Autore archivio: manlio22ldc

EHI.!… OTTIME… NOVELLE…DAL BRUNEI.

EHI.!… OTTIME… NOVELLE…DAL BRUNEI.

Sì, cari amici radical chic e buonisti d’ogni genere, finalmente si fa chiarezza e un ” po’ d’ordine … morale” tra di voi e l’islam. Spesso e volentieri ascolto personaggi pubblici e noti delle TV mondiali difendere la religione islamica affibbiandole lo status di religione pacifica, amorevole e compassionevole, e quel che mi ha sempre divertito in questa “strenua difesa” è veder associazioni gay, lesbiche e benpensanti sventolare la bandiera dell’amore a qualunque costo senza mai soffermarsi seriamente ad approfondire il discorso, e il bello è che si sono sempre schierati contro le ovvie opinioni della chiesa cristiana mentre si è usato un metro di valutazione opposto verso la religione islamica, nonostante la loro scarsa o pessima conoscenza della materia religiosa in questione. Ora sicuramente molti gay e lesbiche e tanti chic ci rimarranno un po’ maluccio leggendo le nuove disposizioni in materia dal sultano del Brunei,  ma attenzione… guardate che le disposizioni messe in atto nel paese asiatico del Borneo non sono nuove, ma non sono altro che le semplici linee guida del Corano, il libro sacro dei musulmani.., quindi niente di nuovo…ma solo la fermezza di far rispettare delle leggi già esistenti. Lo so che tante persone che saltano di gioia per l’arrivo in Europa di tantissimi migranti di fede islamica resteranno perplessi e delusi ma devo chieder loro :  prima di saltare ed evocare un’immigrazione islamica incontrollata avete letto il Corano, vi siete adeguatamente informati del loro modo di vivere e pensare ? E qual è il rapporto di convivenza con “gli infedeli” ? Già, ora nel Brunei tocca ai gay, lesbiche ed adulteri…si prega di sloggiare dal paese pena una miriade di guai seri, vorrei proprio vederli in faccia i radical chic e buonisti di sinistra, vedere di quale colore si tingerà la loro faccia, ammesso che ne abbiano ancora una dopo il globale “pacco di feci” fatto per la vicenda dell’assassino terrorista comunista Battisti. Forse ora i sinistri sostenitori anti cristiani si ravvedranno… forse è meglio litigare ” verbalmente con i fedeli di Cristo” che con i fedeli di Maometto…forse…perché in fondo poi…..quelli menano.. da far male sino a morire, sì, perché se non vi è chiaro il concetto, la lapidazione consta in un ripetuto lancio di “chianconi sul capo”  il cui epilogo porta ad una bruttissima e orrenda e dolorosa morte… Già.. la morte, forse tanti radical chic e buonisti pensavano che la lapidazione fosse una cosa estinta mille anni fa… e invece no…è reale ed è cosa dei giorni nostri. Chissà se i gay e lesbiche globali trovano interessante il nuovo” sport brunese”…. chissà, ma so già come andrà a finire la “lieta novella”, nessun commento da parte della stampa e TV, latitanza generale e nessuno a parlar male dell’Islam perché tutti hanno terrore di parlarne e non lo dicono. Concludo con una “personale novella”, in occasione delle confessioni del terrorista rosso Cesare Battisti, ho trasformato la locuzione “radical chic ” in “vigliak chic”.. e vedete che funzionerà alla grande, perché nessuno di loro o i rappresentanti del mondo LGBT commenterà o discuterà i concetti coranici, tutti faranno finta di niente, volteranno il capo dall’altro lato e troveranno solo il tempo e coraggio di offendere e deridere il nostro Gesù Cristo senza nessuna remora.  28032019

…by… manliominicucci.myblog.it

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Brunei, lapidazione per omosessuali e adulteri

Dal 3 aprile nuove leggi islamiche, anche mani amputate ai ladri

Dal 3 aprile in Brunei omosessuali e adulteri rischiano la lapidazione: il piccolo Stato islamico ha introdotto la pena coranica come parte dell’attuazione, fortemente criticata, di un nuovo codice penale basato sulla sharia. Lo riferisce il Guardian. Dalla prossima settimana, gli individui nel piccolo regno sud-est asiatico saranno dunque soggetti a una nuova serie di leggi draconiane, che includono anche l’amputazione di una mano e di un piede per il reato di furto.

Il Brunei, che negli ultimi anni ha adottato una forma più conservatrice di Islam, ha annunciato nel 2014 l’intenzione di introdurre la sharia, il sistema legale islamico che impone severe pene corporali: una direttiva del sultano del Brunei, che è uno dei leader più ricchi del mondo con una ricchezza personale di circa 20 miliardi di dollari e siede sul trono dal 1967.

L’alcol è già vietato in Brunei e ci sono multe e condanne per chi non va alla preghiera il venerdì. La legge basata sulla sharia si applicherà solo ai musulmani, che costituiscono circa i due terzi della popolazione. L’annuncio del nuovo codice penale è stato accolto con sgomento dai gruppi per i diritti umani. Amnesty International ha esortato il Brunei a “fermare immediatamente” l’attuazione delle nuove sanzioni, definite “profondamente sbagliate”. Alcune delle fattispecie, sottolinea l’ong internazionale, “non dovrebbero nemmeno essere considerati reati, compresi i rapporti consensuali tra adulti dello stesso sesso”.

“CI HANNO RUBATO LE NUVOLE” …!

“CI HANNO RUBATO LE NUVOLE” …!

