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PIU’ EUROPA ? NO…PIU’ MORTI !

GRETA IN EUROPA

PIU’ EUROPA ? NO…PIU’ MORTI !

“Se la tua casa brucia, non aspetti qualche altro anno prima di spegnere l’incendio”, dice Greta, mentre è proprio questo quello che la Commissione sta proponendo oggi. Questo è in sintesi il discorso che viene fuori da una un incontro tra “Greta la climatica”, a tutti i costi, e la commissione europea. Lei, la piccolina, ha parlato dinanzi al parlamento e ci ha praticamente azzerato e rimproverato come degli scolaretti, perché in fatto di iniziative volte a non riscaldare ulteriormente l’ambiente siamo a zero, cioè non abbiamo fatto nulla e lei è “incazzata nera” per questo… Già, mio nonno soleva dire sempre che chi ha la pancia piena ha sempre voglia di parlare e tirar calci rispetto a chi deve pensare come guadagnarsi la pagnotta ogni santo giorno.., immenso e saggio uomo quel mio nonno. Vorrei aggiungere che se una casa brucia, al cui interno non c’è più nessuno da anni…non ha più importanza, e prima di “parlare  e tirar calci” sarebbe opportuno capire se le persone che vivono nelle case oggi avranno un…domani e ancora una casa per difendersi dalle immaginarie fiamme che scaturiscono dalla mente di una ragazza manovrata ad arte… . E già, il punto è proprio questo, e allora vediamolo questo punto : abbiamo 100 mila infettati in tutto il mondo, dato sottostimato secondo me, oltre 75 paesi con il virus in casa accertato, l’Europa è nel disastro economico per via dell’assenza di produzione nei vari settori con la reale prospettiva del baratro che porterebbe un intero continente alla fame… nel vero senso della parola, un ‘Europa che allo stato attuale è  tutta contagiata dal coronavirus,  dove si conta una drammatica emergenza in Italia, e non è da escludere che nei prossimi giorni avremo paesi come la Germania, la Francia e la Spagna che dovranno fare i conti con il peggiore degli incubi…questo è il punto. Già, perché noi italiani lo stiamo vivendo in prima persona e lo stiamo affrontando con forza e coraggio nonostante le battutine satiriche disgustose e fuori luogo provenienti da alcuni media europei e internazionali. Rammento ai “cari francesi” che loro il bidè non ce l’hanno e non sono abituati ad….utilizzarli, quindi consiglio loro di fare attenzione al dopo bisogni corporali perché il virus, secondo alcuni scienziati cinesi, si trasmette anche attraverso le urine e le feci, mi raccomando dopo l’evacuazione, lavatevi bene le mani e non prendete i “croissant o le baguette” senza tovagliolini, scrivo così perché vi conosco bene cari amici francesi, come conosco molto bene le vostre abitudini e ironizzare su di noi, in questo momento, non è stato bello…. Immagino ora quanti rischi correranno i tedeschi e gli austriaci che amano bere litri di birra e che hanno l’abitudine di riempire di urina gli ampi  parcheggi riservati alla auto, i bagni delle metro e delle stazioni ferroviarie il cui odore sgradevole inonda l’area circostante…Questo per ricordare agli amici europei che prima di guardare in casa nostra sarebbe opportuno che guardassero nelle loro…argomento chiuso e torniamo alla schizofrenia delle commissione europea, quindi in tutto questa emergenza epidemica loro che fanno ? Ti aspetti che si parli e si  pensi alle contromisure per affrontare il coronavirus, magari ci si organizza una riunione per discuterne in sede comunitaria con tutti i governanti europei ? No…assolutamente…no…non si fa “una sega di niente”, cioè vale a dire che il “virus può attendere” e la questione migranti in Grecia non è prioritaria ed allora, per riempire la giornata perché non si ha un c…o da fare allora s’incontra “Greta la climatica”, un importante incontro di alto livello istituzionale per discutere del clima e darle l’opportunità di  essere “severamente cazziati” da una giovane che a mio parere è priva di raziocino e …fatemelo dire, parla col cervello non collegato alla bocca se evidentemente non si rende conto del momento epidemico. Questa è la giornata tipo di una commissione che non so a cosa serva…mentre la gente europea muore… loro chiacchierano del ..niente… Bella l’unione europea, davvero bella… per conto mio può andare ….in un altro posto, non dico dove, ma in un posto diverso dal nostro, questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso, non se ne può più…. ITALIAEXIT…. 04032020

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Greta Thunberg a Bruxelles: ‘Con questa legge l’Ue ammette la resa’

Decisione zero emissioni nel 2050. Greenpeace e l’attivista bocciano la Commissione

Redazione ANSA

04 marzo 202018:49

GRETA IN EUROPA

Greta Thunberg a Bruxelles © ANSA/EPA

 

“Se la tua casa brucia, non aspetti qualche altro anno prima” di spegnere l’incendio, mentre è proprio “questo quello che la Commissione sta proponendo oggi. Nel momento in cui l’Ue presenta questa legge sul clima, con le emissioni zero entro 2050, indirettamente ammettete la resa: rinunciate agli accordi di Parigi, alle vostre promesse e alla possibilità di fare tutto il possibile per dare un futuro sicuro per i vostri figli”. Così l’attivista svedese Greta Thunberg, intervenendo di fronte alla commissione Ambiente (Envi) del Parlamento Ue. Quando con le proteste sul clima “i vostri figli hanno fatto scattare ‘l’allarme anti-incendio’, voi siete usciti, avete annusato l’aria e vi siete resi conto che era tutto vero: la casa stava bruciando, non era un falso allarme”, ha detto Thunberg. “Poi però siete rientrati, avete finito la vostra cena e siete andati a dormire senza neanche chiamare i vigili del fuoco. Mi dispiace, ma questo non ha alcun senso”, ha aggiunto. Secondo Greta, il testo presentato dalla Commissione Ue sul clima “manda il forte segnale che un’azione reale è in atto, quando in realtà non è così. La dura verità è che non ci sono né le politiche né la consapevolezza necessaria. Siamo nel pieno di una crisi che non viene trattata come tale. Avremmo moltissime soluzioni eccellenti”, ha continuato Thunberg sottolineando che ci sono anche “tante persone pronte a fare il possibile per aiutare. Quello che manca – ha concluso – sono la consapevolezza, la leadership e soprattutto il tempo”.

La Commissione europea ha proposto la “legge sul clima” che prevede emissioni nette azzerate entro il 2050, entro settembre una proposta per aumentare il taglio della CO2 al 2030, ampi poteri alla Commissione per aggiustare la ‘traiettoria’ di riduzione delle emissioni ogni 5 anni (come richiesto dal trattato di Parigi), con il 2021 come orizzonte per proporre modifiche ai regolamenti europei sul clima, dal mercato Ets all’efficienza energetica, dalle rinnovabili alle emissioni in agricoltura e trasporti.

La Commissione europea ha anche avviato una consultazione pubblica per un ‘patto sul clima’ per coinvolgere regioni, comunità locali, società civile, scuole, imprese e cittadini nell’impresa di tagliare le emissioni. La legge sul clima dovrà essere esaminata dal Consiglio e dall’Europarlamento prima di diventare legalmente vincolante. L’Italia e altri undici Paesi hanno scritto alla Commissione per accelerare i tempi sull’aumento del taglio delle emissioni al 2030, mentre il presidente della commissione ambiente dell’Eurocamera, Pascal Canfin, ha già indicato che si batterà per ottenere vincoli a livello nazionale.

“I cambiamenti climatici li abbiamo creati noi quindi sta a noi agire, la legge climatica guiderà ogni nostra azione per i prossimi 30 anni, ci dà gli strumenti per misurare i progressi verso l’obiettivo” di un’Europa a zero emissioni entro il 2050, ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen presentando la prima legge climatica europea. “Il testo della legge climatica è corto e semplice ma ci impegna verso azioni fondamentali: obbliga la Ue a inserire gli obiettivi ambientali in tutte le future legislazioni, è vincolante, offre prevedibilità e certezza a investitori, autorità pubbliche, è quello che ci chiedono”, ha aggiunto. La presidente ha anche assicurato che la Ue è “pronta a proteggere le imprese”, mettendole al riparo dalla concorrenza di chi non ha gli stessi standard ambientali. “Dobbiamo assicurare un terreno di gioco equo per le nostre imprese”, ha detto.

