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IL NODO O IL CAPPIO AL..COLLO ?

IL NODO O IL CAPPIO  AL..COLLO  ?

Ricordo indelebile di anni fa il giorno in cui Alexis Tsipras vinse le elezioni politiche del suo paese al culmine di una campagna elettorale dagli ardui contenuti e continue sfide all’Europa, nell’occasione ebbe a dichiarare, con tono minaccioso, che l’Europa stessa doveva aver “rispetto per la Grecia e per il suo popolo”, e che mai, specifico mai, lui e il suo partito Syriza si ..”sarebbero sottomessi” al volere dei “lobbisti dell’unione europea”, e aggiunse che, in segno di protesta non avrebbe più indossato la… “cravatta annodata sulla camicia”, sino a quando la Grecia non sarebbe riuscita a superare la drammatica crisi che l’attanagliava . Infatti, fu proprio così che il bravo compagno salì al potere senza.. cravatta e oggi, dopo 4 anni di macelleria sociale, suicidi, fame e povertà se ne è andato….sempre senza cravatta… e cosa più offensiva, e nel contempo ridicola per il popolo greco, e che si è congedato dicendo che lascia un paese non più in crisi e migliore di quattro anni prima.  Spiace contraddirlo ma le tantissime privatizzazione a favore dei tedeschi e francesi sicuramente non sono piaciute ai greci e certamente hanno fatto incazzare nero il ..defunto …”Carlo Marx”.. è questa l’ovvia dimostrazione che lui è stato solo un fanfarone ideologico e opportunista e che la sua  sottomissione alla commissione europea e alla Merkel è stata totale e per rendersi conto basti pensare che mezza Grecia ora appartiene ai germanici, i figli e nipoti di quelli che hanno cercato di conquistarla, anni fa, con la forza delle armi . Rammentiamo tutti la lite col suo ministro delle finanze, Gianis Varoufakis, fu clamorosa e sta a testimoniare il fallimento totale in tutti i sensi, altro che proclami e annunci mediatici per descrivere la grandezza di un… “pidocchio”…. infatti gli elettori greci lo hanno spudoratamente bocciato prima alle votazioni europee ed ora a quelle nazionali. Bocciato senza attenuanti e giustificazioni e il voto lo dimostra, un ribaltone a pieno titolo che la dice lunga sulla sua incapacità ma anche sui rapporti con l’Europa e con la Germania che certamente devono cambiare. Con il 39,8% dei voti e 158 seggi in Parlamento su 300, il popolo greco ha demandato al nuovo politico conservatore, kryiakos Mitsotakis, la possibilità di governare il paese senza mediazioni e senza compromessi e restituirgli dignità e libertà..  Il nuovo premier incaricato parte subito pare abbia le idee e propositi chiari, tuttavia sono molto curioso di vedere come farà a trattare con la nuova commissione a trazione franco-tedesca e con il presidente della BCE, una francese assetata di tagli al welfare,…. attori che si presentano peggiori e minacciosi dei precedenti e che vedo poche chance di un allargamento dei cordoni della borsa per dare più soldi  al popolo greco e in compenso intuisco, molto amaramente, che ci saranno ancora più tagli al sociale. Tsipras ha un grande colpa, quello di non aver accettato l’aiuto di Putin 4 anni fa, le cose sarebbero andate in modo diverso e non solo per il suo paese….ma ormai è storia passata, guardiamo il futuro. 08072019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Elezioni in Grecia. Nea Dimokratia sbanca, finisce l’era di Syriza

GX

lunedì 8 luglio 2019

Il partito Nuova Democrazia ha ottenuto quasi il 40 per cento e governerà da solo: il suo leader Kyriakos Mitsotakis sostituirà Alexis Tsipras

Il nuovo primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis (Lapresse)

In Grecia torna al governo il partito conservatore Nuova Democrazia, guidato da Kyriakos Mitsotakis: si è imposto nettamente contro il primo ministro uscente, Alex Tsipras, che proprio quei piani di salvataggio aveva diligentemente applicato.

Mitsotakis, che ha cavalcato l’onda delle proteste di piazza contro l’applicazione delle misure dell’ultimo programma di assistenza finanziaria, concluso lo scorso agosto, vince (il 90% dei voti è stato scrutinato) con il 39,78% rispetto al suo principale avversario, fermo al 31,56%.

La Grecia “rialza orgogliosamente la testa dopo un periodo doloroso”: sono le prime parole di Mitsotakis dopo la vittoria elettorale. Il leader di Nuova Democrazia ha assicurato che “inizia una lotta nuova ma bella” e ha promesso che lavorerà per portare crescita e occupazione nel Paese. “Ho chiesto un mandato forte e me lo hanno dato con generosità, non deluderò le loro speranze”, ha aggiunto il 51enne rampollo di un’importante dinastia conservatrice, promettendo un governo guidato dai principi di trasparenza e meritocrazia e annunciando che il Parlamento lavorerà per tutta l’estate, “perché il futuro non può aspettare”.

Tra i primi a congratularsi con il vincitore, il presidente Recep Tayyip Erdogan e il presidente uscente della commissione Ue, Jean-Claude Juncker.

Tsipras, ex antagonista divenuto un alunno modello della Troika, costretto a gestire la peggiore crisi economica dal Dopoguerra ad oggi tra austerity e riforme imposte dalla troika, ha pagato i continui aggiustamenti economici che molti hanno letto come “un tradimento”. “Lasciamo a testa alta, quattro anni fa ci siamo occupati di un Paese sull’orlo della bancarotta, e lasciamo un Paese libero (dai salvataggi), in crescita e con riserve nelle sue casse, con l’interesse del debito al minimo storico”, ha affermato. Il premier uscente ha dichiarato inoltre che il risultato riflette “il prezzo politico” delle difficili decisioni che ha dovuto prendere, ma “non costituisce una sconfitta strategica”.

Sotto il dieci per cento, devono accontentarsi i socialisti di Kinal (7,96%, 22 seggi) e il Kke 15 seggi con il 5,33%. E se Syriza perde ma “a testa alta”, la grande sconfitta dall’appuntamento elettorale è la formazione di estrema destra di Alba Dorata che, seppur per qualche decimale, non supera la soglia di sbarramento del 3% e resta fuori dal Parlamento. Nel 2015 era terza forza politica del Paese, con il 7% dei voti si era aggiudicata 18 seggi.

Resistono le nuove formazioni: la Soluzione greca, movimento nazionalista fondato dall’ex venditore tv Kyriakos Velopoulos, ottiene 10 seggi con il 3,74%, e il Mepa25 dell’ex ministro della Finanze, Gianis Varoufakis, che agguanta 9 seggi con il 3,47% dei voti.

E ORA CHI COMANDA IN ITALIA ?

E ORA CHI COMANDA IN ITALIA ?

La ragione è la sintesi di un ragionamento logico e della capacità di articolare un pensiero a dei fatti concreti . Quanto avevo previsto, non ieri ma un anno fa, il gioco è ripartito in tutta la sua drammaticità, i “cosiddetti salvatori dei naufraghi” hanno riattivato il canale della distribuzione costosa e a caro prezzo, per noi, dei migranti. Tutti i “salvatori di vite umane” sono felici, altri migranti andranno a riempire le strade italiane, le stazioni ferroviarie e le periferie delle città e con l’aiuto prezioso dei centri sociali che potranno sperare di alloggiarli in qualche struttura privata o pubblica abbandonata da decenni, senza luce e senza servizi…non ha importanza,….questo sì che è un esempio di vera civiltà ed accoglienza. È ovvio che in questa partita dai “contorni horror” si giochi solo sulla pelle di chi soffre e che spera in una vita migliore e di contro il popolo italiano che si vede sempre più oppresso da una vera e propria invasione inarrestabile e mi domando : come reagiranno gli italiani nei prossimi mesi a cotanta prepotenza ed arroganza ? Intanto  le ONG e i partiti di sinistra fanno il loro sporco gioco e mettono in pratica tutti gli stratagemmi, sono disposti anche a svendere il paese italico purché loro tornino a governare ed impedire che l’attuale governo svolga il suo mandato in serenità. Oggi è arrivata la nave ONG Mediterranea nel porto di Lampedusa motivando così il suo arrivo: “in queste condizioni andare a Malta metterebbe a rischio la sicurezza e l’incolumità delle persone”. Lampedusa è ora il solo porto sicuro possibile. Do per scontato che una volta arrivati al limite delle acque territoriali avrebbero trovato mille scuse per entrare, quindi o si interviene o non finirà mai questo stillicidio…. E lo so che vien da ridere, è palese  quel che intendono fare, importare milioni di migranti per poi avere il loro voto, illusi… perché la maggior parte di loro che arrivano da noi sono musulmani e il PD non lo voteranno mai quando raggiungeranno un numero sufficiente tale da poter avere propri parlamentari…illusi ..rammentate quanto vi dico e guardate in giro per il mondo per trovar conferma nelle mie parole, quello che le navi ONG fanno è solo un pezzo di un gran mosaico e il cavolo è che in Europa o fanno finta di non capire oppure sono proprio loro i mandanti di questi crimini. Quello che non capisco è perché la magistratura italiana non intervenga duramente per colpirli ed arrestarli per complicità in “tratta di clandestini”, che ci siano i presupposti di reato è evidente, le leggi del mare evocate ed applicate sino ad oggi sono per i veri naufraghi e loro non … sono naufraghi ma solo opportunisti del mare che non rischiano la vita…. C’è solo un punto che la sinistra e l’Europa non hanno ancora capito e cioè, che più loro sono per l’immigrazione e si comportano così e più Salvini aumenta in percentuale il gradimento elettorale e quando avrà il governo in mano per loro sarà un bel problema da risolvere perché nel frattempo in altri paesi le destre continuano a crescere.. se poi alla magistratura non piace un’Italia in mano a Salvini e il centro destra, allora lo dica subito e ce ne faremo una ragione come è accaduto nel 2011 e anni seguenti…07072019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

