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“CENNI…DI STORIA MODERNA” !

foto diffusa da carabinieri Siena

“CENNI…DI STORIA MODERNA”  !

“Un giorno la loro cultura sarà la nostra, dobbiamo assimilarla e farla nostra, noi abbiamo bisogno di loro perché i migranti sono delle risorse che arricchiscono il paese” , da fonte prestigiosa  di origine boldriniana, era il 2014. Noi dobbiamo salvare le vite in mare senza distinzioni e dobbiamo accoglierli e integrarli tutti : Renzi 2014. Dobbiamo accogliere tutti quelli che arrivano da noi e tender loro la mano, anno domini 2014, da autorevole fonte vaticana papale. Tanto non paghiamo noi, ma paga l’Europa… sostenevano ed urlavano i politicanti di sinistra, media, giornalisti e radical scic d’ogni genere, correva l’anno 2015. I migranti arricchiscono più della…droga, Roma, il mezzo di mondo.. che parla nel 2015. 2018, curiosamente crollano le domande per gli appalti per l’accoglienza di migranti, evidentemente si guadagna poco con la …”solidarietà” …. non conviene più essere solidali.11/09/2019 un migrante di 24 anni e senza permesso di soggiorno, originario del Togo, entra nel sottopasso della stazione di Lecco e senza nessun apparente motivo colpisce violentemente due donne, che arrivavano dall’opposta direzione, e le spedisce in ospedale. Il 15/09/2019, a Monza due giovani immigrati non riconosciuti, colpiscono con un coltello un giovane militare al grido di “Allah Akbar”, le ferite per fortuna sono mortali, l’immigrato yemenita di 23 anni viene arrestato ma lascia un segno preoccupante da farci riflettere sul terrorismo di chiara fede islamica, il giovane militare aiutato da alcuni passanti viene poi portato in ospedale e curato. Nello stesso giorno un episodio simile a quello della stazione di Lecco e per niente nuovo nei paesi occidentali dove è marcata l’impronta della religione islamica, una giovane donna italiana, attrice di professione, mentre percorreva la sua strada, nella sua città di Torino, viene aggredita a calci e pugni, e senza nessun motivo, da un immigrato marocchino di 34 anni che circolava liberamente sul nostro territorio da irregolare e che poco prima aveva tentato di aggredire, senza successo, una coppia. La conclusione di questi tre episodi, il primo immigrato è libero dopo essere stato arrestato e in attesa di processo e può sempre …picchiare qualche altra donna, il migrante  accoltellatore islamico è in stato di arresto in carcere, mentre il marocchino aggressore è stato portato in ospedale dove gli hanno diagnosticato “un’agitazione psicomotoria e abuso di cannabinoidi”. Non è uno scherzo…. è sempre così quando si tratta di …immigrati ed in particolar modo quelli di fede islamica, sono sempre malati…poverini…e si tende sempre a coprire le verità sulle loro violenze, però attenzione, fateci caso e riflettete sul perché tutte queste violenze si manifestano solo contro …le donne, già perché nella loro fede, ed è così, le donne possono essere oggetto di violenza, fisica e sessuale,  se non appartenenti alla loro fede e non adeguatamente coperte. Ma il paradosso della sottomissione dell’occidente all’immigrazione islamica la si ha nelle dichiarazione della vittima di Torino che ha detto “che non porta rancore al suo aggressore perché è prigioniero dei suoi fantasmi e quindi non sapeva che faceva. “Cara Gloria Cuminetti”, ti piace recitare la parte della comprensiva, bene…sono felice, il perdono è una cosa straordinaria e non è da tutti ma ricorda, se la prossima volta subisci violenza da un uomo qualunque, anche per un motivo banale, ricordati di avere lo stesso atteggiamento e la stessa forza del perdono. Questi sono gli ultimi episodi perpetrati a danno della popolazione italiana da gente che viene da noi non per lavorare ed integrarsi ma a quanto pare solo per delinquere, sia nel Togo che in Marocco non c’è fame né guerre e allora mi chiedo per quale vero motivo sono qui da noi ? In ultimo, ringraziamo i signori politicanti sopra citati per tutte le gratuite violenze, omicidi e stupri subiti sino ad oggi, politicanti ai quali chiedo : ma se non avessimo avuto questa invasione incontrollata e disordinata di immigrati, tutto questo sarebbe successo ? 18092019

..by…manliominicucci.myblog.it

Uomo accoltellato a Monza, grave

Soccorsi chiamati da passanti davanti a un supermercato

foto diffusa da carabinieri Siena

15 settembre 2019

 

Pugnala un militare davanti alla stazione Centrale a Milano, arrestato urla: “Allah Akbar”

L’aggressore l’ha preso alle spalle e colpito alla gola. Ora si sta valutando se si tratti di uno squilibrato o di un gesto terroristico

MONICA SERRA17 Settembre 2019

MILANO. Lo ha preso alle spalle e lo ha pugnalato alla gola. Il militare con altri tre colleghi era in piazzale Duca D’Aosta, davanti alla stazione centrale di Milano, per l’operazione Strade sicure. Un ventitreenne yemenita, Mohamad Fathe, lo ha avvicinato in pieno giorno, alle 11 del mattino, davanti agli occhi di tutti. Si è messo a urlare, poi, con un paio di forbici, lo ha colpito alla gola e ha provato a scappare. Subito è stato raggiunto dai colleghi della vittima e dai carabinieri che lo hanno disarmato. Mentre gli stringevano le manette ai polsi il 23enne ha urlato “Allah Akbar”.

Sul posto sono arrivati i soccorsi del 118 che hanno trasportato, in codice verde, la vittima, il caporale scelto Matteo Toia, 34 anni, all’ospedale Fatebenefratelli. La ferita, non lontana dalla giugulare, per fortuna non è profonda e l’uomo non è in pericolo di vita.

Un fascicolo d’inchiesta è stato aperto dal pool antiterrorismo di Milano, guidato dal pm Alberto Nobili. Il ventitreenne è stato arrestato su disposizione del pm di turno Luca Gaglio per lesioni e violenza a pubblico ufficiale. Da quanto è emerso, ieri sera, intorno alle 23 e 45, Fathe era stato denunciato perché cercava di colpire con una penna alcune persone, sempre nella zona della Stazione Centrale.

 

PIU’ EUROPA…?

elena

PIU’ EUROPA…?

Ma davvero vogliamo più Europa ? Ma siamo proprio sicuri che la strada giusta sia quella indicata dalla commissione europea ? E’ proprio quella la direzione nella quale deve andare il nostro paese ? Sei milioni di poveri sono nati purtroppo dopo il 2002, anno dell’ingresso a tutti gli effetti nell’unione e mercato unico europeo e da allora vedo solo disastri e un allargamento della povertà,  stranamente una  povertà che ai media pare non interessi per nulla anzi, cercano in tutti i modi di silenziare le notizie dello scempio economico dettato dai burocrati di Bruxelles  e non ne si comprende il perché.  Questa è la realtà, il nostro paese affonda sempre di più nella melma, non sanno come tirarci fuori ma nel contempo sono bravi ad irrorarci di “fake” e di immigrati, infatti i temi ricorrenti mediatici sono i problemi della migrazione e del razzismo…punto… E i problemi della gente  comune chi li risolve ? sembra che a nessuno freghi qualcosa del benessere del popolo, tutti lo maltrattano, tutti lo tradiscono e quelli che lo difendono sono tacciati dei peggiori insulti ed epiteti ma la verità qual è ? Sta lì…nel link sottostante, vi ripropongo  l’inizio del l’articolo : << Il primo semestre del 2019 ha fatto registrare un +24% delle aste immobiliari rispetto allo stesso periodo del 2018. Un vero boom, con oltre cinquemila aste immobiliari nei primi sei mesi dell’anno, che non accenna a diminuire>>. In sintesi per chi non ha molta dimestichezza con le questioni bancarie significa che 12.000 case sono state pignorate e poste in vendita presso le aste giudiziarie in quanto i vecchi proprietari non erano più in grado di onorare le rate del mutuo contratto all’atto dell’acquisto dell’immobile pignorato. Ora la mia breve analisi va in tutt’altra direzione e cioè, ma noi italiani, ci rendiamo conto che questa Europa è un danno irreparabile per l’industria tutta e la ricchezza del popolo… o no ? Le aste si tengono perché c’è povertà dilagante e se voi cari italiani continuate a zittire vedo un futuro lugubre per noi, l’appello che rivolgo è agli elettori del M5S e del PD, fate cadere questo governo e andiamo ad elezioni anticipate, qui per uscire fuori da questa situazione ci vuole un cambio di marcia sovranista… indipendentemente dalle proprie ideologie politiche…altrimenti se si continua così se ne venderanno di case alle aste nei prossimi anni…comprese quelle di tanti elettori …”non sovranisti e non populisti”….17092019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Boom di aste immobiliari, date e offerte delle prossime dismissioni di immobili

