Messaggio più recente

“ANGELI..DEMONI…E UNA SARDINA AVARIATA” !

bibbiano 100

“ANGELI..DEMONI…E UNA SARDINA AVARIATA” !

Oggi mi è capitato di vedere un video di quell’idiota capo del movimento delle sardine, un movimento che non ha “né capo né coda” e non mi sembra che si stia adoperando per risolvere alcune delle questioni nazionali. Nel video lo vedo eccitato, chissà mai perché, nel sostenere che le campagne elettorali, si riferisce alle prossime dell’Emilia Romagna, non devono essere poggiate su fenomeni mostruosi come il caso dei bambini rubati di Bibbiano….quindi meglio non parlarne. Non parlarne ? E’ evidente che il giovincello tutti soldi e poche idee non sappia neanche cosa sia Bibbiano e  perché se ne parli…evidentemente non ci è ancora arrivato a capirlo perché se ne avesse la minima idea  di cosa significhi avere un figlio e perderlo per colpa della politica e delle sue istituzioni…allora forse non parlerebbe così mentre nel farlo palesa tutta la sua demenza perché di Bibbiano bisogna parlarne …eccome se bisogna parlarne perché nella fattispecie sono inquisiti anche dei politici sia a livello provinciale che regionale e la verità deve emergere…altro che  sinistro silenzio di comodo… è doveroso pagare il prezzo delle malefatte… . Egregia “testa di sardina” la illumino sui fatti di Bibbiano accertati ad oggi 23.12.19 : L’inchiesta dei bambini di Bibbiano, denominata “Angeli e demoni”, ha già visto un primo provvedimento di carattere penale nei confronti di due assistenti sociali della Val d’Enza, la Anghinolfi e la Monopoli. Le due sono stati rimesse in libertà in anticipo dal giudice (GIP) Luca Ramponi il quale ha riportato nella sua descrizione un quadro assolutamente allucinante, riporto integralmente le sua descrizione per meglio dare un’idea sull’orrore del dramma dei bambini di Bibbiano a quella di testa di sarda avariata :   “Erano convinti dell’esistenza di una setta di pedofili, collegata a quella dei ‘Diavoli’ della Bassa modenese, da cui andavano protetti i minori reggiani, anche mediante la commissione di falsi, depistaggi e frodi processuali“. Capito sardina ammuffita nella testa chi erano gli assistenti sociali appoggiate dalla politica ? Difficile da credere ma vero purtroppo, il profilo psichiatrico di queste persone mi lascia interdetto e basito, ma non è tutto… perché la stessa Anghinolfi, secondo il gip, è una persona di “totale assenza di autocontrollo e di equilibrio”, disturbi… in uso e cura nella psichiatria, tanto d’aver illegittimamente ordinato a un agente della polizia municipale di arrestare un uomo che, in maniera assolutamente alterata secondo lei, stava solo chiedendo notizie sull’affidamento dei figli, cioè, quindi nei fatti il loro genitore non aveva nessun diritto a ad avere notizie dei propri figli sequestrati… e lo avrebbe intimato all’agente perentoriamente, con toni quasi militari, urlando ripetutamente di procedere all’arresto perché quell’uomo aveva leso il suo ruolo di assistente sociale”. Hai capito testa di “sardina sotto sale” quel che accadeva a Bibbiano ? Ora sei sempre convinto che non bisogni parlare delle malefatte dei tuoi amici politici della sinistra in Emilia Romagna ?  La vera sciagura è che quelli non sono figli tuoi e tu ragioni esattamente come tutti i radical chic del salotto televisivo quando sono distanti anni luce dai problemi reali che non li toccano.  23122019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

……

Bibbiano, caso affidi. Fango sui giudici: “Fanno parte della setta”

Il gip Ramponi lascia liberi in anticipo di pochi giorni Anghinolfi e Monopoli, ma l’ordinanza rivela nuovi orrori e calunnie: “Pensavano a una setta di pedofili”

di ALESSANDRA CODELUPPI

bibbiano 100

Federica Anghinolfi, ex responsabile dei Servizi sociali della Val d’Enza

Reggio Emilia, 23 dicembre 2019 – “Erano convinti dell’esistenza di una setta di pedofili, collegata a quella dei ‘Diavoli’ della Bassa modenese, da cui andavano protetti i minori reggiani, anche mediante la commissione di falsidepistaggi e frodi processuali“. Questa circostanza viene descritta nell’ordinanza, datata 20 dicembre, emessa dal giudice per le indagini preliminari Luca Ramponi e relativa a Federica Anghinolfi, ex responsabile dei servizi sociali della Val d’Enza, e a Francesco Monopoli, assistente sociale.

Il nuovo documento giudiziario prescrive per i due indagati-chiave dell’inchiesta denominata ‘Angeli e demoni’ il divieto di esercitare la loro professione per un anno, sia in Val d’Enza sia altrove.
Messi agli arresti domiciliari dal 27 giugno, Anghinolfi e Monopoli sono tornati liberi da sabato, con qualche giorno di anticipo rispetto alla naturale scadenza della misura custodiale, fissata sei mesi dopo quella data, cioè il 27 dicembre prossimo.

