L’INIZIO DELLA FINE DELLE… COSTITUZIONI !

12072021 sveziastan

L’INIZIO DELLA FINE DELLE… COSTITUZIONI !

È indubbio che per noi occidentali le Costituzioni e la democrazia rappresentano i pilastri e le fondamenta di tutti gli stati liberi e non sottomessi a determinate ideologie politiche o peggio ancora  a certi convincimenti e confessioni religiose molto astruse.  Spiace scriverlo ma il nostro sistema di assoluta democrazia non è perfetto come abbiamo sempre pensato ed è lacunoso… già, ha dei limiti che sino ad un paio di decenni fa non erano neanche inimmaginabili ma che ora, per via del nuovo scenario politico e sociale che si è venuto a creare in Europa, si è dimostrato totalmente farraginoso e deleterio negli interesse dello stato stesso . Già, la “corazzata democrazia svedese” si trova in mare a forza 10 e ora ha un paio di enormi falle ai fianchi della nave, così grandi da rischiare di farla affondare nel “mare della solidarietà e del tutto è lecito”… anche quando le confessioni e certe ideologie politiche vanno palesemente contro la stessa costituzione… ed il pericolo è così evidente che assistiamo all’affondamento della “ corazzata democrazia e libertà nordica” senza nessun clamore, fenomeno esteso in tutta Europa.  Ed ecco che prontamente l’arte criminale della convenienza elettorale interviene per darci la pia illusione che la “corazzata è sempre a galla” e non c’è nessun pericolo imminente di affondamento, anzi ciò è dovuto solo alla becera propaganda dei sovranisti per creare inutili allarmismi e per far questo utilizzano tutti i media a disposizione, nei fatti  la bugia prevale sul volere del popolo ma soprattutto sulle costituzioni. Quindi va benissimo se abbiamo partiti politici  dalle strane ideologie, riconosciuti come democratici nell’arco parlamentare, ma che in giro per il mondo i “loro fratelli” seminano milioni di morti e in più, cosa davvero singolare… i governi interessati da quella dottrina reprimono i propri cittadini seguendo le antiche orme dei peggiori dittatori nell’approvazione e simpatia politica delle sinistre europee. Come anche la religione islamica, nei fatti è anticostituzionale, già… in quanto le sue credenze e usi vanno in netto contrasto con tutte le costituzioni del mondo, infatti la donna non gode degli stessi diritti dell’uomo n’è pari all’uomo che invece a sua volta è privilegiato in tutto e può contrarre matrimonio contemporaneamente con ben quattro donne e in assoluta libertà di scelta, e in più, può sposarsi anche un’adolescente seguendo certi “schemi di follia galattica”. Tuttavia nonostante questi aspetti la civiltà democratica permette e tollera che una comunità insediatasi in un paese democratico, abbastanza numerosa, applichi le proprie leggi islamiche, regole e abitudini che sovvertono quelle democratiche e paradosso del paradosso non si fa nulla per impedirlo. Ed è in questo stranissimo contesto che quella comunità è divenuta oramai padrona delle periferie delle città svedesi, cittadini residenti che in osservanza alla loro religione decidono di prendere il potere attraverso la democrazia…. già, è il paradosso del XXI secolo… Tra 20 o 30 anni gli svedesi avranno un parlamento mussulmano, che una volta in maggioranza, “ potrà democraticamente” cambiare la costituzione e le leggi vigenti ed adeguarle alla leggi coraniche impedendo di fatto la libertà di culto alle altre confessioni e imporrà alla società svedese il modello coranico… e chi si opporrà a queste leggi verrà considerato blasfemo e quindi severamente punito con la conseguente e definitiva morte… della democrazia. La Svezia ora ci dice che Oriana Fallaci 30 anni fa aveva ben ragione a temere l’islam e ad invitarci a sollevarci contro l’islamizzazione dell’Europa… che era ed è l’obiettivo numero uno del mondo islamico ma noi… l’abbiamo ignorata ! Il partito che è nato in Svezia è il primo di una lunga serie e quando saranno forti entreranno nei parlamenti armati di… pazienza ed ognuno forte “del ventre gonfio della sua donna” e vinceranno perché incautamente sostenuti dalla sinistra per il raggiungimento del loro obiettivo. Spero solo che questo mio articolo svegli l’intelligenza sopita degli elettori di sinistra e ci riflettano sul futuro del nostro paese se non vogliono vedere l’immagine della mezza luna rossa e della stella sulla bandiera italiana o gli alti minareti delle moschee che s’innalzeranno nei centri urbani delle metropoli e città. Meditate gente meditate 11072021 …by… … https://manliominicucci.myblog.it/     https://vk.com/id529229155

