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MACRON….PARLACI DEI SUICIDI…!

RESPONDS MACRON

MACRON….PARLACI DEI SUICIDI…!

Già, “caro signor presidente Macron”, anche tu, come  tutti  i governanti italiani ed europei avete la pessima abitudine di non parlare dei problemi che attanagliano il popolo, e non solo non ne parlate ma restate nel vergognoso e squallido silenzio e fate di tutto perché non se ne parli, però poi, indisturbati e sfacciatamente menefreghisti  continuate in quelle politiche che ci vedono sempre più oppressi e tartassati, e in più con l’amarezza di non avere nessuna certezza o prospettiva futura. Pare che infliggere sofferenza al popolo sia diventato lo sport preferito della commissione europea e di ogni singolo governo europeo, che servile e ubbidiente non fa una piega a sottoporre il proprio popolo alle umiliazioni dei tagli…e tagli… e tagli… sino a spingere al suicidio quegli imprenditori d’ogni categoria soffocati dalla perenne crisi che persiste nella zona europea dal lontano 2008 e non si riesce , sino ad oggi, a venirne fuori per “grazia d’incapacità ricevuta”… Pensate che la situazione ad oggi rispetto al recente passato sembra ancora peggiore, secondo dati recenti della Mutualité Sociale Agricole, un contadino al giorno decide di togliersi la vita, proprio in Francia che curiosamente è la prima potenza agricola europea e vanta ben 73 miliardi di euro di fatturato, così nel 2018, mentre le multinazionali dell’agroindustria come Lactalis di contro macinano generosi utili… sulla vita delle persone. Questo purtroppo è il trend degli ultimi dieci anni in Francia, una tragedia così sentita che ci  hanno realizzato persino un film, “Au nom de la terre”, sulla morte di un agricoltore, molto noto al pubblico francese, il cui fine era scuotere l’opinione pubblica… ma…per il governo francese e Macron in particolare…è solo fuffa… mentre il predetto film in Italia, non ha mai visto….la luce… censurato in stile unione sovietica anni 60. Oggi c’è stato un nuovo suicidio, l’ennesimo dell’agricoltore di turno, il povero francese spinto dalla disperazione, dai debiti e dall’ottusità di un governo sordo e inesistente, un governo che opera e pensa solo alle lobby finanziarie posizionate a meraviglia in un sistema europeo incomprensibile ed astruso in ogni provvedimento di natura economica. Macron l’ha fatta grossa e quel che è peggio è che non intende mollare “scettro e corona”…no…no…lui vuol restare ancora sul trono, per tutta la durata del suo mandato, ma dico ad  “Emmanuel I di Francia” di stare attento a ciò che fa perché i francesi hanno uno spirito diverso dai tanti popoli europei, lo si è visto con i Gilet Gialli, e non bisogna scherzare troppo con le politiche restrittive perché prima o poi comprenderanno che suicidarsi non risolve il problema. Infatti cari amici francesi…non dovete suicidarvi, perché se lo fate Macron e la commissione europea avranno un problema in meno e non credo che voi vogliate questo con… la vostra morte. Mettetevi di traverso sotto casa Macron, restateci e non andate via sino a quando non avrete ottenuto quel che vi spetta ovvero : dignità, rispetto e diritti sacrosanti .  27112019

…by…manliominicucci.myblog.it

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La protesta degli agricoltori, marcia dei trattori a Parigi

macron responds

Centinaia di mezzi hanno bloccato il traffico sugli Champs-Elysées

PROTESTA  DEGLI  AGRICOLTORI  FRANCESI  A PARIGI CONTRPO  EMMANUEL MACRON..SI REGISTRA L’ENNESIMO SUICIDO DELLA DISPERAZIONE DI UN AGRICOLTORE IN GRAVE  CRISI PRODUTTIVA.

Trattori in tutte le strade di Francia.

RESPONDS MACRON

E fin dalle prime ora del mattino migliaia di agricoltori si sono messi in marcia puntand su Parigi per una giornata di mobilitazione di tutto il settore agricolo, indetta dai sindacati di categoria (FNSEA – Fédération Nationale des Syndicats d’Exploitants Agricoles) e dall‘Associazione Giovani Agricoltori francesi..

Dalla peripherique di Parigi, i trattori si sono diretti verso Avenue Foch, dove è in corso l’assembramento degli agricoltori. Ci sono oltre mille trattori.

Segnalati blocchi, disagi, balle di fieno sugli Champs-Elysées

Il problema principale, certo non l’unico, è quello dei prezzi bassi dei loro prodotti.

Alcuni rappresentanti sindacali hanno chiesto di incontrare il Presidente, Emmanuel Macron.
I sindacati criticano gli accordi di liberalizzazione commerciale, firmati dalla Francia e dall’Unione Europea, che determinano un aumento delle importazioni agricole e alimentari da altri paesi extra-UE.

Traffico in tilt e balle di fieno sugli Champs-Elysées, a Parigi.
Centinaia di agricoltori provenienti da diverse regioni hanno bloccato le strade a bordo dei loro trattori nella capitale francese.
Obiettivo della manifestazione è protestare contro le politiche dell’amministrazione del presidente Emmanuel Macron, e in particolare contro il calo dei prezzi e la grande distribuzione.

E CHI PAGA ?

renzi

E CHI PAGA ?

È sempre stato il quesito posto dal sottoscritto dal lontano 2012, come diavolo fa un “dirigente di un piccolo centro di distribuzione” di giornali della provincia di Firenze ad avere una disponibilità illimitata di denaro per girare tutta l’Italia con un camper e poter dettare legge all’interno del suo stesso partito ? È singolare quanto strano la scalata al “potere ” infatti diventato poi segretario di quel partito stesso è riuscito a ricoprire la carica di presidente del Consiglio nel giro di soli due anni quando per arrivare a quei posti occorrono anni e anni di dura politica o essere personalità di indubbio valore. Non credo abbia dimostrato di essere un valido uomo di stato né un uomo che della lealtà ne abbia fatto una bandiera di vita e rammento a tutti che un paio di settimane fa si auto lodava per aver realizzato il nuovo capolavoro “dell’inciucio di palazzo” del 2019, e la drammaticità in tutto questo è che nessun giornale o giornalista si è dichiarato disgustato per l’ennesima “lealtà di stai sereno”. Ora i nodi vengono al pettine….non sono per niente sorpreso anzi, un po’ deluso perché ne hanno impiegato di anni per venire a capo di questo signore che presenta mille lati oscuri della sua politica, e aggiungo, collusa sicuramente con tante lobby …ci spiegasse poi come ha fatto ad acquistare una villa da 1.3 milioni di euro…non lo ha mai spiegato, come non è chiaro da dove vengono tutti i soldi per aver fondato Italia Viva . Sono convinto che lui abbia le mani molto sporche e la magistratura, finalmente, forse ora può lavorare in pace… ovviamente…Mattarella permettendo…ecco perché non vuole le elezioni e un successivo presidente di centro destra, perché così non avrebbe più la protezione dalla magistratura sino ad oggi invalicabile… vediamo che succede, sono proprio curioso di vedere sin dove si spingeranno ad indagare i magistrati. 26112019

…by… manliominicucci.myblog.it

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Perquisizioni all’alba sui finanziatori di Open, l’ex fondazione di Renzi
«Articolazione di un partito politico»

renzi

La procura di Firenze sta indagando sui soldi versati all’avvocato Bianchi, indagato per traffico di influenze, e poi finiti nelle casse dell’organizzazione. La difesa: «Tutto tracciabile e fatto alla luce del sole»

di Fiorenza Sarzanini

Oltre venti perquisizioni sui finanziatori di Open, la ex fondazione di Matteo Renzi, sono in corso dall’alba. La procura di Firenze sta indagando sui soldi che numerosi imprenditori hanno versato all’avvocato Alberto Bianchi come consulenza o attività professionale e poi sono finiti nelle casse dell’organizzazione che ha pagato tra l’altro le spese della Leopolda, ma anche la campagna elettorale per il referendum del 2016. Bianchi è indagato per traffico di influenze. L’elenco dei finanziatori è stato sequestrato nel suo ufficio. Secondo i magistrati fiorentini – il procuratore Giuseppe Creazzo e l’aggiunta Luca Turco – open agiva come «articolazione di un partito politico» e questo sarebbe dimostrato anche dalle ricevute di versamento da parte di alcuni parlamentari. In sei anni di attività, tra il 2012 ed il 2017 (anno in cui è stata chiusa), la Fondazione Open aveva raccolto 6,7 milioni di euro da finanziatori privati.

La difesa di Bianchi: «Tutto fatto alla luce del sole»

«Rinnovo la mia piena collaborazione con la magistratura affinché sia fatta chiarezza prima possibile sull’indagine che mi riguarda — spiega l’avvocato Alberto Bianchi, in una nota —. Sin da subito mi sono messo a disposizione fornendo qualsiasi atto mi fosse richiesto. Del resto tutte le entrate e le uscite della Fondazione Open sono tracciabili, perché avvenute con bonifico, carte di credito. È stato fatto tutto alla luce del sole. Messo nero su bianco. Si sta facendo una polemica strumentale che potrebbe toccare qualsiasi politico e qualsiasi amministratore».