 

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Veliero Alex attracca a Lampedusa, ma migranti non sbarcano. La ong: ‘Questo è sequestro di persona’

Il ministro dell’Interno Salvini tiene la linea: “Forze dell’ordine pronte a intervenire. Questi sono complici dei trafficanti di esseri umani’

 

FOTOThe Italian NGO Mediterranea Saving Humans' Alex migrant rescue ship carrying 41 migrants rescued off Libya Thursday docks in the port of Lampedusa, Sicily island, Italy, 06 July 2019. ANSA/ ELIO DESIDERIO

Alex a Lampedusa –

Redazione ANSAROMA

06 luglio 2019

La barca a vela Alex della ong Mediterranea ha attraccato nelle banchina del porto di Lampedusa. Dal molo qualcuno ha applaudito, altre persone hanno gridato “bravi, bravi”. Sono presenti le forze dell’ordine. I migranti, tutti con il salvagente addosso, sono ora sul ponte del veliero in attesa.  “Siamo in una situazione surreale. Ci sono persone che rischiano di svenire e che devono andare in bagno, i nostri servizi igienici sono inservibili e nessuno ci dice cosa fare. Questo è un sequestro di persona, non è più uno Stato di diritto. Devono farci sbarcare”. Lo ha detto Alessandra Sciurba, portavoce di Mediterranea Saving Humans commentando la situazione a bordo del veliero Alex.

“Non autorizzo nessuno sbarco di chi se ne frega delle leggi italiane e aiuta gli scafisti”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini, a proposito della nave Alex appena arrivata a Lampedusa. “Io denunciato per sequestro di persona? Siamo al ridicolo”, aggiunge Salvini.

“La nave dei centri sociali, che a quest’ora sarebbe già arrivata a Malta che aveva dato la disponibilità di un porto sicuro, infrange la legge, ignora i divieti ed entra in acque italiane. Le Forze dell’ordine sono pronte ad intervenire, vediamo se anche in questo caso la ‘giustizia’ tollererà l’illegalità: in un Paese normale arresti e sequestro della nave sarebbero immediati. Questi non sono ‘salvatori’, questi sono complici dei trafficanti di esseri umani”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

“Al Decreto Sicurezza Bis la Lega presenterà emendamenti per aumentare le multe fino al milione di euro e rendere più semplici sequestri dei mezzi”. Lo afferma il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, facendo riferimento al caso dell’ultimo arrivo a Lampedusa del veliero Alex.

La Germania è pronta ad accogliere alcuni dei migranti che si trovano a bordo delle due navi delle ong al largo di Lampedusa.Lo ha detto il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer. “Sia nel caso della ‘Alan Kurdi’ che nel caso di ‘Alex’ siamo pronti, nell’ambito di una soluzione solidale europea, a prendere alcune delle persone salvate”, ha detto.

E’ ancora scontro fra le Ong ed il ministro dell’Interno Salvini sui salvataggi di migranti in mare e la volontà di portarli a Lampedusa. La nave ‘Alan Kurdi’ della Ong Sea Eye, con a bordo 65 naufraghi, sfida il titolare del Viminale e si dirige verso l’isola. In un tweet la Ong afferma: “Non siamo intimiditi da un ministro dell’Interno”. ”

 

Informazioni e privacy per gli annunci di Twitter

Ieri sono stati consegnati più di 400 litri di acqua potabile alla barca a vela Alex e altrettanti sono stati successivamente rifiutati. Oltre all’acqua, l’Italia ha garantito cibo, coperte e medicinali”. Lo rende noto il vicepremier Matteo Salvini. “Attraverso il proprio ufficio stampa, Alex ha fatto sapere che le bottiglie d’acqua erano troppo ingombranti e a causa delle condizioni igienico-sanitarie ha deciso di infrangere il divieto di accesso nelle acque italiane”, aggiunge il titolare del Viminale. “Pur di infrangere la legge mettono a rischio la vita degli immigrati“, commenta Salvini.

“Con 65 persone soccorse a bordo ci stiamo dirigendo verso Lampedusa. Non siamo intimiditi da un ministro dell’Interno ma siamo diretti verso il più vicino porto sicuro. Si applica la legge del mare, anche quando qualche rappresentante di governo rifiuta di crederlo”. Così Sea Eye in un tweet in mattinata, sulla rotta presa dalla nave Alan Kurdi dopo il salvataggio di ieriUna motovedetta della Guardia di Finanza ha notificato al comandante della nave il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali italiane.

 

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#Mediterranea: in queste condizioni andare a Malta metterebbe a rischio la sicurezza e l’incolumità delle persone. Lampedusa è ora il solo porto sicuro possibile

I DIRITTI DI MASTROLINDO… !

I DIRITTI DI MASTROLINDO… !

“Cara Carola Rackete”, … padre Pio amava camminare in mezzo alla gente e a malapena riusciva a farlo, Papa Giovanni XXIII , San Giovanni Bosco, Gandhi, e altri ancora lo facevano tranquillamente come lui, tra gente festosa e amorevole, già …in fondo loro professavano il bene e l’amore tra gli uomini. Ora visto che tu sei stata paragonata ad una eroina e addirittura accostata a uomini come Mandela o Gandhi…per piacere, dimostraci la tua grandezza e emula i grandi della storia, passeggia  liberamente anche tu in mezzo alla gente italica nelle periferie delle province italiche… così potrai verificare con mano la tua popolarità e l’amore che il popolo italiano ha verso di te, in modo tale che io possa vederne le” gioiose conseguenze”. Poi, mi garba proprio sentirti parlare di diritti, ma tu,… sai cosa sono i diritti ? I diritti non sono quelli che tu evochi imbarcando dei puri opportunisti che con ipotetici drammi teatrali cercano di convincerci che scappano dai campi di concentramento di fantasia della Libia, li vedo in TV , a me sembrano in perfetta salute tanto che uno oggi mi ha ispirato ad una battura ironica pareva “Mastrolindo” della pubblicità per come.. stava bello e paffuto…mica come i nostri pensionati magri e senza denti. Già proprio questo è il problema, tu parli di diritti, ma quale legge ti concede il diritto di togliere i soldi ai malati italiani e agli indigenti e decidere tu per chi spenderli ? Quale legge ti concede il diritto di decidere chi deve venire in casa mia ? Quale legge ti concede il diritto di costringerci a subire la tua volontà senza che nessuno te lo abbia mai chiesto ?  Quale legge ti concede il diritto di obbligarci ad ospitare e mantenere delle persone che non conosciamo e non vogliamo ?  E dimmi “cara Carola”, ti sei mai chiesto che fine fanno i bambini degli immigrati non accompagnati e cosa fanno i giovani immigrati disoccupati ?  Già, sapere che dei bambini vengano uccisi e a loro prelevati degli organi vitali non è… affar tuo.. anche se li hai portati tu, ma ti chiedo :  i bambini morti o storpiati per mano di criminali, magari reati provenienti da immigrati portati da te, avevano dei diritti o no ? Questo è il punto tu parli di diritti e mai di futuro, sono anni che lo scrivo, se non si è in grado di dare un futuro a chi arriva…allora bisogna respingerli e rifiutarsi di accoglierli perché è il ..”dopo quel che conta”…  Ora dimmi tu, “cazzara da tanti soldi”…chi ha leso i diritti e i basilari principi del rispetto e della vita umana ?  Per me sei al pari di un mafioso senza scrupoli, il cui fine politico viene prima di tutto, quindi una vera e propria criminale che meriterebbe di stare in galera…e non venirci a prendere per i fondelli con la pantomima dei diritti umanitari. Se vuoi salvare delle persone, fallo ma portali lontano da casa mia…o meglio va a casa tua dove la Merkel avrebbe tante belle cosette da dirti. In ultimo se devi denunciare qualcuno, denuncia anche me e il popolo italiano, perché io e gli italiani siamo uniti contro di te che hai violato continuamente le leggi del diritto e ricordati che tanti bambini che hai portato con le tue navi ora non ci sono più…..sono serviti come pezzi di ricambio.. per i bimbi malati dei ricchi in giro per il mondo…brava ..bravissima.. Alle ONG dico :riflettete sui crimini che perpetrate a danno dei bimbi in nome di quella…strana ”solidarietà”, meditate ONG…meditate… 06072019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Sea watch, Rackete: ‘Salvini ha violato i diritti umani’

‘Mi sono sentita lasciata sola dalla Germania’. Pronta querela per il vicepremier. La risposta: ‘Non vedo l’ora’

 

06 luglio 2019

Carola rackete

Una querela per istigazione a delinquere e diffamazione. Il duello a distanza tra il ministro degli Interni e Carola Rackete, capitana dalle Sea Watch, fa registrare nuove frizioni al punto che il difensore della donna annuncia iniziative giudiziarie nei confronti di Matteo Salvini.

