“FIUMI DI PAROLE AL VENTO” !
Ieri sera Papa Francesco “ci ha illuminati con la sua illimitata sapienza”, lui… intervistato in una nota trasmissione televisiva ha posto in evidenza il solito problema della migrazione omettendo di parlare, in verità non lo ha mai fatto, del tentativo dei migranti stessi di islamizzare l’Europa… Quindi traggo le mie deduzioni dalle sue parole che per lui se l’Europa diventa islamica non ci sono problemi anzi ne sarebbe lieto… Ho il sospetto che “Sua Santità” forse si rifiuti di comprendere appieno cosa sia la religione islamica, i suoi dettami, la sua legge coranica e il modus vivendi molto rigido che è in netta contrapposizione alle nostre Costituzioni, modo di vivere e pensare di noi occidentali. Son partito proprio dal capo della chiesa cristiana cattolica romana per esporre la realtà drammatica del momento per una narrazione che mi obbliga ad affondare il “coltello della verità nel burro della menzogna e falsità”… ignorare il problema islamico e far finta di preoccuparsi solo di gente che arriva da noi in veste di vittime è un errore che noi occidentali stiamo pagando a caro prezzo, ciò significa aver volutamente stravolto la vita ed aspetto delle nostre moderne città, modificata la società sviluppatasi in mille anni in una sorta di ritorno al passato dove usi, costumi ed abitudini islamiche, come le attività commerciali, stanno prendendo il sopravvento nelle nostre città. E che ci sia una non dichiarata sottomissione alla religione islamica si evince dal patetico modo di commentare le notizie nei Tg di fatti di cronaca nera che vedono sempre come primi attori i fedeli islamici, aggettivi o sostantivi vari vengono escogitati col solo fine di evitare, a tutti i costi, di non pronunciare la fatidica parola islam, che evidentemente è tassativamente proibita enunciarla in ogni episodio che inorridisce l’opinione pubblica, anche quando assistiamo ad un matrimonio combinato di una bambina di 12 anni con un adulto islamico il termine islamico viene debitamente omesso. Già, Oriana fallaci ce lo aveva detto tanti anni addietro… ma noi occidentali proprio “non ce lo vogliamo ficcare nella zucca”. Anni fa alcuni muezzin, persone islamiche addette alla moschee, dissero che il ventre delle loro donne avrebbe conquistato l’Europa ed islamizzata… in sintesi ciò che hanno tentato di fare gli ottomani nel passato con la forza lo stanno facendo occupando fisicamente il continente proliferando figli e pian piano impossessandosi delle nostre città. Allarmi chiaramente lanciati ma noi continuiamo ad essere buoni, a parlare di accogliere ancora altri migranti, preciso che in gran parte son sempre musulmani, in quanto i cristiani, se non lo sapete, per la maggior parte delle volte li buttano dai gommoni in mare e poi ci ricamano su… anche perché ce li fanno passare semplicemente come vittime senza il necessario distinguo. L’ipocrisia regna sovrana nella convinzione religiosa di quella gente e per capirlo basta semplicemente guardare quel che accade nella civilissima e moderna Francia di i oggi… “Roubaix e le periferie di Parigi, come numerosi territori in Francia, sono diventati il simbolo del fallimento dello Stato francese… un fallimento perché si è voluti essere comprensivi, tolleranti verso una religione che nei fatti sovverte tutte le nostre regole e leggi ed è chiaramente contro lo stile di vita occidentale, e quali sono i risultati di questa eccessiva concessione nel rispetto del ”politically correct ? Adesso li chiamano “talebani”, ovviamente “non fedeli islamici” perché così facendo si offendono gli altri islamici che nella pratica sono identici in tutto, sia nel modo di predicare che di razzolare, ma è il nostro… balordo modo di essere sempre buonisti e corretti nelle espressioni letterarie. Roubaix non è più una città francese in stile europeo ma è ora una città islamica, e non islamista o talebana, un pezzo di islam … che si trova in territorio circondato da infedeli, almeno per il momento, e che si pone come obiettivo finale l’islamizzazione di tutta la Francia prima e poi si estenderà a macchia d’olio in tutta Europa e noi occidentali che vogliamo fare ? Intendiamo continuare ad accogliere migranti islamici che verranno poi ad islamizzarci tutti ? Il Papa ha detto, sempre ieri sera, che ogni Stato deve farsi carico dell’accoglienza di un numero