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DELINQUENTI IN GIALLO O IN PAPILLON ?

DELINQUENTI IN GIALLO O IN PAPILLON ?

Sabato di duro lavoro per i francesi e in particolar modo per i parigini, la città è in movimento, da una parte ci  sono i suoi cittadini spinti “ dai moti rivoluzionari ottocenteschi” a protestare e combattere al fine di ottenere il sacrosanto diritto ad una qualità di vita decorosa e dignitosa, dall’altra ci sono le forze di polizia, i governanti, i radical chic francesi e ovviamente tutti i lobbisti pro Macron. Ampio teatro ma a ….posti esauriti, infatti, il teatro “Parigi di oggi” è una recitazione a soggetto il cui palcoscenico vede recitare due attori che devono essere visti da angolature diverse per meglio comprenderne il pensiero filosofico della questione e ovviamente il mio. Il primo, il popolo ribelle, viene considerato un delinquente da Macron e dai suoi amici in quanto con le sue azioni, in alcuni casi  anche violente, mette a rischio la sicurezza  e l’integrità dello stato. Il secondo attore, è particolare, loro rappresentano quanto di meglio ci sia nella forza del potere e nella capacità di usarlo però, loro…si preoccupano della “integrità e sicurezza del popolo tutto”. Ora, riflettiamo sulle posizioni dei due attori, il primo, “i Gilet Gialli”  chiedono di essere protetti e garantiti e che vogliono…solamente poter vivere e mangiare, non mi sembrano richieste strane ma vengono considerati delinquenti proprio per le loro…. richieste. Il secondo dice di proteggerlo il popolo e di lavorare per lui…ma non lo fa… e lo tiene stretto, da anni, nella morsa della povertà e non si smuove di un centimetro dalle sue posizioni. Quindi, a seconda dei punti di vista i “Gilet Gialli” sono dei coraggiosi ed eroi nel combattere le ingiustizie sociali e la povertà, mentre peri poteri forti e governanti i “Gilet Gialli” non sono altro che dei delinquenti che la Francia punirà severamente. Giunti a questo punto mi chiedo chi realmente sia il delinquente, negare dei diritti basilari come il vitto, l’alloggio, l’assistenza medica, istruzione e lavoro sono obblighi della forze politiche governative, e se non ci riesce ci si dimette e non si comprime e si pesta il popolo come dei semi nel mortaio, perché alla fine il “ il pestatore salta”. Siamo alle solite banalità, orami nel mondo europeo non è più tollerata la protesta né la difesa della propria terra e chi lo fa è un delinquente quando va bene, oppure un razzista o peggio un fascista. Atro che Europa, qui mi sembra di stare in un continente schiavizzato al servizio di nuovi regnanti…ed io non ci sto, al contrario sto con gli amici francesi perché i delinquenti, se ce ne sono, non sono sicuramente loro.

12012019 …by…manliominicucci.myblog.it

 

Gilet gialli, scontri a Parigi. Lacrimogeni sugli Champs Elysées

Schierati anche 14 veicoli corazzati. Due feriti gravi a Parigi. Il corteo principale a Bourges. Tensioni a Bordeaux.

 © AP

Scontri sugli Champs-Elysées (Lapresse)

Parigi, 12 gennaio 2019 –  I ‘gilet gialli’ tornano in piazza oggi per l’atto nono di protesta contro il governo. Nel primo pomeriggio si sono registrati i primi scontri e lacrimogeni sugli Champs-Elysees. I manifestanti, diverse centinaia, hanno tentato come in passato di forzare le barriere in direzione della avenue Friedland, che parte dalla place de l’Etoile all’Arco di Trionfo. La polizia ha risposto con il lancio di lacrimogeni, utilizzati anche quando gli attivisti sono giunti a ‘L’Etoile’. Secondo Le Parisienne ci sarebbero 24 feriti a Parigi, di cui due sono in gravi condizioni. Ma la situazione nella capitale è meno tesa delle precedenti manifestazioni, anche grazie a un servizio d’ordine tra i gilet gialli. A Parigi ci sono 8mila dei 84mila gilet jaunesscesi in piazza oggi in tutta la Francia. Tensioni maggiori invece a Bordeaux, dove ancora in serata c’è stata una vera e propria guerriglia con la polizia al termine del corteo di circa 5.000 persone. Occhi puntati anche su Bourges, nel centro del paese, dove 5.000 gilet gialli sfilano nel centro città, nonostante il divieto della prefettura. E’ qui che gli attivisti hanno deciso di ‘spostare’ l’evento principale della protesta odierna. Il ministero dell’Interno teme che alla fine i manifestanti saranno di più, rispetto alla settimana scorsa, e più agguerriti. Sabato scorso sono scese in piazza 3.500 persone a Parigi, 5 mila a Bordeaux e 50 mila in tutta la Francia.

Le forze dell’ordine francesi hanno fermato 244 manifestanti in tutta la Francia. Nella capitale 74 sono in custodia cautelare e 156 sono i fermati, lo comunica il ministero dell’Interno.

UN SERVIZIO D’ORDINE – Nella manifestazione di Parigi di oggi ha fatto la sua prima apparizione tra i gilet gialli un servizio d’ordine che ha concordato l’itinerario del corteo con la polizia e lo ha fatto rispettare evitando parte dei disordini dei giorni passati. I membri del servizio d’ordine avevano una fascia bianca al braccio.

BOURGES – La tensione è altissima a Bourges. Alle porte della città 5 persone sono state fermate in un’auto: nel cofano c’erano, diverse armi improprie e il conducente era ubriaco e sotto l’effetto di stupefacenti. In totale sono 18 i fermati, in una città dove la prefettura aveva comunque vietato, per prevenzione, qualsiasi manifestazione nel centro storico della città, autorizzandone una nella vicina piazza Se’raucourt. Musei, giardini, biblioteche e il Municipio sono stati chiusi, mentre i commercianti hanno deciso di rimanere aperti.

Milano, i ‘ghisa’ protestano insossando i Gilet gialli

MESSAGGIO A DI MAIO – Secondo Paul Marra, uno degli esponenti di spicco del movimento, la lettera di supporto del vicepremier italiano “sembra che sia più una manovra politica per sistemare qualche conto in sospeso tra governi” piuttosto che un’azione dettata “da un cuore ‘Gilet giallo'”. Onestamente, rileva il leader marsigliese del movimento, “non siamo in contatto con organizzazioni in Italia”. Le dichiarazioni di sostegno dei 5 stelle, comunque, per Marra “sono positive ma in questa fase non abbiamo bisogno di alleanze o di sostegni. Non siamo ancora maturi”.

Quanto al futuro, “I Gilet gialli ora devono strutturarsi – dice Marra – I francesi non chiedono più al movimento di scendere in piazza, di manifestare o di occupare le piazze ogni settimana. Il popolo chiede al movimento di strutturarsi”.