“Le parole utilizzate dal ministro in questi giorni nei confronti della mia assistita – spiega all’ANSA l’avvocato Alessandro Gamberini – la stanno esponendo ad eventuali aggressioni: una vera e propria istigazione a delinquere che arriva da un ministro della Repubblica. Un invito a farle del male, mi domando come mai nessun componente del governo abbia preso le distanze da queste parole che mi spingo a definire disgustose”.

La risposta di Salvini all’annuncio del penalista non si è fatta attendere. Su Facebook il leader della Lega commenta affermando: “Infrange leggi e attacca navi militari italiane, e poi mi querela. Non mi fanno paura i mafiosi, figurarsi una ricca e viziata comunista tedesca! Bacioni”. Sulla vicenda ‘giudiziaria’ legata alla Sea Watch prosegue anche la polemica sulla decisione del gip di Agrigento di scarcerare Rackete. Sul punto è intervenuto il presidente dell’Anm Luca Poinz che intervistato da Radio Anch’io, in relazione ai giudizi espressi da Salvini sull’operato del giudice, ha affermato che il ministro “ha tutti i titoli per poter criticare una decisione della magistratura ma deve spiegare perché è sbagliata e ancora non abbiamo sentito una sola valutazione sul perché quella decisione sia sbagliata: è stravagante che sino a qualche giorno fa il magistrato politicizzato era il procuratore di Agrigento e ora il nemico sia diventato il giudice”.

Anche in questo la replica del capo del Viminale è arrivata a stretto giro. “Non ho nemici, solo alleati per la difesa della legalità, della sicurezza e del benessere del mio Paese. E attentare alla vita di militari italiani non è qualcosa che può rimanere impunito”, ha affermato il ministro.

“Non vedo l’ora di incontrarla in Tribunale. Di guardare in faccia una che ha provato a uccidere dei militari italiani”. Così Salvini ha ancora replicato alla comandante della Sea Watch. “Qui ci sono i giudici che decidono della vita e della morte di tutti. Fosse per me sarebbe già a Berlino”, ha aggiunto Salvini al suo arrivo al Villaggio Coldiretti.

I ROSICANTI DEL MARE !

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I ROSICANTI DEL MARE !

Ieri ho assistito all’intervento del “poco onorevole deputato” di Liberi e Uguali, Nicola Frantoianni da Pisa, ex assessore alle politiche giovanili della regione Puglia del governo Vendola, rammento che le sue politiche mirate ed elaborate con intelligenza particolare hanno prodotto negli anni una….fuga di cervelli e ragazzi dalla Puglia in numero terrificante, a dimostrazione che chi non ha lavorato neanche un giorno combina solo casini nella vita, le ideologie sono una roba e la realtà è un altra cosa…ma lui la realtà non può conoscerla.  Dopo aver dimostrato di essere un incapace ed un inetto in Puglia ora si propone in ambito internazionale, pronto a preparare un altro di quei disastri irrimediabili. Nel suo intervento alla camera il “magico sinistro” ha tenuto un vero e proprio comizio ideologico a sostegno delle sue curiose politiche immigratorie senza senso e senza fine, ….. un discorso  costruito con parole astruse e con frasi slogan che angosciano le coscienze italiche e gettano ombre minacciose sul suo mandato parlamentare e sul futuro incerto e preoccupante dell’immigrazione. Rivolgendosi ai parlamentari del governo e ai suoi componenti ha recitato il verbo …”rosicare” …per calcare i toni sulla spinosa questione dei migranti della nave ONG Sea Watch e sulle recenti avventure piratesche della sua comandante. Rosicate … rosicate .. questo è il sunto del suo discorso rivolto alle forze di governo. Deduzioni della logica italica : quindi, un parlamentare Italiano, stipendiato dagli italiani e che vive nei lussi senza aver mai lavorato un giorno nella sua vita, si permette di dire al popolo italiano … “rosicate”. Già perché il signore, a cui evidentemente fa difetto la capacità di ragionamento, dimentica che quelle persone che entrano nel nostro paese poi saranno mantenute dagli italiani e non da lui o dal suo partito… è un po’ come predicare il radical chic coi “ soldi degli altri “, quindi è da capire per chi fa il tifo, per gli stranieri o per l’Italia ? No.. perché se tifa migranti allora “il rosicate ci sta” ma deve restituire tutti i soldi che ruba agli italiani ogniqualvolta che riceve gli accreditamenti sul conto corrente. Se invece si sente Italiano e intende difendere il popolo italiano, allora ci spieghi cosa ha nel cervello perché il suo comportamento insieme a quelli del PD è incomprensibile. Rosichiamo ancora nel leggere l’arrivo di una imbarcazione con altri migranti e se diamo per scontato che passeranno chi deve rosicare ancora ? Però, vedi egregio poco onorevole ruba soldi al popolo italiano, quanto sei contraddittorio su questo argomento ? Tu vuoi un’immigrazione senza fine, vuoi buttare sulle strade milioni di esseri umani che non avranno futuro però pretendi lo stipendio da deputato e le indennità da parlamentare pugnalando alle spalle gli italiani. Ma non hai vergogna per quello che fai ? Remi contro gli interessi nazionali  per remare a favore delle tue ideologie comuniste e di partito. Ricordati che andare contro il proprio paese permettendo l’immigrazione forzata è “alto tradimento”… Tranquillo.. alle prossime elezioni sparirai e poi avrai una vita… per “rosicare”. 05072019

…by.. manliominicucci.myblog.it

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Mediterranea salva 54 migranti. Salvini, vada a Tunisi

Nuovo naufragio al largo della Tunisia, si temono oltre 80 morti

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Redazione ANSA TUNISI

05 luglio 2019

“Nave Alex di #Mediterranea sta facendo rotta verso Nord, fuori dalla zona SAR libica. Abbiamo chiesto a ITMRCC Roma l’assegnazione urgente di #Lampedusa come porto sicuro più vicino di sbarco per le 54 persone salvate a bordo”. Lo scrive su twitter Mediterranea Saving Humans.

E’ di nuovo scontro tra Matteo Salvini e le ong. Il ministro dell’Interno ribadisce la linea dura e preannuncia la chiusura dei porti italiani a Nave Alex, della rete Mediterranea Saving Humans, che ha salvato 54 migranti in difficoltà a bordo di un gommone in zona Sar libica. “Gli immigrati presi a bordo da Mediterranea sono in acque libiche, e attualmente sono più vicini di decine di miglia nautiche alla Tunisia rispetto a Lampedusa. Se questa ong ha davvero a cuore la salvezza degli immigrati – afferma il titolare del Viminale – faccia rotta nel porto sicuro più vicino, altrimenti sappia che attiveremo tutte le procedure per evitare che il traffico di esseri umani abbia l’Italia come punto di arrivo”. La notizia dell’avvistamento e del successivo salvataggio dei naufraghi, tra i quali donne e bambini, era stata data dalla stessa ong, che con Nave Alex ha iniziato a monitorare il Mediterraneo centrale e con un tweet aveva informato che a una sua segnalazione il comando generale delle Capitanerie di porto di Roma “ha appena risposto che la Guardia Costiera libica coordina l’evento e sta mandando una motovedetta”. “Devono essere salvati, non riportati in Libia”, aveva sottolineato l’organizzazione, aggiungendo che “nel corso del nostro pattugliamento abbiamo incontrato il relitto di un gommone. Quasi sicuramente un naufragio. Quanti morti non lo sapremo mai”.

“Gli immigrati presi a bordo da Mediterranea sono in acque libiche, e attualmente sono più vicini di decine di miglia nautiche alla Tunisia rispetto a Lampedusa. Se questa ong ha davvero a cuore la salvezza degli immigrati faccia rotta nel porto sicuro più vicino, altrimenti sappia che attiveremo tutte le procedure per evitare che il traffico di esseri umani abbia l’Italia come punto di arrivo”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

“La Mediterranea “passerà nelle acque maltesi e abbiamo buona collaborazione con le autorità maltesi. Ho sentito il premier maltese e stiamo sulla stessa barca. Sto colloquiando con il governo maltese”, ha annunciato il ministro dell’Interno.

“Domani sarò a Trieste. Ai confini del nordest ci saranno decine di forze dell’ordine a pattugliare i confini tra Italia e Slovenia. Poi se non basteranno le pattuglie ragioneremo sulle barriere di protezione. Perchè i confini sono una cosa seria”. Lo ha detto il vicepremier Salvini parlando dell’immigrazione nel nordest d’Italia a “Fuori dal coro” su Rete4.

