Autore archivio: manlio22ldc

MA..SIAMO…PACIFICI O ARMAIOLI ..?

MA..SIAMO…PACIFICI O ARMAIOLI ..?

Nell’insediamento del governo di Lega e M5S, nel famoso ” contratto di governo” vi era anche la nuova legge sulla legittima difesa e cioè, dare più chance legali per la difesa a chi veniva aggredito per fini criminali nella propria abitazione. Tutti, me compreso, ricordiamo le battaglie mediatiche dei radical chic e finti buonisti della sinistra politica, di alcuni  conduttori televisivi, artisti d’ogni genere, grandiosi filosi ed eccellenti saggi del ” non facciamo ” il far west” ed evitiamo che tutti vadano ad armarsi…. in Italia. Da qualche anno assisto a queste pantomime televisive e alla fine credo che milioni di italiani siano stati condizionati da questa offensiva  della “armata mediatica” finalizzata a plagiare, come al solito, l’elettore e cittadino italiano in una certa direzione. Ma nella realtà, le cose come stanno ?  Già leggendo il titolo del link postato molti di voi avranno avuto una naturale reazione di “contrazione dei muscoli facciali”,  infatti come sempre accade in Italia la sinistra è predicatrice di pace e amore, dei famosi fiori nei cannoni, niente armi e niente far west nelle case italiane, però il far west e le armi vanno bene altrove e nelle case degli altri….infatti l’Italia vende armi e armamenti, anche a paesi belligeranti,  per ben dieci miliardi di euro nel 2017, nel 2016, nel 2015 e mi fermo qui, non vado oltre indietro nel tempo. Ebbene sapete chi c’era al governo che in quegli anni consentiva la vendita di armi di distruzione e morte mentre nel contempo era intento a spendere 4/5 miliardi l’anno e bravo a predicare la salvezza delle persone dal mare che scappavano dalla guerra ?  Sì avete indovinato, che singolare paradosso… c’era il magnifico e pacifico “PD no armi”.. che mentre professava pace e disarmo e sottomissione ai delinquenti in casa nostra con la stessa “nonchalance” vendeva armi di distruzione ai paesi arabi che con le guerre facevano arrivare i migranti in Italia.. e cosa molto interessante, in particolare ai paesi di fede musulmana. Certo dieci miliardi son proprio tanti, ma in cambio di queste vendite, noi… cosa abbiamo permesso loro ? Forse…dico forse.. l’islamizzazione  dell’Italia ? O semplicemente in cambio qualche milione di immigrati di fede islamica ? Io alle coincidenze multiple ci credo poco e se Renzi ha permesso la vendita di armi ai paesi arabi ..forse quegli 80 euro… dati in busta paga provengono in parte da lì ? E come mai nel 2018 il fatturato è improvvisamente calato e del ben 50% ?  Strani dubbi pervadono la mia mente è forse per questo che il nostro presidente del consiglio è corso nel Qatar ? Per far che cosa…? Lo so, i soldi servono e come ..”arrivano” non ha importanza però  smettiamola con le bugie e le demagogie sulle armi perché a quanto pare sono…”pane per tanti “ . Le bugie vengono subito a galla nel mondo dell’informazioni on-line, le mie sono semplici riflessioni ed osservazioni poi magari, qualcuno più bravo ci spiegherà il “complesso meccanismo” della pace e delle armi e dei morti da salvare…perché da quel che vedo ed ho visto, sono solo le persone nel mare da salvare e non quelle sotto…. le bombe.. boh ! E’ tutto strano….forse.. mi ci vuole un interprete, perché questa “lingua non la capisco e non la comprendo” e credo di non esserne il solo. 12042019

…by…manliominicucci.myblog.it


Italia: export di armi a picco

Nel 2018 si è dimezzato. Nessuna bomba italiana venduta all’Arabia Saudita

 Aereo sgancia una bomba

Chissà che abbiano influito i continui appelli di Papa Francesco contro il commercio di armi. Certo è che, nonostante il settore bellico sia purtroppo tutt’altro che in crisi, nel 2018 l’Italia ha conosciuto una drastica diminuzione nella vendita di armi all’estero.

I numeri

L’export di armi italiane risulta dimezzato l’anno scorso: è stato di 4,8 miliardi di euro, circa il 50% in meno rispetto ai 9,5 miliardi del 2017e un terzo rispetto al 2016 quando una fornitura di Eurofighter al Kuwait fece segnare un picco di 14,6 miliardi di euro. Lo rivela la relazione annuale al Parlamento in materia di armamenti, di cui l’Ansa ha preso visione. Primo tra gli 84 Paesi destinatari resta il Qatar, che incide per 1,9 miliardi di euro anche con l’acquisto di 12 elicotteri NH-90. Seguono – guadagnando posizioni – il Pakistan (682 milioni), la Turchia (362) e gli Emirati Arabi Uniti(220). Fortissima la contrazione delle vendite nell’Ue.

Aumentano le importazioni

L’area geografica dell’Africa Settentrionale e Vicino Medio Oriente resta la prima per valore di esportazioni con il 48%, seguita da Europa e Paesi Ue-Nato con il 23% e Asia con il 22%. Tra le tipologie di armamenti esportate dall’Italia, spicca la categoria degli “aeromobili”, con 80 elicotteri, per un valore di 2,7 miliardi, seguita da “bombe, siluri, razzi, missili e accessori” per 459 milioni di euro. Crollano le vendite per programmi di cooperazione intergovernativi (velivoli, elicotteri, missili, navi, siluri) a 165 milioni, rispetto ai 2 miliardi del 2017 e 2,6 miliardi del 2016. Al primo posto come società italiana beneficiaria di autorizzazione all’esportazione è Leonardo (che nel 2017 fu superata da Fincantieri) con 3,2 miliardi di euro (il 67,6% del totale), seguita da Rwm ItaliaMbda Italia,Iveco Defence Rheinmetall Italia. Aumentano invece le importazioni di armamenti dall’estero nel 2018, per un valore di 497 milioni, di cui oltre il 65% proveniente dagli Stati Uniti. Nel 2018 infine, si legge ancora nella relazione, sono aumentate le attività ispettive condotte dall’Autorità nazionale – Uama, insieme a personale dei ministeri di Esteri, Difesa, Interno, Sviluppo Economico, e di Dogane e Guardia di Finanza: i controlli sul rispetto di “divieti normativi e delle prescrizioni amministrative” sono state 17 in altrettante società produttrici di materiale d’armamento italiane.

