fatti di vita e politica nazionale e d internazionale

E’ L’ORA… DELLE…BOTTE !

Protesta dei lavoratori della Whirlpool di Napoli sotto al Ministero dello Sviluppo Economico, Roma, 29 gennaio 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

E’ L’ORA… DELLE…BOTTE !

E’ dal ’68 che la polizia e i carabinieri sono sempre nell’occhio della violenza verbale e fisica dei militanti di sinistra, oggi dei centri sociali, Black bloch, benpensanti e loro sostenitori. Sono sempre stati oggetti di insulti e scherno, solo perché il loro compito era quello di fare il proprio dovere, servire lo stato e difendere il cittadino in difficoltà. Scherniti da tutti, e ne non ho mai compreso il perché, mai difesi da nessun politico della sinistra o addirittura dagli autorevoli esponenti dei sindacati nazionali, neanche in Tv, in certe trasmissioni, ho mai visto o sentito difenderli come si dovrebbe, sono uomini che lavorano e rischiano la vita, e per questo non vanno mai condannati o linciati ma sempre opportunamente difesi, e mai utilizzati solo quando fa comodo oppure quando si è nella necessità di essere salvati proprio da… un linciaggio. Già, perché in tante occasioni vengono additati come dei cattivoni e anche fascisti… però poi…quando servono allora li chiamano in loro difesa, perché il principio è che loro sono pagati per far quello, è il loro lavoro, e lo è anche a costo della loro incolumità. Questa premessa si è resa necessaria al fine di comprendere quello che sta accadendo a Napoli, evidentemente il governo attuale e i sindacati loro servi pensano che i lavoratori napoletani siano dei “coglioni da girare e voltare a loro piacimento” …sbagliato… ! Sbagliato appieno cento volte…il napoletano è bravo, sempre allegro, generoso ed altruista e molto furbo…ma….ma….non toccateli nei loro sentimenti più profondi, nelle loro anime… che sono la famiglia, i figli e i parenti stretti…no…no, non dovete infrangere il codice della moralità napoletana, dei suoi affetti e pensieri e soprattutto …” l’orgoglio e l’onore”, valori imprescindibili ed intoccabili che sono parte integrale di ogni lavoratore napoletano, uomo o donna che sia…Punto. Oggi  i sindacalisti si sono presentati al cospetto dei lavoratori della Whirlpool per informarli sull’esito delle consultazioni col governo in merito al proseguo o meno della produzione, e con la conseguente ripresa dell’attività lavorativa nello stabilimento napoletano, dall’incontro è emerso che il posto di lavoro è sempre più a rischio e non si vede la luce, brutta storia e ciò dipende anche dai sindacati e dalla loro incapacità, i lavoratori sanno delle loro tante responsabilità nelle trattive precedenti con il governo e la multinazionale, responsabilità da ricondurre ai precedenti governi PD in particolar modo, quando loro si sono sottomessi alla volontà di quei governi restando immobili sulle stesse posizioni e proseguendo la stessa politica dinanzi al governo M5S, uno e due, i quali per loro grave colpa non hanno avuto un briciolo di capacità nell’affrontare la questione contrattuale con la società americana. La rabbia e disperazione dei napoletani oggi si è concretizzata, hanno preso il sopravvento e hanno cercato il pestaggio dei sindacalisti presenti all’incontro, i quali, sono stati  letteralmente salvati dalla….polizia…sì, proprio quella polizia tanto derisa e umiliata in tantissime occasioni…forse si sarebbe dovuti lasciarli nelle mani dei lavoratori per un …”reciproco chiarimento”…forse.. forse avrebbero capito l’importanza dell’intervento della polizia e carabinieri quanto è importante…forse.. tuttavia, nonostante gli incidenti, trovo la rabbia espressa legittima e giustissima , gli operai napoletani della Whirlpool, esattamente come quelli di Arcelor Mittal,  sono stati puntualmente traditi dal governo M5S –PD. Spero solo che gli incidenti di oggi facciano riflettere i politici al governo, la ribellione dei lavoratori è già una realtà e la Tv e i suoi radical chic non la potranno fermare con gli slogan, e da domani, tanti sindacalisti dovranno muovere le loro chiappe e fare ….finalmente dico…gli interessi dei lavoratori e guadagnarsi il lauto compenso o saranno nuovamente ..”botte da orbi”… 30012020

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Il 31 ottobre Whirlpool via da Napoli. Ora nuovo attore

Azienda: ‘Perdiamo 20 mln euro l’anno’. Sindacati: ‘E’ una bomba sociale’

Protesta dei lavoratori della Whirlpool di Napoli sotto al Ministero dello Sviluppo Economico, Roma, 29 gennaio 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Gli operai della Whirlpool di Napoli protestano davanti al Mise –

Redazione ANSAROMA

 30 gennaio 2020

Il 31 ottobre Whirlpool andrà via da Napoli. Per i 450 operai del sito partenopeo la doccia fredda arriva mentre è in corso il tavolo tra Governo e azienda al Ministero dello Sviluppo economico, presieduto dal ministro Stefano Patuanelli. Il colosso americano delle lavatrici fa notare che lo stabilimento di Napoli perde 20 milioni di euro l’anno. “I dati di mercato sono emblematici”, sottolinea l’amministratore delegato di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia, durante l’incontro al Mise, spiegando che a Napoli “non c’è più sostenibilità economica della produzione di lavatrici” ma che l’Italia resta strategica per il gruppo, con 5 mila dipendenti in tutto il Paese. Le difficoltà riguarderebbe solo lo stabilimento campano dove l’azienda afferma di essere stata consapevole dei problemi fin dal 2018, ma rivendica di aver cercato di rilanciare la produzione. I 17 milioni di euro previsti per il sito Whirlpool Napoli saranno redistribuiti sugli altri stabilimenti, annuncia La Morgia. Alla luce di questi ultimi sviluppi, Invitalia si è messa già alla ricerca per conto del governo di un nuovo soggetto che subentri alla multinazionale americana. L’obiettivo è quello di arrivare alla selezione finale di un possibile investitore per luglio 2020.

