L’APOCALISSE? E’ IN ARRIVO!

05092022 fertilizzanti

L’APOCALISSE? E’ IN ARRIVO!

Alcuni mesi fa, quando il freddo era ancora pungente e la guerra appena iniziata,  a Versailles si tenne una riunione del Consiglio informale dei ministri agricoli, nell’occasione fu evidenziata l’urgenza di rafforzare l’autonomia e la sicurezza alimentare europea, sia sui prodotti agricoli di base che sui fertilizzanti necessari per produrre in qualità e quantità necessaria al fabbisogno europeo. Anche in questa occasione si è dimostrato quanto siamo impreparati a livello europeo ad affrontare e gestire le situazioni delicate sia in economia produttiva sia che nella produzione di alimenti basilari come quelli derivanti dall’agricoltura. Già, perché mentre tutta l’Europa è nel panico e nel dramma dei rifornimenti del gas si dimentica che c’è un problema ancora più grande e preoccupante del riscaldamento e dell’energia… Sì, sto parlando delle coltivazioni in genere che rifischiano di vedere la nascita e sviluppo di prodotti agricoli minuti e non ben formati perché gli mancheranno le ”vitamine” per una giusta crescita, le vitamine per noi esseri umani si chiamano fertilizzanti per i terreni dove vengono piantati i semi e per conseguenza di ciò, avremo raccolti striminziti nei quantitativi che ne limiteranno la produzione agricola con la conseguenza che i prezzi continueranno a salire spaventosamente incidendo notevolmente sul carrello della spesa. E’ ovvio che i fertilizzanti sono materia solo per gli addetti ai lavori ma  ciò non toglie che essendo proprio un argomento di vitale importanza e basilare per l’agricoltura europea era compito della Commissione europea e del Parlamento adottare tutte le misure precauzionali al fine di garantire la produzioni di fertilizzanti sul territorio dell’unione e non demandare ad altri Paesi la produzione degli stessi sapendo che il gas è alla base del processo di lavorazione e, non essendo in possesso di un’autonomia energetica è stato un azzardo e irresponsabile non pensare ad un ipotetico scenario apocalittico nel caso in cui sarebbero venute meno le forniture di gas della Russia o di altri paesi fornitori dell’Europa. Ci risiamo, ecco dimostrato ancora una volta, se ce ne fosse bisogno ancora, di quanto si inutile e dannosa l’Unione europea e riflettere su quali reali benefici abbiamo ricevuto in questo primo ventennio di disastri epocali., Qual è allora  lo scenario che ci attende? Il solito al quale ci hanno abituati da anni media e Commissione europea…  cioè, risparmi sui consumi energetici, sacrifici, privazioni e rinunce… carburanti costosissimi, aziende agro-alimentari che produrranno i loro prodotti a costi esorbitanti, la zootecnia che dovrà fare i conti con i costi dell’alimentazione e mantenimento nelle stalle degli animali le cui conseguenze saranno allucinanti per noi consumatori, partendo dal costo del singolo uovo sino alla bistecca per la brace… o al semplice tazzone di latte pe la prima colazione dei nostri bimbi. Tutto questo determinerà crisi del mondo del lavoro e disoccupazione… e il bello è che c’è qualcuno che viene a farci anche la morale sulla situazione della Gran Bretagna che è in difficoltà perché  uscita dall’unione europea, per fortuna aggiungo, … e allora mi vien da chiedergli:  ma perché egregio signor segretario del PD le risulta che noi viviamo un momento felice oppure siamo nel dramma e peggio dei britannici? “ Egregia Unione europea”, la informo che  faccio i conti e non mi tornano, ebbene che sappia che dopo vent’anni di leale cittadinanza… il gas non so se lo avrò in casa quest’inverno, e se ci sarà quanto mi costerà, sono nelle mani di speculatori come l’ENI e lo Stato italiano che vogliono guadagnare anche sul mio piccolo piatto di pasta del pranzo e sulla mia igiene personale… i media mi dicono come dovrò cucinare e quanto tempo devo stare caldo in casa in pieno inverno… Già, sono convintissimo che tutte queste privazioni sono solo per i… sudditi, mentre i “reali europei” continueranno la loro beata vita, ben pagata all’insegna di tutte le comodità… No, non mi sta bene, perché voi che siete a Bruxelles avevate l’obbligo ed il dovere di pianificare le strategie per portare nell’unione l’autonomia e l’indipendenza in tutti settori commerciali ed energetici e la possibilità c’è, mentre invece vi siete venduti ai migliori offerenti, ci avete guadagnato chissà quanto ed ora pretendete che noi si faccia … la nostra parte… ma quale parte devo recitare, quello dello scemo silenzioso? Io non ho dichiarato guerra a nessuno e vivo in pace con tutti e voi non avevate il diritto di portare in guerra tutto il popolo europeo e toglierci la libertà di vivere per i vostri sporchi interessi… e non parlatemi di libertà e democrazia perché se lo fate “vi sputo in faccia senza fraintendimenti”… a tutti e nessuno escluso… è dal 2011 che vedo la democrazia e libertà calpestata nel mondo e nessuno se n’è fregato altamente e ora io devo patire e per quale motivo? Intanto sugli immigrati clandestini, che arrivano copiosi in Italia… la meravigliosa Commissione europea tace! E il prossimo anno quando il pane costerà a 15 euro al chilo allora… aspettatevi di tutto dal popolo sovrano incazzato! 04092022 …by…https://manliominicucci.myblog.it/

….

Chiudono le fabbriche di fertilizzanti, Europa in panne dall’Emilia al Belgio

05092022 fertilizzanti

«In questi mesi in tanti a proposito dell’escalation dei costi energetici hanno usato l’espressione “tempesta perfetta». Ho l’impressione che la vera tempesta perfetta sia quella che deve ancora arrivare. Oggi stiamo scontando una forte riduzione della produzione di fertilizzanti in Europa con incremento dei prezzi e della dipendenza dall’estero. Ma poiché i fertilizzanti sono alla base della produzione agricola, nel giro di pochi mesi questo paradigma si potrebbe trasferire a valle con un sensibile ridimensionamento della produzione agroalimentare, un nuovo rialzo dei prezzi e dell’inflazione, un massiccio ricorso alle importazioni e, soprattutto, un impatto diretto sul bilancio delle famiglie». Nelle parole del presidente di Assofertilizzanti-Federchimica, Giovanni Toffoli c’è lo scenario prossimo non solo del comparto dell’agrochimica ma dell’intero settore agroalimentare italiano ed europeo.

L’industria dei fertilizzanti soffre infatti di una doppia dipendenza dal gas che alimenta il processo produttivo ma che è anche materia prima per la produzione dei fertilizzanti agricoli. Per questo gli incrementi medi del 300% dei prezzi del gas in pochi mesi stanno spingendo molte industrie europee del settore a ridurre, se non a bloccare, la produzione. Sono una ventina i siti temporaneamente chiusi.

La multinazionale norvegese dei fertilizzanti minerali Yara International, uno dei leader mondiali del comparto, a luglio ha chiuso il proprio impianto a Ferrara, in Italia, per la seconda volta quest’anno. In primavera, aveva stoppato lo stabilimento di Le Havre in Francia. Da gennaio, Yara ha prodotto il 15% in meno di ammoniaca in Europa rispetto allo scorso anno e ha appena annunciato che ridurrà ulteriormente la propria produzione in Europa. Nel Vecchio Continente il gruppo utilizzerà ora solo il 35% della capacità di produzione di ammoniaca. Ulteriori tagli produttivi nei prossimi giorni avverranno negli impianti di Sluiskil (Paesi Bassi) e Tertre (Belgio). Con queste misure, Yara stima a 3,1 milioni di tonnellate di ammoniaca e 4 milioni di tonnellate di prodotti finiti le riduzioni in atto rispetto alla capacità produttiva annua in Europa.

Questa settimana, mentre i prezzi del gas sono aumentati di nuovo, il primo produttore polacco Azoty ha annunciato che avrebbe sospeso il 90% della propria produzione di ammoniaca e anche il primo produttore lituano Achema ha annunciato la chiusura del suo impianto. Il colosso tedesco Basf ha annunciato che chiuderà l’impianto di Ludwigshafen se le forniture di gas caleranno sotto il 50% per un periodo prolungato.

«La principale categoria di fertilizzanti – ha aggiunto il presidente di Assofertilizzanti – è quella degli azotati che sono anche quelli più colpiti dai rincari del gas. L’azoto di sintesi rappresenta il 65-70% dei fertilizzanti utilizzati in agricoltura e proviene dall’ammoniaca, NH3 dalla quale utilizzando il gas si elimina il carbonio e si aggiunge azoto. Senza gas, o con il gas a questi prezzi, e senza tubazioni e rigassificatori per importarlo da Paesi diversi dalla Russia non ci sono molte alternative. L’unica è ridurre i dazi sull’import di fertilizzanti perché converrebbe di più importarli che produrli. L’Italia, compresi gli impianti di multinazionali straniere che operano nel nostro paese è autosufficiente al 50% circa per i fertilizzanti. Ma il 100% delle materie prime per produrli è importata dall’estero».