55 soccorsi da motovedette a Lampedusa –  Un’imbarcazione con 55 migranti è stata intercettata da una motovedetta della Guardia di Finanza e da una della Guardia Costiera a circa due miglia da Lampedusa. I profughi, tra i quali 22 donne e un minore, sono stati portati in salvo nel porto in serata. L’unità della Guardia di Finanza, V 800, è la stessa che era stata danneggiata la notte del 29 giugno scorso dalla nave Sea Watch nel corso della manovra di attracco alla banchina dopo avere ignorato l’alt delle forze dell’ordine.

Nuovo naufragio al largo della Tunisia – Ci sarebbero oltre 80 dispersi in un naufragio avvenuto ieri al largo di Zarzis, in Tunisia. Lo scrive su Twitter Alarm Phone, citando Chamseddine Marzoug, attivista e volontario della Mezzaluna rossa tunisina, secondo il quale “solo cinque persone sono sopravvissute, mentre almeno 80 disperse”.

Contattato dall’ANSA Marzoug ha poi riferito che un gommone partito dalle coste libiche ha fatto naufragio ieri al largo di Zarzis. E dei 5 superstiti uno, originario della Costa d’Avorio, è morto in ospedale. Fonti locali riferiscono che sono già al lavoro Mezzaluna Rossa tunisina e Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) in coordinamento con le autorità tunisine, per i soccorsi e le ricerche in mare, insieme ad alcune imbarcazioni di pescatori.

 

CAROLA – ULDERICO ESPOSITO 1.000 – 2

CAROLA – ULDERICO ESPOSITO    1.000 – 2 

Ovviamente leggendo il titolo vi starete chiedendo cosa stiano ad indicare quei numeri e qual è il suo vero significato, giusto porsi dei quesiti sulle riflessioni ed allora chiarisco subito che non è una velata ironia nei confronti di nessuno, ci mancherebbe che la si faccia su un defunto, né  il risultato di una partita di calcio, sono numeri reali e riferiti alle quantità di notizie di questi ultimi tempi su temi ricorrenti e di ..”pubblico interesse”. Certamente la stampa ci sguazza quando si tratta di attaccare il governo attuale, e lo fa senza mezzi termini andando anche contro la logica dell’obbiettività ed equità di pareri come dovrebbe essere nell’informazione giornalistica ed invece, assistiamo sempre più alle pantomime dei caratteri stampati e a recite di parte il cui finale sembra interessare poco anzi, più polvere si solleva contro la politica del governo è più ci sguazzano. Mille e più sono stati gli articoli negli ultimi giorni dedicati a Carola, la comandante della nave ONG Sea Watch che ha sfidato, e vinto, le autorità italiane violando le disposizioni imposte dal ministero degli interni. La legge dice che lei non è colpevole di niente, quindi ne prendo atto e mio malgrado ne accetto le decisioni del procuratore di Agrigento. Si è parlato e si è scritto su tutti i giornali che i 42 ..”poveri profughi” che scappano, hanno il diritto di venire in Italia, non si sa a quale diritto si riferiscano ma nei fatti sono sbarcati e il resto conta poco, poi se otterranno l’asilo politico bene altrimenti gireranno liberi da clandestini in attesa di qualcosa, quel qualcosa che nessuno sa ipotizzare. Poi nel caso in cui non si trovi lavoro ci sono sempre le stazioni dove bivaccare, ubriacarsi, spacciare droghe o vivere di espedienti, questo è il risvolto comico della tragica realtà che si riscontra nelle parole delle persone e dei giornalisti pro Carola, tanto fumo e zero arrosto…come sempre direi, il nostro è solo un paese di chiacchiere buoniste senza senso quando parliamo di immigrazione e non ne capisco ancora il perché . Oggi è morto un cittadino di Napoli nel silenzio assoluto, assente il sindaco, assente il presidente della regione, assente Saviano e tutti i radical chic di turno….. assenti tutti, e nessuno, dico nessuno si è posto il quesito sulla vita che conduceva il migrante assassino in stazione, già, esattamente come spiegato prima l’importante e averlo fatto sbarcare e salvargli la vita poi, se lui toglie la vita ad un cittadino ed onesto lavoratore del popolo è cosa …”poco rilevante”… non…fa niente, lo perdoniamo e comprendiamo, magari “inventiamoci la scusa” che l’immigrato era ubriaco quando ha picchiato selvaggiamente il lavoratore,  la mia non è una provocazione perché così è andata la storia, oggi Rai 3 ha detto proprio così e magari ora lo scarceriamo anche perché forse… era stressato a vivere e stazionare in…stazione. In questa tragica storia c’è solo un perdente, la famiglia di Esposito Ulderico al quale porgo le mie più sentite condoglianze. Ma a chi attribuire davvero la morte del cittadino napoletano ? A chi lo ha fatto sbarcare senza un futuro o a chi ha strumentalizzato politicamente l’immigrazione ?  Strano, oggi non ho sentito neanche il presidente Mattarella proferire parole di cordoglio per la povera famiglia napoletana in lutto ma solo le solite parole per i migranti. Bell’Italia davvero ! 04072019 …by…manbliominicucci.myblog.it

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Aggredito da richiedente asilo, muore

Colpito con pugno in testa in stazione metropolitana a Napoli

Una ordinanza di arresti domiciliari è stata eseguita nei confronti di Ciro Verdoliva, direttore generale dell'ospedale Cardarelli di Napoli, Napoli, 8 Novembre 2017. Al manager è contestata, secondo quanto si è appreso, l'accusa di corruzione. La misura eseguita oggi dovrebbe rientrare nell'ambito di uno dei filoni dell'inchiesta sugli appalti Romeo. ANSA/ CIRO FUSCORedazione ANSA NAPOLI

04 luglio 2019

(ANSA) – NAPOLI, 4 LUG – È morto in ospedale il tabaccaio napoletano di 52 anni, preso a pugni da un nigeriano richiedente asilo lo scorso 9 giugno nella stazione Chiaiano della metropolitana di Napoli. L’uomo, che si chiamava Ulderico Esposito, a causa dell’aggressione con un pugno in testa per futili motivi ,versava da tempo in gravi condizioni. L’immigrato, un 36enne, venne arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di aggressione e lesioni gravi, reato destinato ora a trasformarsi in omicidio preterintenzionale. Il pm della Procura di Napoli ha disposto l’esame autoptico sulla salma di Esposito che dal coma farmacologico indotto subito dopo il ricovero al Cardarelli era purtroppo passato al coma. Nelle ultime ore è sopraggiunta la morte. L’immigrato venne bloccato, anche grazie all’aiuto delle guardie giurate, subito dopo l’aggressione. A ricondurre le responsabilità dell’accaduto su di lui furono le indagini del Commissariato Scampia di Napoli, diretto dal primo dirigente Bruno Mandato.

 

IL GIOCO DELL’OCA ….MARINA..

IL GIOCO DELL’OCA ….MARINA..

Hai vinto “ cara Carola”, ora ritorna al punto di partenza..! Già, ora in teoria, lei, sarebbe libera di tornare in mare con un’altra nave Ong a raccogliere profughi che scappano dalle… madri e dalle sorelle e portarli sino al limite delle nostre acque territoriali, una volta giunta lì, con assoluto cinismo e sfida alle istituzioni italiane  “ scaricherebbe i migranti” su dei piccoli gommoni che ovviamente troverebbero il via libera verso i nostri porti. Lei invece, riprenderebbe nuovamente la rotta per la Libia col chiaro fine di prelevare degli “scappatori” e tentare di ripetere …”il gioco dell’oca marina” all’infinito . Semplice, con la gioia di tanti politici di sinistra lei ha vinto e l’Italia ha perso, uno a zero e …boa ..al centro.  Neanche le mafie e gli affari scoperti dalla Guardia di Finanza sono serviti a far aprire gli occhi,  non comprendo perché  tutti continuano a credere alle storielle dei profughi in fuga e a farsi sottomettere da loro, e che succederà ora ? Niente, tutto ritornerà come prima, vedremo navi Ong a raffica nel Mediterraneo che preleveranno “il prodotto” e lo porteranno direttamente in Italia, bello e confezionato.. e se c’è qualche contrattempo… no problem.. tanto sanno già in partenza che dopo qualche giorno di sacrificio in mare in Italia poi ci arriveranno comunque e magistratura acconsentendo. E’ incredibile quello che sta accadendo, lei ha deciso di non tornare in Libia perché lei ha valutato negativamente gli inviti della guardia costiera libica, sempre lei ha ritenuto di non dover di andare in Tunisia, e perché mai ? Forse i porti tunisini non sono sicuri ? Ha deciso di non andare a Malta, e perché mai ? Forse i porti maltesi non sono sicuri ? Poi,  …sempre lei… ha deciso di venire in Italia nonostante le urla e minacce del governo italiano, ma lei sicura dell’appoggio dei politici e della magistratura rossa e nonostante una sentenza negativa della Corte europea ha sfidato il governo nazionale sapendo già di vincere e lo ha fatto, come a dire che nel mare comanda solo lei e li porta in Italia, piaccia o non piaccia al popolo italiano… Molto bene, però ora spiegatemi come potrò biasimare un cittadino italiano che non pagherà più tasse e multe perché quei soldi servono a lui per “salvare la vita” dei suoi familiari che sono stressati e minacciano il suicidio ?  E già….nessuno ci pensa al casino combinato, né tantomeno è valida la teoria  per la quale si criticano i cittadini per la scarsa conoscenza delle leggi del mare, infatti gli italiani guardano ad altre cose e cioè alla parità di diritti costituzionali in situazioni simili ovvero tra gente sconosciuta di un paese straniero e la proprie famiglie che vivono nel disagio economico, il raffronto è perfetto, perché i cittadini indigenti devono essere paragonati a dei migranti su una barcone che stanno da anni in.. mare e non da pochi giorni …o no… ? Quindi se non pagano il canone RAI, se non pagano le multe e le tasse ed evadono il fisco allora è corretto, perché sono stressati o rischiano il suicidio…o no…? Lo stress non è solo …”straniero”, può essere anche italiano o …no… ? Perché a Carola è permesso infrangere la logica  e a noi italiani no ? Attendo risposte…… 03072019 …by…manliominicucci.myblog.it