Nessuna bomba italiana nello Yemen

Sempre dalla relazione di cui ha preso visione l’Ansa, si evince che nel 2018 nessuna bomba aerea prodotta in Italia è stata venduta all’Arabia Saudita, accusata di usarle in Yemen. Il valore dell’export di armi italiane verso Riad è crollato da 427 milioni di euro del 2016 a soli 13 nel 2018, facendo uscire il Regno dalla top 25 dei Paesi destinatari. A quanto si apprende inoltre, la Rwm Italia, che produce bombe in Sardegna, non ha avuto licenze di esportazione verso Riad nel 2018.

 

L’ORO DI …NAPOLI..

L’ORO DI …NAPOLI
Siamo di fronte all’ennesimo omicidio camorristico, inutile girarci intorno cercando di coniare slogan e frasi di circostanza per nascondere la realtà, una realtà che non è di oggi né di ieri ma è atavica, la camorra ha il dominio sulla città da sempre e chi afferma il contrario è solo chi vuol nascondere il “capo nella terra” per non guardare la realtà oppure è in affari con loro. Napoli è una delle più belle e particolari città del mondo, il turismo dovrebbe essere il suo “petrolio”, il Vesuvio, Pompei, Capri ed Ischia, fanno da cornice ad una ricchezza inesauribile di valore storico, artistico e culturale, che non riesce proprio ad essere sfruttata adeguatamente come si fa a Venezia o Firenze o Roma, già, chiedetevi il perché, nella città borbonica, dopo la fuga del re Francesco II nel 1861, nessuno si è più preso cura della città come si doveva, la si è lasciata andare incontro al proprio destino, impoverendola per fini politici legati a casa Savoia prima e dimenticata da tutti i politici del dopoguerra in poi sino ad oggi. Napoli è stata la prima città europea che ha visto nascere una ferrovia, mentre nel resto d’Europa giravano sui muli.. giusto per dirla ..”un po’ di giustizia bisogna farla ogni tanto”, … città universitaria e fulcro della cultura europea, ora è solo un lontano ricordo di quella città, imperversano fecciume e un degrado inaccettabile, una disoccupazione orripilante e un reddito medio pro-capite da far paura : 16.341,00 nel 2018, dato statistico rilevato che è tra i più bassi in Italia. Ora questi sono gli elementi portanti di una situazione che va avanti da sempre e nessuno prende provvedimenti a cercare soluzioni per risolverli. Inutile che il sindaco attuale, ciarlatano per professione, manifesti continuamente, e con noia, quella falsa ed ipocrita solidarietà che invece non manifesta per il popolo napoletano, si preoccupa tanto e solo degli immigrati, sino ad aver promosso una raccolta fondi per acquistare una nave, le ha anche affibbiato un nome ” flotta napoletana”…, almeno così pare abbia intenzione di chiamarla, per andare a “salvare vite umane” che scappano dalla guerra  e non si cura dei problemi di casa sua, eppure ce ne sono tantissimi, e tra l’altro non sono neanche tanto facilmente risolvibili…per lui che è…purtroppo un incapace. Ora, a veder morire un suo cittadino in mezzo ad un giardino e vicino ad una scuola elementare per mano di sicari assetati di vendetta, lui a questo orrendo omicidio che priorità assegna a questo episodio ? E’ più importante salvare le vite dei napoletani o far arrivare dal mare degli opportunisti che molto probabilmente andranno ad ingrossare le fila della camorra o della mafia nigeriana ? Questo è il vero punto di discussione, non ci sono mai stati sindaci “con le palle”, spiace doverlo dire ma se fossi io il sindaco di Napoli, la prima cosa che farei è cercare di dare un lavoro alla gente, e a differenza sua e di tanti sindaci del passato… so anche come fare, costruire degli alloggi popolari ed assegnarli col …”metodo manlio minicucci ”, ed in ultimo, restituire dignità alla città che è persa da decenni, questo serve per abbattere la camorra… non ci vuole molto ..le guerre non servono… basta avere le capacità ed idee… che purtroppo neanche questo sindaco magistrato ha idea da dove si cominci, infatti dopo anni del “suo regno” la città sprofonda ancor di più nella sfera del terrore… Sindaco, se ci sei….batti un colpo !…11042019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Napoli, nonno ucciso davanti a nipotino vicino scuola

Ferito il figlio. Su sicurezza botta e risposta sindaco-Lega

Una pioggia di proiettili. Per Luigi Mignano, 57 anni, ritenuto dagli investigatori vicino al clan Rinaldi, non c’è stato scampo; ferito alle gambe il figlio Pasquale, di 32 anni. L’ultimo omicidio a Napoli si è consumato nella mattinata di oggi, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, nella periferia orientale della città, nei pressi di una scuola dell’infanzia. Un quartiere già scenario delle ‘stese’ della camorra (esplosione di colpi di pistola lungo le strade a scopo intimidatorio). L’agguato sotto gli occhi di un bambino di 4 anni, figlio di Pasquale, che nonno e papà stavano accompagnando a scuola. Quando sul posto sono arrivate le forze dell’ordine a terra c’era ancora lo zainetto del bimbo. Luigi e Pasquale Mignano erano appena usciti da casa, in via Ravello, e stavano salendo a bordo della loro auto quando sono stati sorpresi dai killer, giunti in sella ad uno scooter. I sicari, di cui uno a volto coperto, hanno esploso 12 colpi di pistola.