Sull’ambiente “l’Unione europea deve essere capofila: avete l’obbligo morale di farlo, oltre all’opportunità” di essere “il vero leader sul clima” ha aggiunto Greta Thunberg. “La natura non scende a patti”, ha sottolineato l’attivista svedese. “Non potete fare compromessi con la fisica” e “noi non vi consentiremo di rinunciare al vostro futuro”. Al termine del suo intervento Greta è stata salutata da una standing ovation di circa un minuto dalla maggior parte dell’aula.

“L’analisi di Greta sulla nostra proposta è basata sull’approccio del bilancio di carbonio, secondo cui gli obiettivi di riduzione dovrebbero essere più alti. Io ho provato a spiegarle che noi usiamo un altro approccio e siamo più ottimisti di lei sulle tecnologie emergenti. Ma se non ci fosse stata lei e il modo in cui ha mobilitato due generazioni di giovani probabilmente oggi non staremmo neanche discutendo una legge sul clima”. Così il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans. L’impegno a ridurre le emissioni e ad adattarsi ai cambiamenti climatici, ha aggiunto Timmermans, “non serve a salvare il pianeta, che si salva da solo, ma a salvare l’umanità”.

L’attivista svedese era stata accolta in mattinata dalla presidente Ursula von der Leyen, e dal vicepresidente esecutivo Frans Timmermans, al suo arrivo alla Commissione europea, dove partecipa al collegio dei commissari Ue. Durante la riunione è prevista l’adozione di una nuova proposta di legge sul Clima.

La Commissione europea ha avviato i lavori sul futuro meccanismo di adeguamento del prezzo del carbonio alle frontiere e la revisione della direttiva sulla tassazione dell’energia, come strumenti del Green Deal europeo. “La tassazione avrà un ruolo chiave perché può incoraggiare comportamenti responsabili e compensare i costi della transizione”, ha detto il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni. “Dobbiamo salvaguardare le aziende che spostano la produzione in parti del mondo in cui gli standard sul clima sono meno rigorosi, è qui che entra in gioco il meccanismo di adeguamento delle frontiere del carbonio. Tuttavia, prima di presentare qualsiasi proposta, le varie opzioni devono essere attentamente valutate, in particolare per quanto riguarda le norme Wto e altri impegni internazionali”, ha aggiunto.

“Senza obiettivi al 2030 basati sulla scienza, né misure per porre fine ai sussidi ai combustibili fossili, ci stiamo preparando al fallimento. Il momento di agire è ora, non tra 10 anni”. Così il responsabile delle politiche per il clima di Greenpeace Europa Sebastian Mang si unisce al coro di critiche piovute addosso alla ‘legge sul clima’ Ue ancora prima della sua presentazione.

Oltre a Greenpeace, il Climate Action Network, Friends of the Earth Europa e, in una lettera aperta, Greta Thunberg e altri 34 attivisti per il clima hanno mosso rilievi sostanziali alla proposta che fissa per legge un obiettivo Ue di azzeramento delle emissioni nette al 2050, perché non in linea con le raccomandazioni del panel intergovernativo dell’Onu sui cambiamenti climatici.

 

QUANTO M’INFASTIDISCE AVER SEMPRE RAGIONE…!

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QUANTO M’INFASTIDISCE AVER SEMPRE RAGIONE…!

Posto questa intervista al dr. Renzo Puccetti, specialista in Medicina Interna e membro della Commissione Bioetica della Regione Toscana, perché dice esattamente le identiche cose che scrivo dal 15 di gennaio scorso. Una perfetta e reale disamina della situazione epidemica nel nostro paese

e nel mondo intero che è in linea con quella mia esposta e scritta in più occasioni. Che qualcuno la veda in questi termini come me, in fondo non è che mi faccia tanto piacere …però credo fermamente che sia la verità sull’imminente futuro dell’epidemia globale e pertanto dobbiamo attrezzarci adeguatamente al fine di evitare il contagio . Non vivere nel terrore ma sapersi difendere conoscendo il …nemico.. ”. 03032020

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Chiarezza sul Covid-19: intervista al Dr. Renzo Puccetti

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02 Marzo 2020 – 11:20

Sul Coronavirus o Covid-19 aumenta la confusione, sia a livello di giudizi che di informazioni. Il  Dr. Renzo Puccetti, specialista inMedicina Interna, membro della Commissione Bioetica della Regione Toscana ci aiuta a far chiarezza con questa intervista a “Corrispondenza Romana” 

Dr. Puccetti, se condo Lei il Covid-19 è solo una brutta influenza?

No, purtroppo. È vero che in molti casi il nuovo Coronavirus (2019-nCoV) causa una forma clinicamente indistinguibile dalla comune influenza, febbre, tosse, brividi, dolori muscolari, cefalea, e come l’influenza guarisce, o addirittura può decorrere in maniera del tutto asintomatica. Ma c’è una percentuale in cui le cose non vanno così bene e il virus raggiunge gli alveoli polmonari provocando una polmonite tanto estesa da causare l’insufficienza respiratoria del paziente, la necessità di una ventilazione assistita e talora la morte del paziente.

Che cosa è l’indice erre zero (R0), di cui si sente parlare in questi giorni?

È il tasso di diffusione ad altre persone dell’infezione da parte di una persona infetta. Per la normale influenza l’R0 è comunemente intorno a 1,3. È un po’ più alto nelle annate in cui il virus influenzale muta maggiormente.

Qual è l’indice erre zero del Covid-19?

L’OMS ha posizionato a gennaio l’R0 tra 1,4 e 2,5, tuttavia le pubblicazioni più recenti danno il dato in una forbice tra 2,2 e 3,5. Vuole dire che nell’epidemia di Covid-19 10 pazienti infetti tramettono il virus a 22-35 altre persone.

 

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Può farci un confronto tra il tasso di letalità di una normale influenza e quello del Covid-19?

L’Istituto Superiore di Sanità stima che l’anno scorso 8 milioni e centomila persone abbiano contratto l’influenza e che 8.000 di queste siano decedute direttamente o indirettamente a causa dell’influenza. A livello globale ad oggi si contano 2.858 decessi da Coronavirus su un totale di 83.381 persone infette, è il 3,4%. In Italia abbiamo invece che tra le persone infettate dal 2019-nCoV il 2,4% è deceduto e un ulteriore 7,2% di persone è costretto alle cure della terapia intensiva; sono indici di letalità e morbilità decine di volte superiori rispetto a quelli della comune influenza.

Quale è il potenziale di infezione del Covid-19 in Italia?

Con un R0 2-3 volte più elevato, in assenza di provvedimenti di contenimento, di un vaccino, di farmaci efficaci o di mutazioni del virus che ne riducano la carica infettiva, il numero di infetti può diventare 2-3 volte quello della comune influenza stagionale.

Il nostro sistema sanitario è in grado di sopportare un numero così alto di persone infette?

Nessun sistema sanitario potrebbe fare fronte ad una simile sfida. Le scene che ci sono giunte dalla Cina, che pure ha risorse economiche e umane enormi, hanno dato un’idea del collasso delle strutture sanitarie, con la necessità di costruire interi ospedali da migliaia di posti-letto in tempi record. In una settimana i pochi casi del lodigiano sono diventati 531 nella sola Lombardia e questo ha iniziato a saturare alcune rianimazioni costringendo dirottare i malati gravi verso altri ospedali. Se il contenimento dell’epidemia, Dio non voglia, dovesse fallire, in breve tempo raggiungeremmo il punto di saturazione delle risorse.

Qual è il potenziale di letalità del Covid-19?

Mi limito a riportarle un articolo appena pubblicato sul New England Journal of Medicine dove è scritto: “Se abbiamo fortuna, le misure di controllo della sanità pubblica possono essere in grado di riporre i demoni nel vaso.  In caso contrario, ci troveremo di fronte a una sfida scoraggiante pari o forse maggiore di quella posta dalla pandemia di influenza di un secolo fa”.