Il primo semestre del 2019 ha fatto registrare un +24% delle aste immobiliari rispetto allo stesso periodo del 2018

elena

12 settembre 2019 – Il primo semestre del 2019 ha fatto registrare un +24% delle aste immobiliari rispetto allo stesso periodo del 2018. Un vero boom, con oltre cinquemila aste immobiliari nei primi sei mesi dell’anno, che non accenna a diminuire. L’offerta non si è ancora esaurita e tra le zone più “battute” c’è la Lombardia, in particolar modo con Milano (6.510 esecuzioni nel primo semestre 2019) e Bergamo (5.078 lotti), ma non solo.

Tra le prime cause i pignoramenti, a seguire l’impossibilità di continuare a pagare il mutuo (in tre casi su quattro). In calo anche i prezzi (-56%).

Le aste fanno parte del programma di dismissione immobili con il quale diversi enti offrono la piena proprietà di unità immobiliari residenziali, non residenziali e secondarie non pertinenziali libere (box, posti auto, cantine, soffitte).
Per conoscere tutti i dettagli e il calendario delle prossime aste immobiliari si può consultare il sito del Notariato. Sempre online, si può facilmente ottenere la documentazione completa dei lotti che vanno all’asta oltre alla procedura che li riguarda. È possibile, inoltre, consultare i relativi avvisi di vendita pubblicati.

Ci sono anche aste telematiche senza incanto. Le prossime:

  • 19 settembre asta per dismissioni Enti INPS;
  • 1 ottobre asta per dismissioni Gestione Commissariale Fondo Buonuscita Poste Italiane.

E BASTA…!

Udineses Walace (L) challenges for the ball with  Inter Milans Romeu Lukaku during the Italian serie A soccer match between Fc Inter and Udinese at Giuseppe Meazza stadium in Milan 14 September 2019.
ANSA / MATTEO BAZZI

E BASTA…!

No…non ci siamo, non se ne può più.. di questi falsi e ipocriti “etichettatori mediatici”, perché se fare ironia o scherzare su un uomo di colore è una colpa e si deve essere tacciati di razzismo è un’esagerazione disgustosa. Qui si confonde lo scherzo e le divertenti battutine ridicole con il razzismo, che sono due cose completamente diverse. Attenzione, perché se prendiamo questa strada allora dobbiamo capovolgere il modo di parlare degli italiani e quindi “terrone” tu non lo dici più ai meridionali, ” polentone” non lo devo dire più ai nordici e neanche ‘mangia crauti o mangio patate” ai tedeschi. Ritengo che i nuovi arrivati in Italia debbano capire e subito che noi siamo in popolo che ama ed è abituato agli sfottò e allo scherzo e il razzismo non c’entra assolutamente niente con le banane… anche perché tutti …mangiamo le banane in Italia…e smettiamola…con queste storture da radical chic, e consiglio a tutti i “sensibili etichettari” che farebbero bene a cambiare registro altrimenti tra un po’ ritorneremo all’odio e alla divisione tra bianchi e neri come nel Sudafrica di anni fa… Questo modo di condannare una “battutina” può solo avere un risultato disgraziato ; ovvero quello di celarsi dietro il terrore di ironizzare e scherzare.. sarebbe pazzesca una roba del genere. Non dimentichiamoci che il nostro paese annovera i più grandi comici del mondo che poggiavano la loro fama e capacità proprio sulle battutine e ci sarà un perché erano amati e non odiati, come sicuro era anche che nessuno mai avrebbe pensato scandalizzarsi per una loro battutina In Italia oramai il “politicamente corretto” a tutti i costi è diventato la prima lingua dei media e francamente mi viene da vomitare per quello che è successo in quello studio, ricordo a tutti che Daniel Alves, giocatore del Barcellona, al quale venne lanciata una banana durante un’azione di gioco, quando la stessa finì nel terreno di gioco lui si chinò a raccoglierla e poi….se la mangiò in tutta tranquillità, senza proferire nulla e senza una smorfia, eppure lui non è un uomo di colore.. ma ha saputo rispondere ad un gesto ridicolo con l’ironia. È davvero singolare che noi in Italia ci indigniamo per delle banalità ma poi restiamo indifferenti alle tragedie dei bambini rubati e dei disabili sequestrati in casa…e quello non è “razzismo ” ? E poi che si possa scivolare su una buccia di banana è risaputo ed ovvio che per un uomo come Lukaku c’è ne vogliano di più ….visto che il ragazzone è un’autentica forza umana. Ma l’osservazione di fine pensiero è questo : ma se il centravanti dell’Inter nell’occasione della battuta della banana fosse stato l’ex Icardi….si sarebbe parlato di razzismo ? Assolutamente no…ne sono convinto perché il vero razzismo è nella mente degli “etichettatori mediatici”. 17092019

…by… manliominicuccimyblog.it

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Battuta razzista sul bomber Lukaku, cacciato dalla tv

Passirani: “Per fermarlo servono 10 banane”. Scuse non bastano

Udineses Walace (L) challenges for the ball with  Inter Milans Romeu Lukaku during the Italian serie A soccer match between Fc Inter and Udinese at Giuseppe Meazza stadium in Milan 14 September 2019.
ANSA / MATTEO BAZZI

 

Redazione ANSAMILANO

16 settembre 2019

Una battuta decisamente infelice, di matrice razzista, e l’opinionista viene allontanato in diretta tv. E’ successo a TeleLombardia, dove l’ex dirigente dell’Atalanta, Luciano Passirani, ha utilizzato una frase improvvida per elogiare la forza fisica di Romelu Lukaku: “Per fermarlo, devi lanciargli 10 banane da mangiare”. Le scuse non sono bastate a Passirani per evitare l’allontanamento dalle trasmissioni, come confermato in diretta e poi sui social dal direttore della rete, Fabio Ravezzani: “Un fatto sicuramente non voluto, ma non per questo mano grave. Ha scelto sciaguratamente un’immagine pessima. Noi il razzismo lo abbiamo sempre combattuto, in passato abbiamo subito aggressioni e un attentato per aver stigmatizzato il razzismo a San Siro. Non possiamo tollerare che, anche involontariamente, una persona si possa lasciare andare a un commento che può assumere valenza razzista. Con molto dispiacere non potremo più invitarlo, anche se è stato il primo a scusarsi. Come direttore mi ritengo responsabile”.

GUARDA IL VIDEO DA YOUTUBE

Il Milan supporta Kessie: ‘No al razzismo, calcio unisce’  – ”Vogliamo ringraziare tutti, le società e i tifosi che hanno mostrato il loro supporto a Franck Kessie. Attraverso tutta la nostra storia, abbiamo sempre onorato i valori dello sport. Per questo condanniamo, ancora una volta, tutte le forme di razzismo o discriminazione: il calcio non dovrebbe dividere ma unire le persone”. E’ il messaggio apparso sui profili social del Milan. Kessie ieri sera è stato oggetto di cori da parte di alcuni tifosi dell’Hellas Verona, ma il club veneto ha parlato oggi di ‘fischi’ negando i cori razzisti

Dzeko “C’è più razzismo in Italia che altrove”  – “In Italia il problema razzismo nel calcio è più grande rispetto agli altri Paesi”: così Edin Dzeko in un’intervista a Sky Sport UK in cui affronta le delicate problematiche tornate alla luce dopo gli episodi che hanno visto coinvolti diversi giocatori di colore. “Penso che sia un problema più grande in Italia rispetto ad altri paesi, specialmente in Inghilterra – le parole del bosniaco – Spero, per il bene degli altri giocatori, che queste cose finiscano e che la Federazione possa provare a fermarlo in tutti i modi possibili. Su Lukaku non saprei cosa dire se non meravigliarmi che oggi possano ancora accadere queste cose. In Inghilterra la situazione è decisamente migliorata, c’è sempre meno razzismo lì. In Italia invece è molto di più e la federa

 

BENVENUTE …ACCISE !

