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Il comune della città di Bergamo dichiara : «Il forno crematorio di Bergamo, lavorando a pieno regime, 24 ore su 24, può cremare sino a 25 defunti». «È chiaro che non si poteva reggere ai numeri dei giorni scorsi». Anche le agenzie funebri non erano più in grado di gestire il servizio: alcune sono chiuse perché i dipendenti sono malati. Noi, attraverso la nostra società comunale «Bergamo Onoranze Funebri», abbiamo dovuto sopperire ai mancati ritiri delle salme. Non è il macabro racconto di un film horror, ma vuol essere solo un rendiconto e la cronaca di una giornata al tempo del coronavirus a Bergamo, giornata segnata e caratterizzata da un incredibile numero di deceduti. Con profondo rammarico e addolorato, m’inchino dinanzi alle tante vittime e alla dura e  tragica realtà del 19 di marzo nell’anno del signore 2020, giorno tristemente epocale che si consuma sotto il sinistro segno della morte. Ancor più agghiacciante è constatare il ritorno all’attività dei forni crematori a pieno regime …h 24…, è incredibile, tutti credevamo e pensavamo che dopo i tragici eventi del 1944 e 45, relativi allo sterminio di ebrei nei campi di concentramento e delle loro cremazioni  a regime continuo, una possibilità del genere nel 2020 potesse avvenire solo per scelta individuale e per giusta convinzione…ma non è così, le cremazioni necessitano perché nei cimiteri… non c’è più posto…sì, non c’è più posto per  i nostri cari defunti assassinati dal virus, e l’horror è che non sappiamo neanche dove metterli, gente morta nella piena solitudine e lontana dal cuore dei loro cari e di noi italiani, e aggiungo che purtroppo solo in pochi hanno avuto il conforto dei sacerdoti. Anche noi che non abbiamo parenti deceduti ma ci accomuniamo al dolore e piangiamo insieme a loro la perdita di tante vite umane, un intero paese distrutto dal dolore e straziato dalla perdita di ben 3.405 vite umane, la cui gran parte di loro appartenevano ai cari fratelli lombardi. Non intendo sollevare polemiche in questi momenti difficili ma esorto tutti i politici e presunti saccenti e virologi, poco preparati, specie quelli che stanno nella sfera dell’attuale governo, di non fare propaganda o usare slogan elettorali in questo momento, anche perché tanti di questi signori appena citati, sono gli stessi che ci dicevano che il virus non era letale ma una “banale influenza” e che dovevamo abbracciarci un cinese…, no,  loro non devono più andarci in TV a prenderci per il fondello…”a raccontarci balle colorate” per essere poi smentiti clamorosamente col solo risultato di confonderci ancora di più, né tantomeno voglio vederli a recitare le solite pantomime come sto ascoltando in questi giorni, vorrei ricordar loro che in presenza di migliaia di morti e l’anomalia dei forni crematori in funzione 24 ore su 24 il loro silenzio sarebbe molto più apprezzato e d’oro…! Lavorate e cercate di fare il possibile per salvare il paese, perché quando finirà questa tragedia del XXI secolo il paese si troverà in ginocchio economicamente e non lo so se i governanti attuali saranno in grado di assicurarci un futuro dopo la dimostrazione avuta e toccata con mano d’incapacità reale ad affrontare l’epidemia. Le mie condoglianze a tutti i parenti delle vittime. RIP. 19032020

…by… manliominicucci.myblog.it
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Coronavirus, troppi morti a Bergamo: l’esercito porta le bare fuori regione per la cremazione|Ma è scontro sull’ospedale da campo

Mezzi dell’esercito hanno portato una sessantina di bare in forni crematori di Modena, Acqui Terme, Domodossola, Parma, Piacenza e diverse altre città

di Redazione online

La foto scattata in Borgo Palazzo: la colonna di camion è diretta verso la circonvallazione

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L’emergenza Coronavirus continua a mietere decine di vittime a Bergamo. Nella giornata di mercoledì, secondo i dati ufficiali, i morti sono stati 93: ma secondo il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, il conteggio va valutato come approssimato per difetto, perché molte persone muoiono con sintomi compatibili a quelli del Covid-19, ma prima che si sia riusciti ad effettuare su di loro i tamponi.
Il forno crematorio della città – che da una settimana funziona 24 ore su 24 – non riesce più a far fronte all’emergenza: così nella serata di mercoledì 18, mezzi dell’esercito hanno portato decine di bare — una sessantina — secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa — dal cimitero di Bergamo in forni crematori di altre regioni dove ci sono comuni che si sono resi disponibili ad accettarle.

Le bare prelevate dal cimitero di Bergamo saranno portate in forni crematori di Modena, Acqui Terme, Domodossola, Parma, Piacenza e diverse altre città che si sono rese disponibili e che sono state ringraziate dal sindaco Gori, che ha scritto a ognuno dei colleghi una lettera. Una volta eseguita la cremazione, le ceneri saranno riportate a Bergamo e destinate ai luoghi di provenienze dei defunti.

«Il forno crematorio di Bergamo, lavorando a pieno regime, 24 ore su 24, può cremare 25 defunti», sostiene il Comune. «È chiaro che non si poteva reggere ai numeri dei giorni scorsi». Anche le agenzie funebri non erano più in grado di gestire il servizio: alcune sono chiuse perché i dipendenti sono malati. Il comune, attraverso la propria società «Bergamo Onoranze Funebri», ha dovuto sopperire ai mancati ritiri delle salme.

Leggi qui il reportage di Giuliana Ubbiali sullo strazio dei pazienti a Bergamo: «Dottoressa, dica a mia moglie che la amo»

 

H24 …ultima modifica: 2020-03-20T12:43:45+01:00da manlio22ldc
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