I due restano indagati a vario titolo in attesa di ricevere l’avviso 415 bis (fine indagini) da parte del pm Valentina Salvi: tornati a piede libero, sono ora sottoposti alla nuova misura interdittiva sulla professione disposta dal gip, nella cui ordinanza è scritto che gli approfondimenti investigativi seguiti al 27 giugno “confermano e rafforzano i gravi indizi di colpevolezza” e che “esiste un programma unitario criminale, volto a sostenere abusi sessuali (subiti dai bambini, ndr) inesistenti”.

E si accenna anche a “numerose conferme probatorie sulle ipotesi di abuso d’ufficio e falsificazione delle relazioni”.

Ramponi aggiunge altre due circostanze che, se provate in giudizio, sarebbero pesanti: i due indagati “con la convinzione della setta dei pedofili condizionavano anche l’operato dei periti e dei consulenti tecnici d’ufficio dei tribunali, a cui veniva riferito di non parlare con nessuno perché la setta era composta da magistrati e forze dell’ordine“.

A proposito di Anghinolfi, il gip parla di “totale assenza di autocontrollo e di equilibrio, al punto di aver illegittimamente ordinato a un agente della polizia municipale di arrestare un uomo che, in maniera assolutamente alterata, stava solo chiedendo notizie sull’affidamento dei figli”.

L’ex responsabile lo avrebbe intimato all’agente perentoriamente, “con toni quasi militari, urlando ripetutamente di procedere all’arresto perché quell’uomo aveva leso il suo ruolo di assistente sociale”. Per Anghinolfi si parla anche di “ripetute violazioni, durante i domiciliari, del divieto di comunicare con terzi”.

Dall’ordinanza emerge anche un altro aspetto rilevante, segnalato dal pm Valentina Salvi, titolare dell’inchiesta, e accolto dal gip Ramponi: i due magistrati ravvisano per Anghinolfi e Monopoli rischi per la sicurezza personale.
“Concordemente con il pm”, scrive Ramponi, “bisogna ritenere che ora, proprio a causa della distruzione dell’immagine pubblica degli indagati, essi devono temere per la propria incolumità”.

Secondo Ramponi, in sintesi, questa circostanza, accompagnata dall’”allontanamento della vita pubblica” e dalla “cesura causata dalla misura detentiva”, ha fatto nel frattempo scemare il rischio che le due persone indagate “compromettano la genuinità delle fonti di prova e delle testimonianze”.

 

QUINDI ?

Vincenzo Onorato (D) durante l'Acura Key West Race Week con Mascalzone Latino-Capitalia Team Farr 40, in una immagine del 18 gennaio 2006. ANSA/ARCHIVIO

QUINDI ?

Già, quindi che vuol dire ? Forse che anche Beppe Grillo e Casaleggio fanno affari con la Moby ? Potrebbe anche essere, ma cosa compravano o quali servizi offrivano loro per ricevere in cambio il lauto compenso di quasi un milione di euro ? Non sono tanto sorpreso dell’allargamento a macchia d’olio dell’inchiesta sulla Moby, perché già dai primi giorni della scoperta dei fondi elargiti senza validi motivi alla fondazione Open ho rimarcato i miei dubbi e legalità in merito alla semplice donazione ricevuta, ed ho avuto il convinto sospetto che ci fosse ben altro dietro il movimento di denaro ingiustificato, ora leggere dei due nomi guida del partito di governo implicati nell’oscura vicenda… francamente mi preoccupa tantissimo. Davvero preoccupante… Siamo di fronte ad un nuovo riciclaggio di denaro alla politica in cambio di favori ? È forse per questo ed altri oscuri motivi che M5S e PD ora vanno d’accordo tanto da amarsi alla follia ? Non lo so se sono sulla giusta strada, ma ho ascoltato in TV, giorni fa, Beppe Grillo che testualmente dichiarava che le cose sono diverse da dieci anni fa e che ora bisogna dialogare col PD….ma guarda un po’…e oggi si scopre questo … lo so che a pensare male faccio peccato però…cavolo…ci azzecco sempre… Attendiamo sviluppi e indagini ufficiali perché la notizia data dall’Ansa è una bomba di fine anno in anticipo…23122019…by… manliominicucci.myblog.it

 

……….

Caso Moby, 840mila euro a Grillo e Casaleggio

Scoppia la polemica con Italia Viva che attacca. Gasparri: ‘Vogliamo la verità’

 

Vincenzo Onorato (D) durante l'Acura Key West Race Week con Mascalzone Latino-Capitalia Team Farr 40, in una immagine del 18 gennaio 2006. ANSA/ARCHIVIO

