Archivio mensile: settembre 2020

MA FITTO E’ LO SCONFITTO ?

23092020 sede regionale puglia

MA FITTO E’ LO SCONFITTO ?

Il calcio è uno spaccato di vita reale e maledettamente cattivo, in quello sport i ciarlatani trovano poco spazio per arrogarsi meriti che non esistono e che vengono smentiti al fischio d’inizio di una partita. Il campo non è ciarlatano, infatti se una squadra di bassa classifica, pur giocando in casa, incontra una di alta classifica, migliore di loro sotto il profilo dei valori calcistici, cerca a tutti i costi il pareggio e se ci riesce è festa grande. Ed è esattamente quel che è successo ieri con i risultati politici, il segretario del PD se la mena grande sulla vittoria del suo partito e dichiara di aver vinto pur pareggiando nel risultato come una squadra di bassa classifica… e la sua opinione è un coro unanime di stampa, Tv e di tutti i politici della sinistra con i soliti ben pensanti e tuttologi di professione ospiti perenni in Tv. Allora , come mio solito, ho voluto raffrontare i dati tra le elezioni  regionali del 2015 e quelle di ieri 2020 e scopro che il vero sconfitto non è Fitto ma è proprio lui, il baldanzoso Zingaretti a cui si associa nella disgrazia il caro amico Grillo, loro escono a pezzi da questa tornata elettorale altro che vincitori, e se non fosse per il governatore De Luca, eletto in Campania con una percentuale di voti superiore a quella del 2015, di oltre 20 punti, la sinistra oggi sarebbe alla fine dei suoi giorni. Vediamola questa “grande vittoria della sinistra” che fa tanto felice i radical chic e buonisti… Partiamo dalla Toscana, roccaforte storica della sinistra, nel 2015 il candidato di sx aveva ottenuto il 48% e quello della Lega e Fdi il 20%, nel 2020 abbiamo il neo eletto della sinistra con il 48,6 e il cd con il 40,4, percentuale di voti raddoppiati, sparito il M5S… è in vacanza a Bibbiano, e secondo voi chi ha realmente vinto ? La Campania come il Veneto si pareggiano in tutto, come nel calcio per i vincitori non c’è stata partita . Poi le Marche, nessuno lo dice in Tv perché l’imbarazzo e la figura di merda elettorale dello “sprofondo rosso” è colossale, lei è la terza roccaforte della sinistra in Italia e  sempre governata dalla sinistra dal 1970, nel 2015 il compagno presidente vinse con il 41,1%, secondo arrivò il candidato del… M5S, allora nemici odiati, oggi compagni di merenda al governo, che raggiunse il 21,8%, terzo arrivò un certo Acquaroli, del centrodestra, che riuscì ad ottenere un buon 18,9%… niente male in una regione storicamente rossa. E oggi nel 2020 come sono andate le cose ? Per i sinistri è stata una sinistra domenica e un orrendo lunedì… Già, quel signor Acquaroli ora è il nuovo presidente della regione Marche e ha raccolto uno stupendo 49,1% mentre il la sx ha preso un umiliante 37,3% e il M5S ? Grillini … non pervenuti. Della Liguria cito solo la differenza di voti ricevuti dalle due liste dei candidati per darvi un’idea del tracollo rosso, 383.000 voti per Toti e 120.000 voti appena per il compagno giornalista del Fatto Quotidiano prestato alla politica, come si fa a scrivere distaccati dalla politica e ad essere imparziali proprio… non lo so come si faccia ? Magari ce lo spiegherà dopo… con calma. L’Umbria, solo per la cronaca nera, dopo gli scandali della giunta rossa e della sua presidente alle nuove  elezioni che ne sono seguite, i rossi sono andati a casa ed ora governa il centro-destra… citazione solo per la cronaca. Resta la Puglia, nel 2015 Emiliano vinse col 47,1%, secondo arrivò il M5S col 18,4%, il cd era diviso in due coalizioni, tuttavia insieme presero il 32,69 %, oggi Emiliano si conferma con un 46,9% e Fitto con il 37,3%, la Laricchia, poverina ce la mette tutta ma ha sbagliato… partito, sarebbe ora che cambiasse casacca perché non è andata oltre l’11%, una percentuale di tutto rispetto perché  comunque non sono pochi i voti, quantificabili in oltre 200.00 . Mi chiedo perché la gente continui a votare il M5S che è un movimento zombie visto che non ha più niente del passato. Tiriamo le somme, in Veneto e in Liguria la riconferma dei due presidenti, nelle Marche c’è un nuovo presidente di cd, in Toscana il cd ha raddoppiato i suoi voti passando dal 20 al 40%, in Puglia il cd ha guadagnato 5 punti in percentuale e Emiliano ha perso lo 0,2%.  Quindi Fitto è stato sconfitto ? Ha perso, ma sradicare radici vecchie di 15 anni cresciute nel terreno della pubblica amministrazione e specialmente nella sanità… è complicato, ci troviamo un “bravo presidente” che oggi ha detto in Tv, appena eletto, che vuole risolvere il problema Arcelor Mittal e  inquinamento… ma questo non è normale, sono quindici anni che i cazzaroli parlano delle stesse cose e purtroppo le situazione sta peggiorando terribilmente specie nella sanità dove oramai i malati di cancro fanno fatica a curarsi, altro che vittoria di Emiliano questa è la vittoria di Pirro per il popolo pugliese ! 21092020

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Regionali, Zaia ironizza: “Secondo Zingaretti vittoria centrosinistra? Avrà vinto anche in Veneto”

21 settembre 2020

23092020 sede regionale puglia

 

(Agenzia Vista) Treviso, 21 settembre 2020 Regionali, Zaia ironizza:

“Secondo Zingaretti vittoria centrosinistra? Avrà vinto anche in Veneto”.

Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando la sua riconferma in seguito al risultato delle elezioni regionali che lo hanno visto vincitore con il 75% dei voti. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

 

 

       Regionali, Gualtieri: “Vittoria di Zingaretti, Governo tiene”

22 settembre 2020

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(Agenzia Vista) Roma, 22 settembre 2020 Regionali, Gualtieri: “Vittoria di Zingaretti, Governo tiene” “Vittoria di Zingaretti, Governo tiene” queste le parole del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri fuori da Palazzo Chigi riguardo alle elezioni regionali. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

 

LA PAZIENZA E’ PERSA !

21092020 OPERAI EX ILVA

LA PAZIENZA E’ PERSA !

Io sto con i miei amici e lavoratori tarantini e non c’è ombra di dubbio che non stia con loro !  Sono padri di famiglia e uomini  hanno moglie e figli e credo che abbiano tutto il sacrosanto diritto di vivere decorosamente, nutrirsi secondo criterio civile, è lo stato ha l’obbligo di garantire loro una vita dignitosa. “Cara ministro del lavoro”,  perché ignora il problema della dignità umana ?  Anche i lavoratori hanno diritto ad essere salvati dalla disperazione, dalla fame e dal suicidio… mica ce l’hanno solo i migranti che hanno riempito la città jonica…  si vuol dar da fare e risolvere la grana o bisogna arrivare alle estreme conseguenze ? Se non ci sono altre vie o soluzioni con privati allora questo benedetto stabilimento… nazionalizziamolo e convertiamolo a combustile non inquinante come il gas e compatibile con l’ambiente, lo si rimette  in sesto e in produzione attiva tornando ai livelli di 20 anni fa, ed una volta raggiunti gli  obiettivi lo si venda  al miglior offerente che garantisca continuità di produzione e posti di lavoro. Questa era ed è la mia proposta da anni, ma vedo che voi tergiversare e fate gli gnorri . ora se gli operai perdono la pazienza e menano, ricordate che non è colpa dei populisti ma dei “ministri bibitari e menefreghisti”… Ricordatelo ! 21092020

