IL TRAMONTO DELLA DEMOCRAZIA !

epa08797691 US President Donald J. Trump speaks on election night at an event at the White House in Washington, DC, USA, 04 November 2020. Americans voted to choose the next President of the United States to serve from 2021 through 2024.  EPA/CHRIS KLEPONIS / POOL

IL TRAMONTO DELLA DEMOCRAZIA !

Il giorno dell’Epifania sicuramente verrà ricordato nei secoli a seguire da tutti gli americani, il giorno in cui la democrazia ha visto il suo tramonto… già, lo considero un tramonto che finirà nell’oscurità per chissà quanti anni. Quel che si è visto ieri non sono le conseguenze delle parole di Trump sull’andamento scorretto delle elezioni ma è il culmine di un’operazione mediatica contro i repubblicani e soprattutto contro i 74 milioni di suoi elettori… un’offensiva razzista e discriminatoria iniziata proprio 4 anni fa e cioè dal giorno in cui Trump è stato eletto presidente degli USA. Io non sto né con Trump né con Biden, ma parteggio solo per la verità e quindi vado ad analizzare quel che è successo in questi 4 anni. Partiamo dal giorno dopo la sua elezione, additato subito come folle, razzista contro gli immigrati che arrivavano dal Messico e criminale perché voleva costruire il famoso muro al confine, fomentatore di guerre e prossimo candidato a chissà quale crimine… Trascorsi 4 anni lui ne esce senza aver mai provocato una guerra… dopo anni in cui tutti i presidenti americani si erano macchiati di guerre in giro per il mondo, il muro non è stato eretto, l’economia andava per il meglio e nei fatti si è visto che nel suo mandato non c’è stata nessuna delle ”chicche che riportano al suo predecessore Obama”… e già “lui è il buono” il muro al confine lo ha fatto veramente costruire ma a lui non si mai detto “razzista”, forse perché uomo di colore e i negri solitamente non vengono mai considerati dai bianchi razzisti… perché mai è così non l’ho mai capito… ma nel contempo Obama è il vero ed unico responsabile delle guerre in Libia, Siria, Yemen nonché l’artefice della creazione dello stato islamico in Iraq che ha causato decine di migliaia di teste mozzate… e nonostante tutti i morti e distruzioni arrecate all’umanità resta sempre un “premio Nobel per la pace”… obiettivamente resto sempre interdetto quando uno riceve un premio del genere per aver provocato centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi, evidentemente quelli del democratico Obama non creano irritazione e vengono tollerati ed accettati perché non trovano origine in un presidente repubblicano… dev’essere così. Molto attiva e prezzolata la stampa sin dal primo giorno che si è schierata apertamente contro di lui, lo ha fatto il milionario mondo del cinema e tanti illustri personaggi che ne hanno preso le distanze… va bene lo stesso, penso che ognuno abbia il diritto di pensarla come gli pare e di esprimersi come vuole senza limitazioni né censura alcuna… per chi  non lo avesse capito sto citando la regola fondamentale della “democrazia” quella vera… Poi i social tutti, si sono sempre scagliati contro di lui censurandolo in ogni occasione, violando gli articoli della costituzione americana esattamente come fanno da noi in Italia e nessuno del parlamento americano, e italiano aggiungo, ha mai sollevato il problema di una censura vergognosa al pari di quella di un regime… Trump sarà pure stupido ma credo che lui avesse tutto il diritto di dire la sua e nessun social può censurarlo affermando che le elezioni americane siano state regolari quando tutti sappiamo che il loro  è un sistema farlocco da regime sud americano che si può manipolare a piacimento e che fa acqua da tutte le parti. E voi come lo definite un comportamento del genere ?  Altro punto in questione, la morte di George Floyd, è ovvio che a tutti fa male vedere un uomo morire a quel modo ma anche prima dell’arrivo di Trump la polizia era violenta e dura, e di morti di gente di colore se ne contavano a decine ogni  giorno quando il presidente era Obama e allora nessuno protestava e i media tacevano… e quindi perché scagliarsi contro Trump e a pochi mesi dell’elezioni ? E’ ovvio che si vuol strumentalizzare le questioni dimenticando e offendendo i tanti elettori di Trump.  Che senso ha aver rimosso la statua dal parlamento del generale sudista Lee ? E perché alimentare uno scontro razziale pericoloso per tutti col solo fine di creare tensioni nel paese ? I democratici ne risponderanno al paese un domani altro che vittoria di Joe Biden !  Quel che mi ha colpito ieri, nelle immagini televisive, è aver visto tra le migliaia di persone davanti al parlamento americano una bandiera sudista di due secoli fa, e questo la dice lunga sul risentimento della gente del sud degli Usa verso i democratici, che bisogno c’era di alimentare lo scontro ? E’ ovvio che la gente si senta defraudata e derubata di un’elezione dove il sospetto è concreto e reale, allora, per evitare tensioni bastava che si riordinasse la conta dei voti in tutti gli stati facendo un opportuno controllo su ogni singolo voto e la questione sarebbe finita lì e la democrazia salvata… Invece no, lo scontro fa sempre comodo ha chi possiede più Tv e giornali e questo è il vero motivo della rabbia di un popolo impotente di fronte allo strapotere mediatico dei democratici. Come anche le dichiarazioni di chiusura del profilo di Trump dai social appare una mossa terrificante, perché nei fatti ad oggi, il vero proprietario del mondo non sono i governi nazionali ma è il proprietario dei social che si permette di censuare e zittire il presidente degli USA in carica e tutti lo applaudono e condividono la vergognosa censura. Questa per voi è democrazia ? Al di là del gesto dell’occupazione del parlamento, io penso che quando il popolo arriva con la forza e la rabbia nella stanza delle alte sfere politiche vuol dire che qualcosa si è rotto e ieri ho visto un popolo contro i suoi “sovrani” come nella rivoluzione russa o francese. Non intendo giustificare né accusare o condannare qualcuno… le mie sono semplici osservazioni da uomo libero e democratico e ieri ho visto il tramonto della democrazia.

