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L’UNICA COSA CERTA È CHE SARÀ…GUERRA..!

 L’UNICA COSA CERTA È CHE SARÀ…GUERRA..!

Certo, per gli sciiti iraniani, Israele, odiato nemico, rappresenta un ostacolo da abbattere, sia dal punto di vista politico e ovviamente rifiutato e disprezzato sul piano religioso. Il vero problema è proprio questo, l’incompatibilità religiosa tra i mussulmani e gli ebrei, agli antipodi e impensabile una loro pacifica convivenza. Ricordo alle ultime olimpiadi un episodio molto significativo e che deve fare riflettere tantissimo, finale per il primo e secondo posto nella disciplina lotta libera, il lottatore israeliano porge la mano all’avversario iraniano per la classica stretta di mano, come si conviene sportivamente tra tutti gli atleti e nel reciproco rispetto, ebbene nell’occasione il lottatore iraniano non stringe la mano “all’ebreo” per non offendere e trasgredire i dettami coranici. Non capisco perché debba essere così, ma è evidente che qualcosa non funziona nella religione islamica, non si può negare il rispetto a chi non la pensa come te, è un po’come dire che io cristiano non devo tollerare nessuna religione perché l’unica è quella cristiana. È un concetto che si avvicina più alla ideologie razziste che democratiche e liberali. È ovvio che poggiandosi su questi concetti tra Israele e l’Iran non ci potrà mai essere pace e reciproco amore e come andrà a finire lo sa solo Dio, ma non vedo niente di buono per il futuro, infatti se gli iraniani si sono insediati in Siria il problema è serio e sicuramente gli scontri armati di susseguiranno sempre più con maggiore frequenza. Quello che è successo ieri non è un buona novella, anzi la vedo come l’anteprima di un lungo ed estenuante conflitto fatto di lanci di missili da una parte e bombardamenti aerei dall’altra. Con il crescente dilagare della religione islamica in Europa vedo tempi duri per tutti, non mi piace la dichiarazione del militare iraniano che sventola la bandiera della guerra contro Israele ..no..non mi piace proprio, perché so che a male estremi Israele farà seguire una rovinosa guerra ..21012019…by… manliominicucci.myblog.it

Israele bombarda obiettivi Iran in Siria

Insolita dichiarazione ufficiale, ‘Damasco non ci colpisca’

Iran:capo aeronautica, impazienti di eliminare Israele  – L’Iran è “impaziente di combattere il regime sionista”, cioè Israele, ed “eliminarlo dalla Terra”. Lo ha affermato oggi il comandante dell’aeronautica di Teheran, generale Aziz Nasirzadeh, dopo gli attacchi aerei di Israele in Siria diretti contro installazioni militari iraniane. Lo riferisce la televisione di Stato.
Le giovani generazioni iraniane si stanno addestrando per “il giorno promesso”, ha aggiunto il generale, riferendosi evidentemente ad un presunto scontro aperto con Israele. “Assicuriamo il popolo iraniano – ha aggiunto Nasirzadeh – che siamo pronti a rispondere ad ogni minaccia e che i nemici non oseranno invadere il territorio dell’Iran”.

Mosca, forze Damasco hanno distrutto 30 razzi Israele  – Le forze di difesa aerea siriane hanno distrutto oltre 30 missili da crociera e bombe guidate durante l’attacco israeliano nelle prime ore di oggi: lo sostiene il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia Interfax.

“Quattro soldati siriani sono stati uccisi e sei hanno riportato ferite” nel raid israeliano in Siria: lo riferisce il Centro di Controllo di difesa nazionale del ministero della Difesa russo.

L’aeroporto di Damasco ha subito dei danni “parziali” in seguito ai raid israeliani in Siria: sostiene sempre il Centro di Controllo di difesa nazionale del ministero della Difesa russo. “L’attacco – fanno sapere i russi – ha arrecato danni parziali all’infrastruttura dell’aeroporto internazionale di Damasco”.

Ong,raid Israele uccide 11 militari e miliziani – E’ di 11 uccisi, tra militari e miliziani, il bilancio dei raid aerei israeliani compiuti nelle ultime ore nella zona di Damasco in Siria contro obiettivi iraniani, secondo quanto riferito dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). In precedenza, fonti russe avevano parlato di 4 militari siriani uccisi. Mentre l’Ondus afferma che due soldati siriani sono stati uccisi assieme a nove miliziani non meglio precisati.

3 + 20 = 117…o 3+117 = 120 ?

3 + 20 = 117…o  3+117 = 120 ?

