OGGI SPOSI… NONNO E BAMBINA !

Prisoner in prison with handcuff

OGGI SPOSI… NONNO E BAMBINA !

Quel che Papa Bergoglio non ha ancora compreso è che non deve difendere a tutti i costi e sempre i fedeli islamici… e preoccuparsi dei profughi afghani che scappano dai Talebani islamici o della sorte dei tantissimi migranti che arrivano da noi, per loro esclusiva scelta, dal mare o dai confini terrestri, quel che a lui riesce proprio difficile capire è che il cristianesimo è sotto attacco da diversi anni nei paesi del mondo islamico, dall’Africa ai paesi asiatici e quelli arabi il dramma dei “cristiani martirizzati si tocca con mano”, ora il pericolo si è spostato anche da noi, grazie alle forze nuove islamiche arrivate in Europa e lui che dice e che fa ? Niente… religioso silenzio, non fa assolutamente niente per arrestare questa deriva ma addirittura, e curiosamente, si prodiga per perorare la causa dei migranti islamici che vengono a riempirci le città. Da notare che in ogni sermone le sue preghiere sono sempre rivolte a chi soffre… e questo è fuori discussione che non lo debba fare ma vien da ridere… perché son sempre rivolti ai fedeli islamici, dateci un’occhiata,  ora è il momento dei profughi afghani… e va bene, anche loro sono esseri umani, però anche i fedeli cristiani hanno necessità di essere difesi perché in questo momento sono più in sofferenza dei migranti islamici infatti, loro vengono ammazzati e violentati solo perché credono in Gesù Cristo e non fanno nulla di male,  e a quanto registro e vedo non mi sembra che la questione tocchi profondamente i sentimenti e l’animo del Santo Padre. Loro scappano e arrivano per scelte personali, ricordo che i nostri partigiani e combattenti non sono scappati dinanzi ai tedeschi nel 1943… come fanno i profughi afghani islamici che scappano dalla guerra contro i Talebani islamici, che paradosso epocale… non solo scappano ma dobbiamo anche accoglierli con tutti gli onori… Intanto c’è da dire che i fedeli cristiani non possono scappare e loro, malgrado tutto, devono soccombere alla violenza islamica senza che il capo della chiesa ne prenda le necessarie difese e intervenga in modo autorevole tra i potenti della terra e sui governi islamici di pertinenza col fine di far cessare i crimini contro le ragazzine cristiane di 11 o 12 anni convertite, con forza alla religione islamica, per poi poterle dare in sposa, secondo la legge coranica, a uomini adulti che potrebbero, in alcuni casi, essere di età superiore ai 50 anni o pari all’età dei nonni. E cosa dovrebbe fare di logica il capo della chiesa cristiana per tutelare queste bambine e difendere i propri fedeli ?  La risposta è semplice, almeno in teoria, il suo compito è cercare di evangelizzare chi non è cristiano e convertirli alla religione di Cristo, difenderli a spada tratta quando questi sono le vittime preferite e destinate della religione islamica che ha un credo tutt’altro che pacifico in certe questioni. Ogni giorno leggiamo di cristiani ammazzati nei paesi africani a maggioranza mussulmana e lui tace , ogni giorno leggiamo di donne obbligate a convertirsi alla religione islamica, per le ovvie ragioni esposte, e lui tace, ogni giorno leggiamo di donne ammazzate e fatte a pezzi perché considerate blasfeme e lui anziché intervenire a difesa di quelle poverine preferisce tacere ma… difende i fratelli migranti di chi commette quei crimini, le chiese sono vuote, e non certamente per il Covid, e lui non sembra preoccupato né infastidito di quanto sta decadendo la fede cristiana e soprattutto la fiducia nella sua persona, il cristianesimo sta attraversando un periodo criticissimo e difficilissimo della sua storia è ciò lo si deve solo ed esclusivamente al sig. Bergoglio… già, lo si deve al suo disinteresse e distacco dalla realtà. Spero solo che trovi una ragione per andar via… perché ancora dieci anni di questo papato e la chiesa cristiana affonderà nell’isolamento totale. La sua visione è alquanto limitata e non servono i viaggi apostolici per convertire gli atei o i musulmani o per sperare che l’islam non attecchisca le sue radici anche nei paesi dell’est europeo, lì hanno vita difficile solo perché hanno capito, meglio di lui, qual è il vero pericolo !  09092021 …by… https://manliominicucci.myblog.it/             https://vk.com/id529229155

 

Le conversioni forzate e i matrimoni precoci sono all’ordine del giorno in Pakistan

di Nasir Saeed

Prisoner in prison with handcuff
5 settembre 2021

Le agenzie governative e le forze dell’ordine sono consapevoli del problema, ma non lo accettano ufficialmente. Invece, affermano che l’Islam non ha fissato un’età minima per la conversione, quindi se una ragazza vuole convertirsi all’Islam di sua spontanea volontà, nessuno può farci niente.

