Archivio mensile: ottobre 2020

MUTANDE… BASCHE

22102020 medici in mutande

MUTANDE… BASCHE

La pericolosità del coronavirus pare non dipenda più dalla sua reale letalità e capacità contagiosa nei pazienti deboli o meno ma… dal “colore politico del governo” di quel determinato paese o regione che si intende mettere sotto le luci mediatiche del giorno per offuscare e nascondere le incapacità proprie… cioè spiego meglio, il virus è pericoloso solo nei paesi dove a governare sono uomini che rappresentano la destra o la destra moderata, comunque diverso e all’opposto da quello di sinistra, e allora si aprono scenari di narrazione da far terrorizzare anche gli amanti dei film horror o thriller… va tutto male in quei posti, la popolazione soffre per colpa di Trump, Bolsonaro, Johnson e ovviamente di… Attilio Fontana presidente della Lombardia… voi direte ma la Lombardia è una regione italiana, certo geograficamente lo è ma mediaticamente è un altro stato, infatti in Tv si parla solamente della Lombardia omettendo di raccontare i dramma delle altre regioni di… sinistra, ed è esattamente l’identica situazione confusionaria e omissiva di notizie  se il virus è presente in quei paesi e regioni dove a governare è la sinistra, lì allora il virus non ha la stessa pericolosità dei paesi della destra, anzi è tutto sotto controllo e le cose vanno bene e la situazione non è preoccupante e bisogna solo stare tranquilli. Opera di maestria mediatica che alla fine di ogni servizio ci dice la strada da perseguire ovvero  guardare sempre con sospetto i morti dei paesi non allineati… a quelli di sinistra perché i loro leader sono irresponsabili. Quindi se il virus contagia e produce morti è colpa del leader di quel determinato paese o regione, nel caso specifico cito la Lombardia, mentre se i morti e i contagi sono in numero superiore coi governi di sinistra allora si propende a nascondere il tutto e a diffondere false informazioni e bugie con le… gambe corte. Questa è la informazione degli ultimi nove mesi in Italia ed in Europa, media che hanno perso orami il lume della ragione e da mesi ci propinano ricette informative da veri dementi o da servi fedeli di un padrone da cui sono obbligati a raccontare di tutto tranne che la verità. Uno di questi paesi della sinistra è proprio la Spagna, non dimentico che nel periodo di marzo ed aprile scorsi si moriva ogni quattro minuti e i ricoverati sostavano nei corridoi o addirittura erano sistemati sul pavimento, nessuno dei media italiani od europei ha biasimato il governo spagnolo per il suo pessimo lavoro che ha prodotto tanti morti e fatto vivere le persone malate nella totale sofferenza, nè mai si è parlato adeguatamente e negativamente di quel tale Pedro Sanchez, segretario del partito socialista  e presidente del governo spagnolo, il vero ed unico responsabile del massacro spagnolo che ad oggi contano ben 998.332 contagiati e 34.210 morti su una popolazione di appena 47 milioni. Non dimentico che in piena crisi epidemica e con il confinamento di tutti lui ha permesso di far giocare le partite di calcio e proseguire le normali attività esattamente come fece un tale Johnson, il premier britannico, solo che al “bravo Sanchez” non è stato imputata nessuna accusa mentre al “cattivo Johnson nessun epiteto è stato risparmiato, è ovvio… il primo è di sinistra e il secondo di destra ! Ora le bugie con le gambe corte emergono e vengono fuori… anzi più che le bugie oggi sono venute fuori le “mutande” dei medici, già… una protesta che la dice lunga sulle capacità del compagno Sanchez, i medici degli ospedali barcellonesi oggi hanno detto la verità al mondo intero sulla sua incapacità a governare… e già, perché il bravo compagno progressista e socialista a parlare è un genio, come i suoi compagni italiani, ma a razzolare… razzola molto male infatti i continui tagli alla sanità, per accontentare l’unione europea, sono pari ai tagli della sanità italiana con il risultato che i medici spagnoli non sono più in grado di curare i contagiati del virus perché non hanno i dispositivi di sicurezza, necessari per la tutela della loro vita, e non hanno le sale per le terapie intensive a disposizione e necessarie… insomma, per non farla lunga “stanno combinati male”… anzi “stanno nella “melda” ! E logicamente i pazienti con altre patologie non possono essere curati, restano a casa a curarsi da soli con decotti, preghiere e aspettando tempi migliori. E la colpa di chi è di tutto questo horror ? La colpa è sempre di chi nasconde la verità e dell’altra indefinita ed astrusa unione Europea… Chiedo : a che ci è servito tagliare la spesa alle sanità ? La ovvia risposta nessuno ce la darà ma ora chi ha soldi si cura e chi non li ha …deve morire, figli e nonni compresi ! Sarà che sono io che non capisco, ma vorrei sapere, oggi, “cara Europa”, a che mi servono i soldi dopodomani quando domani sarò in un cassa da morto ?20102020

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A Barcellona scatta la protesta dei medici: «Siamo in mutande»

22102020 medici in mutande

PUBBLICATO IL21 Ottobre 2020

Hanno ricevuto applausi ogni giorno per molti mesi, ma si sentono lasciati in mutande e lo fanno vedere. I medici precari di Barcellona hanno inscenato una protesta contro le condizioni di lavoro nella piazza Sant Jaume, il cuore politico della città catalana, una scelta originale nelle forme, ma ricorrente nella sostanza: non ci si è preparati abbastanza per questa seconda ondata del coronavirus.

GAME OVER ? NO… SI CONTINUA !

epa08700456 French Interior Minister Gerald Darmanin speaks to the press during a visit at the synagogue of Boulogne-Billancourt, a suburb of Paris, France, 27 September 2020.  EPA/BERTRAND GUAY / POOL  MAXPPP OUT

GAME OVER ? NO… SI CONTINUA !

Nella storia del cristianesimo le chiese sono state chiuse solo dai regimi dittatoriali comunisti, come in Unione Sovietica, nella Cina di oggi, basti pensare che nel mese di aprile scorso ne ha chiuse ben 48 nel volgere di un paio di settimane, le chiese venivano e vengono chiuse perché rappresentano un  pericolo, già… per il risveglio delle coscienze, della libertà e l’amore tra gli esseri umani, concetti che nell’ideologia comunista non possono e non devono esistere. Poi ovviamente ci sono i paesi islamici, quelli più fedeli ai dettami coranici non permettono la presenza delle chiese, ma in definitiva le chiese, laddove esistono, non vengono chiuse perché luoghi di perdizione o focolai d’incitamento all’odio e che rappresentano una minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica. No, tutto questo non accade quando si parla di luoghi di preghiera della religione cristiana né si potrà mai affermare che oltre l’evangelizzazione dei nuovi fedeli il cristianesimo è portatore di parole di odio, tra l’altro, i vangeli sono chiari e distanti anni luce da qualunque discorso legato alla violenza. Cosa ben diversa è la religione musulmana, purtroppo il libro di riferimento, il Corano, è molto ambiguo per non dire molto strano, infatti se la nostra vecchia Bibbia, l’Antico Testamento, in origine tratta argomenti violenti c’è da dire che nel Nuovo Testamento in parte vengono cancellati per dar spazio e importanza a concetti più moderati e più vicino ai quattro vangeli che sono portatori di pace amore e verità mentre il testo Coranico, redatto tra il 644 e il 656, dopo la morte di Maometto, è ancora perfettamente in uso nel suo testo integrale e messo in pratica ogni qual volta “qualche infedele” si permette di essere offensivo od ironico verso la religione islamica stessa. Corano mai modificato nel corso di quasi 1500 anni, né mai stralciati i versetti delle sure (capitoli) che sono un’incitazione all’odio e alla morte verso chi proprio non è mussulmano. Per dar un’idea più concreta l’infedele, è considerato fedele solo colui che crede nel Dio mussulmano, il Corano non può neanche toccarlo con le mani perché sarebbe un oltraggio alla loro religione, reato meglio noto come blasfemia e non deve neanche entrare nei luoghi santi dell’islam come anche la semplice moschea. Quindi, se prima non avevate un’idea chiara sulle leggi coraniche e sul modus operandi dei fedeli mussulmani ora la cosa forse è un po’ più chiara e facile da comprendere, il taglio del capo del professore di storia francese di sabato scorso si colloca proprio in quel ragionamento dell’attuazione dei dettami coranici che obbliga il buon musulmano a punire severamente il “blasfemo di turno” in definitiva, colui che ha decapitato il povero uomo è un martire ed andrà nel paradiso, dove troverà 72 vergini perenni, secondo il libro Coranico. Da parte mia non vi è nessuna sorpresa per la morte così orrenda del professore parigino né per le tante vittime precedenti a cui sono stati asportati il capo mediante decapitazione, fatti drammatici a tanti sconosciuti e tenuti nascosti perché i media europei ed italiani, in particolare, non li citano e nascondono sempre ogni efferato gesto di tale punizione coranica. Però ora  c’è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza, la Francia inizia a prender coscienza del pericolo islamico e cerca di reagire, secondo me invano… troppo tardi, anche perché i media continuano a confondere l’opinione pubblica definendoli estremisti, radicalizzati o islamisti o semplicemente disadattati, bisogna riconoscere che lo fanno da anni e con successo… spiace dover far loro notare e rimarcare che il libro di riferimento di quei signori non sono i nostri vangeli ma è sempre il loro libro sacro che è il Corano e loro, operano secondo quei dettami… comunque li chiamate. Adesso vogliono chiudere una moschea, ridicolo… solo ora si rendono conto del pericolo della diffusione d’odio nelle parole degli imam nelle moschee durante la preghiera del venerdì ? Un gesto che non servirà assolutamente a nulla, perché  ve ne sono già a migliaia radicate nel territorio francese e a pochi passi in Italia, e chiusa una se ne apriranno cento e il gioco continuerà all’infinito sino a quando ci saranno solo moschee in Europa e nel mondo… statene certi. Oriana Fallaci aveva lanciato, anni addietro, gli allarmi sul pericolo islamico in Europa… ma tutti hanno ignorato il problema e trattato lei come una pazza isterica che vaneggiava, si è pure pensato che aprire un dialogo con l’islam fosse possibile e conveniente per tutti però… consto che di teste rotolate sul pavimento, al momento, vedo solo quelle degli… infedeli. Forse sarà una questione di pettinatura o di shampoo ? La questione è seria e deve essere affrontata nelle sedi parlamentare europee al fine di obbligare i musulmani a cancellare i versetti violenti dal Corano e renderlo pacifico a tutti gli effetti e a scanso di equivoci per errata interpretazione di alcuni malati di fede, oppure… bandirla perché religione violenta ! Non vedo altre soluzioni . 20102020