In this photo released by the official website of the office of the Iranian Presidency, President Hassan Rouhani speaks in a cabinet meeting in Tehran, Iran, Wednesday, Sept. 11, 2019. Rouhani urged the U.S. on Wednesday to "put warmongers aside" as tensions roil the Persian Gulf amid an escalating crisis between Washington and Tehran in the wake of the collapsing nuclear deal with world powers. (Iranian Presidency Office via AP)

BENVENUTE …ACCISE !

E curiosamente mentre l’Italia si.. “spella l’anima”… per cercare di favorire l’invasione clandestina di immigrati facendoli sbarcare da noi per poi legalizzarli, i politicanti europei pensano solo a far propaganda bombardandoci con notizie che non avranno un riscontro, ovvero che i migranti giunti da noi li stanno distribuendo “come pacchi” nel vecchio continente, ci credete voi ? Ok… distolti da i problemi che hanno creato l’unione europea e i loro adepti,  non i sovranisti… preciso, il mondo si avvia verso l’ennesima crisi petrolifera che avrà effetti economici disastrosi  nei trasporti su ruota e sulla vita degli automobilisti. Eh già, perché nessuno ne parla in modo chiaro ed esplicito, almeno non conviene …per il momento, più opportuno aspettare i rialzi sui mercati e approfittare della “manna dal cielo” per tartassare i soliti automobilisti con le accise e aumenti ingiustificati e far aumentare il costo della vita. Sono fortemente convinto che nei prossimi giorni vedremo il prezzo dei carburanti “schizzare alle 5 stelle” e finalmente i nostri attuali e opportunisti  governanti coglieranno “la palla al balzo” per farci pagare profumatamente i carburanti e riassestare il bilancio tanto caro alla “commissione straniera di Bruxelles”. Ci risiamo, il problema di sempre torna d’attualità, già…noi civilissimi italiani…combattiamo per l’ambiente e la difesa del territorio quindi niente centrali nucleari, niente trivelle, niente gas e niente petrolio…benissimo noi siamo un meraviglioso paese che guarda all’alternativa energetica senza averla…mai ”programmata”… Abbiamo una classe politica di assoluti deficienti ed incapaci che non ha mai programmato niente e tutte le innovazioni tecnologiche adottate sono solo frutto dei privati. Ora che ci sono venti di guerra cominciamo a capire che il problema energetico è sempre lì…ad aggredirci e sicuramente in appresso vedremo le fatture aumentare di brutto, per la gioia del nuovo governo e soprattutto… perché ..”ce lo chiede l’Europa”. Vediamo che succede dopo il bombardamento di alcuni droni sulle raffinerie saudite, lì la guerra c’è ed è di una violenza inenarrabile, muoiono bambini ogni giorno ma non…fanno notizia.. quelli sono …”minori” di fascia B… mentre le tante donne che “crepano sotto le bombe” servono come test per verificare gli effetti esplosivi collaterali dei missili. Benissimo…questo è sempre un mondo meraviglioso dove i sunniti si scannano con gli sciiti.. è così,.. una guerra fratricida tra musulmani. Tutti la auspicano ma nella pratica dov’è ..la pace ? 16092019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Allarme petrolio, Usa pronti a usare le riserve di greggio

L’Iran respinge le accuse dopo l’attacco in Arabia Saudita

In this photo released by the official website of the office of the Iranian Presidency, President Hassan Rouhani speaks in a cabinet meeting in Tehran, Iran, Wednesday, Sept. 11, 2019. Rouhani urged the U.S. on Wednesday to "put warmongers aside" as tensions roil the Persian Gulf amid an escalating crisis between Washington and Tehran in the wake of the collapsing nuclear deal with world powers. (Iranian Presidency Office via AP)

Hassan Rohani

 

Redazione ANSAWASHINGTON

15 settembre 2019

Monito Ue contro il rischio di escalation delle tensioni in Medio Oriente dopo gli attacchi a due maxi raffinerie saudite. “Gli attacchi con droni di ieri a due impianti Aramco in Arabia Saudita pongono una minaccia reale alla sicurezza regionale”, ha dichiarato una portavoce dell’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini. “In un periodo in cui le tensioni nella regione sono alte, questo attacco mina il lavoro in corso per la de-escalation e il dialogo”, prosegue la portavoce.
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha condannato gli attacchi contro gli impianti petroliferi sauditi ed esortato tutte le parti ad esercitare la massima moderazione per prevenire qualsiasi escalation. Lo riferisce un portavoce delle Nazioni Unite.

La compagnia petrolifera saudita Aramco prevede di ripristinare entro la fine di lunedì circa un terzo della produzione interrotta a causa degli attacchi a due suoi maxi impianti. Lo scrive il Wall Street Journal. “Dovremmo essere in grado di avere due milioni di barili al giorno entro domani”, ha riferito una fonte informata al giornale.

Riad ha fermato temporaneamente la produzione nelle due raffinerie saudite colpite ieri da droni lanciati dai ribelli yemeniti, interrompendo circa metà della produzione totale della società.

Riad ha annunciato che compensera’ il taglio della produzione petrolifera attingendo alle riserve strategiche, che in giugno ammontavano a 188 milioni di barili. Il taglio e’ di 5,7 milioni di barili al giorno, circa meta’ della produzione saudita, e ha fatto saltare il 5% delle forniture mondiali di greggio. Operatori ed analisti sostengono che il prezzo del petrolio potrebbe salire a 100 dollari se Riad non riuscira’ a ripristinare velocemente le sue forniture.

Gli Stati Uniti si dicono “pronti a impiegare le riserve petrolifere strategiche, se necessario, per compensare qualsiasi interruzione dei mercati petroliferi” e, alla vigilia di un possibile incontro sul nucleare tra Donald Trump e il presidente iraniano Hassan Rohani, puntano il dito contro Teheran per gli attacchi.

L’Iran replica sostenendo che le accuse: “Non hanno senso” e sono solo un pretesto per giustificare una rappresaglia contro la repubblica islamica. L’Iran e’ pronta ad una “vera e propria” guerra. Lo ha detto Amir Ali Hajizadeh, comandante delle forze aerospaziali dei Guardiani della rivoluzione islamica, all’agenzia semi-ufficiale Tasnim. “Tutti dovrebbero sapere che le basi americane e le loro portaerei fino ad una distanza di 2000 km intorno all’Iran sono nel raggio dei nostri missili”, ha dichiarato.

E in serata è arrivata la risposta anche del presidente iraniano Hassan Rohani: “Invece di accusare gli altri Paesi, gli Stati Uniti prendano atto che i problemi di questa regione derivano dalla loro presenza nell’area”, ad esempio in Siria, ma anche “supportando l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi e fornendo loro armi e informazioni”.

RITORNO AGLI SBARCHI O AI ….MORTI ?

Migrants talk to each other aboard the Ocean Viking in the Mediterranean Sea, Saturday, Sept. 14, 2019. The rescue boat with 82 migrants aboard says it has been given permission to dock at the tiny Sicilian island of Lampedusa, southern Italy. (ANSA/AP Photo/Renata Brito) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved]

RITORNO AGLI SBARCHI O AI ….MORTI ?

