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CONFERITAGLI LA LAUREA DA …MORTO..!

PISA

CONFERITAGLI  LA LAUREA DA …MORTO..!

NON E’ VERO QUINDI CHE I SOGGETTI DI COLORE NON SI AMMALANO DI CORONAVIRUS, LORO SI CONTAGIANO ESATTAMENTE  COME NO I BIANCHI…PENSATE CHE IL RAGAZZO DECEDUTO A PISA  PER IL CORONAVIRUS AVEVA APPENA 29 ANNI E NON ERA UNO STUPIDO…   LA SUA MORTE SERVA AI NOSTRI GIOVANI COME INSEGNAMENTO…ANCHE I GIOVANI POSSONO MORIRE,…IERI A LONDRA E’ DECEDUTA UNA RAGAZZA DI SOLI 18 ANNI…ECARI RAGAZZI TUTTI, PER PIACERE NON CONTINUIATE A PRENDERLO “SOTTOGAMBA” E SOTTOVALUTARLO perché CON LUI SI PUO’ ANCHE MORIRE  !

24032020 …by…manliominicucci.myblog.it

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Coronavirus, 29enne studente muore a Pisa. Università gli conferisce laurea

Christin Kamdem Tajduidje non ce l’ha fatta: è lui la vittima più giovane del coronavirus in Italia. Ventinove anni, di origine camerunense, doveva discutere la tesi il prossimo 6 aprile

PISA

La tesi da discutere il prossimo 6 aprile per una laurea, quella in Agraria all’Università di Pisa, che rincorreva da anni. Ma Christin KamdemTajduidje non ce l’ha fatta: è lui la vittima più giovane del coronavirus in Italia. Ventinove anni, di origine camerunense, era residente a San Giuliano Terme (in provincia di Pisa) e a quanto risulta al Fattoquotidiano.it non soffriva di patologie pregresse: era stato ricoverato all’ospedale di Cisanello per una polmonite interstiziale acuta ma, dopo un primo miglioramento, la situazione si è improvvisamente complicata nella notte tra domenica e lunedì. L’annuncio è stato dato dai propri compagni dell’Associazione degli studenti camerunensi di Pisa che lo hanno ricordato come un membro “molto attivo del gruppo: un fratello, un amico, un compagno”. “Queste cose si vivono veramente male – dice al Fattoquotidiano.it il sindaco di San Giuliano, Sergio De Maio – era troppo giovane, troppo. La nostra comunità è stata colpita da questa tragedia”. Il rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella, dopo aver parlato con i docenti del dipartimento di Agraria, ha deciso di conferirgli lo stesso il titolo di laurea: “È una notizia dolorosa emblematica del dramma che stiamo vivendo in questi giorni” ha detto a ottobre dalla residenza universitaria di Praticelli nel piccolo comune a nord-ovest di Pisa e, raccontano gli amici, si sentiva “felice di essersi reso indipendente”. I rapporti con il medico di famiglia erano tenuti grazie alla mediazione del suo coinquilino. Nel frattempo stava concludendo la tesi in vista dell’appello del prossimo 6 aprile ma la polmonite aveva portato al suo ricovero e poi al tampone risultato positivo. Negli ultimi giorni, la sua situazione era talmente migliorata che i medici lo avevano staccato dal respiratore fino alla complicazione fatale di domenica notte. Tutte le persone e gli studenti che erano entrati in contatto con lui a inizio marzo nel frattempo sono stati messo in quarantena e nei prossimi giorni saranno sottoposti a tampone. I medici dell’ospedale di Cisanello che lo avevano preso in cura hanno disposto il riscontro diagnostico e a questo proposito il presidente dell’Asssociazione studentesca camerunense Stephen Kenfack chiede che si faccia chiarezza: “Vogliamo sapere com’è morto Christin” ha detto a La Nazione.

Il ricordo degli amici – Ieri gli amici di Christin lo hanno ricordato come un “membro molto attivo della comunità” e tesoriere dell’associazione: i compagni hanno anche raccontato la sua passione per la danza e per essere un ragazzo “di buon cuore”. A ricordarlo con affetto martedì è stata anche l’Azienda regionale per il Diritto allo Studio Universitario che in una nota ha parlato dell’assenza dello studente dalle mense universitarie: “Era un ragazzo generoso, studioso e volitivo che stava per terminare brillantemente il suo percorso universitario”.

 

 

 

LE STRANE STORIE .. DEI JIHADISTI…!

jihadisti

LE STRANE STORIE .. DEI JIHADISTI…!

Per i fedeli islamici è proprio impossibile pensare di deporre le armi e vivere in pace anche in un periodo drammatico per il mondo intero…come quello epidemico di oggi. Ammazzare 70 persone quando nel pianeta in questo momento ne muoiono a migliaia è sinonimo di ferocia inaudita e disinteresse e rispetto verso la vita umana stessa. Già, poi ci vengono a raccontare che questi fedeli musulmani sono gente di pace ed amore, invece, al contrario consto e vedo fedeli musulmani che seguono con follia omicida i dettami coranici, gente che ammazza altra gente solo perché le vittime non si sono sottomettesse alla loro religione settaria. Definirla religione è un insulto a tutte le altre religioni, le altre … non contemplano l’omicidio di un essere umano, spiace doverlo mettere sempre in risalto ma la verità è proprio questa, dal golfo Persico al nord e centro dell’Africa l’islam presenta sempre lo stesso volto e le stesse parole, religione di pace e amore sono le parole e morti ammazzati sono i fatti concreti. Sono e resto sempre più diffidente della loro ipocrita ma dichiarata genuinità, è certo che la loro unica intenzione e fine è quello di dominare i popoli e sottometterli all’Islam, esattamente come scritto nel loro libro “sacro”…un libro su cui nutro un’infinità di dubbi e sui cui contenuti veleggia sempre l’ambiguità delle frasi. I 70 morti di oggi sono l’ennesima vigliaccata messa a segno dai soliti portatori di pace e amore. Oltre il mio modo di vedere e pensare, io mi attengo ai fatti e all’evidenza delle cose e non credo che riuscirò mai a capire perché tanta gente di buon senso sia….di religione islamica. Nel nostro cristianesimo è imperativo l’amore, tassativa la pace e prioritario il rispetto per la vita umana, specie per chi non ama Gesù Cristo . Questo è il paradosso della cosiddetta religione islamica, professano pace e amore con la mano sinistra mentre ammazzano gli infedeli con la destra. Non mi sembra che questi possano essere considerati concetti fondamentali dell’amore reciproco. 25032020

