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IL MONDO TREMA MA… E’ INCOSCIENTE

ULTIME NOOTIZIE DAL MONDO

IL MONDO TREMA MA… E’ INCOSCIENTE

Uno sguardo sul mondo per capire cosa sta accadendo intorno a noi in questi drammatici giorni. Purtroppo, a parte la nostra Lombardia e il Veneto, dappertutto non ci sono buone notizie. Il virus miete vittime e contagia alla velocità della luce, oggi ha toccato il milione di malati e raggiunta la drammatica cifra di oltre 50.000 morti. Ho paura che resteremo in casa sino a maggio e forse anche a giugno… vedendo il diffondersi del…”male che colpisce” a tradimento e i numeri spaventosi che maturano in alto in crescendo esponenziale. Al momento non possiamo farci niente, ci tocca stare chiusi in casa e al riparo da probabili contagi. In india si teme come in Africa, ma anche noi non possiamo stare tranquilli, attendiamo l’onda del sud Italia e degli altri paesi e dai video che girano in rete, roba da non credere, la gente nel mondo ha capito ben poco di quanto sia “pericolosissimo” e assassino questo virus. E’ inutile che io continui ad urlare se la gente non vuol capirlo ed allora…quando si troveranno in una sala di terapia intensiva o buttati su di un lettino di qualche lazzaretto sperduto… solo allora capiranno quanto è pericoloso, salvo che riescano a capirlo perché per come stanno andando le cose è più facile morire che salvarsi la vita… Altro che un banale raffreddore….questo è un virus altamente letale e pare che torni pure a colpire i contagiati guariti. Non è certamente il momento di passeggiate e sgroppate in libertà, il mondo è sotto la mannaia del virus e dobbiamo cercare di resistere,  ed evitare di contagiare le persone, diversamente condanneremo a morte certa tutti i soggetti più deboli e quando si dice “deboli” non s’intendono solo “i vecchi”…sono morti per il coronavirus anche ragazzi e bambini, uno di 5 anni con patologia pregresse,…quindi “apriamo la zucca”…e facciamo attenzione. La raccomandazione, in particolare, va a quelli che credono di poter prendere in giro il virus …03042020

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CORRIERE DELLA SERA

L’EPIDEMIA

Coronavirus, le ultime notizie dall’Italia e dal mondo

Tutti gli aggiornamenti sulla diffusione di Covid-19 di sabato 4 aprile

di Valentina Santarpia, Paola Caruso

ULTIME NOOTIZIE DAL MONDOIn Italia, dall’inizio dell’epidemia, 124.632 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2 e 15.362 sono decedute (+681 rispetto a ieri) (qui l’ultimo bollettino della Protezione Civile). Secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University, nel mondo sono stati 60 mila i morti e un milione e 131 mila i casi (qui la mappa del contagio).


Le notizie dalle edizioni locali: 
Toscana | Campania | VenetoPiemonte | Lazio | Sicilia | Puglia | Emilia-Romagna| Lombardia

Borse: Milano chiude in forte ribasso

Ore 18.38 – Gran Bretagna, isolata anche la compagna incinta di Johnson
Allarme coronavirus anche per Carrie Symonds, compagna e promessa sposa 31enne di Boris Johnson, da qualche mese in attesa di un figlio dal premier conservatore britannico. Symonds, riferisce Sky News, è in isolamento a letto da una settimana con i sintomi del Covid-19, anche se a differenza di Johnson non è stata al momento testata. Il premier è a sua volta auto-isolato da otto giorni con sintomi «lievi» ma persistenti dopo il tampone risultato positivo. La coppia vive al momento in alloggi separati a scopo precauzionale.

Ore 18.38 – Borrelli: «Mascherine obbligatorie? Io non la uso»
«Mascherine obbligatorie in Lombardia? Io non la uso perché rispetto le distanze. È importante indossarla se non si rispettano le distanze». Lo ha detto il capo della protezione civile Angelo Borrelli.

Ore 18.28 – Locatelli: non abbiamo ancora superato la fase critica
«Se guardiamo ai numeri, dal 27 marzo a oggi in 9 giorni si è passati da più di 120 accessi nelle terapie intensive ad un saldo negativo di 74 malati, che non sono più oggi nelle terapie intensive rispetto al numero di ieri. Anche il numero di deceduti si è ridotto dai 970 ai 680 attuali. Ma non abbiamo superato la fase critica. Il pericolo non è scampato, non abbiamo scampato proprio nulla». Lo ha detto in conferenza stampa il presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css) Franco Locatelli. A chi gli ha chiesto un parametro per ipotizzare l’allentamento delle misure contro la diffusione del contagio ha risposto: «Ci avete sentito parlare di R con 0 che è indice di contagiosita’. Il valore R con 1 è stato raggiunto ma vogliamo andare oltre e ridurre ancora e portarlo sotto 1 per avere l’evidenza che la diffusione epidemica nel Paese si è quanto meno arrestata come incremento giornaliero».

Ore 18.05 – Coronavirus in Italia, 124.632 casi positivi e 15.362 morti
Qui i dati aggiornati dell’ultimo bollettino della Protezione civile.

Ore 17.45 – Gallera: «in Lombardia 345 morti in 24 ore, totale a 8656»
I morti in Lombardia nelle ultime 24 ore sono stati 345. I decessi dall’inizio dell’emergenza sono con quest’ultimo aggiornamento 8656. Lo ha reso noto l’assessore al welfare della Lombardia, Giulio Gallera. «I dati sono buoni — precisa Gallera —, ma non è tutto alle spalle». Infatti, sono 55 in meno di ieri le persone ricoverate in terapia intensiva in Lombardia (in totale 1.326), mentre il numero complessivo di positivi sale a 49.118 con un aumento di 1.598. I ricoverati non in terapia intensiva sono 12.002 (+200). I tamponi realizzati sono arrivati a 141.877.

Ore 17.49 – in Lombardia in giro con protezione volto
In Lombardia si dovrà andare in giro indossando la mascherina o comunque con una protezione su naso e bocca: è quanto prevede la nuova ordinanza del governatore Attilio Fontana che entrerà in vigore domani.

Ore 17.30 – Di Maio: «Dal Kuwait 5 milioni di dollari all’Italia»
Il Kuwait destinerà 5 milioni dollari all’Italia, nell’ambito di una «grandissima donazione» a favore dell’Organizzazione mondiale della sanità per combattere il coronavirus. Lo riferisce in un post su Facebook Luigi Di Maio. «Grazie, ve ne saremo grati», sottolinea il ministro degli Esteri. «Gli aiuti medici che stanno arrivando in questi giorni dall’estero sono fondamentali per sostenere i nostri ospedali – afferma ancora Di Maio – oggi anche Egitto e Ucraina hanno dimostrato di essere solidali con il nostro popolo. Un gesto che abbiamo molto apprezzato». «Oltre alle mascherine e ai dispositivi sanitari – prosegue – adesso ci stiamo concentrando su personale medico da far arrivare in Italia. Rinforzi per i nostri medici, infermieri e operatori sanitari che in ospedale non si stanno fermando un attimo. In questi giorni -conclude- mi stanno chiamando tanti ministri degli Esteri dicendoci che vogliono aiutare l’Italia.

Ore 17.23 – Usa, Cuomo: «La Cina dona 1.000 ventilatori a stato di NY»
La Cina ha donato mille respiratori polmonari allo stato di New York, duramente colpito dalla pandemia. Lo ha annunciato il governatore, Andrew Cuomo. «Una donazione significativa che per noi farà la differenza», ha sottolineato. In un giorno a New York sono stati registrati 10.841 casi che portano il totale a 113.704. I morti sono in tutto 5.565 con 630 persone morte nelle ultime 24 ore. In ospedale sono ricoverate 15.905 persone con 4.126 in terapia intensiva.

Ore 16.24 – Fraccaro: «Pronta norma nuovo golden power»
«Il Governo intende salvaguardare gli asset strategici del Paese. Per questo abbiamo lavorato al rafforzamento degli strumenti esistenti. La norma sul golden power è pronta e sarà approvata nel primo provvedimento utile. L’emergenza non metterà a rischio il nostro patrimonio produttivo e industriale, che è prioritario tutelare perché da esso dipende anche la sicurezza nazionale. Il nuovo golden power sarà il nostro vaccino contro il virus delle scalate ostili». Lo annuncia il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro.

Ore 15.55 – Ospedale Bambino Gesù: condizioni discrete per 8 bimbi
Gli 8 bambini positivi ricoverati sono in condizioni discrete. Lo rende noto l’assessorato alla Sanità della Regione Lazio.