Esiste un “picco” dei contagi destinato ad abbassarsi nei prossimi mesi?

Ogni epidemia conosce una fase di espansione, un picco e poi una decrescita che si ha quando i nuovi casi sono meno dei pazienti che guariscono. Solo che nessuno è ad oggi in grado di fare previsioni su quando ciò avverrà.

Esiste un problema di diffusione del Covid-19 legato agli sbarchi degli immigranti?

Non pare esservi stato fino ad ora, anche se non mi risulta che esistano protocolli per la rilevazione microbiologica per escluderlo. La segnalazione del caso di un italiano positivo a Lagos, in Nigeria, è molto preoccupante, perché potrebbe essere la miccia di un’esplosione epidemica in una megalopoli da 21 milioni di abitanti in un Paese con strutture sanitarie molto fragili e da qui diffondersi nel continente.

Quale misure dovrebbero essere prese per contenere la malattia?

Gli esperti dicono che la finestra per il contenimento si sta chiudendo. Non è stato creato un muro a difesa del territorio, preferendo la finzione del blocco dei voli diretti mentre avevamo il colabrodo dell’apertura dei voli con scalo intermedio. Abbiamo demandato la difesa delle vite nostre e delle nostre famiglie allo Stato e questi sta fallendo. È giunta l’ora di fare da noi. Ancora una volta la società ha bisogno della famiglia. Se si realizzerà lo scenario peggiore paventato sul New England Journal of Medicine, dovremo assumere in prima persona la difesa delle nostre case con tutte le misure igieniche e comportamentali necessarie. Dovremo pensare che la vita consumistica non sarà più possibile. Sono prevedibili conseguenze terribili, ma tra tanta sofferenza e paura, si rivelerà la bontà nascosta in molti cuori.

 

E SE NON HANNO SOLDI…?

epa07903871 (FILE) - US President Donald J. Trump participates a briefing on Hurricane Dorian in the Oval Office of the White House in Washington, DC, USA, 04 September 2019 (reissued 07 October 2019). A US federal judge on 07 October 2019 dismissed a lawsuit by President Trump's lawyers that was aimed at blocking Manhattan district attorney office's subpoena for eight years of Trump's tax returns.  EPA/MICHAEL REYNOLDS

E SE NON HANNO SOLDI…?

Ho sempre sostenuto, con forza e convinzione, che l’assistenza sanitaria deve essere necessariamente gestita dallo stato, sia nelle situazioni d’emergenza che nell’ordinario, non ci possono e non ci devono essere due pesi e due misure quando si parla di salute e prevenzione come in questo caso. Da anni mi prodigo a cercar di far comprendere che il problema sanitario è prioritario e fondamentale in ogni paese sovrano e va affrontato con responsabilità e mai, come spesso accade da noi, con slogan elettorali o demagogia propagandistica. Il problema centrale della sanità mondiale oggi sono i migranti, in ogni parte del mondo che sia, loro costano tantissimo e non portano ricchezza immediata ma solo povertà, pesano notevolmente sul bilancio di uno stato ma soprattutto sulle strutture ospedaliere che non sono in grado di assistere i cittadini tradizionali in tempi normali figurarsi di nuovi in casi eccezionali. I risultati della sanità italiana in questi momenti sono eloquenti, la regione numero uno al mondo non ce la fa ad accogliere e a fronteggiare l’emergenza epidemia, immaginate se dovessero arrivare i profughi che ora stazionano tra il confine della Grecia e della Turchia, per noi sarebbe impensabile farli entrare eppure ci sono già tante voci che li vorrebbero da noi…anche con l’epidemia in corso…una follia… Questo in Europa e nel nord America ?   Sicuramente sarebbe drammatico quel che potrebbe accadere negli USA se il virus dovesse diffondersi lì con la stessa velocità con il quale si è propagato in Italia, i tamponi a pagamento, come prima arma di protezione, non  è merce per i meno abbienti e non sarebbe una pratica certamente perseguita dai milioni di indigenti presenti sul territorio americano, tra i quali si annoverano milioni di migranti clandestinamente entrati dal sud del paese che non riceverebbero l’assistenza sanitaria a pagamento perché sprovvisti e inesistenti . Né credo che lo stato americano potrà garantire loro la stessa assistenza sanitaria che offre ai suoi cittadini a pagamento, no, non credo, penso che la gente che vive nell’oscuro della società, senza nome e  senza documenti  avranno davanti un grosso problema, gente che combatte ogni giorno per guadagnare un misero dollaro per mangiare, figurarsi se lo spendono per un tampone. Il coronavirus ha fatto piazza pulita di tanti malati di ideologie, sì questo è l’unico lato positivo dell’epidemia, ha sbarazzato gli equivoci e gli slogan pro immigrati a tutti i costi, frantumato i sogni della libera circolazione non protetta e non programmata, stati multicolori e “dulcis in fundo”, la nuova era tutta “green”, smentiti clamorosamente tutti i fautori estremisti del sistema verde, ora che tutta la Cina e il nord dell’Italia sono fermi abbiamo l’aria pulita e non inquinata….meraviglioso ? No… non si è contenti, si pretende la vita di prima, quella inquinata giusto per intenderci, la Milano caotica e confusionaria, la Cina produttiva ed inquinante, che le aziende ritornino alla normale produzione e  ad …”inquinare”…ora si vuole questo, gli slogan sono spariti…e insieme a loro tutti i movimenti ecologisti…sardine comprese, la sinistra italiana tace …ma continua a combinare guai permettendo l’immigrazione irregolare…Questa è la drammatica realtà, ora che i problemi sono presenti non si sa come affrontarli, tutti scappano dai problemi, e dove sono tutte le belle parole dei radical chic e buonisti che per anni ci hanno riempito il video Tv di chiacchere ? Il coronavirus nella sua cattiveria ha portato un po’ di verità…e lo so che fa male, ma come dice un vecchio detto : “è sempre meglio non sputare in aria perché poi ti ritorna in faccia”. 03032020

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Usa, incubo Coronavirus senza sanità pubblica. Controlli su italiani

In un sistema sanitario frastagliato come quello americano, le notizie di quarantene imposte dal governo federale si sovrappongono a quelle di test locali carenti, spesso fatti con kit non adeguati

epa07903871 (FILE) - US President Donald J. Trump participates a briefing on Hurricane Dorian in the Oval Office of the White House in Washington, DC, USA, 04 September 2019 (reissued 07 October 2019). A US federal judge on 07 October 2019 dismissed a lawsuit by President Trump's lawyers that was aimed at blocking Manhattan district attorney office's subpoena for eight years of Trump's tax returns.  EPA/MICHAEL REYNOLDS

3 marzo 2020

Se l’Italia e una parte crescente dell’Europa stanno facendo i conti con il Coronavirus Covid-19 e ciò che la profilassi sanitaria comporta, negli Usa la possibile epidemia è vista come un vero e proprio incubo. Non tanto o non solo per le ripercussioni economiche, quanto proprio sul piano strettamente sanitario. Perché in un modello come quello americano, in cui non esiste un sistema sanitario pubblico ma solo assicurazioni private, chi paga per test, tamponi e tutto ciò che è necessario per contenere un’epidemia?

Controlli a chi viene dall’Italia
Tanto che, dopo l’annuncio della American Airlines di aver sospeso i voli su Milano, ora gli americani faranno direttamente il test ai viaggiatori considerati a rischio. Il che significa test sul Coronavirus per il 100% dei passeggeri che arrivano con voli diretti negli Usa da Italia e Corea del Sud. Ad annunciare la nuova misura, in una conferenza stampa, è stato il vicepresidente americano Mike Pence, che ha poi incontrato le aziende farmaceutiche insieme al presidente Trump, annunciando che si potrebbe arrivare a un vaccino per il Covid 19 in sei mesi.

