SI’… ACCOGLIAMOLI TUTTI !

17082020 Papa Bergoglio

SI’… ACCOGLIAMOLI TUTTI !

Sì, in effetti faccio un po’ fatica a ricordare le “belle parole” di oltre un mese fa in merito ad essere cristiani, all’accoglienza, a Gesù che era un povero migrante e che un bravo cristiano deve dare ai bisognosi tutto quello che può per alleviare le sue sofferenze…mi pare abbia detto proprio così… “però che uomo di pace e di chiesa”…nulla da ridere anzi, però, nonostante tutto… io comunque mi sento un buon cristiano. Lo confesso, ho un conto corrente in banca, un’auto che mi consente di spostarmi e lavorare, mi alimento tre volte al giorno e vivo in un appartamento come tanti altri… niente di importante… ma mi devo sentire in colpa per questo ? Non credo, pur non essendo ricco, anzi, vivo del mio lavoro…. non riesco a sentirmi lontano da Gesù Cristo, lui era povero io invece no…. però, i tempi moderni hanno delle regole ed io non posso esimermi dall’aver bisogno dei beni terreni, sono obbligato per esigenze di vita e di famiglia…”e non religiose sia ben chiaro”. Eh già…il punto è proprio questo, un conto è avere un rapporto bancario per esigenze, e altra questione è avere una “banca”.. di proprietà riferita ad un credo religioso… e qui le distanze sono siderali con… Gesù Cristo e la sua proverbiale e nota povertà… che “ci azzecca una banca ” ? Io capisco che uno stato ha bisogno di una banca necessaria alla sua sopravvivenza ma che c’è l’abbia la santa chiesa cattolica romana e faccia il business non mi sembra proprio sia parte integrante del cristianesimo o dei vangeli, come anche far vivere i fedeli e ministri di Cristo, portatori della sua parola, in lussuosissimi appartamenti da 400mq con 27 camere e 13 bagni è sinceramente alquanto vergognoso e paradossale e… inaccettabile. Dopo le sue vibranti accuse e continui inviti all’accoglienza immaginate per un attimo quanti immigrati potrebbero allocarsi in quei lussuosissimi appartamenti dove potrebbero trovare ospitalità proprio quei migranti da lui invocati, invece no, “nisba” migranti nelle case dei sacerdoti tutti, si continua a d avere i cardinali nel lusso, auto con autista e il conto corrente personale molto congruo… è una vita che definirla in povertà è un insulto e “dar cento ceffoni al Messia”. Questo piccolo esempio si pone come riflessione finale sulla faziosità politica del papa stesso e sulle sue parole che purtroppo oltrepassano la linea dell’amore cristiano e sconfinano in una teoria politica di puro comunismo dove tutti dobbiamo necessariamente essere poveri e vivere insieme sotto lo stesso tetto, noi però,  in quelle che dovrebbero essere delle umili case. Sì, oramai è chiaro, lui fa becera politica di sinistra e si permette anche di offendere i veri fedeli cristiani, come me, che si rifiutano categoricamente di piegarsi al concetto di tutti i migranti a casa mia. Rispondesse ai cristiani perché lo Stato Vaticano ha una banca di quelle proporzioni, migliaia di immobili in giro per il mondo per un valore di almeno 2.000 miliardi di euro ed io li debbo accogliere in casa mia ? Vi serve la banca e le ricchezze per continuare ad esistere ? Certo che lo comprendo e lo so che è cosi ma allora egregio signor Bergoglio, gentilmente “non spari cazzate” insensate sui cristiani perché ogni “casa cristiana”, le rammento, è… un piccolo stato, fatto di doveri e obblighi e al cui interno c’è un gruppo familiare creato col fine di una convivenza pacifica e nel nome dell’amore e non un “hotspot”. E in ultimo, ci spiegasse perché si arroga il diritto di offendere i cristiani quando lui stesso per primo ha tradito le parole di Gesù Cristo, onorando e baciando il Corano del profeta Maometto, che ammoniva “che sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti “?  Apra il collegamento col cervello prima di parlare e la smetta di offenderci, se non si è reso conto Piazza San Pietro è sempre più vuota e forse non è per il Covid 19… grazie… 16082020

…by… manliominicucci.myblog.it

x contact : manliominicucci@myblog.it
……
Migranti, il monito del Papa: “È Dio che chiede di poter sbarcare. La Libia è lager e inferno, basta versioni distillate”