Ore 15.36 – Gb, morto un bimbo di 5 anni: è la vittima più giovane
Nuovo record di 708 vittime in più in 24 ore negli ospedali del Regno Unito e tra i decessi c’è anche un bambino di 5 anni, che è la vittima più giovane causata dal virus. Il bimbo è risultato positivo al test eseguito ieri dopo alla sua morte. I morti totali salgono a 4.313, mentre i contagi passano da 38.168 a 41.903, con un incremento giornaliero di poco più di 3700 inferiore rispetto ai 4.450 di ieri. I test eseguiti nel Paese toccano infine i 183.190, con un ritmo quotidiano che scende di poco sotto quota 10 mila.

Ore 15.29 – Salvini: «Permettere le messe di Pasqua»
Aprire le chiese per la messa di Pasqua, pur rispettando le norme di sicurezza. Lo chiede il leader della Lega Matteo Salvini in una intervista a Sky Tg24. «Sostengo la richieste di coloro che dicono di poter entrare in chiesa, seppur ordinatamente, con le distanze di sicurezza, per la messa di Pasqua, magari un po’ alla volta, in quattro o cinque. C’è un appello promosso da Tempi ai vescovi italiani: rispettando le distanze, in numero limitato, la santa di Pasqua per milioni di italiani può essere un momento di speranza».

Ore 15.27 – Altri due medici morti: 80 le vittime tra i camici bianchi
Altri due medici sono rimasti vittime del coronavirus in Italia. Lo rende noto la federazione degli ordini dei medici (Fnomceo). Si tratta di Giandomenico Iannucci, medico di famiglia, e Paolo Peroni, oftalmologo. Il totale delle vittime tra i camici bianchi sale così a 80.

Ore 15.24 – La Spagna proroga il lockdown fino al 25 aprile
Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha annunciato la decisione di prolungare lo stato d’allarme nel Paese, sino al 25 aprile.

Ore 15.23 – Sileri: «Convivere con il virus fino al vaccino»
La data di inizio della ripresa «dopo Pasqua solo se calano i contagi» ma «bisognerà convivere con il virus e con il distanziamento sociale fino al vaccino». Così il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, all’appuntamento del sabato su Facebook e YouTube dell’Associazione Luca Coscioni. «Dovremo investire in educazione, abituarci all’uso delle mascherine, che sono in arrivo. Ne serviranno milioni», dice Sileri. Finché non sarà disponibile un vaccino, conclude, «è ipotizzabile il verificarsi di nuovi focolai, ma sicuramente saranno più controllabili».

Ore 14:24 – A Latina nato bimbo da mamma positiva: sta bene
Fiocco azzurro all’ospedale Goretti di Latina dove questa mattina alle ore 9.14 è nato un bambino da mamma positiva al Covid19. Il piccolo, che pesa 3 kg e 400 grammi, sta bene. Il parto è stato possibile grazie ad una equipe dedicata.

Ore 14:00- Morto un poliziotto della scorta di Conte
Faceva parte della scorta del premier Giuseppe Conte il sostituto commissario della Polizia di Stato Giorgio Guastamacchia, morto oggi a Roma. Il poliziotto, 52 anni, senza patologie pregresse, aveva contratto il virus alcune settimane fa ed era stato subito ricoverato e intubato.

Ore 13:15 – Arcuri: «+79% aumento posti in terapia intensiva»
«I posti letto in terapia intensiva, che erano 5.579, ora sono 9.284 e cioè il 79% in più. Quelli nei reparti di malattia infettiva e pneumologia che erano 6.198 ora sono 34.320, oltre 4 volte in più, è stato fatto uno sforzo gigantesco. Fino a ieri distribuiti 72,3 milioni di apparecchiature e dispositivi, lunedì scorso il 30 marzo erano 48,8 milioni: in 5 giorni è stato distribuito il 48% di questi strumenti in più. I dpi inviati alle regioni sono 51,8 milioni, lunedì scorso erano 40,6 milioni». Lo ha detto il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri.

Ore 12:57 – Istituto Cattaneo: in Emilia Romagna i morti + 77%
Nel periodo compreso tra il 21 febbraio e il 21 marzo 2020 in Emilia-Romagna il numero dei morti è aumentato molto di più del numero dei decessi attribuito al Coronavirus. Lo rileva l’approfondimento regionale dell’analisi nazionale diffusa qualche giorno fa dall’Istituto Cattaneo. L’analisi regionale si basa sulla differenza fra la media dei decessi, nel periodo di riferimento, degli ultimi cinque anni e il numero di quest’anno in 124 comuni dell’Emilia-Romagna.

Ore 12:32- Torino, contemplazione della Sindone per tutto il mondo
«L’amore che Gesù ci ha donato è più forte di ogni sofferenza, di ogni malattia, di ogni contagio, di ogni prova e di ogni scoraggiamento». Così l’arcivescovo di Torino monsignor Cesare Nosiglia, annuncia in una breve video conferenza la straordinaria venerazione della Sindone. «Sabato santo, nel pomeriggio dalle 17 in avanti, presiederò una lunga preghiera davanti alla Sindone – afferma Nosiglia – un tempo di contemplazione che renderà disponibile a tutti nel mondo intero il Sacro Telo».

Ore 12:10: Arcuri: «Evitare che i sacrifici siano vanificati»
Il commissario straordinario in conferenza stampa invita i cittadini a non farsi condizionare dal calendario e «evitare che i sacrifici siano vanificati»: «La nostra battaglia contro questo nemico sconosciuto e invisibile prosegue senza sosta, ma evitiamo di cominciare a pensare che stiamo vincendo, che stiamo per avere il sopravvento. Gli indicatori dicono solo che stiamo cominciando a contenerne la portata, ma la sua dimensione e la sua diffusione, seppure non uniforme territorialmente, è ancora rilevante». «La nostra battaglia contro il Coronavirus prosegue senza sosta dobbiamo però evitare di cominciare a pensare che stiamo vincendo, che abbiamo costretto avversario in un angolo e stiamo per avere il sopravvento: gli indicatori ci dicono solo che stiamo cominciando a contenerne la portata. Ma la sua dimensione seppure non uniforme è ancora rilevante. Bisogna astenersi dal pensare che sia già arrivato il momento di tornare a normalizzare comportamenti». Arcuri fa anche un bilancio: «Raggiunti 34.320 posti in ospedale, 4 volte in più». I dispositivi di protezione inviati alle regioni sono a ieri sera «51,8 milioni, lunedì scorso erano 40,6 milioni. Abbiamo raggiunto in pochi giorni un traguardo importante, le mascherine arrivano in quantità sufficienti e in un tempo assai ragionevole».

Ore 11:56 – Spallanzani, il bollettino
Dal bollettino di oggi: 196 pazienti dimessi e trasferiti a casa o in strutture.

Ore 11:54 – In Spagna 809 nuove vittime, quasi 12 mila il totale
Con altre 809 nuove vittime nelle ultime 24 ore, sale a 11.744 il bilancio dei morti per il coronavirus in Spagna. Secondo i dati odierni del ministero della Salute citati dalla Efe, inoltre, i nuovi contagi sono 7.026 che porta il totale a 124.736 casi in tutta la Spagna, che diventa il secondo Paese al mondo più colpito per numero di casi dopo gli Stati Uniti.

Ore 11:24 – Morto medico di base nel Napoletano
Sconcerto a Castellammare di Stabia (Napoli) per la morte di Giovanni Tommasino, 61enne medico di base, ricoverato dallo scorso 21 marzo per Coronavirus all’ospedale di Scafati (Salerno). Quando l’ambulanza lo trasportò all’ospedale di Sorrento, dove fu accertato il contagio, prima di essere trasferito nella terapia intensiva dell’ospedale di Scafati, scrisse un post su Fb per tentare di rassicurare le migliaia di persone che lo conoscevano, amici e pazienti: «Ho il Coronavirus – scrisse – Spero di tornare presto tra voi. Non uscite, è l’unica arma che avete, non potete immaginare quanto è brutto. Io dovevo uscire per forza». Era medico di base e fino alla scoperta di avere contratto il Covid-19, il dottore Tommasino aveva curato i suoi pazienti. Tommasino era molto conosciuto e apprezzato anche perché era stato a lungo consigliere comunale e assessore a Castellammare di Stabia.

Ore 11:20 – Codacons: «Costato finora 495 euro a famiglia»
Dagli abbonamenti ai trasporti pubblici, palestre, piscine, passando per le rette di asili nido, scuole private, mense, fino ad arrivare all’annullamento di viaggi, manifestazioni, eventi sportivi e culturali per cui si era in possesso di regolare biglietto, cui si aggiunge il minor reddito da lavoro, ogni singola famiglia italiana ha subito ad oggi mediamente una perdita economica pari a 495 euro. Questo significa che, complessivamente, il coronavirus, sostiene il Codacons, «ha portato ad un danno totale per le famiglie italiane pari a circa 12,8 miliardi di euro. Conto ovviamente parziale che è destinato ad aggravarsi in caso di prosecuzione delle misure di contenimento varate dal Governo».

