L’INIZIO DELLA FINE ?

15102020 alunno negato crocefisso

L’INIZIO DELLA FINE  ?

Oggi intendo raccontarvi il mio primo incontro con un mussulmano, lui tunisino in Italia per ragioni di lavoro, quindi un ospite in “casa mia” che beneficia della possibilità di un lavoro onesto e ben retribuito. Il periodo risale ad una trentina, poco più, di anni fa, io mi trovavo in vacanza a Metaponto Lido (MT), località marittima e turistica posizionata sulla costa ionica, le sue bellissime e dorate spiagge sono rinomate e conosciute in tutto il mondo turistico. E come tutti i turisti la sera amavo sorseggiare una bevanda ghiacciata prima della imminente cena. Seduto su uno sgabello alto davanti al bancone del bar del “ lido Blumen Bad” prospiciente il mare… sorseggiavo beatamente la mia bibita allorquando si avvicina un giovane tunisino, di pari età, che mi chiede un po’ di spazio in quanto anche lui voleva accomodarsi e bere qualcosa dinanzi al bancone. Accontentato, si siede vicino e con l’occasione inizia una conversazione che in quel momento non gradivo, tuttavia lo ascolto educatamente. Lui mi racconta che lavora presso un’altra struttura balneare, sempre a Metaponto lido, e che ha difficoltà a capire i suoi datori di lavoro perché non riesce a pregare come si conviene e trova anche difficile alimentarsi per via della disgustosa e schifosa carne di maiale molto utilizzata da  noi italiani. In verità, essendo cristiano e poco incline alle altre religioni non riuscivo a  comprendere il senso delle sue strane parole e lagnanze e  gli  chiedo il significato di quelle affermazioni. Lui mi spiega che nel suo paese, la Tunisia, è permesso pregare più volte nel corso della giornata, anche durante le ore lavorative, nel rispetto di quanto richiede la fede coranica, e noi italiani, impedendogli di pregare commettevamo un sopruso. Lo guardavo stupito e incredulo, anche perché le mie conoscenze in materia islamica erano alquanto scarse in quel tempo e non attiravano certamente il mio interesse anzi, trovavo ridicolo pensare di pregare durante le ore lavorative, gli facevo presente che se noi italiani festeggiassimo il nostro onomastico, in onore del santo di riferimento, tutti i giorni e durante le ore lavorative sarebbe stato un caos infernale per le aziende produttive che hanno le catene di montaggio quindi ci voleva un po’ più di praticità nelle cose. La sua risposta inaspettata è stata l’inizio della scoperta di un mondo che fino ad allora ignoravo :   casa centrano i c…i dei santi con la preghiera islamica ? E continuava a ruota libera offendendo i nostri santi, a quel punto mi son chiesto : gli sferro un destro sulla mascella oppure vado via e non metto nei guai il proprietario del lido ? Ho scelto l’opzione due e sono andato via disgustato ma con un’esperienza importante, da allora ho capito che col mondo islamico non c’è e non ci potrà  mai essere nessun dialogo, loro attaccano e offendono sempre e comunque… e quando viene loro impedito qualcosa diventano bestie disumane con cui è impossibile ragionare. Quindi le mie convinzioni accresciute nel tempo e sull’impossibilità della convivenza e sul dialogo col mondo islamico, in sintesi quel che io vado predicando da anni, si sono materializzate nella civilissima Svezia del 2020, a un giovane 15enne di fede cristiana, è stato chiesto di togliersi il crocefisso dal suo collo, va inteso come collanina personale, durante la posa per una foto di gruppo in una scuola svedese, questo è accaduto all’inizio di questo autunno mentre ad  altri studenti, di religione diversa da quella cristiana,  è stato permesso di indossare e tenere i loro simboli religiosi come il velo sul capo per le ragazze. Siamo all’epilogo della storia iniziata 30 anni fa, loro sono arrivati in occidente con la scusa del lavoro, si sono radicati, ed una volta insediatosi ora dettano le loro leggi coraniche, hanno voluto l’eliminazione dei crocefissi dalle scuole e tutti i simboli cristiani giustificando quelle scelte in quanto l’occidente è costituito da stati laici con costituzioni che danno accesso a tutte le religioni. Però se noi facciamo presente  che i loro simboli religiosi sono evidenti nel velo e negli scafandri che indossano e che vanno contro la libertà della donne, loro ci rispondono innocentemente… che è un loro diritto vestire come vogliono e lo fanno di loro iniziativa. Ci siamo, l’inganno è perpetrato a danno dalle costituzioni occidentali, ora ci dobbiamo assoggettare alle loro leggi che subdolamente stanno emergendo con fare aggressivo e impositivo. Guardate i cambiamenti repentini dei migranti, agnellini e vittime nei gommoni e da “libro cuore”…poi,  appena sbarcano, si tolgono il travestimento ed ecco che sono lupi famelici pronti ad aggredire e minacciare chiunque si metta sulla loro strada anche quando vengono redarguiti sul problema contagi coronavirus. Quel giorno di 30 anni fa ho capito che era il giorno dell’inizio della lotta contro l’occupazione islamica dell’Italia, e grazie a papa Bergoglio e a tanti della sinistra buonista l’opera si sta compiendo e purtroppo, alcuni italiani che si stanno convertendo all’islam non riescono proprio a capirne le differenze tra il nostro modo di vivere e pensare che è il mondo cristiano e quello islamico.  L’unica cosa che mi resta da dire è solo di ricordare che una volta entrati nel percorso islamico indietro non si torna più, né si può tornare… ricordatelo sempre ! 14102020