Nel Consiglio informale dei ministri agricoli di Versailles dello scorso inverno fu ribadita la necessità di rafforzare l’autonomia e la sicurezza alimentare europea sia sui prodotti agricoli di base che sui fertilizzanti necessari per produrre in maniera adeguata. Ma l’attuale congiuntura tratteggia prospettive che vanno in una direzione diametralmente opposta perché una nuova rafforzata dipendenza dall’import di fertilizzanti è solo il preludio a una rinnovata dipendenza dall’estero anche di prodotti agroalimentari. I margini di manovra sono molto ristretti. Gli agricoltori possono provare a modificare i propri orientamenti colturali passando da produzioni che richiedono massicce dosi di fertilizzanti come il mais ad altre, come ad esempio i semi oleosi, che ne richiedono meno. Ma questo rischia di avere ricadute negative sulla zootecnia che non può fare a meno del mais per l’alimentazione animale. «Gli unici rimedi – conclude il presidente Toffoli – sono quelli della diversificazione degli approvvigionamenti di gas, della costruzione di gasdotti e rigassificatori. Poi ci sarà l’alternativa del riciclo dell’ammoniaca prodotta dal settore zootecnico. Alternativa che finora aveva costi esorbitanti ma che con i continui rialzi del gas sta cominciando a essere potenzialmente competitiva. Poi ci saranno i progressi tecnologici che consentiranno nuove forme di circular economy e la produzione di ammoniaca green da fonti di energia rinnovabili. Ma occorre tempo. Per questo ci stiamo convincendo che lo scenario che abbiamo davanti sarà critico ancora per diversi mesi». di Giorgio dell’Orefice – Ieri 21:00

 

ENGLISH

THE APOCALYPSE? IT’S COMING!

A few months ago, when the cold was still bitter and the war had just begun, an informal meeting of the Council of Agricultural Ministers was held in Versailles, on the occasion the urgency of strengthening European autonomy and food security was highlighted, both on the basic agricultural products and the fertilizers necessary to produce in the quality and quantity necessary for European needs. Also on this occasion it was demonstrated how unprepared we are at a European level to face and manage delicate situations both in the productive economy and in the production of basic foods such as those deriving from agriculture. Yes, because while all of Europe is in panic and in the drama of gas supplies, they forget that there is an even bigger and worrying problem of heating and energy … to see the birth and development of small and not well-formed agricultural products because they will lack the “vitamins” for proper growth, vitamins for us human beings are called fertilizers for the land where the seeds are planted and as a consequence of this, we will have harvests skimpy in the quantities that will limit agricultural production with the consequence that prices will continue to rise frighteningly, significantly affecting the shopping cart. It is obvious that fertilizers are a matter only for insiders but the fact remains that since it is a vital and fundamental topic for European agriculture, it was the task of the European Commission and Parliament to adopt all precautionary measures in order to guarantee the production of fertilizers on the territory of the Union and not to delegate the production of the same to other countries knowing that gas is the basis of the production process and, not being in possession of energy autonomy, it was a risk and irresponsible not to think about a hypothetical apocalyptic scenario in the event that gas supplies from Russia or other supplier countries of Europe would cease. Here we go again, here it is demonstrated once again, if it were needed again, how useless and harmful the European Union is and reflect on what real benefits we have received in these first twenty years of epochal disasters. wait? The usual to which the media and the European Commission have accustomed us for years … that is, savings on energy consumption, sacrifices, privations and sacrifices … very expensive fuels, agro-food companies that will produce their products at exorbitant costs, animal husbandry that he will have to deal with the costs of feeding and maintaining the animals in the stables whose consequences will be hallucinating for us consumers, starting from the cost of the single egg up to the steak for the grill … or to the simple cup of milk for breakfast of our children. All this will lead to a crisis in the world of work and unemployment … and the beauty is that there is someone who also comes to give us a moral about the situation in Great Britain which is in difficulty because it has left the European Union, luckily I add. .. and then I want to ask him: but why dear Mr. Secretary of the PD do you understand that we are living a happy moment or we are in the drama and worse of the British? “Dear European Union”, I inform you that I am doing the math and they do not add up to me, well that you know that after twenty years of loyal citizenship … I do not know if I will have gas at home this winter, and if there will be as much as I it will cost, they are in the hands of speculators such as ENI and the Italian State who also want to earn on my small plate of pasta for lunch and on my personal hygiene … the media tell me how I will have to cook and how long I need to stay warm at home in the middle of winter … Yes, I am very convinced that all these privations are only for … subjects, while the “European royals” will continue their blissful life, well paid with all the comforts … No, not I’m fine with it, because you who are in Brussels had the obligation and the duty to plan strategies to bring autonomy and independence into the Union in all commercial and energy sectors and the possibility exists, while instead you have sold to the highest bidders, you have earned who knows how much and now priest ndete that we do … our part … but what part must I play, that of the silent fool? I have not declared war on anyone and I live in peace with everyone and you did not have the right to take all the European people to war and take away the freedom to live for your dirty interests … and do not talk to me about freedom and democracy because if you do it “I spit in your face without misunderstandings” … to everyone and no one excluded … it is since 2011 that I have seen democracy and freedom trampled on in the world and no one has given a damn highly and now I have to suffer and for what reason ? Meanwhile, on immigrants illegal immigrants, who arrive in abundance in Italy … the wonderful European Commission is silent! And next year when the bread will cost 15 euros per kilo then … expect everything from the pissed sovereign people! 04092022 … by … https: //manliominicucci.myblog.it/

….

Fertilizer factories are closing, Europe has broken down from Emilia to Belgium

05092022 fertilizzanti

 

“In recent months, many have used the expression” perfect storm “regarding the escalation of energy costs. I have the impression that the real perfect storm is the one that is yet to come. Today we are paying for a sharp reduction in fertilizer production in Europe with an increase in prices and dependence on foreign countries. But since fertilizers are the basis of agricultural production, within a few months this paradigm could be transferred downstream with a significant downsizing of agri-food production, a new rise in prices and inflation, a massive recourse to imports and, above all, a direct impact on the household budget “. In the words of the president of Assofertilizzanti-Federchimica, Giovanni Toffoli, there is the next scenario not only for the agrochemical sector but for the entire Italian and European agri-food sector.

In fact, the fertilizer industry suffers from a double dependence on gas which feeds the production process but which is also a raw material for the production of agricultural fertilizers. For this reason, the average increases of 300% in gas prices in a few months are pushing many European industries in the sector to reduce, if not stop, production. About twenty sites are temporarily closed.

The Norwegian multinational mineral fertilizer Yara International, one of the world leaders in the sector, closed its plant in Ferrara, Italy in July for the second time this year. In the spring, he shut down the Le Havre plant in France. Since January, Yara has produced 15% less ammonia in Europe than last year and has just announced that it will further reduce its production in Europe. On the Old Continent, the group will now use only 35% of ammonia production capacity. Further production cuts in the coming days will take place at the Sluiskil (Netherlands) and Tertre (Belgium) plants. With these measures, Yara estimates the current reductions in annual production capacity in Europe at 3.1 million tons of ammonia and 4 million tons of finished products.

This week, as gas prices have risen again, the first Polish producer Azoty announced that it would suspend 90% of its ammonia production and the first Lithuanian producer Achema also announced the closure of its plant. The German giant BASF has announced that it will close the Ludwigshafen plant if gas supplies drop below 50% for an extended period.

«The main category of fertilizers – added the president of Assofertilizzanti – is that of nitrogen which are also those most affected by the increase in gas prices. Synthetic nitrogen represents 65-70% of the fertilizers used in agriculture and comes from ammonia, NH3 from which, using gas, carbon is removed and nitrogen is added. Without gas, or with gas at these prices, and without pipes and regasifiers to import it from countries other than Russia, there are not many alternatives. The only thing is to reduce tariffs on the import of fertilizers because it would be more convenient to import them than to produce them. Italy, including the plants of foreign multinationals operating in our country, is about 50% self-sufficient for fertilizers. But 100% of the raw materials to produce them are imported from abroad “.

Last winter’s informal Council of Agricultural Ministers in Versailles reaffirmed the need to strengthen European autonomy and food security both on basic agricultural products and on the fertilizers needed to produce adequately. But the current economic situation outlines perspectives that go in a diametrically opposite direction because a new strengthened dependence on the import of fertilizers is only the prelude to a renewed dependence from abroad, including of agri-food products. The room for maneuver is very limited. Farmers can try to change their crop orientations from productions that require massive doses of fertilizers such as corn to others, such as oilseeds, which require less. But this risks having negative repercussions on animal husbandry, which cannot do without corn for animal feed. «The only remedies – concludes the president Toffoli – are those of the diversification of gas supplies, the construction of gas pipelines and regasifiers. Then there will be the alternative of recycling ammonia produced by the livestock sector. Alternative that until now had exorbitant costs. continued rises in gas is starting to be potentially competitive. Then there will be the technological advances that will allow new forms of circular economy and the production of green ammonia from renewable energy sources. But it takes time. This is why we are convinced that the scenario we have in front of us will be critical for several months to come ». by Giorgio dell’Orefice – Yesterday 21:00

 

FRENCH

L’APOCALYPSE? ÇA ARRIVE!