28102020 Macron e l'islam

Emanuel Pietrobon
8 LUGLIO 2021

12072021 sveziastan

L’Europa di domani sarà radicalmente diversa dall’Europa di ieri e di oggi. Dalla Germania alla Francia, passando per Ungheria e Bulgaria, innumerevoli sono le nazioni dell’anziano e sterile Vecchio Continente il cui volto e la cui anima potrebbero subire delle modifiche profonde e (forse) permanenti a causa della combinazione di una pluralità di fattori endogeni (inverno demografico, invecchiamento, emigrazione, bassa natalità) ed esogeni (flussi migratori in entrata costanti e regolari).

L’argomento della sparizione dell’Europa storica continua ad essere trattato alla stregua di un tabù, ingiustamente relegato all’ambito del cospirazionismo dell’estrema destra, ma i numeri, che sono imparziali e apolitici, delineano uno scenario (quasi) ineluttabile. E quei numeri, provenienti da centri di ricerca, anagrafi, ospedali e università, suggeriscono che vari Paesi europei potrebbero sperimentare delle transizioni etno-demografiche nel prossimo futuro, nei prossimi decenni.

Nuova composizione etnica, o etno-religiosa, potrebbe equivalere a nuovi valori, nuovi costumi e nuova mentalità. Nuovi codici comportamentali e sistemi valoriali che, naturalmente, abbisogneranno di forze politiche in grado di comprenderli, accoglierli e valorizzarli. E quelle forze politiche, che sono lo specchio della nuova Europa che va avanza, stanno silenziosamente nascendo davanti ai nostri occhi. Perché, mentre nell’Europa centro-orientale pullulano i partiti dei rom per i rom – riflettenti la progressivazione romizzazione di questa regione –, nell’Europa occidentale e settentrionale vanno crescendo i partiti di ispirazione islamica – rispecchianti la graduale ascesa delle minoranze musulmane.

Nel club ristretto – ma in espansione – dei Paesi europei che possono vantare un partito di musulmani per musulmani, di recente, è entrata la Svezia. Qui, nella fu terra dei vichinghi che nelle prossime decadi potrebbe essere investita da un cambio di paradigma etno-religioso, il partito della mezzaluna e stella promette di far discutere e premette di essere antesignano del venturo cambiamento.

Il turco che vuole entrare nel Parlamento svedese

Uno svedese di origini turche sta costringendo la Svezia a fare i conti con una realtà che non può più essere trascurata: l’ascesa dirompente della minoranza islamica. Composta da circa 810mila persone (100mila delle quali di origine turca) – cioè l’8,1% della popolazione totale – e demograficamente inarrestabile – entro il 2050 quell’8,1% potrebbe diventare un 11,1-30,6% –, la comunità islamica di Svezia è alla ricerca di portavoce che ne difendano le istanze in sede di governo. Quel portavoce potrebbe essere stato trovato in Mikail Yüksel, il giovane fondatore di Nyans, un partito fondato due anni or sono per rappresentare tutti, pur riservandosi di dedicare attenzione speciale ad alcuni in particolare – gli “svedesi di seconda classe”, ovvero quelli di fede musulmana e/o di origine araba, mediorientale e africana.