E i sindacati avvertono che la vicenda può diventare una vera bomba sociale per Napoli e per tutto il Paese. “Da questo momento si rompono le relazioni sindacali con l’azienda. Se il Governo non prende una posizione forte, la vicenda Whirlpool diventa una questione di ordine pubblico”, dichiara il segretario generale Fiom-Cgil Napoli, Rosario Rappa.

 

L’INFORMAZIONE FARLOCCA..!

MASCHERA VIRUS

L’INFORMAZIONE FARLOCCA..!

Ieri su televideo Rai : 169 morti ma numeri di contagiati in calo…quindi da 6000 a 7.800 sono in calo ? Ma smettetela di dire le bugie, perché la città dove ora si registra in modo terrificante l’epidemia è un’altra…cinese. Certo che l’informazione è proprio nauseante, in queste settimane mai sentito parlare del vergognoso silenzio del “governo comunista cinese”, la propaganda è sempre presente tra i nostri giornalisti… tra un po’ per la stampa nazionale e media il virus sarà populista, fascista e razzista e antisemita…roba da non credere…30012020

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Coronavirus:Cina, 7.800 casi,1.370 gravi

La maggior parte dei contagi riguarda la provincia di Hubei

MASCHERA VIRUS

© ANSA/EPA

 

Redazione ANSAROMA

30 gennaio 2020

(ANSA) – ROMA, 30 GEN – I contagi da coronavirus sono 7.711 e si registrano 1.370 casi in condizioni gravi. Lo ha reso noto la Commissione nazionale sanitaria cinese sottolineando che la maggior parte dei contagi riguarda la provincia di Hubei dove si è generato il virus. Altre 81 mila persone sono invece sotto osservazione. Lo riportano i media internazionali.

 

SI ALLARGANO LE VEDUTE…

BURIONI

SI ALLARGANO LE VEDUTE…

E ora c’è qualcuno che la pensa come me e finalmente lancia, moderatamente e con attenzione, il giusto allarme, il virus potrebbe essere un disastro se non affrontato nei tempi e nei modi dovuti e per questo che le autorità cinese dovrebbe essere più esplicita e chiara nel dare informazioni sull’epidemia. Infatti dalle affermazioni fatte, e riportate nel link, tutto lasciarebbe intendere che il fenomeno non è circoscritto nella sola zona di Wuhan nella Cina meridionale ma è già fuori e sta infettando tanta gente nei vari paesi…. E anche il nostro ministro della sanità si è detto molto preoccupato…. finalmente ci si muove. 30012020

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“Se il virus cinese avesse il 3% di mortalità, sarebbe una catastrofe”, dice Burioni

22:14, 29 gennaio 2020

Il virologo commenta l’ipotesi circolata in questi giorni sul tasso di mortalità del coronavirus, ma ipotizza che i contagiati siano molti di più. Poi rassicura: “Senza senso evitare ristoranti e quartieri cinesi”

Riccardo De Luca / AGF

Roberto Burioni

VIRUS CINESE

BURIONI

ROBERTO BURIONI

“Se una malattia ha il 3% di mortalità ed è molto diffusa è una catastrofe. La Spagnola nel 1918 ha avuto il 2% di mortalità. Ai seimila casi diagnosticati bisognerebbe aggiungere come minimo uno zero. Non abbiamo farmaci, non abbiamo vaccini”. Il professor Roberto Burioni, virologo, è intervenuto nel corso del programma “Genetica Oggi” su Radio Cusano Campus.

“Spero di sbagliarmi ma non credo che il vaccino contro il coronavirus possa essere pronto entro un anno o comunque molti mesi. Ho la sensazione che questa epidemia dovremo affrontarla con quello che abbiamo. Non abbiamo farmaci, non abbiamo vaccini, ma abbiamo la possibilità di fare diagnosi e noi in Europa dobbiamo mettere tutto il nostro impegno nell’ostacolare la diffusione”.

Burioni ha agigunto che “il virus in Italia non c’è, quello che bisogna fare è non andare in Cina o in altre zone in cui il virus è presente e verificare le persone che tornano dai luoghi contaminati”. E riguardo i seimila casi di cui si è detto, “questo è un numero che non sta né in cielo né in terra. Come minimo ci va un altro zero, come minimo. Dalla Cina non arrivano purtroppo dati attendibili. La mortalità del 3%, come detto da alcuni, sarebbe una mortalità altissima. Se una malattia ha il 3% di mortalità ed è molto diffusa è una catastrofe, non è poco, noi speriamo sia molto di meno. La Spagnola nel 1918 ha avuto una mortalità fra il 2 e il 3% Spero sia più bassa alla luce di tanti casi non diagnosticati e che sfuggono al controllo cinese”.