Ore 11:10 – Gb, prima vittima tra suore di Madre Teresa
Muore in Galles, Gran Bretagna, a causa del coronavirus, una suora di Madre Teresa, la prima vittima dell’ordine delle Missionarie della Carità. Nelle ultime settimane era lei che a Swansea, nel Galles, a 300 chilometri da Londra, portava il cibo ai poveri infetti. Lo riferisce AsiaNews. «Cari amici, con profondo dolore, vi informiamo che suor Sienna, 73 anni, del convento di Swansea (Galles, Gb) si è diretta verso il riposo eterno con il nostro Signore. Era stata ricoverata in ospedale per Covid-19. Lei è del Jharkhand, India. Pregate per la sua anima».

Ore 10:52 – Mika: «Mia madre grave, ma sta migliorando»
«Voglio scusarmi per il mio recente silenzio. La scorsa settimana è stata una settimana turbolenta per la mia famiglia, così come è stata per tante altre famiglie in tutto il mondo. Diverse persone della mia famiglia, a Parigi, hanno manifestato sintomi del COVID-19. Domenica pomeriggio, mentre stavo per andare in onda su Rai1 in collegamento da casa, mia madre è stata portata via in ambulanza d’urgenza». Mika affida a Facebook il racconto degli ultimi giorni, colpito anche lui dall’emergenza che ha sconvolto il mondo.

Ore 10:46 – Consulenti: «Imprenditori diffidenti verso lavoro agile»
Quasi 8 imprenditori su 10 (il 79,3%) provano «diffidenza» verso la modalità di lavoro `agile´ (lo `smart working´), e ciò «non contribuisce alla sua diffusione» nell’emergenza da Covid-19. E, a pesare sull’uso delle tecnologie per svolgere da casa l’impiego, c’è il «basso livello di digitalizzazione del Paese, sia per l’indice di alfabetizzazione digitale di imprenditori e lavoratori», sia per «le carenze delle infrastrutture tecnologiche» in Italia. Sono gli esiti di un sondaggio della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, condotto su un campione rappresentativo di colleghi professionisti iscritti all’Ordine, quando erano già stati emanati in provvedimenti restrittivi del governo, che hanno indotto una larga fetta degli occupati del Paese a sbrigare gli incarichi tra le mura domestiche.

Ore 10:30 – Venezia, mercato di Rialto sorvegliato
Lo storico mercato di Rialto, a Venezia, da stamani è stato transennato e sorvegliato, seguendo l’ultima ordinanza della Regione Veneto che impone il distanziamento e l’uso di guanti e mascherine negli esercizi commerciali e nelle vendite all’aperto. Anche in tutti gli altri mercati del territorio comunale sono stati predisposti simili presidi. Mentre gli agenti della Polizia locale sorvegliano le bancarelle, i volontari della Protezione civile hanno predisposto tavoli in cui forniscono informazioni e distribuiscono mascherine e guanti monouso.

Ore 10:23 – Speranza: «Con misure calato indice di contagio»
«La prima mattonella per ricostruire l’edificio dell’Italia è vincere la battaglia sanitaria in corso altrimenti non ci potrà essere una ripartenza di natura economica sul terreno dello sviluppo». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza a RaiNews24. «Tutte le energie dello Stato e delle Regioni, di ogni singolo cittadino, devono essere rivolte a vincere questa battaglia sanitaria». Con le misure adottate «l’indice di contagio ha iniziato la discesa», ha detto Speranza. «L’indice `R con zero´ – ha spiegato Speranza – nel mese di febbraio e nei primi di marzo ha sfiorato i 3, quindi ogni persona contagiata ne contagiava altre 3, producendo una moltiplicazione molto significativa. Con l’applicazione delle misure che abbiamo disposto in maniera rigorosa a partire dal 10 di marzo ha iniziato la sua discesa. Ma la battaglia è ancora nel suo pieno».

Ore 10:13 – Pasqua, venerazione straordinaria Sindone
Una venerazione straordinaria della Sindone, in diretta tv e su Internet. È l’iniziativa a cui sta lavorando d’intesa con il Vaticano l’arcivescovo di Torino e custode pontificio del Lino che, secondo la tradizione, ha avvolto nel sepolcro il corpo di Gesù. La venerazione, secondo quanto si apprende in ambienti ecclesiastici torinesi, si terrà nei giorni del Triduo Pasquale.

Ore 9:54 – Cina, nuovo caso locale
La Cina registra un caso di trasmissione locale di Covid-19 nella provincia di Hubei, dove si trova la città di Wuhan, e 18 casi «importati» di coronavirus. In tutto il gigante asiatico sono ormai 888 i casi «di ritorno», ovvero legati all’estero. A Wuhan, ha riferito la Commissione sanitaria nazionale, sono morte altre quattro persone. Sono invece 1.030 i soggetti asintomatici, dopo che ieri ne sono stati individuati altri 64, 38 dei quali a Hubei.

Ore 9:50 – Raggi: «Tamponi ai senzatetto»
«La Regione Lazio faccia subito i tamponi ai tanti senza fissa dimora che trovano rifugio nell’area della stazione Tiburtina per evitare il rischio di focolai di infezione da coronavirus. Bisogna tutelare i cittadini». È la richiesta della Sindaca Virginia Raggi al governatore Nicola Zingaretti contenuta in una lettera inviata anche al ministro Lamorgese, al prefetto Pantalone e al capo della Protezione Civile Borrelli.

Ore 9:26 – Cgia: «Crolla artigianato, fatturato – 7 miliardi»
Almeno 7 miliardi di euro: a tanto ammonta la stima della perdita di fatturato che a livello nazionale le imprese artigiane subiranno in questo mese di chiusura a causa del Coronavirus (dal 12 marzo al 13 aprile 2020). A fare i conti è stato l’Ufficio studi della Cgia. I comparti più colpiti sono anche quelli più rappresentativi di tutto il settore: le costruzioni, ad esempio, vedranno una flessione del fatturato di 3,2 miliardi (edili, dipintori, finitori di edifici) la manifattura di 2,8 miliardi (metalmeccanici, legno, chimica, plastica, tessile-abbigliamento, calzature) e i servizi alla persona di 650 milioni di euro (acconciatori, estetiste, calzolai).

Ore 9:24 – Milano, sindacati al prefetto: «Intervenga nelle Rsa»
Le organizzazioni sindacali dei pensionati della città metropolitana, FNP CISL SPI CGIL UILP UIL, hanno scritto una lettera al prefetto di Milano, Renato Saccone, in cui denunciano la «gravissima situazione che si sta determinando all’interno delle Case di riposo per anziani RSA in tutta l’area milanese». «Nonostante da settimane le case di riposo siano in auto isolamento, con il divieto assoluto di accesso ai parenti, molti ospiti si stanno ammalando e, nei casi più gravi, stanno morendo», riferiscono e denunciano di avere testimonianza che, «anche a fronte di sintomi evidenti della malattia, non vengono ancora effettuati i tamponi sugli ammalati e, tantomeno sulle persone che sono state in diretto contatto con loro, personale e degenti».

Ore 8.54 – Reggio Calabria, controlli dei Nas nelle case di cura
I carabinieri del NAS di Reggio Calabria unitamente a quelli del Gruppo Carabinieri di Locri hanno predisposto appositi controlli presso alcune case di cura della locride, in particolare nei Comuni di Bruzzano, Locri e Mammola. Le verifiche, eseguite dai militari delle dipendenti Compagnie di Locri, Bianco e Roccella Ionica, sono state operate con particolare attenzione essendo questo, un servizio volto a tutelare le fasce deboli della popolazione ritenute particolarmente a rischio, anche alla luce di recenti casi di contagio verificatisi in altre similari strutture sanitarie calabresi.

Ore 8.25 – Assoturismo: mancheranno 10,5 milioni di turisti
Dopo aver azzerato il marzo del turismo, il coronavirus cancella anche il mese di aprile, vacanze di Pasqua e ponti di primavera inclusi, per un totale di 10,5 milioni di viaggiatori «svaniti» e di 3,3 miliardi di consumi turistici perduti. A stimarlo è Cst Firenze per Assoturismo Confesercenti.