Affermando questo, trasferiscono ogni colpa alle vittime e si scaricano da ogni responsabilità. Accusano anche le minoranze e le ONG di farne un problema e sostengono che è una falsa accusa per accrescere la loro importanza.

È responsabilità dello Stato porre fine a tale pratica anche se deve introdurre nuove leggi per garantire che i diritti delle minoranze e dei bambini non vengano violati. È anche responsabilità dei politici, dei tribunali, della società civile e degli ulema [clero islamico] perché non è giustificabile non applicare, in nome della religione, le leggi già in vigore.

 

La conversione forzata all’Islam di giovani ragazze cristiane e indù, alcune di età inferiore ai 12 anni, sembra essere all’ordine del giorno. Ma a coloro che sono in grado di porre fine a tale pratica, sembra non importare. Non passa quasi giorno senza notizie di episodi del genere.

Questo grave e crescente problema in Pakistan colpisce le minoranze religiose. Le organizzazioni per i diritti umani che se ne occupano stimano che ogni anno un migliaio di ragazze indù e cristiane sono costrette a convertirsi all’Islam, una stima che potrebbe essere molto più alta poiché molti casi non vengono segnalati. Il più delle volte, queste ragazze sono allettate da uomini molto più anziani con la promessa di una vita migliore e talvolta vengono spinte alla prostituzione o addirittura vendute.

La pandemia di Covid-19 ha incentivato questi episodi: alcune famiglie con salario giornaliero non hanno più avuto un reddito fisso e sono state costrette a permettere alle loro giovani figlie di andare a lavorare nelle fabbriche o nei negozi, e così hanno finito per perderle a causa della conversione forzata all’Islam e dei successivi matrimoni.

Le autorità pubbliche si rendono complici del silenzio e nascondono le violazioni dei diritti umani

Le agenzie governative e le forze dell’ordine sono consapevoli del problema, ma non lo accettano ufficialmente. Invece, affermano che l’Islam non ha fissato un’età minima per la conversione, quindi se una ragazza vuole convertirsi all’Islam di sua spontanea volontà, nessuno può farci niente. Piuttosto, affermando questo, trasferiscono ogni colpa alle vittime e si scaricano da ogni responsabilità. Accusano anche le minoranze e le ONG di farne un problema e sostengono che è una falsa accusa per accrescere la loro importanza.

Di recente, a giugno, i genitori di Ayesha Arshad hanno cercato di sporgere denuncia, ma la polizia si è rifiutata di occuparsi della questione e un paio di giorni dopo ha invece consegnato loro il certificato di conversione di Ayesha. Suo padre, Arshad Masih, ha avuto un attacco di cuore e, a causa dell’inerzia della polizia, la famiglia ha deciso di archiviare il caso.

Kiran Bashir, 15 anni, è stata rapita l’8 marzo 2021 mentre tornava a casa con sua madre, Hameeda Bibi. Due uomini hanno preso Kiran, l’hanno spinta con forza sul sedile posteriore di un’auto, hanno messo in moto e sono andati via. Ancora una volta, di fronte all’inerzia della polizia, i membri della famiglia hanno preso parte a un sit-in di protesta davanti alla stazione di polizia, ma neanche questo ha funzionato. Quando Hameeda, però, ha detto che stava per darsi fuoco, la polizia ha immediatamente registrato la denuncia sul rapimento di Kiran. Il giorno dopo, quando la famiglia si è recata presso la stazione di polizia per un aggiornamento, il capo della polizia ha detto loro che Kiran si era convertita all’Islam e che quindi non potevano fare nulla, a parte ottenere presto il suo certificato di conversione. Anziché riportare a casa le ragazze, la polizia appoggia i rapitori.

La magistratura sembra avere la stessa mentalità. Nel recente caso di Nayab Gill, 13 anni, che ha attirato l’attenzione internazionale, il giudice dell’Alta Corte di Lahore Sheram Sarwar Chowdhury ha lasciato andare via Nayab con il suo sedicente marito, Saddam Hussain. Ciò è avvenuto nonostante alla ragazza spettasse il certificato di registrazione B rilasciato dal governo del Pakistan per minori di età inferiore ai 18 anni e sebbene il suo certificato di scuola indicasse che aveva 13 anni e sette mesi. I suoi certificati di conversione e di matrimonio, entrambi documenti falsi, indicavano che Nayab avesse 19 anni. Il giudice li ha comunque accettati al posto del certificato di registrazione B e del certificato scolastico.