07012021…by… manliominicucci.myblog.it

Twitter, Facebook e Instagram bloccano gli account di Trump. Zuckerberg: “Il rischio è troppo grande”

La decisione che riguarda il tycoon è senza precedenti: Twitter ha bloccato l’account di Trump per 12 ore, e lo ha minacciato di un blocco permanente se infrangerà nuovamente le regole. Zuckerberg ha invece deciso lo stop su Facebook e Instagram “indefinitamente e per almeno le prossime due settimane”

epa08797691 US President Donald J. Trump speaks on election night at an event at the White House in Washington, DC, USA, 04 November 2020. Americans voted to choose the next President of the United States to serve from 2021 through 2024. EPA/CHRIS KLEPONIS / POOL

di F. Q. | 7 GENNAIO 2021

Donald Trump potrebbe essere rimosso con il 25esimo emendamento: ecco cos’è e come funziona

Assalto a Capitol Hill: 4 morti e 52 arrestati. Anche Pence scarica Trump: “La violenza non vince mai”. E il Congresso proclama Biden

Assalto a Capitol Hill: dai selfie degli agenti con i rivoltosi alle colpe del Pentagono. Tutte le falle della sicurezza

Jake Angeli, chi è lo “sciamano” italo-americano vestito da vichingo che ha guidato l’assalto al Congresso Usa (VIDEO)

Dall’assalto al Congresso agli ultimi 14 giorni da presidente: Trump scaricato anche dai suoi, ora rischia la rimozione dalla Casa Bianca

Già da mesi Twitter bollava i suoi messaggi – specie quelli che insistevano sulla teoria della frode elettorale – come potenziali fake. Ma dopo la rivolta di ieri a Capitol Hill, preceduta dal comizio incendiario dello stesso presidente, in una mossa senza precedenti, Facebook e Twitter hanno bloccato gli account di Donald Trump dopo aver pubblicato ripetutamente false accuse sull’integrità delle elezioni. “Il rischio di consentire al presidente di continuare a usare il nostro servizio in questo momento è semplicemente troppo grande“, ha scritto Mark Zuckerberg in un post dove motiva la decisione del blocco sulla piattaforma.

