Autore archivio: manlio22ldc

NÉ MANDRAKE NÉ SUPERMAN ?

Pope Francis during his Wednesday General Audience in Nervi Hall at the Vatican, 5 February 2020. ANSA/CLAUDIO PERI

NÉ MANDRAKE NÉ SUPERMAN ?

Ci risiamo, la vanvera papale pontificia ha…parlato….e lo ha fatto con la sua solita … lungimiranza. Riflettiamo sulle sue nuove esternazioni, sempre poco chiare e drammaticamente più sconnesse col cervello che logiche, il signor Bergoglio, ne dice un’altra delle sue, pensate che osa dire che l’Onnipotente non ha la “bacchetta magica di Mandrake” e quindi non è un prestigiatore e non un mago. In verità vi dico che questo signore ha dei grossi problemi nel vano cerebrale, zona neuroni, per esternare in modo alquanto incomprensibile. E allora, se il padre eterno non ha la “bacchetta magica” sicuramente avrà delle travi che gli consentiranno di “materializzare i divini miracoli” della speranza degli esseri umani ? E se proprio lui non viene considerato “un mago della vita e creazione del tutto” … allora cos’è ? È forse un migrante che solca i mari a cavallo di un gommone ? Oppure è uno come tanti…uno qualunque…che gira tra noi con tanto di barba e acciacchi di vario genere e magari con un buon sigaro tra le labbra ? Non lo so, ma a parte le “grandi cazzate” sparate da questo signore e le botte sulle manine di una donna, episodio passato inosservato e in silenzio dalle femministe, da questo signore odo solo cazzate nauseanti volteggiare per l’aria vaticana.. come un virus in cerca di corpi da infettare. Ricordo le sue imbarazzanti pubbliche difese ai terroristi islamici in occasione del massacro di Parigi nel 2015, lì persero la vita tutti i redattori del periodico Charlie Hebdo, rei di blasfemia contro la religione musulmana per via della pubblicazione di semplici vignette islamiche satiriche, rammento che nell’occasione il signor Bergoglio trovò il barbaro coraggio di giustificare il…gesto terroristico invece di condannarlo senza mezzi termini… lui lo giustificò…e ritenne, incredibilmente, la loro reazione criminale una giusta reazione…roba da non credere… ricordo a tutti cosa dichiarò in quella circostanza : “se offendono tua madre è giusto colpire con un ceffone”… capito come la pensa ? Infatti non si è lesinato dal picchiare un donna cinese che tentava di attirare la sua attenzione in piazza San Pietro. Da allora ne combina una ogni settimana, si comporta come un volgare beone perennemente ubriaco che non è mai in grado di essere lucido. Un capo della chiesa cattolica cristiana non può e non deve essere ridicolo e oggetto di scherno da nessuno…e purtroppo lui è sempre nell’occhio delle critiche ironiche e delle burla. Come cristiano mi sento offeso nel profondo dell’animo, la mia fede è forte ma continuo sempre più a non credere nella sua chiesa cattolica e auspico l’allontanamento immediato di quell’uomo, sì lo dico chiaramente: lui non è il mio papa. Vada via… 08022020

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Il Papa: “Dio non è Mandrake e non ha la bacchetta magica”

“Alle volte ci vengono teorie che ci fanno presentare un Dio astratto”

Pope Francis during his Wednesday General Audience in Nervi Hall at the Vatican, 5 February 2020. ANSA/CLAUDIO PERI

 

Redazione ANSACITTA’ DEL VATICANO

 

07 febbraio 2020

“Alle volte ci vengono teorie che ci fanno presentare un Dio astratto, un Dio ideologico… Un’idea, perfetto; e che ti provano l’esistenza di Dio come fosse una matematica “, invece “i santi… Hanno capito cosa è credere in un Dio che è Padre e non in un dio-Mandrake, con la bacchetta magica”. Lo ha detto Papa Francesco in un’intervista a Tv2000 che andrà in onda nel programma ‘Io credo’, in onda dal 17 febbraio, e della quale è stata diffusa una anticipazione. A intervistare il pontefice è don Marco Pozza, il cappellano del carcere di Padova.

 

 

IUS…ACCOMPAGNATI…!

RESIDENZA

IUS…ACCOMPAGNATI…!

La cittadinanza, il sogno di tanta gente che arriva dall’estero e va in un determinato paese col fine di ottenerla, l’ambito riconoscimento è certamente importante per chi arriva in un stato evoluto e moderno, perché con essa si può sperare di centrare l’obiettivo della propria vita senza …”tanti sacrifici e anni di attesa”…già, si arriva in un paese senza nessun rispetto per chi ci risiede da sempre e lo ha costruito quel paese, la si pretende solo perché s’intravede la possibilità di risolvere i propri problemi economici e sanitari, come se le strutture ospedaliere, le scuole tutte, le fabbriche che producono beni vari, le strade, le case e le competenze professionali… siano spuntati dal nulla e non immaginano neanche che è il frutto del sodo lavoro di intere generazioni che hanno dato anima e corpo e… anche tante vite nei secoli trascorsi, con l’unico fine di assicurare quella tranquillità e serenità alle proprie famiglie e comunità. Ottenerla il più delle volte, come già dimostrato in passato, è difficile, un po’ perché in tantissimi la richiedono senza averne diritto, difatti è una concessione costituzionale che spetta a pochi, poi per tanti, curiosamente, una volta ottenuta paradossalmente non rappresenta l’immediata soluzione al problema dell’integrazione ma anzi, diventa oggetto di rivalse religiose o ideologiche o regolamenti di conti. Già, di questo inconveniente, abbastanza frequente, tutti fanno finta di essere ciechi e sordi. Prendiamo ad esempio la Svizzera, uno dei paesi più civili al mondo e cerchiamo di immaginare quanto possa essere complicato e difficile per chi è abituato ad un altro stile di vita, per nulla civile o paragonabile a quello svizzero, riuscire ad integrarsi con soggetti di ampia cultura e di notevole civiltà, certamente gli svizzeri non mangiano… cani arrosto… come tanti africani sono abituati a fare all’interno dei loro accampamenti o nelle baraccopoli delle periferie nelle città europee, come anche certe abitudini igieniche-sanitarie lasciano a desiderare tra tutti gli immigrati e quando dico tutti mi riferisco sia ai cinesi, agli africani e arabi tutti, certamente non sono paragonabili agli svizzeri o ancor peggio a noi italiani. Certo, nei salotti Tv è facile parlare di integrazione, accoglienza e di tante balle colorate ma poi nella realtà le cose come funzionano ? Ovviamente male, come si suol dire, ne ho viste di cotte e di crude in giro per il mondo, e in tutta sincerità i meravigliosi propositi, le buone intenzioni naufragano e affondano come bastimenti squarciati quando ci si inizia a fare i raffronti con il loro modo di vivere e concepire, con lo stile di vita di tante persone che arrivano da noi, i cosiddetti migranti, gente che vive in contesti altamente asociali e sottosviluppati. Non solo non c’è e non ci potrà mai essere comunicazione con gli stranieri, troppo diversi nel modo di pensare, specie in quelli che hanno una visione religiosa diversa dal mondo occidentale, poi vi è un insormontabile ostacolo che è quello della lingua, non conoscerla a dovere è un dramma per ogni individuo che arriva da noi, e lo sarà sino a quando “gli ospiti” non impareranno bene la lingua del paese che li ha accolti, ma poi, la maggior parte di loro saranno in grado di capire le tematiche così complesse di una società costruita in millenni ? Non basta saper raccogliere i pomodori e segare un’asse di legno, no…no…ci vuole ben altra cultura per vivere nella nostre società…guardate gli africani che arrivano da noi, lasciano le capanne e baracche nei loro paesi d’origine e ne costruiscono di nuove… nei paesi occidentali a dimostrazione che l’integrazione non è una cosa semplice come viene raccontata nelle tv dei regimi europei…no…no. Comprenderete ora perché le autorità svizzere hanno negato la residenza all’uomo italiano, è chiaro che in questa vicenda siamo nel ridicolo, ma questo deve farci riflettere attentamente e porci una domanda : ma tra gli immigrati che sono arrivati da noi negli ultimi venti anni, quanti di loro sono in possesso dei requisiti richiesti dalle istituzioni svizzere ? Da noi, in Italia, invece accade tutto il contrario di tutto, la cittadinanza è  diventata una sorta di premio a chi riesce a fare la traversata ed arrivare da noi e chi non la ottiene subito, comunque acquisisce dei diritti che neanche i cittadini italiani beneficiano o spettano. La cittadinanza in Italia non ha più il suo valore intrinseco che è parte fondamentale di uno stato, abbiamo creato un nuovo sistema… un sistema farlocco di facile elargizione di cittadinanze per fini elettorali e nient’altro. Prima o poi i conti si pagano…vorrei solo che il prima venisse…prima del dopo… e per chiudere, al nostro ex connazionale formulo tanti auguri per la sua “nuova cittadinanza elvetica “…05022020