L’INCAPACITA’ DI SAPER PREVEDERE…

 L’INCAPACITA’ DI NON SAPER PREVEDERE…
Già, sono anni che lo vado predicando, a quanto pare nel deserto, urlo ma resto inascoltato da tutti gli operatori economici, economisti e governi vari, eppure, se andate a ritroso dei passati anni, attraverso i miei post pubblicati, già dal 2015 e successivi, prevedevo per gli anni 2019/2020 l’inizio di una nuova crisi economica in tutto il territorio europeo da far paura, un probabile ritorno ad un altro periodo cupo e di crisi stile 2008. Niente ..niente da fare, la famigerata commissione europea è ferma ancora sulle sue stupide convinzioni e illogiche politiche economiche del risparmio . L’austerità non paga, non fa crescere il PIL e non produce ricchezza…..ma solo inutile povertà, infatti a conferma di tutte le mie previsioni, oggi l’ISTAT ha diffuso i dati del mese di novembre 2018, un disastro, specie nel comparto autoveicoli, con evidente rammarico e paradosso su quanto avevo previsto e scritto, mentre nel contempo, e…attenzione a questo dato, in aumento le spese per i farmaci e gli alimenti. Sì, questo vuol dire che il nostro paese non ha più una capacità produttiva e industriale come anni addietro, poco lavoro, ci stiamo ammalando velocemente e mangiamo un po’ di più… quindi ora spendiamo più soldi per curarci e per alimentarci. La fine che farà l’unione europea sarà quella della Grecia, un paese che oramai non esiste più, è di proprietà degli investitori e capitalisti stranieri. Che pena mi fanno tutti questi incompetenti e dilettanti allo sbaraglio, messi lì a governare e nei posti che contano. Andiamo ancora a scoprire altre “magie”, sempre nel 2015 avevo previsto che la Germania nel volgere di 5 anni sarebbe entrata in una grave crisi economica della quale difficilmente ne uscirà in tempi brevi e se ci riuscirà sarà solo se a Maggio 2019 ci sarà a Bruxelles un governo cosiddetto “populista”, che spazzerà via l’austerità e promuoverà lo sviluppo industriale specie nel settore automobilistico. L’economia tedesca perde colpi e lo fa anche in modo preoccupante, tra l’altro non la vedo pronta ad affrontare i mercati con i costi che si ritrovano i suoi prodotti, ma chi vuoi che si compri un auto da 56/60 mila euro e la mantenga. Fine del sogno a 4 ruote, e fine prematura, secondo me, del diesel, non siamo ancora pronti per il motore elettrico e noi europei ne pagheremo le conseguenze. Ho la netta impressione che tutti vogliano fare i radical chic ma senza …soldi…sveglia Europa, solo in Italia ci sono 6 milioni di poveri e in Francia c’è già la rivoluzione…. Noi se restiamo agganciati alla motrice tedesca, che ora sbanda, francamente vedo niente di buono all’orizzonte ..però, giusto per farlo sapere, lontano dai media e nel profondo..buio.. dell’informazione, tedeschi e francesi firmano accordi economici sottobanco, ma che tipo di accordi ? In ultimo, ma che razza di unione è questa ? 11012019

…by…manliominicucci.myblog.it

Crolla la produzione industriale, -2,6%. Italia come i big Ue: “Rischio recessione”

Istat, per il settore delle automobili negativo bilancio 11 mesi 2018, calo del 5,1%

La produzione industriale ingrana la retromarcia nei maggiori Paesi europei, pesando come un macigno sull’andamento dell’economia. Il dato italiano, che mostra a novembre 2018 un calo del 2,6% su base annua e dell’1,6% su ottobre, è solo l’ultimo dopo quelli altrettanto negativi di Germania e Francia, tanto da lasciare presagire una possibile recessione in tutta Europa. Dati negativi oggi anche in Spagna e in Gran Bretagna.

I dati italiani – Crolla a novembre 2018 la produzione nel settore auto. Secondo i dati Istat, l’indice corretto per gli effetti di calendario ha registrato un calo del 19,4% su base annuale, cioè nel confronto con novembre 2017, e dell’8,6% su base mensile, ovvero nel confronto con ottobre 2018. Il dato conferma, ma con un ulteriore peggioramento, l’andamento di ottobre, quando era stato registrato un calo tendenziale del 14%. Nella media degli 11 mesi 2018, la produzione è diminuita del 5,1%.

La produzione industriale italiana a novembre  scorso è diminuita dell’1,6% rispetto ad ottobre e del 2,6% rispetto a novembre 2017. Nei primi undici mesi del 2018 la produzione industriale italiana è cresciuta dell’1,2% rispetto all’anno precedente. Lo comunica l’Istat in base alle stime sulla produzione di novembre, aggiungendo che, nella media del trimestre settembre-novembre 2018, il livello della produzione registra una flessione dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti.

“Mi attendevo e temevo un dato negativo della produzione industriale: già i dati per alcuni partner europei erano stati anticipati, ed era difficile che anche per l’Italia non fosse di segno negativo”, afferma il premier Giuseppe Conte. “Ma ancor di più è importante aver anticipato prima e compreso che sarebbe stata questa la ragionevole evoluzione del trend economico e ancora per questo è stato ancor più importante intervenire con quella manovra economica nel segno della crescita e dello sviluppo sociale”.

Secondo il ministo degli Interni e vicepremier, Matteo Salvini, l’Italia è preparata all’eventualità di una nuova crisi economica. “Faremo il contrario rispetto agli ultimi governi. Gli ultimi governi da Monti a Renzi avevano una situazione economica positiva e hanno tagliato, noi con una situazione internazionale negativa invece mettiamo più soldi nelle tasche degli italiani, è l’unica cosa intelligente da fare” ha spiegato Salvini arrivando all’inaugurazione della sede dell’Ugl.

Secondo il ministro dello Sviluppo e vicepremier, Luigi Di Maio, “un nuovo boom economico potrebbe rinascere: negli anni ’60 avemmo le autostrade, ora dobbiamo lavorare alla creazione delle autostrade digitali”.

Gli stessi segnali in arrivo dagli Usa non sono peraltro più incoraggianti. Tra guerra commerciale con la Cina, shutdown e altalena dei mercati, il rischio di recessione americana nei prossimi dodici mesi viene considerato sempre più concreto dalla maggioranza degli economisti. Se in America si parla però di prospettive future, in Italia il pericolo potrebbe essersi già concretizzato.

DUE PESI E …DUE MISURE…?

DUE PESI E …DUE MISURE…?
Oggi è una di quelle giornate che mi vergogno di essere italiano ed appartenere ad uno stato che ha una strana giustizia e che non guarda in faccia nessuno e in qualunque situazione si trovi un cittadino italiano ma è tollerante con cittadini di origine straniera. Mi riferisco e senza mezzi termini alla “multa” affibbiata al padre di uno dei ragazzi morti, per incuria dello stato stesso rammento a tutti, nella tragedia dell’hotel di Rigopiano in Abruzzo. Analizziamo alcune situazioni di legalità oscurata e manipolata quando fa comodo e poi guardiamo l’episodio della multa e troviamo un’incomprensibile severità di applicazione nel punire un presunto colpevole. Quindi al primo punto, se in Italia arrivano un milione di clandestini illegali…e allora niente, quelli scappano da qualcosa e si trasformano per magia in profughi, se non li si fa sbarcare dalle navi ONG straniere nei porti italiani, allora, ci risiamo, si apre un’inchiesta nei confronti di un ministro della repubblica italiana. Si continua… se i profughi, squartano, ammazzano, stuprano oppure spacciano droga noi dobbiamo capire e ovviamente perdonarli. Sono note le sentenze scandalose dei magistrati in materia di abusi sessuali e di vendita di sostanze tossiche nei confronti di extracomunitari. Detto tutto questo, andiamo ai fatti della multa, oltre che constatare un’insolita celerità da parte della magistratura, si riscontra una bella e cospicua multa di oltre 4.500,00 euro per aver violato i “sigilli”, che forse non c’erano, e aver riposto un mazzo di fiori in memoria di un figlio morto, deceduto proprio per colpa di quello stato per cui la magistratura lavora. Ora, a prescindere dello schifo inenarrabile della multa, ma non vi rendete conto dell’offesa fatta al defunto che da lassù guarda il padre che becca una multa per essere andato a “trovarlo” ? È incredibile che si possa arrivare ad un cinismo del genere, un cinismo horror che non trova paragoni neanche nei film horror.. Benissimo, siate fieri ed andate orgogliosi tutti di quel che “avete combinato” ed in ultimo, aggiungo, che se anche li avesse violato i sigilli…..beh, si poteva comprendere esattamente come si fa per gli immigrati…..o..no..o per gli italiani è…diverso ? 11012019

