fatti di vita e politica nazionale e d internazionale

PLURIOMICIDIO… PREMEDITATO…!

150000 CASI

PLURIOMICIDIO… PREMEDITATO…!

ARTICOLO REDATTO IL 25.01.2020, LEGGETE COSA SCRIVO IN QUEI GIORNI RIMARCANDO L’ENNESIMO ALLARME, INASCOLTATO,  SUL PERICOLO CORONAVIRUS… A RILEGGERLO EFFETTIVAMENTE FA MOLTA  IMPRESSIONE SPECIE DOPO 1.441 MORTI, 21.500 CONTAGIATI E 60MILIONI D’ITALIANI RECLUSI IN CASA…GOVERNO D’INCAPACI ? ASSOLUTAMENTE SI’ E’ COLPEVOLE DI STRAGE… UNIONE EUROPEA INESISTENTE E FARLOCCA E CHE NON SA NEANCHE PIU’ TUTELARE LA SALUTE E LA VITA DEI SUOI CITTADINI STESSI.   BUONA DOMENICA IN CASA CARE SORELLE E CARI FRATELLI ITALIANI.

15.01.2020…by…manliominicucci.myblog.it

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PERCHE’ SOLO ORA E NON PRIMA ?

Purtroppo il pericolo epidemia è reale e preoccupante, quindi meglio essere prudenti e accorti, con la vita non si scherza specie poi quando ci sono di mezzo i bambini, allora, iniziamo la serie di aggiornamenti partendo proprio da Disneyland Shanghai, il parco giochi chiude temporaneamente i battenti al fine di “garantire la salute e la sicurezza dei loro ospiti”. Una saggia ma tardiva decisione secondo me… già, non riesco ancora a capire perché si sia perso tempo prezioso ad arginare la diffusione del virus quando già dieci giorni fa il pericolo era reale e si registravano anche i primi decessi causati proprio dal virus. Le ultime notizie che arrivano dalla Cina sono impressionanti, si parla di un’aerea circoscritta immensa, abitata da oltre 41 milioni di individui, tutti potenziali trasportatori dell’ospite, chiusa ai turisti la Grande Muraglia, 13 città isolate che rappresentano lo scenario apocalittico di tanti film di fantascienza che purtroppo …per loro non lo è, siamo solo all’inizio della crisi ma se andiamo avanti di questo passo di morti chissà quanti ne conteremo, allo stato attuale, aggiornato alle 0.6 locali del 25.01.2020 , si parla di  41 morti accertati e ben 897 casi di contagio conclamati, situazione davvero drammatica e terrorizzante in evoluzione, sicuramente negativa, solo perché non si è stati veloci nel fronteggiare l’epidemia ma si è stupidamente tergiversato…e perché solo ora e non prima mi chiedo ? Evidentemente nei paesi comunisti il virus non rappresenta un pericolo e soprattutto per i cinesi i quali…evidentemente, in chiave di lettura alimentare, il cervello non deve funzionare tanto bene…mangiano animali vivi e senza controllo sanitario specifico, ma è normale quanto ovvio che prima o poi ci sia la diffusione di qualche epidemia e questa non è la prima del genere…boh..! Andiamo al di fuori della Cina e le cose non sembrano star meglio, si registra un secondo caso di contagio negli Usa e nel Giappone e purtroppo c’è anche un presunto caso in Italia e precisamente a Parma, i sanitari sono all’opera ma i sospetti sono seri e si attendono i riscontri di laboratorio. A mio modesto parere facendo un brevissimo calcolo aritmetico, credo che i contagiati siano molti di più di quelli dichiarati ad oggi, perché se hanno circoscritto un’aera di 41 milioni di persone evidentemente temono che il virus si sia già enormemente divulgato  nella zona ed hanno il terrore che possa diffondersi ancora di più. Disneyland chiuderà domani…roba da non credere ! 25012020

…by…manliominicucci.myblog.it

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Coronavirus, nel mondo superati 150mila casi. Trump: “Ho fatto il test”. Francia si barrica: chiusi bar, ristoranti e negozi

Il presidente americano: “Il Paese pronto al peggio”. Neonato positivo a Londra. Apple chiude tutti i negozi fuori dalla Cina. Xi Jinping e Macron telefonano a Mattarella. In 24 ore raddoppia il numero vittime nel Regno Unito. Spagna, Sanchez: “È l’ora della responsabilità”. Libia annuncia chiusura porti e aeroporti  

150000 CASI

Coronavirus, centinaia di scimmie affamate per le strade della Thailandia: la lotta per il cibo

ROMA – I contagi da coronavirus nel mondo hanno superato i 150mila casi mentre il bilancio dei morti, a livello globale, è sopra i 5.600 casi: lo rileva la Jonhs Hopkins University nel suo monitoraggio sull’andamento della pandemia. Le persone guarite sono 72mila.

“Ho fatto il test per il coronavirus”. Si tratta di aspettare i risultati del tampone effettuato ieri sera, ha detto Donald Trump apparso a sorpresa al briefing giornaliero della task force della Casa Bianca sulla pandemia, aggiungendo che “ci sarà un test gratuito per tutti gli americani”. Nelle ultime ore aveva ribadito ccomunque di non presentare alcun sintomo e di non aver bisogno di essere messo in quarantena. “Finora abbiamo solo 50 morti” ma, ha aggiunto, “ci prepariamo al peggio”. Poi ha ricordato quanto bene stia facendo il governo, si è attribuito il merito del rally di ieri di Wall Street e ha twittato: “Gli Stati Uniti amano l’Italia”.

THE UNITED STATES LOVES ITALY!

18:31 – 14 mar 2020

Il presidente ha anche attaccato duramente i vertici della Fed, colpevoli secondo lui di non fare ancora abbastanza per sostenere l’economia americana, soprattutto di fonte alla crisi del coronavirus. “Come presidente ho il diritto di rimuovere il capo della Fed se voglio”, ha detto riferendosi al presidente della banca centrale statunitense Jerome Powell.
Intanto a New York ci siono state le prime due vittime per il virus, una donna di 82 anni di Brooklyn e un uomo di 65 anni di Suffern, nordovest della citta’, che avevano “seri problemi di salute”. Lo ha reso noto il governatore dello stato Andrew Cuomo. La donna soffriva da tempo di enfisema e altre patologie respiratorie.

Coronavirus, l’annuncio di Trump: “E’ emergenza nazionale, pronti 50 miliardi di dollari”

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Pence: “Viaggi vietati anche da Gb e Irlanda”

Ulteriore stretta ai voli. Il vice presidente americano Mike Pence ha reso noto che sono vietati i viaggi negli Stati Uniti anche da Regno Unito e Irlanda, dopo l’esenzione iniziale.