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A.Mittal: operai bloccano strada statale

Iniziativa cassintegrati durante riunione Fim, Fiom, Uilm e Usb

Redazione ANSATARANTO21 settembre 202014:16NEWS

21092020 OPERAI EX ILVA

(ANSA) – TARANTO, 21 SET – Un gruppo composto inizialmente da una sessantina di lavoratori del siderurgico ArcelorMittal di Taranto ha bloccato un tratto della Strada Statale 100, davanti alla fabbrica, per protestare contro il massiccio ricorso alla cassa integrazione, le problematiche di sicurezza e la mancanza di risposte sul futuro dello stabilimento.
L’iniziativa, degli operai cassintegrati, è stata messa in atto proprio mentre era in corso una riunione di Fim, Fiom, Uilm e Usb per decidere eventuali forme di mobilitazione, in relazione alle criticità segnalate sugli impianti denunciando una scarsa manutenzione. Al presidio dei lavoratori si sono poi uniti rappresentanti sindacali.

Il blocco stradale è stato poi rimosso. Da fonti sindacali si apprende che martedì 22 settembre i lavoratori saranno in presidio davanti alla portineria C, per impedire il passaggio delle merci, e giovedì si autoconvocheranno a Palazzo Chigi, a Roma. “La totale assenza di risposte da parte del Governo – sottolinea Francesco Brigati della Fiom Cgil – sta contribuendo pesantemente ad alimentare un clima di esasperazione”.

Dopo il blocco stradale di oggi sulla statale 100, per giovedì 24 settembre i sindacati Fim, Fiom, Uilm e Usb hanno proclamato uno sciopero di 24 ore, a partire dalle 7, dei dipendenti diretti, dell’appalto e di Ilva in Amministrazione straordinaria, contestualmente alla manifestazione indetta a Palazzo Chigi. In una lettera alla presidenza del Consiglio, ai Ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, alla Prefettura di Taranto, le organizzazioni sindacali affermano che “la fabbrica è insicura”.
 

SE DI SINISTRA… È SEMPRE OK !

22092020 svezia felice

SE DI SINISTRA… È SEMPRE OK !

È davvero curiosa quanto ridicola la stampa italiana quando deve commentare le questioni sanitarie dei paesi colpiti dalla pandemia. Se il lockdown come rimedio all’epidemia lo fa un paese col governo di sinistra, come la Cina, allora è una gran cosa… e tutti dobbiamo imitarla, invece se qualche paese, che ha pensato giustamente al risvolto economico, non si allinea alla stessa stregua dei cinesi, come Bolsonaro o Trump, allora quelli sono governi criminali che non ci tengono alla salute del popolo e quindi buoni soprattutto per la propaganda e demagogia comunista. Poi scopri che la Svezia il lockdown non lo ha mai fatto, e contro ogni previsione e indicazione degli epidemiologi di mezzo mondo la gente sta bene e i contagi sono sotto controllo e scarsi, e la gente lavora serenamente e fa affari. Quindi, poiché la Svezia ha un governo di sinistra, allora non aver adottato il lockdown è stata una gran cosa degna di nota ed elogi come la Cina… mentre Bolsonaro e Trump, per non averlo fatto come la Svezia… sono dei criminali ! C’è niente da fare, il vero virus non è il corona ma quello del comunismo integrale e modificato geneticamente nelle varie ramificazioni, virus che si insinua nel cervello delle persone tanto da farle diventare così paradossali e ridicoli che neanche loro si accorgono delle tante fesserie, per non dire stronzate, che esternano in Tv. Bisognerebbe sì trovare un vaccino, ma non solo per il coronavirus ma anche contro la demenza della sinistra ideologia il cui unico risultato, i paesi dell’est ne sono un drammatico esempio, è il fallimento del loro modello tanto auspicato e sognato e la rovina delle società democratiche e libere. Forse quando la smetteranno di confondere ogni cosa con l’ideologia politica e strumentalizzarle sarà sempre troppo tardi e sicuramente faranno un salto di qualità. 21092020

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Coronavirus, e se la Svezia avesse fatto bene a evitare il lockdown?

22092020 svezia felice

I nuovi dati che arrivano dalla Svezia inducono a qualche riconsiderazione: mentre in molti Paesi europei — dalla Spagna alla Gran Bretagna — i contagi da Sars-CoV-2 sono tornati a crescere, a Stoccolma restano bassi. Ma serve (ancora) prudenza, a considerare questi dati: ecco perché

di Elena Tebano

E se la Svezia avesse ragione? Ci siamo occupati molto, nella Rassegna stampa del Corriere, della via svedese all’epidemia di Covid-19, e spesso con toni critici (per esempio qui, dove c’è anche il confronto con la Danimarca, e in parte anche qui; mentre qui trovate l’articolo di Sandro Modeo che spiega le ragioni culturali e storiche della linea svedese). Ma i nuovi dati che arrivano da Stoccolma inducono a una riconsiderazione: mentre in molti Paesi europei — primi fra tutte Spagna, Francia e Regno Unito — i contagi da Sars-Cov-2 sono tornati a crescere esponenzialmente, in Svezia rimangono bassi. «Secondo il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), i 14 giorni totali di nuovi casi nei paesi scandinavi martedì erano 22,2 ogni 100 mila abitanti, contro i 279 della Spagna, i 158,5 della Francia, i 118 della Repubblica Ceca, i 77 del Belgio e i 59 del Regno Unito, tutti casi che questa primavera hanno imposto il blocco — scrive il Guardian —. Ventidue dei 31 Paesi europei esaminati dall’ECDC hanno registrato tassi di infezione più elevati. I nuovi casi, ora segnalati in Svezia solo da martedì a venerdì, sono all’incirca al ritmo di fine marzo, mentre i dati dell’agenzia sanitaria nazionale hanno mostrato solo l’1,2% dei 120 mila test della settimana scorsa sono risultati positivi».
«Non abbiamo la recrudescenza della malattia che molti Paesi hanno» ha detto, in un’intervista all’emittente France-24, Anders Tegnell, il principale epidemiologo del Paese e colui che ha guidato la risposta svedese al coronavirus. «Alla fine, vedremo che differenza farà avere una strategia più sostenibile, che si può mantenere a lungo, invece della strategia di chiudere, aprire e chiudere più e più volte» ha aggiunto. Nel complesso nel Paese ci sono stati 5.800 decessi attribuiti al Covid-19 su 10 milioni di abitanti. «Ovvero, una mortalità di circa lo 0.06%, praticamente uguale a quella dell’Italia» come spiega Ugo Bardi, docente presso il dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze, che fa il punto sul Caso svedese sulla pagina facebook Pillole di ottimismo. «Il rapporto fra risultati positivi e test si mantiene costante intorno a 1,3%, circa lo stesso valore che troviamo in Italia. Nemmeno in termini di ospedalizzazioni risulta che ci siano problemi» scrive ancora Bardi.

Errori ce ne sono stati sicuramente anche in Svezia, come ammette lo stesso Tegnell: per esempio la mancata protezione delle case di cura per anziani, dove si è registrata la maggior parte dei decessi per Covid del Paese. Ma nel complesso la strategia leggera ha funzionato. Strategia che non era quella di cercare l’immunità di gregge, ma di rallentare l’epidemia in modo che non travolgesse il sistema sanitario: la Svezia per esempio ha chiuso le scuole per gli over 16, ha vietato i raduni con più di 50 persone e ha chiesto agli over 70 e ai gruppi a rischio di autoisolarsi, ma invece di imporre tutto questo per decreto, lo ha «consigliato», e ha avuto fiducia nel fatto che i suoi cittadini seguissero i consigli e le regole di prudenza. Lo hanno fatto.

