EH SI’… I BUONI NON IMMAGINAVANO CHE !

29122021 parigi

EH SI’… I BUONI NON IMMAGINAVANO CHE !

Sono svariati decenni che il resto dell’occidente si è allineato all’accoglienza di migranti in quella chiave di lettura moderna che si chiama civiltà… e nei fatti si è dimostrata una vera e propria sottomissione all’avanzata islamica sia in Europa che nel nord degli Stati americani. E chi si opposto a questa invasione “dall’apparenza pacifica” è stato subito tacciato di “islamofobia” o peggio di razzismo. E appoggiati dai cosiddetti buoni e tolleranti hanno riempito la Francia prima, grazie anche ai considerevoli arrivi dall’Algeria e Tunisia, e poi pian piano tutti gli Stati dell’Europa occidentale sino a diventarne una considerevole comunità che pretende i suoi spazi vitali e diritti che nella maggior parte dei casi, bisogna dirlo, vanno sempre in contrasto con le nostre leggi costituzionali e contro le abitudini dei cittadini europei. Ma tutti sappiamo e conosciamo i francesi, terra di mille culture e aperti a tutti… solo che la religione islamica proprio non la si può definire una cultura da poter assimilare ed integrare alle altre perché ha un modus operandi molto diverso e che va in netto contrasto col modo di vita occidentale. E per accorgersene i francesi hanno dovuto attendere ed iniziato a capirlo il 7 gennaio 2015, con la prima di una lunga serie di stragi ad opera del terrorismo islamico aperta con la strage del settimanale parigino Charlie Hbedo, per poi proseguire in quella orrenda della sala Bataclan e diversi caffè del centro, 130 morti giusto per la cronaca, nel successivo novembre dello stesso anno non dimenticando tra i due fatti  la decapitazione di un uomo ad opera del suo fattorino, il 26 di giugno 2015, che poi brandendo una bandiera islamica tenta di far esplodere una fabbrica. Nel 2016, in piena estate, un camion asfalta 876 persone e ne ferisce 450… e non contenti alcuni giorni dopo padre Jacques Hsamek viene massacrato durante la messa nella sua chiesa. Negli anni a seguire gli atti terroristici dell’odio islamico verso gli infedeli si susseguono con un intervallo di tempi impressionanti sino a toccare l’apice dell’odio  il 16 di ottobre 2020 quando un ceceno, di ovvia fede islamica, decapita un professore, Samuel Paty, reo di aver aperto una discussione sulla strage di Charlie Hebdo all’interno della sua classe, il capo mozzato resta sull’asfalto e diventa oggetto di foto e video che poi verranno pubblicati sui social come ad esempio di fulgida vittoria di un torneo sportivo con conseguente trofeo da mostratore orgogliosamente agli altri fedeli. Ora la Francia e Macron hanno capito che aver sottovalutato ed appoggiato la diffusione della religione islamica si è rivelato un vero errore e ora cercano di riparare al danno fatti… troppo tardi, ora non è più possibile farlo con i classici sistemi della comprensione, dialogo  e tolleranza… loro non l’accetterebbero neanche anche perché ora sono numerosi. Quindi il Paese è di fronte ad un problema che per risolverlo, se vuol farlo, dovrà usare i sistemi più energici e rigidi, ed applicare le leggi costituzionale senza se e senza ma e nel modo più severo possibile perché oramai il dado è tratto… e la guerra con gli islamici fondamentalisti francesi, i quali pretendono il potere e che la Francia diventi tutta islamica con la bandiera verde dell’islam e iniziata non da oggi… ma dal 2015. E mentre i francesi combattono contro il pericolo islamici noi e il resto d’Europa che facciamo ? Come al solito niente…. “siamo tanto buoni” tanto che permettiamo la costruzione di altre moschee che in Francia, curiosamente, vorrebbero chiudere e… dulcis in fundo e ci riempiamo di migranti islamici ammassandoli ad ogni angolo d’Italia ed Europa. Ancora un po’ cari europei tutti e dopo toccherà anche noi affrontare il problema… è solo una questione di tempo.   28122021 …by… https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

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Pugno duro all’islamismo: chiusa la moschea dei sermoni jihadisti

29122021 parigi

Lorenzo Vita

La Francia prosegue nella sua lotta contro il fondamentalismo islamico. Una strada che ha subito una netta accelerazione soprattutto con la presidenza di Emmanuel Macron, che da tempo si dimostra molto preoccupato da quel “separatismo” interno che crea delle vere e

proprie sacche incontrollate all’interno del Paese.