ESTERI

Coronavirus, gli italiani bloccati all’estero: “Fateci tornare a casa”. Di Maio: “Al lavoro senza sosta”

DI ALESSANDRA ZINITI

Regno Unito, decessi in aumento vertiginoso

È raddoppiato in 24 ore il numero dei decessi in Gran Bretagna per il coronavirus. Le autorità sanitarie hanno infatti reso noto che 10 pazienti sono morti portando il totale a 21. Finora nel Regno Unito si sono registrati 1.140 casi, ha aggiunto Nhs, precisando che sono stati eseguiti 37.746 tamponi. Anche un neonato è stato trovato positivo al test del coronavirus in un ospedale di Londra. Si tratta del più giovane contagiato in Gran Bretagna. Lo riporta il Guardian.

Coronavirus, Londra shock: contagiare il 60% dei britannici per sviluppare l’immunità. Johnson: “Moriranno molti cari”

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ANTONELLO GUERRERA

La madre, ricoverata in un ospedale nel nord della capitale britannica qualche giorno prima del parto per una polmonite, era stata contagiata. Si è sottoposta al test prima di partorire ma i risultati sono arrivati solo dopo la nascita del bambino che è subito stato esaminato. Non è chiaro se il piccolo abbia contratto il virus nell’utero della madre oppure durante il parto. Secondo il Sun, che ha rivelato la notizia per primo, il neonato si trova ancora al North Middlesex hospital, ad Enfield, mentre la madre è stata trasferita.

ESTERI

Coronavirus, il governo Johnson passa alla fase due: ultra 70enni del Regno Unito in quarantena. E la regina lascia Buckingham Palace

Francia chiude bar, ristoranti e negozi

Il premier francese, Edouard Philippe, ha annunciato la chiusura dalla mezzanotte di bar, ristoranti e tutti i negozi non essenziali. Resta confermato il primo turno delle elezioni di domani. Nel Paese i decessi sono 12 e 838 casi confermati in più in 24 ore. Complessivamente in Francia ci sono 4.499 casi positivi al Covid-19 e 91 morti. Il direttore generale della Sanità tansalpino, Jerome Salomon ha annunciato “la fase 3” dell’epidemia.

Spagna, Sanchez: “È l’ora della responsabilità”

“È il momento della responsabilità e della disciplina sociale. È necessario proteggere le persone, proteggendo noi stessi”. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez illustrando in dettaglio al Paese i provvedimenti varati questo pomeriggio in Spagna, che vietano ogni spostamento se non “per acquistare prodotti alimentari o farmaceutici” e dispongono la chiusura di “tutte le attività commerciali, ad eccezione delle necessità di base”. Le misure sono in vigore per 15 giorni, e potranno essere prorogate. Intanto l’ex segretario generale della Nato, Javier Solana è stato ricoverato mercoledì in un ospedale di Madrid e le sue condizioni “stanno evolvendo in modo favorevole”, ha fatto sapere una fonte. Il 77enne, che è stato anche ex Alto rappresentante per la Politica estera Ue, si aggiunge agli oltre 5.700 casi di Covid-19 registrati nel Paese iberico, 1.500 in più solo nelle ultime 24 ore; tra i contagiati, anche due ministri del governo di Pedro Sanchez e il leader dell’estrema destra Santiago Abascal.

Spagna, Sanchez chiude il Paese: “È l’ora della responsabilità”. Anche sua moglie positiva. Impennata del coronavirus: 6400 contagi e 192 morti.

Germania, quarantena per chi arriva da Italia

Il bilancio dei contagi in Germania ha superato 4mila casi (con oltre 1.600 casi in Nord-Reno Vestfalia e quasi 700 in Baviera, il dato complessivo solo ieri era inferiore ai 3mila), e il governo federale invita i viaggiatori tedeschi di rientro dall’Italia di mettersi in quarantena, anche se non presentano sintomi. La richiesta arriva dal ministro alla Sanità tedesco Jens Spahn, ed è rivolta anche a chi rientra dalla Svizzera e dall’Austria. “Se negli ultimi 14 giorni siete stati in Italia, in Svizzera oppure in Austria evitate contatti non necessari e restate per due settimane a casa. Anche se non avete sintomi”, ha scritto Spahn su Twitter.
 

 

 

SCUSATEMI SE VI …ANNOIO…

INFERMIERA..

SCUSATEMI SE VI …ANNOIO…

Sì, intendo portare all’attenzione di tutti, nessuno escluso, il paradossale silenzio dei morti fastidiosi dei quali non si vuol mai parlare…e nessuno ne parla incredibilmente, tutti oltre i numeri non vedono più gli anziani che muoiono, ogni santo giorno, come degli esseri umani…no, sembrano solo essere dei fastidiosi numeri. Io mi son chiesto se in questi giorni l’ho fatto in modo rispettoso e cristiano, e riflettendoci su attentamente sono giunto alla conclusione che dovrò chiedere perdono e presentare le mie scuse a più di qualcuno.

Sì, in primis…chiedo umilmente perdono al Santo padre se io scrivo di loro e li ricordo in tutti i miei quotidiani articoli mentre in lui non ho ancora ascoltato frasi di cordoglio e dolore per la perdita di vite umane, forse queste vite umane sono diverse da quelle in mezzo al mare…forse. Chiedo scusa al governo tutto e al ministro della sanità Speranza, in particolare, se sono solito addolorarmi per la perdita di nonnini e genitori …”vecchi ….da buttare”, non lo dite chiaramente ma in realtà per quanto poco ne parlate lasciate che il popolo lo pensi. Chiedo perdono a tutti i parenti dei deceduti, a causa del coronavirus, se non scrivo pagine intere su di loro, come meriterebbero, e non riporti il nome e cognome di ogni vita persa…ma non li conosco, perché mai nessuno li ha pubblicati. E ancora, chiedo …”perdono” a tutti i… defunti.. se non ho mai scritto i loro nomi e le località dov’è avvenuta la loro grave perdita. E in ultimo, chiedo anche scusa a tutti i lettori se …vi annoio ogni giorno scrivendo ripetutamente di loro ma io…per gli anziani ho un debole, esattamente come con i bambini, che ci volete fare…15032020

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Coronavirus, il racconto choc di un infermiere: “Sembra si spengano i polmoni”

“La notte è il momento peggiore perché la stanchezza pesa”

INFERMIERA..