«Gli svedesi sono rimasti a casa il più possibile, come gli era stato raccomandato di fare — racconta ancora Bardi —. Nei momenti più difficili dell’epidemia, in Svezia nessuno cantava dai balconi ma l’atmosfera generale era molto simile a quella che c’era in Italia. Niente traffico, locali vuoti, poca gente in giro, distanziamento, eccetera. Fra le tante cose, i viaggi aerei interni alla Svezia sono stati praticamente azzerati durante l’emergenza, pur non essendo proibiti». Questo di per sé non significa che il lockdown sia stato inutile in Italia, un Paese dove l’epidemia è andata avanti per mesi senza che le autorità sanitarie se ne accorgessero (e come sia stato possibile è un problema di cui dovremmo occuparci) e in cui i contagi avevano già fatto saltare il sistema sanitario di una delle Regioni, la Lombardia, in teoria più attrezzate da questo punto di vista.

Ma, come scrive Walter Münchau sul Financial Times, dalla via svedese all’epidemia possiamo trarre moltissime lezioni utili. La prima è che esistono delle alternative valide al lockdown duro di matrice cinese a cui quasi tutto il mondo si è ispirato (Münchau definisce «il riflesso automatico al lockdown» come «la più grande minaccia per le democrazie capitaliste occidentali» in questo momento).

La seconda è che dobbiamo smettere di trarre conclusioni affrettate. «Ora, le nuove statistiche svedesi sulle infezioni sono migliori di quelle di gran parte dell’Ue. Ma non dovremmo ancora trarre conclusioni. È stato sbagliato due mesi fa condannare la strategia svedese basata su quei dati, e sarebbe altrettanto sbagliato trarre ora la conclusione opposta». Ci vorrà tempo per capire, perché il fenomeno è molto complesso e si sviluppa in un periodo medio-lungo. Intanto, aggiungo, la priorità è fare in modo che i sistemi sanitari non si sovraccarichino. Se c’è una cosa chiara è che nessuno vuole un altro lockdown: il costo, stavolta, sarebbe intollerabile sul piano economico, sociale e politico. Anche per questo dobbiamo essere prudenti.
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NUOVO RECORD MIGRANTI !

22092020 hoyspot lampedua

NUOVO RECORD MIGRANTI !

E già, gli sbarchi continuano indisturbati a Lampedusa, quindi nuovo intasamento all’hotspot di Lampedusa. Tantissime belle parole ci giungono dal nostro governo e dalla “carissima presidente della commissione europea” sui rimpatri fantasiosi ma nei fatti è esattamente il contrario di tutto… quelli arrivano sempre più numerosi  e a gettito continuo. Vorrei proprio sapere che diavolo ci sono andati a fare i nostri ministri in Tunisia e Libia dopo gli accordi di Malta dello scorso anno, i risultati non cambiano e oltre i tanti soldi buttati i migranti hanno capito che il governo italiano è il “governo dei deficienti” e che con loro si può fare tutto. Bene, adesso prendete altre 100 navi da crociera e mettetele insieme alle altre, tanto, come anticipato e profetizzato da diversi anni, il flusso di migranti non si fermerà e sarà in costante aumento esponenziale all’infinito. Fenomeno che andrà avanti sino a quando non si vorrà usare la forza per bloccare le partenze. Siamo buoni e accoglienti ? Bene vari buonisti e radical chic…, aprite i borsellini e manteneteli voi i clandestini perché io di loro non voglio né occuparmi né mantenerli né manco più sentir parlare di loro… ho da mantenere la mia di famiglia e in tempo di coronavirus è maledettamente complicato e i clandestini per me sono solo problemi reali. 21092020

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Migranti: 26 sbarchi in 24 ore a Lampedusa, è record

22092020 hoyspot lampedua

 

Tutti trasferiti nell’hotspot che ormai supera le mille presenze

Uno sbarco a Lampedusa a inizio settembre –

Redazione ANSAAGRIGENTO

20 settembre 2020

Altri undici barchini, con circa 300 migranti a bordo, sono stati soccorsi nelle ultime ore a Lampedusa dove nel giro di 24 ore è stata raggiunta la cifra record di 26 sbarchi, più di uno all’ora. Anche gli ultimi barchini sono stati avvistati dalle unità Sar della Guardia costiera che ha effettuato i trasbordi a largo dell’isola ed ha condotto tutti i migranti a molo Favarolo. Nell’hotspot di contrada Imbriacola sono state superate le mille presenze a fronte di una capienza di 192 posti. Il conteggio dei migranti è ancora in corso.
 

 

“MAMMA GATTONA” NON E’ STATA… E ALLORA CHI ?

21092020 stsatua

“MAMMA GATTONA” NON E’ STATA… E ALLORA CHI ?

I vandali ? E chi sarebbero questi  ignoti vandali del 2020 che girano per le strade della città di Milano alla ricerca di statue da distruggere ? Sarei proprio curioso di capirne le motivazioni che hanno indotto “i cosiddetti vandali”,  almeno tre individui e di buona forza e salute,  a trovare il tempo e quel “gusto affascinante” per abbattere una sacra statua  e simbolo  della religione cristiana che appartiene alla comunità cristiana milanese e alla città tutta nonché offendere tutti i fedeli e coloro che la venerano. E’ davvero singolare quanto strano l’abbattimento della statua che si trova lì dal lontano 1932 e non ha mai dato fastidio a nessuno… anche agli atei e partigiani del periodo post bellico ultimo . Allora, facciamo il punto ed analisi della situazione dell’accaduto per capire cosa realmente sia successo in via Farini e quali interessi possono aver avuto coloro i quali hanno abbattuto la statua religiosa che nel suo insieme rappresenta un punto di riferimento religioso per i fedeli cristiani  locali.  In primis comprendiamo che vista la natura della statua, metallica e dal peso notevole, necessitano almeno tre persone, di sana e robusta costituzione, per poterla far piegare su stessa, quindi escludendo dei ragazzini, sicuramente gli autori del gesto criminale sono degli adulti e ben motivati, escludo anche gli ubriachi, in momento di ubriachezza non credo avessero la lucidità e la forza e l’interesse per potersi coalizzare ed organizzarsi per mettere in atto un progetto così dispersivo nelle forze e inutile… diversamente, allora sarebbe un caso scientifico da studiare.  Ovviamente escludendo i bravi cristiani come rei dell’accaduto, loro mai farebbero una roba del genere, escludo anche i mafiosi e camorristi residenti nella zona, ammesso che ce ne siano, loro, pur essendo feroci criminali hanno comunque rispetto per le sacre immagini cristiane e mai farebbero una cosa del genere e questo la dice lunga sugli ipotetici delinquenti. Quindi riducendo il campo d’azione ci restano due soggetti, il primo è rappresentato da giovani e robusti atei e magari di convinzione politica vicino all’estrema sinistra antagonista, oppure il secondo, può essere rappresentato da “vandali  di religione avversa” alla nostra  che spinti da motivi religiosi, e in linea con i dettami della loro religione, hanno abbattuto un segno permanente della cristianità  del posto poiché la ritengono semplicemente fastidiosa e irritante. Quindi ci troviamo abbattuta una statua allocata nel lontano 1932 e perché mai ? Se i miei ragionamenti sono corretti allora dalle immagini dei video delle telecamere installate nella zona dovremmo riuscire a capire l’origine dei soggetti colpevoli… ma mi pongo un quesito amletico e cioè : ma in un città ad amministrazione di sinistra, Sala ne è il sindaco, e disponibilissima ad un’accoglienza illimitata e selvaggia di immigrati clandestini  che ha prodotto lo stazionamento di tantissimi immigrati  nella stazione centrale e in tante via pubbliche fino all’indecenza, ci faranno vedere i filmati originali e completi del gesto “vandalistico “ ? E già… questo è il punto, perché dopo 88 anni non credo proprio al gesto occasionale di qualche idiota… ma penso più ad un’azione mirata che vede impegnati diversi individui tra i quali anche i famosi “pali” ai 4 angoli,  pronti a segnalare l’arrivo della Polizia. Spero solo che il Prefetto della città di Milano trovi il coraggio di rendere pubblico il video ma resto convinto che non lo farà specie se il mio ragionamento finisce nei miei sospettati. In Sala invece non nutro nessuna speranza, se avessi ragione nell’aver ipotizzato lo scenario possibile lui farebbe di tutto per coprire i responsabili… ne sono certo ! 20092020