ben preciso di migranti… e qui ho capito che lui non ha capito un bel niente dei flussi dei migranti… già, ci scommetto quel che volete, come scrivo da ben 13 anni la fine dell’immigrazione clandestina è solo un pia illusione perché nella tragica realtà… non cesserà mai e più andremo avanti nel tempo e più le traversate verso l’Italia e la Spagna, organizzate della ONG o dai viaggi in autonomia con piccole imbarcazioni, aumenteranno in modo esponenziale, anzi resto convintissimo che siamo alle soglie di una nuova e propria invasione perché ora chi parte ha sempre un referente e sistemazione quando arriva… Attenti, perché quando le temperature saranno più consone per le traversaste e il mare si calmerà… Dio ci protegga ! E non si fermeranno dinanzi a niente e certamente… neanche alle parole di un Papa argentino… piccolo e poco cristiano ! In ultimo, ringraziamo i tifosi di calcio del Senegal, residenti a Torino, che nella gioia della vittoria della coppa d’Africa hanno regalato calci e violenza gratuite ad una pattuglia di polizia che si trovava lì per prassi lavorativa. Ricordo a tutti che il Senegal è un paese islamico e punto ! 07022022 …by… https://manliominicucci.myblog.it/
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“Talebani a due ore da Parigi”. Il caso che indigna la Francia
Alessandra Benignetti
L’Afghanistan dei talebani è “a due ore di macchina da Parigi”. Il candidato di Reconquête alle prossime elezioni presidenziali francesi, Éric Zemmour, in una lettera aperta pubblicata su Le Figaro, commenta così il documentario choc che da un paio di settimane infiamma il dibattito politico francese. A far discutere sono le immagini mandate in onda lo scorso 23 gennaio dalla trasmissione televisiva Zone Interdite, sul canale M6, che mostrano la metamorfosi di Roubaix, cittadina di 90mila abitanti nel distretto del Nord, che da centro industriale delle Fiandre francesi si è trasformata in una sorta di provincia del Califfato islamico.
© Fornito da Il Giornale
Le donne sono quasi tutte velate e le botteghe tradizionali sono state sostituite da alimentari e macellerie che vendono carne halal. Le telecamere nascoste dei giornalisti, accompagnati dal giovane attivista Amine Elbahi, riprendono sugli scaffali dei negozi giocattoli e peluche senza volto, in linea con i dettami dell’Islam che vietano le rappresentazioni umane, libri che promuovono la lapidazione delle donne o la jihad venduti nelle librerie e un ristorante, poi chiuso per ordine del prefetto dopo la diffusione del reportage, in cui le donne venivano confinate in un’apposita sala.
Nelle moschee della città, almeno sette, si predica l’odio contro gli infedeli. E, come si legge sui media francesi, a fare proselitismo islamista sarebbe stata anche un’associazione che fino a febbraio del 2021 era finanziata anche con fondi pubblici dal sindaco Guillaume Delbar, del partito di Emmanuel Macron, La République en Marche, sotto processo per la vicenda. Elbahi ha raccontato ai microfoni di M6 di aver avvertito il sindaco in due occasioni, ad ottobre e novembre del 2020, delle attività dubbie portate avanti da Ambitions et initiatives pour la réussite, l’organizzazione in questione. Il primo cittadino aveva assicurato al giovane attivista di aver riferito la cosa al prefetto, ma nulla è cambiato.
Le minacce agli autori del reportage
Video: “Aiutateci, i talebani sono alla porta di casa”: in un video l’ultimo appello di Tamana Paryani (Rai News)
Nei giorni scorsi è stato proprio Delbar a parlare in una nota diffusa alla stampa di attacco alla città e di “caricatura” fatta da chi vede “separatisti ovunque”. Eppure, nel giro di qualche ora dalla messa in onda del documentario il giovane “roubaisien” che ha denunciato a viso aperto davanti alle telecamere la deriva islamista della città è stato sommerso da insulti e minacce di morte.
Un vero e proprio tsunami di odio, con messaggi arrivati via social, sms e Whatsapp in cui il ragazzo viene definito “kouffar”, e cioè miscredente, oltre ad essere avvertito del fatto che presto sarà “sgozzato e decapitato”. A finire nel mirino è stata anche la conduttrice della trasmissione, la giornalista Ophélie Meunier. Entrambi sono sotto scorta, come ha spiegato il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, che con un tweet promette che troverà “gli autori delle minacce”.