Sebbene il suo avvocato sostenesse che in base al Child Marriage Restraint Act del 1929, che fa parte del codice normativo pakistano, Nayab non poteva contrarre matrimonio prima di aver raggiunto l’età di 16 anni e che, essendo minorenne, la ragazza era incapace di prendere decisioni indipendenti, il giudice si è pronunciato a favore del matrimonio contratto con Saddam Hussain, violando così chiaramente il principio del “superiore interesse del bambino” come codificato nell’art. 3 (comma 1) della Convenzione sui diritti del Fanciullo (CRC), ratificata dal Pakistan nel 1990.

La cosa più preoccupante è che i giudici dell’Alta Corte pakistana si rifiutano di far rispettare le leggi vigenti nel Paese, che vietano il matrimonio dei minori di 16 anni. I giudici prendono le loro decisioni sulla base del principio islamico del raggiungimento della pubertà, e quindi dell’età adulta, una volta che inizia il ciclo mestruale di una ragazza. I giudici non solo ignorano le leggi nazionali, ma violano anche le leggi e gli standard internazionali e i diritti umani delle ragazze.

Le dichiarazioni rese sotto costrizione dalle ragazze

I giudici si sono anche basati sulle dichiarazioni delle ragazze invece di utilizzare la dovuta diligenza, la forza di legge, e nonostante i casi precedenti che mostrano che spesso le ragazze hanno rilasciato le loro dichiarazioni sotto costrizione. Maira Shahbaz ha dichiarato di essersi convertita spontaneamente all’Islam e di aver sposato per sua libera scelta Muhammad Nakash Tariq, pertanto, è stata lasciata andare via insieme al suo sedicente marito Tariq. Ma dopo alcuni giorni, non appena ha trovato l’occasione, è scappata dal suo rapitore e ha detto la verità.

Ci sono tante ragazze come Maira, ad esempio, MehwishFarah Shaheen e Sadaf Masih, le quali sono state costrette a rilasciare dichiarazioni simili e sono state mandate dai tribunali a vivere con i loro sedicenti mariti. Ma poi, una volta fuggite, hanno cambiato le loro dichiarazioni davanti alla corte.

Il crescente estremismo in Pakistan sta rendendo la vita delle minoranze religiose più difficile che mai. Non sono solo gli estranei che le rapiscono e le fanno convertire all’Islam per coprire i loro crimini, a volte, sono i loro stessi datori di lavoro che le costringono alla conversione, e ai loro genitori viene negata la custodia.

Una tredicenne di nome Neha, è stata fatta convertire all’Islam dal suo datore di lavoro musulmano, il dottor Altaf. L’uomo sostiene di averlo fatto perché non si può consentire a nessun non musulmano di recarsi in cucina e toccare il cibo e gli utensili. Quando il padre della ragazza ha chiesto che la figlia tornasse casa, Altaf gli ha risposto che ora era musulmana e lo ha inoltre accusato di aver incassato in anticipo 275 mila rupie (1.750 dollari). Le autorità sarebbero dovute intervenire, salvare la giovane e consegnare Altaf alla giustizia. Invece, alcune persone hanno raccolto fondi e hanno pagato Altaf per liberare la ragazza. L’uomo non è stato dunque in grado di schiavizzare la giovane Neha per tutta la vita.

Perché le autorità ignorano il problema?

In linea generale, la legge islamica consente il matrimonio tra un uomo musulmano e una donna o una ragazza cristiana o ebrea. Non richiede alcuna conversione e la conversione forzata è proibita dalla legge islamica. Allora, perché le ragazze minorenni vengono costrette a convertirsi all’Islam prima del matrimonio?

È responsabilità dello Stato porre fine a tale pratica anche se deve introdurre nuove leggi per garantire che i diritti delle minoranze e dei bambini non vengano violati. È anche responsabilità dei politici, dei tribunali, della società civile e degli ulema [clero islamico] perché non è giustificabile non applicare, in nome della religione, le leggi già in vigore.

Lo Stato non dovrebbe permettere ai criminali di offuscare l’immagine del Pakistan nel mondo. L’Unione europea ha già chiesto al Pakistan di lasciare spazio alla libertà religiosa e la Commissione statunitense sulla Libertà religiosa internazionale (USCIRF) ha inserito il Pakistan nella lista dei Paesi “di particolare preoccupazione” (CPC) per violazione della libertà religiosa. Questa pratica inaccettabile deve cessare immediatamente.

Nasir Saeed dirige il Centre for Legal Assistance and Settlement (CLAAS).

 

 

 

 

English

 

TODAY WEDDING … GRANDFATHER AND CHILD!