…by…manliominicucci.myblog.it

Rigopiano, multato papà di Stefano:
fiori sul luogo dove il figlio è morto

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Alessio Feniello, padre di Stefano, una delle 29 vittime del disastro dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), è stato condannato dal gip del tribunale di Pescara a pagare una multa di 4.550 euro, per avere violato, il 21 maggio scorso, i sigilli giudiziari apposti per delimitare
l’area nella quale si verificò la tragedia. La sentenza di condanna emessa dal giudice Elio Bongrazio, su richiesta del pm Salvatore Campochiaro, trae origine dal fatto che Feniello si sarebbe introdotto «abusivamente», nonostante «le ripetute diffide ed inviti ad uscirne rivoltigli dalle forze dell’ordine addette alla vigilanza del sito».

L’uomo, in un post pubblicato su Facebook, contesta la decisione del tribunale pescarese, affermando di essersi «recato a Rigopiano per portare dei fiori dove hanno ucciso mio figlio».

Strage di Rigopiano, inchiesta bis per depistaggio. Indagato l’ex prefetto

FOTO  di 
Mercoledì 9 Gennaio 2019, 14:49 – Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 09:56 

CERCASI VOLONTARI X …COLLETTA..!

CERCASI VOLONTARI X …COLLETTA..!

Povero Renzino, che vita grama e di miseria che conduce, poco meno di € 2500,00 al mese per “campare” la sua bella e numerosa famiglia e mantenersi una stupenda villa da 1,3 milioni di eurucci. Lo confesso, credo proprio di non aver capito un tubo della vita in Italia, non riesco proprio a capire come fa un uomo che svolge attività politica, e per conto del popolo italiano, dichiari quella somma e poi si compera una villa lussuosissima. Come mai il famoso giornalista del quotidiano la Repubblica Valentini non si sente sollecitato a chiedere al suo senatore come guadagna i soldi e da dove sono arrivati quelli della villa ? Già, quando non si tratta di Berlusconi allora tutto è…lecito.. Qui c’è qualcosa che non funziona, ora capisco il perché quella trasmissione televisiva alla “Nove di Sky”…dell’amico Murdock, sì, quella che ha floppato in termini di ascolti, evidentemente gli serviva quel contratto, presumo milionario, per coprire l’acquisto della bellissima ..villa. Non penso niente e non voglio pensare a niente di male, però, tra politici che non si rendono conto di aver ricevuto un appartamento o regali sontuosi e politici di partito che vengono arrestati ogni giorno per collusione con le mafie o appalti truccati gli italiani sono proprio stufi. Di una cosa sola mi pento, di non essermi iscritto ad un partito…forse oggi sarei ricco anch’io…forse ..o forse stavo già in galera ? Dubbio amletico, però in tutto questo restano dubbi e misteri irrisolti, in ultimo una domanda : ma perché Sky dovrebbe finanziare un programma culturale che si sapeva già che avrebbe floppato ? Non è che lui sia un portento di presentatore o un professore universitario la cui capacità di spiegazioni è…”ammirevole”, l’ho guardato per tre secondi, ho riso e cambiato canale ..troppo patetico e ridicolo nelle sue movenze e posture…e poi, sempre con quell’aria da gradasso di boss malavitoso…ciaoneeeeee…10012019 …by…manliominicucci.myblog.it

Renzi pubblica i suoi redditi: silenzio sugli acquisti milionari

L’ex premier ha reso noto, in ritardo, il reddito del 2017. E l’elenco dei beni mobili e immobili nella sua disponibilità continua ad allungarsi

29.315 euro. È quanto ha guadagnato Matteo Renzi nel 2017. La dichiarazione, datata 29 novembre 2018, è stata resa pubblica solamente ieri.

Nei 12 mesi del 2017, ricorda La Verità, Renzi non era né senatore, né premier, né conferenziere, né conduttore tv, ma solo segretario del Pd. Nella dichiarazione però non è specificato grazie a quale attività abbia incassato i quasi 30mila euro. Uno stipendio da 2.442 euro lordi al mese, tassati di 315 euro (3.780 l’ anno), spiega il quotidiano. E come fare con tutte le spese familiari? A inizio 2018, davanti alle telecamere, l’ex premier aveva mostrato il suo estratto conto da 15.000 euro circa.

 Con l’elezione a senatore, l’andamento delle finanze dell’ex premier ha avuto un’impennata. E l’elenco dei beni mobili e immobili nella sua disponibilità continua ad allungarsi. Oltre alla villa fiorentina di via Tacca acquistata a luglio per 1,3 milioni di euro, c’è anche la casa di Pontassieve (ancora invenduta). A queste si aggiunge il 25 per cento della casa di Rignano sull’Arno dove vivono i genitori e una Mini Cooper sd, da 35.000 euro.

UNA BANALE STORIA DI PRINCIPI…!

UNA BANALE STORIA DI PRINCIPI…!

Già, a quanto pare la “bella principessina” Mogherini, nonché “Alto Rappresentante” della diplomazia europea, pare si sia svegliata, si sta lentamente riprendendo dal torpore e dal sonno profondo nei quali era sprofondata da anni o meglio dal giorno della sua nomina, quindi, cari cittadini dell’unione abbiate …pazienza e rispetto per colei che per motivi oscuri ed a noi ignoti aveva deciso di mettere in stand by il proprio…cervello.  Dopo la ridicolissima visita in Iran, dove venne fotografata col capo velato dinanzi ad un uomo islamico, ovviamente per non offendere la religione di quel signore ha sostenuto lei, si è fatta fotografare seduta nell’angolino più remoto di una piccola poltroncina in uno scenario desolante e mortificante per una donna e la cui borsa, che tutte le donne portano come complemento dell’abbigliamento, era “parcheggiata” sul pavimento a margine della poltroncina nella quale, a gambe rigorosamente strette e chiuse, sedeva. Una scena pietosa a cui i cittadini europei hanno dovuto assistere inermi e cioè, il potente “ministro degli esteri “ della potenza europea si rannicchia e si sottomette ad un iraniano solo perché di religione diversa…pazzesco. Certo, si devono rispettare gli altri, ma gli altri devono anche rispettare noi…o no. ?  Il rispetto non è dovuto solo in una direzione, perché se lo diventa non è più rispetto ma reale ed effettiva sottomissione alle persone che esercitano questo potere occulto e non condivisibile.. ed è questo il motivo che irrita, non solo me,  ma anche a milioni di europei. Dopo “il pacco di Teheran”.. adesso la Mogherini  si sveglia dal torpore e critica Maduro, il presidente della repubblica venezuelana e scopre che il signore, comunista di fede, è un violento dittatore che trucca le elezioni e vessa il suo popolo… Accidenti che lungimiranza… il bello è che lo scopre solo ora, praticamente alla fine del suo mandato. Certo che parlare male di un comunista deve proprio  far male e costare molto all’ideologia alla quale si appartiene, infatti lei, non ha preso neanche le difese del popolo venezuelano quando era, ed è, in fuga verso altri paesi limitrofi per poter…. mangiare. Tutti in silenzio a parte me, ho scritto e scrivo da anni denunciando la tirannia di quell’uomo e l’unico risultato ottenuto è stato quello di essere stato bloccato nei social perché scrivevo contro un ”Presidente democraticamente eletto”… e pubblicamente “smerdato” dalla Mogherini….curioso vero ? E ora, chi mi ripaga di tutte le ingiurie e offese subite in tutti questi anni ?  Solo ora si accorgono che è un imbroglione, per anni lasciato a fare quel che voleva come nella migliore tradizione di tutti i dittatori comunisti e non dimentichiamoci che in Corea del Nord c’è un suo carissimo amico che lo ha difeso a spada tratta in diverse occasioni. Meno male che si è svegliata, per piacere, portatele un caffè o altro, in modo tale da assicurarle un “dolce risveglio”….se tergiversa allora, le mandiamo il principe Azzurrenzi a darle il bacio del risveglio..… 10012019 …by…manliominicucci.myblog.it

