NO PATRIA… NO FAMIGLIA… SI’ MITRA !

21082021 bimbi cattivi

NO PATRIA… NO FAMIGLIA… SI’ MITRA !

Anni addietro una senatrice italiana della sinistra politica, non cito il nome per non farle gratuità pubblicità, ebbe a dire pubblicamente che avere valori e credenze come in “Dio, la patria e la famiglia “ erano elementi per  “una vita di merda”. Ovviamente la signora esprime una sua opinione, poco coerente, e un concetto di vita sebbene la famiglia in privato se l’è fatta…  A volte è difficile capire le persone quando parlano, specie i politici di una certa levatura, come una senatrice, dovrebbero essere molto accorte e caute nell’esprimere certi concetti rivoluzionari e lontani dal quieto vivere. Quindi si invitano i giovani e meno giovani, questo è il messaggio che passa, a non avere fede in qualcosa, nel caso dell’argomento è l’Onnipotente, non bisogna credere nei valori della patria e altrettanto nella famiglia tradizionale… Bene, il concetto è chiaro ed esportato in larga scala su tutto il continente europeo dalle varie forze politiche cosiddette riformiste e progressiste, ma poi nella pratica i destinatari di questi messaggi, che io definisco strampalati, cosa hanno recepito di tutti questi astrusi concetti innovativi ?  Molto semplicemente le nuove leve, partendo proprio dagli adolescenti, hanno fatto tanta confusione e hanno trasformato subito l’invito lanciato da tanti leader dei partiti della sinistra europea  in loro personali convinzioni, quindi Dio creatore è stato sostituito dal “Dio Kalashnikov”, la patria è diventata la zona di territorio da controllare con le armi e dove spacciare liberamente i stupefacenti del progresso e del riformismo… e ovviamente, la famiglia è stata sostituita dal clan malavitoso o dalla banda di quartiere. E’ chiaro che in un contesto del genere, senza porre un freno o limitare la libertà di alcuni soggetti pericolosi è stato facile per loro aprire “corsi di formazione per giovani aspiranti delinquenti”, neofiti ai quali insegnare come far un botto di soldi con la droga e punire, chi trasgredisce le regole malavitose, con “l’arma sacra del Dio Kalashnikov”, difendere il clan e il suo potere territoriale a tutti i costi paragonandolo alla patria. Il punto fondamentale del discorso è sempre il solito, i politici dimenticano sempre, io credo che lo facciano perché incapaci di vedere al di là del proprio naso e prevedere il futuro, che lanciare spot elettorali di circostanza e per apparire bravi e interessanti  si rivelano poi, immancabilmente, pericolosissimi slogan di incitazione all’odio e al facile guadagno senza rendersene conto. Certo se ci si  riflette è assurdo pensare di togliere ai giovani le certezze e la guida della fede,  il calore di una famiglia e di una patria cosa rimane loro ? Resta l’amore senza un vero obiettivo familiare e… il potere dei soldi e la “musica del mitra” quando nei concerti di strada si fanno sentire le note fragorose condite dal rosso sangue ad appena 13 o 14 anni…  e secondo voi, cosa pensate diventeranno gli adolescenti di oggi tra dieci anni ? E’ da tempo che denuncio la deriva dei giovani verso le droghe e verso la violenza malavitosa e sino ad oggi non ho visto niente di concreto anzi, gli adolescenti e ragazzini si accoltellano e si azzuffano con una semplicità e continuità spaventosa, il rispetto per gli altri non esiste più, infatti quel che conta per loro è il potere a 360° e tanti soldi in tasca. Quando denunciavo le violenze, in Italia ed in Europa, paventavo già un ipotetico innalzamento del livello di scontro che a Marsiglia si è puntualmente verificato e con rammarico, devo dirvi che quanto è accaduto in Francia sicuramente in tempi brevi verrà emulato anche in altri paesi d’Europa. Quando si attaccano i valori fondanti della società moderna come il rispetto per la patria e l’amore per la famiglia, magari condita dalla fede cristiana come lo è stato per oltre 2000 anni, allora dobbiamo iniziare a preoccuparci perché i più sinistri sentimenti stanno prendendo possesso del corpo e dell’anima dei nostri figli… a voi sicuramente non va bene così, come anche pensare di trovare la soluzione dei problemi in chi arriva nelle vesti di “salvatore della patria” con innovative formule progressiste è solo un’atroce e terribile utopia che andrà ad aggravare lo stile di vita di tutti noi…. ammesso che l’Italia resti in piedi così come l’hanno costruita i nostri nonni e genitori, già…. perché ho la vaga sensazione che tra 50 anni il nostro paese cambierà volto in tutti i sensi se andiamo avanti di questo passo. Parlare è bello ma è necessario riflettere attentamente sulle cose che si dicono !   20082021 …by… … https://manliominicucci.myblog.it/             https://vk.com/id529229155