Davvero curioso il racconto dei naufraghi salvati in mare dalla nostra marina ed ora sbarcati a Lampedusa, i conti non tornano e ci sono tanti aloni di mistero intorno a questa  strana vicenda, tanto da far nascere dubbi sulla reale sciagura e sulle drammatiche conseguenze. All’inizio di questa ennesima traversata sciagurata i media, attraverso le ONG,  ci hanno informati  che sul gommone, da cui sono affogati i migranti , vi erano 120 profughi di cui 117 affogati o deceduti per ipotermia, e già ascoltando questi numeri non ci siamo, registriamo la prima nota stonata di uno strano racconto, com’è mai possibile che tra tante vittime non ci sia neanche il cadavere di un solo migrante che galleggia ?  Sono andati tutti a fondo e nessuno è riemerso, mi sembra alquanto inverosimile, infatti chiamo a supporto la “ testimonianza dell’antico  Archimede” e la sua legge sui corpi che vengono spinti nei liquidi, infatti dopo affogato, secondo la fisica, il corpo umano tende a risalire in superficie in quanto i polmoni non si riempiono al 100% di acqua e torna in posizione supina  in superficie e… galleggia, il fenomeno può avvenire in maniera immediata o anche dopo alcuni giorni, ma non vi sembra strano che sino ad oggi di ben 117 corpi non ne sia emerso neanche uno ? Accidenti, forse avevano tutti le pietre in tasca oppure come penso io sia una storiella, macabra storiella, inventata dai tre individui salvati per ammorbidire le coscienze degli italiani e dare linfa all’opposizione politica al fine di obbligare le autorità italiane a riaprire la rotta delle immigrazioni ? Infatti ora si scopre che i migranti a bordo di quel gommone erano solo …20 e i restanti 100 erano su altri gommoni…conti che non tornano.  Poi, non capisco perché le navi ONG siano ancora in Mediterraneo, è evidente che sanno già che dovranno “salvare delle vite umane” e questo mi da pensare che i collegamenti tra loro e gli organizzatori sulle coste libiche siano sempre attive e mai interrotti, evidentemente i “tour operator” in Libia a quanto pare funzionano a meraviglia. Ora si è intenti a salvare un altro barcone con 100 migranti al largo della costa libica  e il balletto ricomincia daccapo, e posso garantirvi che non finirà mai…e  perché dovrebbe finire? Se ti accolgono e ti mantengono non capisco perché non dovrebbero venire. Il problema migranti è serio e bisogna affrontarlo in modo diverso, né con l’Europa né tra di noi, ma va posto sul tavolo dell’ONU, sono loro che devono impedire che le masse di genti si spostino verso altri paesi più ricchi,  altrimenti tra 50 anni, oltre il problema immigrati il mondo occidentale dovrà fare i conti con la spesa sociale, le pensioni, il PIL e l’enorme disoccupazione che regnerà sovrana per via del sovraffollamento umano prevedibile . Rammentate quel che dico oggi, perché il problema migranti  rischia di minare le fondamenta della società occidentali…non sottovalutate  il problema..  20012019 …by…manliominicucci.myblog.it

Migranti, barcone in avaria con 100 persone. Salvini: con i porti chiusi si salvano le vite

Palazzo Chigi: siamo in contatto con la Libia affinché li salvino

“Bisogna mettere in galera gli scafisti. Devono avere la certezza che i porti italiani sono chiusi: è l’unico modo per salvare vite umane. L’anno scorso di migranti ne sono arrivati di meno e ne sono morti di meno”. Lo ha detto il ministro Matteo Salvini, in diretta Facebook da Lanciano (Chieti).

“Dopo vari giorni di mare agitato, i trafficanti di esseri umani hanno riapprofittato di questo weekend di mare calmo per agire nuovamente. Attualmente è ancora in mare un gommone con un centinaio di persone in acque territoriali libiche, a circa 60 miglia dalla terraferma. Siamo in continuo contatto con la Guardia costiera libica perché effettui questo ulteriore intervento e metta in sicurezza i migranti che sono a bordo”. Lo annuncia in una nota Palazzo Chigi.

Un altro barcone con 100 persone a bordo è stato segnalato da Alarm Phone, il sistema di allerta telefonico utilizzato per segnalare imbarcazioni in difficoltà, a 60 miglia al largo delle coste di Misurata, in Libia. Il natante, che inizialmente non aveva chiesto aiuto, starebbe ora imbarcando acqua con le persone nel panico. A bordo, secondo quanto segnalato, potrebbero esserci morti, tra cui forse anche un bambino.

“Alle 10 di questa mattina – spiega Alarm Phone -, siamo stati avvertiti di un’imbarcazione con 100 persone a bordo che stava tentando di attraversare il Mediterraneo. Alle 11 abbiamo ricevuto la loro prima posizione. Erano a 60 miglia al largo di Misurata (Libia), ma la situazione era calma e ci chiedevano di restare in standy, mentre tentavano di utilizzare un motore”. “Tra le 11:40 e le 12:20 – continua il sistema di allerta -, le persone hanno cominciato ad andare nel panico. Volevano che informassimo le autorità, ma non quelle libiche. Abbiamo fornito loro assistenza legale, spiegando che Libia e Italia avrebbero sostenuto la responsabilità libica per l’area in cui erano”. “Alle 12:20 – si legge – abbiamo ricevuto una nuova posizione. Erano a 12 miglia più a est e avevano problemi di navigazione. Un bambino è incosciente o morto. Il natante sta imbarcando acqua. Chiedono aiuto, anche se questo potrebbe significare tornare in Libia”.

Sos dal barcone, “stiamo congelando” – “Presto non riuscirò più a parlare perché sto congelando”. E’ il drammatico racconto delle telefonate che Alarm Phone sta ricevendo in queste ore dai migranti in avaria su un barcone al largo di Misurata. “Sono nel panico – scrive il sistema di allerta -, il nostro staff sta cercando di calmarli, ma nell’ultima ora abbiamo sentito più volte persone urlare. La situazione è disperata”.

“Siamo ancora in zona Sar ma nessuno si è ancora assunto il coordinamento dell’operazione”. Lo dicono all’ANSA gli attivisti di Sea Watch che ieri hanno messo in salvo 47 migranti – tra cui 8 minori non accompagnati – soccorsi su un gommone a 50 miglia al largo delle coste libiche. “Chiediamo istruzioni e restiamo in attesa – continuano -. Siamo stati rimandati ai libici che però non rispondono. Non c’è modo di parlare con loro, non rispondono neanche al telefono”.

“Io non sono stato, non sono e non sarò mai complice dei trafficanti di esseri umani, che con i loro guadagni investono in armi e droga, e delle Ong che non rispettano regole e ordini. Quanto a certi sindaci e governatori di Pd e sinistra anziché denunciare la presunta violazione dei ‘diritti dei clandestini’, dovrebbero occuparsi del lavoro e del benessere dei loro cittadini, visto che sono gli italiani a pagare loro lo stipendio. Sbaglio?”: così su Facebook il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

“Se la Francia non avesse le colonie africane, che sta impoverendo, sarebbe la 15/a forza economica internazionale e invece è tra le prime per quello che sta combinando in Africa. L’Unione Europea dovrebbe sanzionare queste nazioni come la Francia che stanno impoverendo questi posti e è necessario affrontare il problema anche all’Onu”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio rispondendo ad Avezzano a una domanda sui naufragi di migranti avvenuti nel Mediterraneo, a margine del tour elettorale per le regionali.