Giunto in Svezia nel lontano 2001, Yüksel

è sempre stato interessato alla politica

Nel 2018, ad esempio, avrebbe voluto candidarsi con il Partito di Centro (Centerpartiet), ma non poté traslare in realtà il proprio sogno perché accusato di doppia lealtà, ovvero di avere legami con la Turchia, a causa di vicende familiari. Rigettato ogni addebito, Yüksel, dopo un anno sabbatico, ha dato vita a Nyans, un partito che anela ad “impedire che la Svezia diventi un’altra Francia“.

La ricetta di Nyans per evitare che la nazione scandinava diventi una nuova Francia – perché i segni premonitori vi sono già, ovvero periodiche rivolte dei ghetti e guerra tra narco-bande – prevede l’implementazione di politiche a favore della vera integrazione, una riforma dello stato sociale in direzione dei dimenticati delle periferie, la criminalizzazione dell’islamofobia e dell’afrofobia e la trasformazione di musulmani e afro-svedesi in minoranze riconosciute dallo Stato. Il partito, inoltre, sembra avere le idee chiare anche in materia di politica estera: moderatamente europeista, fermamente filopalestinese.

L’ombra della Turchia

Yüksel ha sempre respinto ogni accusa di essere una longa manus dello Stato profondo turco, dichiarando di aver fondato Nyans per dare una voce a chi una voce non ce l’ha, ma alcuni fatti ed eventi sembrano indicare il contrario.

Perché se è vero che un indizio non fa una prova, lo è altrettanto che tre, secondo Agatha Christie, una prova la costituiscono eccome. E, nel caso di Yüksel, gli indizi abbondano: costretto alle dimissioni dal Partito di Centro a causa della vicinanza ai Lupi Grigi – ai quali il padre è affiliato –, ospite fisso sulla stampa turca che conta – in particolare l’islamista Yeni Şafak e il filogovernativo Daily Sabah – e vincitore di una campagna pubblicitaria in madrepatria – manifesti a supporto di Nyans hanno cominciato ad apparire per le strade turche nel luglio di quest’anno.

Le probabilità di riuscita

Sarà possibile fare una disamina sul fenomeno Nyans soltanto nel 2022, quando si terranno le prossime parlamentari – alle quali Yüksel vorrebbe ottenere almeno il 4%, cioè circa 23mila voti, mirando semplicemente a superare l’antipatica soglia di sbarramento –, ma un pronostico del possibile andamento potrà essere realizzato entro la fine di quest’anno. Yüksel, invero, a inizio luglio ha lanciato una raccolta fondi funzionale e propedeutica al finanziamento della campagna elettorale di Nyans, fissando come obiettivo la raccolta di tre milioni di corone – poco meno di 300mila euro. Come e quando si chiuderà la raccolta del denaro – se positivamente e in anticipo per via dell’alta partecipazione o se negativamente e in ritardo per via della bassa affluenza – sarà estremamente indicativo del potere attrattivo esercitato da Nyans sui nuovi svedesi.

Non è da sopravvalutare, inoltre, il peso di quella che sarà la prestazione di Nyans a livello nazionale. Perché in Francia, ad esempio, i partiti islamisti riscuotono percentuali irrisorie alle elezioni generali, ma competono egregiamente con i grandi partiti tradizionali agli appuntamenti locali – come conseguenza del radicamento territoriale e delle nuove geografie etno-religiose dei distretti francesi.

Ultimo ma non meno importante, non è da escludere a priori un eventuale messa al bando di Nyans se dovessero emergere dei legami effettivi con la Turchia. Le autorità svedesi hanno dimostrato di seguire e conoscere la famiglia Yüksel e, inoltre, la stampa turca filogovernativa sta eccedendo con la copertura mediatica del caso Nyans. Se il giovane politico dovesse superare l’invisibile linea rossa, dalle stanze dei bottoni di Stoccolma potrebbe giungere un alt perentorio e inappellabile.

 

 

ENGLISH

 

THE BEGINNING OF THE END OF THE … CONSTITUTIONS!