Il y a quelques mois, alors que le froid était encore glacial et que la guerre venait de commencer, se tenait à Versailles une réunion informelle du Conseil des ministres de l’agriculture, à l’occasion de laquelle était soulignée l’urgence du renforcement de l’autonomie et de la sécurité alimentaire européennes, tant sur le plan les produits agricoles de base et les engrais nécessaires pour produire dans la qualité et la quantité nécessaires aux besoins européens. À cette occasion également, il a été démontré à quel point nous ne sommes pas préparés au niveau européen à affronter et à gérer des situations délicates tant dans l’économie productive que dans la production d’aliments de base tels que ceux issus de l’agriculture. Oui, car alors que toute l’Europe s’affole et dans le drame de l’approvisionnement en gaz, elle oublie qu’il y a un problème encore plus grand et inquiétant de chauffage et d’énergie… de voir naître et se développer de petites exploitations agricoles mal formées produits car ils manqueront de “vitamines” pour une bonne croissance, les vitamines pour nous, êtres humains, sont appelées engrais pour la terre où les graines sont plantées et, par conséquent, nous aurons des récoltes maigres dans les quantités qui limiteront la production agricole avec la conséquence que les prix continueront d’augmenter de façon effrayante, affectant considérablement le panier d’achat. Il est évident que les engrais ne sont qu’une affaire d’initiés mais il n’en demeure pas moins que, s’agissant d’un sujet vital et fondamental pour l’agriculture européenne, il appartenait à la Commission et au Parlement européens d’adopter toutes les mesures de précaution afin de garantir la production de engrais sur le territoire de l’Union et de ne pas en déléguer la production à d’autres pays sachant que le gaz est la base du processus de production et, n’étant pas en possession de l’autonomie énergétique, il était risqué et irresponsable de ne pas penser à un scénario hypothétique apocalyptique dans le cas où l’approvisionnement en gaz de la Russie ou d’autres pays fournisseurs de l’Europe cesserait. C’est reparti, la voilà démontrée une fois de plus, s’il en était encore besoin, à quel point l’Union européenne est inutile et nocive et réfléchissons aux bénéfices réels que nous avons reçus en ces vingt premières années de catastrophes d’époque. L’habituel auquel les médias et la Commission européenne nous ont habitués depuis des années… c’est-à-dire des économies sur la consommation d’énergie, des sacrifices, des privations et des sacrifices… des carburants très chers, des entreprises agro-alimentaires qui vont produire leurs produits à des coûts exorbitants , l’élevage qu’il devra faire face aux frais d’alimentation et d’entretien des animaux dans les étables dont les conséquences seront hallucinantes pour nous consommateurs, à commencer par le coût de l’œuf seul jusqu’au steak pour le grill… ou à la simple tasse de lait pour le petit déjeuner de nos enfants. Tout cela va conduire à une crise du monde du travail et du chômage… et la beauté c’est qu’il y a quelqu’un qui vient aussi nous donner une morale sur la situation de la Grande-Bretagne qui est en difficulté parce qu’elle a quitté l’Union européenne , heureusement j’ajoute… et puis je veux lui demander : mais pourquoi cher Monsieur le Secrétaire du PD comprenez-vous que nous vivons un moment heureux ou nous sommes dans le drame et pire des Britanniques ? “Chère Union européenne”, je vous informe que je fais le calcul et qu’ils ne me correspondent pas, eh bien que vous savez qu’après vingt ans de citoyenneté loyale … je ne sais pas si j’aurai du gaz à la maison ce l’hiver, et s’il y en aura autant que moi ça coûtera, ils sont entre les mains de spéculateurs comme ENI et l’État italien qui veulent aussi gagner sur ma petite assiette de pâtes pour le déjeuner et sur mon hygiène personnelle… les médias me disent comment je vais devoir cuisiner et combien de temps je dois rester au chaud chez moi en plein hiver… Oui, je suis bien convaincu que toutes ces privations ne sont que pour… les sujets, alors que les « européens royals” continueront leur vie heureuse, bien payée avec tout le confort… Non, non ça me va, parce que vous qui êtes à Bruxelles aviez l’obligation et le devoir de planifier des stratégies pour apporter l’autonomie et l’indépendance à l’Union dans tous les secteurs commerciaux et énergétiques et la possibilité existe, alors qu’au lieu de cela vous avez vendu aux plus offrants, vous avez gagné qui sait combien et maintenant prêtre ndete que nous faisons… notre rôle… mais quel rôle dois-je jouer, celui du fou silencieux ? Je n’ai déclaré la guerre à personne et je vis en paix avec tout le monde et vous n’aviez pas le droit d’emmener tous les peuples européens à la guerre et de leur enlever la liberté de vivre pour vos sales intérêts … et ne m’en parlez pas la liberté et la démocratie car si tu le fais “je te crache au visage sans malentendus”… à tout le monde et personne n’est exclu… c’est depuis 2011 que j’ai vu la démocratie et la liberté piétinées dans le monde et personne n’a donné un sacrément haut et maintenant je dois souffrir et pour quelle raison ? Pendant ce temps, sur les immigrés les immigrés illégaux, qui arrivent en abondance en Italie… la merveilleuse Commission européenne se tait ! Et l’année prochaine quand le pain coûtera 15 euros le kilo alors… attendez-vous à tout de la part du peuple souverain énervé ! 04092022 … par … https: //manliominicucci.myblog.it/

….

Les usines d’engrais ferment, l’Europe s’effondre de l’Émilie à la Belgique

05092022 fertilizzanti

 

“Ces derniers mois, beaucoup ont utilisé l’expression “tempête parfaite” concernant l’escalade des coûts énergétiques. J’ai l’impression que la vraie tempête parfaite est celle qui est encore à venir. Aujourd’hui, nous payons une forte réduction de la production d’engrais en Europe avec une augmentation des prix et une dépendance vis-à-vis des pays étrangers. Mais puisque les engrais sont à la base de la production agricole, d’ici quelques mois ce paradigme pourrait être transféré vers l’aval avec une réduction significative de la production agro-alimentaire, une nouvelle hausse des prix et de l’inflation, un recours massif aux importations et surtout une impact sur le budget des ménages ». Selon les mots du président d’Assofertilizzanti-Federchimica, Giovanni Toffoli, il y a le prochain scénario non seulement pour le secteur agrochimique mais pour l’ensemble du secteur agroalimentaire italien et européen.

En effet, l’industrie des engrais souffre d’une double dépendance au gaz qui alimente le processus de production mais qui est aussi une matière première pour la production d’engrais agricoles. Pour cette raison, les hausses moyennes de 300 % des prix du gaz en quelques mois poussent de nombreuses industries européennes du secteur à réduire, voire à arrêter, la production. Une vingtaine de sites sont temporairement fermés.

La multinationale norvégienne des engrais minéraux Yara International, l’un des leaders mondiaux du secteur, a fermé en juillet son usine de Ferrara, en Italie, pour la deuxième fois cette année. Au printemps, il a fermé l’usine du Havre en France. Depuis janvier, Yara a produit 15 % d’ammoniac en moins en Europe que l’an dernier et vient d’annoncer qu’elle réduirait encore sa production en Europe. Sur le Vieux Continent, le groupe n’utilisera plus que 35 % des capacités de production d’ammoniac. De nouvelles réductions de production dans les prochains jours auront lieu dans les usines de Sluiskil (Pays-Bas) et de Tertre (Belgique). Avec ces mesures, Yara estime les réductions actuelles de la capacité de production annuelle en Europe à 3,1 millions de tonnes d’ammoniac et 4 millions de tonnes de produits finis.

Cette semaine, alors que les prix du gaz ont recommencé à grimper, le premier producteur polonais Azoty a annoncé qu’il suspendrait 90 % de sa production d’ammoniac et le premier producteur lituanien Achema a également annoncé la fermeture de son usine. Le géant allemand BASF a annoncé qu’il fermerait l’usine de Ludwigshafen si les approvisionnements en gaz descendaient en dessous de 50 % pendant une période prolongée.

«La principale catégorie d’engrais – a ajouté le président d’Assofertilizzanti – est celle de l’azote qui sont également les plus touchés par l’augmentation des prix du gaz. L’azote de synthèse représente 65 à 70 % des engrais utilisés en agriculture et provient de l’ammoniac, NH3 duquel, à l’aide de gaz, le carbone est éliminé et de l’azote est ajouté. Sans gaz, ou avec du gaz à ces prix, et sans tuyaux et regazéifieurs pour l’importer d’autres pays que la Russie, il n’y a pas beaucoup d’alternatives. La seule chose est de réduire les tarifs sur l’importation des engrais car il serait plus commode de les importer que de les produire. L’Italie, y compris les usines des multinationales étrangères opérant dans notre pays, est autosuffisante à environ 50% pour les engrais. Mais 100% des matières premières pour les produire sont importées de l’étranger”.