Un morto ed un ferito in un agguato a Napoli

Un agguato che ha suscitato la reazione indignata dei cittadini della zona ed ha riacceso la polemica tra le forze politiche e i rappresentanti delle istituzioni sulla sicurezza in città. “Noi, la scuola, le associazioni, la parrocchia, ci sentiamo abbandonati”, ha accusato Valeria Pirone, dirigente della scuola “Vittorino Feltre” di Napoli, che si trova vicino al luogo dell’agguato. “Fino a stamattina eravamo fiduciosi che la situazione fosse migliorata, poi un agguato davanti ad un bimbo di quattro anni, il nipote della vittima, ci ha fatto capire che la ferocia è aumentata”, ha rilanciato padre Modesto Bravaccino che guida la comunità della chiesa, a due passi dal luogo del raid. Per il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dinanzi a fatti come questi “basta parole, servono fatti”. Per il primo cittadino di Napoli è necessario “chiedere allo Stato più forze di polizia perché il controllo del territorio è compito esclusivo e precipuo dello Stato”.

VEDIAMO COSA RACCONTANO I MEDIA….

VEDIAMO COSA RACCONTANO I MEDIA….
E ora …vi prego, spiegatemi bene il gesto di reazione degli amici della vittima dell’incidente stradale di Castel Volturno…lo possiamo definire puro razzismo e quindi hanno avuto una logica reazione e comportamento come un certo “Luca Traini”, oppure è la stessa rabbia che prova ogni essere umano quando si vede un amico ammazzato o peggio mangiato…? Già, perché in fondo mi pare che la reazione degli amici della vittima sia stata la stessa dello sparatore di Macerata, con la sola differenza che “all’uomo bianco” è andata bene solo perché se l’è data a gambe e dopo la polizia è riuscita miracolosamente a salvarlo ….. altrimenti ..per lui sarebbe stata la fine e forse fatto anche a pezzi…. sebbene si fosse fermato a soccorrere l’investito come prevede il Cds. Ora tutti a dire…eh. .ma bisogna capirl i..il dolore può innescare reazioni incontrollate e ….bla ..bla ..bla…no…mica mi convincono le chiacchiere dei radical chic e buonisti, quello che mi chiedo è : questo è razzismo o è tutto normale che a ogni incidente segua il linciaggio dell’investitore ? Voi come la vedete? E i media che faranno ? Ne parleranno, oppure come penso e accade, spesso e volentieri, quando si tratta di argomenti inerenti agli immigrati si tende a coprire ? Forse… questa volta non scriveranno articoli strappa lacrime, stile” libro cuore”, come è nelle loro abitudini propagandistiche. …no ..no….,questa volta sono convinto che l’episodio sarà ignorato…vediamo se domani verrà citato e ne parleranno nei telegiornali…vediamo….11042019
…by… manliominicucci.myblog.it

Investe e uccide migrante, si ferma ma rischia linciaggio

Circondato da folla amici vittima, poi salvato da Polizia e Carabinieri

Investe e uccide un migrante, si ferma per chiamare aiuto ma viene circondato minacciosamente da una folla di extracomunitari. Alla fine viene tratto in salvo da Polizia e Carabinieri; questi ultimi lo hanno denunciato per omicidio stradale. E’ accaduto a Castel Volturno (Caserta). La vittima è un ghanese di 61 anni: era in bici all’esterno del centro per migranti della Caritas Fernandes, che frequentava da un paio di anni. Stava attraversando la statale Domiziana proprio per entrare al centro quando è stato preso in pieno dall’automobilista, italiano, che si è fermato chiamando subito i soccorsi. In poco tempo però una folla di immigrati, qualcuno amico della vittima, si è riunito sul luogo dell’incidente, e l’automobilista è stato costretto a fuggire per non essere linciato. Alla fine sono intervenuti carabinieri e polizia, che hanno riportato la calma mettendo al sicuro l’investitore.

DISABILI….”UFFA…CHE NOIA”….O NO ?

DISABILI….”UFFA…CHE NOIA”….O NO ?

A volte mi chiedo quale meccanismo perverso pervada la mente di tanti cosiddetti buonisti e radical chic, ONG di ogni genere e associazioni di volontariato annesse, politici di sinistra, giornalisti e direttori di reti televisive, tutti sono prodighi a manifestare a favore dell’immigrazione, a sollevarsi indignati contro una parte di popolazione che è contraria ad accettare gente di etnia rom in casa propria, tutti a dare addosso ai tifosi di calcio per un “bhuu” razzista rivolto al giocatore della squadra avversaria…quanta sensibilità, da vero …”paese civile”… Ora, vorrei proprio capire tutti questi signori, sì, vorrei tanto  capirli e sapere di che pasta sono fatti, se hanno dei problemi a livello psichiatrico o psicologico o se ci sono altre patologie oscure tali da offuscare e modificare le loro capacità intellettive. Sarei proprio curioso perché la domanda che mi pongo da anni, senza mai averne la risposta, e sempre la stessa :   perché dinanzi a gente come i disabili o anziani , indigenti italiani di diversa “etnia regionale”, non c’è la stessa attenzione, solidarietà ed indignazione quando a quei soggetti vengono tolti i diritti basilari della vita e privati delle stesse possibilità che si offrono ai migranti che arrivano da noi ? Cioè, noi possiamo spendere 2.050,00 euro per un minore immigrato ma non spendiamo neanche la metà della metà per un disabile o per un pensionato sociale, ma che razza di gente è quella che con tanta “nonchalance” escludono le categorie più deboli per un mero fine politico ed elettorale, ma ci rendiamo conto che oggi RAI 3 non ha dato neanche la notizia del sit-in di protesta dei disabili a Roma ? No, si è voluti dare importanza e portare in prima pagina la donazione del calciatore dell’Inter, lodevole iniziativa aggiungo,  che ha pagato la retta della bambina marocchina alla quale avevano dato una scatoletta di tonno e dei cracker da mangiare all’ora di pranzo in una mensa scolastica, questo è il nuovo e vergognoso episodio di un paese allo sfacelo, se non sei in grado di accogliere le persone non farle arrivare perché poi quelle persone, se non hanno un lavoro, non potranno far fronte alla retta della mensa dei loro figli, e non è il gesto nobile di un calciatore che deve risolvere il problema, quindi, quando si parla di immigrazione cominciate a capire “cari signori malati tutti”, che una volta messo piede nel nostro paese ci sono degli obblighi e dei doveri verso i tanti figli che gli immigrati ci portano, e i …“tanto apprezzati” figli degli stranieri non devono essere “merce elettorale”, sì..  perché purtroppo tanti lo fanno, desiderate essere sensibili, buoni e bravi, bene…molto bene.. aiutate i disabili che avete sotto casa e sono stati ignorati e schifati dal lontano 2016 quando la sinistra era al governo, da Letta a Renzi e dai successivi, eh no…cari signori della sinistra, ve lo dico io cosa avete fatto, mentre il vostro amato e caro sig. Renzinocchio non si curava della protesta dei disabili ad Agrigento, e volutamente li ignorava, nel contempo sperperava 5 miliardi di euro per …l’accoglienza di migranti….perché lui è.. buono, bravo sì…ma coi soldi nostri . In ultimo vorrei ricordare a tutti “gli amici della sinistra” che oggi a Taranto sono stati diffusi i dati sull’inquinamento atmosferico, drammatici e paurosi perché portatori di tumori,  colgo quindi l’occasione per “ringraziare pubblicamente” il Senatore Matteo Renzi (180.000,00 l’anno di stipendio per non fare un…) per i 50 milioni di euro dati alla città di Taranto per …. risanare l’ambiente…o almeno ..così diceva il bugiardo cialtrone farlocco. Consto che i disabili ora sono meno importanti di un calciatore che fa una semplice donazione…roba da non credere altro che indignato …sono proprio “incazzato nero” ..voi.. non so…magari me lo dite con un faccino…10042019