Preoccupazione
in un sistema sanitario come quello statunitense, le notizie di quarantene imposte dal governo federale si sovrappongono a quelle di test locali carenti, spesso fatti con kit non adeguati. E ciò che i cittadini si chiedono con crescente preoccupazione è non solo come ci si difenderà dal coronavirus, ma anche chi pagherà per prevenzione, test e cure. In Europa, terra di sistemi sanitari universali, il problema non si pone, almeno finché non verranno smantellati da politiche sempre più privatistiche. Nell’America della medicina privata è diverso. In teoria nelle emergenze interviene lo Stato, ma sono già emersi casi di cittadini rimpatriati dalla Cina e messi in quarantena che si sono visti recapitare conti di spese sanitarie per migliaia di dollari: non la quarantena in sé, ma il viaggio aereo, il trasporto in ambulanza, i controlli medici successivi al test.

Il sistema sanitario Usa è estremamente complesso, articolato in una miriade di assicurazioni e polizze sanitarie con vari gradi di copertura. E ora il rischio è che i malati a rischio preferiscano cavarsela con un antinfluenzale da banco comprato in farmacia anziché fare controlli medici potenzialmente costosi. E non a caso uno studio ipotizza che il virus circoli già da sei settimane, almeno nello Stato di Washington, e che ci siano centinaia di casi non diagnosticati.

Numeri
Secondo i dati del Census Bureau (che è più o meno l’Istat degli Stati Uniti), nel 2018 oltre 27 milioni di americani risultavano senza alcuna assicurazione medica; si tratta di più dell’8% della popolazione, un dato fra l’altro in aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente, così come sono in aumento i bambini e gli adulti di età fra i 35 e i 64 anni rimasti senza copertura. Essere senza assicurazione medica, negli Usa, vuole dire che non si può essere visitati da un medico, e dunque curati, come sa qualsiasi cittadino europeo che è stato in qualsiasi città degli States e ha avuto necessità di assistenza ospedaliera.

Il problema, fa notare ancora il Guardian, è che né i Repubblicani né i Democratici sembrano preoccuparsi di scardinare quello che è uno dei “capisaldi” dell’elitario sistema sanitario americano: pure Nancy Pelosi, presidente della Camera e non certo amica di Trump, due giorni fa non ha usato la parola ‘gratuito’ parlando del (possibile) vaccino per il coronavirus, ma ha annunciato che “dovrà avere un prezzo accessibile”.

Trump ha lanciato l’allarme agli americani: “Niente panico, ma accumulate provviste”. Molti ospedali denunciano di non avere strumenti per affrontare le emergenze: mancano tamponi, mascherine e perfino i ventilatori per la terapia intensiva. “Spero che il coronavirus ci colpisca in maniera leggera, altrimenti siamo nei guai” sintetizza al Washington Post il dottor Eric Toner e ancora: “I cinesi ci hanno dato un mese per prepararci al peggio. Non ne abbiamo fatto buon uso”.

 

ORA…. È…. COLPA NOSTRA..!

CINATALIA

ORA…. È…. COLPA NOSTRA..!

E il paradosso è completo…siamo quindi noi italiani che in collaborazione con… la mafia abbiamo sviluppato il virus in un laboratorio di Palermo e modificato a Napoli, poi lo abbiamo spedito via posta in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna…col chiaro intento di riscattare anni e anni di offese contagiando il nord…poi, non contenti lo abbiamo anche spedito in tutta Europa…. Penso che questa ipotesi dovrebbe piacere a tutti nel mondo visto che oramai siamo diventati come gli appestati del romanzo manzoniano e tutti ci evitano…ed io aggiungo: meglio che stiano alla larga da noi….ho il naso delicato e sensibile agli odori sgradevoli. “Notizia bomba” di oggi : ora abbiamo una cinese infettata dal virus di un italiano che a sua volta lo aveva contratto da un cinese…un po’ complicata la cosa a capirla. Come si fa a sostenerlo ? Hanno forse visto la bandiera tricolore all’esterno del virus sul suo involucro ? No.. non credo… ed allora, perché dovrebbe essere italiano ? Non è possibile che lo abbia “beccato da un altro cinese” che ritornava dalla Cina ? Sicuramente è più chic criticare ed attaccare noi italiani… Intanto ancora una volta i nostri… “cari amici comunisti”… ci hanno regalato l’ennesima epidemia e messi veramente in un bel casino…i contagiati aumentano in numeri esponenziali e gli ospedali sono al collasso, l’economia va a picco e non sappiamo come andrà a finire, e mentre noi viviamo un dramma i dirigenti del partito cinese, platealmente, chiedono perdono, e in ginocchio, al popolo cinese. Perdono un bel niente, ci sono tre mila morti e cento mila contagiati solo perché loro amano giocare nel silenzio con i virus e con la vita delle persone…il mio paese è in ginocchio e ci è toccato anche abbracciarli e di andare nei loro ristoranti… così, giusto per ringraziarli… è pazzesco, dover abbracciare i figli dei padri della pandemia coronavirus, ora non hanno neanche il pudore di tacere, prima quando si trattava di parlare non lo hanno fatto e adesso sono diventati molto loquaci….anzi logorroici direi… parlano sempre e anche a sproposito… Io so solo che 52 persone sono decedute a causa del virus, non ho un particolare interesse al distinguo tra il …”con e per il virus”, la vita degli anziani mi è cara, esattamente come quella dei bimbi, e le disquisizioni sul …”con e per”… mi disgustano e mi turbano, è pur vero che non siamo tutti uguali, né abbiamo tutti la stessa sensibilità per capire certe sottili linee della vita.. L’unica cosa che ad oggi non ci servono sono le lezioni di moralità…dai cinesi.03032020

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Cina: primo caso di contagio da Italia

Global Times: ‘Donna di 31 anni tornata da Milano 28 febbraio’

© ANSA/EPA

 

Redazione ANSAPECHINO

CINATALIA

 

02 marzo 202014:59

 

(ANSA) – PECHINO, 2 MAR – La provincia cinese orientale dello Zhejiang segna il primo caso di “contagio di ritorno” del coronavirus dall’Italia, dopo quelli quasi tutti legati all’Iran di Pechino, del Guangdong e della regione autonoma Ningxia Hui.
La commissione sanitaria locale, scrive il Global Times, ha riferito che la positività ai test è maturata ieri: Wang, questo il cognome della donna di 31 anni, era rientrata da Milano a Qingtian, contea della Zhejiang, il 28 febbraio. La paziente ha preso medicine dal 16 febbraio ai primi sintomi di febbre, tosse e diarrea.
 

GRATTA E VINCI ESPLOSIVO … ?

Buste espolsive

GRATTA E VINCI ESPLOSIVO … ?

Evidentemente a qualcuno, insano di mente, non basta il coronavirus per terrorizzarci al punto giusto, ora ci si mette anche l’ignoto lui o lei, a riempire di  esplosivo anche l’innocente posta… Non pensavo che il virus facesse impazzire le persone, credevo colpisse le vie respiratorie e i bronchi.. …però devo ravvedermi dopo questo nuovo ed “eccitante episodio “ postale…Non ci capisco più niente, ragazzi minorenni, armati con pistole, vere o finte non fa differenza, che vanno a fare i banditi contro i carabinieri, giocando a guardie e ladri, e incredibilmente uno perde la vita, poi i parenti del ragazzo morto che distruggono il “Pronto soccorso” di un ospedale nel centro di Napoli in piena emergenza epidemica, distrutto perché…reo di ….niente, così, giusto per fare qualcosa e scaricare la rabbia per la gravissima perdita del familiare in armi, ma cosa c’entrano  i cittadini in certe vicende anche se assurde ? Perché ora la gente comune senza colpa alcuna deve diventare oggetto di inutile violenza e sottomessa alle angherie di qualcuno intento a sfogare la propria rabbia ? No, non ci siamo…forse nell’aria c’è qualcosa che turba la mente delle persone. Ci mancava solo la busta esplosiva e magari ora, qualcuno preso dalla mania… s’inventerà anche un gratta e vinci…esplosivo…mah ! …. 02032020

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Roma, incubo buste esplosive: tre donne ferite in poche ore

ROMA > NEWS

Lunedì 2 Marzo 2020 di Alessia Marani e Mirko Polisano

Buste espolsive

ROMA Tre pacchi bomba fatti recapitare nella Capitale, altrettante persone ferite. Nella busta gialla un ritaglio di giornale e un innesco con polvere pirica che, attraverso un circuito elettrico, è esploso nelle mani delle due destinatarie e, un altro, in quelle dell’addetta all’ufficio postale. Tre episodi diversi che si sono registrati tra la notte di domenica e il pomeriggio di ieri. A colpire, quasi sicuramente, la stessa mano. Il primo caso si è registrato domenica nel centro di smistamento postale dell’aeroporto di Fiumicino. È qui che confluiscono – via aerea – i maggiori quantitativi di corrispondenza: 80 mila chili di posta al giorno.

