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LA SCUSA… SHOAH ..!

LA SCUSA… SHOAH ..!
Nella ricorrenza della giornata della memoria della Shoah, che si tiene in tutto il mondo occidentale, è la grande storica occasione per ricordare ed onorare le vittime ebree dei campi di concentramento nazisti nel 1945, esseri umani…morti in modo atroce nei forni crematori, oltre i parenti delle tante vittime ci sono …. loro, sì sempre loro, non mancano mai…i radical chic e politici di sinistra di tutta Europa, loro, …si ergono a strenui difensori della vita umana, accusatori della violenza e ferocia nazista, pronti a condannare il razzismo verso gli ebrei e farsi depositari di quella solidarietà umana che si conviene ad un popolo che ha sofferto per secoli la persecuzione nata da un odio religioso. Purtroppo per loro, i radical chic e politici prezzolati ci sono io, sempre pronto a mettere in risalto le loro bugie, contraddizioni, falsità e l’ovvia ambiguità di circostanza, oggi siamo all’ennesimo episodio di guerra terroristica contro lo stato ebreo e in questo, mio malgrado, registro il perenne e abituale silenzio assordante di tutti i radical chic e buonisti, mi riferisco ai lanci criminali di razzi contro lo stato di Israele che oggi sono arrivati all’incredibile numero di 450 e procurato due morti e feriti. E’ un fenomeno che si ripete ogni Venerdì e mi chiedo per quanto si possa andare avanti così e soprattutto chi fornisce tutti questi razzi ad una paese ”cosiddetto povero” ? Tra l’altro, non capisco perché il piccolo stato non abbia il diritto di vivere in santa pace, è incomprensibile che i musulmani occupino enormi territori per oltre 15 milioni di km quadrati e non permettano ad uno “statarello”.., grande quanto all’Albania, di vivere in santa pace … il perché nessuno lo dice apertamente… forse per ovvi motivi di interesse…. petrolifero ed economico di diversi aspetti… infatti, mai nessuno ha il “coraggio di dire” che i palestinesi non vogliono Israele perché lo stato è ebreo ed è l’odiato nemico numero uno degli islamici, esattamente come riportato nel loro libro sacro “ il corano”, no… non lo dicono, come tutti sono convinti che la Palestina appartenga agli arabi…errore madornale, la storia dice ben altro.. La cosa  aberrante è che dopo ogni lancio di missili che partono da Gaza verso Israele nessuno di quei citati signori, che vanno a recitare “l’atto di dolore” e di partecipazione durante il giorno della memoria, si fa sentire o dice qualcosa…eh no…già… tutti i radicali chic e buonisti improvvisamente diventano “pro palestinesi. .e contro gli ebrei”…”che paraculaggine” e che scene vergognose mostra  tutta la sinistra europea.. Per piacere, la prossima giornata della memoria …fate a meno di parteciparvi …. almeno ci farete un figurone di coerenza…la Shoah ..non ha bisogno di…“angeli e demoni” ma solo di uomini rispettosi della vita  e del libero pensiero. 04052019

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Israeliano ucciso da razzo palestinese

Seconda giornata di combattimenti, 430 lanci da Striscia di Gaza

(ANSAmed) – TEL AVIV, 5 MAG – Un israeliano di 58 anni è stato ucciso la scorsa notte dalla esplosione di un razzo sparato da Gaza mentre era all’ingresso della sua abitazione ad Ashkelon, nel sud di Israele. In Israele si avverte anche oggi un’atmosfera ad alta tensione. Da ieri i palestinesi hanno lanciato da Gaza 430 razzi, mentre Israele – precisa la radio militare – ha colpito nella Striscia oltre 200 obiettivi di Hamas e della Jihad islamica. I lanci di razzi proseguono anche stamane.

A policeman stands outside a residential building after it was hit by a rocket fired from Gaza in the costal city of Ashkelon, Israel, Sunday, May 5, 2019. Palestinian militants fired over 250 rockets into Israel, drawing dozens of retaliatory airstrikes on targets across the Gaza Strip in a round of intense fighting that broke a month-long lull between the bitter enemies (ANSA/AP Photo/Tsafrir Abayov) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved]

LA LEGGE…SONO IO…! IO CHI ?

LA LEGGE…SONO IO…! IO CHI ?

L’art. 10 della costituzione italiana parla chiaro, per ottenere l’asilo politico bisogna richiederlo con apposita documentazione e dimostrare di ottenerlo secondo leggi e modalità ben precise. Inoltre, ci sono casi in cui non è consentito l’ingresso in Italia agli stranieri che vogliono chiedere il riconoscimento dello “status di rifugiato” e in quel caso il migrante può essere “respinto alla frontiera”. Questo succede quando gli è stato già riconosciuto lo status di rifugiato in un altro paese, se ha commesso crimini di guerra o gravi delitti nel proprio paese, se è stato condannato in Italia per un arresto in flagranza, se risulta pericoloso per la sicurezza dello stato o appartiene ad associazioni di ..”tipo mafioso o terroristico”. Ora, spiegatemi per piacere,  come si fa a sapere se quelli che arrivano sui barconi hanno i requisiti necessari richiesti oppure sono dei criminali di guerra in fuga ? I migranti musulmani, per esempio, che diritto hanno a venire da noi se i perseguitati nei loro paesi d’origine sono sempre i cristiani e mai i musulmani stessi ?  Siamo quindi di fronte alla costante violazione dell’articolo costituzionale e contro la volontà e gli intenti dei padri costituenti, pratica adottata negli ultimi dieci anni dalle forze politiche di sinistra e con il tacito consenso della “brava magistratura”…. . Nei fatti, analizzando il famoso trattato di Dublino sottoscritto, secondo la nostra costituzione, di cui al punto 10, il trattato non è legale perché in contrapposizione e il regolamento di attuazione del Testo Unico sull’immigrazione  (D.P.R. 394/99 e successive modifiche) prevede che chi è in attesa dell’acquisto della cittadinanza italiana può ottenere un permesso che lo/la autorizza a soggiornare in Italia  fino al termine del relativo procedimento. Il permesso va chiesto alla Questura presentando domanda su apposito modulo. Spiegato questo, la mia impressione è  che la costituzione sia diventata materia di libera interpretazione e di singola valutazione. Un giudice che va contro la costituzione e stravolge una legge parlamentare di recente approvazione, è un magistrato rivoluzionario che concede ed  autorizza soggetti non legittimati a farlo a concedere la cittadinanza secondo il proprio interesse personale . Tra l’altro, il “ligio e lodevole magistrato” non fa altro che creare “il precedente” al quale poi, per spirito di emulazione ideologico, si assoceranno altre sentenze che andranno nella stessa direzione. Infatti, il punto è serio è complesso nella sua dinamica perché se la sentenza verrà confermata in appello allora avremo la concessione della cittadinanza italiana materia di pertinenza del sindaco di qualunque città e non più del ministero degli interni, e… pensate al sindaco di Riace quando farete le riflessioni del caso. Questo è un precedente che aprirà nuovamente le porte all’immigrazione clandestina e selvaggia, che poi magicamente per volere di alcuni sindaci, ovviamente di sinistra, diventerà legittima senza tener conto più dei requisiti richiesti per ottenerla. In Africa guerre non c’è ne sono, stati che fanno la guerra ad altri stati non ce ne sono, quello che accade in Nigeria, Sudan, Somalia e qualche altro paese ,sono atti terroristici di matrice islamica contro gente inerme e sono causate solo dall’amore per la “religione islamica” e per la quale gente malata di  mente ammazza altra gente che non intende sottomettersi a loro. Quindi che facciamo ora, stralciamo la norma dell’asilo politico per voltarlo a favore di gente che viene da noi per solo mera opportunità o perché intende diffondere la religione islamica o perché si vuole il mondo “arcobaleno” a tutti i costi  ? E in tutto questo non vi sembra che il “bravo magistrato” di turno stia lavorando per loro e contro gli italiani e l’Italia stessa ? Ma che modo è questo di gestire la giustizia, andare contro il proprio paese e governo per quale fine ? Davvero difficile a capirsi, ma nell’occasione devo dare ragione al ministro degli interni, il magistrato fa politica attiva, e la politica, se la si vuol fare, la si faccia nelle opportune sedi parlamentari….04052019

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Bologna. Giudici: sì alla residenza ai richiedenti asilo. Salvini all’attacco

IMM

I.Sol. venerdì 3 maggio 2019
Il tribunale di Bologna ha accolto il ricorso dei 2 richiedenti asilo a cui il Comune aveva negato l’iscrizione anagrafica in base al decreto Sicurezza. La Cassazione riapre la questione retroattività
Giudici: sì alla residenza ai richiedenti asilo. Salvini all'attacco

La sezione civile del Tribunale di Bologna ha imposto al Comune diiscrivere nella propria anagrafe due richiedenti asilo che avevano fatto ricorso – uno presentato dagli avvocati Paola Pizzi ed Antonio Mumolo, volontari dell’associazione Avvocato di strada Onlus e l’altro dall’Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) – contro il diniego stabilito sulla base del cosiddetto decreto Salvini.