Redazione ANSAROMA

23 dicembre 2019

“Un’azienda dà 60mila euro a Open: perquisizioni, accuse, aperture dei Tg. La stessa azienda ne dà poi 600mila a Casaleggio e 240mila al blog di Grillo. Tutti zitti: media proni, giudici silenti”. Lo scrive su Twitter Luciano Nobili, deputato di Italia Viva, a proposito delle notizie di stampa sui finanziamenti della società Moby a Casaleggio e al blog di Beppe Grillo. In un articolo pubblicato dal Corriere della Sera si scrive di contratti con Grillo e Casaleggio da parte della società Moby di Onorato che – si legge sul quotidiano – avrebbe cercato sponde non solo appoggiando Renzi e finanziando la fondazione Open ma anche versando denaro per sostenere il blog dell’ex comico e la Casaleggio Associati. “Noi siamo garantisti: speriamo non perquisiscano Beppe e Casaleggio il giorno di Natale” aggiunge Nobili. Un’azienda dà 60mila euro a Open: perquisizioni, accuse, aperture dei Tg. La stessa azienda ne dà poi 600mila a #Casaleggio e 240mila al blog di #Grillo. Tutti zitti: media proni, giudici silenti.
Siamo garantisti: speriamo non perquisiscano Beppe e Casaleggio il giorno di NataleDello stesso tenore l’intervento di Maurizio Gasparri di Forza Italia. “Vogliamo la verità, tutta la verità. I grillini hanno fatto della loro diversità l’unico codice identificativo. Poi abbiamo visto i casi Trenta, Di Battista, Di Maio, Taverna, con piccole e grandi vicende che hanno dimostrato quali fossero i difetti di questa galassia. Ora sui soldi di Onorato vogliamo tutta la verità. Non li molleremo per un secondo. Non si illudano di farla franca. Grillo deve spiegare anche molte cose della sua vita personale e familiare. Ma intanto spieghino tutto quello che è avvenuto con i soldi della Moby di Onorato”. Così il senatore di Fi Maurizio Gasparri che aggiunge: “Quali sono stati i rapporti tra Onorato e il mondo grillino? Onorato ha disonorato Grillo? Hanno preso soldi? Per quali prestazioni? Per quali spazi pubblicitari? Quali posizioni hanno preso i parlamentari grillini in merito alle normative riguardanti le società di navigazione? Vogliamo sapere se Onorato con i soldi ha condizionato o meno quella galassia. È tutto trasparente? Uno vale uno, e Onorato quanto vale?” aggiunge il senatore che promette: “la questione non può finire qui”

 

26 GENNAIO ..

NIGERIANA

 26 GENNAIO ..

IL 26 GENNAIO ….MI RACCOMANDO, VOTATE PER LA …. CONTINUITÀ DI PD E SOCI …. E NON DIMENTICATE DI CHIEDERE … PIÙ VACCINI X TUTTI… ‘”ANTIRABBIA PREFERIBILMENTE.”…. OVVIAMENTE…
NON SI SA MAI… MEGLIO PREVENIRE..
ORA IL 26 GENNAIO SAPETE.. CHI VOTARE..

PER UN’ITALIA LIBERA DALLE INFEZIONI…!!! VOTA E FAI VOTARE !!!  DI NO ALLA RABBIA…!!!!

22122019…BY…MANLIOMINICUCCI.MYBLOG.IT.

Reggio Emilia, ubriaca morde l’agente di polizia e lo manda in ospedale

Il 113 era intervenuto per una presunta intossicazione da candeggina

NIGERIANA

Intervento della polizia

Reggio Emilia, 22 dicembre 2019 – Una donna, in preda ai fumi dell’alcol, non ha esitato a mordere un poliziotto al polpaccio sinistro e alla coscia destra, tanto da staccargli un lembo di pelle. E’ accaduto verso le 21 di ieri in via Boiardi a Reggio, dove gli agenti della Questura sono intervenuti insieme a personale sanitario per soccorrere una ragazza nigeriana di 24 anni, in preda a un forte stato di agitazione, che poco prima doveva aver ingerito della candeggina e che non voleva farsi accompagnare in ospedale.

Pare invece che lo stato di agitazione fosse provocato da abuso di alcol, oltre che da una sospetta gravidanza. All’arrivo dei poliziotti la situazione è degenerata, con la donna a contorcersi a terra, fino a mordere l’agente, finito in ospedale insieme alla donna, per farsi medicare la ferita.

 

RISORSE IN AZIONE …

RISORSE IN AZIONE

RISORSE IN AZIONE …

Probabilmente,…anzi sicuramente, sono io e 60 milioni di italiani che non abbiamo capito cosa volesse dire la Boldrini quando affermò che noi occidentali, ed in particolare quelli italiani, avrebbero apprezzato la cultura degli immigrati, una cultura da cui attingere tanto che poi alla fine sarebbe diventata nostra. Io per fortuna non ci ho mai avuto a che fare con detta cultura perché molto riluttante, però quanto mi piacerebbe vederla applicata in tutta la sua fattiva espressione…a casa tua… “carissima Laura”, così, magari, una volta “toccata con mano” poi ci consiglieresti sul come utilizzarla al…meglio…ma te lo anticipo e dico chiaramente e non offenderti …ti prego : a casa mia questo tipo di cultura non è gradita… conservala per te e i tuoi amici di partito. 22122019 …

manliominicucci.myblog.it

…….

 Rissa alla Stazione, sgozzato ragazzo di 23 anni: gravissimo all’ospedale

ITALIA > CRONACA NERA

Domenica 22 Dicembre 2019 di Manlio Biancone

 RISORSE IN AZIONE

Coltellate a Piazza della Stazione ad Avezzano, a pochi passi dalla movida di via Garibaldi. Poco dopo le 18 di ieri un passante ha chiamato la centrale della polizia perché aveva assistito ad una rissa, ad un parapiglia tra magrebini con urla, botte e anche sangue. «Correte, sono almeno in tre e uno è rimasto a terra». L’equipaggio della Volante arriva di gran carriera sul posto, dopo un po’ arriva anche una pattuglia del Nucleo Radiomobile dei carabinieri. Sul luogo della rissa c’è rimasto solamente il ferito: è coperto di sangue a causa di alcune coltellate che lo hanno colpito alla gola e alle braccia . È cosciente e fornisce il proprio nominativo agli agenti: è un magrebino di 23 anni.