What Pope Bergoglio has not yet understood is that he must not defend the Islamic faithful at all costs and always … and worry about Afghan refugees fleeing the Islamic Taliban or the fate of the many migrants who come to us, by their exclusive choice. , from the sea or from the land borders, what is really difficult for him to understand is that Christianity has been under attack for several years in the countries of the Islamic world, from Africa to Asian and Arab countries. hand ”, now the danger has also moved from us, thanks to the new Islamic forces arrived in Europe and what does he say and what does he do? Nothing … religious silence, he does absolutely nothing to stop this drift but even, and curiously, he does his utmost to advocate the cause of Islamic migrants who come to fill our cities. It should be noted that in every sermon his prayers are always addressed to those who suffer … and this is beyond question that he should not do it but it makes me laugh … because they are always addressed to the Islamic faithful, take a look at them, now it is the moment of the Afghan refugees … and that’s okay, they too are human beings, but even the Christian faithful need to be defended because at this moment they are more suffering than Islamic migrants in fact, they are killed and raped just because they believe in Jesus Christ and they do nothing wrong, and what I record and see does not seem to me that the question deeply touches the feelings and soul of the Holy Father. They flee and arrive for personal choices, I remember that our partisans and fighters did not escape from the Germans in 1943 … as do the Islamic Afghan refugees who flee the war against the Islamic Taliban, what an epochal paradox … not only do they escape but we must also welcome them with all honors … Meanwhile it must be said that the Christian faithful cannot escape and they, despite everything, must succumb to Islamic violence without the head of the church taking the necessary defenses and intervening in a authoritative among the powerful of the earth and on the Islamic governments of relevance with the aim of putting an end to the crimes against Christian girls of 11 or 12 years converted, with force to the Islamic religion, in order to then be able to marry them, according to the Koranic law, to men adults who may, in some cases, be over the age of 50 or equal to the age of their grandparents. And what logic should the head of the Christian church do to protect these girls and defend their faithful? The answer is simple, at least in theory, his task is to try to evangelize those who are not Christians and convert them to the religion of Christ, to defend them with the sword when these are the favorite and destined victims of the Islamic religion which has a belief that is anything but. peaceful in certain matters. Every day we read of Christians killed in Muslim-majority African countries and he is silent, every day we read of women forced to convert to the Islamic religion, for the obvious reasons set out, and he is silent, every day we read of women killed and torn to pieces because they are considered blasphemous and instead of intervening in defense of those poor women he prefers to remain silent but … he defends the migrant brothers of those who commit those crimes, the churches are empty, and certainly not for Covid, and he does not seem worried or bothered by what is decaying the Christian faith and above all trust in his person, Christianity is going through a very critical and very difficult period of its history and this is due solely and exclusively to Mr. Bergoglio … yes, it is due to his lack of interest and detachment from reality. I just hope you find a reason to leave … because another ten years of this papacy and the Christian church will sink into total isolation. His vision is somewhat limited and apostolic journeys are not needed to convert atheists or Muslims or to hope that Islam does not take root even in the countries of Eastern Europe, they have a difficult life there only because they have understood, better than him. , what is the real danger! 09092021 … by … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

 

Forced conversions and early marriages are the order of the day in Pakistan

by Nasir Saeed

Prisoner in prison with handcuff

September 5, 2021

Government agencies and law enforcement agencies are aware of the problem but do not officially accept it. Instead, they claim that Islam has no minimum age for conversion, so if a girl wants to convert to Islam of her own free will, no one can do anything about it.

By affirming this, they transfer all blame to the victims and discharge themselves from all responsibility. They also accuse minorities and NGOs of making it a problem and argue that it is a false accusation to increase their importance.

It is the responsibility of the state to put an end to this practice though it must introduce new laws to ensure that the rights of minorities and children are not violated. It is also the responsibility of politicians, courts, civil society and ulama [Islamic clergy] because it is not justifiable not to apply, in the name of religion, the laws already in force.

The forced conversion to Islam of young Christian and Hindu girls, some under the age of 12, seems to be on the agenda. But to those who are able to put an end to that practice, it doesn’t seem to matter. Hardly a day goes by without news of such incidents.

This serious and growing problem in Pakistan affects religious minorities. Human rights organizations that deal with it estimate that a thousand Hindu and Christian girls are forced to convert to Islam every year, an estimate that could be much higher as many cases go unreported. More often than not, these girls are enticed by much older men with the promise of a better life and are sometimes pushed into prostitution or even sold.

The Covid-19 pandemic has encouraged these episodes: some families with daily wages no longer had a fixed income and were forced to allow their young daughters to go to work in factories or shops, and so they ended up losing them. due to the forced conversion to Islam and subsequent marriages.

Public authorities are complicit in silence and hide human rights violations

Government agencies and law enforcement agencies are aware of the problem but do not officially accept it. Instead, they claim that Islam has no minimum age for conversion, so if a girl wants to convert to Islam of her own free will, no one can do anything about it. Rather, by stating this, they are transferring all blame to the victims and discharging all responsibility. They also accuse minorities and NGOs of making it a problem and argue that it is a false accusation to increase their importance.