Una delle due ricorrenti è una donna ospite in una struttura di accoglienza che era scappata dal suo Paese perché si sentiva perseguitata a seguito della sparizione del marito e del figlio, e aveva richiesto l’iscrizione anagrafica lo scorso 4 febbraio ma il 6 marzo l’ufficiale di anagrafe del Comune aveva dichiarato “irricevibile” la domanda. Il 27 marzo aveva presentato ricorso. “Queste persone hanno diritto alla residenza e, grazie a un’interpretazione costituzionale della norma, ora potranno accedere al servizio sanitario, aprire un conto corrente in banca o trovare un lavoro ovvero godere di diritti che prima venivano loro negati – ha spiegato Antonio Mumolo, presidente di Avvocato di strada –. È vero che la legge diceva che questi diritti sarebbero stati garantiti, ma non diceva con quali provvedimenti”.

“Il giudice Matilde Betti ha riconosciuto la fondatezza della domanda presentata – si legge in una nota sul sito di Avvocatp di strada onlus – in via cautelare dalla ricorrente e ha ordinato al sindaco di Bologna, nella sua qualità di Ufficiale di Governo responsabile della tenuta dei registri anagrafici, di procedere alla iscrizione della ricorrente nel registro anagrafico della popolazione residente nel comune di Bologna, con le modalità previste per le persone senza dimora”.

La notizia del ricorso accolto è stata confermata anche dallo stesso sindaco di Bologna Virginio Merola (Pd) con un post sul suo profilo Twitter: “Saluto questa sentenza con soddisfazione, il Comune la applicherà senza opporsi“, ha scritto il primo cittadino. La replica del ministro dell’Interno è arrivata sempre a colpi di social: “Sentenza vergognosa”. “Se qualche giudice vuole fare politica e cambiare le leggi per aiutare gli immigrati, lasci il Tribunale e si candidi con la sinistra. Ovviamente faremo ricorso contro questa sentenza, intanto invito tutti i sindaci a rispettare (come ovvio) la legge”, ha detto il vicepremier leghista.

Ora il municipio del capoluogo emiliano-romagnolo dovrà provvedere all’iscrizione su ordine della magistratura e i due richiedenti asilo potranno ottenere la residenza.

Va ricordato che il decreto voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini prevede che il permesso di soggiorno per richiesta asilo, pur valendo quale documento di riconoscimento, non possa essere utilizzato quale documento valido per richiedere l’iscrizione anagrafica. Il titolare di permesso di soggiorno per richiesta asilo potrà ottenere l’iscrizione anagrafica esibendo all’Ufficio anagrafe un altro documento valido a dimostrare la regolarità del soggiorno in Italia, come ha ricordato l’avvocato di Asgi, Nazzarena Zorzella: “La legge Salvini dice che il permesso di soggiorno per asilo non costituisce titolo per l’iscrizione anagrafica ma, come ha stabilito il Tribunale, non esistono titoli per l’iscrizione – ha spiegato la legale Zorzella – perché questa avviene sulla base di una dichiarazione della persone che denuncia al Comune il luogo in cui abita e non servono titoli ma solo la regolarità del soggiorno” che, sempre stando ad Asgi, è accertabile attraverso, ad esempio, il modello C3 di richiesta asilo presentato in questura, la ricevuta rilasciata da quest’ultima per attestare il deposito della richiesta di soggiorno o la scheda di identificazione redatta dalla questura.

A questo proposito è stato riportato che fonti del Viminale sottolineano che sentenze di questo tipo non intaccano la legge: non sono definitive, riguardano singoli casi e per modificare la norma serve un pronunciamento della Corte Costituzionale.

IL PRECEDENTE DEL TRIBUNALE DI FIRENZE

Un caso analogo aveva riguardato un cittadino somalo regolarmente soggiornante a Scandicci, in provincia di Firenze, sin dal settembre 2018, richiedente asilo e in accoglienza presso un struttura della Diaconia Valdese fiorentina, che aveva presentato istanza di iscrizione anagrafica appena sei giorni dopo l’entrata in vigore del decreto Sicurezza. Il 13 novembre 2018 aveva ricevuto la risposta negativa dall’ente locale.
Dopo il ricorso, l’ordinanza del Tribunale di Firenze (IV sezione Civile, giudice Carvisiglia), in 22 pagine dettagliate aveva già messo un punto fermo sulla dibattuta questione della presunta residenza “vietata” agli asilanti.

CASSAZIONE: IN CONTRASTO LE INTERPRETAZIONI DEI COLLEGI, SERVE UNA PRONUNCIA DELLE SEZIONI UNITE SULLA RETROATTIVITÀ DEL DECRETO SICUREZZA

Si apre anche un altro capitolo sul decreto Sicurezza: si è resa necessaria una pronuncia delle Sezioni Unite della Cassazione sulla retroattività del decreto Sicurezza. La nuova interpretazione della Suprema Corte, per la quale le disposizioni sui permessi di soggiorno hanno “applicazione immediata”, è in contrasto con una precedente pronuncia, secondo la quale invece il decreto è irretroattivo, e riapre la questione.

Cassazione: «Il decreto sicurezza non può essere retroattivo» (di N. Scavo)

Il collegio (con l’ordinanza interlocutoria n.11749) chiede al primo presidente che sia l’organo di vertice della giurisprudenza a dirimere la questione.

Il nuovo orientamento della Cassazione è in contrasto con la sentenza n. 4890 pubblicata il 19 febbraio. In quell’occasione il collegio aveva ritenuto che la nuova legge, voluta dal ministro dell’Interno Salvini, che ha dettato nuove regole e requisiti, “non trova applicazione in relazione a domande di riconoscimento del permesso di soggiorno per motivi umanitari proposte prima dell’entrata in vigore”, il 5 ottobre scorso.

Secondo la seconda interpretazione, emersa oggi, e che rende necessaria una pronuncia delle Sezioni Unite, invece non “va sottovalutato che lo strumento utilizzato del decreto legge, convertito con legge che esclude la vacatio, è segno dell’intenzione del legislatore di intervenire immediatamente nelle fattispecie in corso: escludendo l’applicazione della nuova legge a tutto coloro che abbiano solo avviato un procedimento per il riconoscimento della protezione umanitaria, sarebbe impedito alla legge di raggiungere i suoi effetti, esonerando tra l’altro indebitamente la stessa autorità amministrativa dall’applicarla”. Con questa nuova pronuncia, i giudici sottolineano che la nuova legge va applicata salvo che sia stabilito un termine diverso: “è questo un corollario del principio di eguaglianza di fronte alla legge che deve applicarsi nei confronti di tutti i cittadini, non tollerandosi, di regola, l’applicazione contemporanea di leggi diverse regolanti la medesima situazione sostanziale”.

Questa affermazione chiama in causa il canone, previsto dalle preleggi, che “la legge non dispone che per l’avvenire”. Ma, a tale proposito, i giudici ritengono che “l’applicazione immediata di una nuova norma, non solo non è astrattamente vietata ma è la regola vincolante per gli interpreti, ai quali non è consentito di incidere sulla vigenza della legge”, un potere riservato al legislatore.

DIO..PATRIA E FAMIGLIA…CHE VITA MERAVIGLIOSA !