 Marsiglia, gang senza pietà: ora i sicari sparano sui ragazzini

21082021 bimbi cattivi

di Elisabetta Rosaspina

Un 14enne ucciso, due feriti (uno di 8). La polizia: «Vittime sempre più giovani»

A Marsiglia procurarsi un kalashnikov è diventato facile «come comprare una brioche al cioccolato» avverte il sindaco, Benoît Payan, poche ore dopo che sull’asfalto di uno dei quartieri nord della città sono rimasti un ragazzino di 14 anni agonizzante, un suo coetaneo ferito abbastanza seriamente alle gambe e uno di 8 colpito di striscio.

A puntare l’arma da guerra contro due adolescenti e un bambino sono stati due sicari in motocicletta, e non per errore. Il perché, secondo gli investigatori, riconduce alla lotta fra bande, senza più regole né tabù, per il controllo delle zone di spaccio. L’età dei rivali non è più un deterrente per la loro eliminazione, negli scontri fra clan marsigliesi.

Calano gli anni dei narcotrafficanti, quelli dei pusher, quelli dei consumatori, quelli dei bersagli di regolamenti di conti e, molto probabilmente, anche quelli dei killer. «Abbiamo vittime sempre più giovani — ha confermato a Franceinfo Bruno Bartocetti, segretario nazionale di uno dei sindacati di polizia, Unité SGP police-FO —. Questi ragazzi crescono in mezzo agli stupefacenti, il loro unico punto di riferimento».

L’ultima sparatoria è avvenuta a tarda sera di mercoledì scorso e nemmeno il fatto che tre minorenni si aggirassero da soli per le strade della periferia peggio frequentata della città sorprende gli inquirenti: «Quando c’è un bimbetto di 7 o 8 anni che circola in quei quartieri alle 23, il suo solo futuro, purtroppo, è di cominciare a fare il palo appena ne compie dieci», ha garantito il poliziotto.

Non è chiaro se anche il più piccolo del gruppo fosse davvero destinato a morire, anche se si preferisce pensare che sia stato ferito perché si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato: il giovane che ha fatto fuoco dal sellino posteriore dello scooter, nella cité des Marroniers, puntava quasi sicuramente ai due più grandicelli, comunque senza curarsi di dove potessero finire i colpi di rimbalzo e dei probabili «danni collaterali».

La battaglia per il mercato della droga ormai comprime Marsiglia a nord e a sud: se prima erano i quartieri settentrionali il fortino della criminalità, con il tempo gli spacciatori si sono spostati nella periferia meridionale per intercettare nuovi clienti e annettersi territori meno sfruttati e quindi «più remunerativi».

Undici caduti nella battaglia dall’inizio dell’anno non sarebbero forse bastati a fare intervenire il ministro degli Interni, se l’ultimo in ordine di tempo non fosse appena adolescente: «Questi fatti mostrano il terrore che si sta instaurando nei quartieri dove si sa che i più giovani sono preda dei trafficanti» ha detto Gérald Darmanin, ricordando che però, negli ultimi dieci anni, la pressione della polizia è riuscita a far dimezzare i morti nei regolamenti di conti. Sei mesi fa lo stesso ministro aveva annunciato l’invio a Marsiglia, e nel resto del dipartimento, di trecento agenti supplementari, scaglionati su tre anni, proprio per «rendere dura la vita» alle gang di spacciatori. «Non c’è un’altra città di Francia che benefici di simili rinforzi» aveva sottolineato a suo tempo Darmanin.

I sindacati di polizia ringraziano, ma obiettano di non avere ancora organici nè strumenti adeguati per disarticolare le organizzazioni; e di non poter svolgere in più «ruoli pedagogici», che spetterebbero alle famiglie e alla scuola, per prevenire l’arruolamento dei minori nelle bande in campo: «Ma nemmeno i genitori riescono più a svolgere il loro ruolo di genitori — ha aggiunto Bruno Bartocetti —, sono stati loro stessi abbandonati».