La denuncia: “Qui lo Stato ha fallito”
Intanto, Elbahi, che ha una sorella partita per combattere il jihad in Siria e rinchiusa attualmente in un carcere curdo, si sfoga in una lettera aperta inviata a Le Figaro: “Roubaix, come numerosi territori in Francia, è diventata il simbolo del fallimento dello Stato, incapace di affermare la propria autorità”. I blitz ordinati dal prefetto per chiudere negozi e ristoranti dove la sharia prevalicava la legge nazionale, accusa il giovane attivista, sono scattati soltanto dopo la pubblicazione del documentario, nonostante le prime denunce risalgano al 2016. “La sfida per la Repubblica sarà quella di affermare ciò che tollera e ciò che vuole sul suo territorio”, scrive ancora Elbahi, che lancia l’idea della creazione di una “convenzione nazionale contro l’islamismo” per “liberare i musulmani di Francia dal fondamentalismo islamista”.
ENGLISH
“RIVERS OF WORDS IN THE WIND”!
Last night Pope Francis “enlightened us with his unlimited wisdom”, he … interviewed in a well-known television program highlighted the usual problem of migration by failing to speak, in truth, he never did, about the attempt of migrants themselves to Islamize Europe … So I draw my deductions from his words that for him if Europe becomes Islamic there are no problems indeed he would be happy … I suspect that “His Holiness” perhaps refuses to understand fully what the Islamic religion is, its dictates, its Koranic law and the very rigid modus vivendi that is in clear contrast to our Constitutions, way of living and thinking of us Westerners. I started right from the head of the Roman Catholic Christian Church to expose the dramatic reality of the moment for a narrative that forces me to sink the “knife of truth in the butter of lies and falsehood” … ignore the Islamic problem and pretend to only care of people who come to us as victims is a mistake that we Westerners are paying dearly for, this means having deliberately distorted the life and appearance of our modern cities, changed the society that developed over a thousand years in a sort of return to the past where Islamic customs and habits, such as commercial activities, are taking over in our cities. And that there is an undeclared submission to the Islamic religion can be deduced from the pathetic way of commenting on the news in the Tg of crime news events that always see the Islamic faithful as the first actors, various adjectives or nouns are devised with the sole purpose of avoiding, to all costs, not to pronounce the fateful word Islam, which is clearly strictly forbidden to enunciate it in every episode that horrifies public opinion, even when we witness an arranged marriage of a 12-year-old girl with an Islamic adult the Islamic term is duly omitted. Yes, Oriana fallaci had told us so many years ago … but we Westerners just “don’t want to stick it in our nourishment”. Years ago some muezzins, Islamic people in charge of mosques, said that the wombs of their women would conquer Europe and islamized … in short, what the Ottomans tried to do in the past by force they are doing by physically occupying the continent proliferating children and gradually taking over our cities. Clearly raised alarms but we continue to be good, to talk about welcoming still other migrants, I specify that for the most part they are always Muslims, as Christians, if you do not know it, for the most part throw them from rubber boats into the sea and then they embroider on us … also because they simply pass them on as victims without the necessary distinction. Hypocrisy reigns supreme in the religious conviction of those people and to understand it it is enough simply to look at what happens in the very civilized and modern France of today … “Roubaix and the suburbs of Paris, like numerous territories in France, have become the symbol of failure of the French state … a failure because we wanted to be understanding, tolerant towards a religion that in fact subverts all our rules and laws and is clearly against the Western way of life, and what are the results of this excessive concession in the respect for “politically correct? Now they call them” Taliban “, obviously” not Islamic faithful “because by doing so they offend other Muslims who in practice are identical in everything, both in the way of preaching and scratching, but it is ours .. . foolish way of always being good-natured and correct in literary expressions. Roubaix is no longer a French city in European style but is now an Islamic city, and not Islamis ta or Taliban, a piece of Islam … which is in territory surrounded by infidels, at least for the moment, and which has the Islamization of all France as its final goal first and then it will spread like wildfire in all of Europe and what do we Westerners want to do? Do we intend to continue welcoming Islamic migrants who will later Islamise us all? The Pope said, again last night, that each State must take charge of welcoming a very specific number of migrants … and here I understood that he did not understand anything about the flow of migrants … yes, there I bet what you want, as I have been writing for 13 years the end of illegal immigration is just a pious illusion because in the tragic reality … it will never cease and the more we go forward in time and the more the crossings to Italy and Spain, organized by NGOs or autonomous trips with small boats, will increase exponentially, indeed I remain very convinced that we are on the threshold of a new and proper invasion because now those who leave always have a contact person and accommodation when they arrive … entities, because when the temperatures are more suitable for the crossings and the sea will calm down … God protect us! And they will stop at nothing and certainly … not even at the words of an Argentine Pope … small and unchristian! Lastly, we thank the Senegalese football fans, residing in Turin, who in the joy of winning the African Cup gave free kicks and violence to a police patrol that was there for work practice. I remind everyone that Senegal is an Islamic country and period! 07022022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/
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“Taliban two hours from Paris”. The case that outrages France
Alessandra Benignetti
The Taliban’s Afghanistan is “a two-hour drive from Paris”. Reconquête’s candidate in the upcoming French presidential elections, Éric Zemmour, in an open letter published in Le Figaro, comments on the shocking documentary that has been inflaming the French political debate for a couple of weeks. The images broadcast on 23 January by the television program Zone Interdite, on channel M6, which show the metamorphosis of Roubaix, a town of 90 thousand inhabitants in the Northern district, which from an industrial center of French Flanders has been transformed into a sort of province of the Islamic Caliphate.
