LA SOVRANITA’ DI UNO STATO SI … DISCUTE ?

20211019 VON DER LEYEN E POLONIA

LA SOVRANITA’ DI UNO STATO SI … DISCUTE ?

La sovranità di uno stato non può essere assolutamente ceduta in cambio ad un’organizzazione, nel caso specifico si chiama Unione Europea, né per denaro né per ragioni politiche o religiose… e nemmeno si può pensare che la sua costituzione possa essere barattata per sottostare ad un principio che nei fatti vede cancellata la sovranità stessa. D’accordo, il 7 febbraio 1992 il trattato di Maastricht ha sancito le premesse per la moneta unica, paradossalmente non accettata da tutti i stati membri e questo la dice lunga su una moneta che non viene gestita da una banca di stato e si comprende che la BCE è solo una “banca privata” riconosciuta dai singoli stati, ai quali paradossalmente ha tolto il potere ai singoli stati di stampare denaro e di poterla gestire nei momenti di difficoltà economica o in presenza di situazioni particolari com’è accaduto lo scorso anno con la pandemia, intanto c’è da dire che quest’organizzazione prende cospicui “pizzo” da ogni paese membro, e lo prende in proporzioni del suo PIL e poi… quando ci presta del denaro, che in fin dei conti sarebbe sempre quello che uno stato versa ogni anno, ce lo dà con tutti gli interessi come son soliti fare gli usurai criminali e qui che la ragione cessa di trovare una logica, non capisco per quale motivo il mio paese tra quote pagate e quelle entrate ha sempre un disavanzo dai 2 ai 4 miliardi di euro per ogni anno passato e nonostante ciò debba continuare a pagare per mantenere in piedi quest’organizzazione e prendere ordini come uno scolaretto a scuola. Nel dicembre del 2000 e stata proclamata la carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea ma faccio notare che non è stata scritta una Costituzione, ricordiamolo questo e non formalizza un bel niente perché è solo una base di principi… Poi nel 2009, col  successivo trattato di Lisbona, si sono rafforzati i rapporti tra gli stati e sembrava che si arrivasse a creare la grande Europa sognata e simile agli Stati Uniti… Tante belle parole per convincerci che l’Europa è il nostro futuro ma nei fatti l’Unione Europea resta un’organizzazione come tante altre, non la si può considerare un’unione di stati federati come quelli americani, non ha una sua costituzione, né un governo legittimamente e direttamente votato dagli elettori, non ha dei veri ministeri come quello importantissimo degli esteri che ha una valenza a dir poco fondamentale nelle trattative internazionali e con gli altri stati, quel che noi abbiamo in cambio è” l’Alto rappresentante per gli affari e la politica estera” che opera su mandato… della Commissione Europea. Questa è l’Unione Europea, non votata da nessun cittadino sulla base di referendum nazionali… volutamente aboliti e infatti, per farne parte basta riconoscere i fondamentali diritti della Carta e punto. E invece  mi sarebbe piaciuto poter  esprimere il mio consenso o meno attraverso un referendum popolare e invece no… non mi è stata data la possibilità di farlo e la mia costituzione, brutta o bella che sia, viene ora sepolta dalla decisioni di una commissione che si trova lì solo per opportunità politiche e simpatie e per volere della Germania e Francia.  E’ ovvio che dinanzi a questo scenario un paese che vuol andare via da questa organizzazione basta che “stracci la tessera da socio” e vada via come ha fatto la Gran Bretagna, com’è ovvio che una Corte Costituzionale, mi riferisco a quella polacca, abbia sentenziato che la Costituzione polacca non può essere assoggetta alle decisioni della commissione di un’organizzazione e ha tutto il dritto di essere prevalente e rispettata nell’interesse del suo paese… anche quando le sentenze in tal senso vanno in contrasto con i principi dell’unione. Resto solidale con la Polonia e ritengo inaccettabile il ricatto monetario prospettato ai polacchi dalla von der Leyen, è una vergogna assoluta e non mi meraviglierei se la Polonia decidesse di mollare l’Unione Europea. 19102021 …by… https://manliominicucci.myblog.it/     https://vk.com/id52922915

Mai uno scontro così duro tra l’Ue e uno stato membro

20211019 VON DER LEYEN E POLONIA

Era da anni che non si assisteva a un dissidio così forte tra l’Unione europea e uno stato membro. Le scintille tra la Polonia e l’Ue durante l’assemblea plenaria del Parlamento europeo testimoniano che lo scontro è altissimo.

