PURO SILLOGISMO STALINISTA !

10092020 AGGRESIONE A SALVINI

PURO SILLOGISMO STALINISTA !

Partiamo dall’anno del signore 2009, il mese è quello di dicembre e il giorno è il 13, la location è Milano, la vittima del “sillogismo della sinistra” questa volta è un certo on. Silvio Berlusconi, “odiato nemico mediatico” e amato dai giudici, infatti lo amano così tanto che lo vogliono perennemente in aula di tribunale. Lui è l’uomo forte del centro destra ma, ovviamente, è odiato perché ha commesso un grave reato e cioè, quello di andare al potere e governare col voto popolare e questo, come sappiamo tutti noi veri democratici e liberali, irrita la sinistra tutta ed in particolare quella stampa venduta ai partiti della sinistra e alle loro Tv, dalla Rai sino a Sky passando alla La7… I servi dei padroni staliniani non si risparmiano nell’attuare la pratica ideologica amata dai loro padri comunisti russi il cui fine è quello di cercare di far odiare il proprio nemico con ogni mezzo sino ad abbatterlo fisicamente come nel caso di Aldo Moro e quello del professor Marco Biagi nel 2002, e a dir la verità ci sono sempre riusciti, infatti quella sera Silvio Berlusconi divenne oggetto e bersaglio del lancio di una statuetta in miniatura raffigurante il Duomo di Milano. Gli andò bene, qualche centimetro più in la ed avrebbe perso l’occhio, ricordo molto bene l’episodio e ricordo perfettamente tutti i leader della sinistra cosa dissero nell’occasione, compreso il “nobile Di Pietro, quello di mani sporche”, invece di condannare il gesto folle ed incomprensibile, ebbero a dire che Berlusconi se la “meritava appieno” la statuina sul volto… perché lui amava diffondere l’odio nel popolo… cioè, giusto per capirci, lui diffondeva l’odio… veramente patetico e ridicole dette affermazioni, quando invece è proprio l’arte privilegiata dei sinistri media, tutti votati alla sinistra politica, e lo sappiamo e lo vediamo ancora oggi che nulla è cambiato da allora, praticano lo stillicidio di bugie e false notizie contro il centro-destra addebitando loro fatti inesistenti e violenti che poi clamorosamente si dimostrano provenire da mani sinistre o addirittura, come nel caso dell’occhio alla ragazza di colore, dei figli del PD o come accaduto in più occasioni da quei immigrati clandestini voluti e importati proprio da loro. E’ curioso notare che quando la violenza è contro uno diverso dalla destra, oppure contro una persona dal colore della pelle scura allora siamo sempre dinanzi ad una aggressione “ di stampo fascista e razzista” mentre, quando è all’opposto, quindi violenza contro gli italiani bianchi, allora siamo sempre di fronte non ad un terrorista o aggressore razzista e fascista ma abbiamo un caso… medico di paziente in terapia farmacologica perché disturbato mentalmente e in cura dal psichiatra da diversi anni… Oggi a Pontassieve (FI) si è ripetuta la storia del 13.12.2009, un senatore della repubblica e capo del più importante partito italiano e dell’opposizione è stato aggredito da una donna congolese di colore scuro che tra l’altro non ha nessun diritto a stare in Italia, in quanto il Congo non è in guerra con nessuno, lei si è arrogato il diritto di aggredire un parlamentare della nostra repubblica e di offendere la comunità cristiana tutta nel momento in cui ha strappato il crocefisso dal collo del senatore. Immaginate se la stessa cosa fosse capitata ad un fedele islamico, e al posto del crocefisso lei avrebbe strappato il corano dalle sue mani… che sarebbe successo alla donna blasfema ? Secondo voi, dopo quanto scritto com’è andata la questione in termini politici e mediatici ? E’ ovvio : “Gli investigatori, nell’immediatezza dell’aggressione, hanno descritto la congolese, che non ha precedenti penali, come «in evidente stato di alterazione psico-fisica» e credono non ci sia stata premeditazione. Quindi è esattamente come descrivevo precedentemente, qualunque aggressione e violenza anche quando la politica non centra, come nel caso del povero giovane di 21 anni Willy, viene etichettata come fascista e razzista mentre, se le vittime sono dichiaratamente politici di area centro-destra o cristiani allora bisogna capire e comprendere perché l’aggressore è sempre in evidente stato di alterazione psico-fisica. Come negli attentai dei terroristi islamici, ma voi avete mai sentito dire che uno dei terroristi assassini godeva di ottima salute ? Questo “modus operandi” è il “puro sillogismo staliniano”, è come una moneta, da una parte serve per attaccare il nemico odiato fino a farlo crollare, e dall’altra faccia della moneta vi è il sillogismo all’incontrario che serve per sviare le colpe sui veri fatti accaduti. Signori italiani e signore italiane… questa e pura dittatura comunista, e se cosi non fosse perché hanno secretato tutti i documenti sanitari scientifici relativi al Sars2 –Covid ? Solo una dittatura impone al popolo leggi durissime in materia sanitaria e poi permette che migliaia di immigrati clandestini le infrangono quotidianamente e senza timore alcuno. Resto convinto che i tempi stanno maturando, vedo tanto odio della sinistra verso il popolo italiano, sì… penso che la sinistra vorrebbe fare a meno fisicamente di tutti quelli che non la votano e non la vedono come loro… già, chissà se prima o poi non si ripeteranno in Italia i fasti della rivoluzione d’ottobre 1917 ! 09092020