Ne ho sentiti di slogan coniati nell’epoca moderna per giustificare indignazione o un momento di difficoltà, tipo : ci avete rubato il futuro, ci avete infranto i sogni oppure ci avete rubato la dignità.. etc. etc.. Eh sì, in verità  ne ho sentite proprio  tante di cose strane ma leggere la denuncia di “nuvole rubate” da un importante  militare iraniano mi ha lasciato interdetto…basito.. incredulo.  Facciamo un piccolo salto, per ricostruire la singolare storia, indietro nel tempo, siamo nell’estate del 2018, ricordo di una torrida estate non solo per gli iraniani ma anche per noi italiani, insomma caldo.. per tutti, da est a ovest un opprimente caldo asfissiante…Leggendo e curiosando tra le notizie che arrivano proprio dal paese persiano ce ne è una in particolare che ha attirato la mia attenzione e curiosità. Premetto che la notizia in questione è alquanto curiosa, anche un po’ ridicola se vogliamo, ma quando ci sono di mezzo il paese islamico sciita e quello ebraico bisogna sempre fare attenzione alle parole ed alle espressioni che si usano. Andiamo al punto, quindi la scorsa estate leggo che la siccità che imperversa  e  incombe come una piaga sul  paese iraniano e sul suo popolo è da addebitare ad un furto.. o meglio ..“il furto delle nuvole” … Si,  avete letto bene, stiamo proprio parlando delle nuvole che transitano nel cielo e sopra il nostro capo, ebbene, “il furto di nuvole” secondo il militare iraniano, è ordito e messo in atto dalle forze militari nemiche israeliane, in sintesi, un vero e proprio atto di guerra a danno dell’Iran. Cioè, mi rendo conto che ho stentato anch’io a credere ad una roba del genere e a quanto stessi leggendo ma non ho riso, per non offendere gli iraniani ma, devo dirlo, mi sembrava proprio “una panzanata” vestita da bufala a festa. Tuttavia, nel leggere la notizia non ho potuto fare a meno di pensare a quale punto di idiozia può portare l’odio religioso, perché il motivo che induce gli iraniani a pensare che il cambiamento climatico sia opera di Israele e proprio una di quelle fesserie che la storia può annoverare tra le grandi idiozie della storia moderna. Paradossalmente, oggi Marzo 2019, da due giorni il paese è sotto un vero e proprio nubifragio, con tanti morti e feriti, logiche conseguenze del cambiamento climatico terrestre e non è neanche nulla di nuovo né  più di una sorpresa dopo che è già  piovuto copiosamente anche nel deserto dell’Arabia Saudita, lì si è creato il preoccupante precedente che la dice lunga sulle mutazioni climatiche. Pensare che gli israeliani “si siano rubate le nuvole” e magari le hanno nascoste nei bunker antiatomici per liberarle evidentemente due giorni fa è qualcosa che sollecita la mia irrefrenabile ironia . I cari iraniani non abbiano rancore verso di me , ma dico, come si fa ad essere così ottusi, addirittura accusare un paese del furto di nuvole… mi pare sia più pertinente ad una fiaba d’altri tempi che ad una triste realtà. Conclusioni e pensierino del giorno, “meglio una nuvola in tasca oggi che un temporale domani”, forse la massima non è proprio così ma non fa niente, l’ho modificata per esigenze letterarie. Vabbè, da domani cari cittadini del mondo andate in giro con i sacchetti grandi e neri e metteteci tutte le …. nuvole che incontrate, portatele nel letto  e… magari… dormiteci sopra e… sognate tra le nuvole… la vostra anima gemella …da amare.. Domani, attenti tutti ancora ci “fregano il sole”…sai che fregatura.. star senza sole ? E chi le sopporta le lagnanze delle  donne in bikini che amano abbronzarsi..? Non creiamo casini per favore.. quindi occhi aperti.. . 27032019

…by… manliominicucci.myblog.it

INONDAZIONI APOCALITTICHE IN IRAN: TORRENTI DI ACQUA E FANGO DEVASTANO LE CITTÀ. DECINE DI MORTI E FERITI [FOTO E VIDEO]

Giorni di piogge torrenziali hanno portato inondazioni catastrofiche e senza precedenti in Iran, che hanno ucciso almeno 18 persone e ferito almeno altre 74

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 Terribili le immagini che provengono dall’Iran, dove giorni di piogge torrenziali hanno portato inondazioni catastrofiche e senza precedenti, che hanno ucciso almeno 18 persone, ferito almeno altre 74 e acuito le tensioni a Teheran. Le immagini contenute nella gallery a corredo dell’articolo e i video in fondo testimoniano la catastrofica situazione in cui versa il Paese, dove le strade di decine di città sono ormai fiumi in piena che spazzano via tutto ciò che incontrano.

Le inondazioni hanno spazzato via i veicoli, causando una serie di vittime”, ha dichiarato Hossein Koolivand, capo dell’Emergency Directorate dell’Iran. L’Iranian Students News Agency ha citato un funzionario per la sicurezza che ha detto che oltre 200 auto nell’importante città storica di Shiraz sono state sommerse dalle inondazioni. “La situazione è molto difficile. Le persone qui hanno bisogno di cibo ed è solo l’inizio delle tempeste. Vi sto implorando. Per favore aiutate con le provviste necessarie”, ha dichiarato un soccorritore nella provincia di Golestan, mentre si faceva largo tra le strade allagate a bordo di una piccola imbarcazione.

Le inondazioni sono iniziate il 18 marzo, in concomitanza con la fine dell’anno persiano, un periodo che solitamente è di festa e riunioni in famiglia. Il maltempo è arrivato anche in un periodo di grande tensione politica in Iran a causa dei problemi economici esacerbati dalle maggiori sanzioni statunitensi. Le forti piogge fino 500mm hanno fatto esondare i fiumi. Allerte per inondazioni sono state emanate in quasi tutte le provincie dello stato, con le piogge che hanno malamente alterato i trasporti e il commercio nel Paese in quella che normalmente è la stagione turistica di punta. L’Organizzazione Meteorologica del Paese sostiene che 26 provincie su 31 sono state colpite da pioggia o neve.

Il governatore della provincia meridionale di Fars, che include la città di Shiraz, spesso destinazione degli iraniani durante le festività del Capodanno Persiano, ha esortato i residenti a stare in casa. Per far fronte al disastro, le autorità iraniane hanno allestito centri di emergenza in tutto il Paese e mobilitato le forze armate, inclusa la Guardia Rivoluzionaria, che ieri, domenica 24 marzo, ha fatto esplodere 3 cariche per rilasciare l’acqua intrappolata dietro un terrapieno ferroviario e salvare una città della provincia settentrionale di Golestan dall’essere ulteriormente allagata. Almeno una diga è stata aperta nella provincia sudoccidentale di Khuzestan per prevenire ulteriori danni.

In seguito alle inondazioni, si sono verificati blackout nei distretti rurali della provincia di Golestan. “Oltre la metà di Aqqala, la città capoluogo della contea di Aqqala della provincia di Golestan, è ingoiata dalle inondazioni”, riporta la TV statale IRINN. Le inondazioni hanno costretto le persone ad evacuare numerose aree.

Le piogge sono previste almeno fino a mercoledì 27 marzo. Anche le provincie di Kurdistan, Qom e Isfahan sono in allerta per le inondazioni, così come il vicino Iraq.

 

MAMMA EUROPA E I SUOI FIGLI E FIGLIASTRI…!

MAMMA EUROPA E I SUOI FIGLI E FIGLIASTRI…!

