LA FARSA E’ FINITA !

Sono circa trenta  o poco più… le volte che Facebook ha bloccato il mio profilo per  impedirmi si di scrivere articoli sull’argomento migranti , sì  quelli dei gommoni prelevati dalle navi ONG nel mezzo del mare. Navi  che pattugliavano il Mediterraneo con l’unico fine che “era ed è” quello di prendere a bordo migranti, che loro cinicamente definiscono “vite salvate dalla morte in mare”,  dopo chiari ed evidenti accordi presi per incontrarli in un determinato punto del Mediterraneo. Ovvio che le mie denunce a mezzo di articoli di ampia lettura e diffusione nei vari social  han dato notevole fastidio alle forze politiche e a… Papa Francesco che sostengono l’immigrazione forzata, scritti che ipocritamente  sono stati ritenuti discriminatori. Ho dovuto ingoiare rospi ed umiliazioni per anni di accuse infondate e vergognose da commenti offensivi di buonisti del caso… Già, perché a differenza dei buonisti e radical chic… mi era chiaro sin dai tempi degli scandali di Roma  Mafia Capitale, meglio nota come Mondo di Mezzo, ed al facile arricchimento di tante cooperative che nel business dell’immigrazione ONG e affaristi  avevano trovato l’Eldorado.  E visto che denunciavo il malaffare delle ONG e la probabile connessione alle cooperative d’Italia io e qualche altro abbiamo pagato un prezzo salatissimo. Poi nel 2019 il ministro degli interni è Matteo  Salvini , lui con i suoi decreti vuol impedire che l’Italia diventi lo scalo di tutte le navi ONG del mondo e allora la signora tedesca Carola Rackete che si inventa nel Luglio 2019 ? Quello di abbattere il ministro degli interni e i suoi decreti e lo fa con l’appoggio di alcuni deputati italiani della “meravigliosa  sinistra” e con il totale appoggio dei media e della Procura di Agrigento. L’ex ministro come tutti sanno è ancora sotto processo e mentre attende il nuovo dibattimento… guarda caso ora vien a galla la verità e cioè… udite … udite… che la Capitana Rackete” è entrata coscientemente  nelle acque territoriali italiane, forzandole e senza autorizzazione e in più, volutamente, ha speronato una motovedetta della Guardia di Finanza che era ormeggiata nel porto che l’accolta, gesto piratesco per il quale non ha pagato nulla… neanche i danni per i graffi alla vernice. E quel che irrita e che lei ha anche avuto l’arroganza  di sentirsi in diritto di decidere quali debbono e come devono essere le politiche migratorie italiane, tutto ciò è possibile perché in Italia i “soliti politici di sinistra anti italiani “ hanno deciso che l’immigrazione deve necessariamente  passare attraverso le ONG… già, però non rispondono mai in prima persona delle morti causate dalla disperazione e dalla fuga di tanta gente che non avrebbe nessun diritto a venire da noi, né delle enormi spese che il popolo italiano sostiene quotidianamente… ma questa è un’altra storia. Tornando “all’eroina del mare” intervistata sull’episodio di Luglio 2019  ha rivelato la verità… dichiarazioni choc senza precedenti… Berlino non sapeva nulla né il governo tedesco era stato informato… curioso che nessuno del governo italiano all’epoca dei fatti si sia preso la briga di controllare la veridicità delle sue affermazioni,  come anche lo speronamento inizialmente definito come casuale mentre io e tanti, sostenevamo la premeditazione a quel speronamento ed oggi le sue confessioni ci danno ragione. Riporto uno stralcio dell’intervista per darvi una concreta idea di cosa sia “l’eroina del mare” :  “A domanda se con la Sea Watch 3 al suo comando l’obiettivo era abbattere la normativa del cattivo leghista risponde candidamente di sì, mi sono convinta che dovevo avere il coraggio di sfidare il vostro governo proprio sul campo preparato da Salvini col suo decreto». In pratica l’obiettivo era politico, sempre in nome della suprema legge umanitaria del salviamo tutti per sbarcarli in Italia. E per sottolinearlo ribadisce che nel duello con il «capitano» della Lega «alla fine Salvini ha perso». No egregia signorina tedesca, chi ha perso è il… popolo italiano e l’Europa… già, perché grazie a lei e alle sue opere missionarie ora le nostre città sono in mano alla delinquenza dei migranti da lei traghettati in Italia, luoghi prima di culto e di bellezza ora  diventai invivibili e discariche a cielo aperte e oltre questo abbiamo che  la sicurezza per le donne non esiste più, e lei… “meravigliosa eroina del mare” ebbene che sappia che n’è l’artefice n.1 dello stillicidio di migranti che ora terrorizzano l’occidente e sono convinto che la sua Germania, visto che si è resa complice di questi crimini,  tra non molto pagherà lo stesso prezzo di Italia e Francia. Spero che il procuratore di Agrigento voglia ora incriminarla per falso la signora Rackete  e metterla sott’accusa visto che ha spudoratamente confessato i suoi crimini ed è giusto che vada a processo per essere debitamente punita. E se non lo fa ce lo spieghi… e per quanto riguarda l’ex ministro Salvini perché non viene prosciolto immediatamente visto che ha dichiarato la reale provocazione ?  Carola Rackete deve andare a processo per aver preso in giro la magistratura, detto il falso e speronato una motovedetta dello stato Italiano. Ora dice che non verrà più a raccogliere migranti nel mare…  e chissenefrega, quel che voglio è che lei vada a processo e paghi anche per tutti i morti in mare che ci sono stati in questi anni, perché se le ONG avessero fatto un lavoro vero e trasparente tanti morti non li avremmo avuti.  04022022…by…  https://manliominicucci.myblog.it/