There is no doubt that for us Westerners the Constitutions and democracy represent the pillars and foundations of all states that are free and not subject to certain political ideologies or, even worse, to certain very abstruse religious beliefs and confessions. Sorry to write it but our system of absolute democracy is not perfect as we have always thought and it is incomplete … yes, it has limits that up to a couple of decades ago were not even unimaginable but which now, due to the new political scenario and that has been created in Europe has proved to be totally cumbersome and deleterious in the interests of the state itself. Yes, the “Swedish democracy battleship” is at sea at Force 10 and now has a couple of huge leaks on the sides of the ship, so big that they risk sinking it in the “sea of solidarity and it is entirely legitimate” … also when the confessions and certain political ideologies clearly go against the same constitution … and the danger is so evident that we are witnessing the sinking of the “armored Nordic democracy and freedom” without any fuss, a phenomenon that is widespread throughout Europe. And here is that the criminal art of electoral convenience promptly intervenes to give us the pious illusion that the “battleship is always afloat” and there is no imminent danger of sinking, indeed this is only due to the vulgar propaganda of the sovereignists to create useless alarmism and to do this they use all the media available, in fact the lie prevails over the will of the people but above all over the constitutions. So it’s fine if we have political parties with strange ideologies, recognized as democrats in the parliamentary arc, but that around the world “their brothers” sow millions of deaths and more, which is truly singular … the governments affected by that doctrine repress their citizens following the ancient footsteps of the worst dictators in the approval and political sympathy of the European left. As well as the Islamic religion, in fact it is unconstitutional, already … as its beliefs and customs are in stark contrast to all the constitutions of the world, in fact the woman does not enjoy the same rights as man a man who in turn is privileged in everything and can marry at the same time with as many as four women and in absolute freedom of choice, and in addition, he can also marry an adolescent following certain “patterns of galactic madness”. However, despite these aspects, democratic civilization allows and tolerates that a community established in a democratic country, quite numerous, applies its own Islamic laws, rules and habits that subvert the democratic ones and paradoxical paradox nothing is done to prevent it. And it is in this very strange context that that community has now become the mistress of the suburbs of Swedish cities, resident citizens who in compliance with their religion decide to take power through democracy … yes, it is the paradox of the 21st century … In 20 or 30 years the Swedes will have a Muslim parliament, which once in the majority, “will be able to democratically” change the constitution and the laws in force and adapt them to the Koranic laws, effectively preventing freedom of worship for other confessions and will impose on Swedish society the Koranic model … and whoever opposes these laws will be considered blasphemous and therefore severely punished with the consequent and definitive death … of democracy. Sweden now tells us that Oriana Fallaci 30 years ago was quite right to fear Islam and to invite us to rise up against the Islamization of Europe … which was and is the number one target of the Islamic world but we .. .we ignored it! The party that was born in Sweden is the first of a long series and when they are strong they will enter parliaments armed with … patience and each one strong “with the swollen belly of his woman” and will win because they are unwisely supported by the left to achieve their target. I just hope that this article of mine will wake up the dormant intelligence of the left-wing voters and reflect on the future of our country if they do not want to see the image of the red half moon and the star on the Italian flag or the tall minarets of the mosques that will rise. in the urban centers of metropolises and cities. Meditate people meditate 11072021 … by … … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

28102020 Macron e l'islam

Emanuel Pietrobon

12072021 sveziastan

8 JULY 2021

The Europe of tomorrow will be radically different from the Europe of yesterday and today. From Germany to France, passing through Hungary and Bulgaria, there are countless nations of the elderly and sterile Old Continent whose face and soul could undergo profound and (perhaps) permanent changes due to the combination of a plurality of endogenous factors ( demographic winter, aging, emigration, low birth rate) and exogenous (fl constant and regular migratory flows in entry).

The argument of the disappearance of historic Europe continues to be treated as a taboo, unjustly relegated to the conspiracy of the far right, but the numbers, which are impartial and apolitical, outline an (almost) inescapable scenario. And those numbers, coming from research centers, registry offices, hospitals and universities, suggest that various European countries could experience ethno-demographic transitions in the near future, in the coming decades.