La storia è sempre la stessa, brutta ed antipatica anche a narrarla continuamente e figuriamoci ad ascoltarla… la sinfonia non cambia, nella famiglia europea ci sono i figli prediletti, Francia e Germania, e quelli maledetti , insomma la casa europea non si smentisce neanche nell’occasione dell’accordo commerciale stipulato dall’Italia con la Cina per la famosa “via della seta”, accordi che prevedono un movimento di circa sessanta miliardi di  euro per il nostro paese, mica male per un paese che attraversa un periodo di crisi, un po’ di movimento non guasta anzi.. ma ecco…che  “mamma Europa” si inasprisce ancora una volta contro il “figliastro italiano”, ammonendolo di non far accordi al di fuori del contesto europeo, chiaramente l’urlo di rimprovero non viene neanche considerato in Italia e del tutto ignorato come viene anche ignorata la “famigerata banda dei commissionari europei”. Non si placano le solite ed inutili polemiche tra l’Italia e la commissione europea che viene puntualmente sbugiardata e sminuita e ridotta al lumicino dal presidente francese Macron, lui fregandosene dell’Europa e di tutte le sue disposizioni sottoscrive un contratto di vendita di ben 300 Airbus che andranno ad arricchire la flotta aerea cinese nei prossimi anni. 30 miliardi di valore è il contratto e senza che nessuno in Europa, dico nessuno, abbia sollevato una minima critica verso l’operazione, va tutto bene…quindi se una cosa la fa la Francia o la Germania va bene, mentre quando viene fatta da altri stati allora non va bene…ma che diavolo è questa unione europea..? Anche la Germania anni fa, nel 2012 e poi nel 2018, ha concesso alla Cina di far diventare i suoi porti punti di arrivo delle loro merci, poi smistate sul mercato europeo. E’ davvero irritante pensare di aver abbuonato 25 anni fa il grosso debito alla Germania  verso paesi creditori, tra i quali c’eravamo anche noi,  e ora dopo il nostro buonismo ai tedeschi e permesso tutto e in silenzio mentre ai “cugini francesi” abbiamo permesso di fare acquisti a “man bassa nel nostro paese”. La mancanza di una dura presa di posizione all’interno dell’unione  è stato il più grande errore in chiave di lettura economica nei rapporti con i due paesi europei. Nei fatti abbiamo costruito una grande Germania e fatto crescere l’economia di una Francia che faticava tantissimo a crescere. La trappola unione europea ha funzionato alla grande, quella è stato il colpo di grazia, infatti da quando siamo in questa “maledetta unione” registriamo nel nostro paese un crescendo pauroso di disoccupazione, povertà, miseria, strutture pubbliche fatiscenti, strade collassate e sanità sempre più allo sbando oltre che lo spauracchio psicologico del “taglio alla spesa pubblica”. C’è da aggiungere che oltre il massacro economico ci è stata imposta anche un’immigrazione forzata e dulcis in fundo.. ci trattano come “cani rognosi” che devono ubbidire mestamente al padrone…punto. E’ incredibile quel che è accaduto in questi giorni, il nuovo governo stipula dei contratti economici con la Cina ed ecco insorgere i “soliti noti” della commissione europea, l’Italia deve stare attenta, l’Italia deve rispettare.. l’Italia deve stracciare gli accordi con la Cina e perché poi …? Mentre lo “sdegno europeo” viene condiviso da tutti ed anche dai politici di sinistra italiani…guarda un po’ che succede ? Succede che il presidente francese Macron sottoscrive un contratto di vendita e tutti tacciono….tutti e nessuno escluso, quindi di cosa diavolo parliamo, due pesi e due misure ?  Il ridicolo succede oggi, proprio oggi, si sono riuniti a Parigi, il presidente cinese, il presidente della commissione europea e i due suoi.. ”figli”…preferiti… e nessun altro leader presente.. . Quindi se Macron o la Merkel  fanno affari con la Cina o ci parlano va bene, mentre se lo facciamo noi non va bene…ma in che cavolo di unione ci troviamo ? No, non va bene, credo che la lancetta dell’orologio sia arrivata al termine del giro, questa unione così com’è deve essere cancellata, è necessario farne una nuova, con concetti diversi ed un “equità reale”. 26032019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

 

Macron a Xi, ‘rispettare unità dell’Ue’

Presidente cinese, ‘avanti insieme, non prevalga la diffidenza’

 © EPA

(ANSA) – PARIGI, 26 MAR – “Dai nostri grandi partner, ci aspettiamo che rispettino l’unità dell’Unione europea”: lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al suo omologo cinese, Xi Jinping, nel vertice a 4 di questa mattina all’Eliseo con Angela Merkel e Jean-Claude Juncker. “Cina ed Europa vanno avanti insieme. La diffidenza non deve avere la meglio”, ha dichiarato Xi.

 

 

 

“IL SINISTRO CRIMINALE” HA CONFESSATO !

“IL SINISTRO CRIMINALE” HA CONFESSATO !

Ecco…il castello di sabbia edificato sulla battigia della rivoluzione ideologica della sinistra…crolla.. e crolla vergognosamente alla prima onda del mare. Spazzate via le bugie di anni omertosi, di silenzi tra  coperture politiche francesi e governi corrotti brasiliani, emerge in tutta la sua drammaticità la collusione con la mafia terroristica rossa internazionale. Per anni la magistratura italiana è stata messa sotto scacco, derisa e ridicolizzata dai governi di sinistra brasiliani e francesi, e cosa ancor più grave dal tacito consenso dei governi di sinistra di casa nostra, tutti i media in 40 anni si sono sempre schierati dalla parte del delinquente criminale rosso, già… in quattro decenni, media e politici di sinistra si sono solo preoccupati di dare la “caccia alle streghe” e di portare avanti una battaglia  ideologica a favore del terrorista rosso. Non dimentico il giorno in cui venne arrestato il terrorista rosso in Brasile, il deputato del PD Migliore, ospite di una trasmissione TV,  “era incazzatissimo”, tangibile era la sua irritazione per l’arresto del compagno Battisti, scuro in volto, stampata in faccia la rabbia, l’ex capogruppo parlamentare di SElL e poi “emigrato nel PD” per ….convinzioni ideologiche”…pretendeva che oltre il “suo amico” venissero arrestati anche gli altri terroristi in giro per l’Europa.. patetico. Così come anche il presidente Macron il giorno dopo l’arresto di Battisti, ebbe a dire che l’Italia non aveva mai presentato una richiesta di estradizione per il criminale emigrato in Francia chissà come, ed ora la verità viene a galla, e pretendo di sapere quanto siano coinvolti nella copertura quarantennale di Battisti tutti i precedenti governi della sinistra, dal primo governo Prodi all’ultimo di Gentiloni . Ora giunge la confessione non di uno ma di ben quattro omicidi, oltre a decine di rapine e ferimenti, curriculum degno del “miglior picciotto” mafioso infatti, chi delinque a quel modo diventa un criminale assiduo quando svolge l’attività criminosa con quella ferocia e dire che è…  per un’ideologia. Purtroppo sappiamo tutti che l’ideologia di sinistra prevede anche l’uso della forza e delle armi pur di arrivare all’obiettivo rivoluzionario e uccidere chi intralcia questo percorso è cosa normale quanto abituale. Oggi la TV di stato non ne ha parlato, ovviamente tutti tendono a minimizzare o a nascondere quando si tratta di notizie legate alla sinistra, magari potrebbero danneggiare il partito e l’immagine di un PD che tra l’altro non viene votato neanche da loro stessi. Oggi non ho sentito nessuno recitare il “mea culpa” per aver difeso a spada tratta il criminale terrorista rosso, neanche il giornalista e vignettista Vauro Senesi, il difensore di Maduro il venezuelano, o il bravissimo scrittore, “copia&incolla Saviano” o i meravigliosi compagni della sinistra estrema italiana…che ora pare abbiano da fare e in TV non possono andarci.. difatti sono tutti “latitanti”…uso il termine appropriato per restare in tema. Quanta melma sta emergendo in questo paese e in quello brasiliano, Bolsonaro è un grande, grandissimo perché ha avuto il coraggio di far sapere la verità al mondo intero ed ora è giusto che anche il vecchio presidente Lula e il suo successore, la terrorista Dilma Vana Rousseff, veri artefici della copertura al terrorista rosso paghino per aver dato a Battisti la protezione mafiosa in Brasile in tutti questi anni. Aver confessato i crimini non è solo una banale confessione ma è aver ammesso che dietro di lui i terroristi rossi del mondo intero lo proteggevano, esattamente come si fa nei cartelli della droga, siamo di fronte ad un “cartello rosso della mafia”, un cartello che nel mondo prima di oggi nessuno sospettava della sua esistenza, forse, tanti servizi segreti sapevano ma non potevano dirlo. Ora mi aspetto che i due ex presidenti paghino con la galera a vita per aver abusato del loro potere istituzionale per difendere e proteggere un criminale.. Altro che innocente il maledetto terrorista rosso…. e dove sono ora i radical scic strenui difensori di Battisti ? Lui ora chiede scusa… ai parenti delle vittime, il bastardo criminale invoca il perdono, senza dire come restituirà ai parenti la vita dei loro cari…morti per sua mano. 25032019