 

CIAO…CIAO AL…. BELLO ..PRETE PARTIGIANO..

lapide-dedicata-alle-vittime-dei-partigiani-comunisti

CIAO…CIAO AL…. BELLO ..PRETE PARTIGIANO..

Verso la fine dell’ultima guerra nel nostro paese, le forze partigiane comuniste scatenarono un’offensiva violenta e inconcepibile contro degli altri italiani, a torto o a ragione furono presi di mira tutti i fascisti in camicia nera e tutti coloro erano legati al fascismo, in quella che doveva essere una pulizia etnica politica non vennero risparmiati neanche gli appartenenti alla chiesa cristiana cattolica. L’odio per i cristiani era palese quanto ingiustificato e oltre che andare a “caccia di fascisti” i partigiani solevano dedicarsi anche alla proficua caccia dei sacerdoti cristiani in veste nera e dei suoi collaboratori. Forse ai tanti, l’abito talare di colore nero indossato dai sacerdoti, rappresentava il fascismo perché l’odio dei comunisti verso la cristianità era identico a quello verso il fascismo, un odio cosi intenso da non far distinzioni tra loro e quindi, a scanso di equivoci andava bene difendere la ideologia atea anche infliggendo la morte a dei sacerdoti unitamente a quella dei fascisti.  La storia la scrive chi vince, ed è così, e la cosa inaudita è che per mano dei “partigiani comunisti” si registrano massacri e assassinii ingiustificati, una vera e propria resa dei conti anche con la Santa sede. Nella rossa Emilia Romagna c’è stato uno stermino incomprensibile di vite umane, assommano a 93 i sacerdoti eliminati dai partigiani, durante e dopo la guerra, e non mi risulta che a queste vittime, colpevoli soltanto di essere fedeli servitori del Crocefisso, siano state scolpite lastre di marmo in ricordo mentre, a don Elio Monari, fucilato nel 1944 dalla polizia speciale fascista, è stata conferita persino la medaglia d’oro oltre che intestate vie e scuole. Eppure in quella regione si verificò una vera e propria strage di sacerdoti, volutamente dimenticata e celata nell’oblio delle falsità dell’Anpi e dei suoi partigiani, li voglio brevemente ricordare e rendere onore alla loro memoria: Don Giuseppe Guicciardi, parroco di Mocogno, ucciso il 10 giugno 1945, Don Luigi Lenzini, parroco di Crocette di Pavullo, ucciso la notte del 21 luglio 1945, Don Giuseppe Preci, parroco di Montalto di Zocca, ucciso il 24 maggio 1945; Don Francesco Venturelli, parroco di Fossoli, ucciso il 15 gennaio 1946, Don Ernesto Talè, parroco di Castelluccio Formiche, ucciso insieme alla sorella l’11 dicembre 1944, Don Giuseppe Preci, il 24 maggio 1945, a Montalto di Zocca una scarica di mitra alle spalle… lo fulminò…, Don Giuseppe Tarozzi, parroco di Riolo, prelevato la notte del 26 maggio 1945 e fatto sparire, non si trovò più neanche il corpo in quanto bruciato in un forno da pane in una casa colonica, non so se il forno era… a gas o a legna, Don Umberto Pessina, parroco di San Martino di Correggio, ucciso l’8 giugno 1946 e del povero ragazzo Rolando Rivi, seminarista, di Piane di Monchio, di quattordici anni, prelevato la mattina del 10 aprile 1945 da una squadra di partigiani comunisti e assassinato due giorni dopo perché indossava… l’abito talare. I suoi uccisori, identificati, vennero condannati a ventitré anni di carcere come dei veri e propri criminali e delinquenti. Ora caro… “parroco buonista e partigiano”, adesso che ti ho raccontato un po’ la storia dei partigiani, quella vera e non quella taroccata e trasformata dai libri di testo, adesso che sai delle loro malefatte verso noi cristiani, ti chiedo se ti va di cantare ancora “O bella ciao”, a fine celebrazione di una santa messa in una chiesa le cui pareti grondano di sangue cristiano ? Come fai ad avere ammirazione verso una canzone che ha rappresentato il peggior anti cristianesimo del XX° secolo in tutta la sfera comunista ? Fai dormire e pregare gli islamici nella nostra chiesa cristiana che definisci di …”tua proprietà” mentre ti rammento, che lì sei solo un ospite temporaneo. Dimmi caro falso prete, che gli diciamo a tutte i sacerdoti da me elencati e vittime dei padri di quella canzone ?  Sei orgoglioso di averla cantata o sei solidale con i partigiani e quindi orgoglioso della morte dei tuoi fratelli cristiani ? Te lo chiedo perché vorrei capirlo. L’unica cosa che resta da dire…è che sei pietoso e disgustoso, aver trasformato la chiesa cristiana in un centro sociale fa di te certamente un vero fedele di Satana. 25112019

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Don Biancalani mantiene la promessa, in chiesa si canta “Bella Ciao”

Come annunciato nei giorni scorsi, alla fine della messa di oggi il parroco di Vicofaro ha intonato “Bella Ciao” insieme ad un gruppetto di fedeli, nonostante il biasimo della diocesi pistoiese. Salvini: “Roba da matti”

bella ciao

Federico Garau – Dom, 24/11/2019 – 16:17

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Don Massimo Biancalani, discusso parroco di Vicofaro (Pistoia), mantiene la promessa fatta alcuni giorni fa e, al termine della messa di questa domenica mattina, canta “Bella Ciao” in chiesa insieme ad uno sparuto gruppo di fedeli.

Un forte messaggio che, ancora una volta, chiarisce la posizione del religioso. Del resto Don Biancalani non ha mai fatto mistero del proprio pensiero. Malgrado le rimostranze di un nutrito numero di parrocchiani, non ha esitato a trasformare i locali della chiesa in un centro d’accoglienza per stranieri. Poco importa che i residenti di Ramini, stanchi della situazione che si è venuta a creare, abbiano addirittura richiesto la sua rimozione dal ruolo di parroco.

Giovedì scorso, dopo avere mostrato entusiasmo per il neo-nato movimento delle “Sardine”, Biancalani ha subito voluto seguire la corrente.“Anche Vicofaro non si lega. Nessun dialogo con chi fomenta odio”, ha infatti affermato con orgoglio sulla propria pagina Facebook, per poi promettere: “Al termine della Messa la domenica canteremo ‘Bella Ciao'”.

Una dichiarazione che, questa volta, non è piaciuta neppure alla diocesi pistoiese dato che, a breve distanza del post di Biancalani, era arrivata la risposta della Curia.

 “Bella Ciao” cantata in chiesa dopo la messa: don Biancalani mantiene la promessa

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“In chiesa nelle celebrazioni liturgiche non si possono eseguire canti inadeguati alla liturgia, come del resto il buon senso dovrebbe già far capire”, si legge nella nota rilasciata dalla diocesi e riportata da “La Nazione”. “Alla manifestazione pubblica di una posizione non corretta in campo ecclesiale purtroppo non si può che rispondere con un’altra pubblica e netta presa di posizione di biasimo nei confronti di un comportamento provocatorio assolutamente inopportuno e oltretutto controproducente, che arriva dopo ripetuti richiami a una maggiore attenzione all’uso dei social. Le manifestazioni o le prese di posizione personali richiedono altri contesti e altri luoghi”.

Un chiaro messaggio, bellamente ignorato. Questa mattina, al termine della funzione, Don Biancalani ha lasciato l’altare per avvicinarsi ad un gruppetto di fedeli. Sorrisi e cellulari alla mano, i cori di “Bella Ciao” hanno riempito la chiesa, come promesso.

“Buona domenica a tutti”, ha poi augurato il parroco, rivolgendosi al giornalista de “Il Tirreno“. “Noi facciamo questo per loro. Sono tanti ed è una situazione drammatica”, ha precisato, riferendosi agli extracomunitari ospitati dalla sua parrocchia.

“I cristiani sono partigiani della Giutsizia, dell’amore e della solidarietà”, ha infine dichiarato, come riportato da “La Nazione”.

Ricordate il prete toscano che vorrebbe portare tutta l’Africa in Italia? Oggi concertino “sardinante” di “Bella Ciao”… a Messa! Tra un po’ lo vedremo a Sanremo! (Roba da matti!)”, ha commentato Salvini sulle proprie pagine social.

