Archivio mensile: ottobre 2020

IL QUINTO GIORNO !

12102020 medicinale del 5 giorno

IL QUINTO GIORNO !

La creazione del mondo secondo il libro della  Genesi ;  E al quinto giorno della creazione Dio disse : “ le acque brulichino di essere viventi e uccelli volino sopra la terra davanti al firmamento del cielo.  Dio li benedisse :  Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari, gli uccelli si moltiplichino sulla terra. E fu sera e fu mattina : quinto giorno. Evidentemente le parole del Divino creatore sono state dimenticate e travisate… forse si è fatto un po’ di confusione negli ultimi 50 anni anzi, non sono state proprio ascoltate e credo che lo si sia fatto in coscienza e volutamente infatti, della creazione dei bambini non se ne parla più come si dovrebbe e come obbligo morale di ogni donna, i bambini non vengono più contemplati come l’apice di un rapporto sessuale sentimentale ma sono diventati il fastidioso inaspettato e indesiderato problema a conclusione di un banale rapporto sessuale. Una storia che oramai si ripete con assiduità… sempre antipatica e come finisce solitamente la storiella dell’involontaria e ipotetica gravidanza che potrebbe insorgere per la semplice incuria e menefreghismo dei due accalorati amanti ?  La soluzione dell’eventuale inconveniente si chiama pillola del “quinto giorno”… e già, rimedio farmacologico che provoca l’interruzione di gravidanza che secondo il prof. Giuseppe Noia, ginecologo, docente di medicina prenatale e responsabile Hospice Perinatale del Policlinico Gemelli,  l’utilizzo di detta pillola non può essere definito come un banale  contraccettivo del giorno dopo, ma è a tutti gli effetti… abortivo, in quanto i dati scientifici ci dicono che 5 giorni dopo il concepimento è già embrione di 7-10 cellule e pertanto va considerato un aborto. E che l’incoscienza e l’irresponsabilità di tante giovanissime donne, con la complicità dei giovani maschietti, si riscontra nel mercato farmaceutico in continuo aumento del fatturato per la pillola in questione è drammatica realtà… pensate che nel solo anno 2018, non ho i dati del 2019, sono state vendute 573.100 confezioni contro le 363.600 del 2012, in sei anni 210.000 in  più pari al  58%, niente male in termini di euro, si è passati  dai  4,4 milioni del 2012 agli oltre 12 milioni del 2018 e il PIL cresce in quella porzione di business. Tutti fanno affari come al solito, perché le ragazze non sono motivate alla responsabilità ma lasciate al loro destino e questo grazie anche ad una società che non ha più nessuna regola morale… quindi è facile per loro pensare che al guaio fatto evidentemente ci si può sempre rimediare, il “ ci penso dopo “ è ricorrente tra di loro e questo è il pensiero sempre più radicato fra le giovanissime che in questa società oramai ragionano in modo autonomo e indipendente. Ci sono le pillole del giorno prima se la vogliamo raccontare giusta, ci sono anche svariati contraccettivi per evitare una gravidanza indesiderata, ma ricordiamoci sempre che la dignità di una donna non deve mai venir calpestata e lasciarle l’incombenza di una tale decisione è un atto di puro egoismo da parte dell’uomo in questione e una dimostrazione di una pessima educazione ricevuta. Ci si ama, d’accordo e va bene anche l’amore fisico ma la cautela e il rispetto per la vita e la salute della donna non deve mai venir meno altrimenti… chiedetevi che razza di società ci troveremo tra 30 anni se si continuerà a ragionare così… stiamo costruendo una società priva di moralità e di identità ben precisa e non lo so se a tanti che oggi la desiderano così… poi la vorrebbero anche per i loro figli. Il ’68 ha insegnato tanto ai meno giovani di oggi, già… a quei ragazzi di allora sembrava giusto modificare la società “ottusa da moralista” in assoluta immorale, già… oggi se ne pentono, ma purtroppo il meccanismo si è avviato e i cambiamenti nella società una volta acquisiti non si possono più modificare né ritornare indietro. Quindi concludo dicendo a tutte le ragazze e donne, utilizzate la pillola del quinto giorno solo in casi estremi altrimenti… basta pensarci un po’ prima e vi assicuro che la prevenzione è anche moralità e rispetto per gli altri  e per la società stessa e in più… vi assicurate un’integrità fisica perché degli effetti collaterali nessuno ne parla ma so che ci sono e sono anche fastidiosi e  non ho idea come possano esserli nel tempo per quella del quinto giorno per una… minorenne.  11102020

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La pillola anticoncezionale dei 5 giorni dopo anche alle minorenni senza ricetta

Non servirà la prescrizione medica, nemmeno per le minorenni, per la pillola usata per la contraccezione di emergenza fino a 5 giorni dopo il rapporto. Il direttore Magrini: «Va usata in situazioni particolari non con regolarità»

di Margherita De Bac

12102020 medicinale del 5 giorno

 

L’agenzia italiana del farmaco, Aifa, ha dato il via libera alla vendita della pillola dei 5 giorni alle minorenni, abolendo l’obbligo di presentare la ricetta medica. È un altro segnale di apertura, basato su evidenze scientifiche, dettato dal principio di difendere la salute. In questo caso delle giovanissime. La barriera esisteva da quando 10 anni fa il farmaco, Ella One (il principio attivo è Ulipristal acetato), entrò ufficialmente nel prontuario terapeutico italiano, accompagnato da una lunga scia di polemiche, sospettato di poter portare all’aumento del ricorso all’aborto.

Strumento etico

Il provvedimento (determina) è dell’8 ottobre. Il direttore generale dell’agenzia Nicola Magrini motiva la decisione con una serie di approfondimenti sulla contraccezione d’emergenza: «È uno strumento altamente efficace per le giovani che abbiano avuto un rapporto non protetto, se usata entro i 5 giorni successivi. È inoltre uno strumento etico in quanto consente di evitare momenti critici che di solito sono a carico solo delle ragazze». Magrini chiarisce che si tratta di un medicinale da utilizzare in situazioni particolari e non regolarmente, come anticoncezionale.

Foglio informativo

L’acquisto del farmaco sarà accompagnato dalla consegna di un foglio informativo dove ne vengono spiegate bene il significato e le conseguenze. Filomena Gallo, Mirella Parachini e Anna Pompili, dell’Associazione Luca Coscioni e Amica, salutano l’arrivo di un «cambiamento molto importante. Negli Usa l’agenzia americana ha tolto l’obbligo di ricetta medica già diversi anni fa. È stato dimostrato che la pillola non contribuisce all’aumento di interruzioni volontarie di gravidanza. La letteratura scientifica evidenzia che facilitarne l’accesso alle adolescenti è misura sicura e affidabile e non incoraggia comportamenti sessuali a rischio».

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Salute psicologica

In Italia sono due i contraccettivi d’emergenza in commercio. La pillola del giorno dopo, da assumere entro 72 ore dal rapporto non protetto, e Ella One, entro 120 ore. Quest’ultima, ritenuta più efficace e meno suscettibile di effetti collaterali, è stata liberalizzata da Aifa per le donne maggiorenni nel 2015. Magrini parla di «svolta per la tutela della salute fisica e psicologica delle adolescenti visto che la maggior parte delle gravidanze a questa età non sono pianificate e molte terminano con un aborto».

Ragazze madri

Sempre secondo Aifa, le ragazze vanno incontro a situazioni di rischio legate alle difficoltà di accedere ai servizi materno infantili. (E il problema sembra essersi aggravato durante il lockdown: a Milano si è registrato un raddoppio dei casi di gravidanze in ragazze under 15. Qui l’articolo). Le conseguenze sono anche sociali: «Le madri adolescenti hanno meno possibilità di terminare gli studi, di trovare lavoro».

 

SCACCO MATTO AL PEDOFILO !

FRAME DA VIDEO POLIZIA DI STATO - DENUNCIATO DALLA POLIZIA POSTALE L´AUTORE DEGLI INSULTI CHOC ALLA DEPUTATA LUCIA ANNIBALI.

SCACCO MATTO AL PEDOFILO !