DIO..PATRIA E FAMIGLIA…CHE VITA MERAVIGLIOSA !

Eran 300, eran giovani e forti e …non sono morti… ma marciano liberi per le vie di Berlino ..a manifestare, con le bandiere a croci uncinate, il loro amore ad Adolf Hitler. Mha… voglio vederla come una manifestazione folcloristica perché mi riuscirebbe davvero difficile capire come si possa pensare di proporre il nazionalsocialismo nel XXI secolo, oramai le dittature appartengono al passato e non possono più materializzarsi nel presente, diverso il contesto e diversa la gente, il nazismo resta un periodo che appartiene solo alla storia e lì ci deve rimanere, tuttavia la piccola marcia deve far riflettere attentamente  e non può essere archiviata come il “remake” di un film del ’35. Entrando nel pensiero ideologico di questi ragazzotti mi sono chiesto quale fosse il fine del loro manifestare e sono giunto alla conclusione che loro, nei fatti, esigono la difesa dei valori nazionali e delle proprie tradizioni, in definitiva prendendo spunto dal manifestino di una senatrice italiana di sinistra la conclusione è :  “amare Dio, patria e famiglia  è una vita meravigliosa “. Ovviamente  condanno senza mezzi termini  e parole il manifestino della senatrice del PD, Monica Cirinnà, che incitava all’odio verso le famiglie tradizionali, la patria e Dio, rammento a tutti il suo manifestino che riportava le seguenti frasi : Dio, Patria e famiglia, “che vita di merda”. Bene, i ragazzotti folcloristici tedeschi nella loro esibizione non sono certamente da elogiare ma per certi versi la loro marcia verso questi ideali e propositi deve  far riflettere su che tipo di società ci stanno propinando i soliti noti politici del momento. Veder gente che torna a sventolare le bandiere naziste e gente che offende la patria sono cose che devono preoccuparci, ma il curioso è  : di chi dobbiamo preoccuparci ? Già…. poi ci meravigliamo se i giovani restano confusi da certi atteggiamenti, si resta sconcertati nel vedere dei nazisti che difendono la …patria Dio e famiglia e poi delusi nel vedere un senatore della repubblica italiana, di un partito cosiddetto liberale, che offende la patria, Dio e famiglia naturale  e si comporta come un terrorista. Un osservatore giovane che guarda entrambe le situazioni e riflette sulle due proposte quale quadro di idee si può immaginare di desiderare ? E’ ovvio che ad un giovane amante e rispettoso dei valori cristiani e della patria guardi con più interesse i ragazzotti nazisti e guardi con disprezzo la Cirinnà, mentre chi non ama Dio né la patria guarderà con interesse l’opposta proposta, in definitiva, è la stessa l’idea confusionaria che il popolo si fa sulla base di quanto ascolta e vede, è c’è poco da girarci intorno. Infatti tanti non si rendono conto che le parole dell’esponente di sinistra sono proiettate ad una società oscura e spaventosa, loro stanno cercando di costruire una società strana ed anomala che tra qualche anno sarà di “proprietà degli immigrati islamici” ed è ovvio che la protesta insorga in tutto il continente e si allarghi a macchia d’olio, perché qui si parla del futuro dell’Europa e del nostro vivere quotidiano e delle nostre radici. Il grande “omicidio” che la sinistra sta compiendo è la svendita delle nostre radici e dei nostri paesi all’islam… e non se ne rendono conto…purtroppo. 03052019

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In Germania il corteo di 300 neonazi

La condanna della comunità ebraica, ‘spaventoso’

 

 300-neonazi-

(ANSA) – BERLINO, 02 MAG – Hanno marciato al grido di ‘nazionalsocialismo ora’ con fiaccole e tamburi 300 estremisti di destra della formazione neonazista Terza via. Il corteo si è svolto il primo maggio per le vie di Plauen, una cittadina della Sassonia. Sdegnata la reazione del presidente del Consiglio centrale ebraico Josef Schuster che oggi ha definito l’evento “sconvolgente e spaventoso”.
La formazione Terza via nasce nel 2013 come costola del Npd, il partito nazionalista di estrema destra, e ha chiari richiami al nazionasocialismo oltre ad aver preso parte alle manifestazioni degli anni scorsi di Pegida.

 

 

 

LA MAGIA DELLE PAROLE…!

LA MAGIA DELLE PAROLE…!

Le parole sono molto importanti, di per se la parola serve per comunicare ma se detta bene e con un fine ben preciso può diventare un’arma pericolosa, può condizionare la mente umana e far fare alle persone quel che si vuole, penso a gesti inconsulti, azioni irrazionali ed ingiustificabili, ma soprattutto può portare alla violenza fisica se questa riesce ad insinuarsi nei comparti dove risiedono i neuroni. C’è chi ha usato la violenza per il fine della  liberazione di una terra o di un popolo, c’è chi l’ha fatta per arricchirsi, c’è chi ha fatto e fa le guerre per la religione, c’è chi uccide solo perché gli è stato detto di farlo e perché è giusto o inculcato nella mente di essere superiore ad altri esseri umani. Tutte queste breve descrizioni come vediamo ruotano intorno alle parole, tutti le utilizzano ed usano la violenza spropositata ma poi cercano di mitigarla, di camuffarla o di nasconderla come fanno i prestigiatori. E’ l’opera d’arte terrena, quella di far sparire i veri significati e voltare a proprio favore con le parole fatti deplorevoli e crimini efferati di cui il genere umano dovrebbe vergognarsi e di questo oggi voglio occuparmi.  Prendo in esame tutte le magie dell’informazione, nazionale ed estera, per dimostrare quanto nella storia sia stata manovrata, falsata e deformata l’informazione globale specie quando è prezzolata dai potenti o da interessi religiosi. Andiamo subito agli esempi pratici: le crociate indette dai vari papa avevano il fine di liberare Gerusalemme, una città occupata con la forza dagli islamici che non avevano nessun diritto, oggi siamo al punto che grazie alla distorta informazione e ai dollari arabi, gli islamici sono diventati le vittime. Con le stesse motivazioni, e non si capisce il perché, ammazzano e massacrano gente non musulmana solo perché gli è stato detto di farlo, la stampa mondiale chiama questi terroristi in diversi modi, prima li definiva solo estremisti radicali, poi terroristi radicalizzati, poi jihadisti, ora li definiscono terroristi islamisti…ridicolo, il termine islamista ha altro significato e non può essere associato al terrorismo, trasformazione delle parole per nascondere la natura dell’islam che è incompatibile con noi occidentali quanto con gli ebrei, ma ci vogliono plasmare le menti con le parole e convincerci che è possibile farlo infatti, non ho mai sentito chiamarli “militanti di moschee”. Il comunismo è per sua stessa natura un’ideologia dittatoriale, dittatura del popolo la si definisce, però la stampa non cita mai il termine dittatura associandola al comunismo né di semplice dittatura, come avviene oggi per la Cina, il Vietnam, Cuba e Corea del Nord e ora anche il Venezuela, questa è la grande magia della trasformazione delle parole nella storia contemporanea del mondo intero . Omissione della parola e la magia è rappresentata dal conio di nuove parole tipo : se dei comunisti terroristi uccidono degli oppositori allora si “dirà che sono compagni che sbagliano”, se i comunisti sfasciano le città e mettono a ferro e fuoco i beni dei cittadini senza motivo, allora si chiameranno “antagonisti, black bloc”, oppure semplicemente “ ragazzi dei centri sociali” ma mai si usa il termine “delinquenti comunisti”. Se avviene una violenza ad una donna, tipo uno stupro, assisteremo a questo tipo di trasformazione, se immigrato, si cercherà di far prevalere la condizione di disagio dello stupratore, omettendo di evidenziare l’idea politica o religiosa di appartenenza e le sue origini, se ha una famiglia o una moglie e dei figli  e suoi precedenti penali. Ora valutiamo l’opposto e cioè la trasformazione delle parole quando queste servono a portare “acqua al proprio mulino”.. Se avviene un piccolo scontro tra militanti di destra e di sinistra, senza conoscere bene le cause e le  colpe di chi ha iniziato, allora le parole che si usano sono le peggiori e le ricorrenti contro una parte ben precisa, fascisti, razzisti e populisti e quant’altro, tutte le parole si usano e si utilizzano per suscitare sdegno e sollevare il disprezzo verso colui o coloro che non fanno parte del colore politico dell’informazione voluta. Un po’ come fanno i dittatori in tempo di regime dove i giornali scrivono quel che piace al dittatore.  Ora i terroristi urbani si chiamano “black bloc” che stanno distruggendo due cose, la prima è la rivolta dei Gilet Gialli e la seconda è la città di Parigi, però un dubbio pervade la mia povera mente e cioè :  ma non è che i “delinquenti urbani” sono manovrati da chi vuole creare caos e in questo momento distruggere gli anti Macron ? Il sospetto è concreto, perché questi delinquenti mettono in pratica la loro violenza sempre nei momenti di crisi politiche ai governanti del momento con evidente fastidio di riflesso alle lobby mondiali, certo, poi è facile attribuire le colpe e far crescere il dissenso verso la vera protesta usando poi le giuste parole nei disastri che loro combinano. A mio avviso i “Gilet Gialli” dovrebbero allontanarli,  e anche con la forza se necessario, perché quelli giocano a favore di Macron, infatti non ho mai capito chi li paga per fare tutti quegli spostamenti in giro per l’Europa che sono certamente molto costosi… . Misteri delle lobby finanziarie…direi.  02052019