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Raid dei vandali in via Farini, la statua di Sant’Antonio finisce in acqua

21092020 stsatua

E’ stata buttata nella fontana. Il guardiano del convento: “E’ alta circa due metri e mezzo ed è in bronzo, non può essere stata una persona sola a spostarla”

di MARIANNA VAZZANA

Milano, 19 settembre 2020 –

La statua di Sant’Antonio rovesciata a testa in giù nella fontana, svuotata di tutta l’acqua. Così ieri mattina i cittadini hanno trovato il monumento simbolo del quartiere di fronte al santuario di Sant’Antonio di Padova tra le vie Farini e Maroncelli. “Vittima di un attacco di vandali“, è l’ipotesi che circola, sostenuta anche da padre Saverio Biasi, guardiano del convento: “La statua è alta circa due metri e mezzo ed è in bronzo, quindi piuttosto pesante – spiega –. Non può essere stata una persona sola a spostarla. Per fortuna non si è rotta, e non è stata danneggiata neppure la vasca. Con tutta probabilità è stata fatta scivolare dal basamento, al quale non era ancorata, tra le 23 e mezzanotte”. Giovedì pomeriggio, fa sapere sempre Padre Biasi, la fontana era stata ripulita dagli addetti alla manutenzione, per conto del Comune: “Il monumento lustro può aver attirato di più l’attenzione fino a far scattare l’atto vandalico”. Stesso principio dei muri che una volta ritinteggiati fanno ancor più gola ai writer, che li vedono come tele bianche da imbrattare. Le telecamere della zona potranno aiutare a far luce sull’accaduto e a individuare i responsabili. “Abbiamo allertato le forze dell’ordine – conclude padre Biasi –. Questo non è l’unico attacco vandalico verificatosi in zona: di recente sono stati anche frantumati vetri di auto”. Ieri la fontana era transennata, con Sant’Antonio sempre a testa in giù. La fontana di circa 45 metri quadri è costituita da una vasca trapezoidale di pietra che termina a un’estremità con due vaschette tonde e all’altra con la statua, opera dello scultore Giuseppe Maretto, collocata in via Farini nel 1932. L’immagine riprende la predica di Sant’Antonio ai pesci, avvenuta a Rimini: inascoltato dagli uomini, il missionario francescano decise di rivolgersi alle creature marine, che affiorarono a migliaia. Lungo la base c’è incisa la scritta: “Udite la parola di Dio voi pesci del mare e del fiume”. La fontana era finita sulle pagine di cronaca anche il 28 agosto del 1975, quando lì fu trovato il corpo di Franco Verga, deputato della Democrazia cristiana, apparentemente annegato in circa 30 centimetri d’acqua. Ufficialmente, un suicidio.

“MAMMA GATTONA” NON E’ STATA… E ALLORA CHI ?

21092020 stsatua

“MAMMA GATTONA” NON E’ STATA… E ALLORA CHI ?

I vandali ? E chi sarebbero questi  ignoti vandali del 2020 che girano per le strade della città di Milano alla ricerca di statue da distruggere ? Sarei proprio curioso di capirne le motivazioni che hanno indotto “i cosiddetti vandali”,  almeno tre individui e di buona forza e salute,  a trovare il tempo e quel “gusto affascinante” per abbattere una sacra statua  e simbolo  della religione cristiana che appartiene alla comunità cristiana milanese e alla città tutta nonché offendere tutti i fedeli e coloro che la venerano. E’ davvero singolare quanto strano l’abbattimento della statua che si trova lì dal lontano 1932 e non ha mai dato fastidio a nessuno… anche agli atei e partigiani del periodo post bellico ultimo . Allora, facciamo il punto ed analisi della situazione dell’accaduto per capire cosa realmente sia successo in via Farini e quali interessi possono aver avuto coloro i quali hanno abbattuto la statua religiosa che nel suo insieme rappresenta un punto di riferimento religioso per i fedeli cristiani  locali.  In primis comprendiamo che vista la natura della statua, metallica e dal peso notevole, necessitano almeno tre persone, di sana e robusta costituzione, per poterla far piegare su stessa, quindi escludendo dei ragazzini, sicuramente gli autori del gesto criminale sono degli adulti e ben motivati, escludo anche gli ubriachi, in momento di ubriachezza non credo avessero la lucidità e la forza e l’interesse per potersi coalizzare ed organizzarsi per mettere in atto un progetto così dispersivo nelle forze e inutile… diversamente, allora sarebbe un caso scientifico da studiare.  Ovviamente escludendo i bravi cristiani come rei dell’accaduto, loro mai farebbero una roba del genere, escludo anche i mafiosi e camorristi residenti nella zona, ammesso che ce ne siano, loro, pur essendo feroci criminali hanno comunque rispetto per le sacre immagini cristiane e mai farebbero una cosa del genere e questo la dice lunga sugli ipotetici delinquenti. Quindi riducendo il campo d’azione ci restano due soggetti, il primo è rappresentato da giovani e robusti atei e magari di convinzione politica vicino all’estrema sinistra antagonista, oppure il secondo, può essere rappresentato da “vandali  di religione avversa” alla nostra  che spinti da motivi religiosi, e in linea con i dettami della loro religione, hanno abbattuto un segno permanente della cristianità  del posto poiché la ritengono semplicemente fastidiosa e irritante. Quindi ci troviamo abbattuta una statua allocata nel lontano 1932 e perché mai ? Se i miei ragionamenti sono corretti allora dalle immagini dei video delle telecamere installate nella zona dovremmo riuscire a capire l’origine dei soggetti colpevoli… ma mi pongo un quesito amletico e cioè : ma in un città ad amministrazione di sinistra, Sala ne è il sindaco, e disponibilissima ad un’accoglienza illimitata e selvaggia di immigrati clandestini  che ha prodotto lo stazionamento di tantissimi immigrati  nella stazione centrale e in tante via pubbliche fino all’indecenza, ci faranno vedere i filmati originali e completi del gesto “vandalistico “ ? E già… questo è il punto, perché dopo 88 anni non credo proprio al gesto occasionale di qualche idiota… ma penso più ad un’azione mirata che vede impegnati diversi individui tra i quali anche i famosi “pali” ai 4 angoli,  pronti a segnalare l’arrivo della Polizia. Spero solo che il Prefetto della città di Milano trovi il coraggio di rendere pubblico il video ma resto convinto che non lo farà specie se il mio ragionamento finisce nei miei sospettati. In Sala invece non nutro nessuna speranza, se avessi ragione nell’aver ipotizzato lo scenario possibile lui farebbe di tutto per coprire i responsabili… ne sono certo ! 20092020