Un paziente e un sanitario –

Redazione ANSAMONZA14 marzo 202018:56NEWSTurni estenuanti, pazienti non solo anziani ma di ogni età che improvvisamente peggiorano “senza vi sia apparente ragione”, a causa di un virus che sembra non seguire alcuno “schema preciso”: è il racconto di quella che ormai è diventata la quotidianità di un sanitario del San Gerardo di Monza nel tempo del Coronavirus, che ha il potere anche di dividere le famiglie.
“Sarebbe bello avere il modo di mettere in contatto i pazienti in rianimazione e i loro cari, ma purtroppo non c’è”, ha spiegato. I pazienti sono in isolamento e “quando senza alcun motivo sensato improvvisamente i polmoni smettono di funzionare, come si spegnessero, a volte senza che si riesca a recuperare la situazione, non c’è tempo di pensare alle chiamate” Non ci sono i tablet . E anche le mascherine scarseggiano. “Diciamo che non ce ne sono sempre e sono sempre meno”, ha proseguito l’infermiere, “e da quando è stato deciso di sospenderci i tamponi, molti di noi vivono soli, dopo aver mandato le famiglie a casa di amici e parenti, per non metterli a rischio, ed è molto dura”.

Per gli infermieri, come ha raccontato il professionista monzese, “la sicurezza non è garantita perché la tutela decimerebbe le presenze, un sacrificio che anche se è difficile da accettare, se non lo facciamo noi chi lo fa?”. Il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri impone di restare a casa ma “evidentemente in molti non lo comprendono ancora, e la nostra è una preghiera, dopo la richiesta gentile, forse troppo, dello Stato”, ha continuato il professionista “se le indicazioni verranno rispettate forse tra venti, trenta giorni vedremo un miglioramento”. Questa sera, per lui come i suoi colleghi, si apre un’altra nottata: “il momento peggiore, perché siamo in pochi, la stanchezza pesa e c’è tanto silenzio”.

TRE SETTIMANE DA RACCONTARE…

BALLI E CANTI DEL CORONAVIRUS
TRE SETTIMANE DA RACCONTARE…
Sicuramente ai giovani il titolo del mio articolo non dice nulla però, ai meno giovani dice tanto, è una vecchia canzone del compianto Fred Bongusto da lui cantata nel lontano 1973, deceduto lo scorso 8 Novembre, mi piace ricordarlo e prendo in prestito il titolo della sua canzone cantata con voce suadente e calda. La canzone nella sua semplicità racconta l’amore, un amore rifiutato per una banale incomprensione, ma parlandole, mette in risalto la loro canzone che da ben 3 settimane è in testa alle classifiche di gradimento, alla fine lei si convince e l’amore vince…già, l’amore è sempre vincente. Sono trascorse tre settimane, proprio come la canzone, dall’infausto giorno in cui l’Italia ha conosciuto l’inizio del calvario epidemico, tre settimane di privazioni, sofferenze e purtroppo tre settimane di…morti. Tre settimane che le persone si sono chiuse in casa per il terrore del contagio, giusta decisone aggiungo, e nel rispetto delle regole governative imposte, anch’io sto osservando il mio periodo di isolamento forzato, mi toccherà farlo sino al 26 di marzo, ma non dispiace, perché è proprio in questi momenti e nelle situazioni più disparate che noi …italiani tutti sappiamo ritrovare.. l’amore… Sì, certo, l’avevamo dimenticato e messo da parte da un bel po’ di anni, polemiche d’ogni genere, accuse tra politici e giornalisti, offese tra la gente del nord e del sud Italia, e quanto razzismo ho visto tra gli italiani stessi nell’ultimo periodo. Poi, incredibilmente il miracolo si è realizzato, il coronavirus nella sua efferata corsa al contagio dell’essere umano ha prodotto un risultato insperato sino a …”Tre settimane fa”… Buone notizie ci arrivano dai… balconi delle case italiane, canti, balli, suoni e disponibilità totale alla comunicazione ironica, sia via internet che via smartphone, iniziative lodevoli e ammirevoli che hanno fatto sì che l’amore sopito o dimenticato venisse rispolverato e riportato in tutte le case degli italiani. In “tre settimane vi racconto”… che l’amore nel popolo e tra tutti gli italiani è ritornato …l’abbiamo ritrovato, è un gran giorno che dedico ai 1.466 nonnini e genitori deceduti in queste tre settimane…qui il racconto non è bello, però mi piace pensare che la morte di queste persone sia servita a riunificare un popolo che purtroppo, e non ce ne rendevamo conto, si avviava verso una palese divisione geografica e sicuramente disastrosa per il paese. Ora siamo più forti ed uniti rispetto a tre settimane fa e il virus ora non fa più paura come prima anzi, ci fa …”un baffo”… Viva gli italiani il popolo più in gamba che …conosco… 14032020
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 CRONACHE

#CE LA FAREMO

Cori e canti sui balconi: da Napoli
a Milano la musica che unisce il Paese

E’ tutta l’Italia segregata in casa dal Coronavirus che, nel primo venerdì di zona rossa integrale da Nord a Sud, alle diciotto o giù di lì, si ritrova unita anche se distante sulle note di un Inno di Mameli variegato e collettivo, che risuona di casa in casa

di Giovanna Cavalli e Flavia Fiorentino

BALLI E CANTI DEL CORONAVIRUS

C’è la bimbetta che soffia forte nel clarinetto le note dell’inno nazionale, da sola sul balcone, anche se l’ha imparato a scuola solo quattro mesi fa e il vicinato alla fine applaude e la mamma si commuove. C’è la ragazza che dal terrazzino con le primule accarezza le corde dell’arpa, chi suona la tromba e chi il sassofono, chi canticchia e chi stona, ma va comunque bene, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro che si affaccia con la chitarra al collo e non risparmia l’ugola e intona «Tanto l’aria s’ha da cagnà» di Pino Daniele («Ho cantato per la mia strada a Roma, ho ancora i brividi… è stato come un abbraccio… vi giuro piango ancora»).