“Fine della propaganda di Salvini sulla pelle di disperati in mare, lo scrive su Twitter il nuovo ministro della cultura  Dario Franceschini ”.  Il governo ha indicato alla Ocean Viking quello di Lampedusa come porto sicuro, la nave di Sos Mediterranea e Medici senza frontiere con 82 migranti a bordo…. ovviamente tutti…poveri disgraziati che scappano dalle guerre e dai campi lager della Libia, potranno navigare verso l’isola siciliana, così dopo 6 lunghissimi  giorni di sofferenza e permanenza sulla nave ONG,  in sosta al largo delle acque territoriali italiane, toccheranno terra e fine delle pene. Molto bene, si completa così il lungo viaggio che porta i disperati nel nostro paese, loro sono attesi nel pomeriggio a Lampedusa  e dopo verranno trasferiti al locale centro di accoglienza migranti. Lì per fortuna, almeno loro, non saranno trattati come i nostri pensionati, disabili e come quei minori tolti alle famiglie con l’inganno, per fortuna per loro non ci saranno questi drammi, lì i minori saranno tutelati e protetti, lì verranno sfamati con pietanze adeguate e non con la solita pasta italiana e prosciutti vari o…altre schifezze del genere…no…no.., lì saranno adeguatamente curati e assistiti dai bravi psicologi e medici italiani, senza aspettare mesi per una visita specialistica come noi italiani, e dagli assistenti volontari che lavorano…”gratis”… forse.., lì troveranno un rifugio sicuro e lì finalmente potranno ricaricare i loro cellulari “ricevuti per grazia di Dio” e comunicare con le famiglie rimaste nel loro paese in balia …”delle guerre e della fame”… Comunque loro poi partiranno alla volta dell’Europa e non ho idea se e i suoi stati questa volta decideranno di accoglierli tutti o in parte, la Germania, per voce della Merkel, ha dichiarato che è pronta ad accoglierne un buon 25%, ma non ha spiegato bene a cosa si riferisse, se al 25% degli attuali 82 che sbarcheranno a Lampedusa o di tutti quelli che arriveranno nei prossimi anni…”questo non è dato sapere”…come anche l’eccezionale presidente Macron non si è espresso nel numero di migranti che accoglierà…beh… lui poi ne può accogliere un’infinità di migranti in Francia…di giorno, perché poi di notte, come abbiamo già visto, li riporta…pari…pari.. in Italia attraverso i confini…eh già… non dimentichiamolo e non sottovalutiamo la sua lealtà… all’Europa… specie quando nottetempo i suoi gendarmi  lasciavano i migranti nei boschi italiani al confine come dei pacchi… Bene che sia finita la propaganda, attenzione, non quella di Salvini, ma la loro, perché adesso si ripresenta il problema di anni fa e cioè assisteremo all’ennesime traversate del mare di migliaia di persone con relativi tanti morti e pianti di circostanza, il tutto nel loro vergognoso silenzio. Già perché quel che non si vuol capire è che l’invasione dei migranti sarà una cosa reale se non la si arresta con metodi poco garbati e noi staremo a discutere sempre delle stese cose. La riflessione che pongo a tutti è questa : spiegatemi perché un africano o un asiatico non debba cercare a tutti i costi di venire qui da noi visto l’accoglienza che riceve . Nessuno si preoccupa di dire a quei poveri disgraziati che le politiche europee  e delle lobby in genere sono finalizzate a farli diventare i nuovi schiavi del XXI secolo…no, nessuno glielo dice e loro partono illusi per poi vivere in condizioni peggiori di prima della loro partenza…Forse i “padroni dell’Europa” sperano in un nuovo bacino elettorale che si contrapponga alle avanzate dei conservatori, ma se la destra avanza un motivo ci sarà pure. Va bene armiamoci e ….pazientiamo ancora sino alle prossime elezioni…poi si vedrà… 14092019

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Migranti: Italia assegna porto a Ocean Viking

Viaggio finito per gli 82 soccorsi

Migrants talk to each other aboard the Ocean Viking in the Mediterranean Sea, Saturday, Sept. 14, 2019. The rescue boat with 82 migrants aboard says it has been given permission to dock at the tiny Sicilian island of Lampedusa, southern Italy. (ANSA/AP Photo/Renata Brito) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved]Redazione ANSA

14 settembre 2019

L’Italia – a quanto si apprende – ha assegnato il ‘place of safety, il porto sicuro, alla Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranea e Medici senza frontiere con 82 migranti a bordo.

E’ Lampedusa il porto sicuro assegnato dalle autorità italiane alla nave umanitaria che ora si sta dirigendo verso l’isola.

Gli 82 migranti, che sono a bordo da 6 giorni della nave Ocean Viking, sono attesi nel pomeriggio a Lampedusa (Ag). Il gruppo verrà trasferito all’hotspot di contrada Imbriacola dove ci sono soltanto 2 persone, non trasferite nei giorni scorsi per un problema sanitario: hanno un principio di scabbia e vengono tenute sotto cure mediche. Tutti gli altri immigrati presenti nella struttura, nel corso della settimana sono stati trasferiti con il traghetto di linea per Porto Empedocle.

La Ocean Viking non entrerà nel porto di Lampedusa: gli 82 migranti a bordo verranno trasferiti sull’isola a bordo delle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Secondo quanto si apprende la decisione sarebbe stata presa per non limitare l’operatività sia del porto che dell’aeroporto di Lampedusa.

“Il Governo assegna un porto sicuro a Ocean Viking e i migranti saranno accolti in molti Paesi europei. Fine della propaganda di Salvini sulla pelle di disperati in mare. Tornano la politica e le buone relazioni internazionali per affrontare e risolvere il problema delle migrazioni”. Lo scrive su Twitter il capo delegazione del Pd Dario Franceschini.

“Questi sono matti”: il segretario della Lega Matteo Salvini è partito da questo per commentare l’arrivo a Lampedusa della Ocean Viking. “Questa è la resa. Fra le promesse di Conte all’Europa c’era anche questa”, ha aggiunto convinto che si voglia fare dell’Italia “un campo profughi”. Le quote di migranti che Francia e Germania sono disposti ad accogliere sono solo di quelli che hanno diritto d’asilo “che sono il 20%”. “Noi – ha concluso – siamo qui con i nostri amministratori per preparare il no”.

“Da voi mi aspetto un rispettoso no. Noi non ci siamo, prima vengono i cittadini italiani”: dal palco dell’assemblea dei segretari della Lega Salvini ha chiesto ai sindaci di dare questa risposta quando dalle prefetture arriveranno richieste di ospitare rifugiati. Un invito che arriva nel giorno in cui “dopo 14 mesi per la prima volta torna in un porto italiano, senza che il governo dica nulla, la nave di una ong. Attenzione”. “Vi chiedo – ha proseguito fra gli applausi – il coraggio dei sì e anche il coraggio dei no”.

“Credo ci sia un grande equivoco sul porto sicuro alla Ocean Viking: le è stato assegnato un porto perché l’Ue ha aderito alla nostra richiesta di prendere gran parte dei migranti”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine di un’iniziativa di Rousseau. “Detto questo mi impegnerò a lavorare sulla cooperazione internazionale per migliorare le condizioni economiche dei paesi di provenienza e sugli accordi sui rimpatri che sanciscono il principio che chi non può stare qui deve tornare indietro e chi può stare qui sta in Europa e non in Italia”.