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Raid dei vandali in via Farini, la statua di Sant’Antonio finisce in acqua

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E’ stata buttata nella fontana. Il guardiano del convento: “E’ alta circa due metri e mezzo ed è in bronzo, non può essere stata una persona sola a spostarla”

di MARIANNA VAZZANA

Milano, 19 settembre 2020 – La statua di Sant’Antonio rovesciata a testa in giù nella fontana, svuotata di tutta l’acqua. Così ieri mattina i cittadini hanno trovato il monumento simbolo del quartiere di fronte al santuario di Sant’Antonio di Padova tra le vie Farini e Maroncelli. “Vittima di un attacco di vandali“, è l’ipotesi che circola, sostenuta anche da padre Saverio Biasi, guardiano del convento: “La statua è alta circa due metri e mezzo ed è in bronzo, quindi piuttosto pesante – spiega –. Non può essere stata una persona sola a spostarla. Per fortuna non si è rotta, e non è stata danneggiata neppure la vasca. Con tutta probabilità è stata fatta scivolare dal basamento, al quale non era ancorata, tra le 23 e mezzanotte”. Giovedì pomeriggio, fa sapere sempre Padre Biasi, la fontana era stata ripulita dagli addetti alla manutenzione, per conto del Comune: “Il monumento lustro può aver attirato di più l’attenzione fino a far scattare l’atto vandalico”. Stesso principio dei muri che una volta ritinteggiati fanno ancor più gola ai writer, che li vedono come tele bianche da imbrattare. Le telecamere della zona potranno aiutare a far luce sull’accaduto e a individuare i responsabili. “Abbiamo allertato le forze dell’ordine – conclude padre Biasi –. Questo non è l’unico attacco vandalico verificatosi in zona: di recente sono stati anche frantumati vetri di auto”. Ieri la fontana era transennata, con Sant’Antonio sempre a testa in giù. La fontana di circa 45 metri quadri è costituita da una vasca trapezoidale di pietra che termina a un’estremità con due vaschette tonde e all’altra con la statua, opera dello scultore Giuseppe Maretto, collocata in via Farini nel 1932. L’immagine riprende la predica di Sant’Antonio ai pesci, avvenuta a Rimini: inascoltato dagli uomini, il missionario francescano decise di rivolgersi alle creature marine, che affiorarono a migliaia. Lungo la base c’è incisa la scritta: “Udite la parola di Dio voi pesci del mare e del fiume”. La fontana era finita sulle pagine di cronaca anche il 28 agosto del 1975, quando lì fu trovato il corpo di Franco Verga, deputato della Democrazia cristiana, apparentemente annegato in circa 30 centimetri d’acqua. Ufficialmente, un suicidio. Ma

 

 

 

STENTO A CREDERLO !

20092020 bimbi bus

STENTO A CREDERLO !

Vero è che può accadere che in un momento di confusione o distrazione l’autista di un bus possa dimenticarsi di ispezionare il mezzo di lavoro prima di lasciarlo nel deposito a fine servizio. Le educate e comprensibili scuse alla famiglia, da parte dei responsabili dell’azienda del bus, sono sicuramente un gesto nobile ed apprezzabile… Gente umile che sa di aver commesso un errore e chiede comprensione per l’incauto errore nella certezza che non si ripeterà mai più. Però, mi chiedo… ma i genitori, quando hanno visto arrivare il bus alla solita fermata e non hanno visto scendere il proprio bimbo com’è che non si sono allarmati e magari inseguito il bus sino alla successiva fermata per recuperarlo o cercato l’immediato contatto telefonico con la scuola per capire e risolvere informandoli dell’accaduto ? O come sospetto, forse il bimbo di sei anni si autogestiva nel percorso casa fermata bus e scuola e viceversa e ciò non mi pare sia normale a sei anni. Oltre l’eroico comportamento del “grande piccolo”, vanno biasimati, e senza ombra di dubbi, i suoi genitori, incredibilmente loro hanno dimostrato un’irresponsabilità ed incoscienza preoccupante, una tale superficialità fa restare interdetti, specie in un periodo così violento e insicuro non si lascia l’incolumità e la vita del proprio figlio di sei anni alla fortuna e alla capacità dello stesso. Non ho idea di che genitori siano, ma io e tanti milioni di genitori normali certamente abbiamo un altro “modus operandi” con un bimbo di sei anni che non può essere paragonato a quello inaccettabile di quei genitori un po’ strani. Per fortuna è andata bene e lui è salvo, ritengo però che una buona chiacchierata tra la maestra e i genitori sia d’obbligo e utile al fine di comprendere perché loro non si sono allarmati e hanno agito tempestivamente nel non veder arrivare il loro piccolo, un bimbo di sei anni non può e non deve essere lasciato al suo destino. La storiella sembra divertente di primo acchito ma poi, riflettendoci su c’è da star poco allegri, già… perché quel bimbo poteva essere preda e vittima di un pedofilo o addirittura di un rapimento. Forse le mie riflessioni potrebbero sembrare eccessive e funeste, ma conosco il mondo d’oggi è non certamente un bel mondo ! 190920 ?

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A 6 anni viene dimenticato sul bus, rompe il vetro e si fa soccorrere

E’ stato dimenticato sul bus che lo riportava da scuola ma, nonostante fosse rimasto sul pullman chiuso, da solo nel deposito, non si è scoraggiato. Ha preso il martelletto di sicurezza, ha sfondato un vetro ed è uscito.

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Ragazzi in aiutobus

Redazione ANSAVENEZIA

20 settembre 2020

E’ stato dimenticato sull’autobus che lo riportava a casa da scuola ma, nonostante i suoi 6 anni, non si è scoraggiato. Ha preso il martelletto di sicurezza, ha sfondato un vetro ed è uscito. Per lui – come racconta la Tribuna di Treviso – solo un taglietto e qualche minuto di attesa su una panchina dove, notato da alune donne, ha raccontato l’accaduto ed è stato così consegnato alla madre.
Il piccolo era a bordo di un mezzo pubblico, tra le province di Venezia e Treviso, e, oltre all’autista, c’era anche un inserviente che segue i bambini che escono da scuola. Il protagonista della vicenda, durante il viaggio si è addormentato e quando è stato il momento di scendere non se n’è accorto.

Di lui si sono ‘dimenticati’ anche gli altri che erano a bordo così, quando si è svegliato si è trovato da solo nel deposito dei bus con le porte chiuse. Per nulla impaurito è riuscito a mettersi in salvo.

Le scuse sono già state fatte alla famiglia dai responsabili del servizio di controllo.

 

 

IL LAVORO ? E CHE E’ ?

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IL LAVORO ? E CHE E’ ?

