Autore archivio: manlio22ldc

BRAVI SOLO A CREARE PROBLEMI…

BRAVI SOLO A CREARE PROBLEMI…
E non mi riferisco ovviamente ai migranti ospitati, loro sono fatti così, li conosciamo da tempo, quando non ottengono quel che chiedono si danno alla gratuita violenza, non capiscono che l’accoglienza non è una cosa fattibile quando non ci sono le risorse economiche e lavorative nel paese che è obbligato ad accoglierli. Purtroppo i migranti devono capire che si emigra solo nei paesi in grado di ospitarli e dopo regolare richiesta di asilo politico, oppure per un semplice permesso umanitario e non si invadono, senza criterio, paesi la cui economia è in continua fibrillazione e dove la condizione lavorativa è già precaria per i residenti. È questo il frutto di scellerate politiche, europee e nazionali, ed è comprensibile che i migranti non possano essere a conoscenza della reale situazione di difficoltà in cui vivono i paesi occidentali, paesi in crisi e vessati dai continui tagli alla spesa sociale imposti dalla commissione europee. Ci sono in Europa tante zone emarginate dalla società e ed in particolare tantissime zone del sud Italia, dove la povertà è dilagante. Tutto questo a quanto pare, al “meraviglioso ed accogliente” sindaco di Bari queste realtà drammatiche non sono note neanche a lui visto il suo “modus operandi” di questi anni, sempre presente con la fascia tricolore ad accogliere e a dimostrare il suo “buonismo”. Ora i migranti , non più graditi, devono tornarsene a casa loro ed è logico che non ci vogliano tornare visto che qui sono… mantenuti da noi, e allora la protesta insorge, fiamme e fuoco è la loro risposta al rimpatrio. Ora tocca al caro sindaco e la sua giunta trovare la soluzione del problema, perché prima, invece di fare proselitismo per l’accoglienza avesse guardato bene il contesto della sua città si sarebbe reso conto che Bari ha tantissimi problemi e non è in grado di sobbarcarsi un’immigrazione selvaggia, ma è chiaro che quando si sposano le ideologie la… razionalità va a farsi benedire . Non ci voleva molto per capire che questa immigrazione nell’immediato futuro sarebbe stata difficilissima da gestire se non proprio impossibile, si è creato a loro danno una spirale di continue illusioni, quindi è normale che questa gente ora si ribelli, forse anche loro, adesso, hanno capito di che pasta sono fatti i sinistri politici… radical chic…solo chiacchiere e distintivo. 14122018

…by…manliominicucci.myblog.it

Migranti:fuoco Cpr per opporsi rimpatrio

Ferite lievi per 5 rappresentanti delle forze dell’ordine

UN FATTURATO DA ….NON CREDERE….!

UN FATTURATO DA ….NON CREDERE….!
Già, facendo un po’…due conti così, velocemente e senza entrare nei particolari ci si rende conto di quanto possa guadagnare questo signore “spiando la gente famosa” e facendo fotografie anche osé, violando la privacy delle persone. Non apprezzo per niente chi ha deciso di vivere così, vivere da re facendo lo spione è un mestiere che proprio non mi garba anzi, provo disgustosa l’idea che si debbano condizionare uomini o donne e spingerli a comportamenti ipocriti per paura di essere fotografati, oppure non poter comunicare le proprie emozioni o sentimenti perché magari lì, in un remoto angolo nascosto, c’è un “avvoltoio di paparazzo” pronto a colpire. No…il discorso è ovviamente più ampio ma questo tipo di lavoro proprio non mi entusiasma e pensare che Corona fatturi come una grossa azienda produttrice di beni francamente mi lascia allibito, mi piacerebbe proprio vedere le sue fatture emesse e la descrizione del servizio che offre… sì soprattutto la descrizione… magari ci scrive : spione dalle ore ..alle ore …per attività fotografica a danno di….. Bhe, forse più o meno sarà così, anche se ho voluto ironizzare nella realtà non credo di essere andati lontano. I 14,5 milioni di euro non pagati all’erario significa che il “bravo spione” avrebbe incassato, come somma guadagnata, almeno 35 milioni. Sono cifre proprio da aziende di livello…mha…a questo punto forse ci conviene fare gli spioni e non lavorare…. onestamente.. 14122018 …by… manliominicucci.myblog.it

Agenzia delle Entrate chiede a Corona 14,5 milioni

Per tasse non versate. Da atti risultano 8 milioni già dati

L’Agenzia delle Entrate chiede a Fabrizio Corona e alle sue società circa 14,5 milioni di euro di tasse non versate. E’ emerso da un procedimento davanti alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, che nei mesi scorsi ha confiscato la casa dell’ex agente fotografico e alcune centinaia di migliaia di euro di contanti, e in particolare da un’udienza tecnica di ‘verifica crediti’. Dagli atti, tuttavia, risulta che Corona ha versato negli ultimi anni circa 8 milioni di euro.

Nel procedimento, in cui è parte anche l’Agenzia per i beni confiscati con il legale Ilaria Ramoni, l’Agenzia delle Entrate si è presentata come creditore nei confronti dell’ex ‘re dei paparazzi’ producendo una serie di cartelle esattoriali per una cifra superiore ai 14 milioni di euro. Il giudice Giuseppe Cernuto, però, non ha ammesso i crediti vantati dall’Agenzia delle Entrate, spiegando che semmai l’ente deve andare a chiedere quei soldi direttamente all’ex agente fotografico che lavora e produce reddito, ma non può entrare in questo procedimento che riguarda beni confiscati.
Dagli atti, poi, risulta che l’ex agente fotografico negli ultimi anni ha già versato al Fisco circa 8 milioni.