Mi occupo e denuncio da anni il malessere di alcuni particolari individui, meglio definiti e tristemente noti come “pedofili”… gente che andrebbe curata ed allontanata fisicamente con la forza dalle città e dalla nostra società, purtroppo la pedofilia è un fenomeno che si riscontra in quegli individui i cui problemi psichiatrici sono evidenti e maledettamente seri e tenerli ed averli nella libera circolazione nelle pubbliche vie o nella navigazione in internet significa dar loro la possibilità di poter adescare degli  innocenti bambini al fine di usare contro di loro quelle aberranti tecniche di violenze sessuali mostruose che in alcuni casi rasenta il masochismo, crimini inenarrabili, insopportabili ed inaccettabili per dei genitori che già fanno fatica a crescere i loro figli in una società irrazionale dove il rapporto di fiducia con gli estranei oramai è completamente sparito. Io  a scuola ci andavo da solo, sì… erano altri tempi, noi bimbi uscivamo soli da casa al mattino, andavamo a scuola e poi ci ritornavamo… soli soletti e senza mai nessun problema. Poi è accaduto che il tanto evocato progresso sociale come salvezza del mondo intero, non quello tecnologico, quella è altra roba, sostenuto con forza dai progressisti dell’attuale governo e da quelli precedenti, sempre pendenti a sinistra, nel tempo hanno cercato, ed in parte riusciti, di modificare l’antipatico e classico cliché di vita tradizionale in stile… “populista e sovranista e cristianista” e che è accaduto quindi ?  Per meglio comprendere i passaggi involutivi torniamo indietro nel 1985, proprio nel giorno in cui si festeggia la festa del papà, quel dì Nichi Vendola viene nominato membro della segreteria nazionale della FIGC, la federazione giovanile comunista, il primo attivista omosessuale entrato a far parte  della dirigenza comunista che sino ad allora, aveva avuto sempre un atteggiamento di totale ostilità verso i gay, Pasolini ne era stato un’illustre vittima. Il cambio di passo avviene in quel giorno ed è proprio Vendola l’artefice della nascita di una società anomala, strana e molto ambigua, una visione tutta sua e condivisa, purtroppo, poi da tanti  ma che non è andata nella direzione della libertà sessuale intesa come scelta personale e sulla quale siamo tutto d’accordo… ma lui aveva un altro “modus pensandi”, una visione a dir poco allucinante che col progressismo sociale non aveva e non ha nulla a che fare, ma andava verso una… pedofilia accettata e tollerata infatti, ebbe a dichiarare  che : non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere la loro sessualità, ed avere rapporti tra loro o con gli adulti, tema ancora più scabroso, e trattarne con chi la sessualità l’ha vista sempre in funzione della famiglia  e procreazione”. Concluse il suo “meraviglioso e progressista intervento “ in modo inequivocabilmente chiaro : “anche i bambini hanno diritto a rapporti sessuali con adulti”.  Quindi affermazioni da vero pedofilo, poi stranamente il 1985 non è oggi ma già da allora ai membri della sinistra radical chic era concesso dire tutto, esattamente come oggi, immaginate se la stessa cosa la dicesse oggi Salvini o Berlusconi… sarebbe la fine per loro e la rivoluzione dei media e invece no, per lui la conclusione sarebbe dovuta essere una bella condanna per incitazione e favoreggiamento ad atti sessuali con minori, in breve, il signor Vendola andava arrestato e buttato in galera e invece no… il progressista di intenzioni ed ideologie pedofile ha fatto carriera e soldi, in più ha anche governato, per ben 10 anni terribili, col signor disastro epocale della sanita pugliese e il crollo del PIL della regione Puglia, di ben 5 miliardi  di euro sotto il suo governo. E’ proprio strano il nostro paese, premiamo sempre i peggiori… ma oggi chi dobbiamo ringraziare per l’ennesimo arresto di massa dei pedofili che si sentono liberi di violentare dei bambini o addirittura dei neonati ? E già, troppo facile dire che sono semplicemente malati perché se la politica non fa il suo lavoro di prevenzione e sicurezza sociale ma permette a certi elementi di esporre le loro curiose e pericolose teorie i risultati non possono che essere questi, quindi cari politici della sinistra,  finitela di parlarci di temi come : “Dio, patria e famiglia che vita di merda”… perché egregia signora Monica Cirinnà, i risultati sono questi e le chiedo : le piacciono ?  10102020

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Pedopornografia online, blitz polizia

Indagini in Italia e all’estero su scambio foto e video abusi

FRAME DA VIDEO POLIZIA DI STATO - DENUNCIATO DALLA POLIZIA POSTALE L´AUTORE DEGLI INSULTI CHOC ALLA DEPUTATA LUCIA ANNIBALI.

Redazione ANSACATANIA

10 ottobre 202007:33NEWS

 

(ANSA) – CATANIA, 10 OTT – Venti persone denunciate, tre delle quali arrestate in flagranza per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico e istigazione a pratiche di pedofilia, e numerosi stranieri segnalati alle autorità degli Stati di residenza. E’ il bilancio dell’operazione Scacco matto contro la pedopornografia online condotta dalla Polizia in diverse regioni italiane e coordinata dalla Procura distrettuale di Catania. Perquisizioni e sequestri a Bolzano, Brescia, Catania, Chieti, Como, Lecco, Milano, Napoli, Parma, Pisa, Roma, Savona, Sassari, Torino, Treviso e Varese oltre che in altre città straniere. L’indagine è frutto di una lunga attività sotto copertura, con gli indagati che secondo le indagini utilizzavano sistemi di anonimi come Tor e Vpn e messaggistica crittografata per scambiarsi tra loro foto e video di natura pedopornografica, catalogati in base a criteri di età, sesso ed etnia, con contenuti raccapriccianti di abusi su minori, anche neonati, alcuni dei quali vittime di pratiche di sadismo.
 

JHIADISTI E DI MAIO !

10102020 FRATE LIBERATO DAL AMLI

JHIADISTI E DI MAIO !

Padre Maccalli e l’ingegnere Nicola Chiacchio, i nostri due fratelli e  connazionali rapiti nel 2018 nel Niger dalle “bande armate jihadiste” sono finalmente liberi. La loro libertà è stata mercanteggiata in cambio della liberazione di un centinaio di islamisti o jihadisti, voi chiamateli come vi piace e vi pare, però in molti in Italia, io invece no, si chiedono cosa diavolo sono gli islamisti o jihadisti e quali sono le differenze esistenti tra loro. Per il momento soffermiamoci solo sulla “bellissima”… definizione Jihadista, il suo significato lo vedremo in appresso, esternata con “sapiente cultura” religiosa… dal nostro ministro degli esteri, lui è Luigi Di Maio che intervistato dai giornalisti dichiara che i due : erano stati rapiti da un gruppo jihadista” . Lo dice in una improvvista conferenza stampa, tenutasi nell’occasione del rimpatrio dei due liberati all’interno dell’aeroporto romano. Lì la sua presenza è ovvia quanto scontata quando ci sono le TV… onnipresente, e ovviamente diventa richiamo irresistibile per lui e la stampa l’evento del giorno che è l’atterraggio dell’aereo che riporta i due ex sequestrati in patria. Veloce dichiarazione rivolta ai media in riferimento ai rapitori e sequestratori dei nostri connazionali, la fa solo per avere il suo momento di gloria e plauso gratuito… visto che il suo collega francese è il vero artefice della liberazione degli ostaggi ma lui se ne accaparra i meriti. Per fortuna non sono ministro e quindi al contrario di lui sono abituato ad esprimere concetti poco ambigui e farseschi… infatti, sono solito dare sempre il giusto nome alle cose e nell’occasione riscontro, e so, che più individui che sequestrano persone innocenti, per motivi religiosi o politici o peggio per danaro, non posso chiamarli come dice il ministro e cioè solamente “ jihadisti” e punto, ma devo chiamarli col loro vero nome ovvero : “bande armate islamiche” ! E perdonate se la “mia ignoranza  non arriva a quella del ministro degli esteri”… ma non ne conosco altri di nomi per opportunamente definirli. Forse il ministro è un po’ confuso nel definirli così… visto che i media solitamente quando argomentano di atti terroristici religiosi di matrice islamica sono soliti fare confusione nel diffondere le giuste notizie e nomi e forse… probabilmente, il ministro si è fatto confondere di proposito col fine di allontanarci dalla … “verità e dalle domande imbarazzanti ”. Ora i due  sono a casa e possono riprendersi la loro vita e viverla, certo, è sempre patetico commentare la carcerazione di due o più persone quando queste sono dettate da motivazioni politiche o religiose o semplicemente perché si spera di far cassa, evidentemente per certi individui più che far emergere il principio di pace ed amore nelle comunità si propende sempre all’esaltazione della violenza, del probabile riscatto e guadagni annessi. Torniamo al punto lasciato in sospeso, il “bravo ministro” evidentemente non ha idea di cosa sia la Jihad e allora chiariamolo : è un’ideologia e una prassi di gruppi islamici radicali che conducono vere e proprie guerre o forme di terrorismo per colpire gli infedeli e nemici… per rendere chiaro il concetto è come se gruppi di cristiani, anziché predicare la parola di Cristo che è un’ideologia di pace ed amore, andassero in giro per il mondo armati sino ai denti a scannare, a  massacrare o a sequestrare i… “nemici del cristianesimo”. Lo so, come esempio, se ciò fosse realtà,  ci lascerebbe interdetti e basiti… ma purtroppo per la religione islamica dei jihadisti è esattamente il giusto paragone… calza a pennello ! Non è con le frasi di circostanza “coniate a modino”  che si possono nascondere le evidenti difficoltà nel dialogo tra le varie religione e sebbene tanti si sforzino per avviarlo noto sempre più ostilità contro il nostro mondo e contro i cristiani che vengono ammazzati  senza pietà. Oggi  padre Maccalli è tornato tra noi e diamogli il caloroso ed affettuoso… “bentornato” !  09102020

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Liberati in Mali due ostaggi italiani: padre Maccalli e Nicola Chiacchio. “Stanno bene”

I due connazionali sono stati liberati insieme a una cooperante francese e all’ex ministro delle Finanze maliano Cissè. La Farnesina: “Ancora una volta, la corale interazione tra le istituzioni dello Stato si è rivelata vincente”. Il premier Conte: “Grazie al nostro comparto di intelligence, in particolare all’Aise, e alla Farnesina per questo risultato”

di Francesco Russo

MALI OSTAGGI ITALIANI

aggiornato alle 00:0109 ottobre 2020

10102020 FRATE LIBERATO DAL AMLI

Padre Maccalli, Nicola Chiacchio in un video diffuso nel 2020

AGI –   Il governo maliano ha annunciato la liberazione di due cittadini italiani prigionieri dei jihadisti, padre Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio. I due connazionali sono stati liberati insieme ad altri due ostaggi, la cooperante francese Sophie Petronin e l’ex ministro delle Finanze maliano Soumalia Cissè. Maccalli e Chiacchio “sono liberi e stanno bene”, scrive su Twitter il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, salutando la “bella notizia”. “Erano stati rapiti da un gruppo jihadista”, spiega Di Maio, “grazie alla nostra intelligence, in particolare all’Aise, e a tutti coloro che hanno lavorato per portarli a casa”. Il premier Giuseppe Conte ha riferito su Twitter che i due stanno tornando in Italia.