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Bolsonaro,’Battisti eroe della sinistra’

‘Brasile non sarà più il paradiso dei banditi’

 © EPA

(ANSA) – SAN PAOLO, 25 MAR – Il Brasile “non sarà più il paradiso dei banditi”: questo il commento del presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, all’ammissione di colpa di Cesare Battisti, l’ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo (Pac) estradato in Italia nel gennaio scorso.
“Battisti, ‘eroe’ della sinistra, che si godeva una vita di vacanze in Brasile grazie all’appoggio del governo del Partito dei Lavoratori (Pt) e dei sui alleati ha confessato per la prima volta la sua partecipazione in quattro omicidi”, ha scritto Bolsonaro su Twitter.
Il presidente brasiliano ha ricordato che “per anni ho denunciato la protezione che si dava a questo terrorista, che era trattato come un esiliato politico”, e per questo “durante le elezioni mi sono impegnato a rimandarlo in Italia, perché pagasse per i suoi crimini”. “La nuova posizione del Brasile è un messaggio chiaro al mondo: non saremo più il paradiso dei banditi!”, ha concluso Bolsonaro.

LE RAGIONI…DELL’ODIO..

LE RAGIONI…DELL’ODIO..

Ci sono giorni in cui mi chiedo perché nel continente africano la guerra e le stragi di innocenti, associate a vari genocidi, siano costantemente presenti da oltre 60 anni e cioè, proprio da quando sono andati via tutti gli “imperialisti occidentali” e tutti gli stati africani hanno trovato l’indipendenza. Infatti, andata via dal corno d’Africa l’Italia, in Etiopia, Somalia ed Eritrea sono iniziate guerre di religione, tra tribù di diverse etnie, o addirittura anche tra stati sovrani quali l’Etiopia contro lo stato eritreo. Identica cosa in Mozambico nel 1964 e finita nel …2017.., in Angola dal 1961 sino al 1975, in Congo dal 1996 ed è ancora attiva ai giorni nostri ..nel 2019,, in Ruanda iniziò nel 1990 e termino nel 1993, il paese divenne famoso in tutto il mondo per il genicidio dei Tutsi e dei tanti morti Hutu, alla fine si conteranno circa un milione di morti, fatti a pezzi col machete o uccisi a “sangue freddo” in stile esecuzione con il colpo di pistola alla nuca. In Nigeria, altro bagno di sangue nella regione del Biafra, la guerra civile durò tre anni dal 1967 al 1970. Poi nel  Sudan, ininterrottamente dal 1955 al 2005.. e ancora oggi si contano morti causati dall’odio religioso. La guerra libico-ciadiana tra il 1978 e il 1987, nell’ex Sahara spagnolo nel 1957 e fini l’anno dopo, in Algeria dal 1991 sino al 2002, in Libia nel 2014, in Egitto, nel 1973, con la famosa “guerra dei sei giorni” contro Israele e i tentativi di golpe nel 2014 negli stati enclave del Sud Africa. Ho elencato sommariamente una parte dei conflitti armati  e guerre civili nel continente in appena 60 anni di storia recente, quindi le storielle dello sfruttamento da parte dei paesi occidentali ed orientali sembra avere poca affidabilità sulle vere cause della perenne fame, malattie e povertà che colpisce continente più ricco del mondo che paradossalmente, è il più povero del globo ma ricchissimo di …guerre civili e militari. e tanti minerali. Ho cercato, in tanti anni di osservazione, di comprendere le vere cause del problema africano e le ho trovate nella loro continua ricerca della supremazia di una etnia a sfavore di un’altra, come il genocidio dei Tutsi in Ruanda oppure le stragi nel Mali e nel Sudan degli anni ’60. La strage di innocenti in Algeria negli anni 90, che ancora oggi vede il paese nel caos sebbene sia ricchissimo di gas che esporta in Europa, da noi compresi. Il vero problema numero uno è la religione islamica, tende troppo a sottomettere “gli infedeli” con le armi, poi c’è un’assenza di cultura e di quella civiltà che da noi è una cosa scontata, infatti l’assenza d’igiene è il loro tallone di Achille, le malattie si diffondono con facilità senza prevenzione, c’è poi anche il grave problema delle nascite, l’aumento demografico nel continente è spaventoso, la popolazione cresce senza essere in grado di programmarsi nel breve futuro. Spiace doverlo dire ma la realtà è che tanti africani hanno solo desiderio di ricchezza e potere, averle in modo veloce e senza rispettare il percorso della civiltà e del rispetto del genere umano. Forse alcuni non saranno d’accordo sulla mia disamina, ma per giustificare le stragi come questa di Bankass nel Mali non ci sono altre spiegazioni. Ieri c’è stata l’ennesima strage a Mogadiscio e il ciclo ricomincia daccapo. In tutto questo sono anche supportati dall’inesistente senso di colpa di “tanti idioti occidentali”… che urlano al vento frasi del tipo :” noi li abbiamo sfruttati”… No.. no, noi abbiamo fatto affari e soldi perché loro non erano e non sono in grado, ancora oggi, di gestirsi e quando hanno tentato di farlo hanno creato governi simili alle pantomime napoletane, come l’auto proclamato “ imperatore del  Centrafrica ” nel 1977,  oppure il despota dell’Uganda Hamin dal 1971 sino al 1979 e tanti capi tribù che hanno governato le terre povere e aride come re. Il Mali paga nuovamente il prezzo dell’odio religioso, dove vede sempre quella islamica prevalere sulle altre religione e sarà sempre così.. in fondo noi occidentali potremo fare ben poco per loro, ma una cosa dobbiamo evitare assolutamente di fare e cioè farci invadere con i barconi..2432019