Un altro dettaglio: il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, ha cancellato la conferenza stampa prevista dopo il dibattito.

Non sono state fornite spiegazioni, ma si intuisce che la tensione è alle stelle.

Fornito da Il Giornale

“Rigettiamo il linguaggio delle minacce e del fatto compiuto – ha detto Morawiecki in aula -. Non permetterò che politici Ue ricattino la Polonia: il ricatto non deve essere un mezzo per le politiche condotte nei confronti di uno Stato membro. Siamo un Paese fiero: abbiamo una delle storie più antiche come Stato e come democrazia. Nel 1939 abbiamo combattuto il Terzo Reich e nel 1991 Solidarnosc ha combattuto contro un altro sistema totalitario”.

Altrettanto dura la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Non possiamo permettere e non permetteremo che i nostri valori comuni siano messi a rischio. La Commissione agirà e le opzioni sono tutte note. La prima opzione è la procedura d’infrazione per impugnare legalmente la sentenza del Tribunale costituzionale polacco”.

Per ritrovare un clima così aspro dobbiamo ripensare alla Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Ue, decisa da un referendum del giugno 2016 e avvenuta, ufficialmente, il 31 gennaio 2020. Alle elezioni europee del 2014 il Partito indipendentista del Regno Unito (Ukip) si affermò come prima forza politica con il 27.49% dei voti, con 24 seggi sui 73 assegnati al Regno Unito. Il suo leader, Nigel Farage, per anni si vantò del suo ruolo di “serpe in seno” nell’Europarlamento, fin dal suo primo ingresso nell’aula di Strasburgo (1999). Ma le invettive di Farage contro l’Europa facevano parte della normale dialettica politica parlamentare. Altra cosa è lo scontro tra uno stato e l’Unione.

Andando ancora più indietro nel tempo, torna in mente il duro braccio di ferro tra l’Europa e Margaret Thatcher, primo ministro britannico, avvenuto nel giugno 1985. Teatro dello scontro il Castello Sforzesco di Milano. Durante un Consiglio europeo l’Italia riuscì a fare asse con la Francia e la Germania dando vita a un nuovo Trattato con l’obiettivo di rafforzare la Comunità economica europea (Cee). La Thatcher, fortemente euroscettica, tentò strenuamente di opporsi a ogni cambiamento, rivendicando il diritto di veto. Ma il capo del governo italiano, Bettino Craxi, riuscì a far passare la regola della maggioranza, superando il voto all’unanimità per cui bastava solo un no per far saltare ogni delibera. Fu una svolta epocale per l’Europa. In quel Consiglio europeo si posero le basi per la nascita dell’Unione europea.

Oggi, nel dissidio tra Polonia e Ue, si torna a parlare delle regole e dei trattati. Morawiecki sottolinea che l’Unione Europea “non è uno Stato, gli Stati membri restano padroni, sovrani dei trattati. Sono gli Stati membri che decidono quali competenze delegare all’Ue”. Von der Leyen risponde dicendosi disposta a trattare, ma non sui “valori comuni”. Lo scontro è durissimo. In ballo c’è il futuro dell’Europa e la scelta su quale modello avremo nei prossimi decenni per la convivenza dei popoli del Vecchio Continente.

 

ENGLISH

 

IS THE SOVEREIGNTY OF A STATE … DISCUSSED?