Con 4 ospitate in tv incassa 200 mila euro – Fabrizio Corona lavora e produce reddito anche con le ospitate in tv e, ad esempio, con quattro apparizioni televisive negli ultimi mesi ha incassato circa 200 mila euro. Lo spiega la Sezione misure di prevenzione del Tribunale milanese nel provvedimento con cui non ha ammesso l’Agenzia delle Entrate che sostiene di vantare un credito di circa 14,5 milioni di euro dall’ex agente fotografico, come creditore nel procedimento relativo a casa e contanti confiscati all’ex ‘re dei paparazzi’. Lo scorso aprile, infatti, la Sezione misure di prevenzione, presieduta da Fabio Roia, aveva disposto la confisca della casa di Corona di via de Cristoforis, zona della movida milanese, intestata fittiziamente, secondo gli accertamenti, al suo ex collaboratore Marco Bonato. Dall’altra parte, quasi 1,9 milioni di euro degli oltre 2,6 milioni in contanti, che vennero sequestrati nel 2016 all’ex ‘fotografo dei vip’ in parte in un controsoffitto e in parte in Austria, sono tornati, su decisione dei giudici (Rispoli-Cernuto-Pontani), nelle mani dell’ex ‘re dei paparazzi’, o meglio di due società comunque a lui “riconducibili”. Dopo la conclusione della fase delle confische, si è aperta appunto la fase tecnica della ‘verifica crediti’, nella quale coloro che ritengono di essere creditori del soggetto a cui sono stati confiscati beni possono chiedere di entrare per recuperare soldi. Proprio in questa fase si è presentata l’Agenzia delle Entrate depositando una sfilza di cartelle esattoriali per un totale di oltre 14 milioni, non ammessi, però, come crediti dal Tribunale milanese. Il giudice ha deciso, invece, di disporre approfondimenti su una contestazione per 190 mila euro di multe non pagate a carico di Bonato.

MANO ASSASSINA CHE HA INCROCIATO UN COETANEO…!

MANO ASSASSINA CHE HA INCROCIATO UN COETANEO…!

“Mano assassina che ha incrociato un coetaneo “, ecco come ha esordito l’annunciatrice di  un TG nazionale, canale 5, nei titoli di apertura del telegiornale delle 20,00, nel comunicare l’annuncio della morte di Antonio Megalizzi, decesso  che fa salire a quattro le vittime ammazzate dell’attentato di Strasburgo. Un modo certamente molto singolare, se non proprio ridicolo, ma che diavolo significa ? Una frase coniata quasi con tono poetico e toccante ma non si capisce verso chi, infatti il senso della frase è attento a non attribuire al criminale omicida alcun epiteto, escludendo a priori qualunque riferimento religioso e rivolgendogli solo :”mano assassina”. Insomma,  per dire che un povero ragazzo  di appena 29 anni, che amava la vita e il suo lavoro, e che si trovava a Strasburgo proprio per realizzare i suoi sogni, è morto ammazzato per mano “ di un terrorista islamico” senza nessun valido motivo, se non quello religioso, ha deciso di ucciderlo e lo ha fatto barbaramente e senza nessuna pietà, si improvvisano giri di parole ..per mitigare il tragico episodio…ridicolo ..ma vogliamo scherzare ? Ora, capisco che non bisogna metter benzina sul fuoco, però minimizzare un crimine efferato con una semplice descrizione poetica è il paradosso dei paradossi, ed è una roba estremamente offensiva nei confronti del defunto…”ammazzato” ..dei parenti e soprattutto di tutti coloro i quali  ascoltano le notizie dei TG…no ..non è corretto ridurre il tutto ad una semplice frase ad effetto. Non dimentichiamolo mai, perché come ieri a Parigi, anche oggi piangiamo un nostro figlio che non farà più ritorno a casa, solo perché uno dei tanti “cosiddetti radicati islamici” un giorno qualunque, ha imbracciato un mitra ed andato a far la “spesa di vite di infedeli al supermarket” del centro città…perché questa è la dura verità. Sia ben chiaro che il terrorismo è lo stato che deve combatterlo e non noi cittadini però, esigo che gli organi di stampa ci dicano e ci raccontino le verità senza nasconderci nulla e che i terroristi, anche quando sono islamici e non islamisti, vengano chiamati e definiti per quello che fanno e sono e non inventarsi sempre “slogan pigliaculo” per giustificare e mitigare l’omicidio di essere umani, perché a far così si diventa anche complici…cari signori… sì, mi dispiace di dover essere così duro in questo triste giorno, ma non riesco proprio a rimanere inerme e sereno dinanzi a ” vite rubate”  e in quel modo…spero solo che la perdita di 4 vite insegnino qualcosa e si prendano provvedimenti seri in ambito europeo…lo spero proprio.. R.I.P.  ANTONIO MEGALIZZI……14122018 …by…manliominicucci.myblog.it..

Strasburgo, è morto Antonio Megalizzi

Il reporter italiano era rimasto gravemente ferito nell’attentato di martedì sera al mercatino di Natale. Conte: ‘Uniti in questo dolore’. Salvini: ‘Una preghiera per Antonio’

E’ morto il giornalista italiano Antonio Megalizzi rimasto ferito gravemente ferito alla testa martedì sera nell’attentato al mercatino di Natale di Strasburgo. E’ salito così a quattro il bilancio delle vittime del killer Cherif Chekatt , rimasto ucciso in un blitz a 48 ore dall’attacco.

Antonio, 29 anni era a Strasburgo per il progetto Europhonica, una web radio con la quale collaborava. Europeista convinto, giudicato da tutti un bravo ragazzo stava insieme a Luana da quattro anni.  “Purtroppo siamo costretti a confermare che il nostro collega Antonio ci ha lasciati. I nostri pensieri vanno alla famiglia e a tutti i suoi amici e colleghi. Vi preghiamo di rispettare il momento doloroso”. Lo scrive su Twitter Europhonica. Intanto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige Mauro Keller, nell’esprimere profondo cordoglio, annuncia che nei prossimi giorni verrà consegnato ai famigliari di Antonio Megalizzi il tesserino di iscrizione all’Ordine del giovane reporter, il quale nei prossimi mesi avrebbe completato la pratica per l’ingresso nell’elenco dei pubblicisti. “All’inizio della prossima riunione della Consulta regionale il 20 dicembre a Bolzano, sarà inoltre osservato un minuto di silenzio”, conclude Keller.

 

“Profondo dolore per la morte di Antonio #Megalizzi, un giovane con una grande passione per il giornalismo, per la radio, per le inchieste e per le istituzioni europee. Un pensiero commosso ai suoi familiari e alla sua ragazza, insieme alla solidale vicinanza di tutto il Governo”. Così su Twitter il premier Giuseppe Conte.

UN PREMIO PER LO ZIO PARTIGIANO O PER IL NIPOTE ?