New ethnic or ethno-religious composition could be equivalent to new values, new customs and new mentality. New behavioral codes and value systems which, naturally, will need political forces capable of understanding, welcoming and valuing them. And those political forces, which are the mirror of the new Europe that is advancing, are silently being born before our eyes. Because, while in Central-Eastern Europe Roma parties for Roma swarm – reflecting the progressive Romaisation of this region -, in Western and Northern Europe Islamic-inspired parties are growing – reflecting the gradual rise of Muslim minorities.

Sweden has recently joined the small – but expanding – club of European countries that can boast a party of Muslims for Muslims. Here, in the land of the Vikings which in the coming decades could be hit by a change of ethno-religious paradigm, the party of the crescent and star promises to be discussed and promises to be a forerunner of the coming change.

The Turk who wants to enter the Swedish Parliament

A Swede of Turkish origin is forcing Sweden to come to terms with a reality that can no longer be neglected: the disruptive rise of the Islamic minority. Composed of about 810 thousand people (100 thousand of which of Turkish origin) – that is 8.1% of the total population – and demographically unstoppable – by 2050 that 8.1% could become 11.1-30.6% – , the Islamic community of Sweden is looking for spokespersons to defend its demands in the government. That spokesperson may have been found in Mikail Yüksel, the young founder of Nyans, a party founded two years ago to represent everyone, while reserving the right to pay special attention to some in particular – the “second-class Swedes”, or those of faith. Muslim and / or of Arab, Middle Eastern and African descent.

Yüksel arrived in Sweden in 2001

he has always been interested in politics

In 2018, for example, he would have liked to run for the Center Party (Centerpartiet), but he could not translate his dream into reality because he was accused of double loyalty, that is, of having ties with Turkey, due to family events. Rejected all charges, Yüksel, after a sabbatical year, gave birth to Nyans, a party that yearns to “prevent Sweden from becoming another France”.

Nyans’ recipe for preventing the Scandinavian nation from becoming a new France – because the warning signs are already there, i.e. periodic ghetto riots and war between narco-gangs – involves the implementation of policies in favor of true integration, a reform of the welfare state in the direction of the forgotten of the suburbs, the criminalization of Islamophobia and aphrophobia and the transformation of Muslims and Afro-Swedes into state-recognized minorities. Furthermore, the party seems to have clear ideas also in matters of foreign policy: moderately pro-Palestinian, firmly pro-Palestinian.

The shadow of Turkey

Yüksel has always rejected any accusation of being a longa manus of the Turkish deep state, declaring that he founded Nyans to give a voice to those who do not have a voice, but some facts and events seem to indicate the opposite.

Because if it is true that a clue does not make a proof, it is equally true that three, according to Agatha Christie, make up one proof. And, in Yüksel’s case, clues abound: forced to resign from the Center Party due to his proximity to the Gray Wolves – to whom his father is affiliated -, a regular guest on the Turkish press that matters – in particular the Islamist Yeni Şafak and pro-government Daily Sabah – and the winner of an advertising campaign in the motherland – posters supporting Nyans began appearing on Turkish streets in July of this year.

The odds of success

It will be possible to examine the Nyans phenomenon only in 2022, when the next parliamentarians will be held – in which Yüksel would like to obtain at least 4%, that is about 23 thousand votes, simply aiming to overcome the unpleasant barrier threshold -, but a forecast of the possible trend can be achieved by the end of this year. Indeed, at the beginning of July, Yüksel launched a fundraiser that was functional and preparatory to the financing of the Nyans electoral campaign, establishing how the goal is to raise three million crowns – just under 300 thousand euros. How and when the collection of money closes – whether positively and early due to high attendance or negatively and late due to low turnout – will be extremely indicative of Nyans’s attractive power over new Swedes.

Furthermore, the weight of Nyans’ performance on a national level should not be overestimated. Because in France, for example, the Islamist parties collect negligible percentages in the general elections, but compete very well with the large traditional parties at local events – as a consequence of the territorial roots and the new ethno-religious geographies of the French districts.