Ue, elezione Maduro non democratica

‘Ci rammarichiamo che sia stata ignorata richiesta nuovo voto’

 © EPA

(ANSA) – BRUXELLES, 10 GEN – “Le elezioni presidenziali in Venezuela non sono state né libere né eque, il risultato manca di qualunque credibilità” e la Ue “si rammarica profondamente che la richiesta di nuove elezioni presidenziali in linea con gli standard democratici internazionalmente riconosciuti e con l’ordine costituzionale venezuelano è stata ignorata, e che il presidente Maduro comincia oggi un nuovo mandato sulla base di elezioni non democratiche”: lo scrive in un comunicato l’alto rappresentate Ue Federica Mogherini.

TUTTO QUELLO CHE A SCUOLA NON HANNO VOLUTO RACCONTARCI

IL DELINQUENTE DEI DUE MONDI ……?
Cari amici, non ci crederete…ma anch’io ho frequentato le scuole dello stato italiano, ho fatto tutto il percorso prestabilito e ho studiato con grande passione la storia contemporanea, il rinascimento,, il risorgimento, le guerre d’indipendenza dall’impero Austroungarico e ovviamente ho studiato il famoso “sbarco dei mille” dell’eroe dei due mondi, tale “Giuseppe Garibaldi”… lui…vestito di una bella camicia rossa , capelli lunghi a coprire le orecchie e dipinto ed osannato come il salvatore e creatore della patria italica. Questo l’ho appreso dalla viva voce dagli insegnanti e imparato dai libri di scuola, pubblica, della repubblica italiana. Ora devo raccontarvi qualcosa di sorprendente, succede che per caso un giorno, leggo su Facebook, della rabbia di un amico che pretendeva che la storia, quella vera, del Garibaldi eroe venisse pubblicata in modo tale da far conoscere agli italiani chi fosse il vero “eroe dei due mondi” e pretendeva l’immediata rimozione del suo nome dalle migliaia di piazze e vie a lui intestate e dedicate. Io ero molto scettico su quanto leggevo, stentavo a crederlo e mai avrei pensato che il mio amico invece aveva proprio ragione a lagnarsi e ad inveire contro il “Garibaldi… nazionale”…. Quindi il tutto, mi riferisco alla famosa spedizione dei mille e al personaggio Garibaldi, è una gigantesca bufala creata ad arte per fare apparire bello ed eroico lui e mascherare la più grande vigliaccata fatta ai danni del Regno delle due Sicilie e al meridione tutto, sì, perché a leggere i contenuti del link c’è proprio da rimanere…basiti ed inorriditi. Ma la cosa ancora peggiore è l’indottrinamento al quale siamo stati indirizzati e obbligati è qualcosa di veramente vergognoso, un crimine verso di noi e tutto il popolo italiano. E mi fermo qui, perché avrei altro da dire ma ne dico una sola, così giusto per ridere, a scuola mi hanno insegnato che Hitler e Mussolini hanno ucciso milioni di ebrei e che… Stalin e Mao Tze Tung e Tito “erano delle brave persone”… sì…brave persone.. Benedetta o maledetta, fate voi, scuola italiana che lavora sempre per forgiare menti manipolate e plasmate… Leggetevi con attenzione i contenuti del link e fatevi un’idea…10012018

…by… manliominicucci.myblog.it

 