I due saranno sentiti domani dai pm di Roma e dai carabinieri del Ros. Il pm Sergio Colaiocco, in particolare, aveva aperto un fascicolo di indagine ipotizzando il reato di sequestro con finalità di terrorismo.

Il 58enne Maccalli, appartenente alla Società delle missioni africane (Sma), era stato rapito in Niger il 18 settembre 2018 da presunti jihadisti attivi nella zona. Originario della diocesi di Crema, già missionario in Costa d’Avorio per vari anni, padre Maccalli si trovava nella parrocchia di Bomoanga, diocesi di Niamey. Nicola Chiacchio era sparito in Mali alcuni anni fa, mentre si trovava nella regione, probabilmente per turismo.

Dei due non si avevano notizie dallo scorso 6 aprile, quando una testata nigerina, Air Info Agadez, aveva pubblicato un breve video di 23 secondi, poi rilanciato da ‘Avvenire’, nel quale i due uomini apparivano prigionieri, con la barba lunga e vestiti con abiti tradizionali. “Mi chiamo Pier Luigi Maccalli, di nazionalità italiana, oggi è il 24 marzo”, diceva l’uno. “Mi chiamo Nicola Chiacchio”, diceva l’altro.

Maccalli era l’unico bianco a vivere in modo permanente nel villaggio dove era stato rapito, nella savana, a Gourmancé (sud-ovest del Niger). “Il fatto che abbiano deciso di rapire un bianco e cristiano è anche legato a motivi finanziari e alla volontà di avere una risonanza mediatica forte”, aveva spiegato due anni fa all’Agi il missionario Mauro Armanino, “ma il movente religioso è primario: è accaduto in una zona dove la presenza cristiana è sufficientemente considerevole. Si tratta di un messaggio inequivocabile per le comunità cristiane di qui: vogliono dirci che hanno assoluta capacità di intervenire e toccare quello che è più sacro e caro, quello che finora non e’ mai stato toccato”. La popolazione cristiana dell’area dove operava Maccalli è stato oggetto i mesi scorsi di numerosi attacchi jihadisti, nei quali hanno perso la vita numerosi fedeli. Lo scorso 28 maggio era stata divelta la croce simbolo della parrocchia di Maccalli, fissata nel terreno nel 1995.

Petronin, 75 anni, era stata rapita il Natale 2016 nella citta’ di Gao. Cisse’, 70 anni, ministro delle Finanze del Mali dal 1993 al 2000, era stato invece rapito lo scorso 26 marzo mentre era impegnato nella campagna elettorale per le elezioni parlamentari nel Niafounke, la sua regione natale. Voci sull’imminente liberazione di Petronin e Cisse’ erano state diffuse dai media nei giorni scorsi come possibile contropartita della liberazione, lo scorso weekend, di un centinaio di jihadisti detenuti dal governo maliano.

 

NON SONO SOLO PER FORTUNA !

08102020 RUINI

NON SONO SOLO PER FORTUNA !

Credevo di essere uno dei pochi che contesta l’attuale capo della chiesa cristiana romana, meglio noto come su Santità Papa Francesco, una contestazione oggettiva che nasce dalla sua continua ed anomala, quanto discutibile, opera in quella chiave di lettura missionaria cristiana verso i fedeli di tutto il mondo che dovrebbe contraddistinguere il Vescovo di Roma. La sua perenne assenza nei vari contesti e scenari  mondiali in cui siamo parte lesa proprio noi cristiani hanno innescato  in me inquietudine, e a volte, lo confesso, tanta rabbia, non ho mai nascosto la mia personale antipatia verso questo stranissimo papa… anzi, ho esternato con veemenza la mia continua disapprovazione nei confronti del signor Bergoglio in più occasioni, tanto che sono giunto alla drammatica conclusione di disconoscerlo come il vero Pontefice, il mio Papa è sempre lui, quello vecchio, Benedetto XVI, e lo sarà sino all’ultimo dei suoi giorni. Già, due persone elette a pastori della cristianità a svolgere il compito più difficile nel mondo cristiano, affrontato e svolto con opposti criteri e modus operandi completamente diversi. Questa è una verità drammatica, le differenze tra i due sono abissali, Benedetto XVI non s’inventava improvvise conferenze stampa e comizi ridicoli negli aerei in volo durante i suoi viaggi pastorali.., no, lui non è uno showman… né tantomeno si è mai occupato di politica attiva arrivando a criticare il Salvini del momento o i “populisti”, ovvero una parte di elettori a maggioranza cristiana… paradossale vero ? O addirittura offendendo i cristiani e fedeli stessi se non la pensano come lui in materia di immigrazione. No, Benedetto XVI sì che sapeva interpretare i veri valori della parola di Gesù Cristo e non infangarlo “vendendosi agli islamici” in tutto e per tutto, iniziando proprio dal venerare il Corano, il tanto discusso ed equivoco libro dei musulmani, come anche difendere a spada tratta i profughi musulmani in Birmania, giusto farlo, però anche in Nigeria, Pakistan, Bangladesh ed in  altri paesi islamici i fedeli cristiani sono stati vittime di persecuzioni da parte dei musulmani e massacrati oppure bruciati vivi, e più volte abbiamo letto di sacerdoti scannati solo perché cristiani e di tante chiese bruciate… non solo non li ha difesi ma addirittura è rimasto indifferente a questi drammi e lo è stato per anni senza proferire una parola per loro. Certo, noi cristiani quindi possiamo morire e non ci spetta neanche una parola di conforto e solidarietà dal capo della cristianità nel mondo ? E di quei valori cristiani tanto cari ai fedeli ? Eh sì, oggi… sono oramai assenti da anni, rispetto al passato, nell’agenda politica del Vaticano, tutti dimenticati a beneficio di quella politica internazionale che lo vede come attore principale nella battaglia dell’invasione del continente europeo da parte dei migranti, gente che una volta arrivata occupa chiese e crea scompigli nel mondo cristiano e tra le varie comunità cittadine. Una battaglia dallo strano sapore islamico che cozza con le nostre radici, ma lui va avanti lo stesso e nonostante le inevitabili conseguenze del disastro della nostra società  invece di occuparsi delle comunità cristiane del mondo che fa ? Apre ogni linea di dialogo con i paesi comunisti, ideologicamente sono contro noi cristiani ma lui li vede bene e chissà perché, parla con  il dittatore di Cuba,  con il despota del Venezuela  e in particolar modo è felicissimo di farlo con la Cina, dimenticando che proprio in quel paese la sofferenza dei cristiani è ad un livello inaccettabile e la fede praticata tra mille difficoltà… ma lui “se ne frega”, l’importante è parlare con i cinesi mentre curiosamente sia l’Europa che gli americani non intendono farlo, e per questo lo hanno anche redarguito dal non continuare su quella strada. E caro signor Bergoglio, le chiedo, ma i valori tradizionali della famiglia e collettività cristiana che fine hanno fatto, esistono ancora per lei ? Ecco che il commento critico del Cardinale Ruini si colloca come il pezzo di un puzzle nel mio ragionamento e disamina, quindi non sono poi tanto solo a vederla e pensarla così, concordo appieno con l’alto prelato  e confermo che criticare il signor Bergoglio non è assolutamente offendere la Santa Chiesa romana cristiana anzi… è un diritto alla difesa !.  04102020

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Ruini, clamoroso attacco a Bergoglio. E una carezza a Giorgia Meloni…

Papa Francesco ha firmato l’Enciclica “Fratelli tutti” ad Assisi

08102020 RUINI

“Esiste un fronte critico nei confronti del Papa. Ma non significa essere ‘contro’…”

06 ottobre 2020

Camillo Ruini torna a parlare e, in una lunga intervista al Corriere, non si risparmia le bordate a Papa Francesco. Stando al più noto e più influente cardinale italiano, non bisogna considerare qualsiasi critica al Pontefice come un attacco alla Chiesa. Di fatto, Ruini mette il cappello sul “partito” degli scontenti di Bergoglio.

Non solo, ad Aldo Cazzullo che lo intervista il cardinale spiega come alcuni dei valori storici della Chiesa, a cominciare dalla difesa della vita e della famiglia, “fanno assai meno parte di prima dell’agenda politica del Vaticano. Ma non sono spariti, e nemmeno lo potrebbero: nel contesto dell’Occidente contemporaneo sono inevitabilmente oggetto di dibattito. È di pochi giorni fa una buona notizia, almeno dal mio punto di vista: la Santa Sede ha ribadito con forza il rifiuto dell’eutanasia”.

Poi Ruini ammette l’esistenza di un movimento internazionale contro Bergoglio, «ma ha varie accentuazioni e sfaccettature. Solo pochi possono davvero essere considerati “contro” Papa Francesco: ad esempio, non tutti coloro che hanno formulato qualche critica con intenti costruttivi».

E se il cardinale boccia un partito italiano cattolico a favore di Giuseppe Conte («Non vedo uno spazio del genere. I cattolici devono puntare sui contenuti dell’azione politica, individuati anche alla luce di una visione cristiana dell’uomo e della società; e devono collaborare con chi, cattolico o no, condivide tali contenuti. Oggi purtroppo in larga misura manca proprio l’attenzione a una visione cristiana»), riserva a sorpresa una carezza a Giorgia Meloni: «Non mi sono pentito affatto di aver auspicato un dialogo con Salvini. Dialogare bisogna. A Salvini e a Giorgia Meloni, che adesso meritatamente è sulla cresta dell’onda, vorrei dire che se vogliono fare il bene del Paese e arrivare al governo devono sciogliere il nodo dei loro rapporti con le forze che sono stabilmente alla guida dell’Unione europea».