Ayesha Arshad’s parents tried to file a complaint recently in June, but the police refused to deal with the matter and a couple of days later handed them Ayesha’s conversion certificate instead. Her father, Arshad Masih, had a heart attack and, due to the inertia of the police, the family decided to dismiss the case.

Kiran Bashir, 15, was kidnapped on March 8, 2021 on her way home with her mother, Hameeda Bibi. Two men grabbed Kiran, pushed her hard into the back seat of a car, started the engine and drove away. Again, faced with police inertia, family members took part in a protest sit-in outside the police station, but that didn’t work either. But when Hameeda said she was about to set herself on fire, the police immediately registered the report of Kiran’s kidnapping. The next day, when the family went to the police station for an update, the police chief told them that Kiran had converted to Islam and therefore there was nothing they could do, other than obtaining the conversion certificate soon. her. Instead of bringing the girls home, the police support the kidnappers.

The judiciary seems to have the same mentality. In the recent case of Nayab Gill, 13, which attracted international attention, Lahore High Court Judge Sheram Sarwar Chowdhury let Nayab go with her self-styled husband, Saddam Hussain. This was despite the fact that the girl was entitled to the B registration certificate issued by the government of Pakistan for minors under the age of 18 and although her school certificate indicated that she was 13 years and seven months old. Her conversion and marriage certificates, both false papers, indicated Nayab was 19 years old. However, the judge accepted them in place of the registration certificate B and the school certificate.

Although her attorney argued that under the Child Marriage Restraint Act of 1929, which is part of the Pakistani regulatory code, Nayab was unable to marry before she reached the age of 16 and that, being a minor, the girl was incapable of marriage. take independent decisions, the judge ruled in favor of the marriage contracted with Saddam Hussain, thus clearly violating the principle of the “best interests of the child” as codified in art. 3 (paragraph 1) of the Convention on the Rights of the Child (CRC), ratified by Pakistan in 1990.

The most worrying thing is that the judges of the Pakistani High Court refuse to enforce the laws in force in the country, which prohibit the marriage of children under the age of 16. Judges make their decisions based on the Islamic principle of reaching puberty, and therefore adulthood, once the mest cycle begins. rual of a girl. Judges not only ignore national laws, but also violate international laws and standards and the human rights of girls.

The statements made under duress by the girls

The judges also relied on the girls’ statements instead of using due diligence, the force of law, and despite previous cases showing that girls often made their statements under duress. Maira Shahbaz said she spontaneously converted to Islam and married her free choice of her Muhammad Nakash Tariq, therefore, she was let go along with her self-styled husband Tariq. But after a few days, as soon as she found the opportunity, she ran away from her captor and told the truth.

There are many girls like Maira, for example, Mehwish, Farah Shaheen and Sadaf Masih, who have been forced to make similar statements and have been sent by the courts to live with their self-styled husbands. But then, once they fled, they changed their statements before the court.

Growing extremism in Pakistan is making the life of religious minorities more difficult than ever. It’s not just strangers who kidnap them and convert them to Islam to cover up their crimes, sometimes, it’s their own employers who force them to convert, and their parents are denied custody.

A 13-year-old named Neha was converted to Islam by her Muslim employer, Dr. Altaf. The man claims he did this because no non-Muslim can be allowed to go to the kitchen and touch the food and utensils. When the girl’s father asked for her daughter to come home, Altaf replied that she was now a Muslim and accused him of having collected 275,000 rupees ($ 1,750) upfront. The authorities should have intervened, rescued the young woman and brought Altaf to justice. Instead, some people raised money and paid Altaf to free the girl. The man was therefore unable to enslave the young Neha for life.

Why are the authorities ignoring the problem?

Generally speaking, Islamic law allows marriage between a Muslim man and a Christian or Jewish woman or girl. It does not require any conversion and forced conversion is prohibited by Islamic law. So why are underage girls forced to convert to Islam before marriage?

It is the responsibility of the state to end this practice even though it must introduce new laws to ensure that the rights of minorities and children are not violated. It is also the responsibility of politicians, courts, civil society and ulama [Islamic clergy] because it is not justifiable not to apply, in the name of religion, the laws already in force.

The state should not allow criminals to tarnish Pakistan’s image in the world. The European Union has already asked Pakistan to make room for religious freedom and the US Commission on International Religious Freedom (USCIRF) has included Pakistan on the list of countries “of particular concern” (CPC) for violating religious freedom. This unacceptable practice must stop immediately.

Nasir Saeed heads the Center for Legal Assistance and Settlement (CLAAS).