© Fornito da Il Giornale

La prefettura contro l’imam di Beauvais

L’ultima notizia arriva dalla prefettura dell’Oise, a nord di Parigi. Le autorità hanno infatti dato ordine di chiudere per sei mesi la moschea di Beauvais dopo che il ministro dell’Interno, Gerald Dramnin, aveva già annunciato il 14 dicembre l’avvio delle procedure. Il titolare

dell’Interno, a Cnewsaveva detto di ritenere “assolutamente inaccettabile chi combatte i cristiani, gli omosessuali e gli ebrei”. E così la prefettura, con ordine esecutivo a parte dal 29 dicembre, ha dato seguito a quanto espresso dal governo dopo che la moschea era stata accusata di incitamento alla violenza e apologia di jihadismo.

Come riportato dal quotidiano francese Le Parisien, il prefetto dell’Oise, Corinne Orzechowski, ha ricordato che “da diversi mesi un imam di questa moschea predica agli antirepubblicani dove spiega che le leggi religiose hanno la priorità sulle leggi della Repubblica”. La moschea ha provato a evitare il fermo alle attività dicendo che i discorsi erano stati estrapolati dal contesto, ma la prefettura ha tirato dritto ricordando che non esiste “problema di contestualizzazione” di fronte a parole che incitano all’odio e alla discriminazione.

Macron manda un segnale

L’imam autore dei sermoni incriminati è stato sospeso dalla stessa organizzazione che gestisce la moschea di Beauvais. Un gesto per evitare ulteriori strette e confidare nel fatto che la sospensione di sei mesi possa essere ricalibrata in base a quanto fatto dai vertici del centro islamico. Tuttavia, l’impressione è che il governo francese abbia voluto lanciare un messaggio molto chiaro, che serve all’Eliseo anche in funzione politica: mostrare la dura presa di posizione contro i “nemici della Repubblica” conforta quel mondo moderato che è ancora indeciso se votare Emmanuel Macron. E visto il grande movimento alla destra del presidente, da Eric Zemmour a Marine Le Pen fino all’astro nascente del gollismo, Valerie Pécresse, inviare l’immagine di uno Stato forte comporta anche un messaggio verso il mondo conservatore di Francia.

 

 

ENGLISH

YES … GOOD PEOPLE DON’T IMAGINE THAT!

For several decades the rest of the West has aligned itself with the reception of migrants in that key of modern interpretation called civilization … and in fact it has shown a real submission to the Islamic advance both in Europe and in the north of the American states. And those who opposed this invasion “with a peaceful appearance” were immediately accused of “Islamophobia” or worse, of racism. And supported by the so-called good and tolerant, they filled France first, thanks also to the considerable arrivals from Algeria and Tunisia, and then gradually all the states of Western Europe until they became a considerable community that claims its living spaces and rights that in most cases, it must be said, they always go against our constitutional laws and against the habits of European citizens. But we all know and know the French, land of a thousand cultures and open to all … only that the Islamic religion cannot be defined as a culture that can be assimilated and integrated with the others because it has a very different modus operandi and that goes into stark contrast to the Western way of life. And to realize this, the French had to wait and began to understand it on January 7, 2015, with the first of a long series of massacres by Islamic terrorism opened with the massacre of the Parisian weekly Charlie Hbedo, and then continued in the horrendous Bataclan room. and several cafes in the center, 130 dead just for the record, in the following November of the same year not forgetting between the two facts the beheading of a man by his messenger, on June 26, 2015, who then brandishing an Islamic flag tries to blow up a factory. In 2016, in the height of summer, a truck asphalts 876 people and injures 450 … and a few days later, Father Jacques Hsamek is massacred during mass in his church. In the following years, the terrorist acts of Islamic hatred towards infidels follow one another with an impressive interval of times until they reach the apex of hatred on October 16, 2020 when a Chechen, of obvious Islamic faith, beheads a professor, Samuel Paty, guilty of having opened a discussion on the Charlie Hebdo massacre within his class, the severed head remains on the asphalt and becomes the subject of photos and videos that will then be published on social media such as a brilliant victory in a sports tournament resulting in a proud display trophy to the other faithful. Now France and Macron have understood that having underestimated and supported the spread of the Islamic religion turned out to be a real mistake and now they are trying to repair the damage done … too late, now it is no longer possible to do it with the classic systems of understanding, dialogue and tolerance … they would not even accept it also because now they are numerous. So the country is faced with a problem that to solve it, if it wants to do so, it will have to use the most energetic and rigid systems, and apply the constitutional laws without ifs and buts and in the most severe way possible because by now the die has been cast. . and the war with the French fundamentalist Muslims, who demand power and that France become all Islamic with the green flag of Islam, has begun not from today … but from 2015. And while the French fight against the Islamic danger what do we and the rest of Europe do? As usual, nothing …. “we are so good” so much so that we allow the construction of other mosques that in France, curiously, would like to close and … last but not least and we fill ourselves with Islamic migrants, piling them in every corner of Italy and Europe. All a little more dear Europeans and then we will have to tackle the problem too … it is only a matter of time. 28122021 … by … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

