Messaggio più recente

E LA COMMISSIONE PER LA FOIBE ?

La senatrice a vita Liliana Segre accompagnata da due uomini della scorta davanti al Teatro alla Scala, Milano, 7 Novembre 2019. ANSA/ CLAUDIA GRECO

E LA COMMISSIONE PER LA FOIBE ?

Ottima cosa un incontro per esprimersi solidarietà, vicinanza e reciproco rispetto. Meglio così….con questo incontro si mette fine a delle inutili e stupide polemiche. C’è solo un aspetto che vorrei evidenziare, senza polemizzare con nessuno, ma mi hanno sempre irritato il cosiddetto …”due pesi e due misure”.. e cioè, la senatrice Segre non è stata eletta dal popolo italiano però come senatrice viene mantenuta da noi, e profumatamente, e poi stranamente perché ci si mette anche a fare politica? Non la capisco, comunque sia ognuno è libero di fare quel che desidera però, ricordo a tutti che alle bimbe sopravvissute delle foibe non mi pare sia stato riservato loro lo stesso trattamento dalle massime autorità della Repubblica italiana, né mi pare che si sia mai dato un aiuto e riconoscimento concreto….o….forse mi sbaglio ? Non capisco perché si premi in modo smisurato le vittime del nazismo nei campi di concentramento mentre per le vittime delle foibe comuniste non ci siano gli stessi riconoscimenti, premi e nomine a senatori o senatrici a vita. Siamo quindi difronte al dilemma di vittime di serie A e vittime di serie B…? .E ..no…se è così non ci sto perché una commissioni sui crimini comunisti non c’è mai stata in Italia negli ultimi 70 anni e la giustizia…quella vera grida vendetta e non solo sul caso foibe… Vediamo se la senatrice Segre che ora fa politica e nella sua nuova veste si preoccuperà di richiedere una commissione sul pericolo comunista in Italia… o come penso io si occuperà solo dei fatti suoi… Certo che è curioso…se ci pensate bene, un uragano per alcuni no in parlamento e poi tanti silenzi per i morti dei comunisti in Istria…. 09112019

…by… manliominicucci.myblog.it

…………………

 

Incontro tra Segre e Salvini a Milano

Tgr Lombardia, si sono visti nel tardo pomeriggio

Redazione ANSAMILANO

 

La senatrice a vita Liliana Segre accompagnata da due uomini della scorta davanti al Teatro alla Scala, Milano, 7 Novembre 2019. ANSA/ CLAUDIA GRECO

  • 08 novembre 2019

 

 

(ANSA) – MILANO, 8 NOV – Si è svolto oggi a Milano l’incontro tra Liliana Segre, memoria storica della Shoah, e Matteo Salvini. Ne ha dato notizia la Tgr della Lombardia. Il leader della Lega ha incontrato la senatrice a casa di quest’ultima, nel tardo pomeriggio: il faccia a faccia si è tenuto nel massimo riserbo.
 

PUGNI DURI E PORTI CHIUSI …

PUGNETTE

PUGNI DURI E PORTI CHIUSI  …

Migranti, nuovi clamorosi e contraddittori giri di vite in  Francia e Germania, sì…cari amici, sono esattamente gli stessi attori che hanno sottoscritto l’accordo di Malta, nel settembre scorso, col nostro governo per la distribuzione ed accoglienza dei migranti che arrivano e sbarcano a Malta o in Italia. “Avanti tutta…anzi…indietro tutta”.. con le pagliacciate ideologiche e vediamo cosa succede nel dettaglio con le inedite novelle che ci giungono da Berlino e Parigi. In Francia, attenzione ora, “il parlamento ha approvato una legge che fissa quote per i migranti economici”…, ridicolo…ora li chiamano economici e non più migranti dal sogno di una vita migliore infranto su uno scoglio o su un gommone affondato…no…no…ora il libro Cuore non c’è più…perché i migranti che “scappano dalla fame”… non sono più desiderati. Quanto sono ipocriti questi signori politici, falsi buoni ma tanto radical chic…, adesso pensano che cambiando i toni e le parole credono di poter risolvere i problemi dell’immigrazione dimenticando che ce ne sono di milioni in casa pronti alla guerriglia se necessario…La realtà è dura, solo ora nel  novembre 2019 si stanno accorgendo dell’errore fatto aprendo all’immigrazione in modo incontrollato e cercano di porre rimedio come possono, ma devono fare tanti conti, il primo con i propri elettori pro immigrati incavolati per questo modo di parlare e fare, infatti, lo ritengo un concreto modo furbesco per limitare l’immigrazione, in più, sta destando polemiche alle forze politiche della sinistra e fa crescere paurosamente nel governo il terrore di consegnare il paese nelle mani della destra della Le Pen. Questa è l’aria che tira in Francia ed ora vediamo che succede in Germania: La polizia tedesca dovrà  effettuare più controlli ai confini per fermare i… “migranti clandestini”… che vogliono tentare di entrare nel Paese violando le regole sull’immigrazione. Ad annunciare la chiusura delle frontiere è il ministro dell’Interno, Horst  Seehofer…quindi nella pratica possiamo dire che in Germania vige la dura legge dei “pugni duri e porti chiusi”. Attenzione però, fateci caso al cambio di toni e parole, prima di oggi in Europa e in Italia, il termine clandestino era bandito dal linguaggio del “politicamente corretto ” specie nel nostro paese ,ed era sempre associato al razzismo e sovranismo, per anni TV e giornali ci hanno bombardato con slogan del tipo:   quelli non sono clandestini ma gente che scappa dalla guerra e dalla fame…e ora ? Signori testa di…., ora i migranti  sono ritornati ad essere clandestini ? E voi cari signori di Berlino e Parigi siete diventati improvvisamente fascisti…razzisti …sovranisti e populisti o semplicemente, come penso io, degli sporchi opportunisti clown della politica che cambiano verso perché sentono odore di rivoluzione  ? Sono anni che predico che questa immigrazione selvaggia sarebbe stata la fine dell’occidente ma tanti governi non vogliono ascoltare le ragioni della logica e ora, spiegateci, come mai questo cambio di passo ? 07112019

…by…manliominicucci.myblog.it

……

Pugno duro di Berlino sui migranti (ma da noi pretende i porti aperti)

Berlino annuncia che intensificherà i controlli anti-immigrazione a tutti i propri confini per fermare i migranti che vogliono tentare di entrare in Germania illegalmenteAurora Vigne – Mer, 06/11/2019 – 15:29

PUGNETTE

La Germania annuncia (di nuovo) il pugno duro sui migranti che cercano di attraversare il confine.

La polizia federale tedesca ha infatti ricevuto ordine di effettuare più controlli ai confini per fermare i clandestini che vogliono tentare di entrare nel Paese violando le regole sull’immigrazione. Ad annunciare la chiusura delle frontiere è il ministro dell’Interno, Horst Seehofer: “La polizia federale condurrà controlli flessibili a tutte le frontiere tedesche”, ha detto.

La notizia arriva proprio dopo che il Conte Bis ha riaperto i porti, innescando di nuovo le partenze verso le coste italiane. Ma soprattutto, la mossa di Berlino conferma la fregatura dell’accordo di Malta sulla redistribuzione degli immigrati (leggi qui). Proprio in queste ore, infatti, il quotidiano tedesco Berliner Sonntagsblatt fa sapere che l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (Bfv, ossia i servizi segreti interni tedeschi) respinge sempre più richieste di asilo avanzate dai migranti sbarcati in Italia e a Malta dopo essere stati soccorsi nel Mediterraneo centrale.