 

“I MITI DELLA SINISTRA CAPITALISTA”

PODEMOS

“I MITI DELLA SINISTRA CAPITALISTA”

Nel corso della storia contemporanea i media in genere, i libri scolastici, ci hanno sempre fatto vedere i leader della sinistra mondiale come autentici modelli da imitare, delle icone da prendere ad esempio per un vita sociale all’impronta dell’amore, del rispetto e della comprensione. Una vera e propria isola felice quella di vivere in armonia e nel rispetto delle icone dei grandi compagni e del comunismo, dalla lontana Cuba sino al Vietnam per giungere all’attuale partito spagnolo di Podemos, con il suo “meraviglioso leader Pablo Iglesias, è sempre stato un rincorrere a plagiare le menti dei popoli per portarli alle loro ideologie e praticare l’equazione che la sinistra sta al benessere del popolo come la destra sta alla violenza e al nazi-fascismo. In definitiva se ci riflettete è così nel mondo dal lontano 1917, da quando si è voluto a tutti i costi esportare il modello comunista leninista. Ma a parte le strumentalizzazioni del passato e del presente e i vari e continui tentativi di plasmare le menti del popolo, a volte riuscite, analizziamo un po’ chi sono davvero queste icone del comunismo proletario da …imitare. Andiamo al più famoso, Stalin, beh…sinceramente quello era un dittatore criminale responsabile di decine di milioni di morti al pari del  “bravo leader cinese” Mao Tse Tung. Poi c’è lo slavo Tito, autore del massacro di italiani tra il 1945 e 1946, le note “Foibe”, il meraviglioso compagno cubano Fidel Castro e il “grande Che Guevara”, il primo soleva girare con i Rolex d’oro e sigarone tra le labbra, lui infatti era un collezionista…di “Rolex comunisti”..…e da buon compagno apprezzava il capitalismo mentre il suo popolo faceva la fame. Il secondo invece viene osannato come un eroe ed esempio vivente ma in realtà, era un volgare bandito e un delinquente, esattamente come Totò Riina…uguale…uguale, basta informarsi e leggere su di lui per capire. In Corea del Nord c’era il nonno dell’attuale dittatore Kim Jong-un, nonno, poi suo figlio e ora il nipote, tre comunisti veraci che hanno vissuto come dei… re, mentre il popolo per sfamarsi si mangia i …cani, ha detto di farlo l’attuale re della nord Corea. Poi in Cambogia c’era il famoso compagno Pol Pot , lui è un mito nella sfera comunista mondiale…lui è un esempio di…crimini efferati legati alla pura ideologia comunista che ha prodotto appena 2 milioni di cambogiani….morti ammazzati, e non curante delle sofferenze che infliggeva al suo popolo… amava vivere nei …lussi da buon compagno. Anche il sud America rientra nel “modello cubano” ci sono stati dei dittatori che hanno distrutto i loro paesi con politiche folli mentre loro hanno continuato a vivere d nababbi come nel Venezuela, prima  Hugo Chavez ed ora Maduro, in Bolivia lo straordinario compagno Morales, ammirato da tutti gli europei ed ora cacciato a calci dal suo paese per brogli elettorali, ora si scopre manipolatore di soldi e preso con le manine sulla marmellata a esportare denaro verso altri lidi mentre… il suo popolo è affamato, secondo il giornalista che ha condotto un’inchiesta  sui finanziamenti oscuri che girano nella sfera comunista boliviana, pare che abbia “elargito milioni di dollari”, proveniente dal narcotraffico, al signor Pablo Iglesias per le sue campagne politiche di sinistra nella Spagna . I soldi della droga hanno funzionato a meraviglia a quanto pare e quindi al governo spagnolo tra un po’ ci saranno anche …i trafficanti di droga della Colombia e Bolivia a gestire le politiche governative spagnole. E non dobbiamo trascurare che il signor “Podemos” è anche in parte voce autorevole sia in Europa che nella commissione europea e…lì … purtroppo ci siamo anche noi ! Quello che mi fa incavolare è il solito silenzio dei media italiani ed europeo su questo terribile scandalo, vergognoso ed inaccettabile, perché se vero che Podemos ha preso soldi sporchi di droga, allora devono andar via dal parlamento europeo prima e quello spagnolo dopo. Questa è la situazione oggi in Europa dove la trasparenza  è un’idea abortita da anni, si esaltano i delinquenti della sinistra, si nascondono i loro crimini ed ora si celano anche i finanziamenti ai partiti di sinistra  che provengono dal mondo della droga, esattamente come si faceva 40 anni fa in Italia quando l’Unione sovietica finanziava il P.C.I. e tutto restava nel …silenzio mediatico. C’è un problema però, oggi la gente viene informata e la verità viene sempre a galla e poi, quando si va a votare il conto criminoso…lo si paga . In Italia, nel frattempo… vietato parlarne a quanto pare, infatti il testo che leggete in origine è in lingua spagnola ed è stato tradotto dallo scrivente per voi. 24112019

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¡¡¡”Evo Morales financió a Pablo Iglesias y a Podemos con dinero del narcotráfico mexicano”!!!

(“Evo Morales ha finanziato Pablo Iglesias e Podemos con denaro del traffico di droga messicano” !!! )

  • 18-11-2019 |08:11
  • Escribe: Daniel Guerra

PODEMOS

Jaime Bayly, giornalista peruviano, denuncia nel suo programma la connessione tra Evo Morales, i soldi della droga e il finanziamento di Unidos Podemos.

Il giornalista peruviano Jaime Bayly ha denunciato nel suo programma televisivo un presunto collegamento tra Evo Morales e il leader di United Podemos, Pablo Iglesias. Secondo lui, l’ex presidente della Bolivia avrebbe finanziato il partito Podemite con i soldi del traffico di droga, con l’intenzione finale di “riconquistare la Spagna” attraverso il partito viola.

La caduta di Evo Morales ha generato informazioni di tutti i tipi, ma nessuna travolgente e scandalosa come quella rivelata da Jaime Bayly, che ha dedicato gran parte del suo ultimo programma alla televisione peruviana per analizzare la situazione politica in Bolivia e spogliare alcune delle truffe di Evo Morales durante i suoi anni alla guida del paese. La sua attività con Chapo Guzmán e il finanziamento di Podemos attraverso il denaro della droga sono stati i punti principali del suo discorso, che è stato pubblicato domenica da Digital Alert e che raccogliamo oggi nel DonDiario. (Aznar distrugge il “vice presidente” Pablo Iglesias: “Mi sembri un pericolo per le libertà e la democrazia in Spagna”).

Le dure accuse di Jaime Bayly contro Evo Morales e Pablo Iglesias

“Sapevo che Pablo Iglesias, la Chavista spagnola di Podemos, aveva ricevuto milioni di euro da Chavez. Per presunti inesistenti consigli o consulenze. Non sapevo di aver ricevuto fortune clandestine da Evo Morales. Dove hanno ottenuto Evo Morales i milioni di euro per donarli a Pablito Iglesias de Podemos? Dalla vendita di cocaina ai messicani “, il giornalista peruviano scattò in modo diretto.

“Ora faccio i numeri, ma stima che in totale i messicani debbano aver pagato 250 milioni di dollari all’anno. Più o meno. Arrotondamento, 20 milioni di dollari al mese. Supponiamo che Evo manterrà la quarta parte. Evo stava incassando 5 milioni di dollari al mese (…). Sicuramente ha dato 2 o 3 milioni a Pablo Iglesias. E ha detto alla sua gente che avrebbe riconquistato la Spagna con l’aiuto di Pablo Iglesias e della cocaina ”, ha affermato, come potete vedere nel seguente video. (Guerrilla 2.0., Il gruppo Podemite che vuole approfittare del patto Sánchez-Iglesias per sollevare la Terza Repubblica in Spagna).

Evo Morales ha usato denaro pubblico per piantare la cocaina

Jaime Bayly afferma che Evo Morales ha usato denaro boliviano per costruire laboratori per la lavorazione della cocaina, che successivamente ha venduto ai messicani: “Il 94% di tutta la coca seminata, trasformata e trasformata in cocaina nei laboratori che Evo Morales Ordinò la costruzione di denaro boliviano. E vendette quella cocaina ai messicani, principalmente al cartello Sinaloa, i cui aerei sbarcarono negli aeroporti clandestini e in altri costruiti da Evo Morales. Gli mancheranno quelle centinaia o miliardi che ha ottenuto vendendo cocaina ai messicani, poiché negli anni ’80 ha venduto cocaina a Pablo Escobar ”, ha insistito.

La dura accusa contro Evo Morales e Pablo Iglesias

SARDINE COI PIEDI…!

PROF

SARDINE COI PIEDI…!