Non è soltanto il commercio di droga ad allarmare il sindaco di Marsiglia: «Se la gente si ammazza a colpi di kalashnikov è perché i kalashnikov sono in vendita pressoché libera in questa città» ha assicurato Payan, appellandosi a un intervento dello Stato per mettere fine (o almeno un argine) alla potenza di fuoco della malavita locale, «e non solo locale». La caccia agli assassini del quattordicenne è aperta. Con il timore di scoprire che sono di poco più adulti.

 

 ENGLISH

 

NO PATRIA… NO FAMIGLIA… SI’ MITRA !

Anni addietro una senatrice italiana della sinistra politica, non cito il nome per non farle gratuità pubblicità, ebbe a dire pubblicamente che avere valori e credenze come in “Dio, la patria e la famiglia “ erano elementi per  “una vita di merda”. Ovviamente la signora esprime una sua opinione, poco coerente, e un concetto di vita sebbene la famiglia in privato se l’è fatta…  A volte è difficile capire le persone quando parlano, specie i politici di una certa levatura, come una senatrice, dovrebbero essere molto accorte e caute nell’esprimere certi concetti rivoluzionari e lontani dal quieto vivere. Quindi si invitano i giovani e meno giovani, questo è il messaggio che passa, a non avere fede in qualcosa, nel caso dell’argomento è l’Onnipotente, non bisogna credere nei valori della patria e altrettanto nella famiglia tradizionale… Bene, il concetto è chiaro ed esportato in larga scala su tutto il continente europeo dalle varie forze politiche cosiddette riformiste e progressiste, ma poi nella pratica i destinatari di questi messaggi, che io definisco strampalati, cosa hanno recepito di tutti questi astrusi concetti innovativi ?  Molto semplicemente le nuove leve, partendo proprio dagli adolescenti, hanno fatto tanta confusione e hanno trasformato subito l’invito lanciato da tanti leader dei partiti della sinistra europea  in loro personali convinzioni, quindi Dio creatore è stato sostituito dal “Dio Kalashnikov”, la patria è diventata la zona di territorio da controllare con le armi e dove spacciare liberamente i stupefacenti del progresso e del riformismo… e ovviamente, la famiglia è stata sostituita dal clan malavitoso o dalla banda di quartiere. E’ chiaro che in un contesto del genere, senza porre un freno o limitare la libertà di alcuni soggetti pericolosi è stato facile per loro aprire “corsi di formazione per giovani aspiranti delinquenti”, neofiti ai quali insegnare come far un botto di soldi con la droga e punire, chi trasgredisce le regole malavitose, con “l’arma sacra del Dio Kalashnikov”, difendere il clan e il suo potere territoriale a tutti i costi paragonandolo alla patria. Il punto fondamentale del discorso è sempre il solito, i politici dimenticano sempre, io credo che lo facciano perché incapaci di vedere al di là del proprio naso e prevedere il futuro, che lanciare spot elettorali di circostanza e per apparire bravi e interessanti  si rivelano poi, immancabilmente, pericolosissimi slogan di incitazione all’odio e al facile guadagno senza rendersene conto. Certo se ci si  riflette è assurdo pensare di togliere ai giovani le certezze e la guida della fede,  il calore di una famiglia e di una patria cosa rimane loro ? Resta l’amore senza un vero obiettivo familiare e… il potere dei soldi e la “musica del mitra” quando nei concerti di strada si fanno sentire le note fragorose condite dal rosso sangue ad appena 13 o 14 anni…  e secondo voi, cosa pensate diventeranno gli adolescenti di oggi tra dieci anni ? E’ da tempo che denuncio la deriva dei giovani verso le droghe e verso la violenza malavitosa e sino ad oggi non ho visto niente di concreto anzi, gli adolescenti e ragazzini si accoltellano e si azzuffano con una semplicità e continuità spaventosa, il rispetto per gli altri non esiste più, infatti quel che conta per loro è il potere a 360° e tanti soldi in tasca. Quando denunciavo le violenze, in Italia ed in Europa, paventavo già un ipotetico innalzamento del livello di scontro che a Marsiglia si è puntualmente verificato e con rammarico, devo dirvi che quanto è accaduto in Francia sicuramente in tempi brevi verrà emulato anche in altri paesi d’Europa. Quando si attaccano i valori fondanti della società moderna come il rispetto per la patria e l’amore per la famiglia, magari condita dalla fede cristiana come lo è stato per oltre 2000 anni, allora dobbiamo iniziare a preoccuparci perché i più sinistri sentimenti stanno prendendo possesso del corpo e dell’anima dei nostri figli… a voi sicuramente non va bene così, come anche pensare di trovare la soluzione dei problemi in chi arriva nelle vesti di “salvatore della patria” con innovative formule progressiste è solo un’atroce e terribile utopia che andrà ad aggravare lo stile di vita di tutti noi…. ammesso che l’Italia resti in piedi così come l’hanno costruita i nostri nonni e genitori, già…. perché ho la vaga sensazione che tra 50 anni il nostro paese cambierà volto in tutti i sensi se andiamo avanti di questo passo. Parlare è bello ma è necessario riflettere attentamente sulle cose che si dicono !   20082021 …by… … https://manliominicucci.myblog.it/             https://vk.com/id529229155