E da Palermo, dove si trova in visita, il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati ha detto che “non possiamo rassegnarci ad accettare la morte di tanti poveri innocenti. Il Mediterraneo deve essere un mare di pace, non una fossa comune”.

“Perder tempo significa morire. Mentre Open Arms è bloccata in porto a Barcellona, 8 persone al giorno muoiono nel Mediterraneo. #FreeOpenArms”: questo il testo di un tweet di Open Arms, la ong bloccata nei porti spagnoli dopo il divieto di salpare imposto dalla capitaneria di porto di Barcellona.

Centosettanta vittime in due naufragi. Centosettanta persone morte negli ultimi giorni in un Mediterraneo che, anche in questo scorcio del 2019, si conferma “cimitero dei migranti”. I barconi del sogno europeo non si fermano e continuano a partire dalla Libia, in fuga da “violenze e abusi”, dalle torture dei centri di detenzione, come raccontano i fortunati che ce la fanno.

Solo ieri altri tre gommoni sono stati avvistati al largo di Tripoli, due sono stati riportati in Libia, mentre un altro con a bordo 47 migranti è stato soccorso da Sea Watch che resta ora in attesa di indicazioni dalle autorità per un porto sicuro. “Le ong si scordino di ricominciare la solita manfrina del porto in Italia o del ‘Salvini cattivo’. In Italia no”, chiosa il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in una diretta pomeridiana su Facebook. “Ci sarà un secondo processo di Norimberga – lo attacca il sindaco ‘disobbediente’ di Palermo, Leoluca Orlando – e lui non potrà dire che non sapeva”. “I nostri nipoti – gli fa eco padre Alex Zanotelli – diranno di noi quello che noi diciamo dei nazisti”.

L’ultima tragedia è avvenuta venerdì mattina, quando le autorità libiche avvistano un gommone in difficoltà con “circa 50 migranti”, secondo la loro stima, a nord di Garabulli. La Guardia costiera di Tripoli invia prima una motovedetta – poi costretta a tornare indietro per avaria – e poi allerta un mercantile battente bandiera liberiana per soccorrere il natante. Nel frattempo, un paio d’ore dopo, il gommone viene avvistato anche da un velivolo dell’Aeronautica militare italiana che riferisce di sole 20 persone a bordo. Ma a quel punto il gommone è già semiaffondato. L’equipaggio dell’aereo lancia due zattere di salvataggio, mentre poco più tardi un elicottero inviato dal cacciatorpediniere Caio Duilio recupera i tre superstiti del naufragio e li porta a Lampedusa. Saranno loro a rivelare che su quel gommone “eravamo in 120, tra cui 10 donne e anche un bimbo di due mesi”. Su quanto accaduto indagano la procura militare di Roma e quella ordinaria di Agrigento.

Gli inquirenti sono alla caccia dei responsabili del traffico, ma vogliono fare chiarezza anche sulle modalità del soccorso. Era stato il senatore e ufficiale delle Capitanerie, Gregorio De Falco, nel pomeriggio a invitare Marina e Guardia Costiera a “fornire ogni ragguaglio della situazione”. “Ricordiamoci – aveva detto – che esistono obblighi di soccorso derivanti sia da norme di diritto internazionale che interno, oltre al buon senso. Il naufragio è una cosa e l’immigrazione un’altra”.

Un altro naufragio, invece, è avvenuto nei giorni scorsi ed è costato la vita a 53 migranti che tentavano di raggiungere l’Europa sulla rotta nel Mediterraneo occidentale, in direzione della Spagna. Un sopravvissuto, riferisce l’Unhcr, è stato soccorso da un peschereccio e sta ricevendo le cure mediche in Marocco. Navi di soccorso marocchine e spagnole hanno perlustrato a lungo quel tratto di mare, ma senza risultati. Ed oggi, proprio in Spagna – a Barcellona – sono scesi in strada attivisti e volontari dell’ong OpenArms, in corteo per le strade della città sulle note di “Bella Ciao”.

Sulla tragedia di venerdì il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso “profondo dolore”, mentre il premier Giuseppe Conte si è detto “scioccato”. Immancabile, però, monta la polemica politica, con Salvini che torna all’attacco delle ong. “Loro tornano in mare – accusa -, gli scafisti ricominciano i loro sporchi traffici e le persone tornano a morire”. Per l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, quella attuale è “una politica migratoria criminale”. “Noi siamo l’Italia – scrive Matteo Renzi -: se c’è gente in mare, prima la salviamo. Poi si discute”. Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, lancia un appello all’Europa che, dice, “non può più restare a guardare”.

BARI 2019

liberal democratici cristiani

liberal democratici cristiani

        BARI   2019
CARISSIMI AMICI ED ELETTORI TUTTI, A BREVE, NELLA CITTA’    
                                 
BARESE SI TERRANNO LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEI       
                                 
CONSIGLI COMUNALI E MUNICIPALI.                
                                 
“LDC” INTENDE PRESENTARE LA PROPRIA LISTA,  COL PROPRIO  
                                 
CANDIDATO SINDACO E CANDIDATI AI  VARI CONSIGLI.      
                                 
NEL RISPETTO DELLA NOSTRA FILOSOFIA, “LDC” OFFRE A TUTTI  
                                 
COLORO I QUALI LO DESIDERANO DI POTERSI CANDIDARE     
                                 
NELLE LISTE COME CONSIGLIERI.                  
                                 
COMUNICATECI I VOSTRI DATI A: LIBERALDEMOCRATICICRISTIANI@YAHOO.IT  
                                 
E VERRETE SUBITO CONTATTATI PER DEFINIRE LA CANDIDATURA.  
COMUNICATO PUBBLICO PER I CITTADINI BARESI..!
CARI CITTADINI DI BARI, SIETE DESIDEROSI DI CAMBIARE LA VOSTRA CITTA’ IN MEGLIO E FARLA DIVENTARE FINALMENTE UNA METROPOLI MODERNA, FUNZIONALE, CON TANTI POSTI DI LAVORO PER I TANTI GIOVANI DISOCCUPATI, CHE ABBIA UNA VIABILITA’ SEMPLIFICATA E CHE NON SIA SCHIAVA DI UN’AMMINISTRAZIONE POLITICIZZATA DA 15 ANNI DI SINISTRA ININTERROTTA ?
SCANDALI COME QUELLO DELLA COSTRUZIONE DELLA SEDE REGIONALE DEVONO FAR RIFLETTERE TUTTI E DEVONO INDIGNARVI.
PRENDETE TRA LE MANI IL VOSTRO DESTINO E REAGITE…..
CHI VUOL FARE QUESTO TROVA IN “LDC” LA PROPIA CASA… UN ANGOLO DI VERA LIBERTA’ PER VOI….
 