Le Conseil informel des ministres de l’agriculture de l’hiver dernier à Versailles a réaffirmé la nécessité de renforcer l’autonomie et la sécurité alimentaire européennes tant sur les produits agricoles de base que sur les engrais nécessaires à une production adéquate. Mais la situation économique actuelle dessine des perspectives qui vont dans un sens diamétralement opposé car une nouvelle dépendance renforcée à l’importation d’engrais n’est que le prélude à une dépendance renouvelée vis-à-vis de l’extérieur, y compris des produits agroalimentaires. La marge de manœuvre est très limitée. Les agriculteurs peuvent essayer de changer leurs orientations culturales en passant de productions nécessitant des doses massives d’engrais comme le maïs à d’autres, comme les oléagineux, qui en nécessitent moins. Mais cela risque d’avoir des répercussions négatives sur l’élevage, qui ne peut se passer de maïs pour l’alimentation animale. «Les seuls remèdes – conclut le président Toffoli – sont ceux de la diversification des approvisionnements en gaz, la construction de gazoducs et de regazéifieurs. Ensuite, il y aura l’alternative du recyclage de l’ammoniac produit par le secteur de l’élevage. Alternative qui jusqu’à présent avait des coûts exorbitants. la hausse continue du gaz commence à être potentiellement compétitive. Ensuite, il y aura les avancées technologiques qui permettront de nouvelles formes d’économie circulaire et la production d’ammoniac vert à partir de sources d’énergie renouvelables. Mais cela prend du temps. C’est pourquoi nous sommes convaincus que le scénario que nous avons devant nous sera critique pour plusieurs mois à venir ». par Giorgio dell’Orefice – Hier 21:00

 

CHINESE

天启?它来了!

几个月前,当严寒仍在,战争刚刚开始时,农业部长理事会在凡尔赛召开了一次非正式会议,强调加强欧洲自治和粮食安全的紧迫性,无论是在以满足欧洲需求的质量和数量生产所需的基本农产品和肥料。同样在这次会议上,它表明我们在欧洲层面上是多么没有准备好面对和管理生产性经济和基本食品(例如来自农业的食品)生产中的微妙情况。是的,因为当整个欧洲都处于恐慌和天然气供应的戏剧性之中时,他们忘记了还有一个更大、更令人担忧的供暖和能源问题……看到小型且不完善的农业的诞生和发展产品,因为它们将缺乏适当生长所需的“维生素”,对我们人类而言,维生素被称为种植种子的土地的肥料,因此,我们的收成将限制农业生产价格将继续以惊人的速度上涨,严重影响购物车的后果。很明显,化肥只是内部人士的事,但事实仍然是,由于它是欧洲农业的一个重要和基本的话题,欧盟委员会和议会的任务是采取一切预防措施,以保证生产化肥在联盟领土上,并且不将其生产委托给其他国家,因为他们知道天然气是生产过程的基础,并且不拥有能源自主权,不考虑一个风险和不负责任的如果来自俄罗斯或其他欧洲供应国的天然气供应将停止,假设的世界末日情景。再来一次,这里再次证明,如果再次需要,欧盟是多么无用和有害,并反思我们在前二十年的划时代灾难中获得了哪些真正的好处。等等?多年来,媒体和欧盟委员会已经习惯了我们……也就是说,节省能源消耗、牺牲、贫困和牺牲……非常昂贵的燃料,以高昂成本生产产品的农业食品公司,畜牧业,他将不得不处理饲养和维护马厩中的动物的成本,其后果将使我们的消费者产生幻觉,从单个鸡蛋的成本到烧烤牛排的成本……或者简单的一杯牛奶作为我们孩子的早餐。所有这一切都将导致工作和失业世界的危机……而且美妙的是,有人也来给我们一个关于英国局势的道德,因为它已经离开欧盟而陷入困境,幸运的是我补充说……然后我想问他:但为什么亲爱的警察局长先生你明白我们生活在一个幸福的时刻,或者我们正处于戏剧中,更糟糕的是英国人? “亲爱的欧盟”,我告诉你,我正在做数学,他们不加起来,好吧,你知道,经过二十年的忠诚公民……我不知道我是否会在家里这样冬天,如果我愿意花这么多钱,他们就掌握在 ENI 和意大利国家等投机者的手中,他们也想靠我午餐的一小盘意大利面和我的个人卫生来赚钱……媒体告诉我,我将如何做饭,以及在冬天我需要在家里保暖多长时间……是的,我非常相信所有这些贫困只是为了……科目,而“欧洲皇室成员”将继续他们幸福的生活,得到丰厚的报酬,享受所有的舒适……不,我不同意,因为在布鲁塞尔的你们有义务和义务制定战略,将自治和独立带入联盟在所有商业和能源领域,这种可能性是存在的,虽然你卖给出价最高的人,但你赚了谁知道多少钱,现在牧师ndete我们做……我们的角色……但是我必须扮演什么角色,那个沉默的傻瓜?我没有对任何人宣战,我与所有人和平相处,你无权将所有欧洲人民带入战争并剥夺为你的肮脏利益而生活的自由……不要和我谈论自由和民主,因为如果你这样做,“我会毫无误解地吐在你脸上”……对每个人,没有人被排除在外……自2011年以来,我看到民主和自由在世界上被践踏,没有人给予该死的高度,现在我不得不受苦,出于什么原因?同时,关于移民大量涌入意大利的非法移民……美妙的欧盟委员会沉默了!明年当面包价格为每公斤 15 欧元时……期待愤怒的主权人民的一切! 04092022 … 由 … https://manliominicucci.myblog.it/

……

化肥工厂正在关闭,欧洲从艾米利亚到比利时已经分崩离析

05092022 fertilizzanti

 

“最近几个月,关于能源成本的升级,许多人使用了‘完美风暴’这样的表述。我的印象是真正的完美风暴即将到来。今天,我们正在为欧洲化肥产量的急剧减少以及价格上涨和对外国的依赖付出代价。但由于化肥是农业生产的基础,在几个月内,这种模式可能会转移到下游,导致农业食品生产的大幅缩减、价格和通货膨胀的新一轮上涨、大量依赖进口,尤其是直接对家庭预算的影响”。用 Assofertzanti-Federchimica 总裁 Giovanni Toffoli 的话来说,下一个场景不仅适用于农用化学品行业,而且适用于整个意大利和欧洲的农业食品行业。

事实上,化肥行业对天然气的双重依赖是生产过程中的原料,同时也是生产农业肥料的原材料。出于这个原因,几个月内天然气价格平均上涨 300% 正在推动该行业的许多欧洲行业减少(如果不停止)生产。大约二十个站点暂时关闭。

挪威跨国矿物肥料 Yara International 是该行业的世界领导者之一,今年 7 月第二次关闭了其位于意大利费拉拉的工厂。今年春天,他关闭了法国勒阿弗尔工厂。自 1 月份以来,雅苒在欧洲的氨产量比去年减少了 15%,并且刚刚宣布将进一步减少其在欧洲的产量。在旧大陆,该集团现在将仅使用 35% 的氨生产能力。未来几天,Sluiskil(荷兰)和 Tertre(比利时)工厂将进一步减产。通过这些措施,Yara 估计目前欧洲的年产能将减少 310 万吨氨和 400 万吨成品。

本周,随着天然气价格再次上涨,第一家波兰生产商 Azoty 宣布将暂停 90% 的氨生产,第一家立陶宛生产商 Achema 也宣布关闭其工厂。德国巨头巴斯夫宣布,如果天然气供应量长期低于 50%,它将关闭路德维希港工厂。

«肥料的主要类别 – Assofertzanti 总裁补充说 – 是氮肥,这也是受天然气价格上涨影响最大的肥料。合成氮占农业所用肥料的 65-70%,来自氨,即 NH3,使用气体去除碳并添加氮。没有天然气,或者以这样的价格使用天然气,没有管道和再气化器从俄罗斯以外的国家进口天然气,没有多少替代品。唯一的事情是降低化肥进口的关税,因为进口比生产更方便。意大利,包括在我国经营的外国跨国公司的工厂,大约 50% 的肥料自给自足。但生产它们的原材料 100% 是从国外进口的”。

去年冬天在凡尔赛举行的非正式农业部长理事会重申,需要加强欧洲在基本农产品和充分生产所需的化肥方面的自主权和粮食安全。但当前的经济形势勾勒出截然相反的前景,因为对化肥进口的新依赖程度增强只是对包括农业食品在内的国外重新依赖的前奏。回旋余地非常有限。农民可以尝试将他们的作物种植方向从需要大量肥料(如玉米)的生产转变为其他作物(如油籽),后者需要较少的肥料。但这可能会对畜牧业产生负面影响,而畜牧业离不开玉米作为动物饲料。 «唯一的补救措施——Toffoli 总统总结道——是天然气供应的多样化、天然气管道和再气化器的建设。然后将有替代畜牧业生产的氨的回收利用。到目前为止,替代方案的成本很高。天然气的持续上涨开始具有潜在的竞争力。 然后会有技术进步,允许新形式的循环经济和从可再生能源生产绿色氨。 但这需要时间。 这就是为什么我们相信我们面前的情景将在未来几个月内至关重要»。 通过 Giorgio dell’Orefice – 昨天 21:00

 

THAI

คัมภีร์ของศาสนาคริสต์? มันกำลังมา!