 Marsiglia, gang senza pietà: ora i sicari sparano sui ragazzini

21082021 bimbi cattivi

di Elisabetta Rosaspina

Un 14enne ucciso, due feriti (uno di 8). La polizia: «Vittime sempre più giovani»

A Marsiglia procurarsi un kalashnikov è diventato facile «come comprare una brioche al cioccolato» avverte il sindaco, Benoît Payan, poche ore dopo che sull’asfalto di uno dei quartieri nord della città sono rimasti un ragazzino di 14 anni agonizzante, un suo coetaneo ferito abbastanza seriamente alle gambe e uno di 8 colpito di striscio.

A puntare l’arma da guerra contro due adolescenti e un bambino sono stati due sicari in motocicletta, e non per errore. Il perché, secondo gli investigatori, riconduce alla lotta fra bande, senza più regole né tabù, per il controllo delle zone di spaccio. L’età dei rivali non è più un deterrente per la loro eliminazione, negli scontri fra clan marsigliesi.

Calano gli anni dei narcotrafficanti, quelli dei pusher, quelli dei consumatori, quelli dei bersagli di regolamenti di conti e, molto probabilmente, anche quelli dei killer. «Abbiamo vittime sempre più giovani — ha confermato a Franceinfo Bruno Bartocetti, segretario nazionale di uno dei sindacati di polizia, Unité SGP police-FO —. Questi ragazzi crescono in mezzo agli stupefacenti, il loro unico punto di riferimento».

L’ultima sparatoria è avvenuta a tarda sera di mercoledì scorso e nemmeno il fatto che tre minorenni si aggirassero da soli per le strade della periferia peggio frequentata della città sorprende gli inquirenti: «Quando c’è un bimbetto di 7 o 8 anni che circola in quei quartieri alle 23, il suo solo futuro, purtroppo, è di cominciare a fare il palo appena ne compie dieci», ha garantito il poliziotto.

Non è chiaro se anche il più piccolo del gruppo fosse davvero destinato a morire, anche se si preferisce pensare che sia stato ferito perché si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato: il giovane che ha fatto fuoco dal sellino posteriore dello scooter, nella cité des Marroniers, puntava quasi sicuramente ai due più grandicelli, comunque senza curarsi di dove potessero finire i colpi di rimbalzo e dei probabili «danni collaterali».

La battaglia per il mercato della droga ormai comprime Marsiglia a nord e a sud: se prima erano i quartieri settentrionali il fortino della criminalità, con il tempo gli spacciatori si sono spostati nella periferia meridionale per intercettare nuovi clienti e annettersi territori meno sfruttati e quindi «più remunerativi».

Undici caduti nella battaglia dall’inizio dell’anno non sarebbero forse bastati a fare intervenire il ministro degli Interni, se l’ultimo in ordine di tempo non fosse appena adolescente: «Questi fatti mostrano il terrore che si sta instaurando nei quartieri dove si sa che i più giovani sono preda dei trafficanti» ha detto Gérald Darmanin, ricordando che però, negli ultimi dieci anni, la pressione della polizia è riuscita a far dimezzare i morti nei regolamenti di conti. Sei mesi fa lo stesso ministro aveva annunciato l’invio a Marsiglia, e nel resto del dipartimento, di trecento agenti supplementari, scaglionati su tre anni, proprio per «rendere dura la vita» alle gang di spacciatori. «Non c’è un’altra città di Francia che benefici di simili rinforzi» aveva sottolineato a suo tempo Darmanin.