 ROMA

Lite tra nigeriani per l’elemosina davanti al supermercato: con…

Lite tra nigeriani per l’elemosina davanti al supermercato: con un morso stacca la falange al dito del rivale
Uomo accoltellato a Cassino per un debito di droga, tre arresti per tentato omicidio

Le forze dell’ordine hanno interrogato alcuni testimoni per individuare il presunto accoltellatore: in base ad alcune descrizioni l’indiziato dovrebbe essere un maghrebino, vestito di scuro che è stato visto allontanarsi di gran carriera. Un marocchino, forse in stato dei ebbrezza, che conosceva bene la vittima. In mezzo ai giardini, tra le siepi e lungo le strade i militari hanno cercato l’arma utilizzata nella lite, presumibilmente un lungo coltello ma, stando alle ultime informazioni, l’arma non sarebbe stata ritrovata. Pare che la lite sia iniziata proprio davanti alla stazione ferroviaria per futili motivi quando improvvisamente la vittima è stato raggiunto da un coltellata al collo. Tanto sangue ma per fortuna il taglio non ha lesionato i grossi vasi del collo giugulare vena e arteria che corrono lungo la parete laterale. L’uomo è stato portato dall’ambulanza del 118 all’ospedale di Avezzano in codice rosso e poi in sala operatoria dove è stato sottoposto ad un delicato intervento e poi trasferito nel reparto di terapia intensiva. La prognosi è riservata.

 

I TEMPI ANDATI…

epa08043526 A police officer inspects vehicles at a border checkpoint on the Autobahn A93 in Kiefersfelden, Germany, 04 December 2019. The regular border controls, reinstated in 2015, aim to fight illegal migration.  EPA/PHILIPP GUELLAND

I TEMPI ANDATI…

Probabilmente i sistemi della buona “giustizia fatta in casa” di una volta non si contraddistinguevano né venivano apprezzati per l’elevato senso di civiltà, ma nella pratica erano maledettamente efficienti e costituivano un deterrente efficace per i tanti pedofili che vivevano nell’oscurità e nella speranza di violentare un bambino appena possibile e farla franca. Nei fatti i casi di abusi ai minori che si registravano nel secolo scorso erano sempre limitati e nell’ordine di poche decine nel corso di un anno. C’è anche da aggiungere, cosa di non poco conto, che tante vittime non denunciavano i loro aguzzini per timore di quei pregiudizi che erano parte integrante della società di ieri. Però, il pedofilo, se scoperto dai genitori o da gente comune, allora non se la passava per niente bene e in tanti casi solo l’intervento delle forze di polizia evitava il peggio come il probabile linciaggio. Oggi i sistemi di ieri non vanno più bene…vengono definiti dalla “società civile” inadeguati ed inaccettabile oltre che improponibili…. però in fondo, a pensarci bene, e questo bisogna dirlo, il primo sistema, “quello antico” rozzo e incivile, giusto per esser chiari, funzionava a meraviglia mentre quello più civile e previsto dall’attuale codice penale sembra che lasci molto a desiderare in fatto di deterrenza e sicurezza dei minori. Ritengo la pedofilia una vera e propria iattura della società da eliminare in modo definitivo il prima possibile, perché abusare di poveri bambini è un crimine verso di loro che dura tutta la vita segnandone i tempi della percorrenza. Visto che la castrazione chimica in pratica non funziona perché è una procedura lunga e complessa e di difficile applicazione, credo che l’intervento chirurgico con l’asportazione del pene sia la soluzione adeguata e ottimale e ciò impedirebbe di fatto il ripetersi di stupri a danno dei bambini, tenendo conto che con la ..”pena di perdere il pene”…. tanti malati di mente andrebbero a farsi curare e ci penserebbero diecimila volte prima di stuprare un bimbo. Sarò rude, sarò incivile, sarò populista…non lo so se lo sono, ma l’idea di vedere una mia nipotina vittima di un porco schifoso mi terrorizza… almeno è così per me, e mi piacerebbe vederla girare libera e in sicurezza. 22122019

…by… manliominicucci.myblog.it

Scomparso da 2 anni, trovato nell’armadio di un sospetto pedofilo

Germania, 15enne scoperto durante operazione contro la pedopornografia

Polizia in Germania ©

 epa08043526 A police officer inspects vehicles at a border checkpoint on the Autobahn A93 in Kiefersfelden, Germany, 04 December 2019. The regular border controls, reinstated in 2015, aim to fight illegal migration.  EPA/PHILIPP GUELLAND

22 dicembre 2019

Un ragazzo scomparso da due anni e mezzo in Germania è stato trovato vivo nell’armadio di un uomo sospettato di pedopornografia durante una perquisizione. Lo ha riferito la polizia tedesca, secondo la Cnn.

Il giovane, oggi quindicenne, è stato trovato venerdì, ma la notizia è stata diffusa oggi. La polizia di Recklinghausen, nella Renania settentrionale-Vestfalia, stava perquisendo la casa di un uomo di 44 anni sospettato di traffico di materiale pedopornografico.