 

VIA I DECRETI E DAGLI… ALLA POLIZIA !

08102020 rivolta di agrigento

VIA I DECRETI E DAGLI… ALLA POLIZIA  !

Quindi la violenza e la clandestinità, quanto la sofferenza dei migranti, non si sono cancellate in un batter d’occhio con l’eliminazione degli odiosi e insopportabili decreti “Salvini”, definiti dalla ministro Bellanova “incivili”, già… sino ad oggi sembrava che tutti i problemi dei migranti in Italia fossero legati solo ed esclusivamente a quei decreti, come l’impossibilità di integrazione, l’impossibilità di trovare un lavoro perché privi di documenti e di crearsi una famiglia in Italia. Tutto ciò, secondo il loro ragionamento eccelso e divino, verteva sui decreti ammazza ONG e cooperative che nei fatti impedivano l’arrivo numeroso di migranti sulle nostre coste, “litania ripetuta sino alla noia” dai soliti radical chic e finti buonisti che nell’immigrazione ci vedono la soluzione dei problemi in Italia. Urlavano e urlano ancora, loro pagheranno le pensioni, il PIL aumenterà e tutti vivremo felici e contenti… ma è proprio così ? Per il momento consto che le aziende italiane continuano a chiudere e a fallire, l’ultima in linea temporale è la famosissima “Rifle Jeans” di Barberino di Mugello (FI) con 96 dipendenti in “mezzo al mare”, la si poteva salvare ma lo stato è sempre assente quando si tratta di assistere l’imprenditoria italiana, forse… c’è qualche immigrato giunto tra noi con i barchini che ha i soldi sufficienti per acquistarla dal Tribunale fallimentare e rimetterla in sesto ? Se li ha, allora può davvero contribuire ad aumentare il PIL e i media e radical chic… hanno ragione, ma se arrivano con un barcone dubito molto che questi signori abbiano le risorse economiche necessarie per fare investimenti corposi e diventare importanti imprenditori italiani e far aumentare il PIL. Magari… forse  lo aumenteranno con il loro lavoro da disoccupati ad un angolo di strada… spacciando droga .  Quindi i migranti servono a poco per aumentare il Pil  quando non ci sono soldi e purtroppo le chiacchiere non risolvono i problemi di bilancio delle aziende… no, non li risolvono, e quindi, a quanto pare, sembra proprio che non sia servito a nulla sparare da un anno contro i decreti del precedente ministro dell’interno se a distanza di qualche ora, dopo la loro cancellazione, si riscontra esattamente quello che prima i decreti stessi impedivano e cioè, che la polizia potesse diventare facile oggetto e bersaglio degli “amorevoli migranti che scappano dalle guerre e dalle patrie galere”. Nei fatti, ieri si è dimostrato che  le strumentalizzazioni del potere sinistro mediatico e politico che ci bombardano da oltre un anno  oggi finalmente  registrano la verità e cioè, l’ennesima figura ricca di escrementi animali, o umani, tanto cari alla citazione del nostro carissimo amico “Emilio Fede”.  E’ singolare, uno che scappa dalla guerra o dalla fame e rischia la vita in mare  per salvarsi dallo scempio devastante ed inumano dei campi di concentramento… si scaglia contro la polizia e le istituzioni italiane perché non cedono alle loro stupide richieste di poter contagiare mezzo mondo, un’ingratitudine che deve far riflettere tutti gli amanti degli immigrati sul loro modo subdolo di vittime nel mare… usare violenza contro padri di famiglia o giovani che rischiano la vita per amore della patria è un insulto a tutto il paese… specie  dopo averli salvati nel mare tempestoso a rischio della propria vita e averli anche sfamati e curati. Tre agenti sono stati feriti e perché ? Quello che mi inorridisce sono le dichiarazioni del segretario della Federazione sindacale della polizia di stato che dice letteralmente :  <<Queste vicende si verificano con una frequenza allarmante, ma invece sono ormai vissute come fossero normali, e questo è inaccettabile . Si tratta di circa 65 ospiti, per lo più tunisini, che hanno lanciato contro le forze dell’ordine estintori, reti dei letti, parti di finestre mandate in frantumi, pietre e altri oggetti di ogni genere. È divampato anche un incendio dopo che i migranti hanno dato fuoco ai materassi  tentando di lanciarli addosso ai poliziotti ». Accogliamo migranti ! 07102020

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Rivolta ad Agrigento, i migranti danno fuoco a tutto. Meloni e Salvini: ecco il video che inchioda Conte

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07 ottobre 2020

 

Imigranti sono stanchi della quarantena e danno fuoco a tutto. Il bilancio della rivolta di Agrigento parla di tre poliziotti feriti e numerosi stranieri in fuga.  L’ennesimo episodio fa sbottare i leader dell’opposizione Giorgia Meloni e Matteo Salvini che quasi in contemporanea hanno rilanciato il video delle violenze del Villaggio Mosè di Agrigento. Fratelli d’Italia e Lega puntano il dito contro il govrerno del premier Giuseppe Conte che, tra l’altro, ha appena cancellato i decreti sicurezza di Salvini.

 

“Le immagini che non vedrai al tg. Agrigento, immigrati in centro di accoglienza con positivi Covid non vogliono rispettare la quarantena, proteste violente e sassaiole durante il giorno e poi di notte appiccano il fuoco. Alcuni riescono a fuggire, feriti anche due poliziotti. Però per il governo è tutto sotto controllo e si aboliscono i decreti sicurezza…!” scrive il leader della Lega Matteo Salvini.

 

“Ad Agrigento la rivolta degli immigrati stufi della quarantena in un centro d’accoglienza, tra lanci di oggetti e incendi. Nel caos tre agenti rimasti feriti a cui auguro una pronta guarigione – ricorda la leader di FdI Giorgia Meloni – Il paradosso di un governo che da una parte annuncia di voler limitare le libertà degli italiani mentre dell’altra spalanca i porti a tutti e tollera questo e altro da chiunque arrivi nella nostra Nazione”.

 

La rivolta nel centro di accoglienza di migranti di viale Cannatello, al Villaggio Mosè di Agrigento è avvenuta nella notte. Alcuni ospiti hanno appiccato un incendio, aggredito i poliziotti con un lancio di oggetti di ogni genere ferendone tre, prima di allontanarsi nonostante fossero in quarantena. A denunciarlo la Federazione sindacale della polizia di Stato. «Queste vicende si verificano con una frequenza allarmante, ma invece sono ormai vissute come fossero normali, e questo è inaccettabile», afferma il segretario generale della Fsp Valter Mazzetti, secondo cui «queste strutture che sono bombe ad orologeria sul piano anzitutto sanitario considerata l’emergenza coronavirus, ma anche sociale e dell’ordine e sicurezza pubblica». Si tratta di circa 65 ospiti, per lo più tunisini, che hanno lanciando contro le forze dell’ordine estintori, reti dei letti, parti di finestre mandate in frantumi, pietre e altri oggetti di ogni genere. È divampato anche un incendio dopo che i migranti hanno dato fuoco ai materassi «tentando di lanciarli addosso ai poliziotti», continua la sigla sindacale. Alcuni sono riusciti ad allontanarsi dal centro dove erano sottoposti alla quarantena. I feriti sono tre agenti del Reparto mobile di Palermo. «Praticamente ovunque, in queste strutture – conclude Mazzetti – i migranti rifiutano di rimanere in quarantena. Le rivolte e le fughe di massa sono continue, e noi non siamo numericamente in grado di affrontarle, nè abbiamo protocolli chiari in tal senso. Rischiamo sistematicamente il massacro, mentre vengono commessi reati gravissimi».

 

GIA’, LA POLITICA BISOGNA SAPERLA FARE !

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GIA’, LA POLITICA BISOGNA SAPERLA FARE !