I sindacati di polizia ringraziano, ma obiettano di non avere ancora organici nè strumenti adeguati per disarticolare le organizzazioni; e di non poter svolgere in più «ruoli pedagogici», che spetterebbero alle famiglie e alla scuola, per prevenire l’arruolamento dei minori nelle bande in campo: «Ma nemmeno i genitori riescono più a svolgere il loro ruolo di genitori — ha aggiunto Bruno Bartocetti —, sono stati loro stessi abbandonati».

Non è soltanto il commercio di droga ad allarmare il sindaco di Marsiglia: «Se la gente si ammazza a colpi di kalashnikov è perché i kalashnikov sono in vendita pressoché libera in questa città» ha assicurato Payan, appellandosi a un intervento dello Stato per mettere fine (o almeno un argine) alla potenza di fuoco della malavita locale, «e non solo locale». La caccia agli assassini del quattordicenne è aperta. Con il timore di scoprire che sono di poco più adulti.

 

ENGLISH

 

NO HOMELAND … NO FAMILY … YES MITRA!

Years ago an Italian senator of the political left, I do not mention her name so as not to give her free publicity, she had to say publicly that having values and beliefs as in “God, the homeland and the family” were elements for “a life of shit “. Obviously the lady expresses her opinion, not very coherent, and a concept of life although the family in private has made it … Sometimes it is difficult to understand people when they speak, especially politicians of a certain stature, like a senator , they should be very shrewd and cautious in expressing certain revolutionary concepts and far from quiet living. So young and old are invited, this is the message that passes, not to have faith in something, in the case of the argument it is the Almighty, we must not believe in the values of the homeland and equally in the traditional family … Well, the concept is clear and exported on a large scale throughout the European continent by the various so-called reformist and progressive political forces, but then in practice the recipients of these messages, which I define bizarre, what have they received from all these abstruse innovative concepts? Quite simply, the new generation, starting with teenagers, made a lot of confusion and immediately transformed the invitation launched by many leaders of the European left parties into their personal convictions, so God the creator was replaced by the “God Kalashnikov”, the homeland it has become the area of territory to be controlled with weapons and where to freely sell the drugs of progress and reformism … and obviously, the family has been replaced by the criminal clan or the neighborhood gang. It is clear that in such a context, without putting a brake on or limiting the freedom of some dangerous subjects, it was easy for them to open “training courses for young aspiring delinquents”, newbies to whom they can teach how to make a bang for their buck. drugs and punishing, those who transgress the criminal rules, with “the sacred weapon of the God Kalashnikov”, defend the clan and its territorial power at all costs by comparing it to the homeland. The fundamental point of the speech is always the same, politicians always forget, I believe they do it because they are unable to see beyond their nose and foresee the future, that launching electoral commercials of circumstance and to appear good and interesting are revealed then , invariably, very dangerous slogans to incite hatred and easy income without realizing it. Of course, if you reflect on it, it is absurd to think of taking away from young people the certainties and guidance of faith, the warmth of a family and a homeland, what do they have left? There remains love without a real family goal and … the power of money and the “music of the machine gun” when in street concerts the thunderous notes seasoned with blood red are heard at just 13 or 14 years … and second you, what do you think today’s teenagers will become in ten years? For some time now I have been denouncing the drift of young people towards drugs and criminal violence and up to now I have not seen anything concrete indeed, adolescents and children stab and fight each other with a frightening simplicity and continuity, respect for the others no longer exist, in fact what matters to them is 360 ° power and lots of money in their pockets. When I denounced the violence, in Italy and in Europe, I was already afraid of a hypothetical increase in the level of confrontation that occurred on time in Marseille and with regret, I must tell you that what happened in France will certainly soon be emulated in other countries as well. ‘Europe. When we attack the founding values of modern society such as respect for the homeland and love for the family, perhaps seasoned with the Christian faith as it has been for over 2000 years, then we must start to worry because the most sinister feelings are taking hold. of the body and soul of our children … certainly not good for you, as even thinking of finding the solution to problems in those who arrive in the guise of “savior of the homeland” with innovative progressive formulas is just an atrocious and terrible utopia that will aggravate the lifestyle of all of us …. assuming that Italy remains standing as our grandparents and parents built it, yes …. because I have the vague feeling that between 50 years our country will change its face in every sense if we go forward at this rate. Talking is beautiful but you need to think carefully about the things you say! 20082021 … by … … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