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Disabili siciliani in presidio al Mef: “Servono più risorse per vivere dignitosamente”

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In protesta perché “ci rifiutiamo di vivere in un Paese non all’altezza delle leggi che ha creato. Ci rifiutiamo di vivere in un Paese che non applica la legge e che usa la disabilità come una mucca da voti”.

Lo dicono i disabili siciliani riuniti nel comitato Siamo Handicappati No Cretini, che insieme all’Associazione Comitato 16 novembre, da oggi saranno in presidio di protesta permanente a Roma, davanti al ministero dell’Economia e delle Finanze.

A spiegare i motivi della mobilitazione è Giovanni Cupidi, statistico tetraplegico del quale BlogSicilia ha seguito le battaglie per i diritti dei disabili nonché vice presidente del comitato Siamo Handicappati No Cretini.

“E’ trascorso abbastanza tempo- spiega a BlogSicilia – dall’insediamento di questo Governo. Noi come associazioni da subito ci siamo mossi in maniera determinata e propositiva per esporre una serie di esigenze e soluzioni a chi si professa come ‘governo del cambiamento’. Nei mesi scorsi abbiamo incontrato il sottosegretario alla Disabilità, Vincenzo Zoccano. In tutti questi mesi, nonostante i nostri comunicati e appelli, e la consegna da parte nostra di un memorandum con le richieste dei disabili siciliani, nulla è accaduto, soprattutto all’interno della Finanziaria così travagliata in cui sulla disabilità non è stato messo nulla di più rispetto al passato”.

“Alle porte di una nuova Finanziaria – puntualizza Cupidi – ci troviamo allo stesso punto di un anno fa nonostante gli appelli.
Allora abbiamo sentito di unirci agli sforzi del Comitato 16 novembre con un presidio, perché è lì a Roma che si decide la destinazione delle risorse. Ci siamo uniti per ormai chiedere con forza al Governo di inserire urgentemente misure che vadano a favore della disabilità e della non autosufficienza.

Secondo quanto riferisce Cupidi, il tavolo sulla non autosufficienza non viene convocato da mesi, motivo per il quale i disabili siciliani ne chiedono la riapertura immediata.

“Noi pensiamo – spiega ancora Cupidi – che il governo siciliano non riesca a mettere più risorse di quanto abbia già fatto, e quindi avere più risorse che arrivano da Roma può anche aiutarci a cercare di rimodulare meglio le risorse regionali per andare incontro alle persone con disabilità, soprattutto grave, ormai abbandonate a se stesse. Di loro parliamo da anni, nulla è stato fatto”.

Sulla mobilitazione interviene anche Leoluca Orlando, presidente dell’Anci Sicilia nonché sindaco di Palermo: “I comuni sono sempre più lasciati soli – dice – per garantire i diritti delle persone con disabilità. E nella loro solitudine i Comuni fanno il possibile, che non è certamente sufficiente.”

Per il sindaco “servono regole chiare, risorse e linee guida da applicare perché i progetti personalizzati e l’applicazione della legge 328 sia realtà per tutti. Occorre che lo Stato e la Regione diano adeguate risorse umane ed economiche per il funzionamento di tutti i servizi e strutture, a partire dalle Unità valutative multidimensionali e i Punti unici di accesso.
Occorre soprattutto una riforma complessiva del sistema, che metta al centro la persona, i cui diritti fondamentali non possono essere soggetti e secondi ad alcun taglio indiscriminato della spesa”.

Più risorse e la possibilità di vivere dignitosamente. Questo chiedono i disabili siciliani senza adeguate misure assistenziali.

 

ARANCIATA… MECCANICA…!

ARANCIATA… MECCANICA…!