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4 Febbraio 2022 – 06:00

Carola Rackete, l’eroina del mondo di sinistra e radical chic, rivela di essere stata ancora più talebana dell’accoglienza della Ong tedesca Sea Watch

Fausto Biloslavo

Carola Rackete, l’eroina del mondo di sinistra e radical chic, rivela di essere stata ancora più talebana dell’accoglienza della Ong tedesca Sea Watch, che l’aveva messa ai comandi della nave carica di migranti che nel 2019 ha sfidato il governo italiano. Per non avere rispettato il blocco imposto dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini e schiacciato una motovedetta della Finanza sulla banchina, pur di sbarcare 40 migranti, la magistratura di Agrigento l’ha definitivamente graziata come regalo di Natale. Nell’illuminate intervista su Repubblica di ieri saltano fuori parecchie verità nascoste, che rendono ancora più paradossale la scabrosa vicenda. La capitana coraggiosa getta la maschera e ammette che la sua missione non era solo umanitaria, ma virando il timone sulla linea di collisione con il governo, voleva affondare il decreto sicurezza di Salvini. «Dopo due anni», grazie all’archiviazione dell’inchiesta a suo carico «è stato stabilito che il decreto sicurezza bis era una legge sbagliata» sostiene con Repubblica. E alla domanda se con la Sea Watch 3 al suo comando l’obiettivo era abbattere la normativa del cattivo leghista risponde candidamente di «Sì () mi sono convinta che dovevo avere il coraggio di sfidare il vostro governo proprio sul campo preparato da Salvini col suo decreto».

In pratica l’obiettivo era politico, sempre in nome della suprema legge umanitaria del salviamo tutti per sbarcarli in Italia. E per sottolinearlo ribadisce che nel duello con il «capitano» della Lega «alla fine Salvini ha perso».

La teutonica Carola rivela poi un inaspettato braccio di ferro con Sea watch, la sua Ong. «Sia quando sono entrata nelle acque territoriali italiane, sia quando ho forzato il blocco a Lampedusa, sono andata contro le raccomandazioni del back office» di Berlino. In pratica i talebani dell’accoglienza tedeschi erano più moderati e consigliavano prudenza fino al punto di non volere che Sea watch 3 sfidasse il divieto di entrare nelle nostre acque. L’intrepida Rackete non ha prestato ascolto facendo di testa sua, come se fosse l’eroina di un mondo alla rovescia dove si possono violare le leggi di uno Stato senza alcuna punizione. E trovando incredibilmente sponda nella magistratura di Agrigento, che prendeva per buone le sue dichiarazioni considerando porto insicuro non solo la Libia, ma pure la Tunisia, lo scalo più vicino dal punto di recupero in mare dei migranti.

Nonostante la strada spianata verso scarcerazioni e archiviazioni Carola, però, non si fida ancora della giustizia italiana. All’immancabile domanda sulla paura dopo l’arresto risponde: «La vicenda giudiziaria poteva andare in tutte le direzioni, anche le più imprevedibili. Visto ciò che è successo in seguito a Mimmo Lucano, e mi riferisco alla sua scioccante condanna, facevo bene a essere preoccupata». Il Rackete pensiero è semplice: se sostieni di fare del bene e violi le leggi sei innocente a prescindere, anche se un tribunale scopre di tutto e di più, come nel caso Lucano.

