RICORDIAMO… UN’INNOCENTE !
Ieri è stato l’anniversario della sua morte, già… una ragazza di appena 31 anni ammazzata dall’odio di gente che in quel tempo si arrogava il diritto di assassinare le persone senza un regolare processo, e il più delle volte, nel 1945, le si uccidevano solo per “sentito dire” o per regolare dei conti in sospeso… Infatti lei era innocente e nulla aveva mai fatto, né era responsabile di qualcosa ma comunque è stata ammazzata lo stesso, lo è stata forse perché… non piacevano i suoi… film… forse ! Quindi se tutti si son resi conto del tragico errore allora perché non riabilitarla ? È una donna innocente che nei fatti ha perso la vita ingiustamente e non capisco perché le donne italiane, di sinistra e di destra e di centro, non pretendono la sua immediata riabilitazione… almeno per darle un po’ di giustizia al torto subito ! Tra l’altro sarebbe un bellissimo gesto di rispetto per tutte le vittime innocenti di quell’oscuro e drammatico periodo. Ma perché non lo si fa ? Forse perché raccontare un po’ di verità seminerebbe il panico e lo scompiglio tra gli eredi dei suoi assassini ? Già, forse è così… però riflettendoci su ci si arriva alla conclusione che così facendo non ci potrà mai essere giustizia e pace tra gli italiani, neanche tra 100 anni, finché la verità tutta non emergerà dal mare d’ipocrisia che ci circonda e nel quale tanti ipocriti e omertosi stanno affogando anno dopo anno. Quel che è stato e successo è parte integrante della storia del secolo scorso e va accettato in toto perché il passato non lo si può cambiare ed erano momenti particolari… ma la storia bisogna raccontarla con onestà e con coraggio di verità, piaccia o non piaccia per il fine unico che è quello della riappacificazione del popolo italiano !
01052021…by… … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155
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La tragica storia di Luisa Ferida: innocente, fu fucilata dai partigiani con il bimbo in grembo
venerdì 30 Aprile 15:46 – di Viola Longo
Qualcuno l’ha ricordata in occasione del 25 aprile, per rammentare che anche ombre si affastellano su quella data. In molti sui social la stanno ricordando in queste ore, in cui ricorre l’anniversario del suo assassinio. Luisa Ferida, al secolo Luigia Manfrini Farné, era un’attrice di successo, aveva 31 anni ed era incinta a uno stadio avanzato quando il 30 aprile 1945 venne fucilata a Milano dai partigiani. La sua unica colpa era quella di essere la compagna dell’altrettanto noto attore Osvaldo Valenti, a sua volta giustiziato quel giorno: aveva aderito alla Rsi e si era arruolato nella X Mas «in quanto simbolo di dignità e onore». Tanto bastava.
Una sentenza già scritta
Per Valenti e Ferida, come per molti che fecero la stessa fine, i partigiani, che in questo caso erano quelli della divisione “Pasubio”, al comando di Giuseppe Morozin, che rispondeva al nome di battaglia di “Vero”, celebrarono un processo sommario, con una sentenza di fatto già scritta: morte. Secondo quanto riferito dallo stesso Morozin anni dopo, fu Sandro Pertini in persona a spingere per l’esecuzione. Anche per quella della Ferida.
L’ordine di Pertini: uccideteli
Fra i molti che hanno raccontato la storia tragica di Ferida e Valenti, c’è stato anche Raffaello Uboldi, giornalista di razza e autore, tra l’altro, della prima biografia di Pertini, Il cittadino Sandro Pertini, cui seguì poi il volume Pertini soldato. Ebbene, anche Uboldi, scomparso nel novembre 2018 e che di Pertini fu collaboratore e amico, scrive nel suo 25 aprile. I giorni dell’odio e della libertà, che Pertini «non muoverà un dito per salvare dalla fucilazione Valenti e la Ferida, nemmeno lei, che era colpevole di nulla; anzi, si sarebbe speso a favore dell’esecuzione». “Vero” Morozin nel suo Odissea Partigiana, del 1965, fu molto più netto, raccontando che Pertini lo chiamò tre volte, intimando di uccidere i due attori.