La durata del blocco sui social – Il sito di microblogging ha deciso lo stop per 12 ore, e ha minacciato il tycoon di un blocco permanente se infrangerà nuovamente le regole. Assai più radicale, invece, la decisione di Facebook. Il social in un primo momento aveva deciso la sospensione per 24 ore, ma nel corso della giornata Mark Zuckerberg ha deciso prolungare lo stop “indefinitamente e per almeno le prossime due settimane fino a quando una pacifica transizione di potere non sarà completata”. Dunque fino all’insediamento di Biden, programmato per il 20 gennaio. Bloccato per lo stesso lasso di tempo anche l’account di Instagram. Le due piattaforme, così come YouTube, hanno inoltre rimosso un breve video che il tycoon ha pubblicato mercoledì in cui esortava i suoi sostenitori che hanno preso d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti a “tornare a casa” mentre, allo stesso tempo, ripeteva false accuse riguardo alle elezioni presidenziali.

 

 

Usa, ecco cosa è successo a Capitol Hill: dagli scontri con la polizia all’irruzione al Congresso – La video-ricostruzione

Il post di Zuckerberg: “Stop all’account fino a quando la transizione pacifica sarà completata” – Visto che consentire a Trump di utilizzare adesso Facebook rappresenta un rischio troppo grande, “estendiamo il blocco che abbiamo deciso sui suoi account Facebook e Instagram a tempo indeterminato e per almeno le prossime due settimane, fino a quando una pacifica transizione di potere sarà completata”, ha scritto nel suo post Mark Zuckerberg, il numero uno di Facebook, spiegando sul suo profilo la decisione del social media di fermare Donald Trump.

“Gli scioccanti eventi delle ultime 24 ore mostrano chiaramente che il presidente Trump intende usare il resto della sua permanenza in carica minando una pacifica e legale transizione di potere al suo successore, Joe Biden“, scrive Zuckerberg. “La sua decisione di usare la piattaforma per giustificare invece di condannare le azioni dei suoi sostenitori all’edificio del Capitol hanno giustamente infastidito molte persone negli Stati Uniti e nel mondo – aggiunge il fondatore di Facebook -. Abbiamo rimosso le sue dichiarazioni ieri perché abbiamo ritenuto che il loro effetto – e probabilmente il loro intento – era quello di provocare ulteriore violenza“.

“Dopo la certificazione dei risultati elettorali da parte del Congresso, la priorità per l’intero Paese deve essere ora quella di assicurare che i restanti 13 giorni e i giorni successivi all’inaugurazione trascorrano pacificamente e in linea con le norme democratiche”, osserva ancora Zuckerberg. “Negli ultimi anni abbiamo consentito al presidente Trump di usare la nostra piattaforma in linea con le nostre regole, rimuovendo in alcuni casi i contenuti o bollando i suoi post quando violavano le nostre politiche. Lo abbiamo fatto – spiega ancora Zuckerberg – perché crediamo che il pubblico abbia diritto al più ampio accesso possibile ai discorsi politici, anche quelli controversi. Ma l’attuale contesto è ora profondamente diverso e include l’uso della nostra piattaforma per incitare l’insurrezione violenta contro un governo democraticamente eletto”. Da qui la decisione di “bloccare” a tempo “indeterminato o almeno per le prossime due settimane” fino al giuramento gli account del presidente.

 

IL TRAMONTO DELLA DEMOCRAZIA !ultima modifica: 2021-01-07T21:24:07+01:00da manlio22ldc
Reposta per primo quest’articolo