Per fortuna Carola è in Norvegia ad appoggiare una protesta locale «in difesa dell’ecosistema». L’ultima volta la polizia tedesca l’ha portata via vestita da pinguino avvinghiata ad un albero di una foresta che non si doveva abbattere. La capitana coraggiosa ammette che «non è necessario stare su una nave per combattere le ingiustizie» e che difficilmente si rifarà vedere nel Mediterraneo. L’unica parte dell’intervista che suona come una buona notizia.

 

 

 

ENGLISH

THE FARSA IS OVER!

There are about thirty or so … the times that Facebook has blocked my profile to prevent me from writing articles on the subject of migrants, yes those of the rubber boats taken from NGO ships in the middle of the sea. Ships that patrolled the Mediterranean with the sole purpose that “was and is” to take migrants on board, which they cynically define “lives saved from death at sea”, after clear and evident agreements made to meet them in a specific point of the Mediterranean . Obviously, my complaints by means of articles widely read and disseminated in the various social networks have given considerable annoyance to the political forces and to … Pope Francis who support forced immigration, writings that have been hypocritically considered discriminatory. I had to swallow toads and humiliations for years of unfounded and shameful accusations from offensive comments of do-gooders of the case … Yes, because unlike the do-gooders and radical chic … it was clear to me since the times of the scandals of Rome Mafia Capitale, better known as Mondo di Mezzo, and to the easy enrichment of so many cooperatives that in the immigration business NGOs and businessmen had found the Eldorado. And since I was denouncing the malfeasance of NGOs and the probable connection to Italian cooperatives, I and a few others paid a very high price. Then in 2019 the interior minister is Matteo Salvini, with his decrees he wants to prevent Italy from becoming the port of call for all NGO ships in the world and then the German lady Carola Rackete who invents herself in July 2019? That of overthrowing the interior minister and his decrees and he does so with the support of some Italian deputies of the “wonderful left” and with the full support of the media and the Agrigento prosecutor’s office. As everyone knows, the former minister is still on trial and while he awaits the new trial … coincidentally now the truth comes to the surface and that is … hear … hear … that Captain Rackete “consciously entered the Italian territorial waters, forcing them and without authorization and in addition, deliberately, he rammed a patrol boat of the Guardia di Finanza that was moored in the port that accepted it, a pirate gesture for which he paid nothing … not even the damage for the scratches to the paint. And what irritates you is that you also had the arrogance to feel entitled to decide what Italian migration policies should and how they should be, all this is possible because in Italy the “usual anti-Italian left politicians” have decided that the ‘immigration must necessarily pass through NGOs … yes, but they never answer firsthand for the deaths caused by the desperation and flight of so many people who would have no right to come to us, nor for the enormous expenses that the Italian people bear daily … but that’s another story. Returning to the “heroine of the sea” interviewed on the July 2019 episode, she revealed the truth … unprecedented shocking statements … Berlin knew nothing nor had the German government been informed … curious that none of the Italian government at all epoch of events took the trouble to check the veracity of his statements, as well as the ramming initially defined as casual while I and many supported the premeditation of that ramming and today his confessions prove us right. Here is an excerpt of the interview to give you a concrete idea of what “the heroine of the sea” is: “When asked if with the Sea Watch 3 at his command the goal was to break down the legislation of the bad League, he answers candidly yes, I I am convinced that I had to have the courage to challenge your government precisely on the field prepared by Salvini with his decree ». In practice, the goal was political, always in the name of the supreme humanitarian law of saving everyone to land them in Italy. And to underline this, he reiterates that in the duel with the “captain” of the League “in the end Salvini lost”. No dear German lady, the one who lost is the … Italian people and Europe … yes, because thanks to you and your missionary works, now our cities are in the hands of the delinquency of the migrants she ferries to Italy, first places of worship and beauty now I became unlivable and open air dumps and beyond this we have that safety for women no longer exists, and she … “wonderful heroine of the sea” well know that she is the author 1 of the trickle of migrants who are now terrorizing the West and I am convinced that Germany, since it has become an accomplice to these crimes, will soon pay the same price as Italy and France. I hope that the Agrigento prosecutor now wants to indict Mrs Rackete for forgery and impeach her since she has shamelessly confessed to her crimes and it is right for her to go to trial to be duly punished. And if you don’t, please explain it to us … and as far as the former minister Salvini is concerned, why not is he acquitted immediately since he declared the real provocation? Carola Rackete must go to trial for making fun of the judiciary, misleading and rammed an Italian state patrol boat. Now he says that he will no longer come to collect migrants in the sea … and who cares, what I want is that you go to trial and also pay for all the deaths at sea that have been there in recent years, because if the NGOs had done a true and transparent work we would not have had so many dead. 04022022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