UN PREMIO PER LO ZIO PARTIGIANO O PER IL NIPOTE ? E chi meglio di lui, “Renatino Curcio”.. il “meraviglioso nipotino” dai profondi occhi, saturi di amore e umanità e dal cuore immenso, nonché… ideatore e fondatore delle Brigate Rosse, sì.. proprio quelle, il principale gruppo di lotta armata dell’estrema sinistra attivo negli anni di piombo e che occupava sempre il primo posto nelle classifiche dei….delinquenti e criminali… sicuramente tutti ricorderete l’assassino di Aldo Moro per loro mani. Arrestato nel 1974 ed evaso l’anno dopo, rimase nuovamente latitante per un breve periodo, e fu in seguito condannato a 28 anni di carcere per concorso morale in omicidio non premeditato, in seguito all’attacco alla sede del Movimento Sociale Italiano di Padova, in tutto ha scontato circa 25 anni di reclusione, di cui 21 in carcere (12 in regime di carcere duro). Un curriculum di tutto rispetto per essere candidati al…” premio bontà 2018”.. e il sindaco  di Orsara di Puglia evidentemente non ha altro a cui pensare, in un momento di vera crisi e di problemi seri cosa s’inventa ? Dare un riconoscimento, una pergamena, il 15 dicembre 2018, a un partigiano della Brigata Garibaldi ammazzato negli anni della guerra, e consegnarlo proprio a… “Renatuccio”. Il glorioso defunto partigiano non è altro che lo zio dell’ ex terrorista rosso. Io credo che il povero zio si sarebbe vergognato del nipote e non credo proprio che gli farebbe piacere sapere che il “suo nipotino” è lì pronto ad ricevere la pergamena e gli onori del caso…mah…! Ma dico, proprio oggi che hanno beccato ed abbattuto il terrorista islamico criminale di Strasburgo è proprio necessario che si inviti un ex terrorista a ritirare il riconoscimento del partigiano defunto ? Poi, altro polverone sollevato,  si organizza una cerimonia del genere senza neanche il consenso dell’Anpi  ? Ma che ti viene in mente egregio sindaco ? Ti sembra corretto ed educativo e di esempio …consegnare un riconoscimento storico nelle mani di chi anni fa ha seminato il terrore ? Certo, ora ha pagato per le sue colpe, ma 28 anni di galera non si possono cancellare quando si parla di celebrazioni, e quali insegnamenti diamo ai nostri giovani ? Che ammazzare e rubare non è poi proprio una iattura se in fondo, dopo qualche anno si riceverà un premio per un parente morto che ha vissuto con orgoglio e all’opposto di chi lo ha ritirato ? E’ questo il vero messaggio  che passa dalle schizofreniche idee del sindaco di Orsara di Puglia ? Spiace doverlo sottolineare, ma  non è e non può essere di esempio alla nazione e soprattutto al popolo…certe manifestazioni. Se proprio lo voleva ricordare si fosse intestata una via o un’aula consiliare e non andare alla ricerca del solito sensazionalismo mediatico. 13122018

…by…manliominicucci.myblog.it

Riconoscimento a Curcio,annullato evento

Dopo polemiche che l’iniziativa ha sollevato

(ANSA) – ORSARA DI PUGLIA (FOGGIA), 13 DIC – È stato annullato l’incontro con l’ex brigatista Renato Curcio, che si sarebbe dovuto tenere sabato 15 dicembre ad Orsara di Puglia, comune del Foggiano. Lo rende noto il sindaco del paese pugliese, Tommaso Lecce, dopo le polemiche che la notizia dell’iniziativa ha sollevato. Curcio, come reso noto dal sindaco avrebbe dovuto ricevere una pergamena che ricorda il sacrificio di Armando Curcio, giovane partigiano morto in guerra, zio di Renato. Di Orsara di Puglia è anche la mamma di Renato Curcio, Renata.”Siamo completamente estranei a questa manifestazione. Il sindaco di Orsara – afferma Michele Galante, Presidente di Foggia dell’Anpi può consegnare un riconoscimento come istituzione ma non come Anpi perché non ha nessuna legittimità a farlo. Il comportamento del Comune è scorretto. Rendiamo onore a questo partigiano che ha combattuto ma non sappiamo nulla della manifestazione e non siamo stati nemmeno invitati”.

ISLAMISTA E NON….ISLAMICO …PERCHE’ ..?

ISLAMISTA E NON….ISLAMICO …PERCHÉ’ ..?

Cerchiamo di capire in che imbuto ci siamo infilati noi occidentali e sostenitori del “politically correct ” e come poterne uscire, da anni accogliamo ed ospitiamo genti di diversa nazionalità e religioni, tra i quali tanti islamici di cui non sappiamo assolutamente niente, né delle loro abitudini di vita e alimentari, né della loro religione, in prevalenza sunniti,  sciiti o di altra ramificazione. In primis chiariamo un punto fondamentale nel linguaggio comune, giusto per comprendere chi sono i nuovi arrivati, la loro religione e le nostre convinzioni. Ieri c’è stato l’ennesimo attentato e tutti, dico tutti, stampa e Tv e politici annessi si sono guardati bene dal pronunciare la parola islamica ed associarla al terrorista, sono stati coniati diversi sostantivi nell’occasione per descrivere l’attentatore, anche ridicoli a dir il vero, ma mai si è andati con definizioni oltre il normale “terrorista islamista”. Ma che significa islamista ? Perché non chiamarlo col suo vero nome ovvero islamico ? Perché camuffare il vero credo del fedele islamico ? Allora, fino a poco più di un decennio fa, “islamista” era un sostantivo indicante uno “studioso della cultura islamica”, mentre l’aggettivo islamico si riferiva genericamente al rapporto con l’Islam o con l’islamismo inteso sia come religione, sia come sistema politico, sociale e culturale, preciso che la descrizione proviene dal vocabolario Zingarelli e non è di mia inventiva. E’ anni fa che un quotidiano, apertamente di sinistra, ha trasformato il sostantivo in aggettivo, quindi il termine islamista è di uso prettamente giornalistico e viene usato per la prima volta dal quotidiano L’Huffington Post” il quale intende rappresentare l’aderente ai movimenti terroristici di matrice islamica (”Unione Europea Terrorismo Islamista”)  in una formula “astrusa”…sì, per confondere meglio le idee delle persone. Siamo quindi a subire oltre gli omicidi di ieri e quelli degli  anni addietro anche le bugie giornalistiche per coprire la vera natura di una religione. Religione che tra l’altro va in netta contrapposizione alle nostre costituzioni occidentali… ma questo pare non interessi la stampa. Curioso vero ? Quando si parla della chiesa e del cristianesimo tutti pronti a ricordarci che questo è un paese laico e per gli islamici è diverso ? Loro sono esenti dalle leggi di uno stato e dalle costituzioni ? Ok…i terroristi…chiamateli come vi piace, tanto ai morti e vittime per loro mani,  come li chiamate non interessa….più… ma è sicuro che alle prossime parlamentari europee so già quel che faranno tanti europei e questo mi consola. 12122018

…by…manliominicucci.myblog.it

Strasburgo, diffuse foto assalitore

Inquirenti lanciano appello a testimonianze su Twitter

(ANSA) – PARIGI, 12 DIC – La polizia francese ha diramato questa sera una foto segnaletica di Cherif Chekatt, il sospetto attentatore di Strasburgo e lancia un appello a chiunque lo abbia visto ad entrare “immediatamente” in contatto con la centrale operativa. La foto segnaletica diffusa sul profilo Twitter della Police Nationale è accompagnata dalla descrizione fisica dell’assalitore: “29 anni, 1 metro e 80, corporatura normale, capelli corti, eventuale barba, pelle scura, segno sulla fronte”. “Individuo pericoloso, non intervenite da soli.
Contattate il 197”, si legge nel messaggio.