  TUTTO QUELLO CHE A SCUOLA NON HANNO VOLUTO RACCONTARCI

LA VERA STORIA DELL’EROE DEI DUE MONDI

File:Giuseppe Garibaldi 1861.jpg
Giuseppe Garibaldi è sicuramente il personaggio storico del XIX secolo più popolare. Ma la vera storia dell’Eroe dei Due Mondi, è un po’diversa da quella raccontata dai libri di storia. Ecco qui alcuni stralci di una biografia “senza censure”, dalla quale il giovane Garibaldi esce con le ossa rotte…
Non c’è un solo Comune, in Italia, grande o piccolo che sia, privo di una piazza o di una via dedicata a Giuseppe Garibaldi. È sicuramente il personaggio storico del XIX secolo rimasto più popolare, certamente più degli altri due monumenti del Risorgimento, Cavour e Vittorio Emanuele II. È solo con l’avvento del leghismo che si inizia a rendere Carlo Cattaneo un più degno concorrente dell’Eroe dei Due Mondi.
Ma l’uno è uomo d’azione, l’altro è essenzialmente di scienza e di lettere. L’uno agiva con grande impeto militare ma con scarsissime capacità letterarie (non era Giulio Cesare), l’altro possedeva zero qualità guerresche ma aveva autentiche capacità di progettare il futuro di una nazione. Un vero peccato che fra i due non si sia potuta stabilire un’intesa, nemmeno quando Cattaneo corre a Napoli per seguire la dittatura garibaldina.
Eroe dell’Ottocento borghese, Garibaldi rispecchia l’animo di una borghesia in gran parte ancora pionieristica e avventurosa, romantica al di là del bene e del male. Presto si trasforma in un “mito” per chi sta seduto tutto il giorno dietro una scrivania, non si concede il minimo sgarro alle regole, non rischia nemmeno il proprio pennello da barba e si limita a sognare mondi da conquistare, viaggiando con la fantasia. Garibaldi evoca un Sandokan in carne e ossa, ma non ha la purezza irreale del personaggio creato da Emilio Salgari. Di suo, aggiunge l’essere un autentico tombeur de femmes. Donne ne ha avute così tante nella vita che la sua fama potrebbe stare in piedi solo per il vissuto privato. E forse, anche per questo, è simpatico a Vittorio Emanuele II, che si onora di averlo come amico.
Dalla visione disincantata di Gilberto Oneto, che ha scritto “L’Iperitaliano, Eroe o cialtrone?”, l’Eroe dei Due Mondi ne esce mito pompato dalla letteratura giornalistica di ispirazione massonica prima ancora che tornasse in Italia dopo i 12 anni trascorsi in America latina, nessuno dei quali svolgendo un lavoro onesto e normale che sia uno.
Da questa biografia “senza censure”, o non autorizzata, il giovane Garibaldi esce con le ossa rotte: già massone mazziniano poco più che ventenne, per tutta la vita non farà altro che collaborare con i servizi inglesi, protetto ben oltre il limite della decenza, svolgendo di fatto una pesante attività di pirateria al soldo dei potentati locali.
L’INIZIO FRA RAPINE E SACCHEGGI Oneto ricorda che ricorrerà spesso alla rapina, al saccheggio e al pluriomicidio – particolare quest’ultimo che lo vede personalmente coinvolto – mediante bande armate spesso costituite da delinquenti e ladroni, reclutati da oriundi italiani da lui guidati e lasciati liberi di scorrazzare intorno ai grandi fiumi e ai mari che lambiscono i confini dell’Uruguay, dell’Argentina e del Brasile. Perfino le vicende amorose con la moglie Anita hanno un romantico risvolto noir, dal momento che non si è mai compreso come sia morto e dove sia stato seppellito il primo marito della donna, dopo il colpo di fulmine che trafisse la donna e il futuro generale dei Savoia.
Tuttavia, prima del suo ritorno in Italia, Garibaldi non riuscirà ad arricchirsi, anche perché in questa fase della sua vita il denaro non sembra interessarlo molto. Un particolare che alla fine lo salva, facendone una figura più complessa, allontanata dal comune criminale.
I primi veri patrioti al suo comando, eroi pronti a sacrificare la vita per un ideale, li avrà soltanto durante le vicende della repubblica romana, quando, circondato ai vertici da una schiera di incompetenti e presuntuosi proverà a mettere a disposizione la sua indiscussa esperienza con le armi e con le tattiche guerrigliere. Sarà anche la prima volta che si scontrerà drammaticamente con un esercito di valore e ben altrimenti organizzato rispetto a quelli incontrati in America Latina, dove l’essere “eroi” è ordine del giorno.
IL FALLIMENTO DEL GUERRIGLIERO Qui ha a che fare con l’esercito francese, ben organizzato e meglio civilizzato: nulla a che vedere con i comandi militari latinoamericani. L’impatto è durissimo: non solo fallirà l’intento di radicare la latitanza “politica” nelle campagne, ma nella fuga affannosa muore di stenti Anita, molto amata sebbene spessissimo tradita con una intera collezione di donne. Un “Che” Guevara ante litteram non può nascere nello stato pontificio. Anzi, sebbene i sostenitori posteri abbiano messo in campo di tutto per presentarlo alla stregua di un guerrigliero buono, non può nascere in nessuna parte d’Italia, men che meno nel Mezzogiorno, dove nel fenomeno definito come “brigantaggio” c’è una paradossale reazione opposta da parte di contadini. Non c’è tutto questo conclamato entusiasmo per l’unità politica della Penisola, Garibaldi se ne rende ben conto.
Ma se le cose stanno così, come mai riesce la missione dei Mille? Enorme è l’intreccio di corruzione, massoneria, mafia, camorra, fra una rete di complotti interni e internazionali. In questo contesto nascerà l’Italia che ogni cittadino ha imparato a conoscere.
Quando l’Eroe dei Due Mondi sbarcherà a Marsala (le pagine in cui Oneto descrive il viaggio verso la Sicilia sono sicuramente tra le più belle del libro) è già stato ampiamente preceduto dagli emissari di Cavour che non si sono fatti scrupoli nell’investire ingenti somme di denaro per corrompere alti ufficiali dell’esercito napoletano e autorità pubbliche. L’appoggio della massoneria è totale. E tra i primi ad ingrossare le file dei Mille ci sono i picciotti, particolarmente sanguinari, legati alla mafia, già allora ramificata nelle campagne nonostante fosse efficacemente combattuta dalle autorità del Regno delle Due Sicilie, almeno all’interno delle città. Lo stesso succederà con la camorra a Napoli, che si mette al servizio di Garibaldi.
L’INTRECCIO DI MAFIA E COMPLOTTI Con il Regno d’Italia mafia e camorra non conosceranno più limiti alla loro espansione. Naturalmente, l’intera operazione di conquista è seguita dalla flotta inglese, che ha l’ordine di accogliere Garibaldi qualora le cose gli andassero male. Nel “L’Iperitaliano”, Oneto cita con precisione fatti, nomi, circostanze; riscostruite le somme elargite, le promesse di carriera nell’esercito italiano, gli episodi dei numerosi saccheggi ad opera di garibaldini e furbacchioni aggregati all’ultimo momento.
NINO BIXIO CRIMINALE DI GUERRA Per i siciliani non è solo un triste avvio della nuova unità nazionale, un cambio di sovrano, un’annessione senza consenso al Piemonte, ma una nuova sottomissione ben peggiore della precedente. Ai contadini, cui inizialmente era stata promessa la terra, fu tolta ogni speranza: le terre ecclesiastiche requisite e addirittura quelle demaniali concesse solo ai soliti baroni che potevano acquistarle all’asta. In alcuni dei villaggi che osarono ribellarsi – quelli di Bronte, Niscemi e Ragabulto, dove i latifondisti erano inglesi – fu mandato il generale Nino Bixio: un pazzo sfrenato, vero e proprio criminale di guerra che non esitò a far fucilare decine di innocenti. Oggi uno come lui sarebbe sotto processo all’Aja, ma la retorica risorgimentale ha trovato comunque il modo di dedicargli una via in ogni città.
Anche il passaggio sullo Stretto, in Calabria, avviene più o meno con le stesse modalità, con la marina napoletana e gli alti ufficiali dell’esercito misteriosamente sordi e ciechi, tanto da spingere in più occasioni marinai e soldati a rivoltarsi contro la palese (e interessata) viltà dei comandi. In Calabria, circa 1500 garibaldini ebbero ragione di 17 mila soldati napoletani, che o non spararono un colpo, o si arresero in massa o abbandonarono l’uniforme o passarono con Garibaldi.
L’ingresso a Napoli del generale col poncho avviene ancora una volta senza colpo fierire, auspice la potente flotta della marina britannica e la camorra, unica capace di garantire una parvenza di ordine pubblico. Dopo l’unificazione, gli ufficiali passeranno in massa con l’esercito italiano con ampie promozioni, ma pochissimi furono quelli della truppa che seguirono lo stesso esempio. Tra Milano, Alessandria e Bergamo il Regno dei Savoia allestirà veri e propri lager destinati ai meridionali riottosi: 32 mila prigionieri tenuti in condizioni terrificanti, molti dei quali moriranno di stenti.
Il governo di Garibaldi a Napoli resta a tutt’oggi una delle peggiori esperienze cui sia toccato di passare alla città lungo tutta la sua storia. Fu caratterizzato da provvedimenti spesso insensati, come l’abolizione tout court dei dazi, che mandò in rovina l’industria del Sud, o di pura rapina, talvolta vendicativi e crudeli. C’è anche una forte elargizione di denaro pubblico alla camorra affinché provveda alle “esigenze del popolo”; alle mogli, alle sorelle, alle cognate dei più potenti camorristi sono assegnate ricche pensioni. Nel giro di due mesi non c’è più un soldo nelle casse dello Stato napoletano: sparisce l’equivalente di duemila miliardi di euro, gran parte del quale in modo misterioso e ingiustificato. Le prove di ruberie e sprechi, o parte di esse, giacciono a tremila metri in fondo al mare, insieme ai relitti di una nave che doveva essere diretta a Genova ma che è naufragata in circostanze più che sospette.
UN CONFUSO MASSONE DI SINISTRA La storia d’Italia inizia così, nel 1861. Garibaldi guida un’impresa più grande di lui ed è totalmente privo delle qualità di uno statista. Fallisce anche l’ultimo tentativo di fondare uno Stato diverso, come gli suggeriva l’entourage repubblicano e lo stesso Carlo Cattaneo, che insisteva sui principi federalisti.
Dopo l’impresa dei Mille, nonostante l’acquisizione dei massimi gradi della massoneria, che comunque non sarà disposta a seguirlo, Garibaldi assumerà posizioni politiche sempre più sinistrorse, fino a presenziare all’Internazionale socialista con Marx e Bakunin, accentuando un anticlericalismo viscerale, impensabile oggi. Ma quando gli offrono il rischioso comando militare della Comune di Parigi, gentilmente rifiuta.
Per tutta la vita, l’Eroe dei Due Mondi, proprio in virtù delle sue capacità guerrigliere, mai sostenute da una effettiva cultura politica, si è lasciato sempre strumentalizzare da poteri forti e fortissimi, dai quali si dissocia solo a parole, dirigendo la sua azione contro malcapitati comunque destinati a essere fatti a pezzi dalla storia.