…by…manliominicucci.myblog.it

Attacco armato in un villaggio del Mali: “Oltre cento morti”

Il commando ha sparato a chiunque fosse a tiro. Tra le vittime decine di donne e bambini
soldati in mali (ansa epa)
Soldati in Mali (Ansa – Epa)

Sono almeno 134 le persone rimaste uccise nell’attacco armato a un villaggio di Ogossagou Peulh nella regione di Mopti, nel Mali centrale.

Tra loro decine di donne e bambini.

Secondo la ricostruzione dei media locali, un commando armato è entrato in azione sparando “su tutto ciò che si muoveva: anziani, bambini, donne incinte”. Una quarantina i feriti.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha diramato una nota esprimendo indignazione per l’attacco e ha esortato le autorità maliane a “raddoppiare i loro sforzi per riportare la pace e la stabilità nel Mali centrale”.

SANTI NUMI..! UN ARRAPAO….A TORINO.

SANTI NUMI..! UN ARRAPAO….A TORINO.
Niente allarmismi … prego…lui è un italiano di colore… senza documenti e senza residenza e cittadinanza e non si deve assolutamente parlare di stupro…ma ha semplicemente risposto ad una irrefrenabile voglia di fare sesso con l’altro sesso, tutto ciò perché vive in condizioni stressanti e ovviamente va capito. La polizia… “fascista e populista”… “dovrebbe capire “…invece di “arrestare il poverino” . Va… be’… sicuramente la nostra brava ed encomiabile magistratura risolverà brillantemente il caso “dell’arrapato…maschio” con la consueta comprensione. Oramai in questo paese di ” poliziotti fascisti” non se ne può più, non si può neanche stuprare una donna in “santa pace”.. che si viene subito arrestati ..ma che razza di paese è… A come rivorrei il governo del PD e soci, loro sì che comprendono i problemi degli immigrati e cercano di risolverli… anche con il silenzio quando è necessario. Tante volontarie nei centri d’accoglienza hanno subito uno stupro ma loro ” molto intelligentemente” non hanno mai denunciato niente ..gli immigrati bisogna sempre capirli. Povero immigrato, costretto a mangiare in una mensa e magari vivere in un pessimo hotel a tre stelle.. oppure in un disgraziato centro d’accoglienza… Però, pensandoci bene, anche tanti italiani con tanto di residenza e cittadinanza e in possesso di documenti vanno a mangiare nelle mense della Caritas e dormono in auto o alla stazione, ma non mi risulta che stuprino o siano violenti, forse è perché evidentemente loro hanno i … documenti …forse è per questo motivo che l’immigrato stupra e violenta perché vuole la cittadinanza ..e allora.. dategliela… facendo attenzione … magari che una volta cittadino italiano non tenti di bruciare vivi delle persone…che confusione con questi…. documenti.. e questi…arrapati di sera..24032019

…by… manliominicucci.myblog.it

Violenta giovane a Torino, arrestato

Si era appartata al parco con amico, minacciati con bottiglia

(ANSA) – TORINO, 24 MAR – Violenza sessuale la scorsa notte al Parco del Valentino, il polmone verde nel cuore di Torino.
Una giovane donna, appena maggiorenne, è stata abusata da un trentenne della Guinea, irregolare in Italia, che è stato arrestato dalla polizia. La ragazza, secondo quanto ricostruito dalla polizia, si era appartata con un amico su una panchina del parco, dopo aver trascorso la serata in una discoteca, quando il migrante l’ha minacciata, armato di bottiglia.
A chiamare la polizia, dopo la segnalazione dell’amico della vittima, è stato il personale addetto alla sicurezza della discoteca. Immediato l’intervento di una volante, in zona per monitorare l’area del Parco del Valentino. La ragazza, ferita, era senza scarpe e aveva il vestito strappato. E’ stata trasportata all’ospedale Sant’Anna in stato di choc. L’autore della violenza è fuggito e ha cercato di nascondersi dietro ad alcuni cespugli, lungo gli argini del fiume Po, ma è stato arrestato dagli agenti. L’accusa nei suoi confronti è di violenza sessuale.

MA L’ISIS E’ PROPRIO FINITO ?

MA L’ISIS E’ PROPRIO FINITO ?Stop alla guerra sul campo di battaglia e finalmente fine degli scontri armati in Siria per la felicità di tutti, tuttavia, ciò non significa assolutamente che l’Isis sia del tutto distrutto, anzi, i suoi slogan religiosi e fanatici, la sua organizzazione terroristica restano minacciosi e in grado di attirare nuovi credenti e fanatici militanti per ricostituire il pericolo terrorismo  e seminare per il mondo terrore e morte con particolare attenzione .. “gli odiati crociati”….cioè noi.. Infatti, oltre le decine di migliaia i civili, tra cui donne e bambini, usciti dalle macerie di Baghouz e di altri centri abitati dell’Isis, ci sono ancora migliaia di combattenti che non hanno affatto rinnegato la loro ideologia e anzi minacciano apertamente di voler ricostruire “uno nuovo Califfato”, come a voler dire che la guerra non è finita e che “la Jihad continua” su un …altro canale…quale sia al momento lo si può solo intuire ed eventualmente vederlo materializzarsi in scenari apocalittici di attentati a ripetizione, sicuramente tutti gli stati coinvolti nella guerra allo stato islamico hanno necessariamente alzato il livello di sicurezza, da est ad ovest questi “cani impazziti”  sono pronti a farsi saltare in aria in …pubblico e gratuitamente. In più, non si sa né si ha idea certa e chiara su quale sia stata la sorte di Abu Bakr Al Baghadadi, il loro massimo leader, e gli “alti capoccioni Isis”. Secondo fonti dell’intelligence americana molti di loro e lo stesso Baghdadi potrebbero essere fuggiti da tempo in Iraq, specie nelle province sunnite di Al Anbar tra Qaiim, Falluja e Ramadi, dove godono di protezioni e ampie simpatie popolari, sì, perché l’occidente non ha ancora compreso una cosa e cioè che lo stato islamico era ben visto da tutti i musulmani sunniti e nessuno mai ne ha parlato in termini dispregiativi , fatta eccezione dei loro tradizionali nemici, gli odiati sciiti islamici che sono acerrimi nemici dei sunniti. Curioso che gli adoratori dello stesso Dio si scannino a vicenda, davvero curioso e singolare, un po’ come se noi cristiani cattolici ci scannassimo con i cristiani ortodossi o copti. Quante contraddizioni in questa fede islamica e quante ipocrisie nascoste nelle sure e versetti  coranici e quanto odio c’è verso gli ebrei e cristiani e il genere umano non islamico. Per fortuna i massacri di curdi e cristiani in Siria ed Iraq sono finiti, ai valorosi guerrieri curdi resta pure il problema di provvedere a oltre 65.000 persone fuggite nelle ultime sei settimane dall’inferno di Baghouz. Ora c’è proprio il problema dei curdi, gli americani pare intendano defilarsi, la Turchia di Erdogan vorrebbe disarmarli e farla finita con loro per sempre, e di uno stato curdo nessuno vuol sentirne parlare però, nella guerra contro le bande dell’ISIS tutti si sono serviti di loro e dei loro morti nel silenzio mediatico, fanno  sempre comodo i morti silenziosi nella politica mondiale e nei conflitti armati per la spartizione delle terre…ricordiamoli i morti curdi ed onoriamoli. 23032019