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Prof decapitato:Darmanin chiede chiusura moschea Pantin

In risposta all’assassinio di Samuel Paty

epa08700456 French Interior Minister Gerald Darmanin speaks to the press during a visit at the synagogue of Boulogne-Billancourt, a suburb of Paris, France, 27 September 2020.  EPA/BERTRAND GUAY / POOL  MAXPPP OUT

Redazione ANSAPARIGI

19 ottobre 2020

(ANSA) – PARIGI, 19 OTT – Il ministro francese dell’Interno, Gérald Darmanin, ha chiesto la chiusura della moschea di Pantin, alle porte di Parigi. Intervenendo al TG delle 20 di TF1, Darmanin ha invocato la chiusura della moschea di Pantin in risposta all’assassinio dell’insegnante Samuel Paty nell’agghiacciante attentato di venerdì scorso. Questo fine settimana, dopo l’assalto, i responsabili della moschea avevano riconosciuto di aver diffuso il video in cui un padre di famiglia si lamentava della scelta del prof ucciso di mostrare le caricature di Maometto agli alunni. (ANSA).

 

E’ SE FOSSE… LEI IL VERO KILLER ?

20102020 COVID STUDIO

E’ SE  FOSSE… LEI IL VERO KILLER  ?

I dati sui contagi quotidiani che ci giungono dai vari paesi  europei determina una serie di domande e sospetti legittimi sulla velocità di propagazione del contagio. E’ troppo veloce la sua diffusione in paesi apparentemente attrezzati da dispositivi individuali di protezione, e forse bisogna andare alla ricerca di altre cause per verificare questa crescita esponenziale del contagio negli ultimi giorni. E se fossero proprio le mascherine il vero primo veicolo di trasmissione del contagio stesso o di altre problematiche legate alla respirazione ? E già… nessuno ci ha pensato, tutti escludono a priori  che un dispositivo di protezione possa trasformarsi in un’arma efficace di contagio se gestita con poca attenzione o usata con continuità. Il dubbio è legittimo, infatti quante volte abbiamo visto persone con la propria mascherina penzolante al braccio a mo’ di braccialetto ? Oppure, tenuta sotto il mento come se fosse un oggetto ornamentale che fa “pendant” con l’abbigliamento ? O peggio vederla cadere sul pavimento e poi stupidamente raccoglierla e rimettersela come se nulla fosse successo come han fatto vedere di Zingaretti in Tv più volte ? O è meglio non raccontare quel che accade nei ristoranti, dove le mascherine vengono confuse con i tovaglioli e utilizzati, magari in un momento distrazione, al loro posto ? Mascherine buttate sul sedile anteriore dell’auto e poi rimesse, ma la cosa più ridicola è che se un lavoratore dipendente, pubblico o privato che sia, o un commerciante è costretto a doverla utilizzare per 7 o 8 ore consecutivamente allora il problema diventa davvero preoccupante. Infatti, alcuni tecnici di laboratorio, svizzero nell’occasione, si sono posti il problema ed hanno cercato una risposta alla domanda, hanno effettuato dei test batteriologici su venti mascherine anti covid, le stesse recuperate dopo il loro utilizzo e cestinate, quel che ne è venuto fuori è “davvero sorprendente quanto terrificante” e che deve indurci alla riflessione, ebbene, su 14 campioni hanno trovato stafilococchi, già… mica macchie di pomodoro… quelli sono batteri che potrebbero causare polmoniti e meningiti, mentre su un totale di 15 si sono riscontrati anche muffe e funghi, loro sono responsabili di irritazioni agli occhi e alla vie respiratorie. E non è finita con le analisi di laboratorio perché poi c’è un’ulteriore considerazione da fare e cioè che a differenza delle mascherine usate e cestinate, quelle nuove e indossate correttamente creano nelle ore d’utilizzo, con la respirazione, i presupposti ideali per un ambiente caldo e umido e questi agenti patogeni vengono favoriti nella proliferazione proprio da quell’ambiente ideale. Ora immaginate chi è obbligato ad indossarle costantemente e per ore ogni santo giorno, a quale pericoli respiratori si espone ? E già… quando ho letto quest’articolo, che arriva dalla Svizzera, non ho pensato che si potesse trattare di una bufala, accertata anche la provenienza dello studio che credo sia attendibile però, e al di là dei leciti sospetti e dubbi sullo studio stesso, la domanda d’obbligo e questa : ma non è che sono le mascherine le responsabili delle tante malattie respiratorie e conseguenti decessi ? Infatti il calore che si sviluppa all’interno,  nelle fasi respiratorie, è noto a tutti come anche risulta fastidiosa la respirazione per chi ha difficoltà alle vie aeree respiratorie. Questa dell’utilizzo della mascherina sinceramente ha sollevato problemi e credibilità sin dall’inizio, infatti tutti ricordiamo che all’inizio della pandemia l’Oms e tanti virologi sostenevano l’inutilità della mascherina per combattere la diffusione del virus, infatti consigliavano di  lavarsi spesso e volentieri le mani e sanificare gli ambienti, e questa è storia di qualche mese fa e non di 100 anni passati mentre oggi invece ci obbligano ad indossarla. Nei fatti il problema mascherina si auto annulla quando ognuno di noi rientra nella propria abitazione, se la toglie e se è infetto sicuramente andrà a contagiare i suoi familiari. Dopo questa allucinante scoperta non so se le mascherine serviranno ancora a qualcosa o… forse ci stanno prendendo in giro da mesi ? 15 su 20 è un’apocalisse !19102020

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Test mascherine: 14 su 20 con batteri responsabili di meningiti e polmoniti

18 Ottobre 2020

Un laboratorio svizzero ha eseguito un test sulle mascherine di 20 pendolari e quello che hanno scoperto non è confortante.

20102020 COVID STUDIO

La rivista svizzera per i consumatori K-Tipp ha deciso di esaminare le mascherine utilizzate per verificare se fossero contaminate.
Hanno raccolto venti mascherine usa e getta da dei pendolari a Zurigo e hanno commissionato il test a un laboratorio svizzero. Operazione che non è stata facile visti i tanti rifiuti a causa del coronavirus.
I risultati ottenuti dal laboratorio non sono molto rassicuranti. Undici delle venti mascherine contenevano più di 100.000 colonie batteriche di cui tre, addirittura, superavano un milione.

Test sulle mascherine: cosa ha trovato il laboratorio

I tecnici del laboratorio che hanno effettuato il test hanno trovato stafilococchi su 14 mascherine. Si tratta di batteri che potrebbero causare polmoniti e meningiti.
Invece su 15 hanno trovato muffe e lieviti (funghi) che, secondo l’Ufficio federale della sanità pubblica svizzera, potrebbero essere responsabili di irritazioni alle vie respiratorie e agli occhi.

Inoltre l’ambiente caldo e umido che si forma tra mascherina e bocca favorisce la proliferazione di questi agenti patogeni.
Attualmente i dispositivi di protezione sono obbligatori in molte situazioni. Quello che non viene spiegato è il corretto utilizzo.
La mascherina usa e getta dovrebbe essere un dispositivo di protezione contro il coronavirus. Serve per bloccare le goccioline prodotte con un colpo di tosse, con uno starnuto o quando si parla, che potrebbero contenere il virus.
Sembrerebbe che in tanti utilizzino la stessa mascherina usa e getta per giorni o addirittura per settimane senza mai cambiarla.

Molti le tengono in tasca o legate al braccio oppure in macchina attaccate al cambio. In tal modo, le condizioni igieniche delle mascherine nella maggior parte dei casi non sono delle migliori.
La raccomandazione degli esperti è di cambiarle regolarmente appena si inumidiscono e cercare di non toccarle.
Il rischio è quello di ottenere più effetti collaterali che benefici a causa di un utilizzo scorretto. Ricordiamo che anche i dispositivi di protezione possono risultare dannosi pericolosi.

Fonte: oltre.tv/

 

RESTIAMO A CASA ?

19102020 COVID MORTE

RESTIAMO A CASA ?