 

L’ORDIGNO
Tra questi, anche una racchiusa in una normale busta commerciale di carta gialla e regolarmente affrancata, al cui interno però conteneva un rudimentale ordigno. L’innesco era costituito dallo stesso ritaglio di giornale dal contatto tra un filo e un pezzo di carta stagnola, provocando così l’esplosione nelle mani di chi lo stava maneggiando. La donna è stata soccorsa e trasportata in ospedale per le cure: ha riportato ustioni alle mani e alle gambe. Sul posto intervenuti gli agenti della polizia per i rilievi. Un caso che sembrava isolato e su cui sta indagando la Digos, e che in poche ore si è esteso in altre zone della Capitale. Poco dopo le 18, paura in via delle Piagge al Salario. Una donna di 57 anni è rimasta ferita dopo aver aperto un pacco: ma non appena lo ha ricevuto è esploso. Nella sua abitazione sono intervenuti i soccorsi che l’hanno trasportata al policlinico Umberto I. Non è i pericolo di vita ma ha profonde lesioni alle braccia e alle mani. Poco dopo un altro plico è esploso in via Alfredo Fusco, alla Balduina, la vittima è un’altra donna di 58 anni, trasportata al Gemelli anche lei per ustioni a braccia e al viso. Le lettere erano indirizzate a due ex dipendenti delle università (Tor Vergata e Roma Tre) e a un’ex dipendente dell’Inail. Chi è il nemico delle pensionate? C’è un nuovo “unabomber” che colpisce nella Capitale? Gli investigatori abbassano i toni e sembrano avere le idee chiare su chi possa essere il mandante delle lettere esplosive.

LE IPOTESI
Nessun biglietto, né volantino rivendicativo. Il modus operandi richiama quello degli anarchici. Ma l’unico indizio che porta a questa pista è quello del confezionamento della lettera-bomba. Per il resto nessun tipo di legame con gli eversivi. Forse un folle che ha un conto in sospeso con qualcuno? Di certo tre episodi inquietanti. Polizia e carabinieri hanno immediatamente avviato accertamenti tecnici e investigativi sulle tre buste e sulle sostanze o i meccanismi che eventualmente contenevano. Accertamenti che si avvarranno di macchinari per rilevare eventuali impronte. Poter risalire a come e con quale materiale sono state confezionate le buste esplosive può mettere sulle tracce di chi le ha confezionate. Nessuna delle tre buste esplose a Roma conteneva una rivendicazione. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, i tre ordigni sarebbero apparentemente identici e questo farebbe pensare che a confezionarli sia stata una sola mano, anche se saranno gli esami scientifici a confermare l’ipotesi.

GLI ACCERTAMENTI
Dagli accertamenti svolti finora, inoltre, non sarebbe emerso un collegamento tra le buste e fenomeni eversivi: i primi riscontri sui destinatari avrebbero fatto emergere che si tratterebbe di soggetti “sconosciuti”, senza alcun rilevanza pubblica. A parte una delle donne, moglie di un ex esponente politico comunale. Dunque potrebbe essere probabile la pista dello squilibrato e si stanno facendo verifiche sulla vita delle tre signore alle quali sono stati recapitati i plichi bomba. La paura a Roma è arrivata con una busta, una busta anonima indirizzata a persone che probabilmente non si conoscevano tra loro e che non hanno nessun incarico di rilevanza pubblica. Gli inquirenti stanno comunque ricostruendo ogni tassello di una vicenda complicata che potrebbe però arrivare a una svolta nel giro di poche ore.

 

LA GUERRA IN CASA D’ALTRI…

Bombardamenti siria

LA GUERRA IN CASA D’ALTRI…

Idilib è una città siriana, si trova posizionata a nord della Siria, incredibilmente ora è il teatro dello scontro militare tra due paesi, la Turchia e la Siria. Erdogan è il dittatore turco, che nei fatti, conduce avanzate e offensive militari contro un paese sovrano e senza una valida ragione sul suo territorio. I turchi erano entrati in Siria col pretesto di aiutare il governo siriano di Assad contro i terroristi dell’Isis e per combattere i curdi, il loro vero primario obiettivo. Distrutti i curdi non è andato via ed ora vuol impossessarsi del nord della Siria. È scontato che la Siria stessa abbia tutto il diritto di difendere il proprio suolo e i propri uomini e non capisco perché la Turchia non abbia ritirato le proprie truppe a operazioni concluse. E nonostante faccia guerra in casa altrui, Erdogan il folle, pretende pure che l’Europa lo aiuti… questo deve essere scemo per davvero. È chiaro che non può ricevere aiuto, ma intanto ci minaccia con l’arma dei profughi… e sta creando disordini e feriti ai confini con la Grecia, “regalare sofferenza” è proprio una cosa disgustosa, e questo lo si deve solo al sultano di Ankara… Lo sciocco dittatore turco si sta auto infilando in un vicolo senza uscita perché una guerra in Siria potrà essere solo disastrosa per lui, i russi prima o poi dovranno difendere la Siria e non permetteranno che i turchi si sostituiscano a loro. E noi occidentali che facciamo nel frattempo ? Niente…non è radicali chic avere una posizione comune estera in Europa e poi, abbiamo da pensare a i profughi che scappano dalle altre guerre…quali non le ho ancora capite ma scappano…mentre per i veri profughi non si fa un bel nulla… bellissima questa Europa da … fogna.. Ma state tutti tranquilli, il nostro “grande ed eroico” ministro degli esteri,…Luigino Di Maio, ha detto che … parlerà ai figli dei ministri degli esteri con in mano un bel boccale di birra…in questo lui è un vero esperto…nulla da dire… Erdogan non ha più un futuro certo, ora si è emarginato dal resto del mondo e ne pagherà le conseguenze e noi ne subiremo gli …”effetti collaterali’. 01032020

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di F. Q. | 1 MARZO 2020

MONDO- 1 MARZO 2020

Siria, la Turchia lancia offensiva contro il regime: le immagini degli attacchi aerei a Idlib

Bombardamenti siria

La Turchia ha avviato un’operazione militare in Siria contro il regime. A renderlo noto lo stesso governo di Ankara che ha dichiarato, tramite il ministro della difesa turco, Hulusi Akar, che “l’operazione ‘Spring Shield’, lanciata dopo il vile attacco del 27 febbraio a Idlib, va avanti con successo”. Le immagini degli attacchi aerei lanciati a Idlib, nel nord-est del Paese, sono state rilasciate dal ministero della Difesa turco. Damasco intanto ha chiuso lo spazio aereo nell’area di Idlib, proprio a causa dell’escalation militare con la Turchia.