QUINDI..NON SCAPPANO DA NIENTE MA….VENGONO PER..?

 QUINDI..NON SCAPPANO DA NIENTE MA….VENGONO PER..?

E per cosa vengono in Italia ? E perché tutti i migranti, nessuna nazionalità esclusa,  vogliono venire da noi e per quale motivo ? Riflettiamo su questo aspetto e guardiamo la vicenda delle due navi al largo di Malta per avere una visone più completa e farci un’idea precisa. Il braccio di fero in atto è perché loro, i clandestini a bordo, intendono venire da noi…punto. Quindi la domanda che nasce spontanea è perché da noi e non a Malta ? Perché sempre da noi ? Forse …forse… perché nel mondo si è sparsa la voce che noi ai migranti diamo a dispetto degli italiani, case, lavoro, assistenza sanitaria e sociale e diamo ampio margine di operatività alla religione islamica  senza opporre resistenza e rinunciando alle nostre abitudini, e mettendo da parte anche i nostri sacri valori, il tutto condito con salsa buonista e sinistra radical chic appoggiati da politici di sinistra e d europei. A conferma dei miei sospetti e pensieri terrificanti,  oggi e stata  sbaragliata dalle nostre forze di polizia un’organizzazione criminale dedita ai “viaggi di piacere”, loro a bordo di natanti veloci trasportavano piccoli gruppi di migranti  facendo la spola tra la Tunisia e l’Italia.  Siamo quindi di fronte alla realtà, non solo io, ma tanti  pensavano che l’immigrazione fosse gestita in toto della criminalità organizzata  e che l’immigrazione fosse stata studiata a tavolino con l’approvazione dei governi, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni…non c’è altra spiegazione al fenomeno, non mi risulta che paesi come la Francia o la Spagna abbiano subito questa invasione…anzi.. oggi, ancora una volta  assistiamo e troviamo conferma nei sospetti vecchi  di anni, infatti, il collegamento tra i clandestini di Palermo, Trapani e Caltanissetta con il migrante di Brescia apre uno scenario spaventoso,  non dimenticate pure che uno dei fermati, un tunisino che sicuramente non scappa da niente, istigava al terrorismo nella migliore espressione “jihadista”, invocando la morte degli infedeli  in nome del solito Allah e ovviamente faceva apologia dello stato islamico meglio noto come “ISIS”. Ora, invito tutti i bravi italiani che ancora amano l’Italia, per piacere, smettetela di fare il tifo per i migranti perché tra tanti che arrivano da noi molti non scappano da niente ma vengono per altri fini, religiosi o delinquenziali…questa è la dura realtà,…. se poi, vivete in un attico a New York.. beh… allora sicuramente le cose le vedete diversamente da chi scrive…09012019

…by…manliominicucci.myblog.it

Terrorismo: blitz dei Ros, 15 fermi in Sicilia e Lombardia

Tra accuse anche favoreggiamento immigrazione e apologia Isis

I Carabinieri del R.O.S. di Palermo hanno eseguito nelle province di Palermo, Trapani, Caltanissetta e Brescia 15 fermi disposti dalla dda del capoluogo siciliano nei confronti di persone accusate di istigazione a commettere delitti in materia di terrorismo, associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, ingresso illegale di migranti nel territorio nazionale ed esercizio abusivo di attività di intermediazione finanziaria.

L’organizzazione criminale gestiva viaggi a bordo di natanti veloci di piccoli gruppi di migranti tra la Tunisia e l’Italia. Uno dei fermati, un tunisino, istigava al terrorismo, invocava la morte in nome di Allah e faceva apologia dello Stato islamico. Sul suo profilo Facebook sono state trovate video e foto che inneggiavano all’Isis e con immagini di decapitazioni.

L’inchiesta nasce dalla collaborazione con gli inquirenti di un tunisino coinvolto nell’attività della banda. L’uomo ha deciso di parlare per evitare, ha detto agli inquirenti, che ci si ritrovasse con “un esercito di kamikaze in Italia”, raccontando di essere a conoscenza dell’esistenza di una organizzazione criminale che gestiva un traffico di esseri umani, contrabbandava tabacchi e aiutava ad espatriare soggetti ricercati in Tunisia per reati legati al terrorismo.

Nel profilo Facebook del fermato accusato di apologia all’Isis sono stati trovati video di esecuzioni capitali fatte dal boia di Daesh noto come Jihadi John. E’ stato anche scoperto materiale propagandistico delle attività di gruppi islamici di natura terroristica come preghiere, scritti, ordini, istruzioni e video con scene di guerra, immagini di guerriglieri, discorsi propagandistici e kamikaze presi dalla rete. Scoperti anche suoi contatti con profili di altri estremisti islamici. L’arrestato era uno dei cassieri dell’organizzazione e gli inquirenti sospettano che abbia usato il denaro guadagnato coi viaggi nel Canale di Sicilia anche per finanziare attività terroristiche.

A Brescia è stato arrestato un tunisino di 27 anni: ora in carcere a Canton Mombello, era residente da poco a Ome (Brescia) dopo anni vissuti a Palermo. Gli inquirenti gli contestano un episodio di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, avendo aiutato una ragazza a trasferirsi in Inghilterra acquistando per lei biglietti aerei