Tra aprile e ottobre scorso, su 323 profughi interrogati dal BfV nei centri di accoglienza in Italia e a Malta, 47 casi hanno sollevato problemi di sicurezza che hanno portato alla bocciatura della richiesta di asilo. Se si fa poi un confronto tra marzo 2018 e l’aprile scorso, gli interrogatori sono stati 324, con appena 10 casi in cui sono emerse questioni di sicurezza che hanno condotto al respingimento della domanda di protezione internazionale. Il BfV svolge indagini preliminari sui richiedenti asilo al fine di valutare la sussistenza di possibili rischi di spionaggio o estremismo nel quadro dell’autorizzazione di sicurezza, “obbligatoria, prerequisito per l’avvio di una procedura di protezione internazionale”, controlli che a quanto si apprende per una questione di sicurezza finiscono molto spesso in respingimenti.

Per Roberto Calderoli, vice presidente del Senato, la stretta ai controlli sui confini tedeschi “significa una sospensione del trattato di Schengen”. L’esponente leghista ricorda poi che la Francia ha da tempo ripristinato i controlli alle frontiere e proprio in questi giorni ha annunciato nuove misure restrittive. “Dunque Parigi e Berlino possono chiudere i propri confini per fermare i clandestini ma se a farlo, fino a qualche mese fa, era l’Italia con il ministro Salvini partivano subito le critiche e ci definivano inumani? Alla faccia della coerenza, due pesi e due misure a seconda della convenienza”, attacca Calderoli.

“Così adesso tutti hanno le frontiere blindate, Austria, Slovenia, la Svizzera extraUE, tutti… tranne l’Italia del porte aperte e dei porti aperti“.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, sempre commentando la stretta sull’immigrazione di Francia e Germania, attacca il governo giallorosso: “Complimenti al governo sbarchi, tasse e manette! In meno di tre mesi di porti aperti ha moltiplicato gli arrivi. Ora si fa umiliare da Parigi e Berlino”. E poi si chiede: “Conte-Di Maio-Renzi sono complici o incapaci?”

TUBERCOLOSI E HIV… NASCOSTI !

Luciana Lamorgese, ministro dell'nterno, durante il Question Time alla Camera dei Deputati, Roma, 16 ottobre 2019. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

TUBERCOLOSI E HIV… NASCOSTI !

E’ cambiato il governo, via Salvini e come si temeva i flussi migratori sono ripresi più consistenti che mai, i nostri porti sono gli unici e disponibili in tutta l’area mediterranea e sono sempre…accoglienti e sicuri e ovviamente tutti felici di farli arrivare convinti che andranno altrove, come se… “altrove ci fossero nazioni infinitamente più grandi della Russia”… e quindi in grado di ospitarne a milioni e in grado di sfamarli e dargli un lavoro ed una casa. Dalla presa in giro dell’ultimo incontro al “bar di Malta”, tra un mojto e una birretta si è deciso di prenderci ancora in giro e magari per un altro paio di anni…e già perché non solo si registrano le defezioni dei paesi firmatari l’accordo del bar.. Malta, Francia e Germania su tutti, ma ora oltre tenerci i migranti che arrivano via mare dobbiamo anche affrontare e fare i conti con quelli che arrivano numerosi dai Balcani grazie alle concessioni ricevute dal sultano di Ankara. Il turco ha pensato bene di mettere sotto pressione l’Europa con l’invio di qualche migliaio di migranti per complicarci ancor di più la vita e sollecitarci a dargli altri miliardi di euro, infatti quelli che scappano dalle guerre ora trovano un canale privilegiato di sfogo che parte dalla Turchia e attraversando la Grecia giungono da noi attraverso la rotta balcanica. Niente di nuovo, il solito copione che va in scena da una decina di anni e che noi italiani per amore del “politicamente corretto” permettiamo che entrino indisturbati e senza controllo sanitario…e già, perché il problema c’è ed è serio, ma la TV e i giornali ignorano e non ne parlano, i politici dal canto loro, specialmente i pro immigrati, tacciono volutamente per nascondere al popolo italiano e non far sapere cosa realmente ci portano i migranti che arrivano dall’Asia e dall’Africa e cosa sta accadendo in Italia ed in Europa. Nella trasmissione televisiva di Nicola Porro, “Quarta Repubblica”, in onda su rete Quattro lunedì scorso, ci si occupa delle malattie che potrebbero portare i migranti in Italia, un tema mai adeguatamente affrontato e per tale occasione si intervista un medico che è proprio a stretto contatto con loro e conosce molto bene il quadro clinico. A parlare è Maria Rosaria Ferrante, medico e direttore sanitario del cara di Bari, lei senza mezzi termini dichiara che i migranti che arrivano in quel centro presentano gravi patologie come l’HIV e la tubercolosi, poi tanti hanno anche la scabbia e cosa ancora più complicata che per fare delle diagnosi corrette necessita fare degli ovvi prelievi di sangue ai vari pazienti malati ma invece di trovare collaborazione in loro, trovano ostacoli insormontabili dovuti soprattutto alla loro ignoranza, e sì… perché loro pensano che il sangue una volta prelevato poi lo si venda per soldi o si faccia altro e quindi si negano ai prelievi. Lo so che vien da ridere però, e lo ripeto da anni, quella è gente che magari un ago non l’ha mai visto in tutta la loro vita e le loro ottuse convinzioni tribali e diffidenza fanno il resto. Ma c’è di peggio, i migranti malati, appena ne hanno la possibilità, scappano dal centro interrompendo le terapie in corso contro la tubercolosi e permettendo così la sua terrificante diffusione in Italia ed Europa… Le affermazioni esposte precedentemente ricordo che appartengono alla dr.ssa Maria Rosari Ferrante e non a Manlio Minicucci. Quindi la situazione clinica è chiara e limpida e cioè, noi importiamo gente malata e li immettiamo nei circuiti abitativi con il serio rischio di epidemie e contagi vari . Sono anni che chiedo se i migranti che arrivano da noi, oltre la loro disperazione, ci portano anche delle malattie contagiose e non ho mai ricevuto risposte ed ora cari pro immigrati, politici e radical chic… che rispondiamo alla direttrice sanitaria del Cara di Bari ? Che è un’incompetente e si sbaglia di grosso ? Ho paura che pagheremo a caro prezzo questa voglia di buonismo e di accoglienza a tutti i costi, anzi, se proprio devo essere palese …credo che la civiltà occidentale stia per segnare il passo ad altre civiltà… siamo troppi stupidi per capire i pericoli attuali… e il patetico è che l’attuale ministro degli interni spera ancora ..nell’ONU… mandatela da un medico. 06112019
…by…manliominicucci.myblog.it

………….

Libia: Lamorgese, ‘Tripoli disponibile a rivedere accordo’. Orfini (Pd): ‘Imbarazzante’

Libia: Lamorgese, ‘Tripoli disponibile a rivedere accordo’. Orfini (Pd): ‘Imbarazzante’

Ministro: ‘Obiettivo Onu gestisca centri migranti. Migliorarne condizioni e arrivare a graduale chiusura’

Luciana Lamorgese, ministro dell'nterno, durante il Question Time alla Camera dei Deputati, Roma, 16 ottobre 2019. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Redazione ANSAROMA

 

06 novembre 2019

“L’1 novembre l’ambasciata italiana a Tripoli ha proposto la convocazione di una riunione della Commissione congiunta Italia-Libia per concordare un aggiornamento del Memorandum attraverso modifiche per migliorarne l’efficacia e la proposta è stata accolta dalla Libia che ha comunicato la sua disponibilità a rivedere il testo”. Lo ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese nella sua informativa alla Camera sull’accordo con la Libia per contrastare l’immigrazione illegale.