È proprio curioso quanto paradossale ascoltare la deputata pieddina Anna Ascani, ora membro del governo giallo-rosso, darci una lezione di moralità, libertà e democrazia. Lei,… sì proprio lei…rappresenta quel partito privo di moralità che tanti guai ha prodotto al paese, lei  è quella persona che unitamente ad altri suoi colleghi di partito, nonché  fedelissimi di Renzi, ha partecipato alla elezione pilotata dell’attuale presidente della repubblica contro il volere del suo stesso partito che aveva indicato in Marini il probabile destinatario di quell’incarico. Sempre lei, è quella che ha avvallato il “ribaltamento di un governo lecitamente votato dal popolo” con un colpo di stato accettato, lei è quella che ha costruito la sua “straordinaria carriera politica” infischiandosene del rispetto della volontà popolare, della  libertà elettorale e facendo trionfare gli inciuci di palazzo. Ora nella sua veste di vice ministro dell’istruzione leva la sua voce in tono predicatorio…vien quasi da… piangere, vederla scagliarsi contro un “suo dipendente” che ha un’idea un tantino diversa dalle “sardine coi piedi ” e si permette di paventare minacce di sospensione dal posto di lavoro mentre quando un’altra insegnante, quella con la birra in una mano, che procedeva in un corteo della sinistra contro la polizia di stato urlandogli contro frasi di morte ed ingiurie e nel contempo si prodigava per impedire un regolare convegno di Casapound a Torino, allora la deputata Ascani non ebbe nulla a che dire né si pronunciò con frasi simili alle attuali…e nessuno si scandalizzò per l’episodio, lì in quel contesto evidentemente si riconosceva molto bene la deputata. E’ ovvio che a sentir proferire dette frasi da una persona che ha una moralità ambigua, che razzola molto male e che della menzogna ne ha fatto un’arte televisiva… mi sollecita i muscoli facciali sino a ridere a crepapelle, per anni lei ci ha riempito i video con le sue baggianate sulla libertà di pensiero e di opinione, sull’antifascismo e sui diritti al libero pensiero e ora palesa miseramente tutta la sua falsità. Nella vicenda del professore autodenunciatosi “razzista” emergono tutte le contraddizioni di un sistema particolarmente fazioso e pilotato ad arte nel concetto di libertà di parola e pensiero. È ovvio che il professore stia lanciando una sfida di color provocatorio e ironico, magari non è bello e può non piacere che un insegnate esterni a quel modo ma che un ministro della repubblica si erga a difensore della libertà di espressione per una parte ben definita della sinistra e poi censuri e minacci provvedimenti disciplinari di carattere lavorativo contro chi ha manifestato un’idea diametralmente opposta alla sua è il ritorno alla dittatura socialista, in definitiva, diventa come un’imposizione del tipo :  se non dici quel che piace a me “ti faccio fuori”.  Anche perché, e bisogna sottolinearlo con forza, “le sardine coi piedi” non hanno certamente un atteggiamento di moralità lodevole, democratico e liberale, perché minacciare i populisti e sovranisti, auspicando loro un’immediata fine fisica, rappresenta un’istigazione all’odio di idee diverse. La parte conclusiva dell’articolo mette in risalto proprio una dichiarazione dell’Ascani, la sua citazione e l’espressione di un pensiero liberale a me… tanto caro : ” non si possono censurare le persone per idee differenti”, ma a quanto pare la deputata Anna Ascani …predica bene ma razzola molto…ma molto male. 23112019

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Piacenza, prof minaccia i suoi studenti: “Manifestate con le sardine? Idioti, vi boccio”. Il ministro Fioramonti: sospensione immediata

PROF

In rete le parole shock di Giancarlo Talamini Bisi, docente di italiano e storia. E sul suo sito quel manifesto: “Sì, sono razzista e me ne vanto”. La sua scuola prende le distanze

23 novembre 2019

PIACENZA – Il suo profilo Facebook non è più raggiungibile, ma le parole scritte da Giancarlo Talamini Bisi, docente di italiano, storia e latino in una scuola del Piacentino, continuano a circolare in rete: minaccia di bocciare gli studenti che domani manifesteranno con le “sardine” a Fiorenzuola. Il professore, che sul suo sito personale si definisce apertamente “razzista”, pubblicando un manifesto che si apre con la frase “Sì, sono razzista e me ne vanto”, ha scritto: “Cari studenti, se becco qualcuno di voi” alla manifestazione delle sardine, “da martedì cambiate aria, nelle mie materie renderò la vostra vita un inferno, vedrete il 6 col binocolo e passerete la prossima estate sui libri. Di idioti in classe non ne voglio. Sardina avvisata…”.

Parole di fronte alle quali interviene il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti: “A tutela dei diritti degli studenti e della stessa scuola ho attivato gli uffici del Miur per verificare i fatti e procedere con provvedimento immediato alla sospensione”L’istituto superiore Mattei di Fiorenzuola d’Arda dove Talamini Bisi insegna prende formalmente le distanze con una nota scritta. La dirigenza, si legge, “preso atto della notizia che si sta diffondendo sui social riguardo le affermazioni di un proprio docente, comunica di aver già informato del fatto gli organi superiori dell’amministrazione scolastica al fine di adottare le misure opportune. Si sottolinea l’estraneità della scuola dalle affermazioni del docente in questione.

Dalle sardine ai ragazzi di Greta. Così nuotano nello stesso mare

DI CONCITA DE GREGORIO

Sostenitore aperto di Lucia Borgonzoni alle prossime Regionali in Emilia-Romagna, Talamini Bisi ha anche scritto: “Non temo di metterci la faccia… Ho due motoseghe, tre marazzi, un cane, una falce, due accette: credo bastino per darvele sulle vostre teste vuote”. La replica di Mattia Santori, uno dei promotori delle “sardine”: “Posto che non sarà una minaccia a fermare questa ondata di partecipazione civica, riteniamo che sia la dimostrazione del fatto che la democrazia è un concetto molto meno scontato di quanto si pensi in Italia. E auspichiamo che chi di dovere prenda provvedimenti in merito”.

Prende le distanze Matteo Salvini: “I professori facciano i professori, gli studenti facciano gli studenti e vadano dove vogliono. Penso che ognuno sia libero di andare a fare quello che vuole io ho avuto professori quasi sempre di sinistra e me li sono tenuti”. Attacca Matteo Renzi con un tweet: “Un professore di italiano e latino, sostenitore di Salvini, scrive su Facebook che chi va in piazza con le sardine non prenderà più 6 con lui, neppure col binocolo. Chi scrive certe cose ai suoi studenti può definirsi un educatore? Per me naturalmente no”.
Sardine, il nuovo stile di piazza che spaventa Salvini

DI FRANCESCO MERLO

Prima dell’intervento di Fioramonti aveva preso parola anche il viceministro dell’Istruzione Anna Ascani: “Un insegnante che offende e promette di penalizzare gli studenti solo perché vorrebbero partecipare alle manifestazioni delle sardine, usando turpiloquio e minacce non troppo velate. Non è un comportamento tollerabile. Nessuno può essere discriminato per le proprie idee, tantomeno nella scuola”.  E la sottosegretaria al Miur Lucia Azzolina (M5S) rincara: “Gravissimo. Domando a Salvini: non era lui che diceva che i docenti non devono fare “politica” in classe? Cosa dice, oggi, davanti a questo caso?”. Pure il sottosegretario all’Istruzione Peppe De Cristofaro, annuncia che si rivolgerà all’Ufficio scolastico regionale, “sono certo – dice – che verranno presi al più presto tutti i necessari provvedimenti per tutelare l’istituzione scolastica pubblica, l’istituto in cui lavora, e gli studenti di quella scuola”.

Twitta la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli: Una presa di posizione inaccettabile da parte di chi dovrebbe educare i giovani alla libertà, per la quale i nostri padri e i nostri nonni sono morti. Ragazzi non fatevi intimorire”.

Parla di parole “gravissime e indegne” anche il senatore Francesco Verducci (Pd), vice presidente della commissione Cultura e Istruzione del Senato: “Vera e propria minaccia e intimidazione alla libertà di pensiero e di impegno civile e politico, che sono i capisaldi della nostra democrazia e della nostra Costituzione. L’atteggiamento di questo ‘professore’ è un concentrato di diseducazione e disvalori, uno sfregio e una vergogna per l’istituzione scolastica. Questo episodio non può passare sotto silenzio”. La candidata leghista in Emilia Romagna Lucia Borgonzoni condanna il post del docente e precisa: “Il professore Giancarlo Talamini Bisi non è un iscritto alla Lega. Condanno le sue parole: sono inaccettabili, ancor più se scritte o pronunciate da un docente. Le piazze, se non violente, le rispetto sempre, anche se non ne condivido il messaggio. E mai nessuno deve permettersi di censurare idee e pensieri altrui, né con parole né con minacce”.

Il mondo della scuola reagisce indignato. Protestano gli studenti, i sindacati si schierano contro il professore. Per la Rete degli studenti medi dell’Emilia-Romagna “non è ammissibile che la scuola sia un luogo dove gli studenti devono avere paura e rischiare la propria carriera scolastica per le opinioni politiche dei professori”. Il loro coordinatore, Alexander Fiorentini, che è anche portavoce nazionale delle Consulte Studentesche, sottolinea come “chi scrive che si riconosce negli atteggiamenti e nelle parole “fascistoidi” minacciando sanzioni per chi la pensa diversamente non può insegnare nella scuola pubblica italiana. Il fascismo non è un’opinione, è fuori dalla Costituzione”. Scendono in campo anche gli studenti dell’Unione degli studenti (Uds). “E’ un comportamento inaccettabile contro cui ci batteremo fermamente. Nessun docente può impedirci di manifestare, né possiamo accettare che si dichiari fascista. Questi personaggi devono essere cacciati dai luoghi della formazione”, afferma Giulia Biazzo, coordinatrice dell’Unione degli Studenti.