15-09-2019…

Oriana fallaci

15-09-2019…

Una data da ricordare, e a quanto pare anche una data per un ricordo solenne, infatti oggi Mediaset trasmetterà, in serata, su una delle sue reti, “nel 25° anniversario” della sua morte, un film sulla vita della signora deceduta alla giovane età di 33 anni e in modo misterioso. Lei è Moana Pozzi e incredibilmente ieri ha occupato uno spazio vastissimo nel  TG 5 di mezza giornata, descritta come una beata…ed un’eroina del cinema, evidentemente l’età della Pozzi ha confuso qualcuno che ha pensato che lei…. potesse avere qualcosa di sacro.., in effetti di sacro aveva solo…”l’osso di dietro” .  Senza tanti giri di parole stiamo parlando della famosa porno-sexy italiana che circa 35 anni fa era la principale attrice di tanti “film hard”. Non è mia intenzione spiegare cosa siano i film hard ma mi son chiesto il perché si dia tanto spazio, clamore e risonanza mediatica ad un personaggio, secondo il mio punto di vista, molto discutibile sia sotto il profilo etico che quello morale,  francamente non lo ritengo certamente un esempio di vita per i nostri figli, poi ho pensato…. forse è per la “sua cultura” che viene solennemente ricordata e osannata, infatti qui ci troviamo tutti d’accordo noi maschietti, anche se devo aggiungere che in verità trattasi di cultura molto…bassa…posizionata più “al centro delle gambe”… e di difficile riscontro nei testi scolastici…. però, evidentemente questo tipo di cultura tira e attira più di quella vecchia ed antica tradizionale cultura. Ma oggi è anche l’anniversario della morte di una persona a me tanto cara, e con rammarico noto un certo e credo voluto disinteresse nei confronti di Oriana Fallaci, lei ci lasciò 13 anni fa, il 15-09-2006, rammento che all’epoca fu data una striminzita notizia sui media condita dalla vergognosa e cinica indifferenza voluta e imposta dal governo dell’epoca, quello di Romano Prodi. Ora che Oriana sia stata una grande scrittrice non v’è bisogno che lo dica io, la stampa internazionale l’ha più volte elogiata sia per la sue capacità culturali di scrittrice sia come lodevole giornalista. Bene, ho descritto brevemente il profilo di due donne decedute nello stesso giorno… ma con mestieri diversi e culturalmente all’opposto ma cosa accade nella società nostrana ? Il paradosso dei paradossi, e cioè : si osanna una porno attrice di film hard e si pone nell’oblio mediatico una scrittrice e giornalista di valore. E fatemi capire, e noi saremmo il paese della cultura ? E noi saremmo il paese del cristianesimo ? Quindi per coerenza di fatti e d’intenti mi attendo che nelle scuole gli allievi vengano adeguatamente istruiti e acculturati sulle questioni….sessuali e posizioni hard…o no ? Siamo alla follia, non ricordare Oriana e ricordare solennemente una professionista sessuale che esercita a “scopo di lucro la sua professionalità” è una vergogna inenarrabile. Non ho idea di cosa si voglia farne di questo paese ma io sono molto preoccupato e terrorizzato perché se Moana Pozzi è un esempio allora aspettiamoci  Rocco Siffredi…subito santo ! Torniamo alla mia normalità….non è stata dedicata nessuna via o piazza alla gloriosa combattente dell’Islam e forse per questo è stata messa “sempre alla berlina”. Io preferisco ricordare Oriana e ignorare l’altra, non so voi ma io mi sento ancora attratto da un certo tipo di…cultura diurna, la notturna…non la considero cultura ma solo vizio e piacere. 15092019

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Forza Italia ricorda Oriana Fallaci nell’anniversario della sua scomparsa

Pubblicato il 14.09.2019 alle 11:23

Oriana fallaci

FIRENZE – “Fiorentino parlo, fiorentino penso, fiorentino sento”: parole, queste, pronunciate da Oriana Fallaci, scomparsa il 15 settembre 2006 dopo una lunga battaglia contro l’”alieno”, così come aveva definito il tumore che poi l’ha portata alla morte. All’età di 77 anni. E a Firenze è sepolta, al cimitero evangelico degli Allori, con un’unica scritta sulla lapide che la ricorda: scrittore. E, come è ormai consuetudine, stamani alle 8.30, poco prima del conferimento di un omaggio floreale da parte del Comune di Firenze, Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio, insieme a Pierfrancesca Gallorrini, in rappresentanza del coordinamento comunale di Campi,  hanno deposto un omaggio floreale sulla sua tomba in occasione del tredicesimo anniversario dalla morte, che sarà celebrato nella giornata di domani, domenica 15 settembre.

“Lucida, libera, lungimirante, a tratti visionaria ma concreta: Oriana Fallaci di ragione ne aveva e ne ha tutt’oggi. La sua voce – dichiarano in una nota Gandola e Gallorini –  è stata intelligente e acuta fino a essere aguzza, appuntita, acuminata tanto quanto può esserlo la sincerità quando è spogliata dal “politically correct” per essere offerta nuda e cruda”. “Nella sua vita – aggiungono – non si stancò mai di denunciare il colpevole lassismo della civiltà occidentale che, minacciata dal fondamentalismo islamico, come un pugile suonato è incapace di difendersi. Denunciava gli innumerevoli errori politici compiuti nel corso degli ultimi decenni, con una politica dell’accoglienza senza regole che, di fatto, ci poneva in una posizione supina verso chi avremmo dovuto accogliere. Giornalista e scrittrice di razza fra le più apprezzate e amate al mondo, è stata un’osservatrice attenta della realtà contemporanea e ha spesso rischiato in prima persona per raccontare alcuni degli episodi più significativi della nostra storia vivendo  da protagonista gli eventi internazionali che hanno segnato la storia del mondo”.

“Una scrittrice decisa, – concludono – vitale, forte, autentica, con il coraggio delle sue idee, eroica nell’affrontare in modo diretto i drammi del nostro tempo e le circostanze avverse, filtrando la realtà attraverso l’esperienza vissuta, la fedeltà ai valori morali e, anzitutto, al valore della libertà e della cultura occidentale”.

P.F.N.

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Che batosta per la ” trecciona”…e ora come la mettiamo ? Quindi il “cattivo ex ministro” degli Interni aveva ragione e la “brava e buona “ signora Carola Rackete torto marcio. Eh…sì.., perché in definitiva la Corte di Strasburgo per i diritti umani ha sentenziato, in merito al ricorso della Sea Watch del Giugno scorso, quel che io e milioni di italiani diciamo da un bel po’ di anni, ovvero che tutti i migranti imbarcati e spediti nel continente europeo fanno parte di un disegno criminale di un’organizzazione di trafficanti di esseri umani appoggiati dalle lobby europee e dai sinistri partiti di sinistra. Allora tutto cambia e le parti s’invertono, la “criminale capitana” diventa la colpevole e deve, logicamente per effetto della sentenza, essere incriminata sia dall’Olanda, in quanto nave battente bandiera olandese, che dal proprio paese di origine in qualità di comandante, vista che è di nazionalità germanica, e spedita dritta…dritta.. in galera in quanto ha violato gli obblighi previsti dal codice nautico che la costringeva a dirigersi con la propria nave ONG dal punto in cui si era fermata, al limite delle acque italiane, sino ad un porto francese o addirittura olandese o in altro porto tedesco, altro che diritto al “porto sicuro” da lei preteso . La sentenza parla chiaro, si è considerato i migranti a bordo della nave provenienti da zone non dichiaratamente di guerra e pertanto dovevano essere considerati dei veri e propri clandestini che non avevano nessun diritto a sbarcare sul suolo italiano, e l’ex ministro Salvini, aveva tutto il diritto, e nel rispetto delle leggi internazionali, a non farli sbarcare. Tutti ricordiamo la sua incapacità nel manovrare l’imbarcazione e il conseguente schiacciamento della motovedetta della Guardia di Finanza avvenuto nel porto siciliano, un tentativo forzoso a dimostrazione che il suo intento era proprio quello di approdare a tutti i costi e non ha mai preso in considerazione altra ipotesi, infatti , tutti rammentiamo bene che in quei giorni più volte lo stesso ex ministro indicò una via diversa come alternativa ad un’inutile attesa al largo delle nostre acque. Poi come andò a finire lo sappiamo tutti, alcuni parlamentari dell’attuale governo salirono a bordo perché “indignati”….che qualcuno …”facesse rispettare le leggi” e poi ci fu il solito bombardamento pantomimico mediatico… . Questa sentenza è epocale e finalmente farà chiarezza sul traffico di immigrati nel mare, perché da oggi, sia Malta che Italia potranno rifiutarsi di far sbarcare sul proprio territorio qualunque ipotetico richiedente asilo che non sia adeguatamente giustificato. Tuttavia, nonostante la sentenza straordinaria ….. nessuno potrà togliermi il sospetto che questa sia una sentenza pilotata, già, perché poi in fondo se ci riflettiamo ben benino toglie le castagne dal fuoco al nuovo governo che ora potrà tranquillamente abrogare i due decreti Salvini e far rispettare le normali leggi esistenti sulla clandestinità rafforzate dalla sentenza di oggi. La domanda è invece un’altra : quale sarebbe stata la decisione del tribunale di Strasburgo se il sen. Salvini fosse stato ancora ministro dell’Interno ? Già…bella domanda.. e me la pongo perché sino ad oggi la Corte europea dei diritti dell’uomo non ha mai manifestato simpatia per noi e ce ne ha combinate di tutti i colori con discutibili e ridicole sentenze di condanna contro il nostro paese non ultima, sentite un po’… condannata per aver inflitto la pena dell’ergastolo a vita ad un pluriomicida…mafioso…vabbè… lasciamo perdere…che è meglio. Ad “essere diffidente si fa peccato ma a volte ci si azzecca” … lo ripeteva sempre un ex presidente del consiglio di qualche decennio fa… tale Giulio Andreotti. La cosa che mi consola è sapere che non tutti quelli che “salvano vite” in mezzo al mare lo fanno per solidarietà e sono …buoni ma ora so che ci sono anche dei criminali…tra di loro…attenzione…lo dice la Corte di Strasburgo e non Manlio Minicucci… 13092019
…by…manliominicucci.myblog.it