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Hard punch to Islam: the mosque of jihadist sermons closed

29122021 parigi

Lorenzo Vita

 

France continues its fight against Islamic fundamentalism. A path that has undergone a clear acceleration especially with the presidency of Emmanuel Macron, who for some time has shown himself to be very worried about that internal “separatism” that creates real and

own uncontrolled pockets within the country.

 

The prefecture against the Imam of Beauvais

The latest news comes from the prefecture of Oise, north of Paris. The authorities have in fact given orders to close the Beauvais mosque for six months after the Minister of the Interior, Gerald Dramnin, had already announced the start of the procedures on 14 December. The owner

of the Interior, in Cnews, had said that he considered “absolutely unacceptable whoever fights Christians, homosexuals and Jews”. And so the prefecture, with a separate executive order from December 29, followed up on what the government expressed after the mosque was accused of inciting violence and condoning already of jihadism.

As reported by the French newspaper Le Parisien, the prefect of the Oise, Corinne Orzechowski, recalled that “for several months an imam of this mosque has been preaching to anti-republicans where he explains that religious laws have priority over the laws of the Republic”. The mosque tried to avoid the halt to the activities by saying that the speeches had been extrapolated from the context, but the prefecture went straight on recalling that there is no “problem of contextualization” in the face of words that incite hatred and discrimination.

Macron sends a signal

The imam author of the incriminated sermons was suspended by the same organization that manages the mosque of Beauvais. A gesture to avoid further tightening and trust in the fact that the six-month suspension can be recalibrated based on what has been done by the leaders of the Islamic center. However, the impression is that the French government wanted to send out a very clear message, which also serves the Elysée in a political function: showing the tough stance against the “enemies of the Republic” comforts that moderate world that is still undecided whether vote Emmanuel Macron. And given the great movement to the President’s right, from Eric Zemmour to Marine Le Pen to Gaullism’s rising star, Valerie Pécresse, sending the image of a strong state also carries a message to the conservative world of France.

 

 

FRENCH

OUI… BONNES GENS N’IMAGINEZ PAS ÇA !

Depuis plusieurs décennies le reste de l’Occident s’est aligné sur l’accueil des migrants dans cette clef d’interprétation moderne qu’est la civilisation… et en fait il a montré une réelle soumission à l’avancée islamique tant en Europe que dans le nord de l’Amérique. États. Et ceux qui se sont opposés à cette invasion « d’apparence pacifique » ont été aussitôt accusés d’« islamophobie » ou pire, de racisme. Et soutenus par les soi-disant bons et tolérants, ils ont rempli la France d’abord, grâce aussi aux arrivées considérables d’Algérie et de Tunisie, puis progressivement tous les États d’Europe occidentale jusqu’à devenir une communauté considérable qui revendique ses espaces de vie et ses droits qui dans la plupart des cas, il faut le dire, elles vont toujours à l’encontre de nos lois constitutionnelles et des habitudes des citoyens européens. Mais nous connaissons et connaissons tous les Français, terre aux mille cultures et ouverte à tous… seulement que la religion islamique ne peut pas être définie comme une culture qui peut être assimilée et intégrée aux autres car elle a un modus operandi très différent et qui contraste fortement avec le mode de vie occidental. Et pour s’en rendre compte, les Français ont dû attendre et ont commencé à le comprendre le 7 janvier 2015, avec le premier d’une longue série de massacres par le terrorisme islamique ouvert avec le massacre de l’hebdomadaire parisien Charlie Hbedo, puis s’est poursuivi dans l’horrible salle Bataclan. et plusieurs cafés du centre, 130 morts juste pour mémoire, au mois de novembre suivant de la même année sans oublier entre les deux faits la décapitation d’un homme par son messager, le 26 juin 2015, qui brandit alors une Le drapeau islamique tente de faire exploser une usine. En 2016, en plein été, un camion asphalte 876 personnes et en blesse 450… et quelques jours plus tard, le Père Jacques Hsamek est massacré lors de la messe dans son église. Au cours des années suivantes, les actes terroristes de haine islamique envers les infidèles se succèdent avec un intervalle de temps impressionnant jusqu’à ce qu’ils atteignent le sommet de la haine le 16 octobre 2020 lorsqu’un Tchétchène, de foi islamique évidente, décapite un professeur, Samuel Paty, coupable d’avoir ouvert une discussion sur le massacre de Charlie Hebdo au sein de sa classe, la tête coupée reste sur le bitume et fait l’objet de photos et de vidéos qui seront ensuite publiées sur les réseaux sociaux comme une brillante victoire dans un tournoi sportif débouchant sur un fier trophée d’affichage aux autres fidèles. Maintenant la France et Macron ont compris qu’avoir sous-estimé et soutenu la propagation de la religion islamique s’est avéré être une véritable erreur et maintenant ils essaient de réparer les dégâts causés… trop tard, maintenant il n’est plus possible de le faire avec les systèmes classiques de compréhension, de dialogue et de tolérance… ils ne l’accepteraient même pas aussi parce que maintenant ils sont nombreux. Le pays est donc confronté à un problème que pour le résoudre, s’il veut le faire, il devra utiliser les systèmes les plus énergiques et rigides, et appliquer les lois constitutionnelles sans si ni mais et de la manière la plus sévère possible car par maintenant les dés sont jetés… et la guerre avec les musulmans fondamentalistes français, qui réclament le pouvoir et que la France devienne toute islamique avec le drapeau vert de l’Islam, a commencé non pas à partir d’aujourd’hui… mais à partir de 2015. Et pendant que les Français se battent contre le danger islamique, que faisons-nous et le reste de l’Europe ? Comme d’habitude, rien…. “nous sommes si bons” à tel point que nous permettons la construction d’autres mosquées qu’en France, curieusement, aimeraient fermer et… last but not least et nous nous remplissons de migrants islamiques , les empilant dans tous les coins de l’Italie et de l’Europe. Tous encore un peu plus chers Européens et puis nous devrons nous attaquer aussi au problème… ce n’est qu’une question de temps. 28122021 … par … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