Eh sì “caro senatore Salvini”, spiace dovertelo dire ma la politica è un’arte sopraffine e non è per tutti, la prima cosa da imparare quando si decide qualcosa di molto importante per la società e politica stessa sono i risvolti futuri da calcolare e preventivare quando si prendono certe decisioni, tipo quella strampalata presa da te lo scorso anno in un momento di pura follia. Molti dicevano che avevi fatto bene ad andar via dal governo, io invece sostenevo il contrario e che la decisone era sbagliata sotto tutti i punti di vista  e che ne avresti pagato elettoralmente amaramente le conseguenze, e con dolore rimarco quel che ho scritto lo scorso anno e cioè, che sarebbe stato il popolo italiano in primis a pagare il prezzo maggiore di quel gesto insano. Ed oggi la probabilità tanto temuta si è materializzata, e le cose si succedono nell’ordine delle cose esattamente come avevo predetto e previsto lo scorso anno, avevo detto che l’uscita dal governo si sarebbe rivelato un autentico suicido dalle conseguenze imprevedibili ed ora, purtroppo, si iniziano a veder i frutti e ne vedremo di peggio in seguito. PD più forte di prima… quando invece lo scorso luglio 2019 era in odore di scioglimento e cambio di nome, soluzione tanto auspicata dall’allora presidente Matteo Orfini, tanto che Renzi, sentita la puzza della liquefazione e della putrefazione in atto, prontamente lo abbandonò. Gravissimo l’errore nel non aver percepito i  segnali di cedimento del tuo maggiore avversario politico né della disfatta in corso d’opera governativa del M5S, forza politica che perdeva pezzi e senatori e deputati ogni giorno, no… quella è stata  la più grande idiozia della storia politica italiana, era un’occasione per distruggere le radici della sinistra socialista in Italia e te ne sei andato perché volevi le lezioni anticipate e stupidamente ha i pensato che te le avrebbero concesse. In Italia le cose non funzionano così, noi siamo solo sulla carta un paese democratico ma per il resto viviamo in una vera e propria dittatura e quindi…  scordati le elezioni sino al 2023 e in quella data, per come stanno andando le cose, spera di prenderlo ancora il 26% che hai conseguito alle ultime elezioni…  perché la Meloni, già proprio lei, te li porterà via tutti i voti, anno dopo anno e forse te ne sei già reso conto. Te lo avevo già detto e scritto che ti avrebbero distrutto in tutti i modi e ci sono riusciti, hai perso la Toscana, la Puglia, l’Emilia Romagna, La Campania e la Puglia e tanti comuni compresi quelli in terra “Lumbard”… presi quelli ora hanno eliminato quota 100 che a scadenza non verrà rinnovata, ieri sono andati via anche i tuoi decreti sicurezza e tutto è tornato all’antico con le ONG felici e le Coop strafelici e pronti a far cassa mentre noi poveri cittadini della strada ci ritroveremo qualche milione di immigrati per le pubbliche vie, con l’ovvio incremento spaventoso di delinquenza e stupri… certo, perché ora in tutto il mondo ci sarà la rincorsa “all’Eldorado Italiano” e tutti vorranno venire da noi ed essere mantenuti, e lo potranno fare in qualunque status, magari anche da assassino… che “scappa dalla galera” ! E c’è pur da dire che la prossima volta che si voterà, ammesso che si voti, vedrai che tantissimi italiani voteranno solo per mero interesse personale anche perché, conviene avere il PD al governo altrimenti, fenomeni come mafia capitale, banche che rubano i soldi ai risparmiatori, MPS, Banca Etruria e Banco Popolare di Bari, e 49 di milioni di mascherine farlocche non si potevano costruire. 06102020

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Ballottaggi, il Carroccio perde la battaglia di Legnano. Sconfitte pure a Lecco, Saronno e Corsico. Salvini: “In Lombardia dati su cui riflettere”

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Il secondo turno delle Comunali porta altre delusioni per il Carroccio, dopo la sconfitta di due settimane fa alle regionali. Il leader: “In Lombardia non è andata come si aspettava”. Sconfitta anche nella città legata alla tradizione di Alberto da Giussano, che ha scelto la discontinuità dopo l’arresto dell’ex sindaco Fratus. Sotto pressione il segretario lombardo Paolo Grimoldi, che ha dato la colpa alla “scarsa affluenza”

di F. Q. | 6 OTTOBRE 2020

Ballottaggi, il centrodestra vince solo in un capoluogo su nove. Al primo turno era avanti in cinque città e ne governava quattro

Ballottaggi 2020, Zingaretti: “Forze di governo risultano argine alle destre, spazzato via il chiacchiericcio sulle alleanze strategiche”

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Elezioni, l’alleanza Pd-M5s supera la prova in 6 Comuni. Di Maio: “Modello coalizione”. Zingaretti: “Vincono le forze di governo unite

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Sicilia, la candidata di Pd e M5s trionfa a Termini. Il centrodestra unito vince, flop dei candidati della Lega. Sorpresa ad Agrigento

La sfida dei ballottaggi in Lombardia l’ha vinta il centrosinistra: un netto 4 a 2, con il centrodestra riconfermato a Viadana e vincente a Voghera. La beffa è stata soprattutto nell’unico capoluogo chiamato al voto per il secondo turno, Lecco, rimasto in mano al Pd per 31 voti. Ma la sconfitta è più ampia e colpisce in particolare un partito, la Lega, per esempio in una città-simbolo come Legnano. “In Lombardia non è andata come si aspettava”, ammette senza troppi giri di parole il leader Matteo Salvini. “Sono dati su cui riflettere“, aggiunge. Parole che hanno tra i destinatari Paolo Grimoldi, deputato del Carroccio ma soprattutto segretario della Lega Lombarda. Subito dopo i risultati, Grimoldi aveva dato la colpa alle poche persone che sono andate ai seggi per il ballottaggio: “L’aumento dei contagi a livello nazionale e il maltempo in Lombardia hanno oggettivamente scoraggiato l’affluenza elettorale”. Una giustificazione che non basta per giustificare una sconfitta perfino peggiore di quella subita due settimane fa alle regionali. Nel weekend elettorale, la Lega non solo non ha sfondato con i suoi candidati in Sicilia ma non può festeggiare nemmeno a casa sua. E la coalizione ha fallito l’assalto ai capoluoghi: i ballottaggi hanno premiato il centrodestra solo ad Arezzo.

La sconfitta nel capoluogo – “Perdere a Lecco di 31 voti fa male”, ha commentato Salvini a margine dell’assemblea dell’Associazione degli industriali di Cremona. Nel capoluogo la Lega sperava di estromettere il centrosinistra, al governo da 10 anni: dopo il primo turno sembrava fatta, invece poi è arrivato il ribaltone (così come in altri 3 capoluoghi italiani)Peppino Ciresa, sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, aveva ottenuto il 48,7% dei consensi contro il 41,7% del suo sfidante, Mauro Gattinoni. Il candidato Pd però ha vinto al secondo turno con il 50,07% e gli ormai noti 31 voti di scarto. “A Lecco c’era il centrosinistra, viene confermato il centrosinistra”, vuole sottolineare Salvini per vedere il bicchiere mezzo-pieno.

La perdita della città-simbolo – La stessa cosa però non si può dire di Legnano, cittadina storicamente amministrata dalla Lega. Salvini ha risposto: “Gli elettori hanno comunque sempre ragione“. Elettori che hanno scelto per il cambiamento dopo l’arresto dell’ex sindaco Giambattista Fratus a maggio dello scorso anno. Fratus ad aprile è stato condannato in primo grado con l’accusa di aver manipolato concorsi per posizioni dirigenziali e di corruzione elettorale. Gli incarichi, questa l’ipotesi dell’accusa, venivano assegnati a persone che in futuro potevano essere in qualche modo manovrabili e/o riconoscenti al politico. I guai giudiziari di Fratus e della sua giunta – condannato in primo grado anche l’ex vicesindaco – ha portato i legnanesi a scegliere la discontinuità, anche nella città che secondo la tradizione è stata teatro della battaglia che ha avuto come protagonista Alberto da Giussano. Al ballottaggio è stato premiato il centrosinistra con Lorenzo Radice che ha ottenuto il 54% dei voti, ai danni della candidata leghista Carolina Toia.

Le bocciature a Corsico e Saronno – A Corsico il Carroccio ha puntato sulla riconferma del sindaco uscente Filippo Errante: nel Comune milanese invece è stato eletto Stefano Martino Ventura. Anche a Saronno il centrodestra ha ricandidato il sindaco uscente Alessandro Fagioli, battuto al ballottaggio dal centrosinistra Augusto Airoldi. Le consolazioni sono l’affermazione di Nicola Cavatorta a Viadana (Mantova), dove già governava il centrodestra, e la conquista di Voghera: nel Comune pavese diventa sindaco Paola Garlaschelli. “Spiace aver perso al ballottaggio Comuni come Lecco e Legnano dove due settimane fa i cittadini avevano premiato i nostri sindaci con ampi margini sugli sfidanti, purtroppo queste sono le regole del doppio turno”, ha detto Grimoldi. Che difende l’amministrazione leghista della Regione: “Al Pd lombardo e al suo segretario Peluffo, che esultano prefigurando un’imminente vittoria in Regione Lombardia, faccio notare che hanno semplicemente riconquistato un capoluogo che già amministravano da dieci anni, ma hanno perso per esempio città importanti come Voghera“. “Lascino stare la Regione Lombardia, altrimenti tacciano ogni volta che facciamo notare che la loro maggioranza di governo negli ultimi due anni ha perso in 15 Regioni su 20″.

Gli altri risultati deludenti – Le ultime regionali però dovevano portare all’ennesima affermazione di Salvini e della Lega. Doveva essere un capotto, invece è diventato un 3 a 3, in cui le vittorie in Veneto e Liguria hanno avuto i volti di Zaia e Toti, mentre quella delle Marche è stata firmata da Fratelli d’Italia. Nella tornata dei ballottaggi e delle comunali in Sicilia, Salvini evidenzia un “ottimo risultato in Calabria“. Offuscato però dai risultati nell’Isola, dove il Carroccio ha deciso in diverse città di affrancarsi dalla coalizione di centrodestra. I candidati però hanno fatto flop un po’ ovunque: dall’ex assessore della giunta Pd, Damiano Maisano che a Milazzo è arrivato quinto, fino a Marsala dove l’esperto di gastronomia, il mussoliniano Giacomo Dugo non ha raggiunto il 5%. Anche guardando ai capoluoghi per la Lega e il centrodestra non va meglio: da Bolzano a Reggio Calabria, sono arrivate solo delusioni, con l’eccezioni di Arezzo. Ed è arrivata la sconfitta in un’altra città-simbolo: Cascina, il primo comune toscano amministrato dal Carroccio, con la fedelissima Susanna Ceccardi poi candidata (e perdente) alla Regione.

L’ALBA DEI PERDENTI !

Photo Adriana Sapone/LaPresse
04-10-2020 Reggio Calabria Italy
cronaca
Elezioni a Reggio Calabria per il rinnovo dell'amministrazione comunale. Urne aperte per il ballottaggio. Il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà, coalizione di centrosinistra, durante il voto.

Photo Adriana Sapone/LaPresse

News
04-10-2020 Reggio Calabria Italy
In the photo: 
Elections in Reggio Calabria for the renewal of the municipal administration. Ballot boxes open for the ballot. The outgoing mayor Giuseppe Falcomatà, center-left coalition, during the vote.

