LA SINISTRA ARTE DI …NASCONDERE……

21042020 ANNI 70

LA SINISTRA ARTE DI …NASCONDERE……

Già, è l’arte suprema dei media italiani da 50 anni a questa parte, inciuciare con la politica, guadagnare montagne di soldoni con le bugie, occupare posti di rilievo, come la presidenza della Rai, affidata alla Lucia Annunziata, o essere candidati nei partiti del potere…dopo un periodo di …breve praticantato come giornalista pro sinistra, ricordo i Michele Santoro e Lilli Gruber, parlamentari europei, Vladimir Lussuria e Ilona Staller, parlamentari italiani, Piero Marrazzo e Piero Badaloni entrambi presidenti della regione Lazio e non dimentichiamo l’attuale presidente del parlamento europeo Davide Maria Sassoli, tutta “bella gente di sinistra” che fa guadagni da capitalista. Nei fatti questi signori ci governano da 50 anni, e per arrivare a ricoprire quelle poltrone hanno contribuito in modo evidente a distorcere e a taroccare l’informazione, in modo tale da strumentalizzarla col fine di plasmare quotidianamente le menti delle persone e portandoli ai loro stereotipi e idee applicando il famoso metodo del sillogismo perfetto, quindi, così facendo hanno obbligato il popolo italiano a dimenticare i crimini della sinistra, dei brigatisti rossi, dei carnefici di Pamela, dell’aggressione e sequestro all’esponente di un movimento di destra in Sicilia, e tenere in vita quelli del passato con apposite manifestazioni e programmi televisivi ad hoc.. temi del passato…che non passeranno mai.  Quel che conta e far dimenticare al popolo italiano tutto quello che di male la sinistra ha prodotto nel paese dal 1970 ad oggi 20.04.20. Che sia un’informazione pilotata e guidata dalla sinistra si evince anche oggi, mi riferisco ai gravissimi fatti avvenuti ieri a Torino, quasi un “aperitivo di rivoluzione comunista-anarchica” e la Rai non ne ha parlato…nessun Tg ha detto qualcosa…silenzio assoluto…giornalisti in scandaloso e rigoroso silenzio, tali da essere considerati individui palesemente venduti al “padrone rosso”, vergognosamente e senza dignità  giornalistica tutti hanno ignorato la notizia bomba, forse perché gli autori della rapina, a danno di un anziano, sono due extracomunitari e quindi è meglio non parlare e ubbidire al regime pro immigrati e per non dire al popolo italiano che gli immigrati oltre che non rispettare il “lockdown” e starsene a casa…vanno in giro a rapinare i nostri anziani . La rapina non è andata a buon fine,  è stata sventata dalle forze di polizia con il conseguente tentativo di arresto dei due delinquenti, preciso “tentativo” perché mentre si procedeva all’arresto dei due delinquenti, i poliziotti sono stati ostacolati dall’arrivo di una cinquantina di soggetti, appartenenti ai centri sociali, antagonisti ed anarchici, ….”esponenti della migliore espressione politica della sinistra italiana”…i “nobili sinistri” hanno attaccato le forze dell’ordine che sono dovute intervenire in numero massiccio per poter finalizzare l’arresto, azione che è costata il ferimento di 7 agenti…bella roba. Ma non finisce qui, perché dopo aver messo i delinquenti in sicurezza, nelle auto, sono andati via e in quell’istante, in contemporanea,  la via pubblica si riempiva di “nobili sinistri” col chiaro intento, a mezzo megafono, di avviare una rivoluzione…non certamente pacifica…in verità vi confesso di non aver mai visto di rivoluzioni nella storia…pacifiche. Ovviamente dopo il gravissimo episodio di ieri, oggi mi sarei aspettato interi telegiornali dedicati a loro, dossier, servizi giornalisti e cassa di risonanza mediatica alle stelle e invece…invece niente…credetemi, assolutamente niente… anzi, tanta gente mi ha chiesto notizie approfondite sui fatti perché increduli nel constatare che il giornalismo italiano di sinistra è “andato a farsi fottere” per restare prono al governo attuale e per non metterlo in difficoltà. Già, mi chiedo solo una cosa : ma se la identica cosa l’avessero fatta i partiti di estrema destra cosa sarebbe successo ? Sicuri che oggi non se ne sarebbe parlato ? Ecco, la risposta che voi vi date mentalmente è la chiara e lampante dimostrazione di quanto sia taroccata, pilotata e manovrata l’informazione in Italia da ben 70 anni …ma ricordatevi…, secondo un concetto comunista, che il popolo non sempre deve sapere e quando sa poi… deve dimenticare… e loro sono bravi a farvi dimenticare…agli altri però…non a me…io ricordo molto bene e son sempre pronto a sputtanarli ogni santo giorno. Spiace doverlo dire, ma lo dico ai deputati dell’opposizione, datevi da fare e cambiate subito le regole della Tv pubblica, è tutta in mano loro e datevi una mossa… 20042020