“Gli agenti hanno scoperto un ragazzo chiuso dentro l’armadio – ha riferito la polizia -. Una rapida indagine ci ha permesso di accertare che si tratta di un ragazzo di 15 anni scomparso da tempo”. Un portavoce ha poi precisato che il ragazzo mancava da casa da due anni e mezzo. Nella casa si trovavano due uomini, che sono stati arrestati. Uno dei due è stato poi rilasciato. Nella casa è stato trovato del materiale informatico, al momento sotto esame. Il ragazzo è sotto la protezione della polizia. Secondo gli agenti, non vi sarebbero prove che il ragazzo fosse trattenuto contro la sua volontà.

 

ERA ORA…!

Cuba

ERA ORA…!

Ma guarda un po’… notizie strane arrivano da Cuba, ma non era…un paese democratico e liberale o ci hanno raccontato balle per 50 anni sul comunismo tutto libertà e democrazia ? Evidentemente i comunisti castristi di “hasta siempre”… credono sempre ai “ciucci che volano” visto che per 40 anni hanno vissuto sotto un’orrenda e violenta dittatura, “comunista e razzista”,…senza un primo ministro e non si lamentavano…. già, non si lagnavano perché a pensarci bene il ” compagno comunista col Rolex” in quel tempo… picchiava duro con chi protestava e in qualche caso toglieva la vita ai ribelli con la ovvia compiacenza e il silenzio dei comunisti europei… E il ridicolo è, quanto paradossale, che il dittatore capitalista viene ancora oggi osannato come un eroe, un’icona del comunismo ed un esempio da imitare…roba da pazzi…. Non dimenticherò mai la felicità della gente cubana emigrata a Miami alla notizia della morte del cazzaro dittatore Fidel… Io non auguro la morte a nessuno ma Fidel Castro era un dittatore della peggior specie e la sua morte è stata la fine di un incubo e accolta da tutti con grande sollievo. Speriamo solo che ora Cuba torni ad essere un paese libero e democratico e non più succube di Russia o Usa. La vita ricomincia.., tanti auguri Cuba….22122019

…by…manliominicucci.myblog.it

………….

22 DICEMBRE 2019 01:00

Cuba, nominato il primo ministro: non esisteva più dal 1976

Cuba

Per la prima volta dal 1976 l’Assemblea nazionale di Cuba ha designato un primo ministro, scegliendo per la carica l’attuale ministro del Turismo, Manuel Marrero primo ministro. La posizione di premier, occupata dal 1959 al 1976 da Fidel Castro, successivamente era stata abolita. ora, con la salita al potere di Miguel Diaz-Canel (che è presidente da uin anno e otto mesi) è stata ripristinata.

 

E POI ..SI LAMENTANO..!

svezia

E POI ..SI LAMENTANO..!

Certo, è ovvio se poi i cittadini svedesi, stanchi dei soprusi che subiscono ogni giorno, vanno a votare numerosi e compatti l’opposizione populista e sovranista nessuno abbia a lamentarsi o a sorprendersi. Il sistema civilissimo degli svedesi dell’accoglienza e dell’integrazione a quanto pare si è rivelato fallimentare e senza nessun senso e mi chiedo perché si ostinano a continuare a farsi male giocando a fare i civilissimi sulla pelle delle donne. Sono veramente cocciuti e autolesionisti sino al punto da non capire che non punire adeguatamente uno stupro da parte di due immigrati…sia un invito ed uno sprono all’emulazione… ma è pazzesco…altro che giudici, quelli sono solo ideologie politiche messe in pratica… Non li capisco, ma credo che se si continuerà col principio del perdono a tutti i costi e in tutti i casi presto o tardi al governo ci andranno… i nipotini di Hitler. Il sistema svedese purtroppo fa acqua da tutte le parti perché non si vuol capire che chi arriva lì non è…”svedese”, ma parliamo di persone abituate ad altri stili di vita e con concetti culturali e religiosi distanti anni luce dalla cultura svedese. Ma perché la classe dirigenziale politica non si fa analizzare da dei buoni psichiatri al fine di far comprendere loro che chi non è in grado di assicurare un briciolo di sicurezza ai suoi cittadini inermi non deve essere in grado di occupare posti di responsabilità governativa. Come si fa ad essere caritatevoli davanti a tanta violenza gratuita ? Non sono ovviamente per pene dure da ergastolo ma ritengo che certi elementi debbano essere rieducati in centri di detenzione adeguati, per fargli intraprendere un percorso di assoluta civiltà e rispetto per il genere femminile e non approfittare di loro solo perché più deboli…No.. non ci sto … dinanzi a stupri e violenze ingiustificate ma motivate solo dalla prepotenza… non ci sto…e aggiungo che, una volta scontata la pena… biglietto di sola andata per casa sua. Troppo comodo rovinare la vita ad una donna e poi cavarsela solo grazie all’alto livello di civiltà del paese in cui si è ospiti o richiedenti asilo…22122019

…by… manliominicucci.myblog.it

…………..

08:32 21.12.2019

Due immigrati eritrei hanno picchiato e stuprato una ragazza e, nonostante la condanna di cinque anni e la multa salata, potranno restare in Svezia.

svezia

Il tribunale di Stoccolma (Svezia) ha avuto “pietà” e si è rifiutato di espellere due rifugiati dall’Eritrea che hanno violentato e picchiato una residente locale. Lo riporta il quotidiano Aftonbladet.