SCRIVETECI E NOI VI DAREMO LA POSSIBILTA’ DI CAMBIARLA LA CITTA’…SE LO VOLETE ALTRIMENTI, NON RISPONDETE AL NOSTRO APPELLO E NON ANDATE NEANCHE A VOTARE…TANTO COMANDERANNO SEMPRE …LORO..COMUNQUE…
BARI 2019

FORSE … MANETTE DI LIQUIRIZIA…?

FORSE … MANETTE DI LIQUIRIZIA…?
O di cioccolato fondente o magari di zucchero ? Questo è l’amletico dubbio che in queste drammatiche ore pervade il ministro degli interni Salvini e la polizia tutta, Già, c’è “sorella Uva” e… fratello Luna che vigilano attenti al “modus operandi” dell’ammanettamento degli operatori statali in divisa blu o nera. Infatti c’è stato molto scalpore sul tunisino deceduto per infarto a seguito del suo arresto perché preso in flagranza di reato, al reo è capitato un doppio arresto purtroppo, prima quello legale e poi quello cardiaco, un fatto insolito ma che può accadere quando si fanno le cose di …corsa.. Che sfiga per….i poliziotti, fanno il loro dovere, cioè quello di arrestare i delinquenti, e ci troviamo sorella Uva e fratello Luna pronti a criticare, ma che sarà mai e perché mai ?. Ma dico, se la polizia non deve sparare mai, se non può neanche ammanettare i delinquenti beccati con lo “zampino sul lardo” e non possono contrastare i violenti nelle manifestazioni con la forza, allora che ha ragione hanno di esistere le forze di polizia ? Che senso ha tenerla in piedi se ogni volta che si registra un episodio sfortunato tutti sono pronti a sparare su quei ragazzi senza che poi nessuno li difenda, a parte me, ma che razza di paese è diventato il nostro ? O i nostri ragazzi che fanno il loro lavoro e dovere devono essere sempre sotto accusa e a volte criminalizzati tanto da essere intimiditi a fare anche le cose più banali ?. E basta, non se ne può più, certo, anche tra loro può capitare che ci siano delle mele marce, ma quando sbagliano devono pagare ed è giusto che sia così, ma nessuno si permetta di criticare in maniera subdola e generalizzando il mandato che svolgono. Ora è incomprensibile e ingiustificabile che “sorella Uva” incita il popolo e i media contro il ministro degli interni solo perché ha avuto un’esperienza negativa e terribile, si permette di offendere un ministro della repubblica e la polizia tutta esternando gratuitamente frasi senza senso e logica di cervello, ma cosa c’entra lo sfortunato episodio dell’infarto cardiaco con la licenza di uccidere di 007 di James Bond ? Spiace doverlo dire, ma è proprio da dementi un’affermazione del genere.. Per fortuna che c’è anche…. fratello sole che ci illumina in questo grigiore spaventoso… 20012019 …by… manliominicucci.myblog.it

Morto durante controllo, sorella Uva: con Salvini licenza uccidere

Ministro: cosa avrebbero dovuto fare gli agenti, cappuccino e brioche?

“Questo è il metodo delle forze dell’ordine. Con l’appoggio di Salvini, ora, hanno la licenza di uccidere”. Lucia Uva, sorella di Giuseppe, morto dopo essere stato portato in caserma a Varese nel 2008, ha commentato così con l’ANSA il caso del tunisino deceduto l’altro ieri ad Empoli. La donna, precisando di non “avercela con le forze dell’ordine” ma con chi “abusa della divisa che indossa a scapito dei più deboli”, ha aggiunto che “siamo in un tritacarne”, riferendosi a tutti i parenti delle vittime di casi analoghi.

“Buon sabato ai poliziotti che a Empoli facendo il loro lavoro hanno ammanettato un violento, un pregiudicato che poi purtroppo è stato colto da arresto cardiaco. Se i poliziotti non possono usare le manette per fermare un violento, ditemi voi cosa dovrebbero fare, rispondere con cappuccio e brioche?”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in diretta su Facebook.

E IO…PAGO…!

E IO…PAGO…!