© Provided by Il Giornale
The women are almost all veiled and the traditional shops have been replaced by groceries and butchers that sell halal meat. The hidden cameras of journalists, accompanied by the young activist Amine Elbahi, film faceless toys and soft toys on store shelves, in line with the dictates of Islam that prohibit human representations, books that promote the stoning of women or jihad sold in bookshops and a restaurant, later closed by order of the prefect after the reportage was released, in which the women were confined to a special room.
In the city’s mosques, at least seven, hatred of infidels is preached. And, as we read in the French media, Islamist proselytizing would also have been an association that until February 2021 was also financed with public funds by the mayor Guillaume Delbar, of Emmanuel Macron’s party, La République en Marche, on trial for the story. Elbahi told M6 microphones that he had warned the mayor on two occasions, in October and November 2020, of the dubious activities carried out by Ambitions et initiatives pour la réussite, the organization in question. The mayor had assured the young activist that he had reported the matter to the prefect, but nothing has changed.
Threats to the authors of the report
Video: “Help us, the Taliban are at the door”: Tamana Paryani’s latest appeal in a video (Rai News)
In recent days it was Delbar himself who spoke in a press release about the attack on the city and a “caricature” made by those who see “separatists everywhere”. Yet, within a few hours of the documentary being broadcast, the young “roubaisien” who openly denounced the city’s Islamist drift in front of the cameras was overwhelmed by insults and death threats.
A real tsunami of hatred, with messages arrived via social networks, sms and Whatsapp in which the boy is defined as “kouffar”, that is, unbeliever, as well as being warned that he will soon be “slaughtered and beheaded”. The host of the show, the journalist Ophélie Meunier, was also targeted. Both are under guard, as explained by the Minister of the Interior, Gérald Darmanin, who in a tweet promises that he will find “the perpetrators of the threats”.
The complaint: “Here the state has failed”
Meanwhile, Elbahi, who has a sister who left to fight the jihad in Syria and is currently locked up in a Kurdish prison, unleashes an open letter sent to Le Figaro: “Roubaix, like many territories in France, has become the symbol of the failure of the State, unable to assert its authority “. The blitzes ordered by the prefect to close shops and restaurants where Sharia law prevailed over national law, the young activist accuses, were triggered only after the documentary was published, despite the first complaints dating back to 2016. “The challenge for the Republic will be to affirm what it tolerates and what it wants on its territory “, writes Elbahi, who launches the idea of creating a” national convention against Islamism “to” free the Muslims of France from Islamist fundamentalism “.
FRENCH
“DES RIVIÈRES DE MOTS DANS LE VENT” !