Ore 8.20 – Oms, sempre più giovani si ammalano o muoiono
Un crescente numero di persone giovani o comunque sotto i 60 anni si sta ammalando gravemente o sta morendo a causa del coronavirus: lo ha detto Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico del programma per le emergenze dell’Oms, secondo quanto riporta l’Independent. «Stiamo vedendo un maggior numero di persone più giovani gravemente malate», ha affermato l’esperta. «Nel complesso gran parte delle persone affette gravemente da questa malattia e ricoverate nei reparti di terapia intensiva sono più anziane e sono persone con malattie pregresse – ha proseguito -. Ma in alcuni Paesi stiamo vedendo individui sulla trentina, la quarantina e la cinquantina che vengono ricoverati in terapia intensiva e muoiono». Come è noto, il virus non risparmia nemmeno i bambini. Finora, tra gli altri, un bimbo è morto negli Usa, uno nel Regno Unito e una bambina in Belgio. Inoltre, un neonato è morto nello Stato dell’Illinois e sono decine i bambini nel mondo risultati positivi ai test.

Ore 7.49 – Papa, c’è anche chi approfitta del momento di dolore
Il Papa prega perché tutti abbiano «una coscienza retta e trasparente» che non debba «vergognarsi» agli occhi di Dio. «In questi momenti di turbamento, di difficoltà, di dolore», legati alla pandemia del coronavirus, c’è chi fa «tante cose buone ma non manca» chi decide di «approfittare del momento per il suo guadagno. Preghiamo oggi perché il Signore – ha detto Papa Francesco nell’introduzione della messa a Santa Marta – ci dia a tutti una coscienza retta, una coscienza trasparente, che possa farsi vedere da Dio senza vergognarsi».

Ore 7.30 – Onu, a rischio l’assemblea di settembre
Il presidente dell’Assemblea internazionale dell’Onu ha detto che entro il mese deciderà se cancellare l’annuale riunione a New York a causa dell’epidemia.

Ore 7.00 – Usa, nuovo record di decessi: in un giorno 1480
Nuovo record mondiale di decessi per il coronavirus in un giorno per gli Usa, che in 24 ore hanno visto morire 1.480 persone: oltre 7.400 in totale le vittime nel Paese. «Lasceremo la decisione sull’ordine ai cittadini di stare a casa ai singoli governatori di ogni Stato», afferma Trump escludendo un ordine nazionale.

Ore 5.00 – La Cina rende omaggio alle vittime
La Cina si è fermata e ha onorato la memoria delle oltre 3.300 vittime del coronavirus e dei primi 14 «martiri» caduti in prima linea nell’Hubei lottando contro la pandemia. L’intero Paese s’è raccolto in silenzio alle 10 (le 4 in Italia) per 3 minuti e nell’aria sono risuonate sirene e clacson di auto. Il presidente Xi Jinping e i vertici di Partito comunista e governo, tutti con un fiore bianco sul petto, hanno tenuto una cerimonia alla Zhongnanhai, compound di Pechino della leadership, sostando in raccoglimento davanti alla bandiera nazionale cinese a mezz’asta.

 

IL MEDICO DEL …KO…!

CALIMERA 03042020

IL MEDICO DEL …KO…!

Non è dato sapere quali siano state le motivazioni che hanno fatto andar fuori di testa il medico di Calimera (Le ) che ha aggredito un anziano e lo ha malmenato violentemente, scena ripresa in un video dai contenuti scioccanti ed incredibili che ha inorridito tutta l’Italia. Davvero difficile comprendere l’aggressione del medico, ipotizzando che avesse tutte le ragioni del mondo e che il paziente, presumo lo sia, possa anche essere stato maleducato non si può arrivare alla determinazione di picchiare un anziano e per giunta appoggiato ad un bastone che lo aiuta a sostenersi in quel modo. Una reazione così violenta non si giustifica né può essere giustificata in una società civile e progredita anche perché gli anziani abitualmente vengono aggrediti solo dai delinquenti per essere rapinati. È avvilente e mortificante per tutti gli italiani e in particolar modo per il personale sanitario, infatti vedere un loro collega trattare un anziano mentre in queste settimane gli “angeli bianchi”, nei vari ospedali, cercano proprio di salvare le vite degli anziani… combattendo il coronavirus è un paradosso . Forse lo stress accumulato in questo ultimo mese deve aver giocato un bruttissimo tiro al medico che ha perso i lumi. A sua difesa c’è solo che potrebbe non star bene mentalmente, però poteva chiedere di essere sostituito in questo periodo, non si lavora bene in condizioni di stress continuo. Adesso si è rovinato la vita professionale e personale. È giusto pagare per i propri errori è questo è uno gravissimo… Speriamo solo che il povero anziano non abbia subito lacerazione di organi interni per via dei calci subiti. Permettetemi una considerazione personale sulla questione, questo è il frutto di una società che vive quotidianamente compressa dalle tante, irrisolte, problematiche sociali. 03042020

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Calimera, video choc: medico aggredisce paziente e lo scaraventa sull’asfalto

Le immagini fanno rabbrividire, un camice bianco che picchia un anziano malato. L’aggressore è stato denunciato e sospeso dal servizio

CALIMERA 03042020

 REDAZIONE ONLINE

03 Aprile 2020

CALIMERA – Queste immagini arrivano da Calimera, un paese della provincia di Lecce. Un anziano è stato aggredito con schiaffi, pugni e calci da un medico di base. L’aggressione è stata filmata da un passante. L’anziano, pare, era andato dal medico per chiedere spiegazioni su una ricetta per un accertamento diagnostico che non sarebbe stata accettata. Quando l’anziano ha insistito chiedendo spiegazioni, il medico lo ha aggredito fino a farlo cadere per terra e poi ha continuato a colpirlo con calci. All’aggressione hanno assistito anche un uomo e una donna. Quest’ultima tenta disperatamente di fermare il medico mentre l’anziano è a terra. La vittima dell’aggressione è stata soccorsa dai sanitari del 118: ha riportato un trauma oculare e ha rifiutato il ricovero in ospedale. Soccorso e medicato dai sanitari del 118, l’anziano è stato accompagnato a casa.

MEDICO SOSPESO DAL SERVIZIO – L’unità gestione rapporti convenzionali della Asl, su mandato della direzione generale, ha immediatamente sospeso dal servizio, in via cautelare, il medico. Lo rende noto l’Asl Lecce. «Quello che è accaduto a Calimera, l’aggressione da parte di un medico di medicina generale ai danni di un paziente di 85 anni – sottolinea l’azienda sanitaria locale – è di una gravità inaudita. La Asl di Lecce ha messo in campo tutte le iniziative utili per accertare i fatti e sanzionare in maniera categorica l’accaduto. A tal fine sono state attivate tutte le procedure per la revoca definita della convenzione, sia dalla medicina generale che dalla continuità assistenziale di Santa Cesarea Terme, dove il medico presta servizio».

La Asl ha sporto denuncia alla stazione dei carabinieri di Calimera, nonché all’Ordine dei medici. «Al paziente aggredito va tutta la nostra solidarietà e il nostro supporto. L’accaduto – conclude l’Asl – non fa onore ai tanti medici di famiglia che con abnegazione, anche a costo della vita, curano i pazienti presso i loro domicili in piena emergenza epidemiologica».

MEDICO DENUNCIATO – I Carabinieri della stazione di Calimera, intanto, hanno formalmente denunciato a piede libero, per lesioni personali aggravate, il medico di base autore dell’aggressione.

Di certo, il video non lascia dubbi ad alcuna interpretazione: questo medico si comporta in maniera deprecabile ledendo la dignità di una intera categoria che in questo momento sta pagando un caro prezzo in emergenza Coronavirus.

 

IL VIRUS DEGLI INFEDELI…ERA..ORA NO !

epa08321622 A handout photo made available by the Iranian President office shows Iranian president Hassan Rouhani speaks during the cabinet meeting, in Tehran, Iran, 25 March 2020. Media reported that Rouhani said that more stricter rules to stop people to come out will be announced soon due to COVID-19 disease pandemic, caused by the SARS-CoV-2 coronavirus in Iran. According to the latest report by the Ministry of Health, there are at least 27,017 confirmed cases of coronavirus infections and 2,077 people have died from the virus throughout Iran and 9,625 have recovered.  EPA/IRANIAN PRESIDENT OFFICE HANDOUT  HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

IL VIRUS DEGLI INFEDELI…ERA..ORA NO !