DUE PESI E DUE MISURE ..?

DUE PESI E DUE MISURE ..?
Quando nel 1992 venne firmato il trattato di Maastricht per la costruzione della nuova Europa la nostra situazione economica era di per se già drammatica, il debito pubblico italiano nel rapporto P.I.L. “viaggiava al 102%”, un debito che lasciava spazi a margini molto ristretti di operatività in chiave di rapporti paritari con gli altri due colossi europei quali Francia e Germania che lo avevano al 40% . È ovvio che l’Italia avesse bisogno di “un’assistenza particolare” se al trattato sottoscritto si voleva dare la giusta importanza di solidarietà tra stati e uno sviluppo certo. Quello che accade in questi giorni per la nostra manovra economica è incomprensibile però, ora in Europa tutti pronti a difendere la Francia e Macron se vuol sforare la fatidica soglia del 3% di spesa pubblica, sicuramente non per difendere gli interessi del popolo ma quello delle lobby europee, infatti, se lo si ama perché non è stato fatto prima ? Quindi, da ciò deduco che se il popolo zittisce, allora lo si pressa continuamente e lo si schiaffeggia come uno scolaretto indisciplinato, mentre se il popolo mostra i denti per le continue sofferenze e vuole vivere meglio allora tutto cambia e i rigidi parametri possono essere sforati, quindi se in Grecia, Italia, ora si fanno le barricate possiamo essere autorizzati a sforare i parametri imposti ? E poi, si sapeva sin dall’inizio che il nostro debito pubblico era altissimo, perché in ambito nazionale non si sono presi provvedimenti per ridurlo ? Tutto questo dimostra solo una verità, politici ed economisti di tutta Europa non capiscono un tubo, lo dico guardando i risultati economici di tanti paesi dell’Unione Europea e dal modo in cui si è gestito l’industria italiana che di fatto è stata trasferita nelle mani delle potenti lobby europee. Quindi alla Francia è permesso far mangiare il suo popolo mentre all’Italia viene concesso di digiunare almeno cinque volte a settimana, così …giusto per non morire…Ma che roba è questa associazione a delinquere altro che Europa, bisogna subito cancellare il tetto di spesa del 3% e adeguarlo alle necessità dei singoli paesi, hanno creato e fomentato le disparità sociali tra i vari paesi membri, e che schifo è questa unione ! Basta…ma veramente basta, sono con i “GILET GIALLI” , io sto sempre dalla parte del popolo …e i poteri forti e i politici da che parte stanno ? 12122018

…by… manliominicucci.myblog.it

Manovra, pronta la proposta nero su bianco per Bruxelles

Moscovici gela Italia: ‘Non paragonabili alla Francia’

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha lasciato Roma alla volta di Bruxelles intorno alle 14 per incontrare il presidente della Commissione Jean Claude Juncker al quale sottoporrà un documento che conterrà tutte le opzioni in merito al tetto deficit-pil. Conte non va su a Bruxelles con una soluzione netta ma con la volontà di trattare. In ambienti della maggioranza e di governo si parla di una forbice che si aggirerebbe tra il 2,2 e il 2%. L’incontro è previsto alle ore 16 al Palais Berlaymont, sede della Commissione europea.

Il governo ha messo a punto una proposta “nero su bianco” sui saldi della manovra da portare oggi pomeriggio a Bruxelles all’incontro tra Conte e Juncker. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Spread Btp crolla su voci di deficit al 2%

Il governo andrà all’incontro con la Commissione europea convinto di avere “buone motivazioni” per trovare un accordo sulla manovra. Lo spiegano fonti di Palazzo Chigi, aggiungendo che la decisione sui saldi di bilancio è stata presa in una riunione prima del consiglio dei ministri, attualmente al momento ancora in corso. Le stesse fonti si definiscono ottimiste sulla validità della proposta italiana.

Sono assolutamente fiducioso che a Bruxelles prevalga il buonsenso. Inizio ad essere stufo di qualcuno che possa sfondare o infrangere i limiti mentre con l’Italia c’è la lente di ingrandimento sullo 0,1. Vogliamo incominciare ad onorare gli impegni presi con gli italiani. Ma se mi dovessi rendere conto di un pregiudizio contro l’Italia mentre per altri si chiudono gli occhi allora la musica cambierà”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in una conferenza stampa a Gerusalemme.

E’ la giornata dell’incontro tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della commissione Europea jan Claude Juncker. E, sul fronte del dialogo sulla manova all’Itralia arriva un aiuto ‘insperato’, quello della Francia con lo sforamento chiesto da Emmanuel Macron.

Ma dall’Ue arriva subito uno stop. Il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, intervistato dal Parisien,ritiene che un eventuale sforamento, oltre il 3% del rapporto tra deficit e Pil, dopo l’annuncio delle misure del presidente Emmanuel Macron per smorzare la rabbia dei gilet gialli “può essere preso in considerazione”, anche se in modo “limitato, temporaneo ed eccezionale”. Per Moscovici la situazione della Francia non può essere paragonata a quella italiana. Alla domanda di Le Parisien su un trattamento di favore alla Francia rispetto all’Italia sui conti pubblici Moscovici smentisce con forza. “Non c’è nessuna indulgenza, sono le nostre regole, soltanto le nostre regole”, insiste il commissario, aggiungendo: “Soprattutto non facciamo come se ci fosse da una parte una severità eccessiva e dall’altra non so quale lassismo”. Per lui il paragone con l’Italia “è allettante ma sbagliato perché sono due situazione totalmente diverse”. “La Commissione europea sorveglia il debito italiano da tanti anni”, cosa che invece non ha “mai fatto” per la Francia.