 

IL VIRUS …RAZZISTA E SATANICO…

Trump 123

IL VIRUS …RAZZISTA E SATANICO…

“Un gruppo di persone ha dato alle fiamme una clinica nella cittadina di Bandar Abbas, nella provincia meridionale di Hormuzgan, perché credeva che i pazienti affetti da Covid-19 provenienti da Qom, l’epicentro del virus in Iran, fossero stati messi in quarantena in quella struttura”. Ecco cosa accade in certi paesi dove l’ignoranza predomina sovrana e in senso assoluto, l’episodio curioso quanto mai inaudito ed incredulo si è verificato in Iran, paese nel quale ora il contagio è altamente preoccupante e dove si registrano, il dato è governativo, una cinquantina di morti causati dal coronavirus. Nel mondo il virus si è diffuso in modo veloce, colpisce con durezza e non sembra trascurare nessun paese, la mia impressione è che i tanti paesi asiatici e africani, apparentemente immuni,  abbiano all’interno dei focolai del virus che prima o poi dovranno venir fuori. Ma oltre il dramma virale voglio soffermarmi sulla stupidità e cultura di certi popoli asiatici e africani, dove il razzismo, verso chi non la pensa come loro, e la poca conoscenza scientifica la fanno da padrona scandendo la vita di ogni giorno… Dettami a volte incomprensibili, come  attaccare un ospedale solo perché si pensa che al suo interno ci siano degli infetti è qualcosa che va oltre la logica e intelligenza umana, pensare che il virus sia di origine satanica è la cosa più stupida che si possa ascoltare. Purtroppo gli iraniani hanno una cultura molto particolare in fatto di credenze e legano sempre tutto alla loro religione anche le cose, come il virus, che non centrano con la fede. Già, nei paesi islamici a volte si ragiona un po’ stranamente di fronte a certe problematiche ma, come ho appena scritto, la loro cultura è molto particolare e molto poco condivisibile per noi occidentali. Ora il mondo è diventato improvvisamente razzista verso noi italiani, nessuno ci vuole e contiamo meno di zero…alquanto singolari le valutazioni degli altri paesi del mondo nei nostri confronti di fronte ad una epidemia,  ma non facciamone un dramma, tanto poi quando sarà finita l’emergenza tutto ritornerà come prima e noi, allora… ci ricorderemo di loro nel periodo delle…vacanze….Intanto sottolineo come questo governo faccia ridere tutto il mondo, eppure si diceva che il precedente non lo amava nessuno mentre questo pare proprio che di sentimenti non si conosca neanche l’indirizzo…è così purtroppo il nostro “ Giuseppi” conta …zero in chiave mondiale, e meno di zero in Europa se continuiamo a chiedere a Bruxelles  i permessi anche per “scorreggiare”. Non so davvero a cosa serva questa Europa, assente in tutto e presente solo nei tagli e tasse… E’ da oltre 40 giorni che c’è emergenza epidemica e sino ad oggi ho ascoltato solo ….il niente…Italiaexit ? Forse sarebbe meglio…! …. 01032020

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Coronavirus, prima vittima negli Usa, Trump: ‘Probabili nuovi casi’

La psicosi cresce in Iran: incendiata una clinica

Coronavirus: Louvre chiuso per ‘riunione di informazione’ © ANSA/AFP

 

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01 marzo 202017:22NEWS

Il Museo del Louvre chiuso per tutta la giornata di domenica. Lo ha reso noto la direzione del museo parigino più visitato al mondo. A causa dei timori del personale per il coronavirus, che ha esercitato il “diritto di ritiro” dei lavoratori di fronte a eventuali rischi per la propria salute, ha spiegato Christian Galani, dipendente del Louvre e membro dell’ufficio nazionale della Cgt Cultura.
Intanto i visitatori che avevano acquistato in anticipo i biglietti per oggi saranno rimborsati.

Sono ormai quasi 3 mila i morti per il coronavirus nel mondo. E anche l’America registra il primo decesso nello stato di Washington. La vittima era una donna sui 50 anni. Era arrivata, informano i media Usa, con “gravi problemi respiratori” all’ospedale EvergreenHealth a Kirkland, Washington. Non e’ chiaro ancora quando la paziente era stata ricoverata, quando i sintomi sono apparsi per la prima volta e quanto tempo e’ stato necessario per farle il test.
E dopo la prima vittima, il governatore dello stato di Washington ha dichiarato lo stato di emergenza. Yay Inslee ha ordinato alle agenzie del proprio governo di usare “tutte le risorse necessarie” per prepararsi e rispondere alla diffusione del virus. Finora aveva dichiarato lo stato di emergenza solo la sindaca di San Francisco.

I Cdc, i centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, hanno confermato tre nuovi casi di coronavirus, facendo salire il numero dei contagiati in Usa a 22. I nuovi casi, spiegano, potrebbero essere legati ad una epidemia scoppiata in una casa di cura nella citta’ di Kirkland, Washington, dove ci sono 108 ospiti, di cui 27 gia’ con sintomi, e circa 180 dipendenti, di cui 25 sempre con sintomi. Uno dei contagiati e’ un dipendente, ora in buone condizioni all’ospedale di Overlake, un altro e’ una donna di 70 anni in gravi condizioni all’ospedale di Evergreen.

Il presidente Donald Trump ha convocato una conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza: “E’ probabile che possano esserci altri casi” ma “gli Usa sono pronti a ogni scenario“, ha tentato di rassicurare, mentre il vice presidente Mike Pence, che coordina l’emergenza nel Paese, è tornato a sconsigliare i viaggi nelle zone del mondo colpite come “alcune aree dell’Italia” (dove il livello di allerta sale a 4), ma anche la Corea del Sud.

Prime scuole pubbliche chiuse anche in Usa, sullo costa del Pacifico, per due presunti casi di coronavirus: si tratta della Jackson High School a nord di Seattle (stato di Washington) e della Forest Hills Elementary fuori Portland (in Oregon), dove sembrano essere stati contagiati rispettivamente uno studente e un dipendente. Lo scrivono i media americani citando le autorita’ locali.

L’Irlanda ha reso noto di avere riscontrato il primo caso di coronavirus, un uomo che veniva da una località del Nord Italia. Le autorità sanitarie di Dublino hanno fatto sapere che il paziente, di una località nell’est del Paese, sta ricevendo “cure mediche appropriate” dopo che il virus è stato individuato attraverso “i protocolli previsti” per i test e la diagnosi da COVID-19.

E da Seul che è arrivato il bollettino più pesante sull’andamento del virus nel mondo: in un solo giorno i nuovi contagi sono saliti di 813 casi, portando il numero totale a quota 3.150 e le vittime a 17. I dati del Korea Centers for Disease Control and Prevention mostrano una concentrazione (657) a Daegu, il grave focolaio legato alla setta della Chiesa di Gesù Shincheonji, mentre altri 79 sono della vicina provincia di North Gyeongsang. La Corea del Sud, in più, ha avuto il primo caso di recidiva al coronavirus. Si tratta di una donna di 73 anni dimessa dall’ ospedale il 22 febbraio a guarigione acclarata e risultata invece positiva venerdì, per la seconda volta, al test sul Covid-19. Un altro caso di recidiva era stato registrato venerdì in Giappone ed altri erano stati segnalati in precedenza a Wuhan, il focolaio cinese del virus, tanto che le autorità avevano disposto un nuovo periodo di quarantena dopo l’uscita dagli ospedali.

In Lussemburgo è stato diagnosticato il primo caso del nuovo coronavirus, ha annunciato questa sera la ministra della Salute, Paulette Lenert. Il paziente, un quarantenne, è stato in Italia ed è tornato in aereo all’aeroporto di Charleroi, in Belgio, ha detto Lenert. La ministra ha aggiunto che il paziente aveva mostrato i sintomi “all’inizio della settimana”, ed ha aggiunto che sono già in corso ricerche “per identificare le persone” con le quali è stato in contatto.

Almeno quattro bambini che frequentavano l’asilo dove insegna la maestra tedesca contagiata nei giorni scorsi sono risultati positivi ai test. Lo scrive la Dpa. I bambini, che frequentano la struttura nel land del Nordreno-Vestafalia, in Germania, sarebbero in buone condizioni.

Quasi 200 bambini di una scuola elementare di Bonn, in Germania, sono stati messi in quarantena in casa. Secondo la Bild on line, la misura precauzionale è scattata dal momento che una dipendente di 23 anni dell’istituto è risultata positiva al test sul coronavirus. La giovane non è un’insegnante, ma un’educatrice addetta ad assistere i 185 bambini dopo le ore di lezione, per fare i compiti. Stando al tabloid avrebbe sintomi lievi e potrebbe esser rimasta contagiata durante una festa di carnevale. La scuola resterà chiusa da lunedì per due settimane.

Si susseguono gli annullamenti di manifestazioni pubbliche e cancellazioni di voli. E’ stata ufficialmente annullata la mezza maratona in programma domani a Parigi.