Infine il commento al fatto che oggi una comunicazione del governo indiano consiglia l’omeopatia per contrastare l’infezione da coronavirus: “Questa volta non si scherza più, questa volta entra in gioco il darwinismo se qualcuno fa il cretino. Quello che ci può salvare la pelle è la scienza e nient’altro”.

“Senza senso evitare ristoranti cinesi”

“È necessario ribadire che la situazione merita tutta la nostra attenzione e non deve essere sottovalutata, però non ha nessun senso in questo momento evitare i cinesi, i ristoranti cinesi o i quartieri cinesi in Italia. L’unica cosa che deve essere evitata sono i viaggi in direzione della Cina, o in altre zone a rischio”, avava scritto poco prima Burioni sul suo sito Medical Facts, a proposito del virus che si sta diffondendo dalla Cina.

“Avevamo ragione – commenta ancora Burioni – e questa volta ci dispiace perché avremmo preferito avere torto. Dieci giorni fa molti affermavano che il rischio di arrivo in Europa di questo coronavirus fosse minimo e invece è arrivato. Altri dicevano che il virus sarebbe rimasto circoscritto; al contrario si sta diffondendo in Cina, nonostante la quarantena piu’ immensa che la storia dell’uomo ricordi. Abbiamo sempre detto che i numeri cinesi erano poco affidabili e che era meglio non fidarsi, ora è evidente a tutti che le cose stanno effettivamente così”.

“Epidemia globale, bene l’Oms che ha alzato il rischio a elevato”

“Tutto il mondo è a rischio per il nuovo coronavirus e quando l’Oms ha valutato il rischio come ‘moderato’ sono rimasto un po’ perplesso”, ha aggiunto all’AGI Burioni, riferendosi al fatto che l’Organizzazione mondiale della sanità abbia corretto la sua valutazione sulla situazione relativa al rischio per il coronavirus cinese, elevandolo da “moderato” ad “alto”.

“È ormai evidente che siamo di fronte a un rischio globale: sono stati registrati diversi casi negli Stati Uniti, in Francia, in Australia. L’epidemia è ormai in corso”, aggiunge il virologo. “Non so come questo cambio di valutazione da parte dell’Oms si traduca in termini pratici”, ammette.

“Ma credo che la situazione attuale richieda ai paesi di tutto il mondo, compreso il nostro, di essere pronti a fare di tutto per controllare l’eventuale diffusione del coronavirus”, aggiunge. In che modo? “Non andando in Cina e controllando chi arriva dalla Cina. Tutto questo con una maggiore intensità rispetto a prima”, sottolinea Burioni. “è imperativo fare in modo di abbassare il più possibile – dice – il tasso di riproduzione del virus che, dalle stime attuali, sembra attestarsi intorno al 2,6 per cento. Questo significa che un paziente contagia mediamente 2,6 persone”.

 

DONNE ! È ARRIVATA LA FRUSTA..

FRUSTA

DONNE ! È ARRIVATA LA FRUSTA..

Chissà che direbbero le nostre belle e provocanti signore radical chic dello spettacolo e della facoltosa sinistra capitalista se venissero punite, come si conviene nella religione islamica, dopo un rapporto sessuale fuori dal matrimonio ? E poi, cosa penserebbero i bravi e meravigliosi buonisti dell’accoglienza nel vedere come si comportano nei loro paesi d’origine le stesse donne che scappano dalla guerra e vengono accolte da loro con salti di gioia ? Già, le frustate non sono belle per le donne moderne.. in un paese dove si fanno processi sommari per una parola figurarsi delle frustate per una semplice scopata…ma che di che parliamo…? Già… quelle sono cose… orribili per…..”i raffinati palati dei radical chic”, la verità delle frustate alle donne nel mondo islamico non piace ma la si accetta in religioso silenzio… Si tace del loro modo di pensare e fare che non piace ma se lo fanno piacere lo stesso, già.. perché accogliere è “chic” e politicamente corretto… Già, e se magari facessimo anche noi così in Italia come i musulmani… andrebbe bene care lor signore chic ? Sono convinto che dette attività non sarebbero di loro gradimento né viste bene dalle sinistre signore .. né accettate, perché le chiacchiere, quando sono rivolte ad altre donne, stanno sempre a mille, ma poi, quando tocca a loro, allora non va bene… e ci risiamo con la retorica del sessismo…poi, perché la donna non deve essere picchiata, offesa e poi, deve essere rispettata…lei però…mentre quando si parla delle altre donne, come quelle musulmane,…no.. loro, intendo le radical boldriniane, le frustate .. le chiamano cultura dell’accoglienza…e tradizioni… Però, io che non sono una donna, non capisco perché si sottopongano a tale umiliazione… 30912020

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Sesso prima del matrimonio, donna presa a frustate in Indonesia. Il «boia» è un’altra donna

FRUSTA

Una donna frustata per aver fatto sesso prima del matrimonio, e a punirla è un’altra donna. Immagini orribili dall’Indonesia, precisamente dall’isola di Sumatra, nella provincia di Aceh: una donna completamente coperta dalla testa ai piedi è apparsa in pubblico ed è stata frustata da un ‘boia’ donna.