Il governo è, intanto, ancora al lavoro sui numeri. Lunedì sera a Palazzo Chigi si è raggiunta un’intesa di massima, tra i rappresentanti dei due partiti, a tagliare il fondo per “quota 100” e reddito di cittadinanza di 3,5 miliardi. Soldi che potrebbero ridurre il deficit al 2,2%, cui si sommerebbe un altro 0,2% di taglio derivante da quasi 2 miliardi di dismissioni immobiliari, magari attraverso Cassa depositi e prestiti, più altre misure di spending review. La Lega preme per rafforzare la Web Tax, su cui M5s frena. E per rafforzare la discesa nel 2020 e nel 2021 c’è anche l’idea di far scattare del tutto gli aumenti Iva (ora parzialmente disinnescati), rinviando alla prossima manovra un eventuale blocco. Ma niente viene dato per acquisito. Tant’è che viene subito smentita l’ipotesi avanzata dall’economista vicino alla Lega Alberto Brambilla di avviare la riforma delle pensioni con “quota 104” nel 2019, per poi scendere a “quota 100”.

Resta la tensione nella maggioranza giallo-verde. Anche se il vicepremier Salvini smentisce le voci di voto anticipato. ”Onestamente no. Non ho sentito Di Maio”. Cosi’ il vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini ha risposto alle domande dei giornalisti che gli chiedevano un commento sulle tensioni con l’alleato di governo in queste ultime ore. ”Rientro a Roma oggi pomeriggio e occuparmi dello 0,1 per cento di deficit e di tutta la discussione italiana lo faro’ da oggi pomeriggio”. Salvini ha poi smentito che la Lega sia tentata dal voto: ”L’ennesima balla giornalistica – ha spiegato. – Non so piu’ in che lingua dirlo”.

Emendamenti in Commissione entro domani alle 14 – E’ stato ufficialmente fissato per domani alle 14 il termine per presentare gli emendamenti alla manovra in Commissione Bilancio del Senato. Lo si apprende dalla stessa Commissione, convocata ininterrottamente da oggi a domenica sera per l’esame della legge di bilancio. L’obiettivo al momento è quello di portare il testo in Aula a Palazzo Madama tra il 18 e il 19 dicembre. I tempi sono però strettamente legati all’andamento della trattativa sui saldi con la Commissione europea.

IL TERRORISMO ALLA PROVA….TV…

IL TERRORISMO ALLA PROVA….TV…
Certo è che abbiamo un servizio mediatico veramente eccezionale, per dire che trattasi di un attentato terroristico hanno atteso oltre un’ora e una volta che i corrispondenti, che sono a Strasburgo, raccontavano con dovizia di particolari la sparatoria si registrava ancora una ridicola cautela nell’affermare che quella sparatoria era il frutto di un’azione terroristica. Come se a capire che chi spara sulla folla e scappa non dimostri già di per sé che non è né un pazzo né un innamorato deluso. È ridicolo come si affrontano certe situazioni, poi che l’atto terroristico sia di matrice ignota lo abbiamo appreso, senza sorprese, tutti dai portavoce ufficiali del governo francese. I morti ora sono quattro e Rai 3, nella persona di Bianca Berlinguer, conferma solo che si tratta di un episodio terroristico di cui si ignora la matrice. Forse è qualche immigrato, pare sia un migrante di “15ma generazione”, che forse non ha un posto di lavoro o una casa per vivere, oppure addirittura non ha soldi per…. mangiare.. Però, a pensarci bene i soldi per le armi e proiettili li ha e quindi questo sposta il tutto verso la solita matrice. Buon Natale, il terrore è tornato, anzi, ad onor di cronaca non è mai andato via, ma noi continuiamo ad essere cauti e chic in queste situazioni. In ultimo, però che coincidenza eccezionale questo atto terroristico in concomitanza di una crisi presidenziale, io non accuso nessuno e non intendo sollevare dubbi o sospetti, ma è molto curioso e strano che si faccia un attentato lontano dalla festività natalizia sapendo a priori di avere poche possibilità di uccidere..strana… coincidenza.. mi raccomando, non pronunciate il termine terrorismo islamico….mi raccomando…11122018… manliominicucci.myblog.it

Strasburgo: spari al mercatino di Natale, almeno 3 morti e 13 feriti

Spari e panico. Tra i feriti anche un italiano. Killer in fuga

La capitale europea del Natale, Strasburgo, piomba nel terrore in una sera di dicembre, quando le luminarie delle feste illuminano all’improvviso una scena di guerra: spari in mezzo alla folla, morti, feriti accasciati nelle strade, persone che fuggono urlando. Sul bilancio delle vittime dell’attentato di martedì sera ancora incertezze, ma secondo le ultime informazioni ci sarebbero almeno tre morti e 13 feriti, tra cui anche un italiano, un giovane giornalista radiofonicoAntonio Megalizzi. Sono gravissime le sue condizioni: è stato ferito alla testa da un proiettile durante l’attentato di Strasburgo. Il connazionale, apprende l’ANSA da fonti qualificate, lotta in queste ore tra la vita e la morte nell’ospedale dove è ricoverato.

Il procuratore di Parigi, Remi Heitz, ha precisato che due persone sono morte, la terza è in stato di morte cerebrale. L’aggressore – ha riferito – ha gridato ‘Allah Akbar’. Quattro persone a lui vicine sono attualmente in stato di fermo.

– I PRIMI SOCCORSI IL VIDEO
– IL PUNTO DELL’INVIATO DELL’ANSA 

Il killer, identificato, era finito già in carcere in passato per aggressione. In seguito era stato segnalato come elemento ‘radicalizzato’ e come minaccia per la sicurezza nazionale. Si chiama Cherif Chekatt, 29 anni, di origini nordafricane ma nato a Strasburgo. Per prenderlo la polizia ha messo in piedi una caccia all’uomo imponente. Blindato il centro storico dove nessuno è stato fatto più entrare, solo uscire. Pattugliate palmo a palmo le strade deserte, anche con un elicottero. Il sindaco della città, Roland Ries, ha subito parlato di un attentato terroristico e ha invitato tutti ad asserragliarsi dentro casa.

Le autorità francesi hanno trovato del materiale esplosivo nell’abitazione dell’attentatore. La scoperta è stata fatta durante una perquisizione dell’abitazione poche ore prima dell’attacco. Le forze dell’ordine, ha detto Morisse senza fornire ulteriori dettagli, erano andate nella casa per arrestare l’uomo.