เมื่อไม่กี่เดือนก่อน เมื่อความหนาวเย็นยังคงขมขื่นและสงครามเพิ่งเริ่มต้น การประชุมอย่างไม่เป็นทางการของคณะรัฐมนตรีเกษตรได้จัดขึ้นที่แวร์ซาย ในโอกาสที่เน้นย้ำถึงความเร่งด่วนในการเสริมสร้างความเป็นอิสระของยุโรปและความมั่นคงด้านอาหาร สินค้าเกษตรขั้นพื้นฐานและปุ๋ยที่จำเป็นต่อการผลิตในคุณภาพและปริมาณที่จำเป็นสำหรับความต้องการของยุโรป นอกจากนี้ ในโอกาสนี้ ยังได้แสดงให้เห็นว่าเราไม่พร้อมในระดับยุโรปในการเผชิญหน้าและจัดการสถานการณ์ที่ละเอียดอ่อนทั้งในระบบเศรษฐกิจที่มีประสิทธิผลและในการผลิตอาหารพื้นฐาน เช่น อาหารที่ได้จากการเกษตร ใช่ เพราะในขณะที่ยุโรปทั้งหมดอยู่ในความตื่นตระหนกและในละครเกี่ยวกับการจัดหาก๊าซ พวกเขาลืมไปว่ามีปัญหาเรื่องความร้อนและพลังงานที่ใหญ่กว่าและน่าเป็นห่วง … เพื่อดูการกำเนิดและการพัฒนาของการเกษตรขนาดเล็กและรูปร่างไม่ดี เพราะจะขาด “วิตามิน” เพื่อการเจริญเติบโตที่เหมาะสม วิตามินสำหรับเรา มนุษย์เรียกว่าปุ๋ยสำหรับดินที่เพาะเมล็ด และด้วยเหตุนี้ เราจะเก็บเกี่ยวได้น้อยในปริมาณที่จะจำกัดการผลิตทางการเกษตรด้วย ส่งผลให้ราคายังคงสูงขึ้นอย่างน่าสยดสยอง ส่งผลกระทบอย่างมากต่อตะกร้าสินค้า เห็นได้ชัดว่าปุ๋ยเป็นเรื่องสำหรับคนวงในเท่านั้น แต่ความจริงก็คือเนื่องจากเป็นหัวข้อที่สำคัญและเป็นพื้นฐานสำหรับการเกษตรของยุโรป คณะกรรมาธิการยุโรปและรัฐสภาจึงใช้มาตรการป้องกันไว้ก่อนทั้งหมดเพื่อรับประกันการผลิต ปุ๋ยในอาณาเขตของสหภาพแรงงานและไม่ได้มอบหมายการผลิตแบบเดียวกันให้กับประเทศอื่น ๆ โดยรู้ว่าก๊าซเป็นพื้นฐานของกระบวนการผลิตและการไม่อยู่ในความครอบครองของพลังงานก็มีความเสี่ยงและขาดความรับผิดชอบที่จะไม่คิดถึง สถานการณ์สมมติสันทรายสมมุติในกรณีที่การจัดหาก๊าซจากรัสเซียหรือประเทศซัพพลายเออร์อื่น ๆ ในยุโรปจะหยุดลง กลับมาอีกครั้ง มันแสดงให้เห็นอีกครั้ง ถ้ามันจำเป็นอีกครั้ง สหภาพยุโรปไร้ประโยชน์และเป็นอันตรายเพียงใด และสะท้อนถึงประโยชน์ที่แท้จริงที่เราได้รับในช่วงยี่สิบปีแรกของภัยพิบัติยุคนี้ รอก่อน? ตามปกติที่สื่อและคณะกรรมาธิการยุโรปคุ้นเคยกับเรามานานหลายปี … นั่นคือการประหยัดพลังงานการเสียสละการขาดแคลนและการเสียสละ … เชื้อเพลิงที่มีราคาแพงมาก บริษัท เกษตรอาหารที่จะผลิตผลิตภัณฑ์ของตนด้วยต้นทุนที่สูงเกินไป , การเลี้ยงสัตว์ที่เขาจะต้องจัดการกับค่าอาหารและการบำรุงเลี้ยงสัตว์ในคอกม้าซึ่งผลที่ตามมาจะเป็นภาพหลอนสำหรับผู้บริโภคอย่างเราๆ เริ่มจากค่าไข่เดี่ยว ไปจนถึง สเต็กสำหรับย่าง … หรือเพื่อ นมถ้วยง่าย ๆ สำหรับอาหารเช้าของลูก ๆ ของเรา ทั้งหมดนี้จะนำไปสู่วิกฤตในโลกแห่งการงานและการว่างงาน … และความสวยงามก็คือว่ายังมีใครซักคนมาบอกเล่าถึงสถานการณ์ในบริเตนใหญ่ที่ลำบากเพราะได้ออกจากสหภาพยุโรป , โชคดีที่ฉันเสริม .. แล้วฉันอยากจะถามเขาว่า: แต่ทำไมคุณเลขาฯ PD ที่รัก คุณเข้าใจไหมว่าเราอยู่ในช่วงเวลาที่มีความสุขหรือเราอยู่ในละครและแย่กว่าอังกฤษ? “เรียนสหภาพยุโรป” ฉันแจ้งให้คุณทราบว่าฉันกำลังทำคณิตศาสตร์และพวกเขาไม่ได้เพิ่มขึ้นกับฉัน คุณรู้หรือไม่ว่าหลังจากยี่สิบปีของการเป็นพลเมืองที่ซื่อสัตย์ … ฉันไม่รู้ว่าฉันจะมีน้ำมันที่บ้านหรือไม่ ฤดูหนาวและถ้ามีมากที่สุดเท่าที่ฉันจะเสียค่าใช้จ่ายพวกเขาจะอยู่ในมือของนักเก็งกำไรเช่น ENI และรัฐอิตาลีที่ต้องการหารายได้จากพาสต้าจานเล็ก ๆ สำหรับมื้อกลางวันและสุขอนามัยส่วนตัวของฉัน … สื่อบอกฉันว่าฉันจะต้องทำอาหารอย่างไรและฉันต้องอุ่นเครื่องที่บ้านในช่วงกลางฤดูหนาวนานแค่ไหน … ใช่ฉันมั่นใจมากว่าการขาดแคลนทั้งหมดนี้มีไว้สำหรับ … วิชาเท่านั้นในขณะที่ “ชาวยุโรป ราชวงศ์” จะดำเนินชีวิตอย่างมีความสุขต่อไปด้วยความสะดวกสบายทั้งหมด … ไม่ฉันไม่เป็นไรเพราะคุณที่อยู่ในบรัสเซลส์มีภาระหน้าที่และหน้าที่ในการวางแผนกลยุทธ์เพื่อนำเอกราชและความเป็นอิสระเข้าสู่สหภาพ ในภาคการค้าและพลังงานทั้งหมด และมีความเป็นไปได้ ในขณะที่คุณขายให้กับผู้เสนอราคาสูงสุด คุณได้รับที่รู้ว่าเท่าไหร่และตอนนี้นักบวช ที่เราทำ … ส่วนของเรา … แต่ฉันต้องเล่นส่วนไหนของ คนโง่เงียบ? ฉันไม่ได้ประกาศสงครามกับใครและฉันอยู่อย่างสงบสุขกับทุกคนและคุณไม่มีสิทธิ์ที่จะนำชาวยุโรปทั้งหมดไปทำสงครามและนำเสรีภาพในการใช้ชีวิตเพื่อผลประโยชน์ที่สกปรกของคุณออกไป … และอย่าพูดถึงฉัน เสรีภาพและประชาธิปไตย เพราะถ้าทำ “กูถุยน้ำลายใส่หน้ามึงไม่เข้าใจผิด” … ให้ทุกคนและไม่มีใครยกเว้น … ตั้งแต่ปี 2011 ที่ผมได้เห็นประชาธิปไตยและเสรีภาพถูกเหยียบย่ำในโลกโดยไม่มีใครให้ อย่างมากและตอนนี้ฉันต้องทนทุกข์ทรมานด้วยเหตุผลอะไร? ในขณะเดียวกันสำหรับผู้อพยพ ผู้อพยพผิดกฎหมายที่เข้ามามากมายในอิตาลี … คณะกรรมาธิการยุโรปที่ยอดเยี่ยมเงียบ! และปีหน้าเมื่อขนมปังจะมีราคา 15 ยูโรต่อกิโลกรัมแล้ว … คาดหวังทุกอย่างจากกษัตริย์ที่โกรธ! 04092022 … โดย … https: //manliominicucci.myblog.it/

….