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Quest’ultima, si legge da AFP, fa parte di una nuova squadra di fustigazione composta di sole donne: nella provincia di Aceh queste pratiche sono diffuse, con punizioni corporali anche per rapporti gay, consumo di alcolici e gioco d’azzardo. Le componenti sarebbero otto, tutte addestrate come ufficiali della Sharia.

Così come la vittima, anche la ‘boia’ è completamente coperta, perché non deve essere riconosciuta: la donna punita era stata sorpresa in una stanza d’hotel insieme ad un uomo con cui non era sposata. Fare sesso prima del matrimonio è infatti per la Sharia un crimine morale da punire appunto con le frustate.

Mercoledì 29 Gennaio 2020, 16:21

 

E ALLORA…. E’ MILITARE ?

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E ALLORA…. E’ MILITARE ?

Si brancola nel buio, esperti epidemiologici cinesi e scienziati di tutto il mondo non sanno che “pesci prendere” né come devono affrontare un qualcosa di cui, a quanto mi sembra, hanno capito ben poco. Già, da quel che leggo nei vari reportage e servizi giornalistici che ci arrivano dalle zone infette traggo la convinzione che le autorità sanitarie cinese non solo non abbiano ben compreso cosa sia il virus, anche se lo hanno individuato e nominato, ma evidentemente non conoscono l’evoluzione degli effetti e dei sintomi nei soggetti infetti, difatti, l’epidemia coronavirus assume ogni ora che passa dimensioni sempre più catastrofiche, i morti ora sono 132 e il contagio interessa circa seimila individui, un numero decisamente alto e non vedo purtroppo ancora attivate le misure necessarie per fronteggiare la pandemia a casa nostra, sì, ora malgrado tutto bisogna parlare senza mezzi termini di pandemia visto che ha colpito sia in Europa che Oceania, America del nord ed ora anche nel golfo Persico, sperando sempre che si tenga lontano dall’Africa. C’è poi un secondo aspetto, direi molto singolare o forse dovrei dire tragico e cioè, mi riferisco ai dati ufficiali, dobbiamo ritenerli farlocchi o affidabili e reali ? Molti esperti sostengono che la Cina non dice la verità sul numero di morti di coronavirus, il concetto è ribadito dagli utenti sui social e  sui media internazionali. Non ci sarebbe da meravigliarsi più di tanto visto che la Cina è uno stato autocratico e starebbe manipolando l’informazione relativa alla diffusione del virus, si presume che il numero di vittime e di pazienti infetti è molto più alto di quello dichiarato e su questo…non ci piove… Da alcune notizie rimbalzate in rete pare che i morti per coronavirus potrebbero essere addirittura già 100.000, e non 100 come dice il governo cinese, sicuramente è un numero terrificante al quale non intendo dar credito, però su una cosa sono certo e fermamente convinto, lo denuncio dallo scorso 11 gennaio, ovvero che la Cina sta insabbiando i veri numeri dell’epidemia e lo sta facendo dal primo giorno dell’epidemia conclamata. A questa incertezza e giustificata paura si aggiunge anche l’incognita dell’origine del virus, alcuni sostengono che sia ”scappato da un laboratorio militare”, secondo alcune confidenze di residenti a Wuhan, si tratterebbe dell’evoluzione, modificato per scopi militari in laboratorio, del virus della Sars, divenuto più aggressivo e incredibilmente sfuggito al rigido controllo e infetto, chissà come, un ricercatore di quel laboratorio. Ipotesi non tanto remota visto la tipologia di stato comunista, ma anche perché l’origine animale pare sia stata smentita a livello scientifico, infatti il contagio ad opera  di pipistrelli o serpenti, ipotesi ventilata precedentemente, non trova riscontro nelle osservazioni di laboratorio attualmente allo studio. Quindi, ci dite “che cavolo succede” cari signori cinesi ? Se è un prodotto di laboratorio militare sfuggito, pazienza,… pagherete dopo i danni per questo crimine…, ma ora, raccontateci la verità, perché  l’OMS deve sapere e ha il diritto di fronteggiare l’epidemia e preservare la salute del mondo… Cari signori comunisti, vi ricordo che qui è in gioco la vita delle persone. E in ultimo, mettete da parte l’immagine del grande paese perché io e tanti nel mondo siamo schifati dal vostro “modus operandi”…silenzioso e vergognoso…. 29012020

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Coronavirus, è un rebus l’origine dell’epidemia

Primo caso in uomo che non era stato al mercato. Le ipotesi

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Elisa Buson

29 gennaio 202013:35

E’ un rebus la ricostruzione dell’origine dell’epidemia da coronavirus 2019-nCoV (fonte: Pixabay) –

 

Assomiglia sempre di più a un rebus, la caccia all’origine del nuovo coronavirus cinese che ha già infettato quasi 3.000 persone nel mondo causando più di 80 decessi. Dopo settimane in cui l’attenzione si è concentrata sul mercato del pesce di Wuhan, ora lo studio del primo caso noto di contagio, pubblicato sulla rivista The Lancet, rafforza l’ipotesi che a portare il virus 2019-nCoV nel mercato di Wuhan sia stata una persona già precedentemente infettata, e non per forza uno o più animali infetti.