Il crimine è avvenuto a settembre a Stoccolma. Una donna ha incontrato degli uomini di notte e gli ha portati a casa. Poche ore dopo, ha chiamato la polizia, sostenendo che l’hanno picchiata e maltrattata. Il tribunale, dopo aver ascoltato la vittima e aver studiato il fascicolo, ha stabilito che i migranti hanno picchiato la donna per diverse ore, anche con un coltello, e l’hanno violentata. Di conseguenza, gli uomini sono stati condannati a cinque anni di prigione e a una multa di 140 mila corone svedesi (circa 1 milione di euro).

Durante la sessione del tribunale, il pubblico ministero ha richiesto la deportazione dei criminali, ma il giudice ha rifiutato di prendere una decisione appropriata, dal momento che gli uomini in patria avrebbero potuto subire una violazione dei loro diritti. Il fatto è che hanno lasciato l’Eritrea illegalmente per sfuggire al servizio militare. La corte ha ritenuto che dopo il ritorno in Africa avrebbero potuto essere puniti, perseguiti o arruolati nell’esercito, il che equivale al lavoro forzato.

 

TESTICOLI CAMMINATI…

Turchia

TESTICOLI CAMMINATI…

Chissà se ora i cittadini europei saranno felice della nuova situazione che si disegna nel nord mediterraneo, sicuramente non lo saranno i sovranisti e populisti, ma immagino che neanche gli antifascisti, buonisti e radical chic, politici di sinistra e i pro-accoglitori di migranti saranno lieti di leggere delle pessime novelle che ci giungono dalla Libia, notizie che in termini molto sintetici ci raccontano che l’unione europea, con in capo l’Italia, è stata fatta fuori dagli affari libici perché nei fatti sostituita dalla Turchia di Erdogan, che oltre che essersi assicurata la rotta del gas via mare ora ci porta anche le truppe a difesa di Tripoli e del suo governo. Stante le cose in questi termini ora noi europei tutti siamo fuori dalle questioni libiche e ciò dipende solo ed esclusivamente dalla incapacità, perché attiva e continuamente presente, di svolgere un’adeguata politica estera comunitaria in ambito internazionale e l’intromissione turca, indisturbata, lo dimostra. L’analisi che va fatta parte proprio dall’invasione di migranti che ci arrivano da tutti i lati del Mediterraneo provenienti dall‘Asia e dell’Africa, un’immigrazione gestita con “la saggezza dello scemo del villaggio” e che ha permesso ad Erdogan di porsi come unico interlocutore internazionale, prima in Siria a combattere l’Isis ed ora in Libia, nei fatti l’impero ottomano sta risorgendo e… Vienna è avvisata. E’ certo, sono anni che vado predicando che l’immigrazione segnerà la fine dell’Europa ma chi come me lo urla viene tacciato di razzismo e perché no, anche di fascismo, quando chi urla in realtà lo fa solo perché ha capito che il problema migranti andava affrontato e risolto anni prima in quanto deve essere considerato un pericolo alla sovranità di ogni singolo paese…. Andiamo al dunque, Erdogan prende 5/6 miliardi di euro dai noi e perché li prende ? Semplice perché i “testicoli camminanti buonisti” europei, gentilmente e pagando, chiedono ad Erdogan di tenerli bloccati al confine mentre curiosamente, sull’altra sponda del mediterraneo si fanno le battaglie contro i sovranisti e populisti a favore delle ONG per favorire lo sbarco dei migranti che scappano dalla “guerra in Ghana e Senegal”, e mentre i nostri buonisti si riempiono la bocca di chiacchiere in salsa politicizzata per dimostrarci quanto siamo “testicoli camminanti” Erdogan, da buon stratega, ha colto al volo la possibilità di impadronirsi della Libia e si è scagliato sul paese nord africano con tutto il suo peso militare ed economico, ovviamente con i soldi nostri da spendere, e cosa ha combinato di bello ? Il 10 dicembre scorso ha sottoscritto un accordo col governo di Tripoli, un accordo che consente al Presidente Recep Tayyip Erdogan una posizione prioritaria e decisionale sui gasdotti che attraverseranno quei tratti di mare. Quali sono state le ripercussioni a livello diplomatico e mediatico internazionale ? A livello mediatico…zero assoluto…meglio non far sapere ai cittadini europei quanto sono scemi i componenti della commissione europea in politica estera, a livello diplomatico si registra solo una posizione irrilevante ma che arriva dalla Grecia, infatti l’ambasciatore di Tripoli ad Atene è stato espulso, in quella definita dal Ministro degli Esteri ellenico “ l’accordo un’aperta violazione del diritto di navigazione e dei diritti sovrani di Grecia e di altri Paesi”…immaginate quanta paura avrà avuto Erdogan… nell’aver visto l’ambasciatore libico espulso, non l’ha neanche commentata la decisone… anzi, l’ha ignorata. E l’Italia che ha fatto ? L’Italia si è mossa tramite il titolare della Farnesina “ On. Luigi Di Maio”, meglio noto come “Mister bibitar” o “l’uomo dai due volti”…fate voi.., il quale ha affermato che per Roma “quegli accordi non sono legittimi: due Stati come la Turchia e il Governo libico che decidono quali siano i limiti delle acque territoriali è un fatto inaccettabile però, li accetta senza discutere…” e poi silenzi ”…Tanto lo conosciamo oramai il soggetto, lui le spara a raffica le cazzate…punto. Io non ho visto né sentito di azioni e sanzioni terrificanti, forse neanche voi, che possano intimorire Erdogan, anzi credo che se non chiederanno scusa al “Califfo” quello s’incazza e ci manda qualche centinaio di migliaia di profughi e lui ai confini la… “merce ce l’ha”, pertanto zittiamoci e continuiamo a pagarlo per amore dei “testicoli camminanti”. Quando in capo ad un esercito si mette una testa di rapa il finale è già scontato e l’Europa di oggi, spiace dirlo ma è come un esercito di “testicoli camminati” con dei peni in testa al comando. Ah…in ultimo…dimenticavo…in Ghana e Senegal, non ci sono guerre, così giusto per la precisone, ma noi accogliamo i ghanesi e senegalesi che scappano da chissà quale guerra…ah…forse vengono da noi per amore dei “testicoli camminanti”..! …21122019

…by…manliominicucci.myblog.it

…….