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Cittadinanza negata ingiustamente a italiano da 30 anni in Svizzera

Di Daniele Mariani

QUESTO CONTENUTO È STATO PUBBLICATO IL 29 GENNAIO 2020 11.3929 GENNAIO 2020 – 11:39

Un solo criterio non può essere determinante per giudicare l’integrazione di un candidato alla naturalizzazione. Lo ha stabilito il Tribunale federale accogliendo il ricorso di un cittadino italiano che si era visto respingere la domanda di naturalizzazione.

RESIDENZA

Avere il passaporto svizzero può rivelarsi a volte un vero e proprio percorso ad ostacoli.

(© Keystone / Christian Beutler)

Malgrado gli sforzi di standardizzazione nei processi di naturalizzazione, la decisione se concedere o meno la nazionalità svizzera è ancora ampiamente di competenza delle autorità comunali. A volte, ciò comporta una certa arbitrarietà e capita che dei candidati si vedano rifiutare la cittadinanza per ragioni che possono sembrare futili. Un paio d’anni fa era stato il comune di Nyon, nel cantone Vaud, a finire al centro delle critiche, poiché la commissione comunale delle naturalizzazioni aveva respinto la candidatura di un italiano che, tra le altre cose, non aveva saputo dire chi erano i tre presunti firmatari del Patto del 1291 (per la cronaca Werner Stauffacher, Arnold von Melchtal e Walter Fürst). Una domanda a cui probabilmente non sanno rispondere nove svizzeri doc su dieci.

A Buchs, nel cantone Argovia, una cittadina turca si era vista invece rifiutare la domanda poiché aveva ad esempio affermato che lo sport nazionale svizzero era lo ‘sci’, mentre la commissione avrebbe preferito sentire l’hornuss o la lotta svizzera. In seguito, le autorità avevano fatto dietrofront e concesso la nazionalità alla donna.

Il costo del passaporto

La naturalizzazione in Svizzera non è gratuita. Se la richiesta è accettata, bisogna pagare un contributo federale di 100 franchi e tasse comunali e cantonali. Le differenze sono importanti.

Nel 2019, il sito comparis.chLink esterno aveva paragonato le tariffe in vigore: si va da un minimo di 900 franchi nel cantone Vaud (100 franchi per la tassa federale e 700 per quelle cantonali e comunali) a 3’600 nel cantone Svitto.

Fine della finestrella

Un solo criterio non basta

Questa volta a balzare agli onori delle cronache è il comune svittese di Arth. Nel 2017 le autorità di naturalizzazione hanno respinto la domanda di naturalizzazione di una coppia di italiani e del figlio. L’anno successivo, il Tribunale amministrativo cantonale ha ammesso il ricorso della madre e del figlio, ma ha respinto quello del padre, residente in Svizzera da 30 anni. L’uomo non si è però dato per vinto e si è rivolto al Tribunale federale (la massima istanza giudiziaria in Svizzera), che gli ha dato ragione.

Nella sentenza pubblicata lunedìLink esterno, la corte sottolinea che “durante l’esame di integrazione dei candidati alla naturalizzazione, non bisogna focalizzarsi su un solo criterio”.

All’uomo, nato nel 1968 e titolare di un’azienda di stuccatura dal 2001 e di una gelateria, le autorità comunali avevano rimproverato di non avere sufficienti conoscenze culturali e di non intrattenere relazioni abbastanza intense con gli svizzeri, segno di una scarsa integrazione.

In particolare, non aveva potuto rispondere a nove delle venti domande su argomenti di carattere locale e nazionale e ad altre quattro aveva risposto in modo impreciso.

Lupi e orsi nello stesso recinto?

L’uomo, ad esempio, ignorava che nello zoo di Goldau lupi ed orsi condividono lo stesso recinto e non ha saputo dire il nome della nuova casa anziani di Arth. Oppure per parlare di ‘corno delle Alpi’ ha usato il termine ‘corno svizzero’.

Nella sentenza, il Tribunale federale rileva che “è sorprendente che gli siano state richieste risposte così specifiche” e specifica che “il fattore decisivo per valutare l’integrazione [del candidato] è la sua capacità di dimostrare di essere a conoscenza dei fatti in questione, anche se non è in grado di fornire i nomi esatti o tutti i dettagli”.

La corte di Losanna sottolinea che nel quadro di un esame globale, delle lacune su un aspetto preciso possono essere compensate da altri punti forti: “Nel caso concreto, l’interessato ha superato il test di conoscenze sociali e civiche”.

Inoltre, non gli si può rimproverare nulla per quanto concerne la sua integrazione economica. Ed è pure scorretto affermare che la sua integrazione sociale sia insufficiente. Secondo il Tribunale federale, una persona che gestisce un’azienda da quasi 20 anni ha per forza contatti con la popolazione locale.

NUOVA LEGGE SULLA CITTADINANZAEcco i nuovi criteri per diventare svizzeri

Da quest’anno è più difficile ottenere il passaporto rosso con la croce bianca. Panoramica dei principali cambiamenti.