“E’ inqualificabile che un professore vada a scrivere queste cose rivolte ai suoi alunni, ma non perché si tratta delle Sardine. Si trattasse anche di un movimento opposto, direi la stessa cosa” commenta Rino Di Meglio della Gilda. “Sono parole che descrivono un clima inaccettabile, concetti che rasentano l’intimidazione e contrari al compito costituzionale previsto per la scuola italiana, che è prioritariamente educare alla partecipazione e al pensiero critico. La valutazione non può essere utilizzata come strumento di intimidazione e di minaccia” scrivono i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil di Piacenza.

MES O NON MES…

Matteo Salvini (S) e Giuseppe Conte, in una foto d'archivio. ANSA/ANGELO CARCONI

MES O NON MES…

“Questo è il problema direbbe Shakespeare”,.. però prima di strapparci i capelli per la rabbia o dare pareri inopportuni cerchiamo di capire meglio il meccanismo di funzionamento” del perverso ingranaggio finanziario tanto discusso che si vuole adottare nella comunità europea.. Il “Mes”, acronimo di Meccanismo europeo di stabilità,  il nuovo fondo salva-Stati cosa prevede ?  L’intento, dicono loro, è quello di stabilizzare il sistema bancario e impedire il deflagrare di nuove crisi finanziarie, questa è il fine. Il Mes non è di recente creazione, dobbiamo tornare nell’ottobre 2012, venne creato in sostituzione del Fondo europeo di stabilità, quello era un meccanismo temporaneo, istituito nel 2010, sempre per far fronte alla crisi del debito sovrano, significa che quando un paese dal debito sovrano elevato era in difficoltà poteva richiedere di essere sostenuto a livello economico e finanziato, ipotesi realizzata nel passato per ben cinque diversi Stati: Grecia, per 3 volte, Irlanda, Cipro, Portogallo e Spagna.  Sembrerebbe fantastico, davvero meraviglioso poter attingere ad un fondo che ti garantisce la stabilità economica per far fronte al debito sovrano, a leggerle queste cose sembrano tutte belle ma….preciso che sono belle solo a leggerle… perché nella realtà finanziaria, è come il gioco delle tre carte… “e belle e pronto”… un raggiro da maestri della truffa, perché si serve su un apparente  piatto d’argento dello sporco denaro che in cambio rende schiavi dei mercati finanziari i cittadini di quel determinato paese che si ritrova un debito pubblico sovrano fuori dai loro parametri di valutazione…vessatori e criminali. Infatti, l’accesso all’assistenza finanziaria del Mes viene offerta sulla base di una “rigorosa condizionalità politica”,  nell’ambito di un programma di aggiustamento macroeconomico e di un’analisi della sostenibilità del debito pubblico, elementi che saranno stabiliti dalla Commissione europea insieme al Fondo monetario internazionale  e di concerto con la Banca centrale europea, cioè, le decisioni le prendono dei soggetti privati e non eletti escludendo a priori  il governo di quel paese in difficoltà…detta in chiave prosaica…”comandano loro” !  Inoltre, in ipotesi di “aggiustamento economico”, attenti ora… il Mes potrà fare da mediatore tra Stati e “investitori privati”… qualora fosse necessaria la ristrutturazione di un debito pubblico, cioè nella pratica finanziaria,  un ricco e sfondato privato cittadino di un paese qualunque, come Soros per esempio, potrebbe determinare la vita politica e i tempi di uno stato sulla base della quantità di denaro che investe in quel determinato paese e dal 2022 sarà più semplice ottenere il via libera della platea degli azionisti per approvare la ristrutturazione di un debito sovrano, perché dalle attuali regole che richiedono una doppia maggioranza, si passerà a una maggioranza unica. No, preferisco restare povero… ma padrone in casa mia…. anche perché, se ci danno del denaro a sostegno del debito sovrano poi finiremmo come la Grecia, commissariati in casa da privati azionisti con gli ovvi tagli alla spesa pubblica, sanitaria e scolastica e magari anche con un bel taglio agli stipendi delle aziende pubbliche….inoltre, tartassati senza neanche aver la possibilità  di reagire alle tasse che sistematicamente ci verranno imposte. Per l’approvazione del Mes servono le firme del capo dello stato e del presidente del consiglio, ed è per questo che il “baldo Moscovici” oggi è corso al colle per convincerlo a non dare l’Europa ai …”sovranisti”… . “Caro Moscovici, io preferisco dare l’Europa ai sovranisti e non ai mercati, perché quando vado a votare voglio affidare il mandato a rappresentarmi ad un italiano, un politico onesto e non al Soros di turno che al mattino quando si alza decide se nel mio paese ci devono venire i migranti o come si deve tagliare il costo del lavoro o cosa devo mangiare e quali farmaci deglutire . No, i tempi delle dittature politiche sono finiti da un pezzo…. e che facciamo ora, inauguriamo quello dei mercati ? No grazie…la situazione è drammatica, è vero,  ma con il Mes vedo la fine della nostra bella Italia. 22112019

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Mes: vertice di maggioranza ‘costruttivo’. Salvini attacca Conte

Secondo fonti della maggioranza si sarebbe trattato di un incontro ‘utile e costruttivo’

FOTO

 

Redazione ANSA

22 novembre 2019

Matteo Salvini (S) e Giuseppe Conte, in una foto d'archivio. ANSA/ANGELO CARCONI

E’ terminato da qualche ora il vertice di maggioranza sul Mes a Palazzo Chigi. Ed è terminato anche l’incontro tra il premier Giuseppe Conte e il commissario agli Affari Economici Ue, Pierre Moscovici, tenutosi parallelamente alle battute finali del vertice sul Mes.

“Questa mattina a Palazzo Chigi si è svolta una riunione utile e costruttiva, durante la quale il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha illustrato i contenuti della riforma del Mes, difendendone i punti di forza ed i miglioramenti che interessano l’Italia”, fanno sapere fonti del ministero dell’Economia, aggiungendo che nei prossimi giorni si terranno ulteriori approfondimenti sugli aspetti più tecnici del trattato. All’incontro di maggioranza, spiegano le stesse fonti, c’è stata ‘forte sintonia sulla necessità che, riguardo al terzo aspetto del pacchetto richiesto dall’Italia a giugno che riguarda l’introduzione della garanzia sui depositi nell’ambito del completamento dell’Unione bancaria, la roadmap sia sufficientemente ambiziosa e salvaguardi gli interessi del Paese’.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, a Unomattina, torna ad attaccare il premier, Giuseppe Conte, per la vicenda del Mes. “Organizzate un confronto qui a Unomattina con Conte sul Mes? Se lui viene qua o fa la figura del bugiardo o dello smemorato”, afferma Salvini.  “Non vorrei che Conte avesse venduto la nostra sovranità per tenersi la poltrona. Se fosse andata così, allora saremmo di fronte ad alto tradimento. E, in pace come in guerra, è un reato punibile con la galera”, sostiene Salvini.

 

“Oggi abbiamo scoperto che c’è un negoziato che è da un anno in corso: il delirio collettivo sul Mes è stato suscitato dal leader dell’opposizione, lo stesso che qualche mese fa partecipava ai tavoli discutendo di Mes, perché abbiamo avuto vertici di maggioranza con i massimi esponenti della Lega, quattro incontri” e ora c’è chi scopre che era al tavolo “a sua insaputa, aveva detto ieri Conte a margine dell’assemblea dell’Anci ad Arezzo.

“Oggi – aveva aggiunto – ci si meraviglia e lo stesso partito che partecipava a vertici di maggioranza sul tema scopre l’esistenza del Mes e grida allo scandalo: questo è un atteggiamento irresponsabile”. “Come i cittadini pretendono dal governo un atteggiamento responsabile, così io pretendo un’opposizione seria, credibile, perché difendiamo tutti gli interessi nazionali, altrimenti è un sovranismo da operetta”, sottolinea.

Immediata era stata la replica di Salvini. “Il signor Conte – aveva attaccato in una nota – è bugiardo o smemorato. Se fosse onesto direbbe che a quei tavoli, così come a ogni dibattito pubblico, compresi quelli parlamentari, abbiamo sempre detto di no al Mes. Non è difficile da ammettere e del resto, se necessario, ci sono numerose dichiarazioni a testimonianza della contrarietà espressa da tutti i componenti della Lega, ministri compresi, su questo argomento. Cosa teme il presidente del Consiglio? Ha forse svenduto i risparmi degli italiani?”.

“I cittadini non si devono preoccupare, non mi risulta”, aveva spiegato inoltre il premier replicando a chi gli chiedeva informazioni sull’esistenza di una norma in manovra che permetterebbe agli enti locali, in particolare ai Comuni, di bloccare i conti a chi non paghi multe e altre tasse locali.