Marseille, gang without mercy: now the assassins are shooting at the kids

21082021 bimbi cattivi

by Elisabetta Rosaspina

A 14 year old killed, two wounded (one of 8). The police: “Victims are getting younger and younger”

In Marseille, getting a Kalashnikov has become as easy “as buying a chocolate brioche” warns the mayor,

Benoît Payan, a few hours after an agonizing 14-year-old boy was left on the asphalt of one of the northern districts of the city, his peer was seriously injured in the legs and an 8-year-old hit with a graze.

To point the weapon of war against two teenagers and a child were two hitmen on a motorcycle, and not by mistake. The reason, according to the investigators, leads back to the fight between gangs, with no more rules or taboos, for the control of the drug dealing areas. The age of the rivals is no longer a deterrent to their elimination, in the clashes between Marseille clans.

The years of drug traffickers are falling, those of drug dealers, those of consumers, those of the targets of settling accounts and, most likely, also those of killers. «We have more and more young victims – confirmed to Franceinfo Bruno Bartocetti, national secretary of one of the police unions, Unité SGP police-FO -. These kids grow up in the midst of drugs, their only point of reference ».

The last shooting took place late in the evening of last Wednesday and not even the fact that three minors wandered alone on the streets of the worst frequented suburbs of the city surprises the investigators: “When there is a little boy of 7 or 8 circulating in those neighborhoods at 11 pm, his only future, unfortunately, is to start making the stake as soon as he turns ten », the policeman guaranteed.

It is not clear whether even the smallest of the group was really destined to die, although we prefer to think that he was injured because he was in the wrong place at the wrong time: the young man who fired from the rear seat of the scooter, in the cité des Marroniers, almost certainly aimed at the two older ones, however, regardless of where the rebound shots and the probable “collateral damage” might end up.

The battle for the drug market now compresses Marseille to the north and south: if the northern neighborhoods were previously the fort of crime, over time the drug dealers have moved to the southern suburbs to intercept new customers and annex less exploited territories and therefore “more remunerative “.

Eleven who have fallen in the battle since the beginning of the year might not have been enough to have the Minister of the Interior intervene, if the last in order of time had not been just a teenager: “These facts show the terror that is taking place in the neighborhoods where we know that the youngest are prey to traffickers, ”said Gérald Darmanin, recalling that however, in the last ten years, the pressure of the police has managed to halve the deaths in the settling of accounts. Six months ago the same minister announced the sending to Marseille, and the rest of the department, of three hundred additional agents, spread over three years, precisely to “make life hard” for drug gangs. “There is no other city in France that benefits from such reinforcements,” Darmanin had pointed out at the time of him.

The police unions thank them, but object that they do not yet have staff or adequate tools to break up the organizations; and of not being able to play more “pedagogical roles”, which would be up to families and schools, to prevent the recruitment of minors in the gangs in the field: “But even parents are no longer able to play their role as parents – added Bruno Bartocetti – have been abandoned themselves ».

It is not only the drug trade that alarms the mayor of Marseille: “If people kill themselves with Kalashnikovs it is because Kalashnikovs are on sale almost free in this city”, assured Payan, appealing to state intervention to put an end (or at least an embankment) to the firepower of the local underworld, “and not just local”. The hunt for the 14-year-old’s killers is on. With the fear of discovering that they are a little older.

 

FRANCAISE

 

PAS DE PATRIE… PAS DE FAMILLE… OUI MITRA !