Rammentate quale campagna mediatica è stata portati avanti nel mese di marzo scorso col fine di allarmarci e prendere le dovute precauzioni contro il virus ? Pare che ce la siamo dimenticati… ora non riusciamo ad arrestarlo il maledetto contagio. Giorni ancor più bui ci attendono, i dati dei contagiati sono in salita e oggi siamo arrivati a quota 11 mila con un trend di crescita esponenziale e senza limiti, davvero preoccupante e quello che mi più mi inquieta è che tanti credono ancora che il virus sia un gioco inventato dai potenti della terra per sottomettere i popoli o per farci tanti soldi, ridicolo… solo in Italia si son persi 160 miliardi di euro di PIL… solo da noi, per non parlare degli altri paesi che hanno le economie affossate con perdite di migliaia di miliardi di euro, soldi che non saranno mai più recuperati, altro che potenti per far soldi coi vaccini. E  poi ci stanno quelli che ci guadagnano con la “fake” e le fantasiose teorie dei complotti  e… purtroppo tanti ora ci credono alla sua inesistenza, aggrappati a teorie strampalate, supportati da statistiche campate in aria e dati che nulla hanno a che vedere con una pandemia e che sono terribilmente drammatici, vedi gli Usa, il Brasile, l’India, l’Inghilterra e noi e tralascio i tanti paesi  del mondo colpiti, 40 milioni di contagiati nel mondo son tanti e nei prossimi mesi tireremo le somme di questa pandemia senza fine. In primis chiariamo subito che ogni giorno nel mondo avvengono tanti decessi e si muore per le diverse patologie o per i tantissimi incidenti che accadono nel mondo del lavoro o nella vita quotidiana e i morti, per o con il coronavirus, sono morti in più, questo è un concetto che tanti non hanno compreso o forse non vogliono comprendere se poi, alcuni governi, compreso il nostro, e ne sono convinto, omettono di dir la verità e nascondono i dati reali sui decessi causati del virus e li confondono con altre tipologie, questa è una cosa da non escludere ma il risultato non cambia, perché se con questo virus non si muore una cosa è certa… si finisce a casa in brutte condizioni e i più deboli addirittura vengono spediti in terapia intensiva e qui il discorso si chiude. Quindi parto proprio da questo concetto per esprimere il mio pensiero : d’accordo, non sarà aggressivo né mortale, almeno per tanti, ma i più deboli o coloro i quali hanno patologie pregresse sono e restano a rischio … punto. Concetto espresso più volte ma a quanto pare sembra voler essere rifiutato da tutti, per esempio, era proprio necessario andare a farsi le vacanze all’estero la scorsa estate ? Questa la chiamo andarsi a cercare i guai col cucchiaino… poi se ve lo beccate tenetevelo ! Spiace, ma io la vedo così e sono sempre più sospettoso sulle origini della pandemia, anzi, sempre più  fermamente convinto che il virus sia il frutto di uno studio di laboratorio cinese, sì proprio a Wuhan, e fatto uscire col fine di affossare le economie mondiali, infatti tutte le economie sono state affossate e l’unica che ha ripreso a marciare è proprio quella cinese, solo quella cinese… ma guarda un po’ che combinazione ! Questa è la mia tesi che parte dal lontano febbraio 2020, leggibile negli articoli del mio blog, ed oggi a distanza di otto mesi è più che rafforzata dalle notizie che ci giungono dal paese asiatico, infatti pare che loro abbiano già il vaccino pronto… già, loro che hanno sempre copiato dagli altri, anche le mutande, ora hanno il vaccino disponibile e cosa curiosa… hanno avuto solo 4 mila morti su un popolazione di 1.5 miliardi di persone, non vi sembra tutto strano ? E se fossero stati anche loro a diffondere le “fake” per far aumentare ancora di più il contagio e farci piegare al loro… necessario vaccino ? Mesi addietro ipotizzavo una nuova guerra economica ed oggi devo constatare che forse avevo visto giusto, loro la stanno vincendo, e anche alla grande, perché se noi occidentali andiamo nuovamente in blocco totale ci vorranno almeno 20 anni per poterci riprendere a livello economico e strutturale. Questa storia del virus è strana e singolare, tutti sono in disaccordo tra di loro e intanto la gente muore e si ammala, e il “paradosso sull’inesistenza del virus” ha colpito ancora e  mietuto un’altra vittima illustre, che dire, se l’è cercata e l’ha trovata… la morte . Piango per la morte di un ragazzo di 33 anni e per questo insisto nello scrivere di fare attenzione, evitate la morte con delle semplici precauzioni, fatelo anche per chi vi vive intono e vi ama. 18102020

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Influencer ucraino negazionista muore di Covid a 33 anni

‘Dicevo non esistesse, state in guardia’, scriveva dall’ospedale

19102020 COVID MORTE

Redazione ANSAROMA

18 ottobre 202019:14NEWS

Un influencer ucraino con oltre un milione di follower, che aveva negato l’esistenza del Covid-19, è morto proprio a causa del virus a 33 anni.

Dmitriy Stuzhuk, esperto di fitness e promotore di una vita salutista, si era ammalato durante un viaggio in Turchia ed era stato ricoverato in ospedale al suo ritorno in Ucraina, dopo essere risultato positivo. In ospedale, erano subentrate complicazioni cardiache.

Durante il ricovero Stuzhuk aveva postato sui social il suo mea culpa: “Voglio condividere come mi sono ammalato e mettere in guardia tutti. Ero uno che pensava che il Covid non esistesse, finché non mi sono infettato. Non ha vita breve! E’ pesante”.
La sua ex moglie ha confermato che fosse “in gravi condizioni” e che il “suo cuore non ce la faceva”. I due si erano separati sei mesi fa, dopo aver avuto tre figli, la più piccola di appena nove mesi.

 

METTETE I FIORI NEI VOSTRI CANNONI !

epa08752100 Children and parents lay flowers in front of Bois d'Aulne middle school to pay their respect after a teacher was assassinated in Conflans Sainte-Honorine, outside Paris, France, 17 October 2020. On 16 October a school teacher was decapitated by a 18-year-old attacker who has been shot dead by policemen. The man who was decapitated was a history teacher who had recently shown caricatures of the Prophet Mohammed in class.  EPA/YOAN VALAT

METTETE I FIORI NEI VOSTRI CANNONI !

Canzone dei favolosi anni ’70, la cantavano i Giganti, gruppo musicale italiano, una canzone il cui unico fine era quello di lanciare un messaggio di pace al mondo ed in particolar modo a metter fine alla  guerra nel Vietnam, una guerra che “avviliva gli occidentali e le loro coscienze umanitarie e solidali”… una sanguinosa guerra iniziata nel 1955 dai francesi e finita vent’anni dopo. La modalità di espressione canora è  parte di quella cultura che è proprio della “sinistra democratica mondiale e italiana”… è sempre quella… la solita e cioè, quella di cercar sempre con degli slogan e una nota musicale un’apparente soluzione pacifica smuovendo le masse contro l’odiato di turno e indirizzare l’opinione pubblica contro il nemico del popolo e difendere l’altro… presunto difensore della propria ideologia. In quel tempo i cattivi erano gli americani, “erroneamente accusati” da tutti i media e politici, tacciati di aggressione al paese vietnamita mentre i veri aggressori erano i sobillatori comunisti, i vietcong e i  Khmer rossi loro alleati e invece… loro venivano considerati le vittime, allucinante ma è questa la verità… niente di strano nella storia del mondo diviso in tanti blocchi ideologici, è sempre stato così e sarà sempre così sino a quando stampa e Tv non avranno il coraggio di raccontare la verità tenendo fuori gli interessi economici e politici. Infatti chi ha fatto realmente perdere la guerra agli americani e ai vietnamiti sono stati i media stessi americani e quelli europei, stranamente sempre schierati a fianco dei comunisti vietnamiti. La conclusione è che il popolo vietnamita vive dal lontano 1975 sotto una “rigidissima dittatura” e il bello è che quelli che… “cantavano e ballavano per i vietcong” oggi sono in silenzio dal lontano 1976… non proferiscono neanche più una parola e il loro coraggio di prima è affossato nelle feci più putride del silenzio mediatico. Oggi non si parla del Vietnam… neanche  a scuola per indicarlo sulle cartine geografiche, eppure in quel paese si sfruttano i bambini per produrre le scarpe che poi… i radical chic che “combattevano per la libertà del popolo vietnamita”… indosseranno in Europa e negli Usa… che paraculata vero ? Pensate che la drammatica storia della gente occidentale sempre schierata contro i principi democratici d’origine cristiana sia finita ? Assolutamente no, siamo all’inizio di un nuovo dramma, noi stiamo rivivendo l’identica storia vietnamita del 1955 con risultati che presumo, non faccio il mago di professione, saranno molto vicini a quelli raggiunti dai vincitori comunisti vietnamiti. La nuova lotta dei “paraculi radical chic” si chiama integrazione con i fedeli di religione islamica e nonostante i massacri e le gesta terroristiche inaudite che subiamo quotidianamente  i nostri media cosa fanno ? In tutti modi cercano sempre di sviarci dalla vera realtà, o meglio dalla “verità”… i criminali, senza giri di parole, ci vengono presentati come poveri disgraziati, disadattati, non integrati o addirittura malati psichiatrici le cui colpe devono ricadere puntualmente su di noi, questo  sta accadendo ora in Europa e negli Usa, ed è esattamente quello che accadde negli anni ‘70/80. Poi quando l’Islam grazie a loro avrà preso potere e piede nel mondo occidentale tutti i radical chic spariranno e nella disperazione diranno : “ma noi non pensavamo che”… Sono decenni che lancio avvertimenti ma pare che abbia miseramente perso tempo e “il capo” di quel professore di storia francese staccato dal suo corpo è la prova concreta delle mie paure. In Vietnam quando arrivarono i comunisti al potere la famiglia venne distrutta, tutti figli del regime e il cristianesimo come tutte le altre religioni furono immediatamente cancellate, per dirla in breve niente “Dio e famiglia”… non so se vi ricorda qualcuno. Finalmente il presidente Macron, lo ha detto a margine di una conferenza stampa in relazione all’omicidio, che la situazione islamica è preoccupante e la libertà di espressione ha la precedenza in tutto… forse pare abbia compreso la gravità della situazione ed ora vuol metterci un argine, speriamo che sia l’inizio di una difesa delle nostre origini, e  mentre lui pensa al domani… il nostro governo e i nostri media nicchiano e fanno finta di niente. Quante teste serviranno ancora per capire ? 17102020

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Prof decapitato: Charlie Hebdo invita a manifestare domani

Insieme con altre associazioni alle 15 a place de la République

epa08752100 Children and parents lay flowers in front of Bois d'Aulne middle school to pay their respect after a teacher was assassinated in Conflans Sainte-Honorine, outside Paris, France, 17 October 2020. On 16 October a school teacher was decapitated by a 18-year-old attacker who has been shot dead by policemen. The man who was decapitated was a history teacher who had recently shown caricatures of the Prophet Mohammed in class.  EPA/YOAN VALAT

 

(ANSA) – PARIGI, OCT 17 – Il settimanale satirico Charlie Hebdo ha chiamato alla mobilitazione dopo ‘l’assassinio del professor Samuel Paty per aver mostrato caricature di Maometto in una classe”. L’appuntamento per protestare “contro questo orrore”, diffuso in un tweet al quale hanno già aderito diverse associazioni e sindacati, è fissato per domani alle 15 a place de la République.
Già oggi, davanti alla scuola dove è avvenuto l’omicidio del professor Samuel Paty, a Conflans-Sainte-Honorine (nord di Parigi), si è radunata una folla spontanea di persone che hanno depositato fiori ed esposto cartelli in memoria dell’insegnante decapitato. (ANSA).