…by… manliominicucci.myblog.it

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Il Paese senza memoria

Il coraggio dei medici e le migliaia di caduti? Dimenticherete tutto. Perché dalla guerra agli anni di piombo abbiamo sepolto tragedie e grandi esempi. Senza imparare nulla

Massimo M. Veronese – Lun, 20/04/2020 – 06:00

21042020 ANNI 70

Tanto li dimenticherete. I cento e passa medici caduti in trincea, i ragazzi degli anni Sessanta, nostri nonni di oggi, morti senza una carezza, le storie che vi abbiamo raccontato, lui e lei che se ne vanno tenendosi per mano, l’infermiera crollata di stanchezza sulla tastiera, le bare portate a bruciare altrove.

Li dimenticherete perché siete così, perché siamo così. Quando ritroverete luce e aria, come usciti da un bunker o da un incubo, vi metterete tutto alle spalle, ansiosi di dimenticare e di correre incontro al domani, perchè, come diceva Stalin, una morte è una tragedia, un milione di morti è una statistica. E la «statistica» servirà al massimo per fare polemica politica sui social, per gettarla addosso a qualcuno come una colpa. Non per imparare, non per migliorare, non per capire. Dimenticherete come avete dimenticato quanti sono gli italiani uccisi dal terrorismo islamico che ormai vi sembra lontano anni luce. Sono 56. E vi ricordate come si chiamava la giovane ricercatrice caduta al Bataclan? No. Si chiamava Valeria Solesin. Per settimane non avete parlato d’altro e adesso chi se la ricorda più? Li dimenticherete come i ragazzi alleati sepolti a Cassino, 4266, che non sono tornati a casa neppure da morti, i liberatori dell’Italia che la Liberazione fa sempre finta che non esistano e non è difficile capire perchè. Li dimenticherete come i ragazzi caduti nelle strade degli anni di piombo, 38 per la statistica, ma furono quasi 8mila gli attentati: ragazzi di quattordici, sedici, vent’anni, ammazzati a sprangate o a colpi di pistola per la strada da ragazzi come loro. C’erano funerali oceanici allora e slogan definitivi, oggi sono solo una ferita nei cuori delle loro madri, perché l’odio politico che sembrava morto è tornato in circolo. Morti senza insegnare nulla. O come le stragi del sabato sera, cinquanta morti in due mesi a fine 2019, che continuano imperterrite da decenni, fermate solo dal virus killer.

L’Italia è un Paese che dimentica alla svelta le sue tragedie e non impara niente neanche da queste. Il terremoto di Messina in 37 secondi fece 120mila morti, tutti cremati per paura delle epidemie. Oltre alla scossa, tremenda, arrivò uno tsunami: la baracche sono state abbattute nel marzo dell’anno scorso, c’è voluto più di un secolo per consegnare le case ai terremotati. A Balvano il deragliamento del treno merci 8017 provocò 517 morti, ma c’è chi dice 626, fu il Titanic delle nostre ferrovie. Alla stazione c’è una lapide che lo ricorda: l’hanno scoperta tre anni fa, settantatre anni dopo il disastro. Il nostro Titanic, invece fu l’Andrea Doria, il transatlantico speronato e affondato dallo Stockholm. Senza il coraggio dell’equipaggio i morti sarebbero stati molti di più di 52, ma furono calunniati, offesi e dimenticati. Due anni fa Genova ha deciso di intitolare una via ai ragazzi del comandante Piero Calamai: 62 anni dopo.

I caduti dell’Heysel, quella notte c’è chi fece festa in piazza, sono diventati uno striscione da stadio, quelli di Nassirya uno slogan dei centri sociali. Chi si ricorda più di Sante Zennaro, sacrificatosi per salvare una scuola. O di Carlo Urbani, morto per bloccare la Sars? Due anni fa è andato via senza far rumore Stanislav Petrov: salvò il mondo dall’olocausto nucleare, se siamo vivi è grazie a lui, ma grazie nessuno glielo ha detto. Per questo li dimenticheremo, come sempre. Nell’epitaffio che a Milano ricorda i morti della Peste del Seicento c’è scritto: «Quel che sarete voi noi siamo adesso: chi si scorda di noi scorda sé stesso».

 

 

 

LA SINISTRA ARTE DI …NASCONDERE……ultima modifica: 2020-04-21T15:15:53+02:00da manlio22ldc
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