E’ certo che l’Iran sta percorrendo la strada della follia, prima non ha imposto nessuna misura restrittiva ed ora ne paga le conseguenze con  chissà con quanti contagiati e morti, ora temono che la situazioni si protrarrà sino al 2021. Problemi loro, bastava guardare in Italia e in Cina quello che stava accadendo per capire la gravità e la pericolosità del virus e… invece niente…solo ridicoli slogan religiosi. Già, magari…ora si saranno convinti che il virus non attacca solo gli infedeli e gli occidentali… forse. A volte la stupidità non ha confini…specie quando si trasferiscono le disgrazie nella politica o nella religione e si vuol giustificare i propri fallimenti. E vabbè, ora avete un anno di tempo per capire che il virus è anti religioso e anti politico. 02042020

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Coronavirus: in Iran crisi forse un anno

‘Le restrizioni proseguiranno’

© ANSA/

epa08321622 A handout photo made available by the Iranian President office shows Iranian president Hassan Rouhani speaks during the cabinet meeting, in Tehran, Iran, 25 March 2020. Media reported that Rouhani said that more stricter rules to stop people to come out will be announced soon due to COVID-19 disease pandemic, caused by the SARS-CoV-2 coronavirus in Iran. According to the latest report by the Ministry of Health, there are at least 27,017 confirmed cases of coronavirus infections and 2,077 people have died from the virus throughout Iran and 9,625 have recovered.  EPA/IRANIAN PRESIDENT OFFICE HANDOUT  HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Redazione ANSAISTANBUL

 

02 aprile 202016:40NEWS

 

(ANSA) – ISTANBUL, 2 APR – “Il coronavirus non è qualcosa per la cui totale eliminazione possiamo fissare una data certa.
Potrebbe restare tra noi per i prossimi mesi, o anche fino alla fine dell’anno” persiano, nel marzo 2021. Lo ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani in una riunione del suo gabinetto, avvisando che la Repubblica islamica dovrà restare vigile a lungo e che le restrizioni dovranno proseguire. A oggi in Iran si registrano 50.468 casi e 3.160 vittime di Covid-19.
 

IL MORTO DOVE LO METTO ? …NEL CASSONETTO..!

MORTO IN TERRA

IL MORTO DOVE LO METTO ? …NEL CASSONETTO..!

Non c’è da meravigliarsi più di niente…sì, è proprio così, il mondo del 2020 è totalmente diverso dal passato, il coronavirus ci ha portato quel cambiamento repentino che nessuno s’aspettava, il mondo va alla deriva e purtroppo andrà ancora peggio nei prossimi mesi, l’epidemia si è allargata come non doveva e ora sta esprimendo tutta la sua malvagità e letalità tanto sottovalutata dai nostri cosiddetti “scienziati virologi ed epidemiologi” del mondo scientifico evoluto. In questi ultimi giorni il mondo paga per l’avidità di denaro di pochi, dell’arroganza e dal potere scientifico e farmaceutico, bisognava arginare l’epidemia investendo nella prevenzione e cercare di sviluppare un vaccino o prodotti farmaceutici atti a  contrastare il virus e invece…invece si è lasciati e permesso, colpevolmente, che la malattia colpisse tutto il globo. Irresponsabilità casuale alla quale credo poco, penso ai notevoli interessi della case farmaceutiche se l’epidemia si propagasse nel giusto modo e seminasse il panico tra i governi, chissà quanto costerebbe un farmaco salva vita o un vaccino…ovviamente stiamo parlando di centinaia di miliardi di dollari se non proprio di migliaia, e qui nascono i veri punti deboli dell’ONU e della banca mondiale e del FMI,  refrattari ai disperati richiami d’aiuto dei tanti stati poveri o in difficoltà, in primis l’unione europea e i ricchissimi stati arabi miliardari del golfo Persico che pare non conoscano il termine “solidarietà cristiana”, posso capire i musulmani visto che loro non possono aiutare gli infedeli…ma gli occidentali non li capisco proprio. Intanto tanti paesi, anche non ricchi, si danno da fare e si aiutano l’un con l’altro, un plauso va certamente alla Russia che dimostra di essere una grande paese solidale e si dà da fare mentre i ricchi sceicchi si “barcamenano”, neanche un aiuto sino ad oggi…vedremo in futuro….  Nel mentre la gente muore, consto la malvagità dei governi, tutto e nessuno escluso, è disumano quanto orripilante lasciar volutamente al proprio infausto destino un essere umano, non più giovane, sapendo che questi nel volgere di qualche giorno sicuramente perderà la vita, che ignominia, una barbarie dei tempi dell’uomo di Neanderthal e non certamente un gesto di civiltà del 2020, in un’epoca in cui amiamo, solo a parole, chiamarci “…fratelli e sorelle…”. Cosa si può dire dinnanzi a tanta malvagità, si è fatta una campagna propagandistica sulla salvezza della vita dei migranti che solcano il mare Mediterraneo per venire in Europa ed ora si tace  di fronte a decine di migliaia di morti, vittime abbandonate a alla sorte… qui il concetto di vita si è trasformato nella cinica scelta del soggetto da salvare e quello da far morire. Il concetto di “essere umano” è andato a farsi benedire, i corpi dei morti, parenti o amici che siano, vengono riposti o meglio…” buttati nei cassonetti”… come un sacchetto di pannolini sporchi di cacca o di rifiuti alimentari, oppure lasciati ai margini del marciapiede di una via pubblica…come carta straccia… ben in vista e come monito all’intera umanità.  No, non c’è più rispetto alcuno e per nessuno, ora vige la legge del più forte, i deboli sono destinati ad essere “cestinati” e non solo in Ecuador e nei paesi poveri, ma questo accade anche nella civilissima Spagna, in Catalogna in particolare, si sceglie chi far vivere o morire, ovviamente a discapito degli anziani. Il rispetto per la vita umana non esiste più…rassegniamoci e prendiamo atto che la parola di Dio al momento è persa, quel che conta nel 2020 è  solo…“la parola del denaro”… Forse il virus ci ricorderà che noi siamo tutti uguali o le divisioni diventeranno solchi profondi ? Ai posteri l’ardua sentenza. 02042020

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Coronavirus Covid, inferno Ecuador: cadaveri bruciati in strada o gettati nei cassonetti

MORTO IN TERRA

Giovedì 2 Aprile 2020

 Cadaveri gettati nei cassonetti. Cadavere bruciati, in strada. Sono scene drammatiche e infernali quelle vissute negli ultimi giorni a Guayaquil, la città che più di tutte le altre registra casi positivi di coronavirus in Ecuador. Secondo quanto riferito dai media del Paese, i corpi di coloro che sono morti nelle case, per il virus o per altri motivi, hanno iniziato a essere gettati sui marciapiedi, negli angoli, nei portoni o nei contenitori dell’immondizia, avvolti in rudimentali sacchi di plastica.

 Il problema del recupero delle persone decedute in città dura da più di una settimana, e le drammatiche foto dei cadaveri ritrovati in strada si sono diffuse sui social network del Paese. Il ritardo e la paura di contrarre il coronavirus hanno portato i cittadini a scelte disperate e, tra domenica e lunedì, i cadaveri di persone decedute con sintomi di Covid-19 o altre patologie sono iniziati ad apparire abbandonati negli angoli della città. Testimoni denunciano di aver chiamato i numeri di emergenza per far ritirare i morti, ma nessuno ha dato loro una soluzione e i corpi sono rimasti in casa per due e anche quattro giorni di attesa.

Coronavirus, Italia chiusa fino al 13 aprile. Speranza: prorogate tutte le misure. Conte: «Ritorno al lavoro graduale»

Guayaquil registra 1.615 casi sul totale di 2.302 nel Paese. Le autorità ecuadoriane hanno riconosciuto le difficoltà nel ritirare i cadaveri delle persone decedute, e di fronte a questa situazione il presidente Lenín Moreno ha annunciato lunedì la creazione di una Task Force sotto la responsabilità di Jorge Wated, in modo che i compatrioti che sono morti a Guayaquil abbiano la degna sepoltura che meritano. Wated ha riferito che le misure per velocizzare le sepolture «sono state già avviate e che i corpi riceveranno una tomba personale e non saranno messi in una fossa comune», come inizialmente proposto dalle autorità. Nel luogo, era stato anche proposto di realizzare un mausoleo, in ricordo dei deceduti.

 

 

ldc simbolo+ scritta ldc

                      IO STO …COL SUD…!

 

CAMPAGNA RACCOLTA FONDI

Il movimento liberal democratici cristiani di Massafra (TA)  sensibile al drammatico momento epidemico e alle urgenti necessità, promuove una raccolta fondi da destinare all’acquisto di dispositivi di sicurezza individuali di protezione (D.I.P.),  mascherine e presidi medici da destinarsi agli ospedali del sud Italia e isole comprese al fine di poter mettere in sicurezza il personale sanitario nello svolgimento della loro opera .

A seguire si evidenziano i riferimenti bancari per il volontario contributo.

IBAN : IT65H0709478950001000004580

BIC    : ICRAITRRUEO

Sì prega indicare nella causale :  “Io sto col sud”.

Il presidente di  “ Ldc ”, Manlio Minicucci, infinitamente ringrazia i donatori.   