Francesco celebra Messa per l’anniversario della visita a Lampedusa. I campi di detenzione nel Paese africano, gli abusi, i respingimenti, sono come «fatti a Dio»

17082020 Papa Bergoglio

Nella cappella di Casa Santa Marta papa Francesco presiede la Celebrazione eucaristica in occasione del settimo anniversario della visita a Lampedusa

08 Luglio 2020 14:07

 

CITTÀ DEL VATICANO. La Libia è «lager e inferno», solo che la situazione viene riportata con «versioni distillate», descritta con racconti edulcorati. Papa Francesco esprime la sua rabbia durante la Messa che celebra nella Cappella di Casa Santa Marta in occasione del settimo anniversario della visita a Lampedusa. E lancia il suo nuovo appello all’accoglienza dei migranti: «È Dio che ci chiede di poter sbarcare». I campi di detenzione nel Paese africano, gli abusi, i respingimenti, sono come «fatti a Dio». Cita il Vangelo: «Tutto quello fatto a fratelli l’avete fatto a me». Considerata la situazione sanitaria, alla Celebrazione partecipa solo il personale della sezione migranti e rifugiati del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale. È il Signore «che bussa alla nostra porta affamato, assetato, forestiero, nudo, malato, carcerato, chiedendo di essere incontrato e assistito, chiedendo di poter sbarcare», scandisce il Pontefice. Il Vescovo di Roma aggiunge un aneddoto al testo preparato: «Ricordo quel giorno, sette anni fa, proprio al Sud dell’Europa, in quell’isola… Alcuni mi raccontavano le proprie storie, quanto avevano sofferto per arrivare lì. E c’erano degli interpreti. Uno raccontava cose terribili nella sua lingua, e l’interprete sembrava tradurre bene; ma questo parlava tanto e la traduzione era breve. “Mah – pensai – si vede che questa lingua per esprimersi ha dei giri più lunghi”». Quando il Papa torna «a casa, il pomeriggio, nella reception, c’era una signora – pace alla sua anima, se n’è andata – che era figlia di etiopi. Capiva la lingua e aveva guardato alla tv l’incontro. E mi ha detto questo: “Senta, quello che il traduttore etiope Le ha detto non è nemmeno la quarta parte delle torture, delle sofferenze, che hanno vissuto loro”. Mi hanno dato la versione “distillata”», è l’amara constatazione di Jorge Mario Bergoglio. E questa dinamica accade «oggi con la Libia: ci danno una versione “distillata”. La guerra sì è brutta, lo sappiamo, ma voi non immaginate l’inferno che si vive lì, in quei lager di detenzione. E questa gente veniva soltanto con la speranza e di attraversare il mare». Tutto quello che «avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me»: cita il Vangelo Francesco per sottolineare che vale «nel bene e nel male! Questo monito risulta oggi di bruciante attualità. Dovremmo usarlo tutti come punto fondamentale del nostro esame di coscienza che facciamo tutti i giorni. Penso alla Libia, ai campi di detenzione, agli abusi e alle violenze di cui sono vittime i migranti, ai viaggi della speranza, ai salvataggi e ai respingimenti». Secondo il Papa, «la cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi, ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone, che sono belle, ma non sono nulla, sono l’illusione del futile, del provvisorio, che porta all’indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell’indifferenza». Chi è alla ricerca di Dio può incontrarlo «nel volto dei poveri, degli ammalati, degli abbandonati e degli stranieri che Dio pone sul nostro cammino. E questo incontro diventa anche per noi tempo di grazia e di salvezza. L’incontro con l’altro è anche incontro con Cristo. Ce l’ha detto Lui stesso». Sono le «tante ingiustizie» del mondo a spingere le persone a lasciare le loro terre, ribadisce il Papa, sottolineando che «falsità» e «ingiustizia» sono «un peccato da cui anche noi, cristiani di oggi, non siamo immuni. La Vergine Maria, Solacium migrantium – conclude il Pontefice – ci aiuti a scoprire il volto del suo Figlio in tutti i fratelli e le sorelle costretti a fuggire dalla loro terra per tante ingiustizie da cui è ancora afflitto il nostro mondo».

 

 

SI’… ACCOGLIAMOLI TUTTI !ultima modifica: 2020-08-16T19:23:55+02:00da manlio22ldc
Reposta per primo quest’articolo