IL PONTE SUL FIUME… CORONAVIRUS !

Studenti al termine della loro giornata di lezione ammassati per poter salire su un bus a una fermate della linea 90-91 senza poter rispettare le misure di distanziamento anticovid, Milano 12 ottobre 2020. Ansa/Matteo Corner

IL PONTE SUL FIUME… CORONAVIRUS   !

Immaginate per un attimo che si voglia costruire un ponte su un fiume lungo 100 metri e incaricassimo 5 braccianti agricoli, 5 aiuto banconisti, 5 baristi  e 5 apprendisti meccanici di automobili e 5 ragazzini delle scuole elementari. 25 persone che non sono né possono venir considerati dei maestri, né sarebbero capaci di costruirlo quel ponte e se anche fossero in grado di farlo, sicuramente non reggerebbe al passaggio di autotreni e carichi pesanti al primo tentativo. Anzi… penso che sarebbe elemento di gravi sciagure e appena edificato crollerebbe sicuramente alle prime intemperie come il vento in particolare. Già… perché per costruire un ponte ci vogliono elementi decisamente diversi dai citati, le cui conoscenze sono molto diverse e ovviamente più in linea con le necessità di un’evidente capacità di progettazione del ponte su carta, la programmazione dei successivi lavori,  quindi la valutazione di ogni singolo materiale da impiegare per la costruzione e poi… ci vuole anche un buon geologo che ci dica se il suolo è idoneo a reggere il ponte su cui far poggiare le fondamenta di sostegno. Ho sintetizzato la necessità di un’ipotetica costruzione di un ponte al fine dio utilizzarlo come esempio lampante nella nostra attuale vita quotidiana in tempo di coronavirus. Quindi per ovvietà di logica nessuna mente sana  affiderebbe al primo che capita un compito di importanza rilevante che potrebbe mettere a rischio la vita e la sicurezza dei cittadini, e cosa ancor più grave a chi non è capace di programmare e costruire il futuro dei cittadini in sicurezza,  e consentirgli di mettere in pratica progetti che potrebbero far la differenza tra la vita e la morte. Noi italiani, anzi… voi italiani… perché io non li ho votati, avete permesso, con il vostro voto, che si costruisse un “ponte immaginario”… il cui falso obiettivo era quello di far attraversare, sul corso di un  fiume inondato di virus, e rimanerci indenni …  si è permesso di costruire un fronte di battaglia contro il coronavirus affidando la responsabilità a gente incompetente e poco onesta… incapace di programmare un’eventuale fase di ritorno del pericoloso contagio, la famosa fase 2, ipotesi ventilata già la scorsa estate da tutti i virologi. A gennaio il governo giallo-rosso di Conte dichiarò che l’Italia era pronta ad affrontare un’eventuale epidemia che giungeva dalla Cina, ammesso che arrivi “aggiunse l’idiota”, l’appellativo se lo merita tutto perché per arrivare in Italia dalla Cina sono sufficienti 12 ore e non 12 anni… Abbiamo affrontato la prima fase sprovvisti di tutto e clamorosamente impreparati, le mascherine, oggi osannate, all’epoca servivano a ben poco, secondo i media e l’OMS, infatti erano tanto inutili che le abbiamo regalate agli altri anziché tenercele e magari consentirci una minima protezione e il tutto in salsa mediatica tra esaltazioni e silenzi voluti, poi abbiamo assistito al disastro delle terapie intensive nei vari ospedali e quando qualcuno, che ha il cervello che funziona, si è deciso a realizzarle anziché complimentarsi con lui… in Italia si sono aperte le cateratte contro chi le ha costruite… che strano paese è il nostro ! La prima fase è passata con tanti danni e 37 mila morti e il nostro “ invidiabile e splendido governo” come ha risposto a quella “costruzione del ponte ideologico” che ci deve far attraversare il periodo della seconda fase ? Ha affidato il progetto ad un certo signore, il nome ve lo dico dopo, per ora lo chiameremo semplicemente Mr. Antivirus flop dei fondi europei, lui è l’amministratore di Invitalia dal 2007, Agenzia nazionale per l’attrazione e gli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia. Nel  2012  l’UE  lo stroncò per gravi carenze e criticità nella gestione degli interventi finanziati dal Pon R%C (Piano Operativo Nazionale Ricerca & Competitività).  Lui è anche finito sotto inchiesta, come Ad, dalla Corte dei Conti per gli stipendi fuori norma in Invitalia, un danno di quasi 2 miliardi di euro. Lui è il commissario straordinario per la “pandemia”… l’uomo che ad agosto dichiarò che la seconda fase non ci avrebbe messo in difficoltà né ci spaventava… lui è Arcuri… punto. Poi abbiamo un ministro della salute, povero disgraziato, zero cultura in medicina, e nessuna esperienza lavorativa, non ha mai lavorato un giorno… ma ha sempre fatto solo becera politica e il politicante, in lui regna quindi sovrana la stupidità e l’esperienza manageriale che ci vorrebbe in un ministero è inesistente, consto che un incompetente più di lui è veramente difficile trovarlo, e non è roba di poco conto, la sua dabbenaggine ha lasciato milioni di pazienti con patologie varie in balia del loro destino, c’è gente che è anche deceduta in attesa di quegli esami già fissati precedentemente o delle chemioterapie e oggi, apprendo con stupore che per farsi prescrivere i piani terapeutici per determinate patologie bisogna recarsi prima dai … carabinieri, indi  farsi accompagnare negli ospedali per la visita del caso e la necessaria prescrizione. Come vedete non è cosa semplice affidare il lavoro della costruzione di un ponte a dei bambini o a gente che non sa neanche da dove si comincia a costruirlo !  Leggete le dichiarazioni nel link postato di Ricciardi, altro grande genio dell’OMS venduto al governo italiano, spero ora che vi rendiate conto a chi avete affidato le vostre vite ! Io con questi signori non sono tranquillo anzi… temo per la mia vita, perché se non mi uccide il coronavirus  forse mi ucciderà qualche altra patologia pregressa o la disperazione per l’imminente crisi economica . 16102020…

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Ricciardi: ‘Il tracciamento dei contagi non sta funzionando’

Arcuri contro le regioni: ‘Non hanno attivato 1.600 intensive’

Studenti al termine della loro giornata di lezione ammassati per poter salire su un bus a una fermate della linea 90-91 senza poter rispettare le misure di distanziamento anticovid, Milano 12 ottobre 2020. Ansa/Matteo Corner

Redazione ANSAROMA

16 ottobre 2020

Allarme di Ricciardi sul tracciamento. ‘Le asl non sono più in grado di tracciare i contagi, la strategia di contenimento del virus non sta funzionando. La situazione è molto grave, le regioni stanno andando verso la perdita del controllo dei contagi’. Ricciardi indica alcuni punti su cui si riflette: chiusure mirate nelle regioni dove l’indice di contagio è superiore a 1, per punti di aggregazione come circoli, palestre, ed esercizi non essenziali, mentre lo smart working dovrebbe diventare la forma ordinaria di lavoro in tutto il Paese. Arcuri accusa le Regioni: ‘prima del Covid le terapie intensive erano 5.179 e ora ne risultano attive 6.628 ma dovevamo averne altre 1.600 che sono già nelle disponibilità delle singole regioni ma non sono ancora attive’.

Allarme anestetisti – In dieci Regioni la tenuta delle terapie intensive è particolarmente a rischio, si è vicini alla soglia massima fissata dal ministero della Salute del 30% di posti dedicati a malati Covid occupati. Ma è allerta in tutte le Regioni: “si rischia, nel breve termine, una saturazione dei posti Covid se il trend dei contagi non si modificherà”. Il quadro arriva dal presidente nazionale degli anestesisti, Alessandro Vergallo, che parla di un ritorno della pressione, con la paura che si possa tornare alla situazione drammatica della prima fase epidemica.

Medici di base a cittadini, giunto momento per autolockdown  – “E’ giunto il momento che i cittadini considerino la necessità di un autolockdown per limitare al massimo il rischio di contagio a fronte dei numeri in preoccupante crescita”. E’ l’appello lanciato alla popolazione da Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg). Ovviamente, chiarisce all’ANSA, “vanno preservate le attività lavorative ma tutto il resto, ciò che non è cioè necessario, in questo momento deve essere sacrificato in nome della salute pubblica”.

 

MA DOVE VA IL MONDO ?

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MA DOVE VA IL MONDO ?