Luisa Ferida, fucilata dai partigiani «senza prove»
Il racconto che Uboldi fa della loro condanna a morte è drammatico e, specie per la Ferida, carico di pietà. «La loro sorte è comunque segnata, li vogliono morti, sono considerati un simbolo, al di là delle colpe che vengono loro contestate senza uno straccio di prova. Vogliono morta anche lei, che un qualsiasi altro tribunale manderebbe assolta, per di più è incinta, attende un bambino, non c’è luogo al mondo dove la condanna non verrebbe sospesa. Non nella Milano di questo aprile 1945. E così Luisa muore con lui, uccisa senza appello, senza prove, senza un processo, senza giustizia».
Poi lo Stato ammise: «Uccisa perché amante di Valenti»
Undici anni dopo, nell’ottobre del 1956, la madre di Luisa Ferida, Lucia Pasini, ottenne che le autorità italiane scrivessero nero su bianco che la figlia era stata giustiziata senza colpa. La donna chiese e ottenne, infatti, una pensione di guerra, poiché Luisa era la sua unica fonte di sostentamento. Ne scaturì un’istruttoria da parte dei Carabinieri, che si concluse con questo rapporto: «La signora Manfrini Luisa, in arte Luisa Ferida, non consta abbia fatto parte di formazioni militari ausiliarie della Repubblica sociale italiana. Le cause del decesso della Manfrini devono ricercarsi nel fatto che la predetta era amante del noto attore Osvaldo Valenti». Una esecuzione partigiana, come scritto da Uboldi, «senza appello, senza prove, senza un processo, senza giustizia».
ENGLISH
WE REMEMBER … AN INNOCENT!
Yesterday was the anniversary of her death, yeah … a girl of just 31 years old killed by the hatred of people who at that time assumed the right to murder people without a proper trial, and more often than not, in the 1945, they were killed only for “hearsay” or to settle unfinished business … In fact she was innocent and she had never done anything, nor was she responsible for anything but she was killed anyway, perhaps because it was. .. did not like his … films … maybe! So if everyone has realized the tragic mistake then why not rehabilitate it? She is an innocent woman who in fact lost her life unjustly and I don’t understand why Italian women, left and right and center, do not demand her immediate rehabilitation … at least to give her some justice to the wrong. immediately! Among other things, it would be a beautiful gesture of respect for all the innocent victims of that dark and dramatic period. But why don’t you do it? Perhaps because telling a little truth would sow panic and confusion among the heirs of her murderers? Yes, maybe it is … but reflecting on it we come to the conclusion that by doing so there will never be justice and peace among Italians, not even in 100 years, until the whole truth emerges from the sea of hypocrisy that surrounds us. and in which so many hypocrites and conspirators are drowning year after year. What has been and has happened is an integral part of the history of the last century and must be accepted in its entirety because the past cannot be changed and they were special moments … but the story must be told honestly and with the courage of truth, like it or not like it for the sole purpose which is that of the reconciliation of the Italian people! 01052021 … by … … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155
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The tragic story of Luisa Ferida: she innocent, she was shot by the partisans with the baby in her womb
Friday 30 April 15:46 – by Viola Longo
Someone mentioned it on the occasion of April 25, to remind you that even shadows pile up on that date. Many on her social networks are remembering her in these hours, when she marks the anniversary of her murder. Luisa Ferida, aka Luigia Manfrini Farné, was a successful actress, she was 31 years old and was pregnant at an advanced stage when on April 30, 1945 she was shot in Milan by the partisans. Her only fault was that of being the companion of the equally well-known actor Osvaldo Valenti, who in turn was executed that day: she had joined the RSI and enlisted in the X Mas “as a symbol of dignity and honor”. That was enough.
A sentence already written
For Valenti and Ferida, as for many who met the same end, the partisans, who in this case were those of the “Pasubio” division, under the command of Giuseppe Morozin, who responded to the nom de guerre of “Vero”, held a summary trial , with a de facto sentence already written: death. According to reports from Morozin himself years later, it was Sandro Pertini himself who pushed for the execution. Also for that of Ferida.