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Nigeria, i jihadisti uccidono 70 soldati

Fonti, imboscata ieri nel nordest del Paese

jihadisti

Redazione ANSAKANO

24 marzo 2020

(ANSA) – KANO, 24 MAR – Almeno 70 soldati nigeriani sono stati uccisi ieri in un’imboscata da combattenti jihadisti nel nordest del Paese: lo rendono noto fonti militari e delle forze di sicurezza che hanno voluto mantenere l’anonimato.
I ribelli hanno preso di mira con lanciagranate e armi automatiche un camion che viaggiava vicino al villaggio di Gorgi, nello Stato di Borno, regione in preda alle violenze dello Stato islamico nell’Africa occidentale (Iswap).

 

E ORA BASTA…!

giovani dottori

E ORA BASTA…!

Condivido appieno la lettera di protesta dei giovani dottori italiani, è una vergogna inenarrabile che la politica abbia tagliato i fondi alla sanità senza criterio e si sia ridotta alla leva di neo laureati per combattere il coronavirus . È stato un crimine impunito permettere che si siano spesi un’infinità di danaro per la costruzione di edifici sontuosi destinati alla politica e constatare l’assenza totale di nessun taglio ai lauti compensi dei politici tutti. Sì sono spesi miliardi per un’immigrazione farlocca ed ora non siamo in grado di salvare la …vita dei nostri operatori sanitari e dei nostri anziani… Vergognatevi tutti e fate un favore al paese…. dimettetevi…, andate via che puzzate da capo a piedi. Mandare dei giovani medici, non ancora adeguatamente formati, per fargli combattere una guerra contro l’epidemia… è come mandare in guerra il soldato senza armi, questi sono omicidi premeditati… altroché.. rammento che ora sono 21 i medici deceduti perché non professionalmente riparati da dispositivi sanitari di sicurezza e questo è grave colpa della politica per i continui tagli alla sanità e del loro menefreghismo. È patetico essere giunti alla necessità di chiedere aiuto persino ai medici di Fidel Castro, è roba da non credere, avete distrutto non solo la sanità ma un paese intero e la sua dignità… ed ora ci portate anche dei medici cubani comunisti che al loro arrivo fanno foto in stile propaganda da regime….con tanto di bandierine e manifesti…ma dico, che roba è questa ? Forse siamo diventati un paese del terzo mondo…. tanto da essere ridicoli anche nel dramma…? Grazie PD e M5S…. grazie Conte, Di Maio e Speranza… grazie …per il male che ci state…”regalando”. Non preoccupatevi….ci ricorderemo di voi e della vostra opera in appresso.. 24032020

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URGENZA COVID 19

Puglia, la rabbia dei giovani medici in una lettera: «Avete impoverito la sanità e ora ci mandate in guerra»

«Siamo formati a metà, come a metà sono formati i circa 10.000 medici abilitati d’ufficio, che credete vi possano salvare dai vostri errori, buttandoli in trincea in questa guerra, come carne da macello»

 GRAZIANA CAPURSO

23 Marzo 2020

giovani dottori

Una lettera intensa e drammatica, proprio come l’emergenza che l’Italia sta affrontando al tempo del Coronavirus. La firma il giovane medico Giorgio Calabrese, sul suo profilo Facebook, a nome di tanti suoi colleghi. Il suo post, ormai sta rimbalzando su tantissimi profili sul social in giro per l’Italia, ricevendo tantissimi apprezzamenti ed attestati di stima. Si tratta di un appello rivolto a tutti, dai politici ai cittadini.
Sono tanti i giovani medici che stanno lavorando nelle varie regioni colpite in diversa misura dal Covid 19, ma in questo momento non accettano elogi e ringraziamenti: «In fondo stiamo onorando semplicemente il giuramento di Ippocrate» affermano i dottori, Stefano Mattia e Roberta Piccarreta entrambi pugliesi, che si uniscono al “grido” del collega. Ciò che chiedono a gran voce, insieme alle migliaia di colleghi di cui si fanno portavoce, è quello di puntare sulla loro formazione per il futuro, per avere più armi a disposizione per guerre come quella che ci troviamo a combattere, chiedono di investire sulla sanità, nulla di più.
 