“Dobbiamo superare la stagione dei tagli lineari, che ha privato i territori di risorse preziose. Lo Stato non deve più far cassa a danno dei Comuni”, aveva concluso il premier.

 

 

IL FILO DI ARIANNA…DEL MARE…

I MIGRANTI

IL FILO DI ARIANNA…DEL MARE…

Si narra che Arianna, personaggio della mitologia greca, si innamorò di Teseo, guerriero mitico greco, quando egli giunse a Creta per uccidere il Minotauro nel labirinto, ricevette da lei un gomitolo di lana per poter segnare la strada percorsa nel labirinto e quindi uscirne agevolmente, ucciso il Minotauro, il prode Teseo uscì dal labirinto grazie proprio al filo e per “lodevole ingratitudine” abbandonò sull’isola la povera Arianna e la lasciò al suo destino. Il resto della storia non è importante in questo articolo, infatti il punto di riferimento e riflessione sul mondo incomprensibile e confusionario dei migranti giace stranamente in questa storia mitologica, dove ci vedo tutte le analogie e contraddizioni, in chiave ironica, della spinosa questione migranti e dei flussi migratori incontrollati che ci stanno invadendo. Chi è prima di tutto Arianna nella fattispecie ? Credo sia tutta la sinistra italiana che si è innamorata di tanti Teseo migranti, li supportano, li aiutano, li finanziano e fanno di tutto perché escano sempre indenni dal …”labirinto migratorio”… e ci riescono grazie al “gomitolo di imbarcazioni” che fanno la spola… avanti e indietro per essere più incisivi nella descrizione, nel mar Mediterraneo. Teseo è certo e sicuro di poter arrivare sulle coste italiane e lo fa proprio grazie al concetto del filo di Arianna, c’è però un particolare che il migrante Teseo si sta ripetendo esattamente come quello mitologico e cioè , arrivato in Italia si dimentica di Arianna e da perfetto ingrato e opportunista delinque nei peggiori dei modi, spaccia stupefacenti, ammazza esseri umani, stupra e fa a pezzi le donne… e l’Italia tutta in questo massacro recita la parte del Minotauro, cosicché da  lasciar “l’amorosa Arianna” nella disperazione e nell’indifferenza per i casini e guai combinati da “milioni di …Teseo”, che come quello mitologico parte alla volta di nuovi paesi dimenticandosi di …Arianna. Tutto come nella fantasia ma purtroppo io descrivo un’amara realtà perché di Arianna ce ne sono tanti e di Teseo tantissimi, e i fili di lana  sono infiniti e immaginate quanti ne arriveranno nella prossima estate 2020. Ho scritto la data perché a volte “ci azzecco con le previsioni”…specie quando si parla di immigrati. Vorrei solo ricordare a tutti i buonisti e la santo padre che i nostri anziani ricevono una misera pensione sociale di appena € 500,00 al mese mentre ai portatori di handicap riconoscono la “iperbolica somma  € 276,00”…quindi, perché vi sentite buoni e premurosi solo con chi viene dall’Africa anche se sono belli sani e robusti ? Perché ? Sono anni che lo chiedo, spesso e volentieri ma….non ho mai ricevuto risposte in tal senso.  21.11.2019 …

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Durante i soccorsi di un’imbarcazione con 90 persone a bordo 80 miglia a nordest di Misurata, in Libia, il 21 novembre 2019. (Annalisa Camilli)

I MIGRANTI

Le ong soccorrono 367 migranti e chiedono di attraccare in un porto sicuro

Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale

21 novembre 2019 20.19

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Annalisa Camilli è a bordo della Ocean Viking per seguire la missione di soccorso di Sos Meditérranée e Medici senza frontiere.

Appena si è aperta una finestra di bel tempo, sono ricominciate le partenze delle imbarcazioni di migranti dalle coste libiche: negli ultimi tre giorni la nave umanitaria Ocean Viking ha ricevuto diverse richieste di soccorso diramate dall’ong di volontari Alarm Phone. La stessa organizzazione il 20 novembre ha dato la notizia di un naufragio avvenuto al largo di Tripoli, la fonte della notizia sarebbe un pescatore libico che ha soccorso una trentina di persone e ha detto che i morti sarebbero più di sessanta.

L’ultima chiamata di soccorso per Ocean Viking, che aveva già effettuato due soccorsi in due giorni, è arrivata il pomeriggio del 20 novembre: parlava di un’imbarcazione con una novantina di persone a bordo, in difficoltà nella zona a est di Tripoli. Ci sono volute ventiquattr’ore di ricerca per individuare l’imbarcazione, che si trovava 82 miglia a nordest di Misurata. Il numero delle persone stimate era corretto, tra loro c’erano anche tre bambini molto piccoli. “La barca era sovraffollata, aveva cominciato a imbarcare acqua, siamo stati fortunati a trovarla dopo ventiquattrore di ricerche ininterrotte”, afferma Nicholas Romaniuk, capomissione di Sos Méditerranée a bordo della nave Ocean Viking. Il gommone era partito due giorni prima da Al Khoms, una città a est di Tripoli.

Attualmente, dopo tre salvataggi, a bordo della nave di Msf e Sos Méditerranée, che batte bandiera norvegese, ci sono 215 persone, tra cui 28 donne e 66 minorenni soccorsi in tre diverse operazioni. Intanto, all’alba, la nave spagnola Open Arms ha soccorso 73 persone, 50 miglia a nord di Zawyia. Mentre la nave dell’ong spagnola Aita Mari ha soccorso 78 persone. Un’imbarcazione partita dalla Libia, invece, è arrivata autonomamente a Cala Pisana, a Lampedusa. Le ong hanno operato cinque soccorsi, senza alcun coordinamento e con comunicazioni intermittenti e inadeguate da parte delle autorità libiche.

La Ocean Viking ha chiesto un porto di sbarco e gli è stato comunicato di attraccare a Tripoli, che non è un luogo di sbarco sicuro

“La situazione è eccezionalmente confusa nel Mediterraneo, abbiamo cercato costantemente di contattare la guardia costiera libica nelle ultime 36 ore e abbiamo avuto delle comunicazioni molto confuse, abbiamo parlato con loro due giorni fa di questi casi che ci erano stati segnalati da Alarm Phone. Ma poi ogni volta che nelle ultime ore ci siamo messi in contatto non abbiamo ricevuto risposta, abbiamo provato a contattarli via email, via satellite. In tutti i modi, ma non riceviamo risposta”, spiega Romaniuk. La Ocean Viking ha chiesto un porto di sbarco e gli è stato comunicato di attraccare a Tripoli, che non è considerata un luogo di sbarco sicuro. La nave umanitaria ha inoltrato quindi la richiesta di un porto di sbarco alle autorità maltesi e italiane. È stato richiesto anche il trasferimento medico di urgenza di una donna che è incinta di due gemelli. “A bordo c’è una donna all’ottavo mese di gravidanza di due gemelli a cui stata diagnosticata una gestosi, abbiamo chiesto che sia trasferita d’urgenza in un ospedale in cui possa essere seguita con tutte le cure che necessita”, afferma Juan Pablo Sanchez, il medico di bordo di Medici senza frontiere (Msf).

Anche l’ong Proactiva Open Arms si trova in una situazione simile a quella di Open Arms. “Anche noi abbiamo ricevuto molte segnalazioni da Alarm Phone, abbiamo allertato le autorità libiche, quelle maltesi, italiane e spagnole. I libici ci hanno detto che non sapevano nulla”, racconta Riccardo Gatti, capomissione a bordo della Open Arms. “Abbiamo trovato l’imbarcazione a 50 miglia da Zawyia che aveva imbarcato acqua, a bordo c’era un ragazzo ferito da un colpo di pistola a un piede. Adesso stiamo portando a termine il triage medico, abbiamo delle persone con delle ustioni da gasolio”, continua. Gatti conferma di aver chiesto un porto di sbarco alle autorità libiche, ma di aver ricevuto l’indicazione di attraccare a Tripoli, indicazione che l’organizzazione definisce contraria alla legge. Al momento Open Arms ha chiesto all’Italia che gli sia assegnato un porto. Sulla Ocean Viking, non c’era posto per tutte le persone soccorse sotto coperta, così molti dormiranno all’addiaccio sul ponte posteriore della nave.

 

 

NIENTE PER ME …NIENTE PER NESSUNO !

ezio

NIENTE PER ME …NIENTE PER NESSUNO !