E già, ogni santo giorno in Tv ascoltiamo i vari ciarlatani di turno che si riempiono la bocca e ci dispensano d’inutili consigli sul difficile e complicato mondo del lavoro. Questi giocolieri della Tv credono che basti proferire la magica parola del lavoro per riuscire ad incantare gli italiani che una volta illusi dai loro sporchi giochi di prestigio pensano che saranno votati… che pena che fanno, solo perché hanno semplicemente detto << ci vuole il lavoro>> credono che la gente si prostri ai loro piedi. Poi, oltre le migliaia di politici ciarlatani ci sono i cosiddetti esperti “professoroni, sociologi e tuttologi”, gente inesperta del mondo dell’imprenditoria ma che si atteggiano a saccenti perché insegnano le teorie da una cattedra universitaria e credono di saperne più dei veri imprenditori, la pratica è tutt’altra cosa e tante volte le loro teorie sono clamorosamente smentite nella pratica. Gente inconcludente e impreparata, e profumatamente pagata, che ci impartiscono lezioni quotidiane di arroganza e incapacità, come i meravigliosi “ministri del finto lavoro”… rammento quelli dal 2011 ad oggi, la piagnucolona Elsa Fornero, Enrico Giovannini, Giuliano Poletti e poi l’attuale Nunzia Catalfo, del M5S… Lei vanta un curriculum di tutto rispetto, nella sua carriera si è occupata solo di formazione, dispersione scolastica e aiuto all’inserimento in collaborazione con i centri d’impiego, quindi nei fatti non ha neanche idea di cosa sia l’imprenditoria e i problemi legati a quel mondo… invece chi ha una “conoscenza imprenditoriale di tutto rispetto” era il precedente ministro del lavoro, il grande ciarlatano Gigetto Di Maio, per gli amici “il bibitaro”, lui si che ha avuto un passato di “grande imprenditore” dedito alla vendita di birra e Coca (quella in lattina sia ben chiaro), lui sì che ha una grossa esperienza a differenza della sua attuale collega di partito ma che purtroppo non gli è servita quando è venuto in Puglia, già… lui non ha avuto il coraggio di rispondere alle domande di un giornalista in merito alla disastrosa vicenda dell’ex Ilva di Taranto, della sua continuità produttiva in sicurezza ambientale, del lavoro degli operai e della salute dei cittadini tarantini flagellati da 50 anni dalle polveri sottili che provocano vari tumori… e ovviamente non solo dà risposte ma non ha neanche il coraggio di venirci a Taranto a giustificare tutte le “promesse da Caino” vendute agli operai tarantini e alla città di Taranto quando era ministro del lavoro, forse pensandoci bene è meglio che non venga… perché credo che di gavettoni nella città jonica, conoscendola molto bene, ne riceverebbe tanti, ma non di acqua, dagli incavolati tarantini dopo le promesse fasulle e il modo di vergognoso di illuderli come se loro fossero dei lavoratori idioti da prendere in giro. Ieri in città c’è stata mobilitazione dopo la terrificante notizie del proseguo della Cassa integrazione e del taglio secco ala produzione con probabili licenziamenti, i sindacati  di categoria hanno rilasciato una disperata dichiarazione che riporto fedelmente : << Sono mesi che mendichiamo un incontro presso il ministero dello sviluppo economico, ministero completamente assente anche per le problematiche che riguardano i lavoratori di Ilva in AS e la catastrofica situazione dell’appalto. Il tempo è abbondantemente scaduto, Acelor Mittal non è e non sarà mai un interlocutore affidabile. Il Governo intervenga immediatamente o sarà caos totale>>. Questa è la polveriera Arcelor Mittal a Taranto, ma pensate che il “buon lavoro” dei ministri citati e del governo si limiti solo a Taranto ?  Assolutamente no ! Passiamo ad altra situazione esplosiva, la Goldoni Arbos di Migliarina di Carpi (MO), azienda quasi centenaria specializzata nella costruzione di macchine agricole, trattori in particolare dal 1926. Un colosso di rilievo internazionale, che nel 2015, dopo una conduzione familiare durata tre generazioni, è passato nelle mani della multinazionale cinese Lovol (Governo Renzi). Ora la società ha presentato in Tribunale una richiesta di concordato liquidatorio, oltretutto ha interrotto la produzione in quanto scarseggiano di fatto i materiali per la catena di produzione, materiale che non ricevono più perché insolventi verso i fornitori e creditori. Quindi gli operai, 210 lavoratori per la precisione, temono il licenziamento e al fine di scongiurarlo hanno detto stop a oltranza e sit-in permanente dinanzi ai cancelli dell’azienda metalmeccanica. Queste due situazioni vanno avanti da un decennio, si potevano risolvere anni fa solo mettendo persone giuste nel ministero del lavoro e adottare strategie innovative, come ho sempre consigliato ed indicato. E ora che si fa ? Continuiamo a dare la cassa integrazione agli operai sino al 2050 ?  Siamo in mano a degli incapaci e scusate se ve lo dico ma con questi individui l’unica cosa che potremo avere sarà il fallimento di tante aziende nel silenzio mediatico. Ok, ignoriamo il lavoro e preoccupiamoci di… accogliere e risolvere i problemi degli altri, poi  per gli operai … c’è tempo e si vedrà. Magari forse un giorno gli italiani, stanchi di questo stillicidio atavico, si metteranno su un barcone e  andranno a vivere altrove… forse ! 19092020

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Ex Ilva, Mittal ferma 3 impianti del siderurgico e riduce i turni. Sindacati a governo e procura: “Rischi per la sicurezza, qualcuno intervenga”

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La multinazionale impone un nuovo rallentamento al siderurgico di Taranto e Fiom, Uilm, Fim e Usb scrivono alla presidenza del Consiglio, ai ministeri competenti, Arpa e Spesal denunciando i rischi per la sicurezza: A serio rischio la salvaguardia degli stessi impianti del siderurgico con conseguenze irreparabili ma, soprattutto, l’incolumità di chi ci lavora”

di F. Q. | 19 SETTEMBRE 2020

Tre impianti si fermano, per altri vengono i ridotti i turni. ArcelorMittal impone un nuovo rallentamento all’Ilva di Taranto e i sindacati scrivono al presidente del Consiglio, ai ministeri competenti, alla procura e al prefetto della città jonica denunciando i rischi per la sicurezza. La multinazionale dell’acciaio ha comunicato venerdì lo stop ai reparti Laf (Laminatoio a freddo), Zincatura 1 e decapaggio “fino a data da destinarsi”. Non solo: il Treno nastri passa da 21 a 15 turni settimanali, la Finitura nastri e Hsl passeranno da 15 a 10 turni settimanali. La causa addotta, ancora una volta, è il “calo ordini”.

Ad oggi sono impiegati giornalmente circa 4mila dipendenti diretti nell’acciaieria tarantina. E i sindacati già nei giorni scorsi avevano lasciato intendere che il rischio è il collocamento di circa altre mille persone in cassa integrazione, ma che rientrerebbero comunque nei numeri previsti dalla procedura. Da lunedì scorso è partita infatti la proroga della cassa integrazione Covid chiesta per 9 settimane per un numero massimo di 8.147 dipendenti, ovvero l’intera forza-lavoro ad eccezione dei dirigenti

Dopo la comunicazione da parte di ArcelorMittal, i sindacati FimFiomUilm e Usb hanno scritto alla presidenza del Consiglio dei ministri, al ministero dello Sviluppo Economico, ai commissari di Ilva in As, al prefetto di Taranto, alla procura della Repubblica, ad Arpa e Spesal denunciando “un elevato rischio di incidente con serie ripercussioni per i lavoratori”.

E hanno annunciato che da lunedì 21 settembre si riuniranno e decideranno “le azioni di mobilitazione da intraprendere. “Nulla è escluso”, precisano perché “il tempo è abbondantemente scaduto, ArcelorMittal non è e non sarà mai un interlocutore affidabile. Il Governo intervenga immediatamente o sarà caos totale”. Ad avviso dei sindacati “le criticità impiantistiche, più volte segnalate anche agli enti ispettivi da parte dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, sono ormai evidenti”. ArcelorMittal, continuano, “mette a serio rischio la salvaguardia degli stessi impianti del siderurgico con conseguenze irreparabili ma, soprattutto, l’incolumità di chi ci lavora”.