Da Parigi a Nizza a Berlino, gli attentati più sanguinosi

IL VIDEO la zona dell’attentato

L’uomo è riuscito comunque a scappare allontanandosi dal centro
. Dopo qualche ora lo hanno individuato in un quartiere di periferia, Neudorf, dove in un primo momento sembrava si fosse asserragliato in un immobile. Ma il blitz della polizia è fallito e le ricerche continuano. A quanto pare l’attentatore non avrebbe agito da solo e in centro si continua a cercare anche un secondo sospetto.

A Strasburgo è la settimana più affollata, quella che oltre ai turisti vede arrivare in città tutto il personale del Parlamento europeo per la plenaria mensile. Molti gli eurodeputati, anche italiani, che si sono ritrovati bloccati dentro i ristoranti e i bar. Mentre il Parlamento è stato blindato, su ordine del presidente Antonio Tajani, e tantissime persone sono rimaste chiuse nel palazzo.


Il padre e i due fratelli del presunto killer di Strasburgo sono tra le persone fermate dagli inquirenti francesi. 
Lo riferiscono fonti di polizia citate da Bfm-Tv ch aggiunge che alcuni membri della famiglia sono noti per essere radicalizzati.

Il presunto terrorista potrebbe essere fuggito in Germania subito dopo l’attentato: è quanto trapela da fonti di sicurezza franco-tedesche citate da Bild. Fonti investigative tedesche ritengono plausibile che Cherif Chekatt abbia dei riferimenti a cui appoggiarsi in Germania.

L’unità di crisi della Farnesina ha raccomandato agli italiani subito dopo l’attentato di evitare la zona del centro storico
. In un tweet, si consiglia inoltre ai connazionali di seguire le indicazioni delle autorità locali.


Il Parlamento europeo è stato blindato dopo la sparatoria che si è verificata nel centro storico di Strasburgo

La dinamica dell’attentato – Il killer avrebbe esploso diversi colpi d’arma da fuoco nella rue del Grandes Arcades, vicino alla centralissima Place Kleber, dove si trova il mercatino e si sarebbe poi dato alla fuga in direzione della Grande Rue, dove testimoni avrebbero udito altri spari.

I presenti si sono dati alla fuga tra scene di panico. La polizia ha quindi isolato la zona per un raggio di circa 200 metri attorno alla piazza Gutenberg, il traffico è stato deviato, mentre le ambulanze correvano verso il centro. “Il cuore della democrazia europea colpito dalla follia omicida”, ha commentato a caldo il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici, anche lui a Strasburgo. Un attentato che tuttavia non arriva del tutto come un fulmine a ciel sereno. Già due anni fa, sotto Natale, la polizia francese aveva sventato un possibile attacco terrorista ai mercatini, smantellando una cellula a Marsiglia. Stavolta qualcuno si è riuscito a infilare tra le maglie della sicurezza, e a macchiare di sangue la città-bomboniera dell’Alsazia.

IL PIANTO…RENDE….!

IL PIANTO…RENDE….!
E’ un vecchio detto dei nostri nonni, significa che quando vai ad acquistare qualcosa e lo vuoi ad un prezzo notevolmente ridotto oppure, quando devi avere in cambio dei favori da politici o personaggi influenti, “piangere sulle proprie disgrazie” fisiche o familiari che siano, anche se inesistenti, commuove l’animo di chi ascolta… sino a farlo cedere a generosità immediate, così facendo il “furbo piagnone”… raggiunge il suo obiettivo. Ecco da dove proviene la famosa battuta del “il pianto rende” le cui origini sono tutte nostrane. A quanto pare anche in Francia il pianto ha reso visto le promesse fatte dal presidente Macron per fronteggiare una situazione a dir poco disperata, sì.. infatti, dopo aver tuonato contro la manovra finanziaria italiana ora si ritrova in una situazione peggiore della nostra e non sa a chi santo rivolgersi. Forse se mi avessero ascoltato, tempo addietro, lui e la commissione europea oggi questi problemi non ci sarebbero, certo che l’aumento promesso di € 100,00 fa comodo, ma perché solo a duna determinata categoria di lavoratori e gli altri, e i pensionati ? Ecco, “mi è semblato di… vedere un”…Renzi in Macron, quello dei famosi 80 euro, in due identiche strategie ed identica sarà la sua fine, come quella del suo “comparello toscano”. Macron oramai è finito, e se non vuole aggravare una situazione già pericolosa, deve mollare tutto e mandare il paese ad elezioni anticipate che potrebbero essere accorpate a quelle europee, sarebbe un’ottima soluzione pacifica, che rasserenerebbe gli animi e soprattutto si eviterebbero altri scontri violenti nelle città e soprattutto dei ..feriti o addirittura dei morti, e se questa ipotesi dovesse verificarsi allora è pronta la nuova guerra civile francese del XXI secolo.. Diversamente, non andando in quella direzione per tentare di mantenere la poltrona da presidente della repubblica, si vedrà costretto a cedere ancora e a concedere altri “privilegi al popolo”…(magari e finalmente aggiungo io…). Bene, molto bene, siamo giunti “ai nodi al pettine”, forse ora si comincia a capire che la “ricetta della signora commissione europea” è uno schifo, tagli e povertà producono solo povertà e fame…Contenti tutti ora che l’Europa è nella “merda “.. ? Fatevi avanti con “Più Europa”…e provate a vedere cosa ne pensa il popolo di voi…..viva la Francia ..e soprattutto viva l’Italia…11122018

…by… manliominicucci.myblog.it

 

Gilet gialli: ancora blocchi in Francia

In oltre 21 milioni davanti agli schermi per vedere Macron

(ANSA) – PARIGI, 11 DIC – Continuano i blocchi dei gilet gialli in Francia malgrado gli annunci pronunciati ieri sera dal presidente Emmanuel Macron.
La mobilitazione delle casacche gialle sulle rotatorie e ai pedaggi autostradali è stata riconfermata in diversi dipartimenti ai quattro angoli della République. Intanto, secondo i dati di Médiametrie, sono oltre 21 milioni gli ascoltatori che ieri si sono sintonizzati per assistere agli annunci del presidente, un record rispetto ai suoi precedenti interventi. Ma non tutti si dicono convinti e in molti dipartimenti di Francia la mobilitazione continua anche oggi.

VIRGINIA E NERONE, UNA CITTÀ…..STESSA STORIA .