The sovereignty of a state cannot absolutely be ceded in exchange to an organization, in this specific case it is called the European Union, neither for money nor for political or religious reasons … and one cannot even think that its constitution can be bartered for submit to a principle that in fact sees sovereignty itself canceled. Agree, on February 7, 1992 the Maastricht Treaty established the premises for the single currency, paradoxically not accepted by all member states and this speaks volumes about a currency that is not managed by a state bank and it is understood that the ECB is only a “private bank” recognized by individual states, which paradoxically has removed the power of individual states to print money and to be able to manage it in times of economic difficulty or in the presence of particular situations as happened last year with the pandemic, in the meantime it must be said that this organization takes conspicuous “lace” from each member country, and takes it in proportions of its GDP and then … when it lends us money, which in the end would always be the same that a state pays every year, gives it to us with all the interests as criminal usurers usually do and here the reason ceases to find a logic, I do not understand why my country always has a deficit of 2 to 4 billion euros for each past year and despite this he must continue to pay to keep this organization standing and take orders like a schoolboy at school. In December 2000 the Charter of Fundamental Rights of the European Union was proclaimed but I point out that a Constitution has not been written, let’s remember this and it does not formalize anything because it is only a basis of principles … Then in 2009, with treaty of Lisbon, relations between states were strengthened and it seemed that the great Europe dreamed of and similar to the United States was being created … Many beautiful words to convince us that Europe is our future but in fact the The European Union remains an organization like many others, it cannot be considered a union of federated states like the American ones, it does not have its own constitution, nor a government legitimately and directly voted by the voters, it does not have real ministries like the very important one of the which has a fundamental value to say the least in international negotiations and with other states, what we have in exchange is “the High Representative for Foreign Affairs and Policy” c he operates on a mandate … from the European Commission. This is the European Union, not voted on by any citizen on the basis of national referendums … deliberately abolished and in fact, to be part of it it is enough to recognize the fundamental rights of the Charter and full stop. And instead I would have liked to have been able to express my consent or not through a popular referendum and instead no … I was not given the opportunity to do so and my constitution, ugly or beautiful, is now buried by the decisions of a commission who is there only for political opportunities and sympathies and at the behest of Germany and France. It is obvious that in the face of this scenario a country that wants to leave this organization just “tears up the membership card” and goes away as Britain did, as it is obvious that a Constitutional Court, I am referring to the Polish one , has ruled that the Polish Constitution cannot be subject to the decisions of the commission of an organization and has every right to be prevailing and respected in the interest of his country … even when the judgments to this effect are contrary to the principles of union. I remain in solidarity with Poland and I consider the monetary blackmail proposed to the Poles by von der Leyen unacceptable, it is an absolute shame and I would not be surprised if Poland decided to give up the European Union. 19102021 … by … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id52922915

 

Never was such a tough battle between the EU and a member state

20211019 VON DER LEYEN E POLONIA

It has been years since there has been such a strong disagreement between the European Union and a member state. The sparks between Poland and the EU during the plenary assembly of the European Parliament testify that the clash is very high.

Another detail: the Polish Prime Minister, Mateusz Morawiecki, canceled the press conference scheduled after the debate.

No explanations have been provided, but it is understood that the tension is skyrocketing.

Supplied by Il Giornale

“We reject the language of threats and fait accompli – said Morawiecki in the courtroom -. I will not allow EU politicians to blackmail Poland: blackmail must not be a means for policies conducted against a member state. We are a proud country: we have one of the oldest histories as a state and as a democracy. In 1939 we fought the Third Reich and in 1991 Solidarity fought against another totalitarian system “.

The President of the European Commission, Ursula von der Leyen, is equally tough: “We cannot and will not allow our common values to be put at risk. The Commission will act and the options are all known. The first option is the infringement procedure for legally challenge the sentence of the Polish Constitutional Tribunal “.

To rediscover such a harsh climate we must rethink Brexit, the United Kingdom’s exit from the EU, decided by a referendum in June 2016 and which officially took place on 31 January 2020. In the 2014 European elections, the UK independence party ( Ukip) established itself as the leading political force with 27.49% of the votes, with 24 seats out of the 73 assigned to the United Kingdom. Its leader, Nigel Farage, for years boasted of his role as “snake within” in the European Parliament, since his first entry into the Strasbourg classroom (1999). But Farage’s invectives against Europe were part of the normal parliamentary political dialectic. Another thing is the clash between a state and the Union.

Going even further back in time, the hard tug-of-war between Europe and Margaret Thatcher, British Prime Minister, which took place in June 1985, comes to mind. The Sforza Castle in Milan is the setting for the clash. During a European Council, Italy managed to make an axis with France and Germany, giving life to a new Treaty with the aim of strengthening the European Economic Community (EEC). Strongly Eurosceptic Thatcher tried strenuously to oppose any change, claiming the right of veto. But the head of the Italian government, Bettino Craxi, managed to pass the majority rule, overcoming the unanimous vote for which only a no was enough to blow up every resolution. It was an epochal turning point for Europe. In that European Council the foundations were laid for the birth of the European Union.