Cari amici, oggi… do… i numeri…, tranquilli,…non sono andato fuori di senno, voglio darvi dei numeri emersi dalla drammatica convinzione ideologica, che non ho remore a definire “utopistica”, sull’integrazione tanto evocata dai radical chic e sinistri politici di mezzo mondo, sono i numeri dei frutti, molto amari, dell’integrazione nel paese britannico e londinese in particolare. Immaginate che Londra oggi è diventata più violenta di New York, la violenza nella città ha prodotto una escalation di omicidi tanto  che dal  2012/2013 sino al 2018, si è passati dai 180 ai 347, ben 75 sono gli episodi censiti di morte per accoltellamento e 13 per colpi di arma da fuoco. Oltre un terzo, 44, delle vittime aveva fra i 16 ed i 24 anni e 25 di queste meno di 19 anni. Un livello di criminalità mai visto dalla Seconda guerra mondiale. Fino a marzo 2019 Il numero totale dei reati commessi, usando un coltello o uno strumento a lama, registrati dai poliziotti è di circa 50.000 casi e sino allo scorso marzo 2018 accertati in 40.147, un triste record dove si registrano 1.299 accoltellamenti, ma tutto questo perché accade ? In primis c’è l’immigrazione incontrollata, spacciatori di droga e opportunisti dal facile guadagno, comunità di diverse etnie e religiose hanno completato il quadro, poi c’è anche la scellerata scelta di un sindaco molto religioso, che aggrava la situazione. Lui è Sadiq khan, il primo sindaco di fede islamica, si lagna che la città governata da lui sia diventata la Mogadiscio del nord Europa e attribuisce l’aumento della criminalità alla mancanza di fondi e personale e dei governi precedenti. Questo è l’elemento principe delle “balle dell’islamico sindaco”, e già, perché lui omette e dimentica che la città di Londra, prima del suo arrivo non era il centro delle bande malavitose e di comunità religiose dove vige la legge islamica e il coltello è il mezzo per risolvere le questioni e imporre la sharia. E sì perché il problema è proprio questo, l’incapacità del sindaco di amministrare la città col principio democratico e occidentale, quindi si sono create zone nelle quali si sono accentrate le varie comunità islamiche e di conseguenza si sono adottati usi, costumi, fede religiosa e abitudini alimentari di riferimento a quella determinata cultura . È ovvio che se tu non intervieni ad impedire che in una comunità venga applicata la sharia, legge islamica, non puoi impedire che altre si espandano in altri quartieri in contrapposizione e lo assoggettino alle proprie di culture, e dai oggi e dai domani ecco che si sono create tante comunità diverse tra loro ma uguali ed unite in un unico “valore ideologico” ovvero.. nella delinquenza reciproca e nel tentativo di sottomettere le altre comunità al proprio volere e leggi. Questo è il frutto di un’idiozia ideologica, dove bisogna necessariamente creare a tutti i costi una società multietnica, multiculturale e consentitemelo.. ….”multicretina…”, infatti questi sono i “bellissimi risultati”, morti ammazzati da accoltellamenti  e da sparatorie. Un bel risultato, certamente c’è da essere felici di questo sindaco e di quelli che l’hanno votato… già, ora si pentono dell’immigrazione incontrollata, spiace per  buonisti e radical chic… ma lo devo dire, visto che lo ripetono ogni giorno, gli immigrati che arrivano in Europa e in Usa non sono …. italiani, quelli con le valigie di cartoni, poveri e affamati davvero ma onesti e con tanta voglia di lavorare e rispettosi e timorosi delle leggi di chi li accoglieva…,no.. quelli che oggi solcano i mari con i gommoni al vento sono solo degli opportunisti, gente  alla ricerca del facile denaro e potere e i risultati si vedono e non solo a Londra o a Stoccolma, ma anche da noi… ed ora ? Non lo so, spero in un giro di vite, ma credo che Londra debba procedere sulla stessa strada presa ammirevolmente  del premier canadese Trudeau e rivedere le periferie della città e metter fine al dominio islamico in alcuni quartieri. Sarà capace il sindaco islamico ad imporre il divieto della “sharia” ai suoi fratelli islamici ? Se non farà così dubito che  ci possa sperare in un cambiamento, diversamente si assisterà ancora ad un ulteriore crescita esponenziale dell’elenco dei morti da accoltellamenti. 09042019

 …by…manliominicucci.myblog.it

 

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Tre accoltellati a Londra, donna è grave

Colpita dalla lama allo stomaco, si trascina in ospedale

07 aprile 2019

(ANSA) – LONDRA, 7 APR – Ancora violenza nelle strade di Londra, con almeno tre persone ferite di coltellate durante la notte e una, una ragazza colpita allo stomaco, che è in gravi condizioni, anche se non in pericolo di vita. Secondo il Mirror, la donna, di circa 20 anni, è stata colpita verso le 23 in una casa a Holloway, nel municipio di Islington, Londra nord, e si è trascinata sanguinante all’ospedale, dov’è stata ricoverata d’urgenza. Il tabloid aggiunge che un 23/enne è stato fermato come sospettato dell’aggressione.
La notte di violenze segue di poche ore una riunione straordinaria del gabinetto di Theresa May proprio sull’escalation dei crimini violenti di strada.

“UN PUZZLE DI FIGLIO” …CHE MERAVIGLIA…!

“UN PUZZLE DI FIGLIO” …CHE MERAVIGLIA…!