L’ALBA DEI PERDENTI  !

I ballottaggi di questa tornata elettorale a livello comunale hanno visto vincere il partito di governo giallo-rosso, cinque su sei sono state le città conquistate dalla sinistra e solo una, riconferma, per il centrodestra. In verità consto che di movimenti o partiti di centro nella forze di governo non è che ce ne siano molte,  anzi direi niente… e comunque, gli italiani dopo la riconferma elettorale della Toscana, della Campania e Puglia, rimaste alla sinistra, ora hanno anche conquistato città importanti che forse ci prospettano un nuovo corso politico. E che sta succedendo in Italia ? Stiamo forse ritornando agli “anni splendidi della sinistra” che comanda col consenso popolare socialista ? Sarebbe carino se fosse così, ma non è così purtroppo, niente di tutto questo, solo rivoltante, ingegnosa e disgustosa politica col fine di fermare l’avanzata del centro destra e infatti, cessate le elezioni, le avvisaglie del marcio combinato già si vedono. Il governatore della Puglia è nell’occhio del ciclone per la Banca Popolare di Bari, sta combinando casini a tutta birra e non so come andrà a finire, tanto che il Fatto Quotidiano, giornale che ha fatto per lui una campagna elettorale di parte senza precedenti per un quotidiano ora lo… attacca a tutto spiano vergognosamente, quando curiosamente anche prima del 20 settembre “Il Fatto Quotidiano” sapeva benissimo che la questione banca  Popolari di Bari è una faccenda squallida fatta di abusi e sciacallaggio E che ha il sapore amaro del potere occulto, una storia vergognosa e spinosa a danno dei clienti e risparmiatori, tanto che sicuramente nei prossimi mesi vedremo i primi indagati con tanto di nomi e cognome. De Luca in Campania sta evocando la figura del Duce e ora minaccia sia la destra che la sinistra, ce l’ha con tutti… col governo e col ministero della salute e speriamo solo che lo fermino in tempo altrimenti si scaglierà pure contro … la pizza Margherita, e tra un po’ ordinerà il coprifuoco dal tramonto all’alba. In Toscana il presidente si dimostra cattolico e sorprendentemente apre alla sua sfidante in campagna elettorale e le chiede  collaborazione…  sicuramente questa sua apertura, direi normale, non piace ai dirigenti PD e M5S, però intanto hanno mantenuto la regione con immensi problemi, soprattutto quelli legati all’immigrazione clandestina, ed io la conosco molto bene quella regione per averci vissuto. Le Marche sono perse e quindi non se ne parla, com’è consuetudine dei media nazionali. Ora anche  le città sono diventate improvvisamente di sinistra, ma attenzione, rivolgo a tutti un attimo di riflessione proprio su questo tema : sono realmente di sinistra o fingono di esserlo solo per mera opportunità ? E già, perché il punto sta proprio qui, come si fanno a rivotare certi sindaci o presidenti di regione che stanno compiendo scempi nelle loro città ? Prendiamo ad esempio Emiliano, erede di Vendola l’ex presidente della Puglia per ben 10 anni, loro sono gli autori  e responsabili del disastro pugliese, dall’ex Ilva sino allo scempio inenarrabile della sanità pugliese e dal numero infinito di migranti arrivati e che soggiornano nelle baraccopoli come bestie. Come si fa a voler questa gente ancora al comando ? Mi rivolgo agli elettori di sinistra e a tutti quelli che li hanno votati, sì… a queste “belle persone meravigliose”, siete davvero bravi ad essere opportunisti e votare per interesse personale del momento, però… però, quando vedrete arrivare, tranquilli perché sarà così per i prossimi tre anni, le centinaia di migliaia di immigrati, nelle vostre città e regioni, che scorrazzeranno per le vie pubbliche in cerca di qualcosa… voi non lamentatevi, anzi osservate un religioso silenzio e… dopo un profondo respiro accettateli sorridendo, quando voi o i vostri cari parenti non potrete curarvi e sarete costretti ad attendere mesi per una visita specialistica od un esame strumentale allora, non disperatevi e pensate a chi avete votato per quell’interesse del momento appena citato, quindi zitti e soffrire in silenzio prego… e in ultimo, quando vedrete partire i vostri figli per l’estero a lavorare, perché non c’è da noi più lavoro, non piangete e non imprecate la malasorte, perché quello è… il frutto dell’albero del voto di “opportunità” meglio noto come voto clientelare. Se ci riflettete attentamente loro non hanno vinto un bel niente, anche se quelli del centro sinistra lo pensano, ma è l’alba dei… perdenti che vedrà un futuro oscuro e pieno di amarezze, la sconfitta richiede i suoi tempi, lei si consuma lentamente, è come un piatto freddo, pari alla vendetta, va consumato con pazienza… ma sempre nel tempo. 05102020

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I risultati dei ballottaggi nei capoluoghi

Il centrosinistra ne ha vinti sei, compresi Aosta, Bolzano e Reggio Calabria, il centrodestra e il M5S uno

 Il sindaco uscente di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, vota per il ballottaggio delle elezioni in città (Adriana Sapone/LaPresse)

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04-10-2020 Reggio Calabria Italy
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Elezioni a Reggio Calabria per il rinnovo dell'amministrazione comunale. Urne aperte per il ballottaggio. Il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà, coalizione di centrosinistra, durante il voto.

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In the photo: 
Elections in Reggio Calabria for the renewal of the municipal administration. Ballot boxes open for the ballot. The outgoing mayor Giuseppe Falcomatà, center-left coalition, during the vote.

Domenica 4 ottobre e lunedì 5 si è votato in 54 comuni per il candidato sindaco, da scegliere tra i due arrivati al ballottaggio nel precedente turno, che si è svolto domenica 20 e lunedì 21 settembre, insieme al referendum e ad alcune elezioni regionali. Tra i comuni al voto, uno è un capoluogo di regione, Aosta, e 8 sono capoluoghi di provincia: Matera, Arezzo, Reggio Calabria, Lecco, Crotone, Chieti, Andria e Bolzano. Sempre ieri e oggi si è votato anche per il turno ordinario delle elezioni amministrative in 60 comuni della regione Sicilia, compresi i capoluoghi di Enna e Agrigento, con eventuale turno di ballottaggio il 18 e 19 ottobre 2020.

Il centrosinistra ha vinto in sei capoluoghi, il Movimento 5 Stelle, Italia Viva e il centrodestra in uno, un candidato sostenuto dalle liste civiche in uno (ad Agrigento lo scrutinio è ancora in corso). Aggiungendo le elezioni in capoluoghi già decise al primo turno, ce n’erano in ballo 18: il centrosinistra ne ha vinti nove, il centrodestra tre, il Movimento 5 Stelle e Italia Viva uno, un candidato delle liste civiche due (e uno è avanti ad Agrigento).

Ad Aosta ha vinto Gianni Nuti del centrosinistra che ha preso il 53%, contro il 47% di Giovanni Giardini, sostenuto dalla lista di Vittorio Sgarbi, Rinascimento, e da tutto il centrodestra.

Bolzano Renzo Caramaschi, sindaco uscente del centrosinistra, ha vinto con il 57,2 per cento, mentre Roberto Zanin della Lega e sostenuto dal centrodestra si è fermato al 42,8. Al secondo turno Caramaschi è stato sostenuto anche dal partito autonomista Südtiroler Volkspartei. L’affluenza al ballottaggio è stata del 47,29 per cento. Anche a Merano, Rovereto e Arco ha vinto il centrosinistra, mentre a Riva del Garda ha vinto il centrodestra.

A Matera ha vinto il ballottaggio Domenico Bennardi del Movimento 5 Stelle e sostenuto anche da Europa Verde e Volt, che ha preso il 68% battendo Rocco Luigi Sassone del centrodestra. Al primo turno Sassone aveva preso intorno al 30 per cento, Bennardi il 28 per cento. Il sindaco uscente, Raffaello De Ruggieri, indipendente di centrodestra, non si era ricandidato.

Ad Arezzo è stato rieletto il sindaco uscente Alessandro Ghinelli, del centrodestra: al primo turno aveva preso il 47%, mentre al ballottaggio ha superato il 54%. Il suo avversario era Luciano Ralli del Partito Democratico, ex capogruppo in consiglio comunale.

Reggio Calabria ha vinto il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà, sostenuto dal centrosinistra, che ha preso il 58% superando abbondantemente Antonio Minicuci del centrodestra. Al primo turno Falcomatà aveva preso il 37 per cento, Minicuci il 34.

Lecco ha vinto Mauro Gattinoni del centrosinistra in quello che è stato probabilmente il ballottaggio più sorprendente e combattuto: ha preso il 50,07% dei voti, 31 in più dell’avversario Peppino Ciresa, sostenuto dal centrodestra. Non finisce qui: Gattinoni ha anche ribaltato il risultato del primo turno, al quale si era fermato al 42% contro il 49% di Ciresa. Il sindaco uscente, Virginio Brivio, in carica dal 2010, era del Partito Democratico.

Ad Andria ha vinto Giovanna Bruno del centrosinistra, unica donna eletta in un capoluogo di provincia in questo giro di comunali. Ha preso il 59% dei voti, battendo Michele Coratella del M5S.

Crotone ha vinto Vincenzo Voce, ingegnere noto per il suo attivismo ambientalista che era sostenuto da una serie di liste civiche. Ha preso il 64% battendo Antonio Manica, avvocato sostenuto dal centrodestra. Il fatto che il centrosinistra non sia nemmeno al ballottaggio era stata una notizia per una città operaia che ha una storia assai di sinistra, e che fino agli anni Novanta elesse prevalentemente sindaci comunisti o socialisti. Il sindaco precedente, Ugo Pugliese, eletto con una lista di centro, si era dimesso alla fine del 2019 perché coinvolto in un’inchiesta per turbativa d’asta.