E’ patetico davvero e molto preoccupante, ci risiamo, la magistratura si dimostra palesemente la protettrice dei migranti, in qualunque situazione ci si trovi, loro hanno sempre ragione e in più, paradosso dei paradossi, ci tocca pagare anche il conto del legale, come la notula presentata dal professionista di “appena” € 1.500,00 nella questione del migrante di Pisa. E’ ovvio che tutti gli avvocati hanno interesse a difenderli, per loro è un lavoro, tanto comunque saranno pagati dallo stato, nel bene o nel male, in quanto tutti i migranti, essendo privi di reddito, logicamente ricevono il patrocino gratuito alla difesa come previsto dalle vigenti legge, e questo non è noto alla maggior parte degli italiani specie in quelli non avvezzi alla giurisprudenza. Anche questo, spiace doverlo dire, è un volgare business legato agli immigrati e fa comodo a tanti, e non va assolutamente bene perché questo significa gravare di ulteriori costi una collettività alla…fame, sì, perché evidentemente a molti non è chiara una cosa, questo paese è alla fame… e ha un debito pubblico di 2.350 miliardi di euro e in termini economici non potrebbe accogliere neanche i pidocchi, invece spendiamo soldi per accoglierli, sfamarli, accasarli e in più spendiamo anche soldi per la difesa legale, è incredibile ma è così ed ebbene che i radical chic, stampa e media lo sappiano. E se andiamo avanti di questo passo è sicuro che nei prossimi anni ci dobbiamo preparare ad accogliere almeno 500 milioni di africani, questo è il paese di bengodi per i delinquenti e clandestini e galeotti evasi dalle carceri. E come potremo contrastarli se la magistratura è contro le forze dell’ordine e contro lo stato italiano e non fa i suoi interessi ? Perché uno di loro non dovrebbe tentare la via della fortuna in Italia ? E’ ovvio che i quantitativi di stupefacenti nelle loro tasche saranno sempre minime e la faranno sempre franca, ma dai oggi e dai domani i casi si moltiplicheranno x 1000. Qui tutti, hanno perso il senso della razionalità nell’accoglienza a tutti i costi, questo non è progresso né civiltà ma è esattamente l’opposto, abbiamo preso la via dell’anarchia e del degrado sociale.. Siamo contenti di questo ? Sì…e allora continuiamo così, andiamo a prenderli con le navi da crociera e portiamoli tutti in Italia, però dopo non dite : sì “ma io non pensavo che”…perché dopo non c’è ritorno…Tanti saluti da Pamela Mastropietro e da Desiree, per info chiedete a loro, sì… loro sono molto esperte in… questioni di immigrazioni e accoglienza, pensate che una delle due li ha anche….sfamati…201012019 …by…manliominicucci.myblog.it

l prefetto espelle profugo per motivi di droga ma il Tar lo riammette: “Accuse deboli”

 GIOVEDÌ 17 GENNAIO 2019

PISA. Allontanato dal centro di accoglienza dopo essere stato trovato in possesso di droghe leggere, non solo il migrante ha riottenuto il diritto a ripresentarsi nella struttura con tutte le garanzie di legge a chi ha lo status di rifugiato, ma lo Stato gli pagherà anche l’avvocato.

È la storia di un gambiano fermato con alcune piantine di marijuana. Una quantità minima al di sotto della soglia oltre la quale arrivano le manette. Quanto basta, però, per far scattare una denuncia per produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti. Un caso come tanti, ma con una particolarità. Il destinatario della denuncia era un richiedente protezione internazionale che dopo la denuncia si era anche visto buttare fuori dal centro di accoglienza per migranti di Arena Metato a San Giuliano Terme. Un rifugiato pizzicato dalle forze dell’ordine con un po’ di erba.

Un peccato all’apparenza veniale per il quale non c’erano contestazioni di spaccio. Il guaio casomai era l’effetto collaterale. Quello della revoca dell’ammissione nel centro di prima accoglienza. Uno arrivato con i barconi, stremato e bisognoso di aiuto che poi viene sorpreso a trafficare droga, anche se leggera, per la prefettura non meritava un’accoglienza. E così nell’aprile scorso da Palazzo Medici era partito il decreto di revoca del gambiano dal centro San Jacopo. Nel Paese dei ricorsi, però, tutto può succedere. Anche che lo Stato nelle sue articolazioni prima decida una cosa e nel giro di qualche mese l’esatto opposto. È successo per il giovane che ha vinto il ricorso al Tar contro la revoca dell’accoglienza tornando allo status di rifugiato da inserire di nuovo nel circuito dell’accoglienza

Il gambiano, messo alla porta il giorno della denuncia e non più accolto nel centro gestito dalla Croce Rossa, non solo ha avuto soddisfazione sul punto contestato rientrando a pieno titolo tra gli aventi diritto al soggiorno nel centro. I giudici amministrativi gli hanno anche riconosciuto l’accesso al gratuito patrocinio. E così i quasi 1.500 euro di notula al legale verranno pagati dal ministero della Giustizia.

I GIOCHI OLIMPICI SONO….RICOMINCIATI….!

I GIOCHI OLIMPICI SONO….RICOMINCIATI….!

Sì cari amici, a Torino si sono riaperti i… “giochi olimpici invernali”… dopo quelli del 2006 ora ne abbiamo di nuovi, in verità questi di oggi sono un tantino diversi nelle discipline, ma la struttura che alloggia gli “atleti “ è sempre la stessa e le gare sono molto interessanti, curiose e a volte anche pericolose, tanto pericolose che qualcuno può lasciarci anche “le penne”…Ma andiamo a vedere un po’ come sono andati i giorni scorsi, chi ha vinto il premio più ambito, “l’ascia d’oro 2019” e chi si è distinto salendo sul “podio” a ritirarlo. In primis evidenziamo la disciplina, vincente con morto, dello slalom gigante con ascia, infatti, un atleta, di nazionalità estera, ha preso un ascia e correndo tra la folla in perfetto slalom è riuscito “ad accettare un nigeriano”, abbattendolo, senza ombra di dubbi, e lasciandolo sul terreno nevoso di gioco, perché evidentemente, pare, che il mal capitato avesse dimenticato di restituire “la neve” all’atleta.. ma si sa come sono queste cose, per una banalità ci si rischia la vita, intanto il nigeriano defunto che scappava dalla morte in patria ..l’ha ritrovata in …Italia, evidentemente il suo destino era già segnato, forse, se non fosse scappato dal suo paese.. oggi sarebbe ancora vivo…forse.. Ma andiamo “all’atleta vincente” che al momento della corsa ha sbagliato strada e si è allontanato dal villaggio senza lasciar tracce e senza aver restituito la tuta da …sci e ovviamente l’ascia. Per me va bene che gli atleti si divertano e facciano nuove amicizie e giochino con le asce e la… neve, poi in fondo…”sono ragazzi” che si divertono. Kabobo, il maestro d’armi di qualche anno fa, a quanto pare ha fatto scuola nel nostro paese, dopo di lui non si contano più i casi di attaccamento all’ascia, evidentemente tutti desiderano diventare boscaioli, dopo Bari ora Torino, quindi da nord a sud la cultura africana dell’ascia si diffonde in perfetta sintonia, ricordandoci, con amore, sempre le affettuose parole della cara ex presidente della camera in merito all’apprendimento culturale che avremmo fatto nostro. Io però devo essere sincero, non per smentire lei, ma l’ascia la uso già prima del loro arrivo, infatti ci taglio la legna per il mio barbecue da una vita e prima che loro mettessero piede nel nostro paese, no…lo dico perché in fatto di cultura mi sembra un po’ strano che io e tanti italiani dobbiamo apprenderla dagli africani. Ora sicuramente  impareremo lo “slalom gigante con ascia” e poi magari con sciabola o fioretto, e chissà se sostituiremo lo sci di fondo con carabina con lo sci di fondo con…ascia e morto annesso…chissà sarebbe veramente carino. Per fortuna che ci sono nuovamente i giuochi invernali, mi ero un… po’ annoiato, grazie ai migranti ora assisto alla gare con…ascia ..e mi diverto….19012019