 

 

francaise

AUJOURD’HUI MARIAGE… GRAND-PERE ET ENFANT !

Ce que le pape Bergoglio n’a pas encore compris, c’est qu’il ne doit pas défendre les fidèles islamiques à tout prix et toujours… et s’inquiéter des réfugiés afghans fuyant les talibans islamiques ou du sort des nombreux migrants qui viennent chez nous, par leur choix exclusif. , depuis la mer ou depuis les frontières terrestres, ce qui lui est vraiment difficile à comprendre, c’est que le christianisme est attaqué depuis plusieurs années dans les pays du monde islamique, de l’Afrique aux pays asiatiques et arabes », maintenant le danger s’est aussi éloigné de nous, grâce aux nouvelles forces islamiques arrivées en Europe et que dit-il et que fait-il ? Rien… silence religieux, il ne fait absolument rien pour arrêter cette dérive mais même, et curieusement, il fait tout son possible pour plaider la cause des migrants islamistes qui viennent remplir nos villes. Il est à noter que dans chaque sermon ses prières s’adressent toujours à ceux qui souffrent… et il est hors de doute qu’il ne doit pas le faire mais ça me fait rire… car elles s’adressent toujours aux fidèles islamiques, prenez un regard sur eux, maintenant c’est le moment des réfugiés afghans… et c’est bien, eux aussi sont des êtres humains, mais même les fidèles chrétiens ont besoin d’être défendus car en ce moment ils souffrent plus que les migrants islamiques en fait, elles sont tuées et violées simplement parce qu’elles croient en Jésus-Christ et qu’elles ne font rien de mal, et ce que j’enregistre et vois ne me semble pas que la question touche profondément les sentiments et l’âme du Saint-Père. Ils fuient et arrivent pour des choix personnels, je me souviens que nos partisans et combattants n’ont pas échappé aux Allemands en 1943… comme le font les réfugiés islamiques afghans qui fuient la guerre contre les talibans islamiques, quel paradoxe d’époque… pas seulement s’échappent-ils mais il faut aussi les accueillir avec tous les honneurs… En attendant, il faut dire que les fidèles chrétiens ne peuvent s’échapper et qu’ils doivent, malgré tout, succomber à la violence islamique sans que le chef de l’église prenne les défenses nécessaires et n’intervienne dans une autorité parmi les puissants de la terre et sur les gouvernements islamiques pertinents dans le but de mettre fin aux crimes contre les filles chrétiennes de 11 ou 12 ans qui se sont converties de force à la religion islamique, afin de pouvoir ensuite de les marier, selon la loi coranique, à des hommes majeurs qui peuvent, dans certains cas, être âgés de plus de 50 ans ou égaux à l’âge de leurs grands-parents. Et quelle logique le chef de l’église chrétienne devrait-il faire pour protéger ces filles et défendre leurs fidèles ? La réponse est simple, du moins en théorie, sa tâche est d’essayer d’évangéliser ceux qui ne sont pas chrétiens et de les convertir à la religion du Christ, de les défendre par l’épée alors que ce sont les victimes favorites et destinées de la religion islamique qui a une croyance qui est tout sauf pacifique dans certains domaines. Chaque jour, nous lisons des chrétiens tués dans des pays africains à majorité musulmane et il se tait, chaque jour nous lisons des femmes forcées de se convertir à la religion islamique, pour les raisons évidentes énoncées, et il se tait, chaque jour nous lisons des femmes tués et mis en pièces parce qu’ils sont considérés comme blasphématoires et au lieu d’intervenir pour défendre ces pauvres femmes il préfère garder le silence mais… il défend les frères migrants de ceux qui commettent ces crimes, les églises sont vides, et certainement pas pour Covid, et il ne semble pas inquiet ni dérangé par ce qui se dégrade la foi chrétienne et surtout la confiance en sa personne, le christianisme traverse une période très critique et très difficile de son histoire et cela est dû uniquement et exclusivement à M. Bergoglio… oui, c’est dû à son manque d’intérêt et à son détachement de la réalité. J’espère juste que vous trouverez une raison pour partir… parce que dix autres années de cette papauté et de l’église chrétienne sombreront dans un isolement total. Sa vision est quelque peu limitée et les voyages apostoliques ne sont pas nécessaires pour convertir des athées ou des musulmans ou pour espérer que l’islam ne s’enracine pas même dans les pays d’Europe de l’Est, ils n’y ont une vie difficile que parce qu’ils ont compris, mieux que lui. , quel est le vrai danger ! 09092021 … par … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

 

Les conversions forcées et les mariages précoces sont à l’ordre du jour au Pakistan

par Nasir Saeed

Prisoner in prison with handcuff

5 septembre 2021

Les agences gouvernementales et les forces de l’ordre sont conscientes du problème mais ne l’acceptent pas officiellement. Au lieu de cela, ils prétendent que l’Islam n’a pas d’âge minimum pour la conversion, donc si une fille veut se convertir à l’Islam de son plein gré, personne ne peut rien y faire.