Tra le modifiche che l’Italia chiederà al Memorandum of understanding siglato nel 2017 con la Libia c’è “il miglioramento dei Centri di detenzione con l’obiettivo di una loro graduale chiusura per giungere a centri gestiti dalle agenzie dell’Onu”. Lamorgese ha sottolineato che dal 2017 sono calati i flussi dalla LIbia ed i morti in mare ed ha informato che da Tripoli è arrivata la disponibilità al confronto sulle modifiche chieste dall’Italia.

La ministra ha poi rilevato che “servono iniziative bilaterali per proseguire l’attivazione di corridoi umanitari ed evacuazioni umanitarie. Intendo proporre l’Italia come attore protagonista del coinvolgimento di altri Stati europei nell’attuazione dei corridoi, con la regia ed il finanziamento dell’Ue”. Inoltre, ha proseguito, “nel sud della Libia è necessario proseguire con il rafforzamento delle capacità di sorveglianza dei confini terrestri meridionali e proseguire le iniziative volte a sostenere le municipalità libiche attraverso un nuovo piano di assistenza, per assicurare la distribuzione di apparecchiature mediche, materiale per scuole, soccorso e farmaci”.

“Ho appena ascoltato alla Camera – va all’attacco il parlamentare del Pd Matteo Orfini – l’intervento della ministra Lamorgese sulla Libia. Un intervento imbarazzante e ipocrita. ‘I lager sono centri di migranti. Il memorandum una cornice da difendere. I libici partner affidabili’. Davvero vogliamo continuare a far finta di non sapere?”.

orfini@orfini

Ho appena ascoltato alla Camera l’intervento della ministra Lamorgese sulla Libia.Un intervento imbarazzante e ipocrita. I lager sono “centri” di migranti. Il memorandum una cornice da difendere. I libici partner affidabili.Davvero vogliamo continuare a far finta di non sapere?

 

16:29 – 6 nov 2019

IL TITANIC DEL …CLIMA !

greta-thunberg-leonardo-dicaprio

IL TITANIC DEL …CLIMA  !

Nuovo film, il secondo del genere, che ricalca quello epico dell’affondamento del Titanic, tutti rammenterete che la colpa del disastro è da addebitare ad un enorme iceberg, ovviamente di ghiaccio, che si trovava “fuori posto” e navigava nel posto sbagliato e proprio nella rotta della nave…sino a scontrarsi e distruggerla causando tanti morti. Quello curiosamente era già un presagio, un segno dei tempi sull’aumento delle temperature climatiche da tutti sottovalutato…curioso davvero che a distanza di tanti anni proprio il personaggio chiave di quel film, Leonardo Di Caprio, abbia deciso di affiancare la Greta nella sua battaglia ecologica per un mondo tutto “green e pulito” un mondo senza frigoriferi, senza aerei, senza plastica, senza climatizzatori e auto inquinanti e senza l’utilizzo di combustibili fossili. E’ bellissimo pensare che i nuovi personaggi del “green world” stiano inscenando un film reale, un film che sta andando in onda su tutti i palcoscenici mondiali in contemporanea come si conviene ai film di successo, il personaggio maschile principale è sempre lui, mentre al posto della bellissima Kate Winslet, in arte Rose, quella del primo film, viene ora sostituita dall’altrettanto bellissima e bravissima Greta, e forse… a pensarci bene  è anche più brava della prima attrice in quanto lei, per sfondare sulla scena mondiale non ha avuto bisogno di far affondare un… transatlantico ma esporre solo un semplice e banale cartello in mezzo ad un via pubblica. Ecco che il fenomeno Greta assurge al ruolo incontrastato di prima donna mondiale e  quindi tutti cercano di starle… dietro per strappare pubblicità a iosa… i politici per sembrare bravi e disponibili e preoccupati per la salute del mondo e i radical chic pronti a cogliere l’occasione di una bella foto insieme a lei. Però poi, gli stessi individui che si mostrano in pubblico con Greta …cosa fanno appena girano le spalle e le telecamere sono spente ? Volano in aereo privato per spostarsi, vivono in lussuosissime ville con tanta bella aria condizionata e con almeno tre o quattro frigoriferi nell’abitato, auto lussuosissime in garage o parcheggiate all’ingresso come arte decorativa con motori super a benzina, lo yacht costruito con materiale inquinante e rigorosamente munito di motore a combustibile di fossili ormeggiati sul molo e in ultimo, non è da dimenticare, l’enorme consumo nelle feste hollywoodiane di plastica monouso e ovviamente quella cestinata dalle varie confezioni alimentari che la fanno da padrona nelle stive delle imbarcazioni lussuose e nelle cucine delle loro bellissime case. Ora dico semplicemente una cosa, ma vogliamo riflettere sulle sciocchezze e fesserie che dice la bellissima Greta oppure dobbiamo a tutti i costi seguire il verbo del “politicamente corretto del linguaggio pigliaculo” ? Leonardo Di Caprio…statene certi, lui come gli altri “paraculi” appena finita la pantomima ritorneranno a fare esattamente quello che facevano prima…perché poi in fondo la bellissima Greta non capisce proprio…evidentemente non ci riesce, che la società moderna non può fare a meno dei frigoriferi e condizionatori d’aria, né dei carburanti fossili, almeno per questo secolo, come anche le auto elettriche, sì… quelle non inquinano ma le batterie sì…Allora calma, aspettiamo che la tecnologia risolva i problemi esposti e poi facciamo le battaglie concrete e non spariamole giusto per cazzeggiare…05112019

 …by…manliominicucci.myblog.it

…………..

 

LEONARDO DICAPRIO E GRETA THUNBERG SONO LA POWER COUPLE CHE TI ISPIRERÀ A FARE DEL TUO MEGLIO PER L’AMBIENTE

greta-thunberg-leonardo-dicaprio

“La leader dei nostri tempi” l’ha definita l’attore

5 November 2019

Molto probabilmente sai che Leonardo DiCaprio è uno degli attori più impegnati sul fronte della salvaguardia dell’ambiente e la star ha incontrato la paladina più attuale su questo tema: Greta Thunberg!

Il 44enne ha postato su Instagram due foto con la 16enne, che è stata capace con il suo messaggio semplice e sincero di coinvolgere milioni di persone sul tema del cambiamento climatico.

Greta Thunberg è diventata una leader del nostro tempo – ha scritto Leonardo DiCaprio nella didascalia – La storia ci giudicherà per quello che abbiamo fatto oggi per garantire che le future generazioni possano godere dello stesso pianeta vivibile che noi abbiamo così chiaramente dato per scontato“.

Spero che il messaggio di Greta sia una sveglia per i leader mondiali, visto che il tempo di non fare niente è finito. È per Greta e i giovani attivisti ovunque che sono ottimista su ciò che riserva il futuro. È stato un onore passare del tempo con Greta“.

Lei ed io abbiamo fatto un patto per supportarci l’un l’altro, nella speranza di assicurare un futuro più luminoso per il nostro pianeta“.

Siamo sicuri che anche tu vuoi supportare Leonardo DiCaprio e Greta Thunberg nella lotta per la salvaguardia dell’ambiente, contro l’inquinamento e il cambiamento climatico.

 

 

“NAZINORSTAND”…!

epa02392958 Journalists examine a flag showing a swastika, which is displayed during the preview to the exhibition 'Hitler and the Germans. Nation and Crime' at the German Historical Museum in Berlin, Germany, 14 October 2010. The exhibition opens 15 October 2010 and  runs until 06 February 2011.  EPA/STEPHANIE PILICK

“NAZINORSTAND”…!