A suggerirlo, sul sito della rivista Science, è Kristian Anderson, biologo evoluzionista dello Scripps Research Institute di San Diego, impegnato nel sequenziamento del genoma del virus.

Lo scenario “è verosimile, ma si chiarirà quando avremo indicazioni più precise sulla durata di incubazione della malattia”, commenta l’esperto di malattie infettive Massimo Galli, dell’Università Statale di Milano e primario dell’ospedale Sacco.

Le informazioni genetiche disponibili al momento “ci dicono che il virus sarebbe nato dalla ricombinazione tra un coronavirus dei pipistrelli e un coronavirus dei serpenti, per cui l’idea del mercato era suggestiva: non dimentichiamoci che il primo caso di Hiv nell’uomo arrivò verosimilmente da qualcuno che aveva macellato uno scimpanzé, e che un recente studio cinese ha evidenziato alti livelli di anticorpi contro il virus della Sars nei lavoratori di questi mercati anche se non erano mai stati malati. Ammettiamo dunque che un venditore di animali vivi possa essersi infettato precedentemente al suo arrivo al mercato di Wuhan e che da lui sia partita l’infezione”, ipotizza Galli.

“Stabilire una chiara relazione coi primi casi di infezione da coronavirus resta comunque molto difficile: è verosimile che una fetta importante di pazienti sia asintomatico o paucisintomatico e che di contatto in contatto si perda la relazione con il focolaio iniziale”. Considerando anche la forte variabilità del virus, “è improbabile che si riesca a ricostruire esattamente la dinamica e la tempistica che ha portato al paziente zero, però – conclude Galli – ci potremo avvicinare”.

“Serviranno nuovi studi epidemiologici e soprattutto il sequenziamento del virus per andare a ritroso e avvicinarsi alla fonte animale”, aggiunge Maria Lucia Mandola, dell’Istituto zooprofilattico del Piemonte. “Sappiamo che i pipistrelli potrebbero essere una riserva del virus, ma manca ancora l’anello di congiunzione tra noi e loro: è probabile che si tratti di piccoli mammiferi, serbatoi di difficile individuazione”.

 

LA BALLA DELLA DISTRIBUZIONE.

Parigi

LA BALLA DELLA DISTRIBUZIONE..

Questa è la vera e l’amara storia di uomini e donne che emigrano in Europa e che vengono trattati come bestie, questa è la loro vita attuale e nel link la prossima destinazione, giusto per capirci è la tanto decantata ripartizione dei migranti che arrivano da noi ed enunciata dal nostro governo e ministro degli interni. Quante balle colorate ci raccontano in questa Europa di tasse e imposizioni e prese in giro. Oggi agenti di polizia e vigili del fuoco di sono dati battaglia…a Parigi e il motivo, incredibile, è legato al numero insufficiente di vigili e se ne chiedono degli altri ma soldi non ce ne sono…. sì. la Francia rivive un altro momento drammatico della sua storia. Macron e l’Europa devono andar via dalla vita dei francesi e sì, anche dalla nostra, noi e i francesi dobbiamo abbandonare l’unione europea altrimenti non ci sarà futuro per noi ma solo fame e disperazione. Non c’è più pace e lavoro in questi due paesi e la colpa è solo di questa inutile unione europea che produce solo danni e tagli. Prima del 2002, sia i francesi che noi italiani vivevamo molto meglio e senza tanti migranti. 28012020

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Sgomberato maxi campo migranti a Parigi

1.436 persone portate in palestre e centri di accoglienza

© ANSA/EPA

Parigi

Redazione ANSAPARIGI

28 gennaio 2020

(ANSA) – PARIGI, 28 GEN – Sgombero di un importante accampamento di migranti, le cui condizioni sono state ritenute “insalubri” alla Porte d’Aubervilliers, nel nord-est di Parigi, con l’evacuazione di 1.436 persone verso palestre e centri di accoglienza della regione Ile-de-France.
Realizzata dalla polizia francese, l’operazione ha consentito, tra l’altro, di mettere al riparo 249 migranti in famiglia, tra cui 93 bambini, nonché 1.187 uomini soli.

 

IL DEMONE …OTTUSO…!

epa08172050 Chinese President Xi jinping speaks during a meeting with Tedros Adhanom (not pictured), Director General of the World Health Organization, at the Great Hall of the People in Beijing, China, 28 January 2020.  EPA/NAOHIKO HATTA / POOL

IL DEMONE …OTTUSO…!