Today, in the quarrel between Poland and the EU, we are once again talking about rules and treaties. Morawiecki stresses that the European Union “is not a state, the member states remain masters, sovereigns of the treaties. It is the member states that decide which competences to delegate to the EU”. Von der Leyen responds by saying that she is willing to negotiate, but not on “common values”. The clash is very hard. At stake is the future of Europe and the choice of which model we will have in the coming decades for the coexistence of the peoples of the Old Continent.

 

 

FRANCAISE

 

LA SOUVERAINETÉ D’UN ÉTAT EST-ELLE… DISCUTÉE ?

La souveraineté d’un État ne peut absolument pas être cédée en échange à une organisation, dans ce cas précis elle s’appelle l’Union européenne, ni pour de l’argent ni pour des raisons politiques ou religieuses… ni ne peut-on penser que sa constitution puisse être troquée pour se soumettre à un principe qui voit en fait la souveraineté elle-même annulée. D’accord, le 7 février 1992 le traité de Maastricht a établi les prémisses de la monnaie unique, paradoxalement pas acceptée par tous les États membres et cela en dit long sur une monnaie qui n’est pas gérée par une banque d’État et il est entendu que la BCE n’est qu’un « banque privée » reconnue par les États individuels, qui a paradoxalement supprimé le pouvoir des États individuels d’imprimer de l’argent et de pouvoir le gérer en période de difficultés économiques ou en présence de situations particulières comme cela s’est produit l’année dernière avec la pandémie, dans le en attendant il faut dire que cette organisation prend de la “dentelle” ostentatoire à chaque pays membre, et la prend au prorata de son PIB et puis… quand elle nous prête de l’argent, qui au final serait toujours le même qu’un état paie chaque année, nous le donne avec tous les intérêts comme le font habituellement les usuriers criminels et ici la raison cesse de trouver une logique, je ne comprends pas pourquoi mon pays a toujours un déficit de 2 à 4 milliards d’euros pour chaque année écoulée et malgré cela il doit continuer à payer pour maintenir cette organisation debout et prendre les commandes comme un écolier à l’école. En décembre 2000 la Charte des droits fondamentaux de l’Union européenne a été proclamée mais je précise qu’une Constitution n’a pas été écrite, rappelons-le et elle ne formalise rien car ce n’est qu’une base de principes… Puis en 2009, avec le traité de Lisbonne, les relations entre Etats se sont renforcées et il semblait que la grande Europe rêvée et similaire aux Etats-Unis se créait… Beaucoup de belles paroles pour nous convaincre que l’Europe est notre avenir mais en fait l’Union européenne reste une organisation comme tant d’autres, elle ne peut pas être considérée comme une union d’états fédérés comme les américains, elle n’a pas sa propre constitution, ni un gouvernement légitimement et directement voté par les électeurs, elle n’a pas de vrais ministères comme le très important du qui a une valeur pour le moins fondamentale dans les négociations internationales et avec d’autres Etats, ce que nous avons en retour c’est « le haut représentant pour les affaires étrangères et la politique » c il opère sur mandat… de la Commission européenne. C’est l’Union européenne, votée par aucun citoyen sur la base de référendums nationaux… volontairement abolie et en fait, pour en faire partie il suffit de reconnaître les droits fondamentaux de la Charte et point final. Et au lieu de cela j’aurais aimé pouvoir exprimer mon consentement ou non par le biais d’un référendum populaire mais non… Je n’en ai pas eu l’occasion et ma constitution, laide ou belle, est désormais enterrée par les décisions d’un commission qui n’est là que pour des opportunités politiques et des sympathies et à la demande de l’Allemagne et de la France. Il est évident que face à ce scénario, un pays qui veut quitter cette organisation “déchire simplement la carte de membre” et s’en va comme l’a fait la Grande-Bretagne, car il est évident qu’une Cour constitutionnelle, je fais référence à la Pologne, a statué que la Constitution polonaise ne peut pas être soumise aux décisions de la commission d’une organisation et a tout droit à prévaloir et à être respectée dans l’intérêt de son pays … même lorsque les jugements à cet effet sont contraires aux principes de l’union . Je reste solidaire de la Pologne et je considère inacceptable le chantage monétaire proposé aux Polonais par von der Leyen, c’est une honte absolue et je ne serais pas surpris si la Pologne décidait de renoncer à l’Union européenne. 19102021 … par … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id52922915