E’ notizia di oggi del rifiuto alla cittadinanza onoraria del comune di  Biella del famoso presentatore di “Striscia la Notizia” di canale 5 Ezio Greggio, il mitico.. ha ovviamente declinato l’invito dopo l’ondata stomachevole propagandistica e faziosa dei media  e conseguentemente dovuto rinunciare alla onorificenza cittadina, come se nella vita sociale quotidiana italiana contino solamente i partigiani, i sopravvissuti dei campi di concentramento nazisti della seconda guerra mondiale e tutti coloro i quali sono legati all’antifascismo… Purtroppo nell’Italia…”democratica e antinazifascista” tutto è magistralmente orchestrato in salsa rossa politica e condita dall’odio verso i diversi da loro che è racchiuso nell’unico ragionamento che sono in grado di fare, sempre e comunque indirizzato a strumentalizzare qualunque evento esso sia anche quando non è colorato di politica. Ma cosa centra il presentatore di  una trasmissione televisiva con la sopravvissuta dei campi di sterminio nazisti ? Sarà pure diritto di qualcuno a non voler condividere la sua linea politica e la sua figura in determinate occasioni di pura cronaca televisiva ? Mi pare che siamo andati anche oltre ogni logica e rispettosa considerazione verso la signora Segre , l’abbiamo già nominata senatrice e credo che questo basti e sia anche oltre il dovuto perché, mi piace ricordarlo, ai sopravvissuti delle “Foibe Comuniste Slave” non abbiamo reso gli identici privilegi concessi alla senatrice Segre, non mi pare che alle vittime e sopravvissuti siano stati  riconosciuti identici meriti e rispetto per le loro sofferenze, non rammento di onorificenze e nomine parlamentari come alla senatrice Segre, ma per loro solo “calci in culo ” dai veri antifascisti e posti nell’oblio dei crimini comunisti impuniti e inoltre, so per certo, che oltre le loro proprietà immobiliari e ricchezze personali perse e rubate, dai “fantastici comunisti Jugoslavi di Tito”, non hanno neanche mai percepito un risarcimento economico dallo stato italiano che si preoccupa di nominare una persona senatrice e la mette nelle condizioni di fare politica contro chi ha votato liberamente e fatto delle scelte. La senatrice Segre non è stata votata e non deve far politica, perché la commissione da lei richiesta è un insulto a tutti gli italiani e oggi la senatrice, forse non si è resa conto, ha commesso un altro crimine verso la libertà decisionali degli italiani,  perché il povero Ezio Greggio si è trovato in imbarazzo ed ha dovuto rinunciare ad un riconoscimento pubblico e perché mai ha dovuto farlo ? E perché la senatrice non è intervenuta a smorzare nuovamente le manipolazioni dei media e le polemiche nate ? Già… E’ la seconda volta che agisce in perfetta malafede e non mi sembra che sia il comportamento corretto da adottare in situazioni del genere. Oggi “cara senatrice” lei ha mandato nei forni crematori l’onorificenza di Ezio Greggio solo per avallare un concetto ideologico di sinistra e quindi come dicono tanti : “niente per me e niente per nessuno …! E’ forse questa la verità ? Un po’ …tanto…assai di schifo ne vedo…e voi ? 20112019

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ezio

Biella nega la cittadinanza onoraria a Liliana Segre e la dà a Greggio. L’attore: «Rifiuto per rispetto alla senatrice»

Ezio Greggio

19 NOVEMBRE 2019

Roma – È diventato un caso la cittadinanza onoraria di Biella a Ezio Greggio, che alla fine l’ha rifiutata. Nulla contro l’attore e conduttore televisivo: la polemica ha piuttosto riguardato il fatto che il Comune piemontese a guida leghista è lo stesso che solo pochi giorni fa aveva detto di no alla cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Una disparità di trattamento, per così dire, che lo stesso Greggio ha di fatto stigmatizzato con la sua rinuncia. «Per rispetto nei confronti della senatrice e di ciò che rappresenta».

 

La vicenda
Giovedì scorso la mozione di due liste civiche di Biella di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, definita «testimone della tragedia dell’olocausto e interprete dei valori di giustizia e di pace tra gli esseri umani», accolta in modo favorevole da Movimento 5 Stelle e Forza Italia, era stata bocciata da Lega e Fratelli d’Italia che l’avevano definita «strumentale». Una decisione criticata in Consiglio comunale, e non solo.

 

Oggi, con una delibera di giunta, arriva la decisione di conferire la cittadinanza onoraria a Ezio Greggio «per la popolarità televisiva come conduttore, giornalista, attore e regista; per il suo costante impegno attraverso l’associazione ‘Ezio Greggio per i bambini prematuri’; per aver contribuito a diffondere in Italia e nel mondo il nome di Biella».

 

Le motivazioni che hanno indotto il sindaco leghista Claudio Corradinoa offrire a Greggio il riconoscimento sono dunque legate alla carriera, all’impegno rivolto al sociale e al forte legame mantenuto con la città natale, Cossato. Ma contro l’iniziativa si scaglia subito Paolo Furia, segretario regionale del Pd in Piemonte. «Non c’è nulla di male di per sé – scrive su Facebook – in un titolo di onorificenza a Ezio Greggio, ma la tempistica è da brivido. Farlo esattamente la settimana dopo aver bocciato la richiesta di dare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre è una ridicola provocazione».

 

Anche il sottosegretario all’Istruzione, la pentastellata Lucia Azzolina, insorge: «Incredibile. Il sindaco di Biella nega la cittadinanza a Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto, ma non esita a darla, in pompa magna, con festante annuncio sul sito istituzionale, a Ezio Greggio. Senza nulla togliere al noto conduttore tv, che certamente sa fare il suo lavoro, che ha contribuito a diffondere il nome di Biella, come rileva il sindaco, ed è anche impegnato nel sociale, si fa fatica a capire perché a lui sì e alla Segre no. Il senso delle istituzioni avrebbe imposto altre scelte».

 

In serata, il rifiuto di Greggio. «Il mio rispetto nei confronti della senatrice Liliana Segre, per tutto ciò che rappresenta, per la storia, i ricordi e il valore della memoria, mi spingono a fare un passo indietro e a non poter accettare questa onorificenza che il Comune di Biella aveva pensato per me», afferma. «Non è una scelta contro nessuno – spiega l’attore – ma una scelta a favore di qualcuno, anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento»

 

VOMITO PERPETUO…!

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VOMITO PERPETUO…!

Ma dove diavolo viviamo, ma che razza di paese è diventato il nostro  e con quale classe di politici ci stiamo confrontando da anni ?  Sono notevolmente irritato perché in questo paese tutto quello che riguarda una certa parte politica diventa priorità o esigenza nazionale, mentre invece lo si fa solo per mero interesse personale al quale si aggiunge l’unico verbo conosciuto :  “come far soldi ….sempre e comunque”… E quando non sono sufficienti i loro slogan di circostanza, ecco che nelle strumentalizzazioni mediatiche trovano sempre terreno fertile. Ovvio, la politica ha la sua precedenza in tutto e deve sempre venire prima delle necessità del popolo e delle sue reali esigenze. Sviare l’attenzione dai veri problemi è sempre stata la recondita arte dei cialtroni e truffaldini e mi pare che in questo tanti “politici di grido siano proprio dei maestri”, infatti quando sono in difficoltà perché scoperti a rubare la marmellata.. cosa fanno ? S’inventano degli argomenti d’interesse mediatico e  vengono anche  evocati  fantasmi del passato per terrorizzare i cittadini del presente ricorrendo ai più vili, contorti e banali sistemi per plagiare le menti del cittadino al fine di convincerlo che gli argomenti odiosi del passato stanno ritornando come l’antisemitismo e il nazismo, quello di sviare l’attenzione dagli illeciti e furti sono concetti in uso solo sotto i regimi dittatoriali. Sto parlando dei tanti casi di illeciti perpetrati a danno della collettività dai soliti personaggi noti della politica. Oggi è una giornata campale per il PD, nella vicenda MPS si registrano condanne a Mussari e Vigni, gli ex vertici MPS della città Senese guidata da sempre dal PD, e confische per la Deutsche bank e la Finanziaria Nomura, scommetto che in pochi conoscono i contorni di questa notizia tenuta nascosta dai media e che invece dovrebbe essere ampliata proprio per far sapere al popolo italiano che a Siena si è truffato il paese Italia e i suoi risparmiatori, già perché noi abbiamo pagato per loro…. Ma lo schifo non finisce qui, perché sempre oggi a Roma, due commissari dell’azienda di costruzioni Astaldi,  Stefano Ambrosini e Francesco Rocchi, sono indagati per corruzione in atti giudiziari dalla Procura di Roma insieme “all’asseveratore della procedura”, cioè colui che dovrebbe ristrutturare le aziende, il professore Corrado Gatti. La Guardia di Finanza ha anche svolto perquisizioni, e sta verificando questa ipotesi di accusa: “Hanno chiesto all’attestatore la certificazione di un compenso più elevato rispetti ai minimi”. Cioè da 21 milioni circa a 36, cioè 15 a testa. Molto bene, 15 milioni a cranio …e come sono fatti 15 milioni ? Non lo so, però…lo schifo continua sempre più coperto volutamente dal silenzio mediatico, ne parla solo chi ha coraggio e voglia di raccontare le cose come stanno infatti,  quanti di voi sono a  conoscenza di questo altra “chicca romana” ? Non ci dilunghiamo nel denunciare gli illeciti…altrimenti dovrei scriverci una collana da 24 volumi, mi soffermo solo sul link postato, dove l’ennesimo rappresentate politico del PD, il partito degli onesti giusto per intenderci, il partito antifascista all’occorrenza… dà bella mostra di sé….non sono bastati gli scandali dell’Umbria o quello di Roma capitale o gli inciuci delle Coop con i migranti…no…non sono bastati quelli, il “vomito perpetuo” continua con  la vicenda che coinvolge il capogruppo siciliano alla regione del PD … leggetevela tutta …con calma, e se non volete leggerla fa nulla…tanto è sempre la solita solfa, cioè il solito politico potente di turno  che fa inciuci con altri individui, suoi amici, disposti a farlo per favorire altri amici, parenti e amici degli amici…sì…un po’ come si ragiona negli ambienti mafiosi, io faccio un favore a te e poi tu mi rendi il favore in campagna elettorale….con qualche… votarello… poi per il resto non ci sono problemi, i giornali non scrivono, si va in TV e si accusa qualcuno di fascismo, razzismo, populismo …sovranismo e il gioco è fatto e l’attenzione è spostata… e loro vivono come vivevano i nobili francesi… a Versailles…mentre il popolo urlava …pane…pane…pane. 11112019