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Isis spazzato via dalla Siria ma non è la fine della sua ideologia

22 marzo 2019

 Siria, cade l’ultima roccaforte dell’Isis «Spazzato via lo stato del Califfo»

Visibilmente soddisfatto, forse anticipando gli eventi, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto uno storico annuncio: in Siria l’Isis è stato “eliminato al 100 per cento”. Il presidente americano ha poi evidenziato su una carta le vaste aeree – colorate di rosso – che gli jihadisti controllavano all’apice del Califfato, e poi la mappa della Siria oggi. Dove di rosso non vi è nemmeno un puntino. Caduta Baghouz, l’ultima roccaforte di quello che rimasto dell’Isis, nella Valle dell’Eufrate ai confini con l’Iraq, gli jihadisti si sono asserragliati in alcuni tunnel e su alcune alture. In Siria lo Stato islamico non ha più uno Stato. Nemmeno un villaggio.
Lo Stato islamico non ha dunque più uno Stato. È come se avesse terminato la sua parabola, tornando alle origini, quelle di un movimento terrorista clandestino che porta avanti una guerriglia strisciante.
Sconfiggerlo non è stato facile, né è rapido. Ci sono voluti migliaia di raid aerei e 100mila bombe sganciate dall’aviazione della coalizione internazionale contro l’Isis, creata nel settembre del 2015 per fronteggiare un’avanzata che sembrava inarrestabile. Una campagna aerea che avrebbe avuto risultati di gran lunga inferiori se non vi fosse stato il fondamentale contribuito degli “scarponi sul terreno”. Vale a dire la coalizione delle Syrian Democratic Forces, di cui le milizie curdo siriane (Ypg) sono tutt’oggi la spina dorsale. Sono loro che hanno riconquistato le città controllate dall’Isis, pagando un alto tributo di sangue.

L’apice del Califfato

Sono passati quasi cinque anni dal 29 giugno del 2014. Quando Ibrahim al-Badr, divenuto famoso con il suo nome di battaglia, Abu Bakr al-Baghdadi, annunciò dalla grande moschea al-Nouri di Mosul, in Iraq, la nascita del Califfato. Di cui lui era naturalmente “Califfo”. L’espansione dell’Isis aveva colto di sorpresa il mondo. In soli tre mesi, da giugno a settembre, con un’offensiva militare inarrestabile l’armata di al-Baghdadi era riuscita a conquistare un territorio esteso quanto il Belgio a cavallo tra la Siria e l’Iraq in cui vivevano otto milioni di persone, costrette a subire la violenza di leggi oscurantiste e disumane. Nell’ottobre del 2015 diecimila jihadisti, armati fino ai denti, erano alle porte di Baghdad, pronti a sferrare l’offensiva finale. L’ordine però non arrivò.

A quasi cinque anni di distanza l’Isis non ha dunque più città, nemmeno villaggi. Né dispone di quelle ingenti risorse (in buona parte derivanti dal contrabbando di petrolio ma anche dalle tasse estorte alla popolazione e dal contrabbando di reperti archeologici) che lo avevano reso il movimento terroristico più ricco della storia. Il suo formidabile esercito, l’agguerrita armata di “foreign fighters”, che aveva esportato il terrore anche in Europa, è ormai allo sbando, frammentata. Erano 40mila jihadisti, affluiti da oltre 100 Paesi nelle file dello Stato Islamico. In Siria ne sarebbero rimaste poche migliaia mescolate tra la popolazione (in Iraq probabilmente di più). L’imponente macchina mediatica attraverso cui l’Isis aveva diffuso la propria propaganda, uno straordinario strumento di reclutamento, è stata poi decimata. Insomma, la reazione, compatta, del mondo contro l’Isis non è stata rapida, ma si sta dimostrando efficace

La fine del Califfato non è la fine della sua ideologia
Eppure la fine del Califfato non è la fine dell’Isis, ma solo una sua metamorfosi. La sconfitta militare non rappresenta peraltro la morte della sua ideologia. La stessa portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, quasi a smorzare l’entusiasmo di Trump, ha corretto leggermente il tiro. Quanto bastava per essere più credibili: «L’Isis è stato espulso da tutto il territorio che controllava in Siria», la sua versione.
Per debellare l’ideologia sarebbe necessario rimuovere le cause che hanno agevolato la nascita e l’espansione dello Stato Islamico. Cosa che non sta avvenendo. Almeno non del tutto. Le discriminazioni contro la minoranza sunnita in Iraq, paese a maggioranza sciita sempre più vicino all’Iran, sono ancora motivo di grandi tensioni. La guerra civile ha distrutto le infrastrutture di un Paese intero. Ha ridotto alla povertà milioni di persone. Ha acuito le rivalità etniche e religiose, creando vuoti di potere in alcune aree che necessitano di essere riempiti quanto prima.

Vero, l’Isis è molto meno pericoloso in Siria e in Iraq di quanto lo fosse prima. Centinaia di foreign fighters sono tuttavia rientrati nei loro paesi di origine. L’Europa può davvero ritenersi al sicuro?