I SINISTRI MURI…DELL’INGANNO…

I SINISTRI MURI…DELL’INGANNO…

Oggi parliamo di muri non edificati, ma parliamo di quelli che già stanno in piedi, anche di quelli edificati secoli or sono, sì, quelli tanto antipatici al signor Bergoglio, ad Obama, Hillary Clinton che disprezzano quello americano a pieni mani e a voce alta, arrivando ad  ingiuriare il povero Trump per il suo ipotetico allargamento, disprezzo costruito ad arte e condiviso da una parte del popolo americano e messicano. Muri tanto “odiati” per “fini politici” da tutti  i radical chic e sinistri esponenti della cosiddetta “società civile”, muri che mettono in imbarazzo la commissione europea  e l’ONU, l’organizzazione delle nazione unite, una accozzaglia di intrallazzatori della peggiore specie che vendono i diritti delle bambine e delle donne per appena 500.000.000 di dollari, tanto è la cifra ricevuta dall’emiro del Qatar per il “loro…silenzio”, un’organizzazione che ha proclamato l’Arabia Saudita come paese difensore dei diritti delle donne… diritti miseramente crollati dinanzi ad una partita… di calcio…roba ridere se non fosse una questione drammatica. Spero di non aver dimenticato nulla e allora passiamo proprio a vedere i muri attualmente in piedi e da chi sono stati costruiti : 1) La Città del Vaticano ha dei bei muri altissimi ed impenetrabili, l’accesso non è consentito ai fedeli se non in determinate funzioni religiose, in Italia non esiste una città il cui accesso non è garantito a tutti, quindi Bergoglio che ha il muro in casa va bene, però altri non devono  costruirli …i…muri. 2) Muro lungo il confine americano-messicano, la sua costruzione ha avuto inizio nel 1990 durante la presidenza George H. W. Bush , continuata nel 1994 dal “democratico” Clinton, nel 2006 la “barriera” arriva in parlamento per l’approvazione di una ulteriore costruzione, difatti, Il 29/09 2006, il Senato ha confermato l’autorizzazione con una votazione di 80 a favore e 19 contrari. Tra i democratici che in quell’occasione votarono a favore vi furono anche la futura candidata alla presidenza “Hillary Clinton” e l’allora senatore dell’Illinois “Barack Obama” poi divenuto presidente”….. Credo che tutti conosciate il fanfarone Obama, lui proprio giorni fa inveì contro Trump per la questione del muro.. che faccia tosta…e ci fa anche campagna politica il premio Nobel per le …guerre in Libia e Siria e Yemen…Ora giochiamo in casa e vediamo tutte le ville e i palazzi dei contestatori delle barriere anti immigrati : tanti hanno le ville, ovviamente lussuosissime con mura altissime oppure vivono in lussuosi appartamenti nelle zone vip delle città metropolitane, circondati da sistemi di sicurezza e uomini che vegliano sulla loro sicurezza. Quindi se gli altri fanno i muri per una maggiore sicurezza non va bene, mentre per loro sì,.. per loro i muri vanno bene….. è sempre la solita storia, fai come ti dico e non fare come faccio. Queste ipocrisie le vivo ogni giorno e lo sopporto da ben 30 anni…e dico basta…alle falsità, sono anni che puntualmente vi “smerdo” e vi faccio fare delle figure barbine e continuerò sino a quando al governo non ci saranno persone ..giuste…come me…che amano il popolo e la giustizia.  08012019 …by…manliominicucci.myblog.it

Muro con il Messico, Trump stasera parla a reti unificate alla nazione

  • 08 gennaio 2019

NEW YORK – Donald Trump vuole il muro tra Stati Uniti e Messico. Stasera alle 9 americane (le 3 di notte italiane) nel prime time, dallo Studio ovale della Casa Bianca parlerà alla nazione in un discorso televisivo a reti unificate. E giovedì volerà al confine con il Messico per incontrare tutti «quelli che sono in prima linea sul fronte della sicurezza nazionale e della crisi umanitaria» dei migranti, e per ribadire la sua proposta di creare una barriera da 5,7 miliardi di dollari. Non sarà un muro in cemento, ma una barriera in acciaio lunga circa 3100 chilometri, «più forte e meno invasiva», ha detto in un tweet. Un muro di pali in acciaio con il quale spera di convincere i democratici a finanziare l’opera. E per uscire dallo shutdown, il blocco dei finanziamenti al governo federale, che si candida a diventare il più lungo della storia americana, con oltre 800mila dipendenti pubblici senza stipendio da 18 giorni.

Se non si arriverà a un accordo Trump ha minacciato di voler proclamare un’emergenza nazionale pur di costruire il muro. Ma i democratici respingono quello che ritengono essere un ricatto: prima facciamo ripartire il governo, dicono loro, e poi discutiamo della sicurezza al confine. «L’impressione che si ha di Trump è che vorrebbe non solo chiudere il governo e costruire un muro ma anche abolire il Congresso, in modo che l’unica voce che conti sia la sua», ha denunciato la neo speaker della Camera, Nancy Pelosi.

I democratici per evitare il perdurare del blocco delle attività amministrative puntano ad approvare singole leggi di finanziamento per le attività federali essenziali. I repubblicani non vogliono stralciare il capitolo dei fondi per il muro come richiesto dal presidente. In caso di stallo, Trump potrebbe davvero arrivare a dichiarare l’emergenza nazionale, come era stato per costruire strutture in Iraq e Afghanistan. Ma anche qui i democratici sono pronti a sfidare il presidente sul piano giuridico. «Trump – ha detto il presidente della Commissione Difesa della Camera – dovrà spiegare agli americani dov’è l’emergenza». Lo farà stasera in diretta tv. I presidenti americani in passato hanno utilizzato il discorso in diretta tv a reti unificate nei momenti importanti per la vita del Paese. L’ultima volta che la Casa Bianca aveva chiesto di interrompere la programmazione televisiva nel prime time era stato quando Barack Obama aveva annunciato la morte di Osama bin Laden.

BIANCO O …NERO ?

BIANCO O …NERO ?

“Caro James”, alcuni anni fa a Pontedera (PI), un auto della polizia in marcia che mi seguiva, segnalò, con i fari anteriori, di fermare la mia auto, e così feci, scesero due poliziotti con le armi in pugno, appena si resero conto che non ero la persona che forse loro cercavano e resosi conto di avere di fronte un soggetto assolutamente diverso e tranquillo ovviamente misero via le armi e chiesero anche educatamente scusa, scuse che io accettai senza nessuna polemica ma solo con bel sorriso a 32 denti.. Loro non me lo hanno confessato, ma l’ho capito da me il senso di quell’azione che oltre tutto la ritengo anche giusta, mai rischiare la propria vita inutilmente, ora, vedi “caro James”, di nigeriani e africani come te, alti e delinquenti ce ne sono, purtroppo tanti in Italia e magari i militari avranno visto in te un sosia o qualcuno che ti somigliava e che loro stavano ricercando, sono scesi  dall’auto, armi nelle mani, esattamente come hanno fatto con me e non certamente per il colore della tua o pelle o perché fanno il tifo per un’altra squadra, ma solo per una questione di sicurezza, rifletti, tu sei una bravo ragazzo ma se al tuo posto ci fosse stato il delinquente ricercato e avesse sparato ? E’ ovvio che quando si fa quel lavoro bisogna anche prendere delle precauzioni e tu certamente non hai contribuito a rendere agevole e  più facile quel lavoro rifiutandoti di consegnare immediatamente i documenti, dovevi collaborare e non opporti e il fatto che tu sia un personaggio pubblico aggrava la tua situazione. Dispiace constatare che anche tu stia facendo politica, quella becera politica il cui fine è dividere gli uni dagli altri ma non devi reagire così perché se ogni “nero” dovesse ricevere un trattamento di riguardo solo perché nero allora è iniziata una nuova era razzista ma al contrario, e non credo che tu voglia questo. Gioca a basket e fai la tua vita, qui nessuno è razzista e i neri sono ben accettati dalla società italiana, quello che succede negli stadi, ricordati, non è razzismo ma è solo sfottò su cui non bisogna ricamarci ma purtroppo spesso e volentieri lo si fa per opportunismo politico. Sai quanti bianchi vengono presi in giro nei campi di calcio e nessuno s’indigna ? Non te lo immagini neanche, proprio tanti.. e in futuro se ti succede qualcosa di antipatico, sdrammatizza, ridici sopra e non attribuirla sempre al razzismo o al colore della pelle altrimenti non vivrai bene. In ultimo pensa ai tanti cinesi commercianti presenti sul territorio, non immagini neanche  e quanti blitz ricevono dalle forze di polizia per controlli vari, quindi cos’è anche quello razzismo ? Ciao James e in gamba…che c’è gente che ti vuole anche bene.. 07012019 …by…manliominicucci.bymyblog.it

James, fermato puntandomi la pistola perché sono nero

Carabinieri: ‘Nessuna arma puntata, normale controllo’

Secondo quanto accertato dall’Ansa, il playmaker dell’Ax Milano Mike James è stato fermato attorno alle 15.30 in viale Berengario, a Milano, dai Carabinieri della compagnia d’intervento operativo, equipaggiati con il fucile mitragliatore M12 previsto dall’equipaggiamento, per un normale controllo dei documenti. I militari, impegnati in un servizio sul territorio, sono scesi dalla vettura con l’arma al seguito come previsto dal protocollo e hanno chiesto i documenti a lui e ad altri due suoi amici. Da quanto appreso, non risulta che l’arma sia stata puntata verso l’atleta o verso le persone con lui. L’ accertamento è durato alcuni minuti e, dopo le verifiche al terminale, i tre sono stati lasciati liberi di andare.