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A protestor walks through a cloud of tear gas during a May Day demonstration in Paris, Wednesday, May 1, 2019. French authorities announced tight security measures for May Day demonstrations, with the interior minister saying there was a risk that "radical activists" could join anti-government yellow vest protesters and union workers in the streets of Paris and across the country. (ANSA/AP Photo/Kamil Zihnioglu) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved]

Primo Maggio, black bloc e gilet gialli a Parigi: scontri con la polizia. Il sindacato annulla discorso: “Repressione inaudita”

MONDO
Tra i provocatori anche molti black bloc, circa duemila. Gli agenti hanno risposto con l’uso di gas lacrimogeni. La prefettura ha reso noto che i fermi sono finora stati 288. Il segretario generale del sindacato Cgt (sinistra comunista), Philippe Martinez, ha dovuto rinunciare al punto stampa previsto alla partenza del corteo perché proprio in quel momento imperversavano gli scontri fra gilet, black bloc e polizia. Ferito un poliziotto

Disordini a Montparnasse ancora prima della partenza ufficiale del corteo dei sindacati al quale si aggiungono centinaia di gilet gialli. Alcuni manifestanti hanno cominciato a lanciare sassi e oggetti verso la polizia. Tra i provocatori anche molti black bloc, circa duemila. Gli agenti hanno risposto con l’uso di gas lacrimogeni.  Inseguimenti e cariche si sono registrate nelle vie adiacenti del XIV arroondissement. I fermati, secondo la prefettura, sono stati 288 alle 15, mentre i controlli preventivi effettuati dalle forze dell’ordine sono stati 12.500.

Il segretario lascia corteo tra gli scontri – Il segretario generale del sindacato Cgt (sinistra comunista), Philippe Martinez, ha dovuto rinunciare al punto stampa previsto alla partenza del corteo perché proprio in quel momento imperversavano gli scontri fra gilet gialli e black bloc da una parte e polizia dall’altro. Martinez si è trovato sotto una pioggia di lacrimogeni della polizia e di oggetti lanciati dai manifestanti. Un lacrimogeno ha colpito il pallone aerostatico con la grande sigla Cgt che si staglia al di sopra della testa del corteo ed è ricaduto a pochi metri da Martinez, che ha rinviato la conferenza stampa annullando anche il discorso con il quale avrebbe dovuto lanciare il corteo. Secondo Bfmtv, Martinez ha deciso di lasciare la manifestazione.

Il sindacato: “Da polizia repressione inaudita” –  Il sindacato ha poi diffuso un comunicato per denunciare “una repressione inaudita, indiscriminata e senza discernimentodopo atti di violenza di alcuni”. “. I nostri compagni, e il nostro segretario, si sono visti piovere gas lacrimogeni e granate assordanti”, continua il sindacato. Secondo il quale “lo scenario in corso, scandaloso e mai visto prima, è inammissibile nella nostra democrazia. Questa situazione è in contrasto con le numerose mobilitazioni di salariati, privati del lavoro e pensionati, che hanno avuto luogo stamattina nella calma in oltre 240 manifestazioni”. Il sindacato unitario Fsu che rappresenta in gran parte la funzione pubblica e gli insegnanti, ha abbandonato il corteo, partito alle 14:30 in un’atmosfera che – dopo gli scontri – è tornata calma. Alla fine della manifestazione, però, i poliziotti sono tornati a scontrarsi con i gilet e i black bloc. Un poliziotto è stato ferito sul boulevard de l’Hopital dove scontri fra casseur e agenti sono in corso da una mezz’ora. I pompieri sono dovuti intervenire per spegnere un principio d’incendio in un’agenzia bancaria. Nel frattempo il corteo del sindacato prosegue nella calma il suo percorso verso place de l’Italie

Black bloc nella capitale, fermi già in mattinata – A Besancon, nell’est del paese, da una manifestazione si sono staccati circa 200 gilet gialli che – secondo la radio France Info – hanno tentato di fare irruzione nel commissariato principale della città, ma sono stati respinti. Il clima di tensione ai cortei del Primo maggio era ampiamente previsto a causa della partecipazione dei gilet gialli alle manifestazioni. La preoccupazione era legata anche all’arrivo nella capitale di gruppi nutriti di black bloc. Già in mattinata sono state fermate 35 persone, molto prima che la manifestazione prendesse il via da Montparnasse, in direzione di place d’Italie. In particolare, sono state arrestate 3 persone, una donna spagnola e due uomini tedeschi, sorpresi a manipolare una tanica di benzina. In macchina avevano un coltello, una fionda, due bombole di gas, altre due taniche di carburante, un bidone di acetone e due chili di zucchero, il tutto insieme ad una mappa con l’itinerario della manifestazione.

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RINGRAZIAMENTO ATIPICO…

RINGRAZIAMENTO ATIPICO…

Il presidente del Venezuela, Maduro, oggi in un video alla nazione, in compagnia dei suoi amici di partito e ministri vari, ha ringraziato tutte le forze armate e il popolo venezuelano dichiarando quanto segue : <<  “Voglio congratularmi con voi Forze Armate per l’atteggiamento fermo, leale, valoroso e di enorme saggezza. Ringrazio tutto il popolo venezuelano  per il suo valore, coraggio e coscienza di fronte a questo tentativo di colpo di Stato frustrato, avete dimostrato che un popolo mobilitato è garanzia di tranquillità per la Patria >>. In definitiva, il democratico e civilissimo “presidente Maduro” ringrazia i militari per……… l’uso della violenza contro il suo popolo, cioè, non ho ben capito la manovra, il popolo scende in piazza per cacciarlo protestando e lui invece di accogliere le lagnanze e cercare di capire e risolvere il problema gli spedisce contro i blindati che provocano 60 feriti tra i manifestanti stessi, qui qualcosa non mi torna,  lui anziché disperarsi per i feriti e capire di dover andar via perché non più desiderato cosa fa ?  Ringrazia, forse ringrazia i militari che hanno picchiato il “suo popolo” o ringrazia l’autista del blindato che ha volutamente investito i manifestanti, oppure ringrazia proprio il popolo che è stato picchiato…? E’ da capire, poi, sarebbe bello anche capire perché lo ringrazia il popolo, forse per i digiuni di questi ultimi anni, o forse per la morte di centinaia di venezuelani deceduti per mancanza di medicinali  oppure… forse ringrazia i tre milioni (3.000.000) di venezuelani scappati all’estero per non morire di fame? Certo che è proprio un esempio di uomo meraviglioso il presidente Maduro, che peccato non averlo in Italia uno come lui al governo, chissà come sarebbero felici tutti i radical chic e compagni di sinistra che lo difendono a  spada tratta o non commentano mai le questioni venezuelani e le ignorano perché credo …forse.. sono vicende scomode per la sinistra italiana.. Immaginate per un attimo cosa accadrebbe in Italia in una identica situazione, me li vedo già chiusi in casa i nostri radical sinistroidi  e a non protestare e a condannare, a farlo sicuramente si lede l’immagine del potere socialista, ma pronti invece a condannare, come fanno sempre, il popolo che si ribella dalla fame e dalla povertà…magari in tutti i talk show televisivi e magari urlando in TV che il popolo che si ribella è ..”populista e fascista”…non mi meraviglierei, anzi ora li vedo tutti gioiosi e felici per la vittoria socialista in Spagna… che paradosso epocale… Oddio, anche noi quando abbiamo avuto il governo di sinistra dal 2012 al 2017 abbiamo avuto qualcosa come oltre 700 imprenditori morti suicida nel quinquennio e creati cinque milioni (5.000.000) di posti di ….povertà, e nonostante ciò i radical urlano desiderosi di tornare al potere, quindi niente di nuovo in casa socialità …vessare e malmenare il popolo è consuetudine, basta andare nei paesi socialisti e toccare con mano il loro “modus operandi” presente e passato. Però in tutto il socialismo reale, come sempre accade, qualcuno sfugge alle regole e son sempre loro, i dittatori come  Maduro per esempio, loro…. non hanno problemi, si curano, anche all’estero se necessario, si nutrono abbondantemente  e vivono come sovrani però, si professano uomini del  “..socialismo”…esattamente come i nostri radical chic, vivono da sovrani ma predicano il socialismo ..e voi ci trovate differenze nei raffronti ? 01052019

