ..

NIGERIANA

 26 GENNAIO ..

IL 26 GENNAIO ….MI RACCOMANDO, VOTATE PER LA …. CONTINUITÀ DI PD E SOCI …. E NON DIMENTICATE DI CHIEDERE … PIÙ VACCINI X TUTTI… ‘”ANTIRABBIA PREFERIBILMENTE.”…. OVVIAMENTE…
NON SI SA MAI… MEGLIO PREVENIRE..
ORA IL 26 GENNAIO SAPETE.. CHI VOTARE..

PER UN’ITALIA LIBERA DALLE INFEZIONI…!!! VOTA E FAI VOTARE !!!  DI NO ALLA RABBIA…!!!!

22122019…BY…MANLIOMINICUCCI.MYBLOG.IT.

Reggio Emilia, ubriaca morde l’agente di polizia e lo manda in ospedale

Il 113 era intervenuto per una presunta intossicazione da candeggina

NIGERIANA

Intervento della polizia

Reggio Emilia, 22 dicembre 2019 – Una donna, in preda ai fumi dell’alcol, non ha esitato a mordere un poliziotto al polpaccio sinistro e alla coscia destra, tanto da staccargli un lembo di pelle. E’ accaduto verso le 21 di ieri in via Boiardi a Reggio, dove gli agenti della Questura sono intervenuti insieme a personale sanitario per soccorrere una ragazza nigeriana di 24 anni, in preda a un forte stato di agitazione, che poco prima doveva aver ingerito della candeggina e che non voleva farsi accompagnare in ospedale.

Pare invece che lo stato di agitazione fosse provocato da abuso di alcol, oltre che da una sospetta gravidanza. All’arrivo dei poliziotti la situazione è degenerata, con la donna a contorcersi a terra, fino a mordere l’agente, finito in ospedale insieme alla donna, per farsi medicare la ferita.

 

RISORSE IN AZIONE …

RISORSE IN AZIONE

RISORSE IN AZIONE …

Probabilmente,…anzi sicuramente, sono io e 60 milioni di italiani che non abbiamo capito cosa volesse dire la Boldrini quando affermò che noi occidentali, ed in particolare quelli italiani, avrebbero apprezzato la cultura degli immigrati, una cultura da cui attingere tanto che poi alla fine sarebbe diventata nostra. Io per fortuna non ci ho mai avuto a che fare con detta cultura perché molto riluttante, però quanto mi piacerebbe vederla applicata in tutta la sua fattiva espressione…a casa tua… “carissima Laura”, così, magari, una volta “toccata con mano” poi ci consiglieresti sul come utilizzarla al…meglio…ma te lo anticipo e dico chiaramente e non offenderti …ti prego : a casa mia questo tipo di cultura non è gradita… conservala per te e i tuoi amici di partito. 22122019 …

manliominicucci.myblog.it

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 Rissa alla Stazione, sgozzato ragazzo di 23 anni: gravissimo all’ospedale

ITALIA > CRONACA NERA

Domenica 22 Dicembre 2019 di Manlio Biancone

 RISORSE IN AZIONE

Coltellate a Piazza della Stazione ad Avezzano, a pochi passi dalla movida di via Garibaldi. Poco dopo le 18 di ieri un passante ha chiamato la centrale della polizia perché aveva assistito ad una rissa, ad un parapiglia tra magrebini con urla, botte e anche sangue. «Correte, sono almeno in tre e uno è rimasto a terra». L’equipaggio della Volante arriva di gran carriera sul posto, dopo un po’ arriva anche una pattuglia del Nucleo Radiomobile dei carabinieri. Sul luogo della rissa c’è rimasto solamente il ferito: è coperto di sangue a causa di alcune coltellate che lo hanno colpito alla gola e alle braccia . È cosciente e fornisce il proprio nominativo agli agenti: è un magrebino di 23 anni.

 ROMA

Lite tra nigeriani per l’elemosina davanti al supermercato: con…

Lite tra nigeriani per l’elemosina davanti al supermercato: con un morso stacca la falange al dito del rivale
Uomo accoltellato a Cassino per un debito di droga, tre arresti per tentato omicidio

Le forze dell’ordine hanno interrogato alcuni testimoni per individuare il presunto accoltellatore: in base ad alcune descrizioni l’indiziato dovrebbe essere un maghrebino, vestito di scuro che è stato visto allontanarsi di gran carriera. Un marocchino, forse in stato dei ebbrezza, che conosceva bene la vittima. In mezzo ai giardini, tra le siepi e lungo le strade i militari hanno cercato l’arma utilizzata nella lite, presumibilmente un lungo coltello ma, stando alle ultime informazioni, l’arma non sarebbe stata ritrovata. Pare che la lite sia iniziata proprio davanti alla stazione ferroviaria per futili motivi quando improvvisamente la vittima è stato raggiunto da un coltellata al collo. Tanto sangue ma per fortuna il taglio non ha lesionato i grossi vasi del collo giugulare vena e arteria che corrono lungo la parete laterale. L’uomo è stato portato dall’ambulanza del 118 all’ospedale di Avezzano in codice rosso e poi in sala operatoria dove è stato sottoposto ad un delicato intervento e poi trasferito nel reparto di terapia intensiva. La prognosi è riservata.