…by…manliominicucci.myblog.it

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TOSCANA

Matteo Salvini aggredito da una donna a Pontassieve: rosario strappato e camicia lacerata

10092020 AGGRESIONE A SALVINI

La notizia è stata diffusa su Twitter: l’aggressore sarebbe una donna di origini congolesi che avrebbe strappato di mano il rosario al leader della lega e avrebbe danneggiato la sua camicia. La ministra Lamorgese: «La campagna sia serena»

di Marco Gasperetti

«Io ti maledico, ti maledico», ha urlato la donna a Matteo Salvini che stava camminando nel centro di Pontassieve, comune dell’hinterland fiorentino, insieme ad alcuni simpatizzanti. Poi la contestatrice, una trentenne di origine congolese, laureata e impegnata come servizio civile in un progetto dedicato all’educazione scolastica del Comune, ha aggredito il leader della Lega e gli ha strappato un rosario che aveva al collo e gli ha lacerato la camicia. È accaduto nella tarda mattinata nel centro della cittadina dove Salvini era appena arrivato per partecipare a un’iniziativa politica per le elezioni regionali della Toscana.

La donna è stata fermata, identificata e poi interrogata dalla Digos. Adesso rischia una denuncia per violenza privata, turbamento di comizio elettorale e resistenza a pubblico ufficiale. Gli investigatori, nell’immediatezza dell’aggressione, hanno descritto la congolese, che non ha precedenti penali, come «in evidente stato di alterazione psico-fisica» e credono non ci sia stata premeditazione.

La donna, da diversi anni in Italia, è conosciuta a Pontassieve come una giovane impegnata nel sociale che, dopo aver lavorato in un bar e in una enoteca, si è dedicata a progetti di solidarietà verso il Terzo Mondo per alcune associazioni e onlus. Salvini, dopo l’aggressione e il cambio di camicia, ha detto di aver perdonato la donna, ma ha anche aggiunto di ritenere «grave che questa signora lavori per enti pubblici, a contatto con il pubblico, pagato dal pubblico e a contatto con i bimbi». Sottolineando che «se ognuno può avere idee politiche, calcistiche, religiose diverse, la violenza non può essere tollerata».

«La camicia me la ricompro, ma strappare dal collo un rosario che mi ha regalato un parroco è una cosa che non sta né in cielo né in terra, e quella persona si dovrebbe vergognare», ha aggiunto Matteo Salvini. «La cosa bella che mi porto via da Pontassieve – ha aggiunto – non è quella poveretta là, ma è una signora che mi ha detto `Matteo, io non la penso come te, ma ti chiedo scusa a nome di quella deficiente, se vuoi ti offro un caffè». Poco dopo, in una diretta Facebook, il leader del Carroccio ha spiegato di non aver avuto conseguenze fisiche dall’aggressione. «Nessun graffio, nessun pugno, non mi piango addosso – ha spiegato -. Provo tristezza. Non uso questo fatto per la campagna elettorale, quello della Toscana è un voto per i territori. La Toscana non è violenza, è bellezza e rispetto». Molte e bipartisan le dichiarazioni di condanna dell’episodio. Tra le prime quelle del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. «Il Paese ha bisogno di una campagna elettorale serena, basata su un confronto leale e rispettoso di tutte le posizioni politiche, lontana dalle estremizzazioni dei toni e dei comportamenti. – ha detto il ministro -. Per questo, ogni forma di violenza e di intolleranza, anche solo verbale, deve essere condannata ed isolata per garantire a tutti i protagonisti delle competizioni elettorali la piena libertà di manifestare il proprio pensiero».

Parole di solidarietà per Salvini dal governatore della Toscana Enrico Rossi che ha espresso la sua «vicinanza democratica al senatore» sottolineando di non condividere «pressoché nessuna delle sue idee» ma di essere pronto a battersi «perché possa esprimerle». Condanna senza se e senza ma da Simona Bonafè, segretaria regionale del Pd in Toscana. «Condanniamo con nettezza l’aggressione. La Toscana è e deve continuare ad essere terra che si contraddistingue per un dibattito politico corretto e noi vogliamo che tutti possano manifestare liberamente le proprie idee, che si tratti di chi la pensa come noi o diversamente», ha scritto Bonafè. Sempre a Pontassieve un ristoratore aveva dovuto rinunciare a ospitare, oggi, un pranzo elettorale con Salvini dopo aver ricevuto una raffica di minacce via web e al telefono. Una cosa simile era accaduta nella vicina Bagno a Ripoli sempre per la presenza al ristorante del leader della Lega.

 

PURO SILLOGISMO STALINISTA !ultima modifica: 2020-09-10T16:01:37+02:00da manlio22ldc
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