Jamais une bataille aussi difficile entre l’UE et un État membre

20211019 VON DER LEYEN E POLONIA

Cela fait des années qu’il n’y a pas eu de désaccord aussi fort entre l’Union européenne et un État membre. Les étincelles entre la Pologne et l’UE lors de l’assemblée plénière du Parlement européen témoignent que l’affrontement est très élevé.

Autre détail : le Premier ministre polonais, Mateusz Morawiecki, a annulé la conférence de presse prévue à l’issue du débat.

Aucune explication n’a été fournie, mais il est entendu que la tension monte en flèche.

 

Fourni par Il Giornale

« Nous rejetons le langage des menaces et du fait accompli – a déclaré Morawiecki dans la salle d’audience -. Je ne permettrai pas aux politiciens européens de faire chanter la Pologne : le chantage ne doit pas être un moyen pour les politiques menées contre un État membre. Nous sommes un pays fier : nous avons l’une des plus anciennes histoires d’État et de démocratie. En 1939, nous avons combattu le Troisième Reich et en 1991, Solidarité a lutté contre un autre système totalitaire”.

La présidente de la Commission européenne, Ursula von der Leyen, est tout aussi dure : « Nous ne pouvons pas et ne permettrons pas que nos valeurs communes soient mises en péril. La Commission agira et les options sont toutes connues. La première option est la procédure d’infraction pour contester légalement la sentence du Tribunal constitutionnel polonais “.

Pour redécouvrir un climat aussi rude il faut repenser le Brexit, la sortie du Royaume-Uni de l’UE, décidée par référendum en juin 2016 et qui a officiellement eu lieu le 31 janvier 2020. Aux élections européennes de 2014, le parti de l’indépendance britannique (Ukip) a créé s’affirme comme la première force politique avec 27,49 % des voix, avec 24 sièges sur les 73 attribués au Royaume-Uni. Son chef, Nigel Farage, s’est vanté pendant des années de son rôle de « serpent de l’intérieur » au Parlement européen, depuis sa première entrée dans la salle strasbourgeoise (1999). Mais les invectives de Farage contre l’Europe faisaient partie de la dialectique politique parlementaire normale. Une autre chose est l’affrontement entre un État et l’Union.

En remontant encore plus loin dans le temps, on pense au dur bras de fer entre l’Europe et Margaret Thatcher, Premier ministre britannique, qui eut lieu en juin 1985. Le château des Sforza à Milan est le théâtre de l’affrontement. Lors d’un Conseil européen, l’Italie a réussi à faire un axe avec la France et l’Allemagne, donnant vie à un nouveau traité dans le but de renforcer la Communauté économique européenne (CEE). Fortement eurosceptique Thatcher a essayé avec acharnement de s’opposer à tout changement, revendiquant le droit de veto. Mais le chef du gouvernement italien, Bettino Craxi, a réussi à faire passer la règle de la majorité, dépassant le vote unanime pour lequel seul un non suffisait à faire sauter toutes les résolutions. Ce fut un tournant historique pour l’Europe. Ce Conseil européen a jeté les bases de la naissance de l’Union européenne.

Aujourd’hui, dans la querelle entre la Pologne et l’UE, nous parlons à nouveau de règles et de traités. Morawiecki souligne que l’Union européenne “n’est pas un Etat, les Etats membres restent maîtres, souverains des traités. Ce sont les Etats membres qui décident des compétences à déléguer à l’UE”. Von der Leyen répond en disant qu’elle est prête à négocier, mais pas sur des “valeurs communes”. L’affrontement est très dur. L’enjeu est l’avenir de l’Europe et le choix du modèle que nous aurons dans les prochaines décennies pour la coexistence des peuples du Vieux Continent.

LA SOVRANITA’ DI UNO STATO SI … DISCUTE ?ultima modifica: 2021-10-19T23:08:12+02:00da manlio22ldc
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