Fedez e Chiara Ferragni che schiudono la loro finestra milanese, influencer pure quella, con lei che si commuove («Io piango ogni volta che sento questo inno, troppo fiera di essere italiana, sempre»), le signore anziane dei Quartieri Spagnoli di Napoli che sventolano fazzoletti accanto agli stendini con i panni ad asciugare, il ragazzino che, in mancanza di meglio picchia forte sulla pentola con il mestolo di legno del ragù della nonna.È tutta l’Italia segregata in casa dal coronavirus che, nel primo venerdì di zona rossa integrale da Nord a Sud, isole comprese, alle diciotto o giù di lì, si ritrova unita anche se distante sulle note di un Inno di Mameli variegato e collettivo, che risuona da balcone a balcone, per rompere il silenzio e attutire la cupa malinconia di questi giorni amari del Covid-19, che almeno per cantare ci si può togliere la mascherina senza paura. E questo isolamento per qualche minuto sembra meno cattivo, più lieve da sopportare.

Tutto era partito con un flashmob sonoro lanciato su Facebook dalla street band capitolina FanfaRoma e che in poche ore è diventato più che virale, moltiplicato in foto, post e video sui social: «Apriamo le finestre, usciamo in balcone e suoniamo insieme, anche se lontani…così il nostro Paese diventerà un gigantesco concerto gratuito», proponevano gli organizzatori, a cui si è unito il sindaco Virginia Raggi (dando appuntamento un’ora dopo prima di rettificare): «Cantiamo una canzone tutti insieme, facciamo sentire che siamo una comunità anche se non ci possiamo toccare».

Così è stato. E se l’inno nazionale è stato il brano più gettonato, ognuno poi si è fatto da solo la sua playlist della speranza. A Fuorigrotta concerto per sirene, tamburelli e «caccavelle». Gran frastuono di pentole e coperchi (ma anche una cornamusa scaccia-tristezza) nell’insospettabile Torino. A Cagliari, Ave Maria in sardo dal balcone con la fisarmonica. A Milano ci hanno dato dentro con «O mia bela Madunina», arrangiamento a piacere.A Napoli, Portici e San Giorgio a Cremano si sono portati avanti cominciando giovedì sera con uno struggente «Abbracciame» del neomelodico Andrea Sannino che passava di balconcino in ballatoio. Così come a Lecce e Benevento, stregate da una mega-Tammurriata.

A Bologna il presidente del Quartiere Navile, Daniele Ara, ha preso la chitarra e suonato dalla finestra «Il pescatore» di Fabrizio De André, accompagnato dalle figlie. Nella capitale, la prima nota ieri l’ha fatta vibrare un basso solista, dopo di che è partita tutta una chiassosa orchestra con spartito libero e l’immancabile vendittiana «Roma Capoccia», da San Paolo alla Garbatella, da San Giovanni a Trastevere. Famiglia allargata al completo, Alessia Marcuzzi-Simone Inzaghi, Francesco Facchinetti, bambini compresi, a cantare al cielo l’inno tricolore.

Schierata virtualmente pure l’Aeronatica militare che su Twitter ha ripubblicato il volo acrobatico delle Frecce Tricolori: «Finestre aperte come i nostri cuori. Distanti, sì, ma uniti con la mente e con la voce#lItaliachiamò». A Roma è previsto un bis per oggi, di nuovo affacciati a cantare «Azzurro», e un tris per domenica con «Il cielo è sempre più blu». A Milano si replica questo pomeriggio, dalle 18 alle 19: l’idea è di gridare per 10 volte consecutive: «Milano tornerà». Un urlo per sentirsi ancora vivi, meno soli, più leggeri, perché bisogna crederci: alla fine, andrà davvero tutto bene.

 

TRANQUILLI..NESSUNA GUERRA !

Guerini

TRANQUILLI..NESSUNA GUERRA !

A seguito di notizie poco rassicuranti su probabili scenari di guerra fantasiosi presenti in rete e di Facebook, intendo rassicurare tante amiche e amici che si sono un po’ preoccupati nel vedere, giorni fa, alcuni video che riprendevano il passaggio di carri armati nelle pubbliche vie o trasportati sui treni. Come ho già avuto modo di spiegare, trattasi di una esercitazione militare già programmata precedentemente e prima della comparsa del virus. A seguito dell’epilogo evolutivo negativo epidemico nel nostro paese, il governo e il ministro della difesa hanno deciso di non prendere più parte all’esercitazione e nei fatti ci rinuncia, lo fa proprio in funzione preventiva in quanto i militari servono per scopi di controllo del territorio. Quindi meglio averli in casa e subito se servono. Defender …non ci sarà per noi e finalmente speriamo si metta fine a tante bufale e complotti inesistenti. Persino la Norvegia ha rinunciato a delle manovre che prevedevano l’impiego di 15 mila uomini ai suoi confini, l’annullamento è dovuto al timore della diffusione del contagio del coronavirus. Fine della guerra di fantasia…14032020

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A causa dell’emergenza coronavirus l’Italia non parteciperà all’esercitazione Defender Europe 2020 che impegnerà 37mila militari della Nato, di cui 20mila americani, dal 27 aprile al 22 maggio mentre si registra il primo decesso di un ufficiale italiano a causa del Covid-19

Guerini

Anche le Forze armate devono rivedere i propri programmi a causa dell’emergenza coronavirus e quindi l’Italia non parteciperà all’esercitazione Defender Europe 2020 che impegnerà decine di migliaia di militari, dal 27 aprile al 22 maggio mentre si registra il primo decesso di un ufficiale italiano a causa del Covid-19: sarebbe un tenente colonnello di 50 anni in servizio alla Segreteria generale della Difesa. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha deciso che i nostri militari non faranno parte dell’esercitazione perché “gli uomini e le donne della Difesa sono in campo senza sosta per fronteggiare, in questo delicato momento, l’emergenza sanitaria e per garantire l’attuazione delle importanti delibere decise del governo”. La decisione è stata presa, com’è naturale, insieme con lo Stato maggiore della Difesa, guidato dal generale Enzo Vecciarelli, e comunicandolo al vertice della Nato.

“Pur sostenendo il valore strategico dell’esercitazione, ho ritenuto opportuno mantenere massimo l’apporto delle Forze Armate in questa situazione”, ha spiegato Guerini in una nota. Va detto che la partecipazione italiana avrebbe riguardato solo due reparti dell’Esercito: un’unità della Brigata Folgore in Lettonia e una della Brigata Garibaldi in Germania. I parà della Folgore avrebbero effettuato un’esercitazione insieme con i parà statunitensi della 173. Brigata di stanza in Veneto. L’esercitazione, la più massiccia degli ultimi 25 anni con 20mila militari americani che stanno arrivando dagli Usa, punta a testare le capacità logistiche e di mobilità militare nel Nord Europa e in particolare Lettonia, Polonia e Germania. La decisione non modifica certo il ruolo dell’Italia nell’Alleanza atlantica. Guerini nella nota ribadisce che “l’Italia è tra i principali contributori delle missioni Nato, Ue e Onu, e l’operato delle sue Forze Armate è riconosciuto in tutto il mondo. La Nato è il pilastro fondamentale, insieme all’Unione Europea, per la nostra difesa e l’Italia continuerà a fornire il suo prezioso contributo nelle missioni internazionali per la stabilizzazione delle aree di crisi da dove provengono le minacce per la nostra sicurezza”.