LA LETTERA

Cari politici tutti, senza distinzioni di partito o colore politico, 
Chi vi scrive è un giovane medico, uno dei tanti che si sente inerme davanti a tutto quello che sta accadendo nel nostro Paese!
Uno dei tanti che ora vorrebbe poter avere maggiori competenze per poter dare una mano ai colleghi della Lombardia, uno dei tanti che vorrebbe sentirsi più utile!
Noi medici non specialisti, facciamo tutti la nostra parte sul territorio, chi come medico di continuità assistenziale, chi come sostituto di medici di medicina generale, chi nei pronto soccorsi o nelle case di riposo. Nel nostro lavoro spesso ci troviamo a gestire situazioni non facili, prendendo decisioni che non siamo ancora pronti a prendere.
Siamo formati a metà, come a metà sono formati i circa 10000 medici abilitati d’ufficio, che credete vi possano salvare dai vostri errori, buttandoli in trincea in questa GUERRA, come carne da macello.
Negli anni avete commesso numerosi errori e continuate ancora a commetterne, nonostante la realtà sia ora sotto gli occhi di ogni persona.
Avete impoverito la sanità come se fosse un qualcosa di superfluo, di non necessario, di secondario, rimandando di anno in anno un problema che avreste già dovuto risolvere, pensando prima ai vostri interessi politici ed economici.
E ora cosa fate? Pregate in ginocchio i medici specialisti affinché vadano in Lombardia per evitare una catastrofe già in corso, chiedete ai medici in pensione di andarsi a suicidare per i VOSTRI errori, chiedete ai medici cinesi di accorrere in nostro aiuto.
Quello che state facendo è cercare solo di mettere una toppa su una falla creata in anni ed anni di politiche sciagurate, proponete contratti indegni, in libera professione e senza alcuna tutela. 
Ci state chiedendo in sostanza di sacrificare la nostra vita per quella altrui, perché si, anche noi ci ammaliamo e moriamo  come tutti, però per noi non ci sono garanzie.
Volete l’aiuto di specialisti che NON ESISTONO, perché vi siete ostinatamente rifiutati di formarli, nonostante siano anni che vi poniamo davanti al problema.
Gli anestesisti rianimatori, gli pneumologi, gli igienisti, gli infettivologi, che tanto disperatamente cercate, NON CI SONO! E se ci sono, si trovano all’estero e non torneranno perché li avete pugnalati alle spalle, svilendoli e privandoli di ogni dignità!
Avete solo saputo tagliare e risparmiare sulla sanità… risparmiare sui posti letto, sugli stipendi di medici e infermieri, che ora tutti improvvisamente chiamate eroi, risparmiare sulla salute delle persone!
Ci avete messi nelle condizioni di lavorare come bestie, nel precariato, senza protezioni, con turni di lavoro massacranti, senza gratificazioni, facendoci sentire pedine sacrificabili e spingendoci ad odiare un Paese ed un lavoro che, in realtà, amiamo e sempre ameremo!
Non siamo eroi ma vogliamo curare le persone con il massimo dei mezzi e delle risorse che si possano avere, non arrangiandoci continuamente, mettendo a rischio noi stessi e soprattutto i nostri pazienti! 
Vogliamo che, finita questa tragedia, vi mettiate una mano sulla coscienza e mettiate la sanità al primo posto, dove merita sempre di stare! 
Vogliamo essere messi nelle condizioni di non dover fuggire all’estero per poter lavorare con dignità. 
Vogliamo uno stato in cui un medico possa avere la possibilità di completare la sua formazione e non venga lasciato “mutilato” solo per poterlo pagare meno.
Vogliamo uno stato in cui un ricercatore non guadagni 1000 euro al mese con contratti ridicoli.
Vogliamo una sanità equa e funzionale su tutto il territorio nazionale, dove chi si cura al sud possa avere lo stesso trattamento di chi lo fa al nord!
Vogliamo uno stato SERIO, che dimostri di avere a cuore ciò che è davvero importante, ora più che mai!
 
A tutti i cittadini italiani chiedo di non chiamarci eroi e di non dedicarci applausi dai balconi! 
Chiedo solo di ricordarvi di questi giorni difficili perché quello che facciamo in questi giorni è quello che facciamo sempre!
Siamo umani come voi e come voi possiamo sbagliare, spesso perché costretti a lavorare in condizioni pessime e con pochi strumenti.
Non applauditeci ora, ma rispettate sempre il nostro lavoro.
L’efficienza della sanità la dovete pretendere da chi votate e non dagli operatori sanitari che sputate, picchiate e denunciate quando le cose non vanno come vorreste! 
Se un vostro parente viene lasciato ore o anche giorni in pronto soccorso su una barella prima di poter essere ricoverato non è colpa del medico o dell’infermiere, sappiatelo!
Se un medico commette qualche errore è possibile che sia stanco, perché non ci sono colleghi a sufficienza per dargli il cambio e permettergli di riposare!
Quindi lottate insieme a noi, e non contro di noi, quando tutto questo sarà finito, per pretendere una sanità veramente efficiente e funzionale. Per pretendere medici e infermieri riposati e non frustrati, che possano dedicarsi a voi al 100% delle loro possibilità!

 

 

E’ INCREDIBILE…SIAMO ALLE PANTOMIME E NEL RIDICOLO.

renault4-4

E’ INCREDIBILE…SIAMO ALLE PANTOMIME E NEL RIDICOLO.

UNA SCASSATA AUTOVETTURA, RENAULT 4  VECCHIA DI 50 ANNI PERCORRE  MIGLIAIA DI KM DALLA FRANCIA SINO AD ACITREZZA (CT) INDISTURBATAMENTE,  LIBERAMENTE IN LUNGO E IN LARGO PER IL TERRITORIO ITALIANO E NESSUNO, DICO NESSUNO  LA BLOCCA ? E’ CURIOSO DAVVERO, SICURAMENTE SUI SARA FERMATA PER FARE BENZINA ED ACQUISTI NECESSARI ALIMENTARI E NESSUNO NEL BLOCCO TOTALE DELL’ITALIA SI è ACCORTO DI LEI ?

GIA’ UN’AUTOVETTURA IN QUELLE CONDIZIONI….PASSA INOSSERVATA…MA ROBA DA PAZZI..

EGRIGIA SIGNORA MINISTRO DEGLI INTERNI MA CHE DIAVOLO FA ?

DUE PESI E DUE MISURE  O I PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI VALGONO SOLO PER NOI ITALIANI E NON PER GLI STRANIERI ?

CIOE’, IO PER ANDAR A FAR SPESA DEVO DICHIARARE ANCHE IL COLORE DELLE MIE MUTANDINE E NON POSSO USCIRE DAL MIO COMUNE DI RESIDENZA NE’ DI CASA  E QUELLO GIRA LIBERAMENTE PER I C…I  SUOI SU TUTTO IL TERRIRIO ITALIANO ?

OKAY…DOVRA’ PUR FINIRE L’EMERGENZA…E FINIRA’…… 23032020

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renault4-4

ARTICOLO REDATTO DALLA TESTA GIORNALISTICA

Chi sostiene che le foto che fanno riferimento alle centinaia di macchine transitate a mezzanotte sullo stretto di Messina sono false è un depistatore oltre che un imbroglione. Ho fatto rintracciare una comitiva di francesi che su una Renault 4 hanno attraversato indisturbati l’Italia è ieri, verso mezzanotte, hanno attraversato lo Stretto di Messina. Li abbiamo fatti pedinare attraverso la Polizia Municipale di Messina, sezione giudiziaria e in seguito bloccati ad Acitrezza dai carabinieri e dalla polizia municipale locale, mentre cercavano di ricongiungersi con un’altra comitiva di francesi. Dopo il blocco li abbiamo fatti mettere subito in in quarantena”. A riferirlo è il Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca.