 

IO STO COL SUD

ldc simbolo+ scritta ldc

DEAR FRIENDS AND ITALIANS ALL, THE DESPERATE SCREAM THAT COMES TO US FROM THE REGIONS OF SOUTH ITALY AND FROM THE MAJOR ISLANDS OF OUR COUNTRY HAS NOT BEEN LISTENED, WE OF LDC ARE MOVING OURSELVES IN THAT DIRECTION AND THAT IS TO GIVE TO MEET THEM. AND MEDICAL PRESIDENTS, IN AN INDEPENDENT AND INDEPENDENT WAY, ADJUSTING THE USELESS BUREAUCRACY AND ARRIVING UP TO THE PREFIXED OBJECTIVE WITHOUT WASTE FURTHER TIME. COLLECTING THE FUNDS WE WILL PURCHASE THE NECESSARY AND WE WILL DONATE IT TO THE HOSPITAL STRUCTURES THAT MORE NEED INDIVIDUAL SAFETY DEVICES AND MASKS.
MY PERSONAL THANKS TO ALL THE FRIENDS WHO INTEND TO PARTICIPATE IN THE FUNDRAISING.

MANLIO MINICUCCI… 3I032020

 

ldc simbolo+ scritta ldc

 

УВАЖАЕМЫЕ ДРУЗЬЯ И ВСЕГО ИТАЛЬЯНЕШНЕГО МОРЯ, КОТОРЫЕ ДЕЛАЮТ НАМ ИЗ РЕГИОНОВ ЮЖНОЙ ИТАЛИИ И ИЗ ОСНОВНЫХ ОСТРОВОВ НАШЕЙ СТРАНЫ, НЕ СЛУШАЛИСЬ, МЫ НРС НАПРАВЛЯЕМСЯ В ЭТОМ НАПРАВЛЕНИИ И ЧТО ДАЕМ МНЕ. И МЕДИЦИНСКИЕ ПРЕЗИДЕНТЫ, НЕЗАВИСИМЫМ И НЕЗАВИСИМЫМ СПОСОБОМ, РЕГУЛИРУЮЩИЕ БЕСПОКОЛЬНУЮ БЮРОКРАТИЮ И ПРИБЫВАЯ ДО ПРЕДПОЧИТАННОЙ ЦЕЛИ БЕЗ ОТХОДОВ В ДАЛЬШЕ. СОБИРАЯ ФОНДЫ, МЫ ПОКУПАЕМ НЕОБХОДИМЫЕ, И МЫ ПОЗДРАВЛЯЕМ ЕГО СТРУКТУРАМ БОЛЬНИЦЫ, КОТОРЫЕ БОЛЬШЕ НУЖНЫ ИНДИВИДУАЛЬНЫЕ УСТРОЙСТВА И МАСКИ БЕЗОПАСНОСТИ.
МОЙ ЛИЧНЫЙ СПАСИБО ВСЕМ ДРУЗЬЯМ, КОТОРЫЕ НАМЕРЕНЫ УЧАСТВОВАТЬ В ФОНДРАЙЗИНГЕ.

MANLIO MINICUCCI… 3I032020

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“IL POVERO RICCO COGLIONE”

autostrade

“IL POVERO RICCO COGLIONE”

Siamo al  comico-drammatico film del “povero ricco coglione”…., già, il ricco che vuole soldi dallo stato italiano per via dell’assenza di auto dalle autostrade e per l’ovvio mancato guadagno, specie dopo il crollo del ponte di Genova , con 43 morti, gli incassi sono diminuiti notevolmente . I signori Benetton, i veri proprietari, ora battono cassa….poverini, come mi dispiace per loro e per loro finanze… ed allora io…voglio aiutarli. Seguite attentamente quel che vi spiego : se non avete il Pin andate nel sito dell’Agenzia delle Entrate, metteteci il C.F. indi richiedete il Pin. Ricevutolo, poi redigete il modello Inps per il contributo ai lavoratori autonomi ed inviatelo. Entro il 15 di Aprile, anche voi, come milioni di lavoratori autonomi in disgrazia, avrete 600 euro a …cranio.. .Tutto chiaro ? E se non ce la fate a vivere con 600 euro venite da noi che vi spieghiamo come si fa a vivere da nababbi con 600 euro di merda al mese…Ciao Benettonini… 02042020

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Anche Autostrade chiede soldi al governo

Il crollo del traffico veicolare senza precedenti nella storia legato alla diffusione del Coronavirus ha messo in seria difficoltà l’ente autostradale

Pubblicato il 27 Marzo 2020 ore 10:00

autostrade

La diffusione del Coronavirus nel nostro Paese ha messo in ginocchio irreparabilmente Autostrade per l’Italia. Questo almeno è quello che sostiene Fabrizio Palenzona, numero uno dell’Aiscat, che ha scritto una lettera al governo in cui espone una serie di richieste per uscire il prima possibile da questo momento di crisi.

Fino a un mese fa, la paura più forte era di subire la revoca della concessione per il disastro del ponte Morandi di Genova. Ora, Autostrade per l’Italia (Aspi) dei Benetton guida la carica dei concessionari che chiedono soldi al governo per far fronte all’emergenza coronavirus, ventilando il rischio di fallimento. La lettera, allarmata e minacciosa, è stata spedita lunedì scorso ai ministri dei Trasporti e dell’Economia Paola De Micheli e Roberto Gualtieri. La firma il presidente dell’Aiscat, l’associazione delle concessionarie, Fabrizio Palenzona, uomo di fiducia dei Benetton. La missiva, tre pagine, ha come oggetto “Emergenza Covid-19, ripercussioni su comparto autostradale. Richiesta provvedimenti urgenti”. Palenzona mette in guardia dalle “inevitabili ricadute sul settore delle limitazioni agli spostamenti imposte dalle norme emergenziali: le autostrade – si legge – stanno assistendo a un crollo del traffico veicolare senza precedenti nella storia”, stimato in “circa l’80 per cento sull’intera rete”. Questo “comporta sin da ora gravi ripercussioni sulla capacità dei concessionari di poter sostenere i costi operativi connessi alla necessità di mantenere in esercizio le infrastrutture, nonché un grave pregiudizio alla possibilità di generare sufficiente cassa dalla riscossione delle tariffe”. Palenzona avvisa che “è a rischio la sopravvivenza stessa di molti operatori” se l’emergenza durasse oltre marzo. Palenzona lamenta che i concessionari sono esclusi dalle misure del decreto “Cura Italia” e perciò detta la ricetta, chiedendo una misura che sospenda “qualsiasi imposta, tassa o debito a favore delle amministrazioni dello Stato o di enti o società a prevalente capitale pubblico”. Non solo. Palenzona chiede anche “una moratoria garantita dallo Stato” dei debiti verso le banche e “la sospensione dell’ammortamento dei beni devolvibili” e, già che c’è, pure “un contributo in conto esercizio, da erogarsi per assicurare la continuità e la sicurezza del servizio” e che vada a coprire lo sbilancio tra costi manutentivi e i pedaggi realmente incassati. […]

Carlo Di Foggia, Il Fatto Quotidiano

UN PASSO AVANTI E DUE INDIETRO…

Conte del 02.04.2020

UN PASSO AVANTI E DUE INDIETRO…

Egregio signor Presidente del Consiglio Conte, forse a lei non è abbastanza chiaro che io sono un essere umano come tanti altri italiani, e come loro fatto di pelle, ossa e carne, dotato di un cervello e di due coppie di arti, superiori e inferiori. In più, oltre ad avere degli organi vitali, come il cuore che pompa sangue e i polmoni che danno ossigeno, sono dotato anche di un complesso apparato gastrointestinale. In più… essendo un vero essere umano, nel mio cervello sono impressi i caratteri emotivi e a seconda delle situazioni si materializzano in sensazione di felicità, di piacere, di gioia, di rabbia e di violenza …a volte anche inaudita. Ora spero che il quadro le sia finalmente chiaro, ora sa che un essere umano ha l’assoluta necessità di vivere in un contesto di certezze, di serena tranquillità, di un lavoro stabile e sicuro che gli dia la possibilità di nutrirsi, vestirsi, far fronte agli impegni economici, che la società impone, e a mantenere la sua famiglia…se la ha. Ora, non le sembra che lei da quasi tre mesi stia operando nel disinteresse dell’essere umano e sta solo pensando alla sua disgustosa poltrona ? Ma cosa crede che averci tolto la libertà e il lavoro e la dignità faccia di noi sempre degli esseri umani o invece non ci farà diventare un qualcosa di diverso ? Sa, se lei continua a prenderci in giro con promesse mancate, con decreti saltellanti che vengono esposti in TV il sabato, firmati nella notte dal presidente della Repubblica, e il lunedì vengono revocati perché inutili, ridicoli e studiati solo per gli stupidi non pensa che gli esseri umani, non più contenti e felici, si potrebbero trasformarsi in esseri disumani ? La smetta di prenderci in giro e se lei non è capace di prendere decisioni e misure ragionevoli e responsabili nell’interesse del popolo…ci faccia un piacere, si dimetta e ci risolva i tantissimi problemi che il suo governo ci sta creando dal 05 di gennaio. Basta…non ne possiamo più di voi…non vi bastano tutti questi morti e la sofferenza e la tragedia di tutto un popolo ? Tra un po’ vedrà solo rabbia negli esseri umani italiani e chissà come andrà a finire tra una quindicina di giorni. Meditate… meditate sulle vostre gravi colpe. 02042020