Provo per un attimo a fare un piccolo ragionamento da credente, così, giusto per dare voce anche ai tantissimi credenti, come me, nell’opera divina . Ebbene se il primo uomo e la prima donna sono opera della sua creazione i figli  che verranno in appresso, a partire dai due, saranno concepiti con “azione fisica passionale”, da entrambi, e partoriti  dalla femmina tra un misto di  sofferenza fisica e gioia incontenibile, è questo deve essere il percorso naturale delle cose disposto dall’Onnipotente. Come credente traggo le semplici logiche conclusioni ovvero : che per avere dei figli si dovrà necessariamente passare attraverso un percorso “naturale’. Chiudiamo l’argomento religioso ed apriamo quelli morale e pratico partendo proprio dalla vicenda raccontata nel link postato.  Quindi in definitiva, grazie ad una immorale e cinica  tecnologia senza nessuna regola morale abbiamo un bambino che nei fatti genetici è : il fratello di suo padre, il figlio della cognata di suo padre e “schifus in fundo” è figlio e nipote di sua madre e… nonna e… scusate…accidenti, sono confuso.. viene prima nonna o  madre nella fattispecie ? Dubbio amletico…di difficile soluzione….specie per il neonato quando sarà bambino sarà un bel problema come chiamarla…ammesso che sia ancora in vita… mammina o nonnina ?  Il curioso è che nella foto sembrerebbero che siano tutti felici… già.. tutti felici e lui ? Lui lo è, lo sarà ? Come la prenderà quando dovrà festeggiare la festa della mamma, e poi con chi la festeggerà ? O “lui” avrà avuto due madri biologiche in teoria e nella pratica neanche una ? Il lui è il bimbo… ovviamente…il neonato dal futuro nebuloso e strano.. e non mi riferisco alla probabile situazione economica ma a quella psicologica. Poi come padre sono letteralmente disgustato dal modo di vedere come viene gestita la riproduzione in vitro, è una cosa allucinante, una nascita ” creata in laboratorio” senza nessuna morale e solo per soddisfare l’arroganza e l’egoismo di un paio di maschietti sposi…sono disgustato, purtroppo la verità è un’altra, è che dopo questa ennesima confusione non ci potranno più essere limiti a questo schifo… Ora siamo veramente al top… In ultimo, c’è poi anche l’aspetto legale e morale, e se la coppia si divide chi se lo becca il bimbo ? Forse è meglio essere credenti e riprodursi secondo natura e ricorrere alla scienza solo in casi particolari… Per il futuro seguendo questa via…tra qualche decennio mi aspetto.. una bella clonazione di massa ..di tre o quattro mila … bambini… magari con tutte le caratteristiche ben definite ..e utili per… i nuovi eserciti del 2100…. Che Dio ci protegga… .08042019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Nebraska: a 61 anni partorisce una bimba per il figlio gay

Concepita in vitro. La prima volta di un neonato messo al mondo dalla nonna

07 aprile 2019

Usa: a 61 anni partorisce bimba per figlio gay (Credit: profilo Fb di Elliott Dougherty)

“Volevo farlo come un dono di una madre a suo figlio”: così Cecile Eledge, 61 anni, ha commentato la nascita di una bambina concepita in vitro che ha messo al mondo in Nebraska per conto del figlio gay Matthew, sposato con Elliott Dougherty. E’ la prima bambina al mondo partorita da sua nonna, con una fecondazione artificiale che ha coinvolto anche la sorella di Dougherty.

Matthew aveva perso il lavoro di insegnante in una scuola cattolica del Nebraska dopo aver annunciato il suo matrimonio. La coppia temeva di non ottenere il permesso di adottare un bambino in quello stato conservatore. Così ha deciso di tentare la fecondazione in vitro: la sorella di Dougherty, Lea Yribe, ha donato i suoi ovuli, Eledge lo sperma, in modo che il nascituro avrebbe avuto il materiale genetico da entrambe le parti della famiglia.

La madre di Eledge si è offerta di portare a termine la gravidanza, dopo che i medici avevano accertato il suo ottimo stato di salute. Uma Louise Dougherty Eledge è venuta alla luce due settimane fa. Da allora sui social si è aperto un dibattito, con molti commenti positivi, che evidenziano la grande unità e solidarietà delle due famiglie, che hanno combattuto ogni stereotipo sessista partecipando insieme a un evento senza precedenti. Non mancano i commenti negativi e omofobi, e le insinuazioni – infondate – che Eledge abbia fatto sesso con sua madre.

IL SILENZIO …DEI COLPEVOLI..

manichini _bambini impiccati

IL SILENZIO …DEI COLPEVOLI..

No…cari amici, no.. non impressionatevi dall’immagine della foto, sono dei semplici  manichini  appesi ad un albero di un noto artista milanese, davvero singolare nelle sue proteste che apprezzo tantissimo, la foto sta ad in dicare nella mia narrazione che ad alcuni bimbi “è stato impiccato il loro futuro”  e si chiede giustizia. Solo questo e niente di più.

Il nove di Marzo, ultimo scorso, ho avuto modo di denunciare le malefatte di un’insegnante di una scuola materna che come metodo di apprendimento per i suoi piccoli allievi era il “terrore” quotidiano, racconti e minacce da brivido horror come la paventata morte dei genitori o addirittura essere legati all’albero della foresta nera per ore ed in balia delle intemperie e degli animali se avessero raccontato in famiglia quel che accadeva all’interno di quell’aula…..Una roba pazzesca, … anni tremendi, anni che poi, come si è avuto modo di riscontrare nel futuro presente, hanno inciso in modo  negativo nella vita di quei bimbi ora diventati a loro volta  adulti e genitori. Ancora oggi dopo quasi 40 anni, alcuni di loro nel raccontare quegli episodi non riesce a tenere a freno le lacrime… già, le lacrime…non sono tanto per la sofferenza patita, oramai quella è andata, ma perché a distanza di tanti anni quella maestra gira ancora libera ed indisturbata e cosa più aberrante e irritante…si reca in chiesa, sì quella di Gesù Cristo, patetico…va anche a messa a pregare, chissà cosa, sarebbe bello capire, ancora oggi non ha pagato il prezzo delle sue malefatte e cosa ancor più odiosa è che nessuno ha avuto il coraggio di rendere giustizia a quei bimbi. E già lo so, non sono bimbi che arrivano dal mare e dai barconi e che vengono protetti dal mondo intero…no ..no ..quelli di cui parlo io sono bimbi italiani della città di Cisternino (BR), bimbi che ancora oggi dopo quasi 40 anni vengono ignorati dall’attuale governo cittadino e dalla magistratura. …. Già, i fascicoli si aprono solo quando vengono lesi i diritti degli immigrati a quanto pare…ma dico, nel consiglio comunale di Cisternino non c’è un solo consigliere comunale che ama la verità e vuol vederla trionfare in nome della giustizia ? Oppure siamo alle solite massime filosofiche Italiane ovvero : il tempo fa dimenticare le sofferenze degli altri, già forse è così… però mi gira sapere che alcuni di loro sono balbuzienti o si sono rimangiati il loro stesso vomito “al sapore di Emmental”…Ma che razza di città è Cisternino ? Una città nella quale tutti sanno e nessuno parla ? Sindaco… si svegli, ed informi la magistratura di quel che è accaduto 40 anni fa…Ve lo chiedono “quei suoi piccoli cittadini” il cui tempo si è fermato e non riescono a dimenticare… Per la cronaca, informo tutti che le vicende della scuola materna di Cisternino sono state segnalate alle redazione di due trasmissioni televisive:  “Striscia la Notizia” e le “Iene” . Vediamo se il …..” Silenzio dei colpevoli”… è persistente… Voglio confessarvi una cosa…: mentre scrivevo l’articolo e guardavo la foto.. …”piangevo per i bimbi di Cisternino ” ..non lo nego….07042019