Libia: Ankara ratifica accordo militare

Memorandum siglato il 27 novembre, già ‘attivato’ da Tripoli

Turchia

21 dicembre 2019

(ANSA) – ROMA, 21 DIC – Il Parlamento turco ha approvato oggi l’accordo bilaterale tra Libia e Turchia, in materia di cooperazione militare e di sicurezza. Lo riferisce Anadolu.
Il memorandum (Mou) è stato siglato il 27 novembre e già “attivato” dal governo di unità di Tripoli.
 

CIAO NADIA… E…GRAZIE..!

ONCOLOGICO

CIAO NADIA… E…GRAZIE..!

Eccolo…! Questo è il nuovo reparto di Oncoematologia dell’ospedale di Taranto…. Grazie Nadia… grazie a nome di tutti i bimbi malati della città di Taranto ai quali è stata accesa la fiammella della speranza in fondo al tunnel del cancro, una flebile luce che oggi diventa come un “sole splendente” che irradia amore e speranza infinita. Grazie Nadia per la tua opera ricca di sensibilità e di quell’umanità che tanti hanno dimenticato e perso ma che in te regnava sovrana e al di sopra di ogni interesse personale. Grazie Nadia…e se ci ascolti dal paradiso, sappi che per noi non sei morta…sei e sarai sempre viva nei nostri cuori … Grazie per quello che hai dato a Taranto. 20122019

…by… manliominicucci.myblog.it

……

Ecco il reparto dell’ospedale di Taranto dedicato a Nadia Toffa

ONCOLOGICO

Ecco le immagini del nuovo reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto intitolato a Nadia Toffa. La cerimonia si è svolta venerdì 20 dicembre 2019. Il reparto è stato decorato dall’artista italiano Silvio Irilli, responsabile del progetto “Ospedali Dipinti”. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore generale dell’Asl Stefano Rossi e la famiglia di Nadia Toffa.

NEWS 20 DICEMBRE 2019  12:00di Gennaro Marco Duello

Il nuovo reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto è stato intitolato a Nadia Toffa. La cerimonia si è svolta venerdì 20 dicembre 2019 e queste sono le immagini del nuovo reporto, decorato dall’artista italiano Silvio Irilli, responsabile del progetto “Ospedali Dipinti”. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore generale dell’Asl Stefano Rossi e la famiglia di Nadia Toffa. Una nuova iniziativa per lei a Taranto, dopo la cittadinanza onoraria conferitagli nel gennaio scorso.

Il progetto Ospedali Dipinti

Il reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto è stato decorato da Silvio Irilli. L’artista ha già decorato uno dei bunker del reparto di radioterapia Oncologica dell’Ospedale Policlinico Gemelli di Roma. Proprio grazie ai fondi grazie ai fondi che l’associazione SIMBA ha raccolto tramite donazioni di privati e aziende, l’artista è riuscito a trasformare le pareti del nuovo reparto dell’ospedale “SS. Annunziata di Taranto”. Un intervento che da sempre riscuote grande successo tra medici, pazienti e opinione pubblica. Gli Ospedali in questo modo sono più accoglienti. Tra i vari apprezzamenti ricevuti, l’opera di Silvio Irilli si pregia di un particolare riconoscimento, un messaggio da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Le parole della madre di Nadia Toffa

La madre di Nadia Toffa, la signora Margherita Rebuffoni, ha ringraziato tutti quelli che hanno dato vita a questa petizione e con queste parole ha accolto la notizia dell’intitolazione del nuovo reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto:

Mi avete emozionato moltissimo con la vostra vicinanza a Nadia anche dopo la sua scomparsa, siete stati un esercito di paladini nel sostenere l’intitolazione del reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Mi date molta forza, quella di continuare le battaglie lasciate aperte da lei. Per il giorno dell’intitolazione io ci sarò.

Una battaglia di Nadia Toffa

Una delle iniziative portate avanti con grande orgoglio da Nadia Toffa è stata proprio quella per l’ospedale tarantino, per il quale si è sempre battuta strenuamente. Il suo sogno è sempre stato quello di poter concedere a tutti i bambini un reparto dove potersi curare. Le opere dell’artista per tutto il reparto sono state realizzate grazie all’ associazione Simba, che da oltre 10 anni svolge un’opera di volontariato nel reparto, e che ha raccolto le donazioni da aziende e privati per la realizzazione degli ambienti con il tema del mare….

Grazie ..o’…”salvatore”..

Bernardo Mattarella

Grazie ..o’…”salvatore”..