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Coronavirus, Conte: «Nessun allentamento misure per i bambini»

Messaggio Promozionale – video disponibile in 13 secondi

01 APRILE 2020

 Conte del 02.04.2020

Il presidente del Consiglio in conferenza stampa | Ansa – CorriereTv

“Noi non abbiamo autorizzato l’ora del passeggio con i bambini. Abbiamo semplicemente detto che i minori possono accompagnare i genitori a fare la spesa per esempio, ma questo non è un allentamento delle misure restrittive”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa.

 

“I FAKE…” UNTORI…

cinavirus fake 01.04.2020

“I FAKE…” UNTORI…

Proprio non capisco perché gli americani si irritano tanto nel conteggio dei contagiati e deceduti cinesi nella questione epidemia coronavirus nel paese della “Grande Muraglia”, ricordo a tutti che l’opera è lunga 21.196 km e ciò dà un’idea della sua grandezza. I cinesi sono grandi un tutto, nella storia millenaria, nell’estensione del suo territorio, terzo nel mondo, nella produzione di manufatti di vario genere, nel prodotto interno lordo, secondi solo agli USA, e addirittura sono primi nel numero di abitanti nel mondo, poi… sempre primi in fatto…di epidemie, sono anche primi nel mancato rispetto dei diritti umani, primi in assoluto nelle limitazioni delle libertà individuali e primi in ogni tipo di divieto quando si tratta di libertà di pensiero e di parola, e sono purtroppo anche primi nel “raccontare bugie al mondo intero” con una grandezza pari a quella della Grande Muraglia…”bugie chilometriche”… e sempre i primi a cercare di far apparire la Cina come il più grande paese del mondo, amato e rispettato dal popolo il cui fine è quello di far diventare ancora più grande la Cina stessa e dove la gente ha come unico obiettivo la grandezza del partito comunista…sempre e comunque…anche dinanzi alle tragedie e i drammi mondiali come l’epidemia del coronavirus. Questa è l’ossessione dei comunisti, da oltre un secolo, e di coloro che sono legati ideologicamente a loro, guardate il governo italiano e il PD, nei mesi di gennaio e febbraio 2020 ha cercato in tutti i modi di difendere il paese della “Grande Farloccheria”, e se non bastasse questo , guardiamo a quale cassa di risonanza e bombardamento mediatico ci hanno sottoposto, negli ultimi giorni, per quattro straccetti di mascherine e due medici che sembrano esseri diventati i salvatori della patria  e che in verità, grazie a Dio, proprio non ci servivano… . Gli untori del mondo e responsabili ad oggi, della morte di 45.000 esseri umani… ora sono gli eroi, mentre per i 100 milioni di dollari in aiuti ricevuti dai “soliti amici americani” e di Trump neanche una parola… due pesi e due misure come se il dittatore comunista antiliberale e untore del mondo fosse il presidente americano Trump e non il dittatore cinese Xi Jinping, scusate se lo chiamo dittatore ma presidente mi riesce proprio difficile chiamarlo visto che non è stato eletto democraticamente. Ma la Cina cosa crede, che con qualche mascherina e con un po’ di medici, venuti a fare becera propaganda comunista, noi dobbiamo smettere di piangere i nostri 13.155 morti e dire viva la Cina ? Toglietevelo dalla zucca…io non dimentico e credo che neanche i parenti delle vittime…  Ha ragione Trump ad essere super incazzato, loro rischiano una strage di proporzioni inimmaginabili e solo perché i comunisti cinesi del partito non volevano far sapere di aver un virus in casa capace di uccidere milioni di morti…e già ..il prestigio innanzitutto…i comunisti, loro non potevano essere additati come gli untori del mondo e quelli che ammazzano le persone, a parte i cento milioni e passa del…passato…, loro sono buoni e generosi …e questa “bontà la vedo da 40 anni”… Per il momento, i signori comunisti cinesi non ci hanno ancora fornito spiegazioni dell’origine del virus e da dove è partito…e noi attendiamo…e lo vogliamo sapere.  01042020

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cinavirus fake 01.04.2020

 

Coronavirus, gli 007 americani: “La Cina ha fornito intenzionalmente numeri falsi su morti e contagiati”

È la conclusione di un report segreto della Cia arrivato alla Casa Bianca la settimana scorsa. Sia all’interno, sia all’esterno della Cina, c’è scetticismo sui dati comunicati da Pechino, che ha ripetutamente rivisto la sua metodologia di conteggio dei casi

di F. Q. | 1 APRILE 2020

La Cina ha fornito numeri falsi su decessi e contagi da coronavirus. A rivelarlo

sono tre funzionari americani coperti dall’anonimato che a Bloomberg hanno svelato l’esistenza di un report top secret della Cia. L’intelligence Usa, che ha inviato il documento la scorsa settimana alla Casa Bianca, è convinta che Pechino abbia fornito “intenzionalmente” un numero di casi di contagio e di decessi da Covid-19 inferiore alla realtà. Sebbene l’epidemia di coronavirus sia esplosa nella provincia dell’Hubei alla fine del 2019, le cifre ufficiali delle autorità cinesi parlano infatti di 86.361 casi e circa 3.300 decessi, mentre negli Usa il numero dei positivi ammonta a oltre 190mila casi, con più di 4mila decessi. Anche Italia e Spagna hanno ampiamente superato la Cina in termini di casi e decessi. I dati ufficiali, quindi, sono “intenzionalmente incompleti”.

Coronavirus, Trump: “La Cina non ha condiviso le informazioni sul virus. Il mondo sta pagando un caro prezzo per questo”

Sia all’interno, sia all’esterno della Cina, c’è scetticismo sui dati comunicati da Pechino, che ha ripetutamente rivisto la sua metodologia per il conteggio dei casi, escludendo del tutto per settimane gli asintomatici.

Solo martedì ne ha aggiunti più di 1.500 al suo totale. E anche un servizio del quotidiano cinese Caixin nei giorni scorsi ha ipotizzato, osservando le lunghe file nelle pompe funebri di Wuhan e le migliaia di urne trasportate ogni giorno nei loro magazzini, che i numeri delle vittime potessero essere molto più alti. Bloomberg sottolinea che non solo della Cina si pensa a dati sottostimati, bensì anche di Iran, Russia, Indonesia, Corea del Nord, Arabia Saudita ed Egitto.

Coronavirus, vicepremier cinese a Wuhan verifica aiuti dati a chi è in quarantena. Cittadini bloccati in casa urlano da finestre: “È tutto falso”

Deborah Birx, immunologa del Dipartimento di Stato e consulente della Casa Bianca sulla pandemia, ha specificato che i bollettini cinesi hanno influenzato le ipotesi sulla natura del virus in altre parti del mondo. E ritiene che alle cifre ufficiali “mancasse una notevole quantità di dati”. A esortare alla trasparenza era stato anche il segretario di Stato Michael Pompeo, che ha ripetutamente accusato Pechino di nascondere la portata del problema con la sua lentezza nella condivisione delle informazioni, specie nelle settimane successive alla comparsa del virus, oltre ad avere bloccato gli aiuti degli esperti americani. Martedì, nel corso di una conferenza stampa a Washington, Pompeo ha anche precisato che lo sviluppo di terapie per combattere il coronavirus dipende “dalla capacità di avere informazioni su ciò che è realmente accaduto”.

 

IO STO COL SUD…

IO STO COL SUD

IO STO COL SUD…

CARISSIMI AMICI E ITALIANI TUTTI, L’URLO DISPERATO CHE CI GIUNGE DALLE REGIONI DEL  SUD ITALIA E DALLE ISOLE MAGGIORI DEL NOSTRO PAESE NON E’ RIMASTO INASCOLTATO, NOI DI LDC CI STIAMO MUOVENDO PROPRIO IN QUELLA DIREZIONE E CIOE’, RACCOGLIERE FONDI PER  ACQUISTARE DISPOSITIVI E PRESIDI MEDICI, IN MODO AUTONOMO ED INDIPENDENTE, AGGIRANDO L’INUTILE  BUROCRAZIA E ARRIVANDO SINO ALL’OBIETTIVO PREFISSATO SENZA PERDERE ULTERIORE TEMPO. RACCOLTI I FONDI ACQUISTEREMO IL NECESSARIO E LO DONEREMO ALLE STRUTTURE OSPEDALIERE CHE PIU’ NECESSITANO DI DISPOSITIVI DI SICUREZZA INDIVIDUALE E MASCHERINE .