“Non solo a causa di certi inetti che sono al posto di comando – continua De Luca – ci stiamo infettando, ma in violazione delle leggi ci stanno anche avvelenando, facendo entrare chiunque in Sicilia, senza alcuna tracciabilità, per come previsto dalle ordinanze del Presidente della Regione Siciliana e dai DPCM.

Stasera – conclude il Sindaco Peloritano – attendo alle ore 20:00 il Presidente Musumeci al porto di Messina rada San Francesco, perché così le sue ordinanza sono carta igienica. Ribadisco che è inutile continuare a protestare dai Social network, occorre scendere in trincea e sporcarsi le mani.

Di seguito i dati che il Sindaco De Luca ha reperito per tramite della sezione giudiziaria della Polizia Municipale di Messina:

Autovettura Renault 4
Imbarcata sulla Caronte ore 00:20
Targa ER399JH
Distretto Francese 56
(localita VANNES – Francia)
Intestata a XXXXX XXXXX – nato a AURAY (Francia)
Il XX/XX/XXXX e residente a CARNAC (Francia) in Rue Du Po, 155
L’autovettura è stata revisionata l’ultima volta il 31/10/2019.
A bordo: 3 giovani, 2 maschi ed una donna, ed un cagnolino

 

TEMPO OTTIMO E ARIA PULITA….

AMBIENTE

TEMPO OTTIMO E ARIA PULITA….

È scontato quanto sciocco pensare che fermando milioni di veicoli, con motore a combustione, e bloccare milioni di italiani in casa non si sarebbero avuto evidenti ed immediati benefici ambientali, sia a livello di inquinamento atmosferico che nella qualità stessa dell’aria che respiriamo. È qui che si ritorna al solito dilemma, la diatriba di sempre. .. progresso o non progresso ? Che fare con la tecnologia inquinante del secolo scorso ? Più volte ho scritto che purtroppo aria sana ed acque pulite difficilmente le potremo avere se si continuerà a privilegiare il consumismo e le fasi evolutive tecnologiche necessarie e fondamentali per la vita di ogni giorno nel XXI secolo, difatti, come dimostrato in questi giorni noi esseri umani non possiamo più fare a meno delle tecnologie, che in alcuni casi sono …vitali. E allora che si fa ? È chiaro che il problema è complesso e per ridurre ed eliminare le fonti d’inquinamento dovremmo cercare di eliminare i combustibili fossili e cercare di sfruttare l’energia elettrica in tutti i sensi. Così nel prossimo futuro probabilmente riusciremo ad abbassare sensibilmente i livelli di CO2 nell’atmosfera e ad avere un’aria pulita e preservare l’ambiente circostante. Ad oggi, spiace dirlo a Greta e a tutti gli ambientalisti ma proprio non possiamo farne a meno di …”inquinare”… 23032020

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FOTO SATELLITE, Italia ai tempi del CORONAVIRUS – RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO tra febbraio e marzo

Animazione satellitare Copernicus-Sentinel -5P dal primo gennaio all’11 marzo.

AMBIENTE

19 marzo 2020
ore 8:56
di Lorenzo Badellino

Tassi di inquinamento rilevati dal satellite Copernicus-Sentinel-5P

EMERGENZA CORONAVIRUS, RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO AL NORD – E’ eloquente l’animazione del satellite Copernicus Sentinel-5P che riprende la concentrazione delle sostanze inquinanti dal primo di gennaio all’11 marzo sull’Italia. Si nota una drastica riduzione dello smog ed in particolare del diossido di azoto sui grandi centri urbani, soprattutto sulla Pianura Padana. Gli inquinanti sono rimasti molto elevati fino a febbraio, a causa di una persistente area di alta pressione che ha impedito il rimescolamento dell’aria e la dispersione degli inquinanti. Dopo le misure restrittive adottate dal governo per il Coronavirus e al conseguente brusco calo del traffico la situazione è andata vistosamente migliorando.

In Piemonte ad esempio, notoriamente una delle zone più inquinate della Pianura Padana a causa della sua posizione geografica, è proseguito il trend positivo in tutte le stazioni di rilevamento di particolato fine dell’Arpa. Da più di dieci giorni infatti nessuna di queste ha superato la soglia dei 50ug/m3 relativa al PM10.

 

E GIÀ…ORA È TROPPO TARDI…!

BUS SPAGNOLO

E GIÀ…ORA È TROPPO TARDI…!

Altra situazione drammatica in Spagna, gli ospedali di Madrid sono al collasso, ospedali saturi di pazienti e molti di loro sono addirittura ricoverati nei corridoi e sistemati nelle brandine, mentre tanti altri sono seduti sul pavimento nell’attesa di essere visitati. Altra storia allucinante sono i numeri dei morti, incredibilmente arrivati a 2.182 unità in poco meno di una settimana, dato estremamente preoccupante e allarmante che ci induce a pensare che nei prossimi giorni i deceduti potrebbero arrivare a numeri inimmaginabili e terrificanti. Questa è la dimostrazione che il coronavirus non è il semplice virus influenzale come quelli conosciuti sino ad oggi, raccontato, sottovalutato e ignorato da buona parte del mondo politico e da tutta la comunità scientifica Italiana. Come non dimentico le inutili e le poco opportune ironie contro di noi nel periodo di diffusione del contagio in Italia. Ora… Madrid e la Spagna pagano per le loro colpe e stupidità, e ne pagano un prezzo salatissimo, tuttavia stiamo attenti e si sia spettatori silenziosi, perché oggi tocca a noi e la Spagna a soffrire e morire ma domani, tra pochi giorni, sono certo che vedremo sia la Francia che la Germania sprofondare nelle sabbie mobili virali del coronavirus e assisteremo ad un crescendo esponenziale del contagio e di vittime negli altri stati europei, nord americani e asiatici in particolare. L’unica cosa che riscontro ancora oggi è la tanta superficialità e diffidenza verso il virus, non ho capito perché le diverse comunità scientifiche hanno continuato a negare la pericolosità del virus sebbene in Cina c’era già uno scenario da incubo vivente di tipo…”infernale”…con tanti morti e il confinamento di ben 60 milioni di individui. Direi che le responsabilità del disastro europeo, e forse mondiale, è da addebitare solamente all’incapacità di prendere le giuste contromisure alla diffusione, forse … almeno io penso che sia così…, non abbiano voluto bloccare il tutto per …”non offendere” il … PIL… In effetti poi…cosa conta la vita di un “inutile vecchio” al cospetto dei notevoli interessi politici ed economici ? Non dimentico il messaggio lanciato un anno fa dopo le elezioni politiche in Italia, i potenti dell’Europa ci rimproverarono di non aver votato secondo i desideri dei mercati ed ora, chiedo : ma le “morti dei vecchi in Europa” vanno nella direzione dei mercati visto che le borse che muovono azioni e soldi “sono vive” ?    23032020