…by… manliominicucci.myblog.it

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NEMO CONTA DI PIU’…. EVIDENTEMENTE…

NEMO CONTA DI PIU’…. EVIDENTEMENTE…

Ricordate tempo fa quando ad Ostia, Roberto Spada, dell’omonimo clan, picchiò l’inviato tv di Nemo  Daniele Piervincenzi ? Ebbene, in quell’occasione il giornalista di RAI 2 finì in ospedale, gravemente ferito, insieme al suo cameramen, in seguito a quel barbaro episodio nel paese intero si sollevò un’indignazione senza precedenti, infatti colpire e picchiare una persona, specie quando fa il proprio lavoro, è sempre veramente antipatico e brutto da dire. Rammento la solidarietà espressa da tutti i giornalisti, radical chic e politici di ogni corso e la veemente offensiva da parte della magistratura, giusta in quanto non si può accettare né tollerare che dei giornalisti vengano picchiati, il concetto è sempre il solito, ovvero : “il diritto all’informazione che è sancito dalla nostra costituzione va sempre difeso”…ma guarda un po’…! Quello che avvenne dopo il bruttissimo episodio  fu un chiaro segnale alla malavita ostiense e a tutti coloro i quali usano ripetutamente violenza o picchiano i giornalisti nell’esercizio della propria attività lavorativa, in definitiva, il giornalismo e l’informazione vanno protetti a qualunque costo …ed io concordo appieno. Quindi, tutto bene allora, siamo tutti felici ? Macché per niente, infatti siamo sempre alle solite pantomime, due pesi e due misure, si parla solo quando fa comodo ad una certa parte politica.. il colore è di un rosso vivo.. e cioè spiego meglio : l’avanzata mediatica incontenibile e le conseguenti sentenze di condanna sui colpevoli Spada non segue l’identico iter quando si tratta di violenza originata da immigrati o nomadi. E già, un po’ come gli 007, quelli hanno licenza di uccidere mentre, a quanto pare, i rom hanno licenza di picchiare i giornalisti e politici e restare impuniti evidentemente. La cosa orrenda è che  tutto questo passa inosservato, col placido benestare dei media, della sinistra politica e forse anche un po’ di certa magistratura, infatti mi  aspettavo dei provvedimenti urgenti pari a quelli di Ostia, arresti e quant’altro visto che  i giornalisti di RAI 2  sono stati picchiati selvaggiamente da alcuni nomadi all’interno del campo rom di Prato. Ma cosa è accaduto dopo l’aggressione simile ed identica a quella di Ostia ai giornalisti RAI 2 di Prato ? Niente…assolutamente niente, questa volta totale silenzio in modo tale che nessuno sappia, davvero singolare l’episodio… aggiungo che, sono convintissimo che appena vedrete questo post e ne leggerete i contenuti vi chiederete se è tutto vero o meno…. purtroppo sì, sapete bene che quando racconto qualcosa è sempre riconducibile a fatti realmente accaduti  quindi lo sdegno è maggiore per ogni italiano che non ne è venuto a conoscenza. La solita Italia, quando fa comodo si fanno scoppiare le bombe,… quando non fa comodo allora si volta pagina, il vero guaio è che “io …esisto” e denuncio il silenzio di regime…..06042019

…by…manliominicucci.myblog.it

Prato, troupe Rai aggredita da un gruppo di nomadi durante un servizio su una discarica abusiva

Tre donne hanno minacciato due giornaliste. È successo in un’area di periferia. Salvini: “Sarò presto in città per lo sgombero”. Solidarietà alle croniste dalla Federazione nazionale della stampa ita

Prato, troupe Rai aggredita da un gruppo di nomadi durante un servizio su una discarica abusiva

04 aprile 2019

Una giornalista del Tgr Rai della Toscana, Giulia Baldi, e la collaboratrice Daniela Pecar sono state aggredite questa mattina al cimitero di Paperino, alla periferia di Prato, da un gruppo di nomadi di un campo vicino che le hanno prima minacciate, poi aggredite e percosse, cercando di impossessarsi delle attrezzature mentre stavano realizzando un servizio sul sequestro di una discarica abusiva. A essere aggredite anche alcune anziane signore che si trovavano sul posto.  Le due giornaliste hanno subito presentato denuncia in questura a Prato, dove hanno depositato anche il video che documenta quanto accaduto. Secondo quanto ricostruito, ad aggredire le giornaliste sarebbero state tre donne, tutte residenti nel vicino campo nomadi, che saranno denunciate per violenza privata e percosse.

 

THO..!