 …by…manliominicucci.myblog.it

epa07539127 A handout photo made available by the press office of Miraflores shows Venezuelan President Nicolas Maduro speaking during an address transmitted on the mandatory radio and television station, in Caracas, Venezuela, 30 April 2019. Maduro denied that he intended to abandon power and take refuge in Cuba, as said by US Secretary of State, Mike Pompeo.  EPA/MIRAFLORES PRESS HANDOUT HANDOUT/EDITORIAL USE ONLY/NO SALES HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Venezuela, i blindati di Maduro investono la folla: una persona resta a terra

MELODRAMMA DI UNO STUPRO.

MELODRAMMA DI UNO STUPRO.

ATTO PRIMO : LO STUPRO

Lo stupro si è consumato circa tre settimane orsono e se ne ha notizia solo il 29 di Aprile e non se ne comprendono le ragioni di tale ritardo. Gli stupratori, nel numero di due, vengono descritti con dovizia di particolari, di giovane età, 19 e 21 anni, appartenenti a un gruppo politico di estrema destra, uno di loro con precedenti legati a violenza di anni fa ed è anche un consigliere comunale , mentre del secondo si conoscono solo le generalità e nient’altro. La notizia viene data in “pompa magna” sulle prime pagine di tutti i giornali ed è la prima notizia in assoluto, con esaustivi servizi filmati, da tutte le emittenti televisive compresa la Rai, di cui Tg3 ne è la massima rappresentazione.

ATTO SECONDO : UNA SANA INFORMAZIONE

Nel servizio filmato di mamma Rai, TG3 delle 14,30,  viene anche mostrata un’intervista ad un giornalista di Repubblica, per la precisione lui non so cosa abbia a che fare con la vicenda stupro ma gli viene concessa l’opportunità di esternare e rilasciare un racconto sulla sua vita del momento, quello di essere stato minacciato da estremisti di destra e che ora fruisce della protezione della polizia. Il servizio dello stupro associato all’intervista del giornalista minacciato dura quasi cinque minuti….. davvero tanto per un servizio televisivo ma l’informazione reclama i suoi….diritti…sarà, ma intanto lo paghiamo noi…il servizio.

ATTO TERZO : IL CANTO

Dopo il servizio video si ritorna in studio e la conduttrice del telegiornale ci informa che il presidente del Lazio, e non il segretario del PD, si costituirà parte civile nell’immediato processo contro i due stupratori perché, a suo dire, è inaccettabile che accadono queste cose in un …paese civile. Già, vien da chiedere : è invece civile quando gli stupri sono di origine immigrata ? Qualcosa non torna.

ATTO QUARTO : NON SPUTARE IN ARIA CHE ….

Quindi per uno  stupro di due ragazzini con una donna adulta, e senza morte per fortuna, abbiamo un quadro completo dei due giovani criminali, le generalità e la cittadinanza degli stupratori, l’età precisa e i loro precedenti, il colore della pelle, l’appartenenza al colore politico e la loro posizione politica. Molto bene, la precisione e la correttezza dell’informazione è d’obbligo in certi casi e mi compiaccio che sia così, ma perché non è la stessa in altre occasioni ? Già, spiegate al popolo televisivo italiano perché quando sono state stuprate altre donne italiane omettete di dire che sono immigrati, il colore della pelle, la loro religione e perché quando hanno “avuto regalata la cittadinanza italiana” nascondete la provenienza con frasi di circostanza tipo : cittadino italiano di origine……? Poi, come mai per stupri compiuti dagli immigrati a volte l’informazione viene solo menzionata con una breve nota o addirittura taciuta e mai diffusa adeguatamente come si conviene e come è accaduto in questi giorni per quello dei due ragazzi di estrema destra ? E come mai il segretario del PD con tutti gli esponenti di sinistra non si sono sentiti offesi in tal modo e in dovere di rilasciare le stesse dichiarazioni di sdegno per le altre donne stuprate e in particolare per Desiree Mariottini, la ragazza di 16 anni, stuprata e massacrata dopo essere stata drogata da un gruppo di immigrati clandestini e già… dimenticata ?

ATTO QUINTO : RIFLESSIONE

Riflessione del momento : consto con profondo rammarico che quando si trattano reati anche banali ma legati agli italiani, vedo la stampa e media muoversi con offensive mediatiche senza precedenti, mentre quando si tratta di immigrati che compiono crimini efferati si tende sempre a minimizzare e nessuno si sente indignato, avvilito né scandalizzato tanto da essere sollecitato a indire una manifestazione di solidarietà verso le vittime e a chiedere l’immediata espulsione dal nostro territorio gli immigrati che nelle loro convinzioni ideologiche e religiose hanno lo stupro e violenze varie sulle donne . No, non vedo tutto questo.

ATTO FINALE

Perché due pesi e due misure ?  Devo pensare che forse gli stupri dei migranti sono effetti collaterali accettabili nel contesto dell’immigrazione forzata? O forse gli stupri ad opera dei musulmani e malati mentali di varie nazionalità sono diversi da quello dei due estremisti di destra e tollerabili ? Perché si continua a fare un’informazione ipocrita e di parte simile a quella pei peggiori regimi totalitari ? Questo “modus operandi” della stampa è proprio una vergogna inaccettabile per un  paese civile, moderno e democratico.  30042019

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Stupro di Viterbo, i due giovani di CasaPound contro la vittima: “Lei era consenziente”. Ma i video li inchiodano

Da sinistra Riccardo Licci e Francesco Chiricozzi: sono i due esponenti di CasaPound di Viterbo accusati di violenza sessuale

casap

Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci hanno risposto al giudice durante l’interrogatorio di garanzia. Nei filmati la “prova del braccio” sulla donna di 36 anni stordita e inerme. La vittima: “Io li odio”. Il legale: “L’hanno massacrata”