โรงงานปุ๋ยปิด, ยุโรปแตกจากเอมิเลียไปเบลเยียม

05092022 fertilizzanti

 

“ในช่วงหลายเดือนที่ผ่านมา หลายคนได้ใช้คำว่า “พายุที่สมบูรณ์แบบ” ในเรื่องค่าใช้จ่ายด้านพลังงานที่เพิ่มขึ้น ฉันมีความรู้สึกว่าพายุที่สมบูรณ์แบบที่แท้จริงคือพายุที่ยังมาไม่ถึง วันนี้เราจ่ายเงินสำหรับการผลิตปุ๋ยที่ลดลงอย่างรวดเร็วในยุโรปด้วยราคาที่เพิ่มขึ้นและการพึ่งพาต่างประเทศ แต่เนื่องจากปุ๋ยเป็นพื้นฐานของการผลิตทางการเกษตร ภายในเวลาไม่กี่เดือนกระบวนทัศน์นี้สามารถถ่ายโอนไปยังปลายน้ำได้ด้วยการลดขนาดการผลิตอาหารทางการเกษตรลงอย่างมาก ราคาและอัตราเงินเฟ้อที่เพิ่มขึ้นใหม่ การขอความช่วยเหลือจากการนำเข้าจำนวนมาก และเหนือสิ่งอื่นใดคือโดยตรง กระทบงบประมาณครัวเรือน” ในคำพูดของประธาน Assofertilizzanti-Federchimica, Giovanni Toffoli มีสถานการณ์ต่อไปที่ไม่เพียง แต่สำหรับภาคเคมีเกษตรเท่านั้น แต่สำหรับภาคเกษตรอาหารของอิตาลีและยุโรปทั้งหมด

อันที่จริง อุตสาหกรรมปุ๋ยต้องทนทุกข์ทรมานจากการพึ่งพาก๊าซสองเท่าซึ่งป้อนเข้าสู่กระบวนการผลิต แต่ยังเป็นวัตถุดิบสำหรับการผลิตปุ๋ยทางการเกษตรอีกด้วย ด้วยเหตุผลนี้ การเพิ่มขึ้นเฉลี่ย 300% ของราคาก๊าซในช่วงไม่กี่เดือนทำให้อุตสาหกรรมในยุโรปจำนวนมากในภาคส่วนนี้ต้องลดการผลิตลงหากไม่หยุดยั้ง ไซต์ประมาณยี่สิบแห่งถูกปิดชั่วคราว

Yara International ปุ๋ยแร่ธาตุข้ามชาติของนอร์เวย์ หนึ่งในผู้นำระดับโลกในอุตสาหกรรมนี้ ปิดโรงงานในเมือง Ferrara ประเทศอิตาลีในเดือนกรกฎาคมเป็นครั้งที่สองของปีนี้ ในฤดูใบไม้ผลิ เขาปิดโรงงานเลออาฟวร์ในฝรั่งเศส ตั้งแต่เดือนมกราคม Yara ได้ผลิตแอมโมเนียในยุโรปน้อยกว่าปีที่แล้ว 15% และเพิ่งประกาศว่าจะลดการผลิตในยุโรปอีก ในทวีปเก่า กลุ่มนี้จะใช้กำลังการผลิตแอมโมเนียเพียง 35% เท่านั้น การตัดการผลิตเพิ่มเติมในอีกไม่กี่วันข้างหน้าจะเกิดขึ้นที่โรงงาน Sluiskil (เนเธอร์แลนด์) และ Tertre (เบลเยียม) ด้วยมาตรการเหล่านี้ Yara ประมาณการว่าปัจจุบันกำลังการผลิตลดลงในยุโรปต่อปีที่แอมโมเนีย 3.1 ล้านตัน และผลิตภัณฑ์สำเร็จรูป 4 ล้านตัน

ในสัปดาห์นี้ เนื่องจากราคาก๊าซสูงขึ้นอีกครั้ง Azoty ผู้ผลิตโปแลนด์รายแรกจึงประกาศว่าจะระงับการผลิตแอมโมเนีย 90% และผู้ผลิตรายแรกในลิทัวเนีย Acema ก็ประกาศปิดโรงงานเช่นกัน BASF ยักษ์ใหญ่ของเยอรมนีได้ประกาศว่าจะปิดโรงงาน Ludwigshafen หากปริมาณก๊าซลดลงต่ำกว่า 50% เป็นระยะเวลานาน

«ปุ๋ยประเภทหลัก – ประธานของ Assofertilizzanti – กล่าวเสริม – คือปุ๋ยไนโตรเจนซึ่งได้รับผลกระทบมากที่สุดจากการเพิ่มขึ้นของราคาก๊าซ ไนโตรเจนสังเคราะห์เป็นตัวแทนของปุ๋ย 65-70% ที่ใช้ในการเกษตรและมาจากแอมโมเนีย NH3 ซึ่งใช้ก๊าซกำจัดคาร์บอนและเติมไนโตรเจน หากไม่มีก๊าซหรือก๊าซในราคาเหล่านี้ และไม่มีท่อและสารเติมแต่งเพื่อนำเข้าจากประเทศอื่นนอกเหนือจากรัสเซีย ไม่มีทางเลือกมากมาย สิ่งเดียวคือลดภาษีนำเข้าปุ๋ยเพราะจะสะดวกกว่าการนำเข้ามากกว่าการผลิต อิตาลี รวมถึงโรงงานของ บริษัท ข้ามชาติต่างชาติที่ดำเนินงานในประเทศของเรานั้นพึ่งพาปุ๋ยได้ประมาณ 50% แต่วัตถุดิบในการผลิต 100% นำเข้าจากต่างประเทศ ”

สภารัฐมนตรีเกษตรที่ไม่เป็นทางการในแวร์ซายเมื่อฤดูหนาวปีที่แล้ว ย้ำถึงความจำเป็นในการเสริมสร้างความเป็นอิสระและความมั่นคงด้านอาหารของยุโรป ทั้งในด้านผลิตภัณฑ์ทางการเกษตรขั้นพื้นฐานและปุ๋ยที่จำเป็นต่อการผลิตอย่างเพียงพอ แต่สถานการณ์ทางเศรษฐกิจในปัจจุบันได้สรุปมุมมองที่ไปในทิศทางตรงกันข้าม เนื่องจากการพึ่งพาการนำเข้าปุ๋ยที่เข้มแข็งขึ้นใหม่เป็นเพียงจุดเริ่มต้นของการพึ่งพาอาศัยจากต่างประเทศ ซึ่งรวมถึงผลิตภัณฑ์อาหารทางการเกษตร ห้องสำหรับการซ้อมรบมีจำกัดมาก เกษตรกรสามารถลองเปลี่ยนทิศทางการปลูกพืชของตนจากการผลิตที่ต้องใช้ปุ๋ยปริมาณมาก เช่น ข้าวโพดไปเป็นอย่างอื่น เช่น เมล็ดพืชน้ำมัน ซึ่งต้องการน้อยกว่า แต่ความเสี่ยงนี้จะส่งผลเสียต่อการเลี้ยงสัตว์ ซึ่งไม่สามารถทำได้หากไม่มีข้าวโพดเป็นอาหารสัตว์ «การเยียวยาเพียงอย่างเดียว – สรุปประธานาธิบดี Toffoli – คือความหลากหลายของแหล่งก๊าซ การก่อสร้างท่อส่งก๊าซและก๊าซธรรมชาติ จากนั้นจะมีทางเลือกในการรีไซเคิลแอมโมเนียที่ผลิตโดยภาคปศุสัตว์ ทางเลือกที่จนถึงขณะนี้มีค่าใช้จ่ายสูงเกินไป การเพิ่มขึ้นของก๊าซอย่างต่อเนื่องเริ่มมีศักยภาพในการแข่งขัน จากนั้นจะมีความก้าวหน้าทางเทคโนโลยีที่จะทำให้เกิดเศรษฐกิจหมุนเวียนรูปแบบใหม่และการผลิตแอมโมเนียสีเขียวจากแหล่งพลังงานหมุนเวียน แต่มันต้องใช้เวลา นี่คือเหตุผลที่เรามั่นใจว่าสถานการณ์ที่เรามีอยู่ข้างหน้าเราจะมีความสำคัญเป็นเวลาหลายเดือนที่จะมาถึง » โดย Giorgio dell’Orefice – เมื่อวาน 21:00 น.

 

RUSSIAN

АПОКАЛИПСИС? ПРИБЛИЖАЕТСЯ!