La “totale assenza di risposte” da parte del governo “sta contribuendo pesantemente ad alimentare un clima di esasperazione, per certi versi peggiore del 2012″, sottolineano. “La situazione è oramai esplosiva e non più gestibile. ArcelorMittal ha fatto quello che ha voluto, con il silenzio assenso di un Governo che – concludono – è incapace o, peggio ancora, complice”.

 

L’AMORE DEGLI ACCOLTI PAKISTANI !

L’AMORE DEGLI ACCOLTI PAKISTANI !

Sono 11 i componenti della “gang” pakistana arrestata a Bologna dalla Polizia, 5 dei quali sono minori, ma anche loro pakistani, e perfettamente… “integrati nell’accogliente comunità bolognese” e nel mondo della delinquenza della regione più civile che ci sia in Italia. Forse non lo è poi così tanto visto l’alto tasso di criminalità che c’è nella regione governata dal barbuto Bonaccini… di nome e di fatto, visto l’alto numero ingiustificato di pakistani residenti nella sua regione che conta, ad oggi, oltre 24mila unità, la prima regione in termini di numeri è la Lombardia, lei ne conta oltre 45mila, poi seguono la Toscana e la Campania… già la Campania, vien da ridere… perdonatemi se lo faccio… ma è ridicolo accogliere gente lì dove persiste  una disoccupazione atavica sin dalla fine della seconda guerra mondiale e non contenti della miseria che c’è… si fanno entrare centinaia di migliaia di migranti ? Tutti voi vi starete chiedendo che diavolo ci fanno 150 mila pakistani in Italia ? La risposta la troverete in seguito o ve la darete da soli. Certo 150mila cittadini che emigrano dal paese asiatico e vengono in Italia su una popolazione di appena 230 milioni di individui sono una nullità… per loro, e magari non se ne accorgono neanche, ma quelli che arrivano da noi sono quasi tutti mussulmani e noi ce ne accorgiamo … eccome ne risentiamo della loro silenziosa presenza, molto schiva e isolata e poco incline all’integrazione con gli infedeli occidentali. Infatti rammento a tutti che 229milioni di individui sono di fede  musulmana e appena 1milione sono invece di fede cristiana, quindi cosa volete che sia per il Pakistan la fuga premeditata di poche centinaia di migliaia di fedeli che partono col solo fine di islamizzare l’occidente ? Eh già, io la vedo così e non fosse come penso, perché allora vengono nei paesi occidentali tanto odiati e tanto immorali… dove trovano solamente diffidenza e anche odio ? Integrazione per loro non è una parola grossa ma è semplicemente una barzelletta perché, salvo che non si trattino di fedeli cristiani, sono all’opposto di noi in tutto e per tutto…  nei costumi, nei convincimenti religiosi, nella politica, per loro inesistente, infatti se provate a ragionare con un mussulmano vi renderete conto che loro non hanno idee politiche ben precise come noi occidentali ma recepiscono solo i dettami coranici e osservano rigorosamente le linee guida sempre riferite al Corano, e poi l’alimentazione, curiosamente la nostra è la migliore cucina al mondo e a loro ripugna e nausea “manco fosse merda” che bella roba eh ?  Quindi che necessità vi è di venire in Italia se non è come penso io ?  Vi è forse una sanguinosa guerra con la Cina e India ? Niente di tutto questo cari e sbigottiti amici, i migranti di nazionalità pakistana non hanno nessun diritto a venire da noi e a richiedere asilo politico né sono profughi. Partono dal loro paese e percorrono ben  7.170 Km, da capitale a capitale, per venire da noi senza un fine chiaro all’occidente. E qual è il sistema migliore per abbattere le democrazie di origine cristiana ? La risposta la troviamo nel loro libro sacro, il Corano, che obbliga il buon musulmano a sottomettere con la violenza e il terrore gli infedeli… punto ! E cosa faceva la gang “AK 47” a Bologna? Quale piano sovversivo metteva in atto con il terrore e l’arma  la cui sigla AK47 ci riconduce al mitico Kalashnikov ? 11 pakistani la dicono chiaramente sulle loro intenzioni di fratellanza e quelle della “gang”…  Già, i media ora le bande islamiche le definiscono “gang”… le chiamano così giusto per allontanare i sospetti da gente come me e dai curiosi che riflettono e in più,  perché bisogna sempre e comunque evitare di associare l’Islam al terrore e alla delinquenza… è tassativo per il governo italiano…  Tuttavia, nulla mi distoglie dal pensare che quello è un gruppo islamico che opera proprio seguendo e mettendo in pratica i dettami coranici… altro che gang, rammento a tutti che in quel paese sono frequenti le violenze sessuali alle bambine e alle donne, con conseguenti atroci morti indescrivibili, e che fanno vergogna al genere umano e la dicono lunga sulla loro civiltà ideologica da esempio. Mi sbaglio ? E allora, come sempre vi invito a smentirmi e come sempre, nessuno lo farà e… come sempre, schiverò tra qualche giorno : <<quanto mi irrita aver sempre ragione >>. 18092020

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18 SETTEMBRE 2020 08:20

Bologna, violenze e pestaggi: presa la gang pakistana degli “Ak 47”

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Sgominata la gang Ak47 che negli ultimi mesi era stata responsabile di episodi di particolare violenza nel Bolognese. La banda era composta da giovani pakistani, alcuni dei quali minorenni: le indagini condotte anche sui social network hanno permesso di verificare l’esistenza di una vera e propria organizzazione che si identifica tramite l’utilizzo dell’hashtag “Ak-47-gang”.

 