La ”buon’anima” del mio defunto babbo soleva sempre dirmi che se uno nasce con la testa tonda non potrà morire con la testa quadrata. Il messaggio era chiaro, quando uno nasce comunista in un paese dove c’è ancora il comunismo, ragionerà e vivrà sempre da…buon  comunista…punto. C’è niente da fare, inutile insistere… o cercare di capire, quando uno è comunista ottuso nel capo dalla nascita,  resta… ottuso per tutta la vita, anche se diventa presidente del più grande paese del mondo orientale. E’ da capire cosa centrino ora il demone e i diavoli  con un virus la cui origine probabilmente è di natura animale, se loro sono cosi criminali e sciocchi da consumare animali d’ogni genere e razza  vivi e senza nessuna cautela e protezione sanitaria è normale che accada quel che sta accadendo. Spellare un animale e mangiarlo subito dopo non vuol dire essere certi che non abbia qualche batterio o virus da trasmettere al suo consumatore, è ipotizzabile che si possa contrarre qualche malattia, ma quel che più mi sorprende è che un paese che è arrivato sulla Luna resti ancora attaccato a certe schifezze ed abitudini alimentari pericolosissime. Poi, non c’è solo il modo di mangiare ma anche quello di vivere in condizioni igieniche spaventose, purtroppo io li conosco molto bene i cinesi che vivono in Toscana, loro non sono proprio dei campioni di pulizia ed igiene, vivono nello sporco senza problemi, mangiano e dormono dove lavorano mentre nel loro paese sono anche  abituati a vivere e mangiare a ridosso e a stretto contatto con gli animali da cortile o da stalla, ed è ovvio che prima o poi ci scappi il contagio pericoloso da loro trasmesso. Adesso il  “buon compagno Xi” … vuol dire la verità al mondo intero, bella roba, prima ci trascina nel dramma epidemico col suo silenzio … ed ora vuol passare pure per il bravo presidente che ha cura della salute del  mondo…il vero demone sei proprio tu e il tuo becero comunismo… caro presidente XI. 28012020

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Xi, ‘il virus è un demone’

‘L’epidemia non resterà nascosta’

© ANSA/EPA

epa08172050 Chinese President Xi jinping speaks during a meeting with Tedros Adhanom (not pictured), Director General of the World Health Organization, at the Great Hall of the People in Beijing, China, 28 January 2020.  EPA/NAOHIKO HATTA / POOL

 

Redazione ANSAPECHINO

 

28 gennaio 2020

 

(ANSA) – PECHINO, 28 GEN – “La Cina ha intrapreso una lotta seria contro il coronavirus definito un “demone” e non terrà nascosta l’epidemia: lo ha detto il presidente cinese Xi Jinping.

 

IL..SUICIDIO BUONISTA…..

13000 migran

IL..SUICIDIO BUONISTA….. 

Lo è sicuramente un suicidio aver riaperto i canali dell’immigrazione incontrollata e clandestina, i famosi “corridoi umanitari” tanto cari ai buonisti e alla gente di sinistra. E so già che noi cittadini pagheremo a caro prezzo questa nuova e incosciente accoglienza di gente che arriva da noi per mero interesse economico e senza scrupoli, altro che scappare dalla guerra. La falsità degli intenti buonisti si tocca con mano, i decreti Salvini uno e due sono sempre lì…e non si toccano, però intanto si utilizzano “a modino” per la propaganda elettorale, gli sbarchi sono ripresi con… l’outlook…(prospettiva) in tripla AAA+…giusto per paragonare l’immigrazione all’economia reale e ai suoi dati di riferimento nell’immediato futuro. Sì ogni tanto bisogna saper leggere e “tener da conto” i dati economici, e curiosamente confesso di veder molto bene l’incremento di valore delle azioni delle cooperative, sia in fase evolutiva di movimento del personale ospitato… che del loro fatturato. Vorrei solo ricordare che Taranto si trova in Puglia e che la sanità di quella regione, che io conosco molto bene, è letteralmente al disastro, quella regione non è più in grado di assicurare l’assistenza sanitaria ai suoi cittadini, non è in grado di risolvere il problema occupazione e alloggi né tantomeno è in grado di accogliere gente da mantenere. Dall’inizio dell’anno sono già 800 gli immigrati che arrivano a Taranto passando da Malta, così giusto per un saluto, la città non è nelle condizioni di accogliere e mi chiedo perché si continua a farli arrivare ? In Calabria ha stravinto il centro destra, segno evidente che gli immigrati non li vogliono e questo è il messaggio chiaro e trasparente per tutti i falsi buonisti. Attendo sempre lo stralcio dei due decreti di Salvini….ma le parole dei sinistri sono sempre seguiti da… farlocchi silenzi…loro sono così, parlano solo per slogan e niente più…28012020

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1.300 migranti sbarcati da inizio anno

3 soccorsi in 24 per Open Arms. Chiesta archiviazione Mare Jonio

13000 migran

Redazione ANSAROMA

 

28 gennaio 2020

(ANSA) – ROMA, 28 GEN – Sono quasi 1.300 i migranti sbarcati in Italia dall’inizio dell’anno. Secondo i dati del Viminale, fino a questa mattina erano arrivate 870 persone ma a queste vanno aggiunte le 407 a bordo della Ocean Viking che sta facendo rotta verso Taranto dopo aver avuto l’autorizzazione allo sbarco. Nello stesso periodo del 2019 erano state 155 le persone arrivate in Italia. E proseguono i soccorsi in mare: la Open Arms ha salvato davanti alla Libia, in meno di 24 ore e in 3 distinte operazioni di soccorso, 237 migranti. La Alan Kurdi, la nave della Ong Sea Eye, si trova invece ancora al largo della Sicilia con 77 persone a bordo. Intanto la procura di Agrigento ha chiesto l’archiviazione per il capo missione e il comandante della Mare Jonio Luca Casarini e Pietro Marrone, indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e il mancato rispetto di un ordine dato da una nave militare: a marzo del 2019 non avevano obbedito all’alt e non avevano spento i motori quando la nave era di fronte a Lampedusa.
 

LA CECITA’ OBBLIGATA….!

BONACCINI

LA CECITA’ OBBLIGATA….!