…by…manliominicucci

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Svezia, alunno costretto a togliere la croce nella foto di classe mentre il velo viene consentito

15102020 alunno negato crocefisso

 

12.10.2020

L’incidente è stato segnalato al Difensore civico per la discriminazione e condannato come un esempio di “sordità” contro la religione cristiana e doppio standard.

A uno studente di 15 anni è stato chiesto di togliere la sua catenina con la croce durante la posa per una foto di gruppo in una scuola svedese all’inizio di questo autunno. Ad altri studenti, invece, è stato permesso di indossare i loro simboli religiosi, ha riferito il quotidiano cristiano norvegese Dagen.

“Indossavo un maglione viola con un colletto, la mia croce era appesa all’esterno. Avevo una catenina piuttosto lunga e una croce di metallo con sopra Gesù”, ha detto il ragazzo al giornale norvegese.

Secondo il 15enne, che ha preferito restare anonimo, una fotografa gli ha chiesto di togliere la croce, azzardando che sarebbe stato offensivo includerla nella foto della scuola. Il ragazzo era certamente scioccato e mortificato, ma ha obbedito e ha riposto la croce in tasca.

“Non sono il tipo a cui piace litigare. Le ho solo lanciato uno sguardo significativo, in modo che lei capisse che pensavo fosse strano. So che chi porta il velo non doveva toglierselo. Naturalmente, non desidero che ciò accada. Ma se io vengo costretto a togliermi la croce, allora lo stesso dovrebbe valere per tutti gli altri simboli religiosi”, ha spiegato il ragazzo.

Il quindicenne dice che lui e la sua famiglia sono fedeli praticanti nella Chiesa di Svezia e che tutti in classe sanno da tempo che è cristiano, il che è completamente accettato e senza problemi.

© AFP 2020 / BERND WUESTNECK

La Chiesa di Svezia chiede fondi per salvare gli immigrati illegali dal coronavirus

L’incidente è stato ora segnalato al Difensore civico per la discriminazione (DO) e al Difensore civico dei bambini e degli alunni (BEO).

“Può sembrare una sciocchezza. Ma alla fine si tratta di che tipo di società vogliamo e quanto valga la nostra libertà religiosa. A quel punto un episodio come questo diventa serio e una questione di principio”, ha detto il padre del ragazzo. “Non si tratta di nutrire rancore verso la scuola, ma è importante reagire alla sordità di tono che esiste riguardo alla religione, non da ultimo per i bambini e i giovani cristiani”.

Ha anche suggerito che la situazione sarebbe stata completamente diversa se un fotografo scolastico avesse chiesto di togliersi il velo musulmano o una stella ebrea di David.

“Questo sarebbe stato considerato un terribile abuso. Ma quando è un simbolo cristiano, non sembra così grave”, ha riflettuto.

Il preside della scuola ha preso le distanze dall’incidente e ha detto che il fotografo ha commesso un errore. L’azienda fotografica ha risposto che il fotografo aveva un’esperienza limitata con la fotografia scolastica.

Fino al 1919, il sistema scolastico svedese era cristiano e aveva stretti legami con la chiesa. Oggi, la Svezia proibisce che elementi religiosi siano inclusi nel programma scolastico. Nelle scuole indipendenti, le attività extrascolastiche possono contenere elementi religiosi su base volontaria.

 

L’INIZIO DELLA FINE ?ultima modifica: 2020-10-15T15:53:54+02:00da manlio22ldc
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