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Ong e fondamentalisti immigrofili, la Corte di Strasburgo dà ragione a Salvini

CRONACANEWS venerdì, 13, settembre, 2019

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di Gian Micalessin – – it.sputniknews.com

La decisione dei giudici dei Strasburgo fa piazza pulita delle pretese dei fondamentalisti dell’accoglienza cancellando il pretesto del “porto sicuro” e avvallando la politica dei “porti chiusi” introdotta da Matteo Salvini. Altro che violazione dei diritti umani. Altro che diritto al “porto sicuro”. L’Italia non può esser accusata di nulla e può continuar a tenere alla larga la Sea Watch e le altre navi delle Ong che con il pretesto della ricerca di un “porto sicuro” pretendono d’approdare solo e soltanto a casa nostra.

A dirlo non è Matteo Salvini, ma una Corte Europea per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo difficilmente sospettabile di parzialità nei confronti dell’Italia. Si tratta, infatti, della stessa Corte che nel 2012 ci condannò per i “respingimenti” dei migranti verso la Libia di Gheddafi. La stessa che lo scorso 13 giugno ci ha sanzionato per aver condannato all’ergastolo a vita un conclamato mafioso.

In effetti una sentenza sfavorevole all’Italia sul cosiddetto appello dei migranti che da bordo della Sea Watch richiedevano “misure urgenti” per “impedire serie e irrimediabili violazioni dei diritti umani” sarebbe stato macroscopico. Costringere l’Italia a far approdare quella nave sarebbe significato legalizzare il “modus operandi” delle Ong che, in barba alle leggi internazionali, si arrogano il diritto di far arrivare in Europa persone prive di qualsiasi diritto all’accoglienza. Non a caso la decisione della Corte, riassunta in un comunicato stampa di una cartella e mezza, specifica come le 34 persone raccolte in mare dalla Sea Watch provengono da Niger, Camerun, Guinea, Mali, Costa d’Avorio, Ghana, Burkina Faso e Guinea Conakri.

Il dettagliato elenco delle nazionalità non è casuale. Inserirlo serve a dimostrare come nessuno degli appellanti provenga da paesi dove sono in corso quelle guerre o quelle carestie che – in base ai criteri della Convenzione di Ginevra – giustificano il riconoscimento del diritto all’asilo. Dunque gli “ospiti” della Sea Watch sono migranti irregolari a cui non è concesso mettere piede sul continente.

Già da questo punto di vista decisione dei giudici di Strasburgo rappresenta un boomerang per la Sea Watch e per tutte le altre navi delle Ong. Ma il contraccolpo più grosso in termini di precedenti giuridici riguarda la capziosa argomentazione sul cosiddetto “porto sicuro” addotto da Sea Watch e “compagni” per rivendicare il diritto a sbarcare sempre e soltanto in Italia.

Sulla base di quell’argomentazione Sea Watch, come tante altre navi delle Ong, si è rifiutata sia di sbarcare i suoi ospiti in un porto libico, sia di far rotta verso le tranquille coste della Tunisia assai più vicine alla zona in cui ha raccolto in mare i suoi 34 ospiti. In compenso ha trascorso ben dodici giorni di fronte alle acque territoriali di Lampedusa. Da quella sosta prolungata emergono due considerazioni che possono aver influenzato la decisione favorevole all’Italia della Corte per i Diritti Umani.

La prima, importantissima in termini di precedenti, è che a bordo della Sea Watch non c’è alcuna emergenza e quindi non sussiste l’urgenza di offrire un “porto sicuro”. In una corretta interpretazione del diritto della navigazione l’obbligatorietà e l’urgenza di offrire un porto sicuro ad una nave con a bordo dei naufraghi si basa infatti sulla necessità di toccare terra per mettersi al riparo da condizioni di pericolo come il mare in tempesta o avarie capaci di far affondare il natante e mettere a rischio la vita dei suoi occupanti. Questa non è certo la condizione di una Sea Watch che da 13 giorni attende all’ancora al limite delle acque territoriali di Lampedusa.

Ma quell’indugiare davanti alle coste italiane fa soprattutto capire quanto fantasioso sia il timore di una “violazione dei diritti umani” da parte dell’Italia su cui si basa l’appello dei migranti. Nessuno, sano di mente, attenderebbe per dodici giorni di entrare in una paese dove teme vengano violati i suoi diritti. Soprattutto avendo la possibilità di far verso rotta luoghi considerati meno ostili. Ma questa possibilità non è mai stata neppure presa in considerazione dalla Sea Watch che si è guardata bene dallo sfruttare quei dodici giorni per cercare l’approdo in un porto spagnolo o francese. E tanto meno ha bussato alle porte di quell’Olanda di cui batte bandiera e dove in dodici giorni di navigazione sarebbe potuta comodamente arrivare.

In prospettiva dunque la decisione della Corte di Strasburgo fornisce all’Italia un indispensabile presupposto giuridico per difendere la chiusura dei porti e tenere alla larga le navi delle Ong che con il pretesto del “porto sicuro” assediano per giorni o settimane gli approdi italiani.

 

…E DACCI OGGI ..IL NOSTRO STUPRO QUOTIDIANO..

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…E DACCI  OGGI ..IL NOSTRO STUPRO QUOTIDIANO..

Il titolo nell’articolo del link postato mette in risalto  il termine “ distopia ”,  intende una descrizione o rappresentazione di uno stato futuro di cose che in contrapposizione all’utopia, presenta situazioni e sviluppi sociali, politici e tecnologici altamente negativi. In sintesi, per non farla complicata, indica tutto l’opposto dell’ex mondo magico svedese, una società che sino a pochi decenni fa rappresentava un modello di civiltà per tutto il globo ed oggi deve fare i conti con il suo incubo peggiore per via della sua eccessiva ..”civiltà e buonismo”, …che controsenso orribile…un vero e proprio suicido di stato iniziato con un repentino cambio di marcia nel 1975 quando il parlamento svedese decise all’unanimità di trasformare la Svezia, curiosamente e non ne si comprende il perché,  in un paese dall’accoglienza illimitata, accollandosi i costi e la gestione dei nuovi flussi di arrivo, flussi ad oggi mai interrotti. Operazione molto strana e incomprensibile perché un tempo la società svedese era omogenea dal punto di vista etnico, in un paese multiculturale marcatamente occidentale,  e purtroppo per loro i risultati  di questa folle apertura e di una ideologia spropositata sono ben evidenti : i crimini violenti sono aumentati del 300 % e gli stupri del 1472 % . La Svezia si colloca ora al secondo posto nel mondo tra i paesi con il maggior numero di violenze sessuali al mondo, superata solo dal Lesotho nell’Africa del Sud e …sai che bella soddisfazione essere secondi ? Ma non per loro, che devono essere i primi in tutto…. e infatti… Stoccolma in questo ce la sta mettendo tutta. Andiamo ai dati attuali, solo nella prima metà del 2019, la capitale svedese registra un totale di 1.060 stupri, con un considerevole aumento del 20% rispetto agli 890 stupri registrati in città nello stesso periodo del 2018. Immaginate che la situazione è cosi complessa, caotica  ed allarmante da essere diventata così grave che l’ospedale di Södersjukhuset è stato costretto a istituire un dipartimento di emergenza speciale per le donne stuprate, è davvero incredibile…. c’è proprio da essere soddisfatti… . Quasi 800 vittime vengono curate lì ogni anno, in media quasi tre al giorno, un vero e proprio “dacci oggi il nostro stupro quotidiano” che si vede rispettato ampiamente nei numeri… e che per paradosso inaccettabile  la magistratura non punisce in modo esemplare ….ma li tollera e magari …”vorrebbero condannare” … la stuprata.  Siete sorprese  care amiche, e lo so che queste cose vi inorridiscono ma è la realtà drammatica della stupidità umana, non si lasciano le porte dell’ovile aperto quando in giro ci sono i famelici lupi…le conseguenze sono ovvie e anche da loro ha avuto inizio lo sfacelo proprio quando hanno deciso di essere accoglienti, buoni, radical chic e di aprire le porte… “all’immigrazione in modo sconsiderato”, come stiamo facendo noi ora, …e senza le necessarie riflessioni sulla loro impossibile integrazione, una convivenza nei fatti impossibile  checché ne dicano i “bravi radical chic del mondo di mezzo”,  specie per lo più  se legata alla cultura religiosa islamica che ha un modus operandi  lontano anni luce dal nostro modo di vivere. Francamente mi sono anche stancato di raccontare i continui stupri  che accadono in Europa ogni giorno e vorrei dire agli immigrati del mondo che questo è un gioco che non porta a nulla ma solo alla violenza, perché in Svezia si stancheranno …prima o poi… ed allora… ci saranno le adeguate risposte per voi. A voi donne italiane dico : meditate …meditate…  . 13092019