“Si esclude l’intervento della Polizia di Stato e sono in corso accertamenti circa l’episodio descritto dal giocatore su Twitter”: così la Questura del capoluogo lombardo ha replicato alle accuse del playmaker dell’Ax Armani Milano, Mike James. Il cestista, sul social network, aveva sostenuto di essere stato fermato per un controllo e che gli agenti gli avevano puntato la pistola addosso

7×7= TG3 MIGRANTI…

7×7=  TG3 MIGRANTI…

Anche oggi il TG3 del pomeriggio ha dedicato metà del suo telegiornale agli stranieri a bordo delle due navi delle ONG ferme al largo dell’isola di Malta, oltre i migranti del mare il democratico e pluralistico TG3 ha argomentato sulle recenti disposizioni in materia di acquisizione della residenza ai nuovi stranieri già presenti sul territorio. E’ lodevole e… ammirevole la tanta voglia di parlare d gente disperata che scappa dalla guerra…però trovo una curiosa e strana  coincidenza che si dedichi buona parte del tg a questi argomenti mettendo sempre in risalto “lo stillicidio “ del signor Bergoglio, sempre pronto a spezzare cento lance a favore dei migranti, e ovviamente tutti i radical chic e politici di sinistra che sono  tornanti alla carica vedendo la possibilità di argomentare su qualcosa visti i fallimenti economici degli ultimi sette anni e l’averci riempito, senza il nostro e mio consenso, di oltre un milione di clandestini. Tra l’altro, genti delle quali non solo non sappiamo la provenienza o nome e se hanno diritto a venire e restarci da noi perché, tanti di loro sono venuti per delinquere e hanno già dimostrato le loro intenzioni vivendo ai margini delle nostre città da veri e propri padroni e questo,  non lo dico io,  ma lo rivelano i tanti servizi giornalistici, quando vengono mandati in onda, che attestano lo stato di paura e di degrado nelle quali vivono le periferie e i suoi cittadini già residenti da anni. Il bello è che anche i vecchi immigrati, ora cittadini italiani, non ne possono più e non ne vogliono più di immigrati, ma questi discorsi non sembrano interessare nessuno e si parla solamente di immigrazione tessendo discorsi da “libro Cuore” come l’impossibilità di dividere le famiglie e altre commoventi racconti da far accapponare la pelle. Che “gente meravigliosa” che abbiamo in Italia, solo oggi, ..ripeto solo ora si accorgono che centinaia di migliaia o addirittura milioni di pa…parenti ..sono rimasti in Africa quando noi accoglievamo a braccia aperte i loro mariti, figli e anche padri, e in alcuni casi, nonni che ovviamente ricevono la nostra pensione…”al gratis”.  Ora il TG3,, il signor Bergoglio e i radical chic sono preoccupati di non dividere le famiglie dei 49 a bordo delle due navi ..eh.. no….che faccia …tosta…che si ritrovano. Non mostrano preoccupazioni quando i nostri figli “si dividono dalle loro famiglie” per andare a lavorare all’estero e cosa ancor più grave è che non si sono mai preoccupati delle famiglie divise dagli… imprenditori e risparmiatori bidonati dalle banche suicida, loro e dico tutti, non hanno mai proferito o rivolto una parola di conforto verso i familiari…mai …e molti dei suicida, guarda caso, sono da attribuire proprio a loro….Infatti è più comodo e fin troppo facile  attaccare il decreto sicurezza e la rigidità del governo ad accettare le “due navi della vergogna” che ora “trattano” sulla pelle di 49 persone…che schifo ..è palese che sia  una manovra a tenaglia, ok ..fate i duri cari delle ONG, ma ricordate che da me non vedrete più neanche un centesimino perché se prima lo pensavo, oggi me lo avete dimostrato … i migranti per voi sono solo affari…..07012018

…by…manliominicucci.myblog.it

Il caso delle due navi che non vuole nessuno potrebbe risolversi oggi

Lo scrivono diversi giornali citando le trattative fra Malta e alcuni stati europei, fra cui l’Italia, per accogliere i 49 migranti a bordo

 Stamattina diversi quotidiani scrivono che il caso delle due navi delle ong bloccate da giorni al largo di Malta con 49 persone a bordo potrebbe risolversi nelle prossime ore. Repubblica scrive che il governo italiano – dopo aver respinto la possibilità di accogliere le navi nei propri porti – sta facendo pressione su quello maltese per far sbarcare tutti i migranti, e solo in un secondo momento trovare una soluzione. Il Corriere della Sera, citando fonti della presidenza del Consiglio, riferisce di «telefonate con Bruxelles, con Berlino, contatti con Portogallo, Olanda e Francia», e conclude dicendo che «c’è ottimismo su una soluzione che viene vista come un compromesso».

Il compromesso in questione sembra essere accogliere circa un terzo dei migranti a bordo delle due navi, magari affidandoli in un secondo momento alla Chiesa cattolica (gli altri sarebbero smistati in altri paesi europei). In questo modo sarebbero rispettate, a grandi linee, le posizioni tenute dai due vicepresidenti del Consiglio, il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Salvini aveva annunciato sin dall’inizio del caso che i porti italiani non erano disponibili, e che l’Italia non avrebbe fatto sbarcare nemmeno un migrante dalle due navi; Di Maio aveva proposto di accogliere solo le donne e i bambini, senza spiegare esattamente il motivo di questa indicazione.

Intanto, sulle navi, la situazione sembra sempre più grave. La scorsa settimana Malta aveva concesso alle due navi l’ingresso nelle acque territoriali dell’isola, ma solo per ripararsi da condizioni meteo difficili e in ulteriore peggioramento. «I migranti stanno mostrando segni di stress e affaticamento mentale», aveva spiegato sabato al Corriere il capo della missione Sea Watch 3, Philipp Hahn. Sempre al Corriere, uno dei medici a bordo della nave aveva raccontato: «Abbiamo cercato di stare vicini a tutti, abbiamo parlato, abbiamo anche guardato dei film insieme sui computer. Ma lo spazio ristretto e il mal di mare fanno risalire tutto a galla come una tempesta». Venerdì pomeriggio uno di loro aveva provato a tuffarsi in acqua per raggiungere Malta a nuoto, ed era subito stato soccorso e riportato a bordo.

Il problema sembra ruotare intorno a una questione simbolica: negli ultimi anni la Lega e il Movimento 5 Stelle, che sostengono il governo italiano, hanno spesso indicato le ong che soccorrono le persone al largo della Libia come “taxi del Mediterraneo”“vice-scafisti”, senza fornire alcuna prova a sostegno delle loro accuse, e hanno ribadito la loro posizione intransigente su nuovi sbarchi. Nel frattempo, però, diverse imbarcazioni guidate dagli stessi migranti stanno continuando a sbarcare in Italia: Matteo Villa, che si occupa di immigrazione per l’ISPI, ha fatto notare che negli ultimi sette mesi sono sbarcate in Italia poco meno di 10mila persone, nonostante a parole i porti italiani fossero totalmente chiusi.