Dresda, citta della Germania orientale, sino a 30 anni fa era nota come la Germania dell’est in acronimo DDR, tradotto in italiano significa repubblica democratica tedesca, quanto ci fosse di democratico in una dittatura comunista sarebbe proprio bello saperlo, tuttavia vedo che hanno imparato poco dalla dittatura se oggi, dopo giusti 30 anni, stanno affrontando il problema nazismo e affondando nel ridicolo, un fenomeno estinto nel 1945 e che sembra essere tornato in ”auge” sul suolo tedesco grazie proprio alla loro stupidità. Non intendo soffermarmi sul nazismo e sulle sue ideologie, la storia ha già detto tutto ed io non ho nulla da aggiungere in merito, intendo solo occuparmi e cercare di comprendere del perché il fenomeno nazismo sta dilagando in Germania in modo impressionante, un ritorno inaspettato e preoccupante per le democrazie nel modo in cui sta emergendo, mi viene il dubbio che il nazismo forse era sopito per questioni di opportunità ma evidentemente sempre vivo nei cuori germanici oppure la gente vede nel nazismo l’unica via di fuga al massacro della società moderna tedesca del 2019.  Già, perché Dresda non è un’isola sfortunata, un caso isolato, ma ora rientra nella consuetudine, infatti tutte le città tedesche ora vivono lo stesso problema del nazismo crescente e dilagante, è da qui che bisogna partire per ricercarne le cause senza adottare slogan di circostanza o di coniarne di nuovi o di inondarci con lavaggi di cervello mediatici. L’ultima  vittoria di un movimento di  destra alle ultime elezioni regionali tenutesi il 20 di ottobre u.s. ha di fatto sancito lo spostamento dell’elettorato tedesco verso destra in modo chiaro ed inequivocabile ed emarginando sempre più quello di sinistra. L’analisi va fatta in questa direzione ed allora, sommando le componenti viene fuori che il popolo tedesco è insoddisfatto e “incavolato nero”… molto incavolato e si è avvicinato in termini di numeri molto a quello italiano, ricordo che la destra rappresenta oltre il 50% dell’elettorato, quindi non è un caso che i due elettorati, molto distanti in km, si siano allineati sulla stessa frequenza politica  e questo sta ad indicare che il fenomeno dell’immigrazione clandestina che ha determinato violenza, stupri e delinquenza comune non piace e non va bene e la gente è stufa, quindi non vuole accogliere più migranti, che per loro rappresentano una minaccia nazionale, il popolo tedesco non vuole più gli islamici sul proprio suolo nazionale perché li ritiene una minaccia alle fondamenta cristiane e pretende un’Europa più vicina alle esigenze dei cittadini e non delle lobby. E’ notizia di oggi il “rimpatrio via aerea” di tanti migranti partiti dal suolo tedesco alla volta di …quello Italiano…e questo la dice lunga sulle reale situazione migratoria di quel paese e cioè, la Merkel non è più in grado di reggere l’urto del malcontento popolare.  Ora proclamare uno stato d’emergenza  contro il nazismo che diavolo significa ? Che da domani la polizia di Dresda sparerà a vista a chi porta la camicia bruna o ha indosso i segni delle croci uncinate ? Oppure a tutti verranno fatti degli elettroshock per cancellare l’ideologia nazista ? Queste sono le cazzate che fa la sinistra, crede che terrorizzare il popolo con slogan e comunicati mediatici serva a risolvere il problema e magari sollevare le masse contro i neo nazisti per cercare di …”eliminarli fisicamente”. In definitiva, siccome c’è lo stato d’emergenza tutti devono diventare comunisti, come 30 anni fa e ritornare alla DDR….dove una dittatura può imporre il silenzio con la forza della legge ai neo nazisti …Secondo il mio modesto parere siamo di fronte a dei veri idioti che porteranno il paese veramente al nazismo e alla guerra civile se continuano ad urlare al lupo…al lupo…senza comprenderne le cause…quelle vere e non ideologiche. Era morto e lo hanno fatto rinascere…la comunicazione nel 2019 è un tantino diversa dal 1930…oggi il mondo sa e si viene a conoscenza di tutto e la gente, non ci crederete, ragiona con il proprio cervello. I problemi si affrontano con la logica delle cose e non con gli slogan dei deficienti e il nazismo lo si combatte solo risolvendo i problemi del paese assicurandogli democrazia e libertà, lavoro e sicurezza…. esattamente come 20 anni fa .  04112019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

 

Dresda si proclama in ‘stato d’emergenza nazismo’

Delibera shock del consiglio comunale, la Cdu non la vota

 

epa02392958 Journalists examine a flag showing a swastika, which is displayed during the preview to the exhibition 'Hitler and the Germans. Nation and Crime' at the German Historical Museum in Berlin, Germany, 14 October 2010. The exhibition opens 15 October 2010 and runs until 06 February 2011. EPA/STEPHANIE PILICK

Redazione ANSA

02 novembre 2019

Uno “stato d’emergenza nazismo” è stato proclamato a maggioranza dal Consiglio comunale di Dresda con una delibera criticata come meramente simbolica e lessicalmente sbagliata dal partito cristiano-democratico (Cdu), che non l’ha votata. Lo riferisce l’agenzia Dpa. La risoluzione della città capoluogo della Sassonia motiva il ‘Nazinotstand’ con il fatto che “atteggiamenti e azioni antidemocratici, anti-pluralisti, contrari all’umanità e di estrema destra che arrivano fino alla violenza vengono apertamente alla luce a Dresda in maniera sempre più forte”.

La città della ex Ddr si impegna perciò a rafforzare la quotidiana cultura democratica e a proteggere meglio minoranze e vittime di violenza di destra. L’atto è stato votato da Verdi, post-comunisti (Linke), Liberali (Fdp) e socialdemocratici (Spd) mentre a parlare di “mera politica dei simboli” ed “errore linguistico” è stato il partito cristiano-democratico (Cdu) di Angela Merkel.

 

LA SVEZIA…SORDA ALLA …FALLACI…

svezia-caos

LA SVEZIA…SORDA ALLA …FALLACI…

Tutti conoscono Oriana Fallaci, nota scrittrice e giornalista, ma non tutti sanno che lei era figlia di un attivo antifascista, difatti il padre Edoardo la coinvolse, in età  giovanissima, nella resistenza col compito di staffetta, fu assidua partecipante alla resistenza italiana e fu la prima donna italiana ad andare al fronte in qualità di “inviata speciale. Nessuno oserebbe dire che le sue idee ed esternazioni possano essere dettate da ideali di destra o fascista, sarebbe una colossale  bestemmia eppure ….è proprio, paradossalmente, così. 11/09/2001, anno della verità e dell’illuminazione, lei comprese che l’abbattimento delle due torri gemelle di New York andava oltre la semplice distruzione fisica dei due grattacieli, un’azione terroristica  che dettava i tempi per l’inizio di un qualcosa di terrificante, intuì che era l’inizio proprio di una guerra di civiltà, tra l’evoluto occidente democratico e l’antico Islam, sulle sue intuizioni e sospetti  scrisse tanti libri e  centinaia di articoli con l’obiettivo fi farci alzare la guardia sul pericolo islamico perché lei sosteneva che era iniziata l’invasione islamica dell’Europa per sottometterla alla loro religione e da quel momento cosa accade nel mondo occidentale ? La profetica Oriana cambiò posto nel mondo della cultura e poi in quello dei radical chic della sinistra, venne letteralmente esclusa e  si accomodò fuori da quei contesti senza nessuna spiegazione e soprattutto senza nessun riconoscimento né meriti. Messa al bando perché aveva posto un problema e cioè: poteva un islam violento, autoritario e fondato sul principio della sottomissione delle donne e in contrasto con le nostre regole occidentali poter convivere pacificamente con l’occidente ? Assolutamente…no…lo ha scritto e detto molto chiaramente sino alla data della sua morte, ma mentre prima le sue idee erano osannate in quanto ex partigiana dopo quella presa di posizione la povera Oriana venne sempre più emarginata sino al disprezzo. Indietro non possiamo tornare ma quel che ha detto ha segnato un solco profondo per molta gente di ampie riflessioni mentre per tantissimi, ancora oggi, non rappresenta nulla e si continua ad ignorare e ad sottovalutare l’invasione islamica in Europa come anticipato e denunciato da lei. Il dado è tratto, il primo paese che ne sta pagando le conseguenze è proprio la Svezia, 10 anni fa questi problemi non esistevano ed era un paese straordinario, poi nel silenzio totale il paese è cambiato proprio per via dei migranti che arrivavano in Italia e che pretendevano di andare nel nord Europa. Più volte mi son chiesto perché tutti i migranti, sbarcati in Italia,  scegliessero di andare in Norvegia o Svezia o Germania…ora è tutto chiaro, hanno colonizzato quelle zone ed ora intendono allargarsi a macchia d’olio nel resto d’Europa partendo proprio da lì. Ci vanno ma non per lavorare come dicono, Infatti la gente che arriva da loro è un tantino diversa dal classico lavoratore nordico e le differenze emergono prepotentemente, supportate anche dalle deludenti dichiarazioni di amministratori di importanti società svedesi come quella del link.  Ora gli svedesi vogliono tornare indietro….non si può, eppure la Fallaci ve lo aveva detto e voi l’avete ignorata e derisa… come da noi in Italia, già…da noi, ora per amore di quattro soldi e qualche voto e di idee contorte si permette che arrivino in continuazione e si combatte …perché ci invadano. Come finirà ? C’è poco da essere ottimista…non certamente bene, la Svezia sia d’esempio..03112019