IL MIO PERSONALE RINGRAZIAMENTO VA A TUTTI GLI AMICI CHE INTENDONO PARTECIPARE ALLA RACCOLTA FONDI.

MANLIO MINICUCCI  …3I032020

IO STO COL SUD

C’ERA UNA VOLTA …LA LIRA

merkelliana

C’ERA UNA VOLTA …LA LIRA

Prima del 2002, anno della fondazione dell’Unione Europea, in Italia era una in uso la sua moneta nazionale, lei aveva un nome….si chiamava “Lira”, nata nel 1472 col nome di “Lira Tron” sotto il dogato di Venezia Nicolò Tron, con il regno di Piemonte prima e quello d’Italia nel 1870 costituiva una moneta di valore mondiale, riconosciuta e amata e anche plagiata da alcuni stati esteri…La Lira italiana cessò di vivere nel 2002, venne sostituita dall’euro, moneta che doveva essere il prestigioso bigliettino da visita dell’Unione Europea nel mondo. Entrata nel circolo finanziario nell’anno in cui siamo diventati parte integrante di… “un’associazione o organizzazione”, non l’ho mai ben capito in cosa mi trovo, il cui fine , sino ad oggi stranamente non si è mai compreso bene fino in fondo quale sia. Già, perché un’organizzazione o un’associazione che si rispetti deve necessariamente dotarsi di uno statuto nel quale evidenziare l’obiettivo e lo scopo finale di detta unione, quindi redigere uno statuto che nel caso dell’unione di stati sovrani si dovrebbe chiamare costituzione e dar luogo ad una banca centrale il cui compito è assicurare la stabilità finanziaria di ogni stato, stampare denaro e vigilare sulle borse finanziarie e su tutti i movimenti di denaro particolarmente importanti e “dulcis in fundo” sostenere i singoli stati nel farli progredire economicamente e aiutarli nell’emergenza d’ogni natura. Ma nel marzo 2020 e in piena emergenza epidemica, le cose stanno proprio così ? Analizziamo… passo… passo la realtà economica di alcuni stati europei facenti parte dell’unione di oggi 31.03.20, visto e considerato che di atti ufficiali non ce ne sono, vediamo cosa ha prodotto in questi disgraziati 18 anni  l’Unione Europea e la sua “banca privata BCE” : il potere di acquisto dell’euro si è notevolmente ridotto ma i salari non sono cresciuti, la disoccupazione, quanto la povertà, è aumentata in modo esponenziale nel sud Europa, mentre nel contempo i paesi del nord si arricchiscono a scapito di quelli del sud, pensate che un lussemburghese, cittadino della stessa farlocca unione europea…ha un reddito di oltre € 100.00 l’anno…8.500 al mese… mentre da noi si vive con 1400/1600 euro… Regole farlocche e furbesche hanno consentito agli olandesi, belgi, tedeschi e danesi di accumulare ricchezza mentre gli altri si impoverivano e oggi fanno la fame, la Grecia è stato un valido esempio per tutti. Il paradiso fiscale dell’Olanda è la prima vergogna in assoluto, il disinteresse e l’assenza di solidarietà tra i 27 stati regna sovrana nei confronti di quei paese che hanno emergenze come la Spagna, noi e i francesi…tutti compressi dall’epidemia e bisognosi di aiuti e la commissione europea e la BCE che fanno  ? Niente…prendono tempo….aspettano che ”noi si tiri le cuoia” per obbligarci a firmare il “MES salva stati”, stratagemma germanico per salvare le sue banche, carognata appoggiata dai belgi, olandesi e danesi. Giunti a questo punto l’unica cosa da fare è tornare alla nostra cara Lira, stamparne a centinaia di miliardi e rimettere in carreggiata l’Italia, attenzione, se firmiamo il MES siamo finiti…non avremo più speranza di uscirne…non potremo più far a meno di loro e la Lombardia e il Veneto, come il Friuli, …torneranno a far parte dell’impero germanico merkelliano. L’Unione Europea non esiste e non è mai esistita col fine amorevole, è una cosa misteriosa, indefinita e che non ha centrato nessuno dei suoi obiettivi …se mai ce ne fossero stati, mentre per gli stati del nord i loro obiettivi sono stati centrati, vero Lagarde ?   31032020

…by… manliominicucci.myblog.it

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Ma i tedeschi non hanno pagato i debiti

L’Europa fu pietosa. La Grecia aspetta 575 miliardi dal 1945

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Francesco De Palo – Dom, 29/03/2020 – 17:00

In occasione della Conferenza di Londra del 1953, l’Europa cancellò alla Germania buona parte del suo debito bellico, passaggio propedeutico alla riconquista dei mercati e alla costruzione del modello tedesco, poi sfociato nel miracolo economico che ha troneggiato in Europa.

Lo scrisse nel 2014 l’ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer nel suo volume Scheitert Europa? (L’Europa sta fallendo?), in cui criticò aspramente le politiche di austerità ispirate dalla cancelliera Merkel e dall’allora ministro delle finanze Schaeuble.

In quelle pagine, stampate mentre la Grecia e l’euro erano sul punto di affondare, il politico tedesco rinfrescò la memoria «agli euroegoisti» raccontando che il Paese teutonico è fallito due volte nel Novecento. La prima volta nel ’23 e in seguito nel ’45. Nella storica Conferenza londinese ci fu anche chi, come l’Italia e la Grecia, decisero di non infierire sulla Germania che aveva un debito di guerra da 23 miliardi di dollari, ovvero l’intero Pil. Per cui i Paesi cancellarono metà del debito, con il restante 50% da «spostare» di qualche decennio, in caso contrario Berlino avrebbe dovuto pagare per altri dieci lustri.

Nel 1990 però, all’alba della riunificazione e del saldo di quei denari, l’allora cancelliere Helmut Kohl si oppose al pagamento del restante 50% con, ancora una volta, una pacca sulle spalle da parte di Italia e Grecia che mostrarono una certa pietas. Proprio Atene è quella che ha subito il danno maggiore. Per i danni di guerra del secondo conflitto mondiale la Germania le deve 278 miliardi di euro, compresi 10 miliardi per un prestito che fu preteso dalle forze di occupazione naziste. «Il governo tedesco deve saldare il proprio debito – è la battaglia portata avanti dall’ex eurodeputato greco Manolis Glenzos, eroe nazionale che ammainò la bandiera nazi dall’Acropoli nel ’43 -. E non si colleghi la situazione attuale della Grecia con quelle giuste rivendicazioni che risalgono alla guerra». Parole pronunciate nel 2015, nel bel mezzo della crisi dell’Eurozona ad Atene, ma ancora attuali.

I danni perpetrati alla Grecia dopo l’invasione di Hitler dell’aprile ’41 dovrebbero tenere conto di 300mila cittadini greci morti di fame, come risulta da un rapporto della Croce Rossa Internazionale. In seguito Germania e Italia non solo pretesero cifre elevatissime per le spese militari, ma ottennero forzatamente anche quello che venne definito un prestito d’occupazione di 3,5 miliardi. Lo stesso Führer in quella circostanza ne certificò il valore legale e dispose il risarcimento. Ma durante la Conferenza di Parigi alla Grecia vennero riconosciuti solo 7,1 miliardi anziché i 14 richiesti. L’Italia restituì come doveva la propria parte, mentre la Germania no. Un rapporto del luglio 2011 vergato dall’economista francese Jacques Delpla sostenne che Berlino avrebbe dovuto alla Grecia 575 miliardi.

Nel 2015 anche la Duma annunciò una commissione per calcolare i danni bellici subiti dai russi. Secondo il quotidiano Izvestia, il conto risultante dovrebbe essere presentato alla cancelliera tedesca come obbligo di riparazione. La Camera bassa del Parlamento moscovita istituì 5 anni fa un gruppo di lavoro per calcolare i danni causati dalla Germania nell’attacco all’Unione Sovietica del ’41. Gli accordi di Yalta prevedevano solo alcuni beni tedeschi (mobili, vestiti, attrezzature industriali) come trofeo di guerra per la parte sovietica ma, secondo il Parlamento, questa non rappresentava una compensazione per il danno arrecato all’economia.