La scelta italiana, a fronte di un’emergenza che altri Stati ancora non realizzano nelle sue reali dimensioni, arriva mentre anche nella Nato si notano alcune scelte prudenziali. Lo Us Army, infatti, ha annunciato che parteciperanno meno militari rispetto ai 20mila previsti (senza indicare numeri) e ogni attività sarà rivista in accordo con gli alleati. Il totale iniziale era 37mila militari Nato, ora saranno meno. Per esempio, il 14 marzo nel porto olandese di Vlissingen arriveranno tre reparti americani per la Defender Europe e lo Us Army ha annullato la presenza della stampa come misura precauzionale a causa del coronavirus. Inoltre, è notizia recente che il comandante delle truppe americane in Europa, generale Cristopher Covoli, è in quarantena insieme con i membri del suo staff perché potrebbe essere stato contagiato in una riunione. Nei giorni scorsi il capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale Salvatore Farina, aveva comunicato di essere positivo al virus e di essere in quarantena. Come lui, a quanto risulta, sarebbero in quarantena altri generali di corpo d’armata dell’Esercito che hanno partecipato ad alcune riunioni con Farina.

UGUALE ALLA LAGARDE

Trum e coronavirus

UGUALE ALLA LAGARDE !

Sì, Europa e Usa sono nell’identica situazione di emergenza epidemica, tutti siamo nel dramma virus e noto con molto dispiacere e preoccupazione che uno si comporta in modo intelligente e responsabile mettendo immediatamente a disposizione della sanità 50 miliardi di dollari per fronteggiare l’epidemia, mentre la presidente della BCE, Cristina Lagarde, impietosamente, non solo non mette un centesimo per la sanità ma ci fa pure perdere 50 miliardi tra il profondo rosso della borsa di Milano e l’aumento esponenziale dello spread arrivato a 250 punti nel volgere di poche ore, il tutto per via delle sue sciagurate dichiarazioni. In più, il presidente americano ha già individuato in 1500 miliardi di dollari la somma necessaria per affrontare e sconfiggere il virus. Certo che a pensare che se le nostre armi per lottare contro il virus sono la … Cristina Lagarde e la Van Der Leyen …allora siamo messi molto male… più Europa… lasciamo perdere.. meglio più Italia.. poveri ma belli ..e forti…13032020

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Trump dichiara l’emergenza nazionale

‘Pronti almeno 50 miliardi di dollari per gli Stati più colpiti’

Trum e coronavirus

Redazione ANSAWASHINGTON

13 marzo 202021:04NEWS

(ANSA) – WASHINGTON, 13 MAR – Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale in tutti gli Stati Uniti per contrastare il diffondersi dei contagi da coronavirus. Il capo della Casa Bianca ha inoltre messo sul piatto almeno 50 miliardi di dollari a favore degli Stati americani più colpiti dal virus. “Saremo in grado di garantire più test e più posti letto”, ha aggiunto Trump, sottolineando che gli Usa “sconfiggeranno la minaccia” del coronavirus.
Il presidente sta inoltre chiedendo all’amministrazione di acquistare petrolio ora che i prezzi sono bassi per aumentare il livello delle riserve strategiche degli Stati Uniti.

 

IL DOTTOR …STRANAMORE…

doctor stranamore

IL DOTTOR …STRANAMORE…

14.955 contagiati dal corona virus, 1.266 deceduti, con o per o di,  fate voi, tanto in verità vi dico che a me il distinguo interessa molto poco anzi, proprio per niente …  e porgo umilmente a tutti i parenti delle vittime le mie condoglianze più sentite, un momento di riflessione cristiana per i 1.266 morti …”nella solitudine” e senza lo sguardo amorevole di un figlio, il calore umano di una moglie o l’affetto di un semplice parente o la stima di un amico. Sì, lo confesso, sono molto avvilito e abbattuto per la morte di 1.266 esseri umani, specie nel modo in cui sono morte e perché paradossalmente poi non si potranno neanche celebrare i funerali di queste povere vittime, morte nel silenzio. E’ il “bollettino di guerra” del 13.03.2020 e nonostante tutto, gli italiani cercano di ribellarsi in tutti i modi, le persone che non vanno al lavoro, perché obbligate a restare in casa, ce la mettono tutta, lasciatemelo dire, sono straordinari… ieri, dall’alto dei balconi delle loro abitazioni hanno mostrato dei disegnini con lo slogan d’attualità, “Andrà tutto bene”, tanti hanno fatto ascoltare la propria voce… cantando, suonando e ballando col chiaro obiettivo, azzeccato e riuscitissimo, di  animare quelle vie pubbliche rese dalla devastante epidemia oramai un deserto spettrale. Già, le nostre città si sono svuotate delle anime dei suoi residenti, gli italiani tutti sono “agli arresti domiciliari”, la condanna ci è stata inflitta dalla follia umana alimentare che proviene dall’oriente, almeno speriamo che sia così e non di altra origine come sospettato mesi addietro. Oltre i morti abbiamo il tessuto economico totalmente fermo, bloccato inesorabilmente il turismo e il futuro pare non sia proprio luminoso. Uno scenario terrificante e purtroppo ci vediamo anche costretti a combattere contro gli idioti,… eh sì, perché oltre la “bischerata” ( in italiano puro… cazzata ) del presidente della BCE, Cristina Lagarde, rea di averci  fatto perdere una montagna di miliardi con dichiarazioni da mentecatta, adesso si aggiunge l’ulteriore idiota di turno. Lui è il conduttore televisivo inglese di una trasmissione, il suo programma si chiama “Malattie imbarazzanti”, è ovvio che è abituato a scenari particolari, poi essendo anche medico, arrogante e presuntuoso aggiungo, si sente in diritto e in dovere di farci la morale, di darci lezioni di vita e non contento delle sue cazzate colorate si permette anche di offendere gli italiani, e lo fa senza pensare che le sue offese sono come una “bomba atomica” in questo frangente, sì , come quella del “dottor Stranamore” nel film del 1964, lui la voleva lanciare sui sovietici giusto …per. Un plauso, va fatto, al dr. Burioni che gliene ha dette quattro, però caro dottore, mi consenta il tono caloroso e confidenziale, lei è stato troppo tenero e generoso nel definirlo un semplice idiota, ritengo che il signore in questione, essendo medico, sicuramente sarà stato contagiato da qualche malattia…imbarazzante del suo …programma, credo che sia affetto da una patologia ben più grave di quel che sembra, riconducibile… alla scemenza, ecco, forse lui è stato “beccato dal virus” della scemenza, e ciò lo costringe ad emettere suoni verbali non armonizzati col cervello e in totale confusione. Inutile continuare a parlare di un individuo così disgustoso capace di nausearmi solo a pronunciare il suo nome e difatti,  non l’ho  citato prima né lo farò ora…non è degno neanche di quello. E per concludere, in questo particolare momento mi piacerebbe  abbracciare tutti gli italiani che come me, in questi giorni, vivono nella sofferenza e nel terrore del virus,  a tutti rivolgo un abbraccio virtuale… forte…forte e mi raccomando, cari fratelli italiani… per piacere…ballate ancora, cantate anzi, urlate al mondo intero che …”l’Italia non è vinta…ma viva”…! 13032020