Chieti Pietro Diego Ferrara, medico sostenuto dal centrosinistra, ha vinto con il 56% dei voti contro Fabrizio Di Stefano, ex parlamentare e politico di lungo corso, con un passato che va dall’estrema destra a Forza Italia alla Lega.

Enna il sindaco uscente Maurizio Dipietro, di Italia Viva e sostenuto da alcune liste civiche di centrodestra, ha vinto al primo turno raggiungendo quasi il 60% dei voti.

Ad Agrigento è avanti Franco Micciché, dirigente sanitario sostenuto da Vox e da altre liste civiche, mentre nettamente indietro c’è Franco Micciché, sindaco uscente ex UDC, sostenuto a sua volta da liste civiche. Lo scrutinio però è ancora in corso.

In Sicilia si è votato in totale in 60 comuni. A Tremestieri Etneo, in provincia di Catania, il voto è stato sospeso a seguito di un rapporto della Procura che avrebbe rilevato «illeciti di rilevanza penale correlati alle sottoscrizioni e alle relative autenticazioni delle liste dei candidati».

 

 

È QUESTO QUEL CHE VOGLIAMO ?

05102020 BAMBINE SPOSE

È QUESTO QUEL CHE VOGLIAMO ?

Cari mamma e papà d’Italia e d’Europa tutta… oggi voglio parlarvi del futuro dei vostri figlioli, desidero informarvi della trasformazione in atto nella nostra società moderna, un cambiamento radicale che purtroppo ci trasporta indietro nel tempo di secoli e che di moderno non ha più niente… Ciò ci riconduce nell’inferno della vera e propria pedofilia legalizzata, nuovo obiettivo degli immigrati. Parliamo del matrimonio tra le bambine e gli adulti, concetto espresso con chiarezza e perseguito con abnegazione dai fedeli islamici, dagli indiani, e da immigrati di alcuni paesi asiatici che quelli africani e un fenomeno presente anche nel paese bulgaro. Oggi mi occupo dei matrimoni islamici, un problema che ci riguarda da vicino visto il recente cambiamento della nostra società con l’ingresso di centinaia di migliaia di musulmani in Italia. Cerchiamo di comprendere come la pensano proprio gli islamici in materia di matrimoni con le bambine : “Il matrimonio tra un adulto e un adolescente (da 9 a 12) anni non solo è ammesso, ma è considerato lecito secondo la legge dell’islam”. E da qui che devono partire le nostre riflessioni ed analisi sulla nuova fede che ci portano i migranti che provengono dai paesi islamici. Siamo di fronte ad un concetto allucinante per noi occidentali, democratici, liberi e rispettosi del genere femminile ma soprattutto delle … bambine, parlare di matrimonio per noi è assolutamente ridicolo e impensabile, ciò non ha nessuna etica morale per noi ed è solo il contorto pensiero espresso da una mente malata… Acconsentire il matrimonio con le bambine e permettere un ipotetico rapporto sessuale a dieci o undici anni è una cosa allucinante… ripugnante, e noi occidentali lo consideriamo un crimine inenarrabile, una violazione dei diritti umani vera e propria… anche perché una bambina non può desiderare un rapporto sessuale con un … pedofilo, ma scherziamo ?. Già, noi li chiamiamo pedofili, e la pedofilia è un gravissimo reato nelle costruzioni occidentali ma curiosamente nella religione islamica è perfettamente legale… quindi che si fa ? Cambiamo la costruzione e legalizziamo i matrimoni con le bambine o invece stoppiamo la religione islamica perché anticostituzionale ? Questa domanda l’ho proposta diverse volte ma nessuno mi ha mai risposto, come anche il Santo padre che si ostina ad incentivare il dialogo con l’islam ma non ci dice nulla sui matrimoni con le bimbe se accettarli o meno, sulla poligamia, sui cimiteri islamici separati da quelli abituali e cristiani, non ci dice nulla sui diritti violati delle donne velate e vestite con gli scafandri. Come si può dialogare con chi vuol sposare delle bimbe ? Fatelo voi… a me, sinceramente, riesce molto difficile interloquire con i pedofili… Non si voi ! 04102020

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Turchia, il via libera degli imam: “Sì alle spose bambine di 9 anni”

Posted On : 8 Giugno 2020

05102020 BAMBINE SPOSE

L’autorità pubblica per gli affari religiosi “autorizza” il matrimonio fino a 9 anni di età.

È la piaga delle spose bambine

Gli imam della Turchia sono concordi: le bimbe possono sposarsi anche a nove anni. Basta abbiano raggiunto la pubertà, ovvero siano in grado di procreare.

 

UNA SANA GIORNATA DI… MERDA !

05102020 CORTEO CONTRO SALVINI

UNA SANA GIORNATA DI… MERDA !

Ieri è stata proprio una bella giornata, colorata dalla solita e immancabile protesta dei giovani di sinistra, anche di sabato… forse osservano il sabato fascista e quindi non lavorano o non studiano, ma è anche stata una “giornata di merda”, di carta igienica personalizzata, e di una ridicola scazzottatura, verbale, tra la procura e un magistrato. Il  3 di ottobre sarà consegnata ai posteri come la giornata della vendetta e dell’odio… già, ieri, vedendo i vari servizi filmati su internet dei cittadini sui fatti di Catania, per un attimo mi è sembrato di veder il film sulla morte di Mussolini del 25 Aprile 1945 a Milano,  alcuni ragazzi della “sinistra buona e brava” non gradivano la celebrazione di un giusto processo contro il l Senatore Salvini, all’epoca dei fatti ministro degli interni, per la questione del fantasioso sequestro di 131 migranti clandestini, ricordiamolo sempre quando parliamo di gente che scappa dalle guerre inesistenti che loro non hanno nessun diritto a venire da noi, ma i bravi sinistroidi come hanno diffusamente dichiarato, il processo lo avevano già fatto loro, democraticamente presumo, e siccome per loro il “criminale”  è colpevole senza diritto alla difesa, magari avrebbero desiderato vederlo appeso a testa in giù e senza tanti giri di parole, impiccato al contrario nel pieno rispetto della democrazia, della libertà e contro l’odio fascista… come il Duce, e già, a loro sarebbe piaciuto così ! Lasciamo perdere i giovani sinistri dai… sani principi, e passiamo alla curiosa  storiella, presumo che la conosciate tutti, i migranti erano bloccati lì per convincere le istituzioni europee a rispettare gli accordi stabiliti sulla distribuzione dei migranti negli altri paesi, rammento a tutti che i 131 migranti, dopo sbarcarono e tutti, ovviamente, rimasero in Italia “infelici e scontenti”… ma questo è un piccolo dettaglio per i pro immigrati a tutti i costi, mica se li trovano loro sotto casa i migranti spacciatori né credo li abbiano ospiti nelle loro case.  Quel blocco era una  decisione sicuramente politica con l’avallo del governo, nessuno escluso, ma qualche magistrato ha deciso che deve andare in onda la “telenovela Gregoretti” del 2020 , anzi più che una telenovela pare proprio sia una sceneggiata napoletana in terra catanese. La prima puntata è andata in onda e ci sono state le prime sorprese, tutti a processo… manca solo Mattarella e il fango del processo inventato ha investito l’Italia come un uragano, colpita nel cuore delle istituzioni, già…  che ora si veda il governo sotto accusa con l’obbligo della testimonianza è una cosa avvilente, con l’inevitabile “figura di merda” a livello internazionale e prestigio leso. Per la figura di merda non mi preoccupo, abbiamo il rimedio “gentilmente portato” da alcuni ragazzi bene che hanno pensato di spendere tanti soldi, visto che stampare la carta igienica con la faccia impressa del presunto reo non è cosa che si possa far in casa,  e forse Conte e i ministri chiamati in causa, in appresso la potrebbero usare a piacimento, tuttavia ci vedranno la faccia stampata del senatore Salvini, sarà un po’ antipatico e imbarazzante ma è sempre meglio che togliersi la merda dalla faccia con le mani e la lingua. E andiamo ai giovani della “sinistra meravigliosa”… e mi rivolgo alla portavoce dei proprietari della carta igienica anti-merdaioli : cara signorina radical chic che ha l’ardire di essere saccente e tuttologa, ci dica, dov’era quando si celebrava il processo al carnefice di  Pamela Mastropietro ? E mica l’ho vista con la carta igienica in mano… Immagino se la ricordi chi era quella povera ragazza fatta a pezzi da tale Innocent Osegale, uguale a  quelli  che hanno fatto fuori Desiree Mariottini. E mica vi ho visto in corteo con tanto di striscione, ne’ vi ho sentiti dire che la giustizia deve essere del popolo e quei migranti assassini sono merde… e andrebbero appesi per i piedi e a testa in giù. Eh no, e per loro non ho neanche visto i rotoli di carta igienica con la loro faccia nera di merda impressa ! Alessandra Verni, giornalista di Panorama, dice che c’è chi ha pietà del carnefice e non della ragazza nella questione Pamela, non lo dico io, ed è una roba allucinante. Quindi che devo pensare di voi, che forse i crimini dei migranti, qualunque essi siano , stanno bene a prescindere e li  accettate senza discutere ?  Non vi fate ribrezzo ?  E magari, così, giusto per far rumore…  strumentalizzate sino all’eccesso le questioni  che riguardano gli avversari politici per farli diventare casi mostruosi ? E già, perché’ c’è una cosa che vi devo dire “cari giovani sinistri”, i migranti sulla Gregoretti sono dei clandestini e per la nostra legge e costituzione loro non avevano il diritto di stare su quella nave perché…. semplicemente perché fuorilegge… punto. Altra vergogna inenarrabile, leggo che alcune associazioni si sono costituite parti civile nel processo contro Salvini,  l’Arci e Legambiente, e svariati migranti i cui avvocati sostengono che sono stati trattenuti a bordo della nave “in condizioni penose”… Vabbè, lasciamo perdere i migranti perché vengono da clandestini e pretendono pure di essere pagati per essere stati dei fuorilegge…. ma la Lega Ambiente, ma che c…. centra ? Evidentemente era preoccupata per la merda e le urine  dei migranti che potevano inquinare il mare ? Forse è così perché diversamente non capisco… siamo il paese delle banane colorate… mi vien da piangere ! A un’associazione  che combatte contro il proprio stato per veder vincere le ragioni dei clandestini francamente è allucinante, che l’Arci e Lega Ambiente si siano schierati contro un ministro della repubblica e contro tutto il governo giallo-verde rappresenta proprio la fine dello stato stesso. Tra 50 anni i nostri figli non perderanno tempo a cercarlo nel vocabolario,  avranno un solo semplice aggettivo per definirci…