Questo contenuto è stato pubblicato il 4 gennaio 2018 14.00

“Il rifiuto della naturalizzazione – conclude la corte di Losanna – si basa su una ponderazione chiaramente sproporzionata delle condizioni materiali della naturalizzazione ed è quindi insostenibile”.

Interpellato dal giornale BlickLink esterno, il sindaco di Arth Ruedi Beeler cerca dal canto suo di gettare acqua sul fuoco: “Prendiamo sul serio la sentenza del Tribunale federale e naturalmente naturalizzeremo la persona”, dichiara.

Nessuna armonizzazione in vista

Il caso di Arth rilancerà il dibattito su una maggiore armonizzazione a livello nazionale delle pratiche di naturalizzazione? La recente revisione della Legge sulla cittadinanza, entrata in vigore all’inizio del 2018, e la naturalizzazione agevolata degli stranieri della terza generazione, accettata dai votanti nel febbraio 2017, sembrano aver chiuso per il momento la porta a qualsiasi velleità per ulteriori cambiamenti.

Rispondendo nel maggio 2018 a un’interpellanzaLink esterno che chiedeva appunto se fosse prevista un’armonizzazione delle procedure, il Governo ha sottolineato che “al momento non è previsto alcun progetto federale che tanga l’attuale sovranità cantonale o comunale”.

Nella sua risposta, il Consiglio federale rileva per altro che secondo uno studio “i dati attualmente disponibili non permettono di trarre conclusioni attendibili in merito a discriminazioni sistematiche dei candidati alla naturalizzazione”.

 

BUONI E CATTIVI…!!!

BARBARA

BUONI E CATTIVI…!!!

Due strani “virus” hanno colpito il nostro paese oltre il noto coronavirus cinese,  il primo si chiama “buonisvirus”, da alcuni anni si è propagato a “macchia di leopardo” nei centri nobili delle città e nelle zone più in del potere lobbystico.. lì ha colpito duro e ha tanti contagiati, mentre nelle periferie e nei piccoli centri, un altro tipo di virus ha colpito e fatto una… vera e propria…strage, lui è il “malusvirus”, subdolamente si è insediato nella mente di milioni di italiani, tanto d’averli fatti diventare razzisti, populisti e sovranisti e negli ultimi tempi anche… anti cinesi. Il paese è ora diviso in due, una vera e propria linea verticale di divisone da …lavagna scolastica, dove da una parte ci sono i buoni contagiati dal primo virus, mentre nella seconda metà della lavagna ci sono quelli contagiati dal secondo virus che si riconoscono nella voce  dei cattivi. Una cosa alquanto sorprendente e paradossale trovare il “malusviurus” in un paese che si …”professa costituzionalmente libero e democratico, antifascista, di pari opportunità, anti razzista e pluralista, ossequioso e rispettoso delle leggi e degli articoli della nostra costituzione e garantista verso chi è accusato di un reato”. Un paese così civile che garantisce la libertà di espressione e pensiero, di parole in chiave satirica e nessun impedimento alla stampa.  Un paese meraviglioso, il nostro, dove la giustizia funziona a meraviglia, processi che durano al massimo due anni, disoccupazione a zero % dal 1947, nessun debito pubblico, salari elevati tanto da garantire una vita serena e piena di soddisfazioni, pensioni che onorano i nostri genitori che hanno dedicato la loro vita lavorativa al paese e poi…e poi…c’è la sanità, un modello per tutto il globo e in fondo….poi…c’è anche il riconoscimento economico, dovuto e meritato, a tutti quei politici di questa repubblica che lavorano con “amore e abnegazione” per le sorti e lo sviluppo della società italiana e hanno dedicato un’intera vita a…300.000 € l’anno. In ultimo, questo paese, il nostro, si distingue per la sua immensa e notevole capacità di accoglienza e solidarietà, infatti ai migranti sono dedicati interi programmi di integrazione a suon di miliardi di euro, facilitazione di vita nel nuovo paese attraverso l’assistenza sanitaria gratuita, case popolari sempre… gratuite, opportunità di scelte di lavoro e in qualche caso, quando vi sono le necessità anche un sussidio statale. Questo è il paese disegnato e raccontato nei salotti Tv dei radical chic, politici di sinistra e …e…”buonisti”, ed è incomprensibile che si possa essere sviluppato un virus opposto a quello del “buonisvirus” che riempiono la prima parte della lavagna. … Però, nella seconda parte che riguardano gli infetti da “malusvirus”, troviamo quelli cattivi e brutti che stanno  fuori dagli studi televisivi e vivono una realtà diversa …forse…quella vera ? Dallo studio condotto sulle due infezioni e da una profonda analisi dello sviluppo virale nel tempo, emerge che uno dei due virus deforma la vista e forse anche la mente in modo irreparabile, perché gli infetti tutti del secondo virus, me compreso,  probabilmente vedono un’altra Italia rispetto a quelli del “buonisvirus”…forse… quella vera ?  Nei fatti si vede un’Italia razzista contro gli italiani stessi, si nota uno strano invito a disertare i ristoranti italiani a favore di quelli cinesi ed abbracciarli…, gli immigrati hanno un trattamento di riguardo e per loro non si lesinano le spese e il termine “tagli alla spesa” non esiste, la sanità per i brutti e cattivi è una cosa indecifrabile, specie nel sud Italia e isole comprese, i pensionati fanno la spesa…abitualmente nei “cassonetti a pedale” dei supermarket, i diversamente abili sono diventati così abili che ora per saltare i pasti non hanno più bisogno di… allenarsi duramente, i salari sono da fame e l’occupazione raggiunge in certe zone d’Italia il 30%, la libertà di stampa è gradita solo se di sinistra, e la libertà di espressione e pensiero appartiene solo ai radical chic della sinistra politica, per non parlare delle continue ingiustizie e danni della magistratura a iosa. La satira la si può esternare solo sui nemici dell’opposizione e sulla sacre immagini o personaggi vissuti della chiesa cristiana…mai su quella islamica o sulle altre religioni. Tutto questo si fonda su un ipotetico principio costituzionale  e cioè :  che i “malati di malusvirus” devono sempre  rispettare gli altri infettati dal virus “bonusvirus”…sempre e comunque, e si ricordino tutti che il rispetto è dovuto solo a …loro. Il punto è capire chi realmente è stato toccato nel cervello, se i buoni o i cattivi ? Voi che ne pensate ?   . 06022020

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06 FEBBRAIO 2020 10:30

Barbara d’Urso contro la psicosi coronavirus: eccola al ristorante cinese

La conduttrice ha mantenuto la promessa ed è andata a cena in un locale orientale

BARBARA

Dopo aver mangiato un biscotto della fortuna in tv, Barbara d’Urso aveva promesso di andare a mangiare al ristorante cinese per combattere la psicosi coronavirus. Detto… fatto! La conduttrice ha pubblicato una serie di storie su Instagram di lei che, bacchette alla mano, assapora ravioli al vapore e altri manicaretti orientali.