…by…manliominicucci.myblog.it

Torino, nigeriano trovato morto nelle palazzine ex Moi: accanto un bilanciere insaguinato

Forse l’omicidio risale ad  alcuni giorni fa. Salvini: “Non abbassiamo la guardia. Mercoledì incontrerò Appendino al Viminale”

 18 gennaio 2019

Un uomo  di nazionalità nigeriana di 33 anni. Andrew Yomi è stato trovato morto nelle palazzine dell’ex villaggio  olimpico di via Giordano Bruno, al primo piano dell’area arancione. È un omicidio. Accanto al cadavere trovato al primo piano della palazzina arancione, è stato rinvenuto un bilanciere insanguinato. Sul posto è arrivata la squadra  mobile della polizia.
Secondo un primo esame del medico legale l’uomo non è stato ucciso oggi , il cadavere trovato nella palazzina che si affaccia su via Giordano Bruno risale almeno a ieri, o forse, addirittura a due giorni fa.
Se qualcuno si era accorto del cadavere però , non ha dato l’allarme fino a questo pomeriggio.
Al momento non ci sono elementi per dire che l’omicidio sia collegato all’aggressione in cui è stato ferito un altro nigeriano coetaneo della vittima, ieri mattina in via Pietro Micca anche l’uomo ferito ieri in centro abita al Moi così come l’uomo che lo ha aggredito e che è ancora in fuga.

Gli uomini della scientifica sono ancora al lavoro sul luogo del delitto, mentre alcuni degli inquilini delle palazzine si sono radunati nel piazzale. Sul posto è arrivato anche il pm Francesco La Rosa.
Da più di un anno è iniziato lo svuotamento del villaggio occupato dal 2013: il progetto coordinato dal Comune di Torino insieme alla prefettura e alla compagnia di San Paolo si chiama sgombero dolce. Dal novembre 2017 sono state sgomberate le cantine è una delle palazzine. Dopo l’episodio di oggi sono in tanti i commenti politici che tornano a chiedere uno sgombero più veloce.
Tra questi il ministro degli Interni Matteo Salvini: “Non abbassiamo la guardia, conosciamo la situazione e mercoledì vedrò il sindaco Chiara Appendino”

UN GOVERNO …ANTIPOPULISTI…!

UN GOVERNO …ANTIPOPULISTI…!
Finalmente ha preso corpo e vita il nuovo governo di sinistra delle Svezia, dopo tante difficoltà e mesi di dure trattative finalmente ci sono riusciti, un governo di  coalizione a quattro formato dai partiti di Centro, Liberale, Sinistra e Verdi . Una squadra compatta il cui fine non è solo quello di governare ma soprattutto sbarrare il passo all’opposizione politica costituita dagli estremisti di destra, definiti impropriamente populisti e anti immigrati. Sì, il problema è serio, hanno pensato i biondi svedesi, bisogna combattere i populisti  che rappresentano quasi il 18% dell’elettorato svedese e sono un vero pericolo da fermare a tutti i costi. Fa niente che oramai a Göteborg, Malmö ed in altre città svedesi gli immigrati hanno reso impossibile la vita ai cittadini indigeni, fa niente che ogni giorno tra gli immigrati stessi si registrino quotidianamente dei morti, fa niente che il popolo vive nel terrore islamico e della sua legge, la “sharia”.. fa niente…il pericolo non viene da tutto questo ma viene ed è rappresentato dalla “estrema destra” che potrebbe aumentare i suoi voti con lo spettro di una presa del potere. Curioso davvero …in Svezia c’è un degrado sociale pari a quello di  un paese del terzo mondo e questi invece di preoccuparsi della crescente violenza e sottomissione all’islam di interi quartieri delle città, cosa fanno ? Incredibilmente si preoccupano di fermare l’avanzata dei ….populisti…ma siamo proprio alla follia pura, ma che si bevono la sera prima d’andare a letto ? Evidentemente qualcosa che li ubriaca nel sonno perché è inspiegabile e ridicolo che si cerchi di arginare un partito che vuole il bene del popolo e invece si lascia mano libera al terrorismo sociale. Cari svedesi, svegliatevi sobri perché se quel partito è arrivato al 18% , e prima non li aveva quei voti, è chiaro che la gente è stufa di subire violenze ogni giorno ed è normale che si rivolga elettoralmente a chi promette sicurezza e fine all’immigrazione incontrollata. Ora i populisti sono al 18% ma alle prossime, statene certi, arriveranno al 60%…islam permettendo, e se così non dovesse essere allora avrete secoli davanti a voi per piangere e pentirvi delle vostra stupidità ideologiche e scelte folli.. 18012019

…by…manliominicucci.myblog.it

Svezia: fiducia al premier Lofven

A 4 mesi da voto trovato accordo per governo di minoranza

 

A DE CARO SIA CONFERITO IL PREMIO …”ACCETTALO IL MIGRANTE”.. !

A DE CARO SIA CONFERITO IL PREMIO …”ACCETTALO IL MIGRANTE”.. !