Hier soir, le pape François “nous a éclairés avec sa sagesse illimitée”, il … interviewé dans une émission de télévision bien connue a mis en évidence le problème habituel de la migration en omettant de parler, en vérité, il ne l’a jamais fait, de la tentative des migrants eux-mêmes de Islamiser l’Europe… Je tire donc mes déductions de ses propos que pour lui si l’Europe devient islamique il n’y a pas de problèmes en effet il serait content… Je soupçonne que “Sa Sainteté” refuse peut-être de comprendre pleinement ce qu’est la religion islamique, ses diktats, sa loi coranique et le modus vivendi très rigide qui contraste clairement avec nos Constitutions, notre façon de vivre et de penser à nous Occidentaux. J’ai commencé dès la tête de l’Église chrétienne catholique romaine à exposer la réalité dramatique du moment pour un récit qui m’oblige à couler le “couteau de la vérité dans le beurre des mensonges et des faussetés” … ignorer le problème islamique et faire semblant ne s’occuper que des gens qui viennent à nous en tant que victimes est une erreur que nous, Occidentaux, payons cher, c’est avoir délibérément déformé la vie et l’apparence de nos villes modernes, changé la société qui s’est développée pendant mille ans dans une sorte de retour au passé où les us et coutumes islamiques, comme les activités commerciales, prennent le dessus dans nos villes. Et qu’il y ait une soumission non déclarée à la religion islamique est évident à partir de la façon pathétique de commenter les nouvelles dans le Tg des événements d’actualité criminelle qui voient toujours les fidèles islamiques comme les premiers acteurs, divers adjectifs ou noms sont conçus dans le seul but d’éviter, à tout prix, de ne pas prononcer le mot fatidique Islam, qu’il est clairement strictement interdit de prononcer dans chaque épisode qui horrifie l’opinion publique, même lorsque l’on assiste à un mariage arrangé d’une fillette de 12 ans avec un adulte musulman le terme islamique est dûment omis. Oui, Oriana fallaci nous l’avait dit il y a tant d’années… mais nous, Occidentaux, “ne voulons tout simplement pas en mettre dans notre alimentation”. Il y a des années certains muezzins, des personnes islamiques en charge de mosquées, disaient que les ventres de leurs femmes allaient conquérir l’Europe et s’islamiseraient… bref, ce que les Ottomans ont essayé de faire par le passé par la force ils sont en train de faire en occupant physiquement le continent proliférant enfants et s’emparant peu à peu de nos villes. Clairement donné l’alerte mais on continue d’être bon, pour parler d’accueil encore d’autres migrants, je précise que pour la plupart ce sont toujours des musulmans, comme des chrétiens, si vous ne le savez pas, jetez-les pour la plupart des canots pneumatiques dans la mer et puis ils brodent sur nous … aussi parce qu’ils les font simplement passer pour des victimes sans la distinction nécessaire. L’hypocrisie règne en maître dans la conviction religieuse de ces gens et pour le comprendre il suffit simplement de regarder ce qui se passe dans la France très civilisée et moderne d’aujourd’hui… « Roubaix et la banlieue parisienne, comme de nombreux territoires en France, ont devenu le symbole de l’échec de l’État français… un échec parce que nous voulions être compréhensifs, tolérants envers une religion qui en fait subvertit toutes nos règles et lois et est clairement contre le mode de vie occidental, et quels sont les résultats de cette concession excessive dans le respect du « politiquement correct ? » Maintenant ils les appellent « talibans », évidemment « non fidèles à l’islam » car ce faisant ils offensent d’autres musulmans qui dans la pratique sont identiques en tout, tant dans la manière de prêcher que de gratter, mais c’est la nôtre…façon insensée d’être toujours bon enfant et correct dans les expressions littéraires. Roubaix n’est plus une ville française à l’européenne mais est désormais une ville islamique, et non islamis ta ou Taliban, un bout d’Islam… qui est en territoire entouré d’infidèles, du moins pour le moment, et qui a d’abord pour but final l’islamisation de toute la France et ensuite il se répandra comme une traînée de poudre dans toute l’Europe et que voulons-nous faire, nous occidentaux ? Avons-nous l’intention de continuer à accueillir des migrants islamiques qui nous islamiseront tous plus tard ? Le Pape a dit, encore hier soir, que chaque Etat doit se charger d’accueillir un nombre bien précis de migrants… et là j’ai compris qu’il ne comprenait rien au flux de migrants… oui, là je parie ce que vous veux, comme je l’écris depuis 13 ans la fin de l’immigration clandestine n’est qu’une pieuse illusion car dans la tragique réalité… elle ne cessera jamais et plus on avance dans le temps et plus les traversées vers l’Italie et l’Espagne, organisés par des ONG ou des voyages autonomes avec de petites embarcations, vont augmenter de manière exponentielle, en effet je reste très convaincu que nous sommes au seuil d’une nouvelle et véritable invasion car désormais ceux qui partent ont toujours un interlocuteur et un logement à leur arrivée… Attention, car lorsque les températures sont plus propices aux traversées et que la mer se calme… Dieu nous protège ! Et ils ne reculeront devant rien et certainement… pas même devant les paroles d’un pape argentin… petit et non chrétien ! Enfin, nous remercions les fans de football sénégalais, résidant à Turin, qui dans la joie de remporter la Coupe d’Afrique ont donné des coups francs et des violences à une patrouille de police qui était là pour un entraînement de travail. Je rappelle à tous que le Sénégal est un pays et une période islamique ! 07022022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/
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“Les talibans à deux heures de Paris”. L’affaire qui indigne la France
Alessandra Benignetti
L’Afghanistan des talibans est “à deux heures de route de Paris”. Le candidat de Reconquête aux prochaines élections présidentielles françaises, Éric Zemmour, dans une lettre ouverte publiée dans Le Figaro, commente le documentaire choc qui enflamme le débat politique français depuis quelques semaines. Les images diffusées le 23 janvier par l’émission de télévision Zone Interdite, sur la chaîne M6, qui montrent la métamorphose de Roubaix, ville de 90 000 habitants du quartier Nord, qui de centre industriel de la Flandre française s’est transformée en une sorte de province du califat islamique.