“Ci sono stati casi di razzismo, persone che insultano i cinesi per strada, Il coronavirus non si trasmette attraverso il cibo. Ecco il biscotto della fortuna, quello che servono a fine pasto. Lo mangio qui davanti a voi e vi invito ad andare nei ristoranti cinesi”, aveva detto in tv Barbara a margine di un servizio, in cui si mostravano gli effetti devastanti della psicosi coronavirus sui locali orientali di Milano.

 

 

SOLDI..SOLDI..TANTI SOLDI…..

migranti 2020

SOLDI..SOLDI..TANTI SOLDI…..

Finalmente, “una notizia straordinaria” ci giunge nel mezzo del “festival dell’unità e dell’epidemia cinese coronavirus, i rimborsi destinati agli accoglitori di migranti sono stati ripristinati ai livelli pre-Salvini… Si, cari italiani… “fatti fessi in Emilia Romagna”, avete capito molto bene… è una grande vittoria per i buonisti e sinistri politici, ora per i migranti e per gli accoglitori di migranti e le innumerevoli coop si riaprono le “autostrade del business”…si ritorna all’antico, gli “amorevoli accoglitori” ora possono ritornare a fare i premurosi buonisti…e finalmente cambiare le loro Ferrari visto che oramai bisogna passare alle autovetture elettriche e in funzione di ciò ovviamente necessita implementare il business. Credo che 4/500 migranti al giorno forse riusciranno a risolvere il loro problema, vedremo nuovamente aumentare il numero di addetti nelle coop che come perfette sanguisughe si attaccheranno alle mammelle di mamma stato a succhiare i soldi pubblici che serviranno il padrone accoglitore e renderlo felicemente…. comunista buonista. Qui però ci dobbiamo fermare un attimo cari amici, e chiederci il regime che diavolo sta combinando a danno dei contribuenti, i vitalizi dei parlamentari sono ritornati forti e sicuri come prima, i soldi per i migranti pure si sono trovati mentre per mia madre e milioni di italiani pensionati e disabili soldi non ce ne sono mai… e quando ci sono… sono limitati ad uno o due euro al mese di aumento. No, questo è razzismo puro, perché agli italiani non viene data la stessa possibilità ? Il popolo italiano non può né deve tollerare una schifezza del genere, necessita scendere in piazza e dire basta al razzismo contro gli italiani e mandare a casa questo governo senza elettori. Io futuro imminente è nero, ora avremo una nuova stagione di infiniti sbarchi di migranti, con tutti i rischi epidemici annessi, gente che non possiamo mantenere ma che siamo obbligati a farlo…e perché dobbiamo farlo ? Perché mai la mia volontà e quella di milioni di italiani non viene rispettata ? Perché ci viene imposta l’immigrazione ? E come mai per loro i soldi ci sono e per le partite Iva e indigenti italiani solo calci in bocca ? Che schifezza…sono disgustato… nauseato…non c’è più rispetto e amore per l’Italia…05022020… by… manliominicucci.myblog.it
P.S.
Se volete scrivermi per comunicarmi o segnalarmi ingiustizie o suggerimenti, a seguire evidenzio il mio indirizzo mail

: manliominicucci@gmail.com

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Accoglienza migranti, il Viminale autorizza l’aumento dei rimborsi

Le strutture si erano viste tagliare da 35 a 19 euro la quota per assistere ogni persona dall’ex ministro Salvini. Ora i prefetti potranno alzare le quote.Il viceministro Mauri: “Scelta sacrosanta per evitare il collasso del sistema”.

migranti 2020

Rep: Nannicini: “Il memorandum Italia-Libia così non va. O cambia o meglio stracciarlo”

 

Il ministero dell’Interno ha inviato una circolare ai prefetti per aumentare i rimborsi per i migranti accolti. L’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva infatti tagliato da 35 a 19-26 euro il rimborso per ogni migrante ospitato nelle strutture di accoglienza e per effetto del taglio tanti bandi lanciati dalle prefetture sono andati deserti, creando un problema che le prefetture hanno segnalato al Viminale.

APPROFONDIMENTO

Migranti, accoglienza in ginocchio. I bandi per i centri vanno deserti

DI ALESSANDRA ZINITI

 

Le cifre stabilite, che erano state diminuite già dal ministro Minniti e in seguito ulteriormente ridotte da Salvini, erano appena necessarie a garantire vitto e alloggio e non permettevano alcun progetto di reale accoglienza o inserimento. Per questo, la maggior parte delle associazioni, consapevole di non poter assicurare un servizio non hanno partecipato ai bandi delle prefetture.

 

APPROFONDIMENTO

Centomila irregolari in più e posti di lavoro persi. I danni dei decreti sicurezza

DI ALESSANDRA ZINITI

Per ovviare al problema molti prefetti avevano chiesto ai gestori di servizi di accoglienza di continuare a operare in proroga. Adesso, il ministero ha studiato il dossier e – in seguito ad un parere chiesto all’Anac – ha inviato una circolare ai prefetti, per indicare che potranno essere aumentati i rimborsi per ogni migrante accolto.

Con il documento si consente che, nel caso di mancate presentazioni di offerte ad una gara, si possa ricorrere alla procedura negoziata senza bando. Le prefetture, così, “possono individuare alcuni operatori economici da consultare, selezionando l’offerta migliore”. E se si verifica che un prezzo d’asta è sottostimato, “si potrebbe procedere a variare” le singole voci che compongono il costo medio. Prevista inoltre la possibilità per il migrante di accedere ad un servizio di assistenza sanitaria complementare da porre a carico dell’appaltatore, che può essere rimborsato a parte rispetto al prezzo pro capite al giorno posti a base di gara. Ed i costi possono crescere anche per la necessità di aumentare il personale di vigilanza nei centri a seguito di danneggiamenti.

“La scelta del ministero dell’Interno di rivedere alcuni criteri tecnici per l’attribuzione di risorse al sistema di Prima accoglienza è sacrosanta – dice il viceministro Mauri – Dopo un anno dall’entrata in vigore delle nuove norme volute da Salvini il sistema è completamente bloccato. Il problema che si è verificato è che le nuove gare pubbliche, necessarie per gestione dei centri di accoglienza, sono andate deserte. Era inevitabile che succedesse dopo il taglio drastico. E sono convinto che sia stata una scelta deliberata quella dell’ex Ministro dell’Interno. Per evitare il collasso completo del nostro sistema di accoglienza, e le inevitabili ripercussioni sui cittadini, era necessario perciò un intervento di manutenzione. È quello che si è fatto. Salvini aveva lasciato la macchina senza benzina. Noi in questo modo l’abbiamo rimessa in marcia. Nell’interesse di tutti”.

L’Arci, che ha rinunciato alla gestione di 30 progetti e assicurava accoglienza a circa 4mila persone, saluta la decisione del Viminale come “una buona notizia” e osserva: “Dopo la modifica delle regole per la gestione dei centri di accoglienza straordinaria (CAS), il taglio dei servizi per l’integrazione nel capitolato deciso dall’ex ministro Salvini, abbiamo deciso come Arci, insieme a tante altre organizzazioni, di disertare le gare delle prefetture. Per noi i percorsi di integrazione sono irrinunciabili sia per la dignità delle persone accolte, che per l’attenzione al territorio”.

