CHI DI PALAMARA FERISCE DI PALAMARA PERISCE !

Luca Poniz, presidente dell'associazione nazionale magistrati, durante la riunione del comitato direttivo centrale dell'ANM, Roma 20 giugno 2020. ANSA/FABIO FRUSTACI

CHI DI PALAMARA FERISCE DI  PALAMARA PERISCE !

Giusto per capire, e quali sarebbero le “violazioni etiche” attribuite al dottor Palamara  ? Spostare un magistrato da una procura all’altra o mettercene uno, magari amico, o qualcuno indicato dal PD o dal M5S come nel caso De Mattei sono violazioni etiche ?  E di quale etica  parla l’associazione dei magistrati, lui lo ha detto, una sera di domenica invitato a difendersi pubblicamente nella trasmissione televisiva della La7 di Giletti, con una naturalezza impressionante ed allucinante, lo ha dichiarato al mondo intero, in modo angelico che quel “modus operandi” delle raccomandazioni e dell’assegnazione dei  posti che contano da affidare agli amici e agli amici degli amici … è un sistema abituale e ben rodato nel nostro paese che chissà da quanti decenni va avanti, ciò significa , tradotto in semplici parole popolane, che il sistema resterà in piedi comunque e intatto come prima, anche dopo l’uscita ufficiale del cattivone dottor Palamara, nei fatti avremo solamente il cambio alla presidenza, in definitiva tutto resterà come prima e fedeli osservanti della vecchia ed antica teoria del : “morto un papa se ne fa un altro”. E’ sempre il classico paradosso, ridicolo, sistema italiano politico dove vige sempre la regola che la magistratura è indipendente nelle sue decisioni e nel suo operato ma … dipende dalla politica nelle nomine, quindi abbiamo la pantomima delle nomine che può essere raffigurata allegramente da Arlecchino che nomina Pulcinella come giudice per giudicare sua moglie , Colombina, e  giudicarla in assoluta  libertà . Ma signori magistrati, ci volete forse prendere per il fondello ? Comunque ora … state sereni, politici, procuratori e magistrati tutti, il cattivo Palamara è stato cacciato a calci nel sedere bene, ma statene certi che non si tirerà fuori dalla mischia, ne sono convinto, anzi ora inizierà a parlare e … a ruota libera, e dirà tutto quello che c’è da sapere sulla vita della magistratura e delle sue connessioni alla politica di tanti anni della sinistra governativa e di quanto potere c’è dietro tutte queste apparenti figure etiche e morali , oltretutto, anche lui sarà rispettoso di quel vecchio e antico pensiero che recita così : “muoia Sansone con tutti i Filistei” ! Bisogna solo capire ora chi sono i Filistei e quale tempio crollerà quando lui inizierà a cantare “Maledetta … magistratura ”.20062020

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Anm ha espulso Palamara. ‘Non farò il capro espiatorio di un sistema’

Oggi il Comitato direttivo centrale del sindacato delle toghe. Il presidente Poniz: ‘In magistratura una gigantesca questione morale’

Luca Poniz, presidente dell'associazione nazionale magistrati, durante la riunione del comitato direttivo centrale dell'ANM, Roma 20 giugno 2020. ANSA/FABIO FRUSTACI

Luca Poniz durante la riunione del Comitato Anm (foto di Fabio Frustaci) –

Redazione ANSAROMA

20 giugno 2020

Ha commesso gravi e reiterate violazioni del codice etico: è per questo che l’Associazione nazionale magistrati ha decretato l’espulsione del pm romano Luca Palamara, indagato a Perugia per corruzione. E’ la prima volta che un provvedimento così drastico viene assunto nei confronti di un ex presidente dell’Anm.  