Pertini’s order: kill them
Among the many who told the tragic story of Ferida and Valenti, there was also Raffaello Uboldi, a thoroughbred journalist and author, among other things, of the first biography of Pertini, The citizen Sandro Pertini, which was then followed by the volume Pertini soldier. Well, even Uboldi, who passed away in November 2018 and who was a collaborator and friend of Pertini, writes on his 25 April. The days of hatred and freedom, which Pertini “will not lift a finger to save Valenti and Ferida from being shot, not even her, who was guilty of nothing; indeed, he would have spent himself in favor of the execution “. “True” Morozin in his Partisan Odyssey, 1965, was much clearer, telling that Pertini called him three times, ordering to kill the two actors.
Luisa Ferida, shot by the partisans “without evidence”
Uboldi’s story of their death sentence is dramatic and, especially for Ferida, full of pity. «Their fate is in any case sealed, they want them dead, they are considered a symbol, beyond the faults that are contested without a shred of proof. They want her dead too, which any other court would send acquitted, moreover she is pregnant, she is expecting a child, there is no place in the world where the sentence would not be suspended. Not in Milan this April 1945. And so Luisa dies with him, killed without appeal, without evidence, without a trial, without justice ».
Then the state admitted: “Killed because she was Valenti’s lover”
Eleven years later, in October 1956, Luisa Ferida’s mother, Lucia Pasini, got the Italian authorities to write in black and white that her daughter had been executed without fault. The woman asked for and obtained, in fact, a war pension, since Luisa was her only source of livelihood. An investigation by the Carabinieri ensued, which ended with that I report: «Mrs. Manfrini Luisa, aka Luisa Ferida, is not known to have been part of auxiliary military formations of the Italian Social Republic. The causes of Manfrini’s death must be found in the fact that her predicted was the lover of the well-known actor Osvaldo Valenti ». A partisan execution, as written by Uboldi, “without appeal, without evidence, without a trial, without justice”.
FRANCAISE
NOUS NOUS SOUVENONS … D’UN INNOCENT!
Hier, c’était l’anniversaire de sa mort, ouais … une fille de tout juste 31 ans tuée par la haine de gens qui à l’époque revendiquaient le droit d’assassiner des gens sans procès en bonne et due forme, et le plus souvent, dans le 1945, ils ont été tués uniquement pour “ouï-dire” ou pour régler des affaires inachevées … En fait, elle était innocente et elle n’avait jamais rien fait, ni n’était responsable de quoi que ce soit, mais elle a été tuée de toute façon, peut-être parce que c’était … n’aimait pas ses … films … peut-être! Donc, si tout le monde a réalisé la tragique erreur, pourquoi ne pas la réhabiliter? C’est une femme innocente qui a en fait perdu la vie injustement et je ne comprends pas pourquoi les femmes italiennes, de gauche, de droite et du centre, ne réclament pas sa réhabilitation immédiate … au moins pour lui rendre justice au tort qu’elle a subi! Ce serait entre autres un beau geste de respect pour toutes les victimes innocentes de cette période sombre et dramatique. Mais pourquoi tu ne le fais pas? Peut-être parce que dire un peu de vérité sèmerait la panique et la confusion parmi les héritiers de ses assassins? Oui, peut-être que c’est … mais en y réfléchissant, nous arrivons à la conclusion qu’en agissant ainsi, il n’y aura jamais de justice et de paix parmi les Italiens, même pas dans 100 ans, jusqu’à ce que toute la vérité émerge de la mer de l’hypocrisie que nous entoure et dans lequel tant d’hypocrites et de conspirateurs se noient année après année. Ce qui s’est passé et ce qui s’est passé fait partie intégrante de l’histoire du siècle dernier et doit être accepté dans son intégralité car le passé ne peut pas être changé et ce furent des moments spéciaux … mais l’histoire doit être racontée avec honnêteté et avec courage de la vérité, qu’on le veuille ou non dans le seul but qui est celui de la réconciliation du peuple italien! 01052021 … par … … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155
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L’histoire tragique de Luisa Ferida: innocente, elle a été abattue par les partisans avec le bébé dans son ventre
Vendredi 30 avril 15h46 – par Viola Longo
Quelqu’un l’a mentionné à l’occasion du 25 avril, pour vous rappeler que même les ombres s’accumulent à cette date. Beaucoup sur les réseaux sociaux se souviennent d’elle pendant ces heures, qui marquent l’anniversaire de son assassinat. Luisa Ferida, alias Luigia Manfrini Farné, était une actrice à succès, elle avait 31 ans et était enceinte à un stade avancé lorsque le 30 avril 1945 elle fut abattue à Milan par les partisans. Son seul défaut était d’être la compagne de l’acteur tout aussi connu Osvaldo Valenti, lui-même exécuté ce jour-là: elle avait rejoint le RSI et s’était enrôlée dans le X Mas “comme symbole de dignité et d’honneur”. C’était assez.