“L’assenza di misure di integrazione e una accoglienza che si traduce in albergaggio, – continua l’Arci –  produce danni alle persone (quasi tutti hanno subito violenze e torture e necessitano di attenzione e cura e quindi di professionalità) e alimenta il disagio sociale che ricade sui comuni, oltre che alimentare l’immagine negativa degli stranieri (risultato utile a Salvini). Se il governo ha deciso di ripristinare le attività di integrazione è davvero una buona notizia. Speriamo non si tratti di un ritocco ma di una modifica sostanziale. Uscire dalla stagione del razzismo di Stato e affrontare le questioni sociali per quello che sono, ricercando soluzioni giuste ed efficaci, dovrebbe essere una priorità per questo governo”.

I LAMENTI DELLA …LAPIDATA..

TALEBANI

I LAMENTI DELLA …LAPIDATA..

05/02/2020, una data e due eventi da non dimenticare e che riguardano due donne. il primo, vede l’inizio del festival della canzone italiana di Sanremo, almeno di quel poco che resta oramai della canzone italiana,  la serata si presenta magica con tanti effetti speciali e con l’esordio, un po’ sui generis a dir il vero, “ di un inedito monologo” di pessimo… gusto nella scelta del personaggio, sia ben chiaro, i suoi contenuti sono assolutamente condivisibili, ma è la protagonista dell’insolito monologo che non va per niente bene, il personaggio del monologo è molto strano e particolare, è una di quelle donne che ama disprezzare gli italiani ma non i suoi soldi, in ogni occasione non si risparmia mai nell’offenderci lanciandoci epiteti d’ogni genere, tra l’altro, curiosamente lei appartiene al mondo del “politically correct” della sinistra globale, una donna che a differenza di tante donne italiane ha avuto la fortuna di essere allevata e assistita dallo stato italiano, lei ha avuto ciò che tante italiane non hanno avuto e come unico ringraziamento, l’ingrata, non perde mai l’occasione per denigrare chi non la pensa come lei. Lei è Rula Jebreal, palestinese con doppia cittadinanza, israeliana e italiana…anche italiana…curioso vero ?  Lei una cittadina con passaporto italiano che è cresciuta in Italia, ha studiato in Italia e poi…e poi…ci disprezza dall’alto della sua “arroganza e boria” e la Rai cosa fa ? Ecco, otre che pagarla profumatamente, per premiarla ulteriormente, le affida un monologo che tratta della violenza alle donne, e qui che sorgono i  miei dubbi sulle vere intenzioni di strumentalizzare il monologo perché, come ho già scritto in un precedente articolo di ieri, mi sarebbe piaciuto ascoltare un monologo sulle donne che vivono nei paesi islamici e che sono sottoposte ad ogni genere di violenze nel rispetto della legge coranica. Il femminicidio non è argomento di Sanremo ma deve essere affrontato nelle opportuni sedi parlamentari o in convegni scientifici preposti e non…a Sanremo in un festival della canzone …”e che c’azzecca” ? Maria Giovanna Maglie lo ha definito un : “politically correct sparato col cannone” e non posso biasimarla per aver avuto la mia stessa… impressione. Chiudiamo qui la parentesi del “Festival dell’Unità di Sanremo”. Passiamo al secondo argomento che più mi sta a cuore, parliamo di cose serie e non di chiacchiere in leggio “bianco e nero”, giorni fa, ne abbiamo notizia solo oggi in Italia, è stata lapidata in Afghanistan l’ennesima…donna, “rea di essere…adultera”, sì, lapidata… orribile vero? Però… immaginate cosa succederebbe se applicata alla lettera questa legge in occidente…..un massacro di donne e alla libertà individuale…e viva l’islam…Laila Haidari, un’attivista afghana, e non Rula Jebreal la paladina dei salotti televisivi,  avrebbe confermato la recente lapidazione della donna. Scioccanti sono le dichiarazioni in merito alla condizione femminile nel suo paese : ” l’atrocità della violenza e ciò che possono fare contro le donne in assenza di legge è chiaramente visibile, dobbiamo pensare a come resistere a questo orrore“, avrebbe detto l’attivista afghana. Ora, visto che si è voluti parlare di violenza alle donne ed entrare nel merito, perché non si è parlato delle violenze che proprio i migranti islamici rivolgono alle nostre donne o abbiamo già dimenticato lo …”squarticidio di Pamela Mastropietro” ? Si sono ignorati tutti i crimini riconducibili alla cattiva gestione dei flussi migratori, alle migliaia di violenze gratuite subite dalle donne italiane per mano loro in questi anni, ma si è fatto nuovamente propaganda di regime e accusare solo gli italiani. E di cosa dovrei essere accusato io ? Come si permette ad offendermi ? Tornatene nel tuo attico di New York amica di Santoro e di Formigli, di che pasta sei fatta lo sappiamo tutti e non provarci ad insultarci…donna ingrata. Ecco perché l’ho chiamato il Festival dell’Unità…è sempre la solita fuffa… questa volta in salsa canora. 05022020

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Afghanistan, lapidata fino alla morte: le immagini della donna uccisa fanno il giro del web

Sta facendo discutere la diffusione del video dell’esecuzione di una donna, avvenuta con sassi e pietre, che viene uccisa da un gruppo di uomini. Il governo accusa i talebani, ma loro negano

TALEBANI

Lavinia Greci – Mer, 05/02/2020 – 18:52

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Attorno alla figura al centro della scena ci sono diversi uomini. Tutti hanno in mano pietre e sassi e tutti sono ripresi nell’atto di tirare qualcosa addosso alla persona rannicchiata in una buca, che probabilmente cerca di ripararsi dai colpi con le braccia e con le poche forze che le sono rimaste.

Il filmato dura pochi secondo e la persona colpita non risulta nitida, ma oscurata. Secondo quanto riportato da Dagospia, quella scena di lapidazione nei confronti di una cittadina si sarebbe consumata in Afghanistan.

I lamenti della donna

Il video, diffuso negli ultimi giorni anche dal Daily Mail, è oggetto in queste ore di verifiche, perché mostrebbe la lapidazione di una donna afghana uccisa da una folla inferocita, che la finisce a colpi di pietre e sassate. Secondo quanto riportato, dai frammenti di clip si sentirebbe nitidamente la voce della vittima che piange mentre prova a rannicchiarsi in una fossa. Le persone attorno a lei, quasi tutto uomini, invece, urlerebbero “Allah akbar”. Che, in arabo, significa “Dio è grande”.

Le accuse ai talebani

Subito dopo la diffusione delle immagini, un portavoce del governo del presidente afghano Ashraf Ghani, avrebbe puntato il dito contro il gruppo fondamentalista dei talebani, che anche in passato si sarebbe macchiato di episodi molto simili. L’esecutivo, infatti, avrebbe accusato il gruppo di “crudeltà e atrocità”. Ma i talebani, da parte loro, avrebbero replicato parlando di un filmato vecchio, risalente a cinque anni fa, cioè al 2015.

