IN ARRIVO IL… 2° PREMIO NOBEL ?

10022021 bombardiere usa

IN ARRIVO IL… 2° PREMIO NOBEL ?

Non c’è che dire… effettivamente bisogna prenderne atto e dire che in politica estera Joe Biden è decisamente più attivo più di quanto lo sia stato il suo predecessore Trump, difatti il neo presidente ha sovvertito ogni regola riflessiva in termini militari e bruciato i tempi senza la dovuta e necessaria cautela e va spedito… nel volger di meno di un mese, dal suo insediamento, ha spedito dei bombardieri, i B-52, in medio oriente, giustamente lo ha fatto perché bisogna essere presente in caso di guerra… allo stato attuale curiosamente con chi non ci è dato sapere visto che i nemici dell’Isis non hanno armi pesanti o aerei che potrebbero minacciare i paesi limitrofi… A quanto pare il “buon e bravo Biden “ segue le orme del suo mentore… mi piace ricordare a tutti che le guerre in Siria e Libia, nel 2011, furono decise e determinate proprio dalla volontà del “premio Nobel per la pace (!) Barack Obama”, ex presidente USA… e in previsione di altre guerre da fare a casa degli altri… giorni fa, il “buon Joe”, ha spedito in Norvegia dei bombardieri strategici, B-1, enormi mezzi aerei pesanti che trasportano “missili con testate nucleari”, ovviamente le “testate nucleari” non devono allarmare nessuno… quelle, eventualmente accadrà, verranno utilizzate solo per… festeggiare il secondo premio “Nobel per la pace” che verrà, molto probabilmente, conferito all’erede di Obama, un po’ come nelle feste matrimoniali dove si assiste ai botti e fuochi d’artificio. Quindi dopo il dislocamento di aerei strategici in aeree delicate, riscontriamo anche un certo “attrito con la Cina” e l’intromissione a gamba tesa negli affari interni della Russia, dell’Iran e della Birmania, non credo che gli Usa abbiano il diritto di recitare il ruolo di sceriffo del mondo visto che non gli compete per via delle tante guerre che scatena in giro per il mondo ma credo che debba essere l’ONU l’unica istituzione pertinente, capace e di diritto per decidere sanzioni o inviare truppe militari e mezzi negli altri paesi. Nel Mali ci sono i francesi che fanno guerra ai jihadisti islamici, in Nigeria ed in Somalia ci sono i jihadisti islamici che la fanno agli altri… nello Yemen, dal Marzo 2015, allora era presidente USA sempre Obama, c’è una sanguinosa guerra da guerra condotta dagli amici degli americani, i sauditi, che ricevono armi e missili dagli stessi americani, ma noi non ci preoccupiamo di stragi o altro ma permettiamo ai media di tutto il mondo occidentale di operare in chiave confusionaria ed omissiva dei fatti, nascondendoci la vera informazione per farci accettare tutto e in silenzio e Joe Biden… è parte integrale di quel sistema che ci fa passare tutto per bello e buono e poi… poi spedisce dei bombardieri nucleari in medio oriente e in Norvegia, al confine con la Russia, e la stampa l’accetta in silenziosa genuflessione e magari anche esaltandolo ce lo fa passare per un grande… esattamente come si fa nei paesi a regime totalitario. Mi chiedo se questi spostamenti li avesse fatti Trump, i media sarebbero rimasti in silenzio e gli avrebbero dato del pazzo o del bravo ? Rammento bene che tutti chiedevano di togliergli dalle mani la valigetta della armi atomiche ma ora nessuno chiede a Joe il perché di questi aerei che per i russi, che li hanno vicino casa, rappresentano un serio pericolo e già nei prossimi giorni sicuramente ci piazzeranno tanti di quegli aerei e missili antiaerei come arma difensiva e offensiva, ciò competerà un aumento della tensione ai confini russi, quindi mi vien da chiedere chi realmente sia il pazzo tra Trump e Biden vedendo quello che ha combinato in appena 3 settimane di mandato. Forse la risposta ce la daranno sempre i media e sarà una risposta di “condivisione dell’opera buona” e forse… anche Biden per questi spostamenti… forse, riceverà il premio Nobel per la pace o…forse come penso io… questa volta a Stoccolma aspetteranno un po’ questa volta a conferirglielo ? Certamente la famosa “sala dei concerti” non è adatta ad un concerto dell’eccessivo frastuono delle armi nucleari ! 09022021

… by… manliominicucci.myblog.it

 

La Cnn: bombardieri Usa in Norvegia, nel mirino Artico e Russia

“Gli Usa stanno schierando bombardieri B-1 in Norvegia”. La sfida alla Russia: difesa degli alleati e corsa all’Artico

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La decisione di Washington è destinata ad accrescere le tensioni con Mosca, dopo lo scontro sull’arresto di Alexei navalny e le intenzioni della nuova amministrazione Biden che ha annunciato una “linea più dura ed efficace” nei confronti del Cremlino

di F. Q. | 8 FEBBRAIO 2021

Dopo lo scontro sull’affare Navalny e le dichiarazioni della nuova amministrazione che ha annunciato una “linea più dura ed efficace” nei confronti del Cremlino, è destinata a crescere ulteriormente la tensione tra Stati Uniti e Russia dopo che Washington ha deciso di schierare i suoi bombardieri B-1 in Norvegia, in una zona molto sensibile per l’influenza di Mosca nei Paesi baltici e nell’Artico.

È la prima volta che Washington opta per un’azione del genere, una mossa che, oltre a difendere gli alleati nell’area, come riporta la Cnn, ha l’obiettivo di far capire a Vladimir Putin che l’esercito americano opererà nella regione artica perché ritenuta strategicamente importante. Citando più funzionari della difesa, la tv americana riferisce che quattro bombardieri B-1 della US Air Force e circa 200 membri del personale della Dyess Air Force in Texas saranno spostati nella base aerea di Orland e che nelle prossime tre settimane inizieranno le missioni nel Circolo Polare Artico e nello spazio aereo internazionale al largo della Russia nordoccidentale.

Gli Stati Uniti, oltre a rinforzare il proprio controllo nell’area, saranno in grado di reagire più rapidamente a una potenziale aggressione russa. Negli ultimi mesi, il Pentagono ha utilizzato dei bombardieri simili ai B-1, i B-52, in Medio Oriente come mezzo per dimostrare la capacità degli Stati Uniti di spostare rapidamente le risorse militari in regioni potenzialmente tese. Si tratta di missioni che richiedono settimane per essere pianificate, il che significa che il dispiegamento in Norvegia è in fase di organizzazione da tempo, spiegano gli stessi funzionari.

Questa decisione potrebbe essere motivata dalla preoccupazione del Dipartimento della Difesa riguardo alle mosse militari russe tese a bloccare il potenziale accesso all’Artico: “I recenti investimenti russi nell’Artico includono una rete di mezzi aerei offensivi e sistemi missilistici costieri”, ha avvertito Barbara Barrett, segretaria dell’Air Force durante l’amministrazione Trump. Per gli Stati Uniti la Russia considera il mantenimento del proprio accesso all’Artico sempre più vitale, con quasi il 25% del suo prodotto interno lordo proveniente da idrocarburi a nord del Circolo Polare Artico, ha detto Barrett. Solo il mese scorso, un caccia russo ha sorvolato l’USS Donald Cook, un cacciatorpediniere navale statunitense, nelle acque internazionali del Mar Nero.

 

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