Несколько месяцев назад, когда еще стояли сильные морозы и война только началась, в Версале состоялось неформальное заседание Совета министров сельского хозяйства, на котором была подчеркнута безотлагательность укрепления европейской автономии и продовольственной безопасности, как на основные сельскохозяйственные продукты и удобрения, необходимые для производства в количестве и качестве, необходимом для европейских нужд. Также в этом случае было продемонстрировано, насколько мы на европейском уровне не готовы столкнуться и справиться с деликатными ситуациями как в производственной экономике, так и в производстве основных продуктов питания, таких как продукты, полученные из сельского хозяйства. Да потому, что пока вся Европа в панике и в драме газоснабжения, забывают, что есть еще большая и волнующая проблема отопления и энергетики… видеть зарождение и развитие мелких и не сформировавшихся сельскохозяйственных продукты, потому что им будет не хватать «витаминов» для правильного роста, витамины для нас, людей, называются удобрениями для земли, где посажены семена, и, как следствие этого, мы будем иметь скудные урожаи в количествах, которые ограничат сельскохозяйственное производство с как следствие, цены будут продолжать пугающе расти, что значительно повлияет на корзину покупок. Очевидно, что удобрения — дело только посвященных, но факт остается фактом: поскольку это жизненно важная и фундаментальная тема для европейского сельского хозяйства, задача Европейской комиссии и парламента заключалась в том, чтобы принять все меры предосторожности, чтобы гарантировать производство удобрений. удобрений на территории Союза и не делегировать их производство другим странам, зная, что газ является основой производственного процесса и, не обладая энергетической автономией, было рискованно и безответственно не думать о гипотетический апокалиптический сценарий в случае прекращения поставок газа из России или других стран-поставщиков Европы. Вот еще раз, вот еще раз продемонстрировали, если нужно еще раз, насколько бесполезен и вреден Евросоюз, и задумаемся о том, какие реальные выгоды мы получили за эти первые двадцать лет эпохальных бедствий. Обычное, к которому нас годами приучали СМИ и Еврокомиссия… то есть экономия на энергопотреблении, жертвы, лишения и жертвы… очень дорогое топливо, агропродовольственные компании, которые будут производить свою продукцию втридорога , животноводство, что ему придется иметь дело с расходами на кормление и содержание животных в конюшнях, последствия которых будут галлюцинировать для нас, потребителей, начиная от стоимости одного яйца до стейка для гриля … или до простая чашка молока на завтрак наших детей. Все это приведет к кризису в мире труда и безработицы … и красота в том, что есть кто-то, кто также приходит, чтобы дать нам мораль о ситуации в Великобритании, которая находится в затруднительном положении, потому что она покинула Европейский Союз. , к счастью, добавляю… и тогда я хочу спросить его: а почему уважаемый господин секретарь PD вы понимаете, что мы переживаем счастливый момент или мы находимся в драме и хуже британцев? «Уважаемый Европейский Союз», сообщаю вам, что я занимаюсь математикой, и они у меня не складываются, хорошо, что вы знаете, что после двадцати лет лояльного гражданства … я не знаю, будет ли у меня газ дома это зимой, и если будет столько, сколько мне это будет стоить, они в руках спекулянтов, таких как ENI и итальянское государство, которые также хотят заработать на моей маленькой тарелке макарон на обед и на моей личной гигиене … средства массовой информации рассказывают мне, как мне придется готовить и сколько времени мне нужно, чтобы согреться дома посреди зимы… Да, я очень убежден, что все эти лишения только для… предметов, в то время как “европейская члены королевской семьи» будут продолжать свою блаженную жизнь, хорошо оплачиваемую со всеми удобствами … Нет, меня это не устраивает, потому что вы, находящиеся в Брюсселе, имели обязательство и обязанность планировать стратегии по привнесению автономии и независимости в Союз. во всех коммерческих и энергетических секторах и возможность существует, а вместо этого вы продали по самой высокой цене, вы заработали черт знает сколько и теперь священник Ndete, что мы делаем… свою роль… но какую роль должен играть я, роль молчаливого дурака? Я войну никому не объявлял и живу в мире со всеми и вы не имели права вести весь европейский народ на войну и отнимать свободу жить за свои грязные интересы…и не говорите мне о свобода и демократия потому что если вы это сделаете “я плюю вам в лицо без недоразумений”…всем и никого не исключаю…это с 2011 года я вижу демократию и свободу попираемые в мире и никто не дал чертовски высоко и теперь я должен страдать и по какой причине ? Тем временем на иммигрантов нелегальные иммигранты, которые в изобилии прибывают в Италию… прекрасная Еврокомиссия молчит! А в следующем году, когда хлеб будет стоить 15 евро за кило тогда… от обозленного державного народа всего жди! 04092022 … от … https://manliominicucci.myblog.it/

….

Закрываются заводы по производству удобрений, Европа развалилась от Эмилии до Бельгии

05092022 fertilizzanti

 

«В последние месяцы многие использовали выражение «идеальный шторм» в отношении эскалации энергозатрат. У меня складывается впечатление, что настоящий идеальный шторм еще впереди. Сегодня мы расплачиваемся за резкое сокращение производства удобрений в Европе ростом цен и зависимостью от зарубежных стран. Но так как удобрения составляют основу сельскохозяйственного производства, то в течение нескольких месяцев эта парадигма может быть перенесена вниз по течению со значительным сокращением агропродовольственного производства, новым ростом цен и инфляции, массовым обращением к импорту и, прежде всего, прямым удар по семейному бюджету». По словам президента Assofertilizzanti-Federchimica Джованни Тоффоли, существует следующий сценарий не только для агрохимического сектора, но и для всего итальянского и европейского агропродовольственного сектора.

Фактически, промышленность удобрений страдает от двойной зависимости от газа, который питает производственный процесс, но также является сырьем для производства сельскохозяйственных удобрений. По этой причине средний рост цен на газ на 300% за несколько месяцев подталкивает многие европейские отрасли в этом секторе к сокращению, если не к остановке производства. Около двадцати сайтов временно закрыты.

Норвежская транснациональная компания по производству минеральных удобрений Yara International, один из мировых лидеров отрасли, в июле во второй раз в этом году закрыла свой завод в Ферраре, Италия. Весной он закрыл завод в Гавре во Франции. С января Yara произвела в Европе на 15% меньше аммиака, чем в прошлом году, и только что объявила о дальнейшем сокращении производства в Европе. На Старом континенте группа теперь будет использовать только 35% мощностей по производству аммиака. Дальнейшее сокращение производства в ближайшие дни произойдет на заводах в Слуйскиле (Нидерланды) и Тертре (Бельгия). С учетом этих мер Yara оценивает текущее сокращение ежегодных производственных мощностей в Европе в 3,1 млн тонн аммиака и 4 млн тонн готовой продукции.

На этой неделе, когда цены на газ снова выросли, первый польский производитель Azoty объявил о приостановке производства аммиака на 90%, а первый литовский производитель Achema также объявил о закрытии своего завода. Немецкий гигант BASF объявил, что закроет завод в Людвигсхафене, если поставки газа упадут ниже 50% в течение длительного периода.

«Основная категория удобрений, – добавил президент Assofertilizzanti, – это азотные, на которые также больше всего повлияло повышение цен на газ. Синтетический азот составляет 65-70% удобрений, используемых в сельском хозяйстве, и получается из аммиака, NH3, из которого с помощью газа удаляют углерод и добавляют азот. Без газа, или с газом по этим ценам, и без труб и регазификаторов, чтобы завозить его из других стран, кроме России, вариантов не так много. Единственное – снизить тарифы на ввоз удобрений, потому что их будет удобнее ввозить, чем производить. Италия, включая действующие в нашей стране заводы иностранных транснациональных корпораций, обеспечивает себя удобрениями примерно на 50%. Но 100% сырья для их производства ввозится из-за рубежа».

Прошлой зимой неформальный Совет министров сельского хозяйства в Версале подтвердил необходимость укрепления европейской автономии и продовольственной безопасности как в отношении основных сельскохозяйственных продуктов, так и в отношении удобрений, необходимых для адекватного производства. Но текущая экономическая ситуация намечает перспективы, которые идут в диаметрально противоположном направлении, потому что новое усиление зависимости от импорта удобрений является лишь прелюдией к возобновлению зависимости от зарубежья, в том числе агропродовольственной продукции. Простор для маневра очень ограничен. Фермеры могут попытаться изменить свою ориентацию сельскохозяйственных культур с производства, которое требует огромных доз удобрений, таких как кукуруза, на другие, такие как семена масличных культур, которые требуют меньшего количества удобрений. Но это может иметь негативные последствия для животноводства, которое не может обойтись без кукурузы в качестве корма для животных. «Единственные средства, — заключает президент Тоффоли, — это диверсификация поставок газа, строительство газопроводов и регазификаторов. Тогда появится альтернатива утилизации аммиака, производимого в животноводстве. Альтернатива, которая до сих пор имела непомерные затраты. продолжающийся рост цен на газ становится потенциально конкурентоспособным. Затем появятся технологические достижения, которые позволят создать новые формы экономики замкнутого цикла и производства зеленого аммиака из возобновляемых источников энергии. Но это требует времени. Поэтому мы убеждены, что рассматриваемый нами сценарий будет критическим в ближайшие несколько месяцев». Джорджио дель Орефиче – Вчера 21:00

 

SPANISH

¿EL APOCALIPSIS? ¡ESTÁ VINIENDO!