La denuncia degli attivisti

Ma nonostante le smentite del gruppo fondamentalista, gli attivisti a difesa dei diritti umani non avrebbero creduto alla loro versione, indicandoli come i responsabili della brutale esecuzione. In molti, infatti, sono convinti che la lapidazione sia un episodio recente e c’è chi cerca di capire il motivo per il quale la donna sia stata condannata a morte, con questa modalità così violenta.

La conferma dell’avvenuta lapidazione

Secondo quanto riportato dal quotidiano, Laila Haidari, un’attivista afghana, avrebbe confermato la recente lapidazione della donna. Secondo lei, il tutto si sarebbe consumato nella provincia di Ghor. “L’atrocità della violenza e ciò che possono fare contro le donne in assenza di legge è chiaramente visibile. Dobbiamo pensare a come resistere a questo orrore“, avrebbe concluso l’attivista afghana.

La linea del governo

Anche per Sediq Sediqqi, portavoce del presidente Ghani, la responsabilità sarebbe da attribuire interamentei ai talebani: “Sono assolutamente scioccato e rattristato dopo aver visto un video su Twitter in cui un gruppo di talebani lapida una donna innocente. La crudeltà e l’atrocità dei talebani in nome dell’Islam è un crimine contro l’umanità“. La risposta del gruppo talebano è arrivata tramite il loro portavoce, Zabiullah Mujahid, che ha ribadito l’inattendibilità delle accuse.

La replica dei taliban

Secondo i talebani, infatti, quelle immagini corrisponderebbero alla lapidazione di una donna accusata di adulterio, avvenuta nel 2015. In base a quanto ricostruito, la donna uccisa in quel filmato sarebbe stata accusata di adulterio e la sua colpa (attribuita sempre dal gruppo fondamentalista) sarebbe stata quella di fuggire con il fidanzato 19enne, rifiutando così l’uomo a cui era stata promessa. Nonostante la lapidazione sia illegale ai sensi della costituzione afghana, è percepita ancora oggi come una punzione legittima secondo i talebani, che quando erano al governo (dal 1996 al 2001) avevano permesso la pratica proprio nei confronti delle adultere.

 

LA DONNA ISLAMICA DÀ LEZIONE..

taranto accolt

LA DONNA ISLAMICA DÀ LEZIONE..

Nel giorno d’inizio del festival di Sanremo nel programma è previsto l’intervento di una giornalista, islamica palestinese, che con un preciso monologo vuol rilanciare il dramma del femminicidio, davvero singolare…anzi, piuttosto ridicolo che lo faccia proprio lei…che non è per niente adeguata a recitare quel monologo, in verità mi sarebbe piaciuto che parlasse della situazione delle donne che vivono sottomesse agli uomini islamici, donne picchiate, bruciate vive e ammazzate è la normalità in tanti paesi di religione islamica… Peccato aver sprecato una grande occasione… che bella figura avrebbe fatto…però, evidentemente è più comodo fare propaganda, becera propaganda anche sulle povere vittime della follia di alcuni uomini. Sì, il monologo della giornalista è fuori luogo, il palcoscenico di Sanremo è sede per le canzoni e non per delle lezioni di moralità, impartite poi da una donna islamica che nulla fa per le donne oppresse in Iran, in Arabia Saudita, in Pakistan, nello Yemen e in tutti gli altri stati di ispirazione islamica, nei fatti ha valore zero. Quello della violenza sulle donne è un problema serio e non di propaganda, bisogna affrontarlo con sistemi che assicurino l’integrità fisica della donna alla prima segnalazione o denuncia che si riceve…altro che chiacchiere…intanto ad oggi il problema non è stato adeguatamente affrontato né mi pare che si sia sulla giusta strada. Oggi a Taranto l’ennesimo episodio, per fortuna è andata bene alla donna che non ha perso la vita, tuttavia è stata ferita seriamente, auguriamo alla giovane donna un’immediata guarigione. Una famiglia comunque è rovinata e due ragazzi cresceranno con l’orrenda visione della violenza e accoltellamento del padre alla madre, l’avranno davanti agli occhi per tutta la loro vita… anche questo è un altro dramma 04022020

…by… manliominicucci.myblog.it

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04 FEBBRAIO 2020 20:00

Accoltella la moglie davanti ai figli, arrestato a Taranto

taranto accolt

Al culmine di una lite un 38enne ha accoltellato al collo la moglie, di 35 anni, davanti ai due figli minori. Poi l’uomo ha cercato di fuggire, ma è stato bloccato e arrestato con l’accusa di tentato omicidio. L’aggressione è avvenuta in uno stabile del rione Tamburi. La donna, soccorsa dal 118 e trasportata in ospedale, è stata ricoverata con riserva di prognosi. Non corre comunque pericolo di vita.

 

 

 

MA LA SOLIDARIETA’ COS’E’ …?

OSTIA

MA LA SOLIDARIETA’ COS’E’ …?