En affirmant cela, ils rejettent tout blâme sur les victimes et se déchargent de toute responsabilité. Ils accusent également les minorités et les ONG d’en faire un problème et soutiennent que c’est une fausse accusation d’augmenter leur importance.

Il est de la responsabilité de l’État de mettre un terme à cette pratique bien que  il doit introduire de nouvelles lois pour garantir que les droits des minorités et des enfants ne soient pas violés. C’est aussi la responsabilité des hommes politiques, des tribunaux, de la société civile et des oulémas [le clergé islamique] car il n’est pas justifiable de ne pas appliquer, au nom de la religion, les lois déjà en vigueur.

La conversion forcée à l’islam de jeunes filles chrétiennes et hindoues, certaines de moins de 12 ans, semble être à l’ordre du jour. Mais pour ceux qui sont capables de mettre fin à cette pratique, cela ne semble pas avoir d’importance. Il ne se passe pas un jour sans nouvelles de tels incidents.

Ce problème grave et croissant au Pakistan affecte les minorités religieuses. Les organisations de défense des droits humains qui s’en occupent estiment qu’un millier de filles hindoues et chrétiennes sont forcées de se convertir à l’islam chaque année, une estimation qui pourrait être beaucoup plus élevée car de nombreux cas ne sont pas signalés. Le plus souvent, ces filles sont séduites par des hommes beaucoup plus âgés avec la promesse d’une vie meilleure et sont parfois poussées à la prostitution ou même vendues.

La pandémie de Covid-19 a favorisé ces épisodes : certaines familles à salaire journalier n’avaient plus de revenu fixe et ont été contraintes de permettre à leurs jeunes filles d’aller travailler dans des usines ou des magasins, et elles ont donc fini par les perdre à cause de la contrainte. conversion à l’islam et mariages ultérieurs.

Les pouvoirs publics se rendent complices en silence et cachent les violations des droits humains

Les agences gouvernementales et les forces de l’ordre sont conscientes du problème mais ne l’acceptent pas officiellement. Au lieu de cela, ils prétendent que l’Islam n’a pas d’âge minimum pour la conversion, donc si une fille veut se convertir à l’Islam de son plein gré, personne ne peut rien y faire. Au contraire, en déclarant cela, ils rejettent tout le blâme sur les victimes et s’acquittent de toute responsabilité. Ils accusent également les minorités et les ONG d’en faire un problème et soutiennent que c’est une fausse accusation d’augmenter leur importance.

Les parents d’Ayesha Arshad ont tenté de porter plainte récemment en juin, mais la police a refusé de s’occuper de l’affaire et, quelques jours plus tard, leur a remis le certificat de conversion d’Ayesha à la place. Son père, Arshad Masih, a eu une crise cardiaque et, en raison de l’inaction de la police, la famille a décidé de classer l’affaire.

Kiran Bashir, 15 ans, a été kidnappée le 8 mars 2021 alors qu’elle rentrait chez elle avec sa mère, Hameeda Bibi. Deux hommes ont attrapé Kiran, l’ont poussée durement sur le siège arrière d’une voiture, ont démarré le moteur et sont partis. Encore une fois, face à l’inertie policière, des membres de la famille ont participé à un sit-in de protestation devant le commissariat, mais cela n’a pas fonctionné non plus. Cependant, lorsque Hameeda a déclaré qu’il était sur le point de s’immoler par le feu, la police a immédiatement enregistré la plainte concernant l’enlèvement de Kiran. Le lendemain, lorsque la famille s’est rendue au commissariat pour faire le point, le chef de la police leur a dit que Kiran s’était convertie à l’islam et qu’il n’y avait donc rien qu’ils puissent faire, à part obtenir son certificat de conversion en avance. Au lieu de ramener les filles à la maison, la police soutient les ravisseurs.

La justice semble avoir la même mentalité. Dans le cas récent de Nayab Gill, 13 ans, qui a attiré l’attention internationale, le juge de la Haute Cour de Lahore, Sheram Sarwar Chowdhury, a laissé Nayab partir avec son mari autoproclamé, Saddam Hussain. Ceci malgré le fait que la jeune fille avait droit au certificat d’enregistrement B délivré par le gouvernement du Pakistan pour les mineurs de moins de 18 ans et bien que son certificat scolaire indiquait qu’elle avait 13 ans et sept mois. Ses certificats de conversion et de mariage, tous deux de faux papiers, indiquaient que Nayab avait 19 ans. Cependant, le juge les a acceptées en lieu et place du certificat d’inscription B et du certificat scolaire.