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Il dottor Jessen: ‘Gli italiani usano l’epidemia per fare una siesta’

Lui è la star del programma tv inglese Malattie imbarazzanti (Embarrassing Bodies, trasmesso su Channel 4)

Il dottor Jessen: ‘Gli italiani usano l’epidemia per fare una siesta’ –

doctor stranamore

Redazione ANSA

13 marzo 2020

“Gli italiani stanno usando l’epidemia di coronavirus come scusa per fare una ‘lunga siesta’”. Ne è convinto il dottor Christian Jessen, protagonista della serie tv inglese Malattie imbarazzanti (Embarrassing Bodies, trasmesso su Channel 4). Tirato in ballo per un commento dall’emittente britannica Fubar Radio’s, Jessen ha parlato di emergenza coronavirus scatenando avviamente un ressa di commenti negativi: “Potrebbe essere un pochino razzista da dire, dovete scusarmi, ma non vi sembra una scusa questa? – ha detto -. Gli italiani, per qualsiasi motivazione, sono pronti a spegnere tutto e a smettere di lavorare, così da concedersi una lunga siesta”. In generale, il dottor Jessen ha poi concluso: “Penso veramente sia solo un brutto raffreddore e le persone sono molto più preoccupate di quanto dovrebbero”.

Al medico inglese, replica dal suo profilo Facebook il virologo Roberto Burioni: “Non è il momento delle polemiche – scrive – ma quando un cretino insulta gravemente tutto un popolo che sta lottando per la propria vita, con oltre mille persone morte e altrettante in rianimazione, non si può tacere. Non so se questo programma sia in qualche canale italiano: se così fosse dobbiamo pretendere che sia sospeso immediatamente. Infine, ricordiamoci che ci sono cose peggiori che prendere il coronavirus, tipo nascere con un cervello simile a quello di questo idiota. E in questo specifico caso “idiota” non è un insulto, ma una diagnosi gratuita. Vergogna!”

 

 

 

LE PAROLE DEI …CAZZARI..!

Mascherine introvabili

LE PAROLE DEI …CAZZARI..!

Quante belle parole odono le mie orecchie nei salotti TV, più che parole, da anni, odo balle…balle colorate e slogan di circostanza tipo: noi siamo un grande paese, il nostro PIL ci fa ricchi e privilegiati nel mondo e la nostra sanità è in grado di affrontare qualunque problema. Io che l’Italia la conosco davvero ho un’idea un tantino diversa, infatti, mio malgrado, non lo ritengo un paese civile e moderno come viene descritto, salvo in alcune eccellenze, e la dimostrazione della pochezza di questo paese e di tutte le sue contraddizioni sono emerse amaramente in questi pochi giorni di marzo. Partiamo proprio dall’epidemia del coronavirus, non abbiamo mascherine per tutelare la salute dei medici, che lavorano a stretto contatto col virus, e di 60 milioni di cittadini, carenza di una gravità assoluta a dimostrazione di una grave incapacità ad affrontare l’esigenza attuale e un pessimo livello di organizzazione in fase preventiva. I respiratori per le terapie intensive vengono costruite in Italia…solo da…una azienda… sì, solo da una e ovviamente non può soddisfare le esigenze di un’epidemia col risultato che non si è in grado di assicurare l’assistenza a tutti e salvare le vite dei cittadini, mentre tempo fa, mi garba rammentarlo, si spendevano soldi per salvare le vite in mezzo al mare a… gente opportunista e priva di scrupoli. Il lavoro è in pericolo e gli autonomi sono nella disperazione con una prospettiva inimmaginabile per il futuro del turismo e con un debito pubblico mostruoso. La domanda da porsi è questa: ma l’Italia è davvero un paese civile come ci viene raccontato da 20 anni ? Io ho già risposto…13032020

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Coronavirus, il rebus delle mascherine: “Mettetevele”. Ma sono introvabili

Mascherine introvabili

di Domenico Alcamo

12 MARZO 2020

Le mascherine, pepite d’oro della crisi Coronavirus. Perché agognate e quasi introvabili. All’inizio, quando giungevano i primi refoli di quella che sarebbe poi diventata pandemia, sembravano l’appiglio di qualche cittadino troppo scrupoloso, o il vezzo di qualche selfista sui mezzi pubblici. Eppure, oggi, sono necessarie, in molti casi indispensabili. Lo ha fatto capire, ieri sera in conferenza stampa, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, il quale ha spiegato, a proposito delle norme da rispettare secondo il DPCM di tre giorni fa, che se nel luogo di lavoro non si riesce a rispettare la distanza di un metro, allora è necessario calzarne una.

Il tema ricorre anche nell’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale del Lazio, emanata il 10 marzo. «Gli esercizi che svolgono attività di somministrazione di alimenti e bevande e tutti i soggetti che trasformano, producono, tengono in deposito o comunque manipolano per poi vendere o somministrare prodotti alimentari, in relazione all’attività svolta, sono tenuti all’utilizzo obbligatorio di mascherine e guanti». In base a questo, dunque, per alcune categorie di esercenti nel Lazio si stende un bivio obbligato: o si ha la mascherina (ma è difficile da reperire), oppure si chiude. Un vero e proprio paradosso, quasi una beffa. Altre poi se ne trovano, scorrendo la cronaca di questi giorni qui e là per l’Italia.