In altri tempi, mi fu spiegato che la solidarietà la si prestava alla gente in difficoltà economica oppure a coloro i quali, impossibilitati dalle malattie o dalle evidenti difficoltà motorie dovute all’avanzata età, le si aiutava come si poteva, ognuno secondo le proprie possibilità, come aiutarli a portare la spesa in casa o ad attraversare la strada o suonare il citofono di casa perché poco vedenti… Io l’ho fatto tante volte quando ero ragazzino, non hai mai preteso nulla in cambio perché… appartengo al “mondo dei trogloditi” che amano i propri anziani e la gente italiana in difficoltà. La solidarietà che mi hanno insegnato appartiene a quel mondo cristiano di una volta, tempi che vedevano i parroci in prima linea per aiutare i bisognosi e la Caritas era un’istituzione nel campo degli aiuti alimentari. Oggi invece evidentemente il termine solidarietà ha un altro significato, forse a me del tutto ignoto … forse vorrà dire che bisogna prestare aiuto e prodigarsi solo in presenza di compenso economico ? Oppure la solidarietà va messa in pratica solo quando si verificano gli eventi elettorali ed utilizzata per mero interesse personale pubblicitario o per fine politico.? Il buonismo e la solidarietà tanto osannate, che riscontro da anni, attraverso i media e le testimonianze dirette della cosiddetta” società civile” sono rivolti solo e sempre all’accoglienza dei migranti e mai alla povera gente italiana…mai, non lo riscontro mai.. e le pantomime dell’interesse appena esposto cozzano in malo modo con il mio modello di solidarietà e interesse che ho verso gli anziani e portatori di handicap…di nazionalità …italiana.  La solidarietà che conosco e intendo è molto diversa da quella dei buonisti e radical chic, già…proprio tanto diversa. Siamo quindi di fronte alla trasformazione genetica del termine ” solidarietà ? Penso proprio di sì, nei fatti la mutazione c’è stata…eccome, stamane leggevo, in un post di Facebook, la drammatica vicenda della morte di un bresciano, un anziano di 78 anni, trovato sul pavimento della sua casa, un’abitazione priva di energia elettrica e dell’ovvio riscaldamento, non è difficile immaginare quali siano le temperature rigide invernali notturne, specie poi nel bresciano. A prescindere da ogni convinzione ideologica, mi chiedo come si possa accettare la morte di un povero anziano, è forse questa la curiosa applicazione del nuovo modo di concepire la…” solidarietà moderna riservata ai cittadini italiani” ? Penso di sì visto il risultato di assoluto disinteresse, certamente un “modus operandi” alquanto singolare, attribuibile ai componenti della “cosiddetta società civile” che ogni tanto dovrebbero dimenticarsi di ergersi a paladini e strenui difensori dell’accoglienza dei migranti e magari, pensare un po’ ai nostri anziani che hanno bisogno più dei migranti stessi dell’aiuto economico…e lo accetterebbero anche …senza salti di gioia ed applausi. Come anche la sciagurata situazione di 320 famiglie di Ostia che da 46 giorni sono senza riscaldamento per un guasto all’impianto e il sindaco grillino invece di star dalla parte del popolo recita la parte dell’assenteista ingiustificata . Il nostro paese sta andando sempre più alla deriva, oramai siamo sotto un vero e proprio regime, abbiamo un signore che ha un partito che non ha ricevuto neanche un voto e fa il bello e cattivo tempo nel governo, un movimento che ha centinaia di deputati e senatori ma che non ha più…gli elettori, i media e giornalisti, tutti a sinistra, a sostenere le politiche della fame e ditemi voi, quale futuro stiamo assicurando alle prossime generazioni ? Non vi meravigliate se nei prossimi mesi vedremo altra gente morire, quel che conta è che il potere resti nelle mani… di chi lo ha.. da sempre tenuto…capito “l’antifona Emilia-Romagna” ? 04022020

..by… manliominicucci.myblog.it

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Tgcom24 Cronaca Lazio

04 FEBBRAIO 2020 11:31

Ostia, viaggio nella casa popolare senza riscaldamento da 46 giorni

Le famiglie coinvolte a “Mattino Cinque”: “Ci stanno prendendo in giro”

OSTIA

Odissea per 320 famiglie di Ostia: da 46 giorni sono senza riscaldamento per un guasto all’impianto. Gli abitanti, inferociti, hanno aperto le porte delle loro case a “Mattino Cinque” che ha documentato lo stato delle abitazioni.

“Siamo ammalati, ci scaldiamo col forno acceso” racconta una signora 80enne in merito alla delicata situazione delle case. E le bollette della luce schizzano alle stelle: in tanti usano condizionatori per pompare aria calda e resistere al freddo e all’umidità.

“Ci vuole un po’ di rispetto per le persone, viviamo col cappotto” il grido disperato degli inquilini. “Ci stanno prendendo in giro, aspettiamo il Comune, nessuno si è fatto vedere”. E in diretta una portavoce delle famiglie tenta di contattare alcuni funzionari per chiedere conto della situazione, purtroppo senza successo.

 

 

 

È GUERRA A 360°…

TURCHIA-SIRIA

È GUERRA A 360°…
Ieri i turchi erano gli alleati dei siriani, oggi i turchi sono stati bombardati dai siriani, domani, per effetto ritorsivo, i turchi bombarderanno i siriani… posdomani turchi e siriani si bombarderanno a vicenda e inizierà un’altra guerra che andrà avanti per altri dieci anni. No, tranquilli tutti, non andrà così… Erdogan sta facendo scena e recitando la sua parte, ma non si sposterà dall’asse che lo lega all’Iran e alla Russia. Otto morti nell’ottica del potere territoriale è un prezzo che si può pagare. Erdogan alza la voce solo per apparire al suo popolo arrabbiato, una pantomima abbastanza prevedibile. Quello che mi fa ridere in questo triste episodio è il silenzio dei media, nazionali ed esteri, già…la Siria interessa solo quando c’è da accogliere migranti che scappano da quella guerra. Che strano è il mondo…la gente è proprio incomprensibile. 04022020

…by… manliominicucci.myblog.it

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03 FEBBRAIO 2020 16:40

Raid Siria, Erdogan: “Assad pagherà per uccisione turchi”

TURCHIA-SIRIA

 

“Nei raid aerei del regime siriano contro obiettivi turchi a Idlib sono morte 8 persone, 5 soldati e 3 civili. Assad pagherà per quello che ha fatto”. Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, parlando a Kiev in una conferenza stampa con l’omologo ucraino Volodymyr Zelenski.

L’ALBERO DEGLI STUPIDI.

AUTISTA

L’ALBERO DEGLI STUPIDI…

Secondo voi dall’albero degli stupidi che frutti si possono raccogliere ? Quand’è il tempo opportuno per coglierli ? E poi, qual è il sapore del frutto dell’albero degli stupidi ? È un po’ complessa la tematica, ma vediamo di affrontarla con la necessaria lucidità e non con la consueta idiozia che contraddistingue tanti politici buonisti della sinistra che della saccenza ed arroganza ne fanno il loro verbo ideologico. Allora, tutti sicuramente ricorderete lo scampato pericolo dei 50 bambini che hanno rischiato di morire bruciati vivi, tempo addietro, nell’autobus guidato da un extracomunitario con uno strano permesso di soggiorno, ebbene “l’eroico autista” ha esposto ad un giornalista, con fredda lucidità e calcolo criminale, il suo progetto e disegno horror, riuscire a portare i bambini sino all’aeroporto di Milano e poi, poi…attirare su di sé l’attenzione dei media… però, “l’eroico criminale”, non ha spiegato come avrebbe fatto ad attirarla, forse bruciando i nostri bambini vivi o morti ? Oppure sarebbe entrato col bus nel terminal con i bambini all’interno o li avrebbe fatti scendere prima al fine di evitare la morte di qualche piccolo ? Non lo ha detto…ma quello che mi ha letteralmente impressionato è inorridito è l’assurda fede delle sue idee, dove la priorità è il puro cinismo dell’organizzazione e pianificazione dell’atto terroristico nel suo insieme. E in tutto questo i buonisti non s’indignano, anzi si prodigano a cercare le più ridicole giustificazioni per convincerci che lui è bravo, e quello era solo un gesto di disperazione. Il frutto della stupidità è proprio questo, è autoconvincersi che noi abbiamo bisogno di tanti migranti, il sapore è amaro veleno, perché noi a quella gente non potremo mai assicurare nessun roseo futuro, e in ultimo, il tempo della stupidità va dal primo giorno di gennaio all’ultimo di dicembre…gli stolti vanno sempre di moda e in tutti mesi…03022020

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Sy: volevo mia storia facesse giro mondo

Lo scorso marzo sequestrò un pullman con 50 studenti a bordo

AUTISTA

Redazione ANSAMILANO

03 febbraio 2020

(ANSA) – MILANO, 03 FEB – “Volevo essere arrestato perché la mia storia facesse il giro del mondo”. Lo ha detto stamane durante l’interrogatorio in aula a Milano, Oussenyou Sy, il 47enne che lo scorso 20 marzo ha dirottato, sequestrato e incendiato un pullman con a bordo 50 ragazzi, due insegnanti e una bidella, nei pressi di San Donato milanese. Ha sostenuto che il suo piano era di arrivare con il bus a Milano, “o comunque oltre l’Adda”, per fare in modo che il tribunale competente per il suo caso fosse quello di Milano. “Volevo venire in uno dei tribunali più grandi al mondo” per “raccontare l’orrore che sta accadendo davanti ai nostri occhi”, ovvero la situazione dei migranti morti nel Mediterraneo. Come ha sottolineato il pubblico ministero Luca Poniz, titolare dell’ indagine, al contrario l’uomo, in varie occasioni e nel corso dell’interrogatorio avvenuto dopo il fatto, ha sostenuto di volere arrivare col pullman all’aeroporto di Linate.