Effettivamente al primo cittadino di Bari verrebbe proprio voglia di conferirgli un premio, certo che sì… premiarlo per la sua accoglienza di tanti migranti nel territorio cittadino, un gran lavoro ..davvero un gran lavoro.. con la collaborazione di tante cooperative, anzi ..di più..” una missione”, svolta da anni con abnegazione e amore ..e tanti ma tanti ..soldoni, verso i poveri sofferenti giovanottoni che scappano dalla guerra senza …mamma e papà…. A quanto si vede, l’imperioso ordine giunto dal municipio barese, ovvero quello di accettare tutti i migranti che arrivano sul territorio italiano ed in particolare in quello barese è stato rispettato con esemplare solerzia, basti pensare a quanti ne sono stati accolti e vivono stabilmente nelle periferie da anni. Anche oggi, fortunatamente per lui, abbiamo assistito alla consueta scene di taglienti “scambi culturali” nella città dell’accogliente De Caro…, infatti dopo averci riempito le strade di risorse si scopre che ci sono anche dei… “boscaioli”, sì, dei boscaioli, che ascia in pugno, vanno per la città in cerca “di teste di legno da abbattere”. Niente panico e niente paura, non è né terrorismo né altro, ma è solo un migrante che non ha… ben compreso, come spesso accade, le leggi e la vita occidentale, lui  si recava da un altro immigrato per “accettarlo nel rispetto della solidarietà” e dell’accoglienza secondo lo spirito “decariano”. Purtroppo non ho altre spiegazioni da dare in merito alle continue espressioni e dimostrazioni  culturali che ci arrivano dal cuore dell’Africa, per noi stupidi occidentali privi di cultura e retrogradi …queste cose non le possiamo capire, comunque, poi l’immigrato incompreso è stato.. “vergognosamente”… arrestato dai carabinieri che hanno messo fine alla scambio culturale tra un liberiano ed un afgano …Magari poi i militari dell’Arma comprenderanno che l’immigrato non andava arrestato ma spiegatogli che gli alberi si accettano con l’ascia e non le teste dei  migranti…evidentemente il buon liberiano questo …non lo sapeva.. Va bene uguale….queste sono storie di ordinaria vita che arricchiscono le giornate dei baresi, sempre più vessati da  un traffico… a dir poco criminale, e il costo dei parcheggi orari stile.. Las Vegas, e  l‘assistenza sanitaria che dovrebbe cambiare nome, infatti è diventata una “promessa sanitaria” visti i tempi d’attesa per le prenotazioni . Poveri amici baresi che vita si trovano ad affrontare quotidianamente.  Però in compenso, si riandrà a votare tra qualche mese e magari se tutti insieme, rivotassimo De Caro, sicuramente ci ritroveremo una città ancora più ricca…culturalmente,  tanti… alberi in meno…e forse tante teste di legno in più…un gran abbraccio ai Baresi…  17012019

…by…manliominicucci.myblog.it

Bari, sale sul bus affollato con l’ascia e aggredisce un passeggero: arrestato

Bari, sale sul bus affollato con l'ascia e aggredisce un passeggero: arrestato

Un 34enne originario della Liberia ha aggredito un 24enne afgano prima a bordo di un autobus affollato e poi in strada, davanti a un supermercato dove i carabinieri lo hanno arrestato per tentato omicidio

16 gennaio 2019

Ha seminato il panico tra i cittadini il 34enne originario della Liberia che a Bari ha aggredito con un’ascia un 24enne afgano prima a bordo di un autobus affollato e poi in strada, davanti a un supermercato dove i carabinieri lo hanno arrestato per tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, minaccia aggravata e porto illegale d’armi o oggetti atti a offendere. Il liberiano era già destinatario di un provvedimento di espulsione. E’ accaduto in via Maratona, al quetiere Marconi.
Secondo la ricostruzione dell’accaduto, il 34enne è salito a bordo dell’autobus e ha aggredito il 24enne afgano, minacciandolo di morte, riuscendo a colpirlo di striscio all’altezza della fronte.

Quando il conducente del bus ha aperto i portelloni laterali per far scendere la gente spaventata e far fuggire la vittima dell’aggressione, il liberiano ha inseguito l’afgano fino all’ingresso di un vicino supermarket, dove il 24enne ha trovato un bastone per difendersi.

Proprio mentre l’aggressore, molto agitato, si stava avvicinando nuovamente all’afgano per colpirlo, sono arrivati i carabinieri. Alla vista dei militari il liberiano ha cercato di fuggire a piedi e, solo dopo un concitato inseguimento, durato diversi minuti, è stato raggiunto e disarmato