Last but not least, a possible ban on Nyans should not be ruled out a priori if effective links with Turkey should emerge. Swedish authorities have shown that they follow and know the Yüksel family and, moreover, the Turkish pro-government press is overdoing the media coverage of the Nyans case. If the young politician were to cross the invisible red line, a peremptory and unappealable halt could come from the button rooms in Stockholm.

 

FRANCAISE

 

LE DEBUT DE LA FIN DES … CONSTITUTIONS !

Il ne fait aucun doute que pour nous Occidentaux, les Constitutions et la démocratie représentent les piliers et les fondements de tous les États libres et non soumis à certaines idéologies politiques ou, pire encore, à certaines croyances et confessions religieuses très absconses. Désolé de l’écrire mais notre système de démocratie absolue n’est pas parfait comme nous l’avons toujours pensé et il est incomplet … oui, il a des limites qui, jusqu’à il y a quelques décennies, n’étaient même pas inimaginables mais qui maintenant, en raison de la nouvelle scénario politique et qui a été créé en Europe s’est avéré totalement encombrant et délétère dans l’intérêt de l’État lui-même. Oui, le « cuirassé de la démocratie suédoise » est en mer à Force 10 et a maintenant quelques énormes fuites sur les côtés du navire, si grandes qu’elles risquent de le couler dans la « mer de la solidarité et c’est tout à fait légitime » … aussi quand les confessions et certaines idéologies politiques vont clairement à l’encontre de la constitution elle-même … et le danger est si évident que l’on assiste au naufrage de la “démocratie et liberté nordique blindée” sans chichi, un phénomène qui s’est généralisé à travers l’Europe. Et voilà que l’art criminel de la convenance électorale intervient promptement pour nous donner la pieuse illusion que le « cuirassé est toujours à flot » et qu’il n’y a pas de danger imminent de naufrage, en effet cela n’est dû qu’à la propagande vulgaire des souverainistes pour créer des inutiles l’alarmisme et pour ce faire ils utilisent tous les médias disponibles, en fait le mensonge l’emporte sur la volonté du peuple mais surtout sur les constitutions. Alors c’est parfaitement bien si nous avons des partis politiques aux idéologies étranges, reconnus comme démocrates dans l’arc parlementaire, mais qui partout dans le monde “leurs frères” sèment des millions de morts et plus, quelque chose de vraiment singulier… les gouvernements touchés par cette doctrine réprimer leurs citoyens en suivant les traces anciennes des pires dictateurs dans l’approbation et la sympathie politique de la gauche européenne. Comme aussi la religion islamique, en fait elle est inconstitutionnelle, déjà… comme ses croyances et coutumes contrastent fortement avec toutes les constitutions du monde, en fait la femme ne jouit pas des mêmes droits que l’homme un homme qui à son tour est privilégié en tout et peut se marier en même temps avec jusqu’à quatre femmes et en toute liberté de choix, et en plus, il peut aussi épouser une adolescente suivant certains « schémas de folie galactique ». Cependant, malgré ces aspects, la civilisation démocratique permet et tolère qu’une communauté établie dans un pays démocratique, assez nombreux, applique ses propres lois, règles et habitudes islamiques qui subvertissent les démocratiques et paradoxalement rien n’est fait pour l’empêcher. Et c’est dans ce contexte très étrange que cette communauté est désormais devenue la maîtresse des banlieues des villes suédoises, des citoyens résidents qui dans le respect de leur religion décident de prendre le pouvoir par la démocratie… oui, c’est le paradoxe du 21ème siècle … Dans 20 ou 30 ans les Suédois auront un parlement musulman, qui une fois majoritaire, « pourra modifier démocratiquement » la constitution et les lois en vigueur et les adapter aux lois coraniques, empêchant effectivement la liberté de culte pour les autres confessions et imposera à la société suédoise le modèle coranique… et quiconque s’opposera à ces lois sera considéré comme blasphématoire et donc sévèrement puni avec la mort conséquente et définitive… de la démocratie. La Suède nous dit maintenant qu’il y a 30 ans Oriana Fallaci avait bien raison de craindre l’islam et de nous inviter à nous soulever contre l’islamisation de l’Europe… qui était et est la cible numéro un du monde islamique mais nous… nous l’avons ignoré. il! Il partito che è nato in Svezia è il primo di una lunga serie e quando saranno forti entreranno nei parlamenti armati di… pazienza ed ognuno forte “del ventre gonfio della sua donna” e vinceranno perché incautamente sostenuti dalla sinistra per il raggiungimento del loro cible. J’espère juste que cet article réveillera l’intelligence endormie des électeurs de gauche et réfléchira sur l’avenir de notre pays s’ils ne veulent pas voir l’image de la demi-lune rouge et de l’étoile sur le drapeau italien ou les hauts minarets des mosquées qui s’élèveront dans les centres urbains des métropoles et des villes. Méditez les gens méditent 11072021 … par … … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