VIRGINIA E NERONE, UNA CITTÀ…..STESSA STORIA .
Proprio così, due storie, due persone…due comandanti.. ma una sola tragedia, una sindaco di oggi ed un imperatore della Roma imperiale di ieri legati da un cordone ombelicale simile ad una porta aperta della macchina del tempo …un identico e . “caldo…destino” che prosegue nella alla continua e fatalità del fuoco ..”eterno” ..dei roghi ..che si succedono nella Roma di oggi come nella Roma di ieri, che curiosa coincidenza... Il nuovo incendio nella capitale, dopo i diversi bus urbani andati a fuoco, deve far riflettere tutti i cittadini e politici di ogni schieramento, infatti se ci pensate in nessun altra città d’Italia bruciano bus con una facilità del genere o vanno a fuoco ripetutamente negli anni discariche o lo stesso deposito del link, di rifiuti cittadini. Casualità che dovremmo escludere, troppe volte la si è invocata, ovviamente tolti quelli accesi volontariamente e accertati il reato.. Pazienza, però mi piacerebbe pensare che col fuoco … Nerone non centrava niente e sicuramente neanche Virginia avrà delle responsabilità, però il dato di fatto è che i fuochi ci sono, indipendentemente dalla stagione e non sono fuochi di… artificio per la festa patronale o del santo del giorno…no ..no ..sono fuochi pilotati e voluti e che vengono accesi…e per quale motivo non è dato sapere, ma possiamo immaginare quanta difficoltà e prestigio leso crea ad un’amministrazione, specie in un momento in cui l’amministrazione è sotto il tiro di tutti. Noi siamo sempre sospettosi quando si parla di incendi, soprattutto quando sono strani o curiosi. Cara Virginia, un consiglio, tira via tutti i… fiammiferi dal comune e dal consiglio comunale…sai ..non si sa mai…potrebbe andare a fuoco anche l’aula consiliare…ciao … anzi…..”ave o Virginia…” 11122018 


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Incendio Roma: brucia impianto di rifiuti. Procura indaga per disastro colposo

Brucia il Tmb Salario. La struttura, totalmente inagibile, sarà sequestrata. Il custode dell’impianto: ‘Ho sentito uno scoppio’. Appello della Raggi e del ministro dell’Ambiente per evitare l’emergenza rifiuti

Allarme a Roma per il rogo divampato nella notte nell’impianto dell’Ama Tmb Salario per la gestione dei rifiuti. Una densa e alta colonna di fumo si è sollevata sulla zona di via Salaria e l’odore acre del fumo è stato avvertito anche in centro città (video). I vigili del fuoco hanno lavorato ore con diverse squadre per spegnere le fiamme all’interno di un capannone di duemila metri quadrati adibito a deposito rifiuti. La Procura di Roma indaga per disastro colposo in relazione all’incendio che ha interessato il Tmb Salario. I magistrati di piazzale Clodio attendono le informative delle forze dell’ordine intervenute dopo la prima segnalazione fatta dai vigilantes che operano presso la struttura e che è giunta intorno alle quattro di questa mattina. Non è escluso che i magistrati possano ipotizzare anche il reato di danneggiamento seguito da incendio. Gli inquirenti procederanno al sequestro parziale della struttura che è comunque totalmente inagibile.

I medici, proteggete i bimbi e i malati

ll Campidoglio ha convocato una cabina di regia sul maxirogo, chiamando a raccolta la Protezione Civile e il dipartimento comunale tutela ambientale che si occupa di qualità dell’aria per monitorare la situazione è prendere i dovuti provvedimenti. “In seguito all’incendio sviluppatosi nell’impianto Tmb Salario, per ragioni precauzionali, in attesa dei dati delle misurazioni dell’aria da parte di Asl e Arpa Lazio, le raccomandazioni sono di chiudere le finestre laddove si percepisce odore, ma soprattutto evitare attività all’aria aperta ed evitare di consumare prodotti colti nell’area circostante all’incendio” dice il Campidoglio in una nota. L’odore di bruciato sprigionato dal maxirogo divampato nella notte nell’impianto per i rifiuti di via Salaria a Roma è stato avvertito anche nel centro della Capitale. Secondo quanto si apprende le prime misurazioni effettuate da Arpa Lazio nelle tre centraline vicine al Tmb Salario non hanno registrato valori fuori norma per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria. E’ quanto emerso dalla cabina di regia convocata dal Campidoglio e in corso al Tmb Salario.

Sulla zona si è sollevata un densa nube di fumo e l’odore acre è stato avvertito in diverse zone della città. “Si sta valutando un’ordinanza della sindaca di chiusura delle scuole nel raggio di 500 metri”. Lo ha detto Giovanni Caudo, presidente del III municipio di Roma all’esterno dell’impianto Tmb Ama di via Salaria.

 

Intanto la sindaca Raggi ha chiesto aiuto per lo smaltimento dei rifiuti. ” Voglio lanciare un appello a tutte le città del Lazio e alle altre Regioni per collaborare in questo momento, soprattutto alla vigilia di Natale, per supportare Ama nel risolvere temporaneamente e nel minor tempo possibile questa situazione”. Lo ha detto la sindaca Virginia Raggi invitando gli altri territori ad aiutare la municipalizzata romana attraverso la ricezione dei rifiuti che venivano trattati nel Tmb Salario. Il problema dunque potrebbe essere la gestione dei rifiuti. Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha precisato: ‘Stiamo lavorando affinché già in serata e alla vigilia del picco natalizio di produzione di rifiuti si sia in grado di risolvere il problema. Comunque il Lazio farà di tutto per aiutare la Capitale”. “In collaborazione con l’amministrazione comunale stiamo ascoltando tutti – ha aggiunto – si tratta di ricollocare un quantitativo molto importante di materiale. Siamo già attivi con le altre regioni e l’impiantistica regionale”

La Procura di Roma ha avviato una indagine in relazione al vasto incendio che sta interessando il Tmb Salario. In base a quanto si apprende il pm Carlo Villani, già titolare di un fascicolo sulla struttura nel quale si ipotizzava il reato di inquinamento ambientale e attività di rifiuti non autorizzata, si è recato per un sopralluogo sul luogo dell’incendio. Al momento, spiega chi indaga, è ancora prematuro stabilire la natura doloso o colposa del rogo. A piazzale Clodio si attendono anche le informative delle forze dell’ordine intervenute. Avrebbe sentito uno scoppio stanotte il custode l’impianto dei rifiuti di via Salaria dov’è divampato il vasto rogo. E’ quanto avrebbe raccontato l’uomo.  “L’impianto Tmb è completamente compromesso. Che il fumo sia tossico è evidente perché brucia spazzatura, olio e plastica, ma i vigili del fuoco ci hanno tranquillizzato sul fatto che si sta dirigendo verso zone non abitate. Quindi al momento non siamo allarmati per questo. Per precauzione però l’asilo vicino al Tmb è stato chiuso”. Lo ha detto il presidente del Municipio III di Roma Giovanni Caudo.