Hace unos meses, cuando el frío aún era áspero y la guerra apenas comenzaba, se celebró en Versalles una reunión informal del Consejo de Ministros de Agricultura, en la que se destacó la urgencia de reforzar la autonomía europea y la seguridad alimentaria, tanto en la productos agrícolas básicos y los fertilizantes necesarios para producir en la calidad y cantidad necesarias para las necesidades europeas. También en esta ocasión se demostró lo poco preparados que estamos a nivel europeo para afrontar y gestionar situaciones delicadas tanto en la economía productiva como en la producción de alimentos básicos como los derivados de la agricultura. Sí, porque mientras toda Europa está en pánico y en el drama de los suministros de gas, se olvidan de que hay un problema aún mayor y preocupante de calefacción y energía… ver nacer y desarrollar pequeñas y mal formadas explotaciones agrícolas. productos porque les faltarán las “vitaminas” para un crecimiento adecuado, las vitaminas para nosotros los seres humanos se llaman fertilizantes para la tierra donde se siembran las semillas y como consecuencia de esto tendremos cosechas escasas en las cantidades que limitarán la producción agrícola con la consecuencia de que los precios seguirán subiendo espantosamente, afectando significativamente el carrito de compras. Es obvio que los fertilizantes son un asunto solo para los de adentro, pero el hecho es que, dado que es un tema vital y fundamental para la agricultura europea, era tarea de la Comisión y el Parlamento Europeo adoptar todas las medidas de precaución para garantizar la producción de fertilizantes en el territorio de la Unión y no delegar la producción de los mismos a otros países sabiendo que el gas es la base del proceso productivo y, al no estar en posesión de autonomía energética, era arriesgado e irresponsable no pensar en un hipotético escenario apocalíptico en el caso de que cesara el suministro de gas desde Rusia u otros países proveedores de Europa. Aquí vamos de nuevo, aquí se demuestra una vez más, si hiciera falta de nuevo, lo inútil y dañina que es la Unión Europea y reflexionar sobre qué beneficios reales hemos recibido en estos primeros veinte años de desastres de época. Lo de siempre a lo que los medios de comunicación y la Comisión Europea nos tienen acostumbrados desde hace años… es decir, ahorros en el consumo energético, sacrificios, privaciones y sacrificios… combustibles muy caros, empresas agroalimentarias que producirán sus productos a costes desorbitados , ganadería que tendrá que hacer frente a los costes de alimentación y mantenimiento de los animales en los establos cuyas consecuencias serán alucinantes para los consumidores, desde el coste del huevo individual hasta el chuletón para la parrilla… o hasta la simple taza de leche para el desayuno de nuestros hijos. Todo esto va a llevar a una crisis en el mundo del trabajo y del paro… y lo bonito es que hay alguien que también viene a darnos una moraleja sobre la situación de Gran Bretaña que está en dificultades porque ha salido de la Unión Europea , por suerte agrego… y luego le quiero preguntar: pero ¿por qué querido señor secretario del PD entiende que estamos viviendo un momento feliz o estamos en el drama y peor de los ingleses? “Querida Unión Europea”, te informo que estoy haciendo cuentas y no me cuadran, pues que sepas que después de veinte años de leal ciudadanía… no sé si tendré gas en casa este invierno, y si habrá tanto como me costará, están en manos de especuladores como ENI y el Estado italiano que también quieren ganar en mi pequeño plato de pasta para el almuerzo y en mi higiene personal … los medios me dicen cómo voy a tener que cocinar y cuánto tiempo tengo que estar caliente en casa en pleno invierno… Sí, estoy muy convencido de que todas estas privaciones son sólo para… sujetos, mientras que los “europeos royals” seguirán su vida dichosa, bien pagada con todas las comodidades… No, no me parece bien, porque ustedes que están en Bruselas tenían la obligación y el deber de planear estrategias para traer autonomía e independencia a la Unión en todos los sectores comerciales y energéticos y la posibilidad existe, mientras que en cambio has vendido al mejor postor, has ganado quién sabe cuánto y ahora cura ndete que hacemos… nuestra parte… pero ¿qué papel debo jugar, el del tonto silencioso? yo no le he declarado la guerra a nadie y vivo en paz con todos y no tuviste derecho a llevar a todo el pueblo europeo a la guerra y quitarles la libertad de vivir por tus sucios intereses… y no me hables de libertad y democracia porque si lo haces “te escupo en la cara sin malentendidos”… a todos y nadie excluido… es desde el 2011 que veo pisoteada la democracia y la libertad en el mundo y nadie ha dado un carajo altamente y ahora tengo que sufrir y por que razon ? Mientras tanto, sobre los inmigrantes inmigrantes ilegales, que llegan en abundancia a Italia… ¡la maravillosa Comisión Europea guarda silencio! Y el año que viene cuando el pan va a costar 15 euros el kilo entonces… ¡esperad todo del pueblo soberano cabreado! 04092022 … por … https: //manliominicucci.myblog.it/

….

Las fábricas de fertilizantes están cerrando, Europa se ha roto desde Emilia hasta Bélgica

05092022 fertilizzanti

 

“En los últimos meses, muchos han utilizado la expresión ‘tormenta perfecta’ con respecto a la escalada de los costos de energía. Tengo la impresión de que la verdadera tormenta perfecta es la que está por llegar. Hoy estamos pagando una fuerte reducción en la producción de fertilizantes en Europa con un aumento en los precios y la dependencia de países extranjeros. Pero como los fertilizantes son la base de la producción agrícola, en pocos meses este paradigma podría trasladarse río abajo con un importante redimensionamiento de la producción agroalimentaria, una nueva subida de precios e inflación, un recurso masivo a las importaciones y, sobre todo, una directa impacto en el presupuesto del hogar”. En palabras del presidente de Assofertilizzanti-Federchimica, Giovanni Toffoli, está el próximo escenario no solo para el sector agroquímico sino para todo el sector agroalimentario italiano y europeo.

De hecho, la industria de fertilizantes sufre una doble dependencia del gas que alimenta el proceso de producción pero que también es materia prima para la producción de fertilizantes agrícolas. Por ello, las subidas medias del 300% del precio del gas en pocos meses están empujando a muchas industrias europeas del sector a reducir, si no detener, la producción. Una veintena de sitios están temporalmente cerrados.

La multinacional noruega de fertilizantes minerales Yara International, uno de los líderes mundiales del sector, cerró en julio por segunda vez este año su planta en Ferrara, Italia. En primavera, cerró la planta de Le Havre en Francia. Desde enero, Yara ha producido un 15% menos de amoníaco en Europa que el año pasado y acaba de anunciar que reducirá aún más su producción en Europa. En el Viejo Continente, el grupo utilizará ahora solo el 35% de la capacidad de producción de amoníaco. En los próximos días se producirán más recortes de producción en las plantas de Sluiskil (Países Bajos) y Tertre (Bélgica). Con estas medidas, Yara estima las reducciones actuales de la capacidad de producción anual en Europa en 3,1 millones de toneladas de amoníaco y 4 millones de toneladas de productos terminados.

Esta semana, dado que los precios del gas han vuelto a subir, el primer productor polaco, Azoty, anunció que suspendería el 90 % de su producción de amoníaco y el primer productor lituano, Achema, también anunció el cierre de su planta. El gigante alemán BASF ha anunciado que cerrará la planta de Ludwigshafen si el suministro de gas cae por debajo del 50% durante un período prolongado.

«La principal categoría de fertilizantes – añadió el presidente de Assofertilizzanti – es la de nitrógeno que también son los más afectados por el aumento de los precios del gas. El nitrógeno sintético representa el 65-70% de los fertilizantes utilizados en la agricultura y procede del amoníaco, NH3 del que, mediante gas, se elimina el carbono y se añade nitrógeno. Sin gas, o con gas a estos precios, y sin pipas y regasificadores para importarlo de otros países que no sean Rusia, no hay muchas alternativas. Lo único es reducir los aranceles a la importación de fertilizantes porque sería más conveniente importarlos que producirlos. Italia, incluidas las plantas de las multinacionales extranjeras que operan en nuestro país, es aproximadamente un 50% autosuficiente en fertilizantes. Pero el 100% de las materias primas para producirlas son importadas del exterior”.

El Consejo informal de Ministros de Agricultura del invierno pasado en Versalles reafirmó la necesidad de fortalecer la autonomía europea y la seguridad alimentaria tanto en los productos agrícolas básicos como en los fertilizantes necesarios para producir adecuadamente. Pero la coyuntura económica actual perfila perspectivas que van en sentido diametralmente opuesto porque una nueva dependencia fortalecida de la importación de fertilizantes es sólo el preludio de una renovada dependencia del exterior, incluso de productos agroalimentarios. El margen de maniobra es muy limitado. Los agricultores pueden intentar cambiar la orientación de sus cultivos de producciones que requieren dosis masivas de fertilizantes, como el maíz, a otras, como las semillas oleaginosas, que requieren menos. Pero esto corre el riesgo de tener repercusiones negativas en la ganadería, que no puede prescindir del maíz para la alimentación animal. «Los únicos remedios -concluye el presidente Toffoli- son los de la diversificación del suministro de gas, la construcción de gasoductos y regasificadoras. Luego estará la alternativa de reciclar el amoníaco producido por el sector ganadero. Alternativa que hasta ahora tenía costos desorbitados. las continuas subidas del gas empiezan a ser potencialmente competitivas. Luego vendrán los avances tecnológicos que permitirán nuevas formas de economía circular y la producción de amoníaco verde a partir de fuentes de energía renovables. Pero lleva tiempo. Por eso estamos convencidos de que el escenario que tenemos frente a nosotros será crítico durante varios meses por venir». de Giorgio dell’Orefice – Ayer 21:00

L’APOCALISSE? E’ IN ARRIVO!ultima modifica: 2022-09-04T21:13:12+02:00da manlio22ldc
Reposta per primo quest’articolo