Quando si dice ….”la fortuna del caso”… già, oltre i 900 milioni di euro stanziati per il salvataggio della banca barese la fortuna pare non si sia esaurita….anzi al contrario, perché il responsabile dell’operazione salvataggio banca popolare di Bari, oltre al governo Conte 2 è il dottor Bernardo Mattarella, magnifico nipote del nostro amato presidente della Repubblica Sergio. Sia ben chiaro, e a scanso di equivoci, che è solo un caso che Bernardo Mattarella sia l’amministratore delegato di Invitalia, ed averlo, in questo ennesimo salvataggio, a danno della collettività Italiana, è un’opportunità unica e meravigliosa… quindi osanniamo il nipotino del presidente Mattarella come…un vero….”salvatore”… Attenzione il salvatore da me indicato non è riferito al nome proprio di Salvatore altrimenti ci si confonde e magari lo chiamano “Totò”…e invece no. lui dovrebbe esserlo nei fatti… Però, a pensarci bene è proprio vero che i parenti dei personaggi famosi, con attenzione particolare a quelli dei politici, sono più intelligenti e preparati dei nostri figli e di noi comuni mortali. Infatti….caso davvero curioso nei posti che contano ci mettono solo i parenti più intelligenti dei…. politici e mai i figli degli scemi. 21122019

 …by… manliominicucci.myblog.it

…………….

Popolare di Bari. Chi è Bernardo Mattarella, ad di Mediocredito Centrale che guiderà il salvataggio

Bernardo Mattarella

MANOLA PIRAS 16 DICEMBRE 2019

Il nipote del presidente della Repubblica è amministratore delegato di Mediocredito Centrale, la banca chiamata in causa per salvare l’istituto di credito commissariato dalla Banca d’Italia venerdì scorso.

Sarà Bernardo Mattarella, nipote del presidente della Repubblica, uno dei protagonisti del salvataggio della Banca Popolare di Bari, commissariata venerdì scorso dalla Banca d’Italia. Mattarella è amministratore delegato di Mediocredito Centrale (Mcc), controllata da Invitalia, la holding del Tesoro guidata da Domenico Arcurirecentemente riconfermato dal governo.

L’OPERAZIONE MCC PER POPOLARE BARI

Il decreto legge approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri prevede un finanziamento ad Invitalia, di proprietà del ministero dell’Economia e delle Finanze, fino a 900 milioni per il 2020. In questo modo la holding può rafforzare il patrimonio di Mediocredito Centrale, controllata da Invitalia, perché “promuova, secondo logiche di mercato, lo sviluppo di attività finanziarie e di investimento, anche a sostegno delle imprese nel Mezzogiorno, da realizzarsi anche attraverso il ricorso all’acquisizione di partecipazioni al capitale di società bancarie e finanziarie, e nella prospettiva di ulteriori possibili operazioni di razionalizzazione di tali partecipazioni”.

Di fatto Mcc, che scinderebbe le acquisizioni precedenti dando vita a una Banca di Investimento, diventerà così primo azionista della Popolare di Bari ma al salvataggio parteciperanno anche il Fondo Interbancario di Tutela dei depositi (FITD) ed eventualmente altri investitori.

DALLA FAMIGLIA AL LAVORO, CHI È BERNARDO MATTARELLA

Romano, 53enne, Bernardo Mattarella è nipote del capo dello Stato ed è quasi omonimo di un figlio del presidente, Bernardo Giorgio. Come si evince, entrambi portano un nome di famiglia: Bernardo, padre di 4 figli tra cui Sergio e Piersanti, presidente della Regione Siciliana ucciso da Cosa Nostra nel 1980, è stato ministro in varie legislature (dal 1953 al 1963) e anche deputato. Laureato in Economia e commercio alla “Sapienza” di Roma nel 1988, l’ad di Mediocredito Centrale ha mosso i primi passi nella professione (1990-1997) in Arthur Andersen, ex multinazionale di revisione di bilancio e consulenza chiusa nel 2002, dove è stato responsabile Italia per progetti di Risk management e Processi di business di area finanza. Inoltre, per l’ufficio romano, è stato tra l’altro responsabile di progetti di Corporate finance per aziende bancarie.

Tra le esperienze fuori dal circuito Invitalia si segnalano, tra il 2000 e il 2007, diversi incarichi nel settore bancario e finanziario: Nuova Merchant, NEM Sgr, Fondo Nuove Infrastrutture, Banca Nuova.

Mattarella è dottore commercialista (dal 1990) e revisore contabile (dal 1994) ed è anche titolare della cattedra di Economia e management dell’innovazione all’Universitas Mercatorum, l’ateneo telematico delle Camere di Commercio che ha sede a Roma.

LA CARRIERA IN MEDIOCREDITO CENTRALE E IN INVITALIA

La carriera di Mattarella si è svolta perlopiù tra Mcc e Invitalia, a fasi alterne. Dal 1997 al 2000 è stato responsabile dell’ufficio Organizzazione, dell’ufficio Partecipazioni e vice responsabile del Servizio pianificazione e partecipazioni di Mcc mentre dal 2007 al 2011 ha ricoperto la carica di Chief financial officer in Invitalia per poi divenire, fino al 2017, direttore della Business unit Incentivi e Innovazione della holding: in sostanza, ha gestito il portafoglio di offerta degli incentivi, delle agevolazioni e degli strumenti finanziari per promuovere la competitività e sostenere lo sviluppo delle imprese. Infine, da settembre 2017 è diventato amministratore delegato del Mediocredito Centrale.