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Sea-Watch, Carola Rackete è libera: “Commossa”. Gip annulla l’arresto: “Agì per portare in salvo i migranti”. L’ira di Salvini

Sea Watch, Carola libera. La Finanza notifica l’ordinanza nella casa che la ospita ad Agrigento

Il ministro dell’Interno annuncia l’accompagnamento coatto alla frontiera della comandante. Di Maio: “Sorprende scarcerazione”. La prefettura di Agrigento conferma: “Firmato provvedimento di espulsione”. Ma non potrà essere eseguito almeno fino al 9 luglio

02 luglio 2019

caUna giornata in lunghissima attesa. Poi alle otto di sera il verdetto della gip di Agrigento Alessandra Vella. Carola Rackete, la comandante della Sea-Watch 3 torna libera dopo quattro giorni trascorsi agli arresti domiciliari. La comandante si dice “molto commossa per la solidarietà espressa nei miei confronti da così tanta gente”. “Sono sollevata dalla decisione del giudice – ha aggiunto Carola – che considero una grande vittoria della solidarietà verso tutti i migranti e rifugiati e contro la criminalizzazione di chi vuole aiutarli”.

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Il gip è andata ben oltre la richiesta dei pm, non convalidando l’arresto della comandante della Sea-Watch, Carola Rackete, escludendo il reato di resistenza e violenza a nave da guerra e ritenendo che il reato di resistenza a pubblico ufficiale sia stato giustificato da una “scriminante” legata all’avere agito “all’adempimento di un dovere”, quello di salvare vite umane in mare. Viene dunque meno la misura degli arresti domiciliari deciso dalla procura che aveva chiesto la convalida della misura restrittiva e il divieto di dimora in provincia di Agrigento. Il gip sottolinea anche che la scelta del porto di Lampedusa non sia stata strumentale, ma obbligatoria perché i porti dell Libia e della Tunisia non sono stati ritenuti porti sicuri.

Caso Sea Watch. “Non c’è reato. Per Carola salvare i migranti era suo dovere”


L’ira di Salvini: “Provvedimento di espulsione”

Per Salvini un nuovo smacco. Il ministro dell’Interno non nasconde la delusione e annuncia di aver disposto un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera. La prefettura conferma: “Firmato il provvedimento di espulsione”. Ma il prefetto Dario Caputo fa sapere che non potrà essere eseguito fino a quando la Rackete sarà di nuovo interrogata dai pm, nell’ambito del fascicolo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
“Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera – il commento di Salvini -. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale. Tornerà nella sua Germania dove non sarebbero così tolleranti con una italiana che dovesse attentare alla vita di poliziotti tedeschi.

“Sorprende dice il vicepremier del M5S Luigi Di Maio – la scarcerazione di Carola. Io ribadisco la mia vicinanza alla Guardia di finanza in questo caso. Ad ogni modo il tema è la confisca immediata della imbarcazione. Se confischiamo subito la prossima volta non possono tornare in mare e provocare il nostro Paese e le nostre leggi”.

Il gip ripristina il primato del diritto sulla forza

“Il provvedimento del gip di Agrigento ripristina il primato del diritto rispetto a quello della forza. Si era detto che la forza l’aveva usata Carola Rackete e su questo si era disposto il suo arresto: non è così – scrivono i legali della Sea-Watch, Alessandro Gamberini, Leonardo Marino e Salvatore Tesoriero – Come spiega dettagliatamente il gip nel provvedimento con il quale ha disposto la non convalida dell’arresto, il diritto stava dalla parte della comandante. Il Giudice, attraverso il richiamo a norme internazionali cogenti, dimostra l’illegittimità vuoi della pretesa di chiudere i porti da parte del ministro dell’Interno, vuoi del divieto finale di attracco della Sea-Watch dopo 15 giorni di attesa, così ripristinando l’equilibrio dei valori e la prevalenza dell’incolumità della vita umana rispetto all’arbitrarietà di scelte operate solo per motivi propagandistici”..

Rackete dunque è libera di muoversi. Ad Agrigento dovrà tornare il 9 luglio per l’interrogatorio davanti ai pm nell’altro filone d’inchiesta in cui è indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La Sea-Watch 3 intanto è ripartita da Lampedusa: scortata da una vedetta della Finanza è diretta a Licata dove resterà sotto sequestro insieme alla Mare Ionio della Ong Mediterranea. Intanto Sea-Watch ha assicurato che le operazioni di salvataggio in mare andranno avanti. “Serve una soluzione politica in modo che situazioni del genere non tornino a ripetersi”, ha detto il portavoce Ruben Neugebauren. Ed ha aggiunto: “Siamo molto delusi dal governo tedesco e dall’Europa”.


Lo scontro Salvini-Francia

Di stamattina è anche il botta e risposta tra la Francia e Matteo Salvini. La portavoce del governo francese, Sibeth Ndiyaye, intervistata da BFM-TV, afferma che l’Italia “non è un Paese indegno”, ma il comportamento di Salvini sulla questione dei migranti “non è accettabile” . Nell’intervista Ndiaye spiega che l’Italia non è stata “all’altezza” sull’accoglienza e ha aggiunto che “stiamo parlando di vite umane: se le leggi del mare si possono applicare, allora devono essere applicate”. Per quanto riguardo invece l’inchiesta su Carola Rackete, già fonte di attrito tra Roma e la Germania, Ndiaye, ha aggiunto: “È evidente che si debba rispettare la giustizia di un Paese sovrano. È la cosa che pretenderei per la Francia da parte di qualsiasi altro Paese ed è quello che facciamo in ogni circostanza”. Parigi non intende dunque chiederne “la liberazione”.

Sea Watch, Carola libera. La Finanza notifica l’ordinanza nella casa che la ospita ad Agrigento

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Parole a cui Salvini ha subito replicato: “Il mio comportamento sull’immigrazione è inaccettabile? Il governo francese la smetta di insultare e apra i suoi porti, gli italiani hanno già accolto (e speso) anche troppo. Prossimi barconi? Destinazione Marsiglia”.

Interviene su Twitter, il segretario del Pd Nicola Zingaretti: “Oggi un altro segnale che il caso #SeaWatch e’ stato creato ad arte per distrarre gli italiani dai fallimenti e dalla paralisi del Governo”. E il il vicesegretario Andrea Orlando aggiunge: “L’ordinanza dice cose molto diverse da quello che va sostenendo il ministro dell’Interno Salvini che ha già emesso la sentenza prima che inizi il processo”

 

I BAMBINI DI…MEZZO !

I BAMBINI DI…MEZZO !

Già, la memoria dei sinistri politicanti è corta e quando serve hanno anche la capacità di nascondere bene le cose, sono bravi anzi direi bravissimi, hanno cento anni di esperienza e in tutto questo arco di tempo hanno saputo creare ed imparare come gestire tutte le situazioni, anche le più orrende. Tutti ricorderete lo scandalo del famoso “mondo di mezzo” e come è andata a finire, l’unico responsabile di tutto questo, cioè il pezzo minore e di poca importanza era sui titoloni dei giornali ogni santo giorno. Dagli al fascista era il “tormentone” di quei giorni dimenticando che il vero criminale è Salvatore Buzzi, fu lui che pronuncio la famosa frase  che gli immigrati rendevano più della droga. Poi tutti ci siamo rammaricati per il bimbo in cappottino rosso morto affogato e ritrovato su una spiaggia turca, la sinistra italiana scese in campo per sostenere le sue politiche immigratorie sul corpo.. di quel bambino, bruttissimo episodio certo, è la cosa più orrenda che si possa vedere, un bimbo morto e strumentalizzato o maltrattato è un crimine verso tutta l’umanità e non ha nessuna giustificazione né politica né religiosa. Che la morte di quel bambino sia servita per fini politici è evidente quanto chiara, di bimbi morti ammazzati negli ultimi 25 anni ne abbiamo visti morire tanti, in Bosnia, in Siria, in Iraq e Afghanistan e nello Yemen, ancora oggi nel paese della penisola arabica, in guerra con l’Arabia Saudita, muoiono tanti bambini ma quelli, evidentemente non toccano le frequenze del cuore dei politici di sinistra né quelle dei canali TV, sono bimbi e basta… che vengono assassinati dalle bombe e incredibilmente… nessuno qui sente il dovere di “strumentalizzare” andando nelle case bombardate a portare solidarietà e beni alimentari…no…no, non ci pensano neanche ad andarci.. anzi l’ignorano proprio…E’ un “sano vizio di famiglia” evidentemente, che vede ripetersi nella tragedia horror dei bimbi di Reggio nell’Emilia con un silenzio tombale da fare schifo. Attenzione  e fermi tutti.. perché qui si sta parlando di bambini italiani sottoposti anche a  torture psicologiche pare, di bambini tolti ai propri genitori in modo criminoso per un solo scopo, quello uguale a Salvatore Buzzi, “il denaro” lì hanno trovato il “loro piccolo mondo infantile” ma nei connotati è sempre il mondo di mezzo. E i sinistri buonisti, i radical chic tutti, Zingaretti, Saviano, i quotidiani che sono sempre pronti a sparare dove sono andati a finire ? E l’Annunziata, la famosa conduttrice di RAI tre, anziché fare il programma televisivo su Prodi perché non lo ha fatto sui bambini rubati di Reggio ? Curioso davvero, tutti si dichiarano antifascisti, moralisti e di razza superiore.. ma solo nelle parole, ma nei fatti sono solo dei volgari criminali…. perché chi ignora le verità e le nasconde è complice di chi delinque…punto …! 02071965