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Coup dur à l’islam : la mosquée des prêches djihadistes fermée

29122021 parigi

Lorenzo Vita

 

La France poursuit son combat contre l’intégrisme islamique. Un chemin qui a connu une nette accélération notamment avec la présidence d’Emmanuel Macron, qui s’est montré depuis quelque temps très inquiet de ce « séparatisme » interne qui crée un réel et

propres poches incontrôlées à l’intérieur du pays.

 

La préfecture contre l’imam de Beauvais

Les dernières nouvelles viennent de la préfecture de l’Oise, au nord de Paris. Les autorités ont en effet donné l’ordre de fermer la mosquée de Beauvais pendant six mois après que le ministre de l’Intérieur, Gérald Dramnin, avait déjà annoncé le 14 décembre le début des procédures. Le propriétaire

de l’Intérieur, dans Cnews, avait déclaré qu’il considérait “absolument inacceptable quiconque combat des chrétiens, des homosexuels et des juifs”. Et donc la préfecture, avec un décret exécutif séparé du 29 décembre, a donné suite à ce que le gouvernement a exprimé après que la mosquée a été accusée d’incitation à la violence et d’excuse. déjà du djihadisme.

Comme le rapporte le journal français Le Parisien, la préfète de l’Oise, Corinne Orzechowski, a rappelé que « depuis plusieurs mois un imam de cette mosquée prêche aux anti-républicains où il explique que les lois religieuses ont priorité sur les lois de la République. “. La mosquée a tenté d’éviter l’arrêt des activités en affirmant que les discours avaient été extrapolés du contexte, mais la préfecture a tout de suite rappelé qu’il n’y a pas de “problème de contextualisation” face aux propos incitant à la haine et à la discrimination.

Macron envoie un signal

L’imam qui a rédigé les sermons incriminés a été suspendu par la même organisation qui gère la mosquée de Beauvais. Un geste pour éviter un nouveau durcissement et confiance dans le fait que la suspension de six mois peut être recalibrée en fonction de ce qui a été fait par les dirigeants du centre islamique. Pourtant, on a l’impression que le gouvernement français a voulu faire passer un message très clair, qui sert aussi l’Elysée dans une fonction politique : montrer la fermeté contre les “ennemis de la République” réconforte ce monde modéré encore indécis de voter Emmanuel Macron. Et vu le grand mouvement à droite du président, d’Eric Zemmour à Marine Le Pen en passant par l’étoile montante du gaullisme, Valérie Pécresse, envoyer l’image d’un Etat fort est aussi porteur d’un message au monde conservateur français.

EH SI’… I BUONI NON IMMAGINAVANO CHE !ultima modifica: 2021-12-28T20:44:21+01:00da manlio22ldc
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