Già… me lo son chiesto più volte nel corso degli ultimi 15 anni, duemila anni di storia son serviti per darci la libertà individuale e la dignità anche a chi non è particolarmente ricco o potente, son serviti per eliminare la schiavitù e renderci tutti uguali ed avere un lavoro retribuito adeguatamente evitandoci lo sfruttamento di massa degli esseri umani. Ma la cosa più significativa che il  percorso della storia ci ha lasciato in eredità sono le democrazie e il conseguente diritto al voto sancito dalle costituzioni, sia alle donne che agli uomini  che ai giovani maggiorenni… in definitiva, un sistema altamente significativo per decidere chi dovrà governarci e metter fine a quella stortura che è propria dei re o imperatori o dittatori in genere. La vita appartiene ad ogni essere vivente, ed ogni uomo, se non può viverla allo stato brado, dovrà farlo in una società organizzata e conviverci osservando delle regole ben precise, laddove il “rispetto per gli altri”… non deve mai venir meno, altrimenti non possono coesistere pacificamente più comunità se una intende prevalere sull’altra. Tante belle parole e pensieri d’intenti meravigliosi, propositi stupendi ma solo in teoria perché nella vita pratica del 2020 io non li vedo. Già, non riesco proprio ad avere quella visione appena descritta, ma non perché abbia problemi visivi, sia ben chiaro, ma perché il mondo costruito intorno a noi oggi continua a girare nel senso sbagliato, secondo il mio parere, ed ha perso i suoi punti forti di riferimento che sono il rispetto per la vita altrui, la democrazia e libertà, elementi fondanti di una società cosiddetta civile ed armoniosa di vita pacifica nelle varie comunità. Analizziamo cosa sta accadendo a margine delle elezioni presidenziali negli Usa da ben sei mesi e cioè, dalla data di ingresso del coronavirus nel paese nord americano, una strage di uomini e donne di varie età e colore, una “cataclisma epidemiologico” epico… che nella storia statunitense non ha precedenti e si è portato via, ad oggi, già oltre 217.000 esseri umani e quindi il paese ora attraversa un delicatissimo momento umanitario e sanitario, “crisi economica a tutta birra” al limite del disastro, e in tutto questo caos si aggiungono anche gli scontri di ordine razziale, siamo ai soliti bianchi poliziotti  contro i neri che insorgono e protestano, il tutto condito dai soliti incidenti, incendi e devastazioni e anche morti. E poi c’è lui… il “meraviglioso candidato” e sfidante alle presidenziali che invece di spegnere i fuochi dell’odio e dell’ira ci soffia dentro e ci versa anche la benzina in modo irresponsabile, e non contento di sobillare le masse, promette aperture anomale e che vanno in contrasto con la stessa costituzione americana ai fedeli islamici. Capisco la dialettica politica ma non capisco perché si voglia stravolgere il percorso della storia a tutti i costi e modificare quegli equilibri delicatissimi ottenuti dopo secoli di battaglie, guerre, morti e distruzioni. Ed è facile quanto ovvio cavalcare l’onda del malcontento e della disperazione del popolo americano in questo frangente, ma non si può né si deve farlo rischiando una guerra civile e infangando l’avversario di turno che allo stato attuale resta sempre il presidente degli USA e non il compare di bevuta della locanda. Sto parlando dello sfidante di Trump, ed ex vicepresidente di Obama, una persona a dir poco disgustosa, giocare ed addossare le colpe delle morti di tantissime persone è un crimine intellettuale e umano e non si gioca una partita su quel terreno… è da vigliacchi, anche perché Joe Biden dimentica, spesso e volentieri, che Trump stesso “è stato stoppato” dai vari governatori degli stati, ai quali chiedeva l’applicazione del lockdown di quelle zone, puntualmente respinte, come tante volte ha tentato di fare con la città di New York. Non è questo il modo per presentarsi ad un confronto elettorale, Trump potrà anche non piacere ma se lui continua a seguire questo percorso e andar sulla falsa riga dell’ipocrisia non so proprio dove andrà a “parare questo signore”, un egoista che gioca con la libertà individuale, con la democrazia e soprattutto con la salute delle persone per il solo fine della vittoria a tutti i costi. E la sua vergognosa e bassa strategia non finisce qui…  è arrivato addirittura, pur essendo cristiano, a promettere  “ porte aperte all’islam e alla legge coranica”, cioè nei fatti, svende il proprio paese pur di avere il loro voto, dimenticando che le leggi coraniche sono in contrasto con la costituzione americana stessa e la religione islamica detta tempi diametralmente opposti a quella cristiana. E’ nell’anima dei democratici di tutto il mondo vendere il proprio paese,  togliere diritti e libertà conquistate in millenni e tradire il proprio popolo solo per una… poltrona e l’Italia… né è un esempio. Se vince Biden saranno veramente problemi seri per gli USA ! 15102020

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15 ottobre 2020

Usa, boom di elettori. 14 milioni di americani hanno già votato

epa08615677 A framegrab from the Democratic National Convention Committee livestream showing Joe Biden speaking during the final night of the 2020 Democratic National Convention (DNC) in Milwaukee, Wisconsin, USA, 20 August 2020. The convention, which was expected to draw 50,000 people to the city, is now taking place virtually due to coronavirus pandemic concerns.  EPA/DNCC

I sondaggi danno Biden davanti a Trump di 17 punti. Oggi dibattito tv a distanza fra i due candidati

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NEW YORK – A 19 giorni dall’ Election Day, sono 14 milioni gli americani che hanno già espresso la loro preferenza per posta e nel voto anticipato per le elezioni presidenziali del prossimo 3 novembre. È quanto emerge da una nuova analisi dello Us Elections Project, che monitora l’andamento del voto anticipato per l’Università della Florida, che è stata rilanciata dai media internazionali.

Si tratta di un dato record, circa il 10% del totale dell’affluenza alle elezioni di quattro anni fa. In Florida hanno già votato più di due milioni di aventi diritto. In Georgia ci sono stati elettori rimasti in fila per ore in diversi distretti.

Alle presidenziali del 2016 avevano votato 130 milioni di americani. L’impennata di quest’anno si spiega soprattutto con il boom del voto per posta, con molti elettori che in tempi di pandemia lo hanno preferito piuttosto che recarsi alle urne.

Biden in vantaggio di 17 punti su Trump

Intanto nei sondaggi Joe Biden supera di 17 punti Donald Trump. Secondo un sondaggio Opinium-Guardian Us, il candidato democratico ha il 57% dei consensi contro il 40% di Trump.

Biden potrà presto contare sul sostegno di Barack Obama: la prossima settimana l’ex presidente visiterà alcuni degli Stati dove il voto è già iniziato per cercare di imprimere un’accelerata finale al suo ex vice.

Saltato il dibattito presidenziale in tv – dopo la diagnosi di positività di Trump – oggi il duello si svolgerà a distanza: i due sfidanti risponderanno alle domande degli elettori alla stessa ora ma da due canali diversi, il presidente uscente da Miami sulla Nbc, l’ex vicepresidente da Philadelphia sulla concorrente Abc.

Democrazia in diretta tv. La storia è cambiata

di ANTONIO GAMBINO

Florida e Pensilvania che ospiteranno i due dibattiti tv, sono i due Stati chiave vinti dal miliardario repubblicano nel 2016 e dove Joe Biden risulta in testa ai sondaggi. Il dibattito a distanza – ha detto il professore di scienze politiche all’Università del Wisconsin, “E’ una vera perdita di democrazia”.

L’ultimo faccia a faccia fra Biden e Trump è previsto per il 22 ottobre a Nashville, nel Tennessee.

L’attacco di Trump in Iowa: “Joe Biden ha mentito sul figlio”.

“Joe Biden è un politico corrotto, ha mentito e non gli dovrebbe essere permesso di correre per la presidenza degli Stati Uniti”. Donald Trump si è espresso così con i suoi supporter in Iowa dove è tornato a parlare delle presunte email di Hunter Biden diffuse dal New York Post e che inchioderebbero l’ex vicepresidente.

Twitter cerca di impedire che diventi virale il controverso articolo del New York Post su Joe Biden e suo figlio Hunter. La portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, si è vista bloccare l’account personale per aver postato il pezzo. “Stanno cercando di proteggere Biden – ha tuonato Donald Trump durante il suo comizio in Iowa, “L’hanno bloccata solo perché cercava di diffondere la verità”. Il giornale sostiene di essere entrato in possesso di mail che confermerebbero la presentazione da parte di Hunter Biden a suo padre, all’epoca in cui era vice presidente degli Stati Uniti, di un dirigente di Burisma, Vadym Pozharskyi, prima che Joe Biden facesse pressioni su funzionari del governo di Kiev per il licenziamento del procuratore che indagava sull’azienda. Anche Facebook cerca di “ridurre la diffusione” dell’articolo in attesa di fact checking. Joe Biden  ha sempre negato di aver mai incontrato i responsabili di Burisma.

L’INIZIO DELLA FINE ?

15102020 alunno negato crocefisso

L’INIZIO DELLA FINE  ?