Hanno negato la violenza sessuale e sostenuto che fosse un “rapporto consenziente”. Si sono difesi così davanti al gup Francesco Chiricozzi, consigliere comunale di Casapound di Vallerano (Viterbo) e Riccardo Licci altro esponente dell’associazione di estrema destra, arrestati lunedì per lo stupro di una donna di 36 anni nel pub ‘Old Manners’ di Viterbo, locale diventato sede privata di CasaPound e di cui i due avevano le chiavi. “I nostri assistiti hanno risposto alle domande del giudice e ricostruito i fatti in maniera diversa rispetto a quanto detto dalla persona offesa”, hanno affermato gli avvocati Domenico Gorziglia e Marco Mazzatosta, difensori dei due giovani che oggi hanno risposto alle domande del gup Rita Cialoni durante l’interrogatorio di garanzia. Secondo i loro legali i due “sono molto provati e sotto shock, sono due ragazzi di vent’anni travolti da questa situazione”.
Ma il legale della vittima rispedisce la ricostruzione al mittente e ribadisce che la vittima conferma la sua versione dei fatti: “Ma quale rapporto consenziente. Spiegatemi allora come fa ad essere piena di lividi e con un occhio nero. La verità è che l’hanno massacrata, ha preso un sacco di botte ed è svenuta”, ha spiegato l’avvocato Franco Taurchini. Al legale la donna ha raccontato di aver conosciuto i due ragazzi in un pub e di non averli mai visti prima. “Poi quando le hanno proposto di andare in un altro locale, lei ha accettato, le sembravano persone per bene”. Ma una volta all’Old Manners le cose sono cambiate. “Ci siamo seduti ad un tavolo a bere e chiacchierare – ha raccontato la donna al legale – poi uno di loro si è alzato ed è andato a prendere altro da bere. Avevo chiesto una birra ma mi hanno portato qualcos’altro. Poco dopo uno di loro mi ha colpita con un pugno sull’occhio e sono svenuta. Poi non ricordo più nulla”. Quello che è avvenuto dopo lo raccontano i video in mano agli inquirenti. “Si è risvegliata nel suo letto – dice ancora l’avvocato – e non sa neanche come ci sia arrivata”. E la vittima dice di loro: “Li odio”

E’ persona già nota alla Digos, Francesco Chiricozzi, non solo per la sua nomina a consigliere comunale a Vallerano, ma perché, ancora minorenne, insieme ad altri due picchiò selvaggiamente con una cinghia un ragazzino che aveva prendere in giro Cp sulla bacheca Fb. La scorsa notte la sua ferocia non si è smentita davanti a una donna e il video dello stupro girato con il telefonino ha fatto inorridire anche gli inquirenti. La prova più schiacciante della violenza è proprio in uno dei video trovati dagli inquirenti nei cellulari dei due giovani. Un film dell’orrore che comincia con il corpo di una donna steso in terra al centro del circolo Old Manners, che non dà segni di vita. Uno dei due le alza un braccio e mentre i secondi corrono sul display del cellulare e il braccio ricade giù, a dimostrazione del fatto che il pugno che le avevano sferrato sul volto, l’aveva stordita, aveva sortito l’effetto sperato. Quindi, una volta appurato che la donna non poteva reagire, la spogliano, anche loro si denudano e, a turno, abusano di lei. E tutto avviene dopo averla fatta ubriacare, dopo averle teso la trappola dell’invito a una festa e dopo averla colpita con un cazzotto in pieno volto quando lei aveva rifiutato le loro attenzioni.

Era stata la donna, ancora sotto shock, a recarsi, la mattina del 12 aprile, al pronto soccorso e a raccontare la violenza subita nella notte. L’avevano ingannata, per convincerla a seguirli le avevano detto che nel locale c’era una festa tra camerati e lei, simpatizzante, ci aveva creduto. Invece era un tranello, ha cercato di reagire, l’hanno colpita e poi ha subito uno stupro violento, durato almeno un paio d’ore. E proprio i filmati trovati nei telefonini dei due indagati sono stati determinanti per la richiesta dell’arresto.

 

MORTI SUL LAVORO !

indonesia

MORTI SUL LAVORO !

È argomento di questi giorni, in Italia si muore ancora troppo facilmente durante lo svolgimento del proprio lavoro, già, tutti sappiamo quanto può essere pericoloso il lavoro fisico, estenuante e faticoso, con l’elevato rischio di procurarsi ferite o addirittura  perderci la vita sono cause di un’altissima probabilità nel mondo d’oggi. Nel mondo di ieri…. le piramidi d’Egitto, il Colosseo di Roma, tanto per citare le più famose costruzioni del mondo, hanno registrato un costo di vite umane in centinaia di migliaia di lavoratori, all’epoca più correttamente chiamati schiavi ma nessuno si preoccupava per loro…infatti che vuoi che valga la vita di ..”uno schiavo”. Per non dimenticare i morti nelle miniere, impossibile fare un calcolo preciso in millenni di storia ma il lavoro reclama le sue vittime è sembra essere una rigida regola alla quale non ci si può sottrarre nessun paese perché il “mercato” ha le sue esigenze, pretese e priorità e poco importa se si lavora in un ambiento malsano e a rischio tumori come l’ex ILVA di Taranto….il business prima di tutto.  Neanche l’islamico paese indonesiano si esime da questa regola, anche lui ha pagato un prezzo salato in occasione delle ultime e faticose… consultazioni elettorali.. del 17 Aprile ultimo scorso, il costo è di 272 vittime e ben 1.878.. malati…uno strazio senza precedenti da “libro dei Guinness” solo che…. non capisco come facciano delle schede elettorali ad ammazzare 272 scrutatori e fare ammalare quasi 2.000 persone. Evidentemente le schede aperte forse …dico forse…contengono ricina o polvere similare  e quindi andavano prima pulite con qualche acido o purificate medianti i “raggi anti- kriptonite”.., per chi non lo sapesse, la kriptonite è un minerale fantascientifico da film che fa star  male… Superman. Già, perché è complicato capirlo, infatti in Italia e nei paesi occidentale non si è mai verificato, salvo che qualcuno sia morto per un infarto o un ictus, un morto tra gli scrutinatori…sino ad oggi non mi risulta. Sicuramente in Indonesia la vita e la  morte dei “bravi musulmani” deve essere diversa dalla nostra e le cause saranno ovviamente differenti e riconducibili a chissà quale strana combinazione. E va bene così, anzi va male.. pazienza, condoglianze alle 272 famiglie e un augurio di pronta guarigione ai malati… in ultimo, “partorisco” per l’occasione, la mia solita riflessione sui misteri del profondo oriente…però attendo sviluppi e demando ai posteri le considerazioni.. 29042019

…by… manliominicucci.myblog.it

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Elezioni in Indonesia: 272 scrutatori sono morti per fatica nel contare i voti, 1.878 si sono ammalatiindonesia28/04/2019 alle ore 16:20

In Indonesia 272 scrutatori sono morti per la fatica, contando i voti delle elezioni dello scorso 17 aprile. Lo scrive la Bbc citando il portavoce della Commissione per le elezioni generali (Kpu), Arief Priyo Susanto. Secondo quest’ultimo, inoltre, altri 1.878 dei 7 milioni che hanno lavorato nella gigantesca macchina delle elezioni si sono ammalati per l’eccessivo affaticamento.  Per la prima volta il Paese, anche per risparmiare, aveva raggruppato le elezioni presidenziali con le legislative e le regionali: in totale negli oltre 800mila seggi allestiti si è recato l’80 per cento dei 193 milioni di elettori. Numeri importanti che apparentemente hanno avuto effetti sugli scrutatori che, al contrario dei dipendenti pubblici, non vengono sottoposti a visite mediche prima dell’impegnativo sforzo, che consisteva anche in lavoro notturno. La commissione elettorale dell’Indonesia prevede di risarcire le famiglie dei deceduti con 36 milioni di rupie, poco più di 2.200 euro, l’equivalente a una paga di un anno al salario minimo, secondo il Nikkei Asian Review. I critici accusano il governo di non essere stato prudente nel combinare le elezioni e creare aspettative non realistiche per il personale temporaneo.  Finora entrambi i principali candidati, il presidente Joko Widodo (che dovrebbe essere in vantaggio) e l’oppositore Prabowo Subianto, hanno dichiarato la vittoria. La Commissione concluderà il conteggio dei voti e annuncerà i vincitori delle elezioni presidenziali e parlamentari il prossimo 22 maggio.

 

MORTI SUL LAVORO !

indonesia

MORTI SUL LAVORO !