Verdi, 380 incendi in 18 mesi. “L’incendio al Tmb sulla via Salaria non è un caso isolato. E’ frutto di una strategia criminale che dal maggio 2017 ha bruciato ben 380 tra impianti di trattamento rifiuti, discariche, isole ecologiche e aree abusive”. E’ quanto si legge in una nota di Claudia Mannino dell’esecutivo dei Verdi e Guglielmo Calcerano, portavoce Verdi Roma: si tratta di “una mappatura che noi Verdi stiamo aggiornando continuamente. Una azione criminale che non si ferma mai, se è vero che anche ieri a Ferentino (Frosinone) ed Agrigento ci sono stati altri due roghi tossici”.

 

“Il Governo M5S-Lega ha fallito e con lui anche il Ministro dell’Ambiente Costa. Cosa faranno adesso? Pensano di far mandare l’esercito da Salvini? Questo salverà l’ambiente dall’inquinamento? Questo garantirà ai cittadini di non ammalarsi? L’inerzia di questo e dei precedenti Governi è drammatica ed è chiaro che costoro sono responsabili moralmente e materialmente di tutti i danni e delle vittime che si ammaleranno a causa dei roghi”, si legge ancora nella nota. Nel dettaglio, scorrendo la mappa, si notano 145 incendi agli impianti di rifiuti, 46 a compattatori od isole ecologiche, oltre 125 alle aree abusive e, fra gli altri, più di 10 fra impianti di compostaggio ed ecoballe in Campania.

LA RICERCA…..” DELL’INTEGRAZIONE”…!

LA RICERCA…..” DELL’INTEGRAZIONE”…!

Quando poi c’è tempo, spiegatemi com’è che si integrano i … cristiani con i ….musulmani..visto che loro non intendono integrarsi e non vogliono integrarsi con noi “schifosi cristiani”, allora, facciamo al contrario…vediamo se questa idea piace a tanti radical chic e nemici della chiesa e della cristianità. Forse per una sana e riuscita integrazione dobbiamo abolire il presepe, dimenticare il Natale, quello cristiano per intenderci, abbattere le chiese e luoghi di culto cristiani, eliminare i matrimoni secondo l’accordo dei patti lateranensi tra stato e chiesa, il battesimo, la comunione e cresima… e togliamo tutte le nostre sacre icone e ovviamente, togliamo anche “quell’ antipatico crocefisso” che tanto dà fastidio ai nuovi migranti musulmani. C’è ancora una cosa che, forse…dico forse.. , dovremmo fare e cioè eliminare totalmente i nostri cimiteri per via del fatto che siamo impuri e i cadaveri bruciarli così non resta più tracce di impurità. Poi magari copriamo il capo delle nostre donne ed ecco che l’integrazione sarà possibile… finalmente.. perché per quel che vedo in giro, non mi pare che sia possibile attuarla con i mezzi tradizionali. A tanti, ignari delle linee guida del Corano, potrà sembrare ridicolo e divertente ma purtroppo, sottolineo il purtroppo, loro sono così e lo pensano davvero di riuscire a fare tutte le cose descritte. Non vi piace questa prospettiva ? Allora smettetela di fare i falsi buonisti e guardate in faccia la realtà.. questa è la drammatica verità, piaccia o non piaccia…. Lascio a voi ogni riflessione e commento. 11122018

…by… manliominicucci.myblog.it

 

Iran. «Non parlate del Natale»: arrestati oltre 250 cristiani

L’ondata di arresti tra novembre e dicembre è «sconvolgente». La maggior parte dei fedeli è tornata a casa ma ha dovuto firmare una confessione promettendo di non contattare più gruppi religiosi

Le autorità dell’Iran hanno arrestato più di 250 cristiani tra novembre e dicembre. Il regime islamico ha lanciato la campagna di repressione per «avvertire» i fedeli di non fare proselitismo a Natale. Mansour Borji, direttore dell’organizzazione Articolo 18 che si batte per la libertà religiosa, ha definito l’ondata di arresti «sconvolgente».

La maggior parte dei cristiani arrestati «in 11 città» iraniane hanno potuto fare ritorno a casa nel giro di pochi giorni, «perché erano troppi e le autorità non sapevano che cosa farsene». Alcuni però sono ancora in carcere e a tutti sono stati confiscati i telefoni. I fedeli hanno anche dovuto firmare una confessione dettagliando le proprie attività cristiane e promettendo di non entrare più in contatto con altri gruppi religiosi.

IL CASO DI EBRAHIM FIROUZI

Questa settimana è deceduta all’età di 56 anni Kobra Kamrani, madre di Ebrahim Firouzi, giovane cristiano convertito arrestato nel 2013 con l’accusa di «promuovere il sionismo cristiano» e non ancora rilasciato. La donna, malata di cancro, aveva più volte chiesto il rilascio del figlio, invano. Firouzi ha chiesto alle autorità carcerarie di poter partecipare ai funerali della madre, ma gli hanno negato il permesso.

Firouzi, 32 anni, è stato arrestato nel marzo 2013 e condannato a luglio dello stesso anno dalla Corte rivoluzionaria di Robat Karim, vicino a Teheran. I giudici lo hanno accusato di aver tentato di «aprire un sito online cristiano». La condanna, si legge nella sentenza, è avvenuta perché «le attività di evangelismo sono in opposizione al regime della Repubblica islamica dell’Iran».

«SIAMO PERSEGUITATI»

Come riporta World Watch Monitor, Firouzi doveva essere rilasciato nel gennaio 2015 ma a marzo è stato nuovamente processato per «azioni contro la sicurezza nazionale» e condannato ad altri cinque anni di carcere, dove sarebbe stato anche più volte malmenato, da scontare nella prigione Rajaei Shahr della città di Karaj, di fianco alla capitale, nota per ospitare terroristi e criminali pericolosi.

«La Chiesa dell’Iran è perseguitata. Ma non vedo cosa ci sia da stupirsi. Lo siamo sempre stati e una Chiesa senza martiri è come un albero senza frutti», ha dichiarato in un’intervista pochi giorni fa monsignor Ramzi Garmou, arcivescovo di Teheran e presidente della Conferenza episcopale.