Lo è appieno ed è presente in tutti i giornalisti farlocchi e quotidiani di sinistra asserviti al potere delle lobby europee, loro hanno voluto vedere solo quello che piace ed è utile  e conveniente per la solita propaganda disgustosa in atto dal 1994, sì cari amici, ancora una volta una competizione elettorale diventa oggetto di volgare propaganda comunista, viene girata  e voltata come una cotoletta nell’arte culinaria dell’impanatura. Ho atteso i dati definitivi per poter analizzare il voto di domenica scorsa e la realtà sta ben lontano dalle chiacchiere arroganti dei giornalisti e direttori di testate giornalistiche, oramai sono stufo del loro modo di fare, improprio e iniquo per un vero giornalista…direi proprio senza onore e rispetto professionale. Passo ad analizzare il voto della Calabria. I dati emersi dal voto della Calabria sono devastanti per il governo e per la sinistra tutta, ovviamente i “nobili giornalisti “ tacciono sugli effetti che nell’immediato futuro riscontreremo, ebbene il 55% ottenuto dal centro destra con un distacco di 25 punti percentuale, in una regione che fino a domenica sera era in mano alla sinistra, è un dato rivoluzionario, ribalta la situazione politica, non solo quella locale ma va intesa anche a livello nazionale, rovinosa per il M5S che perde il 40% dei suoi elettori…si riduce il PD ad appena 6 consiglieri contro i 19 della vecchia maggioranza e registra una perdita di ben 47 punti percentuali rispetto al 2014. E’ un disastro per le forze di governo, eppure il dato pur eclatante nel suo insieme che si fa ?  Non se ne parla….Ovvio che la propaganda mediatica di sinistra si metta in moto… lo si minimizza a tal punto che.. quasi…quasi parlare in Tv della Calabria sia quasi inutile e fastidioso… come se il popolo calabrese contasse di meno di quello romagnolo ed emiliano. Alla faccia della democrazia e del “ political correct da paracul ”… questa è la stampa e la tv italiana, partendo proprio dal direttore del Corriere della Sera che invece di analizzare la rovinosa caduta elettorale del governo punta il dito sulla “sconfitta di Salvini” e del suo citofono, ma dico lei è normale egregio signor Fontana ? Ok, passo ora ad argomentare sul voto in Emilia-Romagna, a differenza della Calabria lì il sistema ha retto, e anche bene, il PD di Bibbiano è forte come sempre e ben radicato nel territorio bolognese, ma non ha portato niente di nuovo, niente di inimmaginabile né di rivoluzionario, infatti il confermato Bonaccini ha ottenuto, per chi non lo sapesse, gli stessi voti del suo predecessore Errani nella competizione del 2010, niente di nuovo quindi… e allora le Sardine a cosa sono servite ? A niente, non hanno prodotto un bel niente in Calabria e in Emilia R., basti pensare che nel 2015 Bonaccini aveva vinto la tornata con un perentorio 44% e con ben 15 punti di vantaggio sul candidato del centro destra che si era fermato al 29%.  Ora invece il distacco è di appena 8 punti con la differenza che i voti del centro destra sono arrivati ad oltre un milione e che la Lega è il primo partito della regione perché nei dati diffusi dai venditori di fumo tutti omettono di dire che nel 34% del PD ci sono anche i voti di Italia Viva e quelli di Calenda la cui percentuale è ipotizzabile intorno al 4,5%. Però alla “stampa prezzolata” italiana piace confondere l’informazione e i dati… mentre io, sento l’obbligo di smentirli sistematicamente ogni volta che raccontano bugie. Bonaccini ha vinto solo perché gli elettori del M5S sono ritornati al PD di Bibbiano e al sistema tradizionale rosso-convenienza……punto…l’interesse personale ha prevalso ancora sulla collettività della regione e comunque teniamo conto che oltre un milione di persone, che prima non c’erano, hanno detto no al PD….ed è una vera vittoria per il…”perdente”… 28012020

…by… manliominicucci.myblog.it

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Voto in Emilia-Romagna, il quadro è cambiato per tutti

BONACCINI

Ritorno al bipolarismo, crepe nella leadership di Matteo Salvini, Pd al bivio e crisi del M5S. Perché il risultato regionale segna un passaggio rilevante della politica

di Nando Pagnoncelli

FOTO IPP/MIPA
MILANO 13/09/2019
FESTA DE L'UNITA' 2019 POLITICA PARTITO DEMOCRATICO
NELLA FOTO : IL SEGRETARIO DEL PD NICOLA ZINGARETTI
Italy Photo Press - World Copyright

 

Il risultato delle Regionali segna un passaggio rilevante, che può cambiare la struttura della politica. Per diverse ragioni. La prima è il ritorno del bipolarismo, dopo circa 7 anni, a partire dalle Politiche del 2013, che fecero segnare la comparsa in forze del Movimento 5 Stelle. Non è detto che il magro risultato segni il tramonto definitivo, ma senza dubbio il suo ruolo non potrà più essere terzo. La seconda ragione è la struttura della leadership nel centrodestra: l’egemonia salviniana mostra qualche crepa e la competizione con Giorgia Meloni è probabilmente destinata a crescere. La terza è relativa al centrosinistra: il Pd è a un passaggio strategico che deve gestire con grande attenzione. La vocazione maggioritaria da cui nasce va probabilmente rivista in un processo di apertura alla società. Infine, il governo, che presumibilmente esce rinforzato da un lato, ma con indubbi aspetti di fragilità dall’altro. La profonda crisi del M5S rende infatti meno solida la capacità di leadership di quella che rimane comunque la prima forza in Parlamento.