245 MILIONI DI V……

245 MILIONI DI V……

Oggi sua “santita” Bergoglio 1° ha parlato, e come al solito ne ha detta un’altra delle sue “ stranezze “ e dipinto ancora una volta  Gesù Cristo come si trattasse il soggetto di una tela di un “maniaco pittore” sempre pronto a modificarla per cercare di convincere agli altri della sua capacità artistica. Oggi lui ha detto che Gesù era un profugo che scappava dalla guerra, magari dotato di cellulare, ed era arrivato a Betlemme, forse a bordo di un gommone, con il genitore adottivo e la Vergine Maria, per quanto ci si attiene al bue e l’asinello non è dato sapere come siano arrivati, forse erano già presenti nella stalla all’arrivo della famigliola. Quindi, dopo aver sentito “ l’apostata Bergoglio” dire che Gesù era migrante ci sentiamo dire che Gesù ora è anche profugo. In seguito, spero proprio che non lo faccia, dirà che anche Gesù cristo stuprava le donne e poi con calma, quando le nostre menti si saranno abituate ci dirà, sempre per giustificare i migranti e gli islamici, che Gesù era un terrorista che ammazzava perché voleva la…. Palestina…libera e indipendente. No.. non meravigliatevi di questo signore, parla nel giorno in cui Avvenire e altri quotidiani pubblicano i dati dei morti cristiani ammazzati, vedi link sottostante, lui si preoccupa solo di dire che Gesù era un profugo. Che sia malato di mente lo escludo a priori, è lucido e sinistro, ma che si a l’anticristo…beh effettivamente prende corpo molto seriamente questa ipotesi perché lui è sempre pro islamico e questo non si può assolutamente accettare…è una vergogna. Sì, cari cristiani, è il vero distruttore della chiesa ed ora vi racconto un anteprima della sua visita che avverrà in Marocco, ricordo che il Marocco non ha sottoscritto la risoluzione ONU contro i matrimoni con le bambine, bene, lui andrà in Marocco in un programma di promozione denominato  “Chiesa in uscita”, centrato sul dialogo interreligioso e sul contatto diretto con le periferie del mondo, sempre che il Marocco possa essere considerata una di queste. Ma la follia più totale è  il simbolo selezionato per il suo XXVI “viaggio apostolico” come  pontefice della chiesa cattolica, una croce, cristiana ovviamente, posizionata all’interno di un’altra immagine religiosa: la mezzaluna musulmana. E che ci azzecca ? Ma perché ci stiamo svendendo all’islam ? Allora io sono molto più pratico di tanti e dico questo : se Gesù Cristo è un’invenzione di alcuni, cosiddetti apostoli, ed è un falso profeta, allora è giusto abbatterla quella chiesa globale eretta sulle ipocrisie. Ma se Maometto non è il vero profeta e l’islam non è una religione che osserva lo spirito e i dettami del nostro vangelo ma al contrario lo demonizza, mi dici allora chi realmente sei Bergoglio ? Perché non spendi una parola contro i musulmani…sì sono proprio loro che perseguitano 245 milioni di cristiani, e invece te li difendi a spada tratta e ci vai ad abbracciarli ? Non ti capisco… ma so solo una cosa, non vedo l’ora che tu lasci il papato ..ne ho piene le tasche di un anticristiano …17012019 …by…manliominicucci.myblog.it

Il rapporto. Salgono a 245 milioni nel mondo i cristiani perseguitati


Paolo M. Alfieri mercoledì 16 gennaio 2019
Pubblicato io studio annuale dell’Ong Porte Aperte: Corea del Nord, Afghanistan e Somalia in cima alla lista dei Paesi con maggiori persecuzioni

Profughi cristiani in Egitto in fuga dagli estremisti islamici nella penisola del Sinai (Ansa)

Profughi cristiani in Egitto in fuga dagli estremisti islamici nella penisola del Sinai (Ansa)

Cresce ancora la persecuzione anti-cristiana nel mondo. L’Ong Porte Aperte ha pubblicato il suo rapporto annuale, la World Watch List 2019, secondo la quale sono saliti a 245 milioni i cristiani perseguitati a causa della propria fede. Sui 150 Paesi monitorati, 73 hanno mostrato un livello di persecuzione definibile alta, molto alta o estrema (punteggio superiore a 41), mentre l’anno scorso erano 58. Il numero di cristiani uccisi per ragioni legate alla fede è salito dai 3.066 dello scorso anno ai 4.305 del 2018, con la Nigeria ancora principale terra di massacri, non solo per mano dei terroristi islamici di Boko Haram. Solo in Nigeria i cristiani uccisi sono stati 3.731, con villaggi completamente abbandonati. Molti degli attacchi sono stati messi a segno per ragioni legate all’accaparramento delle terre dagli allevatori islamici fulani.

Sono 11 i Paesi che rivelano una persecuzione definibile estrema. Al primo posto ancora la Corea del Nord: qui si stimano ancora tra i 50 e i 70mila cristiani detenuti nei campi di lavoro per motivi legati alla loro fede. Anche Afghanistan (2°) e Somalia (3°) totalizzano un punteggio superiore ai 90. La Libia (4°), Stato diviso e fragile, peggiora leggermente: il blocco ulteriore dei flussi migratori attraverso il Mediterraneo comporta che molti cristiani in fuga dai disordini e dalle persecuzioni dell’Africa sub-sahariana rimangano bloccati in questo Paese, rendendoli ancora più vulnerabili a pressioni o violenze. La cronaca in Pakistan (5°), si veda il caso di Asia Bibi e i seguenti disordini, ha dimostrato ancora una volta il motivo per cui questo Paese si trova ai vertici della World Watch List, con aggressioni, ingiusti incarceramenti, sentenze di pena di morte per blasfemia ed almeno 28 assassini documentati di cristiani. A proposito di incarceramenti, si registrano 3.150 cristiani arrestati, condannati e detenuti senza processo, poco meno del doppio del 2017. Sono invece 1.847 le chiese (ed edifici cristiani direttamente collegati ad esse) attaccate nello stesso periodo.

Continua l’involuzione della situazione in Asia, dove includendo il Medio Oriente addirittura 1 cristiano su 3 è definibile perseguitato. Ad accelerare questo processo è il peggioramento della situazione in Cina, risalita al 27° e al primo posto per incarceramenti di cristiani, e in India. Anche in tutto il vicino Nord Africa peggiora la condizione dei cristiani: oltre alla Libia, allarmano le chiusure di chiese in Algeria (22°), gli episodi di violenza in Egitto (16°), il malcontento generale in Tunisia (37°) e la ricomparsa del Marocco (35° – era uscito dalla WWList nel 2014). Rimangono preoccupanti le situazioni in Medio Oriente (in particolare in Siria 11°), nella penisola araba (soprattutto nello Yemen 8°) e nel Corno d’Africa, dove l’accordo Etiopia-Eritrea per ora non ha migliorato la condizione dei cristiani.

L’oppressione islamica continua ad essere la fonte principale di persecuzione dei cristiani, ma l’ascesa del nazionalismo religioso, con le due connotazioni induista in India e buddista in Stati come il Myanmar, si presenta come prorompente fonte di discriminazione anti-cristiana (e di altre minoranze). La recrudescenza dell’opposizione comunista/post-comunista in nazioni come Cina e Vietnam conclude il quadro delle maggiori fonti di persecuzione. Da segnalare anche Messico (39°) e Colombia (47°), Paesi cristiani dove l’intolleranza arriva soprattutto quando i leader delle chiese sfidano la corruzione e i cartelli della droga, e nelle aree rurali per ragioni connesse all’antagonismo tribale.