Oggi intendo raccontarvi il mio primo incontro con un mussulmano, lui tunisino in Italia per ragioni di lavoro, quindi un ospite in “casa mia” che beneficia della possibilità di un lavoro onesto e ben retribuito. Il periodo risale ad una trentina, poco più, di anni fa, io mi trovavo in vacanza a Metaponto Lido (MT), località marittima e turistica posizionata sulla costa ionica, le sue bellissime e dorate spiagge sono rinomate e conosciute in tutto il mondo turistico. E come tutti i turisti la sera amavo sorseggiare una bevanda ghiacciata prima della imminente cena. Seduto su uno sgabello alto davanti al bancone del bar del “ lido Blumen Bad” prospiciente il mare… sorseggiavo beatamente la mia bibita allorquando si avvicina un giovane tunisino, di pari età, che mi chiede un po’ di spazio in quanto anche lui voleva accomodarsi e bere qualcosa dinanzi al bancone. Accontentato, si siede vicino e con l’occasione inizia una conversazione che in quel momento non gradivo, tuttavia lo ascolto educatamente. Lui mi racconta che lavora presso un’altra struttura balneare, sempre a Metaponto lido, e che ha difficoltà a capire i suoi datori di lavoro perché non riesce a pregare come si conviene e trova anche difficile alimentarsi per via della disgustosa e schifosa carne di maiale molto utilizzata da  noi italiani. In verità, essendo cristiano e poco incline alle altre religioni non riuscivo a  comprendere il senso delle sue strane parole e lagnanze e  gli  chiedo il significato di quelle affermazioni. Lui mi spiega che nel suo paese, la Tunisia, è permesso pregare più volte nel corso della giornata, anche durante le ore lavorative, nel rispetto di quanto richiede la fede coranica, e noi italiani, impedendogli di pregare commettevamo un sopruso. Lo guardavo stupito e incredulo, anche perché le mie conoscenze in materia islamica erano alquanto scarse in quel tempo e non attiravano certamente il mio interesse anzi, trovavo ridicolo pensare di pregare durante le ore lavorative, gli facevo presente che se noi italiani festeggiassimo il nostro onomastico, in onore del santo di riferimento, tutti i giorni e durante le ore lavorative sarebbe stato un caos infernale per le aziende produttive che hanno le catene di montaggio quindi ci voleva un po’ più di praticità nelle cose. La sua risposta inaspettata è stata l’inizio della scoperta di un mondo che fino ad allora ignoravo :   casa centrano i c…i dei santi con la preghiera islamica ? E continuava a ruota libera offendendo i nostri santi, a quel punto mi son chiesto : gli sferro un destro sulla mascella oppure vado via e non metto nei guai il proprietario del lido ? Ho scelto l’opzione due e sono andato via disgustato ma con un’esperienza importante, da allora ho capito che col mondo islamico non c’è e non ci potrà  mai essere nessun dialogo, loro attaccano e offendono sempre e comunque… e quando viene loro impedito qualcosa diventano bestie disumane con cui è impossibile ragionare. Quindi le mie convinzioni accresciute nel tempo e sull’impossibilità della convivenza e sul dialogo col mondo islamico, in sintesi quel che io vado predicando da anni, si sono materializzate nella civilissima Svezia del 2020, a un giovane 15enne di fede cristiana, è stato chiesto di togliersi il crocefisso dal suo collo, va inteso come collanina personale, durante la posa per una foto di gruppo in una scuola svedese, questo è accaduto all’inizio di questo autunno mentre ad  altri studenti, di religione diversa da quella cristiana,  è stato permesso di indossare e tenere i loro simboli religiosi come il velo sul capo per le ragazze. Siamo all’epilogo della storia iniziata 30 anni fa, loro sono arrivati in occidente con la scusa del lavoro, si sono radicati, ed una volta insediatosi ora dettano le loro leggi coraniche, hanno voluto l’eliminazione dei crocefissi dalle scuole e tutti i simboli cristiani giustificando quelle scelte in quanto l’occidente è costituito da stati laici con costituzioni che danno accesso a tutte le religioni. Però se noi facciamo presente  che i loro simboli religiosi sono evidenti nel velo e negli scafandri che indossano e che vanno contro la libertà della donne, loro ci rispondono innocentemente… che è un loro diritto vestire come vogliono e lo fanno di loro iniziativa. Ci siamo, l’inganno è perpetrato a danno dalle costituzioni occidentali, ora ci dobbiamo assoggettare alle loro leggi che subdolamente stanno emergendo con fare aggressivo e impositivo. Guardate i cambiamenti repentini dei migranti, agnellini e vittime nei gommoni e da “libro cuore”…poi,  appena sbarcano, si tolgono il travestimento ed ecco che sono lupi famelici pronti ad aggredire e minacciare chiunque si metta sulla loro strada anche quando vengono redarguiti sul problema contagi coronavirus. Quel giorno di 30 anni fa ho capito che era il giorno dell’inizio della lotta contro l’occupazione islamica dell’Italia, e grazie a papa Bergoglio e a tanti della sinistra buonista l’opera si sta compiendo e purtroppo, alcuni italiani che si stanno convertendo all’islam non riescono proprio a capirne le differenze tra il nostro modo di vivere e pensare che è il mondo cristiano e quello islamico.  L’unica cosa che mi resta da dire è solo di ricordare che una volta entrati nel percorso islamico indietro non si torna più, né si può tornare… ricordatelo sempre ! 14102020

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Svezia, alunno costretto a togliere la croce nella foto di classe mentre il velo viene consentito

15102020 alunno negato crocefisso

 

12.10.2020

L’incidente è stato segnalato al Difensore civico per la discriminazione e condannato come un esempio di “sordità” contro la religione cristiana e doppio standard.

A uno studente di 15 anni è stato chiesto di togliere la sua catenina con la croce durante la posa per una foto di gruppo in una scuola svedese all’inizio di questo autunno. Ad altri studenti, invece, è stato permesso di indossare i loro simboli religiosi, ha riferito il quotidiano cristiano norvegese Dagen.

“Indossavo un maglione viola con un colletto, la mia croce era appesa all’esterno. Avevo una catenina piuttosto lunga e una croce di metallo con sopra Gesù”, ha detto il ragazzo al giornale norvegese.

Secondo il 15enne, che ha preferito restare anonimo, una fotografa gli ha chiesto di togliere la croce, azzardando che sarebbe stato offensivo includerla nella foto della scuola. Il ragazzo era certamente scioccato e mortificato, ma ha obbedito e ha riposto la croce in tasca.

“Non sono il tipo a cui piace litigare. Le ho solo lanciato uno sguardo significativo, in modo che lei capisse che pensavo fosse strano. So che chi porta il velo non doveva toglierselo. Naturalmente, non desidero che ciò accada. Ma se io vengo costretto a togliermi la croce, allora lo stesso dovrebbe valere per tutti gli altri simboli religiosi”, ha spiegato il ragazzo.

Il quindicenne dice che lui e la sua famiglia sono fedeli praticanti nella Chiesa di Svezia e che tutti in classe sanno da tempo che è cristiano, il che è completamente accettato e senza problemi.

© AFP 2020 / BERND WUESTNECK

La Chiesa di Svezia chiede fondi per salvare gli immigrati illegali dal coronavirus

L’incidente è stato ora segnalato al Difensore civico per la discriminazione (DO) e al Difensore civico dei bambini e degli alunni (BEO).

“Può sembrare una sciocchezza. Ma alla fine si tratta di che tipo di società vogliamo e quanto valga la nostra libertà religiosa. A quel punto un episodio come questo diventa serio e una questione di principio”, ha detto il padre del ragazzo. “Non si tratta di nutrire rancore verso la scuola, ma è importante reagire alla sordità di tono che esiste riguardo alla religione, non da ultimo per i bambini e i giovani cristiani”.

Ha anche suggerito che la situazione sarebbe stata completamente diversa se un fotografo scolastico avesse chiesto di togliersi il velo musulmano o una stella ebrea di David.

“Questo sarebbe stato considerato un terribile abuso. Ma quando è un simbolo cristiano, non sembra così grave”, ha riflettuto.

Il preside della scuola ha preso le distanze dall’incidente e ha detto che il fotografo ha commesso un errore. L’azienda fotografica ha risposto che il fotografo aveva un’esperienza limitata con la fotografia scolastica.

Fino al 1919, il sistema scolastico svedese era cristiano e aveva stretti legami con la chiesa. Oggi, la Svezia proibisce che elementi religiosi siano inclusi nel programma scolastico. Nelle scuole indipendenti, le attività extrascolastiche possono contenere elementi religiosi su base volontaria.

 

LA STORIA SI RIPETE… MA CON ESITI DIVERSI !

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LA STORIA SI RIPETE… MA CON ESITI DIVERSI !

1° settembre 1939, la Germania di Adolf Hitler invade militarmente la Polonia e in risposta a quel gesto di prepotenza e strafottenza… Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra ai tedeschi due giorni dopo, il resto poi lo conosciamo tutti e sappiamo com’è andata a finire per il “prepotente” e il suo folle gesto di invadere uno stato libero e sovrano. A distanza di 81 anni la storia curiosamente si ripete, gli scenari ovviamente sono diversi, i paesi in questione sono altri, ma il gesto di arroganza e prepotenza e il suo “modus operandi” è identico a quello del dittatore tedesco. Sto parlando della scandalosa vicenda dei nostri 18 pescatori di Mazara del Vallo e delle due motonavi battenti bandiera italiana. Accade che in una zona di mare, oltre le 12 miglia marine dalle costa libica,  che è zona internazionale ma che per la Libia sono considerate acque territoriali e sotto la loro giurisdizione, a dir il vero questa è una controversia internazionale iniziata all’epoca da Gheddafi nel 1986, e ad oggi ancora non risolta, e questa fesseria da dementi viene esercitata col diritto, arrogato, di sequestrare militarmente due navi, battenti bandiere di un altro stato, a ben 35 miglia dalla costa libica, non ne hanno assolutamente il diritto per farlo… ma lo hanno fatto anche perché sanno a priori che resteranno impuniti altrimenti se noi italiani alzassimo la voce ci vedremmo poi arrivare, per punizione, qualche decina di migliaia di migranti e tutto ciò sarà possibile grazie alla collaborazione volontaria dei radical chic e  buonisti italiani. E poi, per queste questioni ci sono i tribunali internazionali, e non le armi, per dissipare ogni dubbio sulla reale distanza delle acque territoriali.  Andiamo all’epilogo dei fatti, in sintesi abbiamo un dittatore del governo di un paese di nome Haftar, non riconosciuto internazionalmente, appoggiato militarmente solo  dalla Turchia, che si arroga il diritto di sequestrare 18 pescatori italiani e tenerli prigionieri, per un reato inesistente, e che utilizza il rapimento e il sequestro degli italiani per imporre le proprie condizioni di riscatto al nostro governo. Già perché le condizioni sono a dir poco allucinanti, lui pretende la liberazioni di alcuni criminali libici condannati da un tribunale italiano con pena definitiva, e li rivuole indietro in cambio della liberazione dei 18 pescatori italiani e permettere alle due motonavi di far ritorno in patria. In primis bisogna capire chi gli dà il diritto e per quale motivo se lo arroga visto che la Libia non appartiene al dittatore Haftar,  certo, vi è in atto una guerra civile ma il problema è che allo stato attuale lui è considerato un bandito e ribelle al riconosciuto governo di Tripoli, al momento lui lo è a tutti gli effetti, e lo stato italiano non può e non deve trattare con il dittatore di uno stato inesistente e un ribelle… specie poi quando le richieste di un ragionevole accordo e soluzione pacifica, da tutti auspicata, si rivelano impositive e a condizioni “ inaccettabili ”. Caro “governicchio da quattro soldi” e di incapaci… che si fa ora ? Accettate tutte le condizioni imposte da lui ? Vi piegate a 90° e magari gli regalate 5 o sei motovedette d’altura così da farlo diventare più forte nelle loro acque con la scontata ipotesi che in un futuro prossimo potranno sequestrare altri pescherecci intercettati dentro le loro acque territoriali sino a 150 miglia ? O magari gli forniamo qualche elicottero armato che potrebbero utilizzare contro il governo riconosciuto dalla comunità internazionale ? E il rispetto delle regole internazionali sulla navigazione a chi tocca farle rispettare se in questo preciso momento noi non abbiamo dato nessun segnale forte e deciso al governo ribelle della Cirenaica ? Questa è la drammatica fine che abbiamo fatto in materia di politica estera, fallimentare in tutti i sensi, siamo nelle mani di un dittatore che da ben 38 giorni tiene in ostaggio 18 italiani e la Farnesina si preoccupa solamente di accogliere migranti e “vendere bibite ai cinesi”.  La soluzione è una sola e semplice, blocco navale difronte alla costa libica, e se non liberano immediatamente i nostri connazionali allora si dovrà prendere in seria considerazione l’opzione armata per convincerli a liberare i 18 pescatori siciliani. Abbiamo portaerei e navi da guerra ed allora utilizziamoli, non possiamo più accettare la prepotenza turca e di Haftar nel Mediterraneo e se non chiariamo subito le cose … vedremo migliaia di immigrati sulle nostre coste nei prossimi mesi e questo lo presagivo già nel 2015, davo per scontato che loro li avrebbero usati come arma di costrizione e di ricatto perenne. Siete contenti ora signori radical chic e buonisti del cavolo ad averci messo nel ridicolo ? Siete strani, molto strani… infatti non vi vedo agguerriti a lottare per i sequestrati come fate per i migranti, né vi preoccupate delle loro condizioni di salute né se vivono nei famosi e tremendi “campi di concentramento libici”… Eh no, gli italiani non contano per voi cari onorevoli del PD e di Leu e di tutta la sinistra politica… gli italiani possono soffrire… vero ? Qui nessuno protesta e il dramma è che neanche i parenti dei sequestrati vengono considerati o ricevuti dal “bibitaro”… E come mai la signora Boldrini non va in Libia a difendere i diritti dei nostri connazionali come voleva fare in Bielorussia ? Sì, il nostro paese è da ben dieci anni in mano a dei “criminali politici” che vergognosamente hanno tradito gli italiani e stanno massacrando l’Italia e cancellando il futuro di questo paese… continuiamo così che prima o poi la guerra civile sarà l’unica certezza del nostro nero e imminente futuro.  13102020