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Corruzione, rinviato a giudizio il capogruppo del Pd in Sicilia Giuseppe Lupo

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A processo Giuseppe Lupo e l’ex amministratore giudiziario Walter Virga, già coinvolto nell’inchiesta sull’ex magistrato Silvana Saguto. Oggetto della vicenda, presunti illeciti commessi nella gestione di una serie di società sequestrate

di F. Q. | 8 NOVEMBRE 2019

Il capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana sarà processato per Peculato. Il gup di Palermo ha rinviato a giudizio Giuseppe Lupo, capogruppo dem al consiglio regionale dell’isola, e l’ex amministratore giudiziario Walter Virga, già coinvolto nell’inchiesta sull’ex magistrato Silvana Saguto. Il processo comincerà davanti ai giudici della terza sezione del tribunale il 3 marzo. A darne notizia è il sito Livesicilia.

Oggetto della vicenda, presunti illeciti commessi nella gestione di una serie di società sequestrate agli imprenditori Rappa e date in amministrazione giudiziaria a Virga, tra le quali la concessionaria Nuova Sport Car. Per la Procura ci sarebbero state irregolarità nel pagamento dei compensi dei collaboratori, nella vendita delle macchine che sarebbero state acquistate da parenti e amici a prezzi di favore, ammanchi negli incassi e alcune ipotesi di corruzione. Virga avrebbe violato i criteri di trasparenza e legalità, tradendo il mandato ricevuto dall’ex presidente della sezione misure di prevenzione Saguto, poi finita sotto processo a Caltanissetta per corruzione proprio a seguito dell’inchiesta sulla Nuova Sport Car.

Lupo, invece, da vice presidente dell’Ars, decise di affidare a Virga una consulenza di duemila euro in quattro mesi per redigere un disegno di legge sui beni confiscati. Nel settembre 2015 Virga, intercettato, diceva alla moglie: “Domani mattina andrò a firmare il contratto di consulenza con l’Ars”. La firma in realtà non ci fu mai. L’incarico fu cancellato dopo la pubblicazione della notizia sull’indagine. Secondo l’accusa, in realtà la consulenza sarebbe stato il prezzo pagato da Lupo perché la futura moglie, la giornalista Nadia La Malfa, avesse un contratto di collaborazione con Trm, emittente allora sequestrata ai Rappa e finita in amministrazione giudiziaria.

IL MURO DELLA …VERGOGNA…

epa07983232 (L-R) German Chancellor Angela Merkel, Premier of Brandenburg Dietmar Woidke and Head of the Berlin Wall Memorial Axel Klausmeier bring candle lights during the celebrations of the 30th anniversary of the fall of the Berlin Wall at the Berlin Wall Memorial site along Bernauer street in Berlin, Germany, 09 November 2019. The fall of the Berlin Wall led to the collapse of the communist East German GDR government in 1989 and the eventual reunification of East and West Germany.  EPA/HAYOUNG JEON

IL MURO DELLA …VERGOGNA…

Oggi si fa un gran parlare di muri, si lotta per evitare di costruirli perché secondo la sinistra politica mondiale e la chiesa cristiana rappresentano un’ignominia  del genere umano…ma solo oggi…però, perché nel 1961, quando l’ allora capo del Cremlino, Nikita Krusciov, decise la costruzione del Muro di Berlino nessuno dei politici ancora in vita, da Napolitano a Mattarella, si lagnò o urlò alle barbarie del comunismo, no…allora andava bene il muro, come andavano anche bene i “gulag sovietici” dove si sono registrati centinaia di migliaia di morti nelle sofferenze e nel gelo siberiano, solo perché non la pensavano come loro ed erano considerati… semplicemente ”sovversivi” .Quello che mi è sempre stato complicato comprendere è il perché si faccia tanta propaganda ideologica con annessa cassa di risonanza mediatica sulle stragi naziste ma poi si tace su quelle comuniste, come se i morti per mano dei comunisti siano legittimi e giustificati. E’ una realtà che ci perseguita da circa 74 anni, le falsità e le bugie di attori che vogliono inculcarci nelle menti che la violenza arriva solo da destra….ma niente di più sbagliato anzi, a parte il tristissimo episodio della ferocia nazista nella seconda guerra mondiale tra stragi di civili e campi di concentramento da allora si registrano in tutto il mondo solo stragi e violenze inaudite per mano dei comunisti. Dal 1946 in poi, dalle stragi di Stalin a quelle di Mao Tse Tung, alle morti in DDR, la Merkel parla di 75.000 vittime, al massacro dei Cubani anti regime sino alle sciagure delle “pulizie etniche e ideologiche” di Cambogia, Vietnam e Laos. nella drammatica narrazione di quel che è accaduto nel corso della storia e sebbene una risoluzione di qualche settimana fa sia stata approvata dal Parlamento europeo, che equipara nazismo e comunismo, registriamo l’indignazione e lo sconcerto da parte dei politici di sinistra dell’Italia tutta. Ma come si fa a giustificare dei massacri di esseri umani…perché forse un ebreo vale più di un tedesco dell’est o di un russo dissidente ? E perché mai un cinese morto o un cambogiano massacrato e bruciato vivo non debba avere lo stesso rispetto che si ha per un ebreo arso nel forno di un campo di concentramento ? In quegli anni, 1975/76, D’Alema, allora segretario dei giovani del PCI, Napolitano e tanti altri suoi compagni festeggiavano la liberazione della Cambogia e non si preoccupavano mica dei muri e dei massacri del popolo cambogiano né dei “compagni tedeschi dell’est” che venivano massacrati o deportati nei gulag sovietici…allora era tutto giusto evidentemente. Non ci siamo per niente, la storia che è stata insegnata ai giovani è “farlocca e modificata ad arte” nel rispetto della teologia marxista e questo è sempre stato un muro insormontabile alla logica umana. Pensate che alla costruzione del muro di Berlino, il leader sovietico dell’epoca dichiarò che il muro veniva costruito per impedire ai capitalisti occidentali l’accesso a Berlino est a contaminare con le proprie idee di “democrazia e libertà” il popolo socialista tedesco dell’est…patetico ma vero, si era all’epoca di fronte ad una vera e propria follia ideologica. Comunque per fortuna sono passati 30 anni e la Germania può ora respirare libertà ma in Italia… possiamo dire di respirare la stessa libertà ? …no…non possiamo dirlo, c’è sempre il muro mediatico della vergogna che ci impedisce di sapere e conoscere le verità. 09112019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Merkel: troppe le vittime del comunismo

‘Uccise o incarcerate perché cercavano la libertà’ oltre il Muro

 epa07983232 (L-R) German Chancellor Angela Merkel, Premier of Brandenburg Dietmar Woidke and Head of the Berlin Wall Memorial Axel Klausmeier bring candle lights during the celebrations of the 30th anniversary of the fall of the Berlin Wall at the Berlin Wall Memorial site along Bernauer street in Berlin, Germany, 09 November 2019. The fall of the Berlin Wall led to the collapse of the communist East German GDR government in 1989 and the eventual reunification of East and West Germany.  EPA/HAYOUNG JEON

Redazione ANSABERLINO

 

09 novembre 201913:25NEWS

 

(ANSA) – BERLINO, 9 NOV – “Troppe persone furono vittima della dittatura della Sed”, il partito comunista della Ddr, e “non le dimenticheremo mai”: lo ha detto la cancelliera Angela Merkel alle commemorazione per i 30 anni della caduta del Muro di Berlino.
“Ricordo le persone che furono uccise su questo Muro perché cercavano la libertà” e “i 75 mila esseri umani che furono incarcerati per ‘fuga dalla Repubblica’”, ha aggiunto la cancelliera parlando nella Cappella della riconciliazione.