Il y a des années, une sénatrice italienne de la gauche politique, dont je ne mentionne pas le nom pour ne pas lui faire de publicité gratuite, a dû dire publiquement qu’avoir des valeurs et des croyances comme en “Dieu, le pays et la famille” étaient des éléments pour “une vie de merde”. Evidemment la dame exprime son opinion, pas très cohérente, et une conception de la vie bien que la famille en privé l’ait faite… Parfois il est difficile de comprendre les gens quand ils parlent, surtout les politiciens d’une certaine stature, comme un sénateur, ils devrait être très astucieux et prudent dans l’expression de certains concepts révolutionnaires et loin d’une vie tranquille. Alors petits et grands sont invités, c’est le message qui passe, ne pas avoir foi en quelque chose, dans le cas de l’argument c’est le Tout-Puissant, il ne faut pas croire aux valeurs de la patrie et également à la famille traditionnelle … Eh bien, le concept est clair et exporté à grande échelle dans tout le continent européen par les différentes forces politiques dites réformistes et progressistes, mais alors en pratique les destinataires de ces messages, que je définis bizarre, qu’ont-ils reçu de tous ces concepts innovants abscons ? Tout simplement, la nouvelle génération, à commencer par les adolescents, a fait beaucoup de confusion et a immédiatement transformé l’invitation lancée par de nombreux dirigeants des partis de gauche européens en leurs convictions personnelles, ainsi Dieu le créateur a été remplacé par le « Dieu Kalachnikov », la patrie c’est devenu la zone de territoire à contrôler avec des armes et où vendre librement les drogues du progrès et du réformisme… et visiblement, la famille a été remplacée par le clan criminel ou la bande de quartier. Force est de constater que dans un tel contexte, sans freiner ni limiter la liberté de certaines matières dangereuses, il leur a été facile d’ouvrir des “stages de jeunes aspirants délinquants”, des novices à qui ils peuvent apprendre à faire un bang. pour leur argent, drogues et punitions, ceux qui transgressent les règles criminelles, avec “l’arme sacrée du Dieu Kalachnikov”, défendent à tout prix le clan et son pouvoir territorial en le comparant à la patrie. Le point fondamental du discours est toujours le même, les politiques oublient toujours, je crois qu’ils le font parce qu’ils sont incapables de voir au-delà de leur nez et de prévoir l’avenir, que lancer des publicités électorales de circonstance et paraître bonnes et intéressantes sont alors révélés , invariablement, des slogans très dangereux pour inciter à la haine et aux revenus faciles sans s’en rendre compte. Bien sûr, si vous y réfléchissez, il est absurde de penser à enlever aux jeunes les certitudes et les orientations de la foi, la chaleur d’une famille et d’une patrie, que leur reste-t-il ? Il reste l’amour sans véritable objectif familial et… le pouvoir de l’argent et la “musique de la mitrailleuse” quand dans les concerts de rue les notes tonitruantes assaisonnées de rouge sang se font entendre à tout juste 13 ou 14 ans… et seconde toi , que pensez-vous que deviendront les adolescents d’aujourd’hui dans dix ans ? Depuis quelque temps je dénonce la dérive des jeunes vers la drogue et la violence criminelle et jusqu’à présent je n’ai rien vu de concret en effet, adolescents et enfants se poignardent et se combattent avec une simplicité et une continuité effrayantes, le respect de l’autre n’est plus existent, en fait ce qui compte pour eux c’est la puissance à 360° et beaucoup d’argent dans leurs poches. Quand j’ai dénoncé les violences, en Italie et en Europe, j’avais déjà peur d’une hypothétique augmentation du niveau d’affrontement qui s’est produit à temps à Marseille et avec regret, je dois vous dire que ce qui s’est passé en France sera certainement bientôt imité en d’autres pays également.» «L’Europe. Quand on s’attaque aux valeurs fondatrices de la société moderne comme le respect de la patrie et l’amour de la famille, peut-être assaisonnés de la foi chrétienne telle qu’elle l’est depuis plus de 2000 ans, alors il faut commencer à s’inquiéter car les sentiments les plus sinistres sont s’emparer du corps et de l’âme de nos enfants … cela ne vous convient certainement pas, car même penser à trouver la solution aux problèmes de ceux qui arrivent sous le couvert de “sauveur de la patrie” avec des formules progressives innovantes est juste une utopie atroce et terrible qui va aggraver le mode de vie de chacun d’entre nous …. en supposant que l’Italie reste debout comme nos grands-parents et parents l’ont construite, oui …. parce que j’ai le vague sentiment qu’entre 50 ans notre pays changer de visage dans tous les sens si nous avançons à ce rythme. Parler, c’est beau, mais il faut bien réfléchir aux choses que l’on dit ! 20082021 … par … … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

 

Marseille, gang sans pitié : maintenant les assassins tirent sur les gosses

21082021 bimbi cattivi

 

par Elisabetta Rosaspina

Un jeune de 14 ans tué, deux blessés (un sur 8). La police : « Les victimes sont de plus en plus jeunes »

A Marseille, se procurer une kalachnikov est devenu aussi simple « qu’acheter une brioche au chocolat », prévient le maire, Benoît Payan, quelques heures après qu’un garçon de 14 ans agonisant a été laissé sur l’asphalte d’un des quartiers nord de la ville, son pair a été grièvement blessé aux jambes et un enfant de 8 ans touché par une écorchure.