Le ragioni di una vittoria

Quali le ragioni della vittoria di Bonaccini? Il primo elemento che emerge evidente è il rischio che si corre quando si chiamano gli elettori a un referendum personale. È successo a D’Alema con le Regionali del 2000, a Renzi con il referendum costituzionale del 2016, a Salvini oggi. Bonaccini, specularmente, ha impostato la campagna sui temi di governo regionale, rifuggendo la polemica nazionale e mettendo in secondo piano i partiti che lo sostenevano. È lui il vincitore vero: ha ottenuto circa tre punti in più rispetto alla coalizione che lo sosteneva. È una vittoria del modello emiliano? In parte sì, per quanto evidentemente acciaccato. Il buongoverno regionale ha contato. Molto ha contato la spinta alla mobilitazione di area favorita anche delle Sardine. Quindi la vittoria di Bonaccini si pone in un quadro diverso rispetto ai precedenti, che richiede una capacità nuova, per tutto il centrosinistra, di definire la propria relazione con la società, il ruolo delle forze politiche che lo compongono (e del Pd soprattutto), e quella di coniugare buon governo, visione futura e valori. Sono aspetti da considerare attentamente in vista delle prossime Regionali ormai alle porte.

 

 

 

IL CONTO SI PAGA…!

EBREI

IL CONTO SI PAGA…!

Certo che si paga, ed anche salato a volte, specie quando si utilizzano in modo strumentale e propagandistico certi concetti e episodi molto particolari e delicati che appartengono alla storia. Ritornare ad utilizzare il nazismo, il fascismo e l’antisemitismo per una semplice campagna elettorale, che dura da appena vent’anni, produce solo effetti drammatici e il ritorno all’esaltazione di certi argomenti oramai andati. Un conto è celebrare il giorno della memoria, una volta l’anno, e un altro conto e utilizzare l’antisemitismo e l’antifascismo per propaganda politica come si vede da alcuni anni a questa parte. Certo, piace alla sinistra politica mediatica affondare lo stiletto nelle carni di chi non si professa di sinistra ma è evidente che prima o poi ci sarà qualche fanatico che vedrà l’ebreo come un nemico, ma se si continua con lo stillicidio di messaggi, tendenti a plasmare le menti dei giovani, è normale che il risultato che avremo sarà esattamente l’opposto. Prima, sino a pochi anni fa, questi spiacevoli incidenti non ce n’erano né si registravano le intolleranze ai semiti che registriamo oggi, né avevamo “un’istituzione vivente” che l’unica cosa che sa fare è criticare il maggior partito di opposizione all’attuale governo che nulla ha a che vedere con il nazismo, il razzismo e il fascismo . Anche la senatrice Segre non lesina di strumentalizzare la politica italiana, e dico questo perché non l’ho mai sentita proferire una parola di condanna contro i musulmani che odiano gli ebrei e sono responsabili di tante loro morti. Quindi c’è da pensare che quella della giornata della memoria sia diventato solo un mero atto politico da utilizzare convenientemente in certe occasioni e mai quando Israele viene puntualmente attaccato dagli antisemiti musulmani. E’ ovvio che a qualcuno queste differenze antipatiche non possano piacere, e c’è pure da dire che molti di questi episodi, secondo me, sono pilotati da individui della sinistra che hanno tutto l’interesse politico a fomentare lo scontro politico. Inasprire gli animi per fini politici non conviene mai perché i conti si pagano in appresso… tutti devono ricordare che se si pianta una pianta di fichi d’india poi non si potranno raccogliere mele…senza spine…Si smetta di giocare su certe cose del passato, rievocare i defunti può essere molto pericoloso. 28012020

…by… manliominicucci.myblog.it

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‘Crepa sporca ebrea’, scritta sulla casa di una donna a Torino

Nuovo episodio di antisemitismo in Piemonte dopo quello di Mondovì

Due donne osservano una parete sulla quale sono proiettati i nomi degli ebrei italiani deportati nei campi di sterminio nazisti al Memoriale della Shoah di Milano

EBREI

 

Redazione ANSATORINO

 

27 gennaio 2020

Nuovo episodio di antisemitismo dopo quello di Mondovì. La scritta “crepa sporca ebrea” è comparsa oggi sui muri di un palazzo di corso Casale, precollina di Torino, dove vive una donna di origini ebree, figlia di una staffetta partigiana. “Una frase terribile, soprattutto nel Giorno della Memoria. Termini vecchi, passati, che però fanno ancora male”, dice la signora Maria, che ha sporto denuncia in Questura. Sull’episodio indaga la Digos.  La scritta è stata realizzata sui muri del cortile interno del palazzo. “Non ho mai fatto mistero delle mie origini, non ne ho mai visto il motivo”, racconta uscendo dalla Questura di corso Vinzaglio la donna, molto scossa. “Purtroppo il mio non è il primo caso – sostiene – e questa escalation fa riflettere. Meno male che in tante scuole gli insegnanti, e non solo, educano i ragazzi al rispetto dei veri valori della storia. E’ una brutta scritta, fa male. Fa tanto male…”.