© Fourni par Il Giornale
Les femmes sont presque toutes voilées et les commerces traditionnels ont été remplacés par des épiceries et boucheries qui vendent de la viande halal. Les caméras cachées des journalistes, accompagnés du jeune militant Amine Elbahi, filment des jouets et des peluches sans visage dans les rayons des magasins, en accord avec les diktats de l’Islam qui interdisent les représentations humaines, les livres qui prônent la lapidation des femmes ou le jihad vendus dans les librairies et un restaurant, fermé par arrêté du préfet après la diffusion du reportage, dans lequel les femmes étaient confinées dans une salle spéciale.
Dans les mosquées de la ville, au moins sept, on prêche la haine des infidèles. Et, comme on le lit dans les médias français, le prosélytisme islamiste aurait aussi été une association qui jusqu’en février 2021 était également financée sur fonds publics par le maire Guillaume Delbar, du parti d’Emmanuel Macron, La République en marche, jugé pour l’histoire. Elbahi a déclaré aux micros de M6 qu’il avait averti le maire à deux reprises, en octobre et novembre 2020, des activités douteuses menées par Ambitions et initiatives pour la réussite, l’organisme en question. Le maire avait assuré au jeune militant qu’il avait signalé l’affaire au préfet, mais rien n’a changé.
Les menaces contre les auteurs du rapport
Vidéo : « Aidez-nous, les talibans sont à la porte » : le dernier appel de Tamana Paryani dans une vidéo (Rai News)
Ces derniers jours, c’est Delbar lui-même qui a évoqué dans un communiqué l’attaque de la ville et une “caricature” réalisée par ceux qui voient “des séparatistes partout”. Pourtant, quelques heures après la diffusion du documentaire, le jeune « roubaisien » qui dénonce ouvertement la dérive islamiste de la ville devant les caméras est submergé d’insultes et de menaces de mort.
Un véritable tsunami de haine, avec des messages arrivés via les réseaux sociaux, sms et Whatsapp dans lesquels le garçon est défini comme « kouffar », c’est-à-dire incroyant, en plus d’être prévenu qu’il sera bientôt « égorgé et décapité ». L’animatrice de l’émission, la journaliste Ophélie Meunier, a également été visée. Tous deux sont sous bonne garde, comme l’explique le ministre de l’Intérieur, Gérald Darmanin, qui dans un tweet promet de retrouver “les auteurs des menaces”.
La plainte : “Ici l’Etat a failli”
De son côté, Elbahi, qui a une sœur partie combattre le djihad en Syrie et actuellement enfermée dans une prison kurde, déchaîne une lettre ouverte adressée au Figaro : « Roubaix, comme de nombreux territoires en France, est devenu le symbole de la défaillance de l’État, incapable d’affirmer son autorité ». Les blitz ordonnés par le préfet pour fermer commerces et restaurants où la charia prévalait sur le droit national, accuse le jeune militant, n’ont été déclenchés qu’après la publication du documentaire, malgré les premières plaintes remontant à 2016. « L’enjeu pour la République sera d’affirmer ce qu’elle tolère et ce qu’elle veut sur son territoire”, écrit Elbahi, qui lance l’idée de créer une “convention nationale contre l’islamisme” pour “libérer les musulmans de France de l’intégrisme islamiste”.