Bien que son avocat ait fait valoir qu’en vertu de la Child Marriage Restraint Act de 1929, qui fait partie du code de réglementation pakistanais, Nayab n’a pas pu se marier avant d’avoir atteint l’âge de 16 ans et que, étant mineure, la fille était incapable de se marier. décisions indépendantes, le juge a statué en faveur du mariage contracté avec Saddam Hussein, violant ainsi clairement le principe de “l’intérêt supérieur de l’enfant” tel que codifié à l’art. 3 (paragraphe 1) de la Convention relative aux droits de l’enfant (CDE), ratifiée par le Pakistan en 1990.

Le plus inquiétant, c’est que les juges de la Haute Cour pakistanaise refusent d’appliquer les lois en vigueur dans le pays, qui interdisent le mariage des enfants de moins de 16 ans. Les juges prennent leurs décisions sur la base du principe islamique d’atteindre la puberté, et donc l’âge adulte, une fois que le cycle mest commence. ruelle d’une fille. Les juges non seulement ignorent les lois nationales, mais violent également les lois et normes internationales et les droits humains des filles.

Les déclarations faites sous la contrainte par les filles

Les juges se sont également appuyés sur les déclarations des filles au lieu d’utiliser la diligence raisonnable, la force de la loi, et malgré des cas précédents montrant que les filles faisaient souvent leurs déclarations sous la contrainte. Maira Shahbaz a déclaré qu’elle s’était spontanément convertie à l’islam et qu’elle avait épousé Muhammad Nakash Tariq de son plein gré. Par conséquent, elle a été licenciée avec son soi-disant mari Tariq. Mais au bout de quelques jours, dès qu’elle en a trouvé l’occasion, elle s’est enfuie de son ravisseur et a dit la vérité.

Il y a beaucoup de filles comme Maira, par exemple, Mehwish, Farah Shaheen et Sadaf Masih, qui ont été forcées de faire des déclarations similaires et ont été envoyées par les tribunaux pour vivre avec leurs maris autoproclamés. Mais ensuite, une fois qu’ils se sont enfuis, ils ont changé leurs déclarations devant le tribunal.

L’extrémisme croissant au Pakistan rend la vie des minorités religieuses plus difficile que jamais. Ce ne sont pas seulement des étrangers qui les kidnappent et les convertissent à l’islam pour couvrir leurs crimes, parfois, ce sont leurs propres employeurs qui les forcent à se convertir, et leurs parents se voient refuser la garde.

Une fille de 13 ans nommée Neha a été convertie à l’islam par son employeur musulman, le Dr Altaf. L’homme prétend l’avoir fait parce qu’aucun non-musulman ne peut être autorisé à aller dans la cuisine et à toucher la nourriture et les ustensiles. Lorsque le père de la fille a demandé que sa fille rentre à la maison, Altaf a répondu qu’elle était désormais musulmane et l’a accusé d’avoir collecté 275 000 roupies (1 750 $) d’avance. Les autorités auraient dû intervenir, secourir la jeune femme et traduire Altaf en justice. Au lieu de cela, certaines personnes ont collecté de l’argent et payé Altaf pour libérer la fille. L’homme n’a donc pas pu asservir le jeune Neha à vie.

Pourquoi les autorités ignorent-elles le problème ?

De manière générale, la loi islamique autorise le mariage entre un homme musulman et une femme ou une fille chrétienne ou juive. Elle ne nécessite aucune conversion et la conversion forcée est interdite par la loi islamique. Alors pourquoi les filles mineures sont-elles forcées de se convertir à l’islam avant le mariage ?

Il est de la responsabilité de l’État de mettre fin à cette pratique même s’il doit introduire de nouvelles lois pour garantir que les droits des minorités et des enfants ne sont pas violés. C’est aussi la responsabilité des hommes politiques, des tribunaux, de la société civile et des oulémas [le clergé islamique] car il n’est pas justifiable de ne pas appliquer, au nom de la religion, les lois déjà en vigueur.

L’État ne devrait pas permettre aux criminels de ternir l’image du Pakistan dans le monde. L’Union européenne a déjà demandé au Pakistan de faire de la place à la liberté religieuse et la Commission américaine sur la liberté religieuse internationale (USCIRF) a inclus le Pakistan sur la liste des pays « particulièrement préoccupants » (CPC) pour violation de la liberté religieuse. Cette pratique inacceptable doit cesser immédiatement.

Nasir Saeed dirige le Centre d’assistance juridique et de règlement (CLAAS).

OGGI SPOSI… NONNO E BAMBINA !ultima modifica: 2021-09-09T20:49:32+02:00da manlio22ldc
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