Il numero dei casi confermati di Coronavirus in Francia ha toccato i 100, secondo quanto annunciato questa sera dal direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. A metà giornata, il ministro della Salute, Olivier Véran, aveva parlato di 73 contagi, con un aumento di 16 casi rispetto a ieri sera.

La Turchia ha deciso la sospensione dalla mezzanotte di oggi e a tempo indeterminato di tutti i collegamenti aerei con l’Italia per l’epidemia di coronavirus (Covid-19). Lo stesso provvedimento riguarda Corea del Sud e Iraq. Lo ha annunciato il ministro della Salute di Ankara Fahrettin Koca.

Chi ha prenotato un biglietto aereo ma non potrà partire a causa delle cancellazioni del volo legate alle restrizioni disposte da alcuni Paesi per la paura da contagio del Coronavirus o a causa del blocco del volo per disposizione delle autorità avrà il rimborso del prezzo del biglietto da parte del vettore. Lo precisa l’Enac in una nota aggiungendo che non si avrà invece diritto alla compensazione pecuniaria che regola i casi di cancellazione, negato imbarco e ritardo prolungato in quanto la cancellazione del volo non è dipendente da causa imputabile al vettore.

Altri 47 decessi per il nuovo coronavirus sono stati registrati in Cina, che portano il bilancio delle vittime nel Paese a 2.835. Sono 427 i nuovi casi, in aumento rispetto ai 327 di ieri, portando il numero totale di contagi a 79.251. Una persona è morta a Pechino e un’altra nella provincia di Henan, mentre 45 sono i decessi nella provincia dello Hubei. Tutti i casi, tranne quattro, erano nello Hubei e 420 erano nella capitale, Wuhan.

In Germania i casi sono saliti a 60, ha detto una portavoce del ministero della Salute tedesco secondo quanto riportato da Skynews. L’ultimo bilancio, nella tarda serata di ieri parlava di 30 persone infette. Per il diffondersi del coronavirus in Italia sono stati momentaneamente sospesi i trasferimenti dalla Germania dei “dublinanti”, i migranti che rientrano nella categorie definite dal regolamento di Dublino. Lo ha confermato un portavoce del Ministero degli Interni tedesco all’ANSA.

In Spagna salgono invece a 32 i casi, secondo quanto riporta El Mundo precisando che la zona più colpita è quella di Valencia dove ci sono otto infetti. A Madrid cinque, sei alle Canarie, uno alle Baleari, sei in Andalusia, uno in Aragona, due in Castilla y Leon.

La psicosi per il Coronavirus cresce in Iran. Un gruppo di persone ha dato alle fiamme una clinica nella cittadina di Bandar Abbas, nella provincia meridionale di Hormuzgan, perché credeva che i pazienti affetti da Covid-19 provenienti da Qom, l’epicentro del virus in Iran, fossero stati messi in quarantena in quella struttura. Lo riferisce FarsNews spiegando che le fiamme sono state subito domate e che non ci sono vittime. Un funzionario della Hormuzgan Medical Sciences University sostiene che si è trattato di “indiscrezioni infondate” che comunque hanno provocato la rabbia degli abitanti. Il numero di persone con problemi respiratori a Bandar Abbas ha raggiunto 188 e i sospettati di infezione da coronavirus sono 52. Anche la popolazione di Shaft, nella provincia settentrionale di Guilan, ha recentemente protestato per il trasferimento delle persone infette in un ospedale centrale della città per la quarantena.

 

DOMANDA GIÀ…POSTA…!

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DOMANDA GIÀ…POSTA…!

Nessuno se lo chiede ? Spiace per il consigliere comunale di Piacenza, arriva un po’ tardi, è dalla metà del mese di gennaio scorso che pongo il quesito senza ottenere una risposta convincente da qualcuno. Aggiungo che lo studio sui virus, nei laboratori della città di Wuhan, è stato anche finanziato dai “cugini francesi” e non è dato sapere il fine di questo studio. Tutti avrete notato lo strano silenzio dei francesi e dei tedeschi in merito al contagio in Italia e al blocco economico imposto, poi sicuramente non vi sarà neanche sfuggito il primo morto statunitense, morto… di una epidemia oscura e senza contagio. È ovvio che in quel laboratorio ci stavano lavorando sodo e chissà come sia sfuggito alle rigorose attenzione e cautele contagiando 85000 persone. Resta il fatto, non trascurabile, che il virus si sta diffondendo in tutto il globo e soluzioni efficaci, oltre le chiacchiere, non ne vedo. In più di ogni occasione ho manifestato e scritto evidenziando il sospetto che possa trattarsi di un’azione di “tipo militare e commerciale” mirata a distruggere l’economia cinese ed Italiana, e ricordo pure che la indicai come punizione per noi italiani per aver sottoscritto un accordo commerciale con la Cina …la famosa via della seta giusto per capirci. Oggi molti nostri connazionali, in giro per il mondo, sono oggetto di puro razzismo e molti vengono trattati come degli appestati, il tutto in salsa chissenefrega di un’Europa…che miseramente…tace. Intanto, sino ad oggi, consto di non essere stato smentito da qualcuno e ciò mi fa supporre che forse ho colto nel segno…forse…01032020

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«Nessuno si chiede perché a Wuhan ricercatori cinesi stessero producendo il COVID19»
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«Nessuno si chiede perché a Wuhan ricercatori cinesi stessero producendo il Covid19»

L’intervento del consigliere di “Piacenza in Comune” Luigi Rabuffi

Redazione

29 febbraio 2020 19:04

 

 

«Nessuno si chiede perché a Wuhan ricercatori cinesi stessero producendo il Covid19»

«Mentre il “corona virus” ci devasta la quotidianità – fa sapere il consigliere comunale di “Piacenza in Comune” Luigi Rabuffi – obbligandoci a convivere con la paura del contagio. Mentre il virus affonda le Borse di tutto il mondo e con esse l’economia globale, bloccando la produzione industriale ed il turismo, limitando la mobilità di persone e di merci, obbligando la chiusura delle attività commerciali. Mentre gli economisti aggiornano i costi che si scaricheranno sui bilanci nazionali, sul PIL e sui debiti sovrani, annunciando una fase di recessione e di impoverimento globale. Mentre accade tutto questo nessuno si chiede perché a Wuhan, in un laboratorio di massima sicurezza del Centro per il Controllo delle Malattie, i ricercatori cinesi stessero producendo il COVID19, combinando il virus scoperto in una particolare specie di pipistrello cinese con un altro che causa la SARS nei topi. Motivi commerciali (vendita di virus)? Motivi sanitari (prevenzione)? Motivi di difesa nazionale (bioterrorismo)? O motivi militari (guerra batteriologica)? Personalmente non ho una risposta, anche se l’ipotesi di aggiungere all’arsenale batteriologico un ulteriore strumento di morte e di terrore mi sembra purtroppo, in questo mondo irrazionale, quella più probabile. Di certo, visto lo “strano” silenzio su questo argomento da parte dei governanti di tutto il globo, ho il sospetto che in ogni Paese vi siano 10, 100 laboratori nascosti, finanziati sottobanco, pronti a sconvolgere la nostra precaria esistenza. Di certo, come questa vicenda andrà a finire ce lo dirà il tempo. Nel mentre auguro a tutti i piacentini di trovare la capacità di affrontare e vincere un virus ben più letale del COVID19, un virus che non si ferma con le mascherine o con l’isolamento e neppure con i guanti o con il disinfettante. È il virus della paura. Contro quello c’è un solo rimedio: aprire gli occhi, rimboccarsi le maniche e andare avanti tutti insieme.

Perché virus o no-virus la vita, per fortuna, continua.


 

GLI EROI DI CASA NOSTRA !

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GLI EROI DI CASA NOSTRA !