Lo prova quanto denunciato dalla Fp Cgil di Palermo, per esempio. All’ospedale Villa Sofia, spiega il sindacato, «mentre gli operatori sanitari continuano a lamentare la carenza di mascherine, qualcuno le poneva in vendita nel distributore automatico di merendine a 10 euro l’una». E nel frattempo, dopo lo scandalo emerso nelle scorse settimane circa un’impennata di prezzo sino all’inverosimile per le mascherine nelle vendite online, i colossi del web che se ne occupano hanno deciso di mettere uno stop. «Per un eccesso di cautela – ha detto un portavoce di Google intervenendo in una rete tv americana – abbiamo deciso di vie tame temporaneamente tutti gli annunci». Tante erano state, nelle scorse settimane, le circostanze di evidente sciacallaggio così che la Guardia di Finanza era intervenuta più volte anche attraverso l’acquisizione di documenti su Ebay e Amazon.

Intanto, si cerca di correre ai ripari. Per un’operazione condotta dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio in Cina centomila mascherine di alta tecnologia saranno donate da Pechino, mentre 2 milioni di mascherine mediche ordinarie saranno importate. L’altroieri, viceministro all’Economia Laura Castelli aveva annunciato una gara per 35 milioni di mascherine, la cui distribuzione in tutta Italia, mentre nelle more delle misure economiche in gestazione nel governo, è stato predisposto l’incremento dei fondi a disposizione della Protezione Civile per circa un miliardo di Euro e metà di questi fondi saranno destinati per acquistare mascherine, respiratori ed altri dispositivi. Intanto, a livello regionale si prendono iniziative. Il governatore della Toscana Enrico Rossi ne ha annunciato la produzione di 100mila al giorno. In Liguria, la questione è stata oggetto di un diverbio tra mondo sanitario e istituzione regionale. L’associazione dei medici di continuità assistenziale ha spedito alla Regione delle lettere di messa in mora in cui si annuncia che non verranno più curate le persone se non verranno fornite mascherine. Il Presidente Toti però, ne ha annunciato l’arrivo di un primo carico di 36mi1a. E ha aggiunto: «Il capo nazionale della Protezione civile Angelo Borrelli ci ha assicurato che arriveranno varie tornate di milioni di mascherine che verranno distribuite alle Regioni sulla base dell’urgenza e delle necessità».

 

IL VIAGGIO VERSO IL …VIRUS..

26 MIGRANTI

IL VIAGGIO VERSO IL …VIRUS..

Quello appena postato non oso definirlo, c’ho provato, ma sono davvero in imbarazzo, faccio fatica nel descrivere e motivare l’ennesimo sbarco di clandestini immigrati che scappano dalla guerra…per venire in un paese dove si muore per l’epidemia di coronavirus e dove vige la rigida regola della pandemia che obbliga tutti i cittadini italiani a restare chiusi in casa. Di per sé 26 persone non rappresentano un problema, tuttavia è inconcepibile che anche in questo contesto ci si debba preoccupare di gente che viene per…farsi infettare. Il loro sbarco sembra più l’epilogo di un film comico che quello di una reale fuga. Mentre buona parte degli immigrati presenti sul territorio, si mostrano insofferenti alle nuove disposizioni e vogliono tornarsene nei loro paesi, questi “coraggiosi o pazzi” vengono da noi. E chi li capisce questi clandestini che si fanno prendere in giro e pagano prezzi elevati per farsi… infettare.

Mi chiedo cosa ci voglia per far capire ai migranti che la speranza di una vita migliore non è certamente in Europa. Quindi noi italiani in piena emergenza epidemica ed economica dobbiamo anche preoccuparci dei…. migranti e delle ONG…ma roba da pazzi…13032020

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Migranti: in 26 sbarcano a Lampedusa

26 MIGRANTI

Sindaco, è l’unica soluzione per non correre rischi

Redazione ANSAPALERMO

12 marzo 2020

(ANSA) – PALERMO, 12 MAR – Questa sera c’è stato uno sbarco a Lampedusa: 26 persone, fra loro 2 bambini e una donna.
Il sindaco Totò Martello ha emesso un’ordinanza per porre in quarantena i migranti, nel Centro di accoglienza, col divieto di circolare al di fuori di esso. “Non vedo altre soluzioni possibili – dice Martello – abbiamo il dovere di tutelare la salute pubblica. Nel corso della quarantena ciascuna delle persone ospitate nel Centro di accoglienza sarà monitorata dal punto di vista sanitario”.
I migranti sono arrivati un paio d’ore fa e, come prevede il nuovo protocollo dettato dall’emergenza coronavirus, al molo sono andati soltanto i sanitari del poliambulatorio e hanno provveduto al trasporto in sicurezza dei migranti al centro d’accoglienza.
L’ultimo sbarco a Lampedusa si è registrato lo scorso 18 febbraio, quando la Guardia costiera bloccò dieci tunisini che camminavano lungo il molo Favaloro. Il giorno prima erano sbarcati 16 migranti e il 14 febbraio altri 60, soccorsi al largo dell’isola.

CARI ITALIANI …CARI… E BASTA….

VAN DER LEYEN

CARI ITALIANI …CARI…  E BASTA….

