LA STRATEGIA DELL’ODIO E’ FACILE !

SEATTLE, WA - JUNE 08: A fire burns in the street after demonstrators clashed with law enforcement near the Seattle Police Departments East Precinct shortly after midnight on June 8, 2020 in Seattle, Washington. Earlier in the evening, a suspect drove into the crowd of protesters and shot one person, which happened after a day of peaceful protests across the city. Later, police and protestors clashed violently during ongoing Black Lives Matter demonstrations following the death of George Floyd.   David Ryder/Getty Images/AFP
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LA STRATEGIA DELL’ODIO  E’ FACILE !

E già, è alquanto facile per i proprietari ed editori di stampa e Tv, quando il potere mediatico lo si detiene tra le mani, come negli Usa e in Italia, sobillare e far muovere, con titoloni e slogan studiati e mirati, le persone facendoli cavalcare episodi drammatici e brutti come quello della morte del pluricondannato George Floyd ad opera della polizia, lui dopo la morte ha avuto una notorietà inimmaginabile, non come tanti bianchi o neri morti sempre per mano della polizia, ora lui è diventato il “Santo di Minneapolis” e come un santo bisogna venerarlo. Un “sant’uomo” che verrà onorato persino dal candidato alla presidenza degli Usa, Joe Biden, il candidato democratico infatti si recherà nell’abitazione della ex compagna …  e perché mai mi domando ? Se trattasi di una ex vuol dire che lei non lo voleva più ed era in rottura con il defunto George ma addirittura ci va lo stesso, non capisco il nesso della logica ma sì, la donna che prima ne aveva preso le distanze ora invece dopo la sua morte, e gli ovvi tanti milioni di dollari che stanno arrivando, è scontato che dichiari di essere disperata a tal punto da dire che era un uomo buono e che le tante rapine a mano armata erano solo dimostrazioni di affetto ed amore, ora ne sente tanto la mancanza e la figlia, poverina, piange ogni giorno perché il suo babbo le manca, forse la piccola è davvero l’unica che sta soffrendo in questo momento. George ora è il leader dell’antirazzismo mondiale, complimenti ai media e alle masse, lo hanno trasformato da ex rapinatore, di donna sola in casa, a santo ed eroe esemplare, davvero eccezionale, il passo è davvero notevole, sono contento che la gente lo abbia proclamato santo, magari così tutti gli spacciatori di droga e rapinatori a mano armata, come George, si convertiranno alla religione cristiana e smetteranno di delinquere … forse. E’ pure evidente che tanti giornalisti italiani e stranieri non leggono quel che scrivo, perché diverse volte ho avuto modo di scrivere e denunciare che il lavaggio mediatico delle menti è una cosa molto seria e pericolosa, quel che viene scritto sui giornali o detto in televisione viene sempre opportunamente amplificato per gli ovvi motivi politici e di circostanza, denigrare e mettere in difficoltà l’avversario politico è sempre stata l’arma dei politici ma deve rimanere in quel contesto e mai coinvolgere le masse per questo fine come si sta facendo ora negli Usa, perché a volte i conti non tornano più, sì, in quanto certi fenomeni non si possono gestire a piacimento e quando si da il via a queste operazioni su scala mondiale i contraccolpi possono essere devastanti a tal punto che il fenomeno può ritorcersi contro con una violenza inaudita. L’amara a storia di George non la vedo come l’assassinio di un nero ammazzato per questione razziale, assolutamente no, e di questo ne sono convinto, negli anni addietro sono morti più bianchi che neri e parlare di razzismo mi pare fuori luogo, bisognerebbe invece far capire ai poliziotti che la violenza deve cessare nel momento in cui l’arrestato ha le manette ai polsi, punto.

Però la morte di George è diventato lo sfogo per la rabbia dei negri e ciò non è accettabile, rabbia che nasce dalla perenne condizione economica nella quale vivono da sempre e non perché sono emarginati dal mondo o dal sogno americano, ci sono neri attori in numero considerevole, atleti delle varie discipline, calciatori, cantanti e cestisti di fama che guadagnano decine o centinaia di milioni di dollari all’anno e allora se ci fosse un reale razzismo negli Usa questi avrebbero sfondato ?  E’ ovvio che il termine razzismo fa comodo agli oppositori di Trump, però la pantomima del razzismo adesso è sfociata nella violenza pro neri e contro neri, e già, perché quando scrivevo che certi fenomeni sono pericolosi intendevo proprio questo, pensate a tutte le statue che sono state abbattute nel mondo oggi e alle decine di piazze riempite con lo slogan “no al razzismo” e a quanti incidenti si stanno verificando e quanti ne vedremo nei prossimi giorni, già nessuno dice che ci son morti e feriti per onorare la morte di un santo … ex rapinatore, già, ai media questo non piace, e ora ? E’ tornato il Kkk, poi torneranno i suprematisti bianchi e forse pure le S.S. con la bella prospettiva di “scanniamoci tutti”. Io non me la prendo con i giovani, quelli sono facilmente manovrabili e tanto idioti da correre dietro sogni utopistici ma punto il dito contro il candidato alla presidenza Joe Biden perché col suo fare sta mettendo nei fatti il suo paese a ferro e fuoco, altro che in imbarazzo Trump ! Le drammatiche conseguenze le vedremo nei prossimi giorni e forse ci saranno altri morti, feriti e notevoli danni, e quel  che ne verrà fuori sarà il messaggio per non votare Biden a Novembre. I conti si fanno alla fine non prima ! 08062020

…by… manliominicucci.myblog.it

x contact: manliominicucci@gmail.com

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Membro Kkk contro manifestanti a Seattle

(V ‘Floyd: a Seattle un uomo ferito da arma…’ delle 13.29)

SEATTLE, WA - JUNE 08: A fire burns in the street after demonstrators clashed with law enforcement near the Seattle Police Departments East Precinct shortly after midnight on June 8, 2020 in Seattle, Washington. Earlier in the evening, a suspect drove into the crowd of protesters and shot one person, which happened after a day of peaceful protests across the city. Later, police and protestors clashed violently during ongoing Black Lives Matter demonstrations following the death of George Floyd.   David Ryder/Getty Images/AFP
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Redazione ANSAWASHINGTON

08 giugno 202020:19

(ANSA) – WASHINGTON, 8 GIU – E’ il capo del Kkk della Virginia l’uomo che ha lanciato la sua auto a Seattle contro i dimostranti che protestavano contro la morte di George Floyd e ha ferito una persona con una pistola. Lo rende noto la polizia.
In precedenza la polizia aveva detto che un uomo di 27 anni era stato ferito da un colpo d’arma da fuoco e una pistola era stata recuperata da un uomo che domenica sera, a Seattle, si è messo alla guida di un auto in mezzo alla folla che manifestava contro il razzismo e in memoria di George Floyd ucciso a Minneapolis da un agente di polizia. A Seattle le proteste sono proseguite nella notte dopo che la polizia ha emesso almeno due ordini di dispersione. “La folla lancia bottiglie, pietre, fuochi d’artificio e altri proiettili contro gli ufficiali”, ha detto la polizia di Seattle in un tweet. Gli agenti hanno risposto con spray al pepe e palline esplosive.

 

LA STRATEGIA DELL’ODIO E’ FACILE !ultima modifica: 2020-06-09T19:01:01+02:00da manlio22ldc
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