PARLIAMO DI SESSO CON I BIMBI ?
Non ho mai capito perché nella convenzione di Istanbul si siano indebitamente legati due argomenti contraddittori e che nulla hanno in comune nei contenuti. Cosa diavolo c’entra l’educazione sessuale dei bimbi al terzo sesso con la sicurezza e il rispetto delle donne ? È il solito sistema di alcune lobby della sinistra ideologica di confondere gli orientamenti naturali sessuali dei bambini applicandoli ad altri argomenti di diverso contesto, strategie mirate a voler portare solo confusione nella società e a confondere ancora di più i bambini, che alla loro età del sesso non gliene frega un tubo, e non dovrebbero parlarne se non prima di una certa età. È la mania di alcuni adulti, deviati mentalmente aggiungo io, che auspicano una nuova frontiera del terzo e quarto sesso finalizzato ad abbattere e sostituire la famiglia tradizionale e naturale. Bene fa la Polonia, dopo l’Ungheria, ad avviare il procedimento di uscita dalla convenzione di Istanbul che non è altro che una convenzione per sdoganare i più bassi concetti sessuali e non certamente culturali. Poi, perché la sicurezza della donna deve essere argomentata in un contesto dove rientra l’insegnamento sessuale ai bambini e dei loro orientamenti sessuali che ne potrebbero derivare ? Pazzesco, parlare di gusti sessuali con dei bimbi, quelli che l’auspicano mi danno più l’impressione di essere dei pedofili e maniaci sessuali che gente normale. Per quel che mi riguarda, il sesso a scuola e bambini sono un discorso chiuso. Sì creassero invece convenzioni per i paesi islamici dove la donna è considerata, ancora a tutt’oggi, un oggetto di decoro casalingo. Eh… già, curiosamente queste proposte le si fanno solo nei paesi occidentali e perché non si pone lo stesso problema con identici contenuti della convenzione di Istanbul ai paesi islamici ? Vorrei solo ricordare a tutti i gay e trans, lesbiche comprese, che nei paesi islamici è blasfemia essere gay o trans e la pena è… lasciamo perdere i particolari altrimenti la notte non dormite. 26072020
…by… manliominicucci.myblog.it
x contact : manliominicucci@gmail.com
….
Polonia via dalla convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne
Saturday 25 July 2020
Lunedì prossimo il governo di Varsavia comincerà il processo di disdetta della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul). Lo ha annunciato oggi il ministro guardasigilli Zbigniew Ziobro. In conferenza stampa Ziobro ha spiegato che secondo lui la Convenzione, varata nel 2011 e firmata dalla Polonia un anno dopo, contiene «concetti ideologici» non condivisi dall’attuale esecutivo polacco, fra cui quello sul sesso «socio-culturale» in opposizione al sesso «biologico»
Ziobro ha assicurato che la legge polacca in vigore tutela «in modo esemplare» i diritti delle donne e risponde cosi a tutte le esigenze imposte dalla Convenzione di Istanbul. Ieri contro la decisione del governo si erano svolta a Varsavia e in oltre 20 città del paese le manifestazioni delle donne polacche convinte che la decisione dell’esecutivo inciderà negativamente sulla situazione della donne sopratutto in famiglia.
Il caso Ungheria
Lo scorso maggio il parlamento ungherese ha respinto la ratifica della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Dopo circa un mese dall’adozione della legge che conferisce al premier ungherese Viktor Orban i pieni poteri per fronteggiare l’emergenza virus, il parlamento di Budapest ha bocciato la Convenzione che per l’esecutivo promuoverebbe l’ideologia distruttiva di genere e della «migrazione illegale». Il suo «approccio ideologico è contrario alla legge ungherese e alle credenze del governo», ha affermato davanti all’Assemblea il deputato Lorinc Nacsa, dei democratici cristiani, alleato di minoranza della coalizione con il partito sovrano Fidesz di Orban.