È argomento di questi giorni, in Italia si muore ancora troppo facilmente durante lo svolgimento del proprio lavoro, già, tutti sappiamo quanto può essere pericoloso il lavoro fisico, estenuante e faticoso, con l’elevato rischio di procurarsi ferite o addirittura  perderci la vita sono cause di un’altissima probabilità nel mondo d’oggi. Nel mondo di ieri…. le piramidi d’Egitto, il Colosseo di Roma, tanto per citare le più famose costruzioni del mondo, hanno registrato un costo di vite umane in centinaia di migliaia di lavoratori, all’epoca più correttamente chiamati schiavi ma nessuno si preoccupava per loro…infatti che vuoi che valga la vita di ..”uno schiavo”. Per non dimenticare i morti nelle miniere, impossibile fare un calcolo preciso in millenni di storia ma il lavoro reclama le sue vittime è sembra essere una rigida regola alla quale non ci si può sottrarre nessun paese perché il “mercato” ha le sue esigenze, pretese e priorità e poco importa se si lavora in un ambiento malsano e a rischio tumori come l’ex ILVA di Taranto….il business prima di tutto.  Neanche l’islamico paese indonesiano si esime da questa regola, anche lui ha pagato un prezzo salato in occasione delle ultime e faticose… consultazioni elettorali.. del 17 Aprile ultimo scorso, il costo è di 272 vittime e ben 1.878.. malati…uno strazio senza precedenti da “libro dei Guinness” solo che…. non capisco come facciano delle schede elettorali ad ammazzare 272 scrutatori e fare ammalare quasi 2.000 persone. Evidentemente le schede aperte forse …dico forse…contengono ricina o polvere similare  e quindi andavano prima pulite con qualche acido o purificate medianti i “raggi anti- kriptonite”.., per chi non lo sapesse, la kriptonite è un minerale fantascientifico da film che fa star  male… Superman. Già, perché è complicato capirlo, infatti in Italia e nei paesi occidentale non si è mai verificato, salvo che qualcuno sia morto per un infarto o un ictus, un morto tra gli scrutinatori…sino ad oggi non mi risulta. Sicuramente in Indonesia la vita e la  morte dei “bravi musulmani” deve essere diversa dalla nostra e le cause saranno ovviamente differenti e riconducibili a chissà quale strana combinazione. E va bene così, anzi va male.. pazienza, condoglianze alle 272 famiglie e un augurio di pronta guarigione ai malati… in ultimo, “partorisco” per l’occasione, la mia solita riflessione sui misteri del profondo oriente…però attendo sviluppi e demando ai posteri le considerazioni.. 29042019

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Elezioni in Indonesia: 272 scrutatori sono morti per fatica nel contare i voti, 1.878 si sono ammalati

 

Ultima modifica il 28/04/2019 alle ore 16:20

In Indonesia 272 scrutatori sono morti per la fatica, contando i voti delle elezioni dello scorso 17 aprile. Lo scrive la Bbc citando il portavoce della Commissione per le elezioni generali (Kpu), Arief Priyo Susanto. Secondo quest’ultimo, inoltre, altri 1.878 dei 7 milioni che hanno lavorato nella gigantesca macchina delle elezioni si sono ammalati per l’eccessivo affaticamento.  Per la prima volta il Paese, anche per risparmiare, aveva raggruppato le elezioni presidenziali con le legislative e le regionali: in totale negli oltre 800mila seggi allestiti si è recato l’80 per cento dei 193 milioni di elettori. Numeri importanti che apparentemente hanno avuto effetti sugli scrutatori che, al contrario dei dipendenti pubblici, non vengono sottoposti a visite mediche prima dell’impegnativo sforzo, che consisteva anche in lavoro notturno. La commissione elettorale dell’Indonesia prevede di risarcire le famiglie dei deceduti con 36 milioni di rupie, poco più di 2.200 euro, l’equivalente a una paga di un anno al salario minimo, secondo il Nikkei Asian Review. I critici accusano il governo di non essere stato prudente nel combinare le elezioni e creare aspettative non realistiche per il personale temporaneo.  Finora entrambi i principali candidati, il presidente Joko Widodo (che dovrebbe essere in vantaggio) e l’oppositore Prabowo Subianto, hanno dichiarato la vittoria. La Commissione concluderà il conteggio dei voti e annuncerà i vincitori delle elezioni presidenziali e parlamentari il prossimo 22 maggio.

 

SOLDI IN CAMBIO DI VIOLENZA…

SOLDI IN CAMBIO DI VIOLENZA…

“Caro Saviano”, se continui a far soldi con film, telefilm e libri dove metti in evidenza la violenza delle armi e il denaro che gira nel mondo della malavita, è quasi normale , mi vien da dire, che gli  spettatori più giovani dei tuoi film poi mettano in pratica una parte delle scene di violenza e degli insegnamenti ricevuti involontariamente dal film . Se vuoi denunciare e combattere  la camorra con profitto allora scendi  in politica, ti fai votare da tutta la sinistra e poi  magari ci  fai il… ministro …dell’interno, sì, come il ministro attuale e da te definito “buffone”,  l’unico ministero che si occupa di queste cose nella pratica e non nelle fiction. Ovviamente essendo un  vero esperto in materia, poi in verità mi sono sempre chiesto come fai ad essere un esperto se non sei mai stato un camorrista, quindi ti sarà più facile agire e così combatti mafia, camorra, n’ndrangheta e sacra corona unita senza più pericoli  e cosa più importante non rischi di vedere giovani galvanizzati dai tuoi film, perché vedi, tu ci fai tantissimi soldi ma quello che trasferisci nella mente dei giovani di strada e disagiati mentalmente è una profonda ammirazione verso la delinquenza e l’arte della malavita organizzata…forse tu non ci avevi …pensato . Tu non lo sai, ma anni addietro, quando in Italia ci fu il boom  dei film orientali di arti marziali, Bruce Lee ne era l’attore più famoso, non immagini neanche quanti ragazzi si picchiavano all’uscita dei cinema in emulazione ai combattenti del film appena visto e quanti di loro hanno poi intrapreso e imparato le arti marziali, evidentemente non riesci a capire che la medaglia ha sempre due facce,  la prima è tinta del verde dollaro e la seconda del sangue degli innocenti come quello del link. Anche il famoso commissario Cattaneo in La Piovra , nei telefilm a puntate di “mamma RAI”,  ha lavorato per ben 17 anni in TV eppure nel mezzo ci sono state le morti di Falcone e Borsellino e la mafia è ancora bella in piedi e attiva più che mai.  Allora, senti a me, scrivi novelle e fiabe per i bimbi che è meglio… e lascia stare questi argomenti che sono per adulti e non per te.. che in fondo non portano da nessuna parte anzi combinano solo guai e tanti soldi a te.. 28042019

…by…manliominicucci.myblog.it

Accoltellato attore ‘Paranza bambini’

Era in compagnia di un amico, per lui 20 giorni di prognosi

(ANSA) – NAPOLI, 28 APR – L’attore Artem Tkachuk, tra i protagonisti del film ‘La Paranza dei bambini’ di Claudio Giovannesi, tratto dal bestseller di Roberto Saviano, è stato accoltellato la scorsa notte mentre si trovava nella zona dei ‘baretti’ di Chiaia, a Napoli. Il 18enne era in compagnia di un amico di 21 anni, in via Calabritto, quando è stato avvicinato da un gruppetto di giovani. Uno di loro gli ha chiesto: ‘Sei del Rione Traiano?’ e poi lo ha colpito con un coltello. L’attore è stato trasportato all’ospedale Loreto Mare, per lui una prognosi di 20 giorni. L’amico 21enne è stato colpito a calci e pugni.
epa07364474 Actor Artem Tkachuk attends the press conference of 'Piranhas' (La Paranza dei Bambini) during the 69th annual Berlin Film Festival, in Berlin, Germany, 12 February 2019. The movie is presented in the Official Competition at the Berlinale that runs from 07 to 17 February.  EPA/ADAM BERRY

TOP SECRET ……!