04102020 …by…manliominicucci

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Gregoretti: a Catania manifestazione contro Salvini

In gran parte giovani, slogan contro ex ministro

05102020 CORTEO CONTRO SALVINI

Redazione ANSACATANIA03 ottobre 2020

Si è svolta a Catania la manifestazione anti Salvini organizzata dal coordinamento mai con Salvini Sicilia. In piazza Trento ci sono circa 500 persone, gran parte giovani e giovanissimi, non lontano da piazza Verga, dove c’è il tribunale in cui si sta svolgendo l’udienza preliminare per il caso Gregoretti. Ad aprire il corteo è un furgone con uno striscione con la scritta abbiamo già la sentenza: Salvini merda! A fianco alcuni ragazzi spingono due carrelli del supermercato pieni di rotoli di carta igienica con la faccia del leader della lega. Ad aprire il corteo uno striscione con la scritta mai con Salvini, la giùstizia non la fa un tribunale.  ‘Sono qui a manifestare per far capire a Salvini che il popolo non mostra solidarietà a chi limita la libertà di donne e bambini. La sentenza per noi c’è stata. Salvini è colpevole”. Lo dice una ragazza, Francesca Egitto, che fa parte della Rete mai con Salvini Sicilia e che ha partecipato alla manifestazione catanese contro il leader leghista che si è appena conclusa. Dopo aver percorso un tratto del viale XX settembre i manifestanti sono giunti all’angolo della Piazza Verga e davanti a carabinieri e polizia in assetto antisommossa hanno rimosso le transenne, fatto volare alcuni rotoli di carta igienica e dato fuoco alle bandiere di Lega e Pd. In tutto, a manifestare pacificamente, c’erano alcune centinaia di giovanissimi che hanno scandito slogan antifascisti, contro le forze dell’ordine e contro la Lega. Agli agenti di polizia che spegnevano i resti dei focolai delle due bandiere hanno gridato: “Rispettiamo solo i pompieri veri”. I giovani oggi in piazza a Catania hanno voluto sottolineare che questa non era ”una manifestazione dei centri sociali”.

 

GIA’ PER VOI LA FESTA… E’ TUTTI I GIORNI !

03102020 -nonni-nipoti

GIA’ PER VOI LA FESTA… E’ TUTTI I GIORNI !

Oggi è la festa dei “nonni”,  la Tv e la stampa  ci riempiono di titoloni, in stile proclami, sull’importanza dei nonni, rimarcando il notevole lavoro quotidiano di assistenza di vario genere offerto ai nipotini e ai familiari bisognosi, e in particolar modo quando nel nucleo c’è purtroppo un disabile… loro sono sempre in prima linea e non si tirano mai indietro, neanche se hanno duecento patologie e conseguenti sofferenze. Loro aiutano tutti e sempre,  perché a differenza delle giovani leve, dei politici e governanti, hanno compreso il valore della vita, dell’amore verso gli esseri umani  e della “vera solidarietà”…  a costo zero. Già che brutta cosa è la solidarietà senza compenso o guadagni sottobanco… già, i nonni quando aiutano lo fanno solo per amore e … niente più non come le ONG o tante cooperative . Tutti si ricordano dei nonni nella giornata a loro dedicata in via ufficiale e della loro importanza e del ruolo fondamentale che esercitano nella società, però, le istituzioni, la politica, i parlamentari tutti perché si ricordano di loro solo in un giorno dell’anno cioè oggi ? Mi pregio evidenziare che per gli altri 364 giorni, loro i bravi della politica, non se ne fregano un tubo marcio di loro i nonni, anzi  per tanti, i nonni e gli anziani, per il resto dell’anno sono solo un fastidio e contano così  poco che non si danno pena delle loro condizioni di vita né si angosciano di come vivono quotidianamente né sono informati  se riescono a vivere dignitosamente e nel minimo indispensabile o peggio se marciscono nell’indigenza e indifferenza  totale, e in più aggiungo che,  una buona parte di loro è costretta a rinunciare anche ad una banale protesi dentaria, per gli ovvi motivi economici, o altre non previste e non fornite dall’assistenza sanitaria pubblica. Già, pagare i “denti per mangiare”… che paradosso, ad un nonno deve essere considerato blasfemia per i politici, farli vivere decorosamente è un insulto alla sensibilità umana del radical chic…  evidentemente, e mi rivolgo in particolare a quelli “dediti alla salvezza” delle vite umane in mare… E già, è davvero singolare quanto unica e patetica la solidarietà italiana, spendiamo miliardi per l’accoglienza di gente che poi ci massacra e stupra le figlie e poi… neghiamo la possibilità di “masticare il cibo correttamente” ai nostri nonni perché privi dell’adeguata protesi. Li priviamo di tutto, dai denti finti alle primarie necessità e basilari, e non contenti di farli mangiare senza le necessarie protesi li facciamo vivere da morti di fame, pensioni da5/6 o settecento euro al mese sono un offesa alla dignità umana mentre per i politici e amici degli amici, le cose vanno in modo diverso, così differenti tanto che loro quelle cifre le beccano in un … solo giorno ! Oppure si passa da uno stipendio di € 40.000 ,00 a € 150.00,00 all’anno per un dipendente pubblico e per un pensionato non si può arrivare al minimo dignitoso di € 1.200,00 al mese ?  Un nonno che ha costruito questo paese ? Che schifo… si trova anche il coraggio di festeggiarli in un giorno di ottobre i poveri e maltrattati nonni per poi sputargli in faccia per i restanti 364 giorni. Grazie, ma gli auguri ai nonni li facciano solo i familiari stretti e i media e politici, andassero fuori dai…  Ma che fate, li  prendete in giro da sera a mattino e poi vi ricordate di loro solo quando ci sono le telecamere puntate ? Non sperate di farla franca, perché tutti i nodi arriveranno al pettine ! 02102020

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Proteggiamo i nonni, pilastri della famiglia

03102020 -nonni-nipoti

I nonni: chi sono? La risposta più semplice è dire che sono i genitori dei nostri genitori; ma poi? Se osserviamo la nostra quotidianità, ci accorgiamo che i nonni sono un po’ tutto quello che a noi manca

Stefano Zecchi – Ven, 02/10/2020 – 17:00

I nonni: chi sono? La risposta più semplice è dire che sono i genitori dei nostri genitori; ma poi? Se osserviamo la nostra quotidianità, ci accorgiamo che i nonni sono un po’ tutto quello che a noi manca: sono veri e propri ammortizzatori sociali che suppliscono le funzioni che dovrebbe avere un’organizzazione sociale attenta ai bisogni delle famiglie.

È la loro festa: allora festeggiamo i nonni che accudiscono i nipotini come fossero i loro figli; festeggiamo la loro intelligenza nel tenere unita la famiglia quando questa incomincia a scricchiolare; festeggiamo la loro capacità di contribuire alle spese domestiche che dovrebbero ormai essere a carico dei loro figli; festeggiamoli come educatori richiamati in servizio e, finalmente, per quello che veramente sono: la nostra storia vivente. Alcuni sono rimasti nelle loro case, e questa volta erano loro bisognosi delle nostre cure e del nostro affetto. «Soggetti a rischio» diceva la cronaca con cui veniva riassunta la crudeltà del momento, segnalando morti e ricoverati. Siamo riusciti a ricambiare le loro attenzioni, anche perché, non funzionando più niente, non avevamo bisogno di loro. Ma tanti altri nonni, ormai impossibilitati ad essere utili (come con molto opportunismo avremmo voluto), li abbiamo visti imprigionati nelle case di riposo che guardavano con malinconia il mondo che sta fuori, proprio quel mondo a cui sono stati esclusi. Quei nonni reclusi sono diventati l’atto d’accusa più evidente verso il cinismo dei loro figli. Sono i nonni che non servono più, quelli fuori dal particolare sistema di organizzazione del lavoro, a cui i loro figli finché hanno potuto li hanno obbligati. Attraverso i loro volti, la nostra società ha mostrato il suo volto peggiore, quello che si vergogna della vecchiaia, che si rifiuta di considerare la morte una condizione della vita. Vecchiaia e morte nascoste agli sguardi della competitività moderna. Soprattutto a loro, va l’augurio di continuare a testimoniare, con la loro fragile e apparentemente inutile vecchiaia, il valore della storia e della tradizione che dà senso alla vita.