 

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February 4, 2022 – 06:00

Carola Rackete, the radical chic left-wing heroine, reveals that she was even more Taliban than the reception of the German NGO Sea Watch

Fausto Biloslavo

Carola Rackete, the heroine of the left and radical chic world, reveals that she was even more Taliban than the reception of the German NGO Sea Watch, which had put her at the controls of the ship loaded with migrants that in 2019 challenged the Italian government . For not having respected the blockade imposed by the Minister of the Interior, Matteo Salvini and crushed a patrol boat of the Finance on the quay, in order to disembark 40 migrants, the judiciary of Agrigento definitively pardoned her as a Christmas gift. In yesterday’s enlightened interview on Repubblica, several hidden truths emerge, which make the scabrous story even more paradoxical. The brave captain throws off the mask and admits that her mission was not only humanitarian, but by turning the rudder on the collision line with the government, she wanted to sink Salvini’s security decree. “After two years”, thanks to the dismissal of the investigation against her, “it was established that the security decree bis was a wrong law” she argues with Repubblica. And to the question whether with the Sea Watch 3 under his command the goal was to break down the legislation of the bad League, he replies candidly with “Yes () I am convinced that I had to have the courage to challenge your government on the field prepared by Salvini with his decree”.

In practice, the goal was political, always in the name of the supreme humanitarian law of saving everyone to land them in Italy. And to underline this, she reiterates that in the duel with the “captain” of the League “in the end Salvini lost”.

The Teutonic Carola then reveals an unexpected tug-of-war with Sea watch, her NGO. “Both when I entered Italian territorial waters and when I forced the blockade on Lampedusa, I went against the recommendations of the back office” in Berlin. In practice, the German welcoming Taliban were more moderate and advised caution to the point of not wanting Sea Watch 3 to challenge the ban on entering our waters. The intrepid Rackete did not listen to her, as if she were the heroine of an upside-down world where one can violate the laws of a state without any punishment. And incredibly finding support in the judiciary of Agrigento, which she took for granted her statements considering not only Libya as an unsafe port, but also Tunisia, the nearest port of call from the point of recovery of migrants at sea.

Despite the road paved towards release from prison and filings, however, Carola still does not trust Italian justice. To the inevitable question about fear after arrest, she replies: «The judicial affair could go in all directions, even the most unpredictable. Given what happened after Mimmo Lucano, and I am referring to her shocking condemnation, I did well to be worried ». The Rackete thought is simple: if you claim to do good and violate the laws you are innocent regardless, even if a court discovers everything and more, as in the Lucano case.

Luckily Carola is in Norway to support a local protest «in defense of the ecosystem». The last time the German police took her away dressed as a penguin clinging to a tree in a forest that should not have been cut down. The brave captain admits that “it is not necessary to be on a ship to fight injustice” and that she will hardly be seen in the Mediterranean. The only part of the interview that sounds like good news.

 

 

FRENCH

 

LA FARSA EST FINIE !