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Distopia svedese: “Gli stupri a Stoccolma sono aumentati del 20 percento

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12 Settembre 2019 01:28

Secondo un rapporto del quotidiano svedese Mitt i, ogni giorno a Stoccolma si verificano in media cinque stupri. Degli stupri che si verificano, solo il 5 percento di essi comporta che un aggressore sia condannato da un tribunale penale. 

I politici locali hanno definito lo sviluppo “inaccettabile”.

Solo nella prima metà del 2019, la capitale svedese ha visto un totale di 1.060 stupri, segnando un aumento del 20% rispetto agli 890 stupri registrati in città nello stesso periodo dell’anno scorso.

Oltre ai 1.060 stupri, nella prima metà di quest’anno sono stati segnalati 24 cosiddetti “stupri negligenti”.

I reati “stupro negligente” e “abuso sessuale negligente” sono stati aggiunti al codice penale svedese per “atti in cui i tribunali hanno constatato che il consenso non era stato stabilito, ma in cui l’autore non aveva intenzione di commettere stupro o aggressione”, riferisce The Local  .

La situazione dello stupro in Svezia è diventata così grave che l’ospedale di Södersjukhuset è stato costretto a istituire un dipartimento di emergenza speciale per le donne stuprate. Quasi 800 vittime vengono curate lì ogni anno.

“Osservo estremamente seriamente tutti gli stupri. L’aumento è allarmante “, ha detto ai giornalisti di Mitt i Irene Svenonius del Partito moderato liberale-conservatore.

“Sappiamo che il numero di vittime di stupro è significativamente più elevato”, ha aggiunto Svenonius chiedendo “sforzi forti e concertati” per eliminare il problema.

Molti stupri non vengono denunciati e impuniti. I dati dell’ospedale Södersjukhuset di Stoccolma suggeriscono che solo 6 vittime di stupro su 10 segnalano la violenza sessuale alle autorità.

In alcuni casi, specialmente se la donna riesce a fuggire da un attacco sessuale, la violenza finisce per non essere classificato come stupro. In casi come questi, il crimine è spesso classificato come una “minaccia illegale” o “coercizione illegale”, ha  riferito  Dagens Nyheter.

Secondo l’emittente nazionale  SVT , solo il cinque su cento degli stupti vengono puniti.

 

LETTERA DI UN…..”LAVORATORE”..

Mattarella 11092019

LETTERA DI UN…..”LAVORATORE”..

Egregio signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chi le scrive è un uomo qualunque, lui vive per lavorare e lavora per vivere, lavora per mantenere la famiglia e lavora per  assolvere ai suoi compiti di cittadino, Lavora per pagare il canone TV, lavora onestamente per pagarsi il diritto al voto nelle consultazioni elettorali, lavora per pagare i deputati, lavora per pagare i senatori e lavora per pagare il nuovo governo, lavora per pagare il consiglio regionale e il suo governo, lavora  anche per pagare il consiglio comunale tutto e il sindaco. Ma non è finita qui,  lavora per pagare le forze armate, lavora per pagare la polizia, lavora per pagare la scuola ed università e lavora per pagare e tenere in piedi la sanità. “Carissimo signor Presidente”, il lunedì inizia la settimana e come tantissimi italiani vado a …”lavorare”, mi perdoni se ho ripetuto, come si trattasse di una “ noiosa nenia”, la parola lavoro per ben 16 volte, ma l’ho fatto perché sicuramente lei ne comprende appieno il significato e cioè che il lavoro nobilita l’uomo, gli dà dignità ma soprattutto lo rende “onesto e rispettoso del prossimo e ossequioso del libero pensiero altrui”.  Veda, questi concetti, a lei ben noti, si amalgamano col concetto di libertà individuale e diventa modello di vita in una società civile, democratica e moderna. Sono pienamente convinto che lei condivida in tutto le mie esternazioni…non potrebbe essere diversamente, siamo tra gente civile. Ora, per un attimo, così …giusto per darle un’idea, poniamo il caso che il  lavoro che svolgo non fosse dignitoso, né onesto, né ossequioso del pensiero altrui, né rispettoso del prossimo e del volere altrui,  lei signor Presidente che direbbe di me ? Sono certo che conierebbe  le peggiori  frasi e troverebbe i vocaboli più infamanti al fine di denigrarmi ed offendermi sino a…..coprirmi letteralmente di feci suine …e in verità, non si sorprenda…… le dico che lei farebbe anche bene…anzi benissimo. Dopo questa breve “prefazione”, andiamo al punto : cosa direbbe di me se io nell’immaginario fossi un partito politico che pur avendo raggiunto uno scarso risultato elettorale, e ridicolo aggiungo, alle ultime consultazioni europee, nonostante abbia frodato e rubato agli italiani,  abbia lavorato senza dignità alcuna, abbia lavorato senza rispetto per il libero pensiero e lesa la volontà altrui, abbia lavorato reprimendo i diritti democratici della libera decisione, per l’ovvio tornaconto di partito e dopo aver fatto ciò, mi impossesserei della poltrona di presidente del consiglio, di quelle di 11 ministeri e otterrei anche le poltrone più ambite in Europa, riuscendo ad ottenere quella del presidente del parlamento europeo e quella di commissario. Così facendo, in definitiva, senza aver “degnamente lavorato” metto ko il vero vincitore delle ultime elezioni europee e quello che è arrivato terzo lo faccio morire nell’isolamento. Ora signor presidente, sono proprio curioso di sapere cosa  direbbe di me…inteso come partito, come mi giudicherebbe ? Forse ed  esattamente alla stessa stregua di prima o… no ? Veda, il partito in oggetto è il PD, e la “ridicola morale” di questa lettera è che lui non  ha vinto niente ma ha fatto “Asso piglia tutto”…o no ? In conclusione, ci pensi bene, che tipo di messaggio ha lanciato alle nuove generazioni ? Io quel che apprendo da questa vicenda è che non è più importante vincere lealmente nelle competizioni,  non è necessario lavorare  sempre dignitosamente e onestamente o studiare con profitto, tanto la politica e i giusti appoggi trovano sempre un vincitore di comodo da incoronare… indipendentemente dal volere degli elettori… o….no ? 121092019

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Ursula mette in regola Gentiloni e Gualtieri

Il commissario italiano affiancato dal “falco” Dombrovskis, al ministro dell’Economia messaggio chiaro: “Conosce molto bene le regole, sa cosa ci aspettiamo dall’Italia”. Ma sull’immigrazione la nuova presidente promette: “Riformare Dublino”

Mattarella, l’assist per): «Le regole Ue sui conti vanno riviste. Tasse più eque»

Mattarella 11092019

7 SETTEMBRE 2019 – 09:55

di Fabio Giuffrida

Il Capo dello Stato torna a parlare attraverso un messaggio, letto dall’ex premier Enrico Letta, al Forum Ambrosetti, a Cernobbio

Ursula von der Leyen parla chiaro da subito. “Gentiloni è un ex premier con molta esperienza, conosce la materia e noi siamo europei prima di essere della nostra nazionalità in Commissione europea. Poi, Dombrovskis è vicepresidente e lavorerà fianco a fianco con Gentiloni. Inoltre il nuovo ministro dell’economia italiano Roberto Gualtieri viene dal Parlamento europeo, dunque conosce perfettamente il patto di stabilità e sa esattamente quali sono le regole che abbiamo stabilito in Europa. Gualtieri sa cosa ci aspettiamo nella prossima legge di stabilità”.