…by…manliominicucci.myblog.it

………….

Pensare che 10 anni fa la Svezia non aveva praticamente nessun problema .

LA SVEZIA? VERSO LA GUERRA CIVILE. Parola di ex CEO di Scania

svezia-caos

L’ex amministrato delegato del gruppo Scania, Leif Östling, non è ottimista sul futuro della Svezia. In un’intervista su SwebbTv non ha avuto nessun problema ad affermare che l’immigrazione incontrollata porterà la Svezia alla guerra civile entro 10 anni.

Abbiamo fatto entrare troppa gente che veniva da fuori E quelli che vengono dal Medio Oriente o dall’Africa vivono in una società che abbiamo abbandonato almeno un secolo fa

In Svezia le esplosioni ed i lanci di granate sono volati alle stelle negli ultimi anni, esistono delle “No Go Zones” e sono anche aumentati esponenzialmente i reati verso le donne. Östling nella sua valutazione parte anche dalla sua esperienza personale quando lavorava in Scania: di 100 profughi somali assunti nella sua società 90 venivano licenziati perchè non erano in grado di arrivare in orario o di lavorare secondo il contratto.

Una situazione drammatica e Östling ritiene che ci vorrà un’intera generazione prima che i nuovi arrivati possano iniziate ad essere assimilati nella società svedese. Nel frattempo calcola un periodo di 10 anni per trovare una seria soluzione al problema dell’integrazione, e, se questo non verrà trovato, c’è la probabilità di scontri talmente forti dallo sfociare nella guerra civile e richiedere l’intervento dell’esercito.

Pensare che 10 anni fa la Svezia non aveva praticamente nessun problema.

E IN ITALIA …NO…?

epa07662933 Valencia's Feminist Movement demonstrate in front of the City of Justice of Valencia to ask the Spanish Supreme Court to revoke the nine-years imprisonment sentence against 'La Manada' (wolfpack) for for sexual abuse of a young woman during San Fermines fiestas back in 2016. Spanish Supreme Court is celebrating a public hearing to deliberate on the appeals against Navarra High Court of Justice's sentence against all five men popularly known as 'La Manada' (wolfpack). The sentence provoked mass protests and encouraged the start of a legal change aimed at deleting from the Penal Code the difference between abuse and sexual assault.  EPA/Manuel Bruque

E IN ITALIA …NO…?

L’art.609 del c.p., modificato nel 2019 grazie al cosiddetto “codice rosso”, ora in Italia prevede una pena superiore per lo stupro a danno di una donna che va dai 6 ai 12 anni mentre sino a qualche mese fa era…appena dai 3 sino ai sette anni….tuttavia l’inasprimento della pena per tanti è considerata ancora una pena insufficiente se proporzionata al danno fisico e psicologico arrecato alla vittima. Sono molto severo su questo “cancro che colpisce alcuni uomini”, non lo comprendo assolutamente, specie in un’epoca dove aver un rapporto sessuale è la cosa più semplice di questo mondo non tralasciando i milioni di prostitute in giro per il mondo. Proprio per le facilitate condizioni esposte ritengo che lo stupro debba essere paragonato ad un vero e proprio omicidio, che poi venga considerato preterintenzionale o volontario dovranno essere gli investigatori a stabilirlo ma resta pur sempre un crimine il cui conto da pagare è esclusivo della…vittima. Tanti non ci riflettono attentamente sul fenomeno  e tanti sottovalutano gli effetti devastanti sulla psiche della malcapitata donna di turno. La violenza determinante non è solo fisica ma è soprattutto mentale, uscire da quella tragedia non è cosa semplice, in primis si perde la fiducia nel genere umano e volontariamente “si uccide  tutto quello che si è imparato”… in anni di convivenza civile con il proprio prossimo, ….”si uccide la fiducia negli uomini”… e questa è la cosa più devastante che ci sia. Immaginate per un attimo quanto possa essere complicato per la vittima di uno stupro crearsi una vita sentimentale temendo a priori che chiunque l’avvicini potrebbe farlo per altro fine con il replay di una dramma già vissuto…. C’è poi l’altro aspetto di non poco conto e poco rassicurante, situazioni che spesso accadono in Italia, e cioè, la possibilità che una pena lieve e scontata consenta di far trovare difronte il proprio carnefice sessuale magari mentre si sta sorseggiando un caffè.…No, non sono per nulla convinto che sei anni, che diventeranno tre con tutte le agevolazioni previste, siano una punizione esemplare. In Spagna già le pene sono molto più severe rispetto all’Italia, e in verità le ritengo in linea col mio pensiero e trovo ridicolo che i magistrati spagnoli abbiano ridotto le pene a questi luridi maniaci sessuali  perché non “hanno usato violenza “… assurdo…quella fisica certamente no ma  quella psicologa che è ? E’ acqua di rose ? Come si definisce una violenza che ti colpisce il cervello per tutta la vita ? Più che la violenza fisica quello che crolla in una donna stuprata è il crollo della credibilità dello stato in cui vive, che non è stato capace di proteggerla e garantirle la libertà di essere semplicemente….donna in uno stato civile…Non riesco proprio ad accettare il silenzio fragoroso delle mie sorelle italiane dinanzi alla tanta violenza subita da uomini senza Dio e senza una coscienza, e in particolar modo senza rispetto per il genere umano. È lodevole la protesta che si leva a Barcellona, le donne hanno ben ragione di lagnarsi per le miti condanne motivate da una giustificazione che appartiene solo agli stolti, in quanto tale motivazione non può essere assolutamente accettata e dimostra che la sentenza è stata pilotata…non so voi ma…io la vedo cosi… Comunque sia la sicurezza personale è un obbligo per lo stato e un sacrosanto diritto delle donne e così come stanno le cose oggi in Europa non andiamo per niente bene, il virus dell’emulazione colpisce sempre più e grazie anche al contributo penoso dei migranti…. spiace doverlo dire ma prima le cose andavano diversamente… 02112019

 …by…manliominicucci.myblog.it

……

Spagna: violentano 14enne,…”non è stupro”