28102020 Macron e l'islam

Emmanuel Pietrobon

12072021 sveziastan

8 JUILLET 2021

L’Europe de demain sera radicalement différente de l’Europe d’hier et d’aujourd’hui. De l’Allemagne à la France, en passant par la Hongrie et la Bulgarie, on ne compte plus les nations du Vieux Continent âgées et stériles dont le visage et l’âme pourraient subir des changements profonds et (peut-être) permanents dus à la conjonction d’une pluralité de facteurs endogènes (hiver démographique, vieillissement , émigration, faible taux de natalité) et exogène (fl flux migratoires constants et réguliers en entrée).

L’argument de la disparition de l’Europe historique continue d’être traité comme un tabou, injustement relégué au complot de l’extrême droite, mais les chiffres, impartiaux et apolitiques, dessinent un scénario (presque) incontournable. Et ces chiffres, provenant des centres de recherche, des bureaux d’enregistrement, des hôpitaux et des universités, suggèrent que divers pays européens pourraient connaître des transitions ethno-démographiques dans un avenir proche, au cours des prochaines décennies.

Une nouvelle composition ethnique ou ethno-religieuse pourrait être équivalente à de nouvelles valeurs, de nouvelles coutumes et une nouvelle mentalité. De nouveaux codes comportementaux et systèmes de valeurs qui, naturellement, auront besoin de forces politiques capables de les comprendre, de les accueillir et de les valoriser. Et ces forces politiques, miroir de la nouvelle Europe qui avance, naissent silencieusement sous nos yeux. Car, alors qu’en Europe centrale et orientale pullulent les partis roms pour les Roms – reflétant la romisation progressive de cette région – en Europe occidentale et septentrionale les partis d’inspiration islamique se multiplient – reflétant la montée progressive des minorités musulmanes.

La Suède a récemment rejoint le petit – mais en expansion – club des pays européens qui peuvent se vanter d’avoir un parti de musulmans pour les musulmans. Ici, au pays des Vikings qui dans les prochaines décennies pourrait être frappé par un changement de paradigme ethno-religieux, la fête du croissant et de l’étoile promet d’être discutée et s’annonce précurseur du changement à venir.

Le Turc qui veut entrer au Parlement suédois

Un Suédois d’origine turque oblige la Suède à accepter une réalité qui ne peut plus être négligée : la montée perturbatrice de la minorité islamique. Composée d’environ 810 mille personnes (dont 100 mille d’origine turque) – soit 8,1% de la population totale – et démographiquement imparable – d’ici 2050, 8,1% pourraient devenir 11,1-30,6% – , la communauté islamique de Suède recherche porte-parole pour défendre ses revendications auprès du gouvernement. Ce porte-parole s’est peut-être trouvé en Mikail Yüksel, le jeune fondateur de Nyans, parti fondé il y a deux ans pour représenter tout le monde, tout en se réservant le droit d’accorder une attention particulière à certains en particulier – les « Suédois de seconde zone », ou ceux de confession musulmane et/ou d’origine arabe, moyen-orientale et africaine.