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“Io accusato di omofobia per togliermi il figlio e darlo a una coppia gay”

“Mi dissero che io ero omofobo. E che dovevo cominciare ad abituarmi alle relazioni di genere”

OMO

Costanza Tosi – Lun, 01/07/2019 – 20:00

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Da un lato bambini traumatizzati, plagiati dagli psicologi e strappati dall’affetto dei loro cari.

Dall’altro i loro genitori che non si danno pace. Tutte vittime di una rete di donne e uomini disposti a tutto, come si legge nelle carte dell’inchiesta “Angeli e demoni”.

Ma non solo. Incontriamo un uomo – che ci chiede di restare anonimo e che chiameremo Michele – che inizia a parlarci. La sua odissea inizia nel 2017, quando gli vengono strappati i figli per darli in adozione a una coppia gay. Tutto inizia con una denuncia per maltrattamenti (adesso archiviata dal tribunale di Reggio Emilia) fatta dalla sua ex moglie. I servizi sociali della Val D’Enza cominciano a monitorare la famiglia, come ci racconta lo stesso uomo: “Venivano a controllare in continuazione. Mi contestavano che la casa non fosse idonea a far vivere i miei figli. Mi hanno detto che la camera dei bambini era troppo pulita, quasi che loro non avessero mai dormito in quella stanza. I giocattoli erano riposti nell’armadio e anche questo a loro non tornava. Cercavano sempre delle scuse, a volte banali”.

Ispezioni assidue e incontri continui. Gli assistenti stilavano lunghe relazioni, spesso fantasiose, secondo Michele. Relazioni che però non corrispondevano alla realtà dei fatti in qunato falsificavano gli eventi. Tra le righe delle relazioni infatti ci sarebbero racconti di fatti che però non sarebbero mai avvenuti. Mese dopo mese, anzi, i servizi sociali aggiungevano ulteriori dettagli per creare la figura del “papà cattivo”, un pretesto – per gli inquirenti – per togliere i bambini al genitore e affidarli alla madre che, dopo essere andata via di casa, viveva con la sua nuova compagna. Michele doveva quindi diventare l’orco cattivo, il padre violento sia con i figli che con la moglie.

“Un giorno – racconta Michele a ilGiornale.it – mentre mi stava per salutare, mio figlio ha iniziato a piangere perché non voleva andare con la madre. Io non riuscivo a capire, ma siamo riusciti a calmarlo e tutto si è sistemato. Poi è andato via con lei”. Ma non solo. Poco dopo Michele scopre dei dettagli agghiaccianti, nelle relazioni dei servizi sociali: “Scopro che Beatrice Benati, che aveva redatto la relazione, nel raccontare i fatti scriveva: ‘I bambini si riferivano al padre, insultandolo’. Lì ho capito che c’era qualcosa di strano. Perché avrebbero dovuto scrivere una cosa per un’altra? A che scopo? Ancora oggi me lo chiedo”.

Il 15 giugno del 2018 Michele viene convocato dagli assistenti sociali. Incontra Federica Anghinolfi e Beatrice Benati (oggi agli arresti domiciliari) che gli comunicano che non potrà più vedere i suoi figli se non “in forma protetta una volta ogni 21 giorni.”

Inchiesta abusi, la testimonianza di un papà: “Io accusato di omofobia per togliermi il figlio e darlo a una coppia gay”

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La motivazione? “Lei è omofobo!”, gli spiega la Anghinolfi, responsabile dei servizi sociali, e attivista Lgbt. “Io ero sconvolto, non volevo crederci – spiega Michele- Chiesi spiegazioni e mi dissero che io ero omofobo. E che dovevo cominciare ad abituarmi alle relazioni di genere”. Adesso, dopo un anno, Michele pensa solo ai suoi figli, soprattutto al più piccolo. A causa delle pressioni psicologiche e dei traumi subiti durante il percorso di allontanamento dal padre ora il bambino soffre di problemi psichici. “Sta soffrendo molto, questa situazione lo sta distruggendo e io ho le mani legate. Ha degli atteggiamenti preoccupanti, me lo hanno detto anche le insegnati di scuola – sospira Michele, che fa fatica a parlare e ha la voce rotta dal dispiacere – Dice spesso che non sa che farsene della sua vita, che vuole morire”. Sono questi i pensieri di un bambino allontanato dalla propria famiglia. Pensieri che nessuno dovrebbe mai fare. Soprattutto un bambino.

 

AFRICA E IMMIGRAZIONE …CHE DISATRO !

AFRICA E IMMIGRAZIONE …CHE DISATRO !

Il continente nero per eccellenza, ci sono 1,2 miliardi di persone che ci vivono, un territorio grande 3 volte l’Europa ed è un crogiuolo di razze e religioni, etnie diverse nel centro del continente ne fanno la differenza sulla vita e la morte dei cittadini. E’ il continente dei paradossi, dalle inestimabili ricchezze non adeguatamente sfruttate, dalle guerre perenni e dei massacri ingiustificati che devastano diversi paesi, vuoi per una radice religiosa o tribale o perché il 90% di loro è privo di quella cultura necessaria per valutare il distinguo tra violenza e civiltà e il vivere pacificamente in pace con gli altri. Questa è l’Africa, tutti si fanno promotori di farci sentire in colpa del loro stato, attribuendoci le responsabilità delle colonizzazioni dei secoli passati, un dominio in alcuni casi sporchi e vergognosi ma che in altri ha prodotto progresso e benessere per lo stesso popolo africano e credo sia ingiusto accusare sempre e comunque gli occidentali di sfruttamento anche perché,  in verità, per alcuni stati non ci sarebbe stata l’evoluzione attuale. Guardate la Libia, andati via gli Italiani i libici sono in guerra tra di loro, l’Egitto e il Sudan la Nigeria e la Siria, andati via i britannici sono in guerra perenne. Prendiamone atto che loro non sono in grado di gestirsi sebbene abbiano tante di quelle risorse che potrebbero innaffiare quotidianamente il …Sahara”…punto.. I fatti lo dimostrano con nuove guerre a raffica e nuovi massacri, l’unica cosa che hanno in testa è arrivare in Europa ed essere.. mantenuti …i giovani ed anche i meno giovani coltivano questo sogno che ora si sta materializzando perché in occidente c’è la corsa al suicidio…e alla sostituzione etnica del popolo italiano. Ogni santo giorno in TV ci fanno vedere pubblicità con uomini e donne di colore oppure di bambini neri che giocano gioiosi. Andiamo al punto, gli sbarchi continuano e non finiranno mai, dico mai…dobbiamo prepararci ed abituarci ad accogliere centinaia di milioni di esseri viventi che approderanno sulle nostre coste, in un paese che diventa ogni giorno più povero e affamato e in un contesto europeo decisamente propenso ad accoglierli e a non volerli. Vedete, oggi lo dico e tenetelo a mente per gli anni futuri, quello che accade oggi in Africa è il .. “ nostro futuro ” perché l’Europa sarà terra di conflitti tra una ventina di anni se si va avanti con questo passo.  C’è poco da essere ottimisti e fiduciosi, speriamo solo che il partito, erede del “dottor Mengele” non vada più al potere, ricamano a tamburo e a “romper le palle” sulla storia dei 42 migranti di Lampedusa che non frega niente a nessuno e non dicono niente sui bambini e i mostri del PD inquisiti a Reggio nell’Emilia. Del Sudan neanche sanno dov’è, oltre me, nessuno se ne occupa, tanto la solidarietà dei buonisti del cavolo è solo per la gente che scappa dalle.. sorelle e dalle madri, ma per quelli che muoiono per mano di dittatori…chissenefrega! Che strana e singolare solidarietà c’è in Europa, sono a centinaia i morti sino ad oggi ma…non fanno notizia, andate nel Sudan…” cari parlamentari del PD” e rendetevi conto davvero cos’è la sofferenza e la povertà…01072019

 …by…manliominicucci.myblog.it

 

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Sudan

Sudan: proteste e scontri in piazza, ci sono vittime

Di Euronews  • ultimo aggiornamento: 01/07/2019 – 07:41

suda

Almeno sette morti e 200 i feriti rappresentano il bilancio delle manifestazioni in tutto il Sudan nel 30esimo anniversario del golpe che portò al potere l’ormai deposto presidente Omar al Bashir.