Il y a une trentaine… les fois où Facebook a bloqué mon profil pour m’empêcher d’écrire des articles sur le sujet des migrants, oui ceux des canots pneumatiques pris sur les navires des ONG en pleine mer. Navires qui patrouillaient en Méditerranée dans le seul but qui “était et est” d’embarquer des migrants, qu’ils définissent cyniquement “des vies sauvées de la mort en mer”, après des accords clairs et évidents conclus pour les rencontrer en un point précis de la Méditerranée . Évidemment, mes plaintes par le biais d’articles largement lus et diffusés dans les différents réseaux sociaux ont donné un agacement considérable aux forces politiques et au… Pape François qui soutiennent l’immigration forcée, écrits qui ont été hypocritement considérés comme discriminatoires. J’ai dû avaler des crapauds et des humiliations pendant des années d’accusations infondées et honteuses de commentaires offensants de bienfaiteurs de l’affaire … Oui, car contrairement aux bienfaiteurs et au chic radical … c’était clair pour moi depuis l’époque de les scandales de Rome Mafia Capitale, plus connue sous le nom de Mondo di Mezzo, et à l’enrichissement facile de tant de coopératives que dans le business de l’immigration les ONG et les hommes d’affaires avaient trouvé l’Eldorado. Et puisque je dénonçais les méfaits des ONG et le lien probable avec les coopératives italiennes, moi et quelques autres avons payé un prix très élevé. Puis en 2019 le ministre de l’intérieur c’est Matteo Salvini, avec ses décrets il veut empêcher l’Italie de devenir le port d’escale de tous les navires des ONG dans le monde puis l’Allemande Carola Rackete qui s’invente en juillet 2019 ? Celui de renverser le ministre de l’intérieur et ses décrets et il le fait avec le soutien de certains députés italiens de la “merveilleuse gauche” et avec le plein soutien des médias et du parquet d’Agrigente. Comme tout le monde le sait, l’ancien ministre est toujours en procès et en attendant le nouveau procès … par coïncidence, la vérité éclate maintenant à la surface et c’est … écoutez … écoutez … que le capitaine Rackete “est consciemment entré dans le eaux territoriales italiennes, les forçant et sans autorisation et en plus, délibérément, il a percuté un patrouilleur de la Guardia di Finanza qui était amarré dans le port qui l’a accepté, un geste de pirate pour lequel il n’a rien payé … pas même les dégâts pour les rayures sur la peinture. Et ce qui vous irrite, c’est que vous avez également eu l’arrogance de vous sentir en droit de décider quelles politiques migratoires italiennes devraient être et comment elles devraient être, tout cela est possible parce qu’en Italie, les « politiciens de gauche anti-italiens habituels » ont décidé que « l’immigration doit passer nécessairement par des ONG… oui, mais elles ne répondent jamais de première main des morts causées par le désespoir et la fuite de tant de personnes qui n’auraient pas le droit de venir chez nous, ni des dépenses énormes que le peuple italien supporte au quotidien. .. mais c’est une autre histoire. Revenant à “l’héroïne de la mer” interrogée sur l’épisode de juillet 2019, elle a révélé la vérité… des déclarations choquantes sans précédent… Berlin ne savait rien et le gouvernement allemand n’avait pas été informé… curieux qu’aucun gouvernement italien à toutes les époques d’événements ont pris la peine de vérifier la véracité de ses déclarations, ainsi que l’éperonnage initialement défini comme occasionnel alors que moi et beaucoup avons soutenu la préméditation de cet éperonnage et aujourd’hui ses aveux nous donnent raison. Voici un extrait de l’interview pour vous donner une idée concrète de ce qu’est “l’héroïne de la mer” : “Quand on lui a demandé si avec le Sea Watch 3 à ses ordres le but était de faire tomber la législation de la mauvaise Ligue , il répond franchement oui, je suis convaincu que j’ai dû avoir le courage de défier votre gouvernement précisément sur le terrain préparé par Salvini avec son décret ». En pratique, le but était politique, toujours au nom de la loi humanitaire suprême de sauver tout le monde pour le faire débarquer en Italie. Et pour souligner cela, il répète que dans le duel avec le “capitaine” de la Ligue “à la fin Salvini a perdu”. Non chère dame allemande, celui qui a perdu est le … peuple italien et l’Europe … oui, parce que grâce à vous et à vos œuvres missionnaires, nos villes sont maintenant entre les mains de la délinquance des migrants qu’elle transporte en Italie, premiers lieux de culte et de beauté maintenant je suis devenu invivable et dépotoirs à ciel ouvert et au delà on a que la sécurité pour les femmes n’existe plus, et elle… “merveilleuse héroïne de la mer” sache bien qu’elle est l’auteur 1 du filet de migrants qui terrorisent aujourd’hui l’Occident et je suis convaincu que l’Allemagne, devenue complice de ces crimes, paiera bientôt le même prix que l’Italie et la France. J’espère que le procureur d’Agrigente veut maintenant inculper Mme Rackete pour faux et la mettre en accusation puisqu’elle a avoué sans vergogne ses crimes et qu’il est juste qu’elle aille en justice pour être dûment punie. Et si ce n’est pas le cas, veuillez nous l’expliquer… et en ce qui concerne l’ancien ministre Salvini, pourquoi pas est-il acquitté immédiatement puisqu’il a déclaré la véritable provocation ? Carola Rackete doit être jugée pour s’être moquée de la justice, avoir induit en erreur et percuté un patrouilleur de l’État italien. Maintenant, il dit qu’il ne viendra plus chercher des migrants en mer… et qu’importe, ce que je veux, c’est que vous alliez en procès et que vous payiez aussi pour tous les morts en mer qu’il y a eu ces dernières années, parce que si les ONG avaient fait un travail vrai et transparent on n’aurait pas eu autant de morts. 04022022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