 

LETTERA A UN EUROPARLAMENTARE DEL M5S..”

Corrao

LETTERA A UN  EUROPARLAMENTARE DEL M5S..”

Egr. on. Ignazio Corrao , ho letto, veduto e riscontrato in alcuni link e video, da lei postati su Facebook, come lei sia diventato improvvisamente un “vero predicatore della moralità e della fraternità”…umana, sì… quel video ha attirato la mia attenzione,  mi riferisco a quello  del “terrone e del razzismo dove la morale della favoletta è eccezionale”…, in quel video emerge tutto il disprezzo verso Salvini, Berlusconi e altri leader del centro destra, comprensibile la sua contrarietà a detti soggetti, diversamente  non si spiegherebbe il senso della sua appartenenza e candidatura alle europee 2019 nel M5S. Mi permetto umilmente di farle notare e ricordare che nel maggio 2019, il suo movimento era il socio di maggioranza dell’allora governo giallo-verde…sì…proprio quello di Salvini. Tuttavia, consto tanta falsità nelle sue parole, spiace dirlo, ma io non sono come lei… sono alquanto diretto nelle argomentazioni politiche, e visto l’ambiguità delle sue affermazione come l’inattesa predica, deduco che è bravo, anzi molto bravo a predicare ma molto male… a razzolare. Nei fatti, allora, spieghi ai suoi elettori, io non l’ho votata, perché quando c’era il governo giallo-verde, proprio con lo stesso Salvini, razzista populista e sovranista…lei per protesta non ha abbandonato il M5S ma addirittura si è candidato alle europee ? Né mi pare abbia mai contribuito in modo significativo, quando è diventato deputato europarlamentare, ad opporsi all’alleanza con l’odiato nemico Salvini, anzi, ci è rimasto egualmente e ben volentieri attaccato alla nomina e alla… poltrona o… no ? Spieghi poi, non a me, sempre ai suoi lettori, perché lei ha continuato a rimanere nel gruppo parlamentare europeo nonostante il movimento nasca come forza politica anti PD, anti europeista e anti euro e… “strafregandosene del voto popolare assegnatole” ? Non curante del cambio di idee e …”alla faccia loro”, cioè quelli che l’hanno votata, ha vergognosamente contribuito alla elezione a presidente della commissione europea una certa… Ursula von der Leyen… facente parte del “club lobby europeo”, nonché erede fedelissima della commissione Juncker . Ora, spieghi ai suoi elettori, visto che il movimento è nato anche contro la sinistra italiana e che ora, per magia del trasformismo, ci condividete il governo del paese, ed europeo, perché ci tenevate tanto a far parte di quel gruppo in Europa nonostante i “calci in bocca ricevuti” e la sua “accertata allergia agli uomini e figli della sinistra politica” e delle cooperative rosse romagnole ? Si è forse vaccinato contro le allergie al PD ?  Il post pubblicato è il suo, è quello del 2016…come si sente a leggerlo nel 2020 e sentirsi in volto il …”il ritorno dei suoi sputi “? Che risponde ai suoi elettori ?  In ultimo, considerata la sua vena letteraria, perché non ci scrive qualcosa sul cambio politico ed ideologico repentino,  che io lo definisco voltagabbana, del movimento ? Non crede che un comportamento pari a quello del Senatore Paragone verrebbe apprezzato da tanti suoi elettori e forse anche dal sottoscritto ? Sii coerente e onesto…prima di tutto con sé stesso, e poi, perché “lo deve agli italiani” … si dimetta immediatamente. 03022020

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Corrao

Ignazio Corrao ha aggiornato il suo stato.
21 dicembre 2016 •
Il figlio del ministro #Poletti non ha avuto motivi per “togliersi dai piedi” e andare all’estero. Per lui è stato un tantino più facile, infatti il buon Manuel, sistemato nelle cooperative rosse come papà, ha ricevuto, solo negli ultimi 3 anni, ben 520.000€ di fondi per l’editoria (poi capite perché vogliamo abolirli?), per un settimanale che si chiama “setteserequi” e che copre lo sterminato territorio che va da Faenza a Cervia, in provincia di Ravenna.
Ora io evito commenti a caldo perché diventerei molto volgare, ma capite come ci considera questa gente?
Un totale disastro di Ministro del lavoro (uno che peraltro non ha mai fatto un lavoro al di fuori del partito, il PCI, e delle cooperative legate al partito) che umilia i lavoratori con i voucher e dice ai giovani italiani di starsene all’estero mentre suo figlio (un altro sistemato dentro le cooperative) becca 190.000€ di fondi all’editoria nell’ultimo anno per il rinomatissimo ed imperdibile “setteserequi” della provincia di Ravenna.
Poletti non dovrebbe solo dimettersi e non farsi più vedere, dovrebbe essere spedito a fare il lavapiatti a Londra e in giro per il Mondo insieme a tutti i suoi simili che hanno campato allegramente una vita sulle spalle dei contribuenti italiani.
Così facciamo spazio agli Italiani all’estero (che per guadagnare 520.000€ si rompono il culo una vita e spesso non ci arrivano neanche) di modo che possano tornare e costruire un Paese migliore, produttivo e meritocratico.
Ogni giorno spunta un nuovo motivo che mi fa vergognare delle istituzioni italiane. Mi verrebbe da diventare molto ma molto volgare, ma poi i benpensanti si indignano e Poletti mi querela, quindi indigniamoci e protestiamo civilmente, facendo conoscere questa storia a quanti più Italiani possibile, specialmente quelli che stanno all’estero o che hanno familiari all’estero. Mettiamo fine a questo incubo quanto prima, smettiamo di sostenere questa gente con denaro pubblico, facciamoci seriamente un favore tutti.
P.s. Ovviamente massimo rispetto per i lavapiatti a Londra e altrove, lo sono stato orgogliosamente anche io (insieme a tanti altri lavori di vario tipo con cui mi mantenevo) ed è stata un’esperienza di crescita straordinaria che mi porto dentro.