 

I TEMPI ANDATI…

epa08043526 A police officer inspects vehicles at a border checkpoint on the Autobahn A93 in Kiefersfelden, Germany, 04 December 2019. The regular border controls, reinstated in 2015, aim to fight illegal migration.  EPA/PHILIPP GUELLAND

I TEMPI ANDATI…

Probabilmente i sistemi della buona “giustizia fatta in casa” di una volta non si contraddistinguevano né venivano apprezzati per l’elevato senso di civiltà, ma nella pratica erano maledettamente efficienti e costituivano un deterrente efficace per i tanti pedofili che vivevano nell’oscurità e nella speranza di violentare un bambino appena possibile e farla franca. Nei fatti i casi di abusi ai minori che si registravano nel secolo scorso erano sempre limitati e nell’ordine di poche decine nel corso di un anno. C’è anche da aggiungere, cosa di non poco conto, che tante vittime non denunciavano i loro aguzzini per timore di quei pregiudizi che erano parte integrante della società di ieri. Però, il pedofilo, se scoperto dai genitori o da gente comune, allora non se la passava per niente bene e in tanti casi solo l’intervento delle forze di polizia evitava il peggio come il probabile linciaggio. Oggi i sistemi di ieri non vanno più bene…vengono definiti dalla “società civile” inadeguati ed inaccettabile oltre che improponibili…. però in fondo, a pensarci bene, e questo bisogna dirlo, il primo sistema, “quello antico” rozzo e incivile, giusto per esser chiari, funzionava a meraviglia mentre quello più civile e previsto dall’attuale codice penale sembra che lasci molto a desiderare in fatto di deterrenza e sicurezza dei minori. Ritengo la pedofilia una vera e propria iattura della società da eliminare in modo definitivo il prima possibile, perché abusare di poveri bambini è un crimine verso di loro che dura tutta la vita segnandone i tempi della percorrenza. Visto che la castrazione chimica in pratica non funziona perché è una procedura lunga e complessa e di difficile applicazione, credo che l’intervento chirurgico con l’asportazione del pene sia la soluzione adeguata e ottimale e ciò impedirebbe di fatto il ripetersi di stupri a danno dei bambini, tenendo conto che con la ..”pena di perdere il pene”…. tanti malati di mente andrebbero a farsi curare e ci penserebbero diecimila volte prima di stuprare un bimbo. Sarò rude, sarò incivile, sarò populista…non lo so se lo sono, ma l’idea di vedere una mia nipotina vittima di un porco schifoso mi terrorizza… almeno è così per me, e mi piacerebbe vederla girare libera e in sicurezza. 22122019

…by… manliominicucci.myblog.it

Scomparso da 2 anni, trovato nell’armadio di un sospetto pedofilo

Germania, 15enne scoperto durante operazione contro la pedopornografia

Polizia in Germania ©

 epa08043526 A police officer inspects vehicles at a border checkpoint on the Autobahn A93 in Kiefersfelden, Germany, 04 December 2019. The regular border controls, reinstated in 2015, aim to fight illegal migration.  EPA/PHILIPP GUELLAND

22 dicembre 2019

Un ragazzo scomparso da due anni e mezzo in Germania è stato trovato vivo nell’armadio di un uomo sospettato di pedopornografia durante una perquisizione. Lo ha riferito la polizia tedesca, secondo la Cnn.

Il giovane, oggi quindicenne, è stato trovato venerdì, ma la notizia è stata diffusa oggi. La polizia di Recklinghausen, nella Renania settentrionale-Vestfalia, stava perquisendo la casa di un uomo di 44 anni sospettato di traffico di materiale pedopornografico.

“Gli agenti hanno scoperto un ragazzo chiuso dentro l’armadio – ha riferito la polizia -. Una rapida indagine ci ha permesso di accertare che si tratta di un ragazzo di 15 anni scomparso da tempo”. Un portavoce ha poi precisato che il ragazzo mancava da casa da due anni e mezzo. Nella casa si trovavano due uomini, che sono stati arrestati. Uno dei due è stato poi rilasciato. Nella casa è stato trovato del materiale informatico, al momento sotto esame. Il ragazzo è sotto la protezione della polizia. Secondo gli agenti, non vi sarebbero prove che il ragazzo fosse trattenuto contro la sua volontà.

 

ERA ORA…!

Cuba

ERA ORA…!

Ma guarda un po’… notizie strane arrivano da Cuba, ma non era…un paese democratico e liberale o ci hanno raccontato balle per 50 anni sul comunismo tutto libertà e democrazia ? Evidentemente i comunisti castristi di “hasta siempre”… credono sempre ai “ciucci che volano” visto che per 40 anni hanno vissuto sotto un’orrenda e violenta dittatura, “comunista e razzista”,…senza un primo ministro e non si lamentavano…. già, non si lagnavano perché a pensarci bene il ” compagno comunista col Rolex” in quel tempo… picchiava duro con chi protestava e in qualche caso toglieva la vita ai ribelli con la ovvia compiacenza e il silenzio dei comunisti europei… E il ridicolo è, quanto paradossale, che il dittatore capitalista viene ancora oggi osannato come un eroe, un’icona del comunismo ed un esempio da imitare…roba da pazzi…. Non dimenticherò mai la felicità della gente cubana emigrata a Miami alla notizia della morte del cazzaro dittatore Fidel… Io non auguro la morte a nessuno ma Fidel Castro era un dittatore della peggior specie e la sua morte è stata la fine di un incubo e accolta da tutti con grande sollievo. Speriamo solo che ora Cuba torni ad essere un paese libero e democratico e non più succube di Russia o Usa. La vita ricomincia.., tanti auguri Cuba….22122019

…by…manliominicucci.myblog.it

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22 DICEMBRE 2019 01:00

Cuba, nominato il primo ministro: non esisteva più dal 1976

Cuba

Per la prima volta dal 1976 l’Assemblea nazionale di Cuba ha designato un primo ministro, scegliendo per la carica l’attuale ministro del Turismo, Manuel Marrero primo ministro. La posizione di premier, occupata dal 1959 al 1976 da Fidel Castro, successivamente era stata abolita. ora, con la salita al potere di Miguel Diaz-Canel (che è presidente da uin anno e otto mesi) è stata ripristinata.