Condannati solo per ‘abuso’, protestano movimenti femministi

epa07662933 Valencia's Feminist Movement demonstrate in front of the City of Justice of Valencia to ask the Spanish Supreme Court to revoke the nine-years imprisonment sentence against 'La Manada' (wolfpack) for for sexual abuse of a young woman during San Fermines fiestas back in 2016. Spanish Supreme Court is celebrating a public hearing to deliberate on the appeals against Navarra High Court of Justice's sentence against all five men popularly known as 'La Manada' (wolfpack). The sentence provoked mass protests and encouraged the start of a legal change aimed at deleting from the Penal Code the difference between abuse and sexual assault.  EPA/Manuel Bruque

Redazione ANSAROMA

 

01 novembre 2019

(ANSA) – ROMA, 1 NOV – Un tribunale di Barcellona ha assolto dal reato di stupro cinque uomini accusati di avere violentato a turno una 14enne, condannandoli ad una pena minore per il reato di abuso sessuale, nonostante la Corte suprema avesse recentemente ribaltato una simile decisione a seguito di proteste in tutto il Paese. Per la legge spagnola il reato di stupro sussiste solo in presenza di uso della forza o minacce, mentre, in questo caso, la giovane si trovava in “stato di incoscienza” indotto da alcol e droghe, e non ha dunque opposto resistenza ai suoi aguzzini. Tenuto conto anche delle proteste suscitate da una simile sentenza del 2016, è in corso una revisione della norma ma, nonostante questo, il tribunale catalano ha condannato cinque dei sei imputati iniziali al processo a condanne tra i 10 e 12 anni di prigione, contro i 15-20 previsti per la violenza sessuale. Nuove proteste sono quindi scoppiate in Spagna da parte dei movimenti per la difesa dei diritti delle donne.

 

LA NUTELLA ….NO…!

ALAN KURDI

LA NUTELLA ….NO…!

Ci risiamo, altro giro… altra corsa… e la sceneggiata delle nave ONG di turno ritorna puntualmente e prepotentemente  in scena con tutto il suo carico di esseri umani disperati e stanchi…Nuovamente i TG ci martirizzeranno con notizie da libro “Cuore”…tanto da intenerirci persino nel cuoio capelluto…ci racconteranno che a bordo della nave… i bambini hanno imparato a …correre e sono bravissimi a fare i salti di gioia per essere arrivati in prossimità della costa italiana..… le donne miracolosamente incinte, infatti non si sa mai chi sono i padri,… sono in una condizione pietosa e chiedono di essere trasferite in ospedale, drammatico poi  che…l’acqua salata a bordo è quasi …finita, gli ultimi panini con salame e mortadella sono stati consumati…il giorno prima e i viveri tutti sono… terminati. Poi ci faranno anche sapere che nel rispetto della nuova manovra economica del governo giallo-rosso, le bevande zuccherate e le merendine non sono state portate a bordo e i bambini piangono perché vogliono la coca-cola e la kinder brioss.. e questo, a bordo è  motivo di irritazione dei migranti richiedenti iscrizione all’asilo, si registra nervosismo e “dulcis in fundo”… c’è la preoccupazione che non avendo a disposizione neanche la… Nutella per placare gli animi, qualcuno si potrebbe gettare a mare e tentare di arrivare in una pasticceria di Lampedusa mettendo a rischio la propria vita… E’ in tutto questo che fa il nostro amato governo solidale con chi scappa dalle guerre ? Niente….non fa niente e tollera che i bambini disidratati, le donne incinte sofferenti e i migranti in astinenza di zuccheri restino in mezzo al mare in balia delle onde. Ma insomma…fateli sbarcare e poi ne mandate 30 in Germania a Ferrara, e 30 in Francia ad Alessandria…. Come, non ho capito…ah ecco, voi dite che Ferrara ed Alessandria non si trovano in Germania e in Francia…errore, perché i migranti della Ocean Viking, quella sbarcati un paio di giorni fa a Pozzallo non sono mica andati in Germania o in Francia come da accordi stabiliti al Monopoli, già…loro, sono ospiti nei centri di accoglienza delle… città italiane…esattamente come ho proposto io… ma in maniera più chiara…quindi… forse le nostre città sono tedesche e francesi e non lo sapevamo ? …Altrimenti, spiegatemi, com’è che i migranti stanno ancora  da noi ? E in ultimo…..se davvero i migranti vengono accolti negli altri paesi europei, com’è che la Merkel ce li sta mandando indietro con gli aerei della Lufthansa e Macron ce li rispedisce via confine ? A rieccoli i profughi che scappano dall’astinenza…effettivamente che mondo sarebbe senza la…Nutella, un dramma… ecologico ed epocale…però ora che ci penso , ma anche per la Nutella c’è la tassa sugli zuccheri ?  Ehiii…non fate scherzi e non toccate la Nutella…. perché così si rischia una guerra civile…la Nutella non … si tocca… e non fatemi…”incazzare di brutto”… 01112019

…by…manliominicucci.myblog.it

………………………

 

Nuovo assalto ai porti italiani: Sea Eye in pressing su Conte

La Alan Kurdi è a poche miglia dalla Sicilia. Dopo il caso Ocean Viking, anche l’ong tedesca vuole attraccare in Italia

ALAN KURDI

Mauro Indelicato – Ven, 01/11/2019 – 15:19

 

Dopo l’ingresso della Ocean Viking, alle porte dell’Italia a bussare adesso è anche la nave dell’Ong tedesca Sea Eye: la Alan Kurdi infatti, si trova a poche miglia alla Sicilia.

Ed è appena entrata in acque territoriali italiane.

A bordo del mezzo, da oramai una settimana ci sono quasi 90 migranti. La missione della nave è iniziata sabato scorso con uno scontro sfiorato con alcune motovedette della Guardia Costiera libica.

In particolare, dopo aver recuperato 92 migranti da un barcone non lontano dalle coste del paese nordafricano, mezzi di Tripoli hanno raggiunto la zona circondando la Alan Kurdi. I libici hanno chiesto di interrompere le operazioni di salvataggio, in quanto le acque in cui si stava operando erano di propria competenza.

Ne è nata una situazione di tensione in cui peraltro, secondo alcune testimonianze riportate dagli stessi membri dell’equipaggio della nave dell’Ong tedesca, da parte dei militari libici sono stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco.

Nessun ferito tra i 17 membri dell’equipaggio, così come tra i migranti. Alla fine quella situazione di tensione si è risolta con le 92 persone notate a bordo del barcone in avaria raccolte a bordo della Alan Kurdi.

Da quel momento, la nave ha iniziato il consuetudinario giro lungo il tratto di mare che separa la Libia dall’Italia. Ed ora, come spesso capitato già in passato, i membri della Sea Eye hanno affidato le proprie richieste ai social: “Ottantotto persone rimangono con noi – si legge sul canale Twitter dell’Ong – Quando termina questo blocco?”.

Dei 92 migranti, quattro sono stati evacuati per ragioni di salute nelle scorse ore. L’ultimo proprio questa mattina: una ragazza di 20 anni, secondo i medici non poteva rimanere ancora a bordo e dunque si sono attivati i soccorsi che hanno portato a terra la giovane.

Dal messaggio lanciato su Twitter, ben si intuisce dunque come la Sea Eye abbia come primo obiettivo quello di sbarcare in Italia, emulando la Ocean Viking che, proprio pochi giorni fa, è stata autorizzata dal Viminale per la quarta volta in due mesi ad approdare in uno dei porti del nostro Paese.

I membri dell’Ong tedesca sperano in un atteggiamento del governo giallorosso diverso da quello gialloverde, anche se per il momento da Roma non è arrivato alcun segnale. Possibile che, a causa del maltempo che nella zona sta per imperversare, la pressione da parte della Sea Eye nelle prossime ore si faccia più forte.