Une phrase déjà écrite
Pour Valenti et Ferida, comme pour beaucoup de ceux qui ont rencontré le même but, les partisans, qui dans ce cas étaient ceux de la division «Pasubio», sous le commandement de Giuseppe Morozin, qui répondait au nom de guerre de «Vero», ont tenu un procès sommaire, avec une sentence de facto déjà écrite: la mort. Selon les rapports de Morozin lui-même des années plus tard, c’est Sandro Pertini lui-même qui a poussé à l’exécution. Aussi pour celui de Ferida.
L’ordre de Pertini: tuez-les
Parmi les nombreux qui ont raconté l’histoire tragique de Ferida et Valenti, il y avait aussi Raffaello Uboldi, un journaliste pur-sang et auteur, entre autres, de la première biographie de Pertini, Le citoyen Sandro Pertini, qui a ensuite été suivi du volume Soldat Pertini . Eh bien, même Uboldi, décédé en novembre 2018 et qui était un collaborateur et ami de Pertini, écrit sur son 25 avril. Les jours de haine et de liberté, que Pertini «ne lèvera pas le petit doigt pour sauver Valenti et Ferida d’être fusillés, pas même elle, qui n’était coupable de rien; en effet, il aurait été dépensé en faveur de l’exécution ». Le “vrai” Morozin dans son Odyssée partisane, 1965, était beaucoup plus clair, disant que Pertini l’a appelé trois fois, ordonnant de tuer les deux acteurs.
Luisa Ferida, abattue par les partisans “sans preuves”
L’histoire d’Uboldi de leur condamnation à mort est dramatique et, surtout pour Ferida, pleine de pitié. «Leur sort est en tout cas scellé, ils les veulent morts, ils sont considérés comme un symbole, au-delà des fautes qui sont contestées sans la moindre preuve. Ils la veulent aussi morte, ce que n’importe quel autre tribunal enverrait acquittée, de plus elle est enceinte, elle attend un enfant, il n’y a aucun endroit au monde où la peine ne serait pas suspendue. Pas à Milan en avril 1945. Et donc Luisa meurt avec lui, tuée sans appel, sans preuves, sans procès, sans justice ».
Puis l’Etat a admis: “Tué parce qu’elle était l’amante de Valenti”
Onze ans plus tard, en octobre 1956, la mère de Luisa Ferida, Lucia Pasini, fit écrire aux autorités italiennes en noir et blanc que sa fille avait été exécutée sans faute. La femme a demandé et obtenu, en fait, une pension de guerre, car Luisa était sa seule source de revenus. Une enquête des carabiniers s’ensuivit, qui se termina par Je rapporte: «Mme Manfrini Luisa, alias Luisa Ferida, n’est pas connue pour avoir fait partie des formations militaires auxiliaires de la République sociale italienne. Les causes de la mort de Manfrini doivent être trouvées dans le fait que celui-ci était l’amant du célèbre acteur Osvaldo Valenti ». Une exécution partisane, comme l’écrit Uboldi, “sans appel, sans preuves, sans procès, sans justice”.