Proteste di massa si sono registrate nella capitale Khartum e in altre città, a meno di un mese dalla strage durante la dispersione del sit-in davanti al quartier generale delle Forze Armate.

“La missione delle truppe è quella di proteggere i manifestanti – dice Il vice capo del consiglio militare al Governo, Gen. Mohamed Hamdan Dagalo – ma non ci fidiamo dei vandali, di fronte al centro giovanile e al quartier generale della Sanità ci sono cecchini che sparano alle persone, hanno colpito membri delle Forze di supporto rapido ed alcuni civili”.

Ci sono state cariche delle forze dell’ordine ai danni delle decine di migliaia di manifestanti, con lancio di lacrimogeni e spari intimidatori.

La tensione a Khartum resta alta, anche sulla base di segnalazioni relative a ponti sul Nilo chiusi dalle forze di sicurezza per impedire l’avvicinamento al palazzo presidenziale.

Il rischio principale è ora rappresentato da numerose milizie che operano fuori dal controllo dell’Esercito.

Sudan’s military continues to face international condemnation for attacking unarmed protesters as an opposition group claims up to 60 people have been killed.

 

COGLI IL FRUTTO DELLA… INCIVILTA’ ….

COGLI IL FRUTTO DELLA… INCIVILTA’ ….

Nel Regno Unito, l’istituto nazionale di statistica ha certificato una vera e propria “ fuga da Londra ”, con centinaia di migliaia di residenti che abbandonerebbero annualmente la metropoli amministrata dal “meraviglioso sindaco islamico Sadiq Khan”. Nel 2016, anno del suo insediamento,  ben 291.630 persone avrebbero lasciato Londra, avviando una tendenza preoccupante che sarebbe proseguita, sempre a detta dell’istituto di statistica, fino ai giorni nostri. Nel 2017 e nel 2018 si sarebbero registrati nuovi record di londinesi in fuga dalla metropoli, nei conteggi la cifra riscontrata dai ricercatori in tali due anni si sarebbe avvicinata alla soglia delle 400mila unità annue. Per la precisione: nel 2017 avrebbero abbandonato la capitale del Regno 386.010 individui, mentre, l’anno scorso, sarebbe stata raggiunta quota 391.498. I motivi fondamentali di tale fenomeno sarebbero sostanzialmente due: la “criminalità fuori controllo” presente nella capitale e i  prezzi delle abitazioni troppo elevati. Certo che è drammatico, quando in una metropoli si riversano milioni di individui che non conoscono le regole basilari del vivere civile, che vivono di espedienti o di intere comunità religiose abituate a risolvere i problemi secondo le loro abitudini e leggi è ovvio che a lungo andare si raccolgano “solo frutti amari “. Tutti nel mondo dei buoni si affannano a lavarci il cervello e convincerci che vivere tutt’insieme in pace e in armonia è possibile, sono anni che ci bombardano a livello psicologico con stampa e TV che il mondo multicolore è bello…sì… nella fantasia dei malati mentali che vivono negli attici o nei lussuosi appartamenti o ville è bello, ma nella realtà le cose sono ben distintamente diverse, la gente vuole vivere secondo i propri criteri ed abitudini e non scende a compromessi con nessuno. Quello che sta accadendo a Londra, come in Italia o altri paesi europei sono i frutti di una immigrazione selvaggia e incontrollata, il carovita incombe per l’alto numero di presenze e ovviamente le case sono introvabili a prezzi insopportabili. Oggi registriamo la morte di due persone e sappiamo con certezza che un bimbo non avrà i suoi genitori naturali, il sindaco musulmano non ha capito che non si può governare una città occidentale col criterio di una musulmana… quindi che si fa ora ? La città diventa tutta musulmana o forse è meglio cambiare sindaco ? Lui dice che è colpa del governo…lui lo dice.. io invece dico che è colpa sua perché ha permesso il dilagare dell’islam in tanti quartieri e ora lì comandano loro e non più lui.. e l’emulazione di altre comunità sono copiose.. povero allocco, pensava che mettersi contro Trump gli avrebbe dato notorietà e potere ..sì … il potere dei calci che riceverà alle prossime elezioni se si ricandiderà. Sindaco incapace e incompetente, dimettiti subito prima che altra gente muoia per la  tua incoscienza  e sete di potere a tutti i costi. 30062019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

 

30 GIUGNO 2019

Gb, donna incinta e ventenne accoltellati a morte a Londra: un arresto

Non si placa la violenza nella capitale britannica. I paramedici sono riusciti a salvare il bebè, che però versa in condizioni critiche

ambulanza

Ancora sangue alla periferia di Londra, dove una donna 26enne incinta di otto mesi e un ragazzo sulla ventina sono stati accoltellati a morte. I paramedici sono riusciti a salvare il bebè della giovane, che però versa in condizioni critiche in ospedale. Il ragazzo è stato trovato in una strada di East Ham, un quartiere est della capitale inglese, ed è morto sul posto. La polizia ha arrestato un uomo di 37 anni sospettato dell’omicidio.

La 26enne è morta alle prime ore del mattino in un’abitazione nel sobborgo londinese di Croydon, circa 15 chilometri a sud della City. Scotland Yard è impegnata nelle indagini, mentre prosegue la lotta contro il tempo per salvare la vita del neonato.

La settimana scorsa un uomo sui 30 anni era stato accoltellato a morte nel quartiere di Barnet al culmine di una rissa. La sua morte aveva portato a cinque il bilancio delle persone uccise in sei giorni nella capitale britannica.

“LA PIRATA”…!

“LA PIRATA”…!

La Sea Watch ha attraccato nel porto di Lampedusa, il suo comandante è stato arrestato, i profughi sbarcati e la nave posta sotto sequestro, tutto secondo copione. Lei è entrata illegalmente nel porto e contro ogni ordine impartitole dalle autorità, sia militare che civile, lo ha fatto violando e con violenza, e per l’ennesima volta, l’alt intimatogli dalla Guardia di Finanza: “non ce la faccio più, devo portarli in salvo”, ha detto la comandante Carola Rackete all’equipaggio comunicando la decisione che aveva preso. Ma è proprio così oppure la “ balda giovanotta ” ha messo in scena un’altra di quelle pantomime degne del miglior spettacolo teatrale drammatico ? Partiamo dall’inizio, la nave ONG si dirige verso le coste libiche col chiaro intento di prelevare delle persone e traghettarle in Italia, questo è il punto fondamentale della questione, il perché si trovino sempre lì è facilmente ipotizzabile, è un vero e proprio business di natura ideologica, poi, imbarcati si parte alla volta dell’Italia e perché solo verso l’Italia ? Curioso e sospetto, se si scappa dalla guerra, come sostengono loro, si va nel paese più vicino come la Tunisia oppure si va a Malta o peggio come aveva ordinato la guardia costiera libica farli ritornare indietro. Lei no, motivata da chissà quali interessi, non certamente quelli di solidarietà, li porta sino al limite delle acque territoriali italiane ed ha atteso ben 14 giorni prima di approdare forzosamente, quindi era tutto ben congeniato e orchestrato, tempi d’attesa programmati e studiati a tavolino perché nel termine di 14 giorni sarebbero arrivati tranquillamente a Marsiglia o Barcellona e scaricare lì il loro carico umano e invece no…sempre qui in Italia…a conferma di quanto esposto prima, solo che questa volta, e dico…finalmente, la magistratura e i militari hanno preso una rigida posizione perché stanchi di vedere i taxi del mare che li prendono in giro e hanno deciso d’intervenire dicendo basta al business. Come anche la presenza dei parlamentari del PD a bordo della Sea Watch, ma come diavolo viene in mente loro di appoggiare una ..”pirata del mare” e queste sporche manovre ? Già, perché tutti sanno che dietro c’è il business e tutti fanno finta di essere bravi e cercano modi e stratagemmi solo per mettere in difficoltà il “nemico al governo”, si comportano esattamente come dei rivoluzionari socialisti contro il governo di uno stato eletto democraticamente dal popolo. E’ grave e vergognoso quello che ha fatto “la pirata”, merita una severa condanna, così sarà di esempio la prossima volta ai suoi furbi colleghi, una volta presi i migranti, se davvero li vogliono salvare, li portassero in Francia o in Spagna o meglio ancora in Olanda o in Germania…in 14 gg si va e si torna… 29062019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

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Sea Watch attracca a Lampedusa, Carola arrestata chiede scusa alla Gdf: «Non volevo venirvi addosso»

The Sea Watch arrives at the port in Lampedusa, Italy, 28 June 2019. According to reports, the captain Carola Rackete was arrested after violating the Finance Police and entering the port of Lampedusa ramming a patrol boat.
ANSA/ ELIO DESIDERIO BEST QUALITY AVAILABLE

ITALIA

Venerdì 28 Giugno 2019

È stata la notte della Sea Watch, con l’ingresso nel porto di Lampedusa, intorno all’1.40 della nave, e il successivo attracco, tra applausi e urla, dopo un turbolento avvicinamento al molo con motovedette italiane a cercare di impedire l’approdo forzato voluto dalla comandante Carola Rackete, posta in stato di arresto al momento dello sbarco. «Non ce la faccio più, devo portarli in salvo», ha detto la comandante. Per la Sea Watch, grazie al dl Sicurezza bis, scatteranno il sequestro amministrativo e una sanzione pecuniaria da 20mila euro che, in caso non venisse pagata nei termini, potrà arrivare fino a 50mila euro. Lo si apprende da fonti del Viminale.