“OMINICCHI E QUAQUARAQUA ”…

18092020 URNE ELETTORALI

“OMINICCHI E QUAQUARAQUA ”…

Buongiorno al nuovo giorno e buongiorno alle nuove elezioni regionali che stanno arrivando… sì, mi riferisco proprio alle “farlocche di domenica e lunedì prossimi” in ben sette regioni. Quindi, io e tanti bravi e meritevoli cittadini che vantiamo un curriculum di tutto rispetto, e siamo persone oneste, non veniamo scelti dai grossi partiti e chiaramente restiamo a casa perché non appartenendo al sistema affaristico politico di spartizione dei posti a sedere dobbiamo rimanere perennemente fuori dai giochi mentre, gli amici degli amici, sebbene abbiano precedenti penali o carichi pendenti… scendono in campo a giocare la “partita della poltrona” ! Questa è la dura legge italiana che regola tutte le “libere votazioni”, dalle amministrative sino alle politiche… una legge del 1993  che obbliga tutti i piccoli e poveri partiti o movimenti politici, che non ricevono finanziamenti dallo stato, a restare a guardare come si giocano le elezioni tra più forti e i più potenti, perché fattivamente impossibilitati dalla normativa ad accedervi. Quindi nei fatti la legge impedisce la presenza di chi potrebbe dar loro fastidio e togliergli voti… ed escluderli a priori  dalle competizioni è ovvio che torna comodo ai partiti maggiori, poter far la voce grossa e spartirsi i seggi… è una strategia vergognosa che attueranno all’infinito se non verrà modificata la predetta legge che ad oggi penalizza i piccoli partiti e consentirà ai potenti della politica e di palazzo di limitare all’infinito la libertà di partecipazione alle consultazioni elettorali anche a quei partiti poveri che non sono in grado di raccogliere le firme in tutta Italia o in una regione. Fatti fuori preventivamente i piccoli e fastidiosi partiti ecco che parte la solita corsa alla poltrona, si candidano uomini noti o donne famose senza guardare alle loro capacità individuali, o come nel caso del link postato, al loro presente e oscuro passato, ma si cercano solo individui che possano arricchire il serbatoio di voti, e come lo si faccia non ha molta importanza purché lo si faccia. Vi è quindi una carenza di moralità politica e per certi aspetti ed anche di correttezza e lealtà verso gli elettori. Ora chiedo al presidente De Luca attualmente in carica : ma come si fa a candidare alla regione Campania un condannato alla pena di  ben 6 anni per peculato con l’ovvia interdizione dai pubblici uffici ? Vien da ridere a pensare che quando il severo presidente della Campania  voleva bruciare con l’accendino chi non portava le mascherine in modo corretto e onnipresente sul territorio, ligio e preciso e non è a conoscenza che un suo candidato è un pregiudicato ? E poi non sa neanche  che ce ne sono altri 4 imputati, di vari e gravi reati, tra cui spicca inesorabile l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso ? Se De Luca piange non è che Caldoro rida, infatti anche lui ha le sue rogne con tre candidati impresentabili. Ma non finisce qui la selezione di gente meravigliosa che meritano la candidatura alla regione e il nostro voto, a dispetto di chi invece è rimasto amaramente fuori, andiamo in Puglia dove il “meraviglioso presidente Emiliano” lascia passare due elementi da non prendere certamente come esempio di vita, lui, di fatto, è un magistrato in aspettativa, quindi non uno qualunque e aver candidato due elementi, nel suo schieramento, imputati di falso e di favoreggiamento alle attività mafiose… e qualcosa di veramente grave… mica stiamo parlandi di Topolino e Minnie… roba da non credere, cioè, ci sono 13 signori, molto poco per bene e… molto delinquenti che hanno la “faccia di merda di candidarsi” ad una consultazione democratica e chiedere il nostro voto per rappresentarci…  e quel che più mi indigna è che due uomini come De Luca e Emiliano che si vantano da anni di essere “veri uomini” alla fine si sono rivelati “ominicchi e quaquaraqua”… (cit. del romanzo di Leonardo Sciascia). Credo che necessiti una riforma elettorale in tal senso, partendo proprio dal basso, in modo tale da consentire a tutti coloro i quali si sentono in grado e intendono partecipare ad una competizione elettorale di avere delle chance. Le soluzioni ci sono e se si vuole si possono mettere in pratica. Attenti a chi votate ed evitate gli… “ominicchi e quaquaraqua”… 17092020

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18092020 URNE ELETTORALI

Regionali, Antimafia: 13 impresentabili tra Campania, Puglia e Valle d’Aosta Si tratta di 9 candidati in Campania, 3 in Puglia e uno in Valle d’Aosta. Tutto ‘regolare’, invece, in Liguria, Veneto, Marche e Toscana Tweet Il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra 17 settembre 2020 Sono 13 complessivamente i candidati alle Regionali che non sarebbero candidabili ai sensi della legge Severino o del Codice di autoregolamentazione dei partiti. Lo ha reso noto il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra. “Alcune forze politiche si sono rivolte a noi prima di presentare le candidature” ha rivelato Morra, nel corso di una conferenza stampa in cui ha reso noti i nomi dei cosiddetti ‘impresentabili’. La Commissione ha eseguito verifiche sui candidati segnalati dalla Dna, 15 in tutto. Si tratta di 9 candidati in Campania (solo uno ai sensi della legge Severino), 3 in Puglia e uno in Valle d’Aosta (legge Severino). Tutto ‘regolare’, invece, in Liguria, Veneto, Marche e Toscana. Campania In cinque sono in liste che appoggiano Vincenzo De Luca, quattro invece in quelle per Stefano Caldoro. Per la legge Severino risulta ‘impresentabile’ Carlo Iannace (lista per De Luca presidente), condannato nel 2016 a 6 anni, oltre a una interdizione ai pubblici uffici per 5 anni, per peculato, truffa e falso. Sono otto i candidati non conformi al codice di autoregolamentazione in quanto rinviati a giudizio. Si tratta di Sabino Basso (Campania libera per De Luca presidente), imputato di riciclaggio. Orsola De Stefano (Lega per Stefano Caldoro), imputata di concussione. Maria Grazia Di Scale (Forza Italia Berlusconi con Caldoro), imputata per concussione. Aureliano Iovine (Liberal-Democratici Campania Popolare per De Luca), imputato per plurimi reati tra cui associazione a delinquere a stampo mafioso. Michele Langella (Campania in Europa per De Luca), imputato di riciclaggio.    Monica Paolino (Forza Italia Berlusconi con Caldoro), imputata di scambio elettorale politico-mafioso. Francesco Plaitano (Partito repubblicano italiano per De Luca), gia’ segnalato nel 2015 dall’Antimafia, condannato per estorsione. Francesco Silvestro (Fi Berlusconi con Caldoro), imputato di concussione. Puglia Si tratta di Silvana Albani, (“Puglia Solidale Verde” per Michele  Emiliano Presidente), imputata dei reati di falsa perizia, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio,  e corruzione in atti giudiziari, aggravati dal fine di agevolare  l’attività delle associazioni mafiose. Il dibattimento è in corso davanti al  Tribunale di Catanzaro.  Vincenzo Gelardi (“Partito del Sud Meridionalisti Progressisti” per Michele Emiliano Presidente), imputato di plurimi reati di trasferimento fraudolento di valori aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose. Il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Napoli. Raffaele Guido (“Fiamma Tricolore” per Franco Piero Antonio Bruni Presidente), imputato di plurimi reati tra cui tentata violenza privata, lesioni aggravate e minaccia, aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose. Il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Lecce. Valle d’Aosta “È notoria- recita il documento della commissione Antimafia- la condizione del candidato Augusto Arduino Rollandin, (“Puor L’Autonomie – Per l’Autonomie”), il quale venne dichiarato sospeso a decorrere dal 28 marzo 2018 dalla carica di consigliere regionale e vicepresidente della Giunta regionale valdostana, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 3 maggio 2019. Ciò per via della condanna comminata al predetto candidato alla pena di anni quattro e mesi sei di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per la durata di anni cinque, in quanto dichiarato colpevole dei reati di cui agli articoli 319 e 321 del codice penale”. Albani: “Sospendo la campagna e mi ritiro” “La dottoressa Silvana Albani  dichiarandosi ‘assolutamente estranea ai fatti contestatile e  manifestando totale fiducia nell’esito favorevole del giudizio’,  dichiara ‘di sospendere la propria campagna elettorale e annuncia il  proprio ritiro in accordo con la lista Puglia Solidale e Verde’”. Così in una nota il Psi (Partito socialista italiano) di Terra di Puglia,  che riferisce le parole di Silvana Albani. Si tratta di una delle candidature  cosiddette impresentabili come previsto dal codice di  autoregolamentazione del decreto legislativo numero 235 del 2012, la  cosiddetta Legge Severino. Puglia Solidale e Verde è frutto della  alleanza a livello regionale tra Socialisti, Verdi e Sinistra Italiana. “Dalla documentazione acquisita presso il casellario giudiziario del  Tribunale di Bari, allegata all’accettazione della candidatura, non  emergeva alcun impedimento”, precisa il Psi. ”Il procedimento a  carico della Albani è aperto presso la Procura della Repubblica di  Catanzaro”, aggiunge il Psi. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Regionali-antimafia-13-impresentabili-tra-Campania-Puglia-e-Valle-d-Aosta-edcd4cf6-1f79-4828-8d38-4a7df7e856c8.html