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Coronavirus: oltre 2.000 morti in Spagna

+462 in 24 ore a quota 2.182. I contagiati sono 33.089

© ANSA/EPA

BUS SPAGNOLO

Redazione ANSAROMA

23 marzo 2020   11:54  NEWS

 

(ANSA) – ROMA, 23 MAR – Aumenta ancora il numero di contagi e vittime da coronavirus in Spagna. Lo riferisce El Pais nel suo ultimo aggiornamento: sono almeno 33.089 in totale, dei quali 2.355 in terapia intensiva. I morti sono 2.182, con un incremento di 462 unità nelle ultime 24 ore.
 

TESTA…ITALIANA… ?

ROMA OMICIDIO

TESTA…ITALIANA… ?

Efferato omicidio di un madre nella città di Roma, autore del tragico delitto, con annessa” decapitazione”, è il figlio 20enne. Ovviamente, vista l’età del…”minore”…non sono stati divulgati il nome e cognome del giovane, né ci è stata indicata la sua origine, se Italiana o ….straniera,.. il quotidiano, nel pieno rispetto… “dell’età minorile” dell’omicida… se n’è guardato bene dal farlo. Chissà perché ? Forse per una meta questione di ….stile… perché evidentemente fa male scrivere che un giovane Italiano di 20 anni ha ucciso la madre Italiana di 46 anni e dopo averla uccisa le ha staccato la testa italiana alla madre Italiana ? Oppure non è così ? Però, pensandoci bene, perché quando si tratta di un crimine il cui autore certo è un italiano ci raccontano anche del colore delle mutandine e qui non si riesce a sapere neanche il nome del criminale, singolare…nome misteriosamente scomparso da tutti i media. Mistero della sinistra… comunicazione…! 22032020

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Omicidio a Roma, 20enne decapita la madre

La sorella fugge alla follia omicida del fratello e riesce a dare l’allarme

ROMA OMICIDIO

Roma, 22 marzo 2020 – L’ha colpita con un coltello alla gola. Una, due volte. E poi ancora, fino a decapitarla. Roma si sveglia scossa da un brutale omicido, avvenuto la scorsa notte alla periferia della Capitale. Un ragazzo di 20 anni ha ucciso la madre 46enne al culmine di una lite. All’origine della drammatica discussione, non si esclude ci siano motivi legati alla separazione dei genitori. Il ragazzo è stato fermato, sono  in corso accertamenti per chiarire se abbia problemi psichici e se sia in cura.

L’omicidio

La furia del giovane si è consumata nell’appartamente di via James Joyce, in zona Laurentino 38. La lite è degenerata, il 20enne ha accoltellato la madre ripetutamente alla gola, decapitandola. La sorella di 15 anni ha provato a fermarlo, ma è stata costretta a fuggire quando lui  – dopo aver portato a termine l’omicidio – si è scagliato contro di lei. La ragazzina ha trovato rifugio da vicini, da dove è riuscita a chiamare il 112. Giunti sul posto, i carabinieri hanno trovato il ragazzo ancora in casa. La porta era chiusa dall’interno, il giovane l’ha aperta con indosso i vestiti ancora sporchi di sangue. Ritrovato e sequestrato anche il coltello con cui ha ucciso la madre. La sorella, a quanto si apprende, avrebbe riportato ferite lievi.

 

 

CALABRISELLA MIA….

epa08313276 Shoppers queue outside a supermarket in south London, Britain, 22 March 2020. Pensioners and vulnerable people has been struggling to buy their essential shopping due to unprecedented demand of Britons flocking to the supermarkets and panic buying due to the spread of the Coronavirus.  EPA/FACUNDO ARRIZABALAGA

CALABRISELLA MIA….

Povera Calabria, la terra del bergamotto, del peperoncino e dello stretto di Reggio C., di Scilla e Cariddi e dei famosi bronzi di Riace e di tante eccellenze alimentari è ….chiusa, sì  è stato appena diffuso il provvedimento regionale di chiusura dei confini, quindi non ci si arriva più dalla Sicilia né dalla Basilicata e Campania né si potrà uscire. Purtroppo il provvedimento si è reso necessario al fine di contrastare l’arrivo indiscriminato di gente che scappa dal nord del paese, credo che abbia ben ha fatto la presidente Jole Santelli a chiudere i confini della sua regione, anche se è un po’ tardiva la decisione, avrebbe dovuta farlo la settimana scorsa, vabbè …oramai è andata. La situazione ospedaliera in Calabria ricevuta in “dono” dal vecchio presidente della sinistra, Mario Olivieri, è un disastro, locali in alcuni casi anche fatiscenti e sicuramente non è propriamente adatta a ricevere le probabili migliaia di contagiati che si riverseranno né  ad assistere un numero elevato di malati in terapia intensiva o sub-intensiva. Il punto drammatico che testimonia l’incapacità del governo nazionale attuale è che nonostante gli avvisi e gli allarmi lanciati dai vari presidenti di regione del meridione si è permesso alle persone, che lavorano o studiano nel nord, di fare clamorosamente marcia indietro e tornare nei luoghi d’origine e ciò non contribuisce alla causa del concetto preventivo di cercare di limitare i contagi. Ho avuto modo di visionare diversi video e ascoltare tanti messaggi audio di calabresi, conosco molto bene la regione in tutti i suoi aspetti, a volte contraddittori, e francamente temo che se il contagio arriverà lì come in Lombardia sarà un…”bagno di sangue”, e per questo si dovranno ringraziare tutte le precedenti amministrazioni regionali, gli amici degli amici e ovviamente …gli elettori degli amici… degli amici, …“a buon intenditor poche parole”… . No, purtroppo la realtà è spaventosa, la sanità calabra  non è assolutamente in grado ad affrontare l’emergenza coronavirus con gli attuali mezzi, raccomando e invito tutti i calabresi a restarsene chiusi in casa ed andare… in “letargo “ …come gli orsi, ne va della vita dei vostri cari e propria…ricordatelo e ai giovani obbligateli a restare in casa. 22032020