Pour pointer l’arme de guerre contre deux adolescents et un enfant, c’étaient deux tueurs à gages à moto, et pas par erreur. La raison, selon les enquêteurs, remonte à la lutte entre gangs, sans plus de règles ni de tabous, pour le contrôle des zones de trafic de drogue. L’âge des rivaux n’est plus un frein à leur élimination, dans les affrontements entre clans marseillais.

Les années des trafiquants de drogue, celles des trafiquants de drogue, celles des consommateurs, celles des cibles de règlements de comptes et, très probablement, aussi celles des tueurs, tombent. «Nous avons de plus en plus de jeunes victimes – a confirmé à franceinfo Bruno Bartocetti, secrétaire national d’un des syndicats de police, Unité SGP police-FO -. Ces gamins grandissent au milieu de la drogue, leur seul repère ».

La dernière fusillade a eu lieu tard dans la soirée de mercredi dernier et même pas le fait que trois mineurs aient erré seuls dans les rues de la périphérie la plus bondée de la ville surprend les enquêteurs : “Quand il y a un petit garçon de 7 ou 8 ans qui circule dans ces quartiers à 23 heures, son seul avenir, malheureusement, c’est de commencer à jouer dès ses dix ans », a assuré le policier.

Il n’est pas clair si même le plus petit du groupe était vraiment destiné à mourir, même si nous préférons penser qu’il a été blessé parce qu’il était au mauvais endroit au mauvais moment : le jeune homme qui a tiré depuis la banquette arrière du scooter , dans la cité des Marroniers, visait presque certainement les deux plus anciens, cependant, peu importe où pourraient aboutir les tirs de rebond et les probables “dommages collatéraux”.

La bataille pour le marché de la drogue comprime désormais Marseille au nord et au sud : si les quartiers nord étaient auparavant le fort de la délinquance, au fil du temps les trafiquants se sont déplacés vers les banlieues sud pour intercepter de nouveaux clients et annexer des territoires moins exploités et donc “plus rémunérateur”.

Onze tombés au combat depuis le début de l’année n’auraient peut-être pas suffi à faire intervenir le ministre de l’Intérieur, si le dernier n’était qu’un adolescent : « Ces faits montrent la terreur qui règne dans le des quartiers où l’on sait que les plus jeunes sont la proie des trafiquants », a déclaré Gérald Darmanin, rappelant que pourtant, depuis une dizaine d’années, la pression de la police est parvenue à diviser par deux les morts dans les règlements de comptes. Il y a six mois, le même ministre annonçait l’envoi à Marseille, et dans le reste du département, de trois cents agents supplémentaires, étalés sur trois ans, précisément pour “faire la vie dure” aux gangs de la drogue. “Il n’y a aucune autre ville en France qui bénéficie de tels renforts”, avait alors déclaré Darmanin.

Les syndicats de police les remercient, mais objectent qu’ils n’ont pas encore de personnel ou d’outils adéquats pour démanteler les organisations ; et de ne pas pouvoir jouer plus de “rôles pédagogiques”, ce qui appartiendrait aux familles et aux écoles, pour empêcher l’enrôlement des mineurs dans les gangs sur le terrain : “Mais même les parents ne sont plus en mesure de jouer leur rôle de parents – a ajouté Bruno Bartocetti – ont été eux-mêmes abandonnés ».

Il n’y a pas que le trafic de drogue qui alarme le maire de Marseille : « Si les gens s’entretuent avec des Kalachnikovs c’est parce que les Kalachnikovs sont en vente quasi gratuitement dans cette ville », a assuré Payan, appelant à l’intervention de l’Etat pour mettre fin (ou à moins un remblai) à la puissance de feu de la pègre locale, “et pas seulement locale”. La chasse aux tueurs du jeune de 14 ans est lancée. Avec la peur de découvrir qu’ils sont un peu plus âgés.

NO PATRIA… NO FAMIGLIA… SI’ MITRA !ultima modifica: 2021-08-20T19:06:34+02:00da manlio22ldc
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