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Libia, i pescatori di Mazara del Vallo in ostaggio e i “pizzini” di Haftar

14102020 libia

Qualcosa si è mosso, dicono a Globalist fonti autorevoli, i nostri servizi sono impegnati h24, ma qualcosa bisognerà concedere ad Haftar. Ma cosa? Soldi o riconoscimenti politici?

Khalifa Haftar

Umberto De Giovannangeli8 ottobre 2020ùSono ostaggi da oltre un mese di un signore della guerra che ogni giorno che passa alza il prezzo del riscatto. E i nostri 007 impegnati sul campo fanno fatica a stare dietro ai cambi di umore e di richieste del generale Kalifa Haftar. A 37 giorni dal sequestro in Libia, non sappiamo nulla dei nostri pescatori: siamo disperati. Alcuni hanno bisogno di cure, di farmaci, sono diabetici”.

 

Sono sconfortate le parole che l’armatore trapanese Leonardo Gancitano pronuncia durante l’intervento a Tgcom24. “In concreto non abbiamo notizie, ci sono 18 famiglie allo sbando”, ha aggiunto. Nel frattempo i parenti degli uomini trattenuti da Tripoli hanno manifestato a Roma, davanti a Montecitorio.

La vicenda

Il 1° settembre, a poche ore di distanza dall’incontro tra Luigi di Maio e Fayez al Serraj, capo del governo libico, il peschereccio “Antartide” veniva sequestrato insieme al “Medinea” nel porto di Bengasi, perché entrati in acque libiche. Le imbarcazioni, provenienti da Mazara del Vallo (Trapani), avevano a bordo rispettivamente dieci e sei membri dell’equipaggio. A compiere il sequestro la Marina di Haftar, che è ancora a capo dell’autoproclamato esercito libico dell’Est del Paese. La Farnesina ha più volte ribadito attenzione sul caso, mentre dalla Libia venivano avanzate richieste di scambio di prigionieri. La proposta, giunta intorno al 15 settembre, aveva come obiettivo la scarcerazione di quattro uomini condannati in Italia a 30 anni per traffico di essere umani e l’omicidio di 49 migranti. Proposta ritenuta dal governo italiano “irricevibile”.

Le condizioni dei pescatori
Il sito di news libico in inglese Libyan Address Journal ha riportato le parole di Khaled Al-Mahjoub, alto funzionario dell’esercito nazionale libico, che appoggia Haftar: secondo Al-Mahjoub, “è noto” che i libici trattino i propri prigionieri “nel rispetto dei diritti umani” e le condizioni di salute dei pescatori fermati sono “eccellenti”. In Libia, ha poi aggiunto: “Non viene arrestato nessuno a meno che non infranga la legge”.  Il funzionario ha spiegato che i 18 pescatori sono sotto indagine per aver violato la competenza territoriale ed economica delle acque libiche e pertanto verranno processati secondo le leggi del paese, avendo diritto all’assistenza legale. Inoltre, Al-Mahjoub ha detto di  “aver appreso” che i pescatori hanno potuto contattare le proprie famiglie. Le cose però non stanno proprio così. Si sa che dal primo settembre c’è stata soltanto una  telefonata: quella che il capitano della Medinea, Piero Marrone, ha fatto alla madre per spiegare che l’equipaggio sta bene, ma che ha bisogno d’aiuto. Marco Marrone, armatore dello stesso peschereccio e portavoce delle famiglie dei pescatori, e ha detto al Giornale di Sicilia che: “Continuiamo a non avere contatti con i nostri pescatori che il 20 ottobre saranno processati a Bengasi. Ci vengono date rassicurazioni, ma non siamo riusciti né a sentire i marittimi né a ricevere una loro fotografia». In più, secondo il telegiornale regionale della Sicilia la Libia avrebbe trattenuto i pescherecci perché stavano trasportando anche sostanze stupefacenti, un’accusa che secondo i familiari dei pescatori sarebbe falsa.

Ricatti e depistaggi

Una storia di ricattti, ripicche e depistaggi raccontata, con la consueta perizia documentale, da Nello Scavo su Avvenire: “L’Italia, a quanto risulta da varie fonti, ha cercato di riportare il generale a più miti consigli coinvolgendo il triumvirato che ha sostenuto Haftar in questi anni: Russia, Egitto ed Emirati Arabi. Negli ultimi mesi, però, proprio questi Paesi hanno mostrato insofferenza nei confronti del ‘maresciallo’, incapace di completare l’assedio su Tripoli e mostratosi più volte sordo ai consigli dei suoi foraggiatori. ‘Unica opzione praticabile – suggerisce una fonte diplomatica – sarebbe coinvolgere la Francia, cui Haftar deve molto, compreso l’avergli salvato la vita quando era stato colpito da un grave ictus’. E anche in questo caso Roma dovrebbe pagare un prezzo altissimo – rimarca Scavo-. Oltre alle annose partite per l’assegnazione delle esplorazioni petrolifere e lo sfruttamento dei giacimenti, che in Cirenaica hanno visto le società francesi surclassare quelle italiane, Khalifa Haftar ha l’occasione per una ripicca. Un anno fa Federpesca stipulò un accordo con i fedelissimi del generale. La trattativa venne a lungo tenuta riservata; si trattava di un accordo privato, di durata quinquennale ‘tra Federpesca e la Libyan Investment Authority’, si leggeva in una delle scarne comunicazioni ufficiali. Il patto era più simile a un dazio mafioso. Veniva consentito a una flottiglia di 10 motopesca di gettare le reti nelle acque reclamate dai libici, in cambio di una ‘tassa’ da diecimila euro al mese per peschereccio e a 1,5 euro per ogni chilo di pescato, pesato però a Malta. In cambio, gli armatori siciliani avrebbero potuto rifornirsi rifornirsi di carburante in Libia, a un prezzo più basso così da compensare il ‘pizzo’ mensile. Ogni passaggio di denaro sarebbe dovuto avvenire attraverso società di intermediazione maltese che avrebbero incassato il denaro per conto di Haftar. Dopo i primi viaggi dei pescherecci siciliani la protesta del governo di Tripoli, riconosciuto dall’Italia che invece disconosce le autorità di Bengasi, costrinse Roma a far retrocedere Federpesca dall’intesa. Oggi Haftar ha l’occasione per la rivincita su Roma. Sul piatto c’è anche l’operazione navale internazionale Irini, a guida italiana, che nelle ultime settimane più volte ha ostacolato la consegna di armi da guerra alle milizie della Cirenaica. A pagare il prezzo sono i 18 marittimi e le loro famiglie, che da giorni non riescono neanche ad avere contatti telefonici con la prigione in cui sono rinchiusi”.

 

Vicolo cieco

 

Che l’Italia possa liberare quattro criminali condannati per la “strage di Ferragosto” è fuori discussione. E allora? Le bocche sono cucite, a Palazzo Chigi come alla Farnesina, alla Difesa come al Viminale, tuttavia a forza di insistere qualcosa trapela. E Globalist ha raccolto queste voci. Il presidente del Consiglio e il titolare della Farnesina hanno investito della vicenda i Paesi che più sostengono il generale Haftar: Russia, Egitto ed Emirati Arabi Uniti, chiedendo loro di premere sul loro “protetto” per arrivare alla liberazione dei nostri connazionali. Qualcosa si è mosso, dicono a Globalist fonti autorevoli, i nostri servizi sono impegnati h24, ma “qualcosa bisognerà concedere ad Haftar”. Un riconoscimento politico, ad esempio, del ruolo importante che il generale di Bengasi ha nel processo di stabilizzazione della Libia. Su questo, Roma non ha problemi. Ma da solo quel riconoscimento non può bastare. Ecco allora spuntare la pista dei soldi, di un riscatto da pagare per la liberazione degli ostaggi.  D’altro canto, fa notare la fonte, in altre circostanze l’Italia si è comportata così per ottenere la liberazione di nostri connazionali. Ufficialmente questi pagamenti sono sempre stati negati, ma ci sono stati, questo è sicuro.