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Coronavirus, diretta: chiusa la Calabria: vietato entrare e uscire. L’Europa supera i 150mila casi

epa08313276 Shoppers queue outside a supermarket in south London, Britain, 22 March 2020. Pensioners and vulnerable people has been struggling to buy their essential shopping due to unprecedented demand of Britons flocking to the supermarkets and panic buying due to the spread of the Coronavirus.  EPA/FACUNDO ARRIZABALAGA

Domenica 22 Marzo 2020

 

Coronavirus, mentre in Italia i casi sono aumentati di oltre quattromila in poche ore, portando a quota 53.578, gli Stati Uniti con 25.493 superano la Spagna e diventano il terzo Paese per numero di contagiati, dopo Cina e Italia. Nel giro di 24 ore sono stati registrati circa 8.000 nuovi casi. Il numero di morti è di 307. Sono più di 150mila i casi di coronavirus ufficialmente diagnosticati in Europa, secondo un conteggio della Afp.

APPROFONDIMENTI

Coronavirus, riabilitate le auto: azzerato il traffico, ma l’inquinamento aumenta
Coronavirus, Conte: «Chiuse fino al 3 aprile le attività produttive non necessarie. Aperti alimentari, farmacie, edicole, Poste, banche e tabaccherie»

Svizzera supera i settemila casi. I casi di coronavirus registrati in Svizzera sono saliti a 7014. Nelle ultime 24 ore sono stati segnalati oltre 2000 nuovi contagi, secondo l’ultimo bilancio dell’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp). I decessi legati al Covid-19 sono 60, 17 in più di ieri. In Ticino si registrano 939 contagi, 37 decessi (15 in più rispetto a ieri), si legge sulla pagina internet ticinese. Tutti i cantoni e il Liechtenstein sono interessati dalla malattia. I più colpiti sono il Ticino, con un’incidenza di 263,5 casi ogni 100.000 abitanti, davanti a Vaud (205,8) e Basilea Città (203,8). Gli adulti sono molto più spesso infettati rispetto ai bambini. L’infezione colpisce sia le donne che gli uomini, ma gli uomini sono più sovente malati a partire dai 60 anni. Da 0 a 100 anni, tutte le fasce di età sono interessate.

Santelli chiude la Calabria. «Ho appena firmato una ordinanza che prevede, con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020, il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale. Si potrà entrare o uscire dalla Calabria solo per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative legate all’offerta di servizi essenziali oppure per gravi motivi di salute. Ai trasgressori si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni». Lo rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Task force di 7923 medici. Sono state 7923 le persone che hanno aderito all’appello per una task force di 300 medici che aiuteranno gli ospedali più colpiti dall’emergenza coronavirus. È il dato definitivo della “chiamata” che si è chiusa ieri alle 20. Al via l’esame delle candidature. I primi medici potrebbero essere operativi già domani, in Lombardia e a Piacenza. L’appello era stato lanciato dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia. «Ringraziamo tutti i medici che, su base volontaria, hanno aderito all’iniziativa», si legge sul sito della Protezione civile.

Positivo il sindaco di Cremona Galimberti. Il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, è positivo al coronavirus e in quarantena. Lo annuncia lui stesso su Facebook. «Ho febbre e un pò di tosse e raffreddore, ma non ho problemi respiratori e spero di non averne anche nei prossimi giorni. Devo tenermi monitorato e rallentare i ritmi perché non sono in forma, ma continuo a lavorare dalla nostra casa, in quarantena, per la città, in contatto con la squadra della Giunta e del Comune che ringrazio infinitamente, con le altre Istituzioni, con Governo, Regione e gli altri sindaci» ha scritto.

Aiuti russi in Italia. Le forze aerospaziali russe hanno completato la formazione del contingente necessario per trasportare in Italia otto brigate mobili di medici militari, veicoli speciali per la disinfezione e altre attrezzature mediche, così come annunciato dal presidente russo Vladimir Putin al premier Giuseppe Conte. Lo riporta il ministero della Difesa russo in una nota. Si tratta di 9 velivoli da trasporto IL-76, che decolleranno a breve. I dettagli dell’operazione sono stati discussi per telefono tra il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, e quello italiano, Lorenzo Guerini.

Gb, oltre cinquemila contagi: il numero dei casi di contagio da coronavirus nel Regno Unito ha superato la soglia delle 5.000 unità a quota 5.067: lo riporta l’ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University. I bilancio dei morti è salito a quota 233 ed i guariti sono 65.

Francia vota lo stato d’emergenza sanitario. Per rispondere allo tsunami economico e all’emergenza sanitaria causati dal coronavirus, il Parlamento francese si riunirà di nuovo oggi in numero ridotto dopo che nella notte i deputati dell’Assemblea nazionale hanno votato il progetto di legge d’emergenza per affrontare l’epidemia. Il testo stabilisce in particolare lo stato d’emergenza sanitaria che consente di limitare le libertà pubbliche per due mesi. Autorizza inoltre il governo a prendere una serie di misure a sostegno delle imprese e ad agire per rinviare il secondo turno delle elezioni comunali. Rimangono tuttavia disaccordi con il Senato, che i parlamentari delle due camere cercheranno di appianare stamattina prima di riesaminare il testo. Nella sua versione modificata dall’Assemblea, il disegno di legge prevede anche di inasprire le sanzioni per i francesi che non rispettino il confinamento: una multa di 135 euro in caso di violazione delle norme; 1.500 euro in caso di recidiva «in 15 giorni»; nel caso di «quattro violazioni entro 30 giorni» sarà un reato «punibile con una multa di 3.700 euro e un massimo di sei mesi di carcere».

 

L’EUROPA DELLE BANANE..!

POLONIA

L’EUROPA DELLE BANANE..!