La questione legata alla Sea Eye, ha mostrato come i flussi migratori siano in ripresa anche lungo la rotta libica, circostanza questa che ha contribuito a far aumentare su base annuale il numero di migranti approdati anche nel mese appena trascorso.

 

100 SFUMATURE DI …STUPRI…

SVEZIA E ISLAM

100 SFUMATURE DI …STUPRI…

Vi siete mai chiesti cosa sia realmente una dittatura anti democratica, come funziona l’apparato di regime e perché resta in piedi il dittatore comunque venga contestato in piazza dal suo popolo ? Ebbene, la dittatura è una forma di governo dove contrano il parere e i desideri e le voglie di una sola persona che va contro ogni logica democratica e liberale, paradossalmente il soggetto in questione viene anche appoggiato e sostenuta, punto fondamentale, da altri individui collegati al dittatore stesso, come parenti ed amici stretti, che vedono in questo ruolo la possibilità di accrescere il loro potere individuale e la loro ricchezza. Poi ci sono i creduloni ideologici che vedono nel dittatore qualcosa di unico e di mistico tanto da esaltarlo e contrapporlo al popolo  come un esempio da difendere a tutti i costi  ed icona prestigiosa da venerare tutte le sere… Questa folle devozione viene sempre messa vin mostra  in modo tale da far appassire sul nascere ogni iniziativa popolare quando si ribella o manifesta dissenso… così facendo l’opera si completa. In detto contesto il popolo non ha nessuna valenza né conta un accidenti, le elezioni, puntuali a scadenza, sono il sistema per affermare la dittatura in modo …” democratico”…, in fondo è facile camuffare i numeri e l’esito elettorale quando arrivano i voti dai vari seggi al ministero degli interni. Ma la chicca dei dittatori, ed è usata da sempre, è il pilotaggio dell’informazione, mai raccontare la verità sui propri errori e mai affermare di aver sbagliato, il dittatore è “perfetto”….sempre perfetto, sono gli altri che sbagliano e non capiscono e sono…anche deficienti, razzisti e terroristi, quindi :  …“si racconta ciò che fa comodo e si tiene nascosto ciò che non fa comodo”… . Parliamo della Svezia, una volta paese civile oggi paese di stupri, 20 al giorno, e sottomessi alla violenza degli islamici emigrati anni fa nel paese. Purtroppo, come ho già avuto modo di ripetere il Corano legittima il comportamento del buon musulmano anche quando stupra, è evidente che noi occidentali non la vediamo così e qui diventa scontro di civiltà e di pensiero…ma cosa succede in Svezia ? Il governo tace, pilota l’informazione e tiene nascosti gli innumerevoli stupri e la crescente violenza nelle città svedesi e non si accontenta di tacere, obbliga a stampa e TV di non parlare di quel che accade nel paese e lo fa con l’appoggio delle forze politiche che sono sempre a favore dell’immigrazione incontrollata. Ora ditemi voi, quali sono le differenze e cosa cambia tra la descrizione precedentemente esposta tra un regime, con annesso dittatore, e il governo svedese di oggi ? Sono esattamente alla pari, il popolo non vive, non conta, non li vuole i migranti musulmani …ma deve tenerseli, subire stupri e violenze e in più  non deve neanche parlarne, l’informazione deve tacere…non credo che questi siano elementi di una democrazia liberale ma appartengono più ad un regime. Per quel che accade in Svezia noi non possiamo farci nulla, però…possiamo osservare come spettatori interessati e magari riflettere sul nostro “ modus operandi ” degli ultimi dieci anni e …magari, capire che forse il “modello Svezia” è un disastro totale che porta dritto…dritto  alla fine della democrazia e libertà di uno stato sovrano. In ultimo, intendo dimostravi quale sia la qualità dell’informazione taroccata e pilotata anche in Italia, chiedetevi perché nelle nostre  TV non si parla più di stupri e migranti  e ditemi quante volte avete ascoltato notizie che giungono dalla Svezia in merito a stupri e violenze ? Il problema è sempre quello, se non v’informo io nessuno della Rai o LA7 o Sky o Mediaset ha interesse a farlo né tantomeno i quotidiani…scherziamo…quelli beccano soldi a non….parlarne…o no cari giornalisti…perché non ci fate sapere  dei vostri silenzi ? 31102019

 …by…manliominicucci.myblog.it

……….

 

La Svezia da paradiso sociale diventa l’inferno degli stupri: 20 al giorno. Ma guai a dire chi è stato…

mercoledì 30 ottobre 14:34 – di Antonio Pannullo

 

SVEZIA E ISLAM

La Svezia è diventato un Paese fuori controllo. Stupri spesso impuniti, attentati, regolamenti di conti. E c’è anche una velina governativa che proibisce di parlare di questo. Lo dicono moltissime testimonianze. Soprattutto per quanto riguarda gli stupri, guai a denunciare. O a dire che sono stati gli immigrati. La politica delle porte aperte inaugurata dalle sinistra, sta producendo i suoi effetti. Tutti gli immigrati, quasi tutti musulmani, non si vogliono adeguare alle usanze e alla civiltà nordica. E i risultati sono quello che sono. Si sarebbe potuto prevedere. Ma ciò che non si poteva prevedere è che le autorità avrebbero nascosto i crimini degli islamici. In nome dell’accoglienza? O del politicamente corretto? Il premier socialista Stefan Lofven è sotto attacco da parte dell’opposizione di centrodestra. I soscialisti hanno fatto su ordine pubblico e immigrazione.E la Svezia è al collasso. Le donne non si sentono più sicure a girare per strada.

 