APPROFONDIMENTI

MONDO

Carola Rackete, la comandante Sea Watch che sfida Salvini: «Ho…

Sea Watch, la comandante sotto inchiesta: «Immigrazione clandestina»

Ira di Salvini. «Comportamento criminale della comandante della Sea Watch, che ha messo a rischio la vita degli agenti della Guardia di Finanza. Ha fatto tutto questo con dei parlamentari a bordo tra cui l’ex ministro dei trasporti: incredibile». Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

«Ho seguito ora per ora, minuto per minuto quello che è successo stanotte a Lampedusa: fortunatamente nessuno si è fatto male ma si è rischiato il morto, si è rischiato il disastro», ha aggiunto su Facebook, parlando di «atto criminale» compiuto dalla Sea Watch, che «ha cercato di schiacciare contro la banchina del porto una motovedetta della Guardia di Finanza, di stritolarla».

La polemica
«Non ha fatto nulla per evitarci, siamo stati fortunati: poteva schiacciarci», hanno dichiarato i finanzieri che erano a bordo della motovedetta. La motovedetta classe V 800 dovrà essere portata quasi sicuramente in cantiere per essere riparata. L’unità della Guardia di Finanza stava ormeggiando quando è stata speronata dalla Sea Watch. Solo grazie alla prontezza del pilota e a un perfetto coordinamento dell’equipaggio è stato evitato il peggio. La motovedetta, infatti, è in vetroresina mentre la nave è in ferro; il problema riguarda naturalmente anche le dimensioni delle due imbarcazioni che sono di uno a 30 circa. La parte inferiore dello scafo è stata seriamente danneggiata e l’unità della Guardia di Finanza dovrà adesso essere portata in cantiere per essere sottoposta a controlli e per tutte le riparazioni necessarie.

Nel pomeriggio arrivano le scuse della comandante. «Vi chiedo scusa, ma non era assolutamente nelle mie intenzioni venirvi addosso», ha detto la ragazza, come apprende l’Adnkronos, al suo arrivo nella caserma della Finanza di Lampedusa dove è stata portata dopo l’arresto in flagranza di reato. «La mia intenzione era quella di completare la mia missione, non certo di speronarvi». E ha spiegato di avere agito così perché ha seguito «l’addestramento che ha avuto per le manovre per entrare in porto» con quella nave da 600 tonnellate.

Sea Watch, i finanzieri della motovedetta che ha intimato l’alt: «La nave poteva schiacciarci»
«Le ragioni umanitarie non possono giustificare atti di inammissibile violenza nei confronti di chi in divisa lavora in mare per la sicurezza di tutti», afferma il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio in merito all’arresto di Carola Rackete.
Sea Watch, Carola Rackete verso il carcere: processo per direttissima
Carola Rackete arrestata allo sbarco

La scelta di attraccare a Carola Rackete è costata cara: i finanzieri, con la nave ormai ormeggiata in banchina, sono saliti a bordo e l’hanno arrestata per violazione dell’articolo 1100 del codice della navigazione: resistenza o violenza contro nave da guerra. La comandante andrà agli arresti domiciliari. Rackete rischia una condanna da 3 a dieci anni. Intorno alle 5, poi, è cominciato il trasporto a terra per i 40 migranti, da più di due settimane a bordo della Sea Watch.

Sea Watch, la conversazione via radio tra comandante e Capitaneria

Applausi e contestazione. La capitana Carola Rackete è stata accolta sul molo da applausi e ovazioni da un gruppo di attivisti e dal parroco di Lampedusa Carmelo La Magra, che da una settimana dorme sul sagrato della chiesa, in segno di solidarietà. Urla, invece, da un gruppo di leghisti, guidati dall’ex senatrice Angela Maraventano della Lega: «Vergognati, vergognati!».
#Lampedusa, stanno approdando sulla terraferma i 40 #migranti a bordo della #SeaWatch3. La nave è sotto sequestro probatorio. La capitana è stata arrestata

05:43 – 29 giu 2019

Dopo l’ennesima giornata di trattative tra Roma e Bruxelles, uno spiraglio si era aperto con la disponibilità di cinque Paesi ad accogliere i migranti. Ed ora si aprono altre partite, perché la capitana Carola Rackete prima del fermo era stata iscritta nel registro degli indagati e sarà sentita dai magistrati: dopo avere violato i divieti e avere portato la nave in porto la comandante è stata fermata. I militari sono saliti a bordo e l’hanno prelevata. Rackete è poi stata fatta salire su un’auto della Guardia di Finanza ed è stata portata verso la caserma.
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Dopo l’ennesima giornata di trattative tra Roma e Bruxelles, uno spiraglio si era aperto con la disponibilità di cinque Paesi ad accogliere i migranti. Ed ora si aprono altre partite, perché la capitana Carola Rackete prima del fermo era stata iscritta nel registro degli indagati e sarà sentita dai magistrati: dopo avere violato i divieti e avere portato la nave in porto la comandante è stata fermata. I militari sono saliti a bordo e l’hanno prelevata. Rackete è poi stata fatta salire su un’auto della Guardia di Finanza ed è stata portata verso la caserma.
L’attracco. La decisione di non attendere più la comandante la prende poco dopo l’una di notte: accende i motori e fa rotta verso l’isola. Immediatamente la motovedetta della Guardia di Finanza che in questi ultimi due giorni è sempre rimasta accanto alla nave della ong le intima l’alt. Un ordine, dicono i finanzieri, ripetuto tre volte e sempre rimasto inascoltato. Quando è ormai evidente che la Sea Watch è entrata in porto, la motovedetta tenta un’ultima mossa, ponendosi tra la banchina e la nave per impedire l’attracco. Ma Carola non si ferma e porta la Sea Watch sempre più vicino. L’incidente viene evitato per un niente: la motovedetta e la nave si toccano per un’istante, l’imbarcazione della Gdf finisce contro la banchina e riesce però a sfilarsi senza conseguenze per l’equipaggio.

Sea Watch, la comandante sotto inchiesta: «Immigrazione clandestina»

Alle 2.50 i finanzieri sono saliti a bordo della Sea Watch per uscirne, tre minuti dopo, con la comandante, che è stata prelevata e fatta salire su un’auto tra gli applausi e qualche insulto. L’arresto è stato formalizzato poco dopo nella caserma della Guardia di Finanza: con la manovra compiuta, è la tesi degli investigatori, Carola ha fatto resistenza alle autorità e ha rischiato di provocare un incidente. Per questo è probabile che le venga contestato anche il tentato naufragio. «Non avevamo scelta – dice la portavoce della Ong Giorgia Linardi -. Alla comandante non è stata data nessuna soluzione nonostante avesse dichiarato da 36 ore lo stato di necessità. Era dunque sua responsabilità portare queste persone in salvo. La violazione non è stata del comandante, ma delle autorità che non hanno assistito la nave per sedici giorni».Sea Watch, la comunicazione di Carola Rackete: «Entriamo in porto»
Subito dopo aver portato via Carola, i militari e gli uomini della Polizia sono saliti a bordo per notificare il provvedimento di sequestro della nave. E a bordo sono saliti anche i medici e i volontari dell’Unhcr e dell’Oim, per un primo screening sanitario e per fornire ai migranti le prime informazioni. Migranti che al sorgere dell’alba hanno messo finalmente piede a terra. Non prima di aver abbracciato uno ad uno i volontari di Sea Watch.

Salvini al capitano della Sea Watch: «Viene in Italia a rompere i c…»

L’accoglienza
La Francia è pronta ad accogliere 10 rifugiati della Sea Watch. È quanto si legge in un lungo comunicato del ministro dell’Interno Christopher Castaner in cui si afferma che la Francia «è pronta ad inviare nei prossimi giorni, come ha già fatto a più riprese nello scorso anno, una missione del ministero dell’Interno e dell’Ufficio di Protezione dei rifugiati per identificare 10 persone che hanno bisogno di protezione che potranno essere trasferiti al più presto sul nostro territorio».

«La Francia si è presa le sue responsabilità nel Mediterraneo centrale dall’inizio della crisi migratoria», ed «è falso dire che l’Ue non si sia mostrata solidale con l’Italia in questo contesto»: così il ministro dell’Interno francese Christophe Castaner in una nota.«La situazione non ha più niente a che vedere con quella del passato. Nel 2016, 180 mila persone sono sbarcate in Italia. Nel 2018 non sono state più di 23 mila. Quest’anno siamo a 3.500 nei primi sei mesi dell’anno, un calo dell’80 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.