Repubblica Ceca, Polonia, Germania e Europa tutta, incredibilmente si mettono di traverso e ostacolano la consegna del prezioso materiale sanitario all’Italia utile a salvare la vita del nostro personale medico, materiale acquistato da noi e già pagato. E perché mai in un momento così drammatico dove tutti e nessuno escluso dovrebbero dare esempi e gesti di solidarietà, contrariamente si intravedono solo gli egoismi nazionali smentendo clamorosamente l’unità europea ? È notizia di pochi minuti fa che la Germania ha predisposto un piano di finanziamenti per oltre 800 miliardi di euro, la ritengono somma necessaria per affrontare la crisi economica dovuta al coronavirus, epidemia che porterà nel paese una prevedibile recessione e disoccupazione. Gli spagnoli ne mettono 550, i francesi al momento non si sono esposti ma si parla di oltre 600 miliardi, i britannici sono sulla stessa cifra dei tedeschi e noi italiani invece ne spenderemo solo…la miseria di 25 miliardi… È davvero curioso raffrontare i nostri ridicoli 25 alle considerevoli somme degli altri paesi, queste differenze abissali servono per capire sino in fondo quale sia il motivo per non restare più in Europa ed uscirne. Se la commissione europea avesse emesso dei bond per finanziare i vari paesi allora sarebbe stato logico…. è giusto restarci dentro ma non è così purtroppo. Quindi è come penso io, vige la regola “dell’ognuno per sé e Dio per tutti”.. credo proprio che questa Europa non serva a niente, anzi, aggiungo che è servita solo ai francesi e tedeschi per affamarci e rubarci tutte le aziende. Inutile che il “bibitaro estero” ci appaia in TV sorridente e rassicurante a raccontarci balle colorate, le mascherine non ci sono, l’ossigeno per i malati manca, l’alcool è introvabile e pare più prezioso dell’oro, i morti sono quasi 5mila e il governo ci racconta… che tutto va bene. Roba da non credere, siamo nel baratro in tutti i sensi e dobbiamo anche chiedere il permesso all’Europa se possiamo salvare le vite dei nostri medici ed infermieri ? Stop Europa, non voglio più star dentro un’organizzazione di stampo mafioso dove non c’è rispetto per noi italiani. Dobbiamo uscirne presto e subito. ITALIAEXIT… ora è imperativo.

22032020…by… manliominicucci.myblog.it

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Coronavirus, le mascherine destinate a Roma e al Lazio bloccate in Polonia

POLONIA

Oltre 23 mila dispositivi sottratti alla dogana. La Regione: “Fatto gravissimo, subito contattato il ministero degli Esteri”

Le tanto agognate mascherine per medici e infermieri diventano un caso diplomatico. Oltre 23 mila dispositivi destinati agli ospedali di Roma e del Lazio sono stati bloccati e requisiti alla dogana in Polonia. Per l’assessore alla Sanità della Pisana, Alessio D’amato, “si tratta di un fatto di gravità inaudita”. La Regione ha immediatamente contattato la Protezione civile nazionale e poi il ministero degli Esteri.

Le mascherine, infatti, servono subito. I sanitari le chiedono a gran voce da giorni e il Lazio ha fatto di tutto per acquistarle, mettendosi direttamente in contatto con ogni produttore possibile in Italia, in Europa e nel resto del mondo. Ora, però, una partita di maschere modello Ffp2 è bloccata in Polonia: “I dispositivi sono stati sottratti indebitamente – riprende D’Amato – vengano restituiti ai nostri ospedali. Ringrazio l’Ambasciata d’Italia in Polonia e la Farnesina per l’immediato interessamento”. Ora si attendono buone notizie dai diplomatici.

 

IDIOZIA CERCATA O …VOLUTA ?

IENE 30012020

IDIOZIA CERCATA O …VOLUTA ?

Oggi ne abbiamo persi altri 793, vite umane andate nell’assoluto silenzio e senza il conforto dei propri cari, sì, l’ho già scritto e lo scriverò ogni qualvolta un essere umano spira e perde la vita senza il conforto di un caro, e come potete constatare il mio umore oggi è nerissimo, sono incazzato nero perché andando avanti di questo passo e con questi numeri non ho idea di dove si possa arrivare. In un giorno solo quasi 800 persone, son proprio tantissimi, non voglio neanche immaginare il dolore e la disperazione di 800 famiglie, distrutte dalla perdita dei loro cari, cittadini italiani che piangono i loro defunti unitamente alle altre vittime di ieri che portano ad un totale di 4.825 deceduti, è una cosa incredibile, mai avrei immaginato una catastrofe del genere, ma anche in questa situazioni di profondo dolore riscontro la stupidità e l’idiozia di tanti, in particolar modo nelle istruzioni sanitarie nazionali e nel nostro “incapacissimo governo”. Io ne ho scritti di articoli e lanciato decine di allarmi sul pericolo epidemia ma sono stato debitamente ignorato e volutamente non ascoltato, va bene poi in fondo a pensarci non sono un assiduo frequentatore dei salotti televisivi né posso dire di essere un radical chic, né un presentatore, né un uomo di televisione, ma semplicemente un uomo che osserva il mondo e i fatti, li valuta, ci riflette e poi scrive. Quello postato è il video della trasmissione delle Iene di Italia 1 della puntata, l’ultima, andata in onda il …”30 Gennaio 2020”. I contenuti, anche se in chiave di lettura soft, sono eloquenti, si parla di centinaia di morti nella Cina epidemica e della paura di una probabile diffusione e del pericolo che possa allargarsi e contagiare anche l’estero, tant’è vero che alcuni italiani, lì per lavoro, rientrano in Italia accompagnati, ripresi ed intervistati da una “Iena”. Ora, riflettiamo sull’intervista dei lavoratori intenti a rientrare in patria, ma a nessuno, oltre me, al 30 di gennaio u.s. è balenata l’idea terrificante che il virus potesse arrivare da noi ? E il ministero della Salute e il governo tutto, perché non hanno preso le necessarie precauzioni e hanno atteso invece ben 42 giorni per attivare le drastiche e necessarie limitazioni al contatto umano al fine di evitare il propagarsi del contagio ? Io non posso accettare e restare in silenzio dinanzi a 4.825 decessi che forse, se si fosse agito prima, con tanta responsabilità e capacità di valutazione, e senza slogan anti razzisti, forse…tanti si sarebbero salvati…forse. Troppo banale addebitare le morti di 4.825 persone “alla comorbidità”, perché se il virus non fosse stato presente e diffuso in Italia come lo è ora, tante persone, pur avendo anche altre patologie importanti, non sarebbero ….decedute. L’esempio più calzante è questo : Ipotizziamo che domattina qualcuno perisca in un incidente stradale… in definitiva lui muore di incidente …e non per le patologie pregresse…quindi se il tizio non resta vittima dell’incidente continua a vivere…punto. O …no ? Basta con le prese in giro, i nostri governanti sono dei vari incapaci e tutta la loro fragilità e bugie le avverto ogni giorno alle ore …18. 21032020