“Chiedo scusa ai tanti colleghi che sono fuori dal sistema delle correnti, che inevitabilmente saranno rimasti scioccati dall’ondata di piena che rischia ingiustamente di travolgere quella magistratura operosa e aliena dalle ribalte mediatiche. Per loro sono disposto a dimettermi ma solo se ci sarà una presa di coscienza collettiva e se insieme a me si dimetteranno tutti coloro che fanno parte di questo sistema. Non farò il capro espiatorio di un sistema”.Lo afferma in una memoria Luca Palamara. ‘Non mi sottrarrò alle responsabilità politiche del mio operato per aver accettato ‘regole del gioco’ sempre più discutibili. Ma dev’essere chiaro che non ho mai agito da solo. Sarebbe troppo facile pensare questo”. Lo sottolinea Luca Palamara nella memoria che avrebbe voluto presentare al Comitato direttivo centrale dell’Anm. “Ognuno aveva qualcosa da chiedere, anche chi oggi si strappa le vesti. Penso ad alcuni componenti del collegio dei probiviri che oggi chiedono la mia espulsione, oppure a quelli che ricoprono ruoli di vertice all’interno del gruppo di Unicost, o addirittura ad alcuni di quelli che siedono nell’attuale Comitato direttivo centrale e che hanno rimosso il ricordo delle loro cene e dei loro incontri con i responsabili Giustizia dei partiti di riferimento”. E’ l’attacco di Luca Palamara ai suoi “giudici”. “Ero qui per assumermi la responsabilità politica del mio operato come rappresentante dell’Anm e come consigliere del Csm, tanti colleghi hanno voluto affidarmi una carica rappresentativa: credo di averla adempiuta con impegno. All’inizio ero animato da nobili ideali, poi sono rimasto invischiato da meccanismi infernali, il meccanismo delle chat“. Lo ha dichiarato Luca Palamara, all’esterno della Cassazione, dove è in corso la riunione del Comitato direttivo centrale dell’Anm,che ha decreto la sua espulsione. “Non tutto è stato sbagliato: nel corso di 4 anni sono state fatte mille nomine, sono stati nominati magistrati valorosi certo il sistema ha penalizzato chi delle correnti non ne faceva parte: a quei magistrati sento il dovere di chiedere scusa”, ha aggiunto l’ex presidente dell’Anm.

Il Comitato direttivo centrale dell’Anm all’unanimità aveva respinto la richiesta del pm romano Luca Palamara di essere ascoltato. Il parlamentino delle toghe si è pronunciato sulla richiesta del collegio dei probiviri di espellerlo dall’Anm, di cui in passato Palamara è stato presidente. Solo qualche giorno fa Palamara aveva chiesto di essere ascoltato per poter chiarire la sua posizione. Ma il Comitato direttivo centrale ha ritenuto che questa audizione non si potesse compiere perché non è previsto dal suo statuto. L’audizione può avvenire solo davanti al collegio dei probiviri, dinanzi al quale Palamara non si è mai presentato. Dura la reazione di Palamara: “Mi è stato negato il diritto di parola. Nemmeno nell’Inquisizione”. Così l’ex presidente dell’Anm commenta a caldo la decisione dell’Associazione di non ascoltarlo, prima di procedere al voto sulla sua espulsione.

 

Dentro la magistratura “c’è una gigantesca questione morale”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Luca Poniz parlando al Comitato direttivo centrale del sindacato delle toghe.

“Nelle bozze che sono circolate della riforma del Csm sono state recepite molte delle nostre proposte”, ma “dobbiamo stare attenti che questa non sia l’occasione per un attacco all’indipendenza della magistratura”. Lo ha detto il segretario dell’Anm Giuliano Caputo, parlando al Comitato direttivo centrale del sindacato delle toghe. Un concetto su cui ha insistito anche il presidente Luca Poniz: “Speriamo di non dover ricordare il principio di autonomia che il Csm è chiamato a tutelare e che ha legame con la democrazia”.

 

CHI DI PALAMARA FERISCE DI PALAMARA PERISCE !ultima modifica: 2020-06-21T13:26:56+02:00da manlio22ldc
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