E mentre in Italia Di Maio e Conte giocano a criticare chi voleva chiudere le frontiere, gli altri governanti, quelli seri,……lo hanno fatto, e in più hanno anche chiuso porti ed aeroporti compresi…già… mentre da noi si è nel caos sanitario e si pensa sempre a giocare con gli slogan da deficienti…gli altri si muovono e si danno da fare, prevenzione a 360°. Ora che il virus ha colpito pesantemente anche i paesi europei e americani tutti hanno terrore, sino a qualche ora fa …gli italiani erano stanchi del virus e di stare in casa. Bene…signori libertini, siete accontentati, girate e divertitevi a piacimento, ma non criticate chi è cauto e non prendete in giro quelli che sono in quarantena…grazie. In ultimo un caloroso saluto all’amica Gina Gambuto, volontaria infermiera che si è recata presso l’ospedale di Codogno… per dar man forte…onore a lei…e tanti … “in bocca al lupo ”.. “…. 29022020

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Quasi 200 bambini in quarantena in Germania. Aumentano i casi di coronavirus in Francia

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A Bonn, una 23enne che lavora in una scuola elementare ha contratto il covid-19, insieme a quattro bambini. In Francia annullati tutti gli eventi con più di 5mila persone

Quasi 200 bambini di una scuola elementare di Bonn, in Germania, sono stati messi in quarantena in casa. Secondo la Bild online, la misura precauzionale è scattata dal momento che una dipendente di 23 anni dell’istituto è risultata positiva al test sul coronavirus. La giovane non è un’insegnante, ma un’educatrice addetta ad assistere i 185 bambini dopo le ore di lezione, per fare i compiti. Stando al tabloid avrebbe sintomi lievi e potrebbe esser rimasta contagiata durante una festa di carnevale. La scuola resterà chiusa da lunedì per due settimane.

Almeno quattro bambini che frequentavano l’asilo dove insegna la maestra tedesca contagiata dal coronavirus nei giorni scorsi, sono risultati positivi ai test. Lo scrive la Dpa. I bambini, che frequentano la struttura nel land del Nordreno-Vestafalia, in Germania, sarebbero in buone condizioni.

In Francia aumentano i contagi

Il numero dei casi confermati di coronavirus in Francia ha toccato i 100, secondo quanto annunciato questa sera dal direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. Sui 100 casi registrati da fine gennaio – ha detto Salomon – si contano “12 guariti, 2 decessi e 86 ricoverati”, 9 dei quali in uno stato grave.
“Questo bilancio – ha detto il direttore della Sanità – è dovuto a un importante focolaio nell’Oise, nel quale si contano 36 casi”. Secondo Salomon, nel dipartimento dell’Oise, a nord di Parigi, alcuni pazienti hanno cominciato ad avvertire i primi sintomi a inizio febbraio: “bisogna frenare l’evoluzione, rallentare la propagazione del virus – ha aggiunto – proteggere le zone indenni o poco colpite. L’obiettivo è guadagnare tempo e lasciar passare l’epidemia di influenza in corso”.

Nel pomeriggio, il ministro della Salute francese, Olivier Véran, aveva annunciato un totale di 73 casi di coronavirus. Véran aveva annunciato anche l’annullamento dell’ultima giornata del Salone dell’Agricoltura, in programma domani a Parigi. Ma non è l’unico evento ad essere stato cancellato: il governo ha deciso di rimandare tutti gli eventi negli spazi chiusi che prevedono la presenza di più di 5mila persone. Per quanto riguarda le elezioni comunali francesi, che si dovrebbero tenere in tutto il territorio transalpino il 15 ed il 23 marzo, sembra che il governo non stia pensando all’annullamento, per il momento.

 

IL PIL PUO’ ATTENDERE…

Personale sanitario al lavoro nella tenda allestita nel piazzale antistante l'ospedale di Cremona per fronteggiare l'emergenza  coronavirus, Cremona  29 Febbraio 2020.
ANSA / MATTEO BAZZI

IL PIL PUO’ ATTENDERE…

Quindi non risponde al vero che sono solo gli ultraottantenni a rischio vita in caso di contagio epidemico, eh no…. a quanto pare lo sono anche i “giovani a rischio vita” se contagiati dal coronavirus, questo è la drammatica novità che emerge dalla situazione ospedaliera di Cremona, ragazzi che sono in terapia intensiva e in gravi condizioni unitamente a degli anziani con le scontate patologie legate all’età .La grave affermazione e dichiarata all’Ansa viene dal direttore dell’unità Malattie infettive dell’Asst di Cremona, Angelo Pan, citando un imprecisato numero di giovani in gravi condizioni. E allora, riscontrando questa situazione, di che abbiamo parlato sino ad oggi ? Ma questo coronavirus è o non è letale ? Nulla da…dire…“siamo…in mano all’arte”…dei pazzi…Un mese fa ci invitavano ad abbracciare un cinese e ad andare a mangiare sempre dai cinesi, poi scoppia da noi l’epidemia e contagiamo mezzo mondo senza accorgercene e decidiamo di cambiar rotta, niente più abbracci ai cinesi e stiamo lontano da tutti e dai locali pubblici. Domenica scorsa la dichiarazione di guerra al virus… in Tv ci hanno allarmati e informati sul pericolo contagio, poi, appena resisi conto che l’allarme innescato vedeva il PIL scendere paurosamente il governo ha pensato male di fare una clamorosa marcia indietro, quindi nuovo spot “elettorale sulle reti Rai ” col metodo convincimento mentale…questa volta, fatto fuori il pessimo Mirabella, hanno scelto il presentare del festival di Sanremo…lui, ci invita alla pulizia delle mani e a non abbracciare nessuno…neanche i cinesi…e non finisce qui, perché oltre tutto ci spronano  ad andare …nei ristoranti” come se a tanti milioni di indigenti e poveri pensionati fosse possibile andarci tutte le sere…io le chiamo “cazzate propagandistiche”. Questa e la comica dei nostri governanti e media, non sanno che “pesci prendere e soprattutto come cucinarli”, incapaci anche di programmare un qualcosa di utile. Inutile girarci e rivoltarci e cercare di convincere le persone a non aver paura e continuare la vita di sempre, esattamente come ci vien detto dopo ogni attentato terroristico islamico…queste sono balle spaziali, la gente ha giustamente timore e non paura del virus, anche perché non lo si vede, ed ha perfettamente ragione nel tenersi lontano da un probabile fonte di contagio al fine di evitare di contagiare i propri familiari….quindi, inutile spingere le persone al virus perché così avremo un aumento incalcolabile di contagiati e le conseguenze saranno ancora più drammatiche. Purtroppo il PIL mondiale, compreso il nostro, sarà comunque destinato a calare paurosamente, ma la ricchezza la si può ricreare mentre le vite umane che si perdono…quelle no…le perdi e …punto. Sapere di giovani in terapia intensiva mi addolora tantissimo, non sono né miei parenti né miei amici ma semplicemente giovani esseri umani…e hanno diritto alla vita…virus o non virus. Credo che in definitiva… ”Il PIL possa attendere “…. 29022020

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Coronavirus, a Cremona giovani gravi

Pan, ora non ci sono medici contagiati ma capiterà di sicuro

Personale sanitario al lavoro nella tenda allestita nel piazzale antistante l'ospedale di Cremona per fronteggiare l'emergenza  coronavirus, Cremona  29 Febbraio 2020.
ANSA / MATTEO BAZZI

Redazione ANSAMILANO

 

29 febbraio 202017:54NEWS

  • (ANSA) – MILANO, 29 FEB – “Ci sono pazienti in condizioni gravi. La maggior parte sono anziani con altre patologie sottostanti, ma la regola non è il 100%: c’è anche qualche giovane in terapia intensiva, ma ora non so quanti”. Lo ha detto all’ANSA Angelo Pan, il direttore dell’unità Malattie infettive dell’Asst di Cremona, spiegando che nel suo ospedale medici contagiati dal coronavirus “per fortuna ora non risultano.
    Purtroppo, però, capiterà di sicuro, questo virus è cinque volte meno feroce della Sars ma il personale sanitario a contatto è a rischio”.
    Già ieri, nella riunione in Regione Lombardia, Pan ha condiviso la necessità di prolungare le limitazioni. “Così magari, anziché avere mille pazienti in tre settimane ne avremo 800 in 12 e il sistema riuscirà a gestire la questione. Se arrivano migliaia di pazienti tutti insieme no”, ha notato il medico, che è anche presidente della Simpios (Società italiana multidisciplinare per la prevenzione delle infezioni nelle organizzazioni sanitarie).