 

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4 février 2022 – 06:00

Carola Rackete, l’héroïne de gauche radicale chic, révèle qu’elle était encore plus talibane que l’accueil de l’ONG allemande Sea Watch

Fausto Biloslavo

Carola Rackete, l’héroïne du monde gauche et radical chic, révèle qu’elle était encore plus talibane que l’accueil de l’ONG allemande Sea Watch, qui l’avait mise aux commandes du navire chargé de migrants qui en 2019 a défié le gouvernement italien . Pour n’avoir pas respecté le blocus imposé par le ministre de l’Intérieur, Matteo Salvini et écrasé un patrouilleur des Finances sur le quai, afin de débarquer 40 migrants, la justice d’Agrigente lui a définitivement gracié en cadeau de Noël. Dans l’interview éclairée d’hier sur Repubblica, plusieurs vérités cachées émergent, ce qui rend l’histoire scabreuse encore plus paradoxale. La courageuse capitaine jette le masque et avoue que sa mission n’était pas seulement humanitaire, mais en tournant le gouvernail sur la ligne de collision avec le gouvernement, elle a voulu faire couler le décret de sécurité de Salvini. “Après deux ans”, grâce au non-lieu de l’enquête à son encontre “il a été établi que le décret de sécurité bis était une loi erronée”, plaide-t-il auprès de la Repubblica. Et à la question de savoir si avec le Sea Watch 3 sous ses ordres le but était de casser la législation de la mauvaise Ligue, il répond candidement par “Oui () je suis convaincu qu’il fallait que j’aie le courage de défier votre gouvernement sur le champ préparé par Salvini avec son décret”.

En pratique, le but était politique, toujours au nom de la loi humanitaire suprême de sauver tout le monde pour le faire débarquer en Italie. Et pour souligner cela, il répète que dans le duel avec le “capitaine” de la Ligue “à la fin Salvini a perdu”.

La Teutonique Carola révèle alors un bras de fer inattendu avec Sea Watch, son ONG. “Tant lorsque je suis entré dans les eaux territoriales italiennes que lorsque j’ai forcé le blocus de Lampedusa, je suis allé à l’encontre des recommandations du back office” à Berlin. En pratique, les talibans d’accueil allemands se sont montrés plus modérés et ont conseillé la prudence au point de ne pas vouloir que Sea Watch 3 conteste l’interdiction d’entrer dans nos eaux. L’intrépide Rackete n’a pas écouté à sa manière, comme si elle était l’héroïne d’un monde à l’envers où l’on peut violer les lois d’un État sans aucune punition. Et trouvant un soutien incroyable dans la justice d’Agrigente, qui tenait pour acquises ses déclarations considérant non seulement la Libye comme un port dangereux, mais aussi la Tunisie, l’escale la plus proche du point de récupération des migrants en mer.

Malgré la route tracée vers la sortie de prison et les dépôts, Carola ne fait toujours pas confiance à la justice italienne. A l’inévitable question de la peur après l’arrestation, il répond : « L’affaire judiciaire peut aller dans tous les sens, même les plus imprévisibles. Vu ce qui s’est passé après Mimmo Lucano, et je fais référence à sa phrase choquante, j’ai bien fait de m’inquiéter ». La pensée de Rackete est simple : si vous prétendez faire le bien et violer les lois, vous êtes innocent malgré tout, même si un tribunal découvre tout et plus encore, comme dans l’affaire Lucano.

Heureusement Carola est en Norvège pour soutenir une manifestation locale « en défense de l’écosystème ». La dernière fois que la police allemande l’a emmenée déguisée en pingouin accrochée à un arbre dans une forêt qui n’aurait pas dû être abattue. Le courageux capitaine avoue qu'”il n’est pas nécessaire d’être sur un navire pour combattre les injustices” et qu’il sera difficile de la revoir en Méditerranée. La seule partie de l’interview qui sonne comme une bonne nouvelle.