TOP SECRET ……!
Quello che in questa ennesima allucinante vicenda di tentato stupro e odiosa violenza dei “soliti noti” a danno di una giovane coppia, non musulmana e italiana, è il vergognoso silenzio dei media, un episodio di gravità inaudita che viene volutamente relegato ad un’informazione di second’ordine, così, giusto per accontentare qualcuno della città di Carpi che è al corrente della questione e possa dire ad amici e parenti di averne sentito parlare in TV. Raccontare che una campionessa italiana di arti marziali è stata aggredita da alcuni immigrati non è una notizia che può fare piacere al nostro presidente della Repubblica o a sua santità Francesco e ovviamente fa molto male agli autori e responsabili dell’immigrazione incontrollata nonché accaniti sostenitori. Come per esempio ho ascoltato, sul TG 3 di oggi, che anche alcuni italiani avrebbero fatto parte del branco…. informazione che non risponde al vero, così giusto per sviare l’attenzione dal vero problema che è oramai è sempre il solito e cioè : che i migranti africani di voglia di integrarsi e lavorare proprio non ne hanno. Riscontrare un tipo d’informazione che omette è pari a quella dei regimi socialisti ed è qualcosa che io traduco in una sola parola : “dittatura”. Certo, da troppi anni i media ci raccontano quel che vogliono e ci abituano a vivere secondo i loro schemi, ci fanno parlare come vogliono e ci fanno mangiare come il mercato impone, ci dicono pure come dobbiamo curarci e vivere e fare … l’amore. Omettere una corretta informazione è un crimine che tanti giornalisti dovrebbero denunciare e invece non lo fanno, rendendosi complici di un sistema ben congeniato e oleato ogni giorno dalla sinistra politica. Dispiace tantissimo vedere stampa e TV asservita ai poteri forti e alle lobby finanziare e ai magnati arabi, un’informazione che essendo pilotata ad arte tra un po’ ci indicherà pure la giusta postura da adottare nella fase di …”evacuazione delle feci”.. Che schifo fanno poi le organizzazioni femminili, nessuno di loro ha manifestato solidarietà alla campionessa che sino a prova contraria è una… donna.. forse… penso …che se si fosse trattato di una lesbica avremmo avuto manifestazioni e concerti musicali per le vie cittadine…e tanta solidarietà in TV nei talk show della D’Urso o della Merlino… già.. loro lo avrebbero sicuramente fatto… Tantissimi auguri Rossella, anche se non ho il piacere di conoscerti sappi che ti ammiro infinitamente… magari tutte le donne avessero le tue …”palle”. Auguri anche al giovane fidanzato. 28042019

…by… manliominicucci.myblog.it

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Carpi, campionessa arti marziali reagisce alla folle aggressione del branco e salva anche il fidanzato: il loro racconto

 

Otto contro due, pestaggio brutale anche a bottigliate: fratture e trauma cranico. Ma lei ne blocca uno in fuga e la rissa continua all’ospedale

di MARCELLO RADIGHIERI

23 aprile 2019

Carpi

BOLOGNA – In (almeno) otto contro due, senza alcun motivo evidente. Il branco contro una coppietta che stava solo rientrando a casa: sono saltati loro addosso all’improvviso, li hanno pestati a sangue e, non paghi, hanno pure infierito. E chissà come sarebbe finita, se una di quei “due” non fosse stata Rossella Setti, educatrice cinofila e, soprattutto, ex campionessa di Muay Thai.
È anche grazie agli anni vissuti da atleta di arti marziali – il Muay Thai è una disciplina di combattimento, e nel 2011 la 29enne si è anche aggiudicata la cintura come campionessa italiana – che Rossella è riuscita a tenere a bada il branco, a difendere sé stessa e il proprio ragazzo e, alla fine, a bloccare uno degli aggressori in fuga. “Se ci fosse stato qualcun altro al mio posto non so come sarebbe andata – racconta a Repubblica – probabilmente non si sarebbero fermati e avrebbero pestato a morte entrambi”.Ma andiamo con ordine. Riavvolgiamo il nastro e torniamo alla notte di follia vissuta a Carpi tra venerdì e sabato. Rossella e il fidanzato – Mattia Polisena, fotografo specializzato nella post-produzione – stavano rincasando intorno alle 3 di mattina dopo una serata passata al Mattatoio, locale nel centro della cittadina emiliana. “Casa nostra è lì vicino, facciamo spesso quel percorso e non abbiamo mai avuto problemi. Lungo la strada c’è sempre qualcuno, quindi non ci siamo insospettiti quando abbiamo visto quel gruppo di ragazzi”.
Già, il branco. Almeno otto giovani, probabilmente di origine nordafricana, tra i 20 e i 23 anni. “Per rincasare dovevamo passare in mezzo a questo gruppetto. E loro, senza dire nulla, ci hanno subito messo le mani addosso”. Il movente non è chiaro, e l’aggressione non sembra avere una spiegazione, soprattutto per la sua brutalità. “Una gara a chi era più violento – hanno raccontato Mattia e Rossella alla Gazzetta di Modena – il classico atteggiamento di chi vuole fare vedere che è più brutale al resto del braco”. “Non è chiaro se hanno visto un’iPhone o se volevano attaccare briga senza una ragione – conferma Rossella a Repubblica – Fatto sta che ce li siamo ritrovati addosso”.
In breve la situazione è precipitata. Mattia è stato subito colpito violentemente ed è caduto a terra privo di sensi, ma gli aggressori hanno continuato ad accanirsi sul suo corpo. “Lo colpivano in faccia con dei calci. Lui non ha escoriazioni sulle braccia, segno che non ha tentato di proteggersi”. Rossella, nel frattempo, si è difesa con calci e pugni: “Ne ho colpiti un bel po’, cercando anche di toglierli da Mattia. Poi si sono coalizzati tutti su di me, mi hanno immobilizzato colpendomi ripetutamente sul capo con pugni. Infine mi hanno spaccato la bottiglia di vetro in testa. Sono dei vigliacchi”.
Il trambusto ha attirato l’attenzione di un amico della coppia, che si è provato ad avvicinare al luogo del pestaggio. “Uno degli aggressori però lo ha minacciato con una bottiglia di vetro, così il nostro amico è tornato dentro il locale per spargere la voce e chiamare le forze dell’ordine”.
Quando ha sentito le sirene delle volanti, Rossella era a terra. “A quel punto sono fuggiti, ma io sono riuscita a rialzarmi e a saltare addosso a uno di loro”. L’aggressore, un tunisino di 20 anni pregiudicato e che aveva violato l’obbligo di dimora, è stato così immobilizzato e poi preso in custodia dagli agenti, che lo hanno arrestato e portato in carcere.
Rossella e Mattia, invece, si sono ritrovati in una pozza di sangue. “Ero poco cosciente in quel momento, so che ci hanno portato dell’acqua. Dopo un po’ è arrivata un’ambulanza e siamo stati portati al Pronto Soccorso di Carpi”. Entrambi sono stati già dimessi, ma porteranno i segni di quella notte ancora a lungo. Rossella, infatti, ne è uscita con “solo” un trauma cranico e facciale, mentre a Mattia è andata peggio: frattura multipla alla mascella e al naso, per poco non ha rischiato di perdere l’occhio, per un mese non potrà mangiare cibi solidi o soffiarsi il naso e per almeno due non potrà lavorare (danno non da poco, essendo libero professionista). Il tutto, poi, condito da vari ematomi, abrasioni e contusioni al fianco e al volto.
Proprio all’ospedale, poi, si è consumato il finale più amaro dell’intera vicenda. Al Pronto Soccorso, infatti, si sarebbero recati anche due presunti aggressori: “I nostri amici e parenti hanno incontrato questi individui palesemente coinvolti nell’episodio. Loro ovviamente hanno dichiarato il falso, dicendo di essersi picchiati tra di loro e accusando i nostri familiari di essere razzisti. Li hanno anche minacciati con frasi del tipo: «Vi tagliamo la gola», «Vi veniamo a prendere»”.
Nei prossimi giorni la coppia dovrebbe incontrare il sindaco di Carpi, Alberto Belelli. Ma già da ora lancia un appello per rintracciare tutti i responsabili: “Chiediamo che sia messa in campo qualsiasi azione per trovare gli altri aggressori. E che ci siano risarciti i danni”. Anche perché, conclude Rossella, “se ci fosse stato qualcun altro al mio posto non so come sarebbe finita. Anche un palestrato, ad esempio, non so come se la sarebbe cavata: perché quello che ti danno in più le arti marziali è l’allenamento mentale per stare in mezzo a tutti quei colpi”.