 

Armi ad Haftar

 

Haftar ricatta l’Italia, forte del sostegno militare degli Emirati Arabi Uniti.  Secondo un rapporto riservato delle Nazioni Unite, nel 2020 gli Emirati Arabi Uniti avrebbero aumentato il loro rifornimento di armi al maresciallo libico, che è a capo delle milizie legate al governo della Libia orientale. A riportare la notizia è il Wall Street Journal, che scrive che gli EAU avrebbero rifornito di armi Haftar, violando gli embarghi internazionali, per ostacolare l’influenza della Turchia nell’area. Tra gennaio e aprile di quest’anno l’aeronautica militare degli Emirati avrebbe inviato circa 150 forniture di munizioni e di sistemi di difesa. Decine di voli di rifornimento, tramite un aereo da trasporto militare C-17 di fabbricazione statunitense, sono continuati durante l’estate, anche dopo le sconfitte di Haftar durante l’offensiva contro Tripoli. Gli Emirati Arabi Uniti avrebbero utilizzato anche navi per rifornire di carburante l’aviazione militare sotto il controllo di Haftar. E allora se non è solo questione di soldi, e ancor meno di armi, e se lo scambio con i quattro scafisti condannati in via definitiva a 30 anni di carcere, non è ricevibile, come uscire fuori da questo vicolo cieco? Una cosa è certo: ci vorrà tempo. Fonti contattate da Aki – Adnkronos International ricordano come in passato “ci siano voluti mesi” per risolvere casi analoghi in Libia, dal momento che le autorità libiche “considerano quelle acque zone di interesse economico esclusivo libico” e non tollerano “violazioni dei propri diritti economici sulle proprie acque”.

Haftar deve rivalersi dello “sgarro” subito, a suo dire, dall’Italia. E in questa logica mafiosa, c’è da attendersi  di tutto.

 

CACCIA A OTTOBRE ROSSO !

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CACCIA A OTTOBRE ROSSO !

Magnifico film thriller che narra la vicenda di un  Capitano russo, Sean Connery, al comando di un sommergibile nucleare, le cui uniche intenzioni sono quelle di fuggire negli USA poiché il suo paese non è più in linea con I suoi principi. Scoperte le sue intenzioni inizia la caccia al sommergibile ad opera sempre dai russi, ora nemici, con l’intento di distruggerlo… sicuramente voi tutti vi starete chiedendo cosa centri un sommergibile con la prevenzione del tumore al seno nel mese di “Ottobre rosa” ? Ovviamente tra il mezzo subacqueo e il tumore non vi è nessuna connessione, ma il termine “ caccia” sì, e il paragone è azzeccatissimo, infatti quel che lega la storia del sommergibile in fuga dalla caccia e da un siluro del “pericoloso nemico” si accosta incredibilmente alla disperata caccia… all’appuntamento preventivo per l’esame strumentale della poveretta donna di turno che vuol essere assistita col fine di individuare il “pericoloso nemico” rappresentato da un ipotetico tumore al seno ed evitarlo. Già, è proprio la caccia all’esame radiografico di cui sto parlando, è un’avventura riuscire ad ottenerlo coi normali canali, e purtroppo il fenomeno negativo ed inaccettabile per un paese civile non lo si riscontra oggi in tempo di coronavirus, ma è questione atavica, fallimentare quanto farraginoso nel nostro sistema sanitario di prevenzione e diagnosi… immaginate cosa accadrà tra qualche mese se avremo, come si pensa, un ritorno esponenziale di contagiati e ospedali al collasso… non oso pensarlo. Per poter ricevere il tanto desiderato e prezioso esame radiografico specifico bisogna attendere anche un anno e questo accade in buona parte delle regioni italiane del sud e centro Italia. E’ inutile vedere in Tv gente con tanto di fiocchetti e nastrini rosa a testimonianza e a ricordo del mese rosa per la lotta contro il tumore al seno, né servono i tanti inviti alla prevenzione e i bombardamenti mediatici sul modo di evitarlo se poi alla conta finale bisogna attendere anche un anno e più per una mammografia… salvo che non si abbiano le capacità economiche e ci si serva di una struttura privata a pagamento.  L’importanza della prevenzione tumorale, cosa che condivido appieno, è un diritto indiscutibile delle donne ma dopo… finita la campagna pubblicitaria televisiva, care amiche della Lilt, cosa resta ? Nulle e allora vi chiedo : ma come si pratica la prevenzione diagnostica se gli ospedali e gli ambulatori non sono in grado di soddisfare le tantissime richieste ? E’ contro il ministero della sanità che bisogna colpire duro, spedirgli una protesta senza precedenti altro che sorrisi e  carezze e nastrini colorati visti in Tv oggi… è una pantomima inaccettabile, e dà forza alle mie paure… oggi una loro esponente ha dichiarato che il notevole ritardo nelle diagnosi tumorali, acquisito per via del Covid 19, determinerà il riscontro di almeno duemila tumori al seno con inevitabili conseguenze drammatiche  nelle chemioterapie. E’ vi sembra normale che una donna debba combattere e andare a caccia di un esame  radiologico ?  Questa è la realtà che cozza con le tante belle finzioni di solidarietà, fasulla, che il nostro governo ci propina ogni santo giorno ! Per concludere, carissime donne…  se avete la possibilità di prenotarvi ebbene altrimenti vi tocca… pagare ! Però, non ci venite a raccontare le belle storielle sulla prevenzione perché, e io ne sono testimone oculare di questo scempio, la realtà ci dice che in Italia sono otto mesi che nessuno viene più curato o visitato adeguatamente né fruisce di esami strumentali, e gli interventi chirurgici sono diventati  addirittura “merce rara”. Il punto è che loro non possono scappare negli USA come il sommergibile russo e devono  vivere nel terrore del …” pericoloso nemico”. 12102020

…by. . manliominicucci.myblog.it 

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L’importanza della prevenzione

Ottobre rosa, mese della prevenzione del tumore al seno

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E’ possibile sottoporsi a visite senologiche gratuite presso le associazioni provinciali della Lilt, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori

Credits © Tgr Molise

Il comune di Larino colorato di rosa

Da oggi e per tutto il mese di  ottobre, nell’ambito della Campagna Nastro Rossa, sarà possibile sottoporsi a visite senologiche gratuite presso le associazioni provinciali della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i tumori) dove si daranno anche consigli, trovare materiali informativi e l’opuscolo dedicato nonchè partecipare alle molte iniziative che anche la Lilt provinciale di Campobasso sta preparando. A Larino monumenti e palazzi colorati di rosa  Le donne molisane hanno finora risposto molto bene alle iniziative di ottobre rosa.

Lotta contro il tumore al seno

Il tumore della mammella continua ad essere il “big killer n.1” del genere femminile. Si stima che in Italia siano circa 50.000 i nuovi casi di cancro della mammella (dati Aiom/Airtum ‘I numeri del cancro in Italia 2016’). Ciononostante si registra una sia pur lenta ma conti­nua diminuzione della mortalità.

Benché la causa originaria della malattia non sia ancora conosciuta con certezza, sono stati identificati acuni fattori di rischio quali età, ormoni, familiarità, predisposizione genetica, nulliparità (non aver avuto una gravidanza), obesità, dieta eccessivamente calorica e con un elevato apporto di grassi di origine animale, terapia con radiazioni ionizzanti.

Prevenzione, sintomi e diagnosi

I SEGNI CLINICI DEL TUMORE ALLA MAMMELLA

Il segno iniziale più frequente (80%) è il nodulo mammario: si presenta duro rispetto alla normale consistenza della mammella e quasi sempre non dolente. Altri segni (presenti in fase avanzata di malattia): cute con caratteristiche che ricordano la buccia d’arancia, retrazione del capezzolo, indurimento della mammella, noduli ascellari

SI PUÒ PREVENIRE IL CANCRO AL SENO

Purtroppo non esiste ancora la prevenzione per il tumore del seno, perché non esiste un solo fattore di rischio fortemente associato alla malattia. Alcuni risultati incoraggianti sono stati raggiunti attraverso la chemioprevenzione, l’utilizzo di sostanze naturali o farmacologiche con lo scopo di impedire o rallentare la comparsa del tumore. Esistono tuttavia alcuni comportamenti che possono aiutare l’organismo a proteggersi come una regolare attività fisica e un’alimentazione ricca di frutta e verdura fresca, soia, cereali non raffinati e legumi, e povera di grassi di origine animale, ha un valore protettivo nei confronti del tumore del seno.

LA DIAGNOSI PRECOCE

Con un’adeguata diagnosi precoce, le possibilità di vincere questo tipo di tumore sono altissime.
Cosa fare?
Esecuzione periodica dell’autopalpazione.
Una visita clinica annuale dopo i 25 anni.
Una mammografia per la prima volta a 40 anni, e successivamente con cadenza annuale.
La mammografia viene associata all’ecografia a giudizio del medico.
Un’ecografia su parere del medico prima dei 40 anni.

Progetti

Il Progetto “Guadagnare Salute con la LILT” è una rete di eccellenza nazionale LILT (protocollo d’intesa MIUR-LILT 2015). Comprende una formazione per docenti da parte degli operatori LILT, attività per studenti e momenti di sensibilizzazione per le famiglie.

 

FILO DIRETTO PEDIATRICO

Il progetto nasce dall’esperienza di una famiglia che ha percorso col proprio figlio la fase delle terapie mediche e radianti presso l’IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano S.C. di Pediatria