Yüksel est arrivé en Suède en 2001

il s’est toujours intéressé à la politique

En 2018, par exemple, il aurait aimé se présenter pour le Parti du centre (Centerpartiet), mais il n’a pas pu traduire son rêve en réalité car il était accusé de double loyauté, c’est-à-dire d’avoir des liens avec la Turquie, en raison d’événements familiaux. . Rejeté de toutes charges, Yüksel, après une année sabbatique, a donné naissance à Nyans, un parti qui aspire à « empêcher la Suède de devenir une autre France ».

La recette de Nyans pour empêcher la nation scandinave de devenir une nouvelle France – parce que les signaux d’alarme sont déjà là, à savoir les émeutes périodiques dans les ghettos et la guerre entre narco-gangs – passe par la mise en œuvre de politiques en faveur d’une véritable intégration, d’une réforme de l’État-providence vers les oubliés des banlieues, la criminalisation de l’islamophobie et de l’aphrophobie et la transformation des musulmans et des afro-suédois en minorités reconnues par l’État. De plus, le parti semble avoir des idées claires également en matière de politique étrangère : modérément pro-européen, résolument pro-palestinien.

L’ombre de la Turquie

Yüksel a toujours rejeté toute accusation d’être un longa manus de l’État profond turc, déclarant avoir fondé Nyans pour donner une voix à ceux qui n’en ont pas, mais certains faits et événements semblent indiquer le contraire.

Car s’il est vrai qu’un indice ne fait pas preuve, il est également vrai que trois, selon Agatha Christie, font une seule preuve. Et, dans le cas de Yüksel, les indices abondent : contraint de démissionner du Parti du centre en raison de sa proximité avec les Loups gris – auxquels son père est affilié -, un invité régulier de la presse turque qui compte – notamment l’islamiste Yeni Şafak et Daily Sabah pro-gouvernemental – et vainqueur d’une campagne publicitaire dans la patrie – des affiches soutenant Nyans ont commencé à apparaître dans les rues turques en juillet de cette année.

Les chances de succès

Il ne sera possible d’examiner le phénomène Nyans qu’en 2022, date à laquelle se tiendront les prochains parlementaires – dans lesquels Yüksel souhaiterait obtenir au moins 4%, soit environ 23 mille voix, visant simplement à franchir le désagréable seuil de barrière -, mais une prévision de la tendance possible peut être réalisée d’ici la fin de cette année. En effet, début juillet, Yüksel a lancé une collecte de fonds fonctionnelle et préparatoire au financement de la campagne électorale de Nyans, établissant comment l’objectif est de récolter trois millions de couronnes – un peu moins de 300 mille euros. Comment et quand la collecte d’argent se termine – que ce soit positivement et tôt en raison d’une forte affluence ou négativement et tardivement en raison d’une faible participation – sera extrêmement révélatrice du pouvoir attractif de Nyans sur les nouveaux Suédois.

Par ailleurs, le poids de la performance de Nyans au niveau national ne doit pas être surestimé. Car en France, par exemple, les partis islamistes récoltent des pourcentages négligeables aux élections législatives, mais rivalisent très bien avec les grands partis traditionnels lors d’événements locaux – conséquence des racines territoriales et des nouvelles géographies ethno-religieuses des circonscriptions françaises.

Last but not least, une éventuelle interdiction de Nyans ne devrait pas être exclue a priori si des liens effectifs avec la Turquie devaient émerger. Les autorités suédoises ont montré qu’elles suivaient et connaissaient la famille Yüksel et, de plus, la presse pro-gouvernementale turque abuse de la couverture médiatique de l’affaire Nyans. Si le jeune homme politique venait à franchir la ligne rouge invisible, une halte péremptoire et irrévocable pourrait venir des salles à boutons de Stockholm.

L’INIZIO DELLA FINE DELLE… COSTITUZIONI !ultima modifica: 2021-07-11T19:26:43+02:00da manlio22ldc
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