THO..!
Ed ora in Canada è suonata la sveglia, il liberale primo ministro canadese ha dichiarato guerra all’Islam e alle leggi coraniche. Evidentemente “il coccio” giovane, e gay dichiarato, primo ministro, si è reso conto che la legge coranica lo vorrebbe lapidato in quanto gay e questo evidentemente lo terrorizza ed ora ne prende le contromisure. Quindi niente più libertà agli immigrati di fede islamica…. ridicolo vero ? E già.. proprio lui tempo addietro si scagliò contro Trump che vuole fermare l’immigrazione al confine messicano ..lui era il paladino della immigrazione, della libera circolazione, della libertà di religione, ed un fulgido esempio per tutta la sinistra europea ..e mondiale…..era….ed ora ? Forse si è convertito alla filosofia della Oriana Fallaci, lei aveva ragione ed hanno ragione tutti coloro i quali combattano l’islam, è una religione incompatibile con le costituzioni liberali e democratiche e dove si insedia tende sempre a voler imporre le proprie leggi e lo fanno sempre in modo subdolo. Sono sempre dell’idea che i musulmani debbano vivere nei loro paesi e non nei nostri, perché con loro l’integrazione è solo “pappa per la propaganda”. mediatica di sinistra. È incredibile, ma lodevole.. il volta faccia del premier canadese e sono sicuro che a fargli cambiare idea sull’Islam sia stato il sultano del Brunei… già… evidentemente a lui l’idea di essere lapidato non deve piacergli tanto. Meglio tardi che mai… avanti così .. Canada.. anche se ora temo attentati terroristici di quella matrice, il cui fine è quello di terrorizzare il paese per scoraggiarli dall’intento di smembrare le varie e numerose comunità islamiche presenti nelle grandi città. 06042019

…by… manliominicucci.myblog.it

Canada, Trudeau ordina sgombero dei quartieri a maggioranza islamica

La battaglia di Trudeau contro i quartieri a con più alta percentuale di popolazione islamica, amministrati secondo i precetti della sharia, è stata condannata dalle associazioni umanitarie

Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha in questi giorni lanciato una campagna contro i quartieri monoetnici presenti nelle metropoli del Paese.

In particolare, l’esponente liberale ha promosso la linea dura contro i quartieri popolati in prevalenza da immigrati di religione islamica.

La strategia governativa prevede lo sgombero e la riqualificazione dei sobborghi abitati principalmente da persone di etnia araba e somala, giudicati dalle autorità come divenuti ormai delle “mini-repubbliche autonome fondate sulla sharia. Secondo Ralph Goodale, ministro della Sicurezza pubblica, le comunità di immigrati musulmani stanziate in tali sobborghi avrebbero infatti finora amministrato in maniera indisturbata questi ultimi imponendo ai propri abitanti precetti comportamentali derivanti da una lettura integralista del Corano e contrastanti con l’ordinamento nazionale.

In base alle linee-guida elaborate da Trudeau, le aree urbane a preponderanza islamica, una volta sgomberate, verranno abbattute e sostituite con moderni complessi abitativi muniti di tecnologie per il risparmio energetico. La linea dura sposata dal politico liberale prescrive quindi che gli stranieri di fede maomettana non possano più, nelle città canadesi, essere concentrati tutti in una singola area urbana. Ad avviso del leader di Ottawa, è stata proprio la prassi, seguita dagli esecutivi del passato, di indirizzare tali immigrati in specifici quartieri a provocare ultimamente nelle metropoli lo sviluppo di sacche di comunitarismo.

La strategia del premier coniuga, di conseguenza, l’abolizione dei sobborghi a preponderanza musulmana con un’equa redistribuzione degli stranieri di fede coranica tra tutte le aree urbane costitutive delle città del Paese. In base al piano delineato dalle autorità federali, tutti i settori delle metropoli canadesi dovranno ospitare non più di due nuclei familiari maomettani, al fine di azzerare i legami identitari di questi ultimi con la comunità religiosa di appartenenza e favorirne il contatto con i valori e i costumi nordamericani.

Secondo i media locali, lo sgombero più consistente sul piano numerico dovrebbe a breve avere luogo a Heron Gate, quartiere di Ottawa a maggioranza islamica. In attuazione della linea dura promossa da Trudeau, le migliaia di residenti di tale area urbana, quasi tutti originari della Somalia e dello Yemen, verranno sfrattate e ripartite tra tutti i sobborghi della capitale federale. Il vecchio Heron Gate verrà quindi abbattuto e sulle sue macerie sorgerà un complesso residenziale di lusso.

L’iniziativa del primo ministro liberale, diretta a sgomberare i quartieri a preponderanza maomettana per evitarne la trasformazione in “repubbliche sciaraitiche”, è stata subito bollata dalle organizzazioni umanitarie come una grave violazione dei diritti umani. Ad esempio, l’ong Terre des hommes ha accusato l’esecutivo Trudeau di violare la norma internazionale che vieta a un’autorità statale di attuare espulsioni di massa. Ad avviso dell’associazione, inoltre, la strategia promossa dal premier di Ottawa sarebbe palesemente discriminatoria, poiché mirante a penalizzare esclusivamente gli aderenti a una specifica religione.

L’ong in questione ha inoltre offerto assistenza legale ai nuclei familiari islamici sfrattati dai quartieri di residenza per effetto della linea dura sposata dall’esponente liberale. Terre des hommes ha quindi promosso, a nome degli immigrati colpiti dal piano di Trudeau contro i quartieri “monoetnici”, una causa giudiziaria davanti ai tribunali federali. Obiettivo della battaglia legale avviata dall’associazione è fare condannare le autorità di Ottawa a corrispondere indennizzi milionari alle famiglie di fede maomettana costrette ad abbandonare i sobborghi in cui hanno abitato finora.

Il ministro per i Rapporti con il parlamento, Bardish Chagger, ha reagito alle accuse avanzate dalle organizzazioni umanitarie difendendo la bontà del piano promosso dal governo federale. La Chagger ha poi sostenuto che l’iniziativa di Trudeau mira a fronteggiare una situazione allarmante, consistente nel progressivo assoggettamento ai precetti della sharia di interi quartieri delle metropoli canadesi. La linea dura di Ottawa mirerebbe, a detta del ministro, a ripristinare il rigore delle leggi nazionali in ogni sobborgo del Paese e a mettere fine allo sviluppo, nelle città della federazione, di tante “Riad in miniatura”.

LIBERAL DEMOCRATICI CRISTIANI

LIBERAL DEMOCRATICI CRISTIANI

Noi siamo gli unici che propongono soluzioni al mondo dell’imprenditoria, alla sanità, alla scuola, pensione e all’abbattimento del debito pubblico e il tutto …a costo zero…gli altri fanno solo chiacchiere… e a costi elevati per la collettività….chissà perchè nessuno è interessato alle nostre soluzioni …forse perchè non hanno costi ? Forse…

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