La presidente della commissione europea, Ursula Van Der Leyen, ha ….parlato, finalmente la più alta istituzione europea è apparsa al popolo italiano, nonché europeo, in salsa “fatina del bosco…incantato”, già, sembrava che il coronavirus l’avesse bloccata fisicamente e mentalmente sino a tal punto da non essere più in grado di prendere un’iniziativa né un provvedimento, a livello di commissione da lei presieduta, utile a fronteggiare il problema coronavirus nel nostro paese. L’abbiamo ascoltata in uno di quei discorsi che francamente lasciano il tempo che trova, lei dice di essere vicino al popolo italiano, sì… a parole lo è certamente ma nei fatti non sento né ho ravvisato la sua vicinanza né quella di tutta la commissione, anzi, in confidenza vi dico che ora, sentirla dire di essere vicino al popolo italiano quasi mi infastidisce…,ha atteso centinaia di morti per esternare e dire che noi siamo parte dell’unione europea, se ne è accorta solo ora  che siamo anche noi europei…ma di che cosa parla ? E’ dal 21 di febbraio scorso che noi italiani combattiamo l’epidemia e lei solo ieri ci racconta di essere vicino a noi e come lo fa ? Con le chiacchiere, chiacchiere di stile carnevalesco….nient’altro, solo fumo, nessuna promessa di contributo in soldoni, nessun orientamento di aiuti per sostenere la nostra sanità, la nostra economia, le aziende e tutti i lavoratori italiani e poi come inizia il suo farlocco discorso ? Cari italiani, ma quali cari, oggi la presidente della BCE, Cristina Lagarde, ha fatto capire che non ci sarà nessun aiuto economico all’Italia né il tanto auspicato taglio del costo del danaro, quindi “cari italiani” i problemi sono vostri e risolveteli da soli. Forse mi sbaglio, ma io ho capito questo dalle parole delle due più alte istituzioni europee e penso di aver compreso bene i contenuti visto che anche la Lega, PD, M5S, F.D.I e F.I si sono ribellati alle mancata rassicurazione di collaborazione alla lotta e appoggio all’Italia contro il virus, e non lo fanno neanche di fronte a 827 morti…di cari italiani estinti, neanche dinanzi alla morte di cittadini europei si sono ammorbiditi e “aperto il borsellino”. Questa è l’Europa delle ciniche lobby finanziarie che ora non piace più ai “cari italiani tutti”. Questa è l’Europa che nel momento peggiore della nostra storia repubblicana e mentre la borsa di Milano segna un pericoloso -16% loro… se ne fregano…il verbo è sempre quello.. i soldi prima di tutto !  Se ne sbattono palesemente “le perle tonde” di noi “…cari italiani”. Possiamo morire in santa pace e in silenzio ma nel contempo dobbiamo cominciare a preoccuparci come pagare lo sforamento del deficit a 2,4%, sforamento necessario per esigenze sanitarie al fine di salvare delle vite umane. Ora i morti sono 1.016 “cara presidente belga” e se lei non ha capito il valore della vita di una persona, gradirei averla a debita distanza da me e dai “cari italiani”…ITALIAEXIT ! 12032020

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VAN DER LEYEN

Il messaggio in italiano della Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen all’Italia: “Non siete soli. In Europa siamo tutti italiani, vi sosterremo”

CARO “PRESIDENTE ROSSI” E ORA..?

A pre-triage tent set up in front of the Santa Maria Nuova hospital in Florence, 25 February 2020. It is among the measures of the Tuscany Region to make people wear the mask for whom this measure is deemed necessary, before they enter the hospital's emergency room. The tent was set up to sanitate the ambulance arrival area. ANSA / CLAUDIO GIOVANNINI

CARO “PRESIDENTE ROSSI” E ORA..?

 

Sì, ora ci sono altri 56 casi di persone positive al coronavirus che si aggiungono ai precedenti ed al secondo morto, deceduto oggi, nella regione Toscana. Immagino che ora il presidente Rossi stia recitando il “mea culpa” e forse s’infliggerà la giusta punizione, magari frustandosi la nuda schiena con un ramoscello spinoso sino a farla sanguinare rovinosamente per espiare le sue colpe. Spero almeno che si ,sia pentito amaramente del suo modus operandi, da radicali chic e buonista del cavolo, negando di mettere in quarantena e sotto controllo i 2.500 cinesi che ritornavano a casa dopo aver trascorso il capodanno cinese nella loro patria di origine. “Fascio leghista”, mi pare fosse il termine coniato ed usato da lui per offendere coloro i quali pretendevano rigore e controlli, come pure rammento, molto bene, il termine da lui e da tanti usato spesso e con piacere : razzisti. Purtroppo non è gratificante in questo frangente aver ragione nell’aver visto bene ed essersi preoccupati della salute degli italiani, no, non lo è, come non è neanche piacevole, ma intanto i morti e i contagiati ci sono e per come la vedo io il trend sarà paurosamente in crescita esponenziale già da domani. Ci troviamo in un casino infernale perché loro, sì…loro volevano dimostrare di essere anti razzisti…roba da non credere. Tutti ora evocano l’unità e la collaborazione…ora…che ci stanno massacrando e mi costringono a stare chiuso nella ” mia tana” come un animale braccato dal mostro coronavirus… Maledetto non è solo il virus ma tutti quelli che ci raccontavano che si trattava di una ” banale influenza”…, che le mascherine non andavano usate e il virus non sarebbe mai arrivato in Italia e bisognava abbracciare i cinesi. Il bello è che ora, solo ora, ci invitano a non essere polemici, patetico… è un insulto inaccettabile, sono due mesi che urlo alla pandemia e ora devo starmene chiuso in casa e ho paura per la vita di mia madre solo perché dei coglioni ignoranti e incompetenti dovevano dimostrare di essere radical chic e buonisti… intanto ora loro sono alla guida di questo paese e io devo accettare obbligatoriamente la rinuncia ai miei diritti. Ma quando passerà, cari signori, se sarò ancora in vita, ve la faccio pagare salato, vi porto tutti in tribunale con una bella denuncia di omicidio plurimo e per altri duemila reati…sempre se a voi il virus vi salverà la vita… ovviamente. 12032020

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Coronavirus:in Toscana altri 56 positivi

Sono 5.837 le persone in isolamento domiciliare nella regione

A pre-triage tent set up in front of the Santa Maria Nuova hospital in Florence, 25 February 2020. It is among the measures of the Tuscany Region to make people wear the mask for whom this measure is deemed necessary, before they enter the hospital's emergency room. The tent was set up to sanitate the ambulance arrival area. ANSA / CLAUDIO GIOVANNINI

Redazione ANSAFIRENZE

11 marzo 2020 18:04NEWS

(ANSA) – FIRENZE, 11 MAR – In Toscana risultano oggi altri 56 nuovi tamponi positivi al test per il coronavirus eseguiti nei laboratori di virologia e microbiologia delle aziende ospedaliero-universitarie: 35 a Careggi (Firenze), 14 a Pisa, 7 a Siena. I dati sono stati trasmessi dall’assessorato della Regione al Ministero della salute. Pertanto salgono a 320 i tamponi totali positivi. Fra questi, ad ora si contano tre casi di guarigione virale (negativizzati), due casi clinicamente guariti e un paziente deceduto (un anziano a Pisa nei giorni scorsi). Sono, quindi, ora 314 i pazienti attualmente positivi in Toscana. Questa la suddivisione per aree di segnalazione: 71 Firenze, 32 Pistoia, 21 Prato (totale Asl centro: 124), 43 Lucca, 40 Massa Carrara, 34 Pisa, 16 Livorno (totale Asl nord ovest: 133), 12 Grosseto, 37 Siena, 14 Arezzo (totale Asl sud est: 63). Infine, dal monitoraggio aggiornato risultano 5.837 le persone in isolamento domiciliare di cui 3.070 prese in carico attraverso numeri dedicati dalle Asl.

 

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