IL RITORNO DELLA STASI ?

22122020 tg2 aggredita giornalista

IL RITORNO DELLA STASI ?

Un’aggressione è sempre un brutto episodio specie quando poi ricade brutalmente su chi fa informazione per l’emittente televisiva pubblica come Rai 2, la violenza deve essere sempre e comunque condannata…e su questo siamo sicuramente tutti d’accordo però…però, c’è anche da aggiungere che i cittadini che protestano hanno tutto il diritto di manifestare liberamente e senza aver nessuno sui fianchi e sul collo che gli toglie il respiro con domande fuori luogo e che fa il moralista di turno perché uno dei tanti “direttori di Tg nominati a vita” ordinano ai loro dipendenti, in collegamento dall’esterno, di fare propaganda con domande di stampo socialista e di indagare sulla vita delle persone, a quel punto è normale che ci si debba attendere la reazione violenta o meno di chi non può manifestare in assoluta libertà e senza fastidi. Non intendo difendere gli aggressori però la giornalista se l’è “andata a cercare”, frase famosa che nella storia italiana recente è diventata uno slogan tanto caro ai nemici dell’on. Berlusconi e del sen. Salvini. C’è anche da aggiungere che per comprendere al meglio la violenta reazione dei cittadini bisogna partire dal metodo psicologico utilizzato dal governo italiano negli ultimi 10 anni, dalla stampa e dai media tutti e che si richiama, non so se incoscientemente o volutamente, ad un identico sistema utilizzato anni addietro da alcuni paesi di chiaro stampo comunista dell’est Europa, un modus operandi che è identico a quello utilizzato oggi nel nostro paese e cioè: il controllo del cittadino nella sua vita privata, spiarlo e magari denunciarlo ai carabinieri se ospita un familiare in più la vigilia di Natale o se ha invitato a pranzo la nonna che vuole accanto ai propri figli nonché nipotini, lei magari è arrivata nascosta nel… cesto della biancheria mentre  il nonno, suo marito, viene portato segretamente in casa col favore delle tenebre e lontano da occhi ed orecchie dei cittadini spioni legati alla polizia segreta  del “governo Conte”. Vi vien da ridere ? Mica tanto oserei dire… perché queste citazioni sono reali anche se esposte in chiave ironica… episodi denunciati da altri cittadini italiani che in definitiva “hanno spiato i loro fratelli italiani” in un a sorta di emulazione dello spionaggio comunista d’altri tempi nei paesi socialisti  e che rappresentavano la normalità e lo spaccato di vita quotidiana nella Germania dell’est (DDR) sino al 1990 ad opera della STASI, la tremenda polizia segreta, e non… parlo di mille anni fa. Vi do dei numeri proprio sull’attività della STASI per darvi un’idea concreta di come vivevano nel terrore di 17 milioni di tedeschi dell’est : 39 milioni di schede d’archivio, 111 chilometri di documentazione tra protocolli, verbali di interrogatori, rapporti di informatori e faldoni di procedimenti operativi, 1,4 milioni di fotografie e diapositive, 2.734 film e videocassette con materiale filmato, 31.300 audiocassette, 7.832 dischetti, nastri e dischi magnetici e circa 16.000 sacchi, scatole e contenitori ricolmi di strisce e frammenti di carta di documenti passati per i trita carte automatici. Il tutto nel quadro di un clima di terrore e di diffidenza reciproca, di violazione permanente della privacy, di controlli sulle conversazioni telefoniche, sulla posta, sui rapporti privati e familiari… Magari qualcuno leggendo questi dati trae delle conclusioni di raffronto con lo stato attuale nel quale viviamo… lo so che appare tremendamente preoccupante ma la nostra libertà individuale oggi è garantita come lo era 50 anni fa ? In strada se ci fermano ci fanno l’interrogatorio, pretendono di sapere cosa facciamo o dove dobbiamo andare oltre che consegnare i nostri documenti nelle loro mani, sanno dove trascorriamo le vacanza e per quanto tempo ci andiamo, quanto guadagniamo e quanto spendiamo e se tutto ciò non è sufficiente allora i nostri “democratici governanti” si inventano lotterie e ritorni di soldi spesi in percentuale, cashback, per sapere quanto spendo e se quello che spendo è in linea con la mia dichiarazione dei redditi. Non ci trovo nessuna differenza tra la STASI della DDR e l’attuale sistema apparentemente democratico e in più l’analogia alla DDR, che è davvero impressionante… la ritrovo nella comunicazione mediatica dei vari ministeri attuali, molto simile al modo di operare del  “Ministero degli interni, meglio noto  come ministero della paranoia” , identico il linguaggio burocratico e poco scorrevole, infarcito di tecnicismi e termini specialistici, fraseologia barocca e formalismi retorici che sembrano fatti apposta per rendere difficile la comprensione.  Tutto questo vi ricorda qualcosa ?  E’ lo stesso sistema utilizzato dai media e dal governo nazionale e non a caso io denuncio da anni questo sistema di decadimento della democrazia nel tentativo di abbattere la libertà individuale con l’uso strumentale della parola. Comprenderete ora che essere spiati non piace a nessuno e sebbene si possa tollerare l’invadenza di alcuni giornalisti Tv poi alla fine… la pazienza viene meno e l’aggressione alla giornalista Rai purtroppo per lei… è frutto dell’albero dello spionaggio collettivo. 21112020