CHI È SENZA PECCATO SCAGLI…

CHI È SENZA PECCATO SCAGLI…

Tutti sanno della frase di nostro signore Gesù Cristo detta a coloro i quali volevano lapidare una donna peccatrice, e tutti hanno capito quali fossero il senso delle parole  di Gesù, il Messia intendeva mettere a nudo l’ipocrisia dell’uomo che si fa giudice in ogni occasione anche quando non deve,  infatti nessuno e immune da colpe…piccole o grandi che siano ma purtroppo, aggiungo io, il genere umano non sempre è in linea con la cosiddetta “intelligenza” nelle azioni. Poi nel tempo se ne  è coniata una similare, molto poco spirituale ma di identico significato : “non sputare al cielo che in faccia ti ritorna”. Eloquente quanto chiaro sia il significato del proverbio nostrano, già… In tanti, in Italia,  specie da una certa parte politica di cui fanno parte tanti politici colorati di rosso vivo, giornalisti e commentatori d’ogni tipo non hanno mai avuto la pazienza di prestare attenzione e fede ai vecchi proverbi, infatti dicevano i latini che “errare humanum est “, ma perseverare è  diabolico, che tradotto in semplice parole dei tempi attuali significa che quando si parla non sempre “le cazzate si disperdono nell’aria “ ma a volte ti ritornano in faccia condite da tanta ironia e non c’è niente di più brutto per un giornalista che essere “lo zimbello” del mondo mediatico. Ed ora andiamo a quel “bravo signore” del link, lui è sempre bravo e comprensivo…ma a quanto pare, almeno io lo ricordo così, solo con chi non è italiano e chi razzola alle sinistre teorie. Io non discuto le sue affermazioni da pianta delle leguminose ..di colore verde, ascolto, rifletto, medito e poi esterno… anche in questa occasione ho seguito la prassi di sempre, ovvero mi son posto una profonda riflessione sulla questione. Ragioniamo insieme, quindi,  il folle gesto del senegalese che voleva bruciare vivi 51 bambini,  “va compreso e capito”,  anche il bus dato alle fiamme è una conseguenza della sua insofferenza  a vivere in un paese dove non c’è libertà,  perché sia il ministro Salvini, i partiti di  destra che  il governo attuale incitano all’odio ed allora è giusta la sua reazione e il comprensibile gesto di disperazione dell’immigrato molto regolare ma poco… integrato. Molto bene, adesso vorrei fare il ragionamento opposto : siccome noi italiani, negli ultimi anni abbiamo visto morire, per mano degli invasori, dei fratelli cittadini italiani, visto che  la mafia nigeriana semina droga e terrore su tutto il territorio, visto i continui furti e gente stuprata quotidianamente è da capire e comprendere se qualche italiano folle ed incazzato prende di mira l’automobile di Gad Lerner  e la brucia, magari con i suoi familiari all’interno legati come dei salami…pazzesco vero ?  Egregio Gad Lerner, non si scomponga più di tanto né s’inorridisca  a leggere questa mia disamina perché è il  frutto del “bel ragionamento…che all’incontrario ..va”. Vabbè.. lasciamo perdere il bravo Celentano, per piacere, la smetta e non sputi continuamente in aria come recita il proverbio, lei lo ha fatto senza pudore ed ora, lo schifo dello sputo le ritorna da dove è partito. In futuro, si accerti di azionare il cervello prima di emettere suoni volgari e idioti perché il popolo di gente come lei non sa che farsene, tra l’altro, lei al nostro paese non ha mai dato nulla… ma in cambio lei ha preso tanti soldi alla faccia degli italiani.  22032019

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Gad Lerner, il delirio sul senegalese che voleva bruciare vivi i bambini: colpa dell’odio sui migranti

21 Marzo 2019

Gad Lerner, il delirio sul senegalese che voleva bruciare vivi i bambini: colpa dell'odio sui migranti

In sistesi, secondo Lerner se il senegalese, cittadino italiano grazie al matrimonio con una donna italiana, ha dato di matto e ha quasi bruciato vivi 51 bambini che avevano l’unica colpa di trovarsi sul suo autobus è frutto della campagna contro l’immigrazione selvaggia che, guarda caso, riconduce a partiti come la Lega e Fratelli d’Italia, quindi a Matteo Salvini e Giorgia Meloni. I colpevoli quindi sono i leader politici che a Lerner non stanno simpatici, perché denunciano da sempre le tratte criminali di esseri umani nel mar Mediterraneo.
La follia criminale del cittadino italiano Ousseynou Sy è l’esito di una contrapposizione isterica che manifesta ostilità agli immigrati additandoli come privilegiati, negando le loro sofferenze e la loro umanità. Impersonata per fortuna dai bambini di Crema e dai carabinieri di San Donato Milanese

“SONO FATTI CHE VANNO COMPRESI”.

“SONO FATTI CHE VANNO COMPRESI”.

RAI TV 3, programma del mattino delle ore 10,00, nello studio ci sono diversi giornalisti e  politici come si conviene nelle abituali trasmissioni televisive a fine “condizionamento mentale” degli spettatori. Oggetto della discussione è la mancata strage di ieri di San Donato Milanese, dove per vero miracolo divino e la bravura e capacità delle forze dell’ordine non si è compiuta. Tutti dicono la loro, c’è chi inveisce contro un’immaginaria integrazione, c’è chi invece  propende al solito distinguo e giustificazione del gesto satanico adducendo motivazioni dettate più che da una illogica ideologia che da una logica reale e veritiera. Ovviamente” lo schifo inenarrabile” e a livelli insopportabile, non si può giustificare in nessun modo il sequestro di 51 bambini inermi e poi desiderare di arderli vivi con della benzina… tutto ciò è pazzesco…lo si fa quando si commettono dei genocidi e solo per un miracolo che non sia visto un rogo di 51 bimbi con fiamme ammesse. Ed ora si arriva all’incredibile, in studio è presente l’ex ministro della salute del governo PD di Prodi, Livia Turco, lei, serafica , saccente, arrogante come al solito, a richiesta della conduttrice ad esprimere un parere in merito al mancato attentato risponde così : “è terribile ma sono fatti che vanno compresi “. Come vanno compresi…ma che diavolo ha detto ? A detta affermazione …cala il silenzio nello studio infranto da una flebile e sottile vocina…, è quella della presentatrice che chiede lumi sulla sua grossolana affermazione. È ovvio che la ” cazzata” è di dimensioni stellare e subito è tangibile l’imbarazzo dei sostenitori dell’immigrazione e integrazione presenti nello studio.  Il proseguo  è solo un modo per circuire i discorsi e portarli ad una condizione favorevole ai sinistri presenti al fine di farli uscire “vittoriosi dalla discussione”. Ne ho ascoltati diversi di questi “eccezionali liberi pensatori” della sinistra, stucchevoli e difensori delle loro tesi sino a diventare ridicoli, ora è troppo difficile ammettere che l’integrazione non è cosa semplice, un italiano, nato e cresciuto in Italia mai,  dico.. mai, si sarebbe sognato di fare del male a 51 bambini e la cosa più aberrante è che alcuni radical chic, quasi… quasi …tentano anche di difenderlo con la loro proverbiale ”comprensione”…pazzesco… Ma roba da non credere allo loro ottusità ideologica, tanto devastante da oscurare la capacità connettiva. È andata bene, per fortuna, ma se non fosse andata bene che sarebbe successo ?  Anche in Olanda, il recente  episodio terroristico islamico vede protagonista un cittadino turco di fede musulmana…. evidentemente ” si è integrato ” molto bene a quanto pare, tant’è vero che ha fatto una mezza strage in un tram  della sua città di residenza. Ora la città di Utrecht piange i suoi morti ..Non lo so perché ancora si cerca di difendere a tutti i costi una idea di qualcosa che nella pratica non funziona, e che quel che peggio è che tante volte, come è accaduto anche per Pamela Mastropietro , nessuno si scaglia contro i carnefici e sulle loro malvagità ..tutti a comprendere, come se venissero  colpiti da una sindrome, qualcosa di simile a quella di Stoccolma dove il carnefice diventa, come per miracolo .. un santo. Ieri quello che non è successo è solo grazie ad un miracolo, auspicando che la lezione di questa vicenda a lieto fine sia compresa e finalmente adottata, e ricordate cari signori della sinistra politica,  mai sparare a zero con la lingua in TV nei talk show… perché chi ascolta poi tende all’odio…non dimenticate la statuina sul viso a Berlusconi o il tentativo, fallito, di aggressione a Salvini in auto quando era un semplice deputato. Se non capite questo allora ….immaginate ora cosa sono grado di fare le bestie ammaestrate dell’odio….moderate i toni e fate politica ma non contro l’Italia ma …”per”.. l’Italia.. che è il vostro paese. Lo so, il concetto di  “Dio, Patria e Famiglia” suona male per voi della sinistra ma spiacenti, questo il frutto dell’albero che avete piantato in 50 anni di vergogna politica. Avete dimenticato anche la sicurezza pur di dare un lavoro ad un immigrato, beone e maniaco sessuale, un lavoro di autista di bus pubblico, sicuramente…forse.. è uno di quei lavori che gli …italiani non vogliono fare ..forse ..ma va ? 21032019