……by… manliominicucci.myblog.it

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Coronavirus: “Noi italiani, bloccati a Wuhan senza notizie dalle autorità” | VIDEO

IENE 30012020

Iene.it, che sta seguendo in tempo reale l’emergenza coronavirus in Cina, raccoglie la testimonianza di Paolo, uno dei circa 70 italiani bloccati a Wuhan, da dove il virus è diffuso e sta facendo strage. “Da dieci lunghi giorni siamo qua senza notizie certe dal consolato”. Intanto la Farnesina, rispetto al volo di rientro in attesa a FiumIcino, spiega: “Possibili ritardi, attendiamo l’ok delle autorità cinesi”

“Noi italiani a Wuhan non abbiamo nessuna notizia certa di un aereo partito da Fiumicino per riportarci in patria. Nessuna notizia ufficiale dal consolato italiano. Stamattina ha iniziato a squillarmi il telefono molto presto, sin dalle 3-4. Parenti e amici mi chiedevano se fossero veritiere le notizie di questo volo … Ci fa molto piacere, perché sono già dieci giorni che siamo qua senza sapere come andrà a finire questa avventura, questa brutta avventura … ”

Paolo è uno dei circa settanta italiani bloccati a Wuhan, in Cina, da dove è partita l’epidemia mortale da coronavirus. Una città spettrale, che oggi conta oltre l’80% dei circa 170 morti registrati in tutto il paese asiatico. E proprio a Wuhan, una città completamente isolata dal resto del mondo, arriva la voce di Paolo, in attesa trepidante di poter tornare a casa.Una voce registrata nella giornata di mercoledì, alle 22.56 ora italiana.

GUARDA LE INCREDIBILI FOTO DELLA CITTÀ SPETTRALE DI WUHAN

La città spettrale di Wuhan, in Cina

Paolo, che ha sentito altri connazionali in attesa di partire, aggiunge che l’ambasciata li ha contattati spiegando che il rientro è in corso e chiedendo loro di compilare i moduli per esprimere in modo chiaro l’intenzione di lasciare il paese. Paolo ha registrato questo video per noi ieri alle 22.56, ora italiana.

Pochi minuti fa Stefano Verrecchia, capo dell’unità di crisi della Farnesina, ha spiegato: ” Qualche ritardo nei rimpatri ci può essere, come avvenuto anche per la Francia, ma stiamo facendo tutto il possibile. Dei 70 italiani nella zona di Wuhan una sessantina ha scelto di rientrare “.

“Una quindicina deve ancora decidere cosa fare perché sono persone con un matrimonio misto – ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa -. Per tutti loro vale la situazione dell’asintomatologia. Sono originari del Lazio, Abruzzo, Piemonte, Veneto, Campania, Puglia, Molise e Lombardia. Il loro arrivo era già stato pianificato ed è questione di poche ore. Già ora risultano non infetti. È evidente che per la loro tutela e anche per la nostra saranno fatti gli accertamenti del caso. Mi sento di tranquillizzare tutti. L’Italia resta il paese in Europa dove non c’è alcun caso, abbiamo un sistema di controlli che nessun altro ha predisposto così rapidamente. Tutti i giorni c’è una task force e il Ministro è stato sempre presente”.

Ora dopo ora, intanto, si aggiorna la contabilità dell’epidemia globale. I morti sono 170, tutti in Cina (la maggior parte ovviamente nella provincia di Hubei, quella della città di Wuhan). Alle ore 12 del 30 gennaio si registrano 7783 casi confermati, di cui 7678 in Cina, a cui si aggiungono oltre 12mila casi sospetti. L’emergenza è sbarcata anche in Europa: ci sono 5 casi in Francia, 4 in Germania e 1 in Finlandia. Paura anche nel nostro Paese: al momento si parla di due casi sospetti, in isolamento, su una nave della Costa Crociere con a bordo 6000 passeggeri e bloccata nel porto di Civitavecchia. Accanto a questi, altri due cittadini cinesi sono in osservazione allo Spallanzani di Roma.

Iene.it sta seguendo in tempo reale l’evolversi dell’emergenza coronavirus, che dalla Cina si sta diffondendo nel resto del mondo. Nella prima puntata della nostra inchiesta abbiamo raccolto la testimonianza di Nicoletta e Francesca, mamma e figlia trevigiane che da 20 anni vivono a Pechino.

“La zona di Sanlitun, il distretto dei ristoranti di lusso, degli uffici e della vita notturna, è incredibilmente deserta. I marciapiedi e i lunghi viali di solito trafficatissimi sono vuoti: la città è spettrale. Le pochissime persone che si incrociano per strada indossano tutte le mascherine di protezione. Le farmacie di Pechino e i negozi hanno terminato le scorte di disinfettanti ”, ha spiegato mamma Nicoletta.

Nella seconda puntata della nostra inchiesta, abbiamo mostrato gli incredibili dati di un rapporto, l’indice di sicurezza sanitaria globale 2019, che risponde a questa delicatissima domanda: l’Italia è davvero in grado di affrontare l’epidemia da coronavirus? E quello che emerge dal rapporto, che puoi leggere cliccando qui, è sconsolante: il nostro punteggio complessivo è di 56,2 punti e ci colloca diciottesimi in Europa (su 28 membri) e 31esimi nel mondo (su un totale di 195 paesi monitorati) .

Iene.it continuerà a seguire quotidianamente l’emergenza mondiale da coronavirus cinese, con contributi esclusivi e testimonianze sulla pandemia.