…by…manliominicucci.myblog.it

Troupe Rai aggredita a Roma, Eleonora Daniele: «L’operatore pregava di fermarsi, loro continuavano»

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Lunedì 21 Dicembre 2020

Botte a una troupe Rai che stava filmando gli assembramenti a Ponte Milvio, a Roma. La troupe, della trasmissione Storie Italiane, stava documentando possibili violazioni delle norme anti Covid ed è stata aggredita: la notizia, di ieri, è stata raccontata questa mattina dalla conduttrice Eleonora Daniele, che ha spiegato quanto accaduto alla giornalista, 55 anni, e all’operatore, un uomo di 38 anni.

«In totale solitudine, in branco, l’hanno buttato a terra. Il nostro operatore li pregava di lasciarlo stare, perché non aveva ancora ripreso nulla, ma loro hanno continuato, senza paura», ha raccontato stamattina durante l’apertura della puntata. Il cameraman ha subìto un trauma cranico e facciale, con 15 giorni di prognosi. «Ponte Milvio è una piazza piena di gente e di telecamere, ma loro hanno agito nella totale impunità. Noi vogliamo ringraziare la nostra inviata e il nostro operatore, che era ricoverato al Gemelli: lo hanno dimesso, con molte contusioni e lividi ma per fortuna senza nessun

 

La Federazione nazionale della Stampa italiana e Usigrai esprimono in una nota «solidarietà alla giornalista e all’operatore aggrediti mentre stavano svolgendo il loro lavoro al servizio dei cittadini e del diritto a informare ed essere informati e auspicano che i responsabili vengano presto identificati». «Intanto il sindacato – prosegue la nota – ha già provveduto a segnalare questo ennesimo episodio d’intolleranza nei confronti dei giornalisti all’Osservatorio cronisti minacciati del Viminale ed è disponibile sin da ora a costituirsi parte civile al fianco dei colleghi in un eventuale processo».

E da quanto trapelato da alcune indiscrezioni sul posto, una pista tenuta in considerazione anche dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale impegnati nelle indagini insieme ai colleghi della Stazione Ponte Milvio, l’aggressione sarebbe avvenuta a opera di alcuni tifosi della Lazio che si erano radunati a Ponte Milvio in attesa della partita contro il Napoli, e che si sarebbero sentiti indispettiti dalla presenza delle telecamere. Al vaglio dei militari i filmati delle telecamere di videosorveglianza in strada per tentare di identificare i responsabili.

 

IL RITORNO DELLA STASI ?ultima modifica: 2020-12-21T20:11:34+01:00da manlio22ldc
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