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Livia Turco, orrore sul senegalese del bus incendiato: “Condannare il gesto, ma va capito”

21 Marzo 2019

San Donato, guidatore ferma autobus e appicca incendio: a bordo un gruppo di bambini

Livia Turco choc ad Agorà. Elisabetta Gardini la riprende e scrive su Twitter: “Stamattina a Rai 3, l’ex ministro Livia Turco ha detto del senegalese che voleva bruciare vivi 50  bambini: ‘va condannato l’atto ma va compreso il gesto del soggetto‘. Questo è razzismo nei confronti degli  italiani, persone così hanno governato il Paese”. “Vanno compresi nel senso che va compresa la ragione”, ha detto la Turco ad Agorà, davanti a una esterrefatta Serena Bortone.

Il video sta circolando sui social ed è la seconda castroneria della sinistra sull’attentatore di San Donato, dopo quella di Gad Lerner. Anche il vicepremier Matteo Salvini ha condiviso la clip e condannato le parole della piddina.

 

“Andiamo a Linate, qui non scende più nessuno”.

“Andiamo a Linate, qui non scende più nessuno”.

Lo ha detto….un senegalese, con cittadinanza italiana, di 47 anni al volante di uno scuolabus, per chi non sapesse come diventare un conducente di autobus pubblico informo che è necessario vincere un concorso, ovviamente pubblico, ed avere i requisiti richiesti, certamente essere “pedofili e beoni non giova alla causa”, se si è bravo e un po’ fortunato si accede all’ambito posto pubblico. Detto questo, quindi riflettiamo sulla mancata tragedia di oggi, aggiungo per fortuna, tutto inizia su di uno scuolabus, il conducente, incredibile a dirlo, annovera sulla sua fedina penale precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale su minore, lui…è un ..”esempio fulgido d’integrazione”, ha dirottato un mezzo pubblico con a bordo 51 ragazzi e un paio di insegnanti e infine gli ha dato fuoco mentre a bordo c’erano ancora dei ragazzi, solo per la bravura dei carabinieri oggi non celebriamo i funerali di qualche ragazzo…solo per fortuna e per la loro capacità.. Un sentito grazie all’Arma dei Carabinieri ..Tutto questo è successo in provincia di Milano e l’uomo è ora in stato di  arresto. << Voglio vederci chiaro: perché una persona con simili precedenti guidava un pullman per il trasporto di ragazzini >> ?. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini, lo chiede Manlio Minicucci insieme ad altri  50 milioni circa di italiani, perché agli  altri dieci, credo che non interessi tanto visto che il conducente è un immigrato, oggetto prezioso delle spassionate difese ad oltranza dei buonisti e radical chic. Ora archiviamo per il momento la mancata strage e il sequestro di 53 persone e guardiamo le responsabilità a chi sono riconducibili, un dirigente della società trasporti ha dichiarato che il conducente è.. anzi.. era una brava persona e come tanti si sottoponeva ai controlli di rito. Balle dico io, se aveva precedenti penali vuol dire che ha commesso i reati o durante gli anni del servizio , quindi andava sospeso e licenziato immediatamente, oppure non assunto proprio se li aveva precedentemente all’assunzione. Quindi, come ha fatto a vincere il concorso di autista di bus pubblico con precedenti di quella portata ? Mistero della …politica ..di Crema.. come si fa ad affidare ad una persona, che abitualmente guida in stato di ubriachezza, la vita di 51 ragazzi ? Già, ho il sospetto che l’illecito privilegio sia stato concesso all’immigrato solo per il colore della sua pelle o per le origini della provenienza e per soddisfare un modello di esempio d’integrazione, perché se così fosse siamo dinanzi ad una di quelle storie di razzismo senza fine, perché mi rifiuto di pensare che in tutta la provincia milanese non ci siano persone abilitate a condurre un autobus… con la fame di occupazione che c’è in giro, poi, aveva la necessaria preparazione per superare tutti i test ?  Non è che siccome a Crema abbiamo una bella giunta e sindaco di idee arcobaleno si sia voluto dimostrare che l’integrazione è possibile a… scapito degli italiani ? Adesso il bravo sindaco e giunta di Crema dovranno adeguatamente rispondere dell’operato del senegalese e spiegarci come mai a lui è stato permesso di condurre un autobus con quei precedenti penali . Attendiamo urgenti risposte…e che la magistratura indaghi anche sui concorsi cremaschi… 20032019

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San Donato Milanese, sequestra l’autobus con 51 studenti a bordo e dà fuoco al mezzo

Nessun ferito. L’uomo, Ousseynou Sy, senegalese di origine ma italiano dal 2004, è stato fermato per tentata strage

Dopo la telefonata di un alunno al 112, l’autobus sequestrato è stato intercettato da tre pattuglie dei carabinieri ma non si è fermato e ha speronato una macchina colpendone poi altre due “senza provocare feriti”, ha spiegato il comandante dei carabinieri parlando di “momenti durati pochi minuti ma molto concitati”.

È durato poco meno di 40 minuti il viaggio del terrore dei 51 studenti.

Terrore sul bus, la fuga dei bambini