L’ISOLA LAGER 2019 !…

HAITI

L’ISOLA LAGER 2019 !…

2010, il tremendo terremoto di Haiti, 230.000 esseri umani, su una popolazione di 10 milioni di abitanti, persero la vita sotto le macerie, il paese crollò interamente sotto i colpi di quel  terremoto di dimensioni immane, e oltre i morti il paese venne letteralmente raso al suolo. Stiamo parlando del paese che insieme alla repubblica Dominicana divide “l’isola caraibica Hispaniola”, teatro già in passato di altri terremoti ed eventi drammatici come la schiavitù e l’indigenza assoluta , dove essere poveri è già “un lusso”… visto che la miseria regna incontrastata e sovrana nel disinteresse di tutti da 200 anni… Già…siamo alle solite pantomime del mondo radical chic dei falsi buonisti e i finti generosi “videodipendenti”, già…loro mettono in mostra le loro “qualità artistiche di bontà e solidarietà” solo quando sono in televisione o a i convegni…poi eclissato il video.. spariscono pure i buoni intenti e le frasi di circostanza, e del popolo haitiano, che prima fingevano si voler sostenere a tutti i costi, “se ne fregano una bella cippa”…per non dire altro. Haiti, come i migranti di questi ultimi anni, e il suo popolo in tante occasioni sono stati oggetto di  strumentalizzazioni e utilizzati con furbizia dai soliti radical chic per recitare il copione scenico dei bravi… buoni e altruisti, elementi da prendere come esempio perché questi…appartengono alla ideologia della sinistra pura e meravigliosa, e non alla destra sovranista, razzista, populista e fascista…quelli sono cattivi…infatti non dimentico nel 2010, all’indomani del terremoto, quali  lezioni” di moralità e solidarietà” fu esternata dagli esponenti della sinistra italiana e da tanti attori  come la…. Parietti e da tanti suoi colleghi, rammento con quale sdegno manifestarono il proprio dissenso e disappunto per le condizioni disastrose nelle quali versavano  i cittadini terremotati  e per le loro drammatiche condizioni economiche. Passato il terremoto e lo show mediatico l’interesse verso il popolo haitiano e le sue sfortune è svanito nel nulla…oltre i buoni propositi non è rimasto niente del “favoloso mondo dei buoni”, un po’ come da noi che quando passa il santo …finisce la festa. Oggi Haiti vive un altro momento drammatico della sua storia, il paese è sempre più povero e la corruzione sempre più ricca e presente …mentre la comunità internazionale non si preoccupa di loro, la chiesa cristiana di Roma è inesistente e il papa è ….latitante in tutto.., lui parla solo del Cile perché lì c’è un governo di centro-destra ma dimentica la Bolivia il Venezuela e Cuba, un papa per tutte le situazioni mi verrebbe da dire, ma per la povera Haiti parole non ce ne sono e se non fosse per me, molti italiani non verrebbero neanche a conoscenza di questo nuovo dramma tutto haitiano. E’ davvero toccante che RAI 3 ci faccia sapere costantemente che …“a bordo della Ocean Viking un bimbo…ha imparato a camminare”, due donne sono incinte e i minori sono …stressati dal lungo soggiorno in mare… Molto pittoresca quanto singolare la descrizione della vita a bordo della nave ONG ma riflettiamo sulle situazioni, ma voi credete che gli haitiani stiano meglio o peggio degli immigrati che vengono da noi ? Vi assicuro che sicuramente  stanno molto… ma molto peggio dei migranti a bordo…loro non sono ben nutriti come i presunti profughi che arrivano dal mare, né belli, sani e robusti e col cellulare in mano…no…no…loro la fame la fanno ogni santo giorno per davvero e nel silenzio mondiale, perché sia in Europa che nelle Americhe gli haitiani non contano e non portano né soldi né notorietà…e siccome non possono neanche scappare sono destinati a soffrire “nell’isola lager”… già il termine lager serve solo per fare propaganda in occidente… l’ho vista Haiti e so cosa fanno per vivere, sì,  gli schiavi ai dominicani… per un misero pasto quotidiano. E ora chiediamoci, dove sono finiti tutti i radical chic del passato ? Perché papa Bergoglio non dice nulla ? Perché l’Onu se ne frega ? Già…tutti spariti e pronti a truccarsi per andare in scena in TV alla prossima nave ONG e a raccontarci le storielle di fantasie per ammorbidirci e convincerci ad importare sempre più….migranti mafiosi e criminali.…. 30102019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

 

La preghiera dei cattolici di Haiti nella Cattedrale di Port-au-Prince   (AFP or licensors)

HAITI

Haiti, appello della Chiesa al governo: ascolti la sofferenza del popolo

Da oltre un mese migliaia di persone, per le strade della capitale e di altre città di Haiti, chiedono le dimissioni del presidente, Jovenel Moïse, accusato di corruzione e di incapacità di fronte alla crisi in cui versa il Paese. In una situazione di grave insicurezza , il rischio di violenze si moltiplica. 20 finora le vittime di sparatorie e scontri tra polizia e manifestanti. La voce della Chiesa locale

Adriana Masotti – Città del Vaticano

Penuria di carburante, carenza di cibo, aumento dei prezzi, corruzione, mancanza di sicurezza. Sono alcuni dei motivi che spiegano l’origine delle proteste e delle violenze che da oltre cinque settimane, si registrano ad Haiti, tanto da far temere il rischio di una guerra civile. Una protesta che è diventata ben presto richiesta di dimissioni del presidente Jovenel Moïse, accusato dall’opposizione di corruzione e di cattiva gestione dell’economia.

Una ventina le vittime dei disordini durante le proteste

Scarse le notizie in arrivo dal Paese: si sa che sono già 20 i morti e oltre 200 i feriti a seguito di disordini nel corso delle imponenti manifestazioni organizzate a Port-au-Prince  e in altre città. Nella capitale auto e pneumatici dati alle fiamme, barricate per bloccare le strade, camion rovesciati, sparatorie e scontri con la polizia. Molte aziende e scuole sono state chiuse, mentre gli operatori di organizzazioni umanitarie si trovano nell’impossibilità di portare avanti il loro lavoro. E c’è chi approfitta del generale clima di insicurezza: alcuni uffici delle ong sono stati oggetto di furti e di gesti vandalici e anche quelli di una Caritas diocesana e i magazzini dell’équipe del Catholic Relief Services, l’agenzia umanitaria internazionale della comunità cattolica negli Stati Uniti operante nel Paese, hanno subito saccheggi.

Il presidente: non mi dimetto

Da parte sua, il presidente Jovenel Moïse, al potere dal 2017,  in una recente conferenza stampa ha affermato che non ha intenzione di dimettersi e ha esortato al dialogo e all’unità, ricordando che il periodo costituzionale per il quale è stato eletto è di cinque anni. Di fronte alla crisi che vive il Paese e alla sofferenza della popolazione non mancano gli appelli della Chiesa locale.

L’appello della Chiesa locale a fianco della popolazione

L’ultimo appello ieri, 22 ottobre, lo ha rivolto al presidente e al governo l’arcivescovo di Port-au-Prince, monsignor Max Leroy Mésidor, che, parlando nella Cattedrale della città, li ha esortati “ad ascoltare la voce della saggezza” e la sofferenza del popolo. Il presule, citando le parole di Papa Giovanni Paolo II quando nel 1983 visitò Haiti, ha ribadito che “qualcosa deve cambiare in questo Paese”. “Troppe persone muoiono e la giustizia di Dio si avvererà a tutti i costi” ha detto ancora l’arcivescovo Mésidor. Ad ascoltare l’arcivescovo centinaia di fedeli che poco prima avevano partecipato ad una marcia di preghiera silenziosa indetta dalla stessa Chiesa cattolica locale nel giorno della festa liturgica di San Giovanni Paolo II. La manifestazione era sostenuta anche dalla Conferenza haitiana dei religiosi. Già a fine settembre la Conferenza episcopale di Haiti, aveva denunciato la drammatica situazione del Paese, accusando i dirigenti di irresponsabilità.

Cadorin della Caritas italiana: la fatica di andare avanti

Alessandro Cadorin è il coordinatore dei progetti di Caritas italiana ad Haiti. Lavora nel Paese dal febbraio del 2017 e non nasconde la fatica di andare avanti nell’ impegno insieme agli operatori locali, in un momento così difficile e di grande precarietà.  Al  microfono di Vatican News racconta che cosa sta succedendo ad Haiti e quali sono le radici del malcontento della popolazione. Sulla posizione della Chiesa sottolinea che “è stata fin da subito molto chiara e giustamente severa, rispetto a un’efficacia dell’azione di governo generale e soprattutto riguardo alla mancanza di trasparenza da parte del presidente. La Chiesa ha chiesto quindi di intervenire rispetto alla situazione, soprattutto sociale ed economica, senza però vedere degli effetti, e successivamente ha chiesto al presidente di farsi da parte perché la situazione è talmente degradata che non ci sono alternative, per mantener e un minimo di coesione sociale”.

Ascolta l’intervista a Alessandro Cadorin

Indispensabile il dialogo tra governo e opposizione

Ma che cosa accadrebbe dopo le eventuali dimissioni di  Jovenel Moïse? “Questa è una delle questioni che preoccupano di più la comunità internazionale – risponde Cadorin –  ma ovviamente anche gli haitiani stessi, perché non c’è chiarezza su questo. Basti pensare che non c’è chiarezza nemmeno su qual è la Costituzione da applicare in un caso simile. Certo è che quando non c’è dialogo e non c’è volontà di confronto da parte delle due parti in conflitto non si può nemmeno individuare una possibile figura che guidi la transizione per portare a future elezioni”. Da qui l’appello della Chiesa locale ad “ascoltare la voce della saggezza”.

HAITI        VIOLENZA POLITICAVESCOVICHIESA CATTOLICAPOVERTÀ

23 ottobre 2019, 13:10