SOLO UNA QUESTIONE DI… “MESTRUO”

09082020 SATIRA RELIGIOSA

SOLO UNA QUESTIONE DI… “MESTRUO”

Sono circa 15 milioni all’anno le bambine che vengono sottoposte all’abominio di quello, che secondo la Shari’a, viene definito “matrimonio consenziente”. Famosi e terribili sono i versetti 65:4 del Corano, coi quali si affronta il tema del “matrimonio con femmine in età pre-mestruale” e che citano Maometto, il profeta, come “modello” di vita.  Maometto, infatti, sposò la figlia del fratello, la nipotina Aisha, quando questa aveva appena sei anni, concedendole la “gentilezza” di aspettare…  a consumare il matrimonio, “post-mestruo” quando lei di anni ne compì nove. Ancora oggi, nel 2020, questa pratica odiosa, non ha smesso di essere considerata una tradizione religiosa in molte parti del mondo, prettamente nei paesi di religione musulmana. Pratica odiosa in quei paesi come se servisse ancora una prova ulteriore del disprezzo per il genere femminile e della totale inesistenza dei diritti al femminile. Una bambina, lì, nasce, cresce, vive e muore, senza far rumore, le si insegna, sin da piccola, a vivere nel silenzio, a non pretendere nulla, a non ambire a studiare, evolversi mentalmente, né a costruirsi una vita autonoma. Ella nasce e vive succube dell’uomo, prima del padre, o fratello maggiore se orfana di padre, poi del marito. Questa è la prospettiva di vita di una bambina in un paese musulmano e del suo futuro ma a quanto pare questo “elevato tenore di vita e gratificante futuro”… per le bimbe non sembra turbare la mente e le convinzioni dell’Ayatollah Khamenei né lo indignano, idem per i tanti religiosi di tutti i paesi musulmani e in particolar modo di quel Pakistan, “rimarco il particolar modo” in quanto proprio ieri scrivevo dell’orrenda fine di una bambina di 5 anni, bruciata e gettata come immondizia nel silenzio totale dei religiosi locali. Le vignette di Charlie Hebdo, di nuovo corso, adesso fanno scalpore e inalberano le “povere anime mussulmane ferite” che fanno urlare alla “blasfemia”… e all’errore e mette l’occidente in una posizione scomoda perché “islamofobici”… ma guarda un po’, loro ci massacrano e noi siamo anti-islamici, invece per le bambine dopo il “primo mestruo” che vengono subito date in sposa e violentate dai loro mariti adulti non impressionano né fanno rabbia all’Ayatollah Khamenei, né a tutti gli Imam del mondo islamico né alle loro mamme, ma fanno parte del “gioco crudele religioso islamico”. Quindi quali sono le conclusioni e gli insegnamenti che un occidentale dovrebbe trarre da questa singolare storiella che si  si ripete dal 690 D.C. ? Eh già, cari radical e politici corretti e corrotti… se si vuol girare il capo per ignorare il problema islam allora non va bene, perché quelli che arrivano in Europa, da una decina di anni a questa parte, la pensano esattamente come Khamenei e compagnia bella e nel 2015, proprio nella redazione di Charlie Hebdo, è stato dimostrato nei fatti che sono d’accordo con Khamenei e per giunta… i matrimoni degli adulti con le bambine continuano … ancora !

08092020 …by…manliominicucci.myblog.it

 

***

08 SETTEMBRE 2020 14:14

Khamenei contro Charlie Hebdo: “Vignette sono peccato imperdonabile”

09082020 SATIRA RELIGIOSA

La scorsa settimana la rivista satirica francese aveva deciso di ripubblicare le vignette su Maometto che lʼavevano resa bersaglio del terrorismo. Ora la condanna del leader religioso iraniano

Con la pubblicazione nel 2015 e la ripubblicazione la scorsa settimana delle vignette su Maometto, il settimanale satirico francese Charlie Hebdo ha compiuto “un peccato imperdonabile”. A dirlo è la Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, secondo cui l’iniziativa della rivista in occasione dell’apertura del processo “ha rivelato l’odio del sistema politico e culturale occidentale verso l’Islam e la comunità musulmana”.

Dura reazione – “Il peccato imperdonabile di Charlie Hebdo ha rivelato l’ostilità e l’odio del sistema politico e culturale occidentale verso l’Islam e la comunità musulmana”. La Guida Suprema iraniana Ali Khamenei commenta così la scelta del settimanale satirico Charlie Hebdo di ripubblicare le vignette satiriche su Maometto che nel 2015 causarono l’attentato in cui morirono 12 persone. Parole critiche anche verso il governo francese e il suo rifiuto “sbagliato e demagogico” di condannare le vignette in difesa della libertà di espressione.

 

Proteste anche dal Pakistan – L’Iran è il secondo Paese sciita a condannare la decisione di Charlie Hebdo. Subito dopo la diffusione della notizia anche il Pakistan l’aveva bollata come grave provocazione che “mira a urtare i sentimenti di miliardi di musulmani”.

 

 

“Scelta inevitabile” – La redazione del settimanale satirico definì “inevitabile” la ripubblicazione dei disegni alla vigilia del processo sull’attentato del 2015. “Dopo gennaio del 2015 ci hanno spesso chiesto di realizzare altre caricature di Maometto. Ci siamo sempre rifiutati e non perché questo sia vietato, la legge ci autorizza, ma perché serviva una buona ragione per farlo, una ragione con un senso e che portasse qualcosa al dibattito”, aveva scritto la redazione nel nuovo numero.

 

 

SOLO UNA QUESTIONE DI… “MESTRUO”ultima modifica: 2020-09-09T18:41:53+02:00da manlio22ldc
Reposta per primo quest’articolo