Così la nuova presidente della Commissione Ue traccia la cornice entro la quale a Bruxelles ha deciso di assegnare il portafoglio degli Affari Economici all’Italia, con il candidato deciso dal governo ‘Conte II’, Paolo Gentiloni. Una vittoria per Roma, sicuramente, ma dentro binari che sembrano stretti o comunque tutti da discutere, soprattutto se si parla di rivedere il patto di stabilità e crescita.

L’obiettivo di rivedere le regole è dichiarato sia dal governo Conte II, sia dallo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella che si è espresso esplicitamente in questo senso sabato scorso. Ma in Europa, fa capire von der Leyen oggi presentando la sua nuova squadra a Palazzo Berlaymont, la discussione è tutta da fare: i paesi rigoristi del nord continuano a non vedere di buon occhio la revisione delle regole di austerity. E sono gli stessi paesi del nord che fino all’ultimo ieri hanno cercato di bloccare l’assegnazione degli Affari economici all’Italia, paese con un debito altissimo. La spunta von der Leyen, controbilanciando la nomina di Gentiloni con il ruolo ‘forte’ del falco lettone Valdis Dombrovskis, che resta vicepresidente con delega economica. E oggi la nuova presidente si tiene, non si sbilancia quando le si chiede della revisione delle regole. Anzi: frena.

“Abbiamo un patto di stabilità e crescita che è stato sviluppato con un largo consenso – ci risponde – Vogliamo un’economia forte: le regole sono chiare, i limiti sono chiari e la flessibilità è chiara. All’interno di queste regole affronteremo le diverse opzioni e i diversi problemi”. Grazie alla “combinazione” tra “Roberto Gualtieri, Paolo Gentiloni e Valdis Dombrovskis vedremo i prossimi passi”.

Domani la nuova presidente riceverà il premier Giuseppe Conte qui a Bruxelles. “Ho parlato recentemente il premier Giuseppe Conte e con Paolo Gentiloni – dice oggi – So benissimo quanto sia difficile affrontare determinate questioni, soprattutto in relazione al difficile momento economico che sta vivendo l’Italia, ma non solo. Volevamo dare una combinazione differente nella scelta dei commissari, con punti di vista diversi e intelligenti: Gentiloni collaborerà infatti con il nuovo vicepresidente e commissario all’Economia, il lettone Valdis Dombrovski. Penso che insieme faremo grandi cose”.

Mai come oggi appare chiaro che la combinazione tra Gentiloni commissario agli Affari economici e Gualtieri ministro dell’Economia va vista così, in coppia: pacchetto unico europeo per tenere ‘legato’ il governo agli impegni, pur con promessa (vaga) di flessibilità. Poi sulla revisione delle regole, il processo è lungo. Si vedrà e nulla è scontato.

C’è una cosa sulla quale però la nuova presidente si sbilancia: la riforma del regolamento di Dublino sull’immigrazione. “Dobbiamo riformare Dublino senza dubbio. Ne parleremo a lungo ma questa è una priorità nella nostra agenda”. Roma porta a casa questa promessa. Almeno questa è chiara.

14 ANNI X FUTILI…. MOTIVI !

Aula giustizia tribunale toga toghe avvocati giudici

14 ANNI X FUTILI…. MOTIVI !

Sono basito, stupefatto, meravigliato e incredulo, una sentenza, anche se di II grado, che davvero ci regala una condizione di chiara confusione e ci rende incapaci di comprendere a fondo il metro della giustizia italiana. Veniamo ai fatti, oggi l’ex tipografo Roberto Pirrone è stato condannato a 30 anni di reclusione nel processo svoltosi con rito abbreviato davanti alla corte di assise di Appello di Firenze per l’omicidio del venditore senegalese Idy Diene, avvenuto il 5 marzo 2018 sul ponte Vespucci a Firenze. Tutti ricorderete quanto clamore mediatico suscitò quell’incredibile omicidio che vide il triste epilogo proprio la mattina del 5 marzo del 2018, Roberto Pirrone, 65 anni, tipografo fiorentino in pensione, disperato e oberato dai debiti, uscì di casa armato di pistola con l’intenzione di suicidarsi in quanto la sua mente non reggeva più il fardello della grave situazione nella quale si trovava e con nessuno,  stato compreso e del tutto assente, a sostenerlo. Giunto sul ponte Vespucci, qualcosa muta in lui, evidentemente irritato da qualcosa o dal venditore ambulante senegalese che si trovava a transitare su quello stesso ponte ad un certo punto impugna la pistola che aveva con sé e lo spara, misterioso il perché…forse per “futili motivi”. In primo grado l’uomo era stato condannato a 16 anni sempre col rito abbreviato. Nella sentenza di secondo grado gli è stata contestata anche l’aggravante dei …”futili motivi”,… roba da non credere…, non riconosciuta nel primo processo e quindi l’aggravante vale un… “bonus omaggio di ben 14 anni”. Di lui nel giudizio formulato, non si tiene conto delle sue condizioni drammatiche psicologiche né il particolare momento, perché non dimentichiamolo,  era lì sul ponte per suicidarsi e non c’era andato certo per litigare. Ora portiamo in parallelo un altro caso nazionale, più eclatante, di indubbia ed efferata violenza, e mi riferisco al ghanese Adam Kabobo che ammazzò a picconate tre passanti nelle vie di Milano nel lontano Maggio 2013, ebbene…lui “ha beccato appena 20 anni di reclusione”, 10 in meno del Roberto Pirrone. C’è da dire che vent’anni di carcere sono il massimo della pena prevista che poteva essere inflitta, tenendo conto della seminfermità mentale e dello “sconto” previsto per il rito abbreviato, vero è che i medici propesero per la teoria del vizio  di mente parziale mentre l’accusa  sostenne che lo fece come “odio verso i bianchi”, ma i giudici hanno creduto ….alla difesa.. sollevando l’indignazione e la rabbia dei parenti degli assassinati…e perché mai ?  Per cosa l’abbia realmente fatto oramai questo appartiene alla storia del crimine tuttavia, mi chiedo come mai nel caso del Pirrone non si sia tenuto conto del suo particolare e tragico  momento psicologico mentre al ghanese si è concesso tutto ? La balla della seminfermità mentale è clamorosamente smentita in questi giorni perché il baldo picconatore, nonché pluriomicida ora studia e lavora in carcere e prende …. lezioni di italiano e consegna il cibo agli altri detenuti. Potenza dei …farmaci mi verrebbe da dire….ma non mi sembra che sia la vita di “un pazzo schizofrenico”, almeno così è stato definito. Che strano modo ha il nostro paese di amministrare la giustizia anzi, a me pare che si tratti di una giustizia a due pesi…11092019

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Ambulante ucciso, 30 anni a ex tipografo

Pena raddoppiata, in primo grado aveva avuto 16 anni

Aula giustizia tribunale toga toghe avvocati giudici

Redazione ANSAFIRENZE

11 settembre 2019

(ANSA) – FIRENZE, 11 SET – L’ex tipografo Roberto Pirrone è stato condannato a 30 anni di reclusione nel processo svoltosi con rito abbreviato davanti alla corte di assise di Appello di Firenze per l’omicidio del venditore senegalese Idy Diene, avvenuto il 5 marzo 2018 sul ponte Vespucci a Firenze. In primo grado l’uomo era stato condannato a 16 anni sempre in abbreviato. Nella sentenza di secondo